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Lamartine Alphonse de
Giulio Cesare per Alfonso Lamartine. Prima versione italiana di Pier - Felice Balduzzi, Volume unico. Biblioteca delle famiglie.
In-16°, pp. 350, brossura editoriale azzurra. Buon esemplare in barbe. Prima edizione italiana di questa biografia di Giulio Cesare composta dal grande poeta romantico.
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De Montaut Henry
Album de la Vie de César. Recueil de dessins exécutés ou mis en ordre par Henry De Montaut pour servir d'illustrations a l'histoire de César et de son temps
In-folio, pp. 96, legatura moderna in similpelle con titolo dorato al dorso. Conservata la brossura editoriale, illustrata xilograficamente in rosso e in nero. Antiporta figurata, vignetta al frontespizio e centinaia di incisioni xilografiche illustranti la vita e le battaglie di Giulio Cesare n.t. e f.t., di cui alcune a pagina intera o su doppio foglio. Ex-libris di Agostini, Cavaliere della Legion d'Onore e "Intendant en retraite". Fioriture e una mancanza al margine esterno della brossura, qualche altra sporadica brunitura. Bell'esemplare. Edizione originale, pubblicata per le cure del "Journal Illustré", di questa bella iconografia di Giulio Cesare raccolta dal De Montaut, giornalista e disegnatore che al tempo dirigeva, appunto, il "Journal Illustré".
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Gautruche Pierre
Nouvelle Histoire Poetique du Père Gautruche pour l'explication des Fables et l'Intelligence des Poetes, avec le Sens Moral de chaque Histoire. Dernière édition corrigée & considérablement augmentée par Monsieur l'Abbé B.
In-12°, pp. (2), XVI, 516, (8) di approvazioni, privilegi e catalogo dei libri in commercio presso il Legras, (2) bianche, legatura coeva in pieno vitello marmorizzato con dorso liscio adorno di titolo in oro su tassello rosso, filetti e motivi floreali in oro al dorso. Tagli rossi, sguardie marmorizzate policrome. Fregio inciso su legno al titolo, fregi ornamentali incisi su legno n.t. Qualche fioritura lieve. Due firme antiche (una cassata). Ex-libris. Ottimo stato. Edizione definitiva, corretta e notevolmente aumentata rispetto alle precedenti (la prima è del 1658), di questo compendio di mitologia classica; il primo libro tratta delle principali divinità pagane, mentre il secondo discorre del culto dei semidei dopo il Giudizio Universale. "S'il faut en juger par le grand nombre des éditions,il paraît qu'on n'avait alors en France rien de meilleur en ce genre, que l'Histoire Sainte et l'Histoire poétique du notre auteur.. Précid méthodique de toute la mythologie, adopté dans les collèges avant l'Appendix du père Jouvenci", annota Pataud in Michaud, Biogr. Universelle, XVI, pp. 605-605. Sempre il Pataud attribuisce le cure della presente edizione a Bannier o a Barillon (il curatore è indicato con la sola iniziale). Pierre Gautruche (Orléans, 1621-Caen, 1681), sacerdote gesuita e poligrafo, fu per un trentennio professore al Collegio di Caen. Egli fu uno degli ultimissimi sostenitori dell'immobilità della Terra, che pretese di comprovare attraverso il magnetismo terrestre. La sua abbondante produzione comprende libri di filosofia, di matematica, di teologia. Michaud, cit. Cfr. Sommervogel, III, 1286.
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De Levis Giacomo Eugenio
De Sanctae Priscillae Senioris coemeterii urbani commento ad D. Andream Joannetti ord. S. Bened. Congreg. Camaldul. S.R.E. Presbyterum Cardinalem Archiepisc. Bonon. et S.R.I. Principem Eugenius de - Levis
2 opere in un vol. in-4° antico (235x185mm), pp. 27, (3) con imprimatur e con specimen di un foglio manoscritto di un codice serbato nell'Abbazia di San Benigno. Brossura originale a decori floreali e ornamentali policromi intrecciati. Dorso rinforzato in carta antica. Frontespizio con titolo e vignetta con putti entro bordura ornamentale incisa su rame. Fregi tipografici, alcune iscrizioni latine intercalate n.t. Annotazione di possesso in data 1836 al risgardo anteriore del celebre uomo politico Prospero Balbo (Torino, 1762-ivi, 1937), segretario perpetuo dell'Accademia delle Scienze di Torino e padre di Cesare. Qualche fioritura lieve, alcune gorette ininfluenti. Ottimo stato. Unica edizione, assai rara, di questa ricognizione storico-archeologica sul cimitero romano di Santa Priscilla. Il sacerdote piemontese De Levis (Crescentino, 1737-Torino, 1810) fu studioso di archeologia, epigrafia e numismatica e bibliotecario ecclesiastico del Re di Sardegna. Cfr. De Gregori, Istoria della Vercellese Letteratura, IV, p. 228. Segue: Andrea Giovannetti, Allocutio eminentissimi, ac reverendissimi D. D. Andreae S. R. Ecclesiae Presbyteri Cardinalis Joannetti ex inclyta Camaldulensium Congregatione Archiepiscopi Bononiensis habita in Templo S. Pudentianae Urbis ad monachos cistercienses Congregationis S. Bernardi VI Kal. Maias, qua die suum titulum solemniter adiit. Augustae Taurinorum, ex Typographia Regia, 1778, pp. 12. Titolo e vignetta incisa entro bordura al frontespizio, una testatina, un capolettera e un finaletto istoriati incisi su rame. Latino
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Bettagno Alessandro
Piranesi. Incisioni - Rami - Legature - Architetture
In-4°, pp. XX, 373, (2), brossura editoriale con sovraccoperta. 483 tavv. in b.n. f.t. Buon esemplare. Seconda edizione di questo catalogo impresso in occasione dei 200 anni dalla morte di Piranesi. Scritti di C. Bertelli, M. Calvesi, M. Catelli-Isola, J. Garms, A. Gonzalez-Palacios, K. Mayer-Haunton, A. Monferini, R. Pane, A. Robinson , M. Tafuri, J. Wilton-Ely , S. Zamboni. Presentazione di Bruno Visentini. A cura della Fondazione Giorgio Cini. Grafica veneta, 2. Italiano
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Gregorovius Ferdinand (Ferdinand Grzegorzewski)
Storia della Città di Roma nel Medio Evo dal secolo V al XVI. Prima traduzione italiana sulla seconda edizione tedesca dell'avv. Renato Manzato
