|
Prudont Stella
Dedejme
br. A Pjatigorsk, città russa del Caucaso settentrionale, Channa prepara i festeggiamenti per i settant'anni del marito Natan, il patriarca dei Saviev. Tutto deve essere come "si deve", così si usa a casa sua, così fanno i ricchi ebrei delle montagne. Ma dietro la calma superficie delle apparenze, molte relazioni si consumano tra incomprensioni e conflitti. La giovane nipote intenta a servire alla tavola degli uomini le pietanze della tradizione, spera di riabbracciare Zina e Dovid, i suoi genitori naturali, che vede solo in rare occasioni: nonna Channa, già madre sette volte, l'ha cresciuta come figlia sua, allontanandola da loro. Avere con sé una bambina le consente l'illusione che il tempo non passi, ma ora paga la violenza di quell'imposizione con la costante paura di perdere l'amore della nipote, che, a sua volta, teme di aver perso l'amore dei veri genitori. Il mondo della tradizione prescrive inflessibili riti generazionali, dentro i quali la libertà personale delle donne passa in secondo piano, condannandole prima al volere paterno, poi a un matrimonio imposto e infine a una maternità celebrata da canzoni e poesie, ma sempre senza un vero appagamento. Sul finire del secolo scorso, però, la modernità si insinua anche in una società in cui rispettare le tradizioni sembra l'unico modo per vivere tranquilli. Quale sarà, a quel punto, il limite tra il perpetuarsi dei modelli del passato e la dirompenza delle nuove generazioni?
|
|
Ronchetti Stefano
Il grande cucciolo
br. Il "Grande Cucciolo" è un ex angelo custode tramutato, per suo desiderio, in un cane angelo che ha il compito di proteggere e salvare gli animali. L'angelo cane si muove con un branco di lupi disciplinati: una sorta di piccolo esercito votato al bene senza l'uso della forza aggressiva, tranne in casi molto particolari. L'angelo racconterà la sua storia al piccolo Bruno e allo zio donando un messaggio d'amore e un monito per prenderci maggiormente cura dei nostri amici animali e del pianeta che ci ospita. Una storia dolce, una speranza per tutti coloro che hanno il piacere di vivere con gli animali e anche un viaggio nei tanti universi coinvolti nel racconto.
|
|
Ruzzini Paola
Al di là del mare
br. "Al di là del mare" è una storia completamente al femminile: vissuta, pensata e scritta da donne per donne e consigliata agli uomini. È la storia di una ragazza come tante altre la cui vita ha messo inaspettati e altissimi ostacoli da superare ma un'energia, una forza nascosta a cui aggrapparsi è già nell'aria. Sofia è una ragazza vicino ai trent'anni che tenta di risollevarsi da anni duri ma, proprio quando tutto sembra cominciare ad andare per il verso giusto, ecco l'incubo più temuto dall'essere umano presentare il suo volto: le viene diagnosticato un nodulo al seno, che per fortuna operato in tempo non avrebbe creato grossi problemi se non un affiorare di dubbi, vecchi dolori, insicurezze. Sarà l'incontro inaspettato con una vecchia conoscenza a infondere nuova energia alla nostra protagonista: all'improvviso Bea, una vecchia fiamma rispunta dal passato. La ragazza spagnola si svelerà pura forza risvegliando in Sofìa antichi ricordi, sensazioni, passioni, sogni e si aprirà per lei una nuova vita.
|
|
Elle
Loro, Del Reno. Racconto semiserio tra la via Emilia e il West
br. Oddio! Non credo ai miei occhi... Mi fermo, sono immobile, ipnotizzata, sto guardando una delle opere più belle che io abbia mai visto. Mi riferisco al Das Nibelungenlied, conosciuto anche come Il Canto o la Canzone dei Nibelunghi. Ed è proprio amore a prima vista. Ma... non tutto è come sembra, nemmeno le persone. E quando meno te lo aspetti, tutto appare differente, anche il sentiero che avevi imboccato. Come se un viandante dispettoso avesse rimescolato i segnali, così che non sono più in grado di capire quale sia la realtà e quale "l'altro mio mondo". Mi guardo intorno, la scena è straziante: da ogni parte giacciono cadaveri... gli eroi si sono battuti, le dame si sono scontrate, tutti contro tutti. Ecco... sono giunta alla fine, sì, proprio alla fine di tutto. È stato tutto così terribilmente coinvolgente, così orribilmente straziante, ma così tremendamente bello. E il silenzio "rimbomba" ovunque. Ma è proprio in quel preciso momento che tutto precipita...
|
|
Maino Elisa
Non ti scordar di me. #Ops. Libro2
ril. L'estate è finita, per Evelyn è tempo di cominciare una nuova avventura: l'accademia di danza. Certo, è dura salutare nonna Lea e tutti gli amici conosciuti tra le montagne, e ancor più dura è staccarsi da Chris e dai suoi baci. Ma quando balla Evy dimentica tutto: tra grand jeté e pirouettes i pensieri tristi scompaiono e rimane solo lei, flessuosa e raggiante come una vera regina del palcoscenico. La danza, però, non è solo libertà. In accademia ci sono orari e regole da rispettare, e il maestro Paolo pretende sempre il massimo. Come se non bastasse, a Evy è toccata la peggiore compagna di stanza di sempre: Rose Villa, la bulla della scuola, che per vederla fallire ricorrerebbe a qualsiasi trucco. Per fortuna ci sono ragazzi simpatici come Cameron, che la incoraggia a credere nel suo talento e le ricorda il vero motivo per cui si trova lì: diventare una ballerina professionista. Evy ce la mette tutta ma, mentre la sua carriera è pronta a decollare, nei suoi pensieri Chris e gli amici di un tempo sono sempre più distanti Per non perderli, dovrà guardarsi dentro e chiedersi: a cosa siamo disposti a rinunciare per inseguire il nostro sogno più grande?
|
|
Baiada Luca
Bestiario tascabile
brossura "Se nella folla anonima fole e follie mi affliggono, so che la vita vagola e mi volgo alla folaga. ...La marmotta che ho nell'orto mi mormotta a collo torto: "Qui non tremo e qui non tramo, dormo e faccio l'ortolano".
