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Giovanni Cerri
Dante e Omero. Il volto di Medusa
Autori: Giovanni Cerri.
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Pier Luigi Coda
Dante Alighieri, uno di noi. Memorie di una vita tra storia e leggenda
Attraverso gli appunti di un diario immaginario, rivissuto nell'ultima settimana di vita e documentato dalle opere e da qualificate fonti storiche, l'autore tratteggia la figura di Dante Alighieri, il poeta italiano più conosciuto e amato nel mondo. Ne esce fuori il ritratto di un uomo forte e vigoroso che non si è mai piegato alle ingiustizie subite e, nonostante i fendenti oltraggiosi del destino, ha amato, sognato, sofferto e lottato fino alla fine; se la vita lo ha sconfitto e deluso, le sue pagine immortali di sconcertante attualità vibrano ancora oggi con la freschezza e il fascino di una eredità poetica che non tramonta. Dante Alighieri è davvero uno di noi, e le annotazioni di questo block notes offrono a tutti i lettori di ogni età l'occasione per trovarlo o ritrovarlo come un vecchio compagno di scuola che avevamo dimenticato o di cui, forse, avevamo smarrito il ricordo per strada. Autori: Pier Luigi Coda.
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Antonio Catalfamo
Dante «Semimedioevale» e «Neo-Ghibellino». Società, cultura e «realismo figurale»
In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, questo libro intende fare chiarezza sulla vita e sull'opera del «sommo poeta», soffermandosi su alcuni passaggi biografici fondamentali, intorno ai quali la critica precedente, anche nelle sue espressioni migliori, ha creato degli equivoci, oppure ha assommato inesattezze, in relazione alla posizione politica di Dante nella Firenze del suo tempo e nelle lotte che la dominarono, ai mutamenti radicali in essa intervenuti dopo la cacciata dalla città e nel corso del lungo esilio, durato fino alla morte, con l'approdo ad un «neo-ghibellinismo» tutto da definire nei suoi elementi caratterizzanti. Il volume approfondisce, inoltre, un contesto più ampio, rappresentato dal Medioevo, quale si manifestò, nei vari campi, a livello italiano e internazionale, individuando la collocazione specifica che in esso assunse Dante, tale da poterlo definire intellettuale «semimedioevale». Infine, l'autore sottopone ad un'analisi serrata il «realismo figurale» dantesco, quale si manifesta soprattutto nella Divina Commedia, passando in rassegna, in particolare, gli studi di Bruno Nardi, Erich Auerbac, Charles Singleton, Antonio Gramsci, e, da ultimo, Mario Alinei e Ugo Dotti, e indicando la presenza in essi di elementi critici da condividere e di altri da approfondire, rielaborare, precisare o, addirittura, contestare. Autori: Antonio Catalfamo.
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Pierfranco Bruni
L'impossibile pietà di Dante
Entrare nella cognizione del patire è un viaggio nel destino di Dante. Il patire è un partire alla ricerca della Luce. Va oltre ogni porto e supera il sottosuolo delle ombre. Questo libro di Pierfranco Bruni è un pellegrinaggio tra le voci e i segreti della filosofia e della Canzone di Dante. Sottolinea la necessità di superare il bene e il male cercando di convivere con una impossibile pietà. Una lettura che ha due riferimenti esistenziali e ontologici. Da una parte Nietzsche e dall'altra Maria Zambrano. Anche quando si tratta di argomentare linguaggi, come quelli del canto moderno, Pierfranco Bruni penetra il senso della verità delle "anime salve", che vagano nel regno di una drammatica Spoon River. Ma è l'impossibile pietà che domina tutto il contesto nel quale Bruni esplora i dettagli metafisici dell'Opera di Dante. La stessa pietà è un patire. Una lettura singolare e originale si compie in questo coinvolgente pensare. Porta sulla scena il naufragio, l'esilio, la compassione, il tragico, il perduto, la rinascita. L'impossibile pietà è il labirinto filosofico di un Dante poeta. Autori: Pierfranco Bruni.
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Bonicatti Maurizio
Note dantesche, e altre
br. I prestiti della tradizione occitanica e provenzale permeati nell'idioma ligure fra il XII ed il XIII secolo, sarebbero come una "preistoria" linguistica, per Dante; a prescindere dall'uso parlato, e tramite scritture letterarie della cultura trovadorica. La composizione di "Note dantesche" ebbe origine con il magistero di Alfredo Schiaffini: per il quale le "finzioni" versificate nella Commedia svelarono alla interpretazione analitica una verità mascherata sotto "'l velame" (come nella lettura pascoliana del Canto IX (63) dell'nferno).
