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‎Santiloni M. (cur.)‎

‎Stanislao Nievo all'incrocio delle arti. Letteratura, cinema, fotografia. Atti della Giornata di studio (Roma, 7 aprile 2016)‎

‎br. "Questa settima Giornata di Studio, dedicata a Stanislao Nievo nel decimo anniversario dalla sua scomparsa, vuole in qualche modo dare atto dei suoi molti talenti. In alcuni interventi leggerete delle sue capacità di giornalista e di narratore e quindi dei sui romanzi e racconti pluripremiati, in cui fin dalla prima prova, mi riferisco a Il prato in fondo al mare, Premio Campiello 1975, inaugura, se così si può dire, un nuovo modo di narrare dove la precisione dell'indagine scientifica si intreccia alla scrittura creativa, fantastica, componendo un tutt'uno che diventerà un po' la cifra originale di tutte le sue opere. In altri, invece, leggerete dei suoi progetti innovativi come i Parchi Letterari, in cui c'è una forte commistione tra letteratura e territorio o meglio tra letteratura e paesaggio culturale. Nievo ideò il progetto per promuovere, difendere e proteggere, con l'ausilio di uno scrittore famoso, le tante piccole e preziose località del nostro bel Paese; in anticipo sulle direttive dell'Unione Europea, ratificate dall'Italia nel 2006, più di dieci anni dopo la nascita dei Parchi Letterari." (dalla prefazione)‎

‎Marchi Marco‎

‎Ut pictura poesis. Artisti e scrittori a confronto‎

‎br. All'insegna di un titolo citazionale e nobilmente antico come l'oraziano "Ut pictura poesis" Marco Marchi raccoglie in questo libro una serie di scritti critici accomunati dal fatto di provare al loro interno possibili coniugazioni tra la scrittura e l'arte, e più in dettaglio tra la poesia e la narrativa e le arti figurative. Si tratta di testi prefatori o di accompagnamento a cataloghi di pittori e incisori (da Nunzio Gulino a Valeriano Trubbiani, da Walter Valentini a Frédéric Pierre, da Pietro Paolo Tarasco a Mario Francescani e Paolo Gubinelli), ma anche di veri e propri saggi come "Tozzi allo specchio dell'arte" e "Viani, l'eroe in stracci", in cui il caratterizzante motivo artistico si intreccia a quello letterario secondo possibilità, approcci e modi di realizzazione varianti. La presenza originaria di questi scritti in preziose cartelle e libri d'arte o in volumi oggi introvabili offre una giustificazione oggettiva all'unitaria riproposta di essi in queste pagine.‎

‎Musarra F. (cur.); Piccinini G. (cur.); Sparapani N. (cur.)‎

‎Per non dimenticare: Mariotti e Mestica all'ombra di Leopardi‎

‎br. Gli interventi che compongono questa miscellanea permettono di riscoprire aspetti della personalità e degli interessi culturali di Filippo Mariotti e Giovanni Mestica, studiosi di Leopardi e strenui difensori della memoria leopardiana e della sua eredità, che hanno lasciato tracce profonde nel percorso di molti intellettuali italiani del primo Novecento. Il confronto tra gli studiosi ha permesso di mettere meglio a fuoco la preparazione culturale e la carriera politica di due personaggi che, seppur cresciuti in famiglie di modesta origine, finirono per rappresentare il meglio del notabilato marchigiano nel primo mezzo secolo di vita della nazione.‎

‎Corcione Noemi‎

‎Sulla prima scrittura poetica di Luzi. Dalla « Barca» a «Ebe»‎

‎br. Il libro indaga sulla produzione poetica di Mario Luzi dai giovanissimi esordi sino all'originale prosa poetica di Biografia a Ebe. Poco più che ventenne, Mario Luzi esordisce con la raccolta di versi La barca (Modena 1935). Sono gli anni dell'ermetismo fiorentino in cui il poeta entra in contatto con i coetanei Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi e i critici Carlo Bo e Oreste Macrì. Già dagli esordi è forte l'influenza leopardiana nella poetica di Luzi, soprattutto nella scelta dei titoli: Serenata di piazza d'Azeglio, Canto notturno per le ragazze fiorentine, Ultimo canto di Don Giovanni. Ma altrettanto presenti sono gli influssi stilnovistici, cui è dedicato un intero capitolo del volume. La barca vive ben tre stagioni: l'esordio nel 1935, una seconda edizione nel 1942 e un'ultima definitiva nel 1960, nella quale confluirà anche la seconda raccolta luziana del 1940, Avvento notturno, in cui le tematiche poetiche si avvicinano alla poesia francese di Rimbaud e, in particolare, di Mallarmé. Nel 1942 esce Biografia a Ebe, un originalissimo poemetto in prosa di influenza simbolista. E questa la prima stagione letteraria di Mario Luzi, non ancora trentenne, che troverà compiuta maturazione nei decenni successivi.‎

