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Losca Olmo
Stelle cannibali
br.
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Mastrocicco Giulia
Desiderio
br. Ashley è una ragazza romana di ventitré anni, che si trasferisce a Milano per frequentare la facoltà di Economia: è solare, divertente e intraprendente. Per mantenersi agli studi accetta un lavoro in discoteca: Alessandro, il proprietario, le propone di sedurre un ricco imprenditore ma le nasconde il motivo. Vedendola titubante, la invoglia offrendole alcune lezioni private di seduzione. Riuscirà Ashley a diventare un'impavida seduttrice? Cosa c'è dietro la richiesta di Alessandro?
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Stendhal; Di Maio M. (cur.)
La certosa di Parma
br. Nato da una nobile famiglia di fede austriaca e reazionaria, Fabrizio del Dongo fugge di casa per seguire Napoleone e assiste così al disastro di Waterloo. Messo al bando dalla famiglia, si rifugia presso l'affascinante zia Gina Sanseverina a Parma, dove vive mille avventure tra duelli, carceri, fughe rocambolesche e soprattutto amori, per lo più infelici. Summa delle sue esperienze sentimentali, politiche ed estetiche, in questo romanzo modernissimo e profondamente "realista" - Stendhal riassume sia lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell'uomo immerso in una realtà politica e sociale in evoluzione, sia la perdita tutta individuale delle illusioni.
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Fontana Giorgio
Un solo paradiso
br. Una storia d'amore: ma anche il resoconto di quanto tale sentimento possa condurre alla distruzione di sé. Il racconto di una passione assoluta, forse troppo grande per tempi così precari, di cinismo e paura: ma che restituisce ad essa tutta la sua dignità, il suo pudore, e insieme il suo peso tragico. Due vecchi amici si incontrano per caso nel bar che era stato un tempo il covo della loro tribù urbana. Si erano persi di vista e uno dei due, il protagonista, comincia a raccontare all'altro: che prima resta interlocutorio, poi stizzito, e infine folgorato dall'impeto inattuale della storia. Alessio, sul finire dei vent'anni, un lavoro normale, originario di una famiglia delle montagne lombarde con un padre autoritario e un fratello sbandato, trombettista in una piccola jazz band, coltiva una mediocrità esistenziale: un "dolceamaro contentarsi", lo chiama. Martina invece è magra e dal corpo agile e nervoso; viene da una famiglia di professionisti meridionali, non dice molto di se stessa, e i suoi gusti sono spesso poco originali. Due ragazzi qualunque: ma da questo "qualunque" si genera di colpo una strana forza tempestosa, una divina mania. Un fuoco breve che esplode per le strade di Milano - evocata limpidamente, quartiere dopo quartiere - e si consuma al suono di una musica febbrile. Fino a quando, così com'era venuto l'amore se ne va all'improvviso...
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Hislop Victoria
L'isola
br. Alexis, giovane archeologa inglese in crisi con il fidanzato Ed, rampante uomo d'azienda, va a Creta alla ricerca del misterioso passato di sua madre, di origine greca ma espatriata a Londra. Arrivata sull'isola, con una lettera di presentazione della madre stessa si reca da una vecchia signora, amica della famiglia della madre, che le racconterà dei suoi avi in tre epoche: gli anni '30, gli anni '50 e i giorni attuali. Protagoniste dell'intero racconto due donne, Anna (la bisnonna di Alexis) e sua sorella Maria, campionessa di ribellione e seduzione l'una, di operosità e discrezione l'altra. Quando sull'isola arriva un finanziere di passaggio, il fragile equilibrio familiare degli affetti si rompe: relazioni clandestine, figli naturali, omicidi passionali, malattie d'amore si susseguono fino a spingere la madre di Alexis, figlia segreta della defunta Anna, lontano da Creta, per sempre. In questo travagliato passato, Alexis trova la sua vera identità: una identità tormentata, passionale, volitiva, che da questo momento in poi non potrà più tradire.
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Steinbeck John; Sampietro L. (cur.)
Quel fantastico giovedì
br. John Steinbeck torna nei luoghi di "Vicolo Cannery" per raccontare il mondo allegro di barboni, ubriachi e prostitute che anima le strade di Monterey, California, subito dopo la seconda guerra mondiale. La città saluta con euforia il ritorno del biologo Doc dal fronte, ma i suoi occhi hanno perso la leggerezza del passato, la sua generosità verso gli altri nasconde ora una tristezza da cui cerca di fuggire dedicandosi ai propri studi. Intorno a lui, personaggi vecchi e nuovi si rincorrono tra amori, risate e lacrime: Fauna, la proprietaria del bordello, Hazel, che si esercita da Presidente, e soprattutto la giovane e testarda Susy, che si troverà sospinta tra le braccia di Doc con il difficile compito di fargli tornare il sorriso. Nel ritratto potente di una scanzonata provincia americana, Steinbeck intesse da maestro una vicenda universale, la ricerca della normalità dopo il trauma della guerra, la voglia di vivere "quel fantastico giovedì" in cui nulla di male può accadere.
