|
GIUSEPPE MARIA PIZZUTI
IL DIRITTO DI NON SAPERE LO SPECIFICO DELL'UOMO BIOETICO
LA CITTà DEL SOLE 2006 FONDO DI MAGAZZINO: SEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA, VOLUME MAI SFOGLIATO L'assidua frequentazione della problematica bioetica e le sollecitazioni provenienti dai corsi universitari che da diversi anni tengo nel corso di laurea in Biotecnologie, mi hanno convinto che uno dei maggiori limiti della riflessione e del dibattito in materia di bioetica e biodiritto in Italia è dato da una forte vis polemica, che caratterizza pressoché tutte le posizioni, con enormi ricadute in sede politica e sociale; d'altronde, la bioetica - che in quanto tale è bioetica per l'uomo - non può essere risolta in un terreno di scontro e di contrapposizione, ma di confronto delle diversità in termini positivi e costruttivi, così da passare dalla diversità delle culture a una cultura delle diversità; a questa impostazione risponde un primo volume legato a un profondo ripensamento del rapporto dell'uomo con le biotecnologie, intese come modello culturale caratteristico dell'uomo contemporaneo: Il diritto di non sapere: lo specifico dell'uomo bioetico, pubblicato a cura dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici, per i tipi delle edizioni La città del sole, 2006
|
|
GIUSEPPE MARIA SCIACCA
IL SEGNO, QUEL SEGNO
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. OTTIME CONDIZIONI, MAI SFOGLIATO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO. Giuseppe Maria Sciacca (Messina, 1912 – Palermo, 1995) è stato un filosofo e docente italiano. Allievo e assistente a Palermo di Antonio Renda, Sciacca volse il suo interesse verso la filosofia kantiana, tema a cui dedicò un primo lavoro nel 1945, La funzione della libertà nella formazione del sistema kantiano a cui fece seguito, nel 1963, il saggio L'idea della libertà. Fondamento della coscienza etico-politica, che riproduceva, in appendice, la memoria del 1945. Professore Emerito di Storia della filosofia presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo, è stato presidente della Società filosofica italiana Autore di numerosi saggi, il filosofo si è espresso attraverso una ricca bibliografia. Descrizione bibliografica Titolo: Il segno quel segno Autore: Giuseppe Maria Sciacca Editore: Bologna: Cappelli, 1987 Lunghezza: 95 pagine; 20 cm Collana: Volume 25 di Universale Il Portolano Soggetti: Filosofia, Essere, Ontologia, Esistenza, Realtà, Sapere, Conoscenza, Sapere, Alienazione, Libri Vintage, Fuori catalogo, Antonino Cammarata, Antonio Renda, Pierre Daniel Huet, Nunzio Incardona, Kant, Karl Popper, Bivona, Husserl, Cultura, Anima, Relativismo, Segni, Hegel, Umanesimo, Coluccio Salutati, Scienza, Pensiero, Natura, Sostanza, Essenza, Accidenti, Speculazione filosofica, Atto conoscitivo, Principio, Merleau-Ponty, Heisenberg, Eddington, Bachelard, Heidegger, Wittgenstein, Russell, Strong, Einstein, Cassirer, Pantaleo Carabellese, Bradley, Lipps, Bosanquet, Lange, Nietzsche, Hamilton, Bech, Fichte, Von Haremberg, Schelling, Hamann, Turgot, Bentham, Pomponazzi, Erasmo Desiderio, Maimon, Goethe, Herder, Jacobi, Hume, Rousseau, D'Holbac, De Lamettrie, Locke, Leibniz, Euler, Berkeley, Le Clerc Buffon, Vico, Galilei, Spinoza, Hobbes, Bacone, Leonardo da Vinci, Giordano Bruno, Melantone, Copernico, D'Autrecourt, Tommaso d'Aquino, Eckart, Duns Scoto, Occam, Manetti, Cusano, Porfirio, Ulisse, Socrate, Diogene Laertio, Porretano, Averroè, Abelardo, Leonzio di Bisanzio, Scolastica, Cristianesimo, Rinascimento, Teologia, Metafisica, Philosophy, Being, Ontology, Existence, Reality, Knowledge, Knowledge, Knowledge, Alienation, Books Out of print, Culture, Soul, Relativism, Signs, Humanism, Science, Thought, Nature, Substance, Essence, Damn, Philosophical Speculation, Cognitive Act, Principle, Ulysses, Socrates, Averroes, Byzantium, Scholasticism, Christianity, Renaissance, Theology, Metaphysics
|
|
GIUSEPPE MARIO PIZZUTI
L'ULTIMO DIO. ULTIMITÀ E ULTERIORITÀ DEL PENSIERO TEORETICO
