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Orchidea Solista
Racconti segreti. I riti dell'amore
br. L'autrice di "Racconti segreti", attraverso la protagonista Marika, rivela ai lettori un nuovo senso dell'amore fisico inteso come leggerezza, piacere, passione e sentimento. In una società dove "Tutto va consumato sempre e di più" il rituale di un Amore senza vergogna diviene espressione di una nuova umanità.
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Orczy Emma
La primula rossa
br. Parigi, anno di grazia 1792. Il Regime del Terrore semina il caos. I "maledetti aristos", sventurati discendenti delle famiglie aristocratiche francesi, vengono mandati a morte dall'implacabile tribunale del popolo: ogni giorno le teste di uomini, donne e bambini cadono sotto la lama della ghigliottina. Ma in loro aiuto interviene un personaggio inafferrabile e misterioso, il quale, attraverso rocambolesche e ingegnose fughe, riesce a portare oltremanica i perseguitati del regime, nella libera Inghilterra. Dietro di sé non lascia tracce, se non il proprio marchio: un piccolo fiore scarlatto, che gli varrà il soprannome di Primula Rossa. Ma quale identità si cela dietro questo pseudonimo? Chi è l'audace salvatore, disposto a rischiare la propria vita in nome della nobile causa? L'incognita ossessiona l'astuto e crudele funzionario del governo francese Chauvelin e affascina l'alta società inglese: ma la soluzione del mistero si rivelerà tanto insospettabile quanto geniale. "La primula rossa", primo di un ciclo di romanzi scritto da Emma Orczy, è stato pubblicato nel 1905. Come scrive oggi Hilary Mantel, «la sua vera forza scaturisce dalla vivida qualità cinematografica della scrittura»: le immagini perfettamente inquadrate, l'emotività travolgente dei personaggi e l'equilibrio efficace tra narrazione e dialoghi hanno infatti conquistato generazioni di lettori e ispirato innumerevoli adattamenti per cinema, televisione e teatro. Ibrido tra spy story, romance e romanzo d'avventura, il ciclo della Primula rossa viene qui presentato in una nuova traduzione.
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Orczy Emma
Voto di sangue. Le avventure della Primula Rossa
br. Francia, 1784. Paul Déroulède è un borghese entrato a far parte degli ambienti aristocratici in virtù della sua ricchezza, senza però esserne davvero accettato. Durante una serata mondana, a causa di una parola fuori posto, viene coinvolto in un duello che costerà la vita al suo avversario, il giovane Visconte de Marny. All'inizio del regno del Terrore, nell'estate del 1793, la Francia è cambiata e le origini borghesi di Déroulède gli sono valse la fiducia del popolo: il cittadino-deputato, grande benefattore, è infatti molto stimato. Un uomo gentile, pronto a rischiare la propria sicurezza e quella delle persone a lui care per salvare una ragazza di origini aristocratiche che si è attirata la furia della folla e accoglierla in casa sua. Ma Juliette, la ragazza, l'aristo, è la sorella del Visconte de Marny e ha solennemente giurato davanti a Dio che avrebbe fatto ogni cosa in suo potere per uccidere Paul Déroulède, o perlomeno provocarne la rovina. E nei giorni in cui la ghigliottina continua a reclamare nuovo sangue, mentre il popolo esulta furioso, non sembra affatto difficile mantenere questo giuramento. Quando però Juliette incontra la persona che ha odiato per un decennio, scopre che questi è un uomo buono e compassionevole. Ma il suo voto è solenne e non può più tirarsi indietro. Pubblicato per la prima volta nel 1906, "Voto di sangue" è il sequel de "La Primula Rossa".
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Orczy Emma; Carlotti G. (cur.)