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Hislop Victoria
L'aurora
br. Cipro, estate 1972. Famagosta è una perla del Mediterraneo, una città dove fioriscono turismo e commercio. Una coppia ambiziosa, i Papacosta, decide di aprire qui un resort di lusso dove ciprioti, greci e turchi, possano lavorare insieme. Tra loro ci sono gli Özkan, turco-ciprioti che hanno deciso di trasferirsi a Famagosta per sfuggire ad anni di violenze etniche, e i Georgiou, greco-ciprioti già colpiti dai conflitti etnici e divisi tra il sogno di riunirsi alla Grecia e il desiderio di mantenere l'indipendenza. Dietro la facciata scintillante della città la tensione sta però crescendo. Finché, due anni più tardi, non esplode: i greci tentano un colpo di stato gettando l'isola nel caos e scatenando l'occupazione turca di metà dell'isola. Famagosta è proprio nel mezzo e l'intera popolazione, di quarantamila abitanti, scappa. Tutti tranne i Georgiou e gli Òzkan. Questa è la loro storia.
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Lenzi Simone
Mali minori
br. I mali minori non hanno aria da tragedia. Non sono mai, per definizione, niente di irreparabile. Sono i doni sbagliati di Natale, gli esiti di un'informazione parziale o difettosa, i piccoli ma perfidi accanimenti della sfortuna che assumono agli occhi di un bambino la valenza di un disastro. Scaturiscono da un'incomprensione degli adulti che sembra mettere a rischio il senso stesso del mondo. Oppure da un'incapacità dei bambini a corrispondere alle aspettative degli altri, che li porta a conoscere per la prima volta quell'inadeguatezza contro cui si troveranno a lottare per tutta la vita. Oppure infine da quella cospirazione di cose che porta talvolta a interpretare gli eventi come un teatro, dove a reggere le sorti dei personaggi più inermi interviene spesso una mano dispettosa. Viene in mente la parabola del piccolo Carlo Emilio Gadda che, forzando per una volta l'avarizia dei genitori, riuscì finalmente a farsi comprare un gelato, che per colpa di un piccione non mangiò mai. Certo, col tempo il male minore smette di far soffrire. Resta, però, di lui un qualche noioso prurito dell'anima. Proprio come quando, d'estate, si aggiunge all'opprimente calura la noia di una zanzara.
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Messina Maria; Asaro S. (cur.)
Primavera senza sole
br. Pubblicato a puntate su «L'Orma» di Napoli nel 1920 e accolto con grande consenso da parte della critica, Primavera senza sole ruota attorno alla figura di Orsola Armenis. La giovane protagonista, romantica e a tratti naïve, spera un giorno di diventare insegnante; ma intanto vive la sua esistenza attraverso il filtro dei romanzi che legge e degli amori più o meno clandestini delle sue compagne di scuola. Il padre è debole e demoralizzato, la sorella minore è frivola e immatura, e per questa ragione l'economia domestica ricade interamente su di lei e su sua madre. A causa della gestione sbagliata del patrimonio familiare, entrambe le donne si arrabattano per cercare di nascondere lo stato di semipovertà in cui gli Armenis sono costretti a vivere. In un pomeriggio di calura, con malcelata ritrosia, Orsola accetta le lusinghe dell'amore e allora inizia a temere di non riuscire più a realizzare i sogni di sempre - la ragazza dovrà ora scegliere se abbandonarsi alla voluttà o se continuare a spendere i suoi giorni nell'innocenza. Con un linguaggio modulato, Maria Messina dà forma a un universo apparentemente immobile ma in realtà colmo di riflessioni e punti di vista. Quelli che emergono da questo romanzo stratificato sono i tormenti e le rinunce di una ragazza che si appresta a diventare donna.
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Puig Manuel
Il bacio della donna ragno
br. Valentin Arregui è un giovane di ventisei anni, leader di un movimento politico dissidente; Luis Molina invece di anni ne ha circa quaranta ed è omosessuale: il loro destino si incrocia in un carcere di Buenos Aires. Qui i due condividono la detenzione e tentano di distrarsi a vicenda raccontandosi vecchi film patinati. Solo apparentemente incompatibili, i due protagonisti finiranno per appianare le divergenze personali avvicinandosi sempre di più. Ben presto si scoprirà che la convivenza coatta fra i due uomini è tutt'altro che casuale e che entrambi, se pur in modo diverso, sono prigionieri nella ragnatela del potere. Ricorrendo esclusivamente al dialogo, Puig scrive una storia densa di immagini vivide e atmosfere degne del miglior cinema anni Quaranta, e insieme un grande romanzo sui sentimenti. Pubblicato per la prima volta nel 1976 e adattato per il grande schermo nell'85 con William Hurt nei panni di Molina, in un'interpretazione che gli valse l'Oscar, "Il bacio della donna ragno" è una lettura estremamente moderna e delicata.
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Stefánsson Jón Kalman
Paradiso e inferno
brossura È l'Islanda, dove le forze primordiali della natura rendono i destini immutabili nel tempo, il luogo di questo racconto di gente di mare persa nell'asprezza dei giorni e delle notti, di un ragazzo segnato dalla solitudine, e del suo grande amico Bárour, pescatore di merluzzo per necessità, ma in realtà poeta, sognatore, innamorato dei libri e delle parole, le uniche in grado di "consolarci e asciugare le nostre lacrime, sciogliere il ghiaccio che ci stringe il cuore". Parole che possono anche essere fatali: come per Bárour, rapito da quel verso del Paradiso perduto di Milton che ha voluto rileggere prima di imbarcarsi, al punto da dimenticare a terra la cerata, correndo il rischio di trovare una morte invisibile e silenziosa come quella dei pesci. Storia di tragedia e di ritorno alla vita all'inseguimento di un destino diverso, "Paradiso e inferno" è un'avventura iniziatica, un viaggio metafisico, la ricerca di un senso e di uno scopo alto nella vita, ma soprattutto un inno al potere salvifico delle parole. Con una scrittura magnetica che decanta l'essenziale, Jón Kalman Stefánsson racconta con infinita tenerezza un'amicizia, la storia di due ragazzi che si innalza in una sfera magica sopra il frastuono del mondo, per ricordare che la vita umana è sempre una gara contro il buio dell'universo, in cui "non abbiamo bisogno di parole per sopravvivere, ne abbiamo bisogno per vivere".
