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‎Armando Ravaglioli‎

‎La capitale incompiuta. Cenni di una storia degli italiani in Roma capitale‎

‎Armando Ravaglioli La capitale incompiuta. Cenni di una storia degli italiani in Roma capitale. Milano, Sugarco 1987, Copertina in tela rigida, con sovraccoperta cartonata con alette informative, con segni d'uso e ingiallita. Tagli sporchi di polvere. Pagine in buono stato. Mediocre (Poor) . <br> <br> <br> 151<br>‎

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‎Armando Ravaglioli‎

‎Roma, la Capitale. Immagini di cento anni. Voll. 1-2‎

‎Armando Ravaglioli Roma, la Capitale. Immagini di cento anni. Voll. 1-2. , Banco di Roma 1970, Copertina rigida in pelle leggermente sporco, sovraccoperta plastificata illustrata, volumi in ottimo stato esemplare n° 2016 con moltissime illustrazioni Molto buono (Very Good) . <br> <br> Copertina rigida <br> <br>‎

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‎ARMANDO RAVAGLIOLI‎

‎TEMPO ROMANO ROMA ALLO SPECCHIO DELLA STAMPA ITALIANA ED ESTERA NEL 1986‎

‎N.PAG.199- BROSSURA - OTTIMO‎

‎ARMANDO RAVAGLIOLI‎

‎VECCHIA ROMA 1900/1950 SOLO VOLUME SECONDO - CON DEDICA AL PROF. ELIO TOAFF‎

‎LEGATURA EDITORIALE RIGIDA CON SOVRACCOPERTINA ILLUSTRATA, INTERNO CON MOLTISSIME FOTOGRAFIE. LA DEDICA E' ALLA PRIMA BIANCA numero pagine: 281 formato: 31.9X23.8 stato conservazione: BUONO‎

‎ARMANDO RAVAGLIOLI‎

‎VEDERE E CAPIRE ROMA‎

‎ARMANDO RAVAGLIOLI VEDERE E CAPIRE ROMA. , ROMA CENTRO STORICO 1980-07-25, Copertina leggermente ombrata Buono (Good) . <br> <br> <br> 534<br>‎

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‎Armando Ravaglioli‎

‎Vedere e capire Roma Manuale per la scoperta della città‎

‎Volume rilegato in simil pelle con titoli in oro al dorso e al piatto anteriore, coperta in ottimo stato, sovraccoperta trasparente e minimamente imbrunita, tagli e pagine con naturale lieve imbrunitura, libro completamente fruibile, con prefazione di Carlo Pietrangeli e giustificazione di Armando Ravaglioli, presenti illustrazioni in nero nel testo, numero pagine 533; da segnalare: pieghevole con 20 piantine-itinerario per la scoperta della città contenuto in apposito astuccio al piatto posteriore della sovraccoperta USATO‎

‎Armando Ravaglioli (a cura di)‎

‎Itinerario nella Roma del Belli‎

‎“Edifici rimarchevoli di Roma disegnati da Gio. Batt. Cipriani”. Ristampa a cura e con note di Armando Ravaglioli del volume del 1835. Un volume di 111 pagine, cartonato editoriale illustrato. Dimensioni: 21,5x29 cm. Ottime condizioni. 99 tavole in b/n nel testo. Testo in lingua italiana con traduzione inglese a fronte.‎

‎Armando Schiavo‎

‎Palazzo ALtieri‎

‎In-folio, iilustrato. pp. 215. Legatura in tela originale con titolo impresso in oro al dorso e al piatto ant. in custodia cartonata.‎

‎Armando Schiavo‎

‎PALAZZO ALTIERI.‎

‎Un volume (32x25 cm) di 216 pagine, con 68 tavole a colori e in nero. Tela editoriale con titolo dorato al piatto, acetato protettivo e custodia in cartoncino muto. Ottime condizioni.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Armanino N. dis.‎

‎Morte del Colonello Masina al Casino 4. Venti 3. giugno 1849‎

‎"Il primo attacco fu alla bajonetta dalla Legione Italiana contro le posizioni di Villa Corsini e Casino Quattro Venti; e sostenne per tre quarti d'ora tutto il peso dell'inimico. Il Colonnello Masina Comandante la Cavalleria di Garibaldi ferito in un braccio, medicò la ferita, e ritornò al combattimento verso il Casino Quattro Venti, ove cadde estinto colpito in petto da palla nemica. Caddero ivi il Colonnello Daverio e Comandante Perallo e feriti la maggior parte degli Ufficiali; giunsero in quel momento i Bersaglieri Manara che spintisi di nuovo nel Giardino, caricarono vivamente l'inimico fin sotto le mura della Villa. Là caddero il Capitano Dandalo e molti Soldati. Il nemico aveva arrestata la sua marcia, ed il Vascello, occupato dai nostri, vomitava su di lui un fuoco micidiale. I bravi nostri Artiglieri smontarono ben presto il nemico da Villa Corsini, tutto il giorno durò il combattimento con vantaggio dei nostri. Verso sera giunsero di rinforzo alcune Compagnie del 3° di Linea e la Legione Medici: sopravenne la notte lasciando il campo di battaglia in nostro potere.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Barabino P. dis. - Debelley inv.‎

