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‎Folclore‎

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‎Ciardi Marco‎

‎Galileo & Harry Potter. La magia può aiutare la scienza?‎

‎ill., br. Cosa possono avere in comune Galileo Galilei, l'emblema della scienza moderna, e Harry Potter, il maghetto uscito dalla penna di J. K. Rowling? Provate a scoprirlo in questo viaggio ai confini tra scienza, magia e fantasia, dove incontrerete anche Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel e Leopardi attento studioso di materie scientifiche, Kant alle prese con la questione dell'esistenza degli spiriti e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molti altri racconti, tra ippogrifi e pietre filosofali, visionari e profeti, analisi scientifiche e ricerche storiche. Con una riflessione sul modo in cui dovremmo insegnare, trasmettere e divulgare la cultura scientifica e i valori della scienza moderna.‎

‎Calasso Roberto‎

‎Le nozze di Cadmo e Armonia‎

‎ill., br. Le nozze di Cadmo e Armonia furono l'ultima occasione in cui gli dèi dell'Olimpo si sedettero a tavola con gli uomini, per una festa. Ciò che accadde prima di allora, per anni immemorabili, e dopo di allora, per poche generazioni, forma l'albero immenso del mito greco. Nelle "Nozze di Cadmo e Armonia" un soffio di vento torna a muovere le fronde di quell'albero. Come scrisse un antico, «queste cose non avvennero mai, ma sono sempre». Raccontarle, intrecciandole fin nei minimi dettagli, impone alcune domande, che anch'esse «sono sempre»: perché gli dèi dell'Olimpo assunsero figura umana, e perché quella figura? Perché le loro storie sono così scandalose, e misteriose? Che cos'è un simulacro? Perché l'età degli eroi fu breve, convulsa e irripetibile? Da che cosa Zeus si sente minacciato? Forse il mito è una narrazione che può essere capita solo narrando. Forse il modo più immediato per pensare il mito è quello di raccontarne di nuovo le favole. Una luce radente, netta, qui le investe tutte e le mostra nelle loro molteplici connessioni, come una vasta e leggerissima rete che si posa sul mondo.‎

‎Calasso Roberto‎

‎Le nozze di Cadmo e Armonia. Ediz. lusso‎

‎ill., ril. lusso "Le nozze di Cadmo e Armonia" - libro che appartiene al più antico genere letterario: la mitografia - presuppone non solo il continuum delle fonti scritte del mondo classico, da Omero a Nonno, ma anche le innumerevoli raffigurazioni dei miti greci attraverso immagini di ogni specie. Con questa edizione, che si presenta come una versione a sé stante, a distanza di vent'anni dalla prima pubblicazione, quelle immagini affiorano in superficie, sempre in corrispondenza a certi dettagli - narrativi o esegetici o anche stilistici - del testo. E si calano nella gabbia tipografica più congeniale e azzardata, che è lo specchio di pagina dove vennero disposte le silografie di un libro che apparve nel 1499 e in cui sembra essere confluito il vasto corso della mitologia classica: la Hypnerotomachia Poliphili. Ogni buon lettore sarà sfidato a cogliere i nessi di questo gioco, che mira a espandere le risonanze delle parole e delle immagini, per via di osmosi, contrappunto e controcanto. Al testo delle Nozze di Cadmo e Armonia si giustappone qui un saggio, Lo sguardo sommario, che tratta di quella singolare e inconfondibile ebbrezza a cui le immagini degli dèi greci - attraverso "le opere e i giorni" di molti secoli - invitano ad abbandonarsi.‎

‎Calasso Roberto‎

‎Il cacciatore celeste‎

‎br. Ci fu un'epoca in cui, se si incontravano altri esseri, non si sapeva con certezza se erano animali o dèi o signori di una specie o demoni o antenati. O semplicemente uomini. Un giorno, che durò molte migliaia di anni, Homo fece qualcosa che nessun altro ancora aveva tentato. Cominciò a imitare quegli stessi animali che lo perseguitavano: i predatori. E diventò cacciatore. Fu un processo lungo, sconvolgente e rapinoso, che lasciò tracce e cicatrici nei riti e nei miti, oltre che nei comportamenti, mescolandosi con qualcosa che nella Grecia antica fu chiamato "il divino", tò theîon, diverso ma presupposto dal sacro e dal santo e precedente perfino agli dèi. Numerose culture, distanti nello spazio e nel tempo, associarono alcune di queste vicende, drammatiche ed erotiche, a una certa zona del cielo, fra Sirio e Orione: il luogo del Cacciatore Celeste. Le sue storie sono intrecciate in questo libro e si diramano in molteplici direzioni, dal Paleolitico alla macchina di Turing, passando attraverso la Grecia antica e l'Egitto ed esplorando le connessioni latenti all'interno di uno stesso, non circoscrivibile territorio: la mente.‎

‎Camangi Fabiano; Stefani Agostino; Sebastiani Luca‎

‎Piante e folclore nella valli di Zeri in Lunigiana‎

‎ill., br. Dai BioLabs della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un testo di carattere didattico-divulgativo per riscoprire le tradizioni etnobotaniche delle Valli di Zeri, uno dei territori più integri dal punto di vista naturalistico dell'intero Appennino centro-settentrionale. Le tradizioni popolari sono una ricchezza della collettività e hanno in sé un elevato valore educativo, come traccia storica della civiltà contadina - oggi, in evidente fase di declino oltre a una forte valenza scientifica, sociale ed economica in virtù delle potenziali ricadute applicative che offrono. Il testo affronta il significato dell'etnobotanica e delle sue metodiche di indagine, inquadra il territorio zerasco dai punti di vista storico, geografico e vegetazionale, per poi condurre il lettore all'analisi dell'uso popolare di 160 piante. Queste trovano impiego in molteplici ambiti della vita rurale e in particolare quello medicinale, alimentare e artigianale, oltre a usi meno attestati come quello tintorio, voluttuario, ludico e perfino magico-religioso. Tutte le specie vegetali sono esaminate in uno specifico schedario, corredato di un atlante foto-iconografico per facilitare il loro riconoscimento in campo. Infine sono presenti varie schede di approfondimento per accrescere le proprie conoscenze etnobotaniche, come quelle su 'Le torte salate della tradizione zerasca', 'La medicina popolare in Lunigiana' o le 'Piante alimentari: problematiche generali', per citarne alcune.‎

