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‎FERNIER Robert‎

‎GUSTAVE COURBERT.‎

‎Pittore dell'Arte Viva. Prefazione di Ren Huyghe. Silvana, Milano, 1969. In-8 gr., tela edit., sovrac., pp. 140, con 127 ill. in b.n e colori nel testo. In buono stato (good copy).‎

Référence libraire : 19383

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

25,00 € Acheter

‎FERNIER Robert‎

‎GUSTAVE COURBERT. Pittore dell'Arte Viva. Prefazione di René Huyghe.‎

‎In-8 gr., tela edit., sovrac., pp. 140, con 127 ill. in b.n e colori nel testo. In buono stato (good copy).‎

‎Ferrabino, Aldo‎

‎L'Italia nella storia delle nazioni.‎

‎cm. 16 x 23,5, vi-48 pp. Opuscoli accademici 126 gr. vi-48 p.‎

‎Ferrai Lucia‎

‎La soggettività cyborg. Filosofia e cinema cyberpunk‎

‎br. Action movies come Terminator e Robocop, l'affascinante Blade Runner, gli inquietanti body horror di Cronenberg o la famosa trilogia di Matrix (1999): questi film esprimono, tramite immagini, spunti filosofici sulla nostra epoca che si inciampa nei fili elettrici. Il libro analizza la cinematografia cyberpunk attraverso lo sguardo del filosofo, evidenziando quegli elementi che fungono da metafore per una critica della cosiddetta postmodernità. La sensibilità cyberpunk si nutre di tre geniali invenzioni artistiche interpretabili dal punto di vista filosofico: la particolare ambientazione, il cyborg e il cyberspazio. L'ambientazione in un futuro distopico popolato da cinici antieroi viene così correlata alle trattazioni di Fredric Jameson (Postmodernism, 1984) e Franco Berardi (Mutazione e Cyberpunk, 1994) che ne fanno metafora del disagio dell'individuo postmoderno. Il cyborg invece, ibrido fantascientifico fra macchina e uomo, pone quesiti ontologici sul rapporto fra corpo e mente, sulla possibilità dell'intelligenza artificiale, sulla percezione della corporeità e della sessualità nella nostra epoca e infine sulla nozione di soggettività nel postmoderno.‎

‎Ferrai Lucia‎

‎La soggettività cyborg. Filosofia e cinema cyberpunk‎

‎br. Action movies come Terminator e Robocop, l'affascinante Blade Runner, gli inquietanti body horror di Cronenberg o la famosa trilogia di Matrix (1999): questi film esprimono, tramite immagini, spunti filosofici sulla nostra epoca che si inciampa nei fili elettrici. Il libro analizza la cinematografia cyberpunk attraverso lo sguardo del filosofo, evidenziando quegli elementi che fungono da metafore per una critica della cosiddetta postmodernità. La sensibilità cyberpunk si nutre di tre geniali invenzioni artistiche interpretabili dal punto di vista filosofico: la particolare ambientazione, il cyborg e il cyberspazio. L'ambientazione in un futuro distopico popolato da cinici antieroi viene così correlata alle trattazioni di Fredric Jameson (Postmodernism, 1984) e Franco Berardi (Mutazione e Cyberpunk, 1994) che ne fanno metafora del disagio dell'individuo postmoderno. Il cyborg invece, ibrido fantascientifico fra macchina e uomo, pone quesiti ontologici sul rapporto fra corpo e mente, sulla possibilità dell'intelligenza artificiale, sulla percezione della corporeità e della sessualità nella nostra epoca e infine sulla nozione di soggettività nel postmoderno.‎

‎FERRAND Henri‎

‎Le Vercors en 1900 (le royannais et les quatre montagnes, région du Mont-Aiguille, du Villard-de-Lans et des Grands-Goulets).‎

‎Textel 1988 Textel, 1988, 93 p., cartonnage éditeur sous jaquette, environ 29x22cm,‎

‎Réimpression de l'édition de 1904 chez A. Gratier et J. Rey. Merci de nous contacter à l'avance si vous souhaitez consulter une référence au sein de notre librairie.‎

Référence libraire : 105296

Livre Rare Book

Librairie Diogène
Lyon France Francia França France
[Livres de Librairie Diogène]

20,00 € Acheter

‎Ferrandi Maurizio‎

‎Der Nationalist. Ettore Tolomei. Der Erfinder des Alto Adige‎

‎ill., br. Una storia che non comincia con Ettore Tolomei. E che soprattutto non finisce con la sua morte. La controversa figura di Ettore Tolomei (1865-1952) e la sua ingombrante eredità spirituale sono da sempre motivo di contrasti e incomprensioni, persino di eclatanti atti dimostrativi, in quella terra cui egli stesso ha dato ufficialmente il nome. Impossibile, del resto, separare i destini dell'Alto Adige dalla vicenda politica e umana del geografo di origini trentine, che fu dapprima irredentista e infine fascista, e costantemente animato da un nazionalismo fervente, non privo di tratti fanatici. Senatore del Regno e alfiere dell'italianizzazione forzata del Sudtirolo, a partire dai primi anni venti Tolomei, da direttore del Commissariato alla Lingua e alla Cultura per l'Alto Adige, ebbe modo di portare a compimento l'opera di redazione della toponomastica italiana avviata già nel 1906 - dunque ben prima del Trattato di Saint-Germain e dell'avvento di Mussolini - con il celebre Prontuario, pubblicato dal 1916 e con nuove, successive versioni dalla Reale Società Geografica italiana. Toponomastica tuttora in vigore, che non cessa di rinfocolare antiche polemiche o di diventare occasione pretestuosa per minare qualsiasi progetto di reale convivenza tra lingue e culture diverse. A oltre trent'anni dalla prima pubblicazione, questa nuova e aggiornata edizione ripercorre minuziosamente la biografia di un uomo paradigmatico, figlio legittimo del suo tempo. Indaga una personalità a suo modo complessa, nella quale si riflettono i grandi avvenimenti che segnano la storia di un lembo di terra diventato teatro di uno scontro tra nazionalismi tuttora vivi e presenti nella cronaca quotidiana.‎

