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SINISGALLI LEONARDO
LA MUSA DECREPITA.
In-8 p., brossura orig., pp. 19,(5), con 3 disegni e 1 ritratto di Filippo de Cousandier. Questo "Quaderno", supplemento al numero di novembre-dicembre 1958 della rivista "Marsia", contiene 24 poesie e prose liriche. "Prima edizione". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 866: "Piuttosto raro". Ediz. di 300 esempl. numerati. Il ns, 159, con dedica autografa di Sinisgalli, è ben conservato.
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SINISGALLI Leonardo
POESIE.
Con sei disegni di D. Cantatore. Cavallino, Venezia, 1938. In-8 p., cartonato edit. figurato (dorso brunito), pp. 109,(5), con 6 disegni al tratto di Domenico Cantatore in 3 tavv. f.t. "Prima edizione", di complessivi 498 esempl. Il ns. appartiene alla tiratura di 349 non numerata, su carta leggera. Cfr. Gambetti-Vezzosi, p. 864: molto ricercato. Pagine ingiallite per la qualit della carta, altrimenti esempl. ben conservato.
Référence libraire : 30544
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SINISGALLI Leonardo
POESIE. Con sei disegni di D. Cantatore.
In-8 p., cartonato edit. figurato (dorso brunito), pp. 109,(5), con 6 disegni al tratto di Domenico Cantatore in 3 tavv. f.t. "Prima edizione", di complessivi 498 esempl. Il ns. appartiene alla tiratura di 349 non numerata, su carta leggera. Cfr. Gambetti-Vezzosi, p. 864: “molto ricercato”. Pagine ingiallite per la qualità della carta, altrimenti esempl. ben conservato.
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Sinnassamy, Evelyne
Les années 66-71 et un demi-voyage autour du monde. Poemes. Illustrations: H. Oskar Gonschorr. Préface et Maquette: Armand Gatti.
Bielefeld: d'Eilers-Werke 1971. 36 Blatt. Orig. Broschur (gutes und sauberes Exemplar). Gr.-8°. broschiert/ Taschenbuch
Référence libraire : 10345-yg4029
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Sinopoli F. (cur.)
Postcoloniale italiano. Tra letteratura e storia
ril. In questo volume viene affrontato, con approfondimenti su testi ed episodi storici, il problema della rimozione del passato coloniale italiano con i suoi effetti persistenti nella nostra cultura e con il conseguente tardivo sviluppo degli studi in materia. Viene utilizzata una metodologia interdisciplinare interessata all'immaginario interculturale, alle questioni linguistiche, alla produzione di testi in lingua italiana da parte di autori ed autrici translingui provenienti, in particolare, dai paesi del Corno d'Africa: pratiche di scrittura "meticcia", utili a narrare il passato coloniale, le memorie perdute e le rimozioni drammatiche, frutto delle asimmetrie postcoloniali.
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Sinowjew, G(rigorij)
Die Kämpfe der Kommunistischen Internationale. (Bericht über die Tätigkeit der Exekutive, gegeben auf dem III. Weltkongreß der Kommunistischen Internationale, Moskau, Juni 1921). (= Bibliothek der Kommunistischen Internationale XIX).
Moskau / Hamburg, Verlag der Kommunistischen Internationale / Carl Hoym Nachf., 1921. 104 S. OBr., Einriß am Fuß d. vorderen Außengelenks (ca. 5 cm), kleine Fehlstelle am Fuß d. Rückens, Vortitel mit notierter Nummer u. kleinem Einriß an Heftklammer, Titelblatt mit Stempel des Verlags Karl [!] Hoym, ansonsten gut erhalten.
Référence libraire : 27840
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Sioli M. (cur.); Battistini M. (cur.)
L'età di Thomas Paine. Dal senso comune alle libertà civili americane
br. Paine parlò e scrisse nella sua epoca come un rivoluzionario planetario. Egli affermò l'aspirazione a una società più eguale per tutti, visse per il calore delle azioni umane e si mobilitò in prima persona contro le fredde gerarchie del potere degli Stati. Fu uno scienziato delle idee impegnato a determinare il significato del senso comune e definire i principi alla base dei diritti dell'uomo, ma anche un migrante sempre alla ricerca di un paese che gli garantisse il rispetto dell'uguaglianza e della libertà. Un gruppo di autori americani ed europei si interroga da un lato sul percorso intellettuale di Thomas Paine nella sua epoca, dall'altro si confronta con l'attualità del suo pensiero politico. Dai saggi emerge una vita complessa e avventurosa che terminò in povertà nella città di New Rochelle, a nord di New York, in una piccola casa dove rimase solo e abbandonato. Egli morì dunque dimenticato nella nuova nazione. Tuttavia, i suoi scritti continuarono a parlare alla gente comune così come alle leadership americane. Le sue parole sono state riprese da intellettuali e artisti, da un presidente repubblicano come Ronald Reagan e da uno democratico come Barack Obama. Ma Paine non è stato soltanto un patriota americano, bensì un cittadino del mondo: un sostenitore dei principi democratici, critico delle differenze di potere e denaro, un difensore delle libertà civili.
