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‎Dante alighieri‎

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‎Giuliani Francesco‎

‎Dante e gli illustri eroi. Federico II, Manfredi e Fiorentino‎

‎br. L'autore, anche sulla scorta dei più recenti contributi critici, ha circoscritto gli elementi primari indispensabili per definire il ritratto che Dante ci ha lasciato di Federico II e di suo figlio Manfredi. Nella seconda parte del lavoro, poi, partendo dalla citazione dantesca del ventesimo canto dell'Inferno, si è soffermato sul mago e divinatore Michele Scotto, il cui nome viene spesso collegato alla celebre profezia del fiore, relativa alla scomparsa di Federico II a Fiorentino.‎

‎Di Fonzo Claudia‎

‎Scale e tribunali dell'aldilà. Saggi di cultura medievale intorno a Dante‎

‎br. Il volume indaga alcuni dei più celebri motivi dell'immaginario medievale che, disseminati tra i racconti di viaggio e di visioni dell'aldilà, tra le leggende e le cronache medievali, percorrono in modo significativo la poesia e la prosa dantesca. Tali motivi danno forma alla riflessione teologica, filosofica e giuridica del poeta e fioriscono nella sua poesia volgare. La Commedia, con il suo pluristilismo e plurilinguismo, è un collettore straordinario delle riflessioni dottrinali, delle tradizioni letterarie antiche e medievali, e di quei simboli che, riplasmati dal genio del poeta, illustrano la nascita e lo sviluppo dell'Europa medievale e delle sue letterature. Scale, tribunali e regni oltremondani sono l'espediente letterario per contemplare l'invisibile, giudicare il visibile e rappresentare l'inenarrabile. Radicata all'esperienza terrena ma tesa verso l'oltre, la poesia della Commedia è una scala a Dio e un tribunale della storia.‎

‎Trovato Paolo‎

‎Dante in Petrarca. Per un inventario dei dantismi nei Rerum Vulgarium Fragmenta‎

‎brossura‎

‎Caiaffa Annalisa‎

‎Anime lungo la cornice. Dante nell'opera di Mario Luzi‎

‎br. Sulla scorta degli ormai ricchissimi studi sulla presenza di Dante nella letteratura contemporanea, a livello internazionale, con esiti che vanno dai sofisticati richiami intertestuali, propri della poesia, alle "invenzioni" narrative e fantastiche che caratterizzano perlopiù la letteratura di massa e le scritture dello spettacolo, questo libro illumina in maniera esaustiva il fascino che l'autore della Vita nova e della Commedia ha esercitato sul più importante poeta italiano del secondo Novecento, Mario Luzi (Firenze 1914-2005). Dalle raccolte giovanili, che rispolveravano movenze stilnovistiche, ai saggi ripetutamente dedicati al modello medievale, dalle raccolte della piena maturità, dominate da un'accesa "purgatorialità", fino alla suggestiva messinscena del Purgatorio, il dantismo di Luzi appare una coerente interpretazione del nostro tempo come un viaggio di ritrovamento del senso e della memoria.‎

‎Mandelstam Osip‎

‎Conversazione su Dante‎

‎br. Scritta tra la primavera e l'estate del '33 durante un soggiorno in Crimea, Conversazione su Dante è l'ultima opera saggistica di Mandel'stam e la summa del suo pensiero poetico. Rimasta inedita durante la vita del suo autore, la Conversazione acquisì notorietà solo a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta non smettendo da allora di entusiasmare specialisti e lettori per le folgoranti intuizioni sulla struttura della Divina Commedia e sulla natura della poesia in generale. Soprattutto la Conversazione rappresenta un viatico indispensabile per la comprensione della poesia dello stesso Mandel'stam, un compendio della sua complessa concezione dell'atto poetico, una chiave di lettura dell'intera sua opera: «Ogni parola è come un fascio da cui il senso si proietta in varie direzioni, e non tende verso un unico punto ufficialmente stabilito».‎

‎Dronke Peter‎

‎Dante e le tradizioni latine medievali. Nuova ediz.‎

‎br. Secondo una credenza in passato radicata e diffusa, l'approccio più adeguato alla «Commedia» di Dante consisteva nel tentarne una lettura allegorica. Contro quel paradigma consacrato da una lunga tradizione, questo libro - divenuto a sua volta un classico - delinea e illustra una varietà di modi in cui le tradizioni latine medievali possono aiutarci a comprendere il grande poema. Dronke concentra l'attenzione su un numero di tecniche poetiche, di idee, di simboli e miti che Dante ereditò dalla latinità medievale, e che utilizzò e reinterpretò mirabilmente nella sua opera. La nuova edizione si arricchisce di altri saggi dell'autore, che contribuiscono a presentare un ritratto integrato del genio dantesco. Le belle pagine introduttive di Piero Boitani restituiscono un ricordo intimo e vivace dello studioso.‎

