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‎Aesina divisionis quoad fideicommissum Catharinae Colini. 5 Julii 1805.‎

‎4°, pp.(6); (8); (8); (4); (4); (4), con 6 armi papali xil. alla 1° c. dei 6 aggiornamenti. Memoria legale (in latino con parti in italiano), di una causa, "per la possessionedella Palombara alla Maccarata, e la possessione di S.Lazzao nel piano di Jesi"(I, p.2, 1°parte). Lievi bruniture.‎

‎Aesina praetensae immissionis super reservatis. Pro ill. d. Jo.Baptista Gratia, contra ill. dd.Jacobum et alios Gritiis. Restricti facti et juiris videntibus omnibus dominis.‎

‎Segue: In fine: Aesina praetensae immissionis super reservatis. Pro ill. d.Jacobo et aliis Gritiis, contra d. Jo.Baptistam Gratiam. Restrictus facti et juris in secuda propositione (Roma), Bernabò, 1759.<BR> Segue: In fine: Aesina praetensae immissionis super reservatis. In fine: Pro ill. d.Jacobo et aliis Gritiis, contra d. Jo.Baptistam Gratiam. Restrictus facti et juris in secuda propositione (Roma), Bernabò, 1759.<BR><BR> 3 parti in 1 vol. in-8°gr., pp.(20); (24); (8). Si tratta della memoria legale in latino, con larghe parti in italiano (descrizioni dei beni, testimonianze, etc.) di una complicata causa per l'eredità di Tommaso Colini di Iesi, che, aveva lasciato la moglie Maddalena e la madre Maria Settimia Grazia, usufruttuarie, con la clausole che esse avrebbero potuto disporne dei beni totalmente "a lor arbitrio" e i beni restanti alla loro morte sarebbero passati ai "figli maschi presenti e futuri del sig. Giuseppe Grazii", (I p.3-4). Alla morte della moglie, la madre aveva lasciato erede Giovan Battista Grazia, nipote del fratello e da qui la causa.‎

‎Anconitana donationis.‎

‎8°gr., pp.(8), arma papale xil. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa: nel 1796 Lattanzio Giamaglia donò al fratello Luigi i beni, tenendo i soli "alimenta", consistenti in 11 scudi, "tavola della mensa comune, servitù, 2 stanze, biancheria da tavola e letto, 2 camicie all'anno, 2 pa-ra di sottocalzette, polvere e manteca per la testa". Nel 1800 si sposò, ebbe 2 figli e chiese un au-mento di mensilità, "di assegnarli alla villeggiatura di Polveriggi il solito casino... un letto compito, 2 para di lenzuoli, 2 tovaglie, 6 salviette, un burò, un credenzone, 6 sedie, 12 quadri"(p.5).‎

‎Anconitana executionis contractus.‎

‎8°gr., pp.(4); (2), arma papale xil. ai 2 aggiornamenti. Memoria legale in latino, con piccole parti in italiano, di una causa che inizia: "...Fratres Agios Anconae mercatores restituire debere Josepho Stralla ejusdem civitatis negociatori scuta 1235,57.. pro venditi frumenti pretio..."‎

‎Annuario 1937 XV, Gazzetta dello Sport‎

‎<p>27 cm, brossura editoriale illustrata da Walter Resentera, p. 256,  testo su due colonne, numerose fotografie in nero anche a doppia pagina. Numero dedicato ai Giochi di Berlino della XI Olimpiade nella Germania Nazista, numerosi articoli dedicati alla propaganda politica bellica e coloniale fascista con grande foto di Mussolini a doppia pagina in apertura del volume.  Articoli a firma dei principali giornalisti sportivi dellepoca come Erberto Levi, Bruno Roghi, Rosario Busacca, Attila Camisa, <span>Giovanni Canestrini. Alcune belle pubblicità. </span>Piega alla base della prima copertina, altrimenti esemplare assai ben conservato. </p>‎

‎Avanti il R. Supremo Consiglio di Giustizia sedente a Firenze. Memoria a favore del sig. Luigi Calamai appellante e contro il sig. Gio. della Fonte appellato dalla sentenza proferita dalla R. Ruota civile di prime appellazioni di Firenze, li 5 agosto 1823.‎

‎4°(cm.29), pp.(2) 28. Memoria legale (firmata in calce dai legali, V.Giannini, V.Giunti, L.Gargiolli) della difesa del Calamai, parente del minore Francesco Bosi, nominato tutore dalla madre, contro Della Fonte, nominato tutore dalla Ruota, che non amministrava bene l'eredità del minore.‎