9 volumi in-16° (8 + indice) (185x125mm), pp. XIII, 550; 592; 687; 810; 776; 852; 895; 836; 313; brossura editoriale riquadrata. Presente il raro volume finale di indici, spesso mancante. Restauri ai dorsi di alcuni volumi (brossura posteriore di due volumi non editoriale, ma buon esemplare. Prima edizione italiana di uno dei più celebri classici dell'intera storia della storiografia, fondamentale ricostruzione delle vicende di Roma nei secoli della sua decadenza medievale, di tale importanza da reggere il parallelo (almeno dal punto di vista letterario, se non da quello del rigore storico) con il grande lavoro di Mommsen su Roma antica. Indice: Libro primo. Dall'incominciamento del secolo quinto alla caduta dell'Impero Occidentale nell'anno 476 - Libro secondo. Dall'incominciamento del regno di Odoacre alla erezione dell'Esarcato di Ravenna nell'anno 568 - Libro terzo. Dal principio del Governo degli Esarchi all'incominciamento del secolo ottavo - Libro quarto. Dal pontificato di Gregorio II nell'anno 715 alla incoronazione di Carlo Imperatore nell'anno 800 - Libro quinto. La città di Roma durante l'età dei Carolingi, fino all'anno 900 - Libro sesto. Storia della città di Roma nel secolo decimo - Libro settimo. Storia della città di Roma nel secolo undecimo - Libro ottavo. Storia della città di Roma nel secolo duodecimo - Libro nono. Storia della città di Roma nel secolo decimoterzo, dal reggimento di Innocenzo III all'anno 1260 - Libro decimo. Storia della città di Roma dall'anno 1260 al 1305 - Libro undecimo. Storia della città di Roma nel secolo decimoquarto, dall'anno 1305 al 1354 - Libro duodecimo. Storia della città di Roma dall'anno 1355 al 1420 - Libro decimoterzo. Storia della città di Roma nel secolo decimoquinto - Libro decimoquarto. Storia della città di Roma nei primi trent'anni del secolo decimosesto. L'opera fu pubblicata nell'originale tedesco fra il 1859 e il 1873 ed è fondata su un immane mole di documenti di prima mano. Nuova Collezione di Opere Storiche, XX. Italiano
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Montanari Tommaso
Dopo venti secoli. Dal Rodano in Italia
In-8°, pp. XXV, 153, (16) di elenco delle altre pubblicazioni del Montanari sullo stesso argomento e di indici, brossura editoriale. 16 disegni e schizzi in b.n. n.t. o a p. pag.; all'antiporta, schizzo in b.n. del valico d'Annibale veduto dall'Italia. Ombre alla brossura, ma buon esemplare. Studio sulla calata in Italia di Annibale e sull'ubicazione del punto esatto in cui egli dovette valicare le Alpi, in base ai racconti di Tito Livio e di Polibio. Italiano
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Petrai Giuseppe (curatore)
Pasquino e Marforio. Satire ed epigrammi. Con prefazione e note di Giuseppe Petrai
In-16°, pp. 120, brossura editoriale rosa illustrata xilograficamente. Un restauro al dorso, ma ottimo stato. Raccolta di pasquinate composte nell'arco di varî secoli. Biblioteca Umoristica. Italiano
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Bellono Edoardo
Il Senato Romano. Cenni storici
In-16°, pp. 23, brossura verde posteriore con alette e titolo su tassello cartaceo al piatto. Dedica autografa dell'autore "all'Ill.mo Sig. Cav.r Prof. Tonello". Buon esemplare. Estratto dal "Museo", n. 5, 6, 8, 11 e 12. Cenni storici sull'istituzione senatoria nell'antica Roma. Italiano
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Ludovico Domenico
La battaglia di Canne
In-4°, pp. 80, brossura editoriale figurata. 44 tavv. f.t. Ottimo stato. Ricostruzione storica, militare e topografica della disfatta romana a Canne e delle fasi salienti delle Guerre Puniche. Italiano
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Quadri artistici delle Gallerie di Roma
In-4° oblungo, un foglio di frontespizio con elenco delle illustrazioni e ff. 36 impressi al solo recto con riproduzioni in b.n. di dipinti serbati in pinacoteche, musei e chiese romane, brossura editoriale con illustrazione policroma entro ricchi fregi ornamentali in oro a rilievo e in policromia. Legacci laterali. Perfetto stato. Italiano
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Goidanich Pier Gabriele
Rapporti culturali e linguistici tra Roma e gli Italici. Origine antica della cultura in Roma. L'iscrizione arcaica del Foro Romano e il suo ambiente archeologico. Suo valore giuridico
In-8°, pp. (4), 317-501, brossura originale. 29 figure n.t., 11 tavv. f.t. (anche ripiegate). Ottima copia intonsa. Estratto dagli "Atti della Reale Accademia d'Italia", Memorie della Classe di Scienze Morali e Storiche, serie VII, volume III, fascicolo 7. Italiano
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Du Choul Guillaume
Discorso della religione antica de Romani, insieme un'altro Discorso della Castrametatione, et disciplina militare, Bagni, et essercitij antichi di detti Romani, composti in Franzese dal s. Guglielmo Choul, gentilhuomo lionese, & Bagly delle Montagne del Delfinato, et tradotti in toscano da m. Gabriel Simeoni fiorentino. Illustrati di medaglie & figure, tirate de i marmi antichi, quali si trouano a Roma, & nella Francia
+2 parti con autonomo frontespizio e autonoma paginazione in un vol. in-4° antico (242x169mm), pp. 296, (8) di indice delle medaglie e dei ritratti; (8), 145, (7); legatura settecentesca p. pergamena rigida con titolo e decori ornamentali in oro al dorso. Tagli marmorizzati. Imprese tipografiche in xilografia ai frontespizi con aquila appollaiata su un globo poggiato su una colonna e affiancata da due serpenti con le code fra loro intrecciate, il tutto entro bordura con putti, festoni, cornucopie. Al verso di due frontespizi, xilografia a p. pag. con le armi nobiliari del Du Choul entro bordura architettonica e motto "Honor sine honore beatus". Dedica a stampa dell'editore a Caterina de' Medici alla prima parte e del traduttore Gabriele Simeoni a Gian Giordano Orsini alla seconda, testatine e capilettera ornati o istoriati incisi su legno. Centinaia di incisioni xilografiche n.t. o f.t. di Pierre Eskirch (secondo l'attibuzione del Baudrier) raffiguranti medaglie e monete romane e, nella seconda parte, soldati romani, operazioni militari, accampamenti e fortificazioni, bagni termali, ecc. Di grande ricchezza e bellezza l'iconografia numismatica presente nell'opera. Una tavola ripiegata in fine con "Figura del campo de Romani". Firma di possesso settecentesca del sacerdote Cherubino Besozzi, abate del monastero olivetano di Pavia, deceduto nel 1773 e autore di un'opera sulle costituzioni olivetane tuttora inedita. Altra firma antica in parte cassata al primo frontespizio. Altra firma primonovecentesca al risguardo posteriore. Sparsi aloni di lieve entità. Buon esemplare. Reimpressione della traduzione italiana di queste rilevanti scritture dello studioso lionese, composte su committenza di Francesco I, sulle credenze religiose romane, la monetazione, l'ordinamento militare e le fortificazioni, i bagni e le terme, i giochi e le attività sportive nella Roma antica (Discours sur la castramétation et discipline militaire des Romains, Des bains et antiques exercitations greques et romaines, Discours de la religion des anciens Romains). L'autore si appoggia alle antiche