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FURIETTI GIUSEPPE ALESSANDRO
De musivis
In -4° grande; pp. XVI, 130, 4 belle tavole f.t. incise su rame, di cui 3 grandi ripiegate (in questo esemplare mancano le tavv. 4 e 5); nel testo graziose testatine, finalini e capilettera incisi su rame; front. stampato in rosso e nero, con stemma pontificio inciso su rame; legatura in piena pergamena (macchie di inchiostro, al piatto inferiore anche di umidità). Gora di umidità alle ultime carte. Altrimenti bella copia, marginosa. Edizione originale. Opera fondamentale per la storia dell’arte e della tecnica del mosaico dall’antichità al Settecento, divenuto un classico per l’argomento. Tra le illustrazioni, quella delle colombe che si abbeverano, descritta da Plinio (dove basin). Furietti scavò e studiò le rovine di villa Adriana.
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Orfeo Tamburi, a cura di antonio Pallini
Roma
In-folio, cartella originale rigida, che contiene in fogli sciolti il frontespizio della serie, le 10 litografie, tutte numerate, firmate dall’autore e con l’indicazione del soggetto, e un ultimo foglio con indicazioni sulla stampa e la tiratura; tiratura limitata, dopo la stampa le matrici furono distrutte. Litografo Igino Alessandrini. Ottimo esemplare.
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Orfeo Tamburi
Cronache romane
In-folio, cartella originale rigida, che contiene in fogli sciolti il frontespizio della serie, le 12 litografie a colori, tutte numerate, con timbro a secco “La margherita” firmate dall’autore e con l’indicazione del soggetto; tiratura limitata. Ottimo esemplare.
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Giuseppe Viviani
Romanzo nero. Per lo studio di Villa Giulia in Roma. 10 litografie.
Cartella originale, in folio, contenente 12 fogli sciolti: il frontespizio, 10 litografie numerate e firmate a matita dall’autore, un testo in fac-simile con le note sulla stampa e sulla tiratura; la cartella fa parte della collana di cartelle litografiche diretta da Libero de Libero per lo studio di Villa Giulia; il litografo è Igino Alessandrini; esemplare 12 di 80. La copertina è di Mino Maccari. Le tavole del “Romanzo nero” riportano alla memoria l’episodio di cronaca della prostituta assassinata e fatta a pezzi nella pineta del Tombolo.
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Pietro Luigi Pierluigi Galletti
Inscriptiones romanae infimi aevi Romae extantes. 3 TOMI
3 voll. In-folio piccolo, in bella legatura in mezza pergamena con angoli con tassello e titolo in oro al dorso. Ottimo esemplare. Frontespizi stampati in rosso e nero, con vignetta calcografica diversa. Tutti e tre i tomi hanno l’antiporta incisa su rame (G.B. Fiani, A. Zaballi) con la personificazione dell città di Roma e sullo sfondo il Campidoglio. I) pp. 16, DLXXXIV. II) pp. (4), DCXV. III) pp. (4), DLXVIII, 102, (2) con gli indici alfabetico, dei familiari, delle chiese e luoghi sacri, dei luoghi profani. Galletti (1722-1788), scrittore latino della biblioteca Vaticana, fu un infaticabile studioso di archivi e di epigrafi.
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Alfonso Chacon Ciacconio
Historia ceu verissima a calumnijs multorum vindicata, quae refert M. Vlpii Traiani Augusti animam precibus diui Gregorii pontificis Romani a Tartareis cruciatibus ereptam. Quod D. Hieronymus Stridonensis S.R.E. presbyter fuerit cardinalis tractatus duo. Auctore F. Alfonso Ciacone Hispano
In-4°; legatura in cartonato; edizione originale, pp. (8), 27, (1), 1 cb, (8), marca tipograifca al frontespizio, una lunga nota manoscritta, alcune glosse e sottolineature antiche nel testo, capilettera figurati incisi su legno; il Tractatus ha un proprio frontesipizio. Gora di umidità sulle ultime carte. L’opera è dedicata a Gregorio XIII. Nella Historia l’argomento è la liberazione dell’anima di Traiano per le preghiere di Gregorio papa: “Nel compilare questa ‘arringa’ il dotto spagnolo spese energie ed erudizione al fine di difendere la veridicità di una diffusissima e popolare leggenda medievale in cui si intrecciano due narrazioni. Le indichiamo nell'ordine cronologico dei fatti narrati. Una è l’aneddoto, sfruttato anche da Dante, in cui Traiano esercita la giustizia a favore della povera vedova il cui figlio è stato assassinato. L'altra narrazione riguarda la salvezza dell’imperatore, pagano ma caritatevole, per l'intercessione successiva di papa San Gregorio Magno (vissuto nel VI sec.)”, in: Le scene finali delle due guerre daciche raffigurate sulla colonna Traiana”, Uniroma 1) Nel Tractatus Chacon sostiene la tesi del cardinalato di Gerolamo basandosi su studi iconografici. Chacon o Ciacconio (1530-1599) fu un dotto domenicano spagnolo, particolarmente esperto di storia dei papi, epigrafia, paleografia medievale (vedi DBI ad vocem).