‎FERRANDIS TORRES Jose 1900 1948.‎

‎Exposición de Alfombras Antiguas Españolas. Catálogo general ilustrado.‎

‎Madrid Talleres Espasa Calpe 1933. Folio; 122 pp. con 11 ilustraciones y 52 láminas cuatro de ellas impresas en color. Encuadernación original en cartoné impreso. unknown‎

Référence libraire : Lista6-163

Biblio.com

Hesperia Libros
Spain España Espanha Espagne
[Livres de Hesperia Libros]

180,00 € Acheter

‎Ferrandis Torres, José‎

‎Los Vasos de la Alhambra. Publicado en el Boletín de la Sociedad Española de Excursiones. Tomo XXXIII‎

‎This is a very good softcover copy with light wear to spine tips. Generally clean, one faint museum handstamp on the front cover, otherwise completely clean. Text in Spanish. Illustrated in black & white with 10 photographic plates + figures in the text. 10" high X 8" wide, 31 pages. This book will be securely packed and shipped with tracking.‎

MareMagnum

Design Books
New York, US
[Livres de Design Books]

23,18 € Acheter

‎Ferrando Marco‎

‎Cento anni. Storia e attualità della rivoluzione comunista‎

‎br. Nel 2017 l'orologio della Storia segnerà un passaggio epocale. Nel mese di Ottobre, infatti, sarà passato un secolo da quando, nello sterminato ex impero zarista, un'incredibile forza popolare riuscì a trasformare in realtà quella che sembrava un'impresa impossibile: prendere il Palazzo d'Inverno e portare così a compimento il sogno di una rivoluzione comunista. Nel secolo trascorso da quel momento, tutto sembra cambiato, fuorché la necessità delle masse di tornare a recitare un ruolo di primo piano sul palcoscenico degli eventi mondiali, rovesciando il capitalismo, che tra disastri ecologici e guerre sanguinose sta riversando la propria crisi sulle condizioni dell'umanità e minaccia di trascinarla verso nuove catastrofi. Interrogando i cento anni che separano l'oggi dai fatti del 1917, Marco Ferrando indaga il cammino e l'evoluzione della lotta di classe, riflettendo sulle sue conquiste come sulle sue sconfitte.‎

‎Ferrante A. (cur.); Orsenigo J. (cur.)‎

‎Dialoghi sul postumano. Pedagogia, filosofia e scienza‎

‎br. Il volume promuove il dialogo fra settori di studio eterogenei (in particolare pedagogia, filosofia, letteratura, sociologia, etologia), al fine di proporre una riflessione transdisciplinare su come le prospettive postumaniste possono contribuire a riarticolare in profondità i differenti campi del sapere, modificandone logiche, linguaggi, criteri epistemologici, unità di analisi, metodologie di indagine, immaginari. L'obiettivo del testo è di riflettere criticamente sull'emersione di un nuovo paradigma culturale che si pone come alternativo sia a quello umanista sia a quello scientista e tecnocratico. Nello specifico, il volume ambisce a rendere conto della svolta postumanista e postantropocentrica che sta avvenendo tanto in filosofia quanto nelle scienze umane e della natura e di come questa svolta possa aiutare a interpretare le metamorfosi che caratterizzano lo scenario contemporaneo.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

19,00 € Acheter

‎Ferrante Elena‎

‎La frantumaglia. In appendice Carte 1991-2003. Tessere 2003-2007. Lettere 2011-2016. Ediz. ampliata‎

‎br. Questo libro ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di dare uno sguardo nei cassetti da cui sono usciti i suoi primi tre romanzi e poi i quattro capitoli dell'"Amica geniale", offrendo un esempio di passione assoluta per la scrittura. La scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori. Dice, per esempio, perché chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. Dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa film. Dice com'è complicato trovare risposte in pillole alle domande di un'intervista. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente. Dice dei suoi rapporti con la psicoanalisi, con le città in cui è vissuta, con l'infanzia come magazzino di mille suggestioni e fantasie, con la maternità, con il femminismo. Il risultato è l'autoritratto di una scrittrice al lavoro.‎

‎Ferrante Giovanna‎

‎Carlo Porta e il suo destino‎

‎brossura Il luogo è Milano, solo con qualche pennellata veneziana. La voce principale è quella del protagonista, che condivide con i lettori le conversazioni con la moglie, i colloqui con gli amici, e i suoi segreti monologhi interiori di quel suo spirito chiuso nel pudore. A coloro che vorranno scoprire la poetica di Carlo Porta, el scior Carlin offre parole che diventano immagini scandite dalla nobilitata lengua milanesa: i personaggi amati, per contro l'antipatia nei confronti di un certo tipo di blasonati e di alcuni rappresentanti del clero, e ancora le sue visioni. Accanto al poeta, l'uomo. Che si vede costretto ad abbandonare le sue carte e le sue rime per andare al lavoro, faccenda sgradevole ma alla quale provvede con la volontà sostenuta dal senso del dovere. Che si dedica con affetto e tenerezza alla famiglia, la moglie e i figli; che sa essere piacevole amico che offre cordiale ospitalità nella "Cameretta", una stanza della sua abitazione che diventerà luogo perfetto per discorrere di poesia e confrontarsi con intellettuali dallo spirito affine. Senza dimenticare di essere un'ottima forchetta, sempre che le pietanze siano - s'intende - meneghine. Carlo Porta, le vicende della sua vita, gli incontri, l'amore, le malinconie, gli entusiasmi; e quel suo sguardo, che lo rende attento testimone della società del suo tempo. La sua poesia, espressione della cultura e dell'identità ambrosiana che il suo genio restituisce ad alta voce.‎