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Picone M. (cur.); Crivelli T. (cur.)
Dante. Mito e poesia. Atti del Congresso internazionale (Ascona, 23-27 giugno 1997)
brossura
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Picone M. (cur.)
Dante. Da Firenze all'aldilà. Atti del 3º Seminario dantesco internazionale (Firenze, 9-11 giugno 2000)
brossura
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Gorni Guglielmo
Dante nella selva. Il primo canto della «Commedia»
brossura
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Güntert G. (cur.); Picone M. (cur.)
Lectura Dantis Turicensis. Paradiso
brossura
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Pietralunga M. (cur.)
... «Mia donna venne a me di val di Pado». Atti del Simposio su Dante (Fidenza, 31 maggio 2002)
brossura
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De Rooy Ronald
Il poeta che parla ai poeti. Elementi danteschi nella poesia italiana ed anglosassone del secondo Novecento
brossura In questo volume l'autore si propone di fare un'esplorazione del variegato panorama delle presenze e tracce dantesche nella poesia italiana e anglosassone della seconda metà del Novecento, soffermandosi in particolare su alcune delle voci poetiche più significative di questi due universi culturali e letterari e cercando di incorporare nella ricerca l'interazione tra la ricezione di Dante nella cultura italiana e in quella anglosassone. Più in particolare segue le variegate presenze e tracce di Dante nell'opera di quattro grandi poeti italiani, Giorgio Caproni, Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici, nell'opera del poeta irlandese Seamus Heaney, in quella del poeta caraibico Derek Walcott e in Richard Wilbur e Robert Pinsky.
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Picone M. (cur.); Cachey T. J. (cur.); Mersica M. (cur.)
Le culture di Dante. Studi in onore di Robert Hollander. Atti del IV seminario dantesco internazionale (University of Notre Dame U.S.A., 25-27 settembre 2003)
brossura
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Peirone Luigi
Parole e lezioni dantesche
brossura
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Franceschini Fabrizio
Tra secolare commento e storia della lingua. Studi sulla «Commedia» e le antiche glosse
brossura Il volume raccoglie otto saggi stesi dall'autore tra il 1998 e il 2008 e dedicati alla Commedia e ai suoi antichi commenti. Il primo saggio, inedito, esamina il ruolo di Beatrice nei canti XV, XVI e XVII del Paradiso, spesso sottovalutato dalla critica. Anche in rapporto al modello semiologico del De vulgari eloquentia, l'autore analizza le comunicazioni verbali e non verbali tra Cacciaguida, Dante e Beatrice e le strutture discorsive attraverso le quali viene posta e risolta la questione cruciale dei tre canti, cioè l'assunzione da parte di Dante della sua missione profetica e poetica. In tale analisi si fa ricorso alla semiotica, alla pragmatica e alla linguistica moderne; come mostra il secondo capitolo, anche una delle più lucide interpretazioni del canto di Ugolino, condotta nel 1826, si basa sulla linguistica e sulla semiotica dell'epoca. I contributi seguenti riguardano aspetti storico-documentari. La seconda parte del volume comprende quattro studi linguistici che analizzano certe voci dantesche e le diverse chiose con cui le accompagnano, in rapporto alla loro provenienza geografica e competenza linguistica, gli antichi commentatori. Si esaminano organicamente le chiose linguistiche di Guido da Pisa, riallacciandole all'ispirazione generale del suo commento. Si offre infine un'analisi linguistica e stratigrafica dei testimoni tosco-occidentali della Commedia noti come Ash e Ham.
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Tonelli N. (cur.); Milani A. (cur.)
Dante nelle scuole. Atti del Convegno (Siena, 8-10 marzo 2007)
brossura
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Spera Francesco
La poesia forte del poema dantesco
brossura Il fascino della Commedia nasce dalla proposta di una letteratura 'forte', moralmente agonistica, che mira a rappresentare la totalità del mondo e a trasmettere coraggiosi messaggi di verità e giustizia. A tal fine Dante compie l'ambiziosa scelta di raccontare un viaggio preternaturale, di porre in versi una visione straordinaria. Il poema è la revisione letteraria della visione. Questi saggi nascono con l'obiettivo di offrire analisi e interpretazioni ditale complessa operazione, indagando i variegati intrecci strutturali dell'opera, soprattutto la tecnica della drammatizzazione e il rapporto collettore. Tre studi sono letture di un singolo canto; altri due riguardano macrosezioni narrative (i barattieri infernali e la confessione di Dante nell'Eden), ma nella maggior parte dei casi si propone un percorso tematico all'interno delle tre cantiche. Si confrontano così numerosi episodi del poema, talora con focalizzazioni su passi meno noti, talora con ritorni su passi più celebri ma rivisti da diverse angolature.
