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Mellini Manuela
Tutta colpa di mia nonna
br. Filippo è un aspirante attore romagnolo, trentenne, che vive a Milano e i cui sogni di gloria si scontrano quotidianamente con una realtà fatta di pubblicità di infissi e di richieste imbarazzanti da parte del suo agente. Tra aperitivi, amici, storie occasionali e delusioni amorose, vive in attesa del suo momento. Si muove in una Milano sonnacchiosa e inedita, tra i bar di Lambrate, dove vive, le improbabili suggestioni di Ricky, il suo agente, e le feste a casa di Marchino, ex collega all'Accademia e amico che, contrariamente a lui, ha avuto successo ed è fidanzato con un noto attore. Proprio durante una di queste feste, incontra una ragazza. I due sembrano piacersi, ma a causa di un disguido Filippo la perde di vista senza neanche riuscire a sapere il suo nome... Non c'è tempo di rintracciarla, però. Richiamato dai genitori per un'emergenza, è costretto, suo malgrado, a tornare in Romagna: Fiorella, la nonna ottantenne, dopo la perdita di una sorella, insiste nel voler tornare a Valpiana, un paesino dell'Appennino tosco-romagnolo in cui, durante l'adolescenza, ha trascorso molti momenti felici e l'incombenza di accompagnarla spetta proprio a Filippo, nonostante il suo rapporto con la sarcastica e volitiva nonna non sia dei migliori a causa di vecchie ruggini. Eppure non sa che cosa Valpiana, e la nonna, hanno in serbo per lui.
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Favetto Gian Luca
Si chiama Andrea
br. Andrea ha avuto un'infanzia quasi felice, dei nonni affettuosi, una madre che è «l'incarnazione del sublime» e un padre che da sempre coltiva una certa arte della fuga. Andrea ha degli amici coi quali impara a leggere il mondo e amanti con cui il mondo lo assaggia. E ha un lavoro: l'agente immobiliare, direbbero in molti, anche se non cerca case adatte ai clienti. Andrea cerca abitanti adatti alle case che sceglie perché le case sono la metafora migliore per ognuno di noi. Andrea, infatti, in un giorno dei suoi sedici anni, si scopre un noi, un luogo di personalità multiple che, come sul proscenio di un teatro, si affacciano per reclamare spazio e condurre la loro e la sua esistenza, quando il direttore d'orchestra è stanco o sovrappensiero. In questa commedia umana a tratti poetica a tratti inquietante e nera, Favetto racconta la forza latente dei passaggi di stato, costruendo un personaggio unico e molteplice che con una vita ne abbraccia molte o forse infinite. Quelle che sono e quelle che sono state. Perché Andrea è un essere umano. Come tutti.
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Gaskell Elizabeth; Ferraris M. (cur.)
Lizzie Leigh. E il pozzo di Pen-Mortha
br. Comparsa per la prima volta sulla rivista dickensiana «Household Words» nel 1850, "Lizzie Leigh" è la storia di una ragazza che a diciassette anni rimane incinta senza un marito e dunque nel peccato, e dei suoi conflitti con i genitori, divisi tra un naturale sentimento di amore e una morale inflessibile che obbligherebbe alla condanna. Un piccolo gioiello che contiene tutti i temi cari a Gaskell - la critica delle dinamiche familiari dell'Inghilterra vittoriana e la discriminazione della donna, l'amore materno, il sacrificio, l'espiazione e il perdono. Nel volume si accompagna a un altro racconto assai simile per le tematiche - ambientato nelle campagne del Galles, dal titolo "Il pozzo di Pen-Mortha", incluso in una raccolta successiva alla pubblicazione sulla rivista insieme a "Lizzie Leigh".
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Ceriotti Giovanna
Il mare alla fine
br. Ottavio ha ottantasette anni e vive con Ettore, un cane vecchio quanto lui. Quando i due figli decidono di ricoverarlo in una casa di riposo che non accetta cani, Ottavio, per non abbandonare il suo amico, prende una decisione irreversibile: scappa di casa senza lasciare tracce. Il viaggio che gli fa attraversare l'Italia alla ricerca di Nilde, suo tenero amore di gioventù, diventa occasione per ripercorrere il suo passato, gli anni della guerra e le scelte della vita adulta.
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Tolstoj Lev
I cosacchi e altri racconti
br. Stanco della mondanità e delle ipocrisie dell'ambiente nobiliare e mosso da un confuso desiderio di felicità, il giovane Olenin lascia Mosca in cerca di una nuova vita. Nel villaggio caucasico dove trova rifugio è affascinato dalla fierezza dei cosacchi: l'intrepido Lukaska dal fucile infallibile, il possente zio Eroska, gran cacciatore, la bella e altera Mar'janka di cui si innamora. Nei loro costumi semplici e primitivi scopre un'autenticità che lo tocca nel profondo e a poco a poco ne comprende la ragione: questo popolo nasce, ama, combatte e muore seguendo le leggi immutabili della natura. Nel lungo racconto giovanile, pubblicato nel 1863, Tolstoj rivisita il mito ottocentesco dell'eroe romantico in fuga dalla civiltà, e ne decreta il definitivo tramonto: rinnegare le proprie origini per cercare di vivere come i cosacchi si rivela un sogno impossibile e a Olenin, inerte spettatore di un'esistenza che non gli appartiene, non resta che ripartire portando nel cuore l'amarezza di un'illusione infranta. Il volume comprende i racconti: "I cosacchi", "Due ussari", "Polikuska", "Cholstomer", "Memorie di un pazzo", "Tre morti". Introduzione di Serena Vitale. Prefazione di Fausto Malcovati.