‎Bussagli Marco‎

‎Dante e le arti‎

‎ill., br.‎

‎Manni Paola‎

‎La lingua di Dante‎

‎brossura Gigante assoluto della nostra storia letteraria, Dante è anche considerato a buon diritto il padre della lingua italiana: è con lui che si realizza la vittoria del volgare toscano e, insieme, il declassamento a dialetto di ogni altra parlata italiana. Nato e formatosi nella Firenze della seconda metà del Duecento, Dante fu testimone diretto dell'ascesa dell'idioma volgare, che andò via via imponendosi a tutti i livelli, sia negli usi pratici che in quelli letterari. E fu appunto il volgare che egli scelse, legittimò e raffinò come strumento espressivo nelle sue opere, dalla "Vita nuova" al "Convivio", alle liriche e alla definitiva consacrazione della "Commedia". ln questo libro l'autrice traccia un profilo della lingua dantesca, di cui vengono illustrate le caratteristiche morfologiche, lessicali, sintattiche e stilistiche. L'utile antologia finale esemplifica e commenta concretamente la ricostruzione linguistica fornita nella prima parte.‎

‎Minguzzi Edi‎

‎Il dizionarietto dantesco. Le parole ermetiche della Divina Commedia‎

‎br. Chi sono il Veltro, il Messo, Matelda? Perché i Golosi sono bagnati dalla pioggia, gli alchimisti sono coperti di lebbra e i ladri si trasformano in serpenti? Che nesso lega ermetismo e filosofia, fede e astrologia nel Medioevo dantesco? Il filo che collega le parole enigmatiche della Commedia traccia anche un percorso del tutto nuovo attraverso la cultura dantesca. Questo Dizionarietto fornisce le chiavi interpretative di figure misteriose, parole e passi opachi o ambigui della Commedia, ricostruendo l'ambiente in cui l'opera maturò, i sistemi di pensiero che definivano i settori delle singole scienze in base a collegamenti e corrispondenze oggi del tutto impensabili e mettendo in luce un ambito di conoscenze e una concezione della realtà così intrinseca alla cultura di Dante che ignorarla significa precludere la comprensione del poema e dell'intera opera del poeta.‎

‎Fontanella Francesca‎

‎L'impero e la storia di Roma in Dante‎

‎br. Un solo impero universale è esistito e continua a esistere per Dante: quello di Roma, il cui passato glorioso costituisce un'evidente giustificazione e un modello imprescindibile per il presente. In questo volume Francesca Fontanella passa in rassegna il «Convivio», la «Monarchia», alcune delle «Epistole», e infine la «Commedia», per mostrare come Dante guardi alla storia di Roma proprio per ridefinire il ruolo dell'impero a lui contemporaneo. Una prospettiva che gli permette di entrare in sintonia con gli autori antichi (Cicerone, Virgilio, Livio), alla ricerca di quegli aspetti dell'impero romano che intendevano rispondere a esigenze e aspirazioni profondamente umane e quindi sempre attuali: quelle di una vita civile virtuosa nella quale l'autorità politica garantisca, tramite l'esercizio del diritto, la pace, la libertà e la giustizia.‎

‎Soldavini Anna; Gagliardi Francesca‎

‎In viaggio con Dante nella scuola primaria. EAS e didattica dei valori‎

‎br. Si può insegnare Dante alla scuola primaria? L'età dei bambini lo permette? Sono le domande che probabilmente si fanno strada nella mente di chi si trova in mano questo libro. Aprirlo e leggerlo consente di capire che la risposta è affermativa. Le autrici costruiscono una proposta didattica molto ambiziosa: scelgono di insegnare i valori in una quarta elementare, utilizzando la Commedia dantesca come sfondo integratore e il metodo LAS come dispositivo didattico e facendo in modo che tutto il percorso farto con i bambini possa configurarsi anche come un'attività di educazione digitale. Il risultato è straordinario. Ne è testimone un libro fresco, originale, corredato di numerosi materiali didattici che l'insegnante può utilizzare in classe.‎

‎Lancisi Mario‎

‎La divina Toscana. Dal Falterona al mare i luoghi di Dante Alighieri‎

‎ill., br. A Pisa, la torre dove fu rinchiuso il conte Ugolino è oggi una biblioteca. A Poppi, in provincia di Arezzo, troviamo la sorgente dell'Arno, "quel fiumicel che nasce in Falterona". Lì si combatté la battaglia di Campaldino, su cui Dante si sofferma nel V canto del Purgatorio. In una trattoria di Strada in Chianti, un oste declama versi della Divina Commedia ai suoi avventori. Tra passato e presente, in un viaggio in lungo e in largo per la Toscana, questo libro ci racconta i luoghi danteschi per eccellenza, e con essi tanti personaggi e aneddoti resi celebri dalle rime del Divin Poeta.‎

‎Speranza Paolo; Giacovelli E. (cur.)‎

‎Dante e il cinema. I film ispirati alla vita e alle opere dell'autore della «Divina Commedia»‎