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Guzzetti L. F. (cur.); Martino P. (cur.)
«Chi dite che io sia?» Dante e la fede. Atti del Convegno delle scienze umanistiche (Roma, 21 giugno 2013)
br. Discutere di Dante per parlare della Fede oggi, e specialmente della dialettica Fede-Ragione, è certo una sfida. Dante è uomo del Medioevo: che cosa ha da dire Dante alla modernità? Gli studiosi delle Scienze Umanistiche, particolarmente sensibili alla necessità di promuovere un "nuovo Umanesimo" per questo terzo millennio, nell'intento di offrire un contributo alla riflessione su fede e contemporaneità, hanno pensato a Dante. Il tema del convegno tenutosi alla Lumsa nel giugno del 2013 e di cui oggi si presentano i risultati in questo volume, si colloca dunque in questa cornice: propone una riflessione su un campione della cattolicità, Dante Alighieri, uomo del Medioevo eppure radicalmente moderno che, con le opere e la vita, ha divinato i tempi avvenire, delineando con la sublimità dell'arte quella "vita nuova" alla cui costruzione mira il Nuovo Umanesimo. Nino Borsellino, Giuseppe Dalla Torre, Lia Fava Guzzetta, Franco Musarra, François Livi, Deirdre O' Grady, Daniele Pegorari, Paolo Martino, Marco Bartoli e Paolo Dollorenzo; questi gli studiosi per un volume che pone l'accento sulle attese di fede non solo ai tempi di Dante.
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Martino Marazzi
Danteum. Studi sul Dante imperiale nel Novecento
Autori: Martino Marazzi. Lungo il corso del Novecento - e con particolare intensità nel periodo fra le due guerre - Dante è stato letto come un autore "imperiale": intellettuale interprete, attraverso la sua poesia e il suo pensiero, di una visione autocratica del potere; celebrarlo diventò presto una delle forme di espressione del consenso di massa. Di quella vicenda critica si ricostruiscono i caratteri e il significato, soffermandosi sulla rete di rapporti e interessi attiva dietro il progetto del Danteum, un Tempio da erigere su via dei Fori Imperiali a Roma su disegno di Lingeri e Terragni. La disfatta di quel modello si può misurare con l'assai diverso dantismo che fiorì, come estremo atto "umanistico", nei campi di concentramento. Ma anche in altri contesti reinterpretare Dante venne a significare una ricerca di identità culturale e un'autoattribuzione di autorità: si propone quindi di rileggere la presenza di Dante fra i letterati italoamericani come una delle forme più peculiari di affermazione della dignità della loro cultura. Il volume si chiude con un'ampia discussione della fertile scena degli studi danteschi americani, i quali testimoniano come non a caso il settore umanistico del più strutturato apparato educativo dell'Occidente mostri di considerare centrale, per la propria strategia culturale, un autore come Dante che rappresenta tuttora un modello di riferimento per un'interpretazione "imperiale" del sapere.
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Ferrara Sabrina
La parola dell'esilio. Autore e lettori nelle opere di Dante in esilio
br. La strategia di comunicazione organizzata da Dante durante il suo esilio è l'oggetto, relativamente inesplorato fino a oggi, di questo studio. Si tratta di una strategia evolutiva che tiene conto tanto del lettore a cui Dante aspira a rivolgersi quanto della figura autoriale, costantemente adattata alle circostanze biografiche e ai nuovi moventi della sua scrittura. Per ricostruirsi come individuo e come scrittore, l'esule fiorentino manovra la propria parola in modo da farle assumere una valenza esegetica in grado di orientare a vari livelli di senso la lettura dei suoi scritti. Il lettore è così costretto a seguire una direzione ermeneutica costantemente "sorvegliata" da volontari e consapevoli indicatori interni, predisposti in modo che proprio attraverso di essi l'autore si costruisca a livello umano e riconfiguri il proprio posizionamento letterario e morale di exul inmeritus.
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Petrocchi Giorgio; Petrocchi F. (cur.)
