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‎Guerra 39/45‎

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‎Guerra‎
‎Historia‎
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‎Conrad Joseph‎

‎La linea d'ombra‎

‎brossura‎

‎James Henry; Avolio C. (cur.)‎

‎La figura nel tappeto‎

‎br. Un giovane critico letterario si trova alle prese con l'enigmatica opera di un celebre romanziere: potranno le sue parole descrivere il cuore pulsante dell'arte del grande Hugh Vereker? Cosa accadrà alla sua vita, e a quella delle persone che gli sono care, nel momento in cui tenterà di decifrarne l'oscuro mistero? Pubblicato per la prima volta nel 1896, "La figura nel tappeto" pone in rilievo il rapporto tra la critica e l'arte, tra la volontà di svelare l'architettura segreta del romanzo e la sua natura costantemente umbratile. In una storia che mette in scena le vicende, le passioni, le segrete aspirazioni e le dissimulazioni di una società ormai in disgregazione, James fa emergere tutta l'ambiguità e la difficoltà di un tentativo del genere: una pericolosa indagine che investe sia la critica che l'arte, e che situa l'una e l'altra in prossimità del misterioso confine tra il senso e il non-senso, tra il vissuto e il significato, tra il dicibile e l'indicibile.‎

‎Ebrahimi Nava‎

‎Sedici parole‎

‎br. Dopo la morte della nonna, Mona decide di tornare in Iran per un ultimo saluto a quella donna testarda, orgogliosa, con la battuta sempre pronta - e spesso inappropriata - sulle labbra. Il Paese che trova è una terra ormai inafferrabile, in parte sconosciuta, da lasciare in fretta per tornare alla solita vita di Colonia con il lavoro da ghostwriter e le serate nei club musicali. Ma l'incontro con un vecchio amore e un viaggio a Bam - l'antica città che dopo un disastroso terremoto è solo il fantasma di ciò che era un tempo - cambia ogni cosa. Quella visita si trasforma in un confronto inatteso con le proprie origini e la storia di famiglia, con segreti di cui è sempre stata all'oscuro. Attraverso sedici parole, una per ogni capitolo del romanzo, Nava Ebrahimi ci conduce in un viaggio magico e poetico nel cuore di un Paese pieno di silenzi ed enigmi. Si muove tra infanzia ed età adulta, racconta un mondo di donne forti, misericordiose e talvolta crudeli, di uomini e sogni, di sconfitte e dignità, di fughe e amori nascosti.‎

‎Ossicini Adriano‎

‎Gli esami non finiscono mai... ma chi l'ha detto! I ragazzi del '49‎

‎brossura «Questa narrazione è nata durante la "quarantena", a seguito di contatti video e via whatsapp moltiplicatesi con familiari ed amici in detto periodo; ad un certo punto è comparsa la problematica della scuola e degli esami - ripresa si, ripresa no, esami si, esami no - e mi è tornato in mente il racconto di mio padre, sulla maturità non fatta, causa lo scoppio della guerra. Ripensando a ciò, facendo leva sui ricordi, ho buttato giù un testo che si riferisce al mio, ma non solo mio, singolare percorso scolastico dall'asilo alla maturità in cui, una volta fatti gli esami, gli stessi venivano aboliti o modificati. Tutto ciò intrecciato, inevitabilmente, con gli eventi di quegli anni, di tipo personale, familiare e generazionale andando, pertanto nel racconto, oltre i quindici anni di frequentazione scolastica - 1953/1968 - quindi anni episodi antecedenti e successivi, il tutto anche con supporto di immagini contestuali come ricordo. Il sottotitolo "I ragazzi del '49" indica un percorso preciso che ha segnato quei ragazzi, un percorso scolastico che riteniamo non più ripetibile.»‎

‎Jonas Charlie‎

‎Pausa caffè con gatti‎

‎br. Si aggirano furtivi tra i tavolini, dormono sugli scaffali, usurpano le sedie più comode. Sono loro i veri padroni della caffetteria più famosa della città: i gatti, come la dolce e bianca Mimi. Sarà forse per questo che lì succedono cose straordinarie. Al suono delle fusa tutto sembra più semplice, ogni scelta meno ardua, ogni errore meno irrimediabile. Perché tutti hanno ostacoli da superare e scuse da fare, ma i gatti ci aiutano a trovare il coraggio di cambiare. Basta poco perché tutto accada: si sceglie il tavolo preferito, si ordina un caffè e una fetta di dolce, si prende un libro dagli scaffali. Ma soprattutto si segue una regola: aspettare. Aspettare che gli strambi avventori dal passo felpato decidano di avvicinarsi. Perché, si sa, è inutile chiamare un gatto: verrà solo quando lui vorrà. È così per Maxie che non è mai riuscita a capire quale sia il suo sogno nel cassetto, o Leonie che non dice la verità per non ferire una persona cara. Poi c'è Paul che vorrebbe tanto abbracciare sua figlia Emma, che si sente spesso sola. Per loro la caffetteria è l'unico posto in cui tutto sembra di nuovo possibile. In cui il passato può servire per cambiare il presente. Se ne esce diversi, più forti, più ottimisti. In fondo, niente di quello che si è fatto o detto è imperdonabile. E dove c'è un rimorso c'è sempre una seconda occasione. Mimi e i suoi amici sono lì per ricordarcelo: nulla è mai perduto per sempre.‎

‎Fiore A. C.‎

‎Alla deriva fra le nuvole‎

‎brossura Clara ha vissuto fin dalla nascita in un mondo protetto, tutelata dalla presenza incombente di un padre autoritario. Quando nelle università italiane esplode il sessantotto la protagonista ne viene travolta e la sua vita muta per sempre. Il cammino verso l'emancipazione sarà lungo e difficile. A rendere tutto più complicato sarà l'incontro con un ragazzo il cui amore sovvertirà ogni sua certezza e convinzione.‎

