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Tagliente Alberto Giovanni
Io e te insieme. Mano nella mano
br. "Chi non ha mai vissuto almeno una storia d'amore? Chi non ha provato la sensazione del sentirsi un tutt'uno con la persona che ti sta accanto? Magia, incanto, reazioni chimiche nel nostro cervello. Chiamatele pure come volete e come si addicono meglio alla vostra personalità, ma la sostanza non cambia: la mia relazione è durata più di tre anni e le emozioni che mi ha dato ed i sentimenti che sono nati in me, mi hanno reso una persona migliore, per magia, un uomo. Per magia, oggi, l'incanto è finito." (l'autore)
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Fab Ka
Il monastero azzurro
br. Settembre 1943. Un manipolo di soldati nazi-fascisti cerca di fermare l'avanzata delle truppe alleate verso Salerno. Cinquant'anni dopo un giornalista, Giorgio Canfora, si trova a investigare sulla vita e sulle opere di Fra Albino, divenuto celebre dopo la morte per i suoi dipinti visionari. Saranno le allucinazioni provocate dai quadri del frate e la fantasmatica presenza di un gatto nero a spingere Giorgio verso la soluzione dell'enigma, legato agli eventi del '43.
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Stangalino-Schulze Sara Elisa
Sine nomine
brossura Un uomo che possiede ogni tipo di potere eccetto quello di salvare sé stesso, un coleridgiano Ancient Mariner prigioniero di uno scenario noir aggravato da una serie di misteriosi decessi sullo sfondo di una Venezia spettrale, gotica, ma dalla quale emergerà al contempo la chiave per il definitivo riscatto: Ottaviano Schmidt non può invecchiare, sarà condannato a sopravvivere fino a che non avrà risolto la situazione che ha complicato, un dilemma che incombe sul piano della coscienza intesa come luogo suscitatore dell'operato umano. Piano sensibile, metafisico e dimensione simbolica si intrecciano senza soluzione di continuità nell'indagine sull'eterno dramma della responsabilità umana, in una vicenda dove la musica sigilla il lungo cammino verso la riconquista del sé e la conseguente ascesa a un livello di coscienza superiore. "Una lettura avvincente, con segnali di poesia che offrono insieme sicurezza e originalità personale. [...] Un momento di raro godimento e sensibilità aerea, fonda, stimolante." (Franca Cella)
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Rotella Daniela; Mannoli Daniela
Un sogno da scrivere...
brossura No... Leila non se l'è cercata! Ci sono cose nella vita che non vorremmo mai trovare, eppure ci raggiungono e travolgono con la forza dirompente di un uragano. Una di queste è la malattia. Leila è affetta da una rara e terribile patologia genetica dal nome quasi impronunciabile, non ricorda nemmeno più da quanto tempo non cammini. Inchiodata su una sedia a rotelle, è ben lontana dal viaggiare su carrozze dorate trainate da bianchi cavalli. Eppure suo padre ha scelto per lei questo nome dolce, dalle note orientali e degno di una principessa, forse affascinato da un racconto arabo-persiano letto, "Leila e il Magnum", che narra una storia d'amore difficile. Quasi un presagio... Leila, giovane donna di 24 anni, non sa che cosa sia l'amore... non ha mai vissuto nemmeno una di quelle storie di passaggio che molti chiamano "avventura". Leila vive in castelli di sabbia edificati nell'aria, destinati a crollare ad ogni giro di clessidra. La sua è una condizione difficile da sopportare, una di quelle situazioni in cui ogni esperienza pare essere preclusa a dispetto degli incubi che si moltiplicano la notte, a occhi chiusi, e i sogni che lievitano a ogni nuova alba, a occhi aperti, restando irrimediabilmente incastrati tra la federa del cuscino e le ciglia bagnate di lacrime. Una sera, però succede qualcosa di inatteso...
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Hrabal Bohumil; Catalano A. (cur.)
La perlina sul fondo. Nuova ediz.
br. «?Sulla forca! È quello il posto di Bohumil Hrabal e dei maniaci simili a lui, purtroppo non è il solo. Sulla forca!?» Nella sua rielaborazione di una lettera anonima, Bohumil Hrabal fotografa con grande efficacia la reazione di alcuni lettori cechi di fronte alla novità linguistica, stilistica e tematica dei suoi testi letterari dopo quindici anni di grigio realismo socialista. Con i racconti di Hrabal, nel 1963, fanno prepotentemente ingresso nella letteratura ceca i "?discorsi della gente?", l'inventiva linguistica e la creatività popolare di operai delle acciaierie, commessi viaggiatori, ferrovieri, assicuratori, notai, impiegati del macero della carta, macchinisti teatrali, che, attraverso un lessico colorito, espressioni dialettali e slang professionali, restituivano alle pagine dei libri la vivacità dell'osteria e «?lo splendore dei chiacchieroni e il loro sollazzarsi?». Ed è nello scontro tra drammatica situazione contingente e discorsi apparentemente banali e ripetitivi, che in questi racconti si realizza «?l'esperienza sconvolgente di scorgere la perla sul fondo dell'essere umano?», come Hrabal la definisce. Prima traduzione italiana.
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De Luca Giovanna; Pardini N. (cur.)
Tracce di umana solitudine
br. "La prima parte del libro è costituita da una silloge poetica e la seconda da nove racconti che da 'Stasera' a 'Il pomeriggio' si dispiegano su una narrazione paratattico-dialogica in cui le sequenze narrativo-psicologiche e descrittive sono finalizzate all'analisi interiore dei personaggi. Parrebbero due corpi a sé stanti, senza contaminarsi a vicenda, ma un filo rosso, un leitmotiv li percorre determinandone un continuum: l'amore per la natura, il gioco delle parti, le relazioni interpersonali, una certa melanconia, uno sguardo al passato con occhio benevolo, le trame che suggeriscono apodittiche conclusioni, le descrizioni con sguardo rivolto all'interiorità, il motivo delle radici e quello delle reminiscenze non fanno altro che avvicinare la simbologia dei racconti agli intenti emotivo-riflessivi della silloge." (Il curatore)
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Carella Rocco
L'estate in cui imparai a vivere. Don't give up!
br. Da Bari a Wageningen, nell'estate del 1998, per l'Erasmus: "Un'incredibile estate" è il racconto, in presa diretta, di uno studente della facoltà di Scienze Forestali cresciuto in una periferia stereotipo di una parte poco costruttiva di un'Italia che vive di espedienti. Sull'onda delle prime esperienze di studio all'estero, si trasferisce per quattro mesi in Olanda. Per lui sarà uno dei periodi più belli e intensi. Travolto da momenti indimenticabili, alla scoperta di se stesso, degli altri, dell'amore avrà un'unica convinzione: vale la pena di provare a credere, sempre, nonostante tutto. Oltre gli errori, i fallimenti, le cadute.