Le parole di Dante. Inedite letture televisive (1965)
br. "Le 'Letture dalla Divina Commedia' di Giorgio Petrocchi qui riproposte se raffrontate ad altri suoi scritti danteschi appariranno certamente inconsuete; ma tali furono sin dalla loro elaborazione, essendo legate a un progetto di ampia divulgazione dell'opera messo a punto sul finire del 1965 e i primi mesi dell'anno seguente, ovvero nelle settimane che segnavano l'uscita della edizione critica della Commedia pubblicata da Mondadori. Si tratta di una tappa singolare del lungo itinerario dantesco di Petrocchi, chiamato allora a cimentarsi, da studioso e docente universitario, con il medium televisivo della RAI d'epoca che consentiva al sistema tradizionale della lectura esegetica della Commedia di orientarsi e irradiarsi verso il nuovo ed eterogeneo 'pubblico' televisivo, quasi a ideale ma innovativo prolungamento delle celebrazioni ufficiali e accademiche per il VII Centenario della nascita di Dante tenutesi in Italia e all'estero, foriere di importanti acquisizioni critiche depositate nella stampa di studi, saggi e atti di convegni e conferenze nazionali e internazionali." (dalla premessa di Francesca Petrocchi)
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Coluccia Rosario
Storia, lingua e filologia della poesia antica. Scuola siciliana, Dante e altro
br. Il libro analizza due manifestazioni fondamentali della poesia antica, le liriche della Scuola siciliana (considerate nella prospettiva del trasferimento delle stesse dal Sud al Nord) e la "Divina Commedia". Il momento fondante della tradizione letteraria italiana e le fasi immediatamente successive di esso costituiscono il presupposto sul quale si innesca l'opera dantesca, che consacra in maniera irrevocabile il predominio del toscano letterario su tutti gli altri volgari d'Italia. Dante agisce su più livelli: opera una selezione del lascito ricevuto dai rimatori più antichi, introduce elementi desunti dalla lingua del suo tempo e del suo ambiente, forgia con il suo genio moltissime parole ed espressioni nuove: di fatto consegna alle generazioni successive il patrimonio lessicale e linguistico che rappresenta il nucleo ampio dell'italiano moderno. Il costituirsi della lingua si comprende a fondo se i testi (non autografi) vengono esaminati alla luce della variabilità della tradizione manoscritta. In tal modo l'indagine filologica diventa elemento di comprensione della verità fattuale e base per la ricostruzione storica di fenomeni che caratterizzano l'Italia nella seconda metà del Duecento e nei primi anni del Trecento.
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Antonio Sorella
Dante e Bembo: storia di un disamore. L'invenzione dell'italico, un manoscritto petrarchesco perduto, controversie filologiche, cosmologiche e religiose, intrighi sentimentali e politici
Autori: Antonio Sorella. Il volume, frutto di un trentennio di ricerche, indaga nel processo di formazione di Pietro Bembo come filologo volgare, nella preparazione delle aldine di Dante e Petrarca, nella stesura del suo libretto e poi delle Prose, anche grazie alla fortunata scoperta dell’“originale” petrarchesco e di un altro autografo-idiografo, ora perduto, contenente differenti strati redazionali del Canzoniere. Si propone, inoltre, di contribuire a mettere meglio a fuoco il suo pensiero critico letterario e linguistico, gli amori, gli amici e i rivali, la sua attività politica e i suoi studi neotestamentari, ma soprattutto il suo rapporto con Dante e la Commedia, nel settecentenario dantesco, che coincide con il cinquecentenario del suo trasferimento a Padova con la Morosina e dell’allontanamento da Roma e da papa Leone X, forse per aver difeso Ravenna – e la tomba del poeta fatta costruire dal padre Bernardo – contro le richieste dei fiorentini di riportare le spoglie dantesche nella sua città natale.
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Autori vari
Dante visualizzato. Dante e Botticelli
Curatori: Cornelia Klettke. In una serie di studi dedicati a singoli disegni di Botticelli si esplora la questione della corrispondenza tra testo e immagine come pure la prossimità dell’illustrazione al dettato poetico. Nei diversi orientamenti e punti di vista dei ricercatori coinvolti (studiosi di letteratura, storici dell’arte, codicologi) rientrano, oltre al confronto dei disegni con i commentari alla Commedia di Dante, la ricerca delle fonti iconografiche che l’artista poteva trovare nella miniatura medievale e la comparazione dei disegni con i dipinti e altre opere botticelliane. Inoltre, un campo di ricerca del tutto nuovo si apre grazie all’ingrandimento digitale di dettagli delle immagini, che permette di visualizzare il linguaggio non verbale delle figure rappresentate. Sulla base di questi dettagliati riscontri è possibile constatare alcuni scarti tra testo e immagine e rintracciare spunti che conducono a un’idea generale e indipendente portata avanti dall’artista, che si estende sul testo in forma di impronte pittoriche stereotipate.