‎Vespoli Rosanna‎

‎Annarella, la ragazza dei Quartieri‎

‎br.‎

‎Cova Stefano‎

‎Chignon‎

‎br. La vita di Francesco ruota tutta attorno al basket, fino a quando un infortunio non lo costringerà a riflettere sulla sua esistenza passata e a riprogrammare il suo futuro. La sua storia si intreccerà inaspettatamente con quella di due giovani donne, che porteranno amore e distruzione, sesso e droga, normalità e pazzia. Sullo sfondo Voghera, definita una pozzanghera in cui si rispecchiano i lampioni e dove la realtà più cruda viene messa in scena. Chignon è un romanzo potente e spietato, ad alto volume come la musica che ascolta il protagonista, con la sua irrefrenabile voglia di vita che traspare pagina dopo pagina, portando il lettore a tifare sempre e comunque per lui.‎

‎Hernández Catá Alfonso‎

‎L'angelo di Sodoma‎

‎br. "L'angelo di Sodoma" è considerato uno dei primi romanzi in lingua spagnola sul tema dell'omosessualità. Pubblicato per la prima volta, in Spagna, nel 1927, racconta i turbamenti di José-María, diciotto anni, erede con due sorelle e un fratello, del nobile casato spagnolo dei Vélez-Gomara. Rimasti orfani giovanissimi, i quattro ragazzi prenderanno ognuno la sua strada. Le sorelle si sposeranno, ma il destino dei due fratelli sarà meno fortunato. Jaime muore su una nave contrabbandiera attaccata dai pirati nel mare della Florida e, durante un viaggio solitario a Parigi, proprio quando pensa di essersi affrancato dal fardello del nobile nome e dal senso di colpa per la sua "diversità", José-María capisce che dalle due cose non sarà mai libero.‎

‎Verga Giovanni‎

‎Tigre reale‎

‎br. Giorgio La Ferlita, giovane diplomatico dal debole carattere, conosce durante un ballo Nata, una contessa russa, malata di tubercolosi, e ne rimane folgorato. Il tema della passione amorosa, fatalità da cui è impossibile tentare di liberarsi, è centrale in questa opera. Nata lo contraccambia e i due iniziano a frequentarsi con assiduità mantenendo però la loro relazione entro i limiti di una intensa amicizia. Nata è un donna bella e conturbante che si rivela al tempo stesso enigmatica e incostante. La storia viene interrotta dall'annuncio della partenza di Giorgio per Lisbona e dall'arrivo del marito di Nata che la raggiunge per riportarla a casa. Nello svolgimento del racconto Giorgio arriva ad abbandonare la moglie per seguire la contessa, ormai in fin di vita... Per la prima volta compare il tema dell'importanza e del valore della famiglia. Il tema portante della trama è comunque un classico degli scapigliati: l'incontro tra amore e malattia.‎

‎Cor Julian‎

‎Una piccola biblioteca. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Una biblioteca con i libri nuovi può sembrare poco utile. Nonostante i tentativi del suo devoto bibliotecario le cose si mettono male, ma l'arrivo di un unico lettore può cambiare le cose. La breve storia di una Biblioteca, dei suoi libri, di un bibliotecario, di un lettore e delle opportunità che la Vita ci sussurra. "Una Voce che tutti i bibliotecari devono ascoltare. Un'ispirazione indispensabile a tutti coloro che amano i libri".‎

‎Genovesi Fabio‎

‎Chi manda le onde‎

‎br. Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell'immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l'amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant'anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c'è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l'attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d'occhio, dall'altro li profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane.‎

‎Silone Ignazio‎

‎Il segreto di Luca‎

‎br. Luca Sabatini ritorna al paese natale in Abruzzo dopo quarant'anni di prigione: il vero colpevole del delitto ha confessato in punto di morte. L'intero borgo però non perdona a Luca quel presunto "peccato" che è stato foriero di rovina per tutti, né gli perdona di non aver tentato di difendersi. Uomo mite, Luca sopporta la solitudine sorretto dal segreto ricordo di un amore impossibile. Solo Andrea Cipriani, antifascista e capo partigiano appena tornato dall'esiilio, cerca di comprendere, attraverso un'ostinata e difficile inchiesta contro omertà irriducibili, le ragioni dell'ingiustizia che ha straziato la vita di Luca.‎

‎Smith Zadie‎

‎Swing time‎

‎br. Tracey e la narratrice di questa storia sono simili, ma anche diverse. Tracey ha riccioli seducenti raccolti con nastri di raso, minigonne e un sorriso vivace. Ha un talento luminoso per la danza. La narratrice ha intelligenza e un naso severo, una tendenza alla malinconia. Ha i piedi piatti ma un intuito anticipatore per la musica. Amiche, complici, rivali. Malgrado le diversità, l'amicizia tra le due ragazzine cresce, strettissima, alimentata da una competizione sotterranea. Poi di colpo finisce. Sono diventate grandi, ognuna deve fare i conti con il proprio talento... Zadie Smith torna a raccontare l'amicizia assoluta e inquieta tra adolescenti, il mondo dei sobborghi multiculturali, l'attrazione perturbante per coloro che sono animati da un talento e nascondono un segreto. La danza in queste pagine diventa la scrittura stessa di Zadie Smith, che ha grazia naturale, non perde mai il ritmo e sa raccontare con affilata precisione le ambizioni e le ingiustizie sociali, i desideri degli adolescenti e i sogni della nostra epoca.‎

