Professional bookseller's independent website

‎Pauperism‎

Main

Number of results : 695 (14 Page(s))

Previous page 1 [2] 3 4 5 6 7 ... 14 Next page

‎-0‎

‎PIA CASSA DI PRESTITO GRATUITO‎

‎In 16, pp. 8. Br. ed. Proposta per la costituzione di un'opera pia al fine dare prestiti gratuiti ai bisognosi, da costituirsi un ogni parrochia.‎

‎-0‎

‎SOCIETA' DI S. VINCENZO DE' PAOLI. Consiglio particolare di Napoli. Resoconto dell'anno 1871.‎

‎In 8, pp. 8. Br. ed.‎

‎-0‎

‎STATUTO ORGANICO DEL CONSERVATORIO DI S. AGOSTINO IN SANTA MONICA DI NAPOLI‎

‎In 8, pp. 24. Br. ed. Regolamento per questo pio istituto fondato in Napoli nel 1822 allo scopo di accogliere fanciulle orfane.‎

‎-0‎

‎STATUTO ORGANICO DEL PIO ISTITUTO denominato Conservatorii riuniti di S. Maria Antesaecula e dei SS. Giuseppe e Teresa in Napoli.‎

‎In 8, pp. 40. Br. ed. Statuto e regolamento di questo educandato per fanciulle orfane di famiglie povere.‎

‎-0‎

‎STATUTO ORGANICO DELLA CONGREGAZIONE di carita' del comune di Marano. Circondario di Pozzuoli. Provincia di Napoli.‎

‎In 8, pp. 26. Br. ed. Congregazione sorta con il precipuo scopo di amministrare i beni destinati ai poveri e che aveva altresi' l'amministrazione di altre opere pie quali: Chiesa dell'Annunziata; Chiesa dello Spirito Santo; Monte di S. Maria, tutte in Marano.‎

‎/‎

‎Manifesto del Vicariato contenente varie provvidenze relativamente agli oziosi, vagabondi e mendicanti.‎

‎29 dicembre 1792. Ottimo esemplare, a pieni margini in barbe. Editorialmente privo di brossura, pp. 4 nn., in 4° (31,5 x 21 cm.)‎

‎0‎

‎Costituzione pel Conservatorio detto degli orfani‎

‎Quaderno manoscritto in 8 grande, vergato con chiara grafia al recto e al verso, di 8 cc. (16 pp.) comprendente anche un fascicolo di Estratto delle primiere costituzioni degl'orfani per l'ordinaria pratica in case, anch'esso manoscritto, di 9 cc., con il regolamento dell'orfanotrofio di Ravenna in nove punti. I fanciulli ammessi devono essere di preferenza orfani di padre e madre, senza parenti che li possano mantenere, con un attestato che certifichi la sana e robusta costituzione. All'eta' di diciotto anni devono essere congedati: 'e' preciso dovere d'ogni orfano l'ubbidire e rispettare i superiori ed il ricevere con rassegnazione e umilta' le ammonizioni, ed i castighi [...] Guai a quegli orfani che ardiscono con parole, con atti, gesti, mancare al rispetto e alla subordinazione dovuta ai loro superiori. Guai a quelli che dovessero rifiutarsi di ricevere le punizioni, i castighi'. Se l'orfano dovesse rifiutare la punizione, gliene sara' inferta' una ancora piu' grave e potra' persino essere cacciato dall'orfanotrofio e sottoposto 'alle misure terribili che la legge prescrive in propositi di discoli, vagabondi, oziosi, disutili'. E' poi descritto il modo in cui deve svolgersi la giornata dell'orfano con l'uscita mattutina per recarsi al lavoro nella bottega in cui e' impegnato: qui 'ubbidira' al rispettivo superiore, e padrone di bottega, onde procacciarsi il suo amore, ed impegnarlo maggiormente ad insegnargli con carita' quell'impiego od arte a cui si applica'. Non potra' trattenere per se' la paga che gli spetta ma consgnarla nelle mani del rettore dell'orfanotrofio.‎

‎0‎

‎D'ordine dell'Illustrissimo Signor Conte Alfieri di S. Martino marchese di Sostegno... si notifica a tutti i capitani de' Quartieri... che debbano riconoscere ed attentamente indagare in tutte le case... se si trovino alloggiate o altrimenti ricoverate Persone sfaccendate...‎

‎In 4, pp. (2) + (2b). Stemma e capolettera figurato xilogr. alla prima p. Ordinanza con cui si stabilisce la possibilita' di alienare fondi 'per lo piu' di poco valore' il cui ricavato sara' destinato alla Congregazione primaria generalissima di carita' di Torino.‎

‎0‎

‎D. Filippo Tana Marchese d'Entraque, e di Verolengo, Conte di Limone e Santena...‎

‎Manifesto (cm. 30,5 x 39). Stemma e capolettera fig. xilog. Piega nel mezzo. Alcune mancanze ai margg. sup. e inf. della c. Ordinanza con cui si vieta a qualunque cittadino di insultare od oltraggiare le Guardie degli Ospedali di Carita' quando queste vanno alla ricerca dei mendicanti e questuanti, tanto meno di dar loro 'impedimento nel loro Uffizio ne' di togliergli dalle mani con forza, o con minacce, ne' di contribuire in qualunque altro modo alla fuga di detti questuanti'. Allo stesso modo i locandieri e i proprietari di case non potranno impedire alle guardie l'accesso alle abitazioni durante la caccia ai mendicanti stessi.‎

‎0‎

‎Instruction sur les soupes e'conomiques adresse'e aux six Pre'fets de la 27o division militaire par l'administrateur ge'neral‎