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Nel volume l’autore affronta, in diretta prosecuzione dal precedente, l’impasse filosofico-teologica in cui si è cacciato il pensiero moderno nel punto cruciale della propria teoresi: il problema di Dio, a causa dell’essenzialismo che lo struttura. Accettando la diagnosi di Heidegger al riguardo, l’autore sostiene che fin dalla metafisica platonica il pensiero occidentale ha risolto il rapporto dell’uomo al reale nella flessione del concetto, così che fin dalla antichità classica per l’uomo occidentale Dio è diventato il concetto di Dio, così come l’essere è diventato il concetto dell’essere. Il vicolo cieco in cui il pensiero occidentale si è cacciato non è stato superato nemmeno con l’avvento del Cristianesimo, in ragione della sua contaminatio con la metafisica classica, che caratterizza persino la sintesi teologica dell’Aquinate. Una sola forma alternativa è stata tentata, ed è quella che ha costruito Heidegger, nel tentativo di pensare un Dio senza i vincoli esistenzialistici della tradizione metafisica dell’Occidente e quindi senza cadere nel tranello di ‘catturare’ Dio nella storia, secondo il modello cristiano della Incarnazione, secolarizzato nel totalitarismo moderno. Ma Heidegger ha fallito anche in questo, dimostrando con ogni evidenza che egli stesso – discepolo della tarda Scolastica di Suarez – era condizionato fino in fondo da quella flessione essenzialista da lui rinfacciata alla tradizione metafisica occidentale. Di conseguenza, negare ogni rapporto di Dio con la storia sostituendolo con i ‘cenni’ dell’ultimo Dio, non va oltre il blocco teoretico da lui stesso denunciato: il suo ultimo Dio, infatti, è ancora una esigenza del pensiero umano, totalmente altro dal Dio del cristianesimo. Descrizione bibliografica Titolo: L'ultimo dio: ultimità e ulteriorità del pensiero teoretico Autore: Giuseppe Mario Pizzuti Editore: Napoli: La Città del Sole, 2007 Collaboratore: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Lunghezza: 336 pagine; 23 cm ISBN: 8882923495, 9788882923495 Collana: Volume 122 di Il pensiero e la storia Soggetti: Filosofia, Teologia, Saggi, Male, Die Not der Notlosigkeit, Auschwitz, Dio, Totalità, Esistenza, Prove, Etica, Morale, Dialettica, Libertà, Assoluto, L'altro: l'identità rimossa della modernità, Metafisica, Nichilismo, Der letze Gott, Heidegger, Foresta Nera, Teoretica, Ermeneutica, Pensiero Occidentale, Karl Barth, Philosophy, Ontologie, Nazismo, Question of Being, Dasein, Metaphysics, Metaphysik, Husserl, Phenomenology, Hegel, Fenomenologia, God, Hermeneutical, Theology, Epistemology, Jaspers, Ateismo, Nietzsche, Shoah, Holocaust, Moltmann, morte di Dio, Zarathustra, Totalitarismo, Superuomo, Schelling, Libri rari
|
|
GIUSEPPE MARIO PIZZUTI
L'ULTIMO DIO. ULTIMITÀ E ULTERIORITÀ DEL PENSIERO TEORETICO
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Nel volume l’autore affronta, in diretta prosecuzione dal precedente, l’impasse filosofico-teologica in cui si è cacciato il pensiero moderno nel punto cruciale della propria teoresi: il problema di Dio, a causa dell’essenzialismo che lo struttura. Accettando la diagnosi di Heidegger al riguardo, l’autore sostiene che fin dalla metafisica platonica il pensiero occidentale ha risolto il rapporto dell’uomo al reale nella flessione del concetto, così che fin dalla antichità classica per l’uomo occidentale Dio è diventato il concetto di Dio, così come l’essere è diventato il concetto dell’essere. Il vicolo cieco in cui il pensiero occidentale si è cacciato non è stato superato nemmeno con l’avvento del Cristianesimo, in ragione della sua contaminatio con la metafisica classica, che caratterizza persino la sintesi teologica dell’Aquinate. Una sola forma alternativa è stata tentata, ed è quella che ha costruito Heidegger, nel tentativo di pensare un Dio senza i vincoli esistenzialistici della tradizione metafisica dell’Occidente e quindi senza cadere nel tranello di ‘catturare’ Dio nella storia, secondo il modello cristiano della Incarnazione, secolarizzato nel totalitarismo moderno. Ma Heidegger ha fallito anche in questo, dimostrando con ogni evidenza che egli stesso – discepolo della tarda Scolastica di Suarez – era condizionato fino in fondo da quella flessione essenzialista da lui rinfacciata alla tradizione metafisica occidentale. Di conseguenza, negare ogni rapporto di Dio con la storia sostituendolo con i ‘cenni’ dell’ultimo Dio, non va oltre il blocco teoretico da lui stesso denunciato: il suo ultimo Dio, infatti, è ancora una esigenza del pensiero umano, totalmente altro dal Dio del cristianesimo. Descrizione bibliografica Titolo: L'ultimo dio: ultimità e ulteriorità del pensiero teoretico Autore: Giuseppe Mario Pizzuti Editore: Napoli: La Città del Sole, 2007 Collaboratore: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Lunghezza: 336 pagine; 23 cm ISBN: 8882923495, 9788882923495 Collana: Volume 122 di Il pensiero e la storia Soggetti: Filosofia, Teologia, Saggi, Male, Die Not der Notlosigkeit, Auschwitz, Dio, Totalità, Esistenza, Prove, Etica, Morale, Dialettica, Libertà, Assoluto, L'altro: l'identità rimossa della modernità, Metafisica, Nichilismo, Der letze Gott, Heidegger, Foresta Nera, Teoretica, Ermeneutica, Pensiero Occidentale, Karl Barth, Philosophy, Ontologie, Nazismo, Question of Being, Dasein, Metaphysics, Metaphysik, Husserl, Phenomenology, Hegel, Fenomenologia, God, Hermeneutical, Theology, Epistemology, Jaspers, Ateismo, Nietzsche, Shoah, Holocaust, Moltmann, morte di Dio, Zarathustra, Totalitarismo, Superuomo, Schelling, Libri rari
