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Van Gilles de
L'opera italiana. La produzione, l'estetica, i capolavori
br. Gli italiani sono riconosciuti come gli inventori dell'opera che nell'arco di tre secoli è stata capace di produrre svariate migliaia di opere, molte delle quali ancora oggi in repertorio. Ma che cosa accomuna l'Orfeo di Monteverdi alla Bohème di Puccini? Il Giulio Cesare di Haendel al Macbeth di Verdi? Il Don Giovanni di Mozart alla Norma di Bellini? Per rispondere a queste domande, Gilles de Van propone due differenti percorsi. Da un lato, analizza l'opera nei suoi aspetti sociali ed estetici; dall'altro, traccia un quadro sintetico dell'evoluzione storica del genere, scegliendo a modello alcuni capolavori rappresentativi di un'epoca e di uno stile.
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Budden Julian
Puccini
br. Potrà sembrare paradossale ma, per uno degli strani casi di cui la storia è piena, la figura di Giacomo Puccini è rimasta a lungo oscurata dalla sua popolarità. La fortuna di cui gode, e ha sempre goduto, nei cartelloni dei principali teatri d'opera internazionali ha rappresentato infatti il principale ostacolo a un apprezzamento più profondo delle sue qualità artistiche e della reale portata culturale della sua produzione. Troppo spesso, scambiando frettolosamente il suo successo per una presunta superficialità, Puccini è stato guardato con sospetto da circoli accademici che in lui vedevano il semplice cantore di un'ltalietta piccolo-borghese e provinciale. In questo volume Budden restituisce un'immagine a tutto tondo del percorso artistico e umano del grande compositore lucchese, fondendo l'analisi di tutte le sue opere con il racconto della sua vicenda biografica.
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Staffieri Gloria
L'opera italiana. Vol. 1: Dalle origini alle riforme del secolo dei Lumi (1590-1790)
br. Il volume si propone come una narrazione e, insieme, un inquadramento critico delle principali vicende che hanno caratterizzato l'opera italiana nei primi due secoli della sua storia: dalla nascita nelle corti del Centro-Nord della penisola all'istituzionalizzazione nei teatri impresariali di Venezia, dai tentativi di riforma ispirati al razionalismo classicista alle suggestioni europee a ridosso degli eventi rivoluzionari di une Settecento. Nell'affrontare questi snodi storici l'autrice analizza in particolare i fattori di cambiamento del sistema operistico, ossia le trasformazioni che subiscono le strutture drammatico-musical-sceniche nel loro rapporto dialettico con i fermenti culturali, i contesti produttivi, le dinamiche socio-politiche. In quest'ottica, si sofferma sulle strategie compositive degli autori, illuminate grazie allo scandaglio delle caratteristiche stilistico-formali di alcune opere esemplari. Ciò che ne emerge è il vivace affresco di un fenomeno d'arte che fin dalla sua nascita è stato in grado di sfidare, e a volte di vincere, tanto il teatro di parola quanto la letteratura.
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Pesce Anita
Adolphe Nourrit. Dall'Opéra al San Carlo. Comme le ciel de Naples
br. La vita appassionata e intensa di un grande protagonista dell'opera lirica nell'Ottocento. Stella di prima grandezza, giovanissimo, all'Opéra di Parigi grazie alla voce potente e precisa, Adolphe Nourrit entra in competizione presto con lo 'star system' internazionale. Maldicenze e angherie lo spingono a cercare un'altra vita sotto il cielo dell'unica città pari a Parigi: Napoli e il Teatro di San Carlo lo accolgono con entusiasmo nel 1838. Da Guillaume Cottrau, a Domenico Barbaja, fino alla bellissima Maria Malibran, a Rossini, Donizetti, Girolamo Crescentini, Eugénie García... rivivono atmosfere e personaggi, quasi come in un romanzo, in una girandola di musica, feste, palcoscenici, fino all'epilogo tragico, il suicidio del protagonista.
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Budden Julian
Le opere di Verdi. Vol. 1: Da Oberto a Rigoletto
br. Articolato in tre volumi e contraddistinto da un eccezionale lavoro di ricerca, documentazione e analisi critica, il monumentale studio di Julian Budden segue lo sviluppo dell'intero percorso creativo verdiano, dalla prima opera, "Oberto", fino al capolavoro finale del "Falstaff". Apparso per la prima volta in lingua inglese tra il 1973 e il 1981, "Le opere di Verdi" fu immediatamente salutato dalla critica internazionale come il testo imprescindibile per qualsiasi esplorazione della vita e delle opere di Giuseppe Verdi, e tuttora spicca su ogni altra monografia per completezza e profondità di visione. Questo primo volume traccia lo sviluppo dell'idea verdiana di melodramma dal 1839 al 1851, fino cioè a "Rigoletto", dedicando a ciascuna opera un capitolo in cui viene offerto un quadro completo delle sue origini drammatiche e storiche, così come una breve il valutazione critica. Più di 350 esempi musicali e indicazioni dettagliate sulla forma e la vocalità contribuiscono a chiarire il significato di queste prime opere nello sviluppo dello stile di Verdi.