‎In 4, pp. (4) con tavv. sinott. n.t. Br. ed. Interessante circolare inviata dall'amministratore generale della 27o Divisione militare ai sei prefetti in merito alle sostanze alimentari da usarsi per le minestre economiche che devono costituire il nutrimento dei poveri negli ospizi e negli ospedali e dei carcerati, secondo le indicazioni del filantropo conte di Rumphort. Di particolare interesse le tabelle indicanti le porzioni che si ottengono con determinate quantita' di ingredienti e la spesa corrispondente.‎

‎0‎

‎La Congregazione primaria generalissima di carita' in Torino sedente...‎

‎In 4, pp. (2) + (2b). Stemma e capolettera figurato xilogr. alla prima p. Ordinanza con cui si stabilisce la possibilita' di alienare fondi 'per lo piu' di poco valore' il cui ricavato sara' destinato alla Congregazione primaria generalissima di carita' di Torino.‎

‎0‎

‎La Congregazione primaria generalissima di carita' in Torino sedente...‎

‎In 4, pp. (2) + (2b). Stemma e capolettera figurato xilogr. alla prima p. Ordinanza firmata dal conte di Brusasco che stabilisce che ogniqualvolta alcun 'Ospizio o Congregazione di Carita' stimi di divenire ad acquisti di stabili, od impieghi, debba preventivamente ricorrere a Noi per ottenerne il permesso, spiegando la qualita', quantita', situazione, prezzo, e verosimile reddito de' Beni da acquistarsi'. Allo stesso modo le Opere Pie, prima di intraprendere lavori di ristrutturazione ed ampliamento delle sedi, devono 'ricorrere a Noi e giustificare la necessita', od utilita', la qualita', e quantita' della fabbrica da costruirsi, od ampliarsi'.‎

‎0‎

‎Manifesto di S.E. il Signor Governatore proibitivo a chi si sia d'insultare & oltraggiare le Guardie dello Spedale in occasione che vanno in cerca de' Mendicanti in data de' 17 Luglio 1739‎

‎In 4, pp. 4. Stemma xilogr. e capolettera. Manifesto che proibisce di insultare e oltraggiare i pubblici Officiali in cerca di mendicanti: 'alcuni poco zelanti del ben pubblico... si fanno lecito d'insultare, e maltrattare in parole, ed in fatti le Guardie dello Spedale di Carita', in occasione che vanno in cerca de' Mendicanti, anzi che cert'uni sono gionti a tal segno di toglierli a viva forza dalle lor mani nell'atto... che li conducevan a detto Spedale...'.‎

‎0‎

‎Manifesto senatorio con cui si dichiara, che gli Ospizj, e le Congregazioni di carita' debbano in tutte le occorrenze gioire del beneficio stesso, che dalle generali Regie Costituzioni viene espressamente accordato ai poveri‎

‎In 4, pp. (4). Stemma xilogr. al fr. Capolettera figurato xilogr. Manifesto a firma Pozzi con cui si stabilisce come ospizi e congregazioni di carita' eretti 'o che si erigessero in avvenire, debbano gioire del beneficio de' poveri in tutte le occorrenze, e per le cause istesse per cui dalle Generali Regie Costituzioni ne viene ai poveri medesimi accordato il privilegio'.‎

‎0‎

‎Memoria sulla necessita' di avvisare ai mezzi inde isbandire la mendicita' letta nella tornata del di' 11 dicembre 1827 della Regia Camera d'Agricoltura e di Commercio di Torino da un Membro della medesima‎

‎In 8, pp. 45 + (1) + (2b). Br. muta coeva. Discorso sulla necessita' di porre un argine al fenomeno della mendicita'. Scrive l'A. nell'incipit: 'Siamo circondati, siamo giornalmente assediati dagli accattoni; e tale e' il loro numero che, anche nella supposizione che tutti fossero veramente poveri e non viziosi, non sarebbe pero' possibile di avere ne' i mezzi ne' il tempo di fermarsi con tutti, e di soccorrerli tutti'. Tra la folla di persone che chiede l'elemosina alcuni sono 'veramente poveri, malaticci, incapaci di lavoro, degni percio' di tutta la nostra miserazione', altri invece 'sono viziosi che non vogliono far niente. Nel primo caso la societa' e' tenuta rigorosamente a soccorrrerli, ed a soccorrerli con ogni maniera di carita': nel secondo poi non si deve assolutamente ne' tollerare ne' autorizzare cotanta scioperataggine'. Tuttavia l'uomo benefico deve guardare 'questi esseri degenerati come particolarmente degni della sua compassione. Sono essi senza dubbio da compatire perche' sono viziosi, e si deve tentare ogni sforzo per ricondurli nel buon sentiero e far perdere loro le cattive abitudini'. L'A. propone quindi di ripartire dalle provvidenze, cadute in disuso ma non abrogate, emanate da Vittorio Amedeo II nel 1716-17 per la fondazione degli istituti di carita'. Se all'interno degli stabilimenti 'l'indolenza viene convertita in attivita'', si puo' risparmiare sulla gestione degli stessi ed ovviare al piu' grave dei problemi, ovvero la necessita' di reperire fondi troppo ingenti in grado di sostenere simili strutture. I profondi cambiamenti in atto nella societa' piemontese e l'inadeguatezza degli antichi provvedimenti settecenteschi, cui pure viene fatta menzione in questo scritto, tornano al centro del dibattito nella societa' carloalbertina. Si incomincia a pensare che la sola repressione non possa essere risolutiva e che a questa debba associarsi anche l'idea di assistenza. Sara' in particolare Ilarione Petiti di Roreto a dare maggior respiro a questi temi, entrando cosi' di diritto tra i teorici delle riforme ottocentesche a livello europeo. Certo stava realizzandosi a Torino un fenomeno di inurbamento da parte dei ceti poveri agricoli dello Stato Piemontese simile a quello di altre capitali europee, con la differenza che questa massa di diseredati non arrivava a Torino attratta da possibilita' di lavoro nella nascente industria, che qui non esisteva ancora, bensi' attratta dalle strutture di assistenza, inensistenti o quasi nelle altre citta' dello stato. Cfr. Levra, Il controllo sociale nell'800..., p. 180 cit. in La scienza e la colpa, 1985.‎