‎Malerba Luigi‎

‎Il serpente‎

‎brossura «Un mitomane finge di avere un'amante con la quale finge di avere rapporti stretti, dalla quale viene abbandonato e forse tradito e la quale infine uccide per punirla di averlo fatto soffrire. Questa potrebbe essere la trama. Ma la trama del Serpente non sono i fatti che vengono raccontati. Il plot non è altro che la struttura del romanzo stesso, che coincide con una funzione del protagonista, la funzione del pensare, cioè il meccanismo del cervello umano. Il serpente è una proposta di libertà, è una sfida alla razionalità, è una beffa giocata al romanzo naturalista, di cui accetta le regole del gioco per poi colpirlo, distruggerlo, abolirlo dal di dentro.» Angelo Guglielmi‎

‎Sarchi Alessandra‎

‎Violazione‎

‎br. Alberto e Linda Donelli sognano come tutti una casa, come tanti una casa nel verde. Per lei è quasi una missione: far crescere i figli nella natura; per lui è la rivalsa sui fallimenti professionali nel settore ambiente, dove è costretto a scendere a troppi compromessi. Una villa è in vendita ad appena cinque chilometri dal centro di Bologna, già campagna. Il proprietario si chiama Primo Draghi e ha la stretta di mano, il sorriso l'impeto dei veri incantatori. In apparenza gestisce la fattoria "I Cinque Pini", in realtà è un imprenditore edile senza scrupoli: cementifica la campagna col senso di sfida del pioniere e l'ansia di riscatto di chi vuol lasciarsi la fatica della terra alle spalle. È convinto che il guadagno giustifichi ogni mezzo, dal disboscamento all'abusivismo allo sfruttamento di immigrati dell'Est. Come il diciottenne Jon, che vive da clandestino nella sua tenuta e conosce un segreto sulla casa che i Donelli non devono assolutamente scoprire. Attraverso una figura di trascinante mascalzone, Alessandra Sarchi ci svela che non ci sono sogni innocenti. Ci mostra la violenza che ogni tentativo di progresso nasconde, la lotta irresolubile tra uomo e natura, senza tregua fin dal principio del mondo. Ci racconta il Paese in cui viviamo.‎

‎Fitzgerald Francis Scott‎

‎Il grande Gatsby‎

‎brossura Il romantico ed enigmatico Jay Gatsby organizza feste sontuose nella speranza di avvicinare la donna amata in gioventù, Daisy, che ha sposato un uomo ricco e rozzo. Ne diventerà l'amante, ma un incidente automobilistico darà una tragica svolta al loro amore. Una descrizione spietata e partecipe del mondo fastoso e frivolo degli anni Venti nelle pagine indimenticabili dello scrittore simbolo della "generazione perduta".‎

‎Presta Marco‎

‎L'allegria degli angoli‎

‎br. Lorenzo è un geometra, ma ha imparato a proprie spese che di geometrico a questo mondo c'è veramente poco. Le rette parallele, nella realtà, finiscono spesso per incontrarsi, e il quadrato costruito sull'ipotenusa, probabilmente in modo abusivo, non equivale mai alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Vive con la madre, circondato da un piccolo gruppo di amici, tra cui Massimo, pervaso da un'insana passione per gli articoli da bagno, e Fabio, detto "Il Tranquillizzatore" per la sua capacità di confortare tutti con prevedibili ma graditissime frasi di rito. Lorenzo è serenamente disperato, perché gli manca una cosa fondamentale: il lavoro. Così si piega a fare di tutto, persino la statua vivente in una piccola piazza del centro. Trasformandosi da mite geometra a faraone immobile, dal suo angolo comincerà a vedere il mondo. Osserverà il microcosmo che gli sfila davanti: turisti euforici, connazionali annoiati e un cane bruttissimo, ad esempio. E s'innamorerà, molto, di una ragazza che non fa proprio per lui, d'altra parte "all'interno d'ogni amore deve esserci un circuito stampato, fragile e complicato, che lo rende unico e incomprensibile". Piloterà nell'ombra qualche vita che gli è cara, nel frattempo. Ma soprattutto, alla fine, lui, proprio lui, messo all'angolo e spalle al muro, farà un gesto imprevisto che ha la forza di un'esplosione: uno di quei gesti che possono inaugurare una nuova vita.‎

‎Asor Rosa Alberto‎

‎Amori sospesi‎

‎ril. Il desiderio e il tramonto del corpo sembrano contrapporsi e invece si rispecchiano e si accendono, nel ricordo e nella vitalità, nello struggimento e nella fantasia, nelle parole inesauste di una narrazione ininterrotta. Ed è di questo che parlano, sornioni e malinconici, irriverenti e divertiti, i dieci racconti di cui è fatto questo libro. C'è un addio iniziale, breve e lancinante come tutte le prime volte. Un bambino spaurito che lascia la mano della mamma il primo giorno di scuola. C'è un addio finale, lento e lancinante come tutte le ultime volte: un uomo che esce piano dalla sua lunga vita coniugale e familiare, per tornare gradualmente, irreversibilmente, nei territori dell'infanzia. E c'è un ultimo addio, lancinante e basta. Ma dolcissimo, perduto nell'estasi. Tra l'uno e l'altro, di racconto in racconto, il desiderio e i suoi fallimenti fanno emergere nei protagonisti il loro pili profondo modo d'essere; e la fine, quando arriva, soffice o drammatica che sia, è la conseguenza inevitabile, dolce e amara, di quella scoperta. Insomma, un'ininterrotta sequenza di inizi e di finali, così come è fatta la vita: ogni racconto una storia d'amore e di passione, palpiti, struggimenti, felicità del corpo e malinconia.‎

‎Carofiglio Gianrico‎

‎Passeggeri notturni‎

‎br. Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario potere dei personaggi, delle storie, della letteratura. Voci che risuonano nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione. A tenere tutto insieme, come in un mosaico, è una scrittura tersa quanto l'aria notturna, capace di svelare le verità celate nei dettagli dell'esistenza con una magistrale economia di parole. "Un monaco incontrò un giorno un maestro zen e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò: "Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos'è la realtà?" Il maestro gli diede un pugno in faccia".‎

