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‎BLAEU Willem Janszoon (Uitgeest 1571- Amsterdam 1638)‎

‎Gallia quae est Europae‎

‎Frontespizio del terzo volume dell'Atlas Major di Blaeu. Willem Janszoon Blaeu, avviò nel 1599 la sua attività di costruttore di globi e strumenti astronomici ad Amsterdam. Nel 1630, dopo aver comprato alcune lastre dell’atlante del Mercator da Jodocus Hondius II, fu in grado di pubblicare un volume di 60 mappe con il titolo di Atlantis Appendix. Cinque anni dopo, pubblicò i primi due volumi del suo atlante Atlas Novus o Theatrum Orbis Terrarum, in sei libri. Dopo la sua morte, Joan (Johannes) continuò l’opera paterna, completando l’intera serie di sei volume dell’Atlas Novus intorno al 1655. Fu inoltre autore di un Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumi pubblicati nel 1662 -72. Incisione in rame, bella coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. Title page from Blaeu's Atlas Major. Willem Janszoon Blaeu, started in 1599 his business as a builder of globes and astronomical instruments in Amsterdam. In 1630, after buying some plates of the Mercator atlas from Jodocus Hondius II, he was able to publish a volume of 60 maps under the title Atlantis Appendix. Five years later, he published the first two volumes of his atlas Atlas Novus or Theatrum Orbis Terrarum, in six books. After his death, Joan (Johannes) continued his father's work, completing the entire six-volume Atlas Novus series around 1655. He was also the author of an Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumes published in 1662 -72. Copperplate with fine original hand colour, in very good conditions.‎

‎BLAEU Willem Janszoon (Uitgeest 1571- Amsterdam 1638)‎

‎Le Theatre du Monde ou Nouvel Atlas… Troisieme Partie.‎

‎Frontespizio dell'edizione francese dell'Atlas Novus di Blaeu. Willem Janszoon Blaeu, avviò nel 1599 la sua attività di costruttore di globi e strumenti astronomici ad Amsterdam. Nel 1630, dopo aver comprato alcune lastre dell’atlante del Mercator da Jodocus Hondius II, fu in grado di pubblicare un volume di 60 mappe con il titolo di Atlantis Appendix. Cinque anni dopo, pubblicò i primi due volumi del suo atlante Atlas Novus o Theatrum Orbis Terrarum, in sei libri. Dopo la sua morte, Joan (Johannes) continuò l’opera paterna, completando l’intera serie di sei volume dell’Atlas Novus intorno al 1655. Fu inoltre autore di un Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumi pubblicati nel 1662 -72. Incisione in rame, bella coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. Title page of the French edition of Blaeu's Atlas Novus. Willem Janszoon Blaeu, started in 1599 his business as a builder of globes and astronomical instruments in Amsterdam. In 1630, after buying some plates of the Mercator atlas from Jodocus Hondius II, he was able to publish a volume of 60 maps under the title Atlantis Appendix. Five years later, he published the first two volumes of his atlas Atlas Novus or Theatrum Orbis Terrarum, in six books. After his death, Joan (Johannes) continued his father's work, completing the entire six-volume Atlas Novus series around 1655. He was also the author of an Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumes published in 1662 -72. Copperplate with fine original hand colour, very good condition.‎

‎BLAEU Willem Janszoon (Uitgeest 1571- Amsterdam 1638)‎

‎Toonneel des aerdycx ost Nievwe Atlas‎

‎Frontespizio dell'edizione olandese dell’Atlas Novus di Blaeu. Willem Janszoon Blaeu, avviò nel 1599 la sua attività di costruttore di globi e strumenti astronomici ad Amsterdam. Nel 1630, dopo aver comprato alcune lastre dell’atlante del Mercator da Jodocus Hondius II, fu in grado di pubblicare un volume di 60 mappe con il titolo di Atlantis Appendix. Cinque anni dopo, pubblicò i primi due volumi del suo atlante Atlas Novus o Theatrum Orbis Terrarum, in sei libri. Dopo la sua morte, Joan (Johannes) continuò l’opera paterna, completando l’intera serie di sei volume dell’Atlas Novus intorno al 1655. Fu inoltre autore di un Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumi pubblicati nel 1662 -72. Incisione in rame, bella coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. Title page of the Dutch edition of Blaeu's Atlas Novus. Willem Janszoon Blaeu, started in 1599 his business as a builder of globes and astronomical instruments in Amsterdam. In 1630, after buying some plates of the Mercator atlas from Jodocus Hondius II, he was able to publish a volume of 60 maps under the title Atlantis Appendix. Five years later, he published the first two volumes of his atlas Atlas Novus or Theatrum Orbis Terrarum, in six books. After his death, Joan (Johannes) continued his father's work, completing the entire six-volume Atlas Novus series around 1655. He was also the author of an Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumes published in 1662 -72. Copperplate with fine original hand colour, very good condition.‎

‎BLOME Richard (1641-1705)‎

‎Horology or Dyalling‎

‎Illustrazione tratta dall'opera "The Gentlemans Recreation in Three Parts", di Richard Blome, pubblicata per la prima volta a Londra nel 1686. Le numerose iscrizioni descrivono l'arte e la tecnica dell'orologeria; in basso, due figure e un angelo con compassi, quadranti e altri strumenti di misura. Incisione in rame, colorata a mano, in buone condizioni. Taken from 'The Gentlemans Recreation in Three Parts' by Richard Blome, London: S. Roycroft, 1686. Large oval with inscriptions explaining the various parts of the art of horology; below, two figures and an angel with compasses, quadrant, and other measuring instruments. Copper engraving, hand-coloured, in very good conditions.‎

‎Bolzoni, Lina‎

‎La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena‎

‎Mm 155x220 Prima edizione. Collana "Saggi" - Brossura editoriale con bandelle, xxx-250 pagine con figure in nero nel testo e tavole a colori fuori testo. Tracce di polvere alla copertina, peraltro esemplare in perfette condizioni, mai letto. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
[Books from Salvalibro Snc]

€22.00 Buy

‎Bonus, Arthur‎

‎Rätsel: I. Band. Die Sammlung / II. Band. Zur Biologie des Rätsels (2 Bände). -‎

‎München, Georg D. W. Callwey, 1907. IX, 155 / IV, 272 Seiten, Kl.-8°, Gebundene Ausgabe / Pappband‎

‎1. Auflage; --- Einbände angestaubt und etwas berieben, Ecken und Rücken von Band II leicht gestaucht, Bibliotheksstempel auf Vorsatz und Titel‎

Bookseller reference : 74297

Antiquariat.de

Libresso Antiquariat
DE - Harsefeld
[Books from Libresso Antiquariat]