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Vidotto Francesco
Il cervo e il bambino
br.
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Fabbrini Piero
Un'altra gioventù
ill., br.
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Scorza Cristina
Ascolta il vento delle vette
ill. Nella cornice di Zermatt, un pittoresco paesino della Svizzera ai piedi del Cervino, una nonna introduce sua nipote al mondo della montagna: a poco a poco, le insegnerà ad ammirarne la bellezza, ad apprezzare con meraviglia il suo fascino e ad ascoltare "il vento delle vette". Anno dopo anno, crescendo nel suo percorso di giovane alpinista, quella ragazzina verrà a contatto con il mondo delle guide, maestre di vita, che la porteranno su alcune delle più belle cime del Vallese: Monte Rosa, Breithorn, Castor, Alphubel e tante altre. Imparerà che la conquista interiore è l'obiettivo e il risultato più importante nell'ascensione di una vetta e che la montagna deve essere rispettata. Oggi, forte delle numerose lezioni imparate sulle alte vette, l'autrice desidera comunicare quel tesoro di saggezza alle nuove generazioni e trasmettere loro la passione per la montagna.
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Wilde Oscar
The picture of Dorian Gray
br.
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Arezzo di Trifiletti Michelangelo
Il sigillo di famiglia
br. Il Sigillo di Famiglia ripercorre la storia di un antico e nobile casato siciliano, i cui membri, nel corso dei secoli, hanno contribuito a grandi cambiamenti in Italia e in Europa. Un curioso intreccio di parentele lega questa famiglia al 35° presidente degli Stati Uniti e ai Principi Grimaldi del Principato di Monaco. Il libro racconta la storia attraverso un giovane membro della famiglia a cui viene affidato un vecchio manoscritto con tutte le memorie storiche del casato e con aneddoti singolari riguardanti i vari personaggi: ufficiali di corte, cavalieri di Malta, un cardinale, una santa e perfino una dissoluta dama di compagnia. Una meravigliosa villa e un manoscritto, continuamente aggiornato, sono gli spunti che danno vita a questo romanzo che porta il lettore a fare una passeggiata tra arazzi, antichi sigilli e vecchi ricordi che il tempo non è riuscito a cancellare.
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Gogol' Nikolaj
Taras Bul'ba
brossura Inserito nella raccolta "Mirgorod", il racconto "Taras Bul'ba" viene pubblicato per la prima volta nel 1835. Ambientato nell'Ucraina del secolo XVII, assediata dai polacchi e devastata dalle scorribande di tartari e cosacchi, il racconto narra le vicende di Taras Bul'ba, valoroso condottiero di una comunità cosacca. Accanito difensore della causa cosacca, che mira a liberare la patria dagli oppressori polacchi, si aspetta lo stesso ardore dai suoi figli Ostap e Andrij, di ritorno dall'Accademia di Kiev e in procinto di entrare a far parte della Sec, confraternita polacca di stampo militare dove bisogna distinguersi per forza e abilità nell'utilizzo delle armi. Con al fianco i due figli, di indole profondamente diversa l'uno dall'altro, Bul'ba si appresta a compiere coraggiose imprese insieme alla comunità cosacca, dando il via a un racconto tragico e cruento, alternato a passaggi ilari e leggeri, che ricostruisce perfettamente il folklore e le atmosfere di quel periodo storico. Prefazione di Piero Gobetti.
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Scagnelato Silvia
Modestamente me! Ediz. ad alta leggibilità
br. "Modestamente me!" è un racconto delle vicissitudini lavorative di una giovane donna, che tutto avrebbe pensato nella vita, fuorché di lavorare in banca. Tra problemi quotidiani con il vestiario, stipendio non proporzionale al desiderio di un outfit perfetto, le immancabili invidie tra colleghe, la protagonista dimostra in prima persona come sopravvivere alla vita d'ufficio e all'armadio sempre insufficiente rispetto alle necessità di una donna. Basta prenderla con filosofia, perché la vita è camminare su un tacco dodici: ogni tanto si inciampa, altre volte tutto fila liscio, l'importante è avere stile!
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Campiglio Laura
Caffè Voltaire
br. Svoltati i trentacinque, Anna Naldini ha la sensazione di ritrovarsi dalla parte sbagliata della trentina: quella in cui la sbornia diventa dura da smaltire, ma soprattutto quella in cui dai progetti è ora di passare ai bilanci. Ma c'è di peggio. Nel giorno del suo compleanno perde la più importante tra le otto collaborazioni precarie di cui si fregiava il suo barocco curriculum: il lavoro di reporter per "La Locomotiva", il quotidiano di sinistra per antonomasia. Non si scoraggia, e dopo la sbronza di rito è pronta a rimettersi in gioco dal tavolino del Caffè Voltaire, il suo bar di riferimento. Sarà il giornale più a destra del paese, "I Probi Viri", a proporle di seguire una campagna elettorale che si preannuncia agguerritissima dopo l'improvvisa caduta del governo. Perfetto, se non fosse che "La Locomotiva" la richiama: ad Anna non resta che celarsi dietro due pseudonimi - Voltaire e Rousseau - e gettarsi nell'agone politico, prestandosi a un doppio gioco in cui vero e falso si confondono sempre di più. Nell'epoca della post-verità, si può scrivere tutto e il contrario di tutto sperando di uscirne indenni? Tra slogan elettorali, scorrettezze di bassa lega e fake news (con l'aggravante di un inatteso incontro romantico), Anna si renderà conto che fare la cosa giusta non è facile come sembra. E pensare che tutto è iniziato con un innocuo motivetto francese sugli illuministi, Voltaire e Rousseau appunto, che il nonno Pietro da Lomello, un vecchio saggio pragmatico e ironico, le cantava quand'era piccola...
