Die unabhängige Plattform professioneller Buchhändler und Antiquare

‎Guerre 39/45‎

Main

Eltern des Themas

‎Guerre‎
‎Histoire‎
Anzahl der Treffer : 54.402 (1089 seiten)

Erste Seite Vorherige Seite 1 ... 684 685 686 [687] 688 689 690 ... 746 802 858 914 970 1026 1082 ... 1089 Nächste Seite Letzte Seite

‎Colette‎

‎Chéri‎

‎br.‎

‎Kundera Milan‎

‎Lo scherzo‎

‎brossura‎

‎Ortese Anna Maria‎

‎Il cardillo addolorato‎

‎brossura‎

‎Ortese Anna Maria; Farnetti M. (cur.)‎

‎Romanzi. Vol. 1‎

‎ill. Questo volume comprende il racconto autobiografico del "Porto di Toledo" e il dittico che lo integra, "Poveri e semplici" e "Il cappello piumato". Le note ai testi ricostruiscono, anche sulla scorta di documenti inediti, l'iter di formazione dei testi, mentre l'introduzione segue e documenta lo sviluppo del sistema narrativo ortesiano.‎

‎Greer Andrew Sean‎

‎Le confessioni di Max Tivoli‎

‎br. Max Tivoli nasce nel 1871, a settant'anni. Sa dunque che morirà nel 1941. Chi è, o meglio, cos'è Max Tivoli? Non c'è nome per chi, come lui, viene "dall'altro capo della vita". E che maledizione è diventare giovani col passare degli anni? Scoprire il sesso con il fisico di un cinquantatreenne e l'esperienza di un castissimo diciassettenne? La presunta simmetria della vita e l'ordine stesso delle cose risultano invertiti. E Max è destinato a quella cosa stupida e stupenda che è dissipare la vita per amore. Per ben tre volte e in tre modulazioni diverse avrà modo di amare, sempre invano, la donna della sua vita, che non lo riconosce mai, né riconosce in lui la persona da amare. Max Tivoli è un "mostro", che rispecchia quel mostro segreto che è in noi.‎

‎Flaiano Ennio; Longoni A. (cur.)‎

‎Opere scelte‎

‎ril. Autore plurimo irresistibilmente ironico-satirico, inarrivabile in un genere, il microtesto, narrativo o sentenzioso, fautore di una lingua chiara e antiretorica, Ennio Flaiano è stato a lungo sottovalutato. Ne era lui stesso (amaramente) consapevole. Il prolungato disinteresse dei critici non può tuttavia stupire: come ha notato Maria Corti, nella nostra letteratura i memorialisti ironico-satirici sono pochi - e certo non riempiono gli scaffali. Rileggere oggi le opere essenziali di Flaiano può dunque riservare folgoranti sorprese: tanto più se le si ripercorre lungo l'asse della cronologia, giacché la sua evoluzione di scrittore incline - per dirla con Peter Altenberg - agli estratti di vita coincide con il progressivo affermarsi di una visione amara e disillusa, sullo sfondo della metamorfosi della società italiana dal primo dopoguerra agli anni Settanta. Questo volume, curato dalla maggiore specialista di Flaiano, Anna Longoni, propone, accompagnandole con ampie e rigorose Note ai testi, cinque delle sei opere apparse vivente l'autore (Tempo di uccidere, 1947; Diario notturno, 1956; Una e una notte, 1959; II gioco e il massacro, 1970; Le ombre bianche, 1972) nella prima sezione; Diario degli errori e La valigia delle Indie, vale a dire due delle opere che Flaiano decise di pubblicare senza poi portarle a compimento - nella seconda; una significativa scelta degli articoli non inclusi nei progetti d'autore nella terza.‎

‎Belyj Andrej; Ripellino A. M. (cur.)‎

‎Pietroburgo‎

‎br. Pietroburgo, 1905. La città è sconvolta dalla tempesta sociale, si moltiplicano i comizi, gli scioperi, gli attentati. Il giovane Nikolaj Apollonovic, che si è incautamente legato a un gruppo rivoluzionario, entra in contatto con Dudkin, nevrotico terrorista nietzscheano, il quale gli affida una minuscola bomba. E il provocatore Lippancenko, doppiogiochista al servizio della polizia zarista e al contempo dei rivoluzionari, gli rivela qual è il suo compito: dovrà far saltare in aria il senatore Apollon Apollonovic, abietto campione dell'assurdità burocratica. Suo padre. È intorno a questo rovente nucleo narrativo che si snodano le vicende surreali e grottesche di "Pietroburgo", unanimemente considerato il capolavoro romanzesco del simbolismo russo. Dove la vera protagonista è tuttavia la "Palmira del Nord": una Pietroburgo maestosa e geometrica solo all'apparenza, edificata su un labile terreno palustre i cui miasmi sgretolano le possenti architetture, le cui brume sfaldano e decompongono ogni comparsa che striscia lungo i vicoli fiocamente illuminati, tra bettole ammuffite e palazzi scrostati. I sommovimenti di inizio secolo, preludio di future tragedie, l'ululato del vento che si incanala lungo le gole del libro, il demoniaco colore giallo dei comizi gremiti di una folla in trance: ogni cosa è in preda a una malefica possessione, che Belyj filtra attraverso la lanterna magica delle immagini.‎

‎Stifter Adalbert; Rizzi A. (cur.)‎

‎Eclissi. Lettere invernali. Dalla foresta bavarese‎

‎br. Tre racconti di Adalbert Stifter che mettono in risalto le doti di narratore e giornalista dell'autore tedesco, alla scoperta delle motivazioni scientifiche nascoste nei meandri degli eventi naturali, delle emozioni e sensazioni suscitate dalle espressioni della natura, affascinanti e terribili, fenomeni ai quali l'uomo tenta di dare una risposta scientifica e nei quali al contempo cerca la propria dimensione umana, la propria collocazione speciale ed unica. Illusioni e speranze sono racchiuse nell'interpretazione del contesto, nel quale all'individuo è rivelata la sua piccolezza e la sua forza di indagine sistematica, illusoria o deterministica, falsificatrice o illuminante.‎