‎0‎

‎Provvedimenti relativi all'amministrazione degl'Istituti di Carita' e di Beneficenza nei regj stati di terraferma‎

‎In 8, pp. 157 + (3b) con tavv. sinott. n.t. Stemmi xilogr. n.t. Legatura in mz. pl. coeva con caratteri e filetti oro al d. Raccolta di norme e statuti relativi all'amministrazione degli Istituti di Carita' del Regno di Sardegna. Ottimo esemplare. Einaudi, II, 5063, p. 752.‎

‎0‎

‎Regolamento fondamentale per la pia casa di soccorso, ricovero e lavoro. Ai mendici della citta', territorio e provincia di Torino‎

‎In 8, pp. 26. Br. ed. con dec. tip. ai p. Regolamento della pia societa' provinciale di soccorso, ricovero e lavoro di Torino, nata con l'intento di fornire assistenza 'ai poverelli per il loro maggior bene temporale e spirituale' e bandire, quindi, 'la mendicita' da questa citta' e provincia, e toglierne i malori che vengono dall'ozio, fatali agli stessi vagabondi, ed alla civile societa''. A tal scopo la societa' procura che 'mentre gl'inabili al lavoro hanno gli alimenti e soccorsi necessari, gli abili (ed in particolare i giovani) siano allettati a lavorare con ragionamenti, esempj, retribuzioni, secondo la varieta' delle circostanze in cui si trovano i ricoverati'. L'Istituto, caldeggiato dall'aristocrazia piemontese, entro' in funzione nel 1840. Pur avendo una dichiarata funzione assistenziale, i ferrei regolamenti, la disciplina, l'impossibilita' pressoche' totale di poter uscire una volta appreso un lavoro e trovato qualcuno che si accollasse la responsabilita' della dismissione, si traducevano in una esasperata ricerca dei modi per emendare la grande colpa della devianza. Roccia, Assistenza e internamento: Il Ricovero... p. 192, cit. in: La scienza e la colpa, 1985.‎

‎0‎

‎Regolamento fondamentale per la pia casa di soccorso, ricovero e lavoro ai mendici della citta', territorio e provincia di Torino approvato con Reale Decreto del 16 agosto 1850‎

‎In 16, pp. 28. Firma di possesso al p. ant. Aloni al p. ant. Br. ed. con ill. xilogr. ai p. Regolamento del ricovero di mendicita' della provincia di Torino emanato da Vittorio Emanuele II, destinato a 'ricevere gli accattoni dell'intiera Provincia dell'uno e dell'altro sesso, di ogni eta', validi, ed invalidi, nati o residenti da 10 anni nella Provincia di Torino'. La Torino di questi anni non e' ancora la citta' abitata dalle 'classes dangereuses' descritte da Fregier. I poveri piemontesi stavano al loro posto ma, nonostante cio', incomincia a delinearsi, verso la meta' del secolo, un ammodernamento delle strutture assistenziali e, soprattutto, accanto all'idea settecentesca di una devianza voluta e viziosa, iniziano a comparire cause di ordine strutturale, come la disoccupazione, le crisi produttive, la fluttuazione del mercato. Accanto al concetto di reclusione si intravede quello di rieducazione. Levra, Il controllo sociale..., p.179 cit. in La scienza e la colpa, 1985.‎

‎0‎

‎Regolamento interno approvato con deliberazione 20 luglio 1909 della Commissione Provinciale di Beneficenza di Torino e pianta organica dei funzionari della Pia Opera approvato con deliberazioni 2 marzo e 25 maggio 1909‎

‎In 8, pp. 57 + (2) + (1b) con 1 tav. sinottica n.t. Lievi danni rip. al d. Br. ed. Regolamento interno e pianta organica dei funzionari della Pia Opera della Commissione Provinciale di Beneficenza di Torino. Si individuano le funzioni dei vari organi che compongono la commissione: presidente e vicepresidente, direttore di spirito (colui che provvede che 'i Ricoverati abbiano una conveniente istruzione religiosa e morale'), il direttore di segreteria, il direttore della contabilita', il direttore dell'economia interna ed esterna, il direttore dei lavori, il direttore del contenzioso, che esprime il proprio parere 'ogni qual volta si sollevi qualche dubbio o questione giuridica che possa interessare il ricovero', il direttore sanitario, il direttore delle questue e beneficiate, i visitatori che hanno il compito 'di vegliare sull'osservanza dei regolamenti e di promuovere il benessere morale e materiale dei Ricoverati', il comitato per l'accettazione definitiva ed il licenziamento dei ricoverati, commissioni, cooperatori di carita', ecc.‎

‎0‎

‎Regolamento mandato osservarsi da S. M. Carlo Alberto Re di Sardegna nel Regio ospizio degli orfanelli di San Lucifero. Eretto e fondato dal fu Re Carlo Felice I. LEG. CON: Regio editto col quale S. M. prescrive per gli Istituti di carita' un sistema economico...24 dicembre 1836. LEG. CON: Regolamento per il srvizio economico e finanziere degli istituti di carta'. Torino addi 21 dicembre 1850‎