‎Giannetti Valeria‎

‎Il futuro lume del remoto vero. Ippolito Nievo e la religione dell'ideale‎

‎br. Da Dante a Vico, da Cuoco a Foscolo, a Leopardi, a Mazzini, il passato è lo specchio ideale del futuro; e così anche per Ippolito Nievo. Nell'epoca del tramonto delle passioni rivoluzionarie, dopo la disfatta di Novara, è necessario «onorare il passato e affrettare il futuro», con la speranza e con le opere. Sorregge questa religione della coscienza la certezza di un disegno provvidenziale che svolge il suo corso; la illumina la fede nell'avvenire dell'umanità. E così Nievo indica l'ordito ideologico e poetico delle proprie opere, dall'"Antiafrodisiaco per l'amor platonico" alle "Confessioni d'un italiano": la necessità di fondare il progresso del genere umano e il risorgimento delle sorti nazionali su un ideale dello spirito, sulla linfa vitale che lega la memoria alla speranza, i fantasmi del passato all'orizzonte futuro delle idee.‎

‎Raffaelli Alberto‎

‎La comparseria. Luigi Pirandello accademico d'Italia‎

‎br. Il presente volume affronta, sulla base di documentazione archivistica, l'esperienza di Luigi Pirandello accademico d'Italia. Occupando gli ultimi otto anni dell'esistenza dello scrittore (1929-1936), tale carica ne emblematizza l'intera parabola umana e artistica, in tutte le sue contraddizioni. A cominciare da quella della fedeltà al fascismo, la cui nota problematicità viene ulteriormente suffragata dal rapporto con la massima istituzione culturale del regime, nei cui confronti egli fu certo insofferente pur però senza mancare di adoperarsi in diverse occasioni, se non altro allo scopo di vedere coronate talune aspirazioni: su tutte, la vittoria del premio Nobel per la letteratura nel 1934. Il ritratto delineato è quello di una personalità che nell'incarico di accademico vedeva messo alla prova un irrisolto contrasto tra anarchismo del grande artista e necessità di ossequiare le regole indispensabili all'assecondamento dei propri obiettivi: ne scaturisce il profilo di un compromesso difficoltoso, emblematico di una vicenda che come poche altre nel Novecento culturale italiano ha sperimentato i privilegi ma anche i tormenti dell'uomo pubblico.‎

‎Nezri Dufour Sophie‎

‎Giorgio Bassani: prigioniero del passato, custode della memoria‎

‎br. Nata dall'urgenza di ricordare quel che gli uomini furono capaci di fare per odio, viltà e ignoranza, l'opera bassaniana fa rinascere la memoria di un'epoca, di una città, di una tragedia: il Ventennio, Ferrara, la Shoah. La prosa di Bassani traduce una ricerca di senso sistematica e una volontà forte di rielaborazione letteraria, insieme realistica e poetica, talvolta quasi allegorica e mitica, perché profondamente filosofica, di un passato "che non passa". La sua ricreazione memoriale, insieme denunciatrice e lirica, profondamente malinconica, traduce la volontà di analizzare l'animo umano in situazioni storiche precise ma anche di ribadire l'assurdità della vita e il pericolo che rappresenta la tendenza ciclica di una società a lasciar esprimere con violenza estrema l'odio dell'altro. Prefazione di Marco Brunazzi.‎

‎Benzoni P. (cur.); Vanden Berghe D. (cur.)‎

‎Le forme dell'analisi testuale. Sette letture novecentesche‎

‎br. "Come si analizza un testo letterario? Cosa carattellizza uno stile? Gli studi qui raccolti non indugiano in disquisizioni teorico-metodologiche, ma a queste domande cercano di rispondere con esempi concreti e metodi in atto. Sono sette esercizi di lettura su testi - in versi e in prosa - di autori del Novecento italiano (Italo Svevo, Eugenio Montale, Carlo Betocchi, Giacomo Debenedetti, Primo Levi e Andrea Zanzotto), osservati sì da angolature diverse,nna sempre privilegiando un discorso critico filogicamente avvertito: che sappia poggiare su riscontri testuali precisi, valorizzare le scelte linguistiche e sroricizzare i fenomeni. Perché, se la diversità delle problematiche e dei generi affrontati ha naturalmente reclamato forme saggistiche e strategie di analisi diversamente calibrate, tutte queste letture trovano comunque un loro punto d'incontro nella centralità accordata al testo, qui mai ridotto a pretesto e, anzi, considerato piuttosto - ancor più che come esemplare - come individuo: dotato di una sua unicità stilisticamente determinata e capace d'intrattenere con la tradizione e con altri testi relazioni peculiari. Non è un caso del resto che il volume - nato dalle rielaborazioni di una giornata di studi su Forme e metodi dell'analisi testuale tenutasi all'Università di Bruxelles (VUB) nel dicembre del 2015 - si apra con l'intervento di Pier Vincenzo Mengaldo" (dalla Premessa).‎

‎Daniele Antonio R.‎

‎Ombre femminili in Dino Buzzati. Indizi di donne prima di «Un amore»‎

‎br. Il volume indaga la presenza e l'incidenza dei fattori di matrice femminile che agiscono in Dino Buzzati sin dalle sue primissime prove narrative, a dispetto della tradizionale vulgata critica che ha spesso chiuso la questione rubricando i primi tre lavori (Bàrnabo delle montagne, Il segreto del Bosco Vecchio, Il deserto dei Tartari) all'altezza dell'assenza della donna. Benché essa, come essenza corporea, non tocchi i primi due romanzi né possa dirsi protagonista di quello del 1940, l'intento è di valutarne in prima istanza il riverbero in termini di manifestazione recondita, di "ombra", che procede dalle trasfigurazioni dei luoghi. È in questo senso che va inteso il cambio di prospettiva nella restituzione della donna che con la propria carnalità invaderà la produzione buzzatiana da Un amore. A questo scopo l'attenzione è stata posta sul grado di inurbazione che il personaggio buzzatiano (e Buzzati stesso) guadagna dopo il romanzo di Drogo, in specie attraverso la scrittura giornalistica e i casi di cronaca nera che conducono il nostro scrittore nei recessi più perversi dell'area metropolitana e dell'animo umano. I casi di cronaca nera affrontati dal Dopoguerra al termine degli anni Cinquanta risultano propedeutici a un nuovo, visibile livello di narrazione nel quale il desiderio di distruzione iuxta femina o le sue "ombre" confermano un travaglio rilevabile in germe sin dagli esordi.‎