€13.60 Buy

‎BRAUN & Franz HOGENBERG Georg‎

‎Theatre des Principales Villes de Tout L'Univers. Second Volume‎

‎Frontespizio del secondo volume dell'edizione francese del "Civitates Orbis Terrarum", il primo atlante devoto esclusivamente alle piante e vedute delle principali città del mondo.  Stampato in sei volumi tra il 1572 ed il 1617 ebbe grande fortuna e diffusione, tanto che ne furono stampate diverse edizioni tradotte in latino, tedesco e francese.  Il primo volume delle Civitates Orbis Terrarum fu pubblicato a Colonia nel 1572. Il sesto e ultimo volume apparve nel 1617. Questo grande atlante di città – cartografia urbana - curato da Georg Braun e inciso in gran parte da Franz Hogenberg, conteneva 546 prospettive, vedute a volo d'uccello e vedute cartografiche di città di tutto il mondo. Franz Hogenberg realizzò le tavole dei primi quattro volumi e Simon van den Neuwel (Novellanus, attivo dal 1580) quelle dei volumi V e VI. Georg Braun (1541-1622), un ecclesiastico di Colonia, fu il principale redattore dell'opera e fu molto aiutato nel suo progetto dalla vicinanza e dal continuo interesse di Abraham Ortelius, il cui Theatrum Orbis Terrarum del 1570 fu, come raccolta sistematica e completa di mappe di stile uniforme, il primo vero atlante. Le Civitates, in effetti, erano destinate ad accompagnare il Theatrum, come indicato dalla somiglianza dei titoli e dai riferimenti contemporanei sulla natura complementare delle due opere. Tuttavia, le Civitates erano progettate per avere un approccio più popolare, senza dubbio perché la novità di una raccolta di piante e vedute di città rappresentava un'impresa commerciale più rischiosa di un atlante mondiale, per il quale c'erano stati diversi precedenti di successo. Franz Hogenberg (1535-1590) era figlio di un incisore di Monaco che si era stabilito a Malines. Incise la maggior parte delle tavole del Theatrum di Ortelius e la maggior parte di quelle delle Civitates, e potrebbe essere anche indicato come il responsabile dell'origine del progetto. Oltre un centinaio di artisti e cartografi diversi, il più importante dei quali fu l'artista di Anversa Georg Hoefnagel (1542-1600), fornirono i disegni per le tavole delle Civitates. Hoefnagel non solo contribuì alla maggior parte del materiale originale per le città spagnole e italiane, ma rielaborò e modificò anche quello di altri collaboratori. Dopo la morte di Hoefnagel, il figlio Jakob continuò il lavoro per le Civitates. Gli autori della raccolta si proponevano di raffigurare "non icones et typi urbium", cioè non immagini generiche e tipizzate, "sed urbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant": non intendeva alludere o idealizzare, ma rappresentare fedelmente sulla carta, riprodurre esattamente, e in tempo reale, ciò che l'occhio vede, come annunciato nella prefazione al primo volume delle Civitates Orbis Terrarum. Incisione in rame, magnifica coloritura a mano, in ottimo stato di conservazione. Title page of the second volume of the French edition of Civitates Orbis Terrarum, the first atlas devoted exclusively to plans and views of the world's major cities. Printed in six volumes between 1572 and 1617 it was so successful and widespread that several editions translated into Latin, German and French were printed. The first volume of the Civitates Orbis Terrarum was published in Cologne in 1572. The sixth and the final volume appeared in 1617. This great city atlas, edited by Georg Braun and largely engraved by Franz Hogenberg, eventually contained 546 prospects, bird-eye views and map views of cities from all over the world. Fransz Hogenberg produced the plates for the first four books, and Simon van den Neuwel (Novellanus, active since 1580) those for volumes V and VI. Georg Braun (1541-1622), a cleric of Cologne, was the principal editor of the work, and was greatly assisted in his project by the close, and continued interest of Abraham Ortelius, whose Theatrum Orbis Terrarum of 1570 was, as a systematic and comprehensive collection of maps of uniform style, the first true atlas. The Civitates, indeed, was intended as a companion for the Theatrum, as indicated by the similarity in the titles and by contemporary references regarding the complementary nature of two works. Nevertheless, the Civitates was designs to be more popular in approach, no doubt because the novelty of a collection of city plans and views represented a more hazardous commercial undertaking than a world atlas, for which there had been a number of successful precedents. Franz Hogenberg (1535-1590) was the son of a Munich engraves who settled in Malines. He engraved most of the plates for Ortelius's Theatrum and the majority of those in the Civitates, and may have been responsible for originating the project. Over a hundred of different artists and cartographers, the most significant of whom was Antwerp artist Georg Hoefnagel (1542-1600), engraved the cooper-plates of the Civitates from drawings. He not only contributed most of the original material for the Spanish and Italian towns but also reworked and modified those of other contributors. After Hoefnagel's death his son Jakob continued the work for the Civitates. The author set out to depict "non icones et typi urbium," that is, not generic and typified images, "sed urbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant": not intended to allude or idealize but to represent faithfully on paper, to reproduce exactly, and in real time, what the eye sees, as announced in the preface to the first volume of Civitates Orbis Terrarum. Copperplate with fine clouring, very good conditions.‎

‎Brizio Anna Maria Brizio ( a cura)‎

‎SCRITTI SCELTI di Leonardo da Vinci‎

‎Classici italiani, collezione fondata da Ferdinando Neri, diretta da Mario Fubini n, 40 - Introduzione - Nota biografica - Nota bibliografica - Scritti di Leonardo: I.-XXIII - Appendice: Date - Lettere - Libri e persone - Luoghi - Particolarit? della lingua di Leonardo - Glossario 1 23x14,5 cm., legatura in piena tela verde, fregi e titoli in oro su tasselli al dorso, sopraccoperta in acetato, frontespizio incorniciato-filettato con fregi, titolo in verde, pp. 792, 16 tavole con illustrazioni in nero - autoritratto, scoperte, disegni, congegni, macchine... - su carta patinata, fuori testo, ristampa della seconda edizione del 1966, in italiano, ottime condizioni.‎

‎Brockhoff, J. [Johann]‎

‎Eigner : G. Huennekes.‎

‎O.A. (um 1900). Buchdruck (Raster-Clichédruck) a. leichtem gestrichenem Papier (13.8 x 9.3 cm, Sujet 11.5 x 6.2 cm), im Kopf und im Fuss bezeichnet, u.r. im Druck signiert. Blatt marginal schwach knittrig. Leichte Alters- u. Gebrauchsspuren. Gesamthaft weitestgehend sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎Sujet mit Anlehnungen an den (floralen) Jugendstil: Chemiker bei der Arbeit im Labor kontrolliert den Inhalt einer Retorte, neben ihm auf dem Labortisch über Bunsenbrenner eine dreibeinige, dampfende Marmite, im Vordergrund eine weitere Retorte. Im Kopf der Darstellung ein von Jugendstil-Zierstück umfasstes Feld mit Wahlspruch 'Quid quid agis prudenter / Agas et respice finem' (i.e. Was immer Du tust, tue es vorsichtig und bedenke das Ende). - Johann Brockhoff (geb. 1871 in Aix-la-Chapelle), tätig in München (Bénézit).‎

Bookseller reference : G0312114

‎Bucher Trantow, Katrin, Johannes Rauchenberger und Barbara Steiner (Hrsg.)‎

‎Glaube, Liebe, Hoffnung : zeitgenössische Kunst reflektiert das Christentum. Faith, love, hope. Ikon Bild + Theologie.‎

‎Paderborn, Germany : Ferdinand Schöningh, 2018. 309 Seiten ; 24 cm, kart.‎

‎Sehr gutes Ex. - Deutsch u. englisch. - Die "drei göttlichen Tugenden" Glaube Liebe Hoffnung - Eckpfeiler christlicher Frömmigkeit - sind auch als künstlerisch dargestellte Allegorien und Symbole Teil des kulturellen Gedächtnisses. Heute zählen sie als Kreuz, Herz und Anker zu den beliebtesten Tattoo-Motiven und sind ein Beispiel für den Transfer und die Einverleibung christlicher Werte in unsere gegenwärtige Alltagskultur. Mit Gesprächen, Textauszügen, Abbildungen und Werktexten von über 50 zeitgenössischen und auch alten Werken untersucht dieses Buch die christliche Prägung der westlichen Bildkultur. Es dokumentiert zugleich eine groß angelegte Aus* Stellung im Kunsthaus Graz und KULTUM Graz, die artlässlich des Jubiläums " 800 Jahre Diözese Graz-Seckau" realisiert worden ist und sich aus der Perspektive des 21. Jahrhunderts mit diesem Erbe auseinandersetzt: Wie reflektiert zeitgenössische Kunst das Christentum? Welche Faktoren bestimmen das komplexe Spannungsfeld zwischen Anziehung und Abstoßung, innerhalb dessen sich Künstler/innen seit dem 20. Jahrhundert an der Kirche und dem Glauben abarbeiten? Und nicht zuletzt: Welche Formen des bildgebundenen ethischen wie auch gesellschaftlichen Diskurses sind bis heute prägend? (Verlagstext) / INHALT : Einleitung --- Austeilungsrundgang --- Kunsthaus Graz - SpaceO2 --- Kunsthaus Graz - SpaceO1 --- KULTUM --- Reflektiert zeitgenössische Kunst das Christentum? --- Ein kuratorisches Gespräch zwischen Katrin Bucher Trantow, Johannes Rauchenberger und Barbara Steiner --- Werkverzeichnis --- Abstraktion & Körperlichkeit --- Liebe & Selbstbestimmung --- Wunder & Übertragung --- Identifikation & Nähe --- Unterdrückung & Bekenntnis --- Opfer & Ritual --- Zugehörigkeit & Ausschluss --- Schuld & Macht --- Loslösung & Kontinuität --- Kommerz & Präsentation --- Schmerz & Identifikation --- Transkripte und Werkauszüge --- Künstler/innen-Verzeichnis. ISBN 9783506792815‎

Bookseller reference : 1115408

Antiquariat.de

Fundus-Online GbR
DE - Berlin
[Books from Fundus-Online GbR]

