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Engelhardt Lisa
La bellezza di essere donna. Ediz. illustrata
ill., br. Questo breve testo vuole essere un tributo alla donna e alle sue doti, capacità peculiari e ricchezze di valori sia sotto l'aspetto pratico, sia relazione e spirituale. Ogni donna deve assumere la propria identità e crescere nella consapevolezza di essere meravigliosa e capace di progredire nella saggezza, nell'accoglienza e nell'amore verso se stessa e gli altri.
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Albisetti Valerio
La forza creativa del pensiero. Per una vita straordinaria
br. Le inevitabili «cadute» della vita - quando accadono - ci svuotano di energia, di forza vitale, ci privano della gioia di vivere. È allora il momento di cambiare mentalità perché l'esistenza terrena non deve ridursi alla sopravvivenza. Noi possiamo e dobbiamo realizzare i desideri e le speranze che abbiamo nel cuore e portare a termine la missione che ci è stata affidata e che è soltanto nostra. Per raggiungere tale meta dobbiamo fissarci alcuni obiettivi ben chiari, definiti nel tempo. La realizzazione dei nostri sogni non è gratuita, non piove dal cielo. Deve essere conquistata attraverso un itinerario impegnativo, di maturazione personale, che attinge a quelle energie spirituali (dell'anima) che ci aiutano a camminare verso una straordinaria pienezza della vita.
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Fini Massimo
Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo
ril. Dopo "La modernità di un antimoderno", che raccoglie gli scritti storico-filosofici di Massimo Fini, pubblichiamo qui i tre libri più personali dell'autore: "Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina", "Ragazzo. Storia di una vecchiaia", "Una vita". Un libro per tutti. O per nessuno. Arricchisce il volume una lunga introduzione, una sorta di confessione su delle confessioni, al cui centro c'è il Tempo, il padrone inesorabile delle nostre vite, che è l'autentica ossessione di Fini. Questa raccolta chiarisce non solo la controversa e per certi versi deviante personalità di uno dei più singolari intellettuali italiani del nostro tempo, ma anche il suo altrettanto deviante pensiero. Come ha detto Renzo Arbore: «Fini è uno che guarda sempre da un'altra parte».
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Campailla S. (cur.)
Un'altra società. Carlo Michelstaedter e la cultura contemporanea
br. Carlo Michelstaedter è un personaggio affascinante del Novecento che tuttavia, sino alla fine della sua parabola, è rimasto uno studente, con l'opera maggiore che è una tesi di laurea, non discussa e pubblicata postuma. È un giovane che, dentro un orizzonte giovanile, guarda al presente e al futuro con una carica forte di idealità e si rivolge prioritariamente a un pubblico di giovani. Nel centenario della morte l'Università di Roma Tre, con la collaborazione della Provincia di Roma, gli ha dedicato nei giorni 23-24 novembre 2010 un Convegno Internazionale per esplorare le condizioni della cultura contemporanea nel rapporto e nell'attrito con la sua energia ribelle e con la sua richiesta alternativa.
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Platone; Butti de Lima P. (cur.)
L'utopia del potere (La settima lettera). Testo greco a fronte
br. La Settima lettera costituisce uno dei primi esempi di autobiografia nella nostra tradizione filosofica e letteraria, ed è stato l'oggetto delle più intense discussioni, sul suo vero autore, sulla natura della filosofia platonica come vi è delineata, sui rapporti tra il filosofo e la politica. Con grande abilità, l'autore di questo testo - Platone o un suo discepolo trasforma il problema della proprietà dei beni e della conoscenza nella questione dell'autenticità del sapere, e conduce la discussione sui consigli del filosofo agli uomini di potere estendendola alla considerazione della natura della conoscenza e della verità.
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Andreoli Vittorino
Le forme della bellezza. Viaggio nell'arte del bendessere
ill., ril. La bellezza non è soltanto un concetto astratto. Appartiene a ciascuno di noi e si esprime ogni giorno nel modo in cui adorniamo il nostro corpo ma anche nei comportamenti che mettiamo in atto nella vita di relazione, nei gesti, nelle parole. Vittorino Andreoli ci accompagna in un percorso di definizione della bellezza che va oltre i criteri dominanti, arrivando a comprendere persino il brutto. Una fantastica galleria di pensieri in dialogo con una selezione di opere, attraverso cui il grande psichiatra narra l'esperienza del bello in tutte le sue manifestazioni: il creato, la ragione, il sacro, i sentimenti, i pensieri e gli atteggiamenti come la discrezione, l'eleganza, il mistero. Dallo sguardo al sorriso, dalle mani al «territorio dell'eros», questo viaggio alla scoperta della bellezza che è in noi svela le mille sfumature di una realtà in continuo divenire, dai primi «moti creativi» delle pitture rupestri allo sguardo enigmatico della Gioconda, fino alla vibrante sensualità delle Madonne che allattano. Se oggi domina una bellezza «di superficie», effimera, incapace di appagare i bisogni profondi dell'uomo, la proposta per superare questa impasse è di legare il bello al bendessere, la nuova disciplina di cui Andreoli è ideatore e fautore, che si propone di migliorare l'esistenza dell'uomo, l'«essere-bene».