|
|
Caruana Anthony
Contorni opachi
br. Augusto: un'esistenza al limite della follia, sul ciglio di una solitudine che si fa prigione. Matilde ed Elide: due modi di amare e di essere madri. Cosa accomuna il giovane alle due donne? Forse il semplice desiderio di sentirsi uniti, almeno per un momento, o forse l'urgenza di scoprire la verità.
|
|
Maddaloni Nicola
Vetro infrangibile
br. Pasquale, un giovane napoletano appena laureato in medicina, un giorno, al mare, incontra Anna e se ne innamora. Tutto lascia presagire che ci sia un sentimento forte tra i due, ma non è così: Anna lo tradisce con il ricco Fabio. Da quel momento, Pasquale crede di aver aperto gli occhi sulla crudele legge del denaro, cui tutti e tutto si sottomettono, anche l'amore. Un'ulteriore beffa del destino, il senso di vuoto che lo attanaglia lo lasciano in balìa della solitudine del suo animo. Una voce però lo guiderà, al prezzo di una monetina, e lo spingerà ad essere medico volontario in Africa. Le esperienze che farà, gli incontri che avrà e le vicende in cui si troverà coinvolto, gli faranno capire che se il denaro è la legge l'Amore è un ribelle.
|
|
Rendiamo visibili gli invisibili. Racconti e testimonianze
br. La Sclerosi Multipla è una malattia che colpisce moltissime persone. Nel mondo si contano circa 2,3 milioni di individui malati di SM, di cui 600.000 in Europa, ed oltre 122.000 in Italia. Tra questi ultimi ci siamo Noi. Gli Invisibili. Questa raccolta nasce proprio per dare la possibilità ad alcune persone di raccontare le proprie storie, in modo che possano venir fuori dall'invisibilità. In questa antologia troverete testimonianze di persone affette da Sclerosi Multipla, che hanno scelto di raccontare e raccontarsi. Non sono autori, non sono scrittori, ma solo uomini e donne comuni che vogliono contribuire al progetto, ognuno donando la propria personale esperienza di vita. I proventi della vendita di questo volume saranno devoluti all'Associazione "Rendiamo visibili gli invisibili".
|
|
Wells Rachel
Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici
ril. Per il gatto Alfie e il suo amico George, Edgar Road è un vero e proprio paradiso. Qui, possono schiacciare in pace un pisolino e godersi le coccole delle famiglie del quartiere, che fanno a gara per averli con sé. Perché Alfie e George hanno un dono speciale: sanno guardare dentro il cuore delle persone e ripararne gli ingranaggi rotti o inceppati, aiutandole a ritrovare la vera amicizia. È per questo che si danno subito da fare quando a Edgar Road fanno la loro comparsa dei nuovi inquilini non proprio affabili. Con un divorzio difficile alle spalle, Sylvie ha scelto di trasferirsi per poter ricominciare da capo con la figlia quattordicenne Connie. Eppure fatica a integrarsi e a trovare un po' di stabilità. Non riesce a scrollarsi di dosso la tristezza e la diffidenza che le impediscono persino di lasciare che Connie conosca la gioia del primo amore con il coetaneo Aleksy. A nulla servono la sollecitudine e il sostegno delle vicine, che provano di tutto per farla sentire a casa: Sylvie continua a preferire un isolamento ostinato. Solo Alfie e George possono insegnarle ad aprirsi ancora e a riconoscere la sincerità di un'amicizia che si dà senza chiedere nulla in cambio. Ma devono fare presto. Perché alle loro orecchie, sempre tese, è giunta voce di un piano di fuga di Aleksy e Connie che rischierebbe di sconvolgere il già precario equilibrio. E non possono permetterlo. Non adesso che si sta avvicinando il periodo dell'anno in cui si celebra il valore della condivisione e la gioia arricchisce la nostra esistenza.
|
|
Tu sei parte di me
br. Amiche, complici, nemiche o rivali, ma sempre madri e figlie. Nulla può spezzare il legame speciale che si crea in nove mesi, quando è solo un filo a unire due vite. Un legame che si fa ancora più forte quando finalmente le mani si stringono e ci si sente al sicuro l'una nelle braccia dell'altra. Gli anni passano, le certezze si modificano, i baci cambiano il loro sapore. Si diventa amiche, complici, confidenti. Si piange e si ride all'unisono. A volte la parola «insieme» fa paura e ci si ritrova nemiche, rivali. Ci si scambiano frasi che bruciano dentro e si chiudono porte che non si apriranno mai più. Ma si resta per sempre madri e figlie. Per sempre. È così per Isabella, che ha messo in pausa la sua vita per seguire le ossessioni di Virginia e sin da piccola è cresciuta nella sua ombra. È così per la giovane Lenora, che non riesce a essere mai abbastanza perfetta per Veronique e il modello di figlia che ha in mente. C'è Cara, che ha paura dei cambiamenti e dell'influenza che possono avere sulla piccola Vita, e c'è Lucía che, con il suo arrivo, ha scombussolato in modo inatteso e totalizzante il destino della donna che l'ha messa al mondo. E poi Adua, che si è persa e vive una vita a ruoli invertiti con la figlia, e Ioan, che ha bisogno di un gesto materno che fatica ad arrivare. Infine Barbara, sorpresa da una gravidanza che le fa scoprire cose inaspettate di sé stessa. In sette racconti, sette autrici bestseller si confrontano su temi universali come la maternità e l'essere figli. Sette storie di cambiamento, ribellione, sfida, disamore. Sette donne, sette sensibilità diverse unite dal talento innato per la scrittura: Federica Bosco, Cristina Caboni, Valentina D'Urbano, Evita Greco, Clara Sánchez, Carmela Scotti e Simona Sparaco. Una raccolta che mette a nudo le dinamiche reali ed emozionanti di una delle relazioni più difficili e durature di tutta la vita.
|
|
D'Arzo Silvio; Casoli A. (cur.)