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Sioli Marco
All'ombra di Mao. W.E.B. Du Bois, un afroamericano tra URSS, Cina e Africa
ill., br. L'incredibile vita di W.E.B. Du Bois, il più importante attivista per i diritti dei neri della prima metà del Novecento. Amico di Chrus?ëv e Mao, grande sociologo, storico, scrittore e pubblicista, primo afroamericano a laurearsi a Berlino e ad Harvard. Un uomo straordinario quanto sottovalutato in Occidente e negli Stati Uniti, dove fu perseguitato per le sue simpatie comuniste. Nella sua lunga e intensissima esistenza - morì a 93 anni in Africa nel pieno delle sue attività - ha creato diverse organizzazioni che gli sono sopravvissute. Da alcuni anni, soprattutto negli Usa, è in atto un meritorio lavoro di riscoperta e valorizzazione del suo pensiero e delle sue opere.
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Sipione Marialuigia
Beppe Fenoglio e la Bibbia. Il «culto rigoroso della libertà»
brossura
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Sipos Nicoletta
Colette. Un sogno audace
br. Inseguì tra contraddizioni e ambiguità il sogno più audace per una donna del suo tempo: essere padrona di sé. Il primo marito la chiudeva a chiave per costringerla a scrivere, ma finì apprezzata da Proust, Cocteau, Gide. Diede scandalo danzando nuda al music-hall e per i suoi amori, ma si puliva del fango con un sorriso. Era raffinata, ma bazzicava i bassifondi. Creò cosmetici su consiglio di André Maginot - lo stratega che progettò la linea difensiva francese sfondata dai tedeschi nel 1940 - e dall'impresa fallita imparò a scrivere testi pubblicitari per le sigarette Lucky Strike e le automobili Ford. Voleva far frustare a sangue le femministe e chiuderle in un harem, ma rifiutò di entrare nell'Académie Française perché era preclusa alle scrittrici. Ebbe compagni che potevano essere suoi figli, ma ignorò la sua unica figlia dicendo che generazioni diverse non dovevano vivere insieme. Eppure la figlia, lei pure di nome Colette, si dedicò al culto della madre e volle essere sepolta accanto a lei. Ed è alla figlia che ho affidato il racconto per scavare nei fatti, della biografia della donna.
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Sireuil, Jean
Christine Boumeester
Editions Cercle d'Art, Paris, 1988. In-4, reliure pleine toile éditeur sous jaquette illustrée en couleurs, 171 pp. Une sensibilité positive, par Henri Goetz - Née au soleil et aimant vivre à l'ombre, par Jean Sireuil - L'oeuvre peint - L'oeuvre gravé - Chronologie - Exposition et conservation des oeuvres de Christine Boumeester - Table des matières - ...
Référence libraire : 1015
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Sirigatti Cristina
Van Gogh. L'opera pittorica completa
ill. Dai primi cupi dipinti del periodo olandese, riferibili al filone del Realismo sociale ispiratogli dagli artisti francesi della metà dell'Ottocento, attraverso la tiepida adesione, a Parigi, ai modi dell'Impressionismo e del Pointillisme, Van Gogh giunge infine all'espressione più autentica del proprio talento in Provenza, dove si reca per la prima volta nel 1888 e dove, nel paesaggio assolato e nei colori sfolgoranti, trova un'eco della sua anima appassionata. Così, nell'arco di pochi anni, l'artista esegue centinaia di dipinti, nei quali impiega con straordinaria autonomia il colore e rivela una libertà di segno all'epoca inusitata, che, giustamente, lo fanno considerare precursore delle avanguardie artistiche primonovecentesche.
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Siringo Charles A.; Pirani F. (cur.)
Un cowboy del Texas. Quindici anni di avventure a cavallo
br. Charles A. Siringo - cowboy texano di origine italiana per parte di padre - vive i momenti d'oro del selvaggio West. Dalla fine della Guerra Civile alla fine degli anni Ottanta del 19° secolo è l'era dei cowboy. Ed è soprattutto la consapevolezza dell'interesse che questo mondo suscita nei diversi ambienti che lo porta a scrivere ancora trentenne questa sua prima autobiografia, un classico sull'argomento per il lettore americano. Un altro elemento saprà catturare l'interesse di ogni appassionato di Far West: la vita e le imprese di Billy the Kid. Siringo conosce personalmente il fuorilegge e vive alcuni episodi legati alle sue vicende. Tre capitoli sono dedicati proprio a Billy the Kid, così come la nostra postfazione, che si propone di analizzare il racconto di Siringo ponendolo a confronto con altre fonti. "Un cowboy del Texas" sa trasmettere con rara freschezza l'entusiasmo del suo giovane autore per un mondo destinato via via a tramontare. Ma, facendosi strada tra canyon e pianure, tra città appena sorte e monti innevati, le vicende e le atmosfere del selvaggio West sono arrivate fino a noi, e ascoltare le voci dei loro protagonisti è il modo migliore per poterle rivivere.
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Sironi M. (cur.)
Il tuo nome è Eric. Lettere di Aldo Carpi a Fede Mylius
ill., br. Le lettere scritte tra il 1941 e il 1944 dal pittore Aldo Carpi alla sua modella e musa, Federica Mylius. Un prezioso carteggio, di cui si riproducono integralmente ventitré lettere illustrate, che rivela un aspetto inedito dell'artista milanese ed è testimonianza singolare di un drammatico passaggio storico.