‎Battaglia di Palestrina‎

‎"Fino dal giorno 8 Maggio le truppe Romane sotto gli ordini del Generale Garibaldi composte dei Corpi: Legione Italiana, Battaglione Bersagliei Manara, Finanzieri, Battaglione Studenti Universitarj, due Compagnie di Guardia Nazionale mobilizzata, e due Squadroni di Cavalleria del 2.° Reggimento Dragoni si trovavano in Palestrina. Il 9 le truppe Romane ebbero avviso che un forte Corpo di Napoletani si avvicinava a Palestrina. Diffatti verso le due pomeridiane dal Monte di S. Pietro che domina la Città, e che era occupato dalla seconda Compagnia Bersaglieri di Manara si vide avvanzarsi in buon ordine per le due strade che riuniscono alla Porta del Sole la Colonna nemica. Erano due Reggimenti di Fanteria della Guardia Reale, e una divisione di Cavalleria. Vennero mandati innanzi spiegati i Tiragliori, due Compagnie della Legione Garibaldi, una di Guardia Nazionale mobile, e la quarta Compagnia Bersaglieri Manara. L'inimico si avvanzava senza Tiragliori. Manara dalla piattaforma della Porta dominava a cavallo la scena, e col mezzo di una Trombetta trasmetteva gli Ordini. Quando le truppe Romane furono poco discoste dall'inimico s'incominciò un fuoco vivissimo, e fuori della Porta si presentarono in colonna serrata altri corpi. Il nemico provò allora a distendere i suoi Bersaglieri, ma i soldati si rifiutavano di sparpagliarsi ordinatamente, ed invece a frotte correvano or qua or là. Preso di fianco l'inimico dalle quadriglie dei Bersaglieri Romani dopo breve oscillare volse precipitosamente in fuga. Ciò accadeva alla sinistra. All'ala destra le cose sebbene più lentamente, pure procedevano di pari passo. I Bersaglieri Manara mandati ad incontrare l'inimico con una scarica improvvisa e vivissima, e poi con un ardito attacco alla bajonetta fugarono facilmente l'inimico, e sostenendo con freddezza una carica di Cavalleria che costò la vita a molti Cavalieri Napoletani, si pose termine al combattimento che durò circa 3 ore. Si fecero circa 20 prigionieri, e si ebbero 12 morti e 20 feriti. Fra questi il coraggioso Capitano Ferran dei Bersaglieri Manara. I Napoletani perdettero circa 100 uomini fra morti e feriti. Essi erano sotto gli occhi di Succhi mandati dal Re di Napoli ad impadronirsi di Palestina, e aprendere Garibaldi. La notte del 9 al 10 le truppe Romane accamparono sul luogo del combattimento.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Barabino P. dis. - Isola G. inv.‎

‎Difesa di Villa Spada 30 giugno 1849‎

‎"Ieri è stato un giorno fecondo in fatti d'armi perdite, e vantaggi - Ieri l'Italia contò nuovi martiri - Il Colonnello Manara ha lasciato un vuoto nelle file Repubblicane difficile a riempirsi - Giovine di merito, e di valore sorprendente è stato colpito da palla nemica mentre sosteneva coraggiosamente la Villa Spada, contro un nemico molto superiore, il suo petto era crivellato di palle, fra gli estremi aneliti di morte fu la sua ultima parola: Viva l'Italia! Viva la Repubblica! - L'America diede pur ieri col sangue d'un valoroso suo figlio Andrea Aghiar un saggio dell'amore de' liberi di tutte le contrade per la bellissima, e scigurata nostra Italia. Il Tenente Colonnello Medici si è distinto per perizia e valore alla difesa del primo bastione di destra da POrta S. Pancrazio, e della posizione Savorelli. Combatterono da leoni, la Legione Medici, ed il 1.° di Linea - Respinsero varie volte l'assalto della breccia, e pagarono colla preziosa vita di tanti giovani speranza della patria il sacro debito di tutti... Parte della Legione Manara ha combattuto in quel punto col valore consueto assieme alle Compagnie del Reggimento Masi. La Legione Italiana all'ordine del Colonnello Manara si mostrò degna della sua fama nella difesa di Villa Spada - Il 3.° di Linea difendendo le posizioni del Pino a lui affidate si coprì come il 1.° di gloria.". La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Castagnola G. dis. - G. D. inv.‎