€17.00 Buy

‎Buchmann, Wa. Ka. [Walter Karl]‎

‎Eigner : Gret Baur.‎

‎Zürich o.J. Blauton-Radierung a. leichtem Papier (13.6 x 9.8 cm, Platte 8.8 x 5.1 cm), im Fussfeld gest. Bezeichnung, im weissen Plattenrand in Bleistift signiert. Blatt dem Plattenrand entlang wenig stockfleckig (kaum störend), in den oberen Ecken in OPassepartout montiert (dadurch dort min. wellig), PP verso mit Künstler-Atelierstempel. Gesamthaft recht gutes Exemplar in kräftigem Abzug mit etwas Plattenrand.‎

‎Fein gestochenes Sujet: waldige Anhöhe mit Blick über Tannenwipfel auf verschneite Berggipfel, am rechten Bildrand Gruppe von vier grösseren Tannen. - Atelierstempel 'Wa. Ka. Buchmann - Reklame'. - Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). -- Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312119

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : AS [i.e. Anny Schwartz].‎

‎o.J. (um 1920/1925). Ton-Holzschnitt a. leichtem Büttenpapier (11.1 x 6.4 cm, hochovales Sujet 6.6 x 3.3 cm), im Fussfeld bezeichnet 'AS', am unteren Blattrand in Bleistift signiert. Blatt leicht gebräunt u. etwas stockfleckig (in der Darstellung kaum störend), in den oberen Ecken in OAtelier-Passepartout montiert. Etwas Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft recht ordentliches Exemplar.‎

‎Vom Jugendstil inspiriertes Motiv einer silhouettenhaften Frauengestalt mit Blumensträusschen. Am unteren Blattrand signiert 'WK Buchmann'. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312136

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Edmond Goetschel.‎

‎o.J.; J; o (Wohl) Holzschnitt a. leichtem Papier (9.4 x 5.8 cm, Platte/Sujet 7.2 x 4.1 cm), im Fussfeld bezeichnet, im Fusssteg in Bleistift signiert. Blatt in den Ecken in OPassepartout montiert. Leichte Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft recht gutes Exemplar in kräftigem Abzug.‎

‎Sujet: von vier Säulen getragene Kuppel zwischen Palmen im Halbdunkel, darüber leuchtender (David-) Stern, bezeichnet 'Edmond Goetschel'. - Die Goetschel scheinen eine im 19. Jahrhundert aus Frankreich in die Schweiz eingewanderte jüdische Familie zu sein (vgl. HLS). - Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). -- Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312128

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Else Lupart.‎

‎Bürglen TG, um 1921/1925. Holzschnitt a. leichtem Papier (11.8 x 6.9 cm, Platte 10.3 x 6 cm), in der Platte monogrammiert 'B' und im Fuss der Darstellung bezeichnet, im Fusssteg in Bleistift signiert. Blatt etwas gebräunt u. stockfleckig (Darstellung kaum störend tangiert), in den oberen Ecken in OPassepartout montiert, dieser blass stockfleckig u. verso mit Atelierstempel. Etwas Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft sehr ordentliches Exemplar.‎

‎Stilmässig an den Expressionismus gemahnendes Sujet: Alpiner Nadelbaum (Kiefer, Föhre) auf Krete vor dramatischem Himmel. In Bleistift signiert 'W. K. Buchmann'. - 2 Stempel: 'Ex Libris', bzw. 'K. W. Buchmann [sic], Orig. Holzschnitt, Bürglen'. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312134

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Emil Buchmann.‎

‎o.J. (um 1920). Ton-Radierung a. (wohl Maschinen-) Bütten (22.2 x 14.3 cm, Sujet/Platte 9 x 5.5 cm), im Fussfeld gest. Bezeichnung, darunter Feld mit Musiknoten, am unteren Blattrand in Bleistift signiert. Blatt etwas stockfleckig (v.a. im unteren Bereich, die Darstellung nur marginal und eher wenig störend tangiert), in den oberen Ecken auf Trägerblatt montiert. Gesamthaft recht ordentliches Exemplar in kräftigem Abzug mit Plattenrand u. etwas Plattenschmutz.‎

‎Sujet: auf Bank an Hügelkante sitzendes Paar in Aureole mit Blick durch Baumgruppe auf entfernten Hügel- und Bergzug. Musiknoten in C-Dur und 3/4-Takt. Darunter hs. signiert 'W. Buchmann'. - DABEI: Originalentwurf (Bleistiftzeichnung, Reinzeichnung) a. festem Papier, verso mit (seltenem) Namenstempel 'Walther Buchmann'. Zusammen 2 Blätter. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312122

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Flory.‎

‎Zürich o.J. Holzschnitt oder Buchdruck a. leichtem Papier in OPassepartout montiert (Blatt dadurch etwas wellig), LM 11.5 x 6.9 cm, im Sujet monogrammiert 'B'. Passepartout marginal leicht stockfleckig, verso Atelierstempel. Gesamthaft sauberes, recht ordentliches Exemplar.‎

‎Ob es sich um eine rein heraldische Arbeit oder (weniger wahrscheinlich) allenfalls um einen Exlibris-Entwurf handelt, ist nicht definitv zu entscheiden. Name Flory nicht in HBLS u. HLS. - Vollwappen: über Dreiberg Baum (Ahorn?); Spangenhelm vorwärts mit Decken; Helmzier: Jüngling in Dreiviertelfigur, beidhändig einen Anker haltend. - Stempel 'Atelier für künstlerische Reklame Wa. Ka. Buchmann, Albisrieden, Zürich'. - Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). -- Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312126

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Joe Fischer.‎

‎Zürich o.J. (Wohl) Holzschnitt a. Papier (chamois; 12.6 x 8.7 cm, Platte/Sujet 7 x 5.5 cm), im Kopf und Fuss bezeichnet, in der Platte mit Künstlermonogramm. Blatt verso mit Atelierstempel, obere Ecken mit Spuren einer ehem. Montierung. Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎Vollwappen: in Rot über grünem Dreiberg offene silberne Schere mit silbernem Fisch, beseitet von zwei fünfstrahligen silbernen Sternen (Zofinger Wappenbuch 1937). - Stempel 'Atelier für künstlerische Reklame Wa. Ka. Buchmann, Albisrieden, Zürich'. - Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). -- Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312125

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Joe Fischer.‎

‎Zürich o.J. (Wohl) Holzschnitt a. braunem Papier (13.7 x 9 cm, Platte/Sujet 7 x 5.5 cm), im Kopf und Fuss bezeichnet, in der Platte mit Künstlermonogramm. Unterer Blattrand mit schwacher Bugfalte (kaum störend), verso Atelierstempel. Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎Vollwappen: in Rot über grünem Dreiberg offene silberne Schere mit silbernem Fisch, beseitet von zwei fünfstrahligen silbernen Sternen (Zofinger Wappenbuch 1937). - Stempel 'Atelier für künstlerische Reklame Wa. Ka. Buchmann, Albisrieden, Zürich'. - Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). -- Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312124

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Max Grütter [od. Grüter].‎

‎Zürich o.J. (Wohl) Lithographie a. leichtem Bütten (9.8 x 5.2 cm, Platte 8 x 4.2 cm), im Kopf und Fuss bezeichnet, im Fusssteg in Bleistift signiert. Blatt schwach stockfleckig (wenig störend) u. in den oberen Ecken in OPassepartout montiert, dieser verso mit Atelierstempel. Leichtere Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft sehr ordentliches Exemplar.‎

‎Ob es sich um eine rein heraldische Arbeit oder (weniger wahrscheinlich) allenfalls um einen Exlibris-Entwurf handelt, ist nicht definitv zu entscheiden. - Sujet: Vollwappen, in Silber auf grünem Dreiberg grüne Pflanze (wohl: über Pflugschar) [..] beseitet von zwei sechsstrahligen goldenen Sternen; Kübelhelm nach rechts mit Decke (?), Helmzier: Pflanze. Um welche Linie der Grüter oder Grütter es sich handeln soll, wird aus dem Wappen nicht klar (vgl. HBLS, ohne Wappenbeschriebe). - Atelierstempel 'Wa. Ka. Buchmann - Reklame'. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312130

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Otto Gossauer.‎

‎Zürich o.J. (Wohl) Holzschnitt a. leichtem Papier in OPassepartout montiert (Blatt dadurch marginal etwas wellig), LM 11.3 x 6.8 cm, im Sujet monogrammiert 'B'. Passepartout marginal leicht stockfleckig, verso Atelierstempel. Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎Ob es sich um eine rein heraldische Arbeit oder (weniger wahrscheinlich) allenfalls um einen Exlibris-Entwurf handelt, ist nicht definitv zu entscheiden. - Vollwappen: In Gold über grünem Dreiberg schwarzes Hauszeichen; Stechhelm halbrechts mit Decken, Helmzier: Halbflug (Flügel), wie Schild belegt. Darunter bezeichnet 'Exlibris Otto Gossauer'. - Die Gossauer sind ein altes Geschlecht der seit 1893 zur Stadt Zürich gehörenden gemeinde Riesbach, das seit 1410 dort bezeugt ist. In der Stadt Zürich kommt der Name, der die Herkunft wohl vom zürcherischen Gossau bedeutet, schon 1357 vor (HBLS; nicht mehr im HLS). - Stempel 'Atelier für künstlerische Reklame Wa. Ka. Buchmann, Albisrieden, Zürich'. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312129