La primula rossa
br. Nel 1792, Parigi è sconvolta dal regime del Terrore imposto dai giacobini. La ghigliottina reclama ogni giorno il suo pegno di sangue, decine di teste aristocratiche. L'ultima speranza per la nobiltà francese sta nel misterioso eroe che organizza la spericolata evasione e il successivo espatrio dei condannati a morte armato solo della propria inventiva e utilizzando i più impensabili travestimenti: la Primula rossa, così chiamata perché ogni volta la sua prossima impresa è annunciata da un biglietto di sfida firmato con uno scarlatto simbolo floreale... "La Primula rossa" è uno dei più fortunati romanzi di tutti i tempi. L'autrice, Emma Orczy, ha saputo trasporre genialmente le convenzioni del feuilleton e del romanzo di cappa e spada nella sensibilità del Ventesimo secolo, l'era della velocità, dell'elettricità e del cinematografo, creando una storia incalzante che non tralascia alcuna delle convenzioni del romanzo popolare del secolo precedente proponendole però con i ritmi del nascente cinematografo, e inventando il primo supereroe mascherato della storia, archetipo di un colossale filone dell'immaginario moderno (senza dimenticare la vera protagonista, Marguerite, uno dei primi esempi nella letteratura popolare di donna non sottomessa, libera e ardita). Non a caso da "La Primula rossa" sono germinate innumerevoli trasposizioni per il grande e piccolo schermo.
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ORDIONI Pierre
Le secret de Darlan. 1940-1942. Le vrai rival de De Gaulle.
Broch?. 300 pages.
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Orecchia Antonio Maria
Il «fiume carsico». Federalismo e centralismo nel dibattito pubblico tra Lombardia e Italia (1945-1953)
br. Nella storia dell'Italia contemporanea il dibattito sul centralismo, sul federalismo e sulle libertà locali ha l'immagine di un «fiume carsico» che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l'opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese. Questo volume affronta uno di quei momenti: terminata la Seconda guerra mondiale e mentre procedeva la ricostruzione anche il nuovo ordinamento dello Stato - o, come disse Ivanoe Bonomi, «distruggere la vecchia impalcatura dello Stato, quale è uscito dalla prova di oltre ottant'anni, e sperimentarne una nuova» - era considerato una riforma necessaria per creare un'autentica democrazia. In tale ricostruzione, morale e materiale, era investito anche il mondo della stampa ora tornata libera, cui era assegnato il delicato compito di accogliere e convogliare la voce dei cittadini, interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà che non poteva essere ignorata dalla classe dirigente. Attraverso dunque il dibattito sulle oltre cinquanta testate pubblicate in Lombardia tra il 1945 e il 1953 il volume ripercorre la parabola delle autonomie in quella decisiva fase storica e mostra quanto sul federalismo e sul centralismo si giocò una partita tutta politica, influenzata anche dall'affermarsi della «Repubblica dei Partiti» e della Guerra Fredda, un nuovo equilibrio geopolitico mondiale che non poteva non avere ricadute sulla politica interna del paese.
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Orecchio Davide
Città distrutte. Sei biografie infedeli
ril. In Città distrutte, fascismo, comunismo, guerra fredda offrono lo sfondo tutt'altro che inerte a sconfitte e atti mancati di questi personaggi in cui scorre sangue umano. Inanità e sopraffazione segnano le tappe di formazioni impossibili, di un puntuale «disavvenire»: una giovane desaparecida regala la propria identità a una compagna di cella; un anziano bracciante molisano non trova riscatto come deputato del Pci dopo una vita di fallimenti; una poetessa muore senza aver pubblicato neppure una riga. Il secolo breve si è lasciato alle spalle un paesaggio di macerie. Davide Orecchio vi si aggira come un archeologo, chiedendosi che fine abbiano fatto le vite finite: tenta di rintracciare il fantasma di due spalle e un sorriso, i risvegli, le domeniche al parco, i sopori di un uomo. Non racconta la Storia ma la storia di un desiderio. Tra camposanti e bombe inesplose, ritrova suppliche che scivolano tra i denti come infissi in rovina, labbra stinte come intonaci, ricostruisce con i cocci la forma di ciò che non è stato mai. Perché, se la vita è un reperto e il passato è solo carta, scrivere una città distrutta - una biografia - è costruire un'ipotesi attorno a un'assenza. Ecco allora che lo stile dischiude il suo compito: dare forma al vuoto. Ecco la letteratura come ribellione velleitaria all'oblio, riscatto di una materia di calcinacci, frantumi e vestigia quando tutto è ormai compromesso e disgregato. Ecco sei vite che avrebbero potuto essere ma non sono state, come quelle di ognuno di noi. Postfazione di Goffredo Fofi.