fonti storiche romane integrandole con i ritrovati successivi dell'archeologia, della numismatica e dell'epigrafia e fondandosi in buona parte sulla sua eccezionale raccolta privata. L'edizione originale in lingua francese è del 1559, seguita, nello stesso anno, dalla traduzione italiana del Simeoni qui ristampata avvalendosi dei medesimi legni. Il Du Choul, nato a Lione verso il 1496, morto nella sua città nel 1560, fu Consigliere del Re Enrico II, Presidente delle montagne del Delfinato ed antiquario, grande conoscitore e raccoglitore di medaglie e monete antiche, nonché figura di spicco della cerchia umanistica lionese. Cfr. (diverse edizioni in lingua italiana e francese ): Brunet, II, 858. Graesse, II, 441. STC Italian, p. 228. Cicognara, 3668. Cockle, 702. NUC, vol.150, p.221. Olschki, Choix, 1836: "Livre rare, dont le principal merite consiste dans les excellents figures, dessinees assez librement apres les medailles, bas reliefs, statues etc. de lantiquite romaine". Cfr. Baudrier, IX, pp. 257-259 e sgg. Harvard Mortimer (French), 181. Sul Du Choul, Dictionnaire de Biographie francaise, XI, p. 1256. Sull'opera, Félix Bourriot, Un ouvrage lyonnais de la Renaissance: Discours de la religion des anciens Romains par Guillaume du Choul, Lyon, 1556, in Revue du Nord, t. 66, nn. 261-262, aprile-settembre 1984, pp. 653-675. Italiano
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La sede del Senato del Regno alla fine della XXIX legislatura
Italiano
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Dandolo Tullio
Roma Pagana
8 parti in 3 voll. in-8°, pp. (4), XX + 10 (con autonoma numerazione e autonomo frontespizio) di "Lettera di S. S. Papa Pio IX al Conte Tullio Dandolo in approvazione de' suoi studii su Roma cristiana e dei suoi Ricordi" + 226; (2), 98, (2); 151; 142, (2); (2), 138; (2), 133; (2), 112; 78, (2); legatura del tempo m. tela verde cupo e angoli con titolo e tomaisons in oro ai dorsi (nelle tomaisons sono indicate per errore del legatore solo 6 parti, ma l'opera è completa di ogni sua parte). Piatti marmorizzati. Ritratto litografico del Dandolo inciso dal Venanzi all'antiporta del primo vol. ("Anzitutto sono cattolico ed italiano" è la frase dello scrittore varesino posta in calce al ritratto). Alcune firme del tempo. Fioriture fisiologiche. Buon esemplare. Prima edizione. Ampia ricognizione sulla storia e la cultura di Roma antica. Il Dandolo discorre con farraginosa dottrina ma non senza giudizi acuti e penetranti della storia romana dalla fondazione sino a Diocleziano, dei monumenti e delle infrastrutture di Roma antica, del diritto romano, delle prosapie illustri, della vita economica, dell'agricoltura, del costume, della condizione femminile, degli schiavi, dei conviti, dell'architettura, della filosofia romana dall'epoca preciceroniana a Giuliano l'Apostata, della storia della letteratura latina dalle origini a sino ad Ausonio e alla decadenza delle lettere romane. Tullio Dandolo (Varese, 1801-Urbino, 1870) fu prolificissimo scrittore, divulgatore scientifico (fu il primo traduttore italiano di Lavoisier), imprenditore agricolo, fervido patriota e padre dei due famosi fratelli Emilio ed Enrico, eroi del Risorgimento. La sua eclettica bibliografia spazia dalla storia alla religione all'economia. Egli pubblicò inoltre numerose opere storico-descrittive sulla Svizzera: Saggio di lettere sulla Svizzera. Il Cantone de’ Grigioni (1829), La Svizzera considerata nelle sue vaghezze pittoresche, nella storia, nelle leggi e ne’ costumi (1829-34), Prospetto della Svizzera (1832), Viaggio nella Svizzera Orientale (1836), Il Medio Evo elvetico (1844), La Svizzera pittoresca (1846), Guida Storica, poetica e pittoresca per la Svizzera (1857). "Non privo di senso storico nel giudicare e di fantasia rappresentativa, il Dandolo tese a ricomporre in un quadro ricco di riferimenti e d'immagini il frastagliato svolgersi degli eventi descritti, da un lato adattando (in uno stile ora aulico, ora facile e popolare) l'erudizione alla comune intelligenza del lettore, dall'altro lasciando talora nei suoi scritti un qualcosa di approssimativo e d'incompiuto e dando al racconto storico l'apparenza di romanzo." (Renato Giusti in D.B.I., XXXII, 1986). Italiano
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Ciccotti Ettore
Il tramonto della schiavitù nel mondo antico. Edizione anastatica
In-8°, pp. XI, 448, (10), legatura editoriale p. pelle con titolo in oro su tassello al dorso. Una firma. Ottimo stato. Ristampa anastatica, con introduzione di Corrado Barbagallo, di questo fondamentale studio storico, apparso nella sola prima parte nel 1897 e poi, in forma completa, nel 1899. "..Della schiavitù e della guerra il Ciccotti volle dare spiegazioni meramente "materialistiche" o di "materialismo storico", individuandole come diretta conseguenza dell'insufficiente sviluppo delle forze produttive, e negando perciò che al tramonto della schiavitù avesse in alcuna rilevante fnisura contribuito il cristianesimo (donde una tenace polemica con P. Allard) e che le maggiori guerre del mondo antico, ad esempio la rivolta ionica, anche nascessero da elementi ideali o ideologici (donde la polemica fierissima impegnata da G. De Sanctis contro il Ciccotti.." (Piero Treves in D.B.I., XXV, 1981). Studia Historica, 78. Italiano
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Ferrero Ermanno
Dei Libertini. Dissertazione presentata per la laurea in giurisprudenza nella R. Università di Torino e dalla Commissione esaminatrice dichiarata meritevole della stampa (2 agosto 1876)
In-8°, pp. XII, 144, (2), brossura editoriale (con gore ed ampi restauri). Copia da studio. Studio storico-giuridico sui liberti nell'antica Roma, dalle origini della città sino agli Imperatori cristiani. Ermanno Ferrero (Torino, 1855-Castagnole Piemonte, 1906) fu professore straordinario di archeologia nell'Università di Torino e socio dell'Accademia delle Scienze di Torino. "Fece a Torino tutti gli studi medi, quindi iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza di quell'università, dove si laureò il 3 apr. 1876. La dissertazione sui libertini, cui la facoltà decretò, con la lode accademica, la dignità di stampa, fu il suo primo libro (Dei libertini, Torino 1877), e valse al F. l'aggregazione (novembre 1878) alla facoltà di lettere e, ancor prima (5 giugno 1878), la nomina a socio nazionale dell'Accademia delle scienze. Furono l'ambito e l'area d'ogni sua successiva attività scientifica." (Piero Treves in D.B.I., XLVII, 1997). Italiano
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Innes Miller J.