‎Castagnola R. (cur.)‎

‎Archivi letterari del '900. Atti del Convegno internazionale (Monte V erità, 13-14 maggio 1999)‎

‎brossura‎

‎Danti Luca‎

‎Le migliori gioventù. I periferici e la sessualità nella narrativa italiana del secondo dopoguerra‎

‎br. Nello spazio globalizzato della contemporaneità, il concetto stesso di distanza sembra essere stato abolito; eppure c'è chi ancora parla di centri e periferie, richiamando l'attenzione su un divario che si sta accentuando. Non sarà, dunque, anacronistico ripensare il nostro passato prossimo, gli anni dalla Liberazione al 'Boom', che costituirono per l'Italia uno spartiacque economico, culturale, forse antropologico. Moravia, Brancati, Parise, Pasolini, Bianciardi, Viani, Morante, Testori, Cassola, Meneghello, Fellini hanno raccontato il cambiamento, assumendo come punto di osservazione il rapporto tra giovani e sessualità, inscenato in vacillanti microcosmi marginali. Hanno rappresentato, cioè, le seducenti ambiguità insite nell'omologazione portata avanti dai centri e, al contempo, la varietà fascinosa e declinante di province e periferie.‎

‎Risso Roberto‎

‎La penna è chiacchierona. Edmondo De Amicis e l'arte del narrare‎

‎br. Autore eclettico e dalla produzione ricchissima, Edmondo De Amicis seppe interpretare con acume e ironia la società in cui visse. Sebbene la sua dimensione creativa ideale coincidesse con la forma breve e incisiva dell'articolo, del bozzetto e della novella, egli si cimentò a più riprese con narrazioni lunghe e articolate, con fini e risultati differenti. Questa monografia si propone come indagine complessiva sugli esiti letterari deamicisiani. Seguendo cronologicamente una varietà di temi e problemi cari all'autore, il libro ricostruisce la dimensione umana e intellettuale di uno scrittore che troppo spesso è stato liquidato con facile ironia o letto in modo parziale, privilegiando solo alcune delle sue opere più note e lasciando nell'ombra la complessa vastità e varietà della sua produzione narrativa e saggistica. Questo libro opera un primo complessivo assestamento critico interpretativo dell'intero corpus deamicisiano e si pone come punto di partenza per future letture integrali di un autore su cui molto resta da indagare e che è ben lungi dall'aver cessato di comunicare all'Italia e agli italiani di oggi e di domani.‎

‎Onnis R. (cur.); Spinelli M. (cur.)‎

‎Donne e Sud. Percorsi nella letteratura italiana contemporanea‎

‎br. L'obiettivo del volume è quella di concentrare lo sguardo sulle donne, nel tentativo di mettere in luce il legame (più o meno forte, più o meno stereotipato) che esse intrattengono con il Sud. Partendo da una nozione che si riferisce certamente al Mezzogiorno italiano, ma che vuole essere non esclusiva, bensì pervasiva, gli autori dei vari saggi riflettono su come le rappresentazioni, gli stereotipi, l'identità stessa delle donne, siano influenzati dall'appartenenza al Sud, e su come la scrittura letteraria italiana contemporanea costruisca questo tipo di interazione. Quello che generalmente emerge dalle opere analizzate è la volontà di sfumare l'opposizione Nord/Sud, di fuggire una rappresentazione essenzialista dell'uno e dell'altro, così come delle donne che vi vivono, per privilegiare le dinamiche di interconnessione e di relazionalità.‎

‎Reichardt D. (cur.); Moll N. (cur.)‎

‎Italia transculturale. Il sincretismo italofono come modello eterotopico‎

‎ill., br. 2015-2016: apice della crisi europea dei rifugiati. - Sullo sfondo di un panorama culturale, politico e sociale italiano soggetto a profonde trasformazioni, il discorso letterario, passato e presente, sembra farsi portavoce di un nuovo modelli: quello della transculturalità. Si tratta di una visione che descrive un posto altro, eterotopico, relativamente al tentativo di affermare forzosamente l'idea di omogeneità culturale. Altro anche di fronte ad un canone letterario raramente inclusivo rispetto a soggetti e temi portatori di diversità. Il volume raccoglie 10 saggi di autori internazionali che indagano la transculturalità italiana nelle sue varie declinazioni. Volendo offrire uno stimolo alla critica letteraria italianistica, le loro riflessioni espandono il contesto transculturale italofono tra il Sud, l'Europa e altri continenti ancora, fino a poter definire più esattamente le relazioni eterogenee tra l'Italia e la migrazione planetaria. L'obiettivo delle ricerche qui presentate è diretto verso un primo inventario analitico e sistematico delle morfologie di un conforme sincretismo, storico o contemporaneo che sia. Esso si esprime in molteplici fenomeni letterari e/o mediatici reperibili nella cultura italiana, anzi italofona, che insieme plasmano una Italia transculturale.‎