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Budden Julian
Le opere di Verdi. Vol. 3: Da Don Carlos a Falstaff
br. In questo terzo e conclusivo volume del grande affresco dedicato da Julian Budden alle opere di Giuseppe Verdi si prendono in esame gli ultimi venticinque anni del percorso creativo del compositore. È il periodo in cui, sulle scene italiane, l'affermarsi del modello del grand-opéra parigino e le tendenze cosmopolite indurranno molti critici a evidenziare una perdita di identità della musica italiana; ma è anche il periodo in cui Verdi, componendo i suoi ultimi quattro capolavori - "Don Carlos", "Aida", "Otello" e "Falstaff" - riesce ancora una volta a rinnovare la propria concezione drammaturgica, gettando le basi per un nuovo idioma musicale riconoscibilmente italiano.
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Fabbri Paolo
Metro e canto nell'opera italiana
br. L'incontro della poesia teatrale con il canto ha visto da sempre fronteggiarsi e incrociarsi i due sistemi principali - quello letterario e quello sonoro che concorrono alla costituzione dell'opera in musica. Da un lato la poesia obbedisce a proprie leggi, ma viene anche a patti con le necessità musicali e talvolta vi si conforma; dall'altro il canto riveste le strutture metriche e le configurazioni strofiche, forzandole però e in qualche caso indirizzandole secondo le proprie esigenze. Questo volume, che presenta una versione ampliata e aggiornata del saggio "Istituti metrici e formali", compreso nel sesto volume della "Storia dell'opera italiana" della casa editrice EDT, si propone di tracciare le linee di sviluppo fondamentali di questo "corpo a corpo", lungo una parabola cronologica che parte dall'inizio del Seicento, e si conclude nei primi decenni del Novecento: l'ambito di vita di quella che si può definire "opera italiana".
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Mattei Lorenzo
Musica e dramma nel «Dramma per musica». Aspetti dell'opera seria da Pergolesi a Mozart
br. Il "dramma per musica" affascinò l'Europa del Settecento attraverso l'arte canora di castrati e prime donne che nelle loro arie seppero stilizzare le passioni dell'animo umano. Ma una longeva tradizione critica stigmatizzò questa forma di teatro musicale per la sua indifferenza alle ragioni della scena.
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Mormile Alessandro
Controtenori. La rinascita dei «nuovi angeli» nella prassi esecutiva dall'opera barocca
ill., br. Chi sono i controtenori? Perché si è giunti al loro impiego nelle moderne esecuzioni delle opere barocche? Questo saggio intende analizzare la rinascita artistica di un registro vocale maschile al quale va riconosciuta pari dignità rispetto a quelli di tenore, baritono e basso, ed il cui utilizzo si è sviluppato, nel corso del Novecento, sia nella renaissance del teatro musicale seicentesco e settecentesco, sia nell'opera contemporanea. Il volume parte dall'analisi delle regole fondanti che stanno alla base delle esecuzioni dei cosiddetti "specialisti" del barocco, coloro che hanno riportato alla luce lo stile esecutivo (spesso contraddittorio per quanto regolato da criteri di recupero filologico) affidato ai complessi con strumenti originali. È appunto a partire da questo nuovo corso che la voce di controtenore, dopo essere uscita dall'esclusivo ambito delle musiche vocali rinascimentali, dagli ensemble a cappella e dalle cantorie delle chiese, si è imposta, da solista, sulle scene operistiche, con nuova consapevolezza interpretativa e, soprattutto, perfezionando una tecnica affinata al punto da vincere i limiti solitamente connaturati all'utilizzo del falsetto.
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Bisogni Vincenzo Ramón
Nicolai Ghiaurov. La voce di un uomo vero
br.