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Hofmannsthal Hugo von
Andreas o i riuniti
br. Da Vienna a Venezia, attraverso la Carinzia, il viaggio d'istruzione del giovane Andreas, rampollo della piccola nobiltà negli anni dell'imperatrice Maria Teresa, diviene metafora della laboriosa ricomposizione e riunione con sé cui ciascuno è chiamato per dare senso alla propria vita. Concepito all'insegna di una circolarità mitico-fiabesca che lungo itinerari paralleli avrebbe dovuto condurre il protagonista a "riunirsi" con la propria "anima", raffigurata da Romana, e insieme tutti gli altri personaggi ed eventi narrati a ricomporsi in unità, il romanzo, al quale Hofmannsthal lavorò nell'arco di un ventennio (1907-1927) non riuscì a trovare il proprio compimento. Nell'epoca "moderna" della frammentazione e della perdita, questa tormentata incompiutezza, che testimonia in modo toccante l'utopica e consapevole inattualità del disegno, contribuisce a fare di "Andreas o i riuniti" uno dei vertici della prosa d'arte primonovecentesca accanto alle prove di Kafka, di James e di Gide. Dopo la celebre versione, risalente a più di settant'anni fa, di Gabriella Bemporad, questa nuova traduzione presenta per la prima volta, accanto alla parte compiuta - il cui testo originale è stato rivisto sulla base degli ultimi risultati della ricerca hofmannsthaliana - i frammenti e gli appunti per la continuazione nella loro quasi totalità e nell'ordine stabilito dall'edizione critica.
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Barlocco Marcello
Un negro voleva Iole. Racconti scelti e aforismi inediti
ill., br. «Alcuni fra i racconti selezionati in questo volume (si prendano ad esempio Un negro voleva Iole, La caccia all'urogallo, La gatta) sono tra le vette della letteratura italiana del '900. E dunque una pubblicazione che andrebbe salutata come un vero e proprio evento nella nostra produzione di libri. Marcello Barlocco, come scrittore ebbe qualche tenue riconoscimento in vita. I suoi Racconti del Babbuino, pubblicati nel 1950 dalle Edizioni Pagine Nuove di Roma, ebbero una menzione al Premio Viareggio di quell'anno; nel 1952, per le Edizioni Ala di Genova, pubblicò il romanzo Veronica, i gaspi e Monsignore mentre negli anni '60 alcuni suoi «atti unici» - il cui testo è andato perduto - vennero messi in scena a Genova da Carmelo Bene. Ma in generale - in un'Italia in cui dominava il canone realista, e in seguito un'avanguardia che inseguiva piste completamente diverse - non ci fu spazio per una voce come quella di quest'autore non inscrivibile in alcuna corrente né italiana ma nemmeno internazionale. Il grottesco, l'allucinato, la metamorfosi incontrollabile degli esseri e delle situazioni, contiene echi che potrebbero evocare un Allan Poe, oppure l'espressionismo tedesco, a volte lo stesso Kafka o anche il romanzo dadaista, sempre tuttavia in un richiamo approssimativo. A ciò si aggiunge un percorso biografico che certo non fu di aiuto. Nato a Genova nel 1910 da una famiglia di farmacisti, Barlocco, dopo una parentesi adolescenziale di fuga come mozzo nelle navi (forse su imposizione della famiglia), provò a continuare la tradizione familiare laureandosi in chimica e farmacia, ma presto cedette al richiamo di una precaria esistenza di artista/scrittore randagio fra Genova, Roma, Milano, e alla fine venne assorbito dagli ambienti della malavita genovese e fu accusato di usare la sua scienza per raffinare la droga. Nel 1958 finì in carcere e poco dopo anche in manicomio criminale, che egli a sua volta denunciò di abusi efferatissimi nei suoi confronti (sosteneva lo si sottoponesse a esperimenti di mineralizzazione del corpo). Morì nel 1972 con all'attivo, oltre al libro di racconti e al romanzo menzionati, tutta una serie di novelle e articoli scritti per i giornali - fra cui, ecumenicamente, "Il Popolo" e "L'Unità" - ma di cui ormai restano poche tracce.» (dalla Nota degli editori)
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Tirinzoni Mariachiara
Lettere all'Estate
br. Scrivere a una stagione, l'Estate, come fosse l'amica più cara, parlare con lei per parlare a sé stessa e alimentare la speranza, riempire l'attesa, difendere lo stupore e costruire nuove abitudini. Questo l'impegno quotidiano contro la malinconia che Mariachiara Tirinzoni ha svolto come compito personale nei mesi di lockdown, un esercizio di metodo e stile: per la vita ancor prima che per la letteratura, affinché la penna potesse essere guida del respiro, bussola su strade deserte o fatte solo di corridoi. Una raccolta di lettere per seminare germogli in una primavera rimasta chiusa nell'inverno, un diario che fa bruciare ferite comuni ancora aperte, ma che sa disinfettarle continuando a credere nei frutti maturi dell'estate. Pagine in prosa corrono veloci, con un passo così lieve e musicale da sembrare poesia, quasi a voler inseguire, nell'assenza di equinozio, un solstizio ancora da venire; ma aspettato, desiderato, protetto. E nel compimento di quella stagione, spartiacque fra un prima e un poi, mittente e destinatari si incontrano, sorpresi e grati di essere ancora, e di nuovo, vivi.
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Domenichini Stefano
Non sapevo che passavi
br. I protagonisti di queste esilaranti e squinternate biografie-racconti sono personaggi accomunati dall'insolito e divertente destino di essere finiti in pasto all'attenzione arguta dell'autore della raccolta che, con seducente bravura e ironia, imbastisce vicende reali mischiandole a situazioni inventate di sana pianta. Non sapevo che passavi raccoglie le vite di Bob Kaufman (poeta), Peter Norman (velocista), Billy Wilder (regista), Jarno Saarinen (motociclista), Giona (profeta), Benny Hill (comico), Lester Bangs (critico musicale), Martin Lutero (eresiarca) e tanti altri ancora. Personaggi noti al grande pubblico, oppure scivolati nella penombra del tempo che passa. Ognuno di loro è tratteggiato con solide basi documentarie, utilizzate a uso e consumo di un superbo novelliere che prende la realtà e la riveste di fantasia.