‎Ferrara Antonio; Pianciola Niccolò‎

‎L'età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa 1853-1953‎

‎ril. Fra la guerra di Crimea e la morte di Stalin (1853-1953) circa trenta milioni di persone in Europa furono vittime di migrazioni forzate: intere popolazioni vennero espulse, deportate e ricollocate altrove, o costrette a emigrare. Il fenomeno interessò in particolare quell'"Europa di mezzo" divisa fino alla Prima guerra mondiale fra gli imperi zarista, tedesco, asburgico e ottomano e si concentrò soprattutto nella prima metà del Novecento, a partire dalle guerre balcaniche, raggiungendo il suo culmine per opera dei due grandi regimi totalitari sovietico e nazista. Con un amplissimo raggio d'osservazione, che va dalla Russia asiatica ai profughi istriani di casa nostra, il volume affronta per la prima volta in maniera complessiva questo drammatico fenomeno che, spesso intrecciandosi a pratiche di pulizia etnica e a episodi di sterminio, ha accompagnato la faticosa e sanguinosa riconfigurazione dell'Europa e dei suoi confini nel corso del Ventesimo secolo.‎

‎Ferrara Francesca‎

‎Alle origini del sacro. L'esperienza religiosa in Rudolf Otto‎

‎br. La riflessione di Rudolf Otto è stata sovente oggetto di interpretazioni forzate e riduttive che, concentrandosi quasi esclusivamente sulla sua celebre opera "II Sacro" del 1917, ne hanno enfatizzato il carattere irrazionalistico. Il volume, analizzando a fondo i motivi d'influenza filosofici (Lutero, Kant e Fries) che caratterizzano il pensiero di Otto dagli esordi al capolavoro del 1917, si propone di ripensare la carica irrazionalistica attribuita alla sua riflessione teologico-filosofica, evidenziando la continuità tra i suoi scritti. In modo particolare, lo studio intende mettere in luce la convergenza tra fondazione gnoseologica e analisi fenomenologica a partire da una riproposizione interpretativamente originale della nozione di "sentimento".‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

20,90 € Acheter

‎Ferrara G. (cur.)‎

‎I Promessi sposi‎

‎br. La lettura dei "Promessi sposi" conserva ancora una grande validità didattica, fornendo allo studente non solo un modello linguistico fondamentale, ma anche infinite occasioni di analisi e di riflessione. Questo volumetto non intende pertanto surrogare la lettura diretta del romanzo, bensì affiancarla, venendo incontro alle difficoltà che lungo il suo cammino lo studente potrà incontrare. Esso, seguendo il romanzo capitolo per capitolo: facilita la comprensione del testo; evidenzia le tematiche principali; analizza personaggi e situazioni; suggerisce percorsi di studio; offre spunti di riflessione per la stesura di elaborati. L'analisi dei singoli capitoli dei Promessi Sposi è preceduta da due sezioni, la prima incentrata sulla vita, il pensiero e la restante produzione di Manzoni, la seconda sul romanzo, di cui individua la struttura, la genesi, la concezione storica e religiosa e traccia una breve storia della critica, fino agli apporti più recenti. Chiudono il volumetto due appendici, delle quali la prima propone un confronto tra la redazione iniziale e quella definitiva del romanzo, attraverso una lettura sinottica di un brano famoso; la seconda una "visita virtuale" ai luoghi in cui esso è ambientato.‎

‎Ferrari Aldo‎

‎Alla frontiera dell'impero. Gli armeni in Russia (1801-1917)‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

18,65 € Acheter

‎Ferrari Aldo‎

‎In cerca di un regno. Profezia, nobiltà e monarchia in Armenia tra Settecento e Ottocento‎

‎br. Dopo la caduta dei regni nella madrepatria (XI secolo) e in Ciucia (1375) gli Armeni rimasero privi di ogni forma di indipendenza politica sino al 1918. Per secoli, dunque, la loro esistenza si svolse all'interno del contesto politico e culturale musulmano, soprattutto turco e persiano, in condizioni di insicurezza e discriminazione. L'insieme dei tentativi di rifondare un proprio regno - dapprima con l'aiuto dell'Europa cattolica, quindi con quello della Russia ortodossa - costituisce l'oggetto principale di questo volume, che ne descrive essenzialmente la fase pre-moderna, precedente cioè la diffusione del nazionalismo ottocentesco. Tali tentativi, caratterizzati da uno specifico sentimento messianico, vennero promossi soprattutto da esponenti della residua nobiltà armena, preservatasi quasi esclusivamente in alcune regioni del Caucaso meridionale, in particolare nel tarabaf. Sin dai tempi di Pietro il Grande l'avanzata russa verso il Caucaso sembrò poter favorire questo progetto e consentì comunque la liberazione dei territori nord-orientali dell'Armenia. La politica imperiale di Pietroburgo seguì infine una via differente, ma soprattutto alla luce della tragedia degli Armeni dell'impero ottomano l'incontro tra l'espansionismo zarista ed il progetto di un regno armeno rinnovato appare quanto mai importante per aver creato i presupposti storici della nascita dell'odierna Repubblica Armena.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

17,10 € Acheter

‎Ferrari Aldo‎

‎L'Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo‎

‎ill., br. Viaggio storico, artistico e letterario attraverso i luoghi perduti della millenaria civiltà armena, rimasti fuori dai confini dell'odierna, minuscola, Repubblica d'Armenia. Si tratta di monti, laghi, monasteri, fortezze e intere città, dove solo la memoria, talvolta supportata dalla precaria sopravvivenza di monumenti in rovina, parla di una presenza armena ancora viva e palpitante poco più di un secolo fa, prima di essere violentemente annientata dal genocidio del 1915. Questa Armenia perduta, che si trova oggi in Turchia, Iran e Azerbaigian, è presentata nel suo secolare percorso storico, secondo il significato e l'importanza che essa possiede all'interno di una cultura antichissima, fino ai nostri giorni, dove appare irreversibilmente privata dell'elemento umano. I capitoli che compongono questo volume sono incentrati sul contrasto stridente tra un passato di multiforme creazione culturale e un presente fatto di assenza, silenzio e negazione. Il lettore troverà la guida a un paradiso perduto nelle mappe ma vivo nella memoria di un popolo. Prefazione di Antonia Arslan.‎