‎Attacco del 30 Aprile 1849‎

‎"Il giorno 30 Aprile 1849 circa le ore 9 del mattino la Divisione Francese divisa in due Brigate forte di settemila uomini circa, iniziava un doppio attacco l'uno alla porta S. Pancrazio per la via del Casale di S. Pio Quinto, l'altro verso la cinta del Vaticano. Il Generale Garibaldi al primo annunzio della presenza dell'inimico uscì ad incontrarlo con la sua Legione. Erangli spediti solleciti rinforzi cioe il Battaglione degli Emigrati, la prima Legione Romana, il Battaglione Universitario, un distaccamento del 2.° di linea, ed il Battaglione dei Reduci; pervenute tutte queste forze affrontò con tanto valore il nemico, che lo sgomentò e lo respinse menandone prigioni 300 Soldati, 6 Ufficiali, e un Comandante di Battaglione. Intanto a porta Cavallegieri fino a porta Angelica il 1° Reggimwnto Leggiero, la Nazionale mobilizzata, i Carabinieri, la Civica Stazionaria che in gran numero accorse con ardore indescrivibile alla cinta della Città respinsero l'attacco contro quella parte diretto. Alle 6 pomeridiane i Francesi in completa rotta si erano recati sbandati a 14 miglia distante da Roma a Castel Guido in numero di 5000 circa dopo di aver lasciato oltre i prigionieri, 1200 fra morti e feriti sul campo, ed un pezzo d'artiglieria smontato dai nostri bravi artiglieri. L'Armata Romana ebbe 50 morti, e 200 feriti, fra i morti si annoverano il Tenente Narducci, il Tenente Farinelli, Nicola De Berardi di Luigi d'Ancona, Succhini Diego, Pullini Enrico Ajutante-Maggiore, tutti Ufficiali d'artiglieria, Le Duck Adlfo Capitano del 1° Reggimento Leggiero; e così ebbe termine questa gloriosa giornata."La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Castagnola G. inv. e dis.‎

‎Fatto del 15 giugno sui Monti Parioli‎

‎"Attacatisi i posti avvanzati la mattina del 15 Giugno, e respinti i Francesi sino a Ponte Molle, questi ricevettero rinforzi, e si ricondussero al combattimento attaccando il 5.° Reggimento di linea, che stava in posizione su i monti Parioli comandato dal Colonnello Luigi Masi di Perugia. Il Capitano di Stato Maggiore Generale Podulack recò subito un distaccamento del suddetto 5.° Reggimento alla bajonetta, ed inoltratosi troppo in mezzo all'inimico rimase dai medesimi circondato; intimatogli di arrendersi, rispose con un colpo di pistola, stendendo morto il primo che gli si fece avanti; quindi scaricò la seconda su di un Capitano francese, ma fallì il colpo, e nel momento che metteva mano alla spada cadde trafitto da tre colpi di fucile, due in testa, ed uno in petto. Contemporaneamente il Tenente Colonnello Berti-Pichat Comandante la Legion Civica mobilizzata Bolognese aveva ricevuto ordine dal General Bartolucci di portare soccorso al 5.° Reggimento di linea che i Francesi minacciavano di girare. Giunto che fu co' suoi all'angolo del Casino di Villa Carrozza, si trovò all'improvviso di fronte il 13.° di linea Francese; il bravo Colonnello animò subito i suoi soldati alla bajonetta, ma l'inimico facendo una scarica generale mise fuori di combattimento 17 uomini della 1.a Compagnia feriti e 4 morti, e quattro della 4.a Compagnia. Impegnatasi la lotta alla bajonetta il Tenente Colonnello Berti-Pichat era per essere fatto prigioniero, se il comune Schelini della Legion Bolognese con un colpo di fucile non uccideva il Francese che aveva afferrato. Il Tenente Sforza della Legione giunse a sottrarsi dall'inimico abbenchè ferito da 5 colpi di bajonetta in petto; il Tenente Brugnoli riuscì col suo esempio a salvare a forza di braccia un pezzo d'artiglieria. I Carabinieri, la Legion Bolognese, i Polacchi, il 5.° Reggimento di linea, i Studenti e la Legione Arcioni meritarono elogio in questa fazione [...] In questo fatto d'arma si ebbero 40 feriti e 10 morti, fra questi ultimi fu deplorabile la morte dei due fratelli Archibugj del Battaglione Universitario, che nel cadere ferito a morte uno di essi, l'altro nel soccorrerlo caddero ambi estinti. Il Tenente Oliva di Bari del 5.° Reggimento di linea dopo essersi difeso da eroe, ferito al petto cadde estinto. Si ebbe prigionieri il Capitano Fiumi di Assisi del 5.° di linea, ed il ferito Tenente Orsi Bolognese dei Studenti. I Francesi lasciarono otto morti sul terreno, e la posizione in mano dell'Armata Romana.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Pratesi dis. e G. D. inv.‎

‎Eroica difesa del tenente Casini d'Artiglieria nella notte del 29 al 30 giugno 1849‎