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Paul Peters.‎

‎o.J.; J; o Ton-Holzschnitt a. leichtem Papier (10.5 x 7.8 cm, Platte 8.5 x 7 cm, Sujet 7.1 x 5.9 cm), im unteren Bereich der Platte bezeichnet und im unteren Plattenrand in Bleistift signiert. Blatt blass stockfleckig, am rechten Sujetrand Braunfleck (ausserhalb des Motivs), Blatt in OAtelier-Passepartout montiert. Etwas Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft recht ordentliches, in der Darstellung weitgehend sauberes Exemplar.‎

‎Sujet: in achteckigem Doppelrahmen nächtliche Uferlandschaft im Vollmondschein, im Gegenlicht zentraler Baum vor hügeligem Hintergrund, darunter bezeichnet 'Paul Peters', signiert 'WK Buchmann'. -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312135

‎Buchmann, Walter Karl (Wa. Ka.)‎

‎Eigner : Von Sürlin.‎

‎Zürich, o.J. Original-Tuschzeichnung (Originalentwurf, Reinzeichnungsvorlage) a. steifem Papier (15.8 x 10.2 cm, Sujet 11 x 6.3 cm), im unteren Sujetrand monogrammiert 'W.B', darunter (von PP verdeckt) bezeichnet. Blatt in OPassepartout montiert, dieser marginal leicht stockfleckig, verso mit Atelierstempel. Etwas Alters- u. Lagerungsspuren. Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎Interessante Originalarbeit mit partiellen Bearbeitungsspuren (Bleistiftrundung mit kleinen Einstichen, Deckweiss-Retuschen). Wohl eine rein heraldische Arbeit und kaum ein Exlibris-Entwurf. - DABEI: Dass. in Holzschnitt a. leichtem Japanpapier (10.2 x 6.6 cm, Sujet 6.5 x 3.5 cm). Blatt sehr blass stockfleckig (kaum störend). Zusammen 2 Blätter. - Passepartout mit Stempel 'Atelier für künstlerische Reklame Wa. Ka. Buchmann, Albisrieden, Zürich'. - Nicht spezifizierbares, ungewöhnliches Vollwappen: Schild geteilt und farbalternierend je dreimal geschweift gesparrt (vgl. W. Leonhard, Das grosse Buch der Wappenkunst. 3. Aufl. 1984, p. 160, Fig. 16); Spangenhelm halblinks mit Decken; Helmzier: Marquis-Krone überhöht von (wohl Steinbock-) Hörnern inwärts. - Das Geschlecht der Sürlin geht möglicherweise auf das der 'Münzmeister' zurück: "Das Basler Geschlecht Münzmeister (1242 erstmals belegt) nannte sich nach dem entsprechenden bischöflichen Amt. [..] Im 14. Jahrhundert entstanden unter den Zunamen Sürlin und Ereman neue Linien [..]. [..] Mehrere Angehörige des Zweigs der Sürlin, die sich nun Ritter nannten, sassen im Rat, hatten Vogtstellen inne und gelangten zum Oberstzunftmeisteramt. Der Verkauf des traditionsreichen sog. Schönen Hauses am Nadelberg in Basel, das sich ab 1378 im Besitz der Familie befunden hatte, markierte 1519 den Abstieg der Sürlin, die Ende des 16. Jahrhunderts ausstarben." (HLS; so nicht in HBLS). -- Walter od. Walther Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst. Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. Bildet sich bis 1919 für Malen auch bei Rudolf Löw und Heinrich Müller aus. [..] Lebt 1921-1925 in Bürglen [TG]. Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]." (KLS XX. Jahrhundert). - Provenienz: Nachlass Mark Buchmann (1922-2007), Sohn von Wa. Ka. Buchmann, Maler, Grafiker, Buchillustrator, Zeichenlehrer und Kunsthistoriker, 1964-1973 Direktor der Kunstgewerbeschule und des Kunstgewerbemuseums Zürich (vgl. SIKART u. KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G0312138

‎Buchmann, Walter Karl (zugeschr.)‎

‎Irma Urech - Alfred Braunschweig : vermählt, Oktober 1926.‎

‎o.J. Kreidelithographie a. festem Papier (16.2 x 12.5 cm; min. knittrig, vertikale Spur einer ursprüngl. Faltung), in den oberen Ecken a. Unterlageblatt montiert. Gesamthaft sauberes, recht ordentliches Exemplar.‎

‎Sujet in zeittypischer Gestaltung: Weiblicher Halbakt vor Apfelbaum-Bogen in Blumenfeld stehend, in der Rechten einen Apfel, in der Linken eine Blume haltend, darunter Textbanderolen. Im linken Sujetrand schräg auswärts der Hand mit dem Apfel sehr klein und etwas undeutlich monogrammiert W.(?) B. -- Walter Karl Buchmann (Namensvariante Wa. Ka.; Saillans 1898-1966 Zürich), von Affoltern am Albis ZH und Basel. Maler und Grafiker. Leiter des Wirtschaftsbundes bildender Künstler (WbK). Landschaften, Angewandte Kunst; Tätigkeitsbereiche: Malerei, Radierung, Holzschnitt (SIKART). Wa. Ka. Buchmann war im Bereich der Gebrauchsgraphik vielseitig tätig, nicht zuletzt auch als Heraldiker (Exlibris) und Sammler. "Ist 3 Jahre Schüler der Gewerbeschule Basel bei Burkart Mangold und Paul Kammüller für Malen, bei Alfred Soder für Radieren und Holzschnitt. [..] Führt seit 1925 in Zürich ein Atelier für Werbegraphik. [..] In der angewandten Kunst sind besonders erwähnenswert seine heraldischen Wappen in Holzschnitt [..]". (KLS XX. Jahrhundert).‎

Bookseller reference : G031208

‎Buck, D‎

‎Eigner : Otto Haak.‎

‎1916. Farbdruck (rot) a. hellblauem Papier (10.4 x 6.9 cm, Sujet 8.5 x 4.9 cm), in der Platte signiert u. datiert. Blatt marginal schwach knittrig (wenig gravierend). Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar.‎

‎DABEI: Dass., auf beigem Papier, ebenso. - Zusammen 2 Bll. - Einfarbiges Vollwappen ohne herald. Schraffur: [in Rot ein goldenes] Andreaskreuz, nach der Figur mit zwei [schwarzen] Feuerhaken belegt. Auf dem Helm (Stechhelm nach links) Helmzier: ein [goldener] Löwe wachsend zwischen einem offenen [roten] Flug, einen [schwarzen] Feuerhaken pfahlweise vor sich haltend. Die Helmdecken werden zuerst rechts rot-golden und links schwarz-golden angegeben, seit 1904 führt der Eigentümer die Decken auf beiden Seiten rot-golden (aus: http://www.dr-bernhard-peter.de/Heraldik/seiten/aufriss-wappen.htm). In Banderole bezeichnet 'Otto Haak', u.r. datiert 1916. - Otto Haak (früher Haack) war ein grosser Mäzen der Exlibriskünstler, unzählige Exlibris liess er von den namhaftesten Künstlern seiner Zeit für sich entwerfen. Er war Buchhändler in Berlin (ibid.).‎

Bookseller reference : G0312173

‎Budzinski, Robert‎

‎Eigner : Franz Buchholz.‎

‎1916. Blauton-Radierung a. festem Papier (14.6 x 11.6 cm, Platte 10.2 x 9.2 cm), in der Platte u.l. monogrammiert und datiert 'R. B. 16'. Blatt verso mit Sammlerbeschriftung (Signatur?) in Bleistift, in den oberen Ecken Resten einer ursprüngl. Montierung (Briefmarkenfalze). Gesamthaft sauberes, recht gutes Exemplar in kräftigem Abzug mit etwas Plattenrandspuren.‎

