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Lazzarotto Marco
A cosa stai pensando
br. Michele Barbieri non prende sul serio niente e nessuno. In ufficio è circondato da colleghi invidiosi e malevoli; Sandra, la sua compagna, blogger totalmente assorbita dal suo lavoro, ha scelto il nome della loro bambina tramite un sondaggio sui social. I due, più che amarsi, si prendono cura della figlia in un clima freddo e teso. Un giorno Michele rischia di essere travolto da un'auto sulle strisce pedonali. Non succede nulla, ma lui reagisce scagliando contro la vettura un sampietrino trovato lì per terra. Poi fugge, ignaro delle conseguenze del suo gesto. Tornato a casa, scopre che un "pazzo", in centro, ha scagliato un cubetto di porfido contro un'anziana signora, ferendola in modo grave. Qualcuno ha documentato la scena su un post che è diventato virale. Michele decide di continuare la sua vita come se nulla fosse successo. Ma non è facile: non può fare a meno di interrogarsi su se stesso; flirta con Morgana, scrive per sapere se l'ha riconosciuto; cambia il proprio look... E proprio quando smette di comportarsi da brava persona, la sua vita pare volgere al meglio.
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Vanessi P. (cur.)
Mai Molestin. Mai più violenze. Scritti di donne sulla violenza e il femminicidio. Ediz. illustrata
ill., br. Questa antologia, in versione economica con le vignette in bianco e nero, racchiude in sé una mole considerevole di appunti, opinioni, poesie, aforismi, racconti, saggi... Un libro collettivo, scritto da sessantanove donne per lo più sconosciute tra loro, sul tema del femminicidio e della violenza di genere. Donne "comuni" di cui non sappiamo età, religione, posizione sociale, se sono single, maritate, vedove... Appena un nome e un cognome, che leggerete in calce a ogni pezzo. Un libro a tratti duro e impietoso, a tratti poetico e malinconico, proprio come solo le donne forti e vere sanno essere. Un libro fatto col cuore. Un libro fatto da donne: si parla di un'opera che "trasuda umanità", realizzato grazie alla massiccia partecipazione di tante persone che hanno dimostrato che, ancora una volta, da soli si ottiene poco mentre l'unione fa la forza... e la differenza.
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Lessing Doris
Racconti londinesi
br. Non esiste più una popolazione omogenea quanto a mentalità e tradizione, e quindi, colto mentre percorre le medesime strade, beve agli stessi caffè e passeggia negli stessi parchi, ci viene incontro un mondo inglese fatto di diverse etnie, classi, comportamenti sociali. E Londra appare allora popolata di ragazzine incinte, nuovi immigrati, mogli abbandonate, coppie appena formatesi e già in crisi: individui insomma, che devono affrontare l'amore e la gelosia, la solitudine e la vita sociale. E poi c'è l'universo dei bambini, che sembrano trovare una loro dimensione soltanto imitando, in modo grottesco, i grandi; bambini che, trasportati dall'emigrazione, sembrano ancora più fragili.
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Osti D. (cur.)
Le più belle storie di cani. I racconti più commoventi e divertenti di tutti i tempi dedicati ai cani
br. Se è vero che il cane è da sempre il miglior amico dell'uomo, nondimeno quest'ultimo, attraverso la letteratura, ha ricambiato l'amicizia: da Omero a Joyce, da Ovidio a Pirandello,da Dante a Lovecraft, da Andersen a Lee Masters, da Lorenz a Moravia, i grandi scrittori dell'Occidente ce ne offrono sicura testimonianza. E questa antologia, raccogliendo splendide pagine dei più grandi autori dall'antichità greco-romana al Terzo Millennio, vuole essere un tributo a questa lunga, reciproca fedeltà. Fedeltà e tenerezza, ma anche audacia, forza e carattere: tali sono le qualità del cane che da sempre ci conquistano; e spesso, quando ci specchiamo nell'intelligenza dei suoi occhi, vi troviamo conforto e comprensione. Certo, la sua origine di lupo ha talvolta preso il sopravvento nel nostro immaginario, e l'età romantica ne ha fatto il simbolo di minacce oscure e demoniache. Eppure, è quasi impossibile non scorgere nel suo sguardo un mistero ineffabile, un flusso di domande senza risposta che ricordano la comune creaturalità, un patto di amicizia che può dare un senso all'esistenza stessa.
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Ellory Anna
La lettera perduta di Auschwitz
br. Berlino, 1989. Mentre il muro crolla, Miriam Winter si prende cura di suo padre Henryk ormai in punto di morte. Ma rimane sconvolta quando scopre, sotto il cinturino dell'orologio di Henryk, il tatuaggio di Auschwitz, tenuto segreto per molti anni. Come è possibile che le abbia nascosto una parte così terribile della sua vita? E chi è Frieda, il nome che suo padre invoca quando è incosciente? Alla ricerca di indizi sul passato dell'anziano genitore, Miriam trova tra gli oggetti della madre un'uniforme da detenuta del campo femminile di Ravensbriick. Tra le cuciture ci sono decine di lettere destinate a Henryk, scritte da una donna di nome Frieda. Le lettere rivelano l'inquietante verità sulle "ragazze coniglio", giovani donne vittime di sperimentazioni disumane durante i loro giorni al campo. Attraverso quei racconti di sacrificio e resistenza Miriam scopre, lettera dopo lettera, una storia d'amore che Henryk ha custodito nel cuore per quasi cinquant'anni.