Roma e la via delle spezie. Dal 29 a. C. al 641 d. C. Traduzione di Antonio Rebecchi
In-8°, pp. XVIII, (2), 311, (11), brossura editoriale. Sovraccoperta figurata. 9 carte geografiche n.t., 9 illustrazioni fotografiche f.t. Ottimo stato (qualche minima fioritura alla sovraccoperta). Prima edizione italiana. "In queste pagine, che saldano gli itinerari di Alessandro Magno a quelli delle Mille e una Notte, si apre davanti ai nostri occhi il panorama insospettabile di un'unità economica e culturale nel mondo antico". Saggi, 536. Italiano
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Mazzolani Storoni Lidia
L'idea di città nel mondo romano
In-8° (23x15 cm), brossura editoriale con titoli al dorso e al piatto anteriore. Pp X, (2), 230, (2). Ottimo esemplare. Studio sulla politica estera dell'impero romano sempre in tensione tra l'universalismo delle classi intellettuali e l'isolazionismo dei conservatori, ovvero tra la Città-stato e l'ecumenismo. Italiano
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Mengotti Francesco
Del commercio dei Romani ed il Colbertismo. Memorie due. Edizione undecima
In-16°, pp. (8), 343, brossura editoriale color arancio con titolo a stampa entro bordura ornamentale con fregi accantonati. Vignetta incisa al titolo. In barbe, con qualche usuale fioritura e qualche minimo restauro alla brossura. Riedizione nella "Biblioteca scelta" del Silvestri (vol. 224) dei noti saggio del Mengotti (Fonzaso, 1749-Milano, 1830), apparso per la prima volta nel 1787, sulla storia del commercio nella Roma antica e sul colbertismo e il liberismo economico ed agricolo. La prima dissertazione discorre estesamente del commercio romano dalla fondazione dell'Urbe a Costantino, con cenni sulla navigazione, gli aromi e gli unguenti, le gemme e le perle, le sete e le tele dell'India, l'avorio, l'ambra, l'oro e l'argento, i tributi e le imposte, ecc. La seconda memoria discorre secondo un'angolazione rigorosamente liberoscambista della ricchezza delle nazioni, della concorrenza, delle manifatture, dei prodotti agricoli, dell'esportazione delle materie prime, dell'origine delle dottrine colbertiste. "Nella dissertazione sul "Commercio dei Romani..." il Mengotti attaccò duramente il culto della grandezza dei Romani, accusati di avere, con le loro conquiste, inaridito il commercio dei popoli soggiogati" (Diz. Letter. Laterza, III, p. 580). L'opera fu premiata dall'Académie Française des Inscriptions, mentre la memoria sul Colbertismo venne premiata dai Gergofili. Il Mengotti fu economista, erudito, scienziato, Senatore del Regno Italico su nomina di Napoleone e Primo Consigliere di Governo a Venezia nel 1818-1825, nonché Vicepresidente della Commissione delle Finanze a Milano nel 1819. Oltre alle sue opere economiche, si ricorda di lui un importante trattato di idraulica, "Idraulica e fisica sperimentale" (1810-12). Cfr. (altre edizioni): Einaudi, 3835 e sgg. Goldsmiths-Kress, 13422.18. Cfr. Anna Maria Ratti in Encicl. Italiana, XXII, 856.
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Nisco Niccola [sic]
La difesa di Venezia e di Roma. Capitoli due
In-8°, pp. 174, legatura coeva m. pelle marrone con titolo e filetti in oro al dorso. Piatti in cartone marmorizzato. Qualche ingiallitura lieve. L'opera è estratta dalla "Storia civile del Regno d'Italia" del Nisco, e si riferisce unicamente agli eventi risorgimentali a Venezia e Roma, con speciale attenzione ai fatti bellici. Bertarelli, 4548.
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Soave Francesco
Mitologia ossia esposizione delle favole e descrizione dei riti religiosi dei gentili delle loro feste e loro giuochi coll'aggiunta di un transunto delle Metamorfosi d'Ovidio. Opera postuma ad uso delle Scuole d'Italia
In-16°, pp. 160 + (4) di catalogo di libri impressi dallo stesso editore, cartonatura posteriore in marmorizzatura caillouté. Bella copia in barbe. Reimpressione torinese del fortunatissimo compendio di mitologia classica del padre Soave (Lugano, 1743-Pavia, 1806), il noto filosofo sensista che fu fra l'altro maestro del Manzoni, che sempre serbò per lui un'affettuosa deferenza (le venature giansenistiche del pensiero religioso del Soave non furono forse senza influenza sul Manzoni stesso). Italiano
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Tacito Publio Cornelio
Le Storie - La Germania - La Vita d'Agricola e Della perduta eloquenza volgarizzate da Bernardo Davanzati con note di Enrico Bindi e di Eugenio Camerini e con interpretazioni di Adriano Politi e di J. L. Burnouf
In-16°, pp. 286, (2), legatura coeva m. pelle con titolo in oro al dorso. Ampi indici in fine. Ottimo stato. La traduzione del Davanzati (Firenze, 1529-ivi, 1606)., "la più meravigliosa che sia mai stata fatta" (Foscolo), rende egregiamente, seppure in uno stile denso di arcaismi e fiorentinismi, l'estrema concisione e secchezza del testo tacitiano, talora reso ancora più stringato dell'originale. Italiano
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Tommasini Oreste
Il Diario di Stefano Infessura. Studio preparatorio alla nuova edizione di esso
In-8°, pp. 164, brossura editoriale con emblema della Società Romana di storia patria e dedica autografa del Tommasini ad Antonio Manno. Un albero genealogico f.t. Bell'esemplare in barbe ed in parte intonso. Prima edizione in volume a sé, estratto dall'"Archivio della R. Società Romana di storia patria", XI. Lo studio prelude all'edizione critica del Diario che il Tommasini stesso pubblicò, l'anno seguente, nelle Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo], V. Italiano
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Torretti Sauveur [Salvatore]
Manuel de lecture contenant l'abrégé de l'histoire sacrée et celui de l'histoire romaine dans lesquels sont indiqués avec clarté et précision les mots qui s'unissent entr'eux, et les lettres qui ne doivent point être proférées, d'après les regles...