‎Luini Maria Giovanna‎

‎La luce che brilla sui tetti‎

‎ril. Nel grande ospedale all'avanguardia è arrivato un nuovo direttore generale, Andrea Fucini: un uomo duro, disincantato, colpito di recente dalla morte della moglie. Proprio il primo giorno incontra Lucilla Natoli, donna e medico speciale, adorata dalle sue pazienti, guardata con sospetto dai colleghi, a eccezione di Sauro de Santis, vero amico e grande alleato nella lotta quotidiana contro il dolore. Lucilla è razionale e al tempo stesso intuitiva, attenta ai messaggi che arrivano dalla dimensione dell'energia; Andrea ha messo a tacere le emozioni e usa solo la testa, e si trova al centro di un inevitabile scontro di potere; Sauro, tra i due, guarda lontano e ragiona sempre con il cuore. Tra loro si sviluppa uno strano rapporto in cui l'amicizia si mescola all'amore, un rapporto fatto di lunghe conversazioni, di improvvise fughe dall'ambiente teso dei reparti, di furibonde gelosie e di un ombra scura che a poco a poco prende corpo... La sofferenza, fisica e psicologica, talvolta è un fossato che bisogna riattraversare per aprirsi a una nuova stagione della vita. Per tornare a vedere la luce che brilla sui tetti.‎

‎Lahiri Jhumpa‎

‎La moglie‎

‎br. Nati a quindici mesi di distanza in un sobborgo di Calcutta negli anni tormentati dell'indipendenza indiana, i fratelli Subhash e Udayan si somigliano al punto che perfino i parenti li confondono tra loro, ma sono anche l'uno l'opposto dell'altro. Subhash, silenzioso e riflessivo, cerca di compiacere i genitori esaudendo ogni loro richiesta; Udayan, ribelle ed esuberante, non fa che mettere alla prova il loro affetto. Così, quando sul finire degli anni Sessanta nelle università bengalesi si diffonde la rivolta di un gruppo maoista contro le millenarie ingiustizie subite dai contadini, Udayan vi si getta anima e corpo, pur consapevole dei rischi; Subhash invece se ne tiene alla larga e preferisce partire per gli Stati Uniti. I loro percorsi sembrano divergere inesorabilmente: Subhash intraprende una tranquilla carriera di studioso in una cittadina sulle coste del Rhode Island, mentre Udayan, contravvenendo alle tradizioni, sceglie di sposarsi per amore con Gauri, una giovane studentessa di filosofia, affascinata dal suo carisma e dalla sua passione. Poi la tragedia irrompe, improvvisa e distruttiva. Quando Subhash scopre cosa è accaduto a Udayan nella spianata dove da bambini trascorrevano intere giornate a giocare, si sente in dovere di tornare a Calcutta per farsi carico della sua famiglia e curare le ferite causate dal fratello, a partire da quelle che segnano il cuore di Gauri. Questa donna indipendente e forte, insieme alla bambina che porta in grembo, diventa il simbolo del legame indissolubile tra i due fratelli e assume un ruolo centrale in una storia travolgente di sentimenti e di abbandoni, di fughe e ritorni. Perché questo è un romanzo che definisce con straordinaria limpidezza i sentimenti nella loro complessità, nella loro capacità di lacerare, di provocare conflitti ma anche di comporli. E «la moglie» è, in questo, la figura più rappresentativa, quella che assume un valore fortemente emblematico.‎

‎Verdone Elisabetta‎

‎Tra i ragazzi della valle dimenticata‎

‎br. Si fa fatica, a credere che possa essere vero. Che possano ancora esserci in Italia posti come questo. Che lì, al centro della penisola, fra l'Abruzzo e le Marche, perso tra i boschi di castagne, esista veramente quel villaggio. Eppure è tutto vero. A Valle C. l'Italia non arriva. I ragazzi di quella vallata l'hanno capito e nutrono, verso il resto del mondo, una confusa, amara percezione di abbandono, di tradimento. Essi sanno che, dopo la terza media, per loro, non c'è niente. Elisabetta, all'epoca 27enne, una laurea in Lettere Classiche, viene nominata insegnante d'Italiano nella Scuola media di questa valle. Non sospetta minimamente l'avventura che l'attende. Si troverà di fronte a dei ragazzi fuori da ogni paradigma. Primordiali, talvolta tutto cuore, oppure indomabili, crudeli, iniziati senza filtri alla brutalità del mondo degli adulti. Elisabetta ha vissuto con loro, per molti mesi, una relazione profonda, totale. Si è sentita fragile, vulnerabile. Ha temuto per la sua incolumità. Talvolta è stata sul punto di mollare. Più volte si è chiesta: c'è un cuore in queste persone? Ne è uscita graffiata, sanguinante. Ma più consapevole. Anche lei è cresciuta in poco tempo come quei ragazzi.‎

‎Mignogna Giuseppe‎

‎Il segreto di Angelica‎

‎br. Un professore racconta alla nipote adolescente Angelica, figlia adottiva di sua figlia, storie di alunni. Uniche e diverse tra loro, nella speculare circolarità dell'orizzonte scuola, esse si riannodano in trepide risonanze. Spesso l'insegnante è costretto a scendere dalla cattedra, muoversi tra i banchi per intercettarne i silenzi, sporcarsi le mani, che sanno di libri, con le pagine di storie non scritte, ma che si compongono davanti ai suoi occhi. Non una scuola isola, chiusa ai venti che passano, ma una scuola ponte verso gli interrogativi della vita che richiedono a chi sta dietro una cattedra non solo il sapere, ma anche il capire, non solo il parlare, ma anche l'ascoltare. Di qui i numerosi esterni che interpellano la storia e quel mondo in cammino, portatore di messaggi, nel quale il giovane sta per entrare. La curiosità del lettore si muove e avanza dentro una cornice narrativa che, nelle pieghe del racconto, lo porta allo snodo del romanzo e a scoprire quale sia, alla fine, questo (tormentato) segreto di Angelica.‎