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Orecchio Davide
Il regno dei fossili
ril. La storia di Andreotti è la nostra storia e la storia d'Italia: un regno dei fossili in cui il vecchio resiste ostinatamente al nuovo. Ed è anche la storia di una ragazza, di nome Albina, che di questo supereroe ormai prossimo alla morte - di cui da bambina intravedeva la villa estiva dalla casa del nonno - fa la sua ossessione. Un tormento che non la lascerà nemmeno quando entrambi, terminata la loro esperienza terrena, si troveranno finalmente insieme per scoprire cosa c'è al di là, dopo la vita. Nel suo nuovo romanzo, "Il regno dei fossili", Davide Orecchio intreccia continuamente realtà storica e finzione; riporta alla luce, sotto mentite spoglie, pagine dei diari del presidente del partito di Dio, in cui l'orfano democristiano annotava come in un referto medico l'elettrocardiogramma dell'Italia - la fine della guerra, il piano Marshall, il rapimento di Aldo Moro -; insinua nella verità immagini inafferrabili di un presente che assomiglia al nostro e visioni da un futuro artificiale, in un'opera che si fa biografia impossibile di un uomo, di una nazione e, infine, di tutti noi.
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Orecchio Davide
Mio padre la rivoluzione
br. "Mio padre la rivoluzione" è una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio attorno alla storia e al mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell'ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) a personaggi minori ma non per questo meno affascinanti. Davide Orecchio lavora sulla storia con gli strumenti della letteratura, ne racconta versioni altre e ne esplora possibilità non accadute: in questo libro Trockij è ancora vivo nel 1956 e medita sull'invasione sovietica dell'Ungheria e su Chruscév che rinnega Stalin. Qualche anno dopo, il giovane Robert Zimmerman entra in una libreria di Hibbing, Minnesota, e scopre i testi di Trockij, non diventa Bob Dylan ma compone altre bellissime canzoni rivoluzionarie come «The End of Dreams». Qui, proprio come nella realtà e oltre essa, il poeta Gianni Rodari che «ha il problema della fantasia» scrive un reportage dalla Russia per il centenario della nascita di Lenin. In "Mio padre la rivoluzione" la «controstoria» è una chiave offerta al presente per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, ed è anche una guida per immaginare i futuri possibili. Con uno stile originalissimo, Davide Orecchio racconta il sogno e l'incubo della storia, le peripezie e le passioni, i destini aperti degli uomini.
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Orecchio Davide
Stati di grazia
br. Nella Sicilia viscerale degli anni cinquanta il maestro di scuola trentenne Paride Sanchis vive una quotidianità grigia, ordinaria, soffocante: una moglie ormai distante, una figlia impaurita dai continui sbalzi d'umore del padre, l'ennesimo allievo che abbandona la classe per lavorare al fianco dei genitori, nei campi o in miniera. Quando Bartolo, il suo alunno silenzioso che amava studiare, muore schiacciato da una roccia in una zolfara, Paride crolla e disperato acquista un biglietto per Buenos Aires facendo perdere le sue tracce. Ma non sarà lui a partire: con i documenti e il biglietto di Sanchis un altro uomo prende il mare, anche lui in cerca di salvezza e di una nuova vita. In Argentina, l'altro Paride trova la violenza della dittatura e la contestazione, si innamora di una donna, Ximena, poi la perde, trascinata in un centro di detenzione e torturata. Alle tragedie di queste vite rispondono altre voci, in movimento sulla tratta opposta: Matilde che fugge dal marito violento, sceglie la guerriglia, assalta una banca dopo essersi rifugiata da Arturo; Arturo, tipografo in Argentina e poi a Roma con Johnny, la protegge e non la dimentica anche quando l'abbandona per salvare la compagna Aurora; Aurora, nome di battaglia Sylvia Plath, che ha amato un medico, ha scelto l'esilio e ora ama Rosa; Johnny, giovane esule argentino con una moglie tedesca e un segreto vergognoso da nascondere...