‎3 opere leg. in 1, in 8, pp. 36; 187 ed altri  6 regii editti di analogo argomento. Interessante regolamento di questo orfanatrofio cagliaritano, sorto nel 1826, dalla trasformazione dell'ospizio San Lucifero in ricovero per orfanelli su iniziativa di Carlo Felice. In seguito verra' ancora trasformato in scuola di arti e mestieri (1884) e poi in Istituto industriale (1931).‎

‎0‎

‎Relazione del Pio Istituto di S. Michele a Ripa Grande eretto dalla santa memoria di PP. Innocenzo XII‎

‎In 4, pp. XX + LXVI. Titolo al f. in rosso e nero, inc. all'acquaf. al f. con allegoria inc. da Ant. Fiori. Cart. coeva. Importante regolamento di questa complessa struttura assistenziale e carceraria romana. Promossa dagli Odescalchi e allestita in uno dei suoi palazzi alle spalle del Porto di Ripa Grande, fu destinata inizialmente all'assistenza degli orfani. Innocenzo XI Odescalchi, nel 1693,  implemento' la struttura concentrandovi altrew categorie di diseredati sino ad allora ospitati altrove. Clemente XI amplio' la struttura concentrandovi anche il carcere per i minorenni e Clemente XII vi aggiunse il carcere femminile con un ampliamento su progetto del Fuga. Questa importante relazione rappresenta in realta' il regolamento stabilito per le varie categorie di ospiti della struttura: i vecchi; le vecchie; zitelle orfane; ragazzi (orfani); ragazzi in cacere correzionale. Sono indicate le norme per il vestiario, le attivita', il cibo, le attivita' lavorative ecc. A titolo d'esempio, nella parte dedicata al correzionale, cosi' si parla del vitto: 'Il loro vitto ordinario consiste in due pagnotte e mezza in tutto il giorno, piu' bruno delle altre comunita', in mezza foglietta foglietta di vino e la mattina in una minestra con sola pietanza di tre ocie di carne nei giorni di grasso e di salumi ne' giorni di magro e le sere del venerdi' sabato e vigilie dell'anno e di tutta la quaresima soli frutti o freschi o secchi ...'.‎

‎0‎

‎Signori Sindaci e Segretario della Communita' di... volendo S. S. Maesta' sempre piu' intenta al sostegno dell'Opera dignissima istituita delle Congregazioni di Carita'...‎

‎Manifesto in 4 stampato al solo recto. Stemma xilogr. Antica data manoscritta con grafia coeva. Testo che accompagnava una tabella in cui si davano prescrizioni agli Ufficiali delle congregazioni di carita' di prendere nota di vari dati relativi ai ricoverati della congregazione stessa e dei mendicanti che chiedevano asilo.‎

‎0‎

‎Signori Sindaco, e Consiglieri della Comunita' di... volendo sua maesta', che in ogni Citta', e Luogo della Provincia si mantenga in buon essere... la Congregazione di Carita'...‎

‎In 4, pp. 4. Stemma xilogr. alla prima p. Ordinanza firmata dall'intendente Chiaveroti con cui si stabilisce come Carlo Emanuele III debba essere 'distintamente informato su fatto delle opere caritative, che si trovano erette nelle citta', e luoghi della provincia, sia per li ospedali delli ammalati, che d'altro genere'. Sono stabilite quindi tutte le informazioni relative alle Congregazioni di carita' e alle altre opere caritative che devono essere fornite all'intendenza (redditi degli ospedali, numeri del personale salariato impiegato nella struttura, nomi dei benefattori, ecc.).‎

‎0‎

‎Stabilimento della Congregazione primaria e generalissima nella citta' di Torino per gli ospizi, e Congregazioni di carita'‎

‎In 8, pp. 35 + (1b). Br. rifatta con carta d'epoca. Stemma xilogr. al fr., capilettera xilogr. Elenco di norme per la gestione delle attivita' delle congregazioni di carita' torinesi. Ciascuna congregazione dovra' ogni sei mesi render conto della somma totale di denaro raccolto sia attraverso le private beneficenze sia attraverso le elemosione delle messe domenicali e inoltre 'se la distribuzione delle limosine si e' fatta in pane, se alla distribuzione del pane si e' premessa la Dottrina Cristiana, se si sono diligentemente esaminati i passaggieri, e come si siano discacciati i vagabondi [...], il numero degli ammalati sovvenuti negli ultimi sei mesi, e qual sia stata per loro la spesa fatta dalle Signore di Carita'...'. Bibl. Senato della Repubblica, 3318.‎

‎[ANARCHIE]‎

‎Adresse du club du café national à MM. les administrateurs du département de la Gironde, concernant les armoiries‎

‎Bordeaux, Impr. du club du café national, s.d. in-8, 4 pp., dérelié.‎

‎La loi concernant les armoiries est éludée par la "vanité féodale".On joint à la suite :Pétition patriotique, adressée à l'Assemblée nationale, et soumise à l'examen des cinquante-neuf autres districts, Paris, Impr. de Hérault et se vend à Bordeaux, chez Paul Pallandre jeune, (s.d.), 8 pp.,Les citoyens affichent leur mécontentement et leur désillusion ("nous sommes libres, mais sommes-nous heureux?") face à la tournure prise par les événements : des administrateurs corrompus, les créancier de l'Etat inquiets, les capitalistes cachent leur monnaie, le numérarire a disparu, le rentier attend son paiement, la misère du peuple et le chômage rongent le pays. L'Assemblée est priée de remettre de l'ordre dans l'Etat.Martin & Walter, Anonymes, 13852‎