‎Szabò Magda‎

‎Via Katalin‎

‎brossura "Perdere la giovinezza è terribile, non per ciò che viene tolto, ma per qualcosa che viene dato. Non è la saggezza, né la serenità, né la lucidità, né la pace. È la consapevolezza che l'insieme si è dissolto", scrive Magda Szabó. Ed è questa lenta dissoluzione che racconta, incrociando i destini di tre famiglie di Budapest - i Biro, gli Held e gli Elekes - che, prima della guerra, abitano in case vicine in Via Katalin. Le ragazze Elekes, Iren e Blanka, ed Henriette Held sono follemente innamorate di Balint Biro, ma ognuna di loro sa che Balint è solo per Iren. Il paradiso in cui credono di vivere si trasforma in inferno quando gli Held vengono deportati e la loro figlia Henriette, inizialmente nascosta dai Biro, viene uccisa da un soldato. La tragedia è per i sopravvissuti il preambolo di una lunga deriva in cui sfilano tutti i demoni dell'Ungheria comunista del dopoguerra. Come affrontare la vita in tali tormenti?‎

‎Baricco Alessandro‎

‎Emmaus‎

‎br. "Abbiamo tutti sedici, diciassette anni, ma senza saperlo veramente, è l'unica età che possiamo immaginare: a stento sappiamo il passato".‎

‎Celati Gianni‎

‎Passar la vita a Diol Kadd. DVD. Con libro‎

‎brossura "Qui non c'è niente," dice Celati, "che potrebbe attirare le frenesie dell'attualità. Io mi ritrovo con cinque quaderni scritti in fretta, spesso illeggibili, senza nessun ordine. Sono appunti su ciò che mi è diventato famigliare in questa parte di mondo, con elenchi di parole wolof, discorsi scritti in fretta, figure di amici con cui cui ho vissuto in queste terre, idee di riprese per un film sul villaggio di Diol Kadd, e frasi e che non so chi le abbia dette." Lieve, affettuoso e complice, lo sguardo di Celati restituisce l'allegria e la pace, lo sfarzo delle vesti femminili durante le feste, lo sciamare dei bambini, la lenta e cauta sopravvivenza di questo villaggio di duecento anime, governato soprattutto da donne. Non c'è nessuna idealizzazione, ma c'è senza dubbio la percezione di un tempo "diverso", di un tempo quasi fermo, che parla con una voce che ci tocca da vicino. Il DVD è introdotto da "La voce di Gianni Celati" di Mario Sesti, riprodotto in un libricino allegato.‎

‎Knausgård Karl Ove‎

‎La morte del padre‎

‎br. Quando si sa troppo poco, è come se questo poco non esistesse, ma anche quando si sa troppo, è come se questo troppo non ci fosse. Scrivere significa portare alla luce l'esistente facendolo emergere dalle ombre di ciò che sappiamo. La scrittura è questo. Non quello che vi succede, non gli avvenimenti che vi si svolgono, ma lì, in se stessa. Lì, risiede il luogo e l'obiettivo dello scrivere. Ma come si arriva a questo lì? Era questa la domanda che mi ponevo mentre seduto su una panchina di quel quartiere di Stoccolma bevevo caffè e i muscoli si stavano rattrappendo dal freddo e il fumo della sigaretta si dissolveva in quell'enorme spazio fatto d'aria che mi sovrastava. Per molti anni avevo cercato di scrivere di mio padre, ma senza riuscirci, sicuramente perché tutto questo era troppo vicino alla mia vita e quindi non era facile costringerlo in un'altra forma, che invece costituisce il presupposto base della letteratura. È la sua unica legge: tutto deve piegarsi alla forma. Ecco perché gli scrittori che posseggono uno stile marcato scrivono spesso libri deboli. Ecco perché quegli autori che si occupano di argomenti e temi forti scrivono libri deboli. La potenza insita nel tema e nello stile deve essere spezzata affinché possa nascere la letteratura. È questa demolizione che viene definita 'scrivere'. Lo scrivere riguarda più il distruggere che il creare.‎

‎Tabucchi Antonio‎

‎L'angelo nero‎

‎brossura E' un libro costituito in apparenza da racconti. Questi testi sono però tenuti insieme da un unico tema, il male. In ogni testo c'è una presenza malefica che suggerisce il male al protagonista e che lo conduce per le sue strade.‎

‎Cacucci Pino‎

‎Mahahual‎

‎br. Il Messico è il paese dei contrasti estremi. E all'estremo di tutto, c'è Mahahual: dove finisce la penisola dello Yucatán, sorge questo paesino di mille abitanti, a pochi chilometri dalla frontiera con il Belize. Angolo di paradiso tra palme e mangrovie, di fronte ha la barriera corallina seconda al mondo per estensione, il Mar dei Caraibi e lo scorrere lento del tempo: siamo nello stato del Quintana Roo, che a nord vanta la celebre Cancún, mentre qui c'è l'opposto assoluto, non solo geografico, perché a Mahahual il cemento non ha ancora invaso la vista, tra casupole, palafitte e hotel con il tetto di palme. Ma un'insidia minaccia costantemente questi litorali: per un capriccio delle correnti oceaniche, la plastica vi arriva da tre continenti, e ogni mattina all'alba, una miriade di volenterosi la raccoglie dalle spiagge, rendendole splendidamente bianche e pulite per un altro giorno, in un incessante "mito di Sisifo". Mari e terre ricchi di storia e leggende, dove i corsari ingaggiarono sfide mortali con i dominatori spagnoli, e i fieri maya non si lasciarono assoggettare da nessuno dei contendenti stranieri. Qui si narra di Gonzalo Guerrero che si schierò con gli indios, di Diego Grillo, il Mulatto, che si unì a Francis Drake per odio contro chi lo fece nascere schiavo, di Elvia Carrillo Puerto, indomita ribelle, che non attese la Revolución per affermare la propria libertà individuale e gli ideali di emancipazione collettiva.‎