All'insegna del «buon corsiero»
br. Pubblicato all'inizio del 1943 e presto uscito di scena, questo romanzo ripescato da Adelphi negli anni Novanta, è ormai da molti anni fuori commercio. Nel centenario della nascita dello scrittore reggiano, abbiamo scelto di riproporlo, convinti che resti un romanzo di grande stile, il prodotto di un altro «lettore di provincia» con un'atmosfera trasognata e lunare, tra Stevenson e Goldoni, tra la Ferrara metafisica dei dipinti di De Chirico, De Pisis e Carrà e quella delle pagine di Savinio e di Govoni, sotto l'incanto e la suggestione dello stile barocco di Tommaso Landolfi. Ne risulta un libro tutto teatrale, fatto di quinte in cartapesta, fondali lirici e sognanti, maschere e personaggi stilizzati, pagine musicali e levigate tutte artificio e leziosità: All'insegna del Buon Corsiero resta come un'aria d'opera malinconica eppure lieve e suadente con cui uno scrittore appena ventenne provò a cantare l'angoscia della propria tormentata adolescenza, fatta di pudore e di senso di colpa, ma anche di fiducia e di speranza nella letteratura; il tutto, nel bel mezzo della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale.
|
|
Giordano Maria Francesca
Profumo di tabacco
br. Su e giù nel tempo, avanti e indietro nella vita, dentro e fuori i ricordi: è un vero e proprio viaggio nella memoria quello che Antonio compie nel giardino della casa natale. Vi è giunto in gran fretta, dopo il lungo viaggio da nord a sud, per poter salutare l'anziana madre in fin di vita. Il dolore per l'imminente distacco (oppure il dolore del presente) diviene motivo e pretesto, per impilare, come libri sgualciti ma ancora buoni da leggere, ricordi e fatti del passato, quelli che hanno reso il protagonista l'uomo che è in quell' "oggi" quasi sospeso. Nel volo narrativo radente e veloce, Antonio ricompone volti, voci e luoghi, ma, soprattutto, recupera dogmi ed esperienze utili per il cammino che lo attende.
|
|
Durante Valentina
Enne
br. Colpito da un lutto improvviso e dolorosissimo, un uomo sceglie di cambiare la sua vita e abbandona un impiego da manager in una multinazionale per diventare codista: trascorre le mattine negli uffici pubblici, dove sbriga piccole incombenze per conto di altre persone mettendosi in coda al posto loro. La sua nuova quotidianità solitaria e ossessiva s'incrina il giorno in cui decide di esaminare meglio i pacchi che, ogni martedì, una cliente lo incarica di spedire. Perché gli sembra che abbiano a che fare con lui e con il suo passato? Un romanzo epistolare, una matrioska di storie che sostano sull'ambiguo crinale tra realtà e finzione ed esplorano l'amore nel suo complesso intrico di desiderio, rimorso e volontà di controllo.
|
|
La leggerezza del perdono. Dieci storie di straordinaria umanità
brossura "Il perdono è un'arma potente diceva Nelson Mandela dopo 27 anni di carcere guardando negli occhi i suoi aguzzini. Non so se questo grande uomo avesse semplicemente trovato il vero senso della vita, quello che so è che il sentimento del perdono esiste e si esprime nei gesti più semplici e umani e poterlo raccontare è un privilegio. Per questo motivo, quest'anno i partecipanti del mio corso di scrittura, la fabbrica delle storie, si sono cimentati con una delle espressioni umane più potenti. Reprimere un impulso di vendetta, cercare di capire o imbastire una pur esile relazione con chi ci ha fatto del male sono tutte azioni che richiedono tempo e intenzione come saper dimenticare. Saper perdonare significa arrivare in tempo, prima che sia troppo tardi ma pur sempre dopo aver trovato un senso al male subito. I racconti racchiusi in questa antologia parlano di libertà dell'anima e di paure rimosse, di una ragazzina che vorrebbe essere accettata per quella che è, di un uomo che ricorda la violenza di un padre arrivato ormai alla fine della vita, di un ragazzo a cui hanno nascosto la possibilità di essere padre o di una donna abbandonata dalla madre, ma benché saper perdonare qualcuno quando sappiamo cosa ha sbagliato sia un percorso difficile, la vera sfida, a volte, è riuscire a fare pace con se stessi, con il male a cui ci sottomettiamo o lo smarrimento a cui non riusciamo a sottrarci." Con un racconto di Sara Rattaro.
|
|
London Jack; Mascheroni G. (cur.)
Il messicano. Testo inglese a fronte
br. Vivere, nutrire le viscere, torcerle e magari metterle in esposizione sul piatto della scrittura. Sì, molti sono concordi nell'affermare che Jack London dovesse vivere per poter scrivere e che scrivesse per poter vivere. Per quanto riguarda Il Messicano, storia di boxe e disperato riscatto, apparsa sul «Saturday Evening Post» nel 1911, è cosa buona ricordare che il pugile dilettante London galvanizzato da quello sport primordiale, a volte non disdegnasse di avere come sparring partner Charmian Kittredge, la sua seconda moglie, e che probabilmente fu incaricato di seguire la Rivoluzione messicana di Pancho Villa e di Emiliano Zapata, proprio dai ricchi industriali nordamericani che volevano soffocarla. Nonostante London - che spesso non esitava a crogiolarsi nel suo superomismo di bianco robusto, biondo e ottusamente fiducioso -, in tale racconto si narra tutt'altro. È l'urlo dei diseredati e il tentativo folle di placarlo ad alimentare la vita vera e autentica del protagonista: il piccolo servo della rivoluzione Felipe Rivera. La sua sete di giustizia ridicolizza i gringos, persi in stupidi riti collettivi, e non si dimentica di farci osservare con sarcasmo gli intellettuali rivoluzionari e il loro fardello di desideri inconcludenti.