In-16°, pp. X, (2), 194, (2) di elenco dei libri venduti al tempo presso il libraio milanese Lorenzo Sonzogno, cartonatura marmorizzata coeva. Qualche abituale fioritura. Compendio di storia sacra e di storia romana ad uso della gioventù.
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Valerio Massimo
Opere tradotte da Giorgio Dati con illustrazioni del nobile abate Pietro Canal professore di belle lettere nel Ginnasio di Santa Catterina di Venezia
In-8°, pp. (7), colonne 807-2230 [la numerazione è per colonne invece che per pagine ed è continua rispetto al precedente volume della collana], brossura posteriore (l'edizione si presenta qui ricopertinata dal Paravia di Torino molti decenni dopo). Duplice frontespizio, latino e italiano; testo su due colonne, sempre latino e italiano. Alcuni aloni e tracce d'uso. Una mancanza alla prima carta bianca. In barbe. L'opera di Valerio Massimo ebbe straordinaria fortuna, sia presso gli antichi che in età medievale, e fu utilizzata tra gli altri da Plinio, Plutarco, Frontino, Gellio, Lattanzio e compendiata da Giulio Paride, da Ianuario Nepoziano, da Lupo di Ferrières; sul suo modello Petrarca compose i "Rerum memorandarum libri". Biblioteca degli scrittori latini col testo a fronte. Plurilingue
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Valerio Massimo
Valerii Maximi Factorum Dictorumque Memorabilium Libri Novem cum varietate lectionis nitisque perpetuis et indicibus copiosis editi a Ioanne Kappio
In-8° (210x125mm), pp. (34), 632, (84) di indici, legatura ottocentesca m. pelle marrone e angoli con dorso a nervetti (titolo perduto sul tassello). Vignetta con ritratto di Augusto al titolo. Ottimo stato (lievi e uniformi bruniture). Ex-libris nobiliare ottocentesco di George Cornewall Lewis (Londra, 1806-ivi, 1863), celebre statista e letterato che fu Cancelliere dello Scacchiere sotto Palmerston ed ebbe parte determinante nel mancato intervento militare dell'Inghilterra nella Guerra di Secessione. "Studiò le condizioni delle classi povere in Irlanda (1833) e preparò un rapporto sulle condizioni e le leggi dell'isola di Malta (1836); dal 1852 al 1855 fu direttore della Edinburgh Review, su cui pubblicò importanti scritti di politica e di storia antica, questi ultimi in polemica con B. G. Niebuhr. Fu membro della commissione per lo studio della legge sui poveri (1839-47); deputato liberale (1847-52), ministro delle Finanze (1850), cancelliere dello Scacchiere con Palmerston (1855), ministro della Guerra (1861)." (Enciclopedia Treccani). Settecentina di Lipsia curata e annotata da Johann Christian Kapp di questa raccolta di exempla storici attinti soprattutto a Cicerone, Sallustio e Livio. L'opera di Valerio Massimo ebbe straordinaria fortuna, sia presso gli antichi che in età medievale, e fu utilizzata tra gli altri da Plinio, Plutarco, Frontino, Gellio, Lattanzio e compendiata da Giulio Paride, da Ianuario Nepoziano, da Lupo di Ferrières; sul suo modello Petrarca compose i "Rerum memorandarum libri". Latino
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Velleio Patercolo Caio
Caii Velleii Paterculi quae exstant omnia opera. Qualem omni parte illustratum publicavit David Ruhnkenius cui selectas variorum interpretum notas Krausii excursus cum duobus locupletissimis indicibus et novis adnotationibus subjunxit N. E. Lemaire
In-8°, pp. (8), LXXVI, 680, legatura coeva p. pelle con super libros in oro al piatto del Collège Louis Le Grand di Parigi entro bordura perimetrale dorata. Titolo, filetti e fregi in oro su dorso liscio, tagli a spruzzo, sguardie marmorizzate. Ampio indice finale. Etichette a stampa con integrazioni manoscritte di conferimento del volume in premio scolastico. Perfetto stato. Nitida edizione nella "Bibliotheca Classica Latina" dell'opera omnia di Velleio Patercolo (19 a. C.-31 d.C. ca), i cui due libri di "Historiae", dedicati al console Vinicio, costituiscono un'utilissima fonte di notizie dalla fondazione dell'urbe al 30 d. C. "L'epitome velleiana, in cui lo scrittore, conforme al metodo degli annalisti, tratta più brevemente ciò che concerne i tempi remoti, non è arida, ma costituisce una sintetica storia della civiltà, poiché in essa hanno il loro posto alcuni quadri d'ambiente, un'interessante sinossi della colonizzazione romana, frequenti accenni alle opere pubbliche, e specialmente notizie letterarie che costituiscono la parte più originale della storiografia velleiana. Dal punto di vista artistico sono degni di segnalazione figure di personaggi maschili e femminili, ritratti comparativi, e alcune descrizioni vive e colorite. Tiene poi un posto eminente negli scritti del nostro autore lo spirito militare, che è perfettamente consono alle qualità che il nostro storico ha ereditate dagli avi e alla vita da lui condotta." (Ezio Bolaffi in Enciclopedia Italiana, 1937). Latino
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Vico Enea
Augustarum Imagines aereis formis expressae: Vitae quoque earundem breviter enarratae, Signorum etiam quae
In-4° (215x175mm), pp. (16), 192, (4), legatura coeva p. pergamena rigida con unghie e titolo in oro su tassello al dorso. Tagli colorati a spruzzo. Frontespizio inciso in calcografia con un motivi ispirati alla tradizione figurativa dell'arte romana. Dedica a stampa del Du Val ad Antoine de Lomenie, consigliere del Re di Francia. Testatine e capilettera ornati xilograficamente. 63 tavv. incise su rame a piena pagina, di pretto gusto manierista, con ritratti di imperatrici romane e di membri femminili della famiglia imperiale. Numerose riproduzioni n.t. di monete romane di età imperiale. In fine, elenco degli imperatori romani e privilegio di stampa; explicit tipografico al colophon. Al contropiatto, etichetta della Taylor Institution con certificazione di dono alla stessa da parte di Robert Finch del Balliol College di Oxford e timbro di alienazione da tale raccolta; il donatore, il reverendo Robert Finch (Londra, 1783-Roma, 1830) fu noto studioso di antichità e di archeologia, amico di Shelley, grande collezionista di libri e di opere d'arte antica. Nota di possesso in data 1758 al contropiatto. Bruniture e arrossature sparse, aloni al margine inferiore di numerose cc., ma buon esemplare nel complesso. Pregevole edizione seicentesca parigina della versione latina delle "Immagini delle donne Auguste" (Venezia, 1557) di Enea Vico (Parma, 1523-Ferrara, 1567) reimpresse con svariate modifiche per le cure del Du Val. Cfr. (edizioni cinquecentesche): Mortimer, 533. Brunet, V, 1175. Adams, V634. Cicognara, 3058. Borroni, 1954, II/VI, n. 13.583/3. Olschki, 5458 e passim. Bartsch, 257-319 e 321: "Toutes ces pièces sont gravées avec le plus grand soin, et peuvent être comptées parmi les plus belles choses qu'Enée Vico nous a laissées en gravure". Renouard, p. 176. Guilmard, p. 289.