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Ordine Nuccio
La soglia dell'ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno
brossura Dal "Candelaio" (1582) ai "Furori" (1585) l'intreccio tra filosofia, letteratura e pittura costituisce uno dei nuclei più importanti del pensiero di Giordano Bruno. Ed è proprio all'analisi di questo intreccio che Nuccio Ordine dedica questo saggio.
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Agrippa Cornelio Enrico; Palmieri D. (cur.)
La nobiltà delle donne
ril. Quest'opera del noto filosofo, mago e alchimista tedesco Agrippa von Nettesheim, compare in uno scenario storico in cui, in tutta Europa, a seguito dell'Umanesimo e nel pieno fervore culturale del Rinascimento e delle riforme Protestanti, si assiste a un fiorire di dottrine filosofiche e religiose. Scienza e magia, alchimia e filosofia, religione ed esoterismo intrecciano in questo contesto una sottile rete di corrispondenze. La Chiesa Cattolica, minacciata dal fiorire di tante eresie, intensifica l'operato di quella grande polizia ideologica creata nel Medioevo: l'Inquisizione. In un clima simile, in cui il pregiudizio misogino viveva un nuovo, intenso, fermento, forse tra i più intensi della storia, è facile intuire la portata rivoluzionaria del discorso di Cornelio Agrippa. Il contenuto stesso dell'opera si differenzia rispetto a quanto già detto dai filosofi del passato. Per elogiare le virtù della donna, Agrippa attinge ad ogni campo del sapere: filosofia, giurisprudenza, conoscenza popolare, fonti enciclopediche e, soprattutto, religione. La cornice teologica in cui è inserito il discorso è senz'altro uno degli aspetti più interessanti e spregiudicati dell'opera.
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Pellegrino Andrea
Il segreto dei tarocchi. Manuale pratico di cartomanzia divinatoria
br. I tarocchi sono strumenti di divinazione che, a partire dalla seconda metà del Settecento, entrarono nel novero delle cosiddette scienze occulte, grazie agli studi storici e filosofici dei grandi maestri dell'esoterismo. Dal "Ludus Triumphorum" (gioco dei Trionfi) che allietava i nobili nelle corti del Rinascimento, fino ad arrivare alla nascita della cartomanzia; questo libro analizza le misteriose carte, ridando valore alle autentiche tecniche divinatorie degli autori classici e delle grandi scuole iniziatiche. Cosa apprenderai dal "Segreto dei tarocchi": la simbologia, l'iconografia e il significato dell'intero mazzo dei tarocchi. I metodi di divinazione ideati dai grandi occultisti del passato: Etteilla, Eliphas Levi, Oswald Wirth, Papus, Arthur Edward Waite, Aleister Crowley. Come capire se le figure di corte rappresentano persone reali o aspetti psicologici del consultante. Come riconoscere le persone nella realtà dalla carte, in base alle loro caratteristiche fisiche. Come calcolare i tempi di previsione e le date di avvenimenti passati o futuri. I metodi di lettura della Golden Dawn (dignità elementali, Opening of the key).
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Marchese Claudia
Embrioni crioconservati dilemmi etici e giuridici
ril. Il saggio "Embrioni crioconservati dilemmi etici e giuridici" di Claudia Marchese affronta la sorte degli embrioni congelati che rappresenta uno dei più scottanti dilemmi etici e giuridici connessi con le tecniche di procreazione artificiale. Il concepimento di esseri umani in vitro, avvenendo al di fuori del contesto dell'amore coniugale e degli atti che lo esprimono, è già in sé una ferita alla dignità del generare umano. A questo disordine antropologico si aggiunge spesso l'ulteriore ingiustizia di concepire embrioni in numero superiore. Che fi ne fanno? Proposta di adozione?
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Sapolsky Robert M.
Perché alle zebre non viene l'ulcera? La più istruttiva e divertente guida allo stress e alle malattie che produce. Con tutte le soluzioni per vincerlo
ill., br. Vi siete mai chiesti perché alle zebre, oppure ai babbuini, alle iene o ai roditori, non viene l'ulcera (ma nemmeno la depressione, la colite, l'infarto, il diabete e altre malattie croniche) mentre agli esseri umani sì? In un coinvolgente lavoro interamente dedicato allo stress e alle sue conseguenze sulla nostra salute, il neuroscienziato Robert M. Sapolsky risponde a questa domanda tutt'altro che oziosa, spiegando come, di fronte allo stress, il nostro organismo attivi le medesime risposte fisiologiche di quello animale, senza però essere in grado di disattivarle con la stessa rapidità. Grazie a trovate divertenti, notizie fuori dall'ordinario e aneddoti personali, uniti a un rigoroso impianto scientifico, l'autore ci permette di scoprire in che modo il sistema nervoso e il corpo reagiscono agli innumerevoli stimoli dello stress. Così, conoscendo a fondo l'origine e il funzionamento delle tensioni a cui ci sottopone la vita quotidiana, possiamo imparare a gestirle e a combatterle.