|
|
Neri Nicola
After a combray
br. Un ragazzo si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi metropolitani e non si trova più. Scoprirà che non è soltanto l'effetto di anni vissuti pericolosamente: quando scende dalla giostra infinita dell'adolescenza, non è il soffitto a girare ma la sua identità, schizzata via al contatto con il mondo reale. Questo disagio ha un nome scientifico: depersonalizzazione, la sofferenza di vedere la vita da fuori, come un film di cui non si riconosca la trama, di perdere il proprio posto nella realtà. In un mondo di cui non comprende più il senso, saranno le parole incontrate nella grande letteratura ad accoglierlo, dandogli lo strumento per creare una nuova trama partendo da zero. Sostituendo le parole alla droga, il desiderio di assoluto alla trappola dell'eccesso, grazie alla scrittura ricucirà una relazione con la realtà a cominciare dalla sua travagliata storia familiare. Scritto mescolando Flaubert, il rap e I Simpson, questo diario privato è la cronaca senza sconti di un rito di passaggio oggi sotto scacco: l'uscita dall'adolescenza.
|
|
Malerba Luigi
Avventure
br. In questo libro cinque coppie di celebri personaggi letterari si incontrano per dare vita a storie impossibili: Sancio Panza e Anna Karenina, Frankenstein e Don Abbondio, Bertoldo e Turandot, l'Innominato e l'Uomo Invisibile, infine l'Otello di Verdi e l'Othello di Shakespeare.
|
|
Osondu E. C.
Quando il cielo vuole spuntano le stelle
br. Nel piccolo villaggio di Gulu Station, dove nonostante il nome i binari della ferrovia non sono mai arrivati, un ragazzo ha un sogno che si chiama Roma. Come gli dice sempre Bros, un amico tornato dall'Italia con tante promesse e il cuore colmo d'amore per la signorina Koi Koi, Roma è bella, anzi bellissima. E di fronte a queste parole le aspettative del protagonista non fanno che crescere, fino a convincerlo lasciare l'Africa. Ma il viaggio non è facile, bisogna prima attraversare il deserto, poi il mare. E superare tante incertezze. Lungo il cammino si incontra un'umanità vivace e coraggiosa, si impara a distinguere chi è pronto a offrire aiuto da chi invece ha solo cattive intenzioni. E intanto l'occhio cattura volti e paesaggi, alle orecchie arrivano aneddoti pieni di saggezza e storie piene di speranza. Storie di chi è partito per amore, di chi è partito per diventare famoso o fuggire dalla guerra.
|
|
Nuzzo Christian
Pizzica de core. Tradizione, passione e magia
brossura Pizzica de core è un viaggio che intreccia le burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali di un gruppo di giovani col tarantismo e la magia popolare, che mischia alcool, amore e tradizioni sullo sfondo di quella terra mistica che è il Salento. Jaco è un giovane salentino disilluso e con l'animo in tumulto, che racconta gli accadimenti di dodici giorni di vacanza durante i quali il suo amico Nanni e suo cugino Paolo, emigrati in Germania, vanno a trovarlo. Il racconto articola suggestive sequenze narrative che hanno come sfondo gli aspri e incantevoli paesaggi estivi del Salento. Luoghi e personaggi sono totalmente immersi nel misterioso fenomeno del tarantismo. Una cronaca a ritmo di pizzica scandita da passioni personali e credenze popolari che accompagnano il lettore in un viaggio accecante negli eccessi di un'estate salentina di fine anni Novanta. Jaco riesce con l'aiuto de lu Pippi Ceddhru, un vecchio saggio che lo introduce a un'esperienza psichedelica, a far cadere il velo che opprime la sua esistenza. Tra grandi bevute e suggestioni che rimandano a un mondo antico, si arriva a quella che è la festa più emozionante e frenetica dell'estate, la Festa di San Rocco a Torrepaduli. Tamburelli, vino e danza delle spade fanno da contorno alla serata.
|
|
Manghetti Gianni
Mama donde? Storie di adozioni
br. Il lettore è condotto, ora dall'io narrante dei bambini ora da quello delle madri, dentro le diverse - sempre faticose e talora molto dure - esperienze adottive. Le protagoniste centrali, assieme ai bambini, sono le madri adottanti con le loro forti vicende adottive e pre-adottive (un enorme desiderio di maternità a fronte di grandi rischi e costi). E lo sono anche le madri naturali: l'abbandono lo ricorderanno per tutta la vita. L'autore ha intervistato quasi tutte le coppie: fatti, esperienze e aneddoti appartengono alle loro vite.
|
|
Vincenzini Ortelio
Ritornare a sorridere
br.
|
|
Morarelli Nazareno
Apri il tuo cuore: onora tuo padre e tua madre
br.
|
|
Hassan Maha
Metro per Aleppo
brossura
|
|
Lanzetta Maria
Come il movimento del mare. Le vicende di un percorso professionale e di vita di una donna fragile e forte allo stesso tempo
br. Un romanzo che ripercorre la storia di Martina, una ragazza come tante altre, che nel corso della narrazione diventa donna, attraverso un percorso professionale e di vita fatto di successi e delusioni, salite e discese, al quale inevitabilmente ne corrisponde uno di maturazione e di crescita, in un contesto sociale ed economico in costante trasformazione. La storia di Martina riassume, in un unico personaggio, le vicende di tante donne che, come lei, hanno sempre cercato di condurre un'esistenza rimanendo fedeli a se stesse, tra momenti di euforia e inciampi, contraddizioni e prese di posizione, cadendo e rialzandosi. Fino al momento in cui, in una circostanza difficile e decisamente insolita, la protagonista sente il bisogno di ripercorrere la sua vita e fare i primi bilanci.
|
|
Romano Antonio
Vite di C'era. L'invisibile nell'impercettibile
brossura E se Diabete di Tipo 1, Alzheimer, Neoplasia, Schizofrenia, Fibrosi Polmonare, Depressione, Cardiomiopatia, venissero raccontate tramite le emozioni? In questo libro si aiuta a meditare sulle dinamiche sociali e sull'intramontabilità delle vicissitudini umane, in sei racconti che presentano sentimenti forti tramite la polisensorialità di immagini e suoni, immergendo il lettore in una realtà che appartiene a tutti noi. Sei storie di reazioni, riflessioni, ricordi, speranze che raccontano la convivenza con la cronicità di una patologia, per valutare nuove prospettive, lasciare un'impronta. Nepente, infermiere protagonista dei saggi narrativi, instaura un rapporto unico con l'assistito, finché un colpo di scena lo assorbirà nella sua trama con un'esperienza inattesa che muterà il suo modo di scrivere, interpretare e pensare, in un orizzonte inedito. Lo schema di riferimento per la costruzione delle descrizioni è basato sull'originale approccio del Nursing Narrativo, differente dalla classica impostazione e dai particolari strutturali del saggio poiché l'articolazione delle narrazioni deriva da ciò che emerge dai soggetti.