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Giovan Battista Ferrari
De Florum Cultura libri IV
In-4°; pp. (10), 522, (18), 42 tavole nella segnatura incise su rame; frontespizio inciso, esemplare privo dell’antiporta, manca A1, D4, D5, Gg7, Kk4. Edizione originale, dedicata a Francesco Barberini del primo trattato di floricoltura, splendidamente illustrato dai principali artisti del tempo; opera dalla godibilità scientifica e estetica, è anche importante testimonianza del gusto del tempo. Tra le tavole anche le incisioni allegoriche di J.F.Greuter, e Claude Mellan, da Pietro da Cortona, Guido Reni, Andrea Sacchi; alcune mostrano disegni di giardini, strutture, vasi e attrezzi per il giardinaggio, molti sono dedicati alle varie specie di fiori e alle composizioni floreali. Ferrari si occupò dei giardini del Qurinale. Legatura in mezza pelle moderna, dorso lacunoso restaurato. Spotting su alcune carte.
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Gregorio Sceriman
De Christi domini ascensione oratio habita in sacrosanta basilica lateranensi ad Clementem XIII
In-4°; pp. XI, (1), front. stampato in rosso e nero, con un legno, capilettera, testatina e finalino incisi su legno. Senza legatura; piccolo timbro a inchiostro di libreria al frontespizio.
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STATUTI e capitoli dell’Università de’Regattieri di Roma, Aggregati alla Chiesa di S. Andrea e Bernardino ai Monti
In-4°; pp. 78, stemma cardinalizio inciso su legno al frontespizio, nel testo capilettera, testatine e finalini xilografici; legatura in cartonato semplice. L’Università dei Rigattieri si dota di un rinnovato statuto a seguito delle controversie giudiziarie; si dirimono quindi le questioni relative all’elezione e ai ruoli dei consoli e ufficiali, al possesso della patente “essendo l’arte de’ regatiteri molto importante per il pubblico commercio”, al tipo di merce che si può vendere nelle botteghe: Particolari sono le restrizioni sul mercimonio dei quadri, vietato agli ebrei, e le regole per le cosiddette donne passeggere, venditrici ambulanti. In fine il catalogo de’ Regattieri patentati. L’Università di Rigattieri di Roma aveva sede nella chiesa dei Santi Andrea Apostolo e Bernardino da Siena, o S. Maria in Carinis.
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Relazione dell’esaltazione al pontificato della santità di nostro signore Papa Pio VI e sua pubblicazione seguita la mattina delli 15 febraro 1775
In-4°; pp. (4). senza legatura.
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Ragguaglio o sia giornale dell’arrivo e permanenza in Roma dell’altezze loro reali l’Arciduca Ferdinando governator della Lombardia austriaca e sua consorte Maria Beatrice di Modena occorso il 10 gennaio 1780
In-4°; pp, XV, (1), legno tipografico al frontespizio, senza legatura
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Relazione delle funzioni e di quanto più notabile si prattica dopo la morte del sommo pontefice accaduta il di’ 2 febraro 1769 sino all’ingresso delli em.ssimi cardinali nel conclave dove si da notizia delle cerimonie nella ricognizione del cadavere pontificio, del suo trasporto e del suo sotterramento...
In-4°; pp. (4). Senza legatura.
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Relazione della publica solenne coronazione della santità di nostro signore papa Clemente XIII seguita il 16 luglio 1758
In-4°- grande legno con le armi del pontefice, pp. (4), senza legatura.