‎Espinosa Albert‎

‎La notte in cui ci siamo ascoltati‎

‎ril. Forse è un caso, forse no. La tua vita inizia ad assomigliare a un film, e tu sei il protagonista. Sullo sfondo, l'Oceano, la musica, le notti caraibiche. Dentro di te, un paesaggio nuovo, un altro viaggio... Dani sta per compiere diciotto anni e parte con la scuola per la Repubblica Dominicana. Intuisce, anzi vuole che quel viaggio sia importante, ma ancora non sa perché. Forse è l'occasione giusta per farsi ammettere, finalmente, nel gruppo dei ragazzi più popolari e ammirati della scuola, capeggiati da David, il Numero uno, l'irraggiungibile. Forse. Con la voce di Dani, Albert Espinosa dimostra ancora una volta la sua capacità di dire nel modo più semplice le cose più profonde; di raccontare con sensibilità, umorismo e - perché no - senza peli sulla lingua l'educazione sentimentale di un adolescente, il suo viaggio alla ricerca di se stesso, della propria identità sessuale e dell'autenticità delle emozioni. Un romanzo per i lettori di tutte le età, per tutti coloro che hanno esclamato almeno una volta: "Questo viaggio mi ha cambiato la vita!". E per tutti coloro che quel viaggio devono ancora farlo.‎

‎Head Bessie‎

‎La donna dei tesori. Racconti da un villaggio del Botswana‎

‎br. Personaggi che spiccano per vitalità e bellezza sono quelli che Bessie Head ritrae in questa raccolta di racconti brevi ambientati in un villaggio del Botswana. Un mondo nel quale si fondono ricordi del passato e frammenti di vita quotidiana di uomini, ma soprattutto di donne: giovani, vecchie, bambine, istruite e non, mogli felici o madri di figli illegittimi; depositarie dei valori della tradizione ma contemporaneamente vittime del repentino disgregarsi dei valori familiari e sociali sotto la spinta della colonizzazione.‎

‎Lustig Arnost‎

‎Nei suoi occhi verdi‎

‎br. Hanka Kaudersová ha bellissimi capelli e occhi verdi ancor più belli. Viene trasferita con la famiglia da Terezín ad Auschwitz. La madre e il fratello sono mandati subito alle camere a gas mentre il padre, incapace di sopportare quella perdita, si suicida lanciandosi contro i reticolati. Ma lei, Hanka, è ancora viva e lavora nello studio del dottor Krueger. Un giorno, mentre finisce di pulire l'ufficio, assiste alla selezione di giovani prigioniere per un bordello tedesco. Di fronte alla scelta se morire o lavorare in un bordello militare tedesco sul fronte orientale, le sceglie la vita: si fa passare per ariana e tace la sua giovane età. Inizia così la nuova vita di Hanka che combatte il freddo e la fame, la paura e la vergogna, sostenuta dal suo disgusto per gli uomini che la visitano e da un feroce desiderio di vivere.‎

‎Schiavulli Barbara‎

‎Quando muoio, lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo‎

‎br. Non c'è un buon estremismo. Quando si supera il confine del buon senso, dei diritti e dei doveri, diventa il male. Che si tratti di un uomo convinto di finire in paradiso e si fa saltare in un ristorante o di un vescovo che impedisce ad una bambina rimasta incinta, dopo essere stata stuprata, di abortire. In nome di Dio sono stati compiuti atti orrendi. E quando l'uomo perde, Dio non vince. Tre storie: una ragazza musulmana colpevole di amare, un ragazzo ultraortodosso ebreo che voleva ballare e quella di un cristiano che voleva essere solo se stesso. Tre storie, tratte e ispirate alla realtà, che graffiano le nostre anime.‎

‎Elizondo Salvador‎

‎Farabeuf o la cronaca di un istante‎

‎br. Farabeuf è un congegno narrativo spietato ed erotico, il tentativo estremo di raccontare un fermo immagine nel tempo di un racconto: l'istante di supplizio e piacere tra una coppia di amanti che giocano e si trasfigurano nel Dottor Farabeuf e la sua assistente, si travestono, cambiano maschere, viaggiano verso Oriente. Un amalgama di amore, sesso e morte che attraverso una scrittura incisiva, corporea e avanguardista assieme, ritorna sui suoi passi e rilancia in modo magico, come un'arte combinatoria antica, l'esperienza del lettore contemporaneo.‎

‎Mari M. (cur.)‎

‎Pot-pourri(re). Novelle e racconti per sorridere correndo su e giù tra '800 e '900‎

‎ill., br. Una mescolanza di carni e verdure stufate, insomma cose diverse tra loro che possono però stare piacevolmente bene insieme, ecco, questo è il pot-pourri, un piatto semplice ma gustoso da assaporare che fa della semplicità la sua forza. Una selezione di letture tratte da varie opere correndo, in maniera disordinata e alquanto frettolosa, su e giù tra '800 e primi del '900, avendo come unico criterio di scelta il divertimento, la loro capacità di far ridere o, quanto meno, di suscitare un sorriso, ecco, questo è il nostro pot pour rire, un contenitore per ridere. Niente di più, niente di meno.‎

