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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Mons. Ianiculus
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatiul Caesiorum
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Burghesianum Prope S. Petrum
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Burghesior(um)
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Cancellariae Apostolicae
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Lateranense
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Millinorum
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palatium Nobilissimae Familiae Gaetanae
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo Caesiorum
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo de la Casata de Aldobrandini in Piazza Colonna
Veduta tratta dalla rarissima serie "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", pubblicata per la prima volta nel 1638 da Giovanni Battista de Rossi e successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di coservazione. Rara. View taken from the rare book "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", published for the first time in 1638 by Giovanni Battista de Rossi and subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655. The work includes recordings of famous buildings in Rome and elsewhere. Etching and engraving, in excellent condition. Rare.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo del Palavicina
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo della Famiglia di Capponi
Veduta tratta dalla rarissima serie "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", pubblicata per la prima volta nel 1638 da Giovanni Battista de Rossi e successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di coservazione. Rara. View taken from the rare book "Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre", published for the first time in 1638 by Giovanni Battista de Rossi and subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655. The work includes recordings of famous buildings in Rome and elsewhere. Etching and engraving, in excellent condition. Rare.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo di Mazzarino
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Palazzo di Muti à SS.ti Apostoli
Veduta tratta dalla rarissima serie Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, pubblicata per la prima volta a Roma: ad instanza di Giombattista de Rossi in piazza Nauona, 1638. La raccolta venne successivamente ristampata nel 1640, 1650 e nel 1655 sempre a cura della tipografia De Rossi e anche nel 1773 da Carlo Losi. Esemplare dell'edizione originale del 1638. L'opera comprende incisioni di famosi palazzi romani e non, incluse diverse vedute della Piazza San Marco di Venezia, la Certosa di Pavia, il Santuario di Loreto. Acquaforte e bulino, in ottimo stato di conservazione. View taken from the very rare set Palazzi divesi nel'Alma Cità di Roma et altre, published for the first time in Rome: ad instanza di Giombattista de Rossi in Piazza Nauona, 1638. The collection was subsequently reprinted in 1640, 1650 and 1655 always by the De Rossi typography and also in 1773 by Carlo Losi. Example of the original edition of 1638. The work includes engravings of famous palaces in Rome and elsewhere, including several views of Piazza San Marco in Venice, the Certosa of Pavia, the Sanctuary of Loreto. Etching and angraving, in excellent condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Pontificiar Aedium Hortorum Quririnalium
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Roma Antiqua Triumphatrix
Pianta archeologica di Roma incisa da Giacomo Lauro e pubblicata dalla tipografia de Rossi.In alto al centro il titolo e l’imprint editoriale ROMA ANTIQUA TRIUMPHATRIX AB ANTIQUIS MONUMENTIS ET RERUM GESTARUM MEMORIIS ERUTA HICA IACOBO LAURO ROMANO AUCTORE ET SCULPTORE GRAPHICE EXPRESSA. Io. Iacobus de Rubeis formis Romae ad Templu[m] Pacis cu[m] Priv. S. Pont. In basso al centro Romae Cum Privilegio Summi Pontificis. A destra e sinistra della carta una lunga legenda numerica di 279 rimandi a luoghi e monumenti notabili e due piccole mappe. La carta è circondata da un testo inciso e da venti vignette che simboleggiano momenti significativi nella storia antica della città. Carta priva di orientazione. Acquaforte e bulino, mm 482x736.La carta è circondata da un testo inciso e da venti vignette che simboleggiano momenti significativi nella storia antica della città, mentre due piccole mappe raffigurano i sette colli sui quali sorge Roma. Incerta è la datazione della stessa, che il Frutaz colloca tra il 1612 e prima del 1650. Cartograficamente ispirata a quella realizzata da Etienne Duperac nel 1574, la pianta venne pubblicata da Giacomo de Rossi tra il 1649 e il 1677, anno in cui viene elencata nel celebre Indice della stamperia De Rossi.Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, colori coevi, lieve restauro con parziale perdita di testo in basso al centro, nel complesso in eccellente stato di conservazione.BibliografiaArrigoni-Bertarelli (1930): p. 10, n. 77; Christie’s (1998): n. 1034; Frutaz (1962): p. 72, n. XXVII, Tavv. 59-61; Hülsen (1915): XXIII, p. 86, n. 107; Iusco. Indice delle stampe de' Rossi, p. 379 (p.16 c.2); Scaccia Scarafoni (1939): pp. 32-33, n. 32. The bird's-eye view of ancient Rome by Giacomo Lauro was derived from Etienne du Pérac's large view of Rome.Printed from two separate plates on two sheets subsequently joined at vertical edges. List of buildings and sites numbered 1-279, keyed to view. At outer margin is a band of 16 engraved scenes from Roman history interspersed with 20 numbered explanatory texts. Heads of the 7 kings of Rome appear at upper left, heads of the 12 Caesars at upper right. Title and imprint at top center. Oriented with east at top.In marginal text, Lauro refers to his Antiquae urbis splendor (published 1612), so the view must have been engraved between that date and his death in 1650. This span is narrowed by the probability that the present view is that signed by Lauro in 1635. It must have been published by Giovanni Giacomo de Rossi between the beginning of his publishing activity in 1649 and the 1677 index of his publications whichincludes this view.Etching with engraving, printed on contemporary laid paper, with margins, contemporary colour, light repair with the loss of part of the text on lower part, otherwise in excellent condition.LiteratureArrigoni-Bertarelli (1930): p. 10, n. 77; Christie’s (1998): n. 1034; Frutaz (1962): p. 72, n. XXVII, Tavv. 59-61; Hülsen (1915): XXIII, p. 86, n. 107; Iusco. Indice delle stampe de' Rossi, p. 379 (p.16 c.2); Scaccia Scarafoni (1939): pp. 32-33, n. 32.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Templum et Forum Minervae
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Templum Iani Quadrifrontis in Foro Boario
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Templum Iunonis Lucinae Hodie S.Laurentii in Lucina
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Thermae Agrippae
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Thermae Traiani Imperatoris in Monte Aventino ad Templum S. Priscae
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition. Rossetti, Rome: A Bibliography. Vol. 3. (2000) p. 39-40.; Buckley, The Splendors of Ancient Rome: A Seventeenth Century View. The Splendors of Ancient Rome (1974); Laura Di Calisto, Lauro Giacomo in Dizionario Biografico Degli Italiani_ Vol. 64. (2005).
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Therme Aureliani Imp. In Transtiberina Regione
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Urbis Romae Novissima Delineatio
Piccola pianta di Roma proiezione obliqua, orientata col nord a sinistra. "E' evidente la derivazione di questa pianta da quella più grande del Florimi, come giustamente rilevato dalla Jatta nel catalogo Roma Veduta. In basso a sinistra si legge Romae Anno 1618 cum privilegio Summi POntifici ed a destra: Jacobus Laurus f. Sul margine inferiore una legenda di 95 numeri che prosegue nel cartiglio in alto a destra fino al n. 121" (cfr. Marigliani, p. 185). Tuttavia, ci sembra improbabile che sia derivazione del Florimi - che, tra l'altro, comprende una legenda di soli 86 numeri di legenda. Sembra più probabile la derivazione con le piante incise da Ambrogio Brambilla per il Franzini prima e per Nicola van Aelst poi (1590). Pianta tratta dall'Antiquae Urbis Splendor di Giacomo Lauro, opera per la prima volta pubblicata nel 1612, importante e ricercata raccolta di vedute e antichità romane, rappresenta il più importante lavoro del Lauro e godette di una incredibile fortuna. L'opera interamente illustrata con sintetici testi didascalici sulle bellezze e gli splendori di Roma antica e Roma moderna venne ristampata ed accresciuta. Le edizioni posteriori fanno sempre riferimento alla data di pubblicazione del 1612. La data e lo stampatore sono però dedotti dalla dedica di Giovanni Alto (jan Alten) da Lucerna, curatore del volume, ai lettori. Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Frutaz n. 26; Scaccia Scarafoni n. 180; Huelsen 49; Roma Veduta n. 22; Marigliani p. 185, n. 90. Small map of Rome with an oblique projection, oriented with the north on the left. It is evident the derivation of this map from the larger one of Florimi, as rightly noted by Jatta in the catalog Roma Veduta. In the lower left corner it reads Romae Anno 1618 cum privilegio Summi POntifici and on the right: Jacobus Laurus f. On the lower margin a legend of 95 numbers that continues in the cartouche in the upper right up to n. 121" (cf. Marigliani, p. 185). However, it seems unlikely to us that it is a derivation of the Florimi - which, by the way, includes a legend of only 86 numbers. It seems more likely to be derived from the maps engraved by Ambrogio Brambilla for Franzini first and then for Nicola van Aelst (1590). The map is taken from Antiquae Urbis Splendor by Giacomo Lauro, a work published for the first time in 1612, an important and sought-after collection of Roman views and antiquities, it represents Lauro's most important work and enjoyed an incredible fortune. The work, entirely illustrated with concise didactic texts on the beauties and splendors of ancient and modern Rome, was reprinted and enlarged. Later editions always refer to the date of publication of 1612. The date and the printer are however deduced from the dedication of Giovanni Alto (jan Alten) from Lucerne, editor of the volume, to the readers. Etching and engraving, printed on contemporary laid paper, in excellent condition. Literature Frutaz n. 26; Scaccia Scarafoni n. 180; Huelsen 49; Roma Veduta n. 22; Marigliani p. 185, n. 90.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Vestigia Fori Nerva Imp.