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Sepúlveda Luis
Il vecchio che leggeva romanzi d'amore letto da Edoardo Siravo
brossura «Da far leggere assolutamente soprattutto ai giovani e ai giovanissimi di cui sarà il mondo di domani.» Grazia Cherchi su Il vecchio che leggeva romanzi d'amore «Il vecchio che leggeva romanzi d'amore unisce la malinconica dolcezza di Osvaldo Soriano alla follia di Fitzcarraldo. » La Stampa Il vecchio Antonio José Bolívar vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco, la fotografia sbiadita della moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma il suo patrimonio è una sapienza speciale che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi sull'uomo. Questa è la storia del loro incontro, ma soprattutto è un canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità. «Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.» (La Stampa). «Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell'evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati » (Le Monde). Un audiolibro della durata di tre ore letto da Edoardo Siravo.
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Malamud Bernard
Tutti i racconti
br. Dal "Barile magico", pubblicato nel 1958, un anno dopo "Il commesso", e insignito del National Book Award, la produzione di racconti e la loro pubblicazione in raccolte ha accompagnato l'intera carriera di Bernard Malamud. E se il successo di pubblico e la fama di questo autentico faro della narrativa ebraico-americana restano profondamente legati a romanzi potenti e originali come "L'uomo di Kiev" e "Le vite di Dubin", la critica e la storiografia letteraria non hanno mai avuto dubbi nel considerare Malamud un maestro del racconto, vicino per sensibilità, raffinatezza e penetrazione psicologica a C?echov, e al tempo stesso caposaldo di una grande tradizione americana che, da Poe a Hemingway, da Cheever a Carver, ha portato la narrazione breve a vertici insuperati. In questo volume sono raccolti tutti i 55 racconti che Malamud ha scritto tra il 1940 e il 1982, precedentemente assemblati, oltre che nel Barile magico, in raccolte magnifiche come Ritratti di Fiedelman e "Il cappello di Rembrandt" o pubblicati postumi nel Popolo. Un opus impressionante, un susseguirsi di piccoli gioielli che, letti assieme o gustati uno a uno, offrono il ritratto a tutto tondo di una delle più grandi voci del Novecento americano.
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Simenon Georges
La cattiva stella
br. Non è detto che il turista da banane sia mal vestito, anzi spesso indosserà capi di buon taglio, vestigia di un guardaroba lussuoso. Sono americani, cechi, tedeschi, francesi... Alcuni hanno conosciuto un momento di gloria, altri si sono limitati a mangiarsi il patrimonio di famiglia o le rendite. Finché un giorno, quando già erano stufi della mediocrità o spaventati dalla miseria incombente, qualcuno ha detto loro: «Sulle isole del Pacifico si può ancora vivere come nel paradiso terrestre, senza soldi, senza vestiti, senza preoccuparsi del futuro...». Per pagarsi la traversata hanno venduto tutto quello che avevano. Allo sbarco le autorità locali, prudenti e spesso scottate, pretendono a titolo di cauzione il versamento del costo del biglietto di ritorno. Capite? L'indomani ogni buon turista da banane ha già comprato un pareo e un cappello di paglia intrecciata. Seminudo, sdegnando la città e i coloni che indossano completi bianchi e camicie con il colletto rigido, si dirige di buon passo verso le lunghissime spiagge.
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Di Dio Gianluca
Più a est di Radi Kürkk
br. Rimasto orfano di tutta la famiglia, il giovane Lucio cerca di trovare un senso per quanto è accaduto e capire cosa fare della propria vita. Abita a Luz, un paese sulla riva di un grande fiume che per giorni si gonfia di pioggia minacciando di esondare e divorare tutto. L'incontro con il dottor Cervellati, unico dentista della zona e migliore amico di suo padre, sarà decisivo per lui. Oscuro e carismatico, Cervellati gli consegna infatti un misterioso racconto scritto proprio dal padre e lo mette a parte di un progetto sovrumano, una numinosa missione di speranza che ha bisogno di Lucio per potersi realizzare... Un romanzo originale, una favola nera che racconta la continua, delirante, a tratti comica ricerca di una via di fuga dalla catastrofe ineluttabile che incombe sull'umanità.
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Novalis; Arena L. (cur.)
Polline
brossura
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Carta Ilario
Espiazioni collettive
br. Francesco Migali ha lasciato il suo paese d'origine da molti anni. Il rapporto con il padre - mai troppo intenso - si è sfilacciato sempre più, lasciandogli un senso di mancanza quasi incolmabile. Così, quando incaricato dall'università per cui lavora, gli si presenta l'occasione di studiare più da vicino un fatto di sangue accaduto negli anni Trenta nella piccola comunità in cui è nato il genitore, non perde tempo e parte per la Sardegna. Sarà proprio qui che il protagonista cercherà di ricostruire le fila di quegli eventi delittuosi che, per certi versi, lo toccano da vicino. Scavando nel passato, tra reticenze e mezze verità, scoprirà che non tutto è stato raccontato, che lo scenario fino a quel momento immaginato è ben diverso, ancora più assurdo. In quella fatidica notte di tanti decenni prima - in cui furono barbaramente assassinate otto persone, compresi donne e bambini - tutti, nessuno escluso, hanno avuto la loro parte all'interno di una tragedia corale che il tempo non è riuscito a cancellare pienamente.