Bookseller reference : 206228

‎[ARTISTES AUX CHAMPS]‎

‎Commission de l'instruction publique. Architecture rurale extrait du registre des arrêtés du comité de Salut public de la Convention nationale, du treizième jour du mois de Floréal, l'an deuxième de la République‎

‎Paris, Impr. de la Commission de l'Instruction publique, (An II) in-8, 10 pp., en feuilles. Quelques mouillures claires.‎

‎La pemière partie de la brochure (p. 1 et 2) appelle les artistes à concourir à l'amélioration du sort des habitants des campagnes en construisant des fermes plus salubres tout en tenant compte de la destruction des châteaux féodaux. La seconde partie (p.3 à 10), demande aux mêmes artistes de participer à l'instruction publique dans les campagnes; d'élaborer des fermes plus commodes et plus sûres (les toits en chaume facilitent les incendies ); les granges doivent être plus fonctionnelles et attirer l'oeil par la beauté de leur construction. Cette mobilisation des corps de métiers urbains au service de la paysannerie est aussi conçu comme un acte d'égalité et de justice.‎

Bookseller reference : 206416

‎[ARTISTES PAUVRES]‎

‎Loi relative aux secours provisoires à accorder aux artistes pauvres. Donnée à Paris, le 12 septembre 1791‎

‎Beauvais, Desjardins, 1791 in-4, 3 pp.‎

‎Copie conforme signé par les administrateurs du Directoire du Département de l'Oise.‎

Bookseller reference : 664950

‎[ASSEMBLÉE NATIONALE] CRILLON (François-Félix-Dorothée des Balbes de Berton, duc de)‎

‎Première (et seconde) section du rapport du Comité central de l'Assemblée nationale dans la séance du 26 décembre (1790)‎

‎Paris, Impr. Nationale, s.d. in-8, 24 pp., en feuilles‎

‎La première section du rapport présente la liste des travaux à aborder avant la réunion de l'Assemblée législative : impositions, haute-cour martiale, les auxiliaires des Gardes nationaux, système général des secours. La seconde section (à partir de la p. 9) aborde les questions à terminer avant la prochaine législature : loi sur les successions, ordres de chevalerie, assignats, dispenses de mariage, commissaires des guerres, prisons d'Etat, etc.Martin & Walter, I, 8908‎

Bookseller reference : 206273

‎[ASSISTANCE AUX MALADES]‎

‎Ordonnance du Roy pour servir de passe-port et sauf-conduit aux prestres & autres personnes allans assister les malades dans les villages ; avec deffences aux gens de Guerre de les troubler, sur peine de la vie‎

‎A Paris, chez Jean de La Caille, (1652) in-4, 8 pp. dérelié.‎

Bookseller reference : 225415

‎[ASSISTANCE]‎

‎Arrest du Conseil d'Estat du Roy du 25 février 1710. Par lequel il est ordonné que les fondations ou legs qui ont été ou pourront être faits, tant pour fournir le boüillon, & autres nécessitez des pauvres malades des paroisses, que pour les écoles de charité, seront exempts du payement des droits d'amortissement. Extrait des registres du Conseil d'Estat‎

‎Paris, Veuve Saugrain & P. Prault, s.d. (1710) in-4, 3 pp., en feuille.‎

Bookseller reference : 207038

‎[ASSISTANCE].‎

‎Statistique de la France publiée par le ministre de l'agriculture et du commerce. Administration publique‎

‎Paris, Imprimerie royale, 1843 in-folio, XIII pp., 466 pp., broché sous couverture imprimée, non coupé. Dos fendillé.‎

‎Premier volume (un second parut en 1844) qui ne concerne que les établissements de bienfaisance : 1. Enfants trouvés. - 2. Hôpitaux et hospices. - 3. Aliénés. - 4. Bureaux de bienfaisance. - 5. Monts-de-piété.‎

Bookseller reference : 230885

‎[ATELIERS DE CHARITÉ] LA ROCHEFOUCAULD-LIANCOURT (François-Alexandre-Frédéric de)‎

‎Rapport fait au nom du Comité des Finances, d'Agriculture et Commerce, des Domaines et de Mendicité, le 16 juin 1791‎

‎Paris, Imprimerie Nationale, 1791 in-8, 16 pp., broché.‎

‎L'auteur, député de Clermont-en-Beauvaisis, fait le point sur la gestion de ateliers de charité alors en pleine expansion.Martin & Walter, III, 19399. LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 6610

‎[AVRIL (J.-B.)]‎

‎Département de la Nièvre. Extinction de la mendicité. Opinion d'un membre de la commission nommée pour étudier cette question.‎

‎Nevers, Fay, 1843. in-8, 58pp. Broché, couverture de papier fin, encadrement typographique.‎

‎L'auteur analyse les actions des villes voisines (Moulins...) ou plus éloignées (Strasbourg...) et propose des solutions "panachées". - Couverture salie, fragile.‎

Bookseller reference : 6771

Livre Rare Book

Librairie Devaux
Moulins France Francia França France
[Books from Librairie Devaux]

€36.60 Buy

‎[BOURG]‎

‎Organisation pour l'extinction de la mendicité‎

‎Bourg, Milliet-Bottier, 1850 in-8, 16 pp., broché.‎

‎LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 147203

‎[CASIMIR-PERIER (Auguste)]‎

‎Des sociétés de coopération et de leur constitution légale.‎

‎In-8, broché, couverture imprimée, 51 p., auréoles. Paris, Guillaumin, 1865.‎

‎Édition originale. Examen du projet de loi sur les sociétés de coopération. Le projet de loi est cité dans son intégralité (10 articles). Il est suivi d'un appareil de documents, en particulier l' "Acte pour consolider les lois relatives aux sociétés industrielles et de prévoyance du 7 août 1862".Selon l'exemplaire figurant à la B.M. de Grenoble, l'auteur de cette brochure est d'Auguste Casimir-Perier (1811 - 1876), ministre de l'Intérieur dans le gouvernement d'Adolphe Thiers, ardent partisan de la coopération et auteur de plusieurs ouvrages sur le sujet.‎