‎An Arbeiten des Symbolismus gemahnende Szenerie: weiblicher Akt mit überdimensionaler Harfe auf hochragendem Felskopf vor Wolkengebilden. Im Fuss der Darstellung in gest. deutscher Kurrentschrift bezeichnet 'Ex libris Franz Buchholz'. Verso hs. bezeichnet 'Budzinsci'. Diese Schrift weist markante Ähnlichkeit zu Budzinskis Handschrift auf; ob er seinen Namen gelegentlich mit 'c' schrieb, ist aber nicht gesichert.‎

Bookseller reference : G0312140

‎BUNYAN John‎

‎The Pilgrim's Progress as Originally Published. Being a Fac-simile Reproduction of the First Edition.‎

‎8vo., on laid paper, with 2 woodcut frontispieces and 16 woodcut illustrations (a number full-page) in the text, endpapers very lightly browned; original brown cloth, boards with elaborate floral roll in blind, back with four flat bands, second compartment with label lettered in gilt, red edges, backstrip lightly pulled at head else a very good, crisp, clean copy. With the contemporary binder's ticket of Smith Brothers of Paternoster Row on rear paste-down. Bunyan's allegory was first published in 1678, less than a handful of copies are known to exist. This much-needed facsimile includes the frontispieces and titles to both parts, the 14 woodcut illustrations of the first part and the 2 woodcut illustrations of the second part. All marginalia (comprising arguments and biblical references) are faithfully retained. The work was not divided into chapters until Burder's edition of 1786. A notable and very scarce facsimile edition.‎

‎BUNYAN John‎

‎The Pilgrim's Progress. [Everyman's Library edition. With Introduction by H. Elvet Lewis].‎

‎8vo., with illustrations and facsimiles in the text; original dove-blue cloth, upper board blocked in blind, gilt back, red top, pictorial endpapers, a very good, bright, clean copy in unclipped dustwrapper, the latter lightly age-soiled and frayed (without material loss) at extremities. With 16pp series catalogue bound in at end. First published in Everyman's Library in 1907. EL 204; Seymour 142.0.‎

‎Böhm, Frank‎

‎"Fliegt gut!". Aquarell mit Tusche auf Bütten, im unt. linken Bildrand bezeichnet. Undatiert u. nicht signiert.‎

‎1967. Blattfüllende Darstellung in grau-violett Tönen mit aquarellierter Rahmenbordüre. 24,6 x 16 cm.‎

‎Bezeichnet, jedoch undatiert u. nicht signiert. Allegorisch anmutendes Motiv: Über unbelebter, verlassener Landschaft fliegt ein (apokalyptischer?) Reiter auf seinem Schimmel durch den grau-düsternen Nachthimmel. - Der in Königsberg geborene Autodidakt Frank Böhm (1936-2000, dt. Maler u. Grafiker) war neben dem Lyriker Robert Wohlleben Mitherausgeber der »Meiendorfer Beiträge zum Vergnügen des Verstandes und Witzes« (1966-1968), an denen u.a. auch die Hamburger Künstlerkollegen Jens Cords u. Hanno Edelmann mitwirkten. - Ganz kl. Eckknick, verso Farbflecke.‎

Bookseller reference : 85145

‎BÜTTNER, ERICH (1889 - 1936)‎

‎KREIDELITHOGRAPHIE "Triumph des Krieges". Im Stein bezeichnet und signiert.‎

‎[Berlin], B[erliner] S[ecession], o.J. [zwischen 1914 und 1918]. Bildgröße ca. 25:21 cm, Blattgröße ca. 42:33,5 cm. - Blattränder etwas knitterig u. mit kleinen Einrissen, weit außerhalb jeglicher Darstellung bzw. Schrift. Sonst sehr gut erhalten.‎

‎Orig.-Kreidelithographie s/w. - Beeindruckende allegorische Darstellung der Kriegsfurie bzw. Kriegsmaschine: begleitet von Blitzen u. schwarzen Wolken zermalmt der Kopf einer gigantischen Büste des Kriegsgottes Mars, gezogen auf einem vierrädrigen Karren von einem Pferd und einem Löwen, die anonymen Menschenmassen der modernen Materialschlacht des Ersten Weltkriegs.‎

Bookseller reference : 8997

‎CALENDAR ALLEGORY. PIGOT Richard Ed..‎

‎The life of man symbolised by the months of the year in a series of illustrations and poutrayed in their season and phases with passages slected from ancient and modern authors. . . .‎

‎London: Longmans Green Reader and Dyer Paternoster Row 1866. Thick 4to. xii 2 239 1 pp. Woodcut-engraved & illustrated title in red & black illust. half-title in red & black red & black frontisp. many leaves printed in blue red yellow or green woodcut-engraved plates historiated initials head- and tail-pieces woodcut borders. Contemporary full red morocco with gilt ornamented designs on front & back cover gilt decorated spine raised bands marbled endpapers t.e.g. very minor rubbing at hinges minor rubbing to corners very slight tidemark to fore-edge of first couple leaves still a NF copy bound by Riviere w/ their stamp on lower fore-edge of inner ruled dentelle on front pastedown. First edition of this lavish Victorian work celebrating the life span of man in the 12 months of a calendar year beginning with the infant in January the schoolboy in February the apprentice in March as well as the soldier in June the philosopher and statesmen in September and more. Pigot has drawn upon the verse of Bacon Cicero Carlyle Caxton Chaucer Dickens Dryden Emerson Goethe Martial Shakespeare Sallust and Virgil. Longmans, Green, Reader, and Dyer, Paternoster Row, hardcover‎

Bookseller reference : 52348

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Zephyr Used & Rare Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Zephyr Used & Rare Books]

€253.83 Buy

‎Calin, Vera‎

‎Auferstehung der Allegorie. Weltliteratur im Wandel. Von Homer bis Beckett.‎

‎Wien: Europaverlag, 1975. 308 S., 21 cm kart. , broschiert.‎

‎Einband leicht berieben, ansonsten sehr gut erh. ISBN: 9783203505084‎

Bookseller reference : 205716

‎CARLO GREGORI‎

‎Il Principe nato è dalla VITTORIA‎

‎presentato e PARTENOPE accennato dal SEBETO, dalle SIRENE, e dalle Régia Villa di PORTICI-La Fede l’accoglie in Seno, l’éduca ASTREA,l’ornano Le Grazie, Pallade l’istruisce per la pace,e Marte per la guerre, onde La Fama la consacra all’immortalita.Gravure allégorique par Carlo GREGORI 370x500mm à la cuvette, marges courtes, Une restauration ancienne et maladroite au bas à droite‎

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Livre Rare Book

Charbonnel
Bar le Duc France Francia França France
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€180.00 Buy

‎CARPENTIER Henri‎

‎Plaques de cheminées‎

‎in 4 cartonné, premier de couverture avec titre, contrecollé. Faux-titre, titre, 474 pages, 1 page erratum, portrait de l’auteur, de profil 1912 en dernière page. 1290 plaques reproduites par la photo avec leurs descriptions, non rogné. Histoire des plaques- Ancien Testament-Nouveau Testament-Décor-allégories-divers-Armes de France-Armoiries déterminées-mythologie-histoire. En vente chez l’auteur. Chez J FLORANGE expert en médailles Paris 1912.Edition originale, numérotée et tirée à 225 exemplaires sur papier des papeteries du Marais. Tome 1er. Le second n’est jamais paru. Très bon état, pas de rousseurs. Fort rare‎

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Livre Rare Book

Charbonnel
Bar le Duc France Francia França France
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‎CASSINI Giovanni Maria (1745 - 1824)‎

‎Nuovo Atlante geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni Tom. III‎

‎- EDIZIONE ORIGINALE, COLORITURA COEVA -Frontespizio del terzo volume del "Nuovo Atlante Geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni", edito a Roma dal 1792 fino al 1801, opera che la Calcografia Camerale commissionò al Cassini al fine di sostituire l’ormai obsoleto "Mercurio Geografico".Giovanni Maria Cassini, Chierico Regolare Somasco fu geografo e cartografo, ma anche intagliatore di architetture e prospettive - uno dei migliori discepoli di Giovanni Battista Piranesi - Cassini fu uno degli ultimi sferografi italiani del Settecento ed i suoi globi ebbero una notevole diffusione, come pure questo "Nuovo Atlante Geografico".Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, leggere bruniture, per il resto in ottimo stato di conservazione. L'Atlante del Cassini fu ristampato dalla Calcografia Camerale nel primo quarto del XIX secolo, prima del 1839. Solo gli esemplari di prima edizione come questo sono stampati su carta vergata coeva e sono colorati a mano in epoca. Le tirature del XIX secolo sono già su carta meccanica, priva di vergelle, e generalmente in bianco e nero. - FIRST EDITION, CONTEMPORARY OUTLINE COLOUR -Title page of the third book of Nuovo atlante geografico universale delineato sulle ultime osservazioni. Roma, Calcografia camerale, 1792-1801.Cassini was geographer and cartographer but he was also good at engraving architectural items and perspectives – he was one of the best disciples Giovanni Battista Piranesi had. Moreover, Cassini was one of the last artists to engrave spheres in the XVIII century and his globes were quite famous and widespread, and realized the most important Italian Atlas of the XVIII century; his maps always bear a cartouche, extremely rich in colours and details. Copperplate with fine original hand colour, some foxing, otherwise in very good condition.The Cassini's Atlas was reprinted by the Calcografia Camerale in the first quarter of XIXth century (before 1839). Only the first edition of the atlas is printed on contemporary laid paper, while the late issue are on XIXth century paper and often without colour.‎