|
|
GIUSEPPE RACITI
MECHANE. HEGEL, NIETZSCHE E LA COSTRUZIONE DELLA ILLUSIONE
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. ''La vita è un fuoco d'artificio ricoperto di neve''. Questo pensiero di Hebbel ha il potere di introdurci senza mediazioni nel misterioso mondo apollineo. Qui, a metà strada tra Licia e Iperborea, tra fuochi mediorientali e ghiacci nordici, l'illusione regna sovrana. Ad Apollo, signore dell'artificio, Nietzsche attribuisce l'invenzione di ''una nuova mechanē dell'esistenza'', basata non sulla legge del contrasto, ma sulla magia della specularità. La nuova mechanē deve far fronte alla ricostruzione del principio d'identità dopo l'irruzione dionisiaca della modernità. Ma l'opera di ricostruzione non avviene più su basi logiche, bensì mitiche. All'origine di questo progetto, la cui esecuzione coinvolge il mondo sotterraneo dei Titani, l'autore indica la nozione hegeliana di 'fantasia', sorta di ordine parallelo e doppio speculare della ragione storica. In questo universo illusivo e artificiale, in cui domina il segno ambivalente di Apollo, insieme etico ed estetico, il soggetto declina ogni funzione gnoseologica e mantiene la sua integrità come ''cosa tra cose''. Giuseppe Raciti svolge attività di ricerca presso la cattedra di Filosofia morale dell'Università di Catania. È autore di saggi sul modernismo e la filosofia della tecnica. Ha curato l'edizione italiana di opere di Hegel, Jünger, Proust, Lukács e Bachofen. INDICE Mechane. Hegel, Nietzsche e la costruzione della ''illusione'' Introduzione La proposizione del problema ovvero l'opera di Apollo Mechane Descrizione bibliografica Titolo: Mechane. Hegel, Nietzsche e la costruzione della «Illusione» Autore: Giuseppe Raciti Editore: Napoli: Guida Editori, 2000 Lunghezza: 104 pagine; 22 cm ISBN: 8871883802, 9788871883809 Collana: Volume 10 di Filosofia e sapere storico Soggetti: Filosofia occidentale, Saggi, Hegel, Friedrich Nietzsche, Speculazione, Metafisica, Dialettica, Heidegger, Idealismo tedesco, Ermeneutica Parole e frasi comuni Alfred Baeumler apollinea Apollo Dioniso Apollon le couteau artificiale artistica Bachofen Benjamin Bruderbund concetto contenuto coro dèi Delfì arte etica DETIENNE dionisiaco divinità Efesto Enzyclopàdie Eracle ERBSE Erwin Rohde ESCHILO estetico estetistico etico fantasia fenomeno figura filosofia forma Geburt Gestalt grecità greco Hegel hybris yber immagine Janz Jiinger Kant KERÉNYI Kritische Studienausgabe Kultur elemento immagine intelligenza lirico logica main Max Pohlenz mimetica mitica mito modernità mondo musica Nietzsche nietzscheana Omero Paarung Paride pensiero Phantasie plesso identitario Poseidone posizione problema Prometeo incatenato rappresentazione realtà Richard Wagner Rohde Schein Schopenhauer scienza senso simbolo socratismo soggetto psicologico Spengler storico struttura techne tecnica teoretico tiro con l'arco titanismo Titano tragedia tragico Untergang des Abendlandes Usener Vernunft visione Wagner Walter Benjamin Werke Wilamowitz Zeus Zivilisation
|
|
GIUSEPPE VARNIER
RAGIONE, NEGATIVITÀ, AUTOCOSCIENZA: LA GENESI DELLA DIALETTICA HEGELIANA A JENA, TRA TEORIA DELLA CONOSCENZA E RAZIONALITÀ ASSOLUTA
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Informazioni bibliografiche Titolo: Ragione, negatività, autocoscienza: la genesi della dialettica hegeliana a Jena, tra teoria della conoscenza e razionalità assoluta Introduzione di: Remo Bodei Autore: Giuseppe Varnier Editore: Napoli: Guida Editori, 1990 Collana: Guida ricerca: Filosofia ISBN: 8878350044, 9788878350045 Lunghezza: 300 pagine; 22 cm Soggetti: Filosofia, Fichte, Schelling, Hegel, Intuizione intellettuale, Intuizionismo, Scetticismo, Scritti inediti, Lezioni, Jena, Gestalt, Habermas, Fenomenologia, Logica, Metafisica, Cartesio, Spirito Assoluto, Epistemologia, Idealismo tedesco, Weil, Lukacs, Marx, Storicismo, Feuerbach, Dialettica, Saggi, Libri fuori