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Ragguaglio della morte del sommo pontefice papa Clemente XIII. Delle funzioni seguite nel palazzo Pontificio Quirinale, dopo la sua morte, e trasporto del corpo dal detto palazzo Quirinale, all’altro Vaticano
In-4°; pp. (4); senza legatura.
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Ragguaglio della infermità, morte e trasporto dal Palazzo del Quirinale a S. Pietro in Vatiano della S.M. Benedetto XIV
In-4°; pp. (8), senza legatura. Con il resoconto della sua ultima malattia e imbalsamazione del cadavere.
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Nicola Giansimoni
Descrizione della magnifica e celebre facciata eretta nel palazzo dell'emo, e rmo principe il signor cardinale D. Francesco de Solis arcivescovo di Siviglia &c. &c. il di 10 agosto 1769 in Piazza Colonna
In-4°; pp. (8), un legno tipogr. al front. senza legatura. DBI voce Giansimoni: “Nel 1769, in occasione della nomina a cardinale dell'arcivescovo di Siviglia Francesco De Solis, il G. realizzò la facciata effimera eretta nel palazzo Piombino a piazza Colonna in Roma (Porro, p. 105). Come testimonia l'incisione di G. Ottaviani, conservata nel fondo Lanciani della Biblioteca dell'Istituto di archeologia e storia dell'arte di Roma, è evidente la nitida interpretazione giansimoniana dei modelli del classicismo barocco (da G.L. Bernini a L. Levau, da C. Perrault a C. Lebrun), attentamente rielaborati per giungere a risultati compositivi di aulica ma composta eleganza. La facciata si può suddividere in tre parti: un corpo centrale aggettante, composto da un piano basamentale scandito da lesene binate addossate a pilastri e da un secondo ordine loggiato; due ali laterali arretrate di ridotta ampiezza contenenti una sola fila di bucature. Tutta la composizione, e in modo particolare l'attico, contenente statue e bassorilievi allegorici, mostra una notevole affinità con i precedenti progetti di Salvi per la fontana di Trevi, non mancano inoltre riferimenti a Giovanni Battista Piranesi per il ricco apparato decorativo”.
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Francescani
Methodus capituli generalis ordinis minorum S. Francisci habiti Romae in Coenobio Aracoelitano praesidente sanctissimo patre Innocentio decimotertio pont. max. idibus maji M. D. CC. XXIII : cum ichnographia aulae capitularis
In-4°; pp. 100, con una grande bella tavola incisa su rame ripiegata che raffigura l’Aula capitolare, incisa da F. Aquila da Ferdinando Puletto, 67x48,5 cm; a p. 83 un rame con la riproduzione della medaglia commemorativa del congresso francescano di Michelangelo dei Conti incisa da Ermenegildo Hamerani, Il Pontefice in trono, circondato da prelati, riceve le schede di votazione dell'assemblea dei Minori Osservanti.; un rame al frontespizio; legatura in cartonato colorato rigido. Le pagine del testo sono rimontate su fogli più grandi. Le prime 4 carte leggermente brunite. Relazione del Capitolo generale dell’Ordine dei Frati minori Francescani presieduto da Innocenzo XIII nel Convento dell’Ara Coeli; il papa decise di indire a Roma il Capitolo Generale dell’Odine, intervenendo all’apertura e presiedendo alla elezione del Ministro generale dell’Ordine. Innocenzo decise che si riprendesse anche il culto del Beato Andrea. In fine l’elenco dei padri presenti.
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Giovanni Maria Suares Suarez
Notitiam Musivo expressae opere Naviculae in Basilica Sancti Petri I.M.S.E.O.V.
In-4°; pp. (8), una testatina, capolettera e finalino incisi su legno; dedica al card. Francesco Barberini. Raro libello in cui Suares fornisce notizie biografiche su Giotto, e dettagli sul Mosaico della Navicella commissionato dal cardinal Gaetano Stefaneschi.
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BUONARROTI Filippo
OSSERVAZIONI SOPRA ALCUNI FRAMMENTI DI vasi antichi DI VETRO
In-folio; pp. (8),XXVII, (1), tavv. XXXI, 1 cb, pp. 324, 3 tavole ripiegate nn numerate; al frontespizio emblema dell’Accademia della Crusca. Mezza pergamena con angoli. Copia in barbe. Edizione originale. Un interessante studio sui vetri del periodo romano e del primo Medioevo.