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Teobaldi Paolo
Il mio manicomio
brossura Attraverso la voce e l'esperienza di Tilde (Matilde), infermiera dei matti, "Il mio manicomio" si muove in un pulviscolo di storie senza requie, personali e collettive: fatti minimi e privatissimi di famiglie (felici o infelici quanto basta) che si incrociano con la grande storia della nazione. Il tormentato monologo di Tilde porta in scena una ricca galleria di personaggi, positivi e negativi: il padre mai conosciuto; la madre analfabeta che prega in latino; il marito paterno e positivo; la figliola che "padreggia"; e poi i ricoverati, le suore, la superiora, il direttore fissato con l'elettroshock, i dottorini, il tempo che passa. Una narrazione tesa dalla prima all'ultima pagina, condotta da una voce forte, che dispone di una sua lingua prescolare, a metà strada tra il dialetto della tradizione orale e l'italiano imparato alle elementari negli anni venti del secolo scorso: una lingua dolorante, che si misura con temi cruciali, veri e propri nervi scoperti, con rabbia e reticenza insieme.
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Cuoci Salvatore
La bella stagione
br. Questo libro è dedicato a tutti quelli che non hanno mai smesso di sperare. Una storia appassionata che si snoda nell'oggi ma che guarda al passato attraverso l'esperienza di Carlo e Teresa, che si sono lasciati anni prima reprimendo il loro sogno d'amore, naufragato nella provincia del Nord, dove lui si è trasferito per seguire i genitori alla ricerca di un lavoro. E così cominciano a ripercorrere la loro storia di speranze disattese e di sogni infranti. Altri protagonisti si legano alla loro storia, come Roberto e Sara che hanno vissuto gli anni Settanta e Ottanta, dominati dalla contestazione giovanile, e dalla lotta alla camorra - che in quegli anni cominciava a dispiegare tutta la sua brutalità, segnando la vita delle persone -, ma anche con la voglia di riappropriarsi dei sogni di bellezza e di un insopprimibile bisogno di libertà. Chissà se quei ragazzi li avranno realizzati i propri sogni. Qualcuno si è perso, altri sono rimasti indietro, altri ancora non ci sono più, ma tutti non hanno fatto mai venire meno l'entusiasmo che li muoveva e di cui ancora si nutrono.
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Selfie di noi. Vol. 71: I Cantastorie. Racconti di quei Giorni di Aprile
ill., br. Dieci tamponi positivi, tredici giorni di isolamento, una nuova pandemia: a sette secoli di distanza la storia del Decameron non è mai stata così attuale. Dieci ragazzi apparentemente incompatibili si ritrovano a dover passare due settimane di quarantena in una villetta immersa nel verde. A tutti la noia sembra inevitabile e la paura di dover passare tanto tempo con persone quasi sconosciute li assale. Sarà Riccardo, un ragazzo ironico e dalla risposta pronta, a svoltare una situazione apparentemente destinata a essere catastrofica, con una semplice proposta: raccontarsi ogni giorno, a turno, delle storie per intrattenersi a vicenda. E così i dieci ragazzi si scopriranno abili novellatori e tra lezioni online, pizze a domicilio, partite a carte e alla Play, arricchiranno le giornate con i loro racconti su temi diversi ma tutti importanti, imparando a conoscersi, a volersi bene e molto altro. Riusciranno i nostri cantastorie ad abbandonare la loro seconda famiglia senza versare neanche una lacrima?
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Fazzino Elysa
Caterina e 7 altre
br. «Opera vincitrice del Premio letterario nazionale "Contenuti e forma", bandito dall'Osservatorio femminile delle Arti. S'approprierebbe il titolo Shahraz?d dato originariamente dall'Autrice al manoscritto, ma ne sconsiglia ripetizione l'abusata usura onomastica. Altro è il valore perenne del capolavoro nella sua denominazione di nascita. Valore che ha trovato, secoli dopo, nel Don Chisciotte e nella sua struttura, tra ordìto e trama del geniale collage di episodi, altro immortale modello. E ancora, nel secolo scorso, il romanzo Avalovara del brasiliano Osman da Costa Lins, che citiamo pur tenendo presente l'assoluta autonomia del romanzo di Elysa Fazzino, Caterina e 7 altre. Divaghiamo con la definizione di Avalovara, data da Maria Corti nella prefazione al volume delle Opere di Ennio Flaiano, (Ed. Bompiani, 1988), perché ci propizia l'esaltare un momento strutturale della singolare resa narrativa della Fazzino. L'avalovara, ha scritto Maria Corti, è un grosso e agile volatile composto da diversi altri volatili che conferiscono all'uccello unico che ne risulta, forma e fisionomia mai viste uguali. Ed ecco la combinazione di vari protagoniste nel romanzo Caterina e 7 Altre, avvincente viaggio nel femminile, che si evolve richiamando la storia di sette casi diversi, il cui armonico insieme dimostra la condizione esistenziale dell'eterna realtà umana, nelle sue nobiltà e miserie, virtù, sofferenze, fragilità, dolori e vittorie. Una tappa del genio creativo di una scrittrice nostra contemporanea, in pagine dove si alternano le diverse realtà femminili di sette protagoniste, in coralità letteraria d'alta caratura, riconosciuta tale da una Giuria tutta al femminile, che assegnando il Premio a Caterina e 7 Altre ha sancito l'aspetto originale e significativamente impegnato della narrazione, con sigillo aere perennius.» (Mario Grasso)
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Raguni Francesco
Demoni interiori
br. Raguni descrive uno stralcio di quella fatalmente indispensabile presenza di demoni interiori che si agita scomposta e spesso nostro malgrado, dentro ogni sensibilità umana. Non un solo romanzo, dunque, ma tanti mini romanzi in ciascuno dei diversi originalissimi racconti.