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Vestigia Templi Hercules et Fortunae Virilis
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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LAURO Giacomo (1561-1645/50)
Vestigia Thermarum Diocletiani…
Tavola tratta dal celebre Antiquae urbis splendor di Giacomo Lauro, opera di grande importanza storica e archeologica che l’autore iniziò nel 1612. Il titolo intero è: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. Il libro ha una lunga e varia storia di pubblicazione, a partire dal 1612, anche se il lavoro di Lauro sul libro precede la sua pubblicazione di almeno diciotto anni. Il libro fu stampato per la prima volta da Giacomo Mascardi, e originariamente conteneva solo due parti, anche se nel 1615 si era allargato a una terza parte. La prima parte conteneva 37 incisioni, con una dedica al re Sigismondo III di Polonia, datata 1614, e un ritratto datato 1609 (preso in prestito da un altro libro di incisioni). La seconda parte conteneva un ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, datato 1613, e 41 incisioni. Vale la pena notare che questi primi due libri erano entrambi dedicati alla nobiltà polacca, probabilmente a causa del fatto che Lauro aveva goduto di patrocinio dall'incisione di battaglie polacche all'inizio della sua carriera. La terza parte, aggiunta più tardi, era dedicata a Ranuccio Farnese, uno dei maggiori mecenati di Lauro più tardi nella sua vita, e conteneva 40 incisioni. Il numero di tavole incluse in ciascuna delle precedenti edizioni dell'opera di Lauro (stampate alla Camera Apostolica nel 1614 in quattro parti, e stampate di nuovo lì nel 1621 in tre parti) fu finalmente stabilito nel 1628 con l'aggiunta del quarto e ultimo libro per un totale di 166 incisioni, che è il numero generalmente accettato per quante incisioni totali Lauro produsse per quest'opera. L'edizione pubblicata da Vitale Mascardi e curata da Giovanni Alto uscì nel 1637. Alto ha aggiunto un indice finale e numerato ciascuna delle incisioni, 2-167, per quest'ultima edizione. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Plate taken from the important Antiquae urbis splendor by Giacomo Lauro. The full title is: Antiquae urbis splendor, hoc est praecipua eiusdum templa, amphitheatra, theatra, circi, naumachie, arcus triumphales, mausolea aliaque sumptuosiora aedificia, pompae item triumphalis et colossaearum imaginum descriptio; opera & industria Iacobi Lauri Romani in aes incisa atque in lucem edita. Addita est breuis quaedam et succincta imaginum explicatio in qua regum consulum imperatoruq; res gestae et rei romanae origo progressus incrementum, ac finis cu almae urbis antiquor. ac modernor. vestigior. additione utcunq; hoc insequenti anno 1630 reperiutur, et ex veteru ac recentior. historiar. monumentis clare ostenditur. The book has a long and varied history of publishing, beginning in 1612, though Lauro’s work on the book predates its publishing by at least eighteen years. The book was first printed by Giacomo Mascardi, and it originally only contained two parts, though by 1615 it had expanded to a third part. The first part contained 37 engravings, with a dedication to King Sigismund III of Poland, dated 1614, and a portrait dated 1609 (borrowed from another book of engravings). The second part contained a portrait of Charles Emmanuel I, Duke of Savoy, dated 1613, and 41 engravings. It is worth noting that these first two books were both dedicated to Polish nobility, probably due to the fact that Lauro had enjoyed patronage from engraving Polish battles early in his career. The third part, added later, was dedicated to Ranuccio Farnese, one of Lauro’s greater patrons later in his life, and contained 40 engravings. The number of plates included in each of the earlier editions of Lauro’s work (printed at the Camera Apostolica in 1614 in four parts, and printed there again in 1621 in three parts) was finally settled in 1628 with the addition of the fourth and final book for a total of 166 engravings, which is the generally accepted number for how many engravings total Lauro produced for this work. The edition published by Vitale Mascardi and curated by Giovanni Alto was released in 1637. Alto added a final index and numbered each of the engravings, 2-167, for this latest release. Copperplate, printed on contemporary laid paper, with margins, good condition.