‎Andronaco M. Laura‎

‎Di passaggio‎

‎br.‎

‎Haruf Kent‎

‎Vincoli. Alle origini di Holt‎

‎br. È la primavera del 1977 a Holt, Colorado. Edith Goodnough giace in un letto d'ospedale, e un poliziotto sorveglia la sua stanza. Pochi mesi prima, un incendio ha distrutto la casa dove Edith abitava con il fratello Lyman. Un giorno, un cronista arriva in città a indagare sull'incidente e si rivolge a Sanders Roscoe, il vicino di casa, che non accetta di parlare per proteggere Edith. Ma è proprio la voce di Sanders a raccontarci di lei e del fratello, di una storia che inizia nel 1906, quando Roy e Ada Goodnough sono arrivati a Holt in cerca di terra e di fortuna. La storia di Edith si lega a quella del padre di Sanders, John Roscoe, che ha condiviso con loro la dura vita nei campi, in quella infinita distesa di polvere che era la campagna del Colorado. La Holt delle origini è l'America rurale, dove vige un codice di comportamento indiscutibile, legato alla terra e alla famiglia, e dove la felicità si sacrifica in nome del dovere e del rispetto. Kent Haruf racconta i suoi personaggi senza giudicarli, con profonda fiducia nella dignità dello spirito umano. Questo libro è per le spighe di grano, per le mucche, per i cieli d'estate e la neve, per le stelle e l'erba, per la polvere e il dondolo, per una crostata di ciliegie e per le cartoline; ma questo libro è soprattutto per gli acerbi ragazzi che eravamo, per i dettagli in cui ci siamo persi, per i guai che ci hanno ammaccato, e per la porta che siamo riusciti ad aprire, finalmente liberi di vivere giorni più luminosi.‎

‎Aramburu Fernando‎

‎Patria letto da Valerio Amoruso. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3‎

‎brossura Due famiglie legate a doppio filo, quelle di Joxian e del Txato, cresciuti entrambi nello stesso paesino alle porte di San Sebastián, vicini di casa, inseparabili nelle serate all'osteria e nelle domeniche in bicicletta. E anche le loro mogli, Miren e Bittori, erano legate da una solida amicizia, così come i loro figli, compagni di giochi e di studi tra gli anni settanta e ottanta. Ma poi un evento tragico ha scavato un cratere nelle loro vite, spezzate per sempre in un prima e un dopo: il Txato, con la sua impresa di trasporti, è stato preso di mira dall'ETA, e dopo una serie di messaggi intimidatori a cui ha testardamente rifiutato di piegarsi, è caduto vittima di un attentato. Bittori se n'è andata, non riuscendo più a vivere nel posto in cui le hanno ammazzato il marito, il posto in cui la sua presenza non è più gradita, perché le vittime danno fastidio. Anche a quelli che un tempo si proclamavano amici. Anche a quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. Passano gli anni, ma Bittori non rinuncia a pretendere la verità e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria non solo per lei, ma per tutte le persone coinvolte. Con la forza della letteratura, Fernando Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell'universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.‎

‎Doria Gino‎

‎Il sogno di un bibliofilo e altre fantasie‎

‎ill., br. Gino Doria ... uomo colto e libero da obblighi di appartenenza a scuole o a gruppi di pensiero, fatte sì per motivi di studio e di ricerca, ma anche e soprattutto per trarne godimento e divertimento. Godimento e divertimento che avevano la massima espressione nella sua inarrestabile bibliofilia... "La sua ingordigia di bibliofilo - è sempre Benedetto Nicolini a scriverlo - era inappagabile, e non potendo sempre soddisfarla, si trastullava con l'immaginazione di essere venuto in possesso dei libri più preziosi e più introvabili, persino perduti... Da queste fantasticherie nacque quello che è il più brillante e il più elegante dei suoi scritti, il Sogno di un bibliofilo"... Prefazione di Mauro Giancaspro.‎

‎Dall'Olio Renzo‎

‎Finché estraneità non ci separi. Cronistoria di un gruppo di amici approdati al dissenso (anni '60-'70)‎

‎br. Il libro racconta la storia, vera, di un gruppo di amici che hanno attraversato gli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, frequentando diversi gruppi cattolici rispetto ai quali sono andati progressivamente assumendo posizioni di dissenso sempre più marcate, per giungere infine a maturare una personale consapevolezza politica. La narrazione procede come un diario di bordo, riportando emozioni, sentimenti, pensieri, attività, incontri, viaggi, conflitti, vissuti da questi giovani. I protagonisti di questo racconto appartengono a quella generazione nata nel '50-'51-'52, che si è confrontata con il '68, ma che lo ha fatto mentre faceva i conti con l'educazione religiosa ricevuta, lontana dalla realtà ed ostacolo a cogliere i "segni dei tempi".‎

‎Gifford Barry‎

‎Wyoming‎

‎ill., br. Un bambino di nove anni e la madre, in macchina, sulle strade dell'America degli anni Cinquanta, ritratti nel loro vagabondaggio tra campagne e motel, notti alla guida e giornate fitte di parole. Una minuscola famiglia persa nella vastità del mondo. Mentre la strada scorre alle loro spalle madre e figlio osservano il paesaggio che li circonda, ascoltano canzoni e notiziari, e parlano: dei ricordi di famiglia, delle ingegnose idee di Roy, del papà sempre altrove, dei luoghi in cui si fermeranno per mangiare o dormire, dell'esistenza dell'anima, di dinosauri, fenicotteri e coccodrilli, della saggezza e della follia. Insieme, attraverso le parole, trovano la forza di immaginare un'esistenza migliore, anche quando tutto sembra opporsi a una possibile felicità. E mentre si spostano da Chicago a Miami, da New Orleans a Kansas City, Roy sogna di andare un giorno nel Wyoming, quella terra di campi sconfinati che ha visto sulla cartina geografica: una terra ideale per correre liberi, magari con un cane, un posto dove nessuno potrà mai raggiungerli e ferirli, un luogo dell'anima a cui pensare quando le cose si mettono male. E la mamma non può che dargli ragione, perché tutti, grandi o piccoli, «abbiamo bisogno di un Wyoming». Costruito solo sui dialoghi, "Wyoming" è un romanzo diretto, essenziale, con un protagonista che ricorda - per sagacia, ingenuità e tenerezza - quello di Oscar e la dama in rosa (EricEmmanuel Schmitt), Huckleberry Finn di Mark Twain, i personaggi dei racconti di Ring Lardner o di Jerome D. Salinger.‎