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Arcadia
Versi lirici di un’arcade a Roma
In-8°; pp. 112, due timbri al frontespizio e uno all’ultima pagina. Brossura tipografica originale, lievi mancanze al dorso. Sonetti, cantate, scherzi, madrigali a tema per lo più amoroso.
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Tato
Pavillon doré. Cartolina - postcard
Cartolina a colori - Postcard. Movimento futurista italiano.Terza Biennale romana 1925.
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Sansovino, Francesco
L' historia di casa Orsina di Francesco Sansovino nella quale oltre all'origine sua, si contengono molte nobili imprese ... Con quattro libri de gli huomini illustri della famiglia
In-folio piccolo; 2 parti in un volume, la seconda parte ha un proprio front.; cc. (14)135, (1), con 5 alberi genealogici, una tavola è ripiegata, al frontespizio grande stemma della famiglia Orsini, all’ultima carta registro e marca tipografica; cc. 92, 11 ritratti a p. pag.incisi su rame, 6 ovali contenenti solo il nome, stemma al frontespizio, marca tipografica all’ultima pagina. Legatura in piena pergamena. Seconda edizione, accresciuta rispetto alla prima dell’anno precedente, della celebrazione della famiglia Orsini scritta da Francesco sansovino, prolifico scrittore figlio dello scultore. La seconda parte contiene lettere a esponenti della famiglia scritte da Petrarca, Platina, Marsilio Ficino, Pietro Bembo ecc. Alcune tavole del secondo titolo sciolte e leggermente più piccole. Leggere gore di umidità. Restauro in margine del primo frontespizio.
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Pio VII
Moto proprio della santità di nostro signore papa Pio 7. in data delli 31. ottobre 1800 sul nuovo regolamento giudiciario da osservarsi in Roma nelle materie annonarie esibito negli atti del Nardi segretario di Camera il primo novembre dell'anno stesso
In-4°; pp. 8, leggermente brunito. stemma pontificio al front. Senza legatura. Determinazione in merito al commercio dei grani e regolamento della Deputazione annonaria.
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Pio VII
Moto proprio della santità di nostro signore papa Pio 7. in data delli 31. ottobre 1800 in cui si prescrive l'erezione di un tribunale annonario in Civitavecchia esibito negli atti del Nardi segretario di Camera il primo novembre dell'anno stesso
In-4°; pp. 8, leggermente brunito. stemma pontificio al front. Senza legatura. Per l’istituzione a Civitavecchia di Un Tribunale Annonario che si occupi delle controversie relative al commercio Grani e Granaglie
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Calendario per il 1912. Stabilimento Luigi Salomone
cm 49,50x59, Cromolitografia, ottimo stato. Calendario con la grande immagine dell’Isola Tiberina di Roma, e l?iscrizione “Stabilimento di Luigi Salomone Provveditore della Real casa e della casa di S.M. La Regina madre. Litografia Roma Tipografia. Gran Premio Torino 1911.
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Tommaso Piroli Giulio Romano
Peintures de la villa Lante de l’invention de Jules Romain. Recueillies par les freres Piranesi et dessineés par Thomas Piroli
In-8° oblungo, frontespizio e 16 tavole numerate incise al tratto. Esemplare in barbe. Alcuni fori di tarlo passanti e difetti. Le incisioni riproducono gli affreschi che Giulio Romano realizzò nella villa al Gianicolo, da lui stesso progettata per la famiglia Turini poi acquistata dai Lante.
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Clemente VII
Motus proprii duo santiss. Clementis septimi contra mandatum de supersedendo, calumniose productum et contra moratorias ac dilationes quinquennales quae vulgo Cinquine dicuntur
In-4°; cc. (2), un legno al front. senza legatura, piccole lacune su una carta. Motu proprio di Clemente VII (1478-1534) contro la pubblicazione del falso ordine riguardante la sospensione e le dilazioni moratorie del pagamento dei quindenni, volgarmente detti “cinquine”.
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Fioravante Martinelli
Roma ex ethnica sacra Sanctorum Petri, et Pauli apostolica praedicatione profuso sanguine. Editio repetita
In-8°; antiporta figurata incisa su rame (leggermente rifilata), pp. (12), 452, (60). Manca la tavola. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo in oro al dorso. Interessante guida di Roma, una delle più complete, che tratta della nascita città, dei suoi monti e del fiume, degli edifici dell’antica Roma, di quelli della cristianità e degli autori che scrissero sulla città. L’opera è particolarmente accurata a approfondita e rappresenta una fonte fondamentale in particolare per quanto riguarda la descrizione delle basiliche cristiane e delle chiese in generale.