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Claudio Foti
Defixiones. Le tavolette magiche nell'antica Roma
Questo saggio passa in rassegna aspetti poco noti al grande pubblico della magia nel periodo greco-romano avvalendosi di testi scritti, in un arco di tempo che va dal 776 a.C. fino alla fine dell'Impero Romano (476 d.C). Ma cosa si intende per magia? La definizione in se stessa è più problematica di quanto si pensi e spesso sono necessarie decine di pagine di speculazioni filosofiche solo per introdurre l'argomento. È fondamentale che un testo che si rivolga a non studiosi della materia e persino a profani della stessa, riesca a sintetizzare i temi trattati, senza alcun dogma, permettendo così al lettore di elaborare la sua idea personale. Dobbiamo però partire da un assunto spesso ignorato o dato per scontato: la magia antica basava i suoi riti richiamando forze ed entità per lo più malevole. Esse ne costituivano il fulcro, senza cui i riti non potevano essere attuati. Tale pratica troverà la sua massima espressione attraverso l'utilizzazione delle Tavolette Maledette. Nel libro, dapprima analizzeremo l'aspetto magico di Roma, i riti e le superstizioni, poi andremo a scoprire chi erano gli stregoni e le streghe dell'epoca nonché le leggi promulgate per arrestare il fenomeno magico a livello sociale. Successivamente ci inoltreremo nell'affascinante e poco conosciuto campo delle Defixiones. Queste saranno affrontate e sviscerate attraverso vari criteri, tra cui il materiale di costruzione, la provenienza geografica e il tipo di magia. Autori: Claudio Foti.
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Claudio Foti
I sette talismani di Roma antica
Nell’antica Roma ai tempi in cui il Tevere era ancora giovane si mormorava dell’esistenza di sette oggetti: i Pignora Imperii. Oggetti totemici che la proteggevano e la difendevano da sempre, che da sempre vegliavano sulla sua superiorità che andava espandendosi in tutto il mondo conosciuto. Pignora Imperii dunque, ma cosa si cela dietro questo bizzarro nome? Roma aveva veramente sette talismani che la proteggevano o si tratta solo di leggende arcaiche? Come erano fatti e quale era la storia di questi oggetti magici? Da dove venivano e come e quando sono arrivati nella Città Eterna? In questo libro scoprirete le risposte che sembrano così difficili da trovare e conoscerete la storia poco nota, ma tremendamente importante di questi oggetti fatali che avevano il compito di proteggere la città di Remo e Romolo. Le leggendarie gesta di Numa Pompilio e dell’Ancile, l’invincibile Quadriga dei Veienti, il regale Scettro di Priamo, il famoso Ago di Cibele, le preziose Ceneri di Oreste, la Veste di Iliona e il misterioso Palladio torneranno alla vita. Autori: Claudio Foti.
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Pascal Carlo; Flecchia P. (cur.)
L'incendio di Roma e i primi Cristiani
br. Fu davvero l'imperatore Nerone a incendiare Roma? Il filologo classico Carlo Pascal (1866-1926) lo mette in dubbio in questo intrigante e documentato libro che ha già fatto scandalo. Fuori dalle librerie da molti anni, questa edizione rende di nuovo disponibile un racconto denso di aneddoti e forte di prove. Con le cronache del tempo sotto mano, ecco emergere il profilo dei veri colpevoli: furono i cristiani gli attori della più grande e abominevole congiura incendiaria di tutti i tempi. Per gli appassionati della storia raccontata in presa diretta è un libro fondamentale, ma soprattutto godibile nel suo stile investigativo. Capace di penetrare i racconti e i luoghi comuni, Pascal mostra il potere di una vecchia scienza a torto considerata neutrale. La filologia può restituirci una storia che scende dal piedistallo per tornare viva e continuare ad appassionare.
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Gnoli T. (cur.); Muccioli F. (cur.)
Incontri tra culture nell'oriente ellenistico e romano. Atti del Convegno (Ravenna, marzo 2005)
brossura Si pubblicano gli atti di un Convegno che si è tenuto nel marzo 2005 presso il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali (Ravenna). In quella sede studiosi italiani dell'Oriente mediterraneo, provenienti da diverse Università (Bologna, Milano "Cattolica", Pisa e Roma 1) e con differenti metodologie di ricerca, si sono confrontati sui temi dei contatti culturali, in senso lato (compresi gli aspetti economici), e sui processi di acculturazione nel lungo periodo, dalla Grecia classica alla Tarda antichità. I singoli contributi, redatti con il preciso intento di abbinare rigore scientifico a chiarezza espositiva, offrono una viva testimonianza della varietà di approccio e di tematiche affrontate.
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Maranesi Alessandro
Vincere la memoria, costruire il potere. Costantino, i Retori, la lode dell'autorità e l'autorità della lode
br. Nella complicata situazione in cui si era trovato l'Impero romano dopo l'abdicazione di Diocleziano nel 305 d.C., chiunque avesse voluto tornare a esercitare un potere stabile e duraturo aveva bisogno di essere riconosciuto come il leader indiscusso. Per raggiungere il potere in un'epoca di vorticose trasformazioni e di lotte tra diverse fazioni e aree sottoposte al dominio di Roma non bastava la supremazia militare e serviva qualcosa in più di una rappresentazione vincente della propria persona e delle proprie gesta. Ne servivano almeno due. È quello che è riuscito a Costantino, le cui qualità e virtù cambiavano e si adattavano a seconda del pubblico cui era presentata la sua immagine pubblica. Anche per questo motivo egli fu la figura di riferimento dell'Impero per una parte consistente del IV secolo d.C. Ma chi decideva come rappresentare un imperatore in epoca tardoantica? Chi erano i choice-architects del mondo costantiniano? E come gestire quella rivoluzionaria negazione della tradizione romana che passa sotto il nome di conversione di Costantino? Questo libro racconta come per costruire un nuovo potere sia necessario, soprattutto, vincere la memoria.