‎Bomann Corina‎

‎L'anno dei fiori di papavero‎

‎br. Il calore di una famiglia numerosa e due genitori che si amano: è questo che Nicole ha sempre sognato fin da bambina. Cresciuta da una madre single che non ha mai voluto parlarle di suo padre, né accogliere un altro uomo nello loro piccola ''casa di donne'', Nicole è fuori di sé dalla gioia quando, a 38 anni, scopre di essere incinta. Talmente felice da sperare che il fidanzato David - da sempre contrario a mettere su famiglia - possa comunque seguirla in questa avventura. Ma quando David la abbandona e Nicole scopre che il bambino ha un problema cardiaco, l'unico rifugio sicuro sarà proprio la tenuta vinicola della madre Marianne. Determinata a sapere se la malattia del bimbo è ereditaria, Nicole riesce finalmente a convincerla a parlarle di suo padre. Un viaggio a ritroso che la porterà in Lorena, a Bar-le-Duc, un villaggio circondato da vigneti e magnifici campi di papavero, dove Marianne aveva lavorato come insegnante negli anni '70, scoprendo a sue spese il radicato astio degli abitanti verso i tedeschi. Ma non tutti vedevano in Marianne una nemica, soprattutto l'affascinante viticoltore Michel, che però era già promesso a un'altra donna...‎

‎Shafak Elif‎

‎Le quaranta porte‎

‎br. Ella Rubinstein ha quarant'anni, una famiglia e una casa perfette, e da tempo ha dimenticato che gusto ha l'amore. Non può immaginare che qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un lago: un libro. Si intitola "Dolce eresia", l'autore è uno sconosciuto, e l'agenzia letteraria con cui Ella collabora glielo ha inviato per un parere. È così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta Rumi, lo "Shakespeare dell'Islam", e il derviscio Shams, l'uomo che viveva di amore mistico, entra come un vento caldo nella vita di Ella, per spalancare porte che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, Ella si lascia trasportare nella Turchia del XIII secolo, sulle ali di quella "religione dello spirito" che ispirò a Rumi i versi d'amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose "quaranta regole dell'Amore", che Shams insegnò a Rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando Ella incontra Aziz Z. Zahara, autore del libro e ormai suo maestro di emozioni, l'amore per cui ora è finalmente pronta diventerà, infine, realtà...‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi‎

‎br. Cosa si prova a svegliarsi una mattina trasformati in orrendi scarafaggi? Non si può sfuggire a questa domanda, leggendo le prime righe della Metamorfosi, tra le più folgoranti e memorabili della letteratura europea. La descrizione piana e minuziosa del gigantesco insetto, con la sua corazza dura e nera, le zampette che si dimenano, non risparmia orrore e angoscia al protagonista e al lettore. Così questo romanzo, diventato uno del simboli del Novecento, apre a un confronto serrato col dolore, con la violenza, con l'esclusione. Nel commesso viaggiatore Gregor Samsa, che sogna la felicità e scopre l'indifferenza, c'è tutta la tragica condizione dell'uomo contemporaneo. Introduzione di Giuliano Baioni.‎

‎Moore Alan‎

‎Jerusalem‎

‎ril. Una crepa divide il mondo dei vivi da quello dei morti. Su questa crepa sorge Northampton. la città inglese che ha dato i natali ad Alan Moore. epicentro di questa monumentale opera polifonica. È qui che l'umanità abbraccia l'abisso, dando vita a storie che intrecciano le visioni di William Blake ai vortici di James Joyce, le nere periferie di Charles Dickens ai vuoti lunari di Samuel Beckett. Dal creatore di Watchmen e V per Vendetta, un romanzo che sfida i canoni della letteratura contemporanea.‎

‎O'Connor Joseph‎

‎Il gruppo‎

‎br. A Luton, cittadina industriale a cinquanta chilometri da Londra, Roddie Goulding e Fran Mulvey si conoscono al college e tra loro nasce una di quelle amicizie totalizzanti che segnano la vita. Roddie, di origine irlandese, viene da una famiglia lacerata da un terribile dolore; Fran, orfano vietnamita dall'infanzia travagliata, è un ragazzo ombroso e carismatico che gioca con la sua ambiguità anche sessuale. Quello che li accomuna è soprattutto la passione per la chitarra e la tendenza a vedere il mondo come un oceano di canzoni. È l'inizio degli anni Ottanta, e i modelli di riferimento sono David Bowie, Morrissey, i Velvet Underground. Insieme Roddie e Fran fondano un gruppo a cui si uniscono due gemelli di grande talento: la bella violoncellista Trez, l'amore segreto e irraggiungibile di Roddie, e suo fratello Seàn, divertente e solare, alla batteria. Si chiameranno The Ships. In una vicenda che copre venticinque anni di musica e amicizia, allontanamenti e successi, il loro percorso è quello tipico delle rock band: droghe, trasgressioni e vita da strada, incontri con star del calibro di Patti Smith o Elvis Costello, le desolate periferie inglesi, la bohème dell'East Village newyorkese, i concerti all'Hollywood Bowl, fino a un'ultima magica notte a Dublino.‎