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Rigoni Mario Andrea
Fondi di cassetto. Aforismi e frammenti
brossura La società e la giustizia, la guerra e il diavolo, la fede e il dubbio, l'amicizia e la bellezza, la Grecia antica e il Giappone: sono alcuni dei temi toccati negli aforismi di Mario Andrea Rigoni, che in questo libro molto personale si rivela anche un insospettato poeta. Fra altre cose il lettore troverà la narrazione dell'incontro, nella Parigi degli anni Settanta, con Cioran, di cui Rigoni avrebbe promosso la conoscenza e la fama in Italia.
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Selby Hubert jr.
Requiem per un sogno
br. New York, anni Settanta. Sara Goldfarb è una vedova sola e infelice che passa le giornate davanti alla tv. Quando una telefonata pubblicitaria la illude di poter comparire in una trasmissione, ossessionata dall'idea di perdere peso comincia una terapia di pillole dimagranti a base di anfetamine che la renderà dipendente fino alla psicosi. Il figlio Harry insegue a sua volta un velleitario progetto di riscatto: insieme alla sua ragazza Marion, aspirante artista in crisi, e all'amico Tyrone, un giovane nero altrettanto sbandato, vuole acquistare un grosso quantitativo di eroina pura per rivenderla e risolvere per sempre i suoi problemi economici; i tre finiranno invece per iniettarsene sempre di più nelle vene. Con la musica sincopata e avvolgente della sua prosa, Hubert Selby Jr. accompagna i quattro personaggi prima in un'euforica marcia di speranza e poi in un'inesorabile discesa all'inferno, dipingendo la trasformazione del Sogno Americano in incubo sotto gli occhi di una società votata alla repressione e al cinismo. Pubblicato originariamente nel 1978, portato al cinema nel 2000 da Darren Aronofsky, "Requiem per un sogno" è un romanzo che si imprime indelebilmente nel cuore del lettore: ci dimostra fino a che punto la grande letteratura può scavare nell'oscurità dell'esperienza umana.
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Apuleio
Amore e Psiche
br.
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Rankin Ian
La casa delle bugie. Un'indagine di John Rebus
br. John Rebus è in pensione da un pezzo, ma la sua memoria no. Per questo, quando si diffonde la notizia che nei boschi di Edimburgo quattro ragazzini hanno trovato un cadavere dentro un'auto, lui sa già che si tratta di una Polo rossa e che il corpo appartiene a Stuart Bloom. Ha le manette ai piedi, ed è evidentemente morto da tempo. La sua scomparsa, in effetti, risale a dieci anni prima, quando le ricerche della polizia si erano risolte in un nulla di fatto. Rebus ricorda bene quella storia: la rabbia della famiglia Bloom, le accuse di corruzione piovute sulla sua squadra Certi casi, lui lo sa, ti seguono fino alla tomba. Però all'epoca quella zona era stata perlustrata a fondo, "decine di uomini, centinaia di ore". Perché solo ora il ritrovamento? La detective Siobhan Clarke, oggi alla guida del caso, cammina su un filo di seta; l'indagine precedente ha lasciato dietro di sé troppi punti oscuri, un magma denso di bugie e di segreti insabbiati. E dato che a condurla c'era anche John Rebus, vecchio amico di Clarke e discussa leggenda della polizia scozzese, mettersi ora a scavare nel passato è quasi un azzardo.
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Capote Truman
Colazione da Tiffany
br. Buona fortuna: e credi a me, carissimo Doc, è meglio guardare il cielo che viverci. Uno spazio così vuoto; così vago. Solo un posto dove va a finire il tuono e le cose scompaiono. Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame... sola, ingenua e un po' impaurita». Da quel momento la sua fama non ha fatto che aumentare: di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la preferita, ed è facile capire perché. Holly è una ragazza del Sud trapiantata a New York, attrice cinematografica mancata, generosa con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. Audrey Hepburn, con una leggendaria interpretazione cinematografica, le ha dato un volto e una voce indimenticabili, contribuendo a farne un'icona di stile senza tempo che con la sua leggerezza, la sua intelligenza e la sua ingenuità disarmante non ha mai smesso di far innamorare i lettori. Prefazione di Paolo Cognetti.
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Süskind Patrick
Una sfida
ill., ril. Un tardo pomeriggio di agosto, quando ormai il parco è quasi deserto, in un angolo sotto il pergolato del Jardin du Luxembourg due uomini sono seduti l'uno di fronte all'altro al tavolo degli scacchi. A seguire la partita, una decina di spettatori attentissimi, dimentichi dell'ora tarda. L'interesse di tutti è rivolto allo sfidante, un giovane sconosciuto che non dice una parola ma sembra molto abile e sicuro di sé. Tutti sperano segretamente che il misterioso avventore possa battere l'anziano campione di scacchi, una celebrità locale che non ha mai perso un incontro. Ma chi è davvero questo giovane uomo? Nessuno lo ha mai visto eppure tutti sono in qualche modo sicuri di trovarsi davanti un personaggio d'eccezione, di assistere a una sfida che andrà ben oltre la scacchiera... Una storia misteriosa che trova un perfetto controcanto nella rarefatta bellezza dei disegni di Sempé.