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Nosenzo Spagnolo Fernanda
Il piccolo popolo. Fate, elfi, gnomi, folletti e altre meraviglie nelle tradizioni dei popoli d'Europa
br. Può una nuvola, una folata di vento, un profumo, un raggio di luna rivelarci i segreti del mondo incantato? Può l'immaginazione sostituirsi al reale? Fernanda Nosenzo Spagnolo scrive che il meraviglioso è una dimensione dell'animo umano e che il mondo fiabesco è un'esperienza magica ed esaltante, abitata da fate, elfi, gnomi, folletti, draghi, in cui può capitare di trovarsi stretti fra le braccia sinuose di una Fata sapiente e leggiadra o al cospetto di creaturine multiformi, graziose e seducenti, buffe e repellenti, che stanno fuori dal Tempo e dallo Spazio. È una Terra di Mezzo, dai poteri straordinari, nella quale si animano le selve, le montagne, i torrenti, le caverne, le fucine, i grandi camini in cui bruciano legni resinosi e profumati, le isole incantate, le lande maledette, in un intreccio di tradizioni reali e atmosfere ambivalenti che ci fa penetrare in una dimensione segreta nella quale la poesia e il sogno si offrono a noi.
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Cordier Marianne
Il colore dell'anima. La pittura intuitiva come viaggio di evoluzione interiore
br. Dipingere per capire se stessi, individuando i nodi che gli incontri e gli eventi passati hanno prodotto nella nostra evoluzione personale, riconoscendo le varie componenti del nostro mondo interiore e lasciando finalmente andare tutto quello che ci tiene prigionieri nella gabbia della paura e della sofferenza. Questo è l'obiettivo della pittura intuitiva, una pratica che non si indirizza ai talenti del pennello, ma a chiunque sia interessato a lavorare su di sé. Nel "Colore dell'anima", Marianne Cordier dà molti consigli pratici, racconta come funzionano le sessioni di un ciclo di lezioni e come si può praticare in autonomia, parla delle problematiche esistenziali che i suoi "artisti" hanno scoperto e risolto. Se infatti è proprio un quadro quello che prende forma nel corso delle sedute, non è il "bello" dei libri di storia dell'arte il fine principale del lavoro. Non ci sono modelli cui attenersi né riconoscimenti da ottenere: le immagini e i colori saranno lo specchio dell'anima unica e irripetibile dell'autore, che piano piano comincerà a fiorire.
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Palmieri Daniele
La tranquillità interiore. Breve introduzione filosofica alla felicità
br. Che cos'è la felicità? Come si può essere felici? Sono davvero felice? Chiunque, almeno una volta nella vita, si è fatto una di queste domande. Lo dimostra la varietà di libri in circolazione che pretendono di svelare il reale segreto della felicità. La tranquillità interiore non promette nulla di tutto ciò, per una semplice ragione: nessuno possiede (e può possedere) la chiave della felicità, poiché ognuno compie il proprio viaggio attraverso l'esistenza e soltanto noi possiamo scoprire il sentiero da seguire per vivere a pieno la nostra vita. Questo libro è come una piccola mappa da viaggio: seguendo alcune indicazioni dei grandi pensatori del passato (Platone, Socrate, Cartesio, Epitteto, Marco Aurelio e molti altri), traccia soltanto uno dei tanti percorsi possibili verso la felicità, nella speranza di sollevare, lungo il cammino, più domande che risposte.
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Freud Sigmund; Musatti C. L. (cur.)
Opere. Vol. 2: Progetto di psicologia e altri scritti (1892-1899)
ril. In questo volume, secondo delle Opere - la cui composizione s'intreccia con quella del primo in modo che insieme danno, accanto alle opere maggiori, le introduzioni, le modifiche e le precisazioni che risalgono allo stesso torno di anni - la comparsa per la prima volta dei concetti e delle definizioni che sono alla base della psicoanalisi illumina di luce significativa l'intera ricerca di Freud, tesa a raggiungere allo stesso tempo una teoria delle nevrosi e una teoria psicologica generale. Accanto ai documenti più rilevanti sulle origini della psicoanalisi il Progetto di una psicologia , non destinato alla pubblicazione, è il tentativo ambizioso e affascinante di costruire una teoria neurofisiologica su basi quantitative. Il suo fallimento fornisce, nel contempo, la chiave della rigorosa strutturazione del futuro pensiero freudiano.
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Freud Sigmund
Casi clinici. Vol. 4: Il piccolo Hans
brossura
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Freud Sigmund; Panaitescu E. Q. (cur.)
Psicologia delle masse e analisi dell'Io
brossura
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Freud Sigmund; Daniele S. (cur.)
Il Mosè di Michelangelo
br. «Quante volte ho salito la ripida scalinata che porta dall'infelice via Cavour alla solitaria piazza dove sorge la chiesa abbandonata! E sempre ho cercato di tener testa allo sguardo corrucciato e sprezzante dell'eroe, e mi è capitato qualche volta di svignarmela poi quatto quatto dalla penombra di quell'interno, come se anch'io appartenessi alla marmaglia sulla quale è puntato il suo occhio, una marmaglia che non può tener fede a nessuna convinzione, che non vuole aspettare né credere, ed esulta quando torna a impossessarsi dei suoi idoli illusori».
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Freud Sigmund; Candreva S. (cur.); Sagittario E. (cur.)
Psicologia della vita amorosa
brossura
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Freud Sigmund; Colorni R. (cur.)
Analisi terminabile e interminabile
brossura
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Freud Sigmund
Compendio di psicoanalisi
brossura
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Jung Carl Gustav
Gli archetipi dell'inconscio collettivo
br. Un certo strato per così dire superficiale dell'inconscio è senza dubbio personale: noi lo chiamiamo inconscio personale". Esso poggia però sopra uno strato più profondo che non deriva da esperienze e acquisizioni personali, e che è innato. Questo strato più profondo è il cosiddetto «inconscio collettivo». «Il concetto di archetipo, che è indispensabile correlato dell'idea di inconscio collettivo, indica l'esistenza nella psiche di forme determinate che sembrano essere presenti sempre e dovunque».