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Sironi Marta
Ridere dell'arte. L'arte moderna nella grafica satirica europea tra Otto e Novecento
ill., br. Un carattere tipico della vicenda artistica della modernità è la crescente difficoltà di lettura delle opere, al di fuori di cerchie specialistiche più o meno ristrette; un fenomeno intensificato dalle attese di un pubblico sempre più di massa, irresistibilmente attratto dai 'segreti' o dalla 'religione' dell'arte contemporanea. Dall'età dei lumi e della prima divulgazione editoriale, il succedersi delle diverse tendenze e sperimentazioni artistiche, spesso considerate ostiche, 'incomprensibili', folli, è stato accompagnato dalla loro messa in discussione attraverso un dibattito pubblico che si è largamente avvalso della grafica satirica, in forme alte e basse (dalle incisioni litografiche alle vignette pubblicate in riviste e giornali). Il punto di vista era molto spesso 'reazionario', 'antimoderno', ma non necessariamente. L'idea è di raccontare l'arte degli ultimi due secoli attraverso i suoi riflessi nella grafica satirica; vale a dire, guardando alla sua corrente ricezione pubblica, cui davano generalmente forma le invenzioni, sempre ingegnose, talvolta geniali, della migliore caricatura, con risultati, non di rado, di un'intelligenza critica sorprendentemente sintetica e chiara.
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Sirtori M. (cur.); Bani L. (cur.)
Lo spazio tra prosa e lirica nella letteratura italiana. Studi in onore di Matilde Dillon Wanke
br. Se tra Sette e Ottocento lo spazio viene faticosamente costruito anche in letteratura per rispondere a specifiche esigenze della razionalità borghese, lo sperimentalismo novecentesco tende a negare le certezze acquisite e, dunque, a destrutturare lo spazio tradizionale rendendone aperta e indeterminata la percezione. Questa configurazione spaziale del cosmo letterario può presentarsi come possibilità di fuga e creazione di una geografia fantastica non meno priva di valore gnoseologico (si pensi al fantasticare dell'Arturo morantiano sugli atlanti geografici) o scaturire dall'esperienza personale che elegge il luogo di origine come punto di fuga di ogni prospettiva spaziale [...] Da questo complesso quadro di approcci critici nasce il volume in onore di Matilde Dillon Wanke che al tema del paesaggio e dello spazio ha dedicato tanta parte delle sue ricerche.
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Sirven Alfred 1838 1900 Leverdier Henri 1840
Nana's Daughter: A Story Of Parisian Life
Nabu Press 2011-09-19. Paperback. Good. Nabu Press paperback
Référence libraire : SONG1246035146 ISBN : 1246035146 9781246035148
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Sisi Carlo (a cura di)
Carlo Vittori (1881-1943). Paesaggio e stati d'animo nell'arte lombarda del Novecento
illustrazioni
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Sisti Leo Gomez Peter
L'INTOCCABILE. BERLUSCONI E COSA NOSTRA.
Kaos Edizioni, 1997. In-8, brossura, pp. 336. Prima edizione. In ottimo stato.
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Sisto Davide
La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale
br. La morte non esiste più. Allo stesso tempo, però, viviamo costantemente circondati dai morti. Relegata lontano dalla nostra quotidianità, medicalizzata, espunta dalle nostre vite, l'esperienza del morire vive oggi una situazione paradossale, quando le immagini e le parole dei cari estinti tornano e irrompono all'improvviso dagli schermi dei nostri telefoni. Moriamo, ma continuiamo a esistere nella presenza ineliminabile della nostra passata vita online. Social network, chat, siti web costituiscono insieme, ad oggi, il più grande cimitero del mondo. Il territorio esplorato dalla fantascienza, dalla fiction e, recentemente, da una delle serie più perturbanti che mette al centro della sua riflessione il rapporto tra uomo e tecnologia, Black Minor, sembra superato dalle nuove intelligenze artificiali. Sono già disponibili bot con cui dialogare e capaci di interpretare i nostri stati d'animo per poi sostituirsi a noi quando saremo trapassati, e continuare a parlare con ì nostri cari; il profilo Facebook che consultiamo compulsivamente più volte al giorno, quando mancheremo, diventerà una vera e propria lapide virtuale, e i nostri amici potranno continuare a farci gli auguri ogni anno nell'aldilà. E ancora, il web è diventata la più grande piazza pubblica per celebrare il ricordo o condividere anche l'esperienza privata del lutto. Insieme piangiamo i nostri cari, insieme ricordiamo i nostri beniamini. Insieme, in un futuro prossimo, vivremo una seconda vita nella realtà virtuale. Davide Sisto, giovane filosofo che da lungo tempo ha consacrato i suoi studi alla relazione tra morte e cultura digitale, per la prima volta mette insieme un discorso interpretativo che ha al centro il rapporto nuovo della nostra società con la morte indotto dall'avanzamento tecnologico. La morte si fa social è il migliore esempio di umanesimo capace di confrontarsi con l'era digitale. L'uomo ha sempre pensato la morte. Oggi più che mai, il digitale offre un'opportunità per ripensare la morte in una prospettiva rivoluzionata.
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Sitte, Camillo, Architekt (1843-1903)
Eigenhändige Signatur. Zeugnis der k.k. Staats-Gewerbeschule in Wien (I. Bezirk). Höhere Gewerbeschule. Bautechnische Abteilung für Kamillo Discher.
Wien, 1902. 4°. 1 Blatt., 1
Référence libraire : 10394BB
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SITWELL Edith
THE COLLECTED POEMS.
Duckworth / Houghton Mifflin, London / Boston, 1930. In-8 p., tela editoriale, pp. X,278, con un ritratto dell'A. al frontespizio eseguito da Pavel Tchelitchov. "Edizione originale", stampata su carta a mano in 320 copie (200 per l'Inghilterra e 100 per gli U.S.A.), numerate e firmate dall'Autrice, La ns., 67, con barbe, molto ben conservata.