‎Pestelli Corrado‎

‎Ironia di naufragi. Serra, Panzini, Palazzeschi, Bazlen, Pratolini, Bilenchi‎

‎br. I saggi del volume si richiamano al concetto di ironia; ma è ironia compenetrata con una «pena» profonda e cosciente, come si riscontra nel saltimbanco palazzeschiano, nell'artista dello sberleffo (anche nel dizionario ungarettiano, «ironia» sarà termine del tutto simmetrico a quello di «malinconia»); l'ironia, coscienza di sproporzione degli eventi rispetto a scopi e attese umane, risulta un concetto non contraddittorio con la tragica esperienza d'una guerra planetaria e può formare il sintagma, tutt'altro che antinomico, di «guerra ironica»: «pare un'ironia», scrive Serra il 17 luglio 1915. Il riferimento all'«ironia di naufragi» può porsi quale una "linea guida" nello studio letterario del nostro Novecento: dalla Prima guerra mondiale, nel dialogo dissonante dí Serra e Panzini, al fascismo, rivissuto da Pratolini e da Bilenchi, al dramma del «buffo», al «lettore orizzontale», Bazlen, con il suo naufragio interiore, nella conscia deriva d'un'immersione junghiano-bernhardiana e d'una profonda adesione taoista.‎

‎Gritti Fabiano‎

‎La poesia antilirica. Edoardo Sanguineti, Adriano Spatola e Pier Paolo Pasolini tra gli anni Cinquanta e Sessanta‎

‎br. Il volume prende in considerazione "Laborintus" per cogliere i caratteri fondamentali dell'antilirismo della poesia di Sanguineti, e far risaltare il confronto tra la poesia antilirica di Spatola e Pasolini, che invece vi si oppongono seguendo ognuno vie alternative. Le scelte stilistiche di Spatola e Pasolini, seppure nella loro diversità, paiono avere punti di tangenza che si cerca di cogliere concentrando l'attenzione sulle soluzioni ibride del primo Spatola, soprattutto del periodo tra "L'oblò" e "L'ebreo negro", e gli sviluppi estremi della poetica di Pasolini. Il passaggio di Pasolini dalla letteratura alle tecniche cinematografiche viene comparato all'evoluzione della poetica di Spatola dalla poesia lineare alla "poesia totale", proponendo così anche una possibile interpretazione delle ultime fasi della poetica pasoliniana che vada oltre ai soliti giudizi critici riduttivi che ne decretano l'esaurimento o la sconfitta senza appello.‎

‎Palmieri Rossella‎

‎Pirandello e la medicina‎

‎br. Fra Otto e Novecento la medicina convoglia nella smerigliata area dell'argomentazione letteraria e gli scrittori, da "cugini della scienza", cercano di decifrare il mistero dell'esistenza scandagliando il corpo, luogo "opaco" in cui si nascondono invisibili lesioni e sintomi indefiniti. La malattia, ampiamente analizzata dalla Scapigliatura, assume una nuova fisionomia nelle pagine di Pirandello. Pur mantenendosi scettico nei confronti dei medici e della scienza, lo scrittore mostra di avere pietà per quanti patiscono morbi e infezioni. Ne deriva una descrizione apparentemente fredda e clinica, ma non disgiunta dal pathos, né estranea a una personale, e talora, quasi privata coscienza del male, inteso sì come infermità fisica, ma anche come riflesso dei malesseri dell'animo. Fanno da sfondo, in alcuni casi, autentiche manie, forse le uniche in grado di spiegare, grazie al capovolgimento umoristico, il «perché del perché».‎

‎Santiloni M. (cur.)‎

‎Ippolito Nievo traduttore e tradotto‎

‎br. Ippolito Nievo già all'inizio del XIX secolo, con M.me de Stael, perorava «l'utilità delle traduzioni» per avvicinare l'Italia all'Europa evoluta e civile. E proprio i patrioti volevano collegarsi alle altre lingue e letterature europee, mentre, paradossalmente, erano i puristi, apparenti difensori dell'italianità, a essere austriacanti. Nievo traduce da poeta i poeti e gli scrittori ma, insieme, da poeta e da scrittore, viene tradotto, talora sorprendentemente come una sorta di best-seller: è il caso della traduzione delle "Confessioni d'un italiano" in Spagna. Il volume studia la vocazione di Nievo come traduttore dal francese e dal tedesco di autori come Victor Hugo e Heine, ma anche il fenomeno delle prime traduzioni "internazionali" dello scrittore friulano.‎

‎Demichelis Alessandra‎

‎Ai confini del regno. Vivere a Entracque tra Ottocento e Novecento‎

‎ill.‎

‎Bertone Enrico‎

‎Quegli anni del Novecento. Storie di partigiani, soldati, contrabbandieri e frati‎