catalogo, Philosophy, Intellectual Intuition, Intuitionism, Skepticism, Unpublished Writings, Lessons, Phenomenology, Logic, Metaphysics, Descartes, Absolute Spirit, Epistemology, German Idealism, Historicism, Dialectics, Essays, Books out of print Parole e frasi comuni aristotelica autoconoscenza autocosciente categorie cognitiva comprendere comprensione concetto concettuale concezione condizioni conoscenza conoscere conoscibilità conoscitivo contenuto finita costruzione critica assoluto identità determinatezza determinazioni Dialektik dialettica Dusing empirica epistemico Fenomenologia dello spirito Fichte filosofia finitezza fonda forma formale Frankfurt/Main Fulda Geistes gnoseologica H.G. Gadamer Hegel hegeliana intuizione intellettuale Jena Kant kantiana Kimmerle livello logica metafisica Logik metodo monistica natura negatività ontologica paradossale pensiero Philosophie platonica positiva possibile presupposto principio assoluto problema processo processualità ragione rapporto razionale reale realizzazione realtà relazione ricostruzione riferimento riflessione riflessiva risultato ritorno a sé scetticismo Schelling scienza senso sistema sistematica soggetto finito solipsismo metodologico sostanza speculativa spirito assoluto storica struttura sviluppo teoria teorica tesi trascendentale trasformazione Trox verità
|
|
Giusso Lorenzo
L'anima e il cosmo
<p>21 cm, cartoncino editoriale, titolo in doppia cornice al piatto; p. 349. Tagli leggermente ingialliti</p>
|
|
Givone Sergio
Metafisica della peste. Colpa e destino
br. Questo libro parla di quasi niente. Di un quasi-niente che riguarda ogni essere umano e che, aduso com'è al (diabolico?) camuffamento, ci giunge qui celato sotto la doppia maschera del morbo più celebre della storia e della finzione letteraria, che di quel morbo fa metafora, canto, fabula. Le voci antiche e recentissime (da McCarthy a Lucrezio, a Camus, a Poe, a Leopardi...) che si susseguono e si richiamano "in eco" da queste pagine sono altrettante declinazioni di un'unica domanda, che è poi il quesito fondamentale di ogni filosofia: perché? Perché siamo al mondo, se dobbiamo morire? Specie se la morte può arrivare nella forma di una catastrofica, immotivata e noncurante malattia che appare e scompare senza senso alcuno. Una malattia che uccide, ma che può far di peggio, lasciando le sue vittime "solo" vive, nude e private di qualunque parvenza di civile umanità. Perché anche l'umanità può rivelarsi una maschera. Siamo qui per scontare una colpa? Magari solo quella di essere? È un'ipotesi amara, che però lascia spazio alla speranza, alla scintilla divina che scopre un senso possibile nel cuore stesso del non-senso. Oppure non c'è alcun destino e nessuna colpa? La natura è una macchina demente, il cielo è vuoto, e il niente la vince sul quasi-niente.
|
|
Givone Sergio
Storia del nulla
br. Ordinario di estetica all'Università di Firenze, Sergio Givone ricostruisce in questo volume, proposto qui in edizione economica, la storia del "nulla" mostrando quale varietà e ricchezza di risposte i filosofi abbiano dato nei secoli alla domanda "Che si può dire e pensare del nulla"? L'autore ripercorre così la storia della filosofia, da Parmenide a Heidegger, da Pascal a Leopardi, dai tragici ai mistici.
|
|
Givone Sergio
Storia dell'estetica
br. L'estetica è una disciplina essenzialmente moderna che si costituisce però come risposta a problemi le cui radici affondano nel terreno del pensiero antico e medievale. Questo libro traccia la storia dell'estetica da Kant a oggi, dal costituirsi di questa disciplina come disciplina filosofica fino all'attuale messa in questione del suo statuto, delineando il percorso attraverso cui si è giunti alla nozione moderna di estetica. Lo scopo è quello di soddisfare ogni esigenza di informazione e di obiettività storiografica, senza trascurare di mostrare anche il carattere problematico e aperto delle ricerche attualmente in corso.
|
|
Givone Sergio
Sull'infinito
ill., br. Da dove viene? E soprattutto dove va? E giunto fin lì, agli estremi confini del mondo, per poter guardare oltre: fermo e ben saldo sulla roccia, il viandante romantico di Friedrich sembra essere consapevole che l'infinito è più grande di lui, ma proprio da questa smisurata grandezza, da questa espansione soverchiarne è tentato. Irraggiungibile, l'infinito è però anche irrappresentabile. Perché allora non cessa di incuriosire e tormentare pittori, filosofi, matematici e letterati, e in generale tutti i comuni mortali?