‎Ferrari Alessandro‎

‎Tra poesie, beat generation e filosofia odierna‎

‎br. Un pensiero sulla Beat Generation, analizzandone le cause e il significato, sognando i viaggi di Kerouac attraverso una breve storia, quella di un ragazzo che trova un libro che lo aiuterà ad aprire il cuore e la mente attraverso una serie di poesie e riflessioni su temi importanti come religione, politica, uguaglianza e sesso. Un libro per chi vuole accettare pensieri diversi dai propri.‎

‎Ferrari Curzia‎

‎Voglio uno specchio! Interviste impossibili con Marina Cvetaeva, Anna Achmàtova e Mat' Marja Skobzova‎

‎br. Solo una fortissima passione per la poesia e una lunga esperienza maturata nella scrittura di numerose biografie hanno permesso a Curzia Ferrari di pensare e di realizzare un libro così singolare e coraggioso. Queste interviste "impossibili" alle tre poetesse russe sono condotte con il rigore della studiosa, ma al tempo stesso con la sapiente regia della narratrice, la cui curiosità guida il lettore verso la conoscenza dei versi e delle vite di queste donne. La poesia e la letteratura, l'amore (per gli uomini e anche per le donne), la maternità desiderata o sofferta, le tormentate vicende politiche della Russia della prima metà del Novecento, la ricerca della fede e il viscerale legame con la natura sono alcuni degli elementi attraverso cui lo sguardo indagatore dell'intervistatrice trova il riflesso di sé, conoscendosi proprio mentre ritrae "tre volti della "reale", speciale tragicità della condizione umana. Marina Cvetaeva - in lei l'extemporale di un occhio disarmato e la sete di vivere fino al punto di rimanerne bruciata; Anna Achmàtova - l'ostinazione di primeggiare, la coscienza del proprio valore e il culto del sé anche in vecchiaia, come la foglia bella che avvizzisce ma non vuole staccarsi dalla propria placenta; Mat' Maria Skobzova, la gioia di aver scoperto in Dio l'amante perfetto, grido dell'anima ansiosa nelle sperimentazioni giovanili, sostegno nella barbarie ultima".‎

‎Ferrari Curzia; Cavalleri Cesare; Guarracino Vincenzo‎

‎Per Salvatore Quasimodo‎

‎br. La vita, la geografia poetica, gli ideali, le inquietudini, la fede di uno dei grandi protagonisti della nostra letteratura - con un'ampia galleria di foto anche inedite. L'assegnazione del Nobel a Quasimodo nel 1959 (prima di Montale, che lo riceverà nel 1975, e di Ungaretti che non lo riceverà mai) aveva ingelosito certi ambienti accademici e alcuni strati della critica superciliosa. Ora è il momento di «riscoprire» Quasimodo, nella su verità di uomo e di poeta, al di là delle polemiche. È quanto il presente volume si propone: fondamentale è la testimonianza di Curzia Ferrari, profonda conoscitrice del poeta, nel saggio che è un profilo non solo letterario del poeta. L'introduzione di Cesare Cavalleri ripercorre la folgorante stagione «ermetica» e la successiva apertura, nel dopoguerra, verso temi sociali. L'importante e originalissima attività di Quasimodo traduttore (dei lirici greci, di Shakesperare e di poeti contemporanei) è illustrata dal poeta Roberto Mussapi. La bio-bibliografia di Quasimodo è offerta in chiusura del libro da Vincenzo Guarracino. Gli abituali lettori di poesia troveranno in queste pagine elementi per calibrare giudizi e pregiudizi; per i giovani sarà l'avventura di una scoperta.‎

‎Ferrari Federico‎

‎La seduzione populista. Dalla città per tutti alla città normalizzata‎

‎ill., br. Cosa intendiamo esattamente con il termine populismo? E quali sono le sue relazioni con l'architettura? Bussy Saint-Georges in Francia per la polemica contro le tecnocrazie di stato, Poundbury in Inghilterra per l'importanza dell'identitarismo, Celebration negli Stati Uniti per il ruolo del mercato: ciascuno di questi progetti illumina uno fra i tanti aspetti salienti di politiche solitamente definite populiste, in cui decisiva è la strumentalizzazione delle forme urbane. Decostruire le retoriche di una diffusa e demagogica polemica contro il "modernismo" inteso come incarnazione di un progetto sociale è dunque il primo passo necessario. Analizzando temi e figure caratterizzanti la battaglia di Carlo d'Inghilterra per un'architettura "a misura d'uomo", l'Inghilterra degli anni Ottanta ci mostra come la ricollocazione a livello mediatico del dibattito specialistico sulle fonti di legittimazione dell'architettura si basi sulla rivalutazione della storia come garanzia di moralità. Non ci troviamo tuttavia in presenza di un banale e nostalgico ritorno al passato: Charles Jencks, cantore del postmodernismo, conierà a tal proposito la categoria di "eclettismo radicale" per interpretare l'eterogeneità estetica seguita al crollo delle "grandi narrazioni". Assumendo gli anni Sessanta come cesura fondamentale, il dibattito sorto attorno alle tesi di Imparare da Las Vegas di Venturi, Scott Brown e Izenour si rivela un tornante decisivo.‎