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Autori vari
Integrazioni all'esegesi dantesca nel cinquecentenario della morte di Bernardo Bembo
Curatori: Antonio Sorella. Questo volume raccoglie i contributi dei più noti dantisti, che da una decina d’anni frequentano i Convegni Adriatici, promossi dal Premio letterario “Città di Penne-Mosca” e dalla Casa di Dante in Abruzzo, oltre che dall’Università “G. D’Annunzio”. L’avvicinamento e l’approfondimento del capolavoro dantesco e delle altre sue opere, che ormai quasi nessuno osa chiamare “minori”, sono stati nei secoli dettati sia da una suggestione interna di chiarificazione dei principi teologici, filosofici e di conoscenza articolata delle loro fonti e modelli letterari, sia da una tensione ideologica volta a definire il loro ruolo importante per le generazioni coeve e future. Tale duplice livello di indagine, relativo alla configurazione e alla trasmissione specifica dei testi e a un’espansione semantica di allusività simbolica dei contenuti e dei messaggi che Dante, cittadino attivo del Medioevo, ma anche poeta di tutti i tempi, intese affidare all’intera umanità, non può certo prescindere dall’evoluzione storica degli interventi della dantistica, ormai sempre più specializzata nell’ambito di studi su riviste, di letture critiche, di convegni, che si addensano e si intensificano nelle sedi accademiche di maggiore prestigio, quanto a qualità degli studi e a secolare tradizione storica. La Commedia esige di essere ancora letta, riletta e commentata all’interno di istituzioni, che non ambiscono a ribadirne o smentirne il profilo letterario e culturale, ma piuttosto a riprendere un filo mai interrotto di quella tensione e vivacità immaginarie tutte dantesche, grazie alle quali i suoi versi continuano a sorprendere, a emozionare, a suggestionare, ad affascinare le più disparate menti e sensibilità, enunciando al massimo grado il potere didascalico, formativo, ma anche poetico di un’opera che ha parlato e parla alle coscienze di tutti i tempi.
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Michele Nobile
Dante letto in chiave marxista e/o utopistica
È forse il libro che mancava nella mole di pubblicazioni dantesche apparse in occasione del 700° anniversario. A parte il saggio introduttivo di Nobile - magistrale sotto il profilo storico-sociologico come sempre nelle sue opere - l’antologia presenta gli esempi più significativi della critica letteraria d’ispirazione marxista, oltre a quella definibile come «utopistica» - intendendo con questa il riferimento alle utopie novecentesche e non certo a quelle medievali. Partendo dai (rari) testi dedicati a Dante dai «classici» del marxismo (Marx, Lukács, Gramsci, Trotsky e poco più), si arriva a studiosi contemporanei, come Auerbach, Petronio, Asor Rosa, Bloch, Kantorowicz ecc., oltre a interpreti più recenti della critica letteraria dantesca. In Appendice: Testi scelti di critica dantesca a cura di Antonella Marazzi e Roberto Massari. Autori: Michele Nobile. Prefazione: Antonella Marazzi, Roberto Massari.
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Autori vari
Dante in miniatura. Miniature di Massimo Saccon
Guida breve alla mostra. Dodici miniature originali ideate dall’artista Massimo Saccon dello Studio Vellum Opificium Civitas Austriae a Cividale del Friuli per celebrare l’anno dantesco 2021 e per il concomitante cinquantenario dall’istituzione della Fondazione de Claricini Dornpacher. Curatori: Emanuela Accornero.
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Profazio Giudeo di Montpellier
Almanach. Edizione del commento latino all’Almanacco utilizzato da Dante Alighieri di Giuseppe Boffito e Camillo Melzi d’Eril. Ediz. latino, italiano e francese
Autori: Profazio Giudeo di Montpellier. Curatori: Paolo Edoardo Fornaciari. Traduttori: Brando Fornaciari, Daria Razzani.
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Autori vari
Dante e la Lunigiana. Il trattato di pace del 1306
Curatori: Vinicio Ceccarini. Traduttori: Ioulia Makarova-Liakh.