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Orecchio Davide
Storia aperta
br. "Chi siamo noi?", ci chiediamo all'inizio di questo romanzo. "Noi siamo ignoranti. Noi siamo, in miliardi di pixel, gli eredi", coloro che vivono ormai fuori della linearità storica, dove il solo modo per capire i nostri padri è studiare. Così, in principio c'è un padre bambino, appena nato e già pronto ad affrontare il Novecento perché è un "bambino diacronico", "creatura della durata". Grazie alle parole che ha scritto - perché i bambini diacronici hanno lasciato montagne di parole, con le loro grafie sghembe, i loro dattiloscritti, telegrammi, articoli, faldoni - possiamo seguirne i passi attraverso il secolo breve, che non lo è stato affatto per chi come lui lo ha vissuto in ogni suo palpito. L'educazione fascista, l'amore con Michela, l'Etiopia, il fronte greco-albanese; la consapevolezza, l'adesione al comunismo, la Resistenza; la militanza politica che assorbe ogni altra vocazione, anche quella di padre, di scrittore; il terrorismo, poi il destino del partito, le verità, la perdita di identità; la vecchiaia come un "brodo sugli occhi" attraverso cui cercare di credere ancora. Questa la sorte di Pietro Migliorisi, protagonista di "Storia aperta" ed eteronimo di tanti uomini e donne della sua generazione: Davide Orecchio li riporta in vita attraverso una vertiginosa tessitura delle proprie parole e di quelle (in larghissima parte inedite) lasciate dal padre Alfredo Orecchio, insieme ai testi di molti comprimari, di cui nella Nota finale è offerto un toccante catalogo. In queste pagine avviene una moderna nékyia, la rievocazione di coloro che vissero in un tempo altro, nel quale splendeva il sole dell'avvenire, e si compie l'impresa di un romanzo in cui la polvere di tante voci ne compone una sola. Davide Orecchio insegue il mistero di un padre sconosciuto, ne indaga le traiettorie possibili, si impone un ferreo rigore documentario ma al tempo stesso permette alla fantasia di colmare lacune, sognare destini. Nel silenzio del passato, nel buio dell'inchiostro, cerca la luce.
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Orecchio Gianfranco
L'isola da dimenticare
br. Mancano pochi mesi al suo matrimonio quando Lèonard Gauthìer, stimato docente di Strategia dell'Università di Parigi, si reca a Cuba per relazionare al congresso internazionale. Il professore è un esperto ed appassionato subacqueo ed ha in programma anche un corso avanzato di immersioni sulla barriera corallina. L'incontro con l'istruttrice, una bellissima creola che si innamorerà perdutamente di lui, porterà al susseguirsi di drammatici eventi che vedranno protagonisti anche uno skipper che ha appena attraversato l'Atlantico in catamarano e la futura moglie del professore, commissario di polizia, accorsa dalla Francia. Sullo sfondo dei Caraibi e della barriera corallina, una storia intensa di mare e di sesso che, attraverso emozioni e colpi di scena, si concluderà in modo inimmaginabile.
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Orecchio Gianfranco
La signora del mare
brossura Una vacanza programmata per soli uomini. Ma all'improvviso spunta una donna misteriosa, affascinante e inquieta che parte in barca a vela verso la Grecia con il suo medico di famiglia, dopo avergli confidato il segreto di un amore impossibile. E così Deborah conosce a bordo un detective, un dentista e uno skipper provetto subacqueo. All'ultimo momento si imbarca anche un libraio, in apparenza serafico e gioviale, che in realtà nasconde il suo vero scopo: liberare una giovane greca, figlia della sua compagna, da un pericoloso malvivente. Durante il viaggio, l'intraprendente protagonista diventerà la "Signora del mare". Conquisterà l'attenzione e la simpatia di tutti gli uomini a bordo, convincendoli ad aiutare il libraio che le ha rivelato le sue reali intenzioni. Comincia così l'avventura per mare e per terra, all'insegna di vicende avvincenti, ma anche di un'acuta e intensa introspezione. Sullo sfondo delle isole Ionie i personaggi viaggiano, ciascuno con la propria storia, tra veleggiate, immersioni e lauti convivi, che si alternano a pericoli, emozioni e colpi di scena...
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Orecchio Guido N.
La memoria dell'acqua
brossura
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Orefice Carlotta
Quegli attimi di felicità
brossura Smettetela di definire i disabili persone fuori dal comune, hanno solo più coraggio di vivere questa intensa vita.
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Oreglia Laura Stefania
Dal matto al mondo
brossura Una storia avvincente in cui i personaggi prendono le caratteristiche degli Arcani Maggiori dei Tarocchi e gli eventi si vestono di mistero. Ma non è magia, è solo vita.