‎Ferrari Francesco‎

‎La comunità postsociale. Azione e pensiero politico di Martin Buber‎

‎br. Nell'antitesi tra il collettivismo della società di massa - sostrato imprescindibile dei totalitarismi della prima metà del Novecento - e il suo individualismo atomizzato, Martin Buber coglie il segno più visibile della crisi dell'umano. Muovendo da qui, il volume ripercorre le diverse stazioni dell'agire e del pensiero politico del filosofo ebreo-tedesco: il suo difficile legame con il movimento sionista; l'amicizia con Gustav Landauer; il rifiuto del comunismo sovietico, cui egli contrappone la ricerca di un socialismo religioso e utopico; la resistenza spirituale buberiana negli anni del nazionalsocialismo; il suo instancabile impegno per il dialogo e la riconciliazione, tanto con la Germania posthitleriana quanto all'interno del conflitto arabo-israeliano. Al tempo stesso, vengono ricostruite le invarianti strutturali del discorso politico-sociale buberiano: la comunità, la società, lo Stato.‎

‎Ferrari Francesco‎

‎Religione e religiosità. Germanicità, ebraismo, mistica nell'opera predialogica di Martin Buber‎

‎br. Solcando il mare aperto dell'Europa all'alba del Ventesimo secolo, il giovane Martin Buber (1878-1965) ha sopra di sé diverse costellazioni, offerte tanto dal filosofare di Nietzsche, Dilthey e Simmel, quanto dalla letteratura della Jung Wien, quanto ancora da un ebraismo personale e sotterraneo, oscillante tra sionismo culturale e chassidismo. L'antitesi tra religione e religiosità offre a lui - come a noi - il sestante con il quale orientarsi in una così ardua navigazione. Forte di ciò, Buber veleggia in direzione dei lidi, talora ascosi, della mistica, approdando a Cusano e a Böhme, a Laozi e al Baal Schem. La pluralità delle vie, da lui attraversate in questa stagione della sua vita e del suo pensiero, è fedelmente ripercorsa nella presente monografia, in cui il giovane Buber assurge a paradigmatico testimone della simbiosi ebraico-tedesca d'inizio Novecento e della sua irripetibile Stimmung.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

26,60 € Acheter

‎Ferrari Gabbris; Biasissi C. (cur.)‎

‎Un museo per i fiumi. Il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, i disegni progettuali e la sua creazione‎

‎ill., br. Il libro raccoglie i disegni realizzati da Gabbris Ferrari che aveva progettato e illustrato diverse ambientazioni delle prime fasi della storia umana (il Big Bang, la Preistoria, il Neolitico, l'Età del Bronzo, del Ferro e l'Epoca Romana) e della formazione della terra, molti dei quali confluiti nell'allestimento del Museo per i fiumi di Rovigo. Nel libro sono inoltre raccolti anche vari contributi di alcuni protagonisti che hanno determinato la creazione del Museo o che hanno conosciuto l'artista: Raffaele Peretto, Andrea Pirani, Giuseppe Marangoni, Ivana D'Agostino, Sergio Garbato.‎

‎Ferrari Giorgio‎

‎Gli ultimi giorni di Radetzky‎

‎br. Il 5 gennaio del 1858 alle 8 del mattino, in una giornata fredda, bigia, il vento di tramontana che piegava le fronde degli alberi sibilando fra i comignoli delle case, costringendo i pochi milanesi che già si avventuravano per le strade a stringersi nei loro mantelli, a premersi in testa il copricapo, a chinare il viso per non farsi accecare dalla polvere si spegneva nella Villa Reale di Milano all'età di novantun anni Josef Wenzel Radetzky. Era il crepuscolo di un'era e la vigilia dell'unità d'Italia, ma per l'anzianissimo feldmaresciallo il mondo era una giostra immobile da governare con lo scintillio delle sciabole e il paternalismo del vincitore.‎

‎Ferrari Luigi; Guerrini V. (cur.); Dondi D. (cur.)‎

‎Alle fonti del kafkiano. Lavoro e individualismo in Franz Kafka‎

‎ill. Ferrari inizia rilevando: "I dati sono inequivocabili: uno studio del 1988 mostra come, escluso Shakespeare, ogni anno sono stati pubblicati più studi critici su Kafka che su ogni altro scrittore". Di fronte a tale primato, un nuovo studio critico assume significato se ha un'impronta di assoluta originalità, in una materia così polivalente per la quale, come scrive lo stesso Ferrari, le interpretazioni anche più contrastanti trovano qualche aggancio nello scrittore praghese. è quanto accade con questo libro, la cui originalità consiste nel verificare documentatamene, nella tematica kafkiana, una delle manifestazioni letterarie più efficaci della piena affermazione di quella mentalità che Ferrari aveva trattato nel suo monumentale (quasi mille pagine) "La nascita dell'individualismo economico".‎

‎Ferrari M. (cur.)‎

‎Logos e techne‎

‎br. La tecnologia oggi, in virtù della sua efficacia, sembra realizzare il prometeico desiderio di superare gli antichi vincoli naturali, attraversando e oltrepassando gli stessi limiti di spazio e di tempo dell'era pre-tecnologica. Le stesse parole "innovazione" e "progresso" sono per lo più usate e immediatamente tradotte nel senso di innovazione tecnologica. Ma che cos'è dunque la tecnologia? Qual è la sua origine storica? Quale il suo statuto concettuale? Che rilevanza assume nei nostri modi di vivere e di pensarci? Che potenza esprime verso la natura e la vita degli esseri viventi? Che rapporti intercorrono tra sapere e saper fare, tra cultura e tecnica? E che rapporto c'è tra filosofia e "techne"? Mettere in questione la tecnica e la tecnologia, strappando la prima alle ovvietà del suo utilizzo, è un'occasione per poter tornare a guardare il mistero da cui provengono le cose che abbiamo intorno e riguadagnare, dall'interno dell'epoca della tecnica, una posizione pienamente umana, ovvero libera e razionale, per affrontare il presente.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