‎ill., br. Al centro del volume è l'Italia contadina tra il 1913 e il 1943, in cui soldati, partigiani, uomini di chiesa e civili hanno subito brutali violenze. Padre Ruggero ha assistito i condannati alla forca quando in Italia esisteva ancora la pena di morte. Domenico Comba ha combattuto in Africa ed è stato prigioniero degli inglesi. Isacco Levi è stato partigiano e la sua famiglia è stata sterminata ad Auschwitz. Maria Maddalena Moschetti ha insegnato e vissuto in zone contese da partigiani e tedeschi. Timoteo Garnier è diventato leggenda per il suo coraggio e il suo ingegno di contrabbandiere. Giuseppe Charbonnier si è salvato dall'inferno di Cefalonia. Storie di uomini e donne che hanno compreso il significato profondo della parola "guerra".‎

‎Zevi Bruno‎

‎Tutto Zevi 1934-2000. Con 11 CD-ROM. Con videocassetta‎

‎brossura‎

‎Studio DOBP (cur.)‎

‎Dante O. Benini. Architetto. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Prestinenza Puglisi L. (cur.); Baldini A. (cur.)‎

‎PresS/Tmag. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. PresS/Tmag è la raccolta delle oepre pubblicate su presS/Tmagazine. Sono oltre cento, presentate in cinque anni di attività sulla rivista elettronica che viene spedita ogni settimana per e-mail.‎

‎Genovese Paolo Vincenzo‎

‎Cubismo in architettura‎

‎ill., br. Uno dei movimenti di maggior interesse dell'arte moderna è senza dubbio quello che la critica chiama Cubismo. L'analisi proposta dall'autore, si basa sulla genesi sviluppata nel contesto storico e culturale cui appartengono.‎

‎Prestinenza Puglisi Luigi; Baldini Anna‎

‎Architetture contemporanee. Sicilia‎

‎ill., br.‎

‎Del Ponte R. (cur.)‎

‎Lettere ad un amico‎

‎ill., br. "L'uomo nuovo ha riunito quelle virtù che da lungo tempo si erano gravemente divise e spesso contrapposte le une alle altre: il contegno dell'atleta e del monaco, del soldato e dell'attivista." (Adriano Romualdi)‎

‎Felleti Sergio‎

‎Anna Frank story. Ediz. italiana‎

‎ill. Anna era un'adolescente ebrea che, durante la Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire all'arresto dei nazi-fascisti tedeschi fu costretta a nascondersi insieme alla sua famiglia. Si segregarono nell'attico di una vecchia casa ad Amsterdam. Trascorsi poco più di due anni furono scoperti e deportati nei campi di concentramento e di sterminio, dove lei perse la vita dopo un'inumana sofferenza. Questo libro rivela le efferatezze subite durante l'internamento forzato e patite da Anna frank e da milioni di altre vittime innocenti di tutte le età. Inoltre, è una testimonianza non solo dell'avvenuta terribile e sanguinosa Shoah, ma anche delle sanguinose malefatte realizzate da tutti quei crudeli regimi e potenze belligeranti, leader dittatoriali nazi-fascisti e malefici politici-religiosi che si allearono per attuare le loro atroci e micidiali malefatte nell'intento di realizzare un utopico e chimerico governo autoritario. Nel compilare quest'opera sono stati usati documenti originali, fotografie e testimonianze oculari tratti da archivi storici che hanno portato alla luce importanti rapporti e registri delle operazioni belliche nazi-fasciste, conservate in Germania dal "Servizio di Sicurezza tedesco" dove sono raccolti caterve di atti e autentiche documentazioni del dopo la guerra, nonché fascicoli giuridici e storiografi della "United States National Archives", della "Anna Frank House".‎

‎Tommaseo Niccolò; Poli A. (cur.)‎

‎Fede e bellezza. Redazione definitiva (1852). Ediz. critica‎

‎brossura Il presente lavoro si propone di archiviare il testo vulgato di "Fede e bellezza", la principale opera narrativa del romanticismo italiano insieme ai "Promessi sposi", che da oltre un secolo si fonda senza ragioni adeguate di filologia testuale sulla prima edizione del 1840 anziché su quella definitiva, e di ricostruire un nuovo testo del romanzo, puntualmente giustificato nell'introduzione e nel commento ecdotico, sulla base delle due stampe del 1852, ma anche (laddove queste divergano) con il ricorso alle due edizioni precedenti del 1840-1841. La storia del testo di "Fede e bellezza" e il tentativo di comprendere i fondamenti teorici delle edizioni precedenti hanno condotto ad anticipare l'interpretazione di alcuni aspetti del romanzo, preparatoria della futura edizione commentata.‎

‎Rubini Jada‎

‎Frammenti di cielo‎

‎brossura In questa raccolta, Jada Rubini, autrice del libro "Dall'altra parte della paura", ci presenta in maniera informale (come se stesse camminando fra i suoi ricordi) tutti i testi con cui ha vinto i concorsi letterari più importanti della sua carriera artistica, e ci spiega le interessanti somiglianze tra i testi da lei scritti e la sua vita, ripercorrendo, quindi, le tappe più importanti della sua breve esistenza fin'ora e descrivendo le emozioni che l'hanno accompagnata.‎