‎CASSINI Giovanni Maria (1745 - 1824)‎

‎Nuovo Atlante geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni Tom. II‎

‎- EDIZIONE ORIGINALE, COLORITURA COEVA -Frontespizio del secondo volume del "Nuovo Atlante Geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni", edito a Roma dal 1792 fino al 1801, opera che la Calcografia Camerale commissionò al Cassini al fine di sostituire l’ormai obsoleto "Mercurio Geografico".Giovanni Maria Cassini, Chierico Regolare Somasco fu geografo e cartografo, ma anche intagliatore di architetture e prospettive - uno dei migliori discepoli di Giovanni Battista Piranesi - Cassini fu uno degli ultimi sferografi italiani del Settecento ed i suoi globi ebbero una notevole diffusione, come pure questo "Nuovo Atlante Geografico".Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, leggere bruniture, per il resto in ottimo stato di conservazione. L'Atlante del Cassini fu ristampato dalla Calcografia Camerale nel primo quarto del XIX secolo, prima del 1839. Solo gli esemplari di prima edizione come questo sono stampati su carta vergata coeva e sono colorati a mano in epoca. Le tirature del XIX secolo sono già su carta meccanica, priva di vergelle, e generalmente in bianco e nero. - FIRST EDITION, CONTEMPORARY OUTLINE COLOUR -Title page of the second book of Nuovo atlante geografico universale delineato sulle ultime osservazioni. Roma, Calcografia camerale, 1792-1801.Cassini was geographer and cartographer but he was also good at engraving architectural items and perspectives – he was one of the best disciples Giovanni Battista Piranesi had. Moreover, Cassini was one of the last artists to engrave spheres in the XVIII century and his globes were quite famous and widespread, and realized the most important Italian Atlas of the XVIII century; his maps always bear a cartouche, extremely rich in colours and details. Copperplate with fine original hand colour, some foxing, otherwise in very good condition.The Cassini's Atlas was reprinted by the Calcografia Camerale in the first quarter of XIXth century (before 1839). Only the first edition of the atlas is printed on contemporary laid paper, while the late issue are on XIXth century paper and often without colour.‎

‎CASSINI Giovanni Maria (1745 - 1824)‎

‎Nuovo Atlante geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni Tom. I‎

‎- EDIZIONE ORIGINALE, COLORITURA COEVA -Frontespizio del primo volume del "Nuovo Atlante Geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni", edito a Roma dal 1792 fino al 1801, opera che la Calcografia Camerale commissionò al Cassini al fine di sostituire l’ormai obsoleto "Mercurio Geografico".Giovanni Maria Cassini, Chierico Regolare Somasco fu geografo e cartografo, ma anche intagliatore di architetture e prospettive - uno dei migliori discepoli di Giovanni Battista Piranesi - Cassini fu uno degli ultimi sferografi italiani del Settecento ed i suoi globi ebbero una notevole diffusione, come pure questo "Nuovo Atlante Geografico".Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, leggere bruniture, per il resto in ottimo stato di conservazione. L'Atlante del Cassini fu ristampato dalla Calcografia Camerale nel primo quarto del XIX secolo, prima del 1839. Solo gli esemplari di prima edizione come questo sono stampati su carta vergata coeva e sono colorati a mano in epoca. Le tirature del XIX secolo sono già su carta meccanica, priva di vergelle, e generalmente in bianco e nero. - FIRST EDITION, CONTEMPORARY OUTLINE COLOUR -Title page of the first book of Nuovo atlante geografico universale delineato sulle ultime osservazioni. Roma, Calcografia camerale, 1792-1801.Cassini was geographer and cartographer but he was also good at engraving architectural items and perspectives – he was one of the best disciples Giovanni Battista Piranesi had. Moreover, Cassini was one of the last artists to engrave spheres in the XVIII century and his globes were quite famous and widespread, and realized the most important Italian Atlas of the XVIII century; his maps always bear a cartouche, extremely rich in colours and details. Copperplate with fine original hand colour, some foxing, otherwise in very good condition.The Cassini's Atlas was reprinted by the Calcografia Camerale in the first quarter of XIXth century (before 1839). Only the first edition of the atlas is printed on contemporary laid paper, while the late issue are on XIXth century paper and often without colour.‎

‎Cavallero Anna (a Cura Di)‎

‎Temi Profani e Allegorie nell'Italia Centrale Del Quattrocento‎

‎Mm 170x 240 Brossura editoriale di pp. 120 con centinaia di illustrazioni in bianco e nero fuori testo. Picola piegatura alla poertina. Opera in buone condizioni. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
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‎Cesi, Carlo - 1626 Antroco - Rieti 1686‎

‎Die Tugenden Liebe, Gerechtigkeit, Mäßigkeit und Stärke.‎

‎o.J. Vier Radierungen im Hochoval, nach Ann. Carracci (1560-1609), auf Bütten. 13,8:10 cm. Literatur: Bartsch 54-57. - Ausgezeichnete Abdrucke der 4-Blatt-Folge. Etwas stockfleckig und gebräunt, bei einem Blatt linke obere Ecke schräg geschnitten, bei zwei weiteren Blättern eine bzw. zwei Ecken mit Fehlstellen.‎

‎Cesi war Schüler von P. da Cortona (1596-1669). Obwohl er auch als Maler tätig war, ist er hauptsächlich als Kupferstecher bekannt.‎

Bookseller reference : 025-A

Antiquariat.de

Galerie Joseph Fach GmbH
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‎Cham (Amédée Charles de Noé, dit)‎

‎Le cable transatlantique français.Lithographie‎

‎Le Charivari, trente-septième année, lundi 10 août 1868 - Hauteur: 43.8cmx Largeur: 30.8cm - Trait carré : Hauteur: 38.9cmx Largeur: 29.1cm- illustration page 3.- Au-dessus de l'image, au centre : "LE CABLE TRANSATLANTIQUE FRANÇAIS." ; signé dans l'image en bas à gauche : "CHAM", sous l'image à gauche : "A.de Vresse, r. Rivoli, 55." et à droite : "Lith Destouches, r. Paradis Pre 28",texte imprime au dos,bon etat.‎

Bookseller reference : 25446

Livre Rare Book

Livres Anciens Komar
Meounes les Montrieux France Francia França France
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‎Closs, Gustav Adolf‎

‎Eigner : Otto Haak.‎

‎Berlin-Friednau 1906. Farblithographie a. festem Papier (11.9 x 8.4 cm, Platte 10.5 x 7 cm), im Druck signiert u. datiert. Blatt verso im Kopf schwach stockfleckig u. mit violettem Namenstempel. Wenig Alters-, kaum Gebrauchsspuren. Gesamthaft recht gutes Exemplar.‎

‎Stempel: 'G. Adolf Closs, Berlin-Friedenau'. - "Das Wappen zeigt in Rot ein goldenes Andreaskreuz, nach der Figur mit zwei schwarzen, schräggekreuzten Feuerhaken belegt. Auf dem Helm ein goldener, blau gezungter und bewehrter Löwe wachsend zwischen einem roten Flug, einen schwarzen Feuerhaken schräg vor sich haltend. Die Helmdecken waren 1905 bereits auf beiden Seiten golden-rot (Siebmacher, Band Bg5, S. 23, T. 27 sowie Bg7, S. 22), in der hier vorliegenden Darstellung liegt Metall aussen, weil die Decken sich hier fliessend aus dem Löwenkörper ergeben und die Flügel nur wie durch die Decken gesteckte Federbüschel wirken. Das Wappen ist linksgewendet dargestellt. Für den Künstler typisch ist die stark auf schwungvolle, wesentliche Züge reduzierte Darstellung, der bei aller Virtuosität immer etwas Plakatives, geradezu Naives anhaftet. Der Mangel an Feinstruktur, die nachlässige Kontur und ferner die Perspektivenmischung bei der Helmdarstellung tragen erheblich zu diesem Eindruck bei. Ein weiteres typisches Element in der Kunst von Closs sind die kreisbogenförmig angebrachten Schriftbänder mit einer Mischung schwarzer und roter Buchstaben, letztere immer am Wortanfang. (aus: http://www.dr-bernhard-peter.de/Heraldik/seiten/exlibris37.htm). Auf Banderole bezeichnet 'Otto Haak 1906'. - Otto Haak (früher Haack) war ein grosser Mäzen der Exlibriskünstler, unzählige Exlibris liess er von den namhaftesten Künstlern seiner Zeit für sich entwerfen. Er war Buchhändler in Berlin (ibid.).‎