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ORELETSY, Vasyl / R. YENDYK / Slava STETZKO
The Ukrainian Review. A Quarterly Magazine. Volume IX. No. 1-2. Spring-Summer 1962.
London:, The Association of Ukrainians in Great Britain., 1962. 144 S. Original Karton mit Deckeltitel. Einband leicht berieben, kaum Gebrauchsspuren, insgesamt guter Zustand. Original boards, generally good condition.
Referenz des Buchhändlers : 31832A
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Orelli Giorgio
Un giorno della vita
br. "Ripubblicato a più di cinquant'anni dalla prima edizione, 'Un giorno della vita' ha un sapore letterario del tutto originale. Il titolo rinvia ai versi finali di una poesia di Mario Luzi, Come tu vuoi: 'È un giorno dell'inverno di quest'anno, / un giorno, un giorno della nostra vita'. Il suo senso profondo va tuttavia ben al di là della citazione-omaggio. In un'intervista del 2001, Orelli ricordò di aver sempre pensato che l'idea che si nasce, si vive, s'invecchia e poi si muore era troppo scontata e non confortava la sua mente. 'Inclino invece a pensare' diceva 'che ogni giorno in qualche modo contiene tutta la vita, e va dunque vissuto con attenzione a se stessi e alla realtà'. Raccontare 'un giorno della vita' avrà dunque voluto dire per Orelli concentrare in un breve spazio quanto accade di sperimentare, in gioie e dolori, nel corso di un'intera esistenza. La poesia di Orelli ha influenzato almeno un paio di generazioni dopo la sua e continua a essere letta e studiata. Ci si potrebbe chiedere allora quale sia stato l'influsso, visibile o sotto traccia, di questo tipo di racconto e soprattutto di questa sua scrittura 'gustosa, lievemente eccitata dal suo piacere inventivo, nitida e precisa e sempre imprevista' (Bilenchi e Luzi). Come che sia, 'Un giorno della vita', che Giorgio Orelli avrebbe voluto riscrivere e rielaborare, è oggi un libro ritrovato, e restituito ai suoi lettori, vecchi e nuovi. E questo è quello che più conta." (dalla postfazione di Pietro De Marchi)
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Orelli Giovanni
Di una sirena in parlamento
brossura
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Orengo Nico
Hotel Angleterre
br. "Quella penna che non ho visto è l'emozione più forte e la curiosità intellettuale più intensa della lunga giornata. E quando rientriamo in albergo sento di avere in mano il capo di una lenza che a tirarla, piano piano dall'Europa mi farà passare la porta verso la Russia". "Quella penna" è la penna che Goethe donò a Puskin, e della quale non si trova traccia. Parte così, da un filo sottile che si dipana, da una traccia d'inchiostro fantasma, una "indagine narrativa" tra viaggi e ricordi, letture e suggestioni, incontri e ricordi familiari, nel mito della Grande Russia. Alla ricerca "di un dono, di un omaggio, di un'eredità poetica, di un sentimento, di una scintilla vitale".
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Orengo Nico
La curva del latte
brossura È una notte dolce sul mare che profuma di gelsomino e fico. Una notte buona per pescare i totani, per consumare intrighi e tradimenti. Poi un grido esplode nel buio, illuminando a giorno il piccolo paese sulla curva del Latte. È come l'inizio di un viaggio tra memoria e modernità. La ribelle Jolanda ha un figlio da un padre segreto mentre strani avvenimenti turbano gli umori di Libero e dei suoi uomini, incaricati dal Partito di tenere sotto controllo campagne e paese in tempo di elezioni. Intanto le beghine reclamano la testa trafugata della Vergine di Sant'Anna, il ricordo favoloso del matrimonio di Grace Kelly continua ad aleggiare nell'aria e sulle colline appare l'ultimo mostro creato dalla bizzarria del conte Voronoff. Dopotutto è il 1957, e mentre il paese ribolle di passioni civili e amorose il cielo è attraversato dallo Sputnik e dalle note di una canzone fatta solo di blu che meriterebbe di andare al Festival di Sanremo. Il ritratto in acquaforte, ironico e appassionato, di un'Italia che sembrava sparita appena ieri.