13,30 € Acheter

‎Ferrari M. (cur.); Terravecchia G. P. (cur.)‎

‎Soggetto e realtà nella filosofia contemporanea. Cinque lezioni‎

‎br. Il Novecento è un secolo complesso: lo si può leggere come un'epoca di crisi, travagliato dal nichilismo, dal relativismo e dallo scetticismo disincantato, ma lo si può cogliere anche come un'epoca di grandi promesse, come un tempo in cui si aprono nuove prospettive e si affermano grandi personalità. Il volume esamina le questioni più drammatiche, come il nichilismo (C. Esposito), ma anche esplora i contributi più originali, come l'istanza fenomenologica (C. Di Martino) e il contributo pragmatista (G. Maddalena), senza trascurare i progressi dell'epistemologia (G. Formica). Tra i protagonisti del Novecento, il volume si sofferma su una figura di solito non molto studiata, Pavel Florenskij (L. Zak): si tratta di una scelta che, tra l'altro, intende mostrare che nel XX secolo spesso capita che anche le piste meno battute si rivelino presto di grande valore e fascino. Il testo si propone come un utile strumento per chiunque intenda entrare nell'affascinante complessità del Novecento filosofico.‎

‎Ferrari Roberta‎

‎Beatrice Potter e il capitalismo senza civiltà. Una donna tra scienza, politica e amministrazione‎

‎ill., br. Il volume ricostruisce la trasformazione del discorso politico e sociale in Gran Bretagna tra Otto e Novecento attraverso la biografia e l'opera di Beatrice Potter (1858-1943), madrina riconosciuta della sociologia britannica e prima donna a fare della società una disciplina di studio e il fulcro della propria vita politica. Grazie al suo legame con eminenti pensatori della fine dell'età vittoriana e alla posizione autonoma occupata nella Fabian Society, Potter elabora un socialismo come scienza della civiltà. Uno degli scopi di questo volume è mostrare l'originalità della sua riflessione, finora considerata come un apporto tutto sommato minore all'opera del marito Sidney Webb. La sua vicenda biografica rappresenta una parte essenziale della storia del pensiero politico inglese ed europeo e pone questioni che in forme diverse continuano a interrogare il nostro tempo: il governo della povertà, la ristrutturazione dello Stato e il significato reale della democrazia. Il rapporto con il modello sovietico di Stalin, a cui Potter si avvicina negli ultimi anni della sua carriera scientifica e politica, porta infine in superficie un più ampio dibattito sulla sovranità, sul capitalismo e su una nuova concezione di civiltà, che sia capace di amministrare la democrazia e di disciplinare il cambiamento senza abbandonare lo spirito di libertà espresso dalla cooperazione operaia.‎

‎Ferrari Saverio‎

‎12 aprile 1973. Il «giovedì nero» di Milano. Quando i fascisti uccisero l'agente Antonio Marino‎

‎ill., br. Il 12 aprile 1973 il Movimento Sociale Italiano e il Fronte della Gioventù indicono a Milano una manifestazione contro la "violenza rossa". A tenere il comizio fu chiamato l'On. Ciccio Franco, il leader e l'emblema della rivolta di Reggio Calabria. Dopo la tentata strage sul treno Torino-Roma del 7 aprile precedente, la manifestazione venne vietata. Si radunarono comunque nel centro di Milano centinaia di militanti dell'Msi e delle principali organizzazioni della destra extraparlamentare, tra loro i cosiddetti "sanbabilini", che si scontrarono violentemente per ore nel centro cittadino con le forze dell'ordine. Nel corso degli incidenti furono incendiate automobili, assaltati luoghi di ritrovo della sinistra, sparati colpi di pistola e lanciate bombe a mano. Una di queste colpì al petto l'agente di polizia Antonio Marino che rimase ucciso all'istante. Quel 12 aprile 1973 sarà ribattezzato come il "Giovedì nero" di Milano. I responsabili dell'uccisione dell'agente furono arrestati e condannati. Gli organizzatori della manifestazione incredibilmente assolti. Ripercorrendo gli atti giudiziari e le cronache del tempo, il libro, corredato da diverse fotografie inedite, ricostruisce quella giornata, ma anche la realtà del neofascismo milanese di quegli anni, con il suo portato di sistematica violenza, l'intreccio con la criminalità comune e gli ambienti del terrorismo nero: protagonista di primo piano della strategia della tensione in Italia.‎

‎Ferrari Silvia - Goldoni Serena (catalogo a cura di)‎

‎Area Progetto 2005/2008. Giovani artisti alla Galleria Civica di Modena‎

‎illustrazioni‎

MareMagnum

Laura Guerra
Bologna, IT
[Livres de Laura Guerra]

12,00 € Acheter

‎FERRARI Vittorio‎

‎LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA. (1748-1911).‎

‎In-16 p., tela editoriale, pp. VIII,340. Terza edizione. In buono stato (good copy).‎

‎Ferrari, Giulio‎

‎Il Legno e La Mobilia nell' Arte Italiana‎

‎This is a very good hardcover copy bound in the original green smooth cloth with a black and gilt title label on the front cover, title in gilt on the spine. Completely clean inside and out. No marks to covers. This is the 2nd enlarged edition. Text in Italian. 350 black & white plates, including 6 color plates. This large survey covers several centuries of Italian carved wood furniture and decorative sculpture as used in interior design. An indispensable reference for the history of Italian furniture. 12" high X 9" wide, 381 pages. A beautiful copy. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.‎

MareMagnum

Design Books
New York, US
[Livres de Design Books]