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Ferrante Elena
La vita bugiarda degli adulti
br. «Due anni prima di andarsene di casa mio padre disse a mia madre che ero molto brutta. La frase fu pronunciata sottovoce, nell'appartamento che, appena sposati, i miei genitori avevano acquistato al Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri. Tutto - gli spazi di Napoli, la luce blu di un febbraio gelido, quelle parole - è rimasto fermo. Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione».
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Fitzgerald Francis Scott
Il giovane ricco
br. Emblematico forse più di ogni altro racconto dello stile e della ispirazione di Francis Scott Fitzgerald, "Il giovane ricco" fu scritto a metà degli anni Venti a Parigi, dove lo scrittore e la moglie Zelda condividevano con diversi altri americani come Gertrude Stein, John Dos Passos, Henry Miller, Ezra Pound, e soprattutto Ernest Hemingway, la vita della cosiddetta "Generazione Perduta". E proprio Hemingway, nelle bellissime pagine dedicate all'"amico Scott" in "Festa mobile", ricordando la crisi creativa che aveva colpito il grande narratore dei "roaring twenties" dopo l'iniziale insuccesso de "Il grande Gatsby" e prima del ritorno alla grande creatività di "Tenera è la notte", scriveva: «... In tutto questo tempo scrisse un solo racconto veramente bello: Il giovane ricco...».
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Yarbrough Steve
Il regno delle ultime possibilità
br. Licenziata da una prestigiosa università californiana a causa dei tagli del personale dovuti alla recessione, Kristin Stevens attraversa il continente con il marito Cal per cominciare una nuova vita in Massachusetts, nei sobborghi di Boston. Qui Kristin ha trovato lavoro in un college di basso rango, mentre Cal, disoccupato ormai da mesi, passa le giornate a sistemare la casa e ad alimentare la sua alienante passione per la musica. Non passa molto tempo dal loro trasferimento che Kristin si trova coinvolta in una relazione con il vicino di casa Matt Drinnan, più giovane di lei, ex libraio appassionato di letteratura, che adesso lavora in una gastronomia italiana e sconta faticosamente gli errori del suo passato. Lentamente le distanze fra marito e moglie emergono, tra dolorose verità rimaste a lungo sepolte, mentre un'imprevista trama di imbrogli viene a galla nell'ateneo di Kristin, coinvolgendola in prima persona.
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Stevenson Robert Louis; Pontuale D. (cur.)
L'isola del tesoro
br. Nella storia della letteratura davvero pochi libri sono famosi come questo. Nel titolo si nasconde un tesoro, lo si immagina, ma non lo si vede; per trovarlo bisogna scavare nelle pagine e cercare nel fondo. Esiste un mistero che Stevenson ambienta tra la Gran Bretagna e il mar dei Caraibi, una trama raccontata usando una mappa, una storia collocata sopra un'isola infestata da pirati, tra polvere da sparo, dobloni, rum e sterminata fantasia. Un'opera capace di 'formare' il genere avventuroso, una giungla letteraria dove il vecchio Billy Bones, l'impavido Jim Hawkins, il sanguinario Long John Silver, l'abbandonato Gunn, il capitano Smollett o il capitano Flint non sono soltanto personaggi, bensì maschere senza tempo. L'Hispaniola naviga a vele spiegate verso un tesoro, portando con sé intere generazioni di lettori affascinate dall'esoticità e dai continui colpi di scena. Manganelli definisce "L'isola del tesoro" come "il poema della vitalità, tenero e sempre di un'esattezza, di una lucidità allucinante: ma senza paura, e senza istrionismi"; Tabucchi lo ama "perché è pieno di vento, di immaginazione, di avventura, di infanzia"; Borges sostiene, perfino, che leggere Stevenson sia una vera e propria forma di felicità. Un'opera dalle profonde implicazioni viscerali tali da far scrivere allo stesso Stevenson: "Nonostante tutto il mio romanzo, sono poi un realista, un prosatore e un fanatico ammiratore delle nude sensazioni fisiche restituite con esplicita chiarezza".
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Ribaric Virginia
Mai meglio di così
br. Stesa sul pavimento del salotto, Sofia sta eseguendo la sua autopsia d'Amore. Enrico non c'è più nella sua vita e questa assenza la riempie e la svuota, di continuo. Come si può rendere di nuovo fluido un amore che è coagulato? "Mai meglio di così" non è altro che l'euforica discesa giù dallo scivolo, senza preoccuparsi di cadere. È la ferita sulle ginocchia e sui palmi delle mani. E infine, la risalita coraggiosa sulla scala di metallo. Perché a volte la vita ti strizza l'occhio nella folla, regalandoti un nuovo senso di te.
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Diski Jenny; Cremonesi F. (cur.)