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Jung Carl Gustav
La sincronicità
br. «Il principio filosofico che sta alla base della nostra concezione della regolarità delle leggi di natura è la causalità. Se il rapporto tra causa ed effetto dimostra di aver solo validità statistica e soltanto una verità relativa (...) ciò significa che il legame tra eventi è in certe circostanze di natura diversa da quella causale ed esige un diverso principio interpretativo». «A differenza della causalità, la sincronicità si dimostra un fenomeno connesso principalmente con processi che si svolgono nell'inconscio. Alla psiche inconscia spazio e tempo sembrano relativi, ossia la conoscenza si trova in un continuum spaziotemporale in cui lo spazio non è più spazio e il tempo non è più tempo. Se quindi l'inconscio sviluppa e mantiene un certo potenziale alla coscienza, nasce la possibilità di percepire e "conoscere" eventi paralleli».
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Freud Sigmund; Musatti C. L. (cur.)
Opere. Vol. 1: Studi sull'Isteria e altri scritti (1886-1895)
br. Questo primo volume delle Opere di Sigmund Freud si apre con la Relazione sui miei viaggi di studio a Parigi e a Berlino e si conclude con gli Studi sull'isteria , scritti in collaborazione con Josef Breuer. Oltre alla «Comunicazione preliminare» , scritta a quattro mani, il testo contiene i casi clinici di isteria trattati e firmati da ciascuno dei due autori. Si tratta di un lavoro di estremo interesse, perché vi è concentrata la matrice della psicoanalisi; vi si trovano sovrapposte le varie fasi di sviluppo della tecnica psicoanalitica: l'uso dell'ipnosi nella diretta inibizione dei sintomi, e poi per l'esplorazione di remote esperienze dimenticate, e infine la sua sostituzione con la nuova tecnica d'indagine che diventerà la psicoanalisi. Per la loro ricchezza concettuale, gli Studi sull'isteria fanno presagire i futuri sviluppi della dottrina freudiana, e il lettore ha l'impressione di assistere concretamente alla nascita della psicoanalisi
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Jung Carl Gustav
La vita simbolica
brossura Per Jung un simbolo è la migliore rappresentazione possibilie di ciò che non può essere pienamente conosciuto, è la manifestazione dell'archetipo nella realtà concreta e dalla sua comprensione consegue la capacità dell'uomo di trascendere il mondo perchè l'inconscio si esprime attraverso i simboli (i sogni, i giochi dei bambini, certe espressioni artistiche, i culti religiosi). Gran parte dell'opera di Jung è dedicata al tentativo di spiegazione degli effetti culturali dei simboli che, a differenza di quanto pensava Freud, servono non solo a mascherare ma anche a unificare conscio e inconscio, mondo reale e mondo spirituale, presente e passato dell'umanità.
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Scaparro Fulvio; Pietropolli Charmet Gustavo
Belletà. Adolescenza temuta, adolescenza sognata
brossura Come si vive tra il "non più" e il "non ancora"? Non riconoscersi più come bambini e non sentirsi ancora riconosciuti come adulti pone gli adolescenti in una zona di difficile definizione, dai labili e incerti confini. Confinare l'adolescenza negli angusti limiti di una categoria generazionale ha convogliato l'attenzione sugli aspetti più inquietanti nei confronti delle altre età della vita. Insistendo sullo sviluppo umano come processo, gli autori intendono favorire una visione dell'adolescenza meno allarmata e allarmante, più attenta alla positività di molte sue manifestazioni di vitalità, curiosità e creatività.
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Jung Carl Gustav
La psiche infantile
brossura Il volume si apre con una lettera a Freud dell'ottobre 1911, in cui Jung afferma l'importanza della fase intrauterina e dei ricordi precoci di infanzia, che sarebbero non individuali ma filogenetici. Dello sviluppo successivo della terapia junghiana vengono presentati testi quali: Conflitti dell'anima infantile, Il complesso edipico, Un caso di nevrosi in una bambina. Agli anni della maturità appartengono invece Il bambino dotato e Simboli e interpretazione dei sogni, in cui le produzioni oniriche di una bambina di otto anni sono ricordate per la spontanea, straordinaria intensità.
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Jung Carl Gustav
Opere. Vol. 12: Psicologia e alchimia
ill. Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: inizia così a studiare i testi alchimistici. Dopo quindici anni di lavoro pubblica questo volume. La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l'oro, la pietra filosofale, dall'altra la "presa di coscienza" della psicologia moderna. L'alchimia in sostanza è espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell'esperienza in conoscenza. Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano in realtà essere il ritrovamento di universali esperienze.
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Kripke Saul
Nome e necessità
brossura In questo saggio Kripke espone le idee che hanno guidato le sue ricerche logiche o che queste hanno suggerito; riprende la distinzione aristotelica tra proprietà essenziali e proprietà accidentali; critica gran parte delle teorie di Frege e di Russell sul linguaggio e sul modo in cui i nomi si riferiscono alle cose; riesamina le concezioni di Kant e sottopone a una critica serrata il materialismo come teoria della mente.