‎Ferrari Anna‎

‎Dizionario di mitologia‎

‎ill., br. La mitologia classica si presenta come un estesissimo mosaico di storie che "raccontano un mondo parallelo a quello naturale e quotidiano, popolato di creature divine e fantastiche che si annidano negli interstizi della realtà. Il Dizionario di Mitologia di Anna Ferrari offre una guida delle tessere di questo mosaico, accompagnando il lettore attraverso la storia di innumerevoli dèi ed eroi. La sua originalità consiste nel non limitarsi a dar conto del mito nell'antichità classica, ma nel seguirne i periodici affioramenti e le ricomparse nella cultura dell'Occidente dal Medioevo all'età contemporanea. A questa attenzione per la vitalità del mito classico si affianca un secondo elemento di originalità, rappresentato dalla presenza di voci dedicate non solo a dèi, eroi, località di importanza centrale nel mito, ma anche a temi, argomenti, piante, animali, oggetti quotidiani. Ogni oggetto, concetto, idea, infatti, nasconde un versante mitico la cui esplorazione è motivo di continue sorprese.‎

‎Gulisano Paolo; O'Neill Brid‎

‎La notte delle zucche. Halloween, storia di una festa‎

‎brossura Questo libro, scritto da due esperti della materia, un italiano e un'irlandese trapiantata in America, vuole offrire una ricostruzione della storia e dei significati di Halloween, dagli antichi miti celtici alle odierne zucche che spesso inquietano genitori ed educatori e affascinano i ragazzi. Qual è l'etimologia della parola? L'origine è americana o irlandese? Perché il suo simbolo è la zucca? Chi è Jack O'Lantern? Che cos'è Samhain? Cosa significa chiedere «dolcetto o scherzetto». Halloween: un business neopagano dalle radici cristiane.‎

‎Nosenghi Gianni‎

‎Il grande libro dei misteri di Venezia risolti e irrisolti‎

‎ill., br. Venezia è mistero. Lo raccontano lo scorrere continuo e lento delle sue acque scure, il riflesso mutevole delle luci sui canali, l'infinito reticolo delle calli e lo scalpiccio lontano di passi ignoti. Lo mormorano le gondole che scivolano sull'acqua, i volti inespressivi e bianchi delle sue maschere di Carnevale, le ombre che s'allungano sulla laguna e il segreto dei suoi palazzi illuminati. Misteri risolti o mai svelati, leggende e misfatti, curiosità e fatti storici raccolti con passione da un autore "veneziano" per scelta, che accompagna il lettore in questo viaggio nell'ignoto per incontrare i fantasmi del Campiello del Remer o la Dama della Malcontenta, racconta le leggende della tradizione della Laguna o le storie antiche della misteriosa presenza del Sacro Graal e dell'alchimia veneziana, da Cagliostro agli alchimisti della Giudecca.‎

‎Falconi Fabrizio‎

‎Roma segreta e misteriosa. Il lato occulto, maledetto, oscuro della capitale‎

‎ill., ril. La bellezza della città eterna è sotto gli occhi dei romani e di qualsiasi visitatore. Ma Roma è anche magia, mistero, esoterismo. E ci sono luoghi, ben nascosti o solo in parte visibili, che svelano invece questi suoi aspetti più oscuri. Fabrizio Falconi ci conduce in un viaggio attraverso dieci itinerari, raccontandoci leggende, curiosità, segreti, miti e tradizioni esoteriche di Roma. Un percorso alternativo, una sorta di iniziazione per scoprire un volto meno conosciuto della città, più impenetrabile, passando per i suoi sotterranei, le cappelle, le tombe, fino ad arrivare alle storie che in quei luoghi hanno preso forma: da quelle più leggendarie come i fantasmi di Villa Strohl Fern, all'interno del Parco di Villa Borghese, a quelle che sono state sotto i riflettori di stampa e televisione, come la famosa tomba dentro Sant'Apollinare...‎

‎Baraldi Barbara‎

‎Alla scoperta dei segreti perduti di Bologna‎

‎ill., ril. Vi è mai capitato di passeggiare tra le strade e i quartieri medievali di Bologna e avvertire la strana sensazione di trovarvi sospesi nel tempo, al punto di immaginare di poter incontrare le personalità del passato che si sono riunite all'ombra dei suoi portici? O, ancora, imbattervi in una lapide dall'enigmatica iscrizione e avere la curiosità di scoprirne il vero significato? Alcune dimore sono state testimoni di efferati omicidi. Altre, di storie d'amore intramontabili. Bologna è una città dalle molteplici anime, dalla personalità complessa. Come una dark lady d'altri tempi, non cede alla tentazione di svelare i propri segreti. Molte delle mete più suggestive sono celate alla vista del visitatore disattento. Dal fantasma di via Carbonara ai misteri della città sotterranea, dalle mura "della pietra di luna" al vaso rotto sulla torre degli Asinelli, da Panum resis fino a un'inattesa apologia del vino e... della cannabis: strutturato come un viaggio tra le strade di Bologna, questo volume propone un itinerario che è una sorta d'indagine nei segreti di una città che non smette mai di stupire, legando ogni luogo alla sua storia. Una storia nascosta, eppure sotto gli occhi di tutti.‎