‎"Alla mezza notte del 29 al al 30 Giugno gli Ufficiali del Genio condussero la 5.° COmpagnia del 1.° Battaglione 6.° Reggimento di Linea comandata dal Capitano Augusto Rossi, onde scavare una nuova trinciera che separasse l'inimico dalle difese dei Romani; la breccia veniva difesa da alcune Compagnie del 2.° Regg.° di Linea, sotto gli ordini del Maggior Broglia, e nella piazza d'arme dell' 8.° Bastione stava una Compagnia di Bersaglieri Lombardi, comandata dal Capitano Rosaguti. L'artiglieria taceva per serbare le poche munizioni a momento di maggior bisogno. Erano di poco sonate le ore 2 1/4 dopo la mezza notte, allorchè comparvero due colonne di Francesi, una dalla breccia del Bastione N.° 8, l'altra dalla posizione da essi acquistata nelle mura, si diriggono onde assalire di fianco la Piazza d'arme, i Romani li accolgono con un fuoco vivissimo, ma il succedersi di quella massa mobile supera la loro resistenza, ed i nostri sono respinti. Gli Artiglieri dan fuoco ai pezzi carichi di mitraglia, ma invano; seguono le colonne dei Francesi, e già questi sono sopra i lavoratori; allora gli Artiglieri depopste le palle, e dato di piglio all'arme, attendono di piè fermo l'inimico, vistolo apparire gli scaricano le armi addosso, e gli presentano la punta delle Baionette; e qui s'impegna una lotta che durò quasi tre ore, ove si vide quanto può l'amor nazionale e l'onore della propria bandiera; caddero molti del 6.° Regg.o di Linea, ma da forti, col petto crivellato da ferite di baionetta, ridutti a poco numero, e sfiniti dalle ferite furono tratti prigione insieme al Capitano Augusto Rossi, e Tenente Della Longa e Sergente Maggiore Pietro Massa. In pari tempo erano stati assaltati i pezzi che erano comandati dal Prode Tenente Casini il quale ferito con 14 colpi di baionetta e sciabola, e morti i suoi Artiglieri, pure avvinto ad un pezzo non poterono persuaderlo a distaccarsene. Sorto il giorno i Francesi s'impossessarono dei pezzi, e fra gli estinti rinvennero il Tenente Casini, il di cui cuore generoso batteva ancora, lo asportarono all'ambulanza francese, e ne raccomandarono la cura a quegli Ufficiali Sanitari, i quali in un loro ragguaglio ufficiale, dissero, che questo giovine aveva difeso i suoi pezzi come la Tigre difende i suoi figli; abbenchè vinti, pure l'armata della Repubblica Romana, in questa notte spettatrice di tanti massacri, seppe meritarsi la stima dello straniero!".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Serbucci dis. in lit.‎

‎Fatto di Ponte Molle‎

‎Fatto di Ponte Molle (Ponte Milvio). "A Ponte Molle i Francesi avendo sorpreso il distaccamento che era a guardia del Ponte, cercarono d'impadronirsi delle riva sinistra del Tevere e per mezzo di una barchetta avevano di già operato il passaggio del fiume buon numero di Bersaglieri, e Pontieri francesi, protetti dal fuoco della sponda opposta. I Carabinieri Romani si portarono sopra il luogo ed una parte di essi occupò i Monti Parioli a destra e le vigne a sinistra. Questi ultimi insieme ad una mano di reduci caricarono il nemico, condotti dal Colonnello di Stato Maggiore Generale Veneto Nicola Fabrizi e l'obbligarono a guadagnare a nuoto la sponda opposta, s'impadronirono della barca, di 40 fucili e varie daghe, proseguirono il fuoco che obbligò l'inimico a riguadagnare le alture. Le nostre truppe presero posizione e furono immediatamente rafforzate da altre fresche sopraggiunte. In questo fatto d'arme il Carabiniere Crescenziano Fabrizi (di Città di Castello) guadagnò a nuoto l'opposta sponda protetto dal fuoco dei suoi compagni, e s'impadronì a viva forza di una zattera uccidendo a colpi di sciabola chi la difendeva, la trasse alla sponda sinistra come trofeo di guerra fra gli applausi de suoi commilitoni. I Carabinieri, i Reduci e chiunque ivi si trovò di soldati, Ufficiali tutti adempirono al proprio dovere con coraggio, destrezza ed intelligenza."La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre Garibaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana‎

‎ARMATI Cristiano.‎

‎Roma noir. Racconti dal ventre oscuro della Capitale. Ill. di Mauro Balloni.‎

‎In 8°, pp. 239 con alcuni dis. n.t. Bross. edit. ill. Etichetta applicata al dorso.‎

‎Armellini Giuseppe‎

‎Calendario del R. Osservatorio Astronomico di Roma sul Campidoglio -nuova serie -vol.VIII..‎

‎in 16 cm. 13X19 pp. 118 Bross. ed stampata con tabelle dei fenomeni celesti e tavole mensili del cielo stellato tavv. f.t. con riproduzioni fotografiche dell'Abate Antonio Prosperi e della Luna. Gora marginale che interessa tutto il volume ma buon esemplare‎

‎Armellini M‎

‎Scoperta della cripta di Santa Maria Emerenziana e di una memoria relativa alla cattedra di San Pietro nel cemeterio ostriano‎

‎vari timbri di appartenenza- costola rifatta con nastro adesivo‎

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Firenze, IT
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‎ARMELLINI M.‎

‎Le chiese di Roma dal sec. IV al XIX‎

‎2 voll.; in 4°; pp. 1508 + 50 tavv. (ill. bn.); leg. *esemplare numerato‎

‎ARMELLINI Mariano‎

‎Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX‎

‎xi + 998pp., 2nd revised and enlarged edition, 22cm., contemporary hardcover (marbled boards, spine in leather with gilt lettering), marbled endpapers, stamp on first blanco endpaper, short inscription on titlepage, text clean and bright, text in Italian, good condition, weight: 1.2kg., R104447‎

‎ARMELLINI Mariano‎

‎Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX‎

‎Roma, Tipografia Vaticana 1892 xi + 998pp., 2nd revised and enlarged edition, 22cm., contemporary hardcover (marbled boards, spine in leather with gilt lettering), marbled endpapers, stamp on first blanco endpaper, short inscription on titlepage, text clean and bright, text in Italian, good condition, weight: 1.2kg., R104447‎