Bookseller reference : 24531

‎[CASIMIR-PERIER (Auguste)]‎

‎Des sociétés de coopération et de leur constitution légale.‎

‎In-8, broché, couverture imprimée, 51 p., auréoles. Édition originale. Examen du projet de loi sur les sociétés de coopération. Le projet de loi est cité dans son intégralité (10 articles). Il est suivi d'un appareil de documents, en particulier l' "Acte pour consolider les lois relatives aux sociétés industrielles et de prévoyance du 7 août 1862". Selon l'exemplaire figurant à la B.M. de Grenoble, l'auteur de cette brochure est d'Auguste Casimir-Perier (1811 - 1876), ministre de l'Intérieur dans le gouvernement d'Adolphe Thiers, ardent partisan de la coopération et auteur de plusieurs ouvrages sur le sujet.‎

‎[COMITÉ DE SALUT PUBLIC]‎

‎Le Comité de salut public aux autorités civiles et militaires, et à tous les citoyens‎

‎Paris, Impr. de la République, (An III) in-8, 2 pp., en feuille. Le haut de la page de titre est légèrement rogné, sans atteinte au texte.‎

‎De fausses lettres écrites au nom du Comité de salut public circulent dans les sections. Elles prétendent notamment que le Comité suspendra jusqu'à nouvel ordre la distribution de pain. Document signé, entre autres, par Cambacérès, Fourcroy, Merlin (de Douai), Rabaut, Treilhard.‎

Bookseller reference : 204860

‎[CONSEIL DES CINQ-CENTS]‎

‎Résolutions du Conseil des Cinq-Cents, séance du 26 vendémiaire an 8‎

‎Paris, Imprimerie nationale, (An 8) in-8, 12 pp., en feuilles. Légèrement défraîchie.‎

‎Nombreux sujets abordés. L'ordre du jour comprend notamment une discussion sur la liquidation des biens nationaux, plusieurs rapports sur la traite des Noirs, la surveillance des écoles publiques, les tribunaux de commerce, l'entreprise des eaux à Paris, etc.‎

Bookseller reference : 205821

‎[ETATS GÉNÉRAUX] LA VALLEE (Joseph)‎

‎Discours d'un philosophe à la nation française, la veille de l'ouverture des Etats Généraux, ou le ralliement des trois ordres‎

‎S.l., 1789 in-8, 42 pp. cousu.‎

‎Il faut ramener les Grands à leurs obligations, mais la noblesse est nécessaire à la gloire de la Nation. Le Tiers doit s'unir au clergé et à la noblesse dans un sentiment "d'estime réciproque et de mutuelle confiance".Tourneux, I, 902. Martin & Walter, III, 19742. LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 205805

‎[FRANCE RÉVOLUTIONNAIRE]‎

‎L' esclavage anéanti et la résurrection de la France aux représentants de la Nation‎

‎Paris, Impr. de Cailleau, 1789 in-8, 8 pp., dérelié. Bandeau typographique page 2.‎

‎"Clergé, Noblesse, Tiers Etat, tout n'est qu'un". "Nous touchons, ô Français! au moment heureux qui doit fixer irrévocablement notre bonheur; la France morte, ressuscite en cet instant".Martin & Walter, Anonymes, 6242.‎

Bookseller reference : 206046

‎[GARROS (Pierre-Ascension)]‎

‎Aperçu des travaux de la Manufacture générale des apprentis pauvres et orphelins‎

‎[Paris], Imprimerie d'Antoine Bailleul, s.d. (1819) in-4, 8 pp., dérelié.‎

‎Très rare.Ingénieur, Pierre-Ascension Garros (mort le 24 janvier 1823) était le directeur de cette institution que l'on peut un peu considérer comme l'ancêtre des Apprentis orphelins d'Auteuil. Les travaux proposés sont les suivants : reliure ; papeterie et réglure ; menuiserie ; ébénisterie ; dorure et vernissage ; confection du mastic de bitume.Aucun exemplaire au CCF.‎

Bookseller reference : 222912

‎[GARROS (Pierre-Ascension)]‎

‎Statuts et traité de société en commandite pour la fondation de la Manufacture générale des apprentis pauvres et orphelins, passé en acte public, par-devant Me Demaison et son collègue, notaires du Roi‎

‎[Paris], Imprimerie d'Antoine Bailleul, s.d. (1820) in-4, 16 pp., dérelié.‎

‎Très rare.Ingénieur, Pierre-Ascension Garros (mort le 24 janvier 1823) était le directeur de cette institution des Apprentis pauvres et orphelins, que l'on peut un peu considérer comme l'ancêtre des Apprentis orphelins d'Auteuil. En revanche, son histoire et son devenir sont très peu documentés.Aucun exemplaire au CCF.‎

Bookseller reference : 222916

‎[GERANDO (Baron Joseph Marie de)] ou DEGERANDO‎

‎Le visiteur du Pauvre; Mémoire qui a remporté le prix proposé par l'Académie de Lyon (...).‎

‎In-8, broché, couverture papier d'origine, pièce de titre imprimée, xij, 158 p. Paris, Louis Colas, Treuttel et Wurtz, 1820.‎