Référence libraire : 89893
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SITWELL Edith
THE COLLECTED POEMS.
In-8 p., tela editoriale, pp. X,278, con un ritratto dell’A. al frontespizio eseguito da Pavel Tchelitchov. "Edizione originale", stampata su carta a mano in 320 copie (200 per l’Inghilterra e 100 per gli U.S.A.), numerate e firmate dall’Autrice, La ns., 67, con barbe, è molto ben conservata.
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Sizer, Theodore and Nancy et al.
To Ornament Their Minds: Sarah Pierce's Litchfield Female Academy 1792-1833
This is a very good softcover copy with just light wear. Very clean inside and out. Previously owned by Robert Thayer, the well known Connecticut antiques dealer, with his scribbled name and date on the front endpaper. This catalog was prepared to accompany the exhibition at the Litchfield Historical Society in 1993. Essay by Theodore and Nancy Sizer. 8 color plates + numerous black & white illustrations. Checklist. Appendices with list of known students at the academy. 8" high X 10" wide, 132 pages. This book will be securely packed and shipped with tracking.
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Sjoestedt Marie Louise 1900 1940. Dillon Myles 1900 1972. Netzahualcoyotl Historical Society
Gods and heroes of the Celts / Marie-Louise Sjoestedt ; translated by Myles Dillon
Berkeley Calif : Turtle Island Foundation 1982. First Edition. Fine copy in the original color printed boards. Particularly and uncommonly well-preserved; tight bright clean and especially sharp-cornered. . Physical description; ix 131 p. ; 20 cm. Notes; Bibliography: p. 115-119. Translation of Dieux et héros des Celtes. Subjects; Celts - Religion. Genre; Bibliography. Berkeley, Calif : Turtle Island Foundation hardcover
Référence libraire : 232782 ISBN : 0913666521 9780913666524
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Sjostedt C. E. 1900 1979 Sunden Hjalmar 1908 1993
L�robok i filosofi. Del II. Logik - de filosofiska problemen
Av C. E. Sj�stedt. Natur och Kultur Stockholm 1952. 1771 sidor. Illustrerad. F�rlagets dekorerade klotband. 215x14 cm. F�rsta upplagan. Boken har tillh�rt Nils-Erik Hanseg�rd 1918-2002 som 1975 blev den f�rste innehavaren av professuren i samiska vid Ume� universitet och med dennes �garnotering och blyertsunderstrykningar. - Del I Psykologi av Hjalmar Sund�n utkom samma �r 1952. unknown
Référence libraire : 39713
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SKAESPEARE, William
Sämmtliche dramatische Werke. Übersetzt im Metrum des Originals. Und: Supplemente zu Wlm. Shakespeare's sämmtlichen dramatischen Werken.
Wien,Sollinger 1826/27. 37 Bde. u. 3 (v. 6) Supplementbde. in 10 Bdn. 12°. Zus. ca. 4000 S. Pbde. d.Zt. mit farbl. abgesetztem Rücken, vergold. Rückentitel, sparsamer Linienvergold. u. Marmorpapierbezug, Rücken u. Rückenfälze tls. stärker berieben, etw. bestoßen, innen stellenw. etw. (meist aber nur gering) stock-, finger- od. braunfleckig, insges. aber noch recht gut erh.
Référence libraire : 0159-24
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SKENE Alexander Johnston Chalmers 1837 1900.
The anatomy and pathology of two important glands of the female urethra.
New York:: William Wood & Co. 1880. 1880. Reprint: American Journal of Obstetrics and Diseases of Women and Children Vol. XIII No 11. 8vo. 8pp. 1 lithographed plate. Original printed pale blue wrappers. Fine. The first description of "Skene's glands" or "ducts". Cordasco 80-5776; Garrison & Morton 1225. William Wood & Co., 1880. unknown
Référence libraire : M11514
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SKENE Alexander Johnston Chalmers 1837 1900.
The anatomy and pathology of two important glands of the female urethra.
New York:: William Wood & Co. 1880. 1880. Reprint: American Journal of Obstetrics and Diseases of Women and Children Vol. XIII No 11. 8vo. 8pp. 1 lithographed plate. Original printed pale blue wrappers. Fine. The first description of "Skene's glands" or "ducts". Cordasco 80-5776; Garrison & Morton 1225. William Wood & Co., 1880. unknown books
Référence libraire : M11514
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Skinner Cornelia Otis 1901 ? . Alajalov Constantin 1900 1987 Illus
Dithers and Jitters / by Cornelia Otis Skinner . Drawings by Alajalov
New York : Dodd Mead & Company 1938. First Edition. Near fine copy in the original gilt-blocked cloth. Slightest suggestion only of dust-dulling to the spine bands and panel edges. Remains particularly well-preserved overall; tight bright clean and strong. Illustrated lining-papers. ; 168 pages; Description: 168 p. : illus. ; 22 cm. Subjects: Articles from The New Yorker Stage Country Life You and Chatter. New York : Dodd, Mead & Company hardcover
Référence libraire : 73666
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Skovoroda Hryhorij; Perri G. A. (cur.)