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Sorcinelli Paolo
Gli occhi di Ciòla e altre storie
brossura Il libro ripercorre le storie sedimentate nella memoria collettiva di uno dei tanti paesi di un'Italia rurale costretta a mitigare i freddi dell'inverno nelle stalle. Il paese di cui si parla è quello in cui l'autore è nato, e di cui è stato innamorato, almeno fino a quando si è accorto che ormai quasi tutti avevano dimenticato il dialettale 'dighigch' per convertirsi all'italianissimo 'solletico'. Così, complice l'isolamento da pandemia dell'anno 2020, è sembrato doveroso riportare alla luce i personaggi e i fantasmi, i fatti e i misfatti, i tesori nascosti e le fortune improvvise che animavano i racconti di nonni e bisnonni quando ancora le buganze arrivavano con i geli dell'inverno e sparivano con la rugiada di maggio. I protagonisti sono uomini e donne con nome e cognome, che hanno pianto, pregato e bestemmiato fra la Valle dei Preti e il Fosso dell'Inferno, che hanno fatto guerre e messo al mondo figli. Avventurandosi, spesso e volentieri, sulle strade lastricate di polvere e costeggiate di querce e tamerici che portavano dappertutto e non andavano da nessuna parte.
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Pagano Antonella
Eva e la ricetta del paradiso
ril. La prima parte è un vero e proprio romanzo breve che descrive un pasto, completo di antiche ricette, raccontato con leggerezza e cura estetica della parola. Le ricette storiche sono proposte in salsa poetica e didattica con sceneggiatura da palcoscenico. Come una piece teatrale in cui si muovono i protagonisti. Perché Eva? Eva è la conoscenza, Eva è il rischio, il tentativo di sbagliare. Eva sa che il dolore, come ogni lutto, va attraversato. Eva sa che la sofferenza va nel profondo e che soffrire per qualcuno è anche redimersi. Adamo senza Eva cosa avrebbe fatto?
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Onofri Liana
Donne sospese
brossura
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Bonito Savino
Federico sta fuori
br. Questa storia inizia un attimo prima dell'avvento dei social network e forse oggi non sarebbe potuta neanche cominciare. È l'8 marzo 2004 e, nell'immortale traffico romano, c'è un ragazzo che non sa che ore sono. Da qui parte "Federico sta fuori", un viaggio indietro nel tempo, in un mondo dove si poteva non essere sempre connessi. I vari personaggi - Alex, Pietro, Mirco, Caterina, Guido, Ludovica e l'introvabile Federico - sono ragazzi che si presentano nella loro più semplice quotidianità, coi loro momenti di gioia e di tristezza: incontri, matrimoni, fidanzamenti, abbandoni e incidenti di percorso che diventano veri e propri colpi di scena in un vortice di strane coincidenze, improvvise rivelazioni e scherzi del destino.
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Guarnieri Rossana
Chanson de Roland
br. Nel volume si propone una nuova traduzione della Chanson de Roland - la Canzone di Rolando - il poema scritto nella seconda metà dell'XI secolo appartenente al ciclo carolingio, considerato tra le opere più significative della letteratura medievale francese. La nuova traduzione curata da Rossana Guarnieri, è l'ultimo lavoro portato a termine dalla scrittrice recentemente scomparsa.
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Pennone Linda
Le ali della bicicletta
br. Possono tre semplici azioni cambiare la tua vita e mettere in dubbio tutte le tue certezze, facendo crollare il mondo che con fatica e dedizione hai costruito? È quello che succede a Linda quando, raggiunta finalmente una certa stabilità economica e sentimentale, si rende conto di vivere una vita che non le appartiene e inizia a dubitare dei pilastri su cui ha costruito la sua intera esistenza. È la storia di come una donna, che per anni ha messo in disparte la sua persona, inizia a riappropriarsi dei suoi spazi, dei suoi desideri e della sua personalità. Perché è proprio mettendo in dubbio noi stessi e ciò che ci circonda che riusciamo a trovare il nostro posto nel mondo.
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Genovesi Fabio
Versilia rock city
br. Le spiagge dorate, il mare, le giornate di sole, le notti dense di musica e di stelle: gli spazi delle vacanze estive sono anche quelli delle nostre fantasie. Ma come sono quei luoghi quando l'estate finisce, noi ce ne andiamo e arriva l'inverno? In Versilia, e a Forte dei Marmi in particolare, in mezzo alle ville, ai negozi, agli stabilimenti, ai turisti di lusso, l'autore di questa storia ci è nato. Ed è per questo che sa raccontarci quello che si prova quando l'estate finisce: strade improvvisamente deserte, case vuote, la spiaggia senza ombrelloni a perdita d'occhio - e il senso di essere rimasti incastrati su quella lingua di sabbia mentre tutto il mondo è corso via. Ma Fabio Genovesi ci rivela anche che l'inverno versiliese ospita personaggi e situazioni impensabili, storie formidabili e fiammeggianti. Il suo romanzo prende le mosse proprio da qui, mostrandoci la Versilia come non l'abbiamo vista mai. Tra gli anni Ottanta e oggi seguiamo le vite di un gruppo di naufraghi della vita, eccentrici, a tratti disperati ma mai arresi: Marius, ex deejay di successo che non esce mai di casa ma riesce, via e-mail, a salvare la vita di una pornostar; Nello, che cerca di liberarsi di uno scomodo passato e si scopre padre; Roberta, asfissiata dalla vita di provincia ma capace di una passione travolgente; e Renato, in esilio al Nord, che organizza finti viaggi esotici per chi non può permettersi quelli veri. Quattro anime smarrite eppure decise a lottare per trovare il loro spazio sulla spiaggia della vita.
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Bulgakov Michail
Il Maestro e Margherita
br. Woland, incarnazione di Satana, capita nella Mosca degli anni '20. Con interventi magici sconvolge l'ambiente teatrale e letterario, smascherando soprusi e favoritismi. Aiuta soprattutto il Maestro, scrittore vittima della censura per un romanzo su Pilato (di cui vengono riportati nella narrazione alcuni capitoli, quelli relativi alla condanna a morte di Cristo). Rinchiuso in manicomio, come indesiderabile, viene liberato grazie all'intervento di Margherita, la donna da lui amata, che accetta di diventare strega e per una notte guidare il gran sabba di Satana.