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Giampiero Marano
Dante e il poema dell'acqua
Con Dante e il poema dell’acqua Giampiero Marano aggiunge un nuovo e decisivo tassello a un lungo lavoro di rilettura critica – condotta secondo la fertile quanto inedita prospettiva schiusa dalla philosophia perennis – della storia della letteratura italiana. Questo breve ma denso saggio muove dal presupposto che Dante, in quanto erede dell’antica sapienza mediterranea, sia da annoverare fra i “maestri di verità” di ogni tempo. Del resto, tutta la grande poesia, come quella della Commedia, non essendo riducibile a mera espressione estetica e sentimentale di una soggettività, contiene anche una rivelazione, il dono e la visione di una conoscenza profonda dell’uomo e dell’universo. Le molteplici, metamorfiche configurazioni che il simbolismo dell’acqua viene ad assumere nel poema dantesco vengono qui esplorate con estremo rigore filologico, nulla concedendo a discutibili interpretazioni modernizzanti (di tipo psicanalitico, per esempio). Esse, infatti, tendono a eludere il problema di ricostruire adeguatamente un clima e una temperie spirituale molto lontani dalla nostra mentalità, che sono quelli propri di una civiltà “tradizionale” nel senso guénoniano del termine. Autori: Giampiero Marano.
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Simone Bandirali (a cura di)
Marco Carnà. "Il visibile parlare". Disegni dall'Inferno dantesco (1953-1993)
catalogo della mostra (Crema, Centro Culturale S. Agostino, 1993), 21,3x25,3 cm, ottimo stato
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Edoardo Fontana, Chiara Nicolini (a cura di)
Un viaggio lungo settecento anni. Immagini per la Divina Commedia, catalogo della mostra (Crema, 18 settembre 2021 – 9 gennaio 2022)
pagine b/n, tavole a colori, 20x26 cm, nuovo
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Marco D'Agostino, Nicolò Premi (a cura di)
Dante e Crema. Il ms. 280 della Biblioteca Comunale «Clara Gallini» e altre presenze dantesche in città, atti del convegno (Crema, 18 settembre 2021)
pagine in b/n e tavole a colori, 17x24 cm, nuovo
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Studio DOBP (cur.)
Dante O. Benini. Architetto. Ediz. illustrata
ill., br.
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Consolato Sandro
Evola e Dante. Ghibellinismo ed esoterismo
br.
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Maddaloni Claudio
Dante buddista
brossura Un breve studio sulla Divina Commedia vista come opera scritta da un maestro illuminato che nasconde e trasmette gli insegnamenti eterni, gli stessi che ritroviamo nel buddismo indiano e tibetano. Vengono dati alcuni spunti per collegarci alla pratica, all'impiego clinico per ogni ricercatore spirituale.
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Nazzareno Luigi Todarello
Cronologia dantesca. Vita, opere, amori e sventure di Dante Alighieri nel suo tempo
La Divina Commedia è un'opera eterna che affonda le sue radici nel profondo della sua epoca. In questo libro sono raccontati in ordine cronologico tutti gli avvenimenti che hanno influito sulla vita del sommo poeta. E tutti i personaggi che di quella vita eccezionale hanno fatto parte: gli amici Cino, Lapo e Guido; le donne, prima tra tutte Beatrice; la moglie e i figli; i nemici, primo tra tutti Bonifacio VIII; gli ospiti nobili, gli ammiratori. E poi la sua Firenze odiata e amata; la vita politica; i tradimenti e l'esilio; i successi e gli insuccessi, le speranze e le delusioni e, infine, la gloria. Autori: Nazzareno Luigi Todarello.
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Desideri Massimo
Nel segno dell'aquila imperiale. Il Dante politico
brossura Con puntuali riferimenti ai testi danteschi, in questo saggio si spiega come il sogno d'ordine politico di Dante - per il poeta coincidente anche con un ordine morale e spirituale per la società tutta - sia l'Impero (di cui l'aquila è 'segno'), sul modello dell'Impero di Roma. Il sogno, o meglio il progetto politico dantesco, solo in apparenza passatista e anacronistico nell'Italia comunale del Trecento, è invece un forte richiamo, più che mai valido ancora oggi, a recuperare le ragioni etiche del fare politica e una decisa condanna del tradimento dei valori-cardine della società umana da parte dei governanti del suo tempo e delle alte gerarchie della Chiesa mondanizzata e politicizzata
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Ariano Renato
L'eros segreto di Dante
brossura Rilettura della Commedia che espone i passi erotici dissimulati tra i versi dell'Opera, soprattutto nella Cantica del Paradiso. Questi passi, che sono almeno una ventina, sono sempre stati tradizionalmente sottovalutati o ignorati dai lettori e dalla critica ufficiale. L'eros in Dante non è mai gratuito, ma funzionale al proposito del Poeta di esprimere l'ineffabilità dell'amore divino attraverso le immagini dell'amore carnale. Questa scelta è coerente con la concezione dantesca per cui corpo e spirito non sono realtà contrapposte, ma complementari e compresenti.