Pattinando in Antartide. Con Segnalibro
br. Alla fine degli anni Novanta, Jenny Diski osserva la propria stanza da letto interamente bianca e ripensa al candore degli ospedali dove era stata ricoverata quando era una ragazza in crisi. Per lei il bianco è un sottrarsi alla vita, ai pensieri, all'incessante frastuono dei ricordi. E poco a poco diventa un desiderio prepotente, che si traduce in un piano preciso: spingersi fino in Antartide, alla ricerca del bianco assoluto, dove perdersi e dimenticare. Ma mentre il piano si realizza, il passato e il presente si accavallano, rifiutano di essere lasciati indietro. Nella fuga verso l'Antartide la memoria di Jenny torna alla madre di cui non ha notizie da trent'anni, al padre truffatore, alla depressione, alla madre adottiva, Doris Lessing, di cui scriverà nel memoir "In gratitudine". E porta con sé anche la curiosità di sua figlia, determinata a rintracciare la nonna materna. Sul bianco tanto desiderato appaiono macchie di colore, arcobaleni imprevisti. E l'esplorazione di sé si riflette nei panorami antartici, dove il bianco si declina nelle infinite sfumature di azzurro di iceberg stupefacenti, e la presenza umana è solo accennata. "Pattinando in Antartide" è il racconto di un viaggio ai confini di sé e del mondo, alla ricerca del perfetto equilibrio tra la memoria e il dolore, tra l'affermazione della vita e la cieca tentazione del vuoto.
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Floramo Angelo
L'osteria dei passi perduti. Storie zingare di strade e sapori. Nuova ediz.
br. Angelo Floramo ha la capacità di portare il lettore dentro un nomadismo matto, autoironico, riflessivo che mescola storia, memoria, società, geografia. Un libro in cui la viandanza diventa l'unico modo di approcciarsi alla vita e al prossimo che si incontra lungo la strada. L'osteria diventa metafora della sosta, della lentezza, dell'incrocio con gli altri, e proprio dentro le locande di questo nord est allargato, privo di confini amministrativi, si mescolano lingue, usi, fantasmi. "C'è sempre un'osteria sul ciglio dei nostri sentieri. È lì che si riposano le storie, fra le braci del camino e le travi del soffitto. Vi transita un'umanità colorata, zingara, che conosce la polvere delle strade, il freddo delle brume, il sorriso saporoso del vino. Prima o poi ci finiscono tutti i nostri passi perduti." Nuova edizione ampliata e corretta con un lungo racconto inedito.
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Salerno Luigi
Il vincolo cieco
br. Un castello d'inchiostro che si sporge oltre il linguaggio, per inseguire quella realtà che del reale è l'ombra. Frammenti di vita si fondono con una materia al tempo stesso densa e surreale, sotto la delicata dittatura della parola. Storie incastrate in uno spazio d'azione mediato da un protagonista narratore senza nome, cassiere di cinema, scrittore fallito, perduto melomane alla ricerca di se stesso. Storie di creature imperfette, delicate, inquiete e stravaganti. Personaggio nevralgico del romanzo è anche il dottor Pops, una sorta di anfibio in bilico fra il nuovo e il noto, terapeuta del narratore che svolge e riavvolge le trame fobiche riportate periodicamente dal suo paziente. Un libro senza nessuna barriera protettiva, su quelle emozioni legate da un inestricabile vincolo cieco: la nostalgia dell'essere, intravista dalle feritoie del ricordo, e la scoperta del vivere come unico canto e incanto della nostra specie. In copertina l'opera di Elisa Anfuso, una delle maggiori pittrici italiane contemporanee.
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Camerini Angelo
Maestro d'Egitto. Nuova ediz.
br. "Maestro d'Egitto" è il racconto di un anno scolastico, il 1982/83 trascorso ad insegnare ai figli dei lavoratori italiani in un cantiere sperduto, lungo il Canale di Suez. L'ingaggio dalla "Scuola parificata San Francesco del Cairo" avviene in modo fortuito: ottenuta la licenza magistrale il protagonista, dopo aver inviato lettere a tutte le Scuole italiane nel mondo, riceve un telegramma che lo convoca al Cairo. Giunto lì scopre che la scuola è a duecento chilometri in una località in pieno deserto. Messo alle strette accetta e si ritrova catapultato in una realtà, quella di un campo con le famiglie degli espatriati, chiusa ed isolata ed un piccolo gruppo di bambini delle medie. A tirarlo fuori dalla solitudine l'incontro e l'amicizia con due professori della scuola italiana al Cairo raggiunti nei fine settimana. A Pasqua, poi c'è l'arrivo della sua ragazza per una settimana di vacanza nel Sinai, al monastero di Santa Caterina, e alle spiagge di Sharm El Sheik, all'epoca ancora incontaminata e "semioccupata" dagli israeliani. In mezzo alcuni flash back sulla sua infanzia e sulla scuola elementare frequentata a Roma.
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Volo Fabio
È tutta vita
br. Stavano così bene insieme, cosa è successo alla loro vita? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d'albergo con il cartello "non disturbare" sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità? Il romanzo è un'immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell'evoluzione di un amore. Racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l'incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d'uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, "Il giorno in più" o "Il tempo che vorrei", si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l'innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero. Volo sorprende per la capacità di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. Si tratta di un romanzo diretto, sincero, spudorato. Leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino.