180,81 € Acheter

‎FERRARIO Carlo‎

‎BELLEZZE ITALICHE.‎

‎50 quadri tricromici. Testo in 4 lingue. Prefazione di Ferdinando Brunetire. Societ Invernizzi, Milano, 1909. In-folio, cartella in mz. tela edit. (sciupata) contenente, a fogli sciolti, pp. (4) di introduzione e 50 tavole in tricromia che riproducono acquarelli del pittore Carlo Ferrario: vi sono rappresentati i monumenti e gli scorci pi significativi per lo pi del Nord Italia: Milano, Venezia, Bergamo, Valsesia, Laghi di Como, Garda e Maggiore, Riviera, e anche Ravenna, Firenze, Campagna Romana, Pompei, Napoli, ecc. Ogni tavola inserita in una cartelletta con relativa descrizione.Cfr. Comanducci, p. 229: "Il milanese Carlo Ferrario (1833-1907), buon acquarellista e pittore di interni.. nel 1866 fu direttore e scenografo del Teatro della Scala". Esempl. ben conservato.‎

Référence libraire : 45564

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

160,00 € Acheter

‎FERRARIO Carlo‎

‎BELLEZZE ITALICHE. 50 quadri tricromici. Testo in 4 lingue. Prefazione di Ferdinando Brunetière.‎

‎In-folio, cartella in mz. tela edit. (sciupata) contenente, a fogli sciolti, pp. (4) di introduzione e 50 tavole in tricromia che riproducono acquarelli del pittore Carlo Ferrario: vi sono rappresentati i monumenti e gli scorci più significativi per lo più del Nord Italia: Milano, Venezia, Bergamo, Valsesia, Laghi di Como, Garda e Maggiore, Riviera, e anche Ravenna, Firenze, Campagna Romana, Pompei, Napoli, ecc. Ogni tavola è inserita in una cartelletta con relativa descrizione. Cfr. Comanducci, p. 229: "Il milanese Carlo Ferrario (1833-1907), buon acquarellista e pittore di interni.. nel 1866 fu direttore e scenografo del Teatro della Scala". Esempl. ben conservato.‎

‎Ferrario Rachele‎

‎Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli‎

‎brossura Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitré anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderà questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime. Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino «L'azione», e continua a proteggere la «sua» Galleria. Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni 'La città che sale', opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere che non «ci sono soldi da buttare in stupidaggini». Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: De Chirico la accusa di organizzare mostre sulle «astrattisticherie» di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perché predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare. Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i più geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria. Per tutta la sua lunga vita potrà contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerà negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventù e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di università che scoprirà di amare negli anni professionalmente più difficili. Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.‎

‎FERRARIO Rachele, SETTEMBRINI Luigi (a cura di).‎

‎CAMERA CON VISTA: ARTE E INTERNI IN ITALIA 1900-2000. Catalogo della Mostra tenuta a Milano nel 2007.‎

‎In-8 (cm. 28), brossura, titolo al dorso, pp. 207, con illustrazioni in bianco e nero e a colori. In buono stato di conservazione (good copy).‎

‎Ferraris G. Enrico‎

‎Fascismo, Resistenza e Liberazione. La grande storia e i ricordi di un tredicenne 70 anni dopo‎

‎ill., br. La particolarità di questo libro è che la Storia con la S maiuscola si intreccia con i ricordi di un adolescente che, raggiunti gli ottantacinque anni, ha deciso di scriverli. È un testo appassionato perché l'autore non si limita a raccontare, ma prende parte e si schiera apertamente contro i soprusi e i delitti di quell'infame ventennio fascista. Lo scopo è mettere in luce le persone generose e coraggiose che hanno contribuito - a volte con la vita - a ridare all'Italia l'antica dignità. Questi nomi, come quelli di tanti altri italiani, che non è stato possibile nominare, sono gli esempi che si voleva far conoscere oggi. Si può dire che si tratta di un libro "aperto", perché l'autore, mentre scavava per cercare notizie, ha scoperto informazioni che avrebbe voluto approfondire ancora e ora passa "il testimone" a chi vorrà accogliere il suo invito a continuare la ricerca.‎

‎Ferraris M. (cur.)‎

‎Guida a Nietzsche. Etica, politica, filologia, musica, teoria dell'interpretazione, ontologia‎

‎br. I maggiori studiosi di Nietzsche evidenziano i temi peculiari della sua filosofia, ne esaminano le opere collocandole nel loro contesto storico-teorico e ne sottolineano gli influssi sulla riflessione filosofica successiva.‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce‎

‎br. Una società priva di memoria e di registrazioni è inimmaginabile, poiché ogni ruolo e ogni accordo poggia sulla memoria, e ogni comportamento sull'imitazione: ecco perché gli archivi e i documenti sono centrali nella vita della società e dei singoli. La centralità della 'documentalità' è ancor più evidente di fronte ai fenomeni macroscopici degli ultimi anni: l'esplosione dei sistemi di registrazione e di scrittura, dai computer ai telefonini al web, che non solo hanno trasformato la nostra quotidianità, ma che hanno anche messo in luce l'essenza della realtà sociale, il fatto cioè di basarsi in modo non accidentale, ma essenziale, su iscrizioni e registrazioni.‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura‎

‎ill., br. A Kaliningrad gli abitanti si fanno fotografare davanti al monumento di Kant il giorno delle nozze, e questo in pratica è quasi tutto quello che resta. E in teoria? Resta una rivoluzione che ha condizionato tutta la filosofia moderna. L'ingenuo guarda il Sole che tramonta e conclude che gira intorno alla Terra; l'esperto sa che è la Terra a girare intorno al Sole; questa è la rivoluzione di Copernico. L'ingenuo guarda il mondo e crede di vedere le cose come sono in se stesse; l'esperto (il filosofo trascendentale) sa che sta vedendo le cose come appaiono a noi: è la rivoluzione di Kant. Duecento anni dopo la sua morte, questo libro ne espone la rivoluzione filosofica con la stessa ironia affettuosa riservata alla rivoluzione sovietica in "Goodbye Lenin!". Non si tratta di distruggere un monumento, ma di decostruirlo, cioè - in parole povere - di togliergli un po' di ruggine, rendendo comprensibile cosa pensava Kant e dove sbagliava, per restituire all'attualità un classico della filosofia che il tempo e il successo hanno finito per imbalsamare.‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Mobilitazione totale‎