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Pulcini Elena
L'individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale
brossura
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Agamben Giorgio
Lo stato di eccezione. Homo sacer. Vol. II/1
brossura Lo stato di eccezione, ossia quella sospensione dell'ordine giuridico che siamo abituati a considerare una misura provvisoria e straordinaria, sta oggi diventando sotto i nostri occhi un paradigma normale di governo, che determina in misura crescente la politica sia estera sia interna degli stati. Il libro di Agamben è il primo tentativo di fornirne una sommaria ricostruzione storica e, insieme, di analizzare le ragioni e il senso della sua evoluzione attuale, da Hitler a Guantanamo. Quando lo stato di eccezione tende a confondersi con la regola, le istituzioni e gli equilibri delle costituzioni democratiche non possono più funzionare e lo stesso confine fra democrazia e assolutismo sembra cancellarsi. Muovendosi nella terra di nessuno fra la politica e il diritto, fra l'ordine giuridico e la vita, dove i ricercatori non amano avventurarsi, Agamben smonta a una a una le teorizzazioni giuridiche dello stato di eccezione e getta una luce nuova sulla relazione nascosta che lega violenza e diritto.
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Israel Giorgio
La macchina vivente. Contro le visioni meccanicistiche dell'uomo
br. Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia e ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana. Dimostrare che l'uomo è una macchina si è rivelata un'impresa senza altri effetti se non quello di un impoverimento sul piano conoscitivo. La necessità di fare un uso crescente delle macchine, di adattarsi ai modi della loro "vita" può indurre modifiche sostanziali nei comportamenti umani, abituando gli esseri umani a considerare naturale l'identifcazione del ragionamento con i procedimenti logici delle macchine e a introiettare un'immagine puramente quantitativa del tempo.
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Jung Carl Gustav
Un mito moderno. Le cose che si vedono in cielo
ill., br. Pubblicato nel 1958, questo studio si occupa dei sempre più numerosi, all'epoca, avvistamenti di "dischi volanti". Da una rassegna dei dati obiettivi disponibili sul fenomeno e dall'analisi delle sue tracce nei sogni e nelle opere degli artisti, Jung conclude che si tratta di immagini unificatrici prodotte dall'inconscio con una funzione di rassicurazione, di fronte a uno stato di smarrimento collettivo negli anni del dopoguerra. Ma non esclude l'ipotesi - suffragata dalla teoria della sincronicità - della percezione di realtà fisiche concrete non ancora dimostrabili con strumenti scientifici.
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Montevecchi Federica
Giorgio Colli. Biografia intellettuale
br. A venticinque anni dalla morte, Giorgio Colli resta un esempio raro di indipendenza e originalità intellettuale. Filosofo, filologo, organizzatore editoriale, ha attraversato anni importanti della storia culturale italiana e sempre in maniera autonoma. Sua la prima traduzione dell'Organon di Aristotele, sua la proposta, negli anni Cinquanta, di una edizione critica dell'opera di Friedrich Nietzsche, realizzata nel decennio successivo assieme con Mazzino Montinari. Nietzsche attraversa la vita di Colli e agire nella direzione da lui indicata significa rivolgersi verso la Grecia, per poi tentare di rispondere ai problemi insiti nel concetto di "volontà di potenza", a partire dal quale Colli affronta e sviluppa la questione metafisica.
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Virno Paolo
Motto di spirito e azione innovativa. Per una logica del cambiamento
br. Gli esseri umani sono in grado di cambiare il proprio modo di vivere, mettendo da parte vecchie regole e abitudini consolidate. Ma di quali requisiti si giovano per imboccare una direzione imprevista? Come avviene la rottura della condizione di equilibrio prevalsa fino a quel momento? In che cosa consiste una azione innovativa? Il libro di Virno cerca di articolare una «logica della creatività», ossia mette a fuoco lo scarto logico-linguistico che permette di agire in quello che i giuristi chiamerebbero uno stato di eccezione. E lo fa a partire dalla concretezza del motto di spirito, della battuta fulminante. Se il riferimento costante è al saggio di Freud sul Witz, l'interpretazione dell'arguzia però è rigorosamente non-freudiana.
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De Monticelli Roberta
Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi
br. Con questa chiara e appassionata introduzione alla filosofia, Roberta De Monticelli avvicinai lettori allo studio dei filosofi e alla pratica del pensiero critico, partendo dalla domanda fondamentale "perché?", e aiuta a capire l'intreccio che esiste tra etica e logica attraverso alcune delle grandi avventure della mente contemporanea, dalla nuova consapevolezza logica del linguaggio alle profondità della riflessione sul male. Sono esercizi contro il pregiudizio che oppone all'esattezza" (con tutto svantaggio dell'anima, che l'imprecisione non nutre ma al contrario inaridisce).
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Jung Carl Gustav; Massimello M. A. (cur.)
Psicologia e alchimia
ill., br. Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: comincia cosi a studiare i testi degli alchimisti. Dopo quindici anni di lavoro pubblica questo volume, che rimane fra i suoi testi più affascinanti. La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l'oro, la pietra filosofale, dall'altra la «presa di coscienza» della psicologia moderna. L'alchimia e espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell'esperienza in conoscenza: vuole portare alla luce il lato divino che dorme nell'oscurità degli istinti, ed e quindi una psicologia che non dice il suo nome, qualcosa di affine alla moderna psicoterapia. Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che, pur appartenendo a epoche e a luoghi lontanissimi, hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano essere in realtà il ritrovamento di antichissime e universali esperienze che, appunto per questo, egli definisce «archetipiche».