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Updike John
Coppie
br. Tarbox, New England, anni Sessanta. Tra un doppio a tennis e un barbecue sul prato dei vicini, le coppie di questo libro discorrono della crisi di Cuba e dell'educazione dei figli, fumano troppe sigarette e bevono troppi drink, leggono Henry Miller e Sigmund Freud. Soprattutto, si tradiscono a vicenda, in una rete di intrighi e scambi di coppia che non risparmia nessuno. Janet e Frank sono felicemente sposati, ma vanno a letto altrettanto felicemente con Harold e Marcia. Piet, sposato con Angela, ha una storia con Georgene, la moglie di Freddy, dentista tormentato da dubbi sulla propria sessualità. Infine ci sono Foxy e Ken, i nuovi arrivati. Giovani, ingenui e facilmente corruttibili. A cinquant'anni dall'uscita negli Stati Uniti, "Coppie" riesce ancora a toccare un nervo sensibile della coscienza americana: il matrimonio. Updike ne svela le nevrosi e i compromessi, la necessità sociale e gli istanti di pienezza che, a sorpresa, riesce a riservare.
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Serrano Marcela
I quaderni del pianto
br. Nel suo ultimo romanzo Marcela Serrano affronta la tragedia dei bambini rapiti per venderne gli organi o per essere dati in adozione a famiglie facoltose. La protagonista, una donna di umili origini che vive in campagna, partorisce in ospedale una bambina, ma dopo qualche giorno le dicono che la figlia è morta in seguito a una febbre violenta. Lei non si rassegna, si convince che la piccola sia ancora viva, e decide di agire. Con l'aiuto di una giornalista scopre che nell'ospedale dove era stata ricoverata ci sono troppe morti sospette e trova una donna pronta a testimoniare di aver sentito i medici parlare chiaramente di un rapimento: il sospetto di un traffico illegale di adozioni e di organi diventa quasi una certezza. La protagonista, insieme ad altre madri nella stessa situazione, decide di creare un'associazione che si batte per portare alla luce gli orribili crimini. Un giorno, durante un sit-in, vede una bambina tenuta per mano dalla moglie del ministro degli Interni, è certa che sia sua figlia. In un impeto di gioia rabbiosa l'abbraccia e tenta di strapparla alla falsa madre. Immediatamente arrestata, viene internata in un ospedale psichiatrico. Lì lotta per non impazzire e con caparbietà non rinuncia all'idea di riavere sua figlia.
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Al-Aswani 'Ala
Chicago
br. In una Chicago mitica e solforosa troviamo una piccola Little Egypt in esilio, forgiata sul dipartimento dell'Università di Chicago che l'autore ha conosciuto bene negli anni della sua formazione americana. In questo mondo claustrofobico e formicolante di vite 'Ala al-Aswani intreccia storie di esistenze che si cercano e si perdono. Sono esistenze strappate alla loro terra d'origine che vivono in un universo strano e straniero: la tentazione di conformarsi all'American way of life non è abbastanza. L'Egitto è lì, nel cuore di un'America traumatizzata dagli attentati terroristici dell'11 settembre. Quando viene annunciata la visita ufficiale del presidente egiziano a Chicago, si mette in moto il sistema di sicurezza dell'ambasciata, orchestrato dal temibile Safwat Shaker, che controlla e sorveglia tutti gli egiziani residenti in America. Complotto, manipolazione, proteste di libertà e sottomissione al potere, coraggio e vigliaccheria: al-Aswani trova così l'ampiezza e l'ambizione del romanzo politico e riesce a esprimere la dolcezza dei sogni e la violenza delle contraddizioni del mondo quale lo conosciamo.
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Pacifico Francesco
Le donne amate
ril. "Nei grandi romanzi di maschi, gli uomini si agitano, sbagliano, si sbattono in un flipper in cui le donne sono le sponde che squillano e baluginano appena toccate; appariscenti e cruciali, tanto che sembrano protagoniste - in realtà sono pura funzione della pallina di metallo dell'uomo." Prima che arrivino i quaranta, Marcello, editor e poeta, sogna di scrivere un romanzo in grado di sottrarsi a questo paradigma. Un'impresa tutt'altro che facile, perché raccontare una donna, per un uomo, significa mettersi in discussione e confrontarsi con un oggetto oscuro, sfuggente, inaccessibile come l'antimateria. Ci sono però delle donne che più di altre gli hanno concesso di avvicinarsi: le donne della sua vita, quelle che ama, quelle che ha amato. Così Marcello decide: saranno loro le protagoniste del libro. Eleonora e Barbara, presenze costanti e inconciliabili, al punto che è difficile stabilire chi sia la moglie e chi l'amante; la cognata Daniela, materna e accogliente nonostante le sue insicurezze; la sorella Irene, solida e generosa, con un fisico in transizione perenne; infine la madre, la prima donna, quella che sempre dà origine a tutto. Con sguardo attento, lucido e premuroso, Francesco Pacifico tratteggia cinque ritratti che corrispondono ad altrettanti modi di intendere la femminilità. Ed è proprio attraverso di loro che, come un illusionista, riesce a mettere in luce, senza mai mostrarla, la parte più vera e fragile di ogni uomo.
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Lawrence D. H.
Donne innamorate
brossura Gerald-Gudrun e Birkin-Ursula sono due coppie che passano dall'amicizia all'amore e dall'amore alla passione. Ma solo Birkin e Ursula riescono a farlo felicemente. In ognuno di loro pulsano in modo quasi animalesco vita e amore in un contatto intimistico con la natura che li circonda. Ed è proprio su questo sfondo che Lawrence dà il meglio di sé, riuscendo a rivestire di poesia anche le situazioni più scabrose e raccontando i moti più nascosti dell'animo umano. Pubblicato nel 1920 a New York, "Donne innamorate" è molto più di un semplice spaccato della vita inglese dell'epoca, è un romanzo di taglio moderno quanto l'Ulisse di Joyce. Questa edizione è completata da una bibliografia curata da Stefania Michelucci.