‎br. Un fatto è certo. Il panopticon esiste, ed è il web: un panopticon singolare, cieco, e con al posto di controllo non un essere umano ma una memoria infinita, e con un sapere che è essenzialmente burocratico. Tutto questo urta frontalmente con quanto ci era stato detto all'apparire del web, e cioè che i nuovi media avrebbero portato emancipazione, e tendenzialmente una riduzione del lavoro. Per quello che abbiamo visto sin qui, il web non è emancipazione ma mobilitazione. Non si limita a fornire ai suoi utenti nuove possibilità informative ed espressive; diviene lo strumento di trasmissione di responsabilità e ordini finalizzati al compimento di azioni. Trasformando ogni contatto in una richiesta che esige una risposta individuale, il web è un grande apparato su cui non tramonta mai il sole, in cui si lavora senza neppure sapere di stare lavorando. La risposta fondamentale che vuole il web è quella suggerita dallo smartphone quando si digita la s: "Sto arrivando!".‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Postverità e altri enigmi‎

‎br. Quanta verità c'è nella postverità? Anche se è forte la tentazione di dire che le bufale sono sempre esistite, che la menzogna è un ingrediente imprescindibile della politica e della vita, e che dunque non c'è niente di nuovo sotto il sole, anche se viene voglia di tagliar corto dicendo che si tratta tutt'al più di fare attenzione a quel che si legge così come si fa attenzione a quel che si mangia e si beve, la postverità è un concetto filosoficamente rilevante e la sua emergenza definisce una caratteristica essenziale del mondo contemporaneo: l'alleanza tra la potenza modernissima del web e il più antico desiderio umano, quello di aver ragione a tutti i costi.‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Spettri di Nietzsche. Un'avventura umana e intellettuale che anticipa le catastrofi del Novecento‎

‎br. "In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso" scrive Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a proprie spese. Ma nel 1900, quando muore, ignaro di tutto dopo il tracollo che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la star che aveva sognato di essere, celebrato da D'Annunzio e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di potenza sembra uscire dalle pagine dei libri per farsi storia, dalle tempeste di acciaio della Prima guerra mondiale alla catastrofe di Hitler a Berlino. "Io sono Marlow, il testimone secondario. Lui è Kurtz" scrive Maurizio Ferraris, e risale la vita di Nietzsche come un fiume - il Congo di Cuore di tenebra o il Mekong di Apocalypse Now - ripercorrendone i vagabondaggi, tra l'Engadina e la Riviera, dalla fatale Torino alla Sassonia delle origini. Così a ogni stazione corrisponde un contenuto di pensiero - dal dionisiaco all'Eterno Ritorno, dal nichilismo alla morte di Dio - e insieme uno spaccato della storia intellettuale del Novecento.‎

‎Ferraris Maurizio‎

‎Tracce. Nichilismo moderno postmoderno‎

‎br. «Ho pubblicato "Tracce" da ragazzo, avevo smesso da poco di leggere "L'isola del tesoro". Ecco la quarta di allora: "'Tracce', una parola chiave della filosofia del Novecento (Ernst Bloch, Jacques Derrida), in questa raccolta di saggi delinea una serie di percorsi - dunque, di tracciati e di vie di ricerca presenti nella riflessione contemporanea: dal dibattito sul nichilismo alla 'crisi della ragione', dal 'pensiero debole' alla 'condizione postmoderna'. Vale a dire, al tempo stesso, una rete concettuale eterogenea e ancora in fieri, sul traino della storia delle idee; e la deliberata rivendicazione di un pensiero della differenza e della molteplicità, sul piano della riflessione teorica propriamente detta (Deleuze, Derrida, Lyotard, Vattimo, Rorty...). Di questi progetti incompiuti o sentieri interrotti, Tracce vuole offrire una presentazione ragionata, seguendo il filo conduttore (tematico e teorico) di un nichilismo non patetico né eroico che abbandoni cioè 'un certo tono apocalittico adottato da qualche tempo in filosofia'". Da allora molte cose (non tutte) sono cambiate, in me e fuori di me. Dire che non rinnego niente sarebbe falso, visto che per me diventare filosofo (ammesso e non concesso che ciò sia avvenuto, e che qualcosa del genere, "diventare filosofo", avvenga in generale) ha coinciso proprio con il rinnegare, denigrare, sbeffeggiare, o anche solo stufarsi di buona parte delle cose che scrivevo in quel libro.» (Maurizio Ferraris).‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

14,25 € Acheter

‎Ferraris Maurizio; Terrone Enrico‎

‎Filosofia teoretica‎

‎br. Il manuale offre un profilo chiaro e aggiornato della filosofia teoretica, utile a guidare gli studenti nell'acquisizione di concetti, temi e metodi della disciplina. La prima parte, affidata a Enrico Terrone, segue la nascita e lo sviluppo dell'atteggiamento teoretico individuandone i tratti distintivi. La seconda parte, di Maurizio Ferraris, propone una categorizzazione della riflessione teoretica mettendo a confronto esempi dell'età antica, moderna e contemporanea.‎

‎Ferraris, Angiola‎

‎Ludovico di Breme. Le avventure dell'utopia.‎

‎cm. 17 x 24, 224 pp. Biblioteca di ?Lettere italiane? - Studi e testi 425 gr. 224 p.‎

‎FERRARIS-MORARDET Camilla‎

‎MOTIVI MILANESI.‎

‎Pagine di un diario. Prefazione di Carlo Linati. Corticelli, Milano, s.d. (1930 ca.). In-8 p., bross. (picc. manc. e strappi), pp. 345. Testo ben conservato.‎

Référence libraire : 49417

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

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