‎Carpensis haereditatis pro d.Ludovico Coccapano adversus d. Ioannem Baptistam Federicium.‎

‎4°, pp.(8), grande impresa xil. al front. con motto "Vexatus toties", capolett. xil. Aloni ai margg. interni. Memoria legale in latino con picc. parti in italiano, di una causa per un'eredità, in cui un erede era "bannito" e poi reintegrato dal duca di Modena, che inizia: "Legavit olim d.Io. Bapt. Coccapaniis Carpensis in ultimis eius tabulis usque de anno 1666, confectis bubulcas triginta terrae cum domo superextante d.Margheritae Guerrae uxori d.Ludovici Coccapanis... in reliquo et toto asse haeredem universalem instituit d. I.Baptistam de Federicijs, cui extra testamentum et ante illius publicationem secreto commisit, quatenus omnem suam haereditatem d.Ludovico praedicto, tunc temporis bannito, quoties reintegratus ad gratiam ser. Ducis restitueret...".‎

‎Cento settimane di viaggi ossia amenità dei viaggi fatti in tutte le parti del mondo‎

‎<p>20 volumi in 10 tomi, 14 cm, ril. in mezza pelle, titolo in oro su tassello ai dorsi, piatti marmorizzati, tagli colorati. Relazioni di viaggi in tutto il mondo, tra l'altro: Il Monte Bianco di A. Dumas. Le ghiacciaie della Svizzera e i vulcani. Viaggio a Londra. La grotta di Samoun. Saggio di scene marittime. Le Bermude e il salto della balena. I prigionieri di Abd-el-Kader o cinque mesi di schiavitù tra gli arabi. Viaggio in Grecia e a Smirne. lettere su Costantinopoli. Le donne turche. Viaggio a Ginevra. Avventure di un marinaio della guardia imperiale nella Russia e nella Lituania. Descrizione di Napoli e le Calabrie. Viaggio in Toscana. Mehemet Ali e l'Egitto. Il corsaro. Gli ultimi due tomi dedicati agli Stati Uniti. Bell'esemplare</p>‎

‎Confutazione dell'ultima informazione fatta dal sig.Mariani in favore del sig. Francesco Mostini rettore della parrocchiale di Roncoceso sopra la differenza d'acque vertente tra esso e il rev. abate e monaci di S.Gio. Evangelista, dinanzi l'ill. Magistrato delle Acque di Modona.‎

‎4°, pp.(11) 1 b. Memoria legale di una causa per l'uso delle acque del canale Valfora per irrigare i campi: il Mariani accusava di malafede i monaci di S.Giovanni Ev. di Parma, che avevano difeso il diritto ricorrendo a antichi atti di infeudazione, partendo da quello del 1435 del march. Niccolò de' Este, l'altro del march.Alfonso Tassone d'Este e i successivi atti dei governatori di Reggio.‎

‎Consultazione nella Senen. Praeten. nullitatis cessionis per il nob. sig. Filippo Sergardi contro la sig. Rosa Macchiavelli.‎

‎4°, pp.16. Arrossam. e aloni. Alcuni numeri mss. alla 1°c. Un tarletto in 1 o 2 lettere in ogni c. Memoria legale di una causa per 0 alcuni terreni, per i quali il "governo della Provincia inf. di Siena" stabilì "tra il nob.Filippo Sergardi, il già don Pietro Moronie e la s.Rosa Macchiavelli di lui cugina, che detto Moroni agente del patrimonio Macchiavelli, per mantenimento del bestiame.., dovesse acquistare una delle bandite della com.di Montorgiali ... denominata Fossa Lombarda..." .‎

‎Decisio in causa Mutinen. Maioratus, seu primoge-niturae nobilium de Coccapanis. 5 octobris 1656.‎

‎4°, pp.(11) 1 b., bel front. con cornice xil. e grande arma xil. Fioriture e ingiallimenti. Decisione legale in latino, per una complicata questione di primogenitura, che inizia: "Nobilis Bernardinus Corrigiarius condidit testamentum, in quo haeredem instituiti co.Herculem, filium co. Guidonis de Coccapanis et illi quandocumque decedenti sustituit maiorem natu filiorum co.Herculis.."‎

‎Decisione degl'ill. auditori giudici delegati nella Pisana libertatis bonorum De Ceulis. 220 augusti 1803.‎

‎4°, pp.26. In barbe. Lievi aloni. Memoria legale di una causa tra parenti del canonico Francesco Ceuli, che nel suo testamento scritto nel 12 luglio 1662, aveva istituito un perpetuo universale fidecommisso che dovevano onorare gli eredi maschi e, "mancando le linee mascoline... la Pia Casa