|
|
Moscaritolo Gabriele Ivo
Memorie dal cratere. Storia sociale del terremoto in Irpinia
br. Il 23 novembre 1980 il più disastroso terremoto della recente storia italiana colpisce una vastissima area del Mezzogiorno italiano provocando migliaia di vittime e azzerando decine di piccoli centri. A quarant'anni dall'evento spartiacque una nuova prospettiva per leggerne la storia è possibile ed è quella che dà voce all'esperienza degli abitanti, testimoni diretti della furia della natura ma anche delle intense trasformazioni che hanno attraversato i territori. Racconti, giudizi e interpretazioni dei protagonisti si intrecciano con la documentazione ufficiale svelando le vicende di Sant'Angelo dei Lombardi e Conza della Campania, due centri del "cratere" accomunati da una distruzione pressoché totale dell'abitato ma che hanno compiuto due scelte opposte per la ricostruzione. Recuperare o rifondare? È a partire da questo dilemma che si snodano due storie impervie ma allo stesso tempo affascinanti in cui l'esperienza soggettiva incrina la memoria nazionale degli eventi restituendoci una visione più complessa e articolata di un momento cruciale della storia italiana.
|
|
Secciani Arianna
Miss Ceretta
brossura
|
|
De Felice Tiziana
La novia
brossura
|
|
Piccini Claudia; Calamassi Gianni
Vince chi resta
br. Una donna. Un uomo. Un libro. L'incontro. Un quadro.
|
|
Leonelli Giuseppe Leo
Tre
br. Antonio ed Elena sono fratello e sorella o forse no. Si incontrano nella folla dei pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago e l'attrazione è irresistibile, ma forse toccherà dare un significato diverso all'espressione anime gemelle. E poi c'è anche Chiara a cui la madre, in punto di morte, ha rivelato ciò che le è successo tanti anni prima, quando era ragazza alla pari negli Stati Uniti: da qualche parte del mondo ci sono due suoi fratelli.
|
|
Di Pietrantonio Donatella
Borgo Sud
ril. È il momento più buio della notte, quello che precede l'alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po', e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt'a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell'appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio - in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos'è realmente successo, e forse fare pace col passato.
|
|
Schiano Raffaele
Smile ha vinto la Coppa America
brossura È tutto vero ed è tutto falso. "Non ho avuto necessità di essere coraggioso ma molte volte certe scelte ti premiano solo dopo lungo tempo; in cuor tuo sai che apparirà quella fetta di luce perché hai scelto una strada difficile. Avevo perso la paura ma non ero diventato sufficientemente coraggioso. Se io fossi stato A. Carter, lo squalo, avrei stravolto la mia vita. Dominique sarebbe stata mia. Avrei sfidato il mondo e come A. Carter, lo squalo, sarei stato temuto e, allora, avrei affrontato gli avversari non per batterli ma distruggerli, sbeffeggiarli non avendo nulla da temere. Avrei voluto solo il loro timore e per nulla il loro rispetto." Quando temi che il tempo non sia più dalla tua parte si riduce la capacità di ricordare e la verità si trasforma nel sogno che avresti voluto. I ricordi non sono più reali e la mente li ricostruisce, li enfatizza; in genere il ricordo è sempre meglio di quella che fu la realtà. La paura di perdere per sempre certe emozioni ti porta a narrarle o documentarle. Scegli nei fatti della tua vita le poche vittorie e le cocenti sconfitte; vuoi, a tutti i costi, non far disperdere qualcosa di te. Sei vecchio e annoti le tue vicende che senza un libro saranno dimenticate per sempre. «Qui ci sono tanti libri; alcuni sono stati letti da milioni di persone altri da pochi e poi ci sono anche manoscritti inediti e mai letti se non dall'autore. La lettura riporta in vita i personaggi, gli oggetti, le azioni e tutto quanto è nel libro rivive. Io leggo e la vita ritorna. Ciò che non è nei libri è perduto per sempre.»
|
|
Petrone Pasquale Maria
Solo un seme d'avocado
br. Una "seconda possibilità" è il sogno che accompagna ogni uomo che si avvicina al crepuscolo della propria esistenza. E se qualcuno ci fosse riuscito? Il protagonista di questo romanzo ci conduce nel vivo di tre realtà diverse, legate da un unico filo conduttore. Sperimenta tre esistenze, tutte diverse tra loro per estrazione sociale, cultura e condizioni economiche. In un semplice avocado sembra celarsi la spiegazione del miracolo.
|
|
Bonatti Stefania
L'ape legnaiola
brossura Quasi fosse un esercizio catartico, una sorta di intimo diario, questo romanzo si può considerare la cronaca di un amore, dai confini labili al tempo del Covid19. Amore e odio, in realtà: quel che oggi viene definito un amore tossico. Due solitudini che si sono incontrate, compensandosi. La tormentata protagonista, Stefania, ventunenne studentessa di Filosofia, in forma epistolare si rivolge a Enrie, l'oggetto di tali sentimenti. Non lo fa, tuttavia, per mezzo di lettere o messaggi, se non in minima parte, quanto piuttosto attraverso lunghe pagine di introspezione, che proiettano, sublimandola, una condizione di estremo disagio. Enrie ha anche qualche problema di dipendenza dalle sostanze. Un altro tipo di dipendenza, invece, è quello della protagonista: la dipendenza affettiva, probabilmente alimentata dal difficile vissuto della stessa Stefania, data in adozione in giovanissima età.