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Cervantes Miguel de
Don Chisciotte
br.
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Degl'Innocenti Fulvia
La ragazza dell'Est
ril. Lilia è caduta in brutte mani e Roberto, forte della sua adolescenza e dell'aiuto del padre, tenta di tirarla fuori dai guai. Una storia importante su un tema attuale. Roberto incontra Lilia sul treno, è così bella da far pensare a un angelo. Ha uno strano accento, è straniera, forse dell'Est. Alla stazione la ragazza - così come era apparsa - scompare, lasciando dietro di sé un libro, un biglietto della lotteria e l'impressione di aver lanciato, con i suoi occhi azzurri, una richiesta d'aiuto. Roberto inizia ad indagare e si ritrova di notte per le strade di Milano, dove ci sono ragazze sperdute e lupi neri che le insidiano. È troppo tardi per tornare indietro. Sarà il padre, il grande inviato di guerra così assente dalla vita del figlio, che aiuterà Roberto a salvare Lilia...
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Santucci Luigi
Il ballo della sposa
br. Inizio del Duecento, una schiera di fanciulli si avvia alla volta della Terra Santa per liberare il sepolcro di Cristo. È una follia collettiva che guida gli innocenti verso la guerra e il sangue. I due protagonisti, Ugo e Agnes, vivranno vicende piene di imprevisti e incontreranno personaggi singolari che li aiuteranno a costruire il loro viatico dall'odio all'amore, dall'intolleranza alla fratellanza, portando allo scoperto l'assurdità di una religione che, come un arma potente, è usata per colpire e uccidere. Ne Il ballo della sposa, Santucci riflette con grande forza sul vero messaggio delle religioni e, in particolare, del cristianesimo, una parola di riappacificazione e rispetto che ancora stenta a essere compresa.
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Maccioni Iacopo
Occhi di marrone
brossura Terezín, città dell'illusione, accoglie, nella prima metà degli anni Quaranta del secolo breve, insieme a vecchi politici e pluridecorati militari, molti degli intellettuali dell'Europa occupata dal Terzo Reich che non potevano, per ovvie ragioni, scomparire tutti contemporaneamente agli occhi del mondo. Elemento comune: l'essere ebrei. In quest'ambiente, tra persone reali che aspettano un trasferimento a Est e avvenimenti documentati da testimonianze, si intrecciano le storie di vita di quattro personaggi verosimili: Tsvi, Dvora, suo padre e Zeev. L'inizio della storia fotografa Tsvi che cerca gli occhi di Dvora tra gli uomini e le donne che fanno parte di uno degli ultimi convogli che lasciano Terezín, prima della liberazione. Tsvi, a Terezín, non ha preso, due anni prima, il treno per Auschwitz, salvato da altri occhi. Dvora è giunta in quella che subito percepisce come falsa città ideale con il padre convinto invece di essere diventato proprietario di un appartamento in un'amena località di vacanza. Ragazza colta e dotata di una splendida voce, entra a far parte del coro che, sotto la guida autorevole del direttore Rafael Schächter, sta preparando il Requiem di Verdi, da rappresentare in occasione di una visita ufficiale di gerarchi. La loro storia di amicizia e di amore si intreccia inesorabilmente con la Storia.
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Erian Alicia
Beduina
br. "Il fidanzato di mia madre si è preso una cotta per me e lei mi ha mandato a vivere con papà". Come i lettori hanno modo di scoprire fin dalla prima riga, Jasira, l'adolescente protagonista di questo romanzo, tende a saltare i preliminari. Ma forse sa che non esiste un modo piacevole, o garbato, o indolore, per dire quello che ha da dire: quindi lo dice e basta. E ci parla di papà, appunto, un ingegnere spaziale che lavora a Cape Canaveral ma ha nel sangue, e nelle mani, la violenza del Medio Oriente da cui proviene; del signor Vuoso, patriottico e muscoloso vicino di casa e collezionista di "Playboy", dei compagni di scuola che la chiamano "beduina", di giochi che un tempo si sarebbero detti proibiti e di molto altro ancora.
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Mantel Hilary
Al di là del nero
br. Nella grigia periferia inglese, dove il cibo è insapore e la vita è offuscata dalla nebbia del disincanto, la corpulenta Alison si guadagna da vivere come medium, interpellando i morti durante affollate sedute. La sua assistente è Colette, donna scheletrica dal cuore di pietra, cinica quasi quanto lei e reduce dalla rottura con l'inetto marito. A completare il quadro c'è Morris, fantasma volgare, lascivo e dispettoso, sempre tra i piedi. In un bizzarro viaggio on the road lungo le desolate tangenziali del Sudest, i tre si spostano di spettacolo in spettacolo, di motel in motel, dando vita a una serie di performance architettate ad hoc per soddisfare i clienti. Alison sa bene come coniugare le sue doti di deduzione psicologica con la credulità del pubblico, eppure non è una ciarlatana: sa leggere davvero nella mente delle persone ed è davvero in contatto con il mondo degli spiriti, il luogo "al di là del nero". Lei stessa è perseguitata di suoi demoni: inquietanti figure maschili, spauracchi di un passato di cui porta ancora le cicatrici che s'impadroniscono della sua casa, del suo corpo e della sua anima, e più cerca di liberarsene più loro acquistano forza e cattiveria. La penna di Hilary Mantel confeziona un romanzo che scorre lungo quella linea sottile tra paradiso e inferno, veglia e sonno, vita e morte.