‎ill., br. Sommo poeta, ma anche straordinario sceneggiatore ante litteram, Dante Alighieri ha intrigato e ispirato il cinema fin dalle origini, con l'obiettivo - o forse dovremmo dire il sogno - di dare vita anche attraverso le immagini in movimento alle sue potenti visioni, ai drammi di cui è intessuta la Divina Commedia (in special modo l'Inferno), all'intensità psicologica ed emotiva dei tanti personaggi che ha reso immortali. Un'impresa affascinante e al tempo stesso titanica, che è riuscita solo in parte: ancora oggi la realizzazione di un film sull'universo poetico dantesco rappresenta una delle sfide più aperte ed emozionanti per produttori, registi e attori di tutto il mondo. In questa monografia l'autore, docente di letteratura e storico del cinema, ripercorre la parabola del filone dantesco nel cinema mondiale lungo le coordinate temporali (dal muto al sonoro) e geografiche, dal cinema americano delle origini a quello italiano, dalla Francia alla Germania, fino a Hollywood, contestualizzando i singoli film (molti dei quali perduti) secondo la ricezione culturale dell'opera di Dante e l'evoluzione artistica e tecnica del cinema, organizzando i documenti finora disponibili e offrendo ai lettori informazioni inedite e preziose. Particolare rilievo viene dato alle riduzioni cinematografiche dell'Inferno e ai numerosi titoli ispirati alle straordinarie figure femminili che Dante ha eletto a protagoniste di ciascuna delle tre cantiche della Divina Commedia. Un viaggio emozionante e ancora in progress, che incrocia anche i tanti film sognati, da Pasolini e da Fellini ma non soltanto, così come i tentativi di imitazione, le parodie, i progetti continuamente annunciati e mancati ancora oggi, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante.‎

‎Di Girolamo Luca‎

‎Donna è gentil nel ciel... Maria in Dante‎

‎br. «Un agile saggio alla ricerca delle tracce di Maria, la madre di Gesù, nell'universo filosofico, religioso e poetico di Dante Alighieri. "Il filo rosso mariano si riconosce e si rintraccia nitidamente pur nella complessità della cornice antropologica, etica e culturale, come ci aiuta a fare l'autore di queste pagine. È lo stesso mistero della salvezza che in lei e da lei si compie, Madre della Misericordia, Sede della Sapienza, Discepola e Credente. Maria si colloca dunque al confine tra umano e divino, protagonista, prima di Dante, di quel "trasumanar" che è verbo dantesco tra i più potenti, dove umiltà e regalità coincidono"» (Dalla Prefazione di Maria Grazia Fasoli).‎

‎Rossetti Gabriele‎

‎La Beatrice di Dante‎

‎br. Opera dell'esilio londinese di Gabriele Rossetti, La Beatrice ottenne vasta risonanza in patria per le rivelazioni dei messaggi esoterici sottesi alla Commedia. Apprezzata, in particolar modo da Giovanni Pascoli, insieme al «Commento analitico alla "Divina Commedia"» del 1826-27, l'opera si basa sulla dimostrazione dell'appartenenza di Dante alla setta segreta detta dei fedeli d'amore, il cui fine era una riforma radicale della Chiesa nel senso della fine del suo potere temporale e della sua restituzione piena al regno della spiritualità. In quest'opera Gabriele Rossetti, si sofferma sulla figura di Beatrice, che rappresenta l'allegoria sia della «sapienza delle divine cose», sia dell'idea imperiale ghibellina.‎

‎Madrignani Luca‎

‎Il caso Facio. Eroi e traditori della Resistenza‎

‎br. Nel luglio del 1944 l'assassinio di "Facio", comandante della leggendaria banda partigiana "Picelli" operante fra l'appennino parmense e la Lunigiana, su ordine di "Salvatore", suo sottoposto e rivale, è uno degli episodi oscuri della storia del movimento partigiano, sul quale ancora in anni recenti si è riaccesa la polemica. Condotta con finezza e basata su documenti originali, questa indagine propone una rilettura del caso facendo luce sul complesso sfondo entro cui si svolse. L'emigrazione, l'antifascismo, la militanza, la prigionia, la Resistenza, ma anche la rivalità e le feroci contrapposizioni che segnarono gli ultimi mesi di guerra in merito al futuro di quella che sarebbe stata l'Italia liberata: Dante Castellucci e Antonio Cabrelli vivono e interpretano tutto questo in due percorsi paralleli, che infine si scontrano, dando luogo a uno dei fatti più tragici della storia della Resistenza italiana.‎

‎Pisano Dario‎

‎Nel cammin di nostra vita. Dante, Petrarca e Boccaccio visti da vicino‎

‎br. Il libro si compone di un trittico di saggi, ognuno dei quali offre un'ampia panoramica sulle rispettive tre corone trecentesche (Dante, Petrarca e Boccaccio). Si indirizza, oltreché agli specialisti, a tutti gli appassionati e ai curiosi che vogliano riaccostarsi alla nostra massima letteratura antica. Il primo capitolo è dedicato alla vita di Dante, narrata sulla base di una ricognizione delle fonti biografiche antiche e moderne, tra le quali spicca, per importanza e profondità artistica, il Trattatela in laude di Dante di Giovanni Boccaccio, il padre della narrativa europea e il primo tempestivo pontefice del culto dantesco. Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, ai quali sono dedicati i restanti due capitoli, sono i dioscuri che hanno fondato la tradizione letteraria moderna, con la responsabilità di amministrare l'eredità dantesca, secondo due prospettive culturali profondamente diverse l'una dall'altra. I saggi raccolti mirano così a raccontare a un lettore odierno in cosa consista la perenne giovinezza artistica dei nostri capolavori delle origini.‎