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Govoni Nicolò
Bianco come Dio
brossura Se ti dicono che il mondo è sbagliato e non puoi fare nulla per aggiustarlo, hai due possibilità: ti rassegni a vivere una vita che non è la tua, con il dubbio dì sprecare tempo prezioso, o ti rimbocchi le maniche e provi a migliorare le cose, un bambino alla volta. È quello che sceglie Nicolò, vent'anni carichi di domande, di energia e di un'inestinguibile ricerca di senso. A casa, in Italia, mancano le risposte, le prospettive di un futuro che lo riempia, così sceglie di partire. Lo zaino che si porta è leggero: è convinto di trattenersi in India, nell'orfanotrofio di Dayavu Home, per qualche mese. Ma non sa che in quell'angolo remoto di mondo la sua vita è destinata a cambiare. Perché presto scoprirà che una vacanza da "volonturista" non è quello che sta cercando. I venti bambini che incontra sono stati abbandonati dalla società ma nonostante questo, ogni giorno gli insegnano che si può sempre rinascere. E anche se Nicolò sa bene che la battaglia contro il male è persa in partenza, capisce che vale la pena di rischiare tutto per regalare un solo sorriso ai suoi ragazzini. Così decide di restare: Dayavu Home diventa la sua Casa, Joshua, direttore dell'orfanotrofio e suo mentore, un secondo Padre e i bambini la sua Famiglia. "Bianco come Dio" è la loro storia, il racconto che Nicolò ha scritto - prima su un blog e poi su Facebook - per raccogliere fondi destinati alla struttura e agli studi dei ragazzi. È la testimonianza semplice e sincera di una passione contagiosa che vuole cambiare il mondo, sorriso dopo sorriso.
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Mazzoli Gabriella
Il mare, il pane, il focolare. Sui sentieri del cuore
br. In questo libro è tracciata la linea sinuosa di un'esistenza personale che non teme rivelarsi. Fluttuando nel mare dei suoi ricordi più intimi, senza rimpianti, l'autrice soppesa con lucidità insieme tenera e spietata le esperienze che hanno disegnato nel tempo i molteplici profili e l'essenza stessa della sua femminilità: figlia, moglie, madre, amica, insegnante, artista.
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Detti F. (cur.); Lercari L. (cur.)
Cinquantatré vedute del Giappone
br.
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Falconetti Pietro
L'amore (im)perfetto
br. Alessandro vive un amore tormentato e clandestino con Elena, una donna sposata, tra inevitabili distacchi e frustrazioni. Daniele reprime le proprie legittime inclinazioni dopo l'omicidio del suo sposo, e ci vorrà tutto l'affetto di Enrico per fargli superare la perdita. Marilù nasconde una grave dipendenza al marito, Roberto. Susanna impara a conoscere se stessa dopo l'incontro con Elisabetta. Giuseppe fatica a controllare la propria vita con il rigore di sempre, escludendo la moglie Luisa in favore di nuove e occasionali confidenti. Sei storie che finiscono per incrociarsi, dodici protagonisti per una città del sud, teatro di ordinari disordini sentimentali ma anche di amori perfetti nella loro singolare imperfezione. Queste differenti declinazioni del sentimento amoroso - che non esclude i legami amicali, parentali e genitoriali - sono affidate alla prima persona: una prima persona alternata che meglio consente al lettore di immergersi nelle topiche sentimentali dei personaggi. Per una parabola di gruppo che, in fin dei conti, va dalla rottura alla riconciliazione. Soprattutto con se stessi.
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Rushdie Salman
Quichotte
ril. Sam DuChamp, un mediocre scrittore di spy stories, ispirandosi al classico di Cervantes crea un personaggio di nome Quichotte: un gentile commesso viaggiatore ossessionato dalla televisione che si innamora in modo impossibile di una star della TV. Insieme al figlio (immaginario), Sancho, Quichotte si lancia in un picaresco viaggio attraverso tutta l'America per mostrarsi degno della mano della amata, e fronteggia coraggiosamente i tragicomici pericoli di un'epoca in cui "tutto può succedere". Nel frattempo il suo creatore, in preda a una inesorabile crisi di mezza età, si trova alle prese con sfide altrettanto pressanti per conto suo.
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Wallace David Foster
Oblio
brossura Otto romanzi brevi in cui Wallace gioca felicemente fra le macerie della realtà, aprendo nuove vie, nella scelta sia del tema come della forma più originale e sorprendente. Personaggi descritti nelle loro angosce e allucinazioni, scavati fino a zone inesplorate della psiche e della carne, senza mai la benché minima concessione a psicologismi o verismo di maniera. Dal giovane di successo consapevole di essere un impostore, condannato a smascherarsi o ad annientarsi, al pluriomicida che di fronte alla cecità degli altri si scatenerà in un college. Oltre le singole storie, questo libro mostra che la letteratura può arrivare al cuore marcio della società e spalancarci il corpo martoriato, eppure così normale, della nostra vita quotidiana.