|
|
Glock, Hans-Johann (editor)
Wittgenstein : A Critical Reader
Two names/addresses crossed out inside front cover. No other marks or inscriptions. No creasing to covers, creasing to spine. A very clean very tight copy with bright unmarked boards and no bumping to corners. 381pp. A number of critical essays by distinguished scholars which offer interpretations of the Wittgensteinian canon ranging between the traditional and the innovative, but always serious, towards a re-evaluation of contemporary trends in philosophy in the light of Wittgenstein.
|
|
Gloria Dare Few small prior owner stamps X school Christian Metaphysics library Owner Stamp back blank Flyleaf Frontispiece
Out of The Mist
California Press San Francisco 1925. HB NODJ 1925 stated 1St EditionBrown cloth cover light rub Scuff Wear small stamp bottom pages Edge tiny light corner stain outside edge pages NF/NF- AS-IS NODJ 157 pages List of Books Tiny spineend Tear Cvr NODJ. First Edition. Hard Cover. California Press, San Francisco hardcover
Referencia librero : 910
|
|
Godani Paolo
Estasi e divenire: un'estetica delle vie di scampo
brossura
|
|
GODEL Roger
Recherche d'une foi
,Paris, Les Belles Lettres 1940, 158 pp., 1 vol. in 8 br.
Referencia librero : 125
|
|
GONSETH (F.)
La métaphysique et l'ouverture à l'expérience - Seconds entretiens de Rome
Paris, PUF, 1960. In-8 (225x145mm) broché, 291 p. Quelques petites marques au crayon de papier (très facilement effaçables). Bon état général.
Referencia librero : 19261
|
|
GORCE M.-M.
Traité de philosophie. Bibliothèque Scientifique.
Paris, Payot, 1938 14 x 23, 423 pp., broché, bon état (couverture partiellement tachée, intérieur très frais)
Referencia librero : 11604
|
|
GORCE M.M.
TRAITE DE PHILOSOPHIE. PSYCHOLOGIE - METAPHYSIQUE - LOGIQUE- MORALE.
Payot 1938, In-8 broché, 424 pages. Bon état.
|
|
GORCE M.M.
Traité de philosophie. Psychologie - Métaphysique - Logique - Morale.
Payot Payot 1938, In-8 broché, 424 pages. Bon état.
Referencia librero : 174774
|
|
GOUHIER Henri
Les méditations métaphysiques de Jean-Jacques Rousseau
282pp., 25cm., br.orig., dans la série "Bibliothèque d'histoire de la philosophie", bel état
|
|
GOUHIER Henri
Les méditations métaphysiques de Jean-Jacques Rousseau
Paris, Vrin 1970 282pp., 25cm., br.orig., dans la série "Bibliothèque d'histoire de la philosophie", bel état
Referencia librero : F63105
|
|
GRANA Gianni (a cura di)
LE AVANGUARDIE LETTERARIE. Cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo.
In-8 (cm. 24.50), 3 volumi, similpelle editoriale, sovracoperta editoriale, pp. XVI, 762, (2); VII, (3), 864, (2); X, (2), 914, (2), con illustrazioni in bianco e nero ed a colori fuori testo. Timbri di Biblioteca estinta. Volumi in ottimo stato (nice copy).
|
|
GRAND Adolphe
Rappel au bon sens ou danger de l'analyse et des fictions
Jouve et Cie. 1934. In-18. Broché. Etat passable, Tâchée, Manque en coiffe de tête, Quelques rousseurs. 54p, rousseurs sur les plats et le dos, manque en coiffe,. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique
Referencia librero : RO20013907
|
|
GRANDCLAUDE, Eugenio.
Breviarium philosophiae scholasticae. Editio quinta, aucta et emendata.Tomus primus : Logica et metaphysica generalis.Tomus sedundus : Metaphysica specialis.Tomus tertius : Ethica cui accedit historiae philosophiae syllabus.
Parisiis, P. Lethielleux 1876, 180x115mm, 277 + 279 + 262pages, reliure demi-basane. Plats papier marbré. Titre doré au dos. Plat inférieur frotté, autrement bon état. Les trois volumes sont reliés ensemble.
Referencia librero : 45668
|
|
Granier Jean
"L'intelligence métaphysique (Collection ""La nuit surveillée"")"
Du Cerf. 1987. In-8. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 232 pages.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique
Referencia librero : RO30318224
|
|
GRANIER JEAN
L'INTELLIGENCE METAPHYSIQUE
CERF. 1987. In-8. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 232 Pages. Quelques culs de lampe en noir et blanc. 1 Ex-dono.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique
Referencia librero : RO80175893
|
|
GRANIER Jean
L'intelligence métaphysique.