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Franzetti Lorenzo
Dove finisce Milano
brossura
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Dal Buono Enrico
La vita nana
br. Il 7 settembre 1812 Napoleone non era solo a comandare le truppe verso la disfatta di Borodinò. E non era solo neanche nel giorno della sua incoronazione. E nemmeno durante la battaglia di Jena. Ad assisterlo e a consigliarlo durante ogni momento della propria epopea ha avuto al fianco Orestino, emissario della genia dei nani presso il glorioso condottiero. Senza di lui la Storia non sarebbe stata la stessa. Fu invece Robertuccio a fomentare Hitler nel suo delirio di onnipotenza, guidandolo nel tentativo di distruzione del popolo d'Israele e nelle sue voluttà pangermaniche. È direttamente dal Libro sacro dei nani che scopriamo le regole del grande gioco del mondo: i nani hanno sempre retto e indirizzato le sorti del genere umano, spinti dalla loro stessa voracità. Quando, contravvenendo a ogni regola, un nano si accoppia con un'umana, dà origine alla Stirpe Bastarda. E l'Infimo Nano, che da questa deriva, avrà la possibilità di stravolgere una volta per tutte il destino del mondo. Soltanto un vecchio medico potrebbe fermarlo, ma...
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Condé Maryse
Segù. Vol. 1: Le muraglie di terra
br.
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Manca Antonio Diego
La donna delle sette fonti
ril. Un romanzo dedicato all'Acqua, allo Spirito di tutte le acque, e alla Terra che l'ospita. La storia racconta della guarigione di una giovane donna che, nello scoprire sé stessa, la sua terra e le sue acque, scopre il vero senso della salute e della vita.
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Martini Luca
La passione nel sangue
br.
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Berberova Nina
La resurrezione di Mozart-La scomparsa della biblioteca Turgenev-La grande città
br. Una testimonianza sui temi della guerra e dell'emigrazione in tre racconti. In un paesino della Francia, mentre incombe la minaccia della guerra e si avvicina il momento della fuga, uno straniero bussa alla porta di Marija Leonidovna. È davero un musicista, una sorta di Mozart redivivo, oppure una spia? Nello stesso periodo una biblioteca russa nel cuore di Parigi, a cui Turgenev aveva donato i propri libri, viene strappata alla storica sede e trasferita in Germania. Alla fine della guerra, un uomo lascia le rovine dell'Europa e approda in una metropoli americana. Una città senza passato, dove ricominciare da zero una nuova vita e una nuova era.
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Lissoni Giulia
La bambina e la listrunga
brossura In un periodo compreso tra gli anni bui delle due guerre mondiali e quelli radiosi del boom economico, ai piedi delle colline della Brianza, si svolgono le vicende di una delle ultime comunità contadine di quei luoghi. L'antica corte, fatta di case di ringhiera, è il cuore del piccolo villaggio agricolo. "Al suo interno si provava la sensazione di stare in un mondo a parte, una sorta di bolla sospesa nello spazio, dentro la quale vecchi, adulti e bambini, intrecciavano le loro vite, quasi dimentichi del mondo esterno". Aneddoti allegri e avvenimenti drammatici si susseguono con ritmo vivace, sullo sfondo di abitudini e tradizioni locali che Giulia rivive con nostalgia, ma anche gettando uno sguardo critico su alcuni aspetti della società dell'epoca. Tra i numerosi personaggi spicca la figura del padre. "Aveva realizzato un'altalena dalle funi lunghissime e mi spingeva in alto fino al cielo. Le sue forti mani sapevano trattenermi, ma anche spingermi via con forza. Quei gesti erano la metafora di un modo di educare, il suo, che ha fatto di me una donna serena e coraggiosa".
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Zusak Markus
A 15 anni sei troppo vecchio. The Wolfe brothers. Vol. 1
ril. In «A 15 anni sei troppo vecchio» incontriamo per la prima volta i fratelli Cameron e Ruben Wolfe. I due sono tanto uniti quanto diversi, visto che mentre Ruben, il più vecchio, è forte, bello e brillante, Cameron è invece il più classico degli sfigati. I due ragazzi passano la maggior parte del loro tempo litigando con i genitori e i fratelli maggiori, combattendo tra di loro incontri di boxe «a una mano» (possiedono un solo paio di guantoni), e progettando piani semidelinquenziali, come derubare il dentista del quartiere, che falliscono miseramente. Ma quello che Cameron, come tutti gli adolescenti, desidera veramente, è incontrare una ragazza - una ragazza vera, non una di quelle delle riviste che guarda il fratello. Ma la domanda che lo attanaglia è: chi può innamorarsi di un perdente come me?
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Ciravolo Antonio
Manuelita Cicuta mulata
ril. Dopo una notte di bagordi, gli sposi Alvaro Castillo (sessantenne professore di anatomia) e Manuela Orioles (avvenente mulatta di vent'anni più giovane del consorte) vivono l'esperienza di un amplesso goduto l'uno nel corpo dell'altra e viceversa. Entrambi riceveranno la memoria di alcune sensazioni che al risveglio saranno considerate frutto di semplice fantasia. Ma la mattina porta con sé anche i fantasmi di un matrimonio che brucia e si consuma nel silenzio dei segreti, nell'oscurità dei tradimenti, nel furore del delitto. Tra le vie di un'isola a forma di occhio, tra maîtresse obese, temporali benedetti, madonne magiche, figli scomparsi e antichi delitti, Antonio Ciravolo seziona le viscere di un dramma familiare attraverso un lavoro certosino di catalogazione delle emozioni umane.
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Brecht Bertolt; Federici Solari M. (cur.)