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Klein Melanie
Scritti 1921-1958
br. Prima della Klein si erano fatti ben pochi tentativi di convalidare le scoperte di Freud con l'analisi diretta dell'infanzia. Spetta a lei il merito di aver portato la psicoanalisi nel luogo che fondamentalmente le compete, il cuore del bambino. La sua spietata descrizione delle fantasie della primissima infanzia, nelle quali compaiono il tagliare a pezzi, il dilaniare, lo squarciare, il divorare, ha tutti i requisiti perché la maggior parte delle persone si ritraggano con orrore esclamando: "Sapevo che le teorie di Freud erano vere, ma non immaginavo che fossero tanto vere!" Gli scritti più significativi di Melanie Klein, ossia quelli compresi fra l'arrivo a Berlino nel 1921 - chiamata da Abraham - e il 1958, due anni prima della morte, offrono l'opportunità di seguire l'evoluzione del suo pensiero e di apprezzarne l'eccezionale contributo non solo nell'ambito dell'analisi infantile, ma anche in quello, ben più chiuso e sospettoso rispetto a una prospettiva psicoanalitica, dell'alienazione psichica vera e propria.
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Recalcati Massimo; Zuccardi Merli Uberto
Anoressia, bulimia e obesità
br. Il libro è opera di due psicoanalisti che da anni si dedicano a esplorare i cosiddetti disturbi alimentari. In un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, gli autori rispondono ai quesiti fondamentali che l'anoressia-bulimia e l'obesità pongono non solo al clinico ma anche al soggetto che ne soffre e ai suoi familiari. Quale rapporto c'è tra anoressia, bulimia e obesità? Quali sono i problemi sottesi alla diagnosi differenziale? Quali sono le cause dei disturbi dell'alimentazione? Perché essi si manifestano prevalentemente nell'adolescenza e nei paesi del benessere? Perché l'anoressia-bulimia è una patologia femminile? Vi sono segnali che possono annunciare il rischio della malattia? Qual è la cura e come orientarsi nelle sue difficoltà? Che cosa fare con i familiari e la loro angoscia? Ne risulta una "conversazione" che aiuta a sgombrare il campo da molte delle approssimazioni che ancora circolano intorno a queste malattie, che sono sicuramente tra le forme più diffuse e più scabrose del disagio contemporaneo.
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Cheng François; Brivio G. (cur.)
Cinque meditazioni sulla bellezza
br. François Cheng, studioso di origine cinese, membro dell'Accademia di Francia, è considerato il più importante e acuto mediatore culturale tra la Cina e l'Europa. I suoi studi sono un punto di riferimento per chiunque voglia accostarsi e comprendere la cultura dell'Oriente. Ma il suo merito più grande è quello di aver innovato e arricchito la filosofia occidentale di elementi provenienti da un mondo apparentemente molto diverso e lontano. Essendosi dovuto confrontare sin da giovane con il male e la bellezza per esser stato frequentatore, da un lato, di quell'incredibile luogo che è il Monte Lu, nella sua provincia natale, e dall'altro spettatore del terribile massacro di Nanchino, perpetrato dall'armata giapponese, Cheng ci rende partecipi delle sue riflessioni sulle questioni esistenziali più radicali che non hanno mai smesso di tormentarlo.
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Anders Günther
L'uomo è antiquato. Vol. 1: Considerazioni sull'anima nell'epoca della seconda rivoluzione industriale
br. In questo libro del 1956, Günther Anders muove dalla diagnosi della "vergogna prometeica", cioè dalla diagnosi della subalternità dell'uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso create, per affrontare il tremendo paradosso cui la bomba atomica ha posto di fronte l'umanità, costringendola fra angoscia e soggezione. La vergogna prometeica è legata anche a un senso di "dislivello", di non sincronicità, tra l'uomo e i suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta "antiquato". Oltre che perfetta la macchina è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici; quindi possiede una specie di eternità che all'individuo umano è negata. Di qui, una rivalità, una impari gara dell'uomo, una inversione dei mezzi con i fini, di cui Anders analizza con grande anticipazione tutta la portata. In particolare, là dove tratta delle tecniche di persuasione, soprattutto televisive e radiofoniche, che ci assediano con immagini-fantasma, irreali, di fronte alle quali l'individuo diventa passivo, maniaco, incapace di pensare e comportarsi liberamente.
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Panikkar Raimon; Jiso Forzani G. (cur.); Carrara Pavan M. (cur.)
Lo spirito della parola
br. L'uso scientifico dei termini implica che abbiamo eliminato i "fumi della fantasia" e trovato l'esatta correlazione fra termini e concetti. Chiarezza, distinguibilità e precisione sono gli ideali - e le condizioni dell'intelligibilità scientifica. I termini sono espressioni visibili e udibili dei concetti, e un concetto è un "medium quo", un mezzo con e attraverso il quale significhiamo la cosa reale. Ma questo non è tutto e non è certo l'aspetto più importante del linguaggio, dell'uomo e della realtà. Ridurre il linguaggio a mezzo, l'uomo a un sistema di informazioni e la realtà a una rete globale di comunicazioni è un impoverimento del linguaggio, dell'uomo e della realtà. Panikkar mette in discussione l'equivalenza fra parola e termine e rivendica il potere creativo della parola, che si rinnova e si arricchisce ogni volta che è pronunciata, rinnovando e arricchendo chi la pronuncia. Il termine è solo l'ombra della parola: se si identifica la parola come termine la si inchioda a un significato specifico e relativo, impedendole di volare nel ciclo della coscienza umana.