DU CERF. Oct. 1987. In-8. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 232 pages.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique
Referencia librero : RO80157557
|
|
Gravellini Davide
Il bello di non fare nulla. Una pratica in-utile
br. Quando abbiamo assaporato il dolce fascino di non fare niente? Qual è il vero spirito del "perdi tempo"? Queste domande aprono l'orizzonte di questo saggio che di fondo contempla lo stato d'animo, vitale, del "lasciare andare". Gravellini dipinge, con i colori dell'arte e prospettiva filosofica, i volti di una bellezza ritrovata nel viaggio del quotidiano con realismo ed incanto.
|
|
Graziosi Lauro
La qualità del «sentire» ovvero critica della «ragion» musicale
br. Questo saggio ha come scopo primario quello di interagire con la razionalità scientifica in genere dal punto di vista umanistico-artistico e soprattutto estetico-ricettivo, poiché la musica, fin dal mondo filosofico greco, è stata utilizzata indebitamente per gli scopi pseudoscientifici condizionandone in negativo tutto l'arco evolutivo fino ai nostri giorni, anziché utilizzare le teorie a sostegno della pratica e della realtà sonora vera e propria. Dunque si cercherà di fare chiarezza sulle specificità professionali e disciplinari, evitando gli sconfinamenti indebiti e/o confusivi cui molto spesso oggi - vista la relativizzazione della realtà alla quale siamo soggetti - si rischia di incorrere da ambo le parti, limitando non solo il riduzionismo (a cui molto spesso la scienza mostra di rimanere attaccata, rischiando addirittura di scientificizzare la musica e l'arte in genere, altre volte invece analizzando persino la scienza) ma anche la complessità compilativa fine a se stessa riguardante il mondo umanistico-culturale (poco incline invece ad interagire con la scienza), per una maggiore comprensione della realtà estetico-musicale come fenomeno ricettivo integrale all'interno del mondo sodale-globale per un continuo accrescimento della sensibilità interiore individuale e collettiva.
|
|
Grecchi Luca
Chi fu il primo filosofo? E dunque: cos'è la filosofia?
br.
|
|
GREGOIRE François
LES GRANDS PROBLEMES METAPHYSIQUES
1962 broché in-octavo tellière, dos blanc, couverture blanche et marron, 128 pages, 1962 Paris Presse Universitaires de France,
Referencia librero : 7011
|
|
GREGOIRE François
Les grands problèmes métaphysiques (6e édition 1969). Collection : Que sais-je ?, N° 623.
Paris, Presses Universitaires de France (PUF), 1969. 11 x 18, 128 pp., broché, bon état.
Referencia librero : 92442
|
|
GREGOIRE François
Les grands problèmes métaphysiques.
Couverture souple. Broché. 128 pages.
Referencia librero : 132960
|
|
GREGOIRE François
Les grands problèmes méthaphysiques. Collection : Que sais-je ?, N° 408.
Paris, Presses Universitaires de France (PUF), 1962. 11 x 18, 128 pp., broché, bon état.
Referencia librero : 88247
|
|
GREGOIRE François.
I grandi problemi metafisici. Coll. Saper Tutto.
in-16°, pp. 118-(2). Bross. edit.
|
|
Grewal Balwant Singh
Philosopher's Stone of Wisdom
USA: N.p 1939. 1st Edition . Hardcover. Very Good. 8vo. 105 pages. First edition hardcover bound in yellow cloth. Covers show moderate rubbing. Corners are rubbed. Inner hinges secure. Prior owner's name written on front flyleaf. Text is toned but sound. Author's name label on title page and last page of book. <br/> <br/> N.p hardcover
Referencia librero : 029809
|
|
GRIBAUDO Ezio
De Chirico com'e'
In 8, cm. 21,5 x 26,5, pp. 84, con numerose illustrazioni fotografiche in bianco e nero e a colori, anche a piena pagina, di Walter Mori. Cartonatura editoriale e astuccio in cartoncino illustrati con ritratto fotografico dell'artista. Prefazione di Cesare Vivaldi. Testo inedito di Giorgio De Chirico. Il libro e' costituto da immagini fotografiche di Giorgio De Chirico e dei luoghi a lui cari: l'atelier, gli studi d'incisione, la Scala (simbolo di una cospicua attivta' scenografica), la sua casa, Roma e Torino, la citta' nella quale ebbe le prime intuizioni della pittura metafisica.
|
|
Griffero T. (cur.); Di Monte M. (cur.)
Sensibilia. Vol. 1: Potere delle immagini?
brossura
|
|
Griffero Tonino
Atmosferologia. Estetica degli spazi emozionali
br. L'estetica dovrebbe tornare al suo significato di teoria della conoscenza sensibile, che riguarda la qualità della nostra percezione e, quindi, la nostra vita quotidiana. Più che una teoria del giudizio sull'arte, per Tonino Griffero la nuova estetica sarà una indagine sulla 'prima impressione' che si ha del mondo esterno. Ne discende la descrizione fenomenologica delle 'atmosfere', ossia delle qualità emotive irradiate dagli ambienti e dalle cose. Con 'atmosfera' finora ci si è riferiti soltanto, e in modo vago, alla qualità di un incontro tra persone, alla situazione o al 'clima' politico, all'aria che si respira in un certo ambiente architettonico, interno o esterno, all'aspetto caratteristico di un paesaggio, alla tonalità emotiva associata a un messaggio pubblicitario o evocata da una messa in scena teatrale o da un film, ecc. Una filosofia delle atmosfere di impianto neofenomenologico intende invece dare sistematicità a questa variopinta semantica 'meteorologica', sia per meglio precisare il carattere esterno e quasi oggettivo di sentimenti erroneamente ritenuti privati, sia per capire l'azione esercitata dalle atmosfere sul nostro stato d'animo e sulla connessa dinamica corporea, e, di conseguenza, anche sui nostri comportamenti e valutazioni. L'atmosferologia fornisce così le basi estetiche e fenomenologiche per lo sviluppo di un inedito e fecondo campo d'indagine multidisciplinare.