|
|
Bianco Patrizia
Radici lucane
br. Cos'è il passato se non la chiave per capire il presente? Il senso di impotenza che Teodora prova di fronte alla grave malattia della madre la porta a viaggiare a Matera, per incontrare un anziano zio e disvelare la "commedia umana" in cui arcaici valori della civiltà contadina si ripetono nell'arco delle generazioni sfumando i chiaro-scuri della sofferenza e del riscatto, dell'amore e del rimorso, del sacrificio e della fierezza. Cosa è disposto ad accettare un figlio per conquistare l'amore del padre? Il bisogno di comprendere le origini dell'anaffettività della madre è il primo passo per accettare la sua condizione e distogliere l'attenzione dalle sue sofferenze di bambina? E di contro: fino a che punto l'apparente imparzialità di un genitore, non tenendo conto della diversità caratteriale dei propri figli, nasconde una superficialità socialmente accettata del suo ruolo? La consapevolezza di non riuscire ad avere un rapporto affettivo soddisfacente con la figlia rende il genitore maggiormente vulnerabile psichicamente?
|
|
Camilleri Stefania; Frontero Dante
La strega e l'architetto
br. La chiave di lettura di questo romanzo è il dualismo, sia nella sua forma di libro bifronte, sia nei contenuti delle vicende narrate, sospese tra la coesistenza e l'alternanza di bene e male, vita e morte, amore e odio, reale e irreale. "La strega e l'architetto" racchiude due trame apparentemente distanti ma in verità convergenti in un comune epilogo, scritto a quattro mani. Stefania Camilleri narra di un mondo fantastico ed esoterico che, attraverso un'atmosfera magica, si dipana in diversi periodi storici. Dante Frontero prende spunto da un evento di cronaca recente per poi narrare un intreccio di vicende di ambientazione thriller. Le due storie, ciascuna con la propria struttura, sono ideate affinché la lettura possa iniziare indifferentemente da una parte o dall'altra del libro.
|
|
Atwood Margaret
La donna da mangiare
br. Marian è una ragazza ben educata e istruita, vive negli anni Sessanta a Toronto, ed è fidanzata con Peter, un promettente avvocato. Lavora in un'azienda che si occupa di ricerche di mercato, dove i posti di responsabilità sono tutti ricoperti da uomini. Ambiziosa, ma anche desiderosa di essere normale, Marian decide di assecondare le richieste del suo fidanzato e della società e attende fiduciosa il matrimonio, che pensa le conferirà un ruolo. La svolta inattesa giunge quando incontra Duncan, un dottorando in Letteratura inglese che ignora le regole ed è profondamente determinato, a differenza di Marian, a esprimere la propria individualità. La ribellione parte dal corpo della ragazza, che inizia a rifiutare il cibo: prima la carne, poi le uova, infine le verdure, finché la sua personalità, tenuta così a lungo a freno, esplode in una serie di comportamenti inappropriati e sovversivi, modificando per sempre la sua rassicurante, stabile routine. "La donna da mangiare" è il primo romanzo di Margaret Atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo. Questo primo libro dell'autrice diventerà anche una serie tv, la cui uscita è prevista per il 2021.
|
|
Simenon Georges
Le persiane verdi letto da Tommaso Ragno. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura «Forse questo è il libro che i critici mi chiedono da tanto tempo e che ho sempre sperato di scrivere» azzarda Simenon, che ha terminato "Le persiane verdi" in una sorta di stato di grazia, all'indomani della nascita del secondo figlio. Ha tutte le ragioni di essere soddisfatto: è riuscito a scolpire una figura larger than life, Emile Maugin, celeberrimo attore giunto, a sessant'anni, all'apice del successo e della fama, che un giorno apprende di avere, al posto del ventricolo sinistro, «una specie di pera molle e avvizzita». «Maugin non è ispirato né a Raimu, né a Michel Simon, né a W.C. Fields, né a Charlie Chaplin» afferma risolutamente Simenon nell'Avvertenza. «E tuttavia, proprio a causa della loro grandezza, non è possibile creare un personaggio dello stesso calibro, che faccia lo stesso mestiere, senza prendere in prestito dall'uno o dall'altro certi tratti o certi tic». Ciò detto, taglia corto, «Maugin non è né il tale né il talaltro. È Maugin, punto e basta, ha pregi e difetti che appartengono solo a lui». Pregi e difetti alla misura del personaggio: dopo un'infanzia sordida, ha lottato, perduto, vinto, amato, desiderato, conquistato e posseduto tutto - donne, fama, denaro -, e coltiva la propria leggenda abbandonandosi a ogni eccesso. Prepotente, scorbutico, cinico (ma segretamente generoso), regna da tiranno su un piccolo mondo di sudditi devoti e trepidanti, fra cui la giovanissima e amorevole moglie, ma vive nella costante paura della morte e nella nostalgia dell'unica cosa che non ha mai conosciuto: la pace dell'anima - quella cosa tiepida e dolce a cui il suo desiderio attribuisce la forma di una casa con le persiane verdi.
|
|
Poe Edgar Allan
La scrittura segreta
br. Edgar Allan Poe fu tra i primi ad avvicinare il grande pubblico alla crittografia, disciplina considerata esotica quanto la magia nera. Nel 1839 sfidò i lettori di un settimanale di Philadelphia a inviargli messaggi in codice che lui avrebbe decifrato: il successo fu tale che per mesi non ebbe tempo per fare altro. Da questa esperienza nacque Qualche parola sulla scrittura segreta, in cui illustrò in modo divulgativo le basi di questa disciplina, tra curiosità storiche e metodi di codifica e decodifica. In seguito, nel 1843, mise la sua passione al centro di un racconto d'avventura, Lo scarabeo d'oro, nel quale il gentiluomo William Legrand e il fedele Jupiter, uno schiavo liberato, si imbattono nella mappa di un tesoro sull'isola di Sullivan; la posizione del forziere è secretata in un crittogramma. Al termine di questi due scritti, il lettore troverà due quesiti di Poe rimasti irrisolti per centocinquant'anni (le cui soluzioni sono oggi reperibili on line).