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Orengo Nico
La guerra del basilico
br. Un'alga assassina, la Caulerpia Taxifolia, infesta in modo misterioso la Riviera di Ponente e minaccia tutto il Mediterraneo. Sandra, una biologa italiana in missione a Montecarlo per collaborare col Museo Oceanografico, trova alloggio solo al di qua della frontiera, all'albergo "Tropicana", crocevia di storie e personaggi in fuga, nonché teatro di una storia d'amore perduta nel tempo in cui gli unici indizi restano una gonna gialla e una spropositata pianta di basilico. Il tutto visto da un'albergo che si sfascia, giorno dopo giorno, metafora di un'Italia per troppo tempo pilotata come un Titanic.
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Oreste Cerri
S. Filippo Neri Aneddotico
Oreste Cerri S. Filippo Neri Aneddotico . , Padri Filippini 1939, Copertina: cartonata, con segni d'usura ai margini, ingiallita. Dorso: scolorito, usurato. Sguardi: ingialliti. Frontespizio: ingiallito. Margini delle pagine: ingialliti. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Taglio: ingiallito, con fioriture, irregolare in modo lieve, sporco, in cartoncino millerighe. Legatura: artigianale Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>
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Orfei Ruggero.
GLI ANNI DI LATTA (Osservazioni sull'epilogo della DC)
(Codice SW/2293) In 8° 235 pp. Prima edizione. Brossura editoriale, sovraccoperta. Nuovo. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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Orfeo Alessandro
Fino in fondo
br. La vita di Ivan, giovane ragazzo milanese, scorre tra la monotonia di un lavoro con il padre e l'organizzazione delle nozze con Eleonora, la sua futura sposa. Eleonora però, a causa di una forte dipendenza dall'eroina, non arriverà mai all'altare. La sua morte porterà Ivan a fuggire da tutto ciò che prima era la sua vita, e a mettere in discussione ogni insegnamento e ogni certezza che fino a quel momento aveva. In sella alla sua motocicletta, il ragazzo raggiungerà Madesimo, un piccolo paese sperduto tra le Alpi lombarde. Qui incontrerà Joel, misterioso barista che si rivelerà una guida importante per la vita di Ivan. Grazie a Joel affronterà un viaggio dentro se stesso per ritrovarsi e cominciare a vivere veramente. Un romanzo di grande impatto emotivo, che lascia al lettore un senso di serenità.
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Orff, Carl
Trari-trara der Sommer ist da!
Weinheim/Freiburg, Beltz/harmonia mundi, (1967). [Bilderbuch]. Mit zahlreichen, farbigen Illustrationen von Klaus Winter und Helmut Bischoff. Nachwort: Werner Thomas. 25,8/20,5 cm. 20 ungez. S. (incl. Vorsatz). Farb. ill. OPappband. Hinterer Innendeckel mit Einstecktasche für Single-Schallplatte, diese in unbedruckter, weißer Hülle. Sehr schönes Exemplar.
Referenz des Buchhändlers : 14546
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Organisation Sioniste Mondiale.
20 ANS D'ACTIVITE' SIONISTE 1948-1968.
(Codice EB/1434) In 8º (20,5 cm) 80 pp. Con numerose foto nel testo. Brossura editoriale illustrata, ottimo. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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Organisation Sioniste Mondiale.
ACTIVITES - Faits et Chiffres d'àprès les rapports présentés au 28e Congrès Sioniste. Jerusalm, Chvat 5732, Janvier 1972.
(Codice EB/0478) Octavo (232 mm) 95 pages. Broché, couverture imprimée, titre en rouge. Trés bon exemplaire. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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Orgel, Doris
Sarahs Zimmer
Deutsche Verse von Karlos Thaler. Reinbek, Rowohlt (Lizenz: Diogenes), 1972. Kl.-8vo. Durchgängig illustriert von Maurice Sendak. 16 Bl. Illustrierter Or.-Kart. (rororo rotfuchs, 19). [3 Warenabbildungen]
Referenz des Buchhändlers : 189592
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Orgel-Purper, Liselotte - ausgewählt von Ulrich Völklein
Willst Du meine Witwe werden? Eine deutsche Liebe im Krieg
Berlin: Aufbau-Verlag, 1995. 192 S. ; 22,5 x 18,5 cm ; Pp. ;
Referenz des Buchhändlers : 123108
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Orgeln. - SCHULZE, Herbert:
Eine neue Aufgabe für den Orgelbau unserer Zeit.