|
|
Griffero Tonino
Il corpo spirituale. Ontologie «sottili» da Paolo di Tarso a Friedrich Christoph Oetinger
brossura Abbiamo o siamo un corpo? La domanda ha senso solo se con "corpo" si intende, oltre al provvisorio supporto materiale della vita organica, anche il punto di orientamento "estetico" del commercio col mondo e, forse, perfino una non meglio precisata materia "sottile". La crisi del dualismo corpo/spirito provocata dalle tecnoscienze potrebbe a sua volta imparare qualcosa dall'evoluzione "carsica" del concetto di "corpo spirituale", autentico ideale regolativo di molti saperi premoderni, da un esame cioè di alcuni dei principali modelli di ontologia "sottile": dall'escatologia cristiana del corpo risorto, giungendo, attraverso varie metafisiche "intermediariste" (l'ochema neoplatonico, il corpo eucaristico e di Maria, il corpo astrale del paracelsismo, lo spirito della filosofia medica), all'organica concezione della Geistleiblichkeit di un teologo dell'età dei Lumi come Friedrich Christoph Oetinger. Ne emerge un "pluralismo ilico" che resiste alla progressiva identificazione di spirituale e incorporeo in nome di un'ontologia stratificata e carica di aspettative epistemologiche non meno che soteriologiche; non tanto e non solo dunque un'arcaica metafisica costretta alla clandestinità dal razionalismo moderno, quanto un autentico revenant del pensiero occidentale, che nel corpo spirituale ha cercato la condizione di possibilità non solo dell'interazione psicosomatica, ma anche della salvezza dalla corruzione delle cose.
|
|
Griffero Tonino
Il pensiero dei sensi. Atmosfere ed estetica patica
brossura Noi pensiamo e agiamo sempre all'interno di atmosfere e di tonalità emotive. Non importa quanto consapevolmente. Prima ancora di vivere in spazi misurabili, viviamo infatti immersi in sentimenti effusi nello spazio, dei quali, per quanto solo vagamente descrivibili, sentiamo talvolta con certezza la presenza e spesso anche l'autorità. Sentiamo, più precisamente, che le atmosfere intonano potentemente e in modo specifico la nostra esistenza, che in certi casi addirittura ci aggrediscono, fino a contagiare profondamente il nostro modo di vivere, tanto che solo entro certi limiti possiamo loro resistere, tentando magari di riprogettarle o quanto meno di pianificarne l'effetto. Per quanto le atmosfere siano un argomento tipicamente transdisciplinare (architettura, sociologia, antropologia, psicopatologia, geografia antropica, arte ecc.) e, in quanto quasi-cose, un tema ontologicamente eversivo, a interessarsene dev'essere anzitutto l'estetica. Ma un'estetica che non si accontenti più (come negli ultimi due secoli) di essere una teoria dell'arte e del giudizio critico su oggetti speciali come le opere d'arte, e ritorni alla sua definizione originaria di «teoria della conoscenza sensibile e corporea», non può che essere un'estetica patica: una riflessione filosofica, cioè, su che cosa significhi esporsi a quanto (soprattutto di inatteso) ci accade di provare. Alla luce del paradigma atmosferologico l'uomo è ancora un soggetto, ma la sua maturità non sta più nel saper essere soggetto di qualcosa, bensì nel saper essere soggetto a qualcosa. E per questo egli deve imparare come essere con «competenza» all'altezza dei sentimenti atmosferici che il mondo gli offre.
|
|
Griffero Tonino
Quasi-cose. La realtà dei sentimenti
br. Cosa sono le quasi-cose? Anzitutto le atmosfere, cioè i sentimenti effusi nello spazio e che di solito non possiamo modificare, ma anche il dolore, la cui aggressività costituisce al tempo stesso una garanzia identitaria del soggetto. E poi la vergogna, sia personale sia vicaria (quella che proviamo per chi "dovrebbe" vergognarsi!), il corpo proprio, le cui "isole" eccedono gli organi del corpo fisico, lo sguardo, tanto aggressivo, nella vita quotidiana come nel ritratto, da produrre un'emorragia della nostra identità, e infine la luce crepuscolare nella sua suggestiva vaghezza. Tutti noi descriviamo le quasi-cose, le collochiamo in uno spazio, riconosciamo loro un'identità intersoggettiva e amodale, e soprattutto ne avvertiamo affettivamente l'invadenza. Sebbene effimere, intermittenti e prive di una causa loro esterna, le quasi-cose instaurano infatti una specifica comunicazione col corpo proprio di chi percepisce, generando lo spazio affettivo in cui questi si trova e che in vario modo lo condiziona. A una filosofia che non sia esercizio astratto, ma riflessione su come ci si sente qui e ora, spetta allora riconoscere che delle quasi-cose e delle qualità affettive che esse generano non può fare a meno nessun repertorio ontologico degno di questo nome.
