20TH CENTURY PHOTOGRAPHS. THE ELFERING COLLECTION. MONDAY 10 OCTOBER 2005.
Christie's, 2005. In-8 grande, brossura, pp. 200, con numerose illustrazioni in bianco e nero e a colori. Testo in inglese. Catalogo d'asta. In ottimo stato.
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21 photographes contemporains en Europe
Contrejour 1982 In-4 broché 30 cm sur 24. 93 pages. Couverture muette sous jaquette illustrée. Jaquette effrangée, avec un petit manque 1x1cm en tête du second plat, intérieur très propre. État correct d’occasion.
Bookseller reference : 113023
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21 Grammi di Ivano Mercanzin, 2017, Youcanprint
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21 Orig.-Albumenphotographien.
o.J. [ca. 1889]. Alle auf Karton mont. [19 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 0068-17
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21. LANDESFORDERUNGSPREIS FUR FOTOGRAFIE IN DER STEIERMARK. (76 grams)
IN 4. BR [BE]. ENV 10 PP. ENV 10 PPL DONT CERTAINES EN COULEURS. [BE]
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21017. Trento. Castello del Buon Consiglio. Cortile dei Leoni. La loggia.
Stampa all'albumina di misure 250x195 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21037. Trento. Cattedrale. (La facciata è dell'XI e XIII secolo, il campanile del XVI).
Stampa all'albumina di misure 195x260 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21044. Trento. Cattedrale. Porta nella parte posteriore e abside della cappella di S. Massenza.
Stampa all'albumina di misure 195x260 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21046. Trento. Cattedrale. L'interno.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 190x255 mm applicata su cartone. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21061. Trento. Cattedrale. Sepolcro del Conte Lodovico Lodron (XVI secolo) e di S. Adalpetro Vescovo di Trento. (XIII secolo).
Stampa all'albumina di misure 250x200 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21066. Trento. Piazza del Duomo col campanile e la fontana di Francesco Giongo di Lavarone. (1769).
Stampa all'albumina di misure 195x255 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21069. Trento. Piazza del Duomo. Casa affrescata da Marcello Fogolino. (1530).
Stampa all'albumina di misure 190x260 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21074. Trento. Chiesa di S. Maria Maggiore. L'esterno (1534, rimodernato nel XIX secolo).
Stampa all'albumina di misure 190x255 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21075. Trento. Chiesa di S. Maria Maggiore. La porta maggiore (1535).
Stampa all'albumina di misure 195x255 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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211. Mittersill.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 260x207 mm. L'editore e la data si evincono dal timbrino a secco al piede della stessa serie.
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21101. Trento. Palazzo Sardagna (XVII secolo).
Stampa all'albumina di misure 260x195 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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21104. Trento. Palazzo Colico ora Salvadori con affreschi del XVI secolo.
Stampa all'albumina di misure 190x260 mm. La ditta Alinari nel giugno del 1905 realizzò una campagna fotografica a Trento documentando principalmente il Duomo di Trento e il Castello del Buonconsiglio, ma anche palazzi, portali, dipinti della città e Castel Toblino. Le riprese si situano temporalmente poco dopo la fine dei grandi lavori che rinnovarono il volto di Trento: lo stesso Duomo, che venne restaurato nel 1882/3, mostra ancora fresche le tracce di un così radicale intervento. Ogni fotografia porta, oltre all'intestazione della ditta, il numero di registrazione, il luogo e il soggetto. "Il Popolo", quotidiano di Trento diretto da Cesare Battisti (Trento 1875-1916), sul numero del 20 giugno 1905 informò che "...da quasi un mese si trovano fra noi vari addetti al grande stabilimento fotografico Alinari di Firenze per riprodurre le migliori cose d'arte della nostra città...". Oltre a felicitarsi per l'importante iniziativa sull'altro quotidiano locale, l'"Alto Adige", si accenna ad un fatto non secondario in quel tempo di irredentismo: "...l'intraprendenza della casa Alinari che, non curando spese, sta compiendo opera patriottica ed anche veramente artistica...". Chi abbia consigliato Vittorio Alinari (1859-1932) ad organizzare quella campagna fotografica allora oltre confine ed estesa, successivamente, a Trieste e l'Istria, non è dato sapere con esattezza. È ipotizzabile che qualche irredentista ben radicato nell'ambiente fiorentino, forse lo stesso Battisti, abbia caldeggiato questa spedizione."<br>
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2114. Bozen Gries mit Rosengarten.