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Richardus Streinnius Strein Strinius
De gentib. et familiis Romanorum
In-4°; pp. (16), 229, (3), marca tipografica al frontespizio e capilettera figurati. Legatura coeva in piena pergamena. Poche carte brunite, una leggera gora alle ultime carte. Storia delle genti patrizie, di Strein, barone austriaco con il titolo di Von Schwartzenau, studioso di giurisprudenza prima e di antiquaria romana. L’opera è anche ricca di molte iscrizioni riportate.
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Carlo Fea
Voto o sia compendio di ragioni per la R.C.A. nella causa Albanen. restaurationis moenium colla comunità di Nettuno
In-8°; pp. 56, timbro di possesso al frontespizio, leggermente brunito il frontespi<io e le prime carte. Legatura in cartonato colorato lacunoso al piatto inferiore. Si tratta di un parere legale espresso da Carlo Fea “in cui demoliva le ragioni, già accolte dalla Sacra Rota, in favore della richiesta della città di Nettuno di addossare alla Camera apostolica le spese di riparazione delle antiche mura della città, in quanto questa doveva considerarsi fortezza dello Stato in cui demoliva le ragioni, già accolte dalla Sacra Rota, in favore della richiesta della città di Nettuno di addossare alla Camera apostolica le spese di riparazione delle antiche mura della città, in quanto questa doveva considerarsi fortezza dello Stato” DBI ad vocem.
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Carlo Fea
Discorso intorno alle Blle arti in roma recitato nell’adunanza degli Arcadi
In-8°; pp XXVI, 1 cb; Brossura editoriale. Erudito Discroso di Fea sulle belle arti romane, siano esse gli splendidi esempi di statuaria classica, di pittura rinascimentale o di architettura. Ci sono anche pagine illuminate sulla capacità delle belle arti di creare economia e si tratta del possesso delle belle arti. Pochi anni dopo Fea fu l’estensore del chirografo di pio VII in cui era in nuce l’idea della tutela dei beni culturali, un testo resosi necessario in seguito alle spoliazioni napoleoniche e in cui si ripristinava la carica di ispettore delle belle arti poi conferita a Canova. Un timbro di libreria al front.
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All’eminent. signore Il signor cardinal Camerlingo in Congregazione criminale romana Praetensa contraventionis super retentione panis papalini per il signor Giuseppe Invernizi e l’Università degli Osti di Roma contro li signori Pietro e Gaetano Chiavarini Straordinari di Campidoglio. Ristretto di Fato e di Ragione
in-4° grande; cc. (22) fregio tipografico al front.un capolettera figurato. Atti della difesa relativi a una accusa di detenzione di pane e ciambelle papaline (ossia pane bianco) da parte di un oste, a firma dell’avvocato Alessandro Cavazzi e Giuseppe Maria Gigli, datati 1759, contiene anche i precedenti documenti del 1757.
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Bartolomeo Pinelli - Giuseppe Berneri
Il Meo Patacca o vero Roma in feste nei trionfi di Vienna poema giocoso nel linguaggio romanesco Edizione seconda arricchita di num. 52 tavole
In4° grande oblungo, legatura solida in mezza pelle rossa con angoli, fregi dorati al dorso, tasselo con titolo in oro al piatto superiore. Seconda edizione la prima completa con tutte le tavole. PP. (6), 170, più 52 tavole. Buon esemplare. I dodici canti del poema eroicomico, in dialetto romanesco, che diede la notorietà a Giuseppe Berneri (1637-1701) pubblicato insieme alle famose incisioni all’acquaforte di Pinelli (1781-1835) che ritraggono vivide scene popolari, con personaggi e costumi contemporanei, iconografia della Roma ottocentesca.
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Bartolomeo Pinelli
Nuova raccolta di Cinquanta costumi pittoreschi incisi all’acqua forte ... dedicati a sua eccellenza il cavaliere Hitroff
In-4° oblungo; frontespizio inciso e 50 tavole incise all’acquaforte da Pinelli (1781-1835), raffiguranti scene di costume ambientate nella campagna romana; i personaggi sono dediti a giochi, lavori, attività varie della vita quotidiana, anche a Roma e nel regno di Napoli; le ambientazioni sono in Ciociaria, Cerbara, Tivoli, Albano, Fracati, Pietra Terrazzana, Roma. L’indicazione di responsabilità presente su quasi tutti i rami è “Pinelli Fece 1815 Roma”. Buona copia.