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Lauro, Giacomo
Meraviglie della Roma Antica
Mm 240x170 Brossura editoriale con disegni in nero, introduzione Cecilia Cametti, commento alle immagini Cristina Falcucci. In ottimo stato. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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Lautaro Roig Lanzillotta, Jos Lu s Brand o, Cl udia Teixeira, lia Rodrigues (eds)
Roman Identity. Between Ideal and Performance
, Brepols, 2023 Paperback, 402 pages, Size:156 x 234 mm, Illustrations:10 col., 2 tables b/w., Language: English. ISBN 9782503599229.
Référence libraire : 64450
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LAVAGNINO E.
La chiesa di Santo Spirito in Sassia e il mutare del gusto a Roma al tempo del concilio di Trento
in 4°; pp. 202 (ill. bn. e col.); leg. con sovracop.
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LAVAGNINO E. -
Meisterwerke der malerei in Rom.
Roma, Del Turco, 1957, 8vo brossura editoriale con copertina illustrata a colori, pp. (4) + 44 tavole illustrate a colori f.t. (testo in tedesco).
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LAVAGNINO Emilio
Castel Sant'Angelo (68 illustrations)
In-16°, pp. 82, copert. edit. N. 82 of the series of "Guide-boox to the Museums and monuments of Italy" a cura del Ministero della Pubblica Istruzione - Direzione generale delle antichità e delle Belle Arti. In lingua inglese.
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LAVAGNINO Emilio
Il palazzo Farnese a Roma.
Milano, 1960, estratto con copertina posticcia muta, pp. 1581/1592, con ill. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo di rivista, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perchè ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “estratto” or “stralcio” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.
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LAVAGNINO Emilio
L'architetto di Sisto IV. Estratto da L'Arte di Adoldo Venturi anno XXVII - fasc. I
In 4, pp. 11 + (1b) con foto in b/n n.t. Dedica autogr. dell'aut. alla sguardia. Br. ed. Studio relativo al lavoro dell'architetto ingaggiato da papa Sisto V, il fiorentino Baccio Pintelli (Firenze, 1450 ca - Urbino, 1492) esperto di fortificazioni. Tra i suoi lavori, la Chiesa di Santa Aurea a Ostia, l'Ospedale di S. Spirito, il Palazzo dei Penitenzieri, il portico della chiesa di San Pietro in Vincoli, e quello dei SS. Apostoli, l'abside e il campanile di S. Pietro in Montorio a Roma.
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Lavagnino Emilio
LA CHIESA DI SANTO SPIRITO IN SASSIA , e il mutare del gusto a Roma al tempo del concilio di Trento (1962)
IN 4, leg. t.t. ed, sovracc. ill. col, pp. 197, ill. in n. e col. n.t.taglietto tra piatto e dorso nella parte inf. , tracce d'uso alla sovracc. , margini lievemente ingiallitiLuogo di pubblicazione RomaEditore Banco di Santo SpiritoAnno pubblicazione 1962Materia/Argomento Arte, Architettura, Roma
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LAVAGNINO Emilio
La chiesa di Santo Spirito in Sassia, e il mutare del gusto a Roma al tempo del Concilio di Trento
1 Vol. In-4 tela editoriale. Sovracpt. ill. Ex-libris pag. 198 110 ill. a col. e b/n n. t PROG 2679 CATT_ATT 26
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LAVAGNINO Emilio
LA CHIESA DI SANTO SPIRITO IN SASSIA. E il mutare del gusto a Roma al tempo del Concilio di Trento.