Narciso. Discussione sul tema: Conosci te stesso
br. Hryhorij Skovoroda (pron. Skovorodà) (1722-1794) è considerato l'ultimo esponente del barocco ucraino e il fondatore della filosofia dell'Europa orientale. Notevoli influssi del suo pensiero si ritrovano infatti in molti pensatori e autori posteriori: Tolstoj, Sev?enko, Dostoevskij, Solov'ëv, Berdjaev. Questo volume rappresenta la traduzione italiana integrale e critica di un'opera filosofica del pensatore ucraino. Alla fine della sua vita Skovoroda scelse Narciso come emblema del messaggio principale della sua filosofia, vale a dire l'indiamento appassionato ("theosis" nella tradizione teologica patristica e bizantina), come Atteone lo era stato per Giordano Bruno. In questa scelta egli si era fatto guidare da certe rappresentazioni tardo-medievali di Narciso come simbolo della vita contemplativa. La piena conoscenza e accettazione di sé, lo specchiarsi in sé, diventa perciò in Skovoroda la porta d'ingresso per entrare stoicamente in sintonia col macrocosmo e fondersi neoplatonicamente con la Fonte dell'essere.
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SKREB, Z
Das Epigramm im Deutschen Musenalmanachen und Taschenbüchern um 1800.
Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1977. Gr.-8vo. 84 S. (Österreich. Akademie der Wissenschaften, Philosoph.-histor. Klasse, Sitzungsberichte 331). OBroschur (gering angestaubt).
Référence libraire : 1320839
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Skryzak, Richard
Béatrice Casadesus Tramographies urbaines
Centre culturel de Trith-Saint-Léger, 1986. In-8, format à l'italienne, agrafé sous couverture illustrée, 16 pp. Tramograhies urbaines, par René Carpentier, maire de Trith-Saint-Léger - Béatrice Casadesus, entretien avec Richard Skryzak/version anglaise - Catalogue - Biographie.
Référence libraire : 5530
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Slavich Antonio
All'ombra dei ciliegi giapponesi. Gorizia 1961
br. È una sera di marzo del 1962 quando il giovane Slavich viene depositato da un taxi davanti al cancello dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, ultimo avamposto italiano prima della cortina di ferro. Solo pochi mesi prima, nel novembre 1961, Franco Basaglia aveva vinto il concorso da direttore in quel luogo dimenticato e aveva chiamato il suo unico allievo a collaborare con lui per avere almeno un alleato in quell'ambiente ostile. Inizia così la narrazione di quei primi mesi e anni in cui prende avvio il lento e progressivo smontaggio dell'istituzione manicomiale. Le grandi imprese hanno spesso un inizio modesto, quasi minimalista, commenta Slavich nel ripercorrere passo dopo passo le piccole conquiste quotidiane, i tentativi di scardinare le logiche manicomiali, il procedere per prove ed errori, senza aver chiaro in mente fin dall'inizio dove si vuole arrivare, ma facendosi guidare da un unico obiettivo: cominciare ad aver cura degli internati. In quel deserto immobile e squallido, con la sua violenza neppure tanto dissimulata, ogni gesto irrituale, ogni piccola azione che scalfisce un po' la superficie sembra già una riforma.
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SLINGER John R.W.
UN CANTO PER MARIA.
Poesie. Schwarz, Milano, 1960. In-8 p., bross., pp. 31. Vi sono raccolte 36 poesie. Ben conservato.
Référence libraire : 45427
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SLINGER John R.W.
UN CANTO PER MARIA. Poesie.
In-8 p., bross., pp. 31. Vi sono raccolte 36 poesie. Ben conservato.
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Sloterdijk Peter
Che cosa è successo nel XX secolo?
br. "Né il Sole né la morte né il XX secolo si possono guardare fissamente". Equiparandolo a ciò. di cui - secondo una celebre massima di La Rochefoucauld - sarebbe impossibile sostenere la vista, Peter Sloterdijk non pronuncia affatto una sentenza inappellabile sul Novecento. Piuttosto chiama in causa la debolezza di sguardo di chi continua ad applicargli, per cristallizzarne il senso sfuggente, etichette compendiarie come "età dei totalitarismi", "secolo breve", "era atomica" e infine, a celebrare l'affaccio sul nuovo millennio, "globalizzazione". Ricondurre il secolo passato all'archivio delle sue efferatezze o alla preminenza di un principio politico o economico significa abdicare alle finalità conoscitive a cui si ambiva, e cadere preda di quel riduzionismo che Sloterdijk giudica tra i più virulenti contagi novecenteschi, tutt'altro che debellati. Il "fondamentalismo della semplificazione" ha ingaggiato allora una gigantomachia con l'emergente logica della complessità. Dalla metafisica della pesantezza, e dalla sua alleanza con forze o valori che stanno in basso, alla radice, accreditati di una realtà più vera e ritenuti bisognosi di espressione, ha cercato di fuggire l'ontologia dello sgravio, alla quale Sloterdijk aderisce con passione antigravitazionale. La critica che muove alla ragione estremistica e profetica e al "radicalismo" che etimologicamente la sostiene non è soltanto la risposta filosofico-politica al quesito sull'essenza di un'epoca: è un allargamento di campo all'intera storia della civiltà occidentale, e all'altro logos, mobile e strategico, che ha in Odisseo il paradigmatico eroe cognitivo e nella sua educazione per mare la scena primaria della "svolta oceanica" da cui cinquecento anni fa prese avvio la globalizzazione.