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Francesco Calzaroni
Fatto accaduto a due prodi sargenti Guglielmo e Roberto al cordone sanitario di Porto Vandré, ossia Il trionfo della vera amicizia
14 cm 12 p. Senza legatura. Componimento in ottave sul tema dell’amicizia e del fato. Narra delle vicende accadute a due sergenti in servizio presso la postazione militare di Port-Vendres (Pirenei francesi).
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Papa Benedetto XIV
Sanctissimi domini nostri domini Benedicti divina providentia Papae XIV. Constitutio qua Civium Romanorum gradus certa ratione distinguuntur; Nobilium Ordo, & Nobilium Conscriptorum numerus designatur; ac methodus praescribitur in cooptatione aliorum Nobilium deinceps servanda.
14 p. in-4° Con un elenco delle famiglie nobili romane.
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Giuseppe Filosi
Le calende venete lunario dell’anno 1744 [...] dedicate All’Illustr. Sig. Baldassare Suarez Della Conca Generale delle Poste di S.A.R. G.Duca di Toscana.
in-8° pp. 55, 14 carte di tavole (26 incisioni al rame), legatura in piena pergamena, esemplare con diffusi restauri specialmente ai margini bianchi delle tavole. Calendario e lunario, seguito da una Cronologia dei Sommi Pontefici e dai Nomi degli Eminentissimi Signori Cardinali Viventi. Le incisioni a fine volume raffigurano personaggi e vedute di Roma.
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DONATI Alessandro
Constantinus Romae liberator poema heroicum Alexandri Donati Senensis e Societate Iesu
(12), 310, (10) p. : (2) antip. calcogr. ; 8º, Tit. della seconda antip.: Constantinus Romae liberator poema heroicum ad serenissimum Ferdinandum 2 Pergamena
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Giulio Negroni
De caliga
in-8. pp.86, 8. Bel legno a p.p. Legatura in pelle ottocentesca.
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Universita dei Barbieri <Roma>
Statuti, ordini, e costitutioni dell'Vniuersità, e Collegio de' Barbieri di Roma
pp. (4), 62, (9), in-4, piena perg rigida, al frontespizio Madonna con i SS. Cosma e Damiano e tre stemmi di cui quello al centro di papa Clemente XI
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Collegio dei medici <Roma>
Motus proprius confirmationis concordiae inter Collegium physicorum, & Collegium aromatariorum Vrbis, & eorundem Collegiorum iurisdictionis
(4) cc., in-4, legatura in carta marmorizzata, stemma xil. di Gregorio XIII e fregio sul front, iniziale xil.
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POZZO Andrea
Perspectiva pictorum et architectorum Andreae Putei e Societate Jesu.
Due voli. in-folio. 2 cc. (frontespizio in italiano e latino), antiporta incisa, 2 cc. (dedica a Leopoldo I d'Austria in italiano e latino), 1 c. (imprimatur e al verso tavola incisa), 1 c. (prefazione e al verso spiegazione della prima tavola), 101 tavv. (numerate 1-100 più una non numerata tra la 53 e la 54) su 101 cc. che contengono anche il testo esplicativo, 2 cc. (spiegazioni aggiuntive per le prime 12 figure), 1 c. (indice). - 2 cc. (frontespizio in italiano e latino), antiporta incisa, 4 cc. (dedica a Giuseppe I in italiano e latino), 1 tavola non numerata, 2 cc. (prefazione in italiano e latino), 1 c. (imprimatur e al verso testo esplicativo della prima tavola), 118 tavv. numerate, su 105 cc. che contengono anche il testo esplicativo, 2 cc. (indice), 1 tavola introduttiva e 8 cc. (breve trattato sulla pittura a fresco). Legature in pergamena coeva leggermente diverse tra di loro. Prima rara edizione.
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Crescimbeni, Giovan Mario
L' istoria della chiesa di S. Giovanni avanti Porta Latina, titolo cardinalizio / scritta da Gio. Mario Crescimbeni
[24], 416, [16] pp.; 8 cc. di tav.; 24 cm; piena pergamena
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Ciuccioli Piselli, Orazio
Notizie istoriche della chiesa parrocchiale di S. Maria in Monticelli di Roma col ristretto dell Vita del regnante Pontefice Clemente 11.restauratore della medesima. Opera di Orazio Piselli Ciuccioli parroco della sopradetta chiesa ..