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Silone Ignazio
Vino e pane
br. "Vino e pane" racconta il ritorno di Pietro Spina, giovane intellettuale di estrazione borghese che aveva abbandonato i suoi luoghi per seguire un ideale rivoluzionario. Nelle vicende di questo personaggio tormentato fra paura e coraggio, braccato, costretto a vivere nascosto e travestito, riemergono i motivi cari alla letteratura di Silone: il dibattito sulla rivoluzione, la fede, la giustizia, l'indagine sulla società dei cafoni, sulle sue reazioni al fascismo, il richiamo della terra natale e della memoria...
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Kawabata Yasunari; Amitrano G. (cur.)
Prima neve sul Fuji
br. Coppie sul filo del tradimento, matrimoni che non funzionano, vecchi amanti che si ritrovano, grandi amori che sembrano realizzarsi, ma si consumano nella bellezza di un gesto e si sciolgono nel rimpianto, effimeri come la prima neve sul Fuji o le gocce di rugiada sulle foglie di bambú. In questi racconti dell'inquietudine amorosa Kawabata è a un passo dal sentimentalismo: basterebbe una parola in più e saremmo nella letteratura di genere; e invece c'è una parola in meno, quel pizzico di non detto che trasporta la banalità del quotidiano in un'ambiguità rarefatta, in una malinconia assoluta. Dove il dolore, l'arte e la morte sono molto vicini, almeno per un attimo, alla perfezione della natura.
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Saint-Exupéry Antoine de
El principito
br.
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Rebulla Eduardo
Sogni d'acqua
brossura
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Cioni Marcella
La Porta tra i delfini
brossura Il protagonista di questo nuovo romanzo di Marcella Cioni è un palazzo, Palazzo Berlari. Labirinto di esistenze e castello dei destini incrociati, dalle "stanze non contabili", l'edificio passa di proprietà e diventa la sede di una brulicante stratificazione di personaggi e storie, come un alveare con al suo centro un nucleo di abitanti più stabile e un'ape regina, Nora, la nuova proprietaria, psicologa e psicoterapeura, collezionista di abiti Chanel.
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Landolfi Tommaso; Maccari G. (cur.)
Diario perpetuo
br. Ricordi che gettano sugli anni della giovinezza una luce di malinconica vanità o di inquietante presagio; fuggevoli incontri che rimangono impressi "come un che di struggente e d'improbabile: di lunare"; corteggiamenti che altro non sono se non convulsioni d'infelicità e solitudine, matrimoni ridotti a "secchi schianti di disprezzo" e l'intollerabile vuoto lasciato dal disamore; fantasie che prendono improvvisamente corpo diffondendo un odore di morte, inspiegabili visioni notturne di un volto umano librato contro un angolo della stanza e la falla sempre in agguato nel tessuto delle apparenze; esistenze che si trascinano per mera forza di volontà o per assurda scommessa come a un tavolo di chemin de fere il vano tentativo di contrastare il tempo che "reclama con ansia ed angoscia accadimenti"; l'impossibilità di trovare il chiarimento che cerchiamo e la volontà di morte "quale unica possibile dignità, in fondo a ciascun uomo". Sono i motivi fascinosi e allarmanti che subito ci afferrano allorché leggiamo gli elzeviri landolfiani apparsi sul "Corriere della Sera" fra il 1967 e il 1978, e che avrebbero dovuto comporre - se non fosse sopraggiunta la morte dello scrittore - un volume da affiancare a "Un paniere di chiocciole" (1968) e "Del meno" (1978). Beffardi pezzi di prosa, "innocenti raccontini", amari frammenti di memoria ai quali è affidato l'assoluto disincanto di un Landolfi che ormai ritiene occorra "una tal quale dose di follia per raccontare una storia".
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Guenassia Jean-Michel
La mano sbagliata
br. Baptiste Dupré è un giocatore incallito. Indifferente ai valori che hanno provato a inculcargli i genitori, per tutta la vita persegue con ossessiva e maniacale determinazione un unico scopo: diventare il migliore. In questa grande, meticolosa partita a poker che è la sua esistenza, ogni scelta è calcolata in vista del fine ultimo, dal percorso di studi al matrimonio con Anne, figlia di uno dei più prestigiosi avvocati della città. Baptiste si ritrova così con una bella casa, una macchina elegante, a capo dello studio legale ereditato dal suocero: insomma, con un bel mucchio di fiches davanti. Ma, come ogni giocatore che si rispetti, scopre di non essere tagliato per la routine. La noia lo lacera, l'adrenalina gli manca, l'equilibrio fragile che si è conquistato non lo soddisfa. Riprende così a giocare, ma il destino lo trascina in un folle disegno di cui - come scopre ben presto - è solo una pedina. In una Parigi plumbea e a tratti scorbutica, Guenassia ambienta una storia basata su fatti in parte reali, sebbene incredibili, cesellando con grande destrezza i profili psicologici dei suoi personaggi. Un romanzo carico della stessa suspense che si respira al tavolo verde durante una mano decisiva, in cui ogni personaggio vive e respira al ritmo delle proprie ossessioni, incalzato da un destino imprevedibile e beffardo.