Bookseller reference : G0312174

‎CORONELLI Vincenzo (Venezia 1650 - 1718)‎

‎Allegoria Gran Bretagna‎

‎Opera tratta dall’Isolario dell’Atlante Veneto del P. Coronelli, In Venetia MDCXCVI. Coronelli visse un periodo di straordinaria fecondità editoriale a partire dal 1689, quando ebbe la cattedra di geografia presso l'Università alle Procuratie, con la pubblicazione, nel 1690, del primo volume dell'Atlante Veneto. In effetti sotto il nome di Atlante Veneto va tutta la raccolta di tredici opere composte nell'arco del decennio successivo, dall'Isolario allo Specchio del mare. L'Isolario mira, con una barocca e minuziosa ricerca del dettaglio, alla celebrazione dei possedimenti della Serenissima. Monumentale raccolta di carte e vedute di isole, rappresenta l'ultimo degli “isolari” concepiti, che, tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, vennero progressivamente soppiantati dagli atlanti di moderna concezione, opere a stampa caratterizzate da crescente precisione scientifica e da sempre minore pregio artistico. Sulla scia delle nuove conquiste coloniali le rappresentazioni cartografiche vennero ad assumere un carattere sempre più tecnico, fino ad allora piuttosto arbitrario. Incisione in rame, in perfette condizioni. A finely engraved allegorical frontispiece by the eminant cartogapher Vincenzo Maria Coronelli.This highly attractive composition features the Royal Arms of England, including a garter featuring the motto: 'Honi Soit Mal Qui Pense' (Evil to him who thinks Evil). Below is the allegorical figure of Hercules bearing a tablet with another English royal motto: 'Dieu et Mon Droit' (God and my Right). To the right is the personification of the Enlgish Empire, 'Britannia', bearing the sceptre and orb of royal authority. To the right is St. George, the patron saint of England, slaying a Dragon. Likwise, Britannia and Hecules are shown to be vanquishing Britain's enemies below. The rhetoric is one of unadulterated Anglo power during a period when England was engaged in a long series of wars with Louis XIV's France. The map is taken from Isolario dell’Atlante Veneto del P. Coronelli, In Venetia MDCXCVI. Coronelli lived a period of extraordinary editorial fecundity starting from 1689, when he had the chair of geography at the University at the Procuratie, with the publication, in 1690, of the first volume of the Atlante Veneto. Under the name of Atlante Veneto goes the entire collection of thirteen works composed over the next decade, from the Isolario to the Specchio del mare. The Isolario aims, with a baroque and meticulous search for detail, to celebrate the possessions of the Serenissima. Monumental collection of maps and views of islands, represents the last of the "isolarios" conceived, which, between the end of the seventeenth and the beginning of the eighteenth century, were gradually supplanted by modern atlases, printed works characterized by increasing scientific precision and less and less artistic value. In the wake of the new colonial conquests, cartographic representations came to assume an increasingly technical character, until then rather arbitrary. Copperplate in very good condition.‎

‎CORONELLI Vincenzo (Venezia 1650 - 1718)‎

‎Gli Argonauti‎

‎Affascinante incisione che mostra strumenti cartografici e simboli allegorici, con un Globo Terrestre orientato verso il Polo al centro. Esemplare tratto dall’ Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana e Politica degli Imperi, Regni, Provincie, e Santi dell’Universo […] In Venetia MDCXC. Coronelli visse un periodo di straordinaria fecondità editoriale a partire dal 1689, quando ebbe la cattedra di geografia presso l'Università alle Procuratie, con la pubblicazione, nel 1690, del primo volume dell'Atlante Veneto. In effetti sotto il nome di Atlante Veneto va tutta la raccolta di tredici opere composte nell'arco del decennio successivo, dall'Isolario allo Specchio del mare. L'opera era intesa come un'estensione dell'Atlas Maior di Blaeu. Non è una semplice raccolta di mappe, ma piuttosto "un compendio di informazioni geografiche, cosmografiche e scientifiche... sulla scienza e la geografia italiana contemporanea" (Scammell). Oltre alle mappe, il primo volume include molte delle celebri tavole navali di Coronelli, molte con i bordi "farnesiani" stampati separatamente e commissionati appositamente dal patrono di Coronelli, Ranuccio II Farnese, duca di Parma. Incisione in rame, magnifica prova con pieni margini, in perfetto stato di conservazione. Bibliografia Ermanno Armao, Vincenzo Coronelli (Firenze, 1944), nn.59-60, p.237. Fascinating engraving showing cartographic instruments and allegorical symbols, with a globe oriented toward the Pole at the center. Example taken form Corenelli’s Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana e Politica degli Imperi, Regni, Provincie, e Santi dell’Universo […] In Venetia MDCXC. Coronelli lived a period of extraordinary editorial fecundity starting from 1689, when he had the chair of geography at the University at the Procuratie, with the publication, in 1690, of the first volume of the Atlante Veneto. Under the name of Atlante Veneto goes the entire collection of thirteen works composed over the next decade, from the Isolario to the Specchio del mare. The work was intended as an extension of Blaeu’s Atlas Maior. It is no mere collection of maps, but rather “a compendium of geographical, cosmographical, and scientific information... on contemporary Italian science and geography” (Scammell). As well as maps, the first volume includes several of Coronelli’s celebrated naval plates, many with the separately-printed “Farnese” borders especially commissioned by Coronelli’s patron, Ranuccio II Farnese, Duke of Parma. Copperplate, with full margins, very good condition. Very rare. Literature Ermanno Armao, Vincenzo Coronelli (Florence, 1944), no.59, no.60 and p.237.‎

‎CORONELLI Vincenzo (Venezia 1650 - 1718)‎

‎Idrografia‎

‎Galeone con vessillo recante il titolo “Idrografia”. Esemplare tratto dall’ Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana e Politica degli Imperi, Regni, Provincie, e Santi dell’Universo […] In Venetia MDCXC. Coronelli visse un periodo di straordinaria fecondità editoriale a partire dal 1689, quando ebbe la cattedra di geografia presso l'Università alle Procuratie, con la pubblicazione, nel 1690, del primo volume dell'Atlante Veneto. In effetti sotto il nome di Atlante Veneto va tutta la raccolta di tredici opere composte nell'arco del decennio successivo, dall'Isolario allo Specchio del mare. L'opera era intesa come un'estensione dell'Atlas Maior di Blaeu. Non è una semplice raccolta di mappe, ma piuttosto "un compendio di informazioni geografiche, cosmografiche e scientifiche... sulla scienza e la geografia italiana contemporanea" (Scammell). Oltre alle mappe, il primo volume include molte delle celebri tavole navali di Coronelli, molte con i bordi "farnesiani" stampati separatamente e commissionati appositamente dal patrono di Coronelli, Ranuccio II Farnese, duca di Parma. Incisione in rame, magnifica prova, con pieni margini, in perfetto stato di conservazione. Bibliografia Ermanno Armao, Vincenzo Coronelli (Firenze, 1944), nn.59-60, p.237. Galleon with banner with the title “Idrografia”. Example taken form Corenelli’s Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana e Politica degli Imperi, Regni, Provincie, e Santi dell’Universo […] In Venetia MDCXC. Coronelli lived a period of extraordinary editorial fecundity starting from 1689, when he had the chair of geography at the University at the Procuratie, with the publication, in 1690, of the first volume of the Atlante Veneto. Under the name of Atlante Veneto goes the entire collection of thirteen works composed over the next decade, from the Isolario to the Specchio del mare. The work was intended as an extension of Blaeu’s Atlas Maior. It is no mere collection of maps, but rather “a compendium of geographical, cosmographical, and scientific information... on contemporary Italian science and geography” (Scammell). As well as maps, the first volume includes several of Coronelli’s celebrated naval plates, many with the separately-printed “Farnese” borders especially commissioned by Coronelli’s patron, Ranuccio II Farnese, Duke of Parma. Copperplate, with full margins, very good condition. Very rare. Literature Ermanno Armao, Vincenzo Coronelli (Florence, 1944), no.59, no.60 and p.237.‎