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Volo Fabio
È una vita che ti aspetto
br. Questo libro parla di Francesco che non era felice e invece poi sì. Finito. Francesco è un normale trentenne di oggi. Ha un lavoro stressante, anche se remunerativo, che fa per comprarsi cose che gli plachino lo stress, dovuto peraltro a un lavoro stressante... Ha storie di sesso, con tipe una diversa dall'altra. Sente il bisogno di star solo ma ha paura di tagliarsi fuori dal branco, adora i genitori ma non è mai riuscito a comunicare col padre, si fa le canne ma vuole smettere di fumare, è ansioso di crescere ma rimpiange la nonna che lo portava alle giostre. Ma un giorno si accorge di esistere senza vivere davvero, e decide che così non va. Con una buona dose di coraggio e tanta autoironia affronta la depressione, l'ipocondria, il torpore esistenziale. Come? Chiedetelo a Francesco. E a Ilaria. Perché non vorremmo anticiparvelo, ma in questa storia c'è anche un lieto fine. Fabio Volo esplora con un linguaggio semplice il complesso mondo interiore di tutti e di ognuno.
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Volo Fabio
Esco a fare due passi
br. Il protagonista di questo libro è Nico. Ventotto anni, un lavoro di deejay radiofonico, un discreto successo con le donne, Nico vive una vita felice, ma si sente profondamente immaturo, un adolescente intrappolato nel corpo di un uomo e senza alcuna volontà di crescere. Come un bambino, del tutto privo di pudori e inibizioni, Fabio Volo ci accompagna in un divertente viaggio nell'universo giovanile, il proprio corpo come unica bussola. Parlando di sesso, canne, musica e amicizia. Verità, aneddoti divertenti, rivelazioni e tanta sincerità.
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Volo Fabio
Un posto nel mondo
br. Michele ha un amico, Federico. Uno di quegli amici con i quali dividi tutto: l'appartamento, la pizza e la birra, ma anche i sogni e le frustrazioni, le gioie e i dolori, e qualche volta le donne. Un giorno Federico decide di mollare tutto e partire. Stanco della vita monotona di provincia, se ne va alla ricerca dell'altra metà di sé. Michele invece resta. Quando torna, dopo cinque anni, Federico è cambiato. Ora è sereno, innamorato di una donna (Sophie) e della vita. Sembra una storia a lieto fine, ma non è così. Federico all'improvviso riparte, stavolta per un viaggio molto più lungo. Ritornerà (a sorpresa) nascosto dietro gli occhi di una bambina, Angelica.
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Volo Fabio
Le prime luci del mattino
br. Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello: "Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità". Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare... perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare. "Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io". Un libro sincero e intenso, capace di affrontare i sentimenti senza trucchi o giri di parole, e di portarci faccia a faccia con le nostre emozioni più vere.
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Volo Fabio
Il tempo che vorrei
br. "I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin." È forse proprio questo il tempo che vorrei. Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi. Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.
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Volo Fabio
La strada verso casa
br. Marco non ha mai scelto, perché ha paura che una scelta escluda tutte le altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemi pure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratello maggiore, ha deciso da subito come doveva essere la sua vita, ha sempre fatto le cose come andavano fatte. È sposato con Daniela, una donna sobria ed elegante. Insieme avrebbero potuto essere perfetti. Marco invece ha molte donne, e Isabella. Lei è stata la sua prima fidanzata. Con lei ha passato quelle notti di magia in cui la bellezza dilata il tempo e la felicità strappa le promesse. Ma neanche con lei è mai riuscito a decidersi, a capire che la libertà non è per forza mancanza di responsabilità. E così continua a vivere in folle, senza mai mettere una marcia, fare una scelta. Se non che a volte la vita che hai sempre tenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi. Il nuovo romanzo di Fabio Volo racconta la storia di due fratelli che gli eventi costringono ad avvicinarsi, a capirsi di nuovo. E di un inconfessabile segreto di famiglia che li segue come un fantasma. Racconta una grande e tormentata storia d'amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d'amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. Ci fa ridere, commuovere, emozionare.
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Volo Fabio
Il giorno in più
br. Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano "l'appuntamento". Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un'altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno. È l'inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo.
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Morra Vanna
Una scarpa contro la stronza
br. Vanna ha quattro anni e il sogno del pallone quando conosce "la stronza". La nemica piomba all'improvviso nel mondo pieno di giochi e cugini di una bambina come tante. Il vero nome della "stronza" è artrite idiopatica giovanile, e una volta arrivata non te la scolli più. Così Vanna, crescendo, capisce due cose. La prima: per combatterla bisogna corazzarsi da Daitarn 3, sferrare un maxi attacco solare e mantenere gli artigli affilati. La seconda: i mostri, tutti creati da "Lei", sbiadiscono se s'impara a sorridere. Una storia di scoperte, sabotaggi, ricordi. Di cadute spettacolari e coraggiose rinascite. Di battaglie consumate sulla cima di un tacco. Una penna ironica, leggera, che inquadra la bellezza del rifiorire, anche quando si è costretti a scendere dai décolleté.
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Lao She; Lavagnino A. C. (cur.)