|
|
Grilli Alessandro
Storie di Venere e Adone. Bellezza, genere, desiderio
brossura
|
|
Grisi, Francesco
La Penna e La Clessidra Dal testamento di Picasso alla contestazione di Gentile Diario di un Intellettuale
Mm 140x210 Volume nella sua brossura originale con alette, 238 pagine. Opera in buone condizioni, presenta una piccola etichetta di biblioteca dismessa alla prima carta e segni d'uso in prima e quarta di copertina. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
|
|
Grondin Jean
La bellezza della metafisica. Saggio sui suoi pilastri ermeneutici
br. E se la metafisica fosse il più grande beneficio della storia dell'umanità? La metafisica si basa su un'esperienza semplicissima e sconcertante: quella dell'infinita bellezza del mondo che si impone alla nostra intelligenza, malgrado il male, la sofferenza e l'assurdo in cui ci imbattiamo di continuo e che suscitano la nostra indignazione solo perché l'aspettativa metafisica è predominante. L'idea alla base della metafisica è che questa bellezza ha una ragione. Scoprendo la bellezza delle cose, la cui contemplazione fa la nostra felicità, e riconoscendo una dignità all'umano, che a quella bellezza partecipa nella sua capacità di trascendenza, la metafisica ci procura delle ragioni per vivere e sperare, realizzando quindi la finalità della filosofia stessa. Ogni filosofia o è metafisica, o è triste poiché non lo è. In quest'opera Grondin propone una rinfrescante ermeneutica e attuazione del pensiero metafisico, che va di pari passo con una concezione metafisica dell'ermeneutica stessa. La filosofia è metafisica nel momento stesso in cui ha qualcosa da dire sulla realtà nel suo insieme, dunque sul suo ordine, sulla sua bellezza, sulle sue ragioni e sull'intelligenza di colui che interpreta la realtà e si sforza di comprenderla.
|
|
Grondin, Jean
Le Tournant Dans La Pensée De Martin Heidegger
Mm 150x215 Collection "épiméthée". Brossura editoriale con bandelle, 136 pagine. Esemplare in ottime condizioni. Testo in lingua francese - french text. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
|
|
GROSOS Philippe
Questions de système : études sur les métaphysiques de la présence à soi.
Age d'Homme Etre et Devenir 2008 L'Age d'Homme, Coll. Etre et Devenir, 2008, 193 p., broché, bon état.
Referencia librero : 112657
|
|
Grousset, René :
Sur les traces du Bouddha.
Paris, Plon, 1957 ; in-8, cartonnage de l'éditeur en pleine toile jaune citron, jaquette en rhodoïde transparent ; (8), (8) pp. sur papier vert, III, 313, (3) pp. , 16 planches hors-texte, deux cartes sur les gardes.
Referencia librero : 8368
|
|
Groys Boris
Politica dell'immortalità. Arte e desiderio nel tardo capitalismo
br. Scaturita da un serrato dialogo con Thomas Knoefel, "Politica dell'immortalità" costituisce l'opera d'arte più autorevole di Boris Groys nella quale si delinea con una grande acutezza la maniera in cui evolvono gli intellettuali e gli artisti nel mondo contemporaneo in cui noi viviamo. Entrare in competizione con i morti, sui terreni dell'arte e del pensiero, è precisamente ciò che chiede loro di fare la dimensione divina del capitalismo, ossia di un capitalismo che come religione sui generis coglie le trasformazioni strutturali ed epocali in atto e meglio di ogni economia politica ufficiale sviluppa una nuova forma di immortalità che implica una riflessione più serrata sulla realtà in cui viviamo e sugli effetti lasciati in eredità alle prossime generazioni.
|
|
Groys Boris
Politica dell'immortalità. Arte e desiderio nel tardo capitalismo
br. Scaturita da un serrato dialogo con Thomas Knoefel, "Politica dell'immortalità" costituisce l'opera d'arte più autorevole di Boris Groys nella quale si delinea con una grande acutezza la maniera in cui evolvono gli intellettuali e gli artisti nel mondo contemporaneo in cui noi viviamo. Entrare in competizione con i morti, sui terreni dell'arte e del pensiero, è precisamente ciò che chiede loro di fare la dimensione divina del capitalismo, ossia di un capitalismo che come religione sui generis coglie le trasformazioni strutturali ed epocali in atto e meglio di ogni economia politica ufficiale sviluppa una nuova forma di immortalità che implica una riflessione più serrata sulla realtà in cui viviamo e sugli effetti lasciati in eredità alle prossime generazioni.
|
|
|