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McEwan Ian
Lo scarafaggio
ril. Jim Sams si sveglia da sogni inquieti per ritrovarsi trasformato, dallo scarafaggio che era, in un essere umano. Nel corso della notte la creatura che fino al giorno prima sfrecciava tra mucchi di immondizia e canaline di scolo è diventata il più importante leader politico del suo tempo: il primo ministro inglese. Tuttavia, forte della grande capacità di ogni scarafaggio di sopravvivere, Jim Sams si adatta rapidamente al nuovo corpo. In breve presiede le riunioni del Consiglio dei ministri, dove si rende conto che gran parte del suo Gabinetto ha subito la stessa sorte e che quegli scarafaggi trasformati in umani sono più che disposti ad abbracciare le sue innovative idee di governo. I capi di stato stranieri sembrano sconcertati dalle mosse arroganti e avventate di Jim Sams, a eccezione del presidente degli Stati Uniti d'America, che lo appoggia con entusiasmo. Qualunque riferimento a fatti realmente accaduti e persone realmente esistenti non sembra da escludere. Con l'intelligenza, lo spirito e la caustica ironia che gli sono inconfondibilmente propri, Ian McEwan rende omaggio al genio di Franz Kafka e alla tradizione satirica inglese che ha in Jonathan Swift il suo più eminente rappresentante. Questa metamorfosi al contrario diventa una lente attraverso cui osservare un mondo ormai del tutto sottosopra. «Il populismo - scrive McEwan nella postfazione - ignaro della sua stessa ignoranza, tra farfugliamenti di sangue e suolo, assurdi principî nativistici e drammatica indifferenza al problema dei cambiamenti climatici, potrebbe in futuro evocare altri mostri, alcuni dei quali assai piú violenti e nefasti perfino della Brexit. Ma in ciascuna declinazione del mostro, a prosperare sarà sempre lo spirito dello scarafaggio. Tanto vale che impariamo a conoscerla bene, questa creatura, se vogliamo sconfiggerla. E io confido che ci riusciremo».
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Andrà tutto bene. Gli scrittori al tempo della quarantena
ril. Tutti i proventi della vendita di questo libro saranno devoluti in beneficenza all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Oggi la paura ha un nuovo nome: Covid-19. Per sconfiggerlo l'unica strada è rimanere a casa. Tra le quattro mura che ci hanno sempre protetto e che ora, però, sono diventate confini invalicabili. Sono diventate quasi un nemico. E invece, giorno dopo giorno, chi da sempre lavora con le parole ha scoperto che le stanze, le finestre, anche gli angoli più remoti di casa sono ali verso il mondo. Ognuno di loro ha così scelto il modo per dare vita a questa magia. Dalle loro case, ventisei scrittori tra i più importanti del panorama italiano hanno dato un senso a questi giorni scegliendo di fronteggiare l'emergenza anche con le armi della letteratura. Per portare la loro quotidianità ai lettori che li amano. E hanno deciso di farlo insieme alla casa editrice Garzanti, devolvendo tutto il ricavato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. C'è chi ha voluto parlare delle sue giornate, delle routine consolidate, delle novità che strappano un sorriso. Delle lacrime che non si riescono a fermare, ma anche della forza della natura che scioglie il nodo in gola. Di convivenze forzate, come di distanze dalle persone care che sembrano insormontabili. C'è chi racconta di vicini sconosciuti che non lo sono più e del lavoro che cambia nei suoi strumenti ma non nella sua sostanza. Alcuni ammettono l'errore di aver pensato che non poteva essere tutto vero o danno voce agli animali che, invece, sono felici che sia tutto vero. Altri affidano le riflessioni su questi strani giorni alla voce dei personaggi amatissimi che hanno creato. Tutti sono sicuri che usciremo più consapevoli di quello che è davvero importante e che ci incontreremo, ci abbracceremo e passeggeremo presto tutti insieme. Sono sicuri che la solidarietà sarà il valore che porteremo con noi senza poterne più fare a meno. Tutti loro sono convinti che le parole, i libri, le storie, uniscono. Creano vincoli invisibili che spezzano ogni barriera. Mentre leggiamo non siamo mai soli. E siamo forti. E tutto appare come sarà. Perché andrà tutto bene. Ritanna Armeni, Stefania Auci, Alice Basso, Barbara Bellomo, Gianni Biondillo, Caterina Bonvicini, Federica Bosco, Marco Buticchi, Cristina Caboni, Donato Carrisi, Anna Dalton, Giuseppe Festa, Antonella Frontani, Enrico Galiano, Alessia Gazzola, Elisabetta Gnone, Massimo Gramellini, Jhumpa Lahiri, Florence Noiville, Clara Sánchez, Giada Sundas, Silvia Truzzi, Ilaria Tuti, Hans Tuzzi, Marco Vichi, Andrea Vitali.
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Zedda Ilenia
Nàccheras
br. Cala dei Mori è un posto speciale. Sul fondo del mare, raggiungibili soltanto con una lunga apnea, enormi conchiglie custodiscono un dono: è il bisso, la seta color oro che ha vestito i grandi re dell'antichità, e che oggi una sola donna al mondo è in grado di raccogliere e di tessere. Quella donna è il Maestro - ma molti, avendone paura, preferiscono chiamarla "strega" - e sta insegnando i suoi segreti alla nipote Caterina che, a dispetto dei suoi tredici anni e di un corpo che sta per sbocciare, ogni giorno al calar del sole si tuffa nella Cala e insegue la perfezione spirituale che quel compito richiede. Sa di non essere ancora pronta, ma sa anche di avere il mare nell'anima e nel destino. Nascosto dietro gli scogli, Francesco la osserva e la ama a modo suo, in silenzio, ammirando la grazia dei suoi gesti. È uno scapestrato, Francesco, appartiene a un popolo di minatori, devoto alla terra, nero di carbone, testardo come la roccia e come il dolore che si agita nel suo sangue. Forse è per questo che non è mai riuscito a rivolgerle neanche una parola? Ma soprattutto, come si diventa qualcosa di diverso da ciò che tutti si aspettano? Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e piena di mistero, questo romanzo è spinto da una magia implacabile e ritmica come un'onda increspata dal maestrale. E sa raccontare con delicatezza un'età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera.