|
|
Pettinelli Carlo
La dietista che arrossiva
br. Un romanzo-saggio per professionisti junior e senior, coach, formatori e, in generale, per chiunque sia alla ricerca di stimoli per migliorare la propria vita. Da un lato, una storia in cui immedesimarsi, con le vicende di una donna alle prese con i dubbi e le difficoltà della vita personale e professionale. Dall'altro, le lezioni di un master a cui la protagonista partecipa, che danno la sensazione di essere presente in aula. Sara è una giovane e timida dietista immersa nella sua routine. A volte emerge l'inquietudine, che riesce ad addormentare con le abitudini. Finché non decide di iscriversi, senza troppa convinzione, a un master diretto a potenziare le capacità dei professionisti della nutrizione. I sei moduli del master diventano per lei singoli passi per allenare specifiche capacità: dall'ascoltare all'arte di formulare domande, dal definire obiettivi all'affrontare convinzioni limitanti. Sara, così, riscopre la sua vocazione per la libera professione e riesce a imprimere al suo futuro la direzione che aveva sempre desiderato.
|
|
Filelfo
L'assemblea degli animali. Una favola selvaggia
ill., br. Un corvo sta volando nel cielo, è in ritardo a un appuntamento importantissimo. Deve raggiungere un luogo segreto che gli animali conoscono dal giorno in cui vengono al mondo; una volta lo conoscevano anche gli umani, ma lo hanno dimenticato. Ci sono tutti, il leone, la balena, l'aquila, il topo... Anche un cane e una gatta. Sono riuniti in un'assemblea perché l'emergenza ecologica non può più essere ignorata, bisogna salvare la Terra dall'uomo. Per farlo, dopo lunghe discussioni, decidono di inviare un terribile avvertimento: un'epidemia. Ma presto scopriranno che, per salvare la Terra dall'uomo, dovranno prima salvare l'uomo da un male molto più antico. Narrato dal punto di vista e con la voce degli animali, nella tradizione degli apologhi morali, delle allegorie delle bêtes savantes e dei classici della letteratura antica e moderna, "L'assemblea degli animali" ha l'appassionante semplicità di una fiaba contemporanea. Ma Filelfo a volte usa «parole non sue» e nasconde tra le righe citazioni letterarie, da Omero a Shakespeare. Sono elencate alla fine, ma tu, lettore, puoi giocare a scoprirle come sassolini nel bosco per ritrovare il sentiero. Perché chi ha dimenticato la propria cultura rischia di dimenticare la natura.
|
|
Giordano Marco
Diarianna. Fretta di nascere, fame di vita
br. Diarianna è un viaggio emotivo nei meandri della prematurità, fenomeno di cui si rileva la discrepanza tra la sua ampia diffusione (un bambino su dieci nasce pretermine) e la sua scarsa conoscenza, motivo per cui questo libro si propone di essere anche un testo informativo sull'argomento. È un percorso cronologico attraverso le dinamiche tecniche e affettive della terapia intensiva neonatale, fatta di professionisti - medici e infermieri in primis - ma anche di paure, incognite, solidarietà, conquiste, sconfitte e, soprattutto, speranza. Speranza che vuole essere il sentimento principale da infondere nel lettore, soprattutto se si tratta di genitori catapultati in questo mondo sconosciuto come capitato a Marco e Lara. Loro, scaraventati improvvisamente tra le mura dell'ospedale di Patti, hanno avuto il privilegio, se così si può dire, di assistere allo sviluppo gestazionale di Arianna fuori dal ventre materno, dentro quella pancia di plastica chiamata incubatrice, come in "un'ecografia h24 a colori e in 4D!". E allora Arianna prende la parola, sintetizzando pensieri, emozioni, sensazioni, avvenimenti, stati d'animo propri o di chi le è stato accanto, accompagnandoci in questo cammino non solo fisico, ma che, per gli spunti di riflessione che ci offre, possiamo definire anche interiore.
|
|
Ponomareva Olena; Fertilio Dario
Eroi in fiamme. Makuch e gli altri che sfidarono l'URSS
br. Tra il 1968 segnato dall'invasione di Praga, e la caduta dell'impero sovietico nel 1991, alcuni eroi solitari osarono sfidare il gigante rosso ricorrendo al gesto più estremo: l'immolazione di se stessi attraverso il fuoco. Tra questi Vasyl' Makuch, che si uccise nel centro di Kiev nel 1968 - precedendo il più celebre Jan Palach - per protestare sia contro l'occupazione della Cecoslovacchia, sia contro l'annientamento della nazione ucraina. I suoi scritti appaiono qui gettando luce su una figura eccezionale e finora sconosciuta. Ma dalle pagine del libro emergono tante altre storie: vicende di vittime, persecutori, indifferenti, eroi, vigliacchi, incoscienti, disperati, innamorati di un'idea o semplicemente di una persona. L'epopea degli "eroi in fiamme", qui narrata in una fusione di stile saggistico e narrativo, non si ferma al 1991: prosegue anche oltre la caduta dell'Urss, perché le storie di donne e uomini che vissero quegli anni ne sono ancora oggi profondamente e irreparabilmente segnate.
|
|
Sepúlveda Luis; Delgado Aparaín Mario
I peggiori racconti dei fratelli Grim
br. Due improbabili filologi sudamericani, uno cileno e uno uruguayano, sono impegnati in una serrata corrispondenza su una questione assai spinosa e controversa: le gesta antieroiche e le imprese fantastiche dei fratelli cantastorie Abel e Caín Grim. Le vicende dei due litigiosi menestrelli si perdono lungo i sentieri impervi della Patagonia e danno filo da torcere ai due impeccabili studiosi. Le fonti scarseggiano, l'attendibilità delle medesime vacilla, la lucidità degli eminenti professori pure... e come se non bastasse, i postini ritardano le consegne. Sebbene infatti i latori di missive Miguel Strogoff e Rosevél Aldao si dedichino alla loro missione con serietà e abnegazione quasi religiosa, sono disturbati da mille accidenti, come il moto ondoso scatenato dall'accoppiamento delle balene. Ma i due cocciuti filologi non si arrendono, e mentre la loro indagine sembra avvolgersi irrimediabilmente su se stessa, lasciano libero corso ad aneddoti curiosi e bizzarre digressioni: tutto un mondo di figure incredibili comincia così ad animarsi e a pulsare, il vortice della bonaria parodia - scatenato dai due autori che si mascherano dietro le figure degli studiosi - risucchia una moltitudine di personaggi, di amici, di letterati, di politici e di attori. Entro la divertita cornice del fittizio romanzo epistolare, le storie fantasiose dei fratelli Grim si colorano di altre tinte e altri generi: i due scrittori sudamericani si fanno beffe di se stessi e del mondo, mescolano il gusto dell'avventura gauchesca a quello della satira corrosiva degli ambienti letterari e della cronaca, per celebrare ancora una volta il potere assoluto del narrare storie e il piacere che ne deriva.
|
|
Anderson Sherwood; De Biasio A. (cur.)