‎Murayama Saki‎

‎A volte basta un gatto‎

‎br. Il più prestigioso grande magazzino del Giappone nasconde un segreto, tramandato da generazioni: tra gli scaffali si aggira un gatto bianco, capace di esaudire i desideri. Se si in - crocia il suo cammino quell'abbraccio, quel gesto, quell'incontro che si sono solo immaginati possono diventare realtà. Ma trovarlo non è facile, perché lui sa bene come sfuggire ai tanti sogni inespressi che lo attendono. Scovarlo è la speranza di molti. Isana, addetta al grande ascensore di cristallo, vorrebbe chiedergli di rivedere il padre che se ne è andato quando lei era bambina; a Sakiko, titolare del negozio di scarpe, importa solo di trascorrere una serata con l'amica del cuore, con cui non parla più da anni. Il manager del reparto lusso, Kengo, sa che il gatto bianco può rivelargli chi è la donna che l'ha abbandonato dopo averlo partorito, mentre Ichika, che gestisce l'archivio del magazzino, non spera altro che di potersi specchiare di nuovo negli occhi del suo amore perduto. Tutti hanno un sogno, un desiderio, una speranza da affidare al misterioso felino che si cela tra quelle mura. Tutti hanno un passato doloroso o un futuro che appare incerto. Perché in fondo non esiste gioia senza un po' di difficoltà. Ma forse, affinché la vita sia più luminosa, non è importante che ogni cosa si avveri così come la si è immaginata. Forse basta solo sognare ardentemente perché quella sensazione sopita riaffiori insieme a un nuovo sorriso, a una nuova certezza, a una nuova felicità.‎

‎Pace Filippo‎

‎Raccontami ancora quell'ultima estate‎

‎br. Ricevuta la nomina dal Provveditorato, Fabio Spersi sbarca sulla piccola isola di Alisenia dove insegnerà Letteratura Italiana e Latina nel locale liceo. Il giovane professore, al suo primo incarico, capisce subito di essere arrivato in un territorio ben particolare, in cui lo scorrere del tempo, lo spazio e i rapporti interpersonali paiono seguire leggi che non varrebbero in nessun altro posto. La scuola si presenta come un non luogo sommerso dalla burocrazia e dominato dal caos e dal malessere: Fabio cerca di adattarsi alla nuova situazione, comincia a prendere confidenza con i colleghi e, soprattutto, con gli studenti della V, che osserva in un periodo di grandi cambiamenti e forti emozioni. Spersi inizia così a lasciarsi coinvolgere troppo dalle vicende dei suoi alunni, specie da quelle del problematico Angelo che dichiara di aver rapito la bellissima Sybil dalla realtà e di averla involontariamente portata nei suoi sogni... "Raccontami ancora l'ultima estate" è un romanzo che mette in scena l'atmosfera di fine e di ansia che caratterizza le fasi di passaggio dell'esistenza e si interroga su quale sia il ruolo della Scuola Pubblica nel nostro tempo e se questa soddisfi le aspettative di chi con passione vi lavora ogni giorno, di chi le affida i figli per formarli e di chi la frequenta da studente.‎

‎Morante Elsa; Babboni I. (cur.); Cecchi C. (cur.)‎

‎Racconti dimenticati‎

‎br. "Appuntamento", "Una storia d'amore", "Due sposi molto giovani", "Il figlio", "Le due sorelle", "La moglie brutta", "Lettere d'amore", "Peccati", e molti altri: il libro raccoglie i racconti giovanili non compresi nello "Scialle andaluso", una scelta di storie e novelle disperse in giornali e riviste, e un gruppo di "aneddoti infantili" che la stessa Morante progettava di pubblicare. Un caleidoscopio di storie, un prezioso laboratorio per i grandi romanzi futuri in cui già fanno la loro comparsa, intrecciandosi, fulminee istantanee di vita, racconti di metamorfosi e di demenze, allegri ricordi giovanili. Completa questa nuova edizione il racconto ritrovato tra le carte della scrittrice, "In peccato mortale": l'atmosfera e il paesaggio nei quali si muove Antonina, la protagonista, ricordano quelli della Ciociara di Alberto Moravia.‎

‎Zaccuri Alessandro‎

‎Le Tre Marie‎

‎brossura La storie di tre amiche dette Maria la Bella, Maria la Buona, Maria e Basta, cresciute insieme in un piccolo paese, tutte e tre con lo stesso nome e un diverso destino. Tre destini legati da un nome intrecciato con la presenza femminile nella storia della salvezza. Erano nate lo stesso anno, nello stesso paese. Avevano fatto le scuole insieme, dall'asilo alle medie. Insieme erano andate in parrocchia, al cinema, in discoteca...‎

‎McEwan Ian‎

‎L'amore fatale‎

‎br. Un pallone aerostatico travolto da un improvviso colpo di vento plana su un prato verdissimo tra Oxford e Londra. Un uomo anziano cerca di scendere ma rimane impigliato in una fune e alcuni soccorritori tentano di aiutarlo, uno di loro morirà. Inizia cosi questo romanzo di McEwan sull'amore e le sue ossessioni, da una disgrazia che sconvolgerà la mente di Jed Parry, un giovane con manie religiose vittima di una patologia erotica. A farne le spese è Joe Rose, divulgatore scientifico, uomo fragile e deluso, legato alla bella Clarissa, che adesso è costretto a mettere in discussione la propria vita. Jed si è follemente innamorato di lui ed è convinto di essere ricambiato. Con ironia sottile e un gusto della comicità del tutto nuovo, Ian McEwan dipinge questo amore omosessuale assoluto: un'ossessione assurda e grottesca oppure la forma più pura di devozione e passione? Perché chi può dire cosa sia l'amore?‎