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Curi Umberto
Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche
br. A re Mida che gli chiede quale sia la cosa più desiderabile per l'uomo, Sileno risponde: "Non essere nato, non essere, essere niente". Diverse versioni della sentenza, dette da altri personaggi, riecheggiano in fonti diverse, da Erodoto ai grandi tragici a Plutarco, ma nessuna è riducibile alla dichiarazione di pessimismo metafisico. Anzi, per Umberto Curi parlare di pessimismo è fuorviante, se non consolatorio. La densità tutt'altro che univoca dell'apologo e rilevata già da Nietzsche, che lo colloca all'inizio della "Nascita della tragedia" e ne rovescia la valenza corrente in quel dire sì alla vita in ogni sua manifestazione, compreso il dolore, che costituisce il cuore del sentimento tragico. Una densità che si intensifica e si incupisce quando dall'orizzonte senza Dio dei greci si passa alle denunce bibliche della miseria umana, al cospetto della potenza divina: l'imprecazione di Geremia ("maledetto il giorno in cui nacqui; il giorno in cui mia madre mi diede alla luce non sia mai benedetto"), la certezza della nullità dell'esistenza nel Qohelet e la contesa angosciosa di Giobbe con il Signore rimandano alla verità paradossale della fede, alla figura cristologica di Abramo riletto da san Paolo, Kierkegaard e Simone Weil. Nelle sue diramazioni e riformulazioni il motto di Sileno esprime, più che negatività dell'esistere, l'inattingibilità di un sapere positivamente definito sull'esistenza, e continua a interpellare il logos discorsivo della filosofia e le forme del pensiero religioso.
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Sini Carlo
L'uomo, la macchina, l'automa. Lavoro e conoscenza tra futuro prossimo e passato remoto
br. Il sogno dell'automa, della macchina pensante, è antico, ma mai come oggi suscita speranze e timori, desideri e riprovazioni. Il libro di Sini ne scandaglia la storia, pervenendo al sorprendente risultato, non solo di rimuovere perduranti ingenuità e superstizioni, ma anche di capovolgere i termini del problema: è davvero l'automa il doppio dell'umano o non è già l'umano, nella storia del suo corpo e del suo lavoro, un automa in cammino? L'intera cultura funziona infatti come un grande automa; essa è da sempre mossa e governata dal sogno di resuscitare il fantasma dell'origine e di impadronirsi in tal modo di ciò che eternamente "si muove da sé", cioè della sostanza fatale e immaginaria dell'automa immortale.
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Miller Alice
Riprendersi la vita. I traumi infantilie l'origina del male
br. Marilyn Monroe, Jean Seberg, Dalila: tre donne bellissime, celebrate dive dello spettacolo che al colmine del successo hanno preferito la morte. Alice Miller, scrutando l'enigma di questi suicidi, vi scorge la sofferenza del bambino che ha visto prematuramente soffocata la propria vitalità. Niente è infatti più mortifero del mettere a tacere i propri sentimenti profondi di ribellione contro i maltrattamenti subiti da piccoli. Perché si può forse sopravvivere a un'infanzia di umiliazioni, ma non si può tornare a vivere davvero, riprendendosi l'esistenza, se non dopo aver riconosciuto la rabbia e il dolore di un tempo. Indagando su infanzie celebri o meno celebri, l'autrice ripercorre le tappe degli "omicidi dell'anima" perpetrati su bambini - sempre innocenti e inermi - che saranno poi desitinati a riprodurre sofferenze e violenze: scampati ai tormenti subiti, si tramuteranno a loro volta in carnefici. Ed è proprio nel circolo vizioso della violenza, prima patita e poi rimessa in atto in età adulta, che Alice Miller indica la radice del male, dai fatti di cronaca quotidiana, fino alle guerre e agli eccidi di massa.
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Guillén Esperanza
Naufragi. Immagini romantiche della disperazione
ill., br. Ci sono immagini che rimangono conficcate nella mente, che attraggono e terrorizzano allo stesso tempo, che ipnotizzano lo spettatore: così il profilo del Titanic che si inabissa nel freddo mare artico, con il suo carico di speranze mai arrivate nel Nuovo Mondo. Un fatto vero, trasformato in mito dal cinema e dalla cultura popolare del Novecento. Ma il fascino grandioso e tremendo del naufragio è molto più antico e affonda le sue radici nell'ideologia romantica, nella commistione tra kantiana estetica del sublime, suggestioni bibliche che vedono nel mare la sorgente del male e analogia tra viaggio reale, fisico e viaggio letterario. Su questo sfondo si proiettano le tante immagini di navi in tempesta o distrutte, arenate, che ci ha trasmesso l'arte ottocentesca. Friedrich, F. E. Church, Turner, John Martin, Géricault, Delacroix, ma anche scrittori come Victor Hugo, Lord Byron, Maturin, Poe e Novalis: Esperanza Guillén ci accompagna in un viaggio suggestivo, che parla dell'oggi più di quanto non sembri, traghettandoci con mano sicura attraverso le acque di estetica, arte e letteratura.