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Bisogni Vincenzo Ramón
Giacomo Puccini. Bello e... possibile. Tradizione, modernità e futuro della musica
br. "Come le tante sue creature teatrali, Puccini richiama irresistibilmente amore rendendo arduo il porsi criticamente 'terzi' nel parlarne. Ci siam quindi rifatti a un Diderot che considerava la naïveté più vicina alla verità che non il pregiudizio per condurre da innamorati, con innocente buonafede, un ragionato viaggio d'amore nel mondo pucciniano, nel suo non lungo excursus esistenziale per concluderlo, come Toscanini, al punto in cui il Maestro è morto, convinti anche noi che siano i primi due atti di Turandot a costituire la più bella e compiuta opera del '900 musicale".
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Zeani Virginia; Voinescu Sever
«Canta che ti passa». Virginia Zeani. Talento e bellezza. Dialogo con Sever Voinescu
ill. Virginia Zeani, nata in Romania nel 1925, è uno dei soprani più importanti del secondo dopoguerra, protagonista in Italia - la sua seconda patria, in cui abitò per oltre trent'anni - di spettacoli storici, dalla prima mondiale de I dialoghi delle Carmelitane di Poulenc a tantissime recite di Traviata (Violetta fu il suo ruolo simbolo) e di ripescaggi di opere rare. Sposata con Nicola Rossi-Lemeni, fu legata alla migliore società romana e italiana, a partire dalla coppia Fellini-Masina con cui condivideva la residenza estiva a Fregene; dall'inizio degli anni '80 risiede negli Stati Uniti, dove ha abbandonato la carriera sul palcoscenico per quella, non meno coronata da successi, di insegnante di canto. Questo libro non è solo una raccolta di memorie, private e pubbliche, dall'infanzia a Solovastru e Bucarest agli anni italiani e poi americani, ma anche un imperdibile spaccato di un mondo, di una società, di un clima culturale.
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Cantù Alberto
L'universo di Puccini da «Le Villi» a «Turandot»
ril. Da Manon Lescaut, il primo capolavoro, a Turandot che è l'ultimo melodramma "popolare", fanno dieci colpi e altrettanti centri. È un fatto eccezionale nella storia del teatro musicale e un'eccezione assoluta nell'Opera del Novecento. Basterebbero questi dati a dimostrare la statura della musica e della drammaturgia di Giacomo Puccini (Lucca 1858-Bruxelles 1924) come il pubblico subito comprese mentre la critica, specie nostrana, per una situazione storico-culturale sfavorevole, stentò a riconoscere. Questo libro copre un'avventura creativa lunga quarant'anni. Parte dalle profetiche Villi e dall'importante esperienza di crescita che fu il tormentatissimo Edgar. Passa attraverso la "trilogia popolare" La bohème-Tosca-Madama Butterfly verso il Puccini più squisitamente novecentesco de La fanciulla del West, del cosiddetto Trittico (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi) e della Commedia lirica (non Operetta) La rondine. Chiude sull'incompiuta Turandot con i diversi Finali di altro autore. Il libro si propone di ricavare un vero e proprio romanzo della drammaturgia di Puccini: una biografia d'artista attraverso le opere. Il viaggio accompagna il lettore per mano nel mondo pucciniano. Lo fa secondo criteri di alta divulgazione che respingono gli ermetismi senza rinunciare all'indagine di colui che oggi si può tranquillamente indicare come uno fra i maggiori uomini di teatro d'ogni tempo.
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Casanova Carla Maria
Il gesto e la musica. 60 anni di giornalismo a tu per tu con i più grandi. Ediz. a colori
ill., ril. Il mondo dell'opera lirica è fascinoso e bizzarro, grottesco e sublime. I suoi protagonisti non sono da meno. Lasciatelo dire a Carla Maria Casanova che ci bazzica dentro da 60 anni. Ascoltandoli, rincorrendoli, viaggiando per tutto il mondo, cacciandosi in avventure spericolate, raggiungendo mete impensabili o subendo fiere sconfitte. Per fortuna, non le manca l'ironia. E comunque sempre grandissimo è l'entusiasmo.