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Schnitzler Arthur
Ricchezza. Nuova ediz.
br. Una straordinaria vincita al gioco sconvolge la vita di un pittore mancato e, di lì a qualche anno, quella del figlio, a cui già arrideva un timido successo. La ricchezza è infatti per Schnitzler un miraggio inquietante, che svanisce non appena si è sul punto di afferrarlo e, insieme, un marchio indelebile che segna l'esistenza di chi vi aspira. Il racconto che qui presentiamo, dallo stile teso e febbrile, descrive una tragica ossessione, proiettando bagliori sinistri su un orizzonte di miseria e speranze.
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Beccaria Domenico
Come nuvole nel vento. Il grande Torino di Julius Schubert
ill. Questo romanzo è ispirato alla vicenda umana del giocatore Julius Schubert che, nella ultra centenaria storia granata, meglio di chiunque altro, incarna la figura del Milite Ignoto. Infatti si sa poco di lui, non si conosce esattamente la sua provenienza, cosa avesse fatto prima di approdare al Grande Torino e persino sulla grafia del suo cognome si hanno parecchi dubbi. Il lettore si affezionerà subito a Julius (o Giulio come veniva chiamato in Italia), tiferà per questo giovane giocatore già segnato dalle disavventure di quella guerra che sconvolse la sua vita e quella dei suoi affetti. Seguirà con passione la nascita della storia d'amore dei due protagonisti, le loro avventure, le partite di calcio, e la vita di quella Torino che lentamente stava riprendendo a vivere. Come ha scritto nella prefazione Gian Paolo Ormezzano "è una tenera storia che nutre il cuore".
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Brokken Jan
Nella casa del pianista
ril. 30 gennaio 1980. Jan Brokken rimane folgorato da un concerto: tutti gli studi di Chopin interpretati da Youri Egorov, astro nascente del pianoforte. Dalle prime battute riconosce in lui il talento che ogni giorno sente esercitarsi nella casa vicina. Divenuto amico intimo, testimone diretto della sua avventura artistica ed umana, bruciata in soli trentatré anni, Brokken racconta il grande pianista; il genio sregolato esule dall'Unione Sovietica che trova la fama ma non le radici nel libero Occidente; l'emblema del diverso in lotta con la solitudine. Omosessuale perseguitato dal KGB e assetato di libertà, poi profugo in un campo italiano, Youri si immerge ventiduenne nella bohème di Amsterdam, su cui incombe ancora sconosciuta l'ombra dell'Aids. Il successo arriva, dalle frenetiche tournée mondiali fino alla consacrazione accanto ai più acclamati cantanti e direttori d'orchestra. Ma sotto il talento cova la fragilità dell'uomo, la nostalgia della patria e degli affetti perduti. Youri si aggrappa alla stretta cerchia di amici che orbita intorno alla sua casa di Amsterdam, una calorosa famiglia di creativi che lo sentiranno suonare fino alle ultime tragiche note. Con delicatezza e umanità, Brokken racconta la storia di un artista, di una vita, di un'amicizia, di un'epoca, sulle note di un appassionato inno alla musica.
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Gaarder Jostein
Vita brevis. La lettera d'amore di Floria Emilia a Sant'Agostino
br. Un inno alla vita e all'amore terreno; ma anche un canto di dolore e di disperazione. È questo il senso della lunga lettera indirizzata ad Aurelio Agostino, il grande Padre della Chiesa, vissuto nel IV sec. d.C, da Floria Emilia, sua ex amante e madre del suo unico figlio. Una lettera mai venuta alla luce, fino al 1995, quando Jostein Gaarder, spulciando tra gli scaffali di una vecchia libreria antiquaria di Buenos Aires, non s'imbatte nel prezioso codice. Un ritrovamento importante, poiché attraverso le struggenti parole di Floria prende forma una figura appena accennata nelle celebri Confessioni ed emergono i tratti di quell'unione felice. Dalla voce di Floria scaturisce, così, un racconto accorato e commovente, ironico fino al sarcasmo ma vibrante ancora di tenerezza e desiderio, in cui una donna, ferita nel proprio orgoglio, ma non rassegnata, si ribella alla perdita del proprio uomo, ponendo a lui, a se stessa e a noi le eterne domande sul divino, la natura umana e il significato dell'amore.
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Vitali Andrea
Lago di Como. Lario sogni e storie d'acqua
brossura
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Poloni Alan
Dio se la caverà
ril. Nic e Dave sono amici. Nic è un ragazzino dislessico in perenne lotta con la scuola e le parole. Dave, fin dalla tenera età, è nutrito a pane e Wittgenstein. Lo Zio e Klaus - un avvocato in crisi d'identità e un dandy col fiuto degli affari - decidono di riaprire un cinema a luci rosse nell'era del web sex. Augusto Loglio dà vita al primo franchising di Collegi per dare una risposta alla disperazione dilagante di chi ha un figlio adolescente. Antonio Timpano, scrittore in disgrazia, inscena il proprio suicidio per vedere se almeno da morto qualcuno gli dedicherà una pagina su Wikipedia.