‎Rea Roberto‎

‎Dante: guida alla Vita nuova‎

‎br. Fino al momento della prima divulgazione della Commedia, Dante doveva la sua fama a un libretto composto circa due decenni prima, quando aveva meno di trent'anni. Si tratta della Vita nuova, un'autobiografia poetica che alterna prosa e versi, incentrata sull'amore per Beatrice. È un'opera rivoluzionaria rispetto alla precedente tradizione letteraria: perché è scritta esclusivamente in volgare; perché inserisce all'interno di una narrazione autobiografica liriche composte dall'autore in gioventù; e soprattutto perché elabora una concezione dell'amore e della poesia radicalmente innovativa. Questo volume offre una chiave di lettura sintetica, chiara e criticamente aggiornata dei principali aspetti del "libello" dantesco esaminandone la struttura narrativa, le liriche, l'ideologia amorosa, i personaggi, la storia editoriale.‎

‎Steiner Rudolf‎

‎La visione divina di Dante. Studi su Dante‎

‎br. Nell'anniversario della morte di Dante Alighieri abbiamo voluto presentare in questa raccolta alcune conferenze complete e diverse citazioni di conferenze in cui Rudolf Steiner parlò di Dante. Riproponiamo qui anche la raccolta di Studi su Dante di Willy Schwarz, che propongono una interpretazione spirituale dell'opera di Dante.‎

‎Eliot Thomas S.; Sanesi R. (cur.)‎

‎Scritti su Dante‎

‎br. L'attenzione che Eliot dedica a Dante risale al 1906, stimolata dalla tradizione del dantismo americano dell'Università di Harvard, e si trasforma con gli anni in diretta suggestione poetica. Questo volume riunisce tre scritti che, muovendo dall'esercizio critico di un dantista "sui generis", diventano una messa a punto della poetica personale, uno strumento creativo.‎

‎Franceschetti Andrea‎

‎Dante3D. Trattatello semiserio in laude del Poeta‎

‎br. Lungo trame di intelligente ironia e lucido approfondimento filologico, l'autore supporta l'allucinata convinzione che Dante questo viaggio lo abbia fatto per davvero con la insuperabile tridimensionalità delle descrizioni poetiche del Sommo Poeta: Dante sfonda lo striminzito piano contrassegnato dai soli assi X e Y e ci racconta il suo straordinario Aldilà in 3 dimensioni, a tutto tondo, a tutto mondo, avvalendosi degli assi V-versi, R-rime, C-cuore. Un prosimetro (Dante viene qui raccontato anche in versi) che celebra parole umane scolpite su carta divina da chi, per primo, ha digrossato la pietra del latino per scolpire la lingua italiana.‎

‎Borges Jorge L.; Scarano T. (cur.)‎

‎Nove saggi danteschi‎

‎br. Di Dante, come di tanti altri scrittori, Borges si è dimostrato capace di dirci ciò che altrove non troveremmo, ma soprattutto di dircelo partendo da presupposti e da angolature a lui solo accessibili. Orientata - come accenna il prologo - da una sorta di "innocenza", la sua lettura muove infatti da dettagli, suggestioni, spunti immaginativi per proporre, attraverso molteplici riferimenti letterari, congetture spesso eccentriche e punti di vista esclusivi e personali.‎

‎Cacciari Massimo‎

‎Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto‎

‎ill., br. I maggiori fabbri del volgare europeo, quello pittorico (Giotto), e quello letterario (Dante), si incontrano nella figura di san Francesco - quasi che il loro nuovo linguaggio nascesse precisamente dalla necessità di rappresentarla. Ma l'incontro si rivela un conflitto: le loro interpretazioni della rivoluzione francescana divergono radicalmente e tuttavia non riescono a dar ragione del "crocefisso di Assisi", giacché entrambe lo tradiscono. Eppure, attraverso questi tradimenti, si afferma quello spirito che segnerà la nascita della nuova Europa.‎

‎Debenedetti Stow Sandra‎

‎Dante e la mistica ebraica‎

‎br. Nell'ambito del nuovo indirizzo dell'ermeneutica dantesca, che sottolinea la necessità di uno studio che chiarisca i nessi con altre tradizioni simboliche ed esegetiche, questa ricerca evidenzia il sostrato, di base neoplatonica comune alla mistica ebraica e a quella cristiana. Partendo da un esame dello stilnuovo come un processo mirante a ricontestualizzare i topoi neoplatonici di stampo sapienziale della lirica occitanica e siciliana, per rinnovarli in una direzione mistica che sfrutta la qabbalah come deposito di tecniche utili per il raggiungimento dell'estasi, il lavoro propone una lettura in cui le diverse opere rappresentano gli stadi successivi dell'iter mistico che il poeta intende esemplificare.‎

‎Nembrini Franco‎

‎In cammino con Dante‎

‎br. Franco Nembrini è un professore che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutta Italia, trascinando giovani e adulti alla scoperta di un'opera che riesce a dar voce alle domande più profonde e autentiche dell'uomo: la Divina commedia. Con questo libro, che ripercorre la fortunata trasmissione televisiva da lui condotta su TV2000, Nembrini si inserisce in una gloriosa tradizione che, a partire da Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, sottrae Dante al chiuso delle accademie per restituirne un'interpretazione popolare e attraente, permettendo così a noi lettori, grazie alla sua guida nell'immortale viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, di riscoprire ancora una volta il fascino senza tempo del più bel libro che sia mai stato scritto.‎