‎Süskind Patrick‎

‎Storia del signor Sommer‎

‎ill., ril. Il signor Sommer cammina. Con passo baldanzoso e deciso percorre le strade, i viali e le piazze di Unternsee, in compagnia solo dell'immancabile zaino e del fedele bastone che ritma i suoi passi sicuri. La gente lo osserva, incuriosita e sorpresa, e si chiede il perché di queste passeggiate che iniziano all'alba e si protraggono sino a notte fonda, indifferenti alle bufere e alla canicola: ma il signor Sommer sfugge a chiunque lo voglia fermare e, tenendo lo sguardo fisso alla strada, prosegue ostinato nella sua marcia... Per gli adulti, il signor Sommer diventa presto un matto inoffensivo da guardare con un misto di pena e di compassione, ma i bambini non possono non rimanere ammaliati da questo personaggio. E sarà proprio uno di questi bambini - il più fantasioso, irrequieto e sognatore - ad avere infine la possibilità di fermare il signor Sommer... ma con quale diritto si può spezzare un incantesimo? Sospeso tra narrazione fantastica e toccante autobiografia, percorso da una sottile vena ironica e magnificamente "commentato" dai disegni di Sempé, "Storia del signor Sommer" è un'opera lieve e scanzonatà come un gioco infantile, eppure perfetta nella rappresentazione affettuosa di quel cruciale passo che l'uomo compie abbandonando l'adolescenza per entrare nella maturità.‎

‎Rabinyan Dorit‎

‎Borderlife‎

‎ril. È autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella, riccioli neri e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie a una borsa di studio. Ha servito nell'esercito e ama la sua famiglia (Che cosa penserebbero, se lo sapessero?). Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c'è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che questo amore sia un'isola nel tempo, si dice lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l'ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accomunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta...‎

‎Coccioli Carlo‎

‎Fabrizio Lupo‎

‎ril. Il 3 gennaio 1951, a Firenze, un giovane pittore qui chiamato Fabrizio Lupo andò a trovare Carlo Coccioli, di cui aveva letto "La difficile speranza" e "Il cielo e la terra". Fu il primo di una serie di incontri che, nel 1952 e in francese, portarono alla pubblicazione di un libro intitolato, appunto, "Fabrizio Lupo" (scritto originariamente in italiano). Un grande affresco: la rappresentazione, in tutti i suoi aspetti, di un caso di omosessualità interpretato come una forma dell'amore, omosessualità come Amore con la maiuscola. In Francia, il romanzo provocò un tale frastuono di reazioni che Coccioli, che ricevette migliaia di lettere si trasferì in Messico. Ma, quasi immediatamente, il libro veniva pubblicato in spagnolo nella capitale messicana, con conseguenze non dissimili da quelle francesi. Prefazione di Walter Siti.‎

‎Dell'Arti Giorgio‎

‎Il giorno prima del Sessantotto‎

‎br. Evocato attraverso quei piccoli eventi quotidiani e quelle mitologie domestiche che formano il retroterra, ignorato quanto indimenticabile, di tanti adulti, il mondo del protagonista, un giovane nato alla fine della guerra e cresciuto a Roma in una famiglia piccolo borghese, viene alla ribalta in modo tenero e spieiato insieme. Un padre che, per fare l'impiegato, ha riposto nel cassetto il sogno di diventare il grande attore; una madre che ha vagheggiato in gioventù un destino di maestra amata e rimpianta; un figlio che non può superare la prova di Grande Scrittore perché non scrive, anche se non fa che pensarci e che nel frattempo, fra la scuola e l'università, vive le sue prime, sconvolgenti emozioni con l'altro sesso.‎

‎Machado Antonio; Nardoni V. (cur.)‎

‎La guerra (1936-1937)‎

‎br. È difficile capire per quale strana ragione la raccolta "La guerra", pur essendo stata pubblicata dallo stesso Antonio Machado, non sia poi stata inclusa nella sua integralità all'interno delle diverse edizioni della sua opera completa. Se la prima ragione di questa singolarità poteva risiedere nella lunga epoca franchista - dal momento che Machado, contrariamente al fratello Manuel, aveva aderito alla causa repubblicana e sarebbe poi morto proprio in seguito all'allontanamento da Barcellona e al faticoso viaggio verso la Francia -, resta invece più difficile darsi una spiegazione per le edizioni più recenti. Si tratta di un libro composito, dove, oltre alle poesie, tra le quali una famosa e splendida dedicata alla morte di Garcia Lorca (Il delitto fu a Granada), compaiono una serie di prose di diverso genere ma tutte legate al tragico periodo in cui sono state concepite, quello della guerra civile; un libro dunque molto particolare, ma non meno fondamentale per comprendere in tutta la sua complessità la figura di uno dei più grandi poeti del secolo scorso. Accompagna la nostra edizione un saggio di Jaume Pont - lo studioso catalano a cui va il merito di avere riportato l'attenzione su quest'opera - che inquadra perfettamente "La guerra" all'interno della sua cornice letteraria e storica.‎

‎Némirovsky Irène‎

‎Ida‎

‎br. Ida è il racconto del destino crudele e tragico di una donna, una ballerina ambiziosa dei music-hall parigini, che con la forza della giovinezza e un'indomabile volontà compie la sua scalata verso la celebrità e il successo economico e sociale. Proveniente da una classe sociale bassa, nella sua corsa inarrestabile verso il successo Ida, con il passare degli anni, diventa sempre più una donna sola ed egoista che non accetta di invecchiare e ignora l'impietoso scorrere del tempo. Dopo una lunga carriera continua a vivere nell'illusione del suo passato e della sua bellezza ormai sfiorita. Il confronto con la sua giovane rivale farà rinascere nell'animo di Ida dolori mai sopiti e segreti nascosti. Una "vecchia signora coriacea, tutta agghindata e truccata", come la stessa Némirosky definì la sua protagonista, che vive per il palcoscenico con la paura di perdere la sua supremazia sulle altre donne: "Quello di cui ho bisogno, quello che apprezzo, quello che mi piace è l'amore della folla. Perderla? No, piuttosto preferirei morire..."‎