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Nuvolone Silvano
Vite silenziose. Storie di gente intorno al Po
brossura Il paesaggio è quello di uno spicchio di terra, mosaico di pianura, monti e colline, dove il grande fiume - il Po - scivola adagio, ricama storie e racconta vite solo apparentemente lontane, ma vicine al vento dei giorni e al cuore. La penna che Silvano Nuvolone intinge nella poesia, descrive personaggi perduti, non soltanto con nostalgia, ma con ironia e divertito coinvolgimento. Ecco allora il ballerino di tango, i giocatori di scopa, il pescatore di rane, l'emigrante che torna alle sue barche, abbandonate in una lanca e mai dimenticate. Esistenze silenziose, immagini annegate in un microcosmo immutato e immutabile e dedicate a chi ancora crede nelle storie vere, raccontate e ascoltate, mentre la pioggia sottile della pianura rimbalza sul nostro tempo. E sulle nostre vite.
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Spitaleri Carmen; Mancuso Maura
Da te a me
ril.
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Tobino Mario; Italia P. (cur.)
Il clandestino
br. Con "Il clandestino", Mario Tobino si propone di dare un affresco della propria generazione, rievocando il momento in cui rinacquero «l'amore e la fratellanza tra gli uomini». Racconta così le vicissitudini degli antifascisti viareggini nella fatale estate del 1943, alle soglie della Resistenza vera e propria. Nel fitto alternarsi di vicende e di personaggi - intellettuali e popolani, borghesi, sgherri e bel mondo - Tobino fa rivivere una stagione di rischi e di fervore, con i colori della verità e l'accento, ora giudicante, ora umanamente accorato, del testimone identificato fino in fondo con le ragioni del proprio narrare. Riuscendo - scrisse Vittorio Sereni - a «trasformare un episodio specifico in epos generale ed esemplare».
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Chaucer Geoffrey
I racconti di Canterbury
brossura Nell'Inghilterra del XIV secolo un gruppo di pellegrini diretti alla tomba di Thomas Becket a Canterbury si intrattiene raccontandosi una serie di novelle. È questa la cornice dei ventuno Racconti di Canterbury , composti tra il 1386 e il 1400. Benché l'opera - un caposaldo della letteratura universale - sia rimasta incompiuta, queste novelle costituiscono una grandiosa e multiforme epopea della società medioevale inglese. E grazie alla rara dote di penetrazione psicologica dell'autore diventano qualcosa di più del pur notevole e vividissimo affresco storico: si trasformano nella rappresentazione simbolica dell'itinerario spirituale dell'uomo lungo il cammino della vita.
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James Henry; Molica Franco A. (cur.); Bedana M. R. (cur.)
L'allievo
br. Il giovane e ingenuo Pemberton è un precettore laureato a Oxford assunto da una cinica famiglia, i Moreen, per istruire il figlio Morgan, ragazzo acutissimo e sensibile, affascinante e molto malato. Tra Pemberton e Morgan, "i due amici", si crea un rapporto complesso - sono un padre e un figlio, un amato e un amante, due ancore di salvezza l'uno per l'altro - che permette loro di vagheggiare il raggiungimento della felicità.
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Dickens Charles
Il circolo Pickwick
brossura "Il circolo Pickwick" (1836-37), capolavoro dell'umorismo, riscosse fin dal suo primo apparire uno strepitoso successo. La trama, intessuta di innumerevoli episodi, è poco più che un pretesto per mettere in scena una miriade di personaggi, tra cui rimane indelebile nella memoria del lettore il protagonista Pickwick, con la sua faccia tonda come una luna piena e la sua meravigliosa, infantile, gioiosa ingenuità. Come scrive Chesterton, «Dickens non si è fatto scrittore affinché le sue creature copino la vita e ne ricopino le ristrettezze; egli è scrittore perché esse abbiano la vita, e sia una vita sovrabbondante».
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Zola Émile
Nanà
brossura Nata nei sobborghi parigini, Anna Coupeau, con il vezzeggiativo di Nanà, diventa la ragazza di tutti, l'idolo delle folle, un'affascinante attrice di varietà sfruttata da avidi impresari, una "divoratrice di uomini" che dà piacere, ma toglie la pace e porta alla rovina, nella sua fatale e tragica ascesa sociale, tutti i suoi nobili e ricchi amanti. Cortigiana persa nel vortice della passione, Nanà è a un tempo corruttrice e vittima, una "mosca dorata" che vola nello sfacelo senza più salvezza e nel falso splendore del Secondo Impero di Napoleone III.
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Zaccardi Chiara
Il mio tutto
br. "Come si fa quando non riesci a stare insieme a una persona ma non riesci nemmeno a stare senza?". Davide se lo chiede dal momento in cui ha conosciuto Cristian. A sedici anni arriva in una nuova scuola, a Parma, e si fa subito notare: ama disegnare e non nasconde di essere gay. Per questo viene preso di mira da alcuni compagni. Emarginato dai coetanei, si sfoga procurandosi ferite sul corpo e dipingendo quadri che nasconde nell'armadio. Il leader dei bulli è il campione di nuoto della scuola: fisico atletico, occhi azzurri magnetici e un sorriso spietato. Il leader dei bulli è Cristian e sta con la ragazza più popolare dell'istituto. Cristian detesta Davide. Almeno finché non lo bacia. Il loro è il primo grande amore, giovane, intenso, tanto inaspettato quanto assoluto. Cristian si scopre indifeso davanti a un desiderio inarrestabile, senza mezze misure, e non sa come affrontarlo. Abbandonarsi a un sentimento che lo rende diverso o respingerlo? Ammettere che le fragilità di Davide sono un po' anche le sue o usarle per allontanarlo? Una scelta indolore non sembra esistere, perché l'amore non ha sesso, né limiti, e sa essere implacabile. Entrambi i ragazzi scopriranno che per essere felici è necessario, talvolta, correre dei rischi.