‎Gilson Étienne‎

‎Dante e la filosofia‎

‎br. Nell'affrontare il pensiero dantesco Gilson evita di apporgli una comoda etichetta classificandolo tra le filosofie già costituite del tempo, si impegna piuttosto nel tentativo pienamente riuscito di comprenderlo secondo i tratti che gli sono singolari e unici. Per Gilson collocare storicamente il pensiero dantesco non significa ricondurlo al tomismo o all'averroismo, come si è maldestramente preteso, quanto invece mostrarne l'impianto teoretico originale e solidamente giustificato nei suoi propri principi in un continuo confronto con le principali e tra loro molto varie correnti filosofiche del tempo. Attraverso una penetrante disamina del Convivio, della Monarchia e della Commedia viene messa a fuoco l'idea dantesca fondamentale dell'armonia dei tre ordini: politico, filosofico e teologico. Armonia che per Dante si realizza soltanto attraverso il riconoscimento della completa autonomia, pur in una gerarchia di dignità, di ognuno dei tre ordini e del loro specifico ruolo assegnato dalla Provvidenza divina.‎

‎Scattina Simona‎

‎«Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro‎

‎br.‎

‎Galletti Franco‎

‎La bella veste della verità. La dottrina iniziatica/sapienziale di Dante e dei fedeli d'amore la la loro influenza intellettuale e politica‎

‎br. Secondo una felice espressione di Francesco De Sanctis, per Dante Alighieri e per la cerchia di poeti con i quali era in rapporto, la poesia è "la bella veste della verità". Questo studio è dedicato a illustrare come questa verità rivestita di poesia fosse per l'Alighieri l'"infallibile veritade" che un poeta, se è veramente tale, conosce elevandosi per ogni grado dell'essere fin dove "risiede" la Divinità. Dalle riflessioni pionieristiche di Ugo Foscolo e Giovanni Pascoli, uno studio esaustivo sulla dottrina iniziatica-sapienziale di Dante, in attesa del settimo centenario della morte del poeta. Postfazione di Alberto Ventura.‎

‎Capelli R. (cur.); Ducati A. (cur.)‎

‎«Dirò de l'altre cose ch'io v'ho scorte». Pound lettore di Dante. Ediz. critica‎

‎br. 'È un paradosso soltanto apparente che uno dei grandi autori del Modernismo quale Ezra Pound abbia fatto risuonare e rivivere nei suoi versi la voce dei poeti del passato, tra cui in particolare Dante, e vada perciò annoverato anche tra i massimi esponenti del Medievalismo. Appassionato studente di letteratura medievale, Pound ne è stato per qualche tempo anche insegnante, ma soprattutto ha continuato ad amarla per tutta la vita, professandola con le parole del poeta, secondo la vocazione di un genio e di un magistero artistico capace di rendere nuova la tradizione dei cosiddetti "secoli bui" e di (...)'.‎

‎Ferlita S. (cur.)‎

‎Dante e la «bella Trinacria»‎

‎br. Dante definì "bella" la Trinacria, pur non avendovi mai messo piede. A colpire è la forza plastica delle descrizioni paesaggistiche siciliane che attraversano con vividezza il suo poema. I versi dedicati all'isola dimostrano davvero quanto fortemente a essa si porgesse il cuore di Dante: ne viene fuori una curiosa mappa isolana. Un viaggio che si dispiega da Palermo a Enna, dall'Etna e dal golfo di Catania a Siracusa fino a Capo Peloro e allo Stretto. E dalla predilezione che Dante mostrò per la Trinacria nacque poi nei siciliani un sentimento di gratitudine, di riconoscenza che poi si sarebbe tradotto in un culto effettivo del poeta e del suo capolavoro. La Sicilia infatti divenne, tra il Cinquecento e l'Ottocento, un laboratorio di lettura e interpretazione delle cantiche dantesche. Di tutto ciò la monografia curata da Salvatore Ferlita prova a dar conto: dal primo pezzo che si muove tra i versi della Commedia dedicati alla Trinacria, a quello di un giovane studioso che propone la mappatura delle traduzioni dialettali del poema, sino alla ricognizione degli studi interpretativi siciliani per giungere al viaggio pop che Dante questa volta, nella finzione teatrale, compie per davvero.‎

‎Cappelli Quinto‎

‎Che si chiama Acquacheta suso. Dante work in progress sull'Alpe di San Benedetto tra Firenze e Ravenna‎

‎ill., ril. Che cosa sia questo libro, nei suoi percorsi molteplici e multanimi, è detto acutamente nella presentazione di Franco Cardini, che così tra l'altro sottolinea: «Quel che mi ha appassionato per non dir affascinato in questo libro, e lo dichiaro volentieri, è il taglio: la tecnica di narrazione che non si basa su alcuna vera e propria forma di costruzione letteraria, la diaristica compresa, ma che procede in realtà esattamente in analogia con la mente umana, attraverso "libere" associazioni mentali. Certo che c'è un "filo del discorso": una narrazione. Ma grazie a Dio non è un filo vergine e continuo. È il filo più volte lacerato o tagliato e quindi riannodato della vita». Passano nelle rievocazioni di Cappelli - arricchite da un patrimonio sterminato di immagini a colori e dalla ricerca continua di legami tra storia e leggenda - le coinvolgenti memorie di Dante e dell'Acquacheta, e insieme si portano sulla scena, per non dire d'altro, i contadini dei Romiti; Leonardo da Vinci, al servizio di Caterina Sforza signora di Forlì, che al Muraglione apre un protolaboratorio fotografico; le città tra i boschi e i dirupi dell'Appennino tosco-romagnolo; le valli e i pastori della Romagna aerea; l'ipotesi che Dante abbia scritto alcuni passaggi dell'Inferno nell'abbazia di San Benedetto di Biforco o nell'eremo dell'Acquacheta; e poi «una serrata raccolta di leggende dantesche», la prima delle quali riguarda l'incontro amoroso fra Dante e Beatrice a Portico di Romagna, patria della famiglia di lei: un incontro - ci ricorda Franco Cardini - «che i cantastorie tosco-romagnoli hanno lungamente celebrato». In sintesi, un libro documentatissimo, denso e avventuroso, disteso lungo le stesse vie di Dante, dall'Acquacheta alla Ravenna luminosa dei mosaici, e dunque dalle selve oscure dei monti alla luce dei paesi di paradiso [rc].‎