‎Edition originale, rare, de cet ouvrage fondateur que de Gérando composa suite au concours lancé en 1816 par l'académie de Lyon sur le thème: "Indiquez les moyens de reconnaître la véritable indigence et de rendre l'aumône utile à ceux qui la donnent et à ceux qui la reçoivent".L'auteur conteste les théories malthusiennes et jette les bases des principes de la politique sociale moderne, en particulier sur la question du "droit à l'assistance", de l'intervention de l'État, d'une meilleure coordination entre action publique et privée... Il oppose aux formes "oisives" de la charité une assistance "active", fondée sur la prévention et une aide adaptée à chaque besoin. Le "visiteur du pauvre", clef de voûte de ce système, est l'administrateur qui assure, en relation directe avec les assistés, le contrôle et l'application de ces mesures.En annexe, un modèle de livret pour le suivi de chaque pauvre ("Endéiamètre") et des textes législatifs de 1816 qui avaient dirigé le travail de Gérando.Cf. "Observer, normaliser et réformer la société du premier XIXe s.. J.-M. de Gérando (1772-1842) au carrefour des savoirs", Colloque, mai-juin 2012 à Lille, dir. J.-L. Chappey, C. Christen et I. Moullier.Quelques accrocs de papier à la couverture. Auréole claire en coin des premiers feuillets, quelques rousseurs.‎

Bookseller reference : 37103

‎[GERANDO (Baron Joseph Marie de)] ou DEGERANDO‎

‎Le visiteur du Pauvre; Mémoire qui a remporté le prix proposé par l'Académie de Lyon (...).‎

‎In-8, broché, couverture papier d'origine, pièce de titre imprimée, xij, 158 p. Edition originale, rare, de cet ouvrage fondateur que de Gérando composa suite au concours lancé en 1816 par l'académie de Lyon sur le thème: "Indiquez les moyens de reconnaître la véritable indigence et de rendre l'aumône utile à ceux qui la donnent et à ceux qui la reçoivent". L'auteur conteste les théories malthusiennes et jette les bases des principes de la politique sociale moderne, en particulier sur la question du "droit à l'assistance", de l'intervention de l'État, d'une meilleure coordination entre action publique et privée... Il oppose aux formes "oisives" de la charité une assistance "active", fondée sur la prévention et une aide adaptée à chaque besoin. Le "visiteur du pauvre", clef de voûte de ce système, est l'administrateur qui assure, en relation directe avec les assistés, le contrôle et l'application de ces mesures. En annexe, un modèle de livret pour le suivi de chaque pauvre ("Endéiamètre") et des textes législatifs de 1816 qui avaient dirigé le travail de Gérando. Cf. "Observer, normaliser et réformer la société du premier XIXe s.. J.-M. de Gérando (1772-1842) au carrefour des savoirs", Colloque, mai-juin 2012 à Lille, dir. J.-L. Chappey, C. Christen et I. Moullier. Quelques accrocs de papier à la couverture. Auréole claire en coin des premiers feuillets, quelques rousseurs.‎

‎[GRAINS]‎

‎Extrait du registre des arrêtés du Comité de salut public de la Convention nationale du 7 fructidor an 3‎

‎Paris, Impr. de la république, An III in-8, 2 pp. Tache angulaire.‎

‎Des propriétaires et des cultivateurs refusent de livrer les grains de la nouvelle récolte sous prétexte que la loi les oblige à acquitter en nature leurs contributions et redevances. Or, les blés "étant de nécessité indispensable", ils doivent être partagés entre tous les individus de la société. Le Comité de salut public préconise un recours à la force armée.‎

Bookseller reference : 206143

‎[HOSPICES]‎

‎Instructions concernant l'administration et la comptabilité des hospices des bureaux de bienfaisance et des enfans trouvés, données le 8 février 1823, par son excellence le ministre de l'intérieur. Seconde édition, collationnée sur celle de l'imprimerie royale, et augmentée de l'ordonnance du 31 octobre 1821, sur la même matière‎

‎À Clermont-Ferrand, Thibaud-Landriot, 1823 in-8, 138 pp., broché, couv. papier orangée de l'époque. Dos décoloré.‎

‎LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 115802

‎[HÔPITAUX]‎

‎État général des unions faites des biens et revenus des maladeries léproseries, aumôneries & autres lieux pieux, aux hôpitaux des pauvres malades ; en exécution de l'édit du Roy du mois de mars ; & des déclarations des quinze du même mois, & vingt-quatre aoust 1693. Divisé par diocèses, & par ordre alphabétique‎

‎Paris, Denys Thierry, 1705 in-4, [2] ff. n. ch. (titre & privilège), 204 pp., [4] ff. n. ch. de table, basane havane, dos à nerfs cloisonné et fleuronné, armes au centre des plats, tranches mouchetées de rouge Petit travail de vers en pied. (reliure de l'époque).‎