‎Gulì Vincenzo‎

‎Successe il '48‎

‎brossura I nipoti dei briganti e dei lazzari del 1799 seppero rispondere alla grande alle seduzioni e ai tormenti rivoluzionari, pur nel formidabile potenziamento che essi dispiegarono allora. L'esercito duosiciliano li salvò dal giogo massonico che li ispirava e finanziava. I Borbone erano stati bravi a espungere la rivoluzione con le armi quando essa le usava. Furono assai meno valenti quando essa adoperò gli altri strumenti sopra citati. La loro indulgenza lasciò il campo libero alla lotta non armata che sempre prepara una successiva lotta armata. Il 1799 portò al 1821, al 1828 e al 1848. Il 1848 condusse direttamente al 1860 in cui avvenne l'annientamento delle Due Sicilie e dei suoi amatissimi sovrani.‎

‎Liberatori Ernesto‎

‎Ni dieu ni maitre‎

‎brossura‎

‎Dri Riccardo‎

‎Il nichilismo‎

‎br. Il nichilismo: il concetto più frainteso della storia. Chi vuole leggere un libro intitolato "Il nichilismo" sa che non si troverà di fronte un messale per la domenica. Tutti i testi che si occupano di questo argomento, infatti, ruotano attorno alla "morte di Dio". Proprio al contrario questo libro, facendo qualche passo indietro, non si chiede tanto e preliminarmente perché Dio muore, ma perché Dio nasce: qui la sua originalità. Se gli dèi, come le filosofie ottimiste, socratiche, edificanti, non sono stati che "rimedi", questo testo si interroga sul "rispetto a che" essi siano stati rimedi. La finitezza e, più in concreto, la mortalità dell'uomo, è la risposta. Esso sottotitola: "Dalla sventura all'opportunità", alludendo al fatto che dopo il tramonto di tutti i valori tradizionali, convenzionali e supremi, vissuto con sgomento e disorientamento, è giunto il momento che tale naufragio cominci a lavorare per noi.‎

‎Bizzarri Sergio‎

‎... e il mare mi fece dono dei suoi sassi‎

‎brossura Ha la freschezza del fanciullino, una memoria di ferro, l'ironia delle menti aperte al nuovo e la dolcezza di chi, varcata la soglia delle 86 primavere, ha vissuto una vita piena e libera, a tratti in salita, fatta di incontri e di destini incrociati, ma come ha sempre voluto e sognato. In una parola, una vita d'artista quella del maestro Sergio Bizzarri che si racconta in questo libricino, piccolo nel formato ma ricco di contenuti. È proprio lui a svelarsi, ab origine. In 60 e passa anni di carriera artistica e vita dedicata alla pittura in ogni declinazione il maestro Sergio Bizzarri ha seminato arte e umanità in ogni angolo dello Stivale e anche fuori dal Belpaese, tanto da tenere tutt'oggi un filo diretto con l'Olanda e avere esposto a Parigi, a Malta, in Canada e altrove. Una vita, la sua, che sembra un romanzo, popolato di grandi personaggi, di avventure e disavventure. La Spoleto del dopoguerra, il Festival menottiano, la Norcia prima del sisma che il nostro elegge a seconda patria e che gli apre le porte e il cuore, gli incontri autunnali al castello di Montebibico, l'amico giornalista Sandro Morichelli e l'arte in tutte le sue declinazioni trovano spazio in queste pagine.‎

‎D'Abreu Jorge‎

‎A revolução portugueza. O 5 de outubro‎

‎brossura‎

‎Rossiello Antonio‎

‎Limes: Mishima e i due lati del radicalismo‎

‎brossura Saggio su Yukio Mishima, letteratura, nazionalismi, la figura divina shintoista dell'imperatore collante della nazione fino al '45; parallelismo storico-letterario in cui la decadenza morale del Giappone fu direttamente proporzionale al suo sviluppo economico-sociale. Il cinema di Mishima, regista, attore di film ispirati a sue opere, speculare alla sinistra. La politica, Tate-No Kai aristocratico confronto di idee Mishima e il Mov. Stud. all'università. Appello all'unità del Giappone sotto la figura religiosa e politica dell'imperatore Hiro Hito, contro le vecchie strutture politiche conservatrici onnidirezionali. A destra e a sinistra, due percorsi politici paralleli, una destra radicale e una sinistra estrema marxista-libertaria rivoluzionarie che dal conte Malynsky al socialista nazionale Ikki al Movimento Studentesco del '68, quando le rette parvero incontrarsi perigliosamente per il sistema politico dello status quo. Il sistema "rimise le cose al suo posto", cassando le ambizioni politico-culturali, provocando in esse fratture. Dopo il seppuku di Mishima l'alterazione della lotta politica: università sindacato violenza politica dello Zengakuren e Nihon Sekigun.‎

‎Madìa Aldo‎

‎Frammenti di una storia. Dalla rivolta delle pietre al terrorismo‎

‎brossura Questo testo è una finestra su di una parte di storia contemporanea. Non è, purtroppo, un romanzo o un racconto di fantasia, ma la storia di un conflitto narrato da chi lo ha vissuto in prima persona, non al cinema ma nella realtà.‎