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Sloterdijk Peter
Il quinto «vangelo» di Nietzsche. Del miglioramento della buona novella
br. Come molte delle opere di Sloterdijk, "Il quinto 'Vangelo' di Nietzsche" ha fatto discutere per la sua tesi centrale, forte e quanto mai attuale. È il saggio in cui il filosofo fa i conti con Nietzsche, misurando la potenza della rivoluzione innescata da "Così parlò Zarathustra" nella filosofia e nella cultura europea. Lo "Zarathustra" è per noi il "quinto Vangelo". Il suo linguaggio marca in modo definitivo il passaggio a una nuova umanità. L'opera di Nietzsche fa deflagrare l'ultima sfera delle certezze dell'uomo moderno, proiettandolo in una nuova dimensione. In questo libro di rara bellezza, Sloterdijk mette al centro due domande abissali. La rivoluzione di Nietzsche riesce davvero a liberare l'uomo, a proiettarlo in una dimensione di apertura alla vita? E ancora, con pungente semplicità: Nietzsche è stato un uomo felice? Nelle risposte, l'emozionante confronto tra due personalità di statura enorme, ma diversa. Quella sempre politica di Sloterdijk e quella di Nietzsche, calata nell'individualità del genio. Postfazione di Gianluca Bonaiuti.
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Sloterdijk Peter
Il quinto «vangelo» di Nietzsche. Del miglioramento della buona novella
br. Come molte delle opere di Sloterdijk, "Il quinto 'Vangelo' di Nietzsche" ha fatto discutere per la sua tesi centrale, forte e quanto mai attuale. È il saggio in cui il filosofo fa i conti con Nietzsche, misurando la potenza della rivoluzione innescata da "Così parlò Zarathustra" nella filosofia e nella cultura europea. Lo "Zarathustra" è per noi il "quinto Vangelo". Il suo linguaggio marca in modo definitivo il passaggio a una nuova umanità. L'opera di Nietzsche fa deflagrare l'ultima sfera delle certezze dell'uomo moderno, proiettandolo in una nuova dimensione. In questo libro di rara bellezza, Sloterdijk mette al centro due domande abissali. La rivoluzione di Nietzsche riesce davvero a liberare l'uomo, a proiettarlo in una dimensione di apertura alla vita? E ancora, con pungente semplicità: Nietzsche è stato un uomo felice? Nelle risposte, l'emozionante confronto tra due personalità di statura enorme, ma diversa. Quella sempre politica di Sloterdijk e quella di Nietzsche, calata nell'individualità del genio. Postfazione di Gianluca Bonaiuti.
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Sloterdijk Peter
La mano che prende e la mano che dà
br. Secondo Peter Sloterdijk, nelle moderne democrazie il fisco (la mano che prende) considera i contribuenti (la mano che dà) soggetti passivi da spremere e gabellare automaticamente nel nome del bene pubblico. In tal modo, lo Stato contemporaneo contraddice l'ispirazione democratica che dovrebbe connotarlo, riducendola a pura retorica. In realtà, la "mano che prende" è oggi così impersonale e i vantaggi, per chi "dà", sono talmente astratti che l'imposizione fiscale viene percepita come confisca e saccheggio. La provocatoria proposta di Sloterdijk è trasformare gradualmente il prelievo fiscale da gesto coercitivo in gesto volontario e personalizzato, in un dono che le classi agiate offrono ai settori più svantaggiati della società.
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Sloterdijk Peter; Bonaiuti G. (cur.)
Sfere. Vol. 3: Schiume
br. Con "Schiume", terzo volume della trilogia Sfere, Peter Sloterdijk completa il tentativo di elaborare un nuovo racconto filosofico delle culture umane. Il concetto di sfera rimanda alla tesi chiave dell'autore, per la quale la vita è una questione di forma. Dopo "Bolle", che sviluppa la teoria dell'intimità, e "Globi", che indaga l'età della metafisica alla luce della filosofia europea classica, "Schiume" elabora una teoria filosofica dell'epoca contemporanea che osserva la vita nel suo sviluppo multifocale. L'immagine della schiuma consente di riconquistare il pluralismo delle invenzioni e delle costruzioni di mondi, e offre una metafora con cui descrivere e interpretare l'individualismo moderno e i suoi paradossi. Nel far questo, Sloterdijk attinge a fonti molto diverse, dalla biologia all'architettura, dalla filosofia ai modelli politici e sociali prevalenti, con l'obiettivo di scandagliare le radici di quella che la tradizione sociologica chiama "società".
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Sloterdijk Peter; Clerici F. A. (cur.)
I figli impossibili della nuova era. Sull'esperimento anti-genealogico dell'epoca moderna
br. Prendendo in esame nelle sue molteplici forme la figura del "bastardo" e il ruolo che di volta in volta questo personaggio ha interpretato sul palcoscenico dell'Occidente in cammino, Peter Sloterdijk riflette in modo lucido e appassionato attorno ai dilemmi che accompagnano il gioco d'azzardo delle trasmissioni culturali. Un libro costellato dai numerosi volti che hanno segnato la storia della civiltà occidentale: da Socrate a Edipo, da Gesù a Francesco d'Assisi, da Alessandro Magno a Cola di Rienzo, da Madame de Pompadour a Napoleone, sino ad arrivare ai più terribili protagonisti della modernità. Dietro le quinte di questo grande spettacolo, spiano silenziosi gli "anonimi eroi della continuità", costantemente a confronto con quell'"oscuro oggetto detta trasmissione" che allaccia o recide le generazioni, che sollecita a pensare un nuovo modo di accogliere il passato e di immaginare il futuro dell'umanità.