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Harris Eve; Harris John R.
The oriental cults in roman britain
ill., br.
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Arbia Hilali
Armée et religion dans le monde romain. La Legio Tertia Augusta en Afrique
Autori: Arbia Hilali.
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Autori vari
Storia di Roma. L'età tardoantica
I presenti due volumi della "Storia di Roma" nell'età tardoantica vogliono essere un punto di partenza per chi si accosta per la prima volta alla conoscenza della materia. L'obiettivo non può certo essere quello di rispondere a tutte le domande che un periodo così complesso pone, bensì quello di spingere il lettore ad andare oltre, approfondendo i temi posti dai vari contributi, nel tentativo di raccontare l'esperienza di un mondo che non si esaurisce, ma si trasforma nei suoi connotati geografici, negli aspetti istituzionali, nei rapporti con l'altro', nelle prospettive culturali, nelle posizioni religiose; mentre l'uomo che lo vive ne rimane, come sempre, il fulcro, protagonista e quindi artefice del cambiamento. Il mondo tardoantico non è solo il periodo finale della cultura classica, ma anche il momento iniziale di una nuova era. Curatori: L. De Salvo, C. Neri.
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Rosalba Arcuri
Moderatio. Problematiche economiche e dinamiche sociali nel principato di Tiberio
L'indagine si propone di gettare nuova luce sul periodo post-augusteo, età durante la quale il lungo principato di Tiberio mostra, dal punto di vista istituzionale, un'accentuazione della dicotomia tra il princeps e la nobilitas, nonché la stabilizzazione della forma di governo iniziatasi con Augusto. Più che gli aspetti strettamente politici ed evenemenziali, il libro analizza forme economiche e dinamiche sociali emerse all'indagine come peculiarità di questo ventennio di storia alto-imperiale: l'economia senatoria, che solo in un'ottica riduttiva sembra potersi ricondurre all'ostentazione del luxus, ma che ad un'analisi più profonda rivela un delicato equilibrio tra ideologia conservatrice e razionalità ordinatrice; la dialettica produzione-mercato, che dagli anni venti del I sec. d.C. vede affiorare tracce di squilibri che interessarono soprattutto la Penisola; il prelievo delle risorse e il sistema fiscale in genere, in cui si evidenziano persistenze augustee e innovazioni, preludi ad una burocrazia più articolata sotto i successori; i fenomeni monetari in Italia e nelle province, indizi di un alto livello di monetarizzazione della società romana nel suo complesso; infine, i riflessi di tali dinamiche in alcune realtà provinciali, le cui peculiari fisionomie socio-economiche svelano, tra le pieghe di vicende storiche particolari (Africa, Egitto, Giudea), l'integrazione, pur nella diversità, al sistema imperiale romano. Autori: Rosalba Arcuri.
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Filippo Cassola
Storia di Roma dalle origini a Cesare
Questo manuale presenta una rapida sintesi della storia romana dalle origini alla fi ne della repubblica, fondata sui risultati delle ricerche più recenti, che da una parte confermano, nelle linee generali, l’attendibilità della tradizione classica — spesso a torto sottovalutata dalla critica moderna —, dall’altra offrono nuovi dati e suggeriscono nuovi criteri d’interpretazione. Nel seguire il graduale affermarsi di Roma come città dominante (nel Lazio, in Italia e infine in tutto il mondo mediterraneo), l’autore mostra che non si trattò di un processo lineare e unitario e mette in luce i profondi contrasti d’interessi, di programmi e di metodi che esistevano all’interno della società romana e in particolare nella sua classe dirigente. Autori: Filippo Cassola.
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Ferdinando Castagnoli
Roma antica. Profilo urbanistico
Questo agile manuale ci sollecita, attraverso la storia dello sviluppo urbanistico della città dalle origini alla fine dell'Impero, a ricercare quanto ci resta dell'antica Roma. Non solo per trarne godimento artistico, ma anche per coglierne il valore di storico documento e giungere così a una migliore comprensione del tessuto urbanistico della città di oggi. Una precisa presa di coscienza dei modi con cui Roma si è formata e incessantemente trasformata, infatti, è da considerarsi come una via privilegiata e indispensabile per iniziare uno studio storico dell'Urbe. Autori: Ferdinando Castagnoli.
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Raúl González Salinero
Le persecuzioni contro i cristiani nell'impero romano. Approccio critico
Il tema delle persecuzioni è oggetto di interesse scientifico fin dal secolo XIX e ha costituito l'argomento di svariati romanzi e film nel corso del secolo scorso. La storiografia tradizionale, sviluppatasi fondamentalmente in ambiente ecclesiastico, ha contribuito decisamente a sedimentare nell'inconscio collettivo una serie di miti e stereotipi ideologici che, spesso, non corrispondono alla verità storica. A partire dallo studio critico e minuzioso delle fonti antiche - e basandosi sugli apporti più recenti dell'attuale storiografia - l'autore cerca di evidenziare in quest'opera l'origine, le cause, lo sviluppo e il fiasco storico delle persecuzioni contro i cristiani nell'Impero romano. Ne viene fuori una sintesi critica rigorosa che intende svelare il vero significato di questo episodio storico, tanto essenziale nello sviluppo del cristianesimo (articolato in buona parte sul ricordo e sull'esaltazione del sangue sparso dai santi martiri) quanto falsato dall'anchilosata deformità dei miti e delle leggende alle quali ha dato origine. Autori: Raúl González Salinero.
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Luca Montecchio
Terroristi nella storia antica. Atti di terrorismo nell'antichità romana
La parola terrorismo ha origine dal termine latino terror che significa alicui terrorem ferre, propriamente «portare terrore a qualcuno» ma anche «terrorizzare qualcuno». Per parlare di terrorismo servono alcuni presupposti: manifestazioni in atti violenti di distruzione destinate a intimidire e terrorizzare la popolazione, provocando perdite umane e danni materiali; chi agisce – singoli o organizzazioni – non lo fa per interesse personale (vendetta, arricchimento o follia); i membri di un’organizzazione criminale cercano di commettere atti violenti senza essere identificati; l’atto terrorista è, seppur sui generis, di carattere politico dal momento che l’organizzazione pretende di distruggere l’ordine sociale e politico esistente o obbligare il potere a cambiare una decisione presa. È possibile supporre l’esistenza di forme e/o atti di terrorismo in epoca antica? Sì, senza dubbio. Tuttavia si deve evitare di confondere le epoche e di cadere nell’errore di applicare aspetti e caratteri di questioni contemporanee alla storia antica. Nel corso della storia romana annoveriamo vari episodi che possono essere considerati come «atti terroristici». La storiografia, fino a ora, li ha valutati meri «atti di guerra», ma una rilettura è necessaria. Autori: Luca Montecchio.