‎Lapucci Carlo‎

‎Teatro popolare minimo‎

‎ill., br. Il volume raccoglie le rappresentazioni elementari che si usavano nelle veglie, nelle aie, nei raduni, nei mercati, nelle fiere, come monologhi, sproloqui, parodie, lamenti, serenate, testamenti, lettere, prediche, contrasti. L'edizione del Teatro popolare minimo, salutata dal favore al suo primo apparire nel 1990, si presenta ora arricchita in modo da rappresentare il compendio di una materia finora dispersa. È il risultato dell'individuazione di un campo confuso di metamorfosi dove il testo orale, nelle mani sapienti dell'attore, passa dal racconto alla rappresentazione, quasi che la novella e altri racconti tendano a travalicare nel teatro. Questa edizione, corredata di stampe popolari che mostrano alcune realizzazioni pratiche dello spettacolo, raccoglie una scelta capace di dare un'idea esauriente della materia nelle sue varie manifestazioni.‎

‎Serni Casalini Miriam‎

‎Il Buglione. Ricordi, proverbi, racconti, versi e mangiari del focolare toscano‎

‎ill., ril. Un pot-pourri di ricordi, proverbi, racconti, versi, consigli e aneddoti che l'autrice, sul filo dei mesi dell'anno, passando leggera da un tema all'altro, trasforma in piacevole lettura. C'è tanto odore di buona cucina in queste pagine, vicende e situazioni di quando il focolare era il centro della casa, anzi, era la casa: non linda e asettica come un'infermeria, ma un ambiente caldo, vivo, dove tutti trascorrevano la maggior parte del tempo, senza il cicaleccio della televisione. Quando la cucina dispensava non solo calore ma anche sapienza, esperienza, amore. Cose di un altro mondo. Alla fine si saprà anche perché lo stracotto non è adatto alle donne in carriera, e per non lasciare a bocca asciutta dopo tanto parlare di cucina si trovano, anch'esse scandite secondo i mesi dell'anno, le ricette che compendiano il meglio della tradizione toscana. Con ventiquattro ricette di Paolo Piazzesi.‎

‎Lapucci Carlo‎

‎Le leggende della terra Toscana‎

‎ril. Il popolo ha visto attraverso la leggenda quello che in altre forme culturali non si rivela: il senso profondo di una realtà, d'un fatto, d'un fenomeno. Volete sapere come Dante abbia studiato il volo dei Demoni gettando dei galli nella Valle dell'Inferno presso Moscheta? Perché l'acqua di Fontebranda fece impazzire i senesi? Chi abita in fondo al mar Tirreno? Dove morì in Toscana il prode Fanfulla da Lodi? Perché il grande Giovanni Boccaccio fu un mago? Non vi hanno mai detto che furono gli africani a evangelizzare la Toscana, che Fiesole è la più antica città del mondo e fu fondata da Atlante, che Cortona fu fondata da Dardano che fondò poi anche Troia, che la Regina di Saba ha fondato Pontremoli, che l'imperatore Tiberio è morto vicino a Firenzuola, che passate continuamente sui ponti costruiti dal Diavolo, che San Pietro insegnò a castrare le castagne, che i figurinai di Lucca arrivarono in America prima che vi sbarcasse Cristoforo Colombo?La leggenda rivela ciò che nessun altro documento conosce, anche perché spesso è una voce più antica della storia: un nucleo di simboli, metafore, allusioni in cui si annodano in sintesi le voci talvolta univoche.‎

‎Lapucci Carlo‎

‎La Bibbia dei poveri. Storia popolare del mondo‎

‎ill., br. Leggende, racconti brevi, fiabe e aneddoti: in una parola "novellette", briciole preziose di una forma di conoscenza antica come il mondo. Sono storie appartenenti alla tradizione orale che hanno percorso le civiltà nel tempo e nello spazio fino ad arrivare a noi per parlarci di uomini e donne, bambini e animali, angeli e diavoli, re e soldati. Lapucci ha raccolto questo materiale eterogeneo in un prezioso scrigno di espedienti e casi, situazioni, detti legati a vicende, esempi che, nella forma di una breve narrazione e con infinite varianti, costituiscono un patrimonio culturale comune. Tutti mattoni di un edificio fondato sull'esperienza collettiva, costruito con la saggezza dei secoli e cementato con l'ironia, tutte pagine di una semplice e suggestiva Bibbia dei poveri.‎

‎Ciarleglio Franco‎

‎Adagi ma non troppo‎

‎ill., br. Cosa significa realmente "ciao"? Perché si dice "vecchio come il cucco"? E che vuol dire "avere la coda di paglia"? In questa raccolta di centoquaranta adagi, proverbi, modi di dire, aforismi e curiosità legati alla cultura toscana, l'autore ci insegna l'origine, spesso sorprendente, delle espressioni tipicamente fiorentine ("reggere il moccolo" o "essere ridotti al lumicino") e di altre locuzioni, ormai di uso comune, che risalgono all'antichità o al Medioevo. Un'antologia brillante e curiosa che ci porterà dentro i fatti, le situazioni, le vicende storiche che hanno fatto nascere il nostro linguaggio quotidiano.‎

‎Lasciarrea Roberto; Roma Anna L.‎

‎Le strade dei santi a Firenze. Storie, miracoli, leggende di uomini con l'anima pervasa da immensa spiritualità‎

‎ill., br. I beati, i santi, di conseguenza la venerazione e il loro culto, hanno ispirato il fiorire delle così dette feste calendariali, patronati, nonché di antichi saggi proverbi, ma si sono anche indirizzati verso quelle istituzioni sociali, come gli ospedali, la nascita delle chiese, conventi, opere d'arte, musicali e letterarie. Abbiamo così creduto di far conoscere le vite e perché no, le leggende legate a questi 112 personaggi, uomini e donne che, oltre ad essere stati venerati, hanno rappresentato, anche le loro località di origine. In questo testo che, forse potremmo considerare, non una guida agiografica, anche se in questo caso, suonerebbe come terminologia un po' riduttiva nei loro confronti, non dobbiamo però perdere di vista che ai nostri protagonisti, sono anche dedicate strade, piazze, in tutte le toponomastiche comunali, proprio per l'importanza storica che hanno occupato in questi due millenni...‎