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Angelotti Marco
Maria Grisi. Una voce ritrovata. Con CD-Audio
ill., ril. Nata a Pesaro l'11 febbraio 1873, Maria Grisi si diplomò nell'anno scolastico 1892 alla scuola di canto nella classe di Virginia Boccabadati al Liceo Musicale di Pesaro. In quell'anno si distinse durante le manifestazioni del primo centenario rossiniano, ma il suo vero esordio fu nel Guglielmo Tell, al Teatro Carlo Felice di Genova nel febbraio 1894. Nei primi anni si esibì in opere di Bizet, Leoncavallo, Donizetti, ma soprattutto Verdi (Aida, Un ballo in maschera, Il trovatore, La forza del destino) in diversi teatri italiani, per poi ritornare a Pesaro nel 1896, nella stagione di Carnevale, dove fu Santuzza nella Cavalleria rusticana. Nell'aprile dello stesso anno si sposò con Angelo Ghiselli, nobile di Cesena, e si trasferì in quella città, mantenendo però sempre i rapporti con la nativa Pesaro dove vivevano i suoi famigliari. Dopo tre anni di forzata sospensione dalle scene per la nascita dei tre figli, riprese a cantare nel 1901, con un repertorio quasi esclusivamente verdiano, sia in Italia che all'estero (Corfù, Atene, Città del Messico, L'Avana, Lisbona). Nella stagione d'autunno del Teatro Comunale di Bologna, nel 1905, interpretò Brunilde nel Sigfrido di Wagner insieme a Giuseppe Borgatti e sotto la direzione di Toscanini. Questa fu la sua prima interpretazione di opere wagneriane, che diventarono poi il fulcro del suo repertorio fino alla fine della sua carriera: cantò infatti nelle opere Sigfrido, Valchiria, Tristano e Isotta, Lohengrin in molti teatri Italiani ed esteri (Venezia, Roma, Barcellona, ecc.) fino al 1915, anno in cui si ritirò dalle scene a causa della guerra: ultima sua apparizione in pubblico fu a dicembre a Pesaro, in due concerti organizzati da Giacomo Zanella per i soldati in guerra. Maria Grisi partecipò anche a due sessioni di registrazione con la "Gramophone and Typewriter Company" (prima casa discografica operante in Europa) a Milano nel 1906, sotto la direzione del maestro Sabajno al Teatro a La Scala: registrò arie tratte da opere di Verdi, Meyerbeer ed altri, che ora sono stati recuperati grazie ad un paziente lavoro di restauro dei rari dischi a 78 giri e riversati in digitale per comporre il CD allegato al libro.
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Gori Gianni
Giuseppe Di Stefano. Voglio una vita che non sia mai tardi
ill., ril.
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Natarella Lorenza
Sempre libera
ill., ril. La vita di Maria Callas. Il dietro le quinte definitivo di un'esistenza in prima pagina.
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Rubboli Daniele
I primi cento anni della Fanciulla del West di Giacomo Puccini
ill., br. Il volume, pubblicato in elegante veste editoriale, racconta attraverso le parole dello stesso Puccini, il lungo e tormentato iter per la scelta del nuovo soggetto che, alla fine del 1910 quando fu portato sulle scene, fece vivere al celebre compositore lucchese "il più grande successo personale mai raccolto in teatro dopo una prima". Per raccontare la genesi dell'opera, Rubboli si serve, infatti, dell'epistolario di Puccini per poi prendere per mano il lettore e portarlo nell'America del Nord di quegli anni in mezzo agli sceriffi, ai banditi, che hanno fatto quella storia e non dimentica neppure le tribù dei pellerossa. Il volume narra poi, sempre con documenti epistolari e cronache giornalistiche d'epoca, il successo del debutto e mette a fuoco i primi interpreti dell'edizione americana e di quelle che immediatamente dopo vennero organizzate in Europa ed in particolare in Italia. "Profondo conoscitore dell'opera pucciniana, attento osservatore e protagonista del mondo del teatro musicale, grande appassionato di musica e amico del Festival Puccini, Daniele Rubboli regala alla bibliografia pucciniana un saggio di grande valore scientifico e culturale.
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Colombo Paolo
L'opera svelata. Trattato tecnico e pratico di retorica musicale nel melodramma italiano dell'800
brossura La musicologia nega l'esistenza della retorica musicale dalla fine del '700: essa avrebbe soffocato la libertà espressiva dell'artista romantico. Al contrario, "L'opera svelata" dimostra la sua radicale presenza, persino aggiornata, nelle partiture del melodramma italiano dell'800. Proprio questi aggiornamenti rendono più realistica la partitura: esiste un profondo rapporto di similitudine tra le intonazioni del parlato quotidiano e quelle previste da tali partiture. Ciò si manifesta perché sia il compositore che l'individuo parlante selezionano, anche inconsciamente, il suono più efficace per la comunicazione. Anche la Programmazione Neuro-linguistica conferma che, quando si parla, solo l'8% della comunicazione è veicolato dalla parola, il restante 92% dal non verbale, in particolare dal suono. E la musica è appunto l'arte dei suoni. Il manuale di retorica presente nel volume è una guida di analisi musicale e composizione per chi vuole capire e interpretare meglio le partiture e per chi vuole musicare un testo con efficacia.
