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‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Castrum S. Angeli‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Castrum S. Angeli‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Colegium Urbanum de Propaganda Fide‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Columna Antonini Pii‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎De Arcu Domitiani Hodie Arco di Portugallo‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎De Curia Octavia et Porticu illi Vicina Hodie S. Mariae in Porticu‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎De Hercule et de Eius empio in Foro Boario Hodie Aedes S. Stephani Prope Tyberim‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎De Iunone Regina et Eius Templo in Aventino…‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Description Palatii Pontificis in Vaticano…‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Ecclesia S. Sebastiani‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Ecclesia SS. Vincentii et Anastasii ad Tres Fontes‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Faciata Mae.ra di Schala Sa.ta‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Forum et Columna Antonini olim in Via Flaminia vulgo Piazza Colonna‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Forum et Columna Traiani Imp.‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Giardino dell'Ill.mo Sig.re Ciriaco Mattei Posto nel M.te Celio‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.   Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Gran Duca di Toscana Palazzo et Giardino nel Monte Pincio in Roma‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.   Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Horti P. Ovidii in Via Flaminia Supr. Colles Hortulorum‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Interior pars Pal Farnesiorum‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", pubblicata per la prima volta nel 1638 da Giovanni Battista de Rossi e successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655. Esemplare dell'edizione origianale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di coservazione. Rara. View taken from the rare book "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", published for the first time in 1638 by Giovanni Battista de Rossi and subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655. Exemple of the first edition of 1638. The work includes recordings of famous buildings in Rome and elsewhere. Etching and engraving, in excellent condition. Rare.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Mons. Ianiculus‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.   Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatiul Caesiorum‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Burghesianum Prope S. Petrum‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Burghesior(um)‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Cancellariae Apostolicae‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Lateranense‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Millinorum‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palatium Nobilissimae Familiae Gaetanae‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo Caesiorum‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo de la Casata de Aldobrandini in Piazza Colonna‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", pubblicata per la prima volta nel 1638 da Giovanni Battista de Rossi e successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di coservazione. Rara. View taken from the rare book "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", published for the first time in 1638 by Giovanni Battista de Rossi and subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655. The work includes recordings of famous buildings in Rome and elsewhere. Etching and engraving, in excellent condition. Rare.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo del Palavicina‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo della Famiglia di Capponi‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", pubblicata per la prima volta nel 1638 da Giovanni Battista de Rossi e successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di coservazione. Rara. View taken from the rare book "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", published for the first time in 1638 by Giovanni Battista de Rossi and subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655. The work includes recordings of famous buildings in Rome and elsewhere. Etching and engraving, in excellent condition. Rare.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo di Mazzarino‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Palazzo di Muti à SS.ti Apostoli‎

‎Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Pontificiar Aedium Hortorum Quririnalium‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Roma Antiqua Triumphatrix‎