‎Ciarleglio Franco‎

‎Adagi con brio‎

‎ill., br. Non tutti sanno che "stare freschi", nel senso di trovarsi nei guai, è un'espressione usata da Dante nella Divina Commedia. Mentre il proverbio "chi va con lo zoppo impara a zoppicare" deriva da un antico detto latino. Del resto, sono tantissimi i modi di dire che usiamo ogni giorno senza conoscerne l'origine o il vero significato. Ci aiuta Franco Ciarleglio con questa nuova raccolta di motti, locuzioni, battute, proverbi e burle con spiegazioni storiche ed etimologiche: un'antologia che ci porterà dentro i fatti, le situazioni, le vicende storiche che hanno fatto nascere il nostro linguaggio quotidiano.‎

‎Ciarleglio Franco‎

‎Adagi allegri andanti. Aforismi, modi di dire, curiosità, massime e burle più o meno fiorentine‎

‎ill., br. Perché si dice "sudare sette camicie"? E "tirare le cuoia"? E che cos'è esattamente la "legge del Menga"? Dopo "Adagi ma non troppo" e "Adagi con brio", ecco una nuova raccolta che ci spiega origine e significato di 140 tra modi di dire, scherzi, proverbi, espressioni toscane e non, per scoprire divertendoci tante curiosità legate alle parole che usiamo ogni giorno.‎

‎De Angelis Vanna‎

‎Quando le donne governavano la terra. Mito e storia delle Amazzoni‎

‎brossura Millecinquecento anni prima di Cristo, ci furono donne che decisero di governarsi da sole. Dopo sanguinose guerre contro l'impero egiziano che decimarono gli uomini sciti, le loro donne furono costrette a farsi guerriere. La fama di arciere abilissime, di combattenti indomite e coraggiose le precedeva ovunque e i popoli vicini si sottomisero o furono conquistati. Depositarie di poteri sciamanici e del grandioso segreto della fecondazione, gli uomini che sceglievano, stipulando lunghe tregue dedicate ai riti erotici della riproduzione, erano scacciati dopo la breve stagione dell'amore. Istituirono un regno tutto al femminile, dove trionfavano giustizia e solidarietà: il primo matriarcato che la storia ricordi. Le chiamavano Amazzoni. Per i contemporanei, incarnavano la donna assoluta, un pericoloso miscuglio di sensualità femminile e violenza maschile, un essere indipendente e non bisognoso di protezione. Una minaccia carica di seduzione alla nascente società patriarcale. Da estirpare o sottomettere. Ma, come un fiume carsico, l'essenza ribelle e combattiva delle Amazzoni non si è mai estinta perché nessuno è mai riuscito a soffocarla.‎

‎Savoia Natascia‎

‎Storie di briganti in Sicilia‎

‎ill., br.‎

‎Cilento Antonella‎

‎Bestiario napoletano‎

‎br. La zoccola, le balene, i chiattilli, le civette, il monaciello, le mosche d'oro, le teste di cavallo, i coccodrilli, i nuovi migranti, i grandi scrittori, l'immancabile diavolo, i calzolai, gli acquafrescai, i magnafoglie. E poi palazzi, strade, persone, mestieri raccontati con penna da scrittrice. Dai giovani "prostituti" d'oggi, passando per Cervantes, alla scoperta dei sagliuti, i nuovi arricchiti, dalle PR a Sartre, dalle madonne che camminano ai dinosauri nascosti nelle chiese. Le categorie umane e animali che abitano Napoli e la percorrono, nel tempo e nello spazio, prendono forma in una girandola di tipologie, dove i riti antichissimi di una città eterna - il coro dei santi con cui si dialoga come fossero parenti, i sangui che si sciolgono e le capuzzelle dei morti venerate come divinità protettrici - accompagnano il lettore dentro e oltre i tanti luoghi comuni della napoletanità e di quell'umanità speciale che da sempre la abita.‎

‎Bartolozzi Cinzia; Marchi Annalisa‎

‎Calvana ritrovata. Dal fiume Bisenzio alla sommità. Sofignano e dintorni‎

‎ill., ril. In contrappunto con un "percorso letterario" attraverso panorami, cultura gastronomica e tradizioni firmato da Umberto Mannucci, le autrici raccontano la Calvana di Sofignano (provincia di Prato) e dintorni: la storia, le leggende, le tradizioni religiose e le feste, la produzione del grano e dell'olio, le fornaci, la grande famiglia Buonamici e la villa di San Gaudenzio. E poi i pascoli, la caccia, i fattori e i contadini. Un capitolo è dedicato all'avventura industriale iniziata nell'Ottocento: il Mulino dei Capitani, la ramiera, la ferriera di Gabolana e la produzione di tubi in piombo. E ancora la fabbrica di lane dei Cai, detta "dell'Acqua Calda", e la teleferica che collegava le cave di Sofignano alla cementizia. Il volume è illustrato con suggestive fotografie a colori dal deltaplano e da terra e con le riproduzioni di numerosi documenti e planimetrie antiche. Arricchiscono l'opera un glossario e gli indici dei nomi e dei luoghi.‎

‎Seritti E. (cur.); Poli D. (cur.)‎

‎Scioglilingua indovinelli-passerotti. Giuochi, canzonette, filastrocche e storielle popolari scelti e ordinati a cura di Giovanni Giannini. Con CD Audio‎