Référence libraire : R104447

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Antiquariaat Pieter Judo (De Lezenaar)
Hasselt Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Livres de Antiquariaat Pieter Judo (De Lezenaar)]

120,00 € Acheter

‎Armellini Mariano‎

‎Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX Nuova edizione con aggiunte inedite dell'autore, appendici critiche e documentarie e numerose illustrazioni a cura di Carlo Cecchelli della R. Università di Roma, e una nota biografica scritta da Pietro Tacchi Venturi, s.j. Tomo I - II‎

‎2 voll. in 4°, tela edit. con impressione oro ai piatti ant. e titoli oro su tasselli al dorso, cofanetti rigidi muti, pp. XLVIII-1503 con numerazione continua, lieve scoloritura dei dorsi, minime abrasioni ai cofanetti‎

‎Armellini Mariano‎

‎LE CHIESE DI ROMA DALLE LORO ORIGINI SINO AL SECOLO XVI DEL PROFESSORE CAV. MARIANO ARMELLINI(1887)‎

‎In  8' grande(24,5x17,5)br.muta,tit. in n. al dorso, pp. 805, conservati all'interno 2 ritagli di giornale, di cui uno datato 21 marzo 1909 del Giornale d'Italia, insertato  in antiporta biglietto funebre di Mariano Armellini, con dedica a matita.Etichetta di collocazione  privata al piatto ant., dorso fragile(foto), legatura comunque salda, abrasioni ai margini dei piatti e ai tagli, rare note a matita a margine, fioriture ai risguardi alle ultime pp., bruniture e segni del tempo.‎

‎ARMELLINI Mariano.‎

‎LE CHIESE DI ROMA dal secolo IV al XIX.‎

‎gr. vol. in-8, pp. XI, 998, rileg. post. m. tela. Seconda edizione accresciuta di opera molto rara sulle chiese di Roma. Timbro di bibl. estinta al front. [410]‎

‎Armellini Mariano.‎

‎LE CHIESE DI ROMA DAL SECOLO IV AL XIX. Con 38 incisioni di Giuseppe Vasi.‎

‎Armellini Mariano. LE CHIESE DI ROMA DAL SECOLO IV AL XIX. Con 38 incisioni di Giuseppe Vasi.. Roma, del Pasquino 1982 italian, 998 1982. Opera con copertina rigida e sovraccoperta alettata. Numerose illustrazioni in b/n ft. N 94‎

‎Armellini, Mariano‎

‎Le Chiese di Roma dal Secolo IV al XIX - Vol. I e II‎

‎Mm 200x280 "Nuova edizione con aggiunte inedite dell'Autore, appendici critiche e documentarie a cura di Carlo Cecchelli della Regia Università di Roma e una nota biografica scritta da Pietro Tacchi Venturi". Fondamentale studio di riferimento sulle Chiese romane. Opera completa nei suoi due volumi rilegati in mezza pelle di color rosso con titolo oro impresso al dorso, piatti in tela, taglio superiore sempre in rosso, ex libris in apertura di ciascun tomo, interno perfetto, legature ben salde, xlviii-1503 pagine con numerazione sequenziale; numerose le illustrazioni e le tavole ad intercalare il testo. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
[Livres de Salvalibro Snc]

220,00 € Acheter

‎ARMENGAUD J.-G.-D.‎

‎LES GALERIES PUBLIQUES DE L'EUROPE. ROME.‎

‎Claye, Paris, 1856. In-4 gr. (mm. 377x260), mz. pelle coeva, dorso a cordoni con fregi e tit. oro, tagli dorati, pp. (8),434, ornate da graziose testatine, capilettera figurati e finalini, cornici alle pagine d'Indice. L'opera corredata di numerose inc. su legno nel t., anche a piena pag., eseguite da artisti quali: Prichon, Pannemaker, H. Brown, Quartley, et al., sui disegni di Catenacci, Flameng, Prugini, Gaignet, Huyot, e num. altri. Il volume, suddiviso in 6 parti, contiene: Le Vatican - Le Capitole - Les monuments antiques - Les Catacombes - Les palais - Les glises, oltre all'indice delle illustrazioni. Esempl. con qualche lieve fioritura, altrimenti ben conservato.‎

Référence libraire : 129796

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

250,00 € Acheter

‎ARMENGAUD (J.G.D.)‎

‎Les Galeries publiques de l’Europe‎

‎J. Claye, Imprimeur-Libraire 1856 In-folio relié. Grand in-4 38 cm sur 28. Reliure de l’époque demi-chagrin rouge, dos à 4 nerfs, filets à froid, auteur et titre dorés, 422 + 10 pp., plus de 250 gravures hors et dans le texte. Exemplaire en assez bon état.. Bon état d’occasion.‎

‎Origine et caractère de l’école romaine, architecture, sculpture, peinture, arts décoratifs. Le Vatican. - Le Capitole. - Les monuments antiques. - Les églises. Bon état d’occasion‎

Référence libraire : 54653

Livre Rare Book

Librairie de l'Avenue
Saint-Ouen France Francia França France
[Livres de Librairie de l'Avenue]