4°. 67(1)S. Original englische Broschur mit Original Umschlag mit Deckeltitel. Umschlag am Rücken mit minimalem Einriss, sonst in gutem, sauberen Zustand. Mit einer ausfaltbaren Tafel mit 3 schematischen Abbildungen.
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Orgera Alessio
I martiri
br. Romania, dicembre 1989. Grigore Romanov è un fotogiornalista che vive le ultime turbolente giornate che precedono la caduta del regime di Nicolae Ceausescu. Il suo lavoro in un quotidiano di Bucarest lo conduce in un viaggio attraverso gli eventi contraddittori della rivoluzione rumena. Ambientato in un frangente storico ancora oggi poco chiaro, I martiri racconta la storia di un uomo e di una generazione alle prese con il cambiamento e le sue contraddizioni. Sullo sfondo della rivolta che porta al dissolvimento e poi alla morte del dittatore rumeno, Orgera ricostruisce i giorni, le settimane e i mesi di un'era tragica e grigia, in cui il potere comunista asfissiante viene cancellato in nome di una libertà che tutti agognano ma che pochi sapranno capire. Un romanzo che ci racconta un'epoca attraverso personaggi forti e determinati, protagonisti di un secolo e di una civiltà al tramonto.
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Oria Cecilia
New York New York
br. Chi è Emily, la protagonista del racconto? È una giovane ragazza che realizza il sogno di tanti adolescenti di andare a vivere e a studiare a New York e l' trovare la propria dimensione, come diceva qualcuno in una famosa canzone... Se non ce la fai qui dove ce la puoi fare? Emily è anche l'interprete dei sogni di una ragazzina di quindici anni che nelle sue lunghe giornate di terapia trascorse in ospedale, sente il bisogno di scrivere, quasi come se, presagendo l'ineluttabile, la testimonianza del suo pensiero, delle sue aspettative, dei suoi sogni, e perché no, delle sue paure percepibili in alcuni dei numerosi disegni che abbiamo trovato nei suoi diari e che abbiamo inserito nel libro, potessero svanire per sempre. Tutto invece rimane, indelebile nel tempo, in un libro, per noi. Emily conquista il suo posto al sole, Cecilia pure, anche se in modo diverso, guidandoci per mano in questa nuova avventura dove, se riusciremo con l'aiuto di tutti a dare un'opportunità di salvezza anche a un solo bambino, da lassù qualcuno ci guarderà contento e noi saremo felici di vedere ancora una volta quel meraviglioso sorriso che tanto ci manca.
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Oriani Alfredo 1852 1909. Malavasi A. Fumagalli Giuseppe 1863 1939
La lotta politica in Italia. Origini della lotta attuale 476-1887. Quinta edizione. Curata e riveduta sul manoscritto da A. Malavasi e G. Fumagalli: in two volumes
Firenze : La Voce 1921. Fourth Edition. Good set in original stiff card wrappers with some wear and tear as with age. Remains well-preserved overall; bright and clean. Physical description; in two volumes I & II. Subjects; Italy — Politics and government. Firenze : La Voce unknown
Referenz des Buchhändlers : 266806
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Oriani Alfredo
La bicicletta
br. Il libro di Alfredo Oriani, "La bicicletta", fu pubblicato la prima volta nel 1902 a Bologna presso l'editore Zanichelli e poi nel 1918 a Bari da Laterza nella collana "Opere di Alfredo Oriani". L'editore Capelli di Bologna ne pubblica ben tre edizioni: nel 1925, 1931 e ancora nel 1939, con prefazione di Giovanni Papini, nella collana "Opera omnia di Alfredo Oriani". L'ultima edizione, infine, è pubblicata a Ravenna nel 2002 dall'editore Longo, con prefazione e cura di Ennio Dirani. Il libro non è un romanzo sul ciclismo, né una raccolta di racconti, né un trattato tecnico-sportivo e neppure un manuale pratico sulla bicicletta. Per certi aspetti è qualcosa di diverso, ma anche un po' tutte queste cose insieme. Il libro è una sorta di incunabolo sull'arte ciclistica e sulla passione per questo sport. Al suo esordio la moda delle due ruote non era in realtà tanto condivisa. Anzi, la neonata bicicletta incontrò l'ostilità delle classi popolari, che vi vedevano uno status symbol elitario, a causa dei prezzi elevati delle prime biciclette, peraltro gravate da una sorta di bollo o tassa di circolazione da pagare al Municipio. Oriani, naturalmente, scelse subito da che parte stare e il 23 giugno 1894 esordi capeggiando una manifestazione di ciclisti contro un provvedimento del sindaco di Faenza che consentiva l'ingresso in città ai cosiddetti "cavalli di ferro" soltanto se condotti a mano.