‎ill., br.‎

‎Batini Giorgio‎

‎Per chi suona la Toscana. Storie curiose di campane e campanili‎

‎ill., br. Partendo dalla famosa frase di Pier Capponi, "noi suoneremo le nostre campane", Giorgio Batini propone un appassionante excursus sulla storia dei campanili e dei bronzi della Toscana. Tra i numerosi racconti citiamo quello sul bronzo inviato al confino con un vero e proprio decreto (la "Piagnona" del Savonarola), quello della "Smarrita" che indicava la via giusta ai pellegrini sulla via Francigena, quello della "Martinella" che i senesi conquistarono ai fiorentini nella battaglia di Montaperti e non resero più alla città nemica. Batini ci racconta anche di come nel 1148 le campane di tutte le chiese fiorentine smisero di far sentire i loro rintocchi, a causa di un interdetto lanciato da papa Eugenio III contro Firenze, colpevole di aver distrutto il castello di un feudatario che era andato in Terrasanta per partecipare alla seconda crociata indetta dallo stesso pontefice. Le chiese fiorentine restarono chiuse ai fedeli e le campane restarono mute per ben cinque anni, fino al 1153 quando l'interdetto fu tolto da Anastasio IV. Curioso anche l'episodio che nel 1307 vide protagonisti i monaci benedettini della Badia Fiorentina: anziché suonare i loro bronzi per le ore canoniche, li suonarono a martello contro le tasse imposte loro dal Comune, il quale reagì facendo abbattere il loro campanile.‎

‎Detienne Marcel‎

‎I giardini di Adone. La mitologia dei profumi e degli aromi in Grecia‎

‎br. Adone il seduttore per eccesso di potenza sessuale è condannato all'impotenza. Marcel Detienne, storico e antropologo della Grecia antica, risale alla nascita del mitico personaggio dall'albero della mirra per delineare l'opposizione tra il bellissimo giovane e la terribile dea Demetra, tra gli aromi e il grano, tra quel che rappresentano gli uni e l'altro: eccitazione e norma, vanità e utilità. Adone è dotato di un'esuberante vitalità ma a lui si associano giardini sterili, fatti bruciare al sole della canicola, feste disordinate, che esaltano lo sfogo sfrenato della passione, provocato dai profumi al colmo dell'estate e pervertitore dell'istituzione matrimoniale. Così è tutto un ordine celeste e sociale che viene sconvolto. Come osserva Claude Lévi-Strauss,"la scrittura di insolita grazia" di Detienne non cessa di rivelare i legami del mito di Adone con altri miti apparentemente "primitivi", imperniati sulla seduzione erotica e le sue più varie manifestazioni, aprendo inedite prospettive alla ricerca antropologica.‎

‎Carnevale romano. Rinascita di una tradizione‎

‎br. Il Carnevale romano è il crocevia tra sacro e profano, tra pagano e cristiano, tra antico e moderno, tra nobile e plebeo, in cui l'uno sconfina nell'altro e uno si fa beffe dell'altro. Una festa che raccoglie tutto l'humus popolare, l'indole ironica e comica, il forte senso della caricatura e del grottesco dei romani. Ma anche la dimestichezza con l'eterno e con la storia, l'intreccio di religioso e irriverente, la celebrazione rituale del corpo, del sesso e del cibo, l'elogio della follia fino all'esorcismo collettivo di paure e di spettri. E i brindisi infiniti alla morte ubriaca, nella speranza che, alterata dalle libagioni, anche la morte perda lucidità e non svolga il suo compito ferale.‎

‎Stagnani Vittorio‎

‎I racconti della pentola. Storie per donzelle e cavalieri di gola‎

‎ill. Una pentola di coccio, segnata dal fuoco e imbevuta di umori, i mestoli e le forchette, le tavole imbandite hanno storie da raccontare? Ascoltando i borbottii profumati di minestre, zuppe e salse, Vittorio Stagnani ha lasciato andare in libertà la sua fantasia per mescolare ricordi, storie, ricette, per ben cucinare e altrettanto ben mangiare. Attraverso racconti illustrati da lui stesso, l'autore prende per la mente e per la gola donzelle e cavalieri di gusto, legati dal piacere della vita. Ma non lascia indifferenti anche coloro che ai piaceri antichi vogliono tornare perché li hanno trascurati per troppo tempo o lasciati nel dimenticatoio.‎

‎Sisto P. (cur.); Totaro P. (cur.)‎

‎La maschera e il corpo‎

‎br. Antropologi, demologi e studiosi della tradizione letteraria esaminano, alla luce delle più recenti metodologie della ricerca, il tema della "maschera e il corpo" non solo attraverso le espressioni più consuete e tradizionali, ma anche quelle più moderne e recenti. Alla scoperta di vecchie e nuove rappresentazioni del carnevalesco e del Carnevale.‎

‎Fanelli Michele‎

‎La cucina del sottano. Ricette, usanze e buone creanze baresi‎

‎ill. Michele Fanelli racconta, con lingua sapida e scanzonata, i piatti, le ricette e i menù della cucina del sottano. Il sottano è il "basso", il luogo ancestrale e popolare, sito al piano della strada, nel quale molti baresi sono nati e cresciuti. Emblema di un qualsiasi centro storico, il sottano aveva un cuore, la cucina, dal quale fluivano odori, sapori, in una parola la vita e l'amore. Conditi con aneddoti, leggende e fatterelli, i piatti e i menù del sottano restituiscono non solo una atmosfera e il senso di un tempo ma anche l'evoluzione, i cambiamenti di una sapienza gastronomica tramandata e sperimentata da secoli. Usi e accorgimenti che muovevano le nostre nonne a una cucina povera e risparmiosa, ma dispensatrice di calorie e di gusto. Molti di questi piatti, per esempio riso, patate e cozze, cicorie e fave, o la parmigiana, hanno una origine proprio lì, nel sottano, da mani sapienti che sapevano capovolgere le avversità con l'arte di arrangiarsi con pochi soldi. Michele Fanelli si muove attraverso un originale percorso, dai "piatti poveri", per passare ai "piatti terapeutici", dai "piatti forti" della tradizione alle portate e ai dolci delle feste. Segreti succulenti riservano infine le pagine su "conserve" e conservazione sott'olio, sui rosolii fatti in casa. Corona il libro il ricordo delle "buone creanze", cioè il galateo della tavola, quando questa non era ancora diventata il bancone del mordi e fuggi solitario.‎