Il romanzo dei Tui
br. È in una Cina immaginaria che Brecht decise di trasporre narrativamente, con divertito coraggio, i tempi oscuri e turbolenti in cui la Storia gli diede in sorte di vivere. Cominciato durante l'esilio e rimasto frammentario dopo oltre un decennio di lavoro, "Il romanzo dei tui" è una satira feroce degli intellettuali che affittano a cottimo al migliore offerente il proprio ingegno: i "tui". Dal mare dell'imbecillità umana emerge qui un arcipelago di aneddoti, storielle, parabole e corrosivi esercizi di umorismo che mettono alla berlina tutti i grandi ideologi dell'Occidente e forniscono anche una diagnosi inaspettata e spiazzante dell'ascesa di Hitler. Un geniale e comico breviario sul cattivo uso dell'intelletto che zigzaga tra apologhi memorabili, trattati stravaganti (compreso uno sull'arte del leccapiedi) e racconti arguti, consegnandoci una requisitoria serrata e farsesca contro ogni pensiero fumoso e servile. Un tesoro di caustica comicità proposto per la prima volta al pubblico italiano.
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Barbero Alessandro
Bella vita e guerre altrui di mr. Pyle, gentiluomo
brossura 1806. Gli Stati Uniti inviano in Europa Mr. Pyle per cercare di "capire qualcosa" della convulsa realtà politica del Vecchio Mondo. Da Amsterdam alla Prussia di Federico Guglielmo, questo libro è il diario del suo viaggio e delle sue avventure di galante spia ante litteram , un diario scritto sui tavoli delle osterie o nei palazzi dei principi, per strada, sui campi di battaglia, tra i mille incontri con personalità come Goethe e Fichte, e un'indimenticabile folla di personaggi, ragazze da bordello, contadini, soldati.
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Heine Heinrich; Longo M. (cur.)
Il rabbi di Bacherach
br. Nel villaggio tedesco di Bacherach, in una sera imprecisata del Medioevo, si celebra il rituale della Pasqua ebraica. Due stranieri, avvolti in ampi mantelli, si uniscono, inattesi, alla piccola comunità. E da quel momento nulla sarà più come prima. Come scrive Magris nella sua nota al testo: «Il Rabbi di Bacherach è, insieme ad altri grandi testi, una delle espressioni più intense della simbiosi spirituale ebraico-tedesca da cui nasce l'ispirazione di Heine e verso la quale essa stessa si protende, ed è anche l'espressione tragica della scissione che frantuma quella simbiosi e dalla quale, a sua volta, nasce una grande, dolorosa poesia aperta all'universale-umano».
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Bolzoni Roberto
Storie dal Ghetto
br.
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Bregola Davide
Fossili e storioni
ill., br. Quattro stagioni passate su una casa galleggiante sul fiume più lungo d'Italia. In "Fossili e storioni" lo scrittore ci racconta un anno vissuto a pelo d'acqua, sulla casa galleggiante sul Po, a cogliere i minimi cambiamenti della natura e i versi degli animali, ad ascoltare le storie dei vecchi pescatori e i sogni di Jenny la cantante, a vedere uomini remare in canoa o con una muta addosso procedere verso la foce. Un anno di apparente solitudine si trasforma - attraverso la parola scritta - nell'elegia degli spazi vuoti. Ognuno ha le proprie ragioni per stare sul fiume o fuggirne, ognuno ha la propria visione dell'acqua. In queste pagine, invece, nessuna fuga, nessuna ricerca di se stessi, piuttosto un resoconto, tra contemplazione e spirito d'avventura, grazie al quale ci si accorge che ogni luogo può essere unico. Basta saperlo guardare. Dopo "La vita segreta dei mammut in Pianura Padana", Davide Bregola torna a raccontarci di noi immersi nel tempo e nella natura.
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Piperno Alessandro
Il fuoco amico dei ricordi
br. Luglio 1986. Leo Pontecorvo, quarantottenne medico di successo, viene accusato di un reato ripugnante. Dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo, vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Ciò che lo annienta, tuttavia, è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? La sua è la storia di un uomo di successo giunto alla resa dei conti. Una figura che non potrà non determinare anche i destini dei due figli, Filippo e Samuel: indolente e superficiale il primo, brillante e determinato il secondo, non potrebbero essere più diversi, eppure sono sempre stati inseparabili. Fino a quando i loro destini non sembrano invertirsi all'improvviso. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile Rachel, che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti.
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Consolo Alessandra
Il soffio della ragione
br. "Non tutti hanno la possibilità di fermarsi. Lui l'aveva avuta. Non sapeva se sarebbe riuscito a farne tesoro, a entrare in quel vortice di piacere e di paura che è la Possibilità di Fermarsi e Riflettere." Saverio ha avuto questa fortuna e la sfrutterà al meglio: andrà in bici, incontrerà vecchi amici e presenzierà, con poco entusiasmo a dirla tutta, anche a delle feste. Ma quanta di questa tranquillità è reale? Per quanto ci si può sottrarre al Soffio della Ragione? Quand'è che il passato smette di appartenere ai ricordi e inizia a chiedere a gran voce di essere riportato alla realtà presente? Saverio, suo malgrado, scoprirà le risposte a tutte queste domande in un emozionante viaggio che gli permetterà di riallacciare i fili consunti che lo legano alla sua famiglia, di scoprirli nella loro nuda realtà e di accettarli, ma attraverso un percorso che non sarà indolore. Fra vecchie fotografie e lettere, Saverio comprenderà che ricostruire il passato significa anche un po' ristrutturare il presente, renderlo più vero. Non più bello o più brutto, semplicemente vero.
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Abe Köbö; Coci G. (cur.)
L'incontro segreto
br. Il protagonista, giovane rappresentante di fantascientifiche scarpe che permettono di effettuare balzi straordinari, si reca in un gigantesco e labirintico ospedale di T?ky? per ritrovare la moglie, inspiegabilmente prelevata da un'ambulanza nelle prime ore del mattino. L'ospedale è dominato da un elaborato sistema tecnologico che spia il comportamento sessuale dei pazienti, che tra quelle algide pareti perdono ogni contatto con l'esterno e trovano nel sesso l'unico mezzo per sfuggire alla solitudine totale. Il protagonista, intrappolato in un mondo assurdo, onirico e senza vie d'uscita, si ritrova ad affrontare i bizzarri e grotteschi personaggi che popolano l'ospedale, alla ricerca della consorte e della sua stessa identità.