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Palmieri Chimena
Nessuno sa perché fosse in stazione
br. Il 2 agosto 1980 alle ore 10.25 una bomba esplose alla Stazione Centrale di Bologna, causando 85 vittime: erano donne uomini bimbi vecchi italiani stranieri. Che partivano aspettavano tornavano. Per sei di loro però, come riporta l'articolo di Repubblica del primo agosto 2016 a firma Caterina Giusberti, "Nessuno sa perché fosse in stazione". Sei persone che erano, nonostante la convinzione di tutti, in un posto e in un tempo in cui non avrebbero dovuto essere. Questo lavoro, di pura fantasia e liberamente ispirato a quei nomi, racconta le vite possibili, le motivazioni probabili, le supposizioni che danno, per un breve attimo, spessore e colore a chi a quella domanda non potrà più rispondere. Sette racconti brevi, che hanno nella stazione l'epilogo o il punto di partenza, transitorio o definitivo. Sei sono le storie senza un perché citate nell'articolo. La settima è completamente altra, inventata, diversa e opposta. È la storia di chi invece in stazione doveva proprio esserci. Potrebbe essere la storia di chiunque, perfino la mia. O la tua.
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Ferrari Erminio
Valzer per un amico
brossura La montagna, la musica, le letture e gli affetti sono il foglio e al tempo stesso il disegno di questi cinque racconti. La montagna - che si tratti della Valgrande delle cime alpine - non è dunque mero sfondo di ciò che vi si narra, ma è partecipe di fatiche, progetti, drammi e speranze. Mentre le amicizie e gli affetti sono guide e compagni nella ricerca del senso di ciò che la Storia e la natura si spartiscono nell'imprendibile estensione di un tempo che supera quello breve di una vita, sia essa quella individuale o di una collettività.
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Manzoli Debora
La convinzione di non essere abbastanza. Nuova ediz.
br. Emily ha ventitré anni e vive una vita apparentemente perfetta: un lavoro come bibliotecaria, una famiglia amorevole e premurosa alle spalle, e una giusta dose di indipendenza. Agli occhi degli altri si presenta come una ragazza decisa, forte e sicura di sé: tutto quello che vorrebbe essere, ma che in realtà non è. Un inaspettato e sgradito tuffo nel passato, oltre a un incontro particolare, la costringeranno a fare i conti con se stessa una volta per tutte.
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Galiano Enrico
Più forte di ogni addio
ril. Se hai voglia di dire qualcosa a qualcuno, fallo. Ora. «È che ogni giorno che passa mi rendo conto che praticamente tutti avrebbero bisogno di coraggio. Glielo vedi negli occhi che hanno un progetto che non hanno ancora trovato il coraggio di realizzare, un ragazzo con cui non hanno trovato la forza di provarci o, come me, qualcosa da andare a dire a qualcuno, e che non ci sono mai riusciti.» È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando. Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l'uno nell'altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l'abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l'ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l'istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell'essere due ragazzi pieni di sogni.
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Lanchester John
Il muro
br. Un muro lungo centinaia di chilometri è stato innalzato attorno alla Gran Bretagna. Serve a tenere fuori gli Altri, le moltitudini che arrivano dal mare a caccia di un lembo di terra asciutta, al riparo dal cambiamento climatico che ha modificato la geografia del pianeta. Sul Muro, a pattugliare le coste, ci sono i Difensori, giovani uomini e donne in servizio obbligatorio. Nessuno può sottrarsi alla difesa del paese. Kavanagh, il protagonista di questa storia, ha appena iniziato il suo periodo di sorveglianza. Se è fortunato, se niente va storto, durerà due anni, 729 notti. Se tutto va bene e sopravvive non dovrà mai più vedere il Muro in vita sua. Eppure ogni notte qualcosa può accadere, gli Altri possono arrivare, e per ogni invasore che supera il Muro un Difensore sarà abbandonato in mare. I diritti e le libertà individuali sono stati sacrificati in nome dell'interesse e della paura: tutto è diventato prezioso, l'acqua, l'aria, il cibo, ogni tipo di risorsa energetica. Il mondo è stato portato all'esaurimento, e ora bisogna proteggere la civiltà, o meglio la propria civiltà, a ogni costo. Sul Muro la vita di Kavanagh sembra immobile, al contrario è tesissima e adrenalinica. Nel corso di quelle notti, nell'attesa di un fantasma e di un nemico, si aprirà per lui lo spazio del riscatto e della libertà, assieme al sogno di un destino diverso.
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Morreale Stefania
I Cul
br. Una cittadina sporca e piovosa, un perfido e geniale inventore e un gruppo di improbabili eroi pronto a uscire dalla comfort zone per salvare la città. A guidare l'originale accozzaglia di amici, Lui, un ubriacone frustrato che saprà riscattarsi con il suo ingegno e l'affetto dei suoi compagni. "I Cul" racconta in modo ironico e irriverente personaggi lontani dall'ideale di perfezione e bontà a cui siamo abituati, che cercano di sopravvivere, ognuno con i propri sotterfugi e le proprie meschinità, in un mondo troppo aggressivo e spietato che può schiacciare senza pietà personaggi deboli ma dal grande cuore.
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Galletta Veronica
Le isole di Norman
br. Elena, giovane studentessa, abita sull'isola di Ortigia insieme al padre, ex militante del Partito comunista, e alla ma-dre, che vive chiusa in camera da diversi anni, circondata da libri che impila secondo un ordine chiaro solo nella sua testa. Quando all'improvviso la donna va via di casa, Elena cerca di elaborare la sua assenza dando inizio a un viaggio ri-tuale attraverso i luoghi dell'Isola, quasi fosse una dispersione delle ceneri. Parallelamente, nel tentativo di fare luce su un evento traumatico della sua infanzia, di cui porta addosso i segni indelebili, la ragazza capirà che i ricordi molto spesso non sono altro che l'invenzione del passato.
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Nani Margherita
La confessione
br. Dalila ha quattordici anni, l'età di un'innocenza violata da chi meno dovrebbe essere incline alla violenza. Lui un prete burbero e severo, catechista di una parrocchia romana; lei una ragazza fragile e sola, alla ricerca disperata di un punto di riferimento che né la madre né gli amici riescono a darle. È così che don Franco si intrufola nella quotidianità di Dalila e inizia a dare sfogo alle sue inclinazioni più turpi, è così che vittima e carnefice finiscono invischiati in un rapporto insieme morboso e profondo che assomiglia tanto a una parodia dell'amore. Poi Dalila cresce, matura, si trasforma in una donna, e intanto impara a riconoscere le diverse sfumature della vita. Perdita, morte, lealtà, amicizia. Eppure, un filo lungo e sottile la tiene costantemente legata alla spirale di perdizione in cui era precipitata quella lontana sera di marzo. Un segreto che ha conservato a lungo dentro di sé e che solo adesso, dopo anni di silenzio, è pronta a confessare.