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Oriani Alfredo
Olocausto
brossura
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Oriani Alfredo
Vortice
brossura Romanzo psicologico considerato uno dei massimi capolavori di Oriani, ha per protagonista Adolfo Romani. Uomo mediocre, deluso dalla vita sociale e familiare, Adolfo cerca di uscire dal grigiore quotidiano intrattenendo una relazione con una cantante di operetta e vivendo al di sopra delle proprie possibilità, tanto da apporre una filma falsa a garanzia di una cambiale. Inizia così quel vortice di eventi - ben descritto anche dal progressivo cambiamento dello stile di scrittura del racconto - che caratterizzerà le ultime ore di vita dell'uomo.
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Oriani Pier Giorgio
Il monaco e la volpe
ill. Una favola tenera e struggente? Così "Il monaco e la volpe" appare al suo aprirsi e nel suo svolgimento. E invece è una storia vera, ma di una tale densità e complessità da assumere le polivalenze di una storia esemplare e fin l'andamento di una parabola: nella quale, come ben sappiamo, i fatti assumono i valori del simbolo. E non a caso la prosa stessa par quasi avere il sapore di una preghiera. Ma anche si tratta di un puro raccontare, disponibile a farsi leggere ad ogni età, per quanto di semplice e di coinvolgente allo stesso tempo vi è nel suo distendersi. Semplice il tema, l'incontro di un monaco e di una volpe e il nascere di una sorprendente fraternità tra due mondi pur così lontani; suggestivo il paesaggio, tra boschi, sentieri e stagioni; immediata la disponibilità a farsi leggere; destinata a un lungo ricordo la storia che racconta della vita nella sua semplice assolutezza, nel suo nascere e svolgersi e finire. E nel suo segreto, quello del ricordo che la rende infinita nel suo durare nella memoria. Senza contare che le parole che narrano sono accompagnate da una serie di tavole a colori nelle quali è piena e perfetta la complicità tra il narratore e l'illustratrice [rc].
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ORIEUX Jean
Souvenirs de campagnes.
Cartonn?. 388 pages. Jaquette.
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ORIGINAL DRAWING
An original drawing of jockey parading before the crowd at a racecourse
Self-published. 1960. First edition. Paperback. Good. An original drawing of jockey parading before the crowd at a racecourse. Circa 1960. The crowd in period dress. 420x590mm. A little thumbed creased and marked. <br/><br/> Self-published. paperback
Referenz des Buchhändlers : 021087
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Original-Fotografie
Akt auf Hocker.
Um 1910. 22x17 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 3828A
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Original-Fotografie
Akt in kettensprengender Pose.
Um 1900. 17x11 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 2277B
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Original-Fotografie
Akt in Sessel.
Um 1910. 22,5x17,5 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 3818A
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Original-Fotografie
Akt mit Hüfttuch.
Um 1910. 22x17 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 2235B
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Original-Fotografie
Flagellations-Szene. 2 Nackte Frauen werden von einer weiteren Frau gezüchtigt.
Um 1920. 13,5 x 8,5 cm.
Referenz des Buchhändlers : 2807A
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Original-Fotografie
Frau in knappen Hemdchen mit einer entblössten Brust.
Um 1910. 22x16,5 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 3821A
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Original-Fotografie
Frau mit entblössten Brüsten liegend auf Tisch.
Um 1910. 13x16,5 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 2259B
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Original-Fotografie
Frau mit entblösster Brust vor Spiegel.
Um 1910. 22,5x16,5 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 3817A
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Original-Fotografie
Frau streichelt ihre Brust.
Um 1910. 23x17 cm. Abzug der Zeit. Vintage.
Referenz des Buchhändlers : 4216A
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Original-Fotografie
Frauenakt mit Perlenkette und grossem Tuch.
Vintage. Um 1920. 22 x 15,7 cm. Montiert unter Passepartout.
Referenz des Buchhändlers : 2067B
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