‎Pianta archeologica di Roma incisa da Giacomo Lauro e pubblicata dalla tipografia de Rossi.In alto al centro il titolo e l’imprint editoriale ROMA ANTIQUA TRIUMPHATRIX AB ANTIQUIS MONUMENTIS ET RERUM GESTARUM MEMORIIS ERUTA HICA IACOBO LAURO ROMANO AUCTORE ET SCULPTORE GRAPHICE EXPRESSA. Io. Iacobus de Rubeis formis Romae ad Templu[m] Pacis cu[m] Priv. S. Pont. In basso al centro Romae Cum Privilegio Summi Pontificis. A destra e sinistra della carta una lunga legenda numerica di 279 rimandi a luoghi e monumenti notabili e due piccole mappe. La carta è circondata da un testo inciso e da venti vignette che simboleggiano momenti significativi nella storia antica della città. Carta priva di orientazione. Acquaforte e bulino, mm 482x736.La carta è circondata da un testo inciso e da venti vignette che simboleggiano momenti significativi nella storia antica della città, mentre due piccole mappe raffigurano i sette colli sui quali sorge Roma. Incerta è la datazione della stessa, che il Frutaz colloca tra il 1612 e prima del 1650. Cartograficamente ispirata a quella realizzata da Etienne Duperac nel 1574, la pianta venne pubblicata da Giacomo de Rossi tra il 1649 e il 1677, anno in cui viene elencata nel celebre Indice della stamperia De Rossi.Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini,  colori coevi, lieve restauro con parziale perdita di testo in basso al centro, nel complesso in eccellente stato di conservazione.BibliografiaArrigoni-Bertarelli (1930): p. 10, n. 77; Christie’s (1998): n. 1034; Frutaz (1962): p. 72, n. XXVII, Tavv. 59-61; Hülsen (1915): XXIII, p. 86, n. 107; Iusco. Indice delle stampe de' Rossi, p. 379 (p.16 c.2); Scaccia Scarafoni (1939): pp. 32-33, n. 32. The bird's-eye view of ancient Rome by Giacomo Lauro was derived from Etienne du Pérac's large view of Rome.Printed from two separate plates on two sheets subsequently joined at vertical edges. List of buildings and sites numbered 1-279, keyed to view. At outer margin is a band of 16 engraved scenes from Roman history interspersed with 20 numbered explanatory texts. Heads of the 7 kings of Rome appear at upper left, heads of the 12 Caesars at upper right. Title and imprint at top center. Oriented with east at top.In marginal text, Lauro refers to his Antiquae urbis splendor (published 1612), so the view must have been engraved between that date and his death in 1650. This span is narrowed by the probability that the present view is that signed by Lauro in 1635. It must have been published by Giovanni Giacomo de Rossi between the beginning of his publishing activity in 1649 and the 1677 index of his publications whichincludes this view.Etching with engraving, printed on contemporary laid paper, with margins,  contemporary colour, light repair with the loss of part of the text on lower part, otherwise in excellent condition.LiteratureArrigoni-Bertarelli (1930): p. 10, n. 77; Christie’s (1998): n. 1034; Frutaz (1962): p. 72, n. XXVII, Tavv. 59-61; Hülsen (1915): XXIII, p. 86, n. 107; Iusco. Indice delle stampe de' Rossi, p. 379 (p.16 c.2); Scaccia Scarafoni (1939): pp. 32-33, n. 32.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Templum et Forum Minervae‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Templum Iani Quadrifrontis in Foro Boario‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Templum Iunonis Lucinae Hodie S.Laurentii in Lucina‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Thermae Agrippae‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Thermae Traiani Imperatoris in Monte Aventino ad Templum S. Priscae‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.   Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Therme Aureliani Imp. In Transtiberina Regione‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Urbis Romae Novissima Delineatio‎

‎Piccola pianta di Roma proiezione obliqua, orientata col nord a sinistra.  "E' evidente la derivazione di questa pianta da quella più grande del Florimi, come giustamente rilevato dalla Jatta nel catalogo Roma Veduta. In basso a sinistra si legge Romae Anno 1618 cum privilegio Summi POntifici ed a destra: Jacobus Laurus f. Sul margine inferiore una legenda di 95 numeri che prosegue nel cartiglio in alto a destra fino al n. 121" (cfr. Marigliani, p. 185).  Tuttavia, ci sembra improbabile che sia derivazione del Florimi - che, tra l'altro, comprende una legenda di soli 86 numeri di legenda. Sembra più probabile la derivazione con le piante incise da Ambrogio Brambilla per il Franzini prima e per Nicola van Aelst poi (1590). Pianta tratta dall'Antiquae Urbis Splendor di Giacomo Lauro, opera per la prima volta pubblicata nel 1612, importante e ricercata raccolta di vedute e antichità romane, rappresenta il più importante lavoro del Lauro e godette di una incredibile fortuna. L'opera interamente illustrata con sintetici testi didascalici sulle bellezze e gli splendori di Roma antica e Roma moderna venne ristampata ed accresciuta. Le edizioni posteriori fanno sempre riferimento alla data di pubblicazione del 1612. La data e lo stampatore sono però dedotti dalla dedica di Giovanni Alto (jan Alten) da Lucerna, curatore del volume, ai lettori. Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Frutaz n. 26; Scaccia Scarafoni n. 180; Huelsen 49; Roma Veduta n. 22; Marigliani p. 185, n. 90. Small map of Rome with an oblique projection, oriented with the north on the left.  It is evident the derivation of this map from the larger one of Florimi, as rightly noted by Jatta in the catalog Roma Veduta. In the lower left corner it reads Romae Anno 1618 cum privilegio Summi POntifici and on the right: Jacobus Laurus f. On the lower margin a legend of 95 numbers that continues in the cartouche in the upper right up to n. 121" (cf. Marigliani, p. 185).  However, it seems unlikely to us that it is a derivation of the Florimi - which, by the way, includes a legend of only 86 numbers. It seems more likely to be derived from the maps engraved by Ambrogio Brambilla for Franzini first and then for Nicola van Aelst (1590). The map is taken from Antiquae Urbis Splendor by Giacomo Lauro, a work published for the first time in 1612, an important and sought-after collection of Roman views and antiquities, it represents Lauro's most important work and enjoyed an incredible fortune. The work, entirely illustrated with concise didactic texts on the beauties and splendors of ancient and modern Rome, was reprinted and enlarged. Later editions always refer to the date of publication of 1612. The date and the printer are however deduced from the dedication of Giovanni Alto (jan Alten) from Lucerne, editor of the volume, to the readers. Etching and engraving, printed on contemporary laid paper, in excellent condition. Literature Frutaz n. 26; Scaccia Scarafoni n. 180; Huelsen 49; Roma Veduta n. 22; Marigliani p. 185, n. 90.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Vestigia Fori Nerva Imp.‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Vestigia Templi Hercules et Fortunae Virilis‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎LAURO Giacomo (1561-1645/50)‎