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Gianluca Blumetti
Cronache di un guatemalteco. Campionato giallorosso 2017/2018
Un campionato di calcio. Una squadra. La Roma. 30 giornate. Cosa si nasconde dietro un pallone? Cosa avviene prima della partita? I calciatori mangiano vegano? E se si, mangiano olio di palma? In questo libro le 38 giornate del campionato 2017/2018 vissute e raccontate dallo sguardo particolare, che potrebbe rivelare dei retroscena atroci, i misteri e i segreti anche del calciatore più corretto. Un libro adatto a chi ama il calcio, e a chi ama i colori giallorossi, ma anche i colori verdi e arancioni. In quest'ultimo caso ci rivolgiamo ai daltonici. Autori: Gianluca Blumetti.
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Franco Di Bella
La donna nella storia e nella società romana. Da Romolo all'età di Nerone
Gli studi sulla donna romana non mancano, anzi sono molto numerosi, quello che manca è un lavoro che unisca in un unico testo gli aspetti fondamentali (giuridici, storici, biografici), e ne tracci uno sviluppo complessivo di lunga durata. Questo libro si propone di andare oltre le trattazioni settoriali o a macchia di leopardo, e fornisce una sintesi storico-sociale ampia e sufficientemente completa, dalle origini all'età neroniana. La prima sezione analizza gli aspetti generali, soprattutto quelli a carattere ideologico e giuridico. Le rimanenti sezioni (in tutto quattro) inseriscono la donna in un contesto diacronico fatto di riferimenti sociali e continui rimandi agli avvenimenti contemporanei. Spesso si parte dalla donna e dalle sue vicende personali per rendere più chiari alcuni momenti della "storia al maschile". Altre volte la "storia al maschile" prevale, ma sullo sfondo aleggia sempre una presenza femminile. In definitiva il libro, dopo la prima sezione, si presenta come una sintesi nella quale presenza femminile e presenza maschile sono complementari e ambedue indispensabili per decifrare la storia romana. Autori: Franco Di Bella.
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Basilio Perri
Livio, storia dei Baccanali
Nel 186 a. C. le autorità romane scatenarono contro i seguaci del culto di Bacco una persecuzione così violenta che non aveva precedenti. Il fatto è sorprendente se si tiene conto che nessuno fu così tollerante in materia religiosa, come lo Stato Romano. La religione romana, infatti, era caratterizzata da un costante universalismo, che la rendeva tollerante verso le altre religioni e al riparo da quelle degenerazioni tipiche delle religioni monoteiste moderne (il fanatismo e l'integralismo). Non è facile capire perché le autorità Romane improvvisamente scatenarono una persecuzione contro gli adepti di un culto religioso. La difficoltà principale è dovuta al fatto che quasi tutte le notizie che noi abbiamo sulla persecuzione, ci vengono fornite da Livio, che dedica dodici capitoli del 39 libro delle sue storie all'affare dei Baccanali. In questo lavoro prima abbiamo riprodotto i vari paragrafi del testo di Livio sui Baccanali e li abbiamo fatti seguire dalla loro traduzione in Italiano. I vari paragrafi sono stati poi seguiti da un commento analitico. Quando è stato ritenuto necessario sono stati aggiunti degli approfondimenti che noi avevamo fatto su argomenti specifici. Il commento è seguito dalle conclusioni che, a nostro parere, si possono trarre dal testo di Livio sui Baccanali. Il lavoro termina con una appendice: Le cause dell'affare dei Baccanali. Si tratta di un saggio in cui si è cercato di capire quello che Livio non ci dice sulle cause dell'affare ma che noi riteniamo sia abbastanza evidente se inquadriamo la persecuzione dei Baccanti nel momento storico e teniamo conto dei fatti accaduti prima e dopo il 186 a. C. L'affare è stato semplicemente uno spregiudicato strumento di lotta politica interna allo Stato Romano. Tale appendice è stata aggiunta perché essa è spesso funzionale alla comprensione del commento del testo di Livio. Autori: Basilio Perri.
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A cura di A. Sorbelli.
Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia. Vol. 22. Roma.
cm. 20,5 x 29,5, 176 pp. Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia Prezzo del volume, se disponibile separatamente (in originale o ristampa). 519 gr. 176 p.
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A cura di A. Sorbelli.
Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia. Vol. 56. Roma.
cm. 20,5 x 29,5, 340 pp. Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia Prezzo del volume, se disponibile separatamente (in originale o ristampa). 996 gr. 340 p.
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A cura di A. Sorbelli.
Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia. Vol. 73. Roma, Sassari.
cm. 20,5 x 29,5, 200 pp. Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia Prezzo del volume, se disponibile separatamente (in originale o ristampa). 592 gr. 200 p.
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A cura di S. Vitale.
Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia. Vol. 76. Roma.
cm. 20,5 x 29,5, 208 pp. Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia Prezzo del volume, se disponibile separatamente (in originale o ristampa). 550 gr. 208 p.
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A cura di Luciano Agostiniani e Paola Bonucci.
Italiano (L?) parlato di Firenze, Perugia e Roma.
cm. 17 x 24, 208 pp. con 8 figg. n.t. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie II: Linguistica Il volume raccoglie le analisi condotte da specialisti di differenti settori della linguistica (fonologico, prosodico, sintattico e pragmatico) sull?italiano parlato di Firenze, Perugia e Roma. Confluiscono dunque, in un unico lavoro, dati e analisi relative a tre variet? linguistiche dell?area mediana che, per omologie di base ? ma anche per le loro peculiarit? ? ? interessante trovare affiancate, e potenzialmente disponibili ad analisi di carattere comparativo su livelli specifici della lingua parlata. The volume gathers the analyses conducted by experts in different linguistic domains (phonological, prosodic, syntactic and pragmatic) on the Italian spoken in Florence, Perugia and Rome. Data and analyses concerning three linguistic varieties of the central area are now gathered in one volume. It is interesting to compare side-by-side varieties that present basic similarities but also peculiarities and are potentially available for comparative analysis on specific levels of the spoken language. 390 gr. 208 p.
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