[8], 115 [i.e. 215], [1] p. ; 23 cm; Piena pergamena con fregi dorati e nervature. macchie di umidità.
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Ranghiasci, Luigi
BIBLIOGRAFIA STORICA DELLE CITTÀ E LUOGHI DELLO STATO PONTIFICIO
VIII, 319, [1] p., in- 4º. Piena pergamena coeva con tassello in oro al dorso. Condizioni ottime.
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Persico Edoardo
Arte romana Supplemento a Domus 96 Dicembre 1935
140 p., f.to in folio, supplemento al fascicolo 96 di Domus, fotografie a piena pagina in b/n e quattro tavole a colori applicate su cartoncino
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Distinta relazione de’ danni fatti nella notte doppo il mercordì 11. Giugno all’ore sei, dall’impetuoso turbine
In -4°, VIII, non rilegato.
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D’ARNAY, Jean Rodolphe
De la vie privée des Romains
In -12°, pp. (4), 421; piena pelle con titolo e fregi al dorso, frontespizio in rosso e nero. D’Arnay era professore di storia e lettere all’Università di Losanna. È la terza edizione di un libro che sarebbe stato molto popolare (ne avrà almeno sette, e resterà in stampa fino al Novecento). D’Arnay was a History and Humanitiesn teacher at Losanna University: this is the third edition of a book doomed to be very popular until the beginning of the XXth Century.
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ALESSANDRINO, Appiano ALEXANDRINO BRACCESI, Alessandro BRACCI
Delle guerre civili de Romani tradotto da Alexandro Braccese fiorentino, nuovamente con somma diligentia impresso / Historia delle guerre externe de Romani
Due voll. rilegati assieme; in -8°, cc. 286, B; B, 191, B.; pergamena. Chiose amanuensi ai margini. Edizione intermedia, fra la prima e la seconda giuntina (1520 e 1526), della traduzione dal greco dei testi di Appiano Alessandrino, qui divisi in due libri (Braccesi, che non sapeva il greco, tradusse dalla versione latina di Decembrio). La prima edizione delle “guerre esterne” era del 1502 (Roma, Silber). Secondo Argelati (p. 68) quest’edizione è “assai rara”.
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STRAMIGIOLI, Antonio
Dissertazioni istorico-critiche intorno al trasporto delle romane leggi delle XII. tavole dalla Grecia
In 4°, pp. (2), VIII, 263, (1). Legatura alle armi in pieno marocchino, titolo al dorso, tagli rossi. Le dodici tavole di cui si parla sono la prima codificazione scritta del diritto romano, la cui redazione risale alla metà del V secolo a.C. Questo corpus deriva dai “mores”, cioè l’insieme di leggi che avevano fino allora codificazione orale. Secondo Tito Livio e altre fonti antiche, allo scopo di produrre le dodici tavole, il Senato romano inviò in Grecia una delegazione di ambasciatori per studiare le leggi di Atene e di altre città. Le tavole, non si sa di quale materiale, sarebbero state affisse nel Foro e distrutte nel sacco di Roma del 390 a.C. All’epoca della dissertazione di Stramigioli, abate pesarese, sulla scia delle obiezioni di Vico e della riflessione sul diritto romano apertasi nel XVIII secolo, si era aperto un dibattito secondo il quale i Romani non avrebbero fatto questa spedizione: fra i sostenitori di questa ipotesi troviamo Francesco Maria Ganassoni, al quale lo Stramigioli si rivolge direttamente nelle prime tre sue dissertazioni. Curiosa e originale la quarta dissertazione, nella quale si affronta il tema della nautica e della capacità romana di navigare in epoca romana. Alle sette dissertazioni sulle XII tavole se ne aggiunge un’ottava (“sopra le correnti gramatiche della lingua latina”) in cui l’autore contesta il metodo corrente per insegnare “a’ fanciulli detta lingua col mezzo delle medesime”. 2 According to some studies, the XII plates, i.e. the oldest written codification in Roman law, couldn’t have a Greek source. Stramigioli strongly sustains, in this work, that a Roman delegation was on the contrary sent to Athens, to put together this code. In the fourth dissertation the author address the issue to the Roman ability to sail (and so going to Greece).
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