L'uomo diventato donna e altri racconti. Con testo a fronte
br. Il ragazzo appassionato di cavalli che rimane scioccato dalla scoperta che il suo allenatore preferito è in realtà un fanfarone che si intrattiene con le prostitute. Il giovane stalliere per passione che racconta così tante frottole alla ragazza di cui si è invaghito da perdere, forse, una delle grandi occasioni della sua vita. Il garzone di stalla che durante una serata solitaria scorge, guardandosi allo specchio, una ragazza spaventata, e si scopre un uomo nuovo dopo una notte di sconvolgenti avventure. In Voglio sapere perché, Sono uno stupido e L'uomo diventato donna tutti hanno qualcosa da nascondere, da rivelare e, soprattutto, da desiderare.
|
|
Müller Herta
In viaggio su una gamba sola
br. Alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, Irene lascia il "paese del dittatore" dove è nata e cresciuta e si mette in viaggio per "l'altro paese". In perenne movimento tra stazioni grandi e piccole, treni e sale d'aspetto, Irene affronta il passaggio da un luogo familiare a una terra straniera, e la difficoltà di mettervi radici. Con il suo stile secco e tagliente e una narrazione priva di tentazioni sentimentali, in questo romanzo, per tanti aspetti autobiografico, il premio Nobel Herta Müller racconta l'esperienza della fuga dalla dittatura e di un esilio volontario, che non per questo risulta però meno doloroso. Racconta di un'esistenza "slegata", ovvero priva di legami e alla ricerca di un tessuto che le permetta di connettere i momenti sparsi della sua esistenza; degli amori, delle inibizioni, di nostalgie e ricordi di una donna di trentacinque anni "non più giovane", che vive tra i confini.
|
|
Mozzi Giulio; Policastro G. (cur.)
Un mucchio di bugie. Racconti scelti 1993-2017
br. Esistono due Giulio Mozzi: il primo è l'autore di «storie semplici, profonde, perfette» (Marco Lodoli), il cui linguaggio «è quello della vita» (Federico Fellini); il secondo è «uno degli scrittori più sperimentali conosciuti» (Giuseppe Caliceti), uno che «ha preso la parola con il tono di chi detta legge» (Tiziano Scarpa). Nell'opinione comune, semplicità e sperimentalismo sono agli antipodi. Eppure Giulio Mozzi, dalla sua prima raccolta (Questo è il giardino 1993) alla più recente (Favole del morire 2015) è sempre riuscito nel miracolo di coniugare una lingua piana e senza asperità con la sperimentazione formale più accanita; come è riuscito a conciliare un immaginario spesso terribile - gli scrittori "cannibali" degli anni Novanta possono andare a nascondersi - con una visione molto cristiana - seppure un po' veterotestamentaria - del mondo. In questo volume Mozzi ha raccolto, in collaborazione con la critica Gilda Policastro che firma anche la nota finale, i suoi racconti non solo più belli ma anche più innovativi, più irregolari e più spiazzanti. Dimostrando così di essere davvero, come ha scritto Andrea Cortellessa, un «maestro segreto» della sua generazione di scrittori - quella dei nati negli anni Sessanta - e delle successive.
|
|
Bazzoli Maria Silvia
La voce di Ajla
br. «Cosa faccio, adesso? Dove vado? È andato tutto distrutto. Non è rimasto nulla». Parla da sola, Ajla, nel suo letto d'ospedale, ma nessuno può sentirla. La sua voce è muta. Accanto a lei c'è Alina, sua figlia, appena tornata da New York per assisterla. Del passato della madre non sa nulla, ignora che la sua vita affonda le radici in una tragedia che le ha rubato tutto, tranne l'orrore. Ma spetta a lei, maga del ricamo e aspirante fiber artist, ritessere la tela della loro vita in un viaggio a ritroso nel tempo. Al di là di ogni apparenza è certa che, dall'interno di quell'oscuro e muto bozzolo nel quale si è rintanata, sua madre possa udirla. Perciò le parla. E sua madre, in silenzio, le risponde. Un dialogo misterioso si snoda tra loro: la voce dell'una si intreccia ai pensieri dell'altra, i ricordi si mescolano ai sogni, gli incubi rivelano atrocità rimosse. Finché Alina non sarà in grado di trovare il bandolo del proprio passato, ordito tra le pieghe di una guerra lontana e dimenticata. E, sullo sfondo di una Parigi imbiancata dalla neve, regalare, forse, a sua madre, il futuro che le era stato negato.
|
|
Cosolo Marangon Paola
Storia di Rosa
br. La storia di due donne, madre e figlia, la storia di una famiglia. La mamma, Maria, che muore giovane e la figlia, Rosa, che ne ricostruisce la vita. Il racconto, che si apre e si chiude sull'evento più doloroso per entrambe, quasi a voler suggellare la circolarità dell'esistenza, ci porta nel Friuli e nell'Italia del dopoguerra. La nascita e la morte che si danno il passo, descritte con estremo pudore e dignità, i legami, gli amori, gli incontri, le esperienze che segnano il cammino di ciascuno di noi lasciano intravedere alla fine, nelle semplici parole della piccola Rosa, la speranza di riscatto dalla finitezza della condizione umana: «in fondo la morte esiste solo per chi ci crede».
|
|
|