‎Rodia Cosimo‎

‎Fiabe e leggende di terra d'Otranto‎

‎ill., br. "Fiabe e leggende di Terra d'Otranto" sono quarantacinque "cunti" raccolti dalla tradizione orale e trascritti, prima dell'inevitabile oblio, con una dose di contaminazione da parte dell'autore. Racconti legati fisicamente al territorio pugliese, i cui tratti identitari sono le masserie, le gravine, il mare, i muri a secco... richiamati qua e là.‎

‎Triggiani Manlio‎

‎Favole lucane‎

‎ill., br. Questi racconti della tradizione e della cultura lucane mostrano, in filigrana, i valori di una comunità e lo spaccato di un mondo non ancora scomparso. È un miracolo che sopravvivano queste favole, visto come la Lucania è stata bistrattata dalla storia: con l'unità d'Italia il territorio subì una pesante repressione del brigantaggio che colpì con leggi vessatorie i "basilischi". Tra Ottocento e Novecento, la regione conobbe un'emigrazione verso il "nuovo mondo" senza precedenti. Interi paesi sono oggi disabitati. Eppure, eccola rispuntare la civiltà dei Lucani da una sapienza antica che in storie e storielle argutamente sorride alla sorte. Fanno da corona fate, mostri, monacelli, angeli, bambini, principi azzurri, re e regine, zingare e draghi, lupi, volpi, uccelli, orchi e ragazze brave, cattive, povere, belle e fortunate. Il libro si rivolge a un pubblico di giovani perché forgino la propria identità e a un pubblico di adulti perché si riconoscano nel passato.‎

‎Lapadula Luciano‎

‎Il macabro e il grottesco nella moda e nel costume. Dal 1700 a oggi‎

‎ill. La storia del costume degli ultimi trecento anni è qui raccontata attraverso una inedita chiave di lettura che lega la moda, fatta di abiti e abitudini, alla sfera del grottesco e del macabro. Gli stili di vestiti concepiti per stupire, sedurre, castigare, tracciano un insolito percorso che si snoda tra lustrini e lacrime. Ostentati in pubblico, al patibolo come in un film, o celati al di sotto di altre vesti, questi indumenti divengono un feticcio utile a descrivere una recondita e irrazionale parte di noi, misteriosa e quasi invisibile, ma non per questo meno bisognosa di essere esibita. Il volume abbraccia, tra gli altri, singolari aspetti della moda ai tempi della regina di Francia Maria Antonietta, proseguendo con lo studio degli abiti indossati durante il Terrore. Usi e costumi funerei all'epoca della regina Vittoria cedono il passo all'avvento del cinema e alla celebrazione dei nuovi miti. Infine si esaminano i repentini mutamenti della società e del suo gusto in fatto di vestiti durante il Futurismo, la guerra e la nascita del New Look, giungendo alle fogge delle tendenze pop e suburbane che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento.‎

‎Palumbo Corrado‎

‎Facce da Murgia. Incontri e racconti della pietra‎

‎ill., br. Facce da Murgia nasce da tante giornate di cammino lungo tratturi, piste e sassi. Racconta degli incontri con personaggi che vivono, hanno vissuto o sono fortemente legati a questa terra. Si intrecciano così storie, esperienze, progetti di vita. Ne scaturiscono ritratti dalle tante sfaccettature con sfondi allegri o tristi. I racconti sono arricchiti di antiche leggende, ricette e descrizioni. Per immergersi in questa terra di pietre e solitudine, accompagnano il lettore numerose fotografie scattate in situazioni climatiche, ambientali o di equilibrio non sempre idonee. Un libro per viaggiare sulla Murgia, anche per chi volesse restare seduto in poltrona. Prefazione di Vittorio Stagnani.‎

‎Carriero Maria Grazia‎

‎Arte e ricerca etnografia. Il laùru: i luoghi, gli incontri, le testimonianze‎

‎ill., br. I fenomeni legati alla realtà dell'uomo, alla memoria, alle relazioni tra soggetto, oggetto, simbolo e potere evocativo, comunicativo, magico e apotropaico sono il punto di partenza e ispirazione per la ricerca artistica di Maria Grazia Carriero. L'esplorazione di antiche credenze e le forme in cui si manifestano trovano spazio in un percorso caratterizzato dalla ricerca della narrazione. Una figura particolarmente emblematica pervade alcuni luoghi ed è il soggetto principale di antichi racconti: il laùru. Si narra di oggetti che inspiegabilmente cadono al suolo durante la notte, di sensazioni di soffocamento, lividi sul corpo, crini di cavallo intrecciati, di donne o bambine con ciocche di capelli tagliate. L'indagine prende forma attraverso la trascrizione di 38 videointerviste, svolte in diversi comuni pugliesi, ma il fenomeno è noto con altri nomi a seconda delle aree geografiche, delle relative culture e dialetti.‎