162,00 € Acheter

‎ARMENGAUD (Jean-Germain-Désiré)‎

‎Les Galeries publiques de l’Europe. Rome‎

‎Paris, J. Claye, Imprimeur-Libraire 1856 In-folio. Reliure demi-chagrin grenat à coins, dos à nerfs, 434 pp., nombreuses gravures en noir et blanc dans et hors texte, bandeaux, lettrines et culs-de-lampe en noir et blanc. Reliure légèrement frottée, coiffe de pied usée, intérieur assez frais avec infimes rousseurs.‎

‎Exemplaire sur papier des Fabriques de MM. Lacroix Frères, à Angoulême. Le Vatican. Le Capitole. Les monuments antiques. Les Catacombes. Les palais. Les églises. Table des gravures avec noms des dessinateurs et des graveurs. Bon état d’occasion‎

Référence libraire : 90260

Livre Rare Book

Librairie de l'Avenue
Saint-Ouen France Francia França France
[Livres de Librairie de l'Avenue]

162,00 € Acheter

‎ARMENGAUD J. G. D.‎

‎Rome; vol. della serie "les galleries publiques de l'europe".‎

‎In-folio cm 38, pp. 434 con centinaia di inc. di palazzi, monumenti e opere varie, leg. in mezza pelle con impressioni in oro ai piatti e titolo al dorso. Bell'esemplare su carta patinata e con i tagli dorati.‎

‎ARMENGAUD J.-G.-D.‎

‎Les galeries publiques de l'Europe : Rome.‎

‎Paris, J. Claye, 1856. "26 x 38, 434 pp., très nombreuses gravures (dont certaines pleine page), reliure plein cuir à 4 nerfs, plats aux armes papales, dos : faisceau et louve romaine, 3 tranches dorées, bon état (mors légèrement frottés; coiffe et haut de reliure abîmés à l'arrière; cachet du Collège jésuite Saint Stanislas à Mons; pas de rousseurs)."‎

‎Reliure signée Heldt.‎

Référence libraire : 88190

Livre Rare Book

Librairie Ausone
Bruxelles Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Livres de Librairie Ausone]

50,00 € Acheter

‎ARMENGAUD J.-G.-D.‎

‎LES GALERIES PUBLIQUES DE L'EUROPE. ROME.‎

‎In-4 gr. (mm. 377x260), mz. pelle coeva, dorso a cordoni con fregi e tit. oro, tagli dorati, pp. (8),434, ornate da graziose testatine, capilettera figurati e finalini, cornici alle pagine d’Indice. L’opera è corredata di numerose inc. su legno nel t., anche a piena pag., eseguite da artisti quali: Périchon, Pannemaker, H. Brown, Quartley, et al., sui disegni di Catenacci, Flameng, Pérugini, Gaignet, Huyot, e num. altri. Il volume, suddiviso in 6 parti, contiene: “Le Vatican - Le Capitole - Les monuments antiques - Les Catacombes - Les palais - Les églises”, oltre all’indice delle illustrazioni. Esempl. con qualche lieve fioritura, altrimenti ben conservato.‎

‎ARMENGAUD JEAN GERMAIN (1797-1869)‎

‎ROME‎

‎Pagine: 435 . Illustrazioni: Decine di incisioni in bianco e nero . Formato: 4° . Rilegatura: Grande cartonato con impressioni in oro al dorso e ai piatti, quattro nervature. Tagli in oro. . Stato: Buono . Caratteristiche: Qualche graffio in copertina, bruniture alle prime pagine, interno fresco. Sarà richiesta un'aggiunta alle spese di spedizione standard per l'eccessivo peso del volume. . Collana: Les galeries publiques de l'Europe .‎

‎armengaud m.‎

‎Les Galeries publiques de l'Europe, Italie, Rome.‎

‎In folio, lussuosa leg. edit. in mz marocchino rosso e ricchi fregi impr. in oro, piatti in percallina alle armi papali impr. in oro sul piatto ant. e post., tagli dorati, pp 434, centinaia di inc. in legno n.t. raff. significative opere d'arte, fioriture su alcune cc. Tomo primo, ded. a Roma della prestigiosa opera illustrante le pricipali Gallerie d'Europa.‎

‎ARMENGAUD M.J.G.D.‎

‎LES GALERIES PUBLIQUES DE L'EUROPE - ROME -‎

‎1859 reliure plein chagrin in-quarto grand aigle, dos 4 nerfs - titre frappé or - fers spéciaux sur le dos et les plats, plats décorés à froid, toutes tranches dorées, illustrations : bandeaux - culs-de-lampes et lettrines + gravures in et hors-texte, 434 pages, 1859 à Paris Lahure et Compagnie Typographes Editeurs,‎

‎table : vatican, le capitole, monuments antiques, les catacombes, les palais, différentes galeries, les églises - bon état.‎

Référence libraire : 20

Livre Rare Book

Librairie Guimard
Nantes France Francia França France
[Livres de Librairie Guimard]

131,00 € Acheter

‎ARMENGAUD, J. G. D.‎

‎LES GALLERIES PUBLIQUES DE L'EUROPE. ROME.‎

‎, Paris, Tipog. Lahure 1859, bound in original hardcover editeurcartonnage (cloth)(red) In-folio cm 38, pp. 434, in good condition !‎