‎Azzetta L. (cur.)‎

‎Dante e le grandi questioni escatologiche‎

‎br. I contributi raccolti nel volume si rivolgono a Dante da ambiti disciplinari diversi: teologico, biblico, filosofico, linguistico, storico, artistico. Si coglie così la profondità della poesia del poema, che per Dante non è mai riducibile a finzione letteraria, ma che anzi si nutre di una tensione vigorosa nello sforzo di comunicare, mediante la bellezza e la forza espressiva del linguaggio poetico, le verità di fede e di pensiero che sono proprie dell'epoca in cui egli visse e di cui si riappropriò in modo sorprendente e personale, presentandosi ai suoi contemporanei come poeta depositario di una visione. Il libro è articolato in tre parti, dedicate a tre temi escatologici presenti nella tradizione in cui l'Alighieri affonda le radici: quello della visione divinamente ispirata, quello della resurrezione delle anime e dei corpi alla fine dei tempi, quello dell'angelologia. Ciascuno di essi ha il fondamento nella Bibbia e giunge a Dante attraverso la mediazione di opere di esegesi biblica, di riflessione filosofica e teologica maturate nel silenzio dei chiostri, in seno alla Scolastica, all'interno degli Ordini mendicanti. L'indagine su questi temi e sulle opere lette da Dante permette di accedere alla sua poesia da un punto di osservazione privilegiato e spesso trascurato negli studi critici sulla Commedia.‎

‎Veneziani Marcello‎

‎Dante, nostro padre. Il pensatore visionario che fondò l'Italia‎

‎br. Un'antologia critica delle pagine in prosa di Dante che racchiudono al sua concezione del mondo e svelano il suo pensiero su temi a lui cari come l'amore, la patria, la sapienza, la lingua, la politica. Con un ampio saggio introduttivo in cui Marcello Veneziani ricostruisce l'opera e la personalità del Poeta.‎

‎Nembrini Franco‎

‎In cammino con Dante‎

‎ril. Franco Nembrini è un professore di liceo che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutt'Italia - e anche fuori d'Italia: ha girato il mondo dalla Siberia al Brasile - trascinando giovani e adulti alla scoperta dell'opera che, a suo dire, riesce a tirar fuori le domande più profonde e più vere dell'uomo: la "Divina commedia". Con questo libro, che ripercorre la fortunata trasmissione televisiva da lui condotta su TV2000, Nembrini si inserisce in una gloriosa tradizione che, a partire da Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, sottrae Dante al chiuso delle accademie per restituirne un'interpretazione popolare e attraente, permettendo così a noi lettori, grazie alla sua guida nell'immortale viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, di riscoprire ancora una volta il fascino senza tempo del più bel libro che sia mai stato scritto.‎

‎D'Anna Nuccio‎

‎La sapienza nascosta di Dante. Linguaggio e simbolismo dei fedeli d'amore‎

‎brossura‎

‎Barbero Alessandro‎

‎Dante‎

‎br. Dante è l'uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell'epoca, e che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia.‎

‎Baranski Z. G. (cur.); Cachey T. J. (cur.); Lombardo L. (cur.)‎

‎Dante e la cultura fiorentina. Bono Giamboni, Brunetto Latini e la formazione intellettuale dei laici‎

‎br. Brunetto Latini e Bono Giamboni rivestono un'importanza cruciale nella fioritura della cultura letteraria fiorentina in lingua volgare durante la seconda metà del Duecento: fondamentale risulta infatti il loro apporto alla costruzione di quel paradigma retorico, filosofico e civile che avrebbe delineato l'orizzonte intellettuale laico e borghese entro cui si dispiegherà la prima formazione del giovane Dante. Il volume - frutto del lavoro congiunto di illustri studiosi italiani e stranieri - esplora e approfondisce proprio le traiettorie di questa circolazione del sapere in volgare nella Firenze di fine Duecento, allo scopo di ricostruire il milieu intellettuale del periodo e di indagarne il rapporto con Dante prima dell'esilio del 1302.‎