Stampa ai sali d'argento di cm 16x18.
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2127. Ötztal. Sölden.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 200x260 mm. Timbro a secco del fotografo.
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2138. Similaun.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 191x261 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2140. Weisskugel a. Weg z. Kreuzspitze.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 195x261 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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224. Bozen. Bolzano.
Stampa all'albumina di misure 260x180 mm. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, piccolo strappo di circa 1 cm sul lato sinistro. Timbro a secco del fotografo.
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226. Hl. 3 Brunnen bei Trafoy. Tre fontane sacre presso Trafoi.
Stampa all'albumina di misure 92x60 mm applicata su cartoncino di misure 110x70 mm.
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226. Hl. 3 Brunnen bei Trafoy. Tre fontane Sacre presso Trafoi.
Stampa di due albumine di misure 80x80 applicate su cartoncino di misure 180x90 mm.
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23 e RENCONTRES DE LA PHOTOGRAPHIE. (774 grams)
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23. Süd-Tirol. Ponalestrasse II. Tunnel Riva a Garda-See. Strada del Ponale. Lago di Garda.
Due stampe fotomeccaniche di misure 70x75 mm applicate su cartoncino di misure 180x90 mm.
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2316. Kals.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 260x197 mm. L'editore e la data si evincono dal numero di serie e dal timbrino a secco su altre fotografie della serie.
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2367. Brenta-Gruppe von Monte Spinale.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 258x190 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2372. Kaiserin Friedrichsplatz g. d. Adamellogruppo.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x207 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2374. Aufstieg z. Mga. Brenta alta.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x195 mm. Timbrino a secco del fotografo al piede.
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24 Aufnahmen aus d. Dresdner Theaterszene d. 20er Jahre. Konvolut.
o.J.
Bookseller reference : 412747
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24 schönsten Aufnahmen von Berlin, Die
Berlin, Verlag Carl Köfer, o.J. (ca. Ende 40er Jahre). Fotomäppchen mit Ausschnitt, enthält 24 OHochglanzfotos von Berlin, gezackter Rand, 9 x 7 cm.
Bookseller reference : 45074
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2402. St. Stefano, Val di Genova.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x195 mm. Timbrino a secco del fotografo al piede.
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2405. Adamellogruppe v. d. Rochetta.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x201 mm.
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2405. Adamellogruppe v.d. Rocchetta.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x202 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2406. Ago Nardis v.d. Rocchetta.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 208x263 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2408. Valle di Genova alla tedesca.
Stampa all'albumina di misure 190x107 mm applicata su cartone di misure 260x175 mm.
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2411. Val di Genova, Piano di Bedole g. Mandrongletscher.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 262x188 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2412. Val di Genova, Bedole.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 263x188 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2412. Vale (sic) di Genova. Bedole.
Stampa all'albumina di misure 155x105 mm applicata su cartoncino di misure 260x175 mm.
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2419. Lobbia alta v. Mandron-Gletscher.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 265x195 mm. Timbro a secco del fotografo.
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2419. Lobbia alta v. oberen Mandrongletscher.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 263x208 mm. L'editore e la data si evince dal numero di serie e da altre fotografie della stessa serie col timbrino a secco.
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2432. Castell Sirmione.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 390x200 mm.
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2453. Riva. Partie g. Monte Baldo. (Riva del Garda. Monte Baldo).
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 267x200 mm. Timbro a secco del fotografo.
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2463. Gardasee. Malcesine (Lago di Garda. Malcesine).
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 265x195 mm. Timbro a secco del fotografo.
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2468. Toscolano.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 263x207 mm.
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2469. Maderno v. d. Villa Jeann.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 265x210 mm. Timbro a secco del fotografo. Altra copia senza timbro a secco del fotografo allo stesso prezzo.
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2473. Salò.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 263x206 mm.
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2482. Syrmione Castell. Castello di Sirmione.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 395x200 mm.
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2492. Cypressen bei Salo. Viale di cipressi. Salò.
Stampa alla gelatina ai sali d'argento di misure 220x395 mm.
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