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Sloterdijk Peter; Ermano A. (cur.); Perniola M. (cur.)
Critica della ragion cinica
br. "Cinismo" è oggi sinonimo di insensibilità, di un'amara disponibilità a farsi complice di qualsiasi cosa a qualunque prezzo. Ben altra natura possedeva il cinismo degli antichi, o quello che Nietzsche chiamava cynismus, una forma estrema di autodifesa che opponeva alla minaccia dell'insensatezza sociale un nucleo irriducibile di sopravvivenza, la sfrontatezza vitale di una filosofia vissuta. Se il cynicus Diogene viveva in una botte, il "cinico" moderno aspira invece al potere e al successo. "Critica della ragion cinica" parte da questa contrapposizione per rileggere l'intera storia della filosofia, sottoponendo a una serrata analisi il rapporto tra intellettuali e apparati di potere e il relativo strascico di sangue e ideologie. Dalle esilaranti frecciate di Diogene contro Platone alla rivisitazione del Grande Inquisitore dostoevskijano, da Nietzsche e Heidegger alle drammatiche parabole della repubblica di Weimar e della rivoluzione russa, Sloterdijk mette a nudo i rischi estremi della falsa coscienza. Sostenuto da una inesauribile e travolgente forza satirica, intreccia provocatoriamente storia del pensiero e costumi sessuali, moda, arte, ideologia e mass media. E dopo aver tracciato una lucida diagnosi della catastrofe politico-morale del nostro tempo, ci indica una possibile terapia, attraverso il coraggio sereno e consapevole di un nuovo cynismus. Quest'opera è stata accolta da Jürgen Habermas come un "capolavoro di letteratura filosofica".
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Sloterdijk Peter; Perticari P. (cur.)
Il quinto vangelo di Nietzsche. Sulla correzione delle buone notizie
br. Il 25 agosto del 1900 moriva Friedrich Nietzsche, alle porte di un nuovo secolo in cui lui, in fondo, viveva già. Peter Sloterdijk, in occasione del centenario della morte di Nietzsche, vuole restituirne un'immagine integrata. E questo è in sé un gesto provocatorio: si è visto un Nietzsche amato, un Nietzsche odiato, un Nietzsche frainteso, un Nietzsche censurato e un Nietzsche preso a modello. Ma l'uomo era uno solo, e il suo messaggio non era così frammentato e multiforme come potrebbe sembrare nel momento in cui ci si ostina a considerare unicamente le sue derivazioni. In questo breve saggio, Sloterdijk ricongiunge ciò che di Nietzsche si può dire, con ciò che è sconveniente dire, e ci restituisce un senso originario, un messaggio, un quinto "Vangelo"; come suo discepolo, raccoglie e veicola un dono alla portata di chi è disposto a correre il rischio di riceverlo. Queste poche pagine infatti, hanno la caratteristica peculiare di rappresentare il supporto di un contenuto super-massivo, dove un grande protagonista del dibattito filosofico contemporaneo mostra la tremenda attualità dell'autore Nietzsche e tenta di leggerlo come lui avrebbe voluto essere letto. Questo è l'omaggio offerto a Nietzsche nel centenario della sua scomparsa: riapparire sulla scena, di nuovo, con sembianze tanto simili a quelle originali da risultare ulteriormente innovative.
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Sloterdijk Peter; Perticari P. (cur.)
Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio
br. Possono il filosofo e lo scienziato imparare a perdersi in uno stato di morte apparente, a disattivare gli aspetti della propria esistenza che impediscono la nascita del pensiero? In "Devi cambiare la tua vita", Peter Sloterdijk presentava la pratica dell'esercizio come dimensione decisiva per un'esistenza improntata all'"elevazione". Qui si spinge oltre, in direzione dell'ascesi teoretica. Sprofondare in se stessi è la condizione per potersi ritrovare là dove l'arte di morire e l'arte di vivere teoreticamente si incontrano, per liberarsi dai vincoli che costituiscono un ostacolo alla teoria e per vedere se oggi sia ancora possibile astrarsi e pensare.
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Sloterdijk Peter; Scheu R. (cur.)
Crescita o extraprofitto
br. Il libro raccoglie un saggio e due interviste che sono stati pubblicati per la prima volta sulla rivista svizzera "Schweizer Monat". Il dialogo tra il filosofo tedesco e René Scheu, direttore della rivista e curatore del volume, si è sviluppato in questi anni attorno ad alcuni nuclei concettuali fondamentali, come quelli di "crescita" e di "vita degna di essere vissuta". Si tratta di temi che sono protagonisti di quasi tutti i dibattiti politici ed economici che animano l'Europa al tempo della crisi, ma che illuminati dalle riflessioni di Sloterdijk ci appaiono in una veste del tutto nuova.
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Sloterdijk Peter; Scheu R. (cur.)
Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno
br. La storia delle idee, letta come drammatizzazione della tensione tra vero e falso, fa da sfondo a una fenomenologia della coscienza incline tanto alla lotta contro l'errore quanto a stringere pericolosi patti con l'inganno, dalla menzogna intenzionale all'autosuggestione di quanti si piegano deliberatamente alle promesse dell'ideologia. Quando poi cade la maschera dell'ipocrisia, l'inganno precipita nel cinismo e nasce la "falsa coscienza illuminata" moderna. Peter Sloterdijk convoca figure centrali del conflitto tra verità e inganno, da Platone all'ascetismo antico, dal cristianesimo alla critica dell'ideologia di Adorno, fino ai protagonisti del cinismo moderno. Anche oggi, il cinismo continua a presentarsi come abdicazione alle convenzioni che gli imponevano di camuffarsi da idealismo, ma il suo habitat sono ora apparati mediatici intrinsecamente incapaci di sacrificare l'espansione dell'informazione alla selezione di contenuti veridici. Il cinismo contemporaneo prospera nella reazione, dal basso, al "sensibilismo" del politicamente corretto, si concretizza nel terrorismo (e in parte nella lotta allo stesso) come pratica eminentemente cinica e diviene, nella prospettiva di Sloterdijk, il perno stesso su cui ruota la cultura post-fattuale dei nostri giorni.
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SMALLWOOD Joseph Joey Roberts 1900 1991
Typed signed letter TSL of "Joey" Smallwood on Premier of Newfoundland letterhead
1966. SMALLWOOD TSL ON PREMIER STATIONARY UNCOMMON 8 x 10 inches. Dated 19 January 1966 on Government letterhead with The Premier and St. John's printed at top. Old staple mark on top left corner red pen handwritting on top of letter two old fold marks otherwise good condition. Signed J.R. Smallwood. This letter from Smallwood is to an Ontario bookdealer ordering two books referring to a cheque which is not with this item only the letter. Interesting to see what Joey Smallwood is adding to his library two different copies of "History of Freemasonary". Joseph "Joey" Roberts Smallwood was Companion of the Order of Canada CC journalist politician and premier of Newfoundland from 1949-72 born 24 December 1900 in Mint Brook NL; died 17 December 1991 in St. John's NL. The leading proponent of Confederation in Newfoundland in the 20th century Joey Smallwood played an important role in bringing the province into Confederation in 1949. Smallwood is sometimes referred to as "the last Father of Confederation." During his lifetime he was also called "the only living Father of Confederation." Strong-willed and autocratic he was not always wise. As a communicator however he left a priceless legacy of historical and cultural knowledge to his beloved Newfoundland. "Of course I would have to declare instantly and emphatically if I were asked for my own opinion of the biggest achievement of my public life: Confederation; my part in introducing the issue and my effort in helping to bring it about." Joey Smallwood 1979. unknown
Référence libraire : 7506
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Smee Sebastian
Artisti rivali. Amicizie, tradimenti e rivoluzioni nell'arte moderna. Con e-book
ill., ril. Nel museo di Kitakyushu si trova uno strano ritratto dei coniugi Edouard e Suzanne Manet, realizzato da Edgar Degas nel 1868-69. Una grande porzione di tela, questa la bizzarria, è stata asportata con una lama, tranciando il viso e il corpo di Suzanne. Ancora più sorprendente, il responsabile dello sfregio fu lo stesso Manet, maestro e amico di Degas. Che cosa era successo? Forse non era soddisfatto del risultato? O forse le radici del gesto affondano in qualcosa di più profondo e torbido? La storia dell'arte moderna è piena di storie simili: a meno di un anno dalla morte di Jackson Pollock in un incidente d'auto, il suo sodale Willem de Kooning iniziò una relazione con la sua ragazza, Ruth Kligman, l'unica sopravvissuta a quell'incidente; Pablo Picasso ha tenuto in bella vista in casa sua per tutta la vita il ritratto che Matisse fece alla propria figlia Marguerite, lo stesso ritratto che un tempo veniva usato da lui e dai suoi amici come bersaglio per il tiro a freccette; dieci anni dopo la morte di Francis Bacon, Lucian Freud ancora non voleva sentirlo neppure nominare, ma conservava gelosamente un suo grande dipinto, rifiutandosi di prestarlo per le mostre. A guardare bene, è possibile rintracciare uno schema. Ed è quello che fa in questo libro Sebastian Smee: immergendosi nelle vite di quattro coppie di artisti, ricostruisce gli incontri e gli scontri, i traumi, le invidie e le gelosie che hanno forgiato l'amicizia e l'influenza reciproca tra queste grandi personalità, di cui ancora oggi resta traccia, con la stessa intensità e la stessa fiamma, nelle loro opere. Attingendo a biografie, memorie, testimonianze e lettere, il critico e giornalista premio Pulitzer fa infatti emergere in maniera chiara il fondamentale apporto fornito da ognuno dei due "artisti rivali" nell'evoluzione del percorso artistico dell'altro. Una sfida reciproca a spingersi sempre più avanti nella sperimentazione, ma che li ha portati a lottare con ferocia per conquistare gli stessi collezionisti e gli stessi riconoscimenti. Ricco di storie e di idee, "Artisti rivali" indaga questa misteriosa dinamica tra riconoscimento e repulsione che ha scandito le tappe principali della storia dell'arte recente: è solo nel confronto, anche aspro, che ci si rivela migliori.
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Smee Sebastian
Freud. Ediz. italiana
ill., ril. L'artista britannico Lucian Freud (1922-2011) è stato universalmente considerato il più importante pittore figurativo della sua generazione. Maestro del ritratto e specialista in nudi, Freud ha usato l'impasto per creare profondità e intensità mentre teneva a freno la propria palette privilegiando soprattutto tonalità attenuate. I suoi ritratti possono essere fisicamente poco lusinghieri per i loro soggetti ma sono onesti, franchi e tutt'altro che apologetici. "Dipingo le persone" disse Freud "non per quello che sono, non esattamente nonostante quello che sono, ma per come sono."
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