‎Bragantini Renzo‎

‎Testi e vicende del Trecento. Letture ed esegesi di Dante, Petrarca, Boccaccio‎

‎br. Il libro nasce dal convincimento che non sia possibile proporre un'interpretazione plausibile di qualsivoglia testo, massime se si tratta di opere dei primi secoli, se non tramite un corpo a corpo con le sfide offerte dalla sua lettera, e con un esauriente chiarimento di essa. Ciò non significa indugiare esclusivamente su tale aspetto (che pure, per un autore medioevale, è primario); piuttosto quella premessa è la sola che, implicando in ogni sua stazione argomentativa un quadro necessariamente più ampio, permette a ognuno dei due movimenti di irrobustirsi vicendevolmente. I tre grandi protagonisti della letteratura trecentesca sono qui oggetto tanto di analisi ravvicinate, quanto di indagini di più ampia portata, quanto infine di questioni di metodo (commento ai testi, problemi testuali).‎

‎Steinberg Justin‎

‎Dante e i confini del diritto‎

‎br. Questo saggio rappresenta il primo studio complessivo della struttura giuridica su cui si regge la Divina Commedia, colmando in questo modo una lacuna nella bibliografia critica del poema. Justin Steinberg mostra come Dante immagini un aldilà dominato da leggi, giurisdizioni, funzionari e giudici, servendosi però di questo sistema articolato per esplorarne soprattutto le eccezioni. L'autore della Commedia viene così inserito nel dibattito contemporaneo sui rapporti fra letteratura e diritto, sullo stato d'eccezione e sulla sovranità. Dante sentiva che nel mondo reale il sistema giuridico era sempre più minacciato dalla doppia crisi della Chiesa e dell'Impero, dagli abusi e dagli eccessi dei papi e dall'assenza di un vero imperatore. Steinberg mostra come la costruzione dantesca di un oltremondo cerchi di colmare il vuoto che esisteva fra il valore universale del diritto romano e la mancanza di un potere sovrano in grado di applicarlo.‎

‎Indizio Giuseppe‎

‎Problemi di biografia dantesca‎

‎br. Il volume raccoglie quindici anni di contributi dedicati dall'autore alla biografia di Dante, per l'occasione rivisti ed aggiornati. In controtendenza rispetto agli ultimi decenni di studi, l'autore ha ripreso l'esplorazione di tutto quanto sia sopravvissuto fino a noi, nella convinzione che un'adeguata conoscenza della vita e dei tempi del poeta sia una chiave indispensabile per comprenderne l'opera (la "Commedia" come le altre cosiddette minori). Interrogando gli antichi documenti e cronache, le poche testimonianze di contemporanei che conobbero Dante e la sua opera, e naturalmente passando al pettine stretto i testi del grande poeta fiorentino, è oggi finalmente possibile esporre in modo chiaro e ordinato quanto ci sia effettivamente noto sul massimo titolare delle nostre lettere. Il volume, in ossequio ad un'impostazione di tipo storico, che dia conto dei problemi aperti ma senza digressioni intellettualistiche, si divide in 4 parti: la prima è dedicata ai più antichi membri della famiglia Alighieri, ai familiari più prossimi del poeta, alle tappe dell'esilio, ad alcuni incontri celebri, concludendosi con un'ampia rassegna di quanto i più antichi biografi ci abbiano tramandato sulla vita di Dante. Nella seconda si tratta della cronologia delle opere, sia il poema sacro che alcune fondamentali opere minori. Nella terza si prende in esame un ampio novero di fonti minori sulla vita di Dante. Chiude il volume la lettura di uno canti del "Purgatorio". Presentazione di Marco Santagata.‎

‎Maddaloni Claudio‎

‎Dante buddista‎

‎brossura Un breve studio sulla Divina Commedia vista come opera scritta da un maestro illuminato che nasconde e trasmette gli insegnamenti eterni, gli stessi che ritroviamo nel buddismo indiano e tibetano. Vengono dati alcuni spunti per collegarci alla pratica, all'impiego clinico per ogni ricercatore spirituale.‎

‎Ameri G. (cur.); Berisso M. (cur.); Olgiati G. (cur.)‎

‎Dante e la Liguria. Manoscritti e immagini del Medioevo. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Il volume espone per la prima volta tutti i manoscritti e i frammenti di codici danteschi conservati in Liguria, o realizzati per committenti liguri, o giunti in seguito, per le mille vie del collezionismo e del mercato librario. Essi testimoniano che nel Trecento e nel Quattrocento l'opera dell'Alighieri ebbe, in Liguria, una fortuna notevole: a Genova fu infatti realizzato, nel 1336, il codice ritenuto il più antico tra quelli datati del Poema (il ms. 190 della Biblioteca Comunale Passerini-Landi di Piacenza); mentre intorno al 1340 fu miniato da Francesco Traini lo splendido manoscritto con le Expositiones all'Inferno di Guido da Pisa, oggi al Musée Condé di Chantilly. Opere così precoci, e di qualità così alta, da essere giustamente considerate fondamentali per la tradizione testuale e illustrativa della Commedia. Insieme a queste, manoscritti adorni di miniature o di eleganti iniziali "filigranate", mai esposti prima, fanno scoprire la storia della diffusione delle opere di Dante in Liguria, dagli anni seguenti la sua morte - di cui ricorre il settimo centenario - fino al Quattrocento, grazie al collezionismo di dogi, colti umanisti e splendidi mecenati...‎

‎Palmieri Pantaleo‎

‎Sotto avverso cielo più chiara luce. «Lecturae Dantis» e note sul dantismo romagnolo‎