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Tessarolo Chiara
Per aspera ad Astro
ill., br. Astro è un gattin becero trevigiano che negli ultimi mesi ha tenuto centinaia di persone in attesa delle sue avventure, un po' reali e un po' strampalate, su "GniruGniru", il gruppo Facebook dedicato ai gattari. Si tratta di un micio tigrato che, grazie alla sua coinquilina Chiara Tessarolo (ribattezzata Fringuy), fa sorridere ma anche commuovere tutti coloro che lo seguono. I suoi dialoghi, in dialetto veneto-felino-petèl, alla fine sono considerati come una sana medicina da diluire in un sorriso nei momenti più cupi. Ma lui, il bel ciciun supareroe, vive nel più totale menefreghismo, tranne per le volte in cui aspetta un po' di 'parmigiolano' o la 'tortadesardele' per superare lo status di 'indicenteh'. Astro è stato adottato dalla Fringuy grazie all'ENPA che lo ha salvato da una borsina di plastica considerata la sua "mameta". Il suo mondo è popolato da simpatici personaggi: Porthos, PierDelMioCuor, la Vecia Bigodina, GianMerlo, i cagnotir, e tanti altri! Il volume, il cui titolo storpia il motto latino "attraverso le asperità [arriviamo] alle stelle", è illustrato dalla stessa autrice ed è diviso in diverse sezioni.
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Mazzea Silvana; Scaffidi Rosa
Ritorno alle lampare
br. Tre storie: La casa del vicolo, Piedi di bambola, La signora dal cappotto marrone. Tre donne del sud raccontano il viaggio della propria vita. Hanno lasciato la loro terra, ma gli è rimasto il sale addosso. Tornano ai paesi di origine, non più giovanissime, per riannodare il filo tra il passato e il presente. Il loro ritorno è come la risacca del mare che a ogni respiro porta ricordi e spazza via le speranze e le illusioni e, di nuovo, porta la consapevolezza che quello che poteva essere, e non è stato, non ci sarà più. Paola, dopo un primo periodo di amarezza e delusione, riscopre emozioni e sensazioni ormai sopite. Betta, donna a cui il destino non ha fatto sconti, supera i pregiudizi, le ingiustizie e le falsità e si ricostruisce una nuova vita ritrovando la serenità e l'equilibrio. Per Dora il ritorno non è definitivo e non cancella i fantasmi della sua vita, né risponde alle sue incertezze.
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Inbari Assaf
Verso casa
brossura Negli anni '20 del Novecento un gruppo di giovani ebrei lascia l'Unione Sovietica e si trasferisce nella Palestina mandataria. Ragazzi uniti dal desiderio di realizzare una società più giusta e inaugurare un nuovo modo di essere ebrei. L'insediamento nella realtà mediorientale si rivela però difficile: il lavoro è massacrante e il caldo insopportabile, la convivenza con gli arabi tutt'altro che pacifica e la nostalgia di casa fa capolino nelle ore più buie. Eppure, in quella terra dura, i giovani pionieri riescono a far nascere il kibbutz Beth Afikim, il vero protagonista di questa storia. I tanti personaggi che lo popolano sono tutti comprimari, tutti essenziali affinché il kibbutz abbia voce, cuore e mani. Seguendo le vicende di questi giovani sognatori ci ritroviamo immersi in un microcosmo multiculturale traboccante di vita, dove anche i più piccoli gesti quotidiani e le parole più banali hanno la forza del racconto epico. Dal sogno socialista fino agli anni della privatizzazione, Assaf Inbari ripercorre quasi un secolo di storia israeliana. "Verso casa" è biografia di un luogo e narrazione corale, ma è soprattutto un romanzo di formazione e di formazioni: adolescenti diventano uomini e spazi diventano geografie, mentre uno Stato si scopre improvvisamente adulto, con i suoi ricordi d'infanzia da condividere.
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Valmarrini Roberto
Nicola Aquamonti e i ricconi
br. Con questo tredicesimo romanzo si conclude la saga del celebre psicologo investigatore in quanto il suo autore, il prof. Roberto Marvulli, è purtroppo deceduto. Egli decise di mantenere del tutto separate le sue numerose pubblicazioni scientifiche dai romanzi, che pubblicò con lo pseudonimo di Valmarrini, solo in quest'ultimo romanzo pubblicato postumo si svela chi ne è il vero autore.
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Cordiali Alessandro
L'equilibrio dei secondi
br. Un'autobiografia a 22 anni? E cosa avrebbe mai da raccontare un ragazzo di quell'età, tanto da farci un libro? Poco. O forse tantissimo se, come nel caso di Alessandro, tutto è stato un'odissea fin dalla nascita a causa di un parto troppo prematuro. La sua vita è rimasta in bilico, in equilibrio sul filo dei secondi, poi il viaggio è cominciato. Costretto su una sedia sin da piccolo, Alessandro ha visto il mondo da un'angolatura diversa dalla maggior parte dei suoi coetanei. Questa è la sua storia. Ci farà arrabbiare, imprecare, protestare, persino odiare. Ma alla fine riusciremo anche a ridere e sognare. Proprio come è riuscito a fare Alessandro che ha avuto il dono di trasformare i drammi in commedie e gli incubi in lezioni di vita che ci insegnano chi siamo e cosa vogliamo davvero.
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Borghi Renato
Da Modena a Roma passando per la vita
br. Un cammino, quattro pellegrini, quattro vite che si raccontano, si intrecciano, per quattro settimane di fatica attraverso un'Italia che offre se stessa a chi la vuole vedere con occhi nuovi. C'è la volontà di partire e ripartire, perché nel cammino come nella vita non c'è nessuna meta definitiva. La fine di ogni tappa corrisponde all'inizio della prossima.