‎Luffarelli Fabio‎

‎Esistenza e significato‎

‎brossura "La necessità di dare un significato alle cose segna, allo stesso tempo, l'impossibilità di avere certezze in merito. Così lì dove c'è l'interpretazione ermeneutica c'è il mistero, la possibilità della fede. Da qui l'intreccio e l'incontro con l'esperienza religiosa. Nella natura stessa dell'argomento affrontato fa da sfondo il sovrapporsi di un piano votato alla ricerca dell'assoluto che si scontra spesso con la dimensione storica, relativa, che quella ricerca assume nel discorso umano. È il paradosso del mediare tra i contesti e le sue forme con l'origine e il senso di tutti i contesti e di tutte le forme. Qui cerco di calare un simile paradosso, farlo mio e proporlo. Per questo ho trovato opportuno impostare una prima ricerca verso l'assoluto quando parlo della possibilità o meno di una metafisica, ed una verso l'analisi e la scelta di una forma relativa dell'assoluto nella storia, quando parlo dell'orizzonte cristiano." (L'autore)‎

‎Pellegrino Marco‎

‎Illudersi nello sguardo degli eterni‎

‎brossura "Et sic in infinitum, recita la scritta che perimetra il fluddiano quadrato nero che campeggia sullo sfondo viola della copertina di Essenza del nichilismo. Una premessa dall'antico sapore iniziatico che, in quanto tale prevista ed argomentata fin dal 1996 da chi redige queste poche righe di quarta, ha di certo mantenuto fede a se stessa ed alla sua "ragion d'essere". Sì, giacché, come ufficialmente attestato anche dal virgolettato dell'agenzia Ansa, pubblicato in occasione della recente dipartita di Emanuele Severino, varcata la soglia della morte, ci aspetterebbe già infinitamente di più della reincarnazione e persino della stessa resurrezione. Problema risolto, dunque. Almeno così parrebbe... Se non che un qualche "pellegrino" viandante ha inteso fare, da ormai assai "sofferto" tempo, tutte le teoretiche rigorose pulci al dichiarato suo maestro. Quali, vi chiederete? Beh, basta accorgersi che vi è un unico Soggetto che tutti siamo, il cui concreto reale "cammino" procede dal primo istante di Sé, per giungere all'Ultimo "momento" che Tutto abbraccia e contiene. E, attenzione, dicasi "contiene" nel senso che, in tale inaudito ed assoluto sensus sui, nulla può, più o meno matematicamente, "risultare" esterno al Tutto ed alla sua finita inoltre passabilità". (Paolo Dova)‎

‎Canepi Edmondo‎

‎L'utopia dell'assoluto. Appunti per una nuova filosofia dello spirito‎

‎brossura L'opera si rivolge principalmente ai cristiani, quelli doc, e si propone di dimostrare che la ragione umana, frutto del nostro spirito, ci è stata donata soprattutto per giungere alla conoscenza di Dio, come creatore di tutte le cose. Anche se noi uomini la utilizziamo per tutte le svariate nostre attività. Non ha niente da vedere con la fede anche se non è contraria alla stessa (S. Tommaso).‎

‎Coco Carmelo‎

‎Gli scacchi nei libri di Arthur Conan Doyle‎

‎brossura Con il saggio "Osservazioni sul metodo deduttivo".‎

‎Coco Carmelo‎

‎Gli scacchi nei libri degli affiliati alla Golden Dawn. Blackwood, lord Dunsany, Machen, Stoker, Yeats‎

‎brossura Con il saggio "Esoterismo e scacchi".‎

‎D'Annunzio Montanarella Renata; Fior T. (cur.)‎

‎Diario della Sirenetta‎

‎brossura Il 19 novembre 1915 a Venezia, dopo cinque anni di distanza, Gabriele d'Annunzio e l'amata figlia Renata si rivedono e si riabbracciano. Da quasi sei mesi l'Italia ha fatto il suo ingresso nel primo conflitto mondiale, infervorata anche dai discorsi intervisti dello stesso d'Annunzio. Ed è in questo clima bellico che Renata si trova a vivere giorno per giorno a Venezia. Già dal suo arrivo nella città del Leone alato comincia a tenere un diario dove annota tutto quello che accade: gli incontri, le vicissitudini, le emozioni, le tensioni, che facilmente si possono immaginare in un contesto come quello della prima guerra mondiale. Il diario si snoda lungo tutte le vicende che accadono tra il novembre 1915 e il settembre 1916. Dalla tragica morte del pilota Giuseppe Miraglia all'incidente che causerà la perdita dell'occhio destro a d'Annunzio; dall'immobilità del poeta al buio, che favorirà la nascita del "Notturno" fino al suo ritorno all'azione bellica, il diario di Renata è una testimonianza unica, che ci aiuta a guardare agli eventi con occhio diverso.‎

‎Cardillo Massimo‎

‎Onore al soldato napoletano. Vol. 2‎

‎brossura I soldati del Regno delle due Sicilie che fino alla fine del regno del 1860, servirono la corona e la nazione napoletana, con un'incrollabile fedeltà. "Viva ò ree'".‎

‎Colacione Ilaria‎

‎Victoria & the writers of Victorian age‎

‎brossura L'epoca vittoriana è considerata il periodo della storia inglese che ha inizio con la reggenza di Victoria d'Inghilterra. «Victoria & Writers of Victorian age» è un documento per chiunque voglia conoscere caratteristiche, forze e debolezze di un'età storica molto intensa, ricca culturalmente e contraddittoria ma anche una curiosa docu-soap riassunta nel nome di «Victoria», su una regina amata e piena di personalità che ha fatto la storia moderna della Gran Bretagna, così come la conosciamo oggi. Romantica e avanzata.‎