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Gavazzeni G. (cur.)
Giuseppe Verdi. Un ballo in maschera
brossura
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Matsumoto Leiji; Shimaboshi Kouiti
Dimension voyage. Capitan Harlock. Vol. 1
ill., br. Dopo il remake cinematografico in computer grafica 3D è il momento di leggere finalmente quello cartaceo. Protagonista è di nuovo il pirata spaziale più amato al mondo: Harlock. Il manga è sceneggiato dal creatore di Capitan Harlock, Leiji Matsumoto, disegnato da Koichi Shimahoshi, e narra in versione moderna la difesa del pianeta Terra dall'invasione delle Mazoniane.
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Fukui Harutoshi; Kouzoh Ohmori
Mobile Suit Gundam Unicorn. Bande Dessinée. Vol. 3
ill., br. Universal Century 0096. Sebbene Neo Zeon sia stata sconfitta, nelle colonie spaziali la volontà di affrancarsi dall'egemonia della Federazione terrestre continua a pulsare. Un desiderio che il nuovo gruppo terrorista delle Maniche potrebbe realizzare, se riuscisse ad impossessarsi dello Scrigno di Laplace. Ma a difendere la pace entrano in scena Banagher, Audrey e i loro Gundam!
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Ohtagaki Yasuo; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Mobile suit Gundam Thunderbolt. Vol. 4
ill., br.
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Natsumoto Masato; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Rebellion. Mobile suit Gundam 0083. Vol. 1
ill., br. Sono passati alcuni anni dalla fine della Guerra di Un Anno, ma i superstiti del Principato di Zeon non hanno rinunciato ai loro propositi di rivalsa. L'asso zeoniano Anavel Gato, conosciuto anche come l'Incubo di Solomon, decide di compiere un'azione eclatante rubando una delle nuove unità Gundam messe a punto dalla Federazione Terrestre... Gato ha intenzione di infiltrarsi nella base della Federazione per impadronirsi di un nuovo, poderoso prototipo di Gundam dotato di armi nucleari, con lo scopo di portarlo alle truppe di Zeon in attesa. Il principale ostacolo da superare non sarà la schiera di Mobile Suit che presiedono alla difesa, ma il giovane, agguerrito pilota federale Kou Uraki...
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Natsumoto Masato; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Rebellion. Mobile suit Gundam 0083. Vol. 3
ill., br.
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Natsumoto Masato; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Rebellion. Mobile suit Gundam 0083. Vol. 4
ill., br.
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Formica Agostino
Il sogno realizzato di Anna Maria Pettigiani. Soprano (1864-1954) con pubblicazione delle memorie inedite dell'artista «Otto anni tra le stelle»
ill., br.
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Da Ponte Lorenzo; Della Chà L. (cur.)
Storia incredibile ma vera (1833)
ill. "Storia incredibile ma vera" è l'ultimo scritto in prosa di Lorenzo da Ponte (1749-1838), poeta di corte ed insigne letterato veneto noto come il librettista di Mozart (Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte), conosciuto come avventuriero e libertino al pari di Casanova ma anche colui che ha gettato il buon seme, e ne ha coltivato l'espandersi, della cultura italiana negli Stati Uniti. Il libello, in due parti, datato 1833, Nuova-Jorca - ora per la prima volta stampato integralmente - è stato scritto quando Da Ponte aveva 84 anni con l'intento di completare le sue Memorie e di narrare le delusioni patite, i problemi finanziari connessi, le angherie e persecuzioni subìte per aver "promosso e diffuso l'opera italiana, invitando per la prima volta in America una vera e propria compagnia che cantasse in italiano... e per aver promosso la costruzione del primo teatro dedicato al melodramma". Naturalmente a carico suo, tanto che dovette più volte fuggire per nascondersi ai creditori, il tutto nella speranza di far "rinascere, con l'opera, l'interesse per lo studio della letteratura e della lingua italiana, ultimamente attenuatasi" che Da Ponte aveva in precedenza contribuito, con spirito pionieristico, a diffondere come editore, come libraio, come tipografo...
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Alonge R. (cur.)