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Costanza Fabio Paolo
Tumorati di Dio
br. Quando Gabriele scopre che il tumore che pensava di aver sconfitto un anno prima è ancora lì, molto più forte e spietato di quanto non lo sia mai stato, il mondo che lo circonda inizia a sgretolarsi. Improvvisamente si scopre più solo che mai: dopo la morte della madre, l'Alzheimer del padre e la rottura con l'amata Johanna, Gabriele non ha nessuno a cui confidare la paura per la malattia e l'angoscia per il futuro, ma anche la rabbia e l'invidia nei confronti di chi può continuare a vivere la propria vita. Inizia quindi a scrivere un memoir, ripercorrendo le tappe più importanti del suo vissuto, ma anche le numerose occasioni che sente di aver perso. Più scrive, più la disperazione si fa profonda. Ma è nei momenti più dolorosi che la vita ci riserva le sorprese più inaspettate.
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Rinaldi Francesco
Il filo del ragno
br. Il giovane avvocato Elvio Venturi, è sulle tracce di un prezioso manoscritto sottratto dal suo avo, Cataldo Venturi, dalle macerie dell'abbazia di Montecassino dopo i bombardamenti del 1944. Durante le ricerche ripercorre i luoghi in cui il bisnonno ha trascorso una parte significativa della sua vita, rivivendo situazioni che a lui lo riconducono. Timido e riservato, Elvio s'imbatte in persone pronte a usarlo e a imbrigliarlo nella loro tela per impossessarsi del testo antico che cela una "verità" illuminante e scomoda. Grazie alla sua astuzia e alla sua semplicità, farà in modo che il ragno di turno resti imprigionato nella sua stessa ragnatela, impedendo che possa nuocere agli altri e a se stesso. Ma Elvio è anche un uomo romantico che s'innamora e fa innamorare donne ancora desiderose di scoprire il senso più profondo dell'amore. Solo un'anima pura come lui riuscirà a offrire il meglio di tale sentimento.
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Di Franco Antonio
Lo scugnizzo scrittore
br. Antonio è un ragazzo che nasce con un destino che non ha avuto la possibilità di scegliere, in una famiglia senza mezzi di sussistenza e senza prospettive. Conosce sin dall'infanzia cosa sia realmente il significato di un'unica parola, quella della povertà, quella vera, cruda, che ti fa desiderare anche quel che normalmente si dà per scontato: un piatto caldo a tavola ogni giorno! In questa continua "fame" di bisogni che si fa fatica a soddisfare, cosa si può pretendere da un ragazzo che si sta affacciando alla vita, alle sue prime esperienze che avrebbe il diritto di vivere nella piena spensieratezza dei suoi giovani anni? Frequenta la scuola ma con addosso le responsabilità di un "adulto" che cerca di aiutare a tutti i costi la sua famiglia; e con quali mezzi se non quelli che la strada gli offre, compiendo le sue prime "ruberie"... Antonio non lo sa ancora, è troppo giovane per capirlo, ma possiede una grande ricchezza interiore, quella che noi chiamiamo "valori" , che nessuno gli toglie nonostante tutto nel suo percorso di crescita così sbandato: la dedizione alla famiglia, l'amicizia, l'amore, il senso di rispetto e di fiducia in colui in cui crede e che ti ascolta. Sono questi i valori che, al di là di ogni esteriorità ed apparenza, diventano il baluardo della sua esistenza, anche nei momenti più bui e tristi, come quello della carcerazione, dell'amico scomparso troppo giovane, e che lo sostengono quando arrivano le prove più difficili da superare come il rischio di perdere la sua prima figlia che la moglie porta in grembo. Questo è l'Antonio che noi operatori penitenziari abbiamo conosciuto, la personalità non di un "delinquente" ma di un uomo semplice dai sentimenti sinceri e schietti, che con umiltà ha saputo riflettere sui propri errori, riscoprire le proprie potenzialità, dare valore alle proprie risorse personali, rimettersi in gioco per cercare di riconquistare la tanto agognata libertà! Antonio è la storia dei tanti ragazzi che varcano le soglie del carcere, che meritano ascolto e non indifferenza, vicinanza e non lontananza, comprensione e non intransigenza. Una storia che merita di essere raccontata perché capire significa conoscere e non giudicare e con questo auspicio noi operatori penitenziari auguriamo ad Antonio ed a tutti i ragazzi svantaggiati come lui di vincere tutte le battaglie che la vita riserva.
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Botta Giuseppe
La solitudine del pregiudizio
br. Una sera di fine estate, al termine di una spensierata cena tra amici, "il Professore", un garbato cittadino dalla specchiata esistenza, viene arrestato con l'accusa di avere stuprato Angel Anescu, giovane straniera. Tra i testimoni il brigadiere Campisi, fidanzato della donna, che non ha perso tempo a chiedere l'intervento dei colleghi carabinieri, gettando il Professore nel peggiore degli incubi. L'avvocato Nino Vinci viene chiamato ad assumere la sua difesa e dal primo istante non crede alla versione della coppia. Il reato è tra i più "odiosi", il momento storico è quello del "Me too", difficile sarà per lui decostruire il topos della donna violata che merita come risarcimento morale il linciaggio del suo carnefice. Ma contro tutto e contro tutti, il difensore non viene meno al suo impegno; è un uomo del Sud abituato alle contraddizioni, con un passato da studente contestatore a suon di Pink Floyd nell'Inghilterra dei '70, promotore di denuncia nella Palermo degli '80, tra sangue e corruzione, sempre con un sogno nel cuore.
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Una tecnica mista
br. Oceano di carta è un vasto mare dove i pesci sono racconti. Si possono pescare storie drammatiche o avventurose, surreali o umoristiche, ironiche o riflessive, misteriose o fantastiche... Non era distinguibile se non da chi la conoscesse nel profondo, uguale a tante altre, diversa come soltanto lei sapeva essere, come chiunque sa essere, una tecnica mista, era così che amava definirsi.
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