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Donati Carlo
Dal castoro al cicognino. Similitudini naturali nella Divina Commedia
brossura Cani, castori, cicogne, naufraghi, sarti, marinai, frecce, perfino la sensazione del volo… Con la sua acutissima capacità di osservazione, Dante coglie piccoli aspetti della vita quotidiana, che possono essere sotto gli occhi di tutti, e li illustra in pochi versi. Ne traccia una scenetta vivida, un quadro a colori (alcuni sono come un video davanti ai nostri occhi) e li propone, coinvolgendo il lettore in questa comune esperienza umana per fargli intendere e "vedere" quello che sta descrivendo.
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Gabriele Rossetti
La Beatrice di Dante
Opera dell'esilio londinese di Gabriele Rossetti, La Beatrice ottenne vasta risonanza in patria per le rivelazioni dei messaggi esoterici sottesi alla Commedia. Apprezzata, in particolar modo da Giovanni Pascoli, insieme al «Commento analitico alla "Divina Commedia"» del 1826-27, l'opera si basa sulla dimostrazione dell'appartenenza di Dante alla setta segreta detta dei fedeli d'amore, il cui fine era una riforma radicale della Chiesa nel senso della fine del suo potere temporale e della sua restituzione piena al regno della spiritualità. In quest'opera Gabriele Rossetti, si sofferma sulla figura di Beatrice, che rappresenta l'allegoria sia della «sapienza delle divine cose», sia dell'idea imperiale ghibellina. Autori: Gabriele Rossetti.
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Albano Giacomo
«Puro e disposto a salire a le stelle». Il segreto del viaggio iniziatico e stellare di Dante Alighieri
brossura Qual è la reale natura del viaggio ultraterreno di Dante? Ci sono molti indizi che fanno pensare che si trattasse di un "viaggio stellare" molto simile a quello viene descritto nelle prime due parti di questo libro. E alcuni di questi indizi sono di natura molto "tecnica", come vedremo esaminando le corrispondenze del viaggio di Dante sulla sfera celeste e le varie costellazioni e stelle di cui i suoi personaggi rappresentano altrettante allegorie. Per comprendere tutto questo, nella prima parte del libro partiamo dall'originario simbolismo della Tradizione primordiale, che era di tipo polare e assiale. Solo successivamente è avvenuto uno spostamento di questo simbolismo sul piano solare ed equatoriale. Centrale è dunque il ruolo non già del Sole, ma della Stella Polare, e anche delle stelle circumpolari. Infatti, come rivela lo stesso Renè Guènon, il vero Sole centrale dell'Universo occulto che sta dietro e sopra il Sole sensibile è la Stella Polare. È questo uno dei grandi segreti dei maestri massoni. Nel prosieguo del libro si spiega come avviene "l'ascensione alle stelle" dal punto di vista dell'astrologia iniziatica.
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Nazzareno Luigi Todarello
Dante
Autori: Nazzareno Luigi Todarello.
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Nazzareno Luigi Todarello
Vita di Dante. Opere, amori e sventure di Dante Alighieri nel suo tempo
La Divina Commedia è un'opera eterna che affonda le sue radici nel profondo della sua epoca. In questo libro sono raccontati in ordine cronologico tutti gli avvenimenti che hanno influito sulla vita del sommo poeta. E tutti i personaggi che di quella vita eccezionale hanno fatto parte: gli amici Cino, Lapo e Guido; le donne, prima tra tutte Beatrice; la moglie e i figli; i nemici, primo tra tutti Bonifacio VIII; gli ospiti nobili, gli ammiratori… E poi la sua Firenze odiata e amata; la vita politica; i tradimenti e l'esilio; i successi e gli insuccessi, le speranze e le delusioni e, infine, la gloria. Autori: Nazzareno Luigi Todarello.