‎Butler Samuel‎

‎Ritorno in Erewhon‎

‎br.‎

‎Perri Francesco‎

‎Storia del lupo Kola‎

‎ril. "Storia del lupo Kola", è un esempio di romanzo-fiaba o di romanzo fiabesco. Nacque per essere letto da ragazzi, ma era ed è destinato, anche e soprattutto, a un pubblico adulto. Rappresenta il primo esempio, in Italia, di storia raccontata dal punto di vista di un lupo. Lupo che diviene simbolo di tutto ciò che della natura l'uomo non è mai riuscito a domare o a distruggere; è un fantasma che popola l'inconscio di ciascuno di noi e ci lancia un silenzioso messaggio: "uomo, sarai anche l'essere più potente della Terra, sarai riuscito a cancellare immense estensioni di foreste, a insudiciare il suolo e le acque, a rendere l'aria mefitica, ma ci sarà sempre, nell'ombra profonda del bosco, a poca distanza dalla tua comoda e calda casa, una creatura inquietante (quasi quanto la tua stessa coscienza), in stato di vigile attesa, la lingua penzolante tra fauci portentose, l'umido tartufo sollevato per aria, che ti osserva con i suoi occhi gialli, obliqui, fluorescenti, la cui anima nessuno mai potrà comprare!"‎

‎Boccaccio Giovanni; Marrone R. (cur.)‎

‎Il decameron. Ediz. integrale‎

‎ril. Dieci giovani (sette donne e tre uomini) che si raccontano cento novelle per ingannare in modo edificante il tempo di dieci giornate, mentre si tengono al riparo dalla peste nera che fa strage a Firenze: è questa la semplice cornice del capolavoro di Boccaccio. Atto fondativo della prosa italiana, il "Decameron" è una galleria di intrecci narrativi, di situazioni e personaggi che spazia dal serio al faceto, dal tragico al comico, in una serie di quadri percorsi dal filo rosso del trionfo dell'intelligenza come somma virtù. In questa prospettiva sorprendentemente moderna e laica, tre appaiono le forze che dominano le vicende umane: l'amore terreno, la fortuna e il denaro. Per questo suo fascino mondano, che ne fa per noi anche un essenziale documento della vita nel Trecento, fu addirittura inserito nel Cinquecento nell'Indice dei libri proibiti. Nel 2015 i fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno tratto dal "Decameron" un film intitolato "Meraviglioso Boccaccio". Introduzione di Franco Cardini.‎

‎Roggero Caterina‎

‎L'Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale‎

‎br. A cinquant'anni dalla fine della guerra d'Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l'Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l'analisi del versante maghrebino e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l'Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini "dell'interno" e "dell'esterno" da un lato e i due governi "fratelli", dall'altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d'Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l'indipendenza algerina, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l'ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri "a tre" di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta di mantenere la "questione algerina" entro i "confini" francesi.‎

‎Cannonieri Igor‎

‎L'orologio americano e altri racconti‎

‎br. Ci sarà bisogno di un lettore attivo, o meglio, "interattivo" - se si prendono alla lettera le istruzioni per l'indice che chiudono il volume - per attraversare questa raccolta di racconti facendone non solo una lettura piacevole, ma un'esperienza. È a questo, nientemeno, che chiama una scrittura intenzionalmente appesa a molti fili diversi. Chi ci si vorrà immergere si troverà sfidato a scovare grimaldelli con cui far saltare i lucchetti narrativi che ne custodiscono il senso. Così, al di sotto di una semplicità subito fruibile, potrà comparire uno strano genere di struttura - fluida, verrebbe da dire - entro cui 'leggere' valga anche 'collegare', 'intersecare', 'raccogliere', secondo possibilità svariate che non dipendono più solo da chi ha scritto, ma altrettanto dal vissuto e dalla sensibilità di chi si confronti con i temi del libro: "la povertà"... "il Veneto"... "la montagna",... "l'amore, forse".‎

‎Pittalis Edoardo‎

‎Dalle Tre Venezie al Nordest. Vol. 1: 1900-1945‎

‎ill., br. "L'impressione che ne deriva è davvero quella di un Nordest esplosivo di energia e di passione vitale, un calderone di ingegni e pulsioni e volontà, così potente da sfrenarsi infine in una corsa che la corsa narrativa di Edoardo Pittalis lungo centinaia di pagine e migliaia di nomi e di fatti e di note imita benissimo (riproducendo anche il senso di spiazzamento che una tale vorticosa accelerazione della storia induce nei protagonisti)... Leggere questo libro è utile e divertente: due risultati in uno, doppio lavoro, doppia funzione. Non è proprio un libro del Nordest questo?" (Gianfranco Bettin)‎

‎Santarossa Massimiliano‎

‎Padania. Vita e morte nel nord Italia‎

‎br. "Da Trieste a Torino, viaggiando in auto, in treno o a piedi, non cambia nulla, passando per Udine, Venezia, Padova, Verona, Brescia, Bergamo, Milano, Novara, dentro l'autostrada, sui binari o per sentieri, è tutta una vasta, unica, interminabile distesa d'asfalto e cemento, un grigio che nasce ai bordi del mare Adriatico, allaga la Pianura Padana e sale alle Alpi. Un universo abitato da venti milioni di persone, donne, uomini, bambini, e ancora animali, paesaggi, fabbriche, centinaia di città, a formare l'immane landa chiamata Padania." Padania è un definitivo ritratto famigliare, sociale, geografico, economico, che mette radici negli anni della grande crisi economica, ne racconta la genesi, il cambiamento che ha portato su milioni di persone, su tutti noi, e forse traccia una via di fuga. Una storia in presa diretta, narrata dagli occhi di un quarantenne e di sua moglie, Max e Anna, protagonisti degli ultimi atti di un matrimonio tormentato. Il loro legame ventennale, il rapporto con il figlio adolescente, l'importante carriera di entrambi, la dipendenza dall'alcol, la ricerca estrema del sesso, l'uso dei corpi, l'esposizione del potere economico, il successo ottenuto e sbandierato in una vita borghese, un universo umano stravolto dal mutare della società e da un inimmaginabile, drammatico, trauma intimo. Santarossa con Padania dipinge un epico "romanzo famigliare" a tinte scure del Nord Italia di questi anni e forse di quelli prossimi.‎