‎Michaux Henri‎

‎Passaggi‎

‎br. "Michaux", osserva Cioran, "ha abusato dell'imperativo di vedere in sé e attorno a sé, di andare al fondo non solo di un'idea (cosa più facile di quanto non si pensi), ma della minima esperienza o impressione". Ed è proprio questo andare al fondo l'operazione che egli compie in questi "passaggi" scritture ibride, che gli consentono di passare incessantemente da una forma all'altra, e non solo nel caleidoscopico susseguirsi dei testi, ma nell'ambito di ciascuno di essi. Dal saggio critico alla notazione biografica, dal catalogo alla poesia, dall'autoesegesi all'aforisma, fino alla narrazione pura, Michaux attraversa infatti l'intero sistema dei generi, facendoli implodere con soave disinvoltura. "Sensazione o pensiero, lui lo segue, senza preoccuparsi che appaia strano, bizzarro o strampalato" scrive André Gide. "Lo prolunga e, come il ragno, si sospende a un filo di seta, lasciandosi portare dal soffio poetico, senza saper neanche lui dove, con un abbandono di tutto il suo essere". Con un effetto, quanto mai tonico, di spiazzamento e di sorpresa: che prendano spunto da un fatto di cronaca, da una lettura o da un'esperienza personale, che descrivano il volto di una fanciulla o trattino di esotismo, che si presentino come brevissime annotazioni o lunghe riflessioni (sulla musica, sulla scrittura ideografica, sulla pittura rupestre, sui disegni infantili), abbiamo l'impressione, leggendo questi testi, di vedere per la prima volta ciò di cui parlano.‎

‎Twain Mark; Crescenzi L. (cur.)‎

‎Tom Sawyer detective‎

‎br. Gli eterni gemelli, uno scambio di persona, sonnambulismo, un falso sordo-muto, un drammatico processo per omicidio... Pubblicato a puntate su Harper's Magazine fra agosto e settembre del 1896, questo racconto costituisce una 'prosecuzione' di Huckleberry Finn. La vicenda si svolge poco dopo la conclusione del romanzo maggiore e anche in queste pagine la voce narrante è quella di Huck. La storia si ispira a un drammatico processo svoltosi in Danimarca nel secolo XVI, vicenda che Mark Twain aveva appreso dalla viva voce della moglie americana di un diplomatico francese. Tom Sawyer, durante un processo via via più drammatico e spettacolare, riuscirà a risolvere ogni mistero mostrando una volta di più le sue straordinarie capacità di ragionamento, che lasciano stupefatti sia il pubblico che il suo amico, Huck.‎

‎Paasilinna Arto‎

‎Le dieci donne del cavaliere‎

‎brossura La vecchiaia, si sa, arriva infida per tutti, anche per Rauno Rämekorpi, un vero self-made man, da boscaiolo a capitano di industria, che tra montagne di fiori e foie gras festeggia il sessantesimo compleanno e la nomina a Cavaliere del Lavoro. Ahimè la consorte Annikki soffre di asma da polline, e al devoto marito, terminata la festa, non resta che portare tutto in discarica. Ma perché sprecare tanto bendidio? gli fa presente Seppo Sorjonen, il tassista tentatore ingaggiato per la missione. Il Cavaliere avrà pure qualche amica da omaggiare. Non serve altro a risvegliare l'ardore del sempreverde dongiovanni in frac, che bouquet alla mano, champagne sottobraccio e in bocca promesse, promesse, promesse, parte alla mirabolante conquista di dolci alcove per tutta la città. Eila la PR rampante, Eveliina la comunista pura e dura, Sonja la giornalista che si è bevuta la carriera, e tutta una galleria di fenomenali rappresentanti del gentil sesso è lieta di accogliere i suoi servigi amorosi insieme a opportuni favori per problemucci di denaro, carriera o addirittura fertilità. Dato un tale successo, perché non ripetere la tournée a Natale in doveroso costume da Santa Klaus? Peccato che nel frattempo le affettuose amichette hanno scoperto di non essere ciascuna l'unica. La sagace ironia di Paasilinna colpisce ancora, trasformando in epico divertimento dal retrogusto amaro le scappatelle di un uomo di potere e portafogli, viziato dal successo e dall'inguaribile sentimentalismo femminile...‎

‎Palermo dietro i vetri. La città e i suoi scrittori‎

‎brossura‎

‎Secchi Maria Zaffira‎

‎La camminatrice e la resistente. Ediz. integrale‎

‎ril. Il libro narra di un carteggio tra due donne nascosto in una grotta. Le loro vite così diverse hanno in comune lo stesso rigoroso senso del rispetto, la fatica del movimento verso la comprensione, la percezione di essere un tutt'uno con l'universo. La natura, le stagioni, ma soprattutto i fiori, fiori di tutte le sfumature del blu, sono il filo conduttore di questo scambio epistolare che è dialogo e monologo, narrazione e riflessione, scoperta ed esposizione profonda dell'alterità delle donne, del loro vero essere interiore, così spesso snaturato e violato.‎

‎Freeman J. (cur.)‎

‎Freeman's. California‎

‎ill., br. Dai flussi migratori al cambiamento climatico, la California è sempre stata uno degli epicentri delle principali questioni legate al nostro tempo. Tra le voci che in questo numero sono state chiamate da John Freeman a dar vita a un mosaico letterario che restituisse la bellezza e la complessità di questa terra: William T. Vollmann, Tommy Orange, Rachel Kushner, Jennifer Egan, Rabih Alameddine, Anthony Marra, Geoff Dyer, Natalie Diaz, Lauren Markham, Reyna Grande, Frank Bidart, Robin Coste Lewis, D.A. Powell, Juan Felipe Herrera, Manuel Muñoz, Javier Zamora, Héctor Tobar, Oscar Villalon, e Elaine Castillo. Le forme che compongono il mosaico spaziano come sempre dal racconto al saggio, dall'articolo di giornale alla poesia.‎

‎Lacavalla Sergio Gilles‎

‎Moonlight Motel, Parigi. Nuova ediz.‎

‎brossura Quando non c'è giustizia, uccidere gli ingiusti è un atto divino. Questo pensiero si insinua nella mente di Jeanne la sera in cui la giovane donna guarda alla tv Jeanne d'Arc di Luc Besson. Non ci aveva mai fatto caso: lei, che vive segregata in casa, annichilita dagli abusi del marito, ha lo stesso nome della pulzella d'Orléans. E ha una missione da compiere, come le suggeriscono insistentemente le "voci": parole che trasudano dalle pareti ogni volta che Milla, la bambina della porta accanto, accende lo stereo dall'altra parte del muro, alza il volume e condivide con lei canzoni di guerra e d'amore. Ma cos'è e dov'è la sua Orléans, la città che deve a tutti i costi liberare? Per raggiungerla, Jeanne sa che dovrà macchiarsi di sangue nei quartieri e nelle strade che ricalcano i luoghi della Guerra dei Cent'anni. Il suo compagno d'armi, il ribelle e dissoluto Gilles - come il controverso luogotenente Gilles de Rais - è l'altra metà di una coppia di moderni paladini della spregiudicatezza e del bene; o di impudenti e spietati killer. Con l'inconfessato desiderio di un altrove che ha l'insegna del Moonlight Motel.‎