Il ragazzo del risciò
br. La Pechino dei primi anni Trenta, con l'invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di Xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di risciò. La parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della città imperiale non sembrano incidere più di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome "Cammello". Ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, Xiangzi rincorre la fortuna. Ma nonostante il nome, che significa "Fortunato", la sorte non gli sarà amica: la volontà di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurrà all'ineluttabile sconfitta.
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Winterson Jeanette
Frankissstein. Una storia d'amore
br. Lago di Ginevra, 1816: la diciannovenne Mary Shelley sta scrivendo una storia su uno scienziato che crea una nuova forma di vita. Nella Gran Bretagna di oggi, alle prese con i tormenti della Brexit, un giovane medico transgender di nome Ry si innamora di Victor Stein, un professore noto al grande pubblico per le sue posizioni sull'intelligenza artificiale, che conduce alcuni esperimenti in una rete sotterranea di tunnel. Nel frattempo, Ron Lord, divorziato da poco e spalleggiato dalla mamma, scalpita per lanciare il prodotto che lo renderà ricchissimo: una nuova generazione di bambole del sesso per uomini soli di tutto il mondo. Sull'altra sponda dell'Atlantico, a Phoenix, in Arizona, una struttura criogenica ospita dozzine di corpi di uomini e donne che sono morti dal punto di vista medico e legale, ma che attendono di tornare in vita. Cosa accadrà quando l'Homo sapiens non sarà più l'essere più intelligente del pianeta? Jeanette Winterson ci mostra quanto quel futuro sia già assai vicino. Sospeso tra hard science e il romanticismo più sognante, "Frankissstein" affronta i temi che da sempre sono al centro delle opere della Winterson: il genere, la lingua, la sessualità, i limiti della libertà individuale e la vita delle idee.
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Orwell George
La fattoria degli animali
br. Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L'acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.
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Orwell George
1984
br. L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
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D'Avenia Alessandro
Ogni storia è una storia d'amore
br. L'amore salva? Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l'urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? Ed è proprio l'interrogativo fondante che Alessandro D'Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all'istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po' di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l'energia quieta e solida di Edith Tolkien. Alessandro D'Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d'amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un "filosofo del mito", si rivolge all'archetipo di ogni storia d'amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare "filo" e "racconto" si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d'amore, tra i due poli opposti del disamore (l'egoismo del poeta che alla donna preferisce il proprio canto) e dell'amore stesso (il sacrificio di sé in nome dell'altro). Ogni storia è una storia d'amore è così un libro che muove dalla meraviglia e sa restituire meraviglia al lettore.
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Levy Marc
Una ragazza come lei
br. Su Fifth Avenue c'è un palazzo speciale, con un ascensore ancora tutto manuale e un addetto discreto e premuroso sempre pronto ad accompagnare i suoi passeggeri in un favoloso salto nel tempo. Perché salire su quell'ascensore - pareti in legno laccato, una manovella d'ottone tanto lucida da potercisi specchiare, e sul soffitto un affresco rinascimentale - equivale a un breve viaggio su un vagone dell'Orient Express. Ma l'allegro tran tran che da trentanove anni scandisce le giornate del civico 12 viene irrimediabilmente compromesso quando la minaccia dell'installazione di un ascensore moderno si fa sempre più reale. Ma Deepak, il vecchio indiano che da sempre porta su e giù i condomini, non può andare in pensione ora: ha il sogno di una vita da realizzare, e per farlo gli servono ancora un anno, cinque mesi e tre settimane di servizio. A riaccendere le sue speranze è l'arrivo del nipote, Sanji, che si ritrova a fare uno stage come apprendista di Deepak. Nessuno, al 12 di Fifth Avenue, immagina che quel ragazzo sempre in ritardo e assonnato sia a capo di un'immensa fortuna a Mumbai. Neanche Chloé, "la signorina dell'ottavo piano", a cui il destino ha tentato di cancellare, senza successo, il sorriso; quel sorriso radioso che ha stregato Sanji fin dal loro primo incontro.
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Green John; Johnson Maureen; Myracle Lauren
Let it snow. Innamorarsi sotto la neve
br. È la sera della vigilia di Natale. A Gracetown scende la neve, i regali sono già sotto l'albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma la tormenta del secolo arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e decidere di affrontare la bufera per seguire un perfetto sconosciuto. Oppure partire eroicamente in auto solo per raggiungere una Waffle House affollata di cheerleader per quella che promette di essere una serata memorabile. O ancora ritrovarsi con il cuore spezzato ad affrontare una giornata costellata di improbabili imprevisti che ha come guest star un adorabile maialino tanto piccolo da entrare in una tazza.
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Plokhy Serhii
Chernobyl. Storia di una catastrofe nucleare
ill., br. "Il 26 aprile 1986 l'Europa ha assistito a uno dei suoi peggiori incubi: l'esplosione di un reattore nella centrale nucleare di Chernobyl, nell'Ucraina sovietica, che ha contaminato più della metà del continente e ha messo il mondo davanti al rischio dell'annientamento. In Chernobyl, Serhii Plokhy, rinomato storico e scrittore di origine ucraina, ricrea questi eventi, minuto per minuto, in tutto il loro dramma, raccontando le storie dei pompieri, scienziati, operai e soldati che si trovarono intrappolati nell'Armageddon nucleare e riuscirono a fare ciò che apparentemente era impossibile: estinguere l'inferno e mettere il reattore a "dormire". Basato su documenti dell'epoca - molti dei quali inediti e molti riservati -, e sulla testimonianza diretta di chi c'era, il libro è un resoconto del dramma di eroi, carnefici e vittime, ma anche un'analisi impietosa della superpotenza sovietica. Un colosso che, pochi anni dopo, sarebbe drammaticamente collassato, distrutto dall'interno dal suo disfunzionale sistema politico e gestionale che il disastro di Chernobyl ha contribuito a mettere a nudo".