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Sénéchal Jean-François
Semplice la felicità
br. La mattina dei suoi diciotto anni, Chris si sveglia in un appartamento perfettamente pulito e in ordine, ma stranamente deserto. Dapprima pensa che sua madre sia uscita per fare la spesa, oppure che voglia fargli una sorpresa. Pian piano, però, deve arrendersi all'evidenza: la madre se ne è andata per sempre, e lo ha abbandonato. Costretto a cavarsela da solo, Chris impara giorno dopo giorno a badare a sé stesso adattandosi alla nuova situazione. Il suo mondo diventa quello del quartiere alla periferia di Montréal dove vive, circondato dalla variegata umanità che lo popola e con la quale Chris si relaziona, imparando a gestire il suo essere una persona "in ritardo con la testa", come lui stesso si definisce, e costruendosi una quotidianità di affetti e relazioni umane. La fortuna di Chris? Un invidiabile spirito di adattamento e un senso dell'umorismo, anche sulla propria condizione personale, che ne fanno il beniamino del caleidoscopico consorzio umano che si muove intorno a lui. Coinvolto in cene, serate tra amici, attività commerciali, salvataggi fortunosi, situazioni spassose, Chris vive una vita intensa e appagante anche sentimentalmente. Rivendicando, sempre, il proprio diritto alla felicità.
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Aaltissimo Alvar
Case milanesissime. Piante dell'abitare del XXI secolo
br. "Alvar Aaltissimo manomette i valori sacri della disciplina. "Combattere il sistema dall'interno" sembrerebbe il suo slogan. L'adesione apparentemente ingenua al linguaggio semplice degli annunci immobiliari contiene un potere deflagrante proprio in virtù del suo preteso "realismo", un'apparente normalità che fa da paravento ad attentati dinamitardi". Cino Zucchi Intelligente, leggero e ironico "Case Milanesissime" è un compendio di piante surreali (o iperreali?) di appartamenti immaginari offerti in affitto o in vendita a Milano, come "camera ricavata in intercapedine di facciata", "appartamento della Milano che non si ferma" con tapis-roulant continuo o "Casa per due ex fidanzati che però vogliono dividersi comunque l'affitto". Una satira serissima sul mondo della progettazione contemporanea e un elemento di riflessione sulla dimensione abitativa della metropoli.
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Sabia Ornella
Cordoni ombelicoidali
br. La vita è un intreccio continuo di legami che si allacciano, si annodano e si sciolgono. Tra questi però ce n'è uno imprescindibile, di cui tutti hanno fatto esperienza almeno una volta, alcuni più di una: è il cordone ombelicale, la prima e più intima connessione che abbiamo avuto con il mondo e che in qualche modo persiste ancora dopo il suo taglio. Ornella Sabia esplora diverse storie e ci mostra come alcuni vogliono ricucirlo, altri strapparlo, altri ancora dimenticarlo. Sul perfetto scenario di una Basilicata arida e tragica, i personaggi di questa raccolta esprimono tutta la complessità di questo vincolo primordiale che ci accompagna da sempre e fino alla fine.
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Merante Mariagrazia
L'arte è energia per tutte le anime spente. Berol. I colori sono l'intermezzo cosmico
ill. Il testo è un fotolibro contenente illustrazioni che descrivono una molteplicità di situazioni vissute dal protagonista della storia che è Berol. Tutte le situazioni delineate sono situazioni di vita quotidiana che l'autore ha ricreato tramite, frasi e battute che fanno un punto chiaro e preciso della situazione e illustrazioni semplici ma d'effetto.
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Iasevoli Paolo
Il paese dei pendoli
br. Gli abitanti di San Melario oscillavano tranquilli tra il bar, la chiesa e la spiaggia, quando furono tutti attirati al parco da un impiccato senza nome. Penzolava silenzioso, come altri pendoli prima di lui, rinnovando così la più antica tradizione locale. Chi si è appeso? Se lo chiedono i giovani, che sognano di staccarsi come quel corpo misterioso dal suolo tiranno del paese. Se lo chiedono gli adulti, che progettano nuove strade per arrivare al centro della comunità, dove si trova ora l'impiccato. Se lo chiedono i vecchi, che ricordano epoche remote, attorcigliatesi intorno al collo come una corda. Non se lo chiedono i folli, già liberi da ogni prigionia e da ogni domanda. La risposta giace proprio in questo mare di vite, a ognuna delle quali è dedicato un capitolo, e le cui prospettive s'intrecciano come onde cariche di abitudini, vizi e segreti. Solo la discesa nei suoi abissi svelerà il volto nascosto e terribile di San Melario, raccontandone la storia sommersa da decenni. Benvenuti nel Paese dei Pendoli. Preparatevi a oscillare.
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Di Rocco Pellegrino
Due anni dopo. (Ancora più strani)
br.
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Maconi Anna
Mi hai lasciato senza fiato. Racconto illustrato tra design e scenari anfibi. Ediz. a colori
ill., ril. Oggi è il trentuno ottobre duemilacinquanta. In una metropoli affacciata sul mare, nel palazzo avvolto dal verde verticale di mandarini e oleandri, si festeggia il compleanno di Fibio Montidoro.