‎con centinaia di inc. di palazzi, monumenti e opere varie, leg. in mezza pelle con impressioni in oro ai piatti e titolo al dorso. Bell"esemplare su carta patinata e con i tagli dorati.Rome; vol. della serie les galleries publiques de l'europe .‎

Référence libraire : 16841

Livre Rare Book

ERIK TONEN BOOKS
Antwerpen Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Livres de ERIK TONEN BOOKS]

160,00 € Acheter

‎ARMENGAUD, M.J.G.D.‎

‎Les Galeries publiques de l'Europe. Rome.‎

‎Paris, J. Claye, 1856, 38,5 x 28 cm., encuadernación original en piel, adornos e hilos dorados en ambas tapas, cortes dorados, 4 hojas. + 422 págs. con profusión de grabados intercalados + 6 hojas.‎

MareMagnum

Mateos
Malaga, ES
[Livres de Mateos]

174,00 € Acheter

‎Armin Eich‎

‎L'età dei Cesari Le legioni e l'Impero‎

‎bross. edit. ill., minima mancanza all'occhietto - prima edizione it. - trad. di Umberto Colla - alcune cartine nel testo‎

‎Armin Eich‎

‎L'età dei Cesari: Le legioni e l'Impero‎

‎8vo, br. ed. 261pp. Con le guerre civili si concludono i sette secoli della repubblica e comincia la nuova storia dello stato romano che dominerà l'area europea e mediterranea fino al v secolo. Ricostruendo le fondamentali tappe dell'evoluzione dell'Impero l'autore si sofferma in particolare sul ruolo strutturale svolto dalle legioni romane dislocate nelle varie province, a partire dal momento in cui l'esercito divenne permanente. A esse, infatti, gli imperatori dovranno tre fondamentali aspetti del loro potere: il mantenimento della pace all'interno dei territori e la sicurezza dei confini attraverso il ricorso, sovente, a brutali pratiche di repressione di ogni focolaio o movimento di resistenza che rischiasse di rimettere in discussione la pax romana-, un'importante funzione di controllo e approvvigionamento delle risorse, di interventi di natura fiscale e rimessa finanziaria; e infine, ,una funzione di intermediazione culturale, se è vero che, al seguito delle legioni, fu la cultura romana in tutte le sue espressioni - da quella architettonica e ingegneristica a quella politica e letteraria, da quella religiosa e istituzionale a quella artistica e filosofica - a raggiungere popoli lontani e diversi, che venivano cosi progressivamente incorporati all'interno di un sistema di valori e riferimenti unitario e omogeneo.‎

MareMagnum

Pali s.r.l.
Roma, IT
[Livres de Pali s.r.l.]

29,00 € Acheter

‎ARMO' Giacomo.‎

‎Trasteverina. Commedia breve.‎

‎Napoli, Le Cronache letterarie e teatrali, 1926, in-16, br. editoriale, pp. 47, (1).‎

‎Armstrong Toni L. Karen Corti et al editors Margie Adam Roberta Kosse Catherine Roma Sue Fink et al.‎

‎Paid My Dues: journal of women and music; vol. 2 #3 Spring 1978‎

‎Chicago: Calliope Publishing 1978. Magazine. 45p. 8.5x11 inches features articles reviews interviews music photos very good feminist music magazine in stapled pictorial wraps. Appreciation of Malvina Reynolds with lyrics to "Mama Lion" Sheet music lyrics etc. Calliope Publishing unknown‎

Référence libraire : 195243

Biblio.com

Bolerium Books Inc., ABAA/ILAB
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Livres de Bolerium Books Inc., ABAA/ILAB]

21,15 € Acheter

‎Arnaldi Valeria‎

‎La Roma di Pasolini. I luoghi iconici del regista nella Capitale‎

‎ill., br. La Stazione Termini, che segna l'arrivo di Pasolini a Roma, insieme alla madre, nel 1950. La sua prima abitazione in Piazza Costaguti, a due passi dal Portico d'Ottavia. I fiumaroli sul Tevere, all'altezza di Castel Sant'Angelo, nel film "Accattone". Le strade del Pigneto, anche queste usate come set per il primo film. A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, un viaggio nei numerosi scenari dell'Urbe che conservano la sua memoria. Sono luoghi dove ha vissuto, quartieri che ha scelto come set per le scie opere, spazi che lo hanno ispirato, scorci che ha eletto a simbolo di Roma e della sua idea di romanità. Ecco allora Monteverde, in via Fonteiana e in via Carini, dove andò ad abitare. Poi, Rebibbia, Ponte Mammolo, Pietralata, che amava frequentare. Ancora, Testaccio, il Cimitero Acattolico, con la tomba di Antonio Gramsci. E il Quadraro, il Parco dell'Appia Antica, ovviamente il litorale di Ostia e molto altro. Accanto ai luoghi della sua vita e del suo cinema, anche i molti dove è stata omaggiata la sua memoria, con interventi di street art, da via Fanfulla da Lodi fino al Teatro India, senza dimenticare quella che è stata ribattezzata la "Cappella Sistina" di Tor Pignattara: "Hostia" di Nicola Verlato. Uno e più percorsi nella città per andare alla scoperta o riscoperta delle visioni pasoliniane.‎