‎CORONELLI Vincenzo (Venezia 1650 - 1718)‎

‎Vinc: Coronelli Min. Con. Cosmografo della Serenis. Repub. di Venetia‎

‎Ritratto di un giovane Vincenzo Maria Coronelli, inciso per il suo Corso geografico universale, o sia la terra divisa nelle sue parti e subdistinta ne' suoi gran regni. Esposta in tavole geografiche ricorrette et accresciute di tutte le nuove scoperte, ad uso dell'Accademia Cosmografica degli Argonauti dal Padre Maestro Vincenzo Coronelli M. C. Cosmografo della Serenissima Republica di Venetia. Dedicata alla Santità di Nostro Signore Innocenzo XII. P. I. In Venetia, a spese dell'autore. MDCXCII. Coronelli visse un periodo di straordinaria fecondità editoriale a partire dal 1689, quando ebbe la cattedra di geografia presso l'Università alle Procuratie, con la pubblicazione, nel 1690, del primo volume dell'Atlante Veneto. In effetti sotto il nome di Atlante Veneto va tutta la raccolta di tredici opere composte nell'arco del decennio successivo, dall'Isolario allo Specchio del mare. In realtà solo alcune di tali opere possono definirsi atlante, e sono di valore molto disuguale, dato che si passa da opere originali e fondamentali come quelle citate o il Corso Geografico ad opere di compilazione o semplici raccolte di vedute. Il Corso Geografico uscì in diverse edizioni con numeri diversi di carte - sessantotto tavole nel 1689-92; di centosettantatré tavole nel 1692; duecentosessanta tavole, nel 1694-97 - che venivano vendute anche separatamente, al ritmo di sei carte al mese per due anni. Le carte furono incise tra il 1688 e il 1692 nell'attrezzatissima officina cartografica del convento dei Frari, dove lavoravano anche incisori stranieri.  Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Scarce portrait of a young Vincenzo Maria Coronelli, engraved for his Corso geografico universale, o sia la terra divisa nelle sue parti e subdistinta ne' suoi gran regni. Esposta in tavole geografiche ricorrette et accresciute di tutte le nuove scoperte, ad uso dell'Accademia Cosmografica degli Argonauti dal Padre Maestro Vincenzo Coronelli M. C. Cosmografo della Serenissima Republica di Venetia. Dedicata alla Santità di Nostro Signore Innocenzo XII. P. I. In Venetia, a spese dell'autore. MDCXCII. Coronelli lived a period of extraordinary editorial fecundity starting from 1689, when he had the chair of geography at the University at the Procuratie, with the publication, in 1690, of the first volume of the Atlante Veneto. Under the name of Atlante Veneto goes the entire collection of thirteen works composed over the next decade, from the Isolario to the Specchio del mare. In reality, only some of these works can be defined as atlas, and are of very unequal value, since we go from original and fundamental works such as those mentioned or the Corso Geografico to works of compilation or simple collections of views. The Corso Geografico came out in several editions with different numbers of maps - sixty-eight maps in 1689-92; one hundred and seventy-three maps in 1692; two hundred and sixty maps in 1694-97 - which were also sold separately, at the rate of six a month for two years. The maps were alle engraved between 1688 and 1692 in the well-equipped cartographic workshop of the Frari convent, where foreign engravers also worked.  Copperplate, very good condition.‎

‎Cossmann, Hans‎

‎Eigner : F. Freiherr v. Dalberg.‎

‎[1909]. Radierung a. festem Papier (13.9 x 13 cm, Platte 10.4 x 9.4 cm), am Rand der Schriftbanderole in der Platte signiert 'Cossmann'. Wenig Gebrauchsspuren, verso in den oberen Ecken Spuren u. Reste einer alten Montierung. Gesamthaft recht gutes Exemplar in kräftigem Abzug, partiell mit dezentem Plattenrand.‎

‎WVZ Nr. 27. - Sujet 'Überfall auf der Brücke vor der Engelsburg in Rom': komplexe, ansatzmässig symbolistische Darstellung mit der von der Engelsburg überhöhten Tiberbrücke unter einem dieselbe überdachenden Schildarm, von welchem links die Schriftbanderole ausgeht mit Bezeichnung 'Ex libris F. Freiherr v. Dalberg', auf der Brücke gegen einander kämpfende Krieger; auf der Banderole aufliegend die sog. Alte Römisch-Deutsche Kaiserkrone, darunter das Wappen der Dalberg als Kämmerer (od. 'Cämmerer') von Worms, weitgehend entsprechend demjenigen im Scheitel des Turmgewölbes der Pfarrkirche St. Alban in Gabsheim (Landkreis Alzey-Worms, Rheinland-Pfalz), wo die Freiherren von Dalberg Ortsherren waren. - "Durch den Erwerb der Reichsherrschaft Dalberg wuchsen Ansehen und Einfluss der Kämmerer von Worms derart, dass sie seit dem durch Kaiser Friedrich III. 1452 auf der römischen Tiberbrücke an Wolff, Kämmerer von Worms, erteilten Ritterschlag bei jeder Kaiserkrönung zuerst vor allen übrigen Edelleuten mit dem stereotyp gewordenen Rufe des Reichsherolds: Ist kein Dalberg da? zum Ritterschlag gefordert wurden. [..] Die einzig noch existierende Linie Dalberg-Heßloch mit dem Sitz in Datschitz (Mähren) war durch das 1810 angetretene Erbe der ausgestorbenen Grafen von Ostein dorthin verpflanzt worden." (NDB).‎

Bookseller reference : G0312141

‎Crispolti, Enrico - Sanguinetti, Edoardo‎

‎Valeriano Trubbiani‎

‎Mm 240x200 Brossura editoriale di 45 pagine con illustrazioni in nero. Lievi segni d'uso alla quarta di copertina. A cura di Brenno Bucciarelli. Buono stato. Spedizione entro 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

MareMagnum

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Foligno, IT
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‎DE SALIGNAC FENELON François de‎

‎Traité d'allégorie scripturale.‎

‎Nantes Grimaud 1892 Nantes, Imp. Emile Grimaud, 1892, 324 p., broché, 25x17cm, des défauts sur la couverture (dos insolé, des taches de liquide sur le premier plat, second plat un peu sali), une petite étiquette sur le haut de la page de garde, sinon intérieur propre.‎

‎Merci de nous contacter à l'avance si vous souhaitez consulter une référence au sein de notre librairie.‎

Bookseller reference : 107224

Livre Rare Book

Librairie Diogène
Lyon France Francia França France
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‎Deguileville, Guillaume, de; Bunyan; John; Hill, Nathaniel.‎

‎THE BOOKE OF THE PYLGRYMAGE OF MAN: THE ANCIENT POEM OF GUILLAUME DE GUILEVILLE, ENTITLED LE PHLERINAGE DE L'HOMME, COMPARED WITH THE PILGRIM'S PROGRESS OF JOHN BUNYAN.‎

‎pp. xvi, 42 (2) lxviii + Plates (some in color). 4to. 27 cm. Attractive original full blue cloth binding, lettered in gold. Edited and translated by Nathaniel Hill, Katherine Isabella Cust, John Lydgate (Ca. 1370-1451), and others. The wonderful woodcuts are from the Paris edition of 1511. First Edition thus. Scarce. **PRICE JUST REDUCED! W144‎

‎Delaune, Etienne - 1518/19 - wohl Paris 1583 - in der Art des‎

‎Allegorie der Musik.‎

‎o.J. Kupferstich, auf Bütten. 9,6:6,5 cm. Ausgezeichneter Druck, bis über die Einfassungslinie geschnitten. Rückstände früherer Montierung verso.‎

Bookseller reference : 077-A

Antiquariat.de

Galerie Joseph Fach GmbH
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‎Derla, Luigi‎

‎L' isola, il velo, l'ara : allegoria e mito nella poesia di Ugo Foscolo‎

‎Derla, Luigi L' isola, il velo, l'ara : allegoria e mito nella poesia di Ugo Foscolo. Genova, E.C.I.G. 1984 - TS.3 italian, 283 Opera con copertina morbida in brossura. 283 p. ; 21 cm. \\I. TS.3‎

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