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Testa Francesco
La bambola col tuppo
br. Gennarino, un orfanello allevato tra stenti e sacrifici da un cugino della madre, divenuto adulto, consegue la laurea in Psicologia e trova lavoro in una rinomata casa di cura. Ignazio Alfonso de Dura e Beatrice Piromallo, una coppia ricca e affiatata che ha aiutato Gennarino negli anni dell'adolescenza, creano con lui un legame indissolubile, fino a farne il proprio figlio adottivo e unico erede. L'infermiera Luisa Esposito, la badante Nivaeh, la giovane e conturbante pittrice Giuliana Grassi: un turbinio di donne che promette felicità. Un investigatore sagace, Gianfranco Canepa, chiamato a dirimere la morte sospetta dell'anziana Beatrice Piromallo, seguita a quella non meno oscura di Ignazio Alfonso. Sono questi i personaggi principali di un'intricata vicenda fatta di nobili sentimenti e di oscure pulsioni. Una vicenda in cui lo stress per il quotidiano confronto con persone fuori di senno, i sensi di colpa, l'ossessione di mettere al mondo un erede fanno di Gennarino un malato di licantropia che di notte ulula la propria disperazione alla Luna. Potrà esserci per lui un futuro di pace e serenità?
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Guidobaldi Serena; Bianchi F. (cur.)
L'appetito
ill., br. Nato da approfondite ricerche storiche, "L'appetito" è incentrato sui mercati degli avanzi alimentari di fine '700 - inizio '800, che a Parigi come a Roma, ridistribuivano gli avanzi di cibo dei ricchi ai bisognosi: in Francia in cambio di denaro, a Roma iscrivendo l'anima alla parrocchia. Avventurandosi nei vicoli maleodoranti di queste due città, Serena Guidobaldi, Personal Chef e docente di storytelling della food culture presso l'Università di Scienze Gastronomiche, ci racconta la lotta senza fine dei poveri contro i poveri incentrata su "potere" e "fame". Con una scrittura magistrale e priva di fronzoli e grazie alle illustrazioni di Giuseppe Palumbo, questo romanzo affronta uno dei nodi della società contemporanea: il potere del cibo e di chi ne gestisce la distribuzione. Nell'epoca dell'ossessione del cibo come esaltazione spettacolare e sociale o come questione etica, "L'appetito" chiama il lettore a prendere posizione di fronte al concetto di "abbondanza" che, generando avanzi, diventa esercizio di potere.
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Zadra Mattia
Farfalla
br. La vita è un dono che spesso arriva inaspettato. Accade ovunque, in qualsiasi momento. Così come la vita, anche la morte arriva inaspettata. È sempre attorno a noi. Si avvicina un passo di orologio alla volta, anche se noi non lo sentiamo. Ma se non fosse così? Immaginate di poter sentire in anticipo la morte sopraggiungere, di sentire il suo profumo dietro alla carezza ad un cane, il respiro di una parola, il battito d'ali di una farfalla. Immaginatela sempre lì, a ricordarvi che ogni cosa è destinata a finire e che la vita ci scivola di dosso senza sosta come fanno i petali di una rosa che lentamente appassisce. Riuscite ad immaginarla mentre ci ricorda che tutti noi, i nostri cari, chi ci sta attorno, noi tutti potremmo morire da un giorno all'altro. E se foste in grado di sentirne i passi, voi a quel punto, come vivreste?
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Bolognini Claudio
Sangue del nostro sangue. 7 luglio 1960: la strage di Reggio Emilia
ill., br. C'erano migliaia di persone in piazza a Reggio Emilia quel 7 luglio del 1960. Una folla di operai, ex partigiani e semplici "ragazzi con le magliette a strisce" che, come era accaduto a Genova appena una settimana prima, rifiutavano la deriva autoritaria che stava travolgendo un'Italia in cui i fascisti provavano a rialzare la testa. La reazione poliziesca non tardò a farsi sentire e, se già il 5 luglio le pallottole delle forze dell'ordine uccidono in quel di Licata, il 7 luglio la polizia spara ancora. Per la precisione, sono 182 le raffiche di mitra che si abbattono sugli antifascisti, prendendosi la vita di Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli. Il loro sacrificio, con il passare dei decenni, continua a ricordare come - anche in un Paese che si pretende "democratico" - non esiste diritto che possa dirsi acquisito una volta per sempre, né conquista sociale in grado di durare senza essere sostenuta dalle lotte. Per questa ragione, il sangue versato dai cinque morti di Reggio Emilia è il sangue stesso del movimento operaio. Ed è alla loro storia che questo libro a fumetti è dedicato.
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Pavese Cesare
Il diavolo sulle colline
br. Tre giovani amici lasciano la città per una vacanza nella campagna piemontese e qui, tra gite, incontri, scoperte e avventure sentono prepotente la tentazione di violare la norma, di superare il limite, nella ricerca del vizio che porterà il più inerme, il più giovane a esserne travolto. Se dal tempo in cui è stato scritto "Il diavolo sulle colline" la giovinezza è cambiata, la paura del desiderio che Pavese racconta è ancora la stessa. E identiche sono le tensioni e le fragilità di un'adolescenza sognatrice, più portata a fantasticare che ad agire, in attesa di un evento straordinario che sconvolga la noia di giornate sempre uguali. Un romanzo di entusiasmi e passioni che ha coinvolto generazioni di lettori. Introduzione di Paolo Giordano.