‎Ammaniti N. (cur.)‎

‎Figuracce‎

‎br. Durante una cena estiva, dopo aver bevuto un po', otto scrittori cominciano a confessarsi le peggiori figuracce della loro vita. Cose che il giorno dopo, da sobrio, vorresti non solo non aver raccontato, ma soprattutto mai aver vissuto. E invece dopo qualche tempo Niccolò Ammaniti li chiama e dice: avete il coraggio di scriverle? Da qui nasce un'antologia divertente, autodelatoria e un po' folle. Sono storie di lavoro, d'amore, di incontri sbagliati in cui viene fuori che le figuracce sono svolte esistenziali e come le cicatrici ci ricordano chi eravamo e cosa siamo diventati. Autori: Niccolò Ammaniti, Diego De Silva, Paolo Giordano, Antonio Pascale, Francesco Piccolo, Christian Raimo, Elena Stancanelli, Emanuele Trevi.‎

‎Ginzburg Natalia‎

‎Le voci della sera‎

‎brossura "Le voci della sera" è un breve romanzo del 1961, scritto durante il soggiorno londinese della Ginzburg e alla vigilia del ritorno in Italia. Con uno stile spoglio, fedele al rigore delle notazioni oggettive, la scrittrice esprime in questo romanzo il senso delle storie familiari, la presenza dei vecchi, il crescere doloroso dei giovani, l'allacciarsi e il mutare degli amori e delle amicizie. Della taciturna ragazza che scrive in prima persona il lettore soffre le speranze e le delusioni senza una riga di commento o giudizio o introspezione.‎

‎Faulkner William; Materassi M. (cur.)‎

‎Luce d'agosto‎

‎br. "Nella mia terra la luce ha una sua qualità particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall'oggi ma dall'età classica". Così William Faulkner spiegò il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come uno dei suoi capolavori. Ed è tra i riverberi crudeli di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, armata solo di "una riserva di paziente e tenace lealtà", che si avventura dall'Alabama al Mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, Joe Christmas, "con un'inclinazione arrogante e malevola sul viso immobile", che l'isteria razziale del Sud getta nell'abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue; un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua Chiesa per l'antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne "dal volto di pietra", chi "definitivamente dannato", chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi.‎

‎Tamburini Francesco‎

‎Il Maghreb dalle indipendenze alle rivolte arabe: storia e istituzioni‎

‎br. Gli eventi che dal gennaio 2011 sono avvenuti nell'area geopolitica del MENA, ossia Middle East-North Africa, hanno riportato l'interesse, anche del pubblico non specializzato, sul Maghreb, regione generalmente ritenuta meno rilevante rispetto al Vicino Oriente e alle sue problematiche internazionali. Eppure quel complesso fenomeno ormai comunemente conosciuto come le "Primavere arabe" è sorto proprio in uno Stato del Maghreb considerato agli occhi dell'Occidente il più stabile, stupendo tutti gli studiosi e confermando le peculiarità di una regione che per i più era stata sino a quel momento trascurabile o comunque destinata alla perpetua staticità. Il volume ripercorre le vicende storiche e politico-istituzionali, a partire dal raggiungimento delle indipendenze sino alle rivolte arabe, dei cinque paesi che compongono il Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia), più la contestata regione del Sahara Occidentale, con particolare attenzione dedicata al ruolo giocato da attori quali leader carismatici, partiti politici, militari, sindacati, etnie, tribù e movimenti islamici, trattando altresì i mutamenti costituzionali intervenuti tra il 2011 e il 2016 nella maggior parte delle nazioni maghrebine.‎

‎Gunnarsson Gunnar‎

‎Il pastore d'Islanda‎

‎br. Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d'Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell'inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull'aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell'inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l'immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell'esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d'Islanda è il racconto di un'avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell'uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per "Il vecchio e il mare", considerato in Islanda il vero canto di Natale.‎

‎Rossi Emma‎

‎Pensione paradiso (già porospenia)‎

‎brossura‎

‎Pizzuto Antonio; Pane A. (cur.)‎

‎Paginette‎

‎br.‎

‎Macis Adelaide‎

‎New life. Let me see‎

‎br.‎

‎Cherchi Grazia‎

‎Basta poco per sentirsi soli‎

‎br. Uscito una prima volta presso un piccolo editore siciliano nel 1986, ristampato da edizioni E/O nel 1991 e nel 1995 per poi uscire dolorosamente di catalogo, "Basta poco per sentirsi soli" è uno scrigno di gioielli rari, veri e propri pezzi di bravura in cui l'autrice mostra tutta la sua intelligenza e la sua umanità. Scrittori sull'orlo di una crisi di nervi, poeti frustrati dall'assenza di lettori, sconosciuti che sanno solo pretendere senza mai ascoltare, semplici lettori disorientati a cui dare un consiglio: sono queste, e altre ancora, le presenze che dalla vita quotidiana dell'autrice discendono per divenire protagoniste di racconti deliziosi. Che aiutano ognuno di noi a prendersi un po' in giro, a perdonarsi un po' di più e infine a volersi bene.‎