‎Vestigia Thermarum Diocletiani…‎

‎Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.‎

‎Lauro, Giacomo‎

‎Meraviglie della Roma Antica‎

‎Mm 240x170 Brossura editoriale con disegni in nero, introduzione Cecilia Cametti, commento alle immagini Cristina Falcucci. In ottimo stato. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
[Books from Salvalibro Snc]

€14.00 Buy

‎Laveissière, Sylvain (dir.)‎

‎Bénigne Gagneraux (1756-1795)Un peintre bourguignon dans la Rome néo-classique‎

‎De Luca Editore, Roma, 1983. In-8, broché sous couverture illustrée en couleurs, 194 pp. Avant-propos/Premese di Jean Leymarie, Pierre Georgel - Sylvain Laveissière : Situation de Bénigne Gagneraux/Posizione di B. Gagneraux - S. Laveissière : Bénigne Gagneraux, Premier Prix de Rome des Etats de Bourgogne/ Primo Prix de Rome degli stati di Borgogna - ...‎

‎Nombreuses illustrations et planches en noir, trois planches couleurs.Catalogue bilingue français/italien.Rare. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Bookseller reference : 7217

‎LAVALLEYE Jacques‎

‎Introduction aux études d'archéologie et d'histoire de l'art. Collection : Lovanium.‎

‎Tournai (Belgique)/Paris, Casterman, 1946. "13 x 20, 210 pp., broché, état moyen (couverture défraîchie; papier jauni)."‎

Bookseller reference : 39308

Livre Rare Book

Librairie Ausone
Bruxelles Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Books from Librairie Ausone]

€8.00 Buy

‎LAVISSE Ernest et RAMBAUD Alfred.‎

‎Les Origines 395-1095.‎

‎tome 1 de l'Histoire Générale du IVème siècle à nos jours. P. Armand Colin, 1913. Très fort grand in-8 (25/16cm), 805 pages. Broché (dos cassé, couverture réparée)‎

‎15 chapitres par divers auteurs : Le Monde Romain - Formation du pouvoir pontifical - L'Empire de Charlemagne - Mohamed et l'Islamisme - Le Royaume de France - L'Allemagne et l'Italie - Les Empires arabes, etc.‎

Bookseller reference : 11667

Livre Rare Book

Librairie la Devinière
Montmerle sur Saône France Francia França France
[Books from Librairie la Devinière]

€38.00 Buy

‎LAVIALLE P.-J.‎

‎Pèlerinage à Rome (Novembre 1904)‎

‎Périgueux, Cassard jeune 1905 xiii + 201pp., br.orig., 23cm.‎

Bookseller reference : R49254

Livre Rare Book

Antiquariaat Pieter Judo (De Lezenaar)
Hasselt Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Books from Antiquariaat Pieter Judo (De Lezenaar)]

€40.00 Buy

‎LAVEDAN P.‎

‎Rome et les débuts du moyen âge. Cours d'histoire A. Huby. Classes de 5e classique et moderne.‎

‎Couverture souple. Broché. 140 pages.‎

‎Livre. Editions Delagrave, 1943.‎

Bookseller reference : 98685

Livre Rare Book

Librairie et Cætera
Belin-Beliet France Francia França France
[Books from Librairie et Cætera]

€16.20 Buy

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