‎Petrignani Sandra‎

‎Il catalogo dei giocattoli. Storia di un infanzia‎

‎br. Pezzi di materia che si animano, attrezzi da lavoro dei nostri primi anni, i giocattoli ci raccontano qualcosa di come eravamo quando loro erano i nostri bizzosi, amatissimi dèi: la carabina col tappo che emetteva un rumore secco, quasi lo schiocco di un bacio, le auto-mobiline a chiavetta con il suono di ranocchia, l'universo dei pianeti marini nelle biglie disseminate sul letto, i birilli come biberon, con quel nome da capitombolo... Oggi li osserviamo con un misto di nostalgia, inquietudine e una punta di crudeltà. Eppure, i sessantacinque giocattoli descritti in questo libro non seguono un pretesto semplicemente memorialistico. Demoni e angeli custodi, depositari di antichi incanti, paesaggi, odori, "vampiri commedianti che di notte vegliano sui bambini derubandoli momentaneamente della vita", i giocattoli, chiamati a raccolta in questo libro, ci restituiscono l'infanzia come una possibilità eterna, una bacheca colorata, allegra e scintillante, un "cosmo meraviglioso" che chiede di essere esplorato in ogni momento della nostra vita.‎

‎Ferrante Elena‎

‎L'amore molesto‎

‎ril. Un romanzo che ha rivelato il talento di Elena Ferrante, autrice schiva e lontana dai milieux letterari. La trama ruota intorno al rapporto tra Delia e la madre Amalia, un rapporto madre-figlia scavato con crudeltà e con passione. «Mia madre annegò la notte del 23 maggio, giorno del mio compleanno, nel tratto di mare di fronte alla località che chiamano Spaccavento...». Questo è l'incipit del romanzo. Che cosa è accaduto ad Amalia? Chi c'era con lei la notte in cui è morta? È stata davvero la donna ambigua e incontentabile che sua figlia si è sempre immaginata? L'indagine di Delia si snoda in una Napoli plumbea che non dà tregua, trasformando una vicenda di quotidiani strazi familiari in un thriller domestico che mozza il respiro.‎

‎Saccà Giuseppe; Colli Barbara‎

‎Conosci Venezia?‎

‎brossura‎

‎Wood Benjamin‎

‎Il caso Bellwether‎

‎br. Al termine di una giornata di lavoro come tante, il giovane Oscar si incammina verso casa. Passando accanto alla cappella del King's College, viene attratto dal suono dell'organo e decide di entrare. Mentre si abbandona all'ascolto, incrocia lo sguardo di Iris Bellwether, studentessa di Medicina, violoncellista ed esuberante figlia della ricca borghesia di Cambridge. Oscar si innamora di lei all'istante e, poco a poco, viene accolto dalla sua cerchia di amici, un piccolo gruppo esclusivo che ha origini ben diverse dalla sua. Tra loro c'è anche Eden, il fratello di Iris, un personaggio misterioso, dal fascino ambiguo, convinto di poter curare le malattie attraverso la musica e l'ipnosi. Ma chi è, in realtà, Eden Bellwether? Un taumaturgo o solo un pericoloso seduttore, un manipolatore che tiene in scacco le persone che lo circondano piegandole alla propria volontà? Al suo romanzo d'esordio, Benjamin Wood mette in scena una vicenda abilmente giocata sul confine sottile tra genio e follia, fede e ragione. Irretiti dal crescendo di tensione psicologica che alimenta ogni pagina, ci si lascia trascinare dagli eventi che incalzano, desiderosi di arrivare all'esito finale, di conoscere quanto è profondo l'abisso dell'animo umano.‎

‎Consiglio Francesco‎

‎Le molecole affettuose del lecca lecca‎

‎br. Storia di Ciccio Pesce e dei suoi quattordici, quindici e sedici anni, un tempo letterario sufficiente a far conoscenza con: due asfissianti genitori che lo credono afflitto dalla sindrome di Asperger, quattro ragazze morte (le sue), poliziotti e carabinieri che gli girano attorno senza che riesca a spiegarsene il motivo, un'amica invisibile che gli occupa la testa senza che ci sia modo di sfrattarla, uno zio erotomane con l'ossessione di entrare nel Guinness Book of Sexual Records. Ingredienti: rabbia, paura, tristezza, gioia, allegria, ansia, rassegnazione, gelosia, speranza. Indicazioni terapeutiche: terapia sintomatica della noia acuta e cronica.‎

‎Urbani A. (cur.)‎

‎Chi ha tempo. Storie di giorni che corrono‎

‎br. "Chi ha tempo" è un'istantanea dell'idea di tempo, una fotografia a più voci, con diverse anime e diversi registri. I racconti di Marco Lodoli, Fulvio Ervas e Tiziano Scarpa hanno uno sguardo che prova ad abbracciare la vita intera; Tommaso Pincio e Lorenzo Pavolini raccontano ritmi e confini delle relazioni amorose. Marco Baliani, Ivan Cotroneo e Paolo Di Paolo fissano un momento della vita, uno snodo capace, da solo, di dare luce e senso al resto. Andrea Bajani e Michele Mari hanno scelto la forma poetica; Dacia Maraini riflette sul tempo nella scrittura. Il libro si chiude con una sorta di abbecedario delle parole legate al tempo di Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, nell'illusione, impossessandosi dei nomi, di dare confini a un'idea in continuo movimento.‎

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