In-4 (cm. 31.40), tela editoriale, sovracoperta, pp. 197, (3), con numerosissime illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. In ottimo stato (nice copy).
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LAVAGNINO Emilio -
La Galleria Spada a Roma.
Milano, 1933, estratto con copertina posticcia muta pp. 741/750 con ill. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo di rivista, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perchè ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “estratto” or “stralcio” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.
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LAVAGNINO Emilio -
La Mostra di "Roma nell'Ottocento".
Senza luogo, (anni '30), estratto in-8vo con copertina posticcia muta, pp. 189/195 con 9 illustrazioni - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo di rivista, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perchè ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “estratto” or “stralcio” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.
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Lavagnino Emilio - Moschini Vittorio
San Paolo sulla via Ostiense
n. 12 in 16°, bross. edit. ill.
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Lavagnino Emilio - Moschini Vittorio
Santa Maria Maggiore
n. 7 in 16°, bross. edit. ill.
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LAVAGNINO Emilio.
La chiesa di Santo Spirito in Sassia e il mutare del gusto a Roma al tempo del concilio di Trento.
In-4° pp. 197 con numerose ill. a colori e in nero n.t. molte a piena pagina. Leg. in tela edit. con sovrac. a col. Stato di nuovo.
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Lavagnino, Emilio
La chiesa di Santo Spirito in Sassia
cm. 32, rilegatura piena tela, titolo al piatto, sovracoperta illustrata; pp. 197, numerose illustrazioni in nero e a colori nel testo, esemplare molto buono
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Lavagnino, Emilio
La Chiesa di Santo Spirito in Sassia e il mutare del gusto a Roma al tempo del Concilio di Trento
Leg. edit. in tela grezza in-4, sovrac. ill.ta, pp. 197-(3), splendide foto in nero e a colori. Ottimo.
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Lavagnino, Emilio- Ansaldi, Giulio R.- Salerno, Luigi
ALTARI BAROCCHI IN ROMA(1959)
In 4', tela ed. con sovrac. e astuccio fig. , pp. 253, ill. col. applicate, lievi ingiallimenti e segni del tempo, buon es.; edizione fuori commercio.
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LAVAGNINO-Emilio.
Santa Maria del popolo.
Roma-Anonima Libraria Italiana, s.d. [anni ‘20] in 16° pp. 70 con 24 tavv. ill. b.n e 1 pianta più volte ripieg. Cop. ill. Collana “Chiese di Roma illustrate”, n. 20. Dedica autografa dell’A.
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LAVALLEYE Jacques
Introduction aux études d'archéologie et d'histoire de l'art. Collection : Lovanium.
Tournai (Belgique)/Paris, Casterman, 1946. "13 x 20, 210 pp., broché, état moyen (couverture défraîchie; papier jauni)."
Référence libraire : 39308
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LAVEDAN P.
Rome et les débuts du moyen âge. Cours d'histoire A. Huby. Classes de 5e classique et moderne.
Couverture souple. Broché. 140 pages.
Référence libraire : 98685
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LAVEDAN P.
Rome et les débuts du moyen âge. Cours d'histoire A. Huby. Classes de 5e classique et moderne.
Couverture souple. Broché. 140 pages. Défraîchi. Dos réparé.
Référence libraire : 98686
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Laveissière, Sylvain (dir.)
Bénigne Gagneraux (1756-1795)Un peintre bourguignon dans la Rome néo-classique
De Luca Editore, Roma, 1983. In-8, broché sous couverture illustrée en couleurs, 194 pp. Avant-propos/Premese di Jean Leymarie, Pierre Georgel - Sylvain Laveissière : Situation de Bénigne Gagneraux/Posizione di B. Gagneraux - S. Laveissière : Bénigne Gagneraux, Premier Prix de Rome des Etats de Bourgogne/ Primo Prix de Rome degli stati di Borgogna - ...
Référence libraire : 7217
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LAVIALLE P.-J.
Pèlerinage à Rome (Novembre 1904)
xiii + 201pp., br.orig., 23cm.
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