‎Magliani Marino‎

‎Il canale Bracco‎

‎ril. In Olanda, all'imboccatura del Noordzeekanaal, il canale che collega il Mare del Nord con Amsterdam, vive un esule. Conduce un'esistenza solitaria, scrive libri sul suo quartiere, reportage sulle dune e manuali per conoscere Amsterdam in bicicletta. Un giorno torna al Nord dopo aver trascorso l'estate in Liguria e progettato di scrivere la biografia del Noordzeekanaal. Inizia così la frequentazione delle rive, e man mano scopre cose che ignorava. Come, ad esempio, l'acqua del canale, che non è né dolce né salata, ma è brak, come la chiama la gente del luogo, acqua salmastra, e che in certi tratti del canale vivono specie di pesci di cui non si sapeva nulla.‎

‎Winterson Jeanette‎

‎Scritto sul corpo‎

‎brossura Alla base di "Scritto sul corpo" c'è una specie di gioco che Jeanette Winterson propone ai lettori, tanto più sorprendente e coinvolgente in quanto applicato a un romanzo d'amore che possiede il ritmo febbrile e coinvolgente di ogni vera passione: mentre di tutti gli altri personaggi sappiamo se si tratta di un uomo o di una donna, l'autrice non ci lascia mai capire a quale sesso appartenga l'io narrante, la voce e il punto di vista attraverso i quali vengono filtrate tutte le vicende e tutte le figure della storia narrata. Di questa passione d'amore bruciante, poetica, profondamente incisa nei sensi e nella mente conosciamo l'oggetto - Louise, una bellissima donna sposata dai capelli color rosso Tiziano - ma non il soggetto, se non tramite rari indizi sparsi qua e là, troppo incerti per ricavarne una conferma definitiva. Attraverso una scrittura appassionata, ironica, scandita con ritmi inusuali, il lettore si troverà così a esplorare emozioni e sentimenti con un'ottica e con una partecipazione diverse, in un lungo e lento viaggio nelle profondità e negli enigmi dell'erotismo e del desiderio.‎

‎Morandini Claudio‎

‎Gli oscillanti‎

‎br. Il viaggio, tra tornanti e gallerie, è interminabile, e all'arrivo si viene accolti dalle maschere spaventose con cui i paesani salutano i forestieri - eppure è proprio quassù che lei voleva arrivare: a Crottarda. La protagonista di questo racconto è una giovane etnomusicologa che ha deciso di condurre una ricerca sull'antico fenomeno dei canti notturni con cui i pastori crottardesi dialogano misteriosamente da una montagna all'altra. Posta sul versante in ombra, e in lotta feroce con Autelor, il villaggio dirimpettaio baciato dal sole, Crottarda è segnata da un'oscurità che, con il passare dei giorni, sembra invadere anche la mente. Anche la conformazione dei luoghi non è che uno specchio del temperamento degli abitanti: il suolo è poroso, l'acqua vi ha scavato doline profonde e tutta la solidità delle cime rischia di collassare in quella invisibile rete di vene. Come in un sogno o in una vivida fiaba, la protagonista insegue le voci dei canti affiancata da due singolari aiutanti - una ragazza strampalata e uno speleologo armato solo della sua lampada frontale - mentre ogni certezza, e la terra stessa, sembrano franare sotto i suoi passi leggeri. La vicenda ha luogo negli anni ottanta ma in un certo senso appare sospesa fuori dal tempo, in un eterno ripetersi delle stagioni: tragedia e commedia vi sono inestricabilmente unite, mutevoli come la luce sui versanti delle montagne. Claudio Morandini dà vita a un canto sulla nostra incapacità di dirci e, al tempo stesso, a un atto di fede nella parola come chiave di una possibile verità.‎

‎In Virus Veritas. Il lato grottesco della pandemia‎

‎br. Se qualcuno lo definisse un instant book non potemmo dargli torto, ché la pandemia da Covid-19 deve, purtroppo, essere ancora coniugata al presente, eppure quest'antologia di racconti che avete fra le mani non lo è davvero, o perlomeno non nel senso stretto del termine. Qui infatti non sono raccolte memorie, ricordi, riflessioni, stralci di vita vissuta durante un evento epocale e inimmaginabile, ma al contrario novelle, invenzioni, lampi di fantasia in cui il verosimile contamina il vero, ora raccontando e ora distorcendo la realtà attraverso i filtri dell'ironia, della comicità, della satira. La scelta che abbiamo fatto, insomma, è quella di ricercare il grottesco che s'annida e si nasconde in ogni evento, anche nel più drammatico, e portarlo in primo piano, nella convinzione che riuscire a sorridere di ciò che ci spaventa, ci preoccupa o addirittura atterrisce sia una via non solo per alleggerirlo, ma anche per esorcizzarlo e renderlo, così, in qualche modo più accettabile.‎

‎Gabriel Marius‎

‎Il sarto di Parigi‎

‎ril. È il 1944 quando Cooper Reilly, fresca di matrimonio, arriva per la prima volta a Parigi poco dopo la liberazione. La città è in fermento e i festeggiamenti rendono l'aria frizzante e piena di promesse, ma lei è imprigionata in un matrimonio che la rende infelice. Quando suo marito la tradisce per l'ennesima volta, Cooper decide che è troppo e chiede la separazione. Da sola in una grande città come Parigi, trova l'unico conforto in una bizzarra amicizia: un uomo tormentato, uno stilista di mezza età che nasconde il suo talento nei retrobottega di una casa di moda in decadenza. La sua riluttanza ad apparire si scontra però con la bellezza audace dei suoi disegni. Il suo nome è Christian Dior. Affascinata dal suo talento, Cooper lo esorta a mettersi in proprio, aiutandolo a sconfiggere le proprie insicurezze. Con l'aiuto di alcune fotografie e una macchina da scrivere, si avventura nel mondo selvaggio e colorato del giornalismo di moda, decisa a raccontare al mondo il genio di Dior. Grazie a questa nuova, ambiziosa missione, Cooper riuscirà a capire chi è e cosa vuole davvero?‎

Anzahl der Treffer : 54.402 (1089 seiten)

Erste Seite Vorherige Seite 1 ... 684 685 686 [687] 688 689 690 ... 746 802 858 914 970 1026 1082 ... 1089 Nächste Seite Letzte Seite