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Gebbia Giovanna
Sulle tracce del passato
br. Una vecchia fotografia e un fascio di lettere. Inizia così il viaggio, fisico e interiore, che porterà Leda - la protagonista del romanzo, a scoprire davvero per la prima volta la sua terra, la misteriosa e incantevole Sicilia, e la sua storia familiare. Le lettere tracciano un itinerario reale attraverso il quale chiunque può addentrarsi nel cuore di un'isola spesso sconosciuta - perché lontana dai circuiti turistici e culturali noti, ma non per questo meno bella e affascinante, anzi... Un romanzo di formazione: la ricostruzione di legami e segreti familiari porteranno la protagonista alla definizione di nuove relazioni affettive. "Sulle tracce del passato" offre una doppia lettura che si intreccia in maniera fluida e intensa: il racconto di una terra e dei suoi tesori a quello di una storia intima. Molto più di un romanzo, molto più di una guida per turisti particolarmente attenti. Tra queste pagine si respira la Sicilia nella sua vera essenza di sentimenti, arte, storia, tradizioni.
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Dostoevskij Fëdor
Un cuore debole
brossura
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Sánchez Clara
L'amante silenzioso
ril. Rigogliose piante di un verde smeraldo addobbano il patio dove si svolge la cena. Isabel è lì su invito di un'ambasciata spagnola in Africa. Tutti credono che sia una giovane fotografa con la voglia di immortalare i colori e i panorami di quella terra bruciata dal sole. Ma non è questa la verità. Isabel sta cercando qualcuno. Sta cercando, per conto dei suoi genitori, Ezequiel, che si è lasciato tutto alle spalle per ritrovare sé stesso. È stato un uomo a fargli credere di non aver bisogno di null'altro, Maina, che con il suo potere carismatico di persuasione ha legato a sé diverse persone che come Ezequiel si sentivano perse. Perse come amanti silenziosi in cerca d'amore. Isabel deve salvarlo. Deve farlo perché non ci è riuscita con suo fratello che si è affidato a qualcuno con le stesse capacità manipolatorie. Per questo ha accettato questa strana missione, apparentemente semplice: trovare Ezequiel e capire se sta bene. Ma quando Isabel incontra finalmente il ragazzo e conosce Maina capisce che dietro l'obiettivo di regalare nuove prospettive di vita a chi credeva di non averne si cela qualcosa di molto più grande. Attraversando i piccoli villaggi e la natura incontaminata, Isabel si accorge di strani movimenti, nei quali sembra invischiato anche Ezequiel. C'è qualcosa che non torna. Eppure sa che non può fare troppe domande. Perché rischia di essere condizionata e di perdere anche lei il controllo. Perché la sua copertura di fotografa può cadere da un momento all'altro. Perché da sola non è facile farsi scudo da una rete di intrighi e loschi affari.
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Jones Cynan
La baia
br. Al largo, sorpreso da una tempesta improvvisa, un uomo è colpito da un fulmine. Al risveglio, si scopre ferito e alla deriva a bordo di un kayak. «La sua memoria è come un mazzo di carte caduto a terra», non ricorda più chi è né perché si trovi in mare. Poi, a poco a poco, un'immagine riaffiora: una donna incinta che lo aspetta sulla costa; mentre la voce di suo padre inizia a pungolarlo, sussurrando nel vento. L'uomo dovrà affidarsi al proprio istinto e sopportare il dolore accecante di un corpo menomato per provare a posare di nuovo i piedi sulla terraferma, il cui profilo scuro appare e scompare all'orizzonte. Distillando momenti di calma e di tensione, con una prosa tersa, volubile come il moto delle onde, Cynan Jones rielabora in chiave originale il tema della lotta per la sopravvivenza, e del rapporto tra l'uomo e le forze incontrollabili della natura.
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Cosso Pier Bruno
Solo danni collaterali
br. Un giudice prende di mira un medico professionalmente serio e corretto, e fa saltare per aria tutta la sua vita. Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell'ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato. La vicenda, ambientata in Sardegna nel periodo attuale, inizia col protagonista che viene buttato giù dal letto all'alba di un sabato mattina e subisce una lunga perquisizione, senza spiegazioni e senza rispetto. Privato della libertà, del lavoro, dello stipendio, e infine degli affetti familiari, il medico, aiutato da un'amica giornalista, si lancia in un'indagine serrata per comprendere l'origine delle accuse infondate di cui è fatto oggetto. In questo romanzo, se le vicende giudiziarie sono ispirate alla realtà, i risvolti umani, gli amori e le passioni sono di pura invenzione, così come i nomi e i luoghi, che sono di fantasia e non possono essere attinenti alle persone reali, se non per pura casualità. Cosso ha saputo costruire una storia drammatica, scavando nel profondo dell'animo umano. Più che una critica serrata alle nostre strutture giudiziarie, la vicenda narrata vuol lanciare un grido d'allarme verso un sistema senza difese immunitarie.
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Rand Ayn
La fonte meravigliosa
br. Ispirato alla vita del rivoluzionario architetto americano Frank Lloyd Wright, "La fonte meravigliosa" è la storia di Howard Roark, giovane pieno di talento disposto a rinunciare a fama e carriera pur di non dover scendere a compromessi con i suoi ideali. Uomo esemplare, integro e fedele a se stesso, Roark lotta contro i pregiudizi e le convenzioni per affermare il proprio genio artistico. Ma è anche la storia di Dominique Francon, vera e propria eroina, la donna che, pur amandolo disperatamente, farà di tutto per sfuggirgli e per distruggerlo. Sarà un amore contrastato, sofferto e impossibile che si intreccia indissolubilmente con la vita e la carriera di Roark e che ne determinerà fatalmente gli esiti.
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Pozzi Lucia
Sognando Rania
br. Il libro è uno scorcio di vita, in parte autobiografico, di una giovane donna che vive a Roma (nel quartiere San Lorenzo) e che tenta di uscire dalla sua condizione di precarietà, di costruirsi un futuro, volendo credere nel fatto che un'occasione le sarebbe arrivata se si fosse rimboccata le maniche e, a modo suo, avesse osato tirando la giacca al destino. Il suo sogno è quello di riuscire ad arrivare alla regina Rania di Giordania, farle un'intervista per una testata giornalistica importante e ingranare una marcia diversa nella vita. È così che Roma si incrocia con i suoi percorsi ad Amman, dove nascerà anche una storia d'amore e dove la protagonista sperimenterà emozioni legate a un mondo da scoprire.
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