Giacosa e le seduzioni della scena. Fra teatro e opera lirica
ill., br. Gli atti di un convegno di studi promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giuseppe Giacosa(1906), tenutosi a Ivrea, presso il Liceo Classico "Carlo Botta", l'11 e 12 maggio 2007. Giuseppe Giacosa è un importante e versatile professionista della scena di fine Ottocento,presente sia a livello di sperimentazione teatrale, sia sul piano dell'opera lirica, come librettista privilegiato di Giacomo Puccini. Almeno un paio di suoi testi (Tristi amori e Come le foglie) sono autentici capolavori, degni di reggere il confronto con la grande drammaturgia europea di Ibsen, Strindberg, Cechov, sebbene la duplice trascuratezza degli italianisti e degli storici del teatro abbia finora impedito di assicurare a Giacosa la visibilità cui avrebbe diritto. La pubblicazione è stata promossa dal DAMS di Torino che aveva già sostenuto, nel 1998, una messinscena assai suggestiva di Tristi amori, per la regia di Walter Malosti. Il volume, curato da Roberto Alonge, contiene un'Appendice dal titolo: "La suggestione scenica e una polemica con Giovanni Pozza".
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Ferrarotti Franco
Musica e società. Il caso Puccini
br. Questo libro mira a riproporre il caso Puccini perché è un caso tuttora aperto. Indica una questione irrisolta. Esaltato o vilipeso, chi è in realtà Giacomo Puccini? È un intimista romantico, fino alle sdolcinature più stucchevoli, come sostiene Theodore W. Adorno, che lo ritiene il banalizzatore per eccellenza della musica nell'epoca della cultura di massa? È vero che in Puccini non mancano i cedimenti al cattivo gusto e che alcuni suoi passaggi possono suonare come siglette pubblicitarie. Sta però di fatto che l'intimismo di Puccini tocca un nervo sensibile, verità profondamente sofferte, sentimenti umani autentici, universali. Alla base della perdurante popolarità di Giacomo Puccini c'è questo valore, da lui espresso in maniera originale e geniale attingendo da contesti storici e da personaggi su scala planetaria, dalla Parigi di La Bohème all'Oriente di Madama Butterfly e di Turandot, senza mai cedere alla moda dell'esotismo volgare. In questo senso, Puccini rappresenta il punto più alto di eccellenza raggiunto dal melodramma italiano.
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Dal Bello Mario
Verdi. Il teatro del dolore
br. A 200 anni dalla nascita, la musica di Giuseppe Verdi è più viva che mai. Le sue opere vengono rappresentate in tutto il mondo. Ma chi era in effetti l'uomo che Rossini definiva "il compositore col casco", per via della irruenza delle sue melodie e altri l'"Orso di Busseto", per il carattere difficile? Per molti Verdi è solo il compositore del Risorgimento nazionale, l'autore di "Va' pensiero". L'uomo, in realtà, ci sfugge. Riservato come pochi, Verdi ha avvolto spesso la sua vita privata di un alone di mistero. Per fortuna è rimasta la musica. Mario Dal Bello, ne ripercorre le tappe, analizzando il suo "teatro del dolore", dove le vicende dell'uomo vengono accostate e raccontate con un sentimento di profonda comprensione, di autentica pietas. Ne emerge come scrive nell'introduzione il critico Enrico Girardi - alla fine la sensazione di "saperne di più anche sull'uomo Verdi" e non solo sulla sua straordinaria avventura artistica. La quale continua a commuoverci, perché come ha scritto d'Annunzio - Verdi ha "pianto ed amato per tutti".
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Dal Bello Mario
Bellini. Un teatro dell'anima
br. Fatalità, fuoco e catarsi. Ecco il romanticismo di Vincenzo Bellini, il musicista siciliano "biondo e di gentile aspetto", scomparso a soli 34 anni nel 1835. La sua musica è rimasta con le melodie "lunghe lunghe lunghe", come scriveva Verdi, capaci di incantare le generazioni di ieri e di oggi per la loro bellezza e purezza. Norma, Sonnambula, I puritani sono tra i capolavori assoluti del teatro in musica di ogni tempo, tuttora rappresentati in ogni parte del mondo. Maria Callas, che ha fatto riscoprire Bellini negli anni Cinquanta, aveva colto il segreto dell'arte belliniana: la capacità rara di cantare l'anima, il sentimento dentro ad una atmosfera di ardore e di estasi al tempo stesso. Protetto da Rossini, rivale di Donizetti, ammirato da filosofi come Schopenhauer e musicisti come Chopin e Wagner, Bellini è passato alla storia come una personalità elegiaca. Ma la sua vicenda personale presenta risvolti di un carattere determinato verso il successo, di fierezza mediterranea oltre che di passionalità romantica. Trasfigurati da una musica dove l'unità parola-suono è spesso perfetta. Bellini è il musicista di "Casta Diva", ma anche quello di "Suoni la tromba e intrepido".