‎Parato Enzo‎

‎I rom. L'olocausto dimenticato di un popolo «diverso»‎

‎brossura Il 27 gennaio, giornata dell'Olocausto, chi ci promettiamo di ricordare? Gli ebrei ammazzati perché ebrei, i rom perché rom, gli omosessuali perché omosessuali, i siriani perseguitati perché infedeli, gli annegati... annegati perché non-europei, i palestinesi perché palestinesi? Fare oggi memoria di tutte le violenze della storia verso le minoranze ha una notevole importanza in un periodo come quello attuale in cui, soprattutto in Europa, riscuotono un certo successo movimenti politici e culturali dichiaratamente xenofobi, razzisti, omofobi. Questi movimenti si sono presentati alle elezioni e i loro rappresentanti sono presenti in alcuni Parlamenti, pur rimanendo delle minoranze per fortuna (tranne in Ungheria). Ricordare gli olocausti, da quello più noto a quelli dimenticati, è assolutamente necessario per comprendere meglio quanto i movimenti citati debbano essere combattuti e, si spera, sconfitti definitivamente. Rom e sinti? Vittime due volte: una prima volta quando, dopo il secondo conflitto mondiale, la loro persecuzione e il loro genocidio sono stati macchiati dal dubbio, dall'indifferenza, dal silenzio; una seconda volta, quando lo stesso tribunale di Norimberga liquidò sbrigativamente la questione degli zingari, non ammettendoli neppure quale parte civile al processo. Ebbene sì! Vittime due volte!‎

‎Valenti Davide‎

‎La scoperta di Nietzsche. D'Annunzio e l'uso «politico» degli antigrafi‎

‎brossura Quando i corsivi dannunziani fecero la loro comparsa, non si fece attenzione che alla loro fabula accattivante, sgangherata. Ora che la trama torna allo scoperto, se ne può ravvisare il metatesto, la strategia "politica" sottesa al progetto d'una vita: l'inaugurazione d'una "comunità stilistica" che passasse per una gestione esclusiva degli apparati mediatici statu nascenti, per una "schiavitù semiologica" presaga dello Stato integrale di là da venire.‎

‎Pistoia Giovanni‎

‎Giornali uomini tempi‎

‎brossura Il testo racconta le vicende di un giornale calabrese, «Il Popolano», e, in particolare, della sua chiusura, a seguito delle leggi sul controllo della stampa durante il regime. Il periodico ebbe una lunga vita, dal 1882 e fino al 1930, anno della sua soppressione. Ma non fu mai un giornale d'opposizione: fu sempre amico del fascismo e il suo direttore, Francesco Dragosei, si vantò continuamente di essersi iscritto al partito sin dalle prime ore. Il suo comportamento, a un certo punto, non fu più considerato ortodosso dal potere, e la sua "creatura" cessò le pubblicazioni. Dragosei morì invocando insistentemente la riabilitazione del suo giornale che non avvenne. Nel volume si accenna anche all'esperienza di altro organo di stampa, sempre di Corigliano Calabro, «Il Monitore», diretto da Costabile Guidi, anch'egli fascista. Ma anche questo periodico, nel settembre del 1924, a seguito di vari sequestri, fu costretto a chiudere nel febbraio del 1926, e sempre in virtù delle leggi sulla stampa in vigore all'epoca.‎

‎Mia Carlo‎

‎Auschwitz. «La libertà ha il sapore di un'albicocca secca»‎

‎brossura Cosa sappiamo di Auschwitz noi che siamo venuti dopo? Cosa pensiamo noi a riguardo? Riusciamo ad avere un'idea, una dimensione di tutto ciò che è accaduto, rifacendoci solo alla solo alla storia o possiamo metterci del nostro per capire e cercare di spiegare alle nostre generazioni, cosa sentiamo di provare verso una delle pagine di vita più dolorose, che ci ha presentato un conto così salato? Riusciamo a spiegarci o meglio a trovare una ragione per la quale, tutto quanto ci è stato raccontato o documentato, è stato commesso da persone che, senza ombra di dubbio, non avevano nulla di umano?‎

‎Filippini Andrea‎

‎L'obiezione di coscienza nell'Italia liberale (1861-1919)‎

‎brossura Questo saggio storico illustra le vicende personali dei pionieri dell'obiezione di coscienza al servizio militare dell'Italia postunitaria. Tra gli elementi che vengono ripresi e approfonditi per spiegare la temperie culturale in cui questi primi obiettori si manifestarono, vi sono i crescenti diritti concessi dal neonato Regno d'Italia, le spinte ideali delle associazioni per la pace, la larga diffusione del pensiero di Tolstoj, l'eco del risveglio religioso americano, la nonviolenza evangelica nonché le incoerenze e i tradimenti degli ideali cristiani da parte delle gerarchie ecclesiastiche di quasi ogni Chiesa.‎

‎Davico Omar Icilio‎

‎Il monumento a re Nicola I nella città di Sanremo‎

‎brossura In questo saggio è ricostruito, con l'ausilio di documenti e immagini, l'iter che portò alla costruzione del monumento a Nicola I, illuminato re del Montenegro, nella città di Sanremo. Offre al lettore uno spaccato storico dell'epoca attraverso l'analisi degli intrecci tra politica nazionale e locale e l'illustrazione dei motivi che portarono alla realizzazione del monumento commissionato dal comune di Sanremo a Pietro Canonica, scultore di fama internazionale.‎

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