‎Legni. Storia, cultura e tradizione in Sardegna‎

‎ill., ril.‎

‎Vinti Graziano‎

‎I racconti del focolare. Viaggio nella magia contadina‎

‎ill., br.‎

‎Barbieri Luca‎

‎Storia dei licantropi‎

‎ill., br. Dimenticate gli incubi di unghie e zanne immaginati da Hollywood. I licantropi sono esistiti ed esistono ancora, in altre e più interessanti forme: nelle evocazioni magiche degli sciamani intossicati dagli allucinogeni, nelle ossessioni di criminali che legano i propri istinti ai moti della luna, nelle deformità di sfortunati esseri umani colpiti da malattie devastanti. Quella del lupo mannaro, dunque, non è semplicemente una leggenda intrisa di sangue e paura, né una favola nera raccontata ai bambini per renderli più cauti e saggi. Ecco allora che, se un'eterogenea comunità di uomini-lupo davvero esiste, diventa necessario anche un manuale di istruzioni per coloro che di questa comunità sono appena diventati membri, intenzionalmente o in seguito a una casualità tragica e imprevista. Se invece si preferisce ritenerla una leggenda, questo libro rimane comunque uno strumento utile per scoprire qualcosa in più sui lupi mannari, oltre al fatto che mutano durante i pleniluni, amano la carne umana e temono l'argento. Il libro affronta dapprima la loro storia nel mito e nel folklore delle principali civiltà umane, accompagnando il racconto con le narrazioni più moderne di letteratura, cinema e fumetto; si lancia poi in una cavalcata attraverso gli sconfinati territori della Frontiera americana, per finire con un'esplorazione di quelle "riserve animali" nelle quali sono racchiuse tutte le creature che non mutano in lupo ma in predatori altrettanto terribili. Prefazione di Valerio Evangelisti.‎

‎Corvino Claudio‎

‎Orso. Biografia di un animale dalla preistoria allo sciamanesimo‎

‎ill., br. L'orso è l'ultima delle grandi fiere che il mondo abbia conosciuto, un generatore di simboli adatto a individuare realtà diverse tra loro: dalle comunità gay "Bears" alla Coca-Cola, dalle costellazioni alle squadre di rugby. In questo insolito saggio, una vera e propria biografia dell'orso, si ripercorrono i rapporti intercorsi tra l'uomo e l'animale nei secoli e nelle culture: dalla Preistoria e il suo presunto "culto dell'orso" al mondo greco, dove l'animale dà nome a costellazioni e accompagna le ragazze di buona famiglia alla vita matrimoniale attraverso il rito dell'aratela; dal mondo romano, dove combatte contro altri animali, gladiatori, cristiani e criminali, all'età medievale, quando i cuccioli sono utilizzati da principi e re come dono per le dame e gli adulti come cavalcature di santi. Un'epoca in cui gli uomini possono trasformarsi in terribili Berserkir, i mitici guerrieri-orso delle saghe nordiche. Il volume spazia anche tra le culture etnologiche: dagli Ainu giapponesi agli indiani d'America, dagli Inuit agli sciamani tungusi, per raccontare con linguaggio accessibile anche ai non specialisti realtà antropologiche come "Signore degli Animali", Bear Ceremonialism, sciamanesimo. Anche nelle tradizioni occidentali l'orso è ancora presente nei racconti e nelle maschere di Carnevale: i loro significati profondi saranno ricercati in un piacevole viaggio che va da Aristotele a King Kong. Senza dimenticare le compagnie italiana, gitane e russe degli orsanti.‎

‎Wright Lawrence‎

‎La civiltà in bagno. Dall'antichità ai giorni nostri‎

‎ill., br. È la storia della civiltà "in bagno", ordinata cronologicamente dalla preistoria ai giorni nostri e arricchita da aneddoti interessanti e notizie curiose. Ha ragione l'autore quando afferma che la storia dei popoli si impara meglio nelle loro stanze da bagno che dai loro campi di battaglia? Sigfried Giedion ha scritto: "per uno storico non esistono cose troppo banali". Lo storico di oggi infatti riesce a vedere caratteri di una società riflessi nell'acqua del bagno, trova documenti importanti su usi e costumi di un'epoca nelle apparecchiature e nelle decorazioni dei servizi. Centinaia di illustrazioni tratte da incunaboli, miniature, quadri, disegni costituiscono la documentazione più completa che si potesse raccogliere.‎

‎Maraschio Wladimiro‎

‎La Madonna del latte in Abruzzo‎

‎ill., br. Il libro muove dalle origini della metafora del latte, esattamente dalle lettere di S. Paolo Apostolo alle comunità cristiane dei Corinzi, e dalle lettere agli Ebrei, sino a giungere all'esperienza religiosa femminile del medioevo tentando di scoprire il senso della metafora dell'allattamento. La donna è la protagonista di questo percorso, colei che assegnerà alla Madonna del latte un proprio significato, 800 anni dopo Efeso.‎

‎Tonfoni Carlo T.‎

‎Giochi, sghiribizzi e trastulli. 100+100 (e più) giochi di strada 1900-1955. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Biagioni Mauro; Bonamini Enrica‎

‎Storie e leggende di Lerici e Val di Magra‎

‎ill., ril. Le più belle storie e antiche leggende di Lerici e della Val di Magra. L'incantevole riscoperta delle antiche favole tradizionali, i riferimenti storici e le origini delle leggende più note e di quelle inedite. Con le tavole a colori di Francesco Musante.‎

‎Centini Massimo‎

‎Torino e il diavolo. Storia e miti‎

‎ill., br. Questo è un libro che intende soprattutto basarsi sui dati oggettivi della storia e raccontare alcuni aspetti della città subalpina che spesso sono guardati senza tener conto della realtà, ma lasciandosi esclusivamente trascinare dal mito. Nel libro si cerca di raccontare obiettivamente fatti, luoghi e figure in cui quel complesso che definiamo genericamente "mistero", ha trovato il modo per entrare, spintonando qua e là, nella storia. Senza pretendere di avere la verità in tasca, ma con la precisa consapevolezza che quasi sempre è possibile separare la realtà dalla fantasia, l'autore analizza una serie di fatti tipici della mitologia che contrassegna la cosiddetta "Torino magica". Si parla naturalmente del diavolo, indagando sugli aspetti che hanno contribuito a fare del capoluogo del Piemonte la sua presunta "capitale": per capire qualcosa sull'origine di questa scelta ci si avvale soprattutto della sociologia, lasciando a latere aspetti legati al satanismo, messe nere, patti diabolici...‎