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García Márquez Gabriel
Memoria delle mie puttane tristi
brossura "L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".
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Carcasi Giulia
Ma le stelle quante sono. Alice-Ma le stelle quante sono. Carlo
br. C'è una generazione fatta di sms, gavettoni, crèpes alla nutella, professori frustrati; c'è la voglia di essere ascoltati e di giudicare la vita, gli adulti, l'ingiustizia. Ci sono Carlo e Alice: stessa classe e, a volte, stesso banco. Lui è meravigliosamente imbranato, senza modelli da incarnare, senza maschere. Lei si sente diversa, non omologata, è uno spirito critico e, al contempo, una sognatrice. Il loro cuore è ancora poco addestrato, bravissimo a sbagliare. E così Alice casca tra le braccia di Giorgio, nascosto e intrigante. Carlo si lascia sedurre da Ludovica, la classica ragazza facile che sa il fatto suo. Diciotto anni. Due ragazzi si affacciano su un mondo adulto che capiscono poco, tanto più se la scuola, la famiglia e gli amici si mettono di mezzo... "Ma le stelle quante sono" è un romanzo senza peli sulla lingua, schietto, diretto, una freccia che va dritta al bersaglio. Una partita di ping-pong sentimentale. Con una bella ventata di romanticismo. Un libro a due facce. A due sessi. A due voci. Per un amore solo.
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Foscolo Ugo
Ultime lettere di Jacopo Ortis
br. Fuggiasco da Venezia, dopo Campoformio, Jacopo si isola sui Colli Euganei. Qui conosce Teresa e se ne innamora, ma sa che questo è un amore impossibile, perché Teresa è promessa a Odoardo. Jacopo si mette in viaggio per l'Italia, senza una meta e ovunque vede la tragedia dell'oppressione straniera, né lo consolano le bellezze naturali o la saggezza del vecchio Parini, incontrato a Milano. La tragica conclusione è una denuncia al mondo di una doppia delusione.
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Bulgakov Michail; Buttafava G. (cur.); Malcovati F. (cur.)
Uova fatali-Cuore di cane
br. Questi due romanzi brevi di Bulgakov hanno in comune l'invenzione fantascientifica e la verve satirica. In "Uova fatali" uno zoologo casualmente produce un "raggio rosso" capace di indurre una rapida e abnorme crescita delle cellule; in "Cuore di cane" un celebre chirurgo trapianta l'ipofisi e altri organi di un ubriacone appena morto su un cane. In entrambi i casi, attraverso le imprevedibili e nefaste conseguenze che scaturiscono dagli esperimenti si dispiega una satira mordace della società e della vita culturale moscovita. Alle facezie scintillanti sul mondo artistico e letterario - che troverà la sua collocazione ideale ne "Il Maestro e Margherita" - si affianca l'amarezza per l'arroganza e l'ottusità del potere, che rovina le migliori risorse manipolandole e trasformandole nelle peggiori.
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Forster Edward Morgan
Maurice
br. "Maurice" è forse il capolavoro di Forster e certamente il suo romanzo più intimo e commovente, uno squisito esercizio privato di scrittura della verità. Sullo sfondo di una società vittoriana rigida ed esclusiva, scoppia tra Maurice e Clive, compagni di college, una passione complice e innominabile. Se per Clive la storia d'amore è destinata a seppellirsi nella «normalità», per Maurice è il calvario che conduce a una nuova vita. La tormentosa affermazione della diversità ha fatto di "Maurice" il libro più autentico e sofferto di Forster: scritto nel 1914, ma tenuto segreto per tutta la vita, autobiografico e ossessivamente rimaneggiato nel corso degli anni, è la commovente testimonianza cui lo scrittore ha affidato la rivelazione della propria omosessualità. Postfazione di Marisa Bulgheroni.
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Shafak Elif
Tre figlie di Eva
br. Peri ha trentacinque anni, tre figli, un marito e una vita agiata nella città dov'è nata, Istanbul. Si sta recando a una cena lussuosa quando le viene rubata la borsa. Lei reagisce, i ladri scappano e dalla borsa cade una vecchia polaroid in cui compaiono quattro volti: un uomo e tre giovani ragazze a Oxford. Una è Shirin, bellissima iraniana, atea e volitiva; la seconda è Mona, americana di origini egiziane, osservante, fondatrice di un gruppo di musulmane femministe e poi Peri, cresciuta osservando il laico secolarismo del padre e la devota religiosità islamica della madre, incapace di prendere posizione sia nella disputa famigliare sia nel suo stesso conflitto interiore. Tre ragazze, tre amiche con un retroterra musulmano, eppure così diverse: la Peccatrice, la Credente e la Dubbiosa. L'uomo nella foto invece è Azur, docente di filosofia ribelle e anticonformista, e sostenitore del dubbio come metodo di comprensione della realtà. A Oxford la giovane Peri cercava la sua «terza via», la stessa che predicava e professava Azur, di cui si innamora. Sarà questo incontro a sconvolgerle la vita, fino allo scandalo che la riporterà in Turchia. "Tre figlie di Eva" è un romanzo intenso e ambizioso che affronta e indaga temi importanti come la spiritualità, la politica, l'amicizia, i sogni infranti e la condizione della donna. Ma soprattutto è un romanzo sulla Turchia contemporanea, su quei contrasti che agitano oggi il paese - nelle parole di Elif Shafak - «delle potenzialità inespresse».
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