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Guarraccino Monica; Perni Giulia
Napoleone e la musica. Un itinerario musicale
ill., br. Napoleone intuì che la musica poteva diventare funzionale all'affermazione del proprio potere personale... Durante gli anni del suo potere, e anche nei giorni dell'esilio all'isola d'Elba, si circondò dei più importanti e geniali compositori e musicisti del tempo, da Le Sueur a Méhul, da Paisiello a Cherubini e Spontini... Famosa la dedica a Napoleone, poi violentemente cancellata dal frontespizio, che il geniale Beethoven appose alla sua Terza Sinfonia, l'Eroica. Stupenda la sonata "Napoléon" che Paganini compose per la sola quarta corda del violino, accompagnata dall'orchestra (di cui nel volume si presenta l'autografo). Numerose le musiche che nel corso dei secoli scorsi sono state composte per o in ricordo di Napoleone: nel volume ne sono presentate alcune, tra le più note (Nino Rota, Arnold Schoenberg, Niccolò Paganini, Paul Ertel, ecc.).
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Musorgskij Modest P.; Mioli P. (cur.)
Boris Godunov. Testo italiano a fronte. Ediz. russa
brossura
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Bisogni Vincenzo Ramón
Franco Corelli. Irresistibilmente tenore
brossura Personalità vibratile e tormentata di tenore dalla voce d'impatto eccezionale, monolitica eppure addestrata a virtuosismi tecnici inattesi, a tanta dottrina vocale Franco Corelli pervenne attraverso un affinamento né facile né indolore, tra dubbi e dilemmi, scoramenti ed orgogliose consapevolezze, sofferti in privatissima solitudine, sia pure con il sostegno di una consorte che seppe svolgere per lui una discussa quanto insostituibile funzione di music coach. Artista di prestigio incontestabile, collega alla pari di celebrate primedonne (Nilsson, Tebaldi, Callas) Corelli vantava una prestanza d'atleta, rara avis nella categoria tenorile che annovera ancora troppe sagome risibilmente inadeguate. Figurava per questo romanticamente credibile in tanti eroi del teatro verdiano (Alvaro, Ernani, Manrico pressoché ineguagliabile), o nelle più prestanti delle figure pucciniane (in primis, Calaf eclatante). Sensazionale Raoul de Nangis e Pollione mai inferiore a quelli più celebrati, in Carmen fu un veemente José dando uguale risalto alla facies piagata del personaggio. Prestando ascolto ad una capacità di autocritica fin eccessiva che lo determinò a farsi rimpiangere piuttosto che compiangere, Corelli preferì abbandonare le scene dopo venticinque anni e più di carriera internazionale (tra Scala, San Carlo, MMF, Staatsoper di Vienna, Met), forte di un lascito documentale esaustivo quanto pochi altri.
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Benzi F. (cur.); Bolpagni P. (cur.); Giubilei M. F. (cur.)
Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive. Catalogo della mostra (Lucca, 18 maggio-23 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese
ill., br. Catalogo della mostra a Lucca, Fondazione Centro Studi sull'Arte Liccia e Carlo Ludovico Ragghianti, (18 maggio-23 settembre 2018). La mostra approfondisce il rapporto tra Giacomo Puccini e gli artisti del proprio tempo e l'influenza che il compositore e la sua estetica esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Una ricerca intesa a restituire al pubblico nuovi elementi, suggestivi spunti d'indagine e molte opere inedite. Il catalogo si pone come uno studio approfondito sugli argomenti presi in esame, con saggi dei curatori e di altri esperti, dedicati ai seguenti temi: la musica nelle arti visive tra fine Ottocento e primo Novecento; la ritrattistica pucciniana; casi iconografici di pittura e grafica ispirati alle opere di Puccini; Giacomo Puccini appassionato e committente d'arte; i rapporti di Giacomo Puccini con gli artisti del suo tempo; Giacomo Puccini e i "pittori del lago"; le case di Puccini: decorazioni, opere d'arte, architettura; Giacomo Puccini disegnatore e caricaturista per diletto; Giacomo Puccini nella cultura italiana di primo Novecento.
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Wending Chuck; Ross Luke
Il risveglio della forza. Star Wars
ill., ril. Trent'anni dopo Il Ritorno dello Jedi, il sinistro Primo Ordine ha preso il posto dell'Impero. Solo la Resistenza del generale Leia Organa si oppone, mentre Luke Skywalker è misteriosamente sparito da tempo e Han Solo è tornato al contrabbando. La missione di cui è stato incaricato Poe Dameron è di trovare Luke. L'adattamento a fumetti del grande ritorno della saga di Star Wars in un volume di grande formato da collezione!