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Marramao Giacomo
Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione
br. Secondo Giacomo Marramao, che affronta in questo libro lo straordinario "mutamento di scala" che accompagna i fenomeni politici della nostra epoca, il ricorso alle categorie di "mondializzazione" o "globalizzazione" non ha solo un significato tecno-economico. Siamo di fronte a un passaggio destinato a trasformare tutte le culture, che chiama in causa una riconversione di concetti fondamentali come identità e differenza, contingenza e necessità, nonché, per cominciare, locale e globale. Rispetto a diagnosi apparentemente antitetiche come quelle di Fukuyama (omologazione universale) e Huntington (conflitto delle civiltà), per Marramao è necessario demistificare due false opposizioni: Stato-mercato e Oriente-Occidente. A tale scopo, il libro, tenendo costantemente sullo sfondo la grande discussione sull'"èra globale" avviata fra le due guerre da autori come Spengler, Jünger, Schmitt e Heidegger, sviluppa la sua proposta muovendo dal disincanto della categoria di mercato operato da Polanyi e da una profonda revisione della comparatistica i delle civiltà operata da Weber. L'esigenza - avanzata in conclusione attraverso un serrato confronto con le posizioni di Habermas e di Derrida - di una "politica universalista della differenza" viene formulata in base a un radicale riesame critico delle pretese di universalità delle stesse categorie, tipicamente occidentali, di democrazia e filosofia.
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Tomasello Michael
Altruisti nati. Perché cooperiamo fin da piccoli
br. Siamo angeli di generosità o diavoli di egoismo? Come guardiamo al nostro prossimo? E cosa ci distingue dagli altri animali? Sono domande antiche, interrogativi che rappresentano una sfida difficile per noi tutti. In questo libro, lo psicologo Michael Tomasello cerca nuove risposte, affrontando un tema a prima vista molto complesso a partire da un'osservazione semplice e quotidiana: qualsiasi bambino è naturalmente socievole e disposto all'aiuto, ben prima che i genitori gli insegnino a riconoscere quello spazio definito e omogeneo che siamo abituati a chiamare "buona educazione". Per capire se questo carattere è davvero innato, Tomasello ha deciso di studiare con esperimenti di laboratorio il comportamento dei bambini tra il primo e il secondo anno di vita. I risultati sono stati sorprendenti. Sì, perché i piccoli di uomo sembrano davvero unici nella loro tendenza, fin dalle primissime fasi dell'esistenza, ad aiutare il prossimo, mettendo da parte il vantaggio individuale. Con prodigiosa chiarezza, Tomasello non solo ci spiega i meccanismi psicologici che guidano le prime manifestazioni di collaborazione, ma ci fa anche capire meglio le straordinarie forme di organizzazione e di civiltà che caratterizzano l'esistenza dell'uomo. Il mondo in cui viviamo, le norme culturali, le leggi, le istituzioni: niente di tutto questo esisterebbe senza tolleranza e fiducia, che sono probabilmente l'unico vero grande vantaggio evolutivo della specie umana.
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Irigaray Luce
Una nuova cultura dell'energia
br. In seguito a un incidente Luce Irigaray inizia, senza troppa convinzione, a praticare lo yoga. Sarà una scoperta e una rivelazione che modificherà profondamente la sua percezione del mondo. Filosofa e psicoanalista di cultura occidentale, si accosta sempre più alla filosofia orientale, diventa vegetariana, smette di fumare, adotta un nuovo ritmo di vita che comprende ogni giorno una passeggiata, la scrittura di una poesia e un momento di meditazione. Da questi semplici gesti nasce un ripensamento sulla natura stessa dell'uomo. D'ora in avanti accoglierà e farà vivere quotidianamente il precetto fondamentale della cultura dello yoga: non nuocere, né agli altri né a se stessi.
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Curi Umberto
Via di qua. Imparare a morire
br. "Via di qua; ecco la mia meta". Nell'annuncio del protagonista del racconto di Kafka La partenza risuona l'universale della condizione umana, quell'andar via a cui non occorre una destinazione, poiché è già meta in sé: la morte, ineluttabile, inconcepibile, inconoscibile, eppure evento-limite che conferisce alla vita il senso più autentico. Nella sua vicenda millenaria, talvolta la filosofia si è incaricata di strappare alla morte l'aculeo velenoso, ossia di liberare l'uomo dal timore della morte, riducendola a puro nulla, quindi espungendola dall'orizzonte dell'esistenza. Una strategia che il filosofo Umberto Curi non condivide affatto. Come il principe di Danimarca, è convinto da tempo che i contenuti di pensiero abitino anche al di fuori della disciplina che ne è ufficialmente titolare, e li va a cercare con mano sapiente nella tragedia e nel mito dell'antica Grecia, nella poesia e nella narrazione contemporanee. Lì incontra ricchissime testimonianze che, da prospettive diverse, recuperano la morte alla pienezza della vita, senza per questo disinnescare in modo consolatorio il potenziale angoscioso della fine. Sfuggono infatti a intenti edificanti, e non potrebbero mai essere rifuse in un eserciziario della buona morte, simile a quelli diffusi in Occidente secoli fa. Ci possono solo suggerire con Rilke - ed è suggerimento prezioso - che "bisogna imparare a morire: ecco in che cosa consiste tutto il vivere".
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