‎br. Il volume raccoglie undici saggi di argomento dantesco scritti dall'autore nel corso degli anni. All'uso preminente di accostarsi alla "Commedia" misurandosi con la plurisecolare esegesi, Pantaleo Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, anzi si lascia tentare dalle varie "cruces"; richiama l'attenzione sugli aspetti retorico-stilistici; dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo, che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli "Argomenti in versi" di Gaspare Gozzi. Le note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l'officina della Romagna classicista, con l'esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante a modello e celebrava le bellezze della "Commedia".‎

‎Cerchio Bruno‎

‎L'ermetismo di Dante‎

‎brossura‎

‎Ferraris Gian Luigi‎

‎Dante esoterico? (e l'«idea deforme»)‎

‎br. "La ricorrenza del settimo centenario della morte di Dante sollecita, soprattutto nei lettori non specialisti, una rilettura dei suoi testi, quanto meno dei più famosi, e può offrire anche l'occasione di qualche approfondimento storico (...)".‎

‎Gianni Vacchelli‎

‎Dante e l'iniziazione femminile. Beatrice, Maria e altre «dee»‎

‎Beatrice è diventata una creatura diafana esangue pura liliale, mentre quando tu leggi la Commedia quando tu incontri Beatrice, ti accorgi che è tutto meno che questo. Autori: Gianni Vacchelli.‎

MareMagnum

Lemma Press
Alzano Lombardo, IT
[Libros de Lemma Press]

€13.21 Comprar

‎Delacroix dis. – Carred sculp.‎

‎Musee National du Louvre – Dante et Virgile‎

‎inserita nella famosa opera "L’ART - Revue Hebdomadaire Illustrée" pubbicata a Paris dal 1875 al 1895, stampata su carta vergellata. Dimensioni del foglio mm 280x420‎

‎BLAKE, William.‎

‎Sette stampe per la Divina Commedia‎

‎William Blake. Illustrazioni di Dante. Londra, 1838 ca, o 1892. In foglio grande (h mm275, l mm357; con margine h mm 382, l mm 538). Serie completa di sette incisioni su rame. Bella impressione su carta india, montata su carta vergellata, priva delle usuali bruniture. Anche se l'opera è incompiuta, queste stampe sono ancora considerate tra le immagini più suggestive di Blake, grazie al loro grande formato. John Linnell commissionò la produzione delle incisioni della Divina Commedia, che rimase però incompiuta a causa della morte di Blake nel 1827 e divenne proprietà di Linnell, che pubblicò nel 1838 una prima raccolta di trentotto stampe, per poi divulgare una seconda tiratura di cinquanta copie nel 1892. E' difficile distinguere tra le due tirature per l'alta qualità dell'incisione del 1892. William Blake. Illustrations of Dante. London, 1838 or ca. 1892. Large folio, the complete set of seven engravings; fine clear uniform impressions on india paper, mounted on wove paper, with none of the usual foxing. Though unfinished, these prints are still reckoned amongst the most powerful and moving of Blake's images and are especially impressive by virtue of their large size. John Linnell commissioned Blake to produce engravings for the Divine Comedy but they remained unfinished at his death in 1827 and became the property of Linnell, who published thirty-eight sets in September of 1838. Another printing of fifty copies can be dated to ca. 1892; it is sometimes found in a full green morocco portfolio. The two printings are difficult to distinguish, for the printing quality of the 1892 issue is very fine and equals that of the first. Russell Engravings 1912, pp.115–8 no.34; Keynes Bibiliography 1921, pp.182–5 no.56; Keynes Engravings 1950, pp.16–17; Roe 1953, pp.4–6, 41–2, 65, 96, 97, 108, 110, 116–7, 127–8,; Keynes Writings 1957, pp.873, 876–7, 879; Ruthven Todd, Blake's Dante Plates, 1968 (reprinted with additions from Book Collecting e Library Monthly, VI, 1968, pp.164–71, itself based on a letter to The Times Literary Supplement 29 August 1968, p.928); Bentley Blake Records 1969, pp.315–6; Bentley Blake Books 1977, pp.544–6 no.448; Bindman Graphic Works 1978, p.487 nos.647–53, series repr.plus full-size details; Essick Printmaker 1981, pp.78–9, 250–4. . .‎

‎Monumento a Dante a Trento.‎

‎Stampa su carta fotografica 115x170 mm. Buono. Veduta animata del monumento a Dante nell'omonima piazza a Trento: attorno alla statua soldati e civili, sul basamento del monumento svetta la bandiera italiana in occasione della liberazione della città.‎

‎17719. P. Z. - Trient. Dante-Denkmal. Trento. Monumento di Dante.‎

‎Photocrome su cartoncino di cm 17x23. Il processo fu inventato negli anni 1880 da Hans Jakob Schmid (1856-1924), un impiegato della compagnia svizzera Orell Gessner Füssli, un'impresa di stampe la cui storia risale al XVI secolo. La Füssli fondò la società per azioni Photochrom Zürich (conosciuta in seguito come Photoglob Zürich), come veicolo negli affari per lo sfruttamento commerciale del processo. Sia la Füssli che la Photoglob esistono ancora oggi. Dalla metà degli anni 1890 il processo fu concesso in licenza ad altre società, tra cui la Detroit Photographic Company, negli Stati Uniti, e la Photochrom Company di Londra. Il processo di fotocromia fu molto popolare negli anni 1890, quando la vera fotografia a colori era già stata sviluppata ma era ancora commercialmente impraticabile.‎

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