‎Rare recueil juridique qui, derrière la sécheresse des notices, permet d'avoir un état des lieux assez détaillé des institutions hospitalières et de bienfaisance de la France du XVIIIe siècle. À la suite du texte (mais avant la table), se trouvent 9 édits et déclarations royales, en pagination séparée (mais faisant partie du volume), portant sur l'Ordre du Carmel & de Saint-Lazare, auquel sont unies certaines maisons :1. Édit du Roy, donné en faveur de l'Ordre de Nôtre-Dame du Mont-Carmel & de S. Lazare de Jérusalem. Du mois de décembre 1672 (13 pp.). - 2. Édit du Roy, portant désunion des biens des maladeries, léproseries, & autres revenus cy-devant unis par édit du mois de décembre 1672 à l'Ordre de Notre-Dame de Mont-Carmel & de Saint-Lazare de Jérusalem. Donné à Versailles au mois de mars 1693 (8 pp.). - 3. Déclaration du Roy, en interprétation de l'édit du mois de mars 1693, portant désunion de l'Ordre de Nôtre-Dame du Mont-Carmel & de Saint-Lazare (...). Donnée à Versailles le 15 dravril 1693 (4 pp.). - 4. Lettres patentes, portant nomination des commissaires par Sa Majesté pour l'exécution de l'édit du mois de mars, & de la déclaration du 15 avril 1693 (3 pp.). - 5. Déclaration du Roy, en interprétation de l'&édit du mois de mars 1693 (...). Donnée à Versailles le vingt-quatre aoust 1693 (11 pp.). - 6. Arrest du Conseil d'État du Roy, portant prorogation de deux mois au délay pour la représentation des titres des prétendans droit aux maladeries & léproseries cy-devant unies à l'Ordre de Saint Lazare. Du deuxième septembre 1693 (3 pp.). - 7. Arrest du Conseil d'État, portant évocation des instances & demandes cy-devant pendantes en la Chambre royale, pour raison des corps de maladeries & autres lieux pieux (...). Du 6 mars 1695 (4 pp.). - 8. Mémoire pour messieurs les archevêques & évêques, intendans & commissaires départis dans les provinces, chacun dans l'étenduë de leurs diocèses & de leurs généralités, concernant l'exécution de l'édit du mars 1693 (...) (12 pp.). - 9. Déclaration du Roy, portant réglement pour l'administration & gouvernement des biens & revenus des maladeries, unis aux hôpitaux des pauvres malades. Donnée à Versailles le 12 décembre 1698 (11 pp.).Saffroy I, 4574.Exemplaire aux armes de Louis-Alphonse de Valbelle-Monfuron (1641-1708), évêque d'Alet de 1677 à 1684 puis de Saint-Omer de 1684 à sa mort. Cette provenance est d'autant plus intéressante que le prélat s'était signalé par son oeuvre hospitalière : en effet, en 1699, il avait racheté les bâtiments de l’ancien Collège des Bons Enfants dont la fondation remontait au XIVe siècle et, sur le terrain, il ordonna la fondation, en 1702, de l'Hôpital général en face de l'église Saint-Sépulcre pour accueillir 150 enfants (pauvres ou orphelins).OHR 1737.L'ouvrage appartint à Joseph de Barbarin, avocat à Marseille (étiquette ex-libris contrecollée sur les premières gardes).‎

Bookseller reference : 223106

Livre Rare Book

Librairie Historique Fabrice Teissèdre
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Historique Fabrice Teissèdre]

€2,500.00 Buy

‎[HÔTEL DES INVALIDES]‎

‎Réflexions sur le projet de décret proposé par le comité militaire, relatif à la suppression de l'Hôtel des Invalides, auxquelles on a joint un extrait sur l'administration actuelle de l'Hospice de Greenwich. Par M. L. T‎

‎Paris, rue des Mathurins, n°12, 1791 in-8, 40 p., tableau in-t., dérelié.‎

‎« Depuis plus de 120 ans, on n'a pas cessé d'admirer cet asile de la vertu guerrière, où le Siècle de Louis XIV a déposé ce que les Arts avaient de plus sublime, où l'humanité a réuni toutes les consolations, tous les secours que la Patrie doit à ses vieux défenseurs ; plusieurs peuples voisins, frappés d'un si grand exemple, se sont empressés de le suivre. Les Anglais ont bâti l'Hospice de Greenwich, qui ne le cède pas en magnificence à l'Hôtel, & celui de Chelsea destiné pour les invalides de terre. ».Martin & Walter, Anonymes, 15455.‎

Bookseller reference : 166008

‎[INTÉRÊT GÉNÉRAL] SERVAN (Michel-Joseph-Antoine)‎

‎Adresse aux amis de la paix par M. Servan, ancien Avocat-Général au Parlement de Grenoble‎

‎S.l., 1790 in-8, 71 pp., broché.‎

‎Avocat général au Parlement de Grenoble (1764-1772), député à la Constituante, Servan se fit connaître par son célèbre "Discours sur l'administration de la justice criminelle en France" (1767) qui lui attira les éloges de Voltaire et de Buffon. Il s'en prend dans cette brochure à l'arrogance de la noblesse et des courtisans et à la rapacité du clergé. Il convient de "garantir les rois de la faiblesse qui les conduit aux abus de la puissance". Servan émigra en 1792.Martin & Walter, IV, 31460. LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 206537

‎[INTÉRÊT GÉNÉRAL] SERVAN (Michel-Joseph-Antoine)‎

‎Adresse aux amis de la paix par M. Servan, ancien Avocat-Général au Parlement de Grenoble‎

‎S.l., 1789 in-8, 68 pp., broché.‎

‎Avocat général au Parlement de Grenoble (1764-1772), député à la Constituante, Servan se fit connaître par son célèbre "Discours sur l'administration de la justice criminelle en France" (1767) qui lui attira les éloges de Voltaire et de Buffon. Il s'en prend dans cette brochure à l'arrogance de la noblesse et des courtisans et à la rapacité du clergé. Il convient de "garantir les rois de la faiblesse qui les conduit aux abus de la puissance". Servan émigra en 1792.Martin & Walter, IV, 31460. LIVRE NON DISPONIBLE À PARIS, VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT‎

Bookseller reference : 225983

Number of results : 695 (14 Page(s))

Previous page 1 [2] 3 4 5 6 7 ... 14 Next page