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Lane Miles; Wheatley Doug
La vendetta dei Sith. Star Wars
brossura
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Liu Marjorie; Brooks Mark
Han Solo. Star Wars
ill., ril. Ecco un avventura in solitaria della canaglia più amata della galassia. A Han è stata affidata da Leia una missione top-secret: recuperare diversi informatori e spie della ribellione! E la sua copertura? Partecipare a bordo del Millennium Falcon alla più famosa e pericolosa corsa di navi spaziali della galassia: il Vuoto del Dragone. Ma un traditore fra le file dell'Alleanza Ribelle potrebbe mandare tutto in fumo!
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Piperno Franco
La Bibbia all'opera. Drammi sacri in Italia dal tardo Settecento al Nabucco
ill., br.
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Duranti Alessandro
Il melomane domestico. Maria Callas e altri scritti sull'opera
br. Un lungo saggio su Maria Callas, di cui ricorrono quest'anno i quarant'anni dalla morte, apre questa raccolta di scritti di Alessandro Duranti, studioso di letteratura italiana e appassionato d'opera. Il saggio ripercorre l'intera carriera del grande soprano dal punto di vista di chi ha potuto conoscerne le sublimi performances solo grazie alle registrazioni su disco. Alessandro Duranti racconta le vicende di questa voce leggendaria seguendo il filo dei suoi ricordi di finissimo ascoltatore - di "melomane domestico", come lui stesso si definisce - e spiegando le ragioni di un mito del Novecento attraverso i documenti sonori grazie ai quali continua a esistere. Gli altri saggi raccolti nel volume raccontano, con vivace piglio divulgativo, lontano dal gergo dei melomani e degli addetti ai lavori, l'arte dei principali compositori italiani dell'Otto-Novecento: Verdi, Puccini, Mascagni e tutti i principali autori della cosiddetta "opera verista". Chiude il volume uno spiritoso saggio su un altro grande "dilettante" della critica musicale, Eugenio Montale, per decenni recensore delle "prime alla Scala" per il «Corriere della Sera».
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Puccini Giacomo
Tosca
brossura
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Anguana Nera
Capitan Harlock e l'ultimo risplendente. Le cronache segrete dell'Arcadia. Vol. 2
ill., br. Una nuova avventura dell'astronave pirata Arcadia e del suo equipaggio che, lasciatasi alle spalle Sleipnir con il suo portale interdimensionale e le difficoltà personali del suo stesso Capitano - il pirata più nero di tutte le galassie conosciute -, si trova ora a cimentarsi in un'impresa non meno impossibile: penetrare fin nel cuore dell'Impero di Goldemar alla ricerca dell'ultimo esemplare maschio vivente dell'antica stirpe semidivina dei Risplendenti. Una ricerca difficilissima, da effettuarsi in uno dei luoghi più inaccessibili e pericolosi di tutte le galassie, dall'esito incerto, e che in definitiva può essere messa in pratica soltanto dando all'Imperatore ciò che vuole. Di nuovo un'impresa disperata, apparentemente letale e senza via d'uscita. Ma le cose non sono più quelle che erano; gli equilibri e le forze sono cambiati... mossi e scompaginati dal soffio dell'Awen. Liberamente ispirato ai personaggi creati da Leiji Matsumoto.
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Lubrani Mauro
I lieti calici di Verdi. Il vino, la cucina, le donne, la salute nella vita del maestro
br.
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Liguori Luca; Cuomo Antonio; Grossi Giuseppe
100 serie tv in pillole. Manuale per malati seriali
ill., br. Le migliori 100 serie TV degli ultimi trent'anni, da grandi classici come "Twin Peaks" a nuovi successi come "Il trono di spade", analizzate dalla redazione di Movieplayer.it. La nostra squadra ha isolato e catalogato le serie in grado di provocare maggiore dipendenza, suddividendole in base agli effetti sui malati seriali, senza dimenticare le controindicazioni.
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Bel canto. Tenore. Con DVD video. Vol. 1
brossura
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Bel canto. Soprano. Con DVD video. Vol. 2
brossura
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Bel canto. Tenore. Con DVD video. Vol. 2
brossura
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Bel canto. Baritono. Con DVD video. Vol. 1
brossura
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Fukui Harutoshi; Kouzoh Ohmori
Mobile Suit Gundam Unicorn. Bande Dessinée. Vol. 9
ill., br. La ricerca dello Scrigno di Laplace continua e della partita è anche la "Reincarnazione della Cometa Rossa", l'erede di Char Aznable, il personaggio più amato della saga Gundam.
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