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Zaccà Andrea
Uno a uno
br. "Uno a uno", un titolo numerico che si ripete nella struttura della raccolta: 11 racconti, che spaziano trasversalmente in vari generi dal romantico, al grottesco, al thriller. Tutti brevi, precisi e incisivi (non una parola di più, non una parola di meno) giocano sulla doppiezza dei ruoli: criminale-investigatore, amato-amata, madre-figlio. Lo scrittore gioca con i numeri, i ruoli, la pazzia e forse anche un po' con il lettore.
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Baldo Stefano
Vite senza fine
br.
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Cucciniello Antonio
Pathemata mathemata. Soffrire per rinascere
br. Un giovane genio dell'informatica trova nella programmazione dei computer il suo altrove, un luogo dove rifugiarsi dal mondo esterno. È patologicamente introverso, non riesce ad abbracciare le persone e ama chiudersi a chiave nella sua camera piuttosto che socializzare con i compagni di classe. Ha un rapporto complicato con i genitori - come molti adolescenti - e trova nell'eccentrico prof di matematica uno sprone per mettersi continuamente alla prova. Mille sono le difficoltà che incontra lungo il suo cammino, e a volte gli sembra di sprofondare in un buco nero. Ma proprio quando pensa che non ci sia soluzione, e che il dolore sia troppo forte per essere superato, trova i giusti "codici di accesso" e capisce che non esistono limiti né porte che restano chiuse per sempre e che proprio dal dolore ha inizio il percorso verso la rinascita.
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Cazzanelli Marco
Id e l'uomo dei ricordi
br. Nel Mondo Nuovo, per garantire pace e progresso, sono stati cancellati i ricordi, negate le emozioni, scoraggiati i legami tra la gente. Leone raccoglie e racconta storie, diventa custode della memoria, testimone delle emozioni, intreccia relazioni tra le persone. Iddimer Bat Benasi Yussu lo incontra nel viaggio che intraprende verso le Terre Dimenticate. Id è giovane, inesperto e straniero. Apprenderà dal compagno e maestro come sciogliere la diffidenza, come tradurre in parole le emozioni che non si possono dire. Nel loro viaggio incontreranno diverse persone, stabiliranno dei legami, ritroveranno se stessi, le proprie paure e contraddizioni, e ad ogni incontro riconosceranno un comune, umano, sentire.
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Klimko-Dobrzaniecki Hubert
Arrivò il tempo di staccare la teste
brossura
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Racconti toscani. Vol. 2
br. Che siano memorie di vita vissuta o tradizioni della propria terra, inquietanti fantasie o scenari di un futuro fantastico, vite di adolescenti di oggi o di donne e uomini che furono, ogni autore ha dentro di sé la propria storia. Storie che prendono vita sotto forma di racconti in questa antologia, dove la penna degli autori toscani ci accompagna in una terra intrisa di fascino, natura e allegria. Edizione 2019.
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Gary Romain
Le radici del cielo
br. A Fort-Lamy, nell'Africa Equatoriale Francese, il centro d'attrazione è l'Hotel del Ciadien. Il caffè-bar-dancing è di proprietà di Habib, una canaglia col sigaro perennemente alle labbra, il sorriso beffardo che non si rivolge a nessuno in particolare, ma pare destinato alla vita stessa, e di un suo protetto: de Vries, un giovane esile, eretto, capelli biondi ondulati, che si fa vedere raramente a Fort-Lamy e trascorre il tempo a braccare la natura in tutti i suoi rifugi col suo bel fucile col calcio incrostato d'argento. Fino a qualche tempo fa il Ciaden era un luogo piuttosto desolato, poi è arrivata Minna, tedesca, bionda, un gran corpo vistoso, un passato da dimenticare alle spalle, e l'atmosfera è cambiata. Un giorno, mentre Minna è al bar intenta a scegliere i dischi per la serata, piomba sulla pista da ballo un uomo con un viso energico e un po' scuro, i capelli castani e ricciuti, che ogni tanto rigetta indietro con un gesto brusco. L'uomo ordina un rhum. Poi comincia a parlare a Minna. Non le dice né chi è né da dove viene, ma le parla degli elefanti, delle migliaia di elefanti che vengono uccisi ogni anno in Africa. Meravigliosi animali in marcia negli ultimi grandi spazi liberi rimasti al mondo, abbattuti senza pietà. E così, quasi senza accorgersene, Minna e Morel, il "francese pazzo", l'"avventuriero dello spirito" compiono l'uno verso l'altra i primi passi di un'avventura che diventerà leggenda in Ciad e in tutta l'Africa Equatoriale Francese.
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