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Arcangeli Massimo; Boncinelli Edoardo
La forma universal di questo nodo. La cultura di Dante
brossura La scienza e la letteratura italiana, in periodi più o meno lunghi delle loro rispettive storie, sono state amiche o compagne; a partire dal Cinquecento i saperi umanistici e i saperi scientifici hanno però cominciato a dividersi, e le separazioni e specializzazioni accademiche tardo-ottocentesche li avrebbero poi fatti divorziare per sempre. Questo volume, che esce nel settecentocinquantesimo dalla nascita di Dante, è il frutto di un sodalizio fra uno scienziato e un letterato. Il suo ambizioso obiettivo è di segnare in qualche modo la strada, ben oltre l'esegesi dantesca, come proficuo luogo d'incontro fra conoscenze diverse. Perché il viaggio intrapreso per ricondurre Dante, pur nell'altezza e nella complessità di un'arte e di un pensiero ineguagliabili, all'umana misura di un serbatoio di esperienze e di conoscenze sempre ben ancorate alla terra, sia anche un modo per sentirlo in futuro ancora più vicino, per considerarlo "uno di noi".
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Santagata Marco
Dante. Il romanzo della sua vita
br. "La Commedia è un'opera di finzione, ma in età medievale non esistono altre opere di finzione che registrino in modo così sistematico, tempestivo e quasi puntiglioso fatti della storia, della cronaca politica, della vita intellettuale e sociale contemporanei. E, per di più, senza temere di addentrarsi in retroscena noti solo per sentito dire o in quello che oggi chiameremmo gossip politico e di costume. Per molti aspetti, assomiglia agli odierni instant-book." Il libro di Marco Santagata costituisce, nello scenario della letteratura dantesca, una novità. Perché è, prima di tutto, l'appassionato racconto, il "romanzo" appunto, della tormentata e semisconosciuta esistenza di un uomo dall'io smisurato, che si sentì sempre "diverso e predestinato", che in ogni amore e in ogni lutto, nella sconfitta politica e nell'esilio, e in particolare nel proprio talento, scorse "un segno del destino, l'ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà superiore". Ed è, insieme, il documentato ritratto di un Dante profondamente calato nella vita pubblica e culturale della sua città, Firenze, e nelle complesse dinamiche della storia italiana tra Due e Trecento. Grazie al sapiente intreccio di vicende storiche e private, Santagata raggiunge il duplice obiettivo di ricomporre il quadro più completo possibile del Dante padre di famiglia, filosofo, poeta, uomo di partito e di corte, e analizzare ogni sua opera alla luce del contesto storico e biografico.
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Auerbach Erich
Studi su Dante
br. La raccolta degli «Studi su Dante» contiene i saggi che Erich Auerbach ha scritto dal 1929 fino alla vigilia della morte. In questi scritti definisce l'importanza del concetto di "figura" nella cultura tardo-antica e ricostruisce il complesso rapporto tra struttura e poesia nella «Divina Commedia». L'autore giunge al risultato allargando l'indagine a tutta la civiltà cristiana e mostra come l'intelligenza di Paolo, Tertulliano, Agostino o Bernardo di Chiaravalle sia propedeutica e necessaria per una lettura "globale" del capolavoro dantesco.
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Tavoni Mirko
Qualche idea su Dante
br. Una delle vie privilegiate per accostarsi al multiforme ingegno di Dante è quella di mettere a fuoco alcuni temi specifici all'interno della sua complessa vicenda intellettuale. II "Convivio" e il "De vulgari eloquentia" mostrano così "in vivo" il Dante filosofo laico di un assetto italiano da costruire in chiave nobiliare e imperiale, e l'inventore della lingua italiana in funzione antimunicipale e antifiorentina. Nella scrittura dell'Inferno lo vediamo poi assumere i tratti del poeta politico, comico, ma anche escatologico, fiorentinocentrico e guelfo. Emergono in questo modo diversità rilevanti fra il primo e il secondo Dante quanto a esperienze di vita e idee sulla poesia.
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Pasquini Emilio
Vita di Dante. I giorni e le opere
ill., br. In questo volume Pasquini non si limita a un semplice excursus, seppure aggiornato alle ultime scoperte e acquisizioni, della vicenda esistenziale di Dante, ma affronta direttamente il testo della "Commedia", nella seconda parte del libro, con una serie di affondi. L'aspetto forse più innovativo di questa biografia è però la lettura della vita di Dante attraverso immagini che si affiancano alle fonti documentarie e le integrano. Un saggio di saggi e di figure, un caleidoscopio che è in grado di restituire e interpretare il labirinto Dante.
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Baranski Zygmunt G.
Dante e i segni. Saggi per una storia intellettuale di Dante Alighieri
brossura
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Titone M. Sabrina
Cantiche del Novecento. Dante nell'opera di Luzi e Pasolini
brossura
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