‎Arnaldi Valeria‎

‎Leonardo da Vinci a Roma. Alla ricerca del segreto della Gioconda‎

‎ill., br. «Laus Deo 1500, 20 marzo». È un breve appunto custodito nel Codice Atlantico, insieme a note concrete sul cambio di denaro, a documentare il soggiorno di Leonardo da Vinci a Tivoli e Roma, il primo secondo gli studi attuali. Vi tornerà, infatti, dieci anni dopo. Roma, agli occhi di Leonardo, è terra dell'antico, scrigno della storia ma non solo. La città vive un periodo di grande fermento. Qui lavorano i talenti del momento, come Michelangelo. Qui, poi, trionferà anche Raffaello. Al secondo periodo romano di Leonardo, secondo alcuni studiosi, sarebbe legato anche un segreto della sua opera più nota, Monna Lisa. Seguendo le tappe del soggiorno di Leonardo nell'Urbe, dai luoghi nei quali ha vissuto alle opere che ha avuto modo di ammirare e che potrebbero averne influenzato visione e stile, un'indagine sugli "effetti" del soggiorno romano sulla produzione e le ricerche di Leonardo.‎

‎ARNALDO GANDA‎

‎NICCOLO' GORGONZOLA EDITORE E LIBRAIO IN MILANO (1496-1536)‎

‎<br/>Collana BIBLIOTECA DI BIBLIOGRAFIA ITALIANA CXV<br/>Legatura brossura editoriale<br/>Formato Ottavo<br/>Num Pagine 240<br/>Prima Edizione‎

MareMagnum

Il Mondo Nuovo
Settimo Torinese, IT
[Livres de Il Mondo Nuovo]

30,00 € Acheter

‎ARNAUD Germain‎

‎"Anthologie des poètes latins; tome 2 : Perse, Juvénal, Martial, Ausone, Claudien, les poètes chrétiens; accompagnée d'études littéraires, de notes historiques et grammaticales, d'observations de métrique."‎

‎Marseille, Librairie Classique Lafitte, 1897. 12 x 19, 694 + xiii pages, broché, bon état (couverture défraîchie).‎

Référence libraire : 32070

Livre Rare Book

Librairie Ausone
Bruxelles Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Livres de Librairie Ausone]

17,00 € Acheter

‎Arnaud Germain.‎

‎Las Vie Publique des Romains décrite par Lese Auteurs Latins.‎

‎Marseille, Lafitte,1911. In 8°pp.510n. legat. mz. tela e punte, piatti marmorizzati. Conservata all’Interno la brossura originale.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Livres de Luigi Regina]

40,00 € Acheter

‎ARNAUD-LINDET, Marie-Pierre‎

‎Histoire et politique à Rome. Les historiens romains (IIIe av. J.-C. - Ve ap. J.-C.).‎

‎2001 Editions Bréal - 2001 - In-8, broché, couverture illustrée - 383 p.‎

‎Bon état - Dos partiellement insolé‎

Référence libraire : 114050

Livre Rare Book

Librairie Le Père Pénard
Lyon France Francia França France
[Livres de Librairie Le Père Pénard]

21,00 € Acheter

‎ARNAUD-LINDET, Marie-Pierre‎

‎Synthèse thématique d'histoire romaine‎

‎Editions du Temps, coll. « Histoire ancienne » 2004 In-8 broché 24 cm sur 16,1. 384 pages. Bon état d’occasion.‎

‎Bon état d’occasion‎

Référence libraire : 122176

Livre Rare Book

Librairie de l'Avenue
Saint-Ouen France Francia França France
[Livres de Librairie de l'Avenue]

47,00 € Acheter

‎ARNAY (Jean Rodolphe D’) / GUÉROULT‎

‎Habitudes et Moeurs privées des Romains par J. R. D’ARNAY. Suivies de : GUÉROULT Constitutions des Spartiates, des Athéniens et des Romains (Paris, Née de La Rochelle, 1792).‎

‎Paris, Chez Maillard, 1795. Deux ouvrages en un vol. in 8 de VII-278 p. et 2 ff., 140 p. Demi basane blonde mouchetée à petits coins de vélin, dos lisse orné de roulettes dorées, pièce de titre de basane rouge, menu accroc à la coiffe sup. Reliure du tout début du XIXe s.‎

‎Nouvelle édition avec des additions du principal ouvrage de J.-R. D’Arnay (1710-1765) précisant tous les aspects de la vie quotidienne des Romains (luxe, moeurs, prières, jeux, promenades, galeries, bibliothèques, exercices, bains, repas, mets et services, boissons, spectacles, musique, cadeaux, toilette, bijoux, mariage, moeurs sexuelles, famille, etc.). A la suite, la première édition de l’ouvrage de P.-Cl.-B. Guéroult (1744-1821), professeur de rhétorique au Collège d’Harcourt, sur les Constitutions des Grecs et des Romains, qui rend ainsi hommage aux vertus de la Révolution française et sa Constitution.‎

Référence libraire : EYL-26

Livre Rare Book

Au Jardin d'Epicure
Chinon France Francia França France
[Livres de Au Jardin d'Epicure]

100,00 € Acheter

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