‎Gulisano Paolo‎

‎Re Artù. La storia, la leggenda, il mistero‎

‎br.‎

‎Terramoccia I. (cur.)‎

‎Isola del Giglio. Storia, cronaca, curiosità‎

‎brossura‎

‎D'Onofrio Francesca‎

‎In viaggio con la valigia rossa. Indagine casuale e semiseria sulla sessualità delle italiane di oggi‎

‎br. Questo libro pone - con humor e leggerezza - a tutte le donne alcune domande circa il modo di vivere il proprio corpo e la propria sessualità. L'indagine "casuale e semiseria" dell'autrice si svolge in forma di racconto: Francesca D'Onofrio - psicologa e psicoterapeuta, a lungo insegnante di educazione sessuale nelle scuole - è oggi una consulente di La Valigia Rossa, un'azienda di sole donne "con cuore sociale" che vende cosmetici e accessori per una sessualità femminile sana, libera e soddisfacente.‎

‎Lopardi Maria Grazia‎

‎Il Graal custodito dai Templari. La luce del cielo notturno‎

‎ill. Un percorso sulle molteplici vie della Tradizione, un saggio su temi affascinanti che non passano mai di moda. Quello della Lopardi è un viaggio non affidato alla mente razionale, perciò non si sviluppa secondo logica, seguendo il filo di un ragionamento verso la conclusione, ma piuttosto procede in modo non lineare, guidato dall'intuizione, da una guida interiore. Il lettore è invitato a compiere, insieme all'autrice, delle esplorazioni alla ricerca di una verità che avrà valore solo quando interiormente diverrà la Verità. Maria Grazia Lopardi, infatti, non cerca di ricondurre il tutto a una costruzione organica e compatta, ma lascia tracciato il percorso delle sue intuizioni, tra una ricerca e l'altra, delle svolte che coincidenze straordinarie hanno dato alla sua vita. A volte si è trattato di piccole, ripetute banalità che sono assurte al ruolo di coincidenze significative, suggerimenti di una sorgente interiore di conoscenza, come quando le è sembrato palese cosa sia il Graal e da dove derivi questa parola che nei secoli ha indicato l'irraggiungibile meta di ogni cercatore del divino.‎

‎Markale Jean‎

‎Il Cristianesimo celtico e le sue sopravvivenze popolari‎

‎br. Come fu possibile la cristianizzazione dei Celti? Che fine ha fatto l'antica religione druidica? Perché l'Irlanda, mai romanizzata, accettò di buon grado la nuova religione? La morte e la resurrezione del Cristo, afferma Jean Markale, non fecero che confermare la ricerca pagana dell'Altro Mondo, e il druidismo accettò quello che a quell'epoca era solo il messaggio evangelico. Grazie a una vera e propria fusione, soprattutto nella Bretagna armoricana, nell'Isola di Bretagna e in Irlanda, scaturì il Cristianesimo celtico, con le sue diocesi abbaziali, il suo monachesimo, i suoi santi eroici, il pelagianesimo, i vescovi itineranti, i pellegrinaggi pro amore Dei, l'integrazione delle donne nel culto, il digiuno contro Dio. Oltre a tanti altri elementi, la pratica della confessione e la concezione del Purgatorio provengono dai Celti: nell'Alto Medioevo l'Irlanda non fu forse il fermento spirituale necessario alla nuova cristianizzazione del continente? Combattuto dalla Chiesa romana per le sue tendenze libertarie, il Cristianesimo celtico conoscerà diverse forme di evoluzione che segneranno profondamente il mondo cristiano nel suo complesso. Ai nostri giorni, nelle campagne, soprattutto nella Bretagna armoricana, Jean Markale ha scoperto le sopravvivenze popolari di questo Cristianesimo, sia nel calendario sia nel culto dei santi e nei santuari.‎

‎Pasini Ermanno‎

‎L'ape, l'uomo e la Romagna‎

‎ill., ril. Questo libro di Ermanno Pasini - uno dei grandi educatori e operatori culturali della Romagna dei nostri anni - nasce da due fondamentali contesti: la passione dell'autore per il mondo affascinante delle api, in un ambiente sociale fortemente motivato dalla nascita in Romagna, fin dal 1895, dell'apicoltura razionale: un ambiente e una passione che assicurano all'autore una vasta conoscenza intorno alla vita dell'alveare e alle interazioni tra il lavoro dell'uomo e il lavoro dell'ape; la cultura del dialetto, nella quale Ermanno Pasini (non a caso promotore e presidente dell'Istituto Friedrich Schürr) ha speso parte significativa del suo impegno culturale: i modi di dire, le frasi idiomatiche, i proverbi, gli aneddoti relativi al mondo delle api e alla millenaria pratica dell'apicoltura funzionano da stimolo continuo per approfondire la conoscenza del mondo delle api e per ricostruire lo sviluppo storico dell'apicoltura razionale in Romagna.‎

‎Baldini Eraldo‎

‎I riti della tavola in Romagna. Il cibo e il convivio: simbolismo, tradizioni, superstizioni‎

‎ril. Mangiare non è mai stato solo "nutrirsi", cucinare non è mai stato solo "preparare il nutrimento". Questo libro, il primo del suo genere dedicato alla terra di Romagna, ci racconta i valori simbolici riservati agli alimenti e ai cibi, il loro uso (spesso rituale) nei momenti e nelle occasioni particolari dell'anno e della vita, le tradizioni e le superstizioni che accompagnavano la loro preparazione, la loro conservazione e il loro consumo. Ne emerge un universo affascinante, che ci riconduce a una società in cui, nonostante la povertà materiale, mangiare rappresentava un importante fatto sociale, culturale, rituale, legato intimamente ai percorsi ciclici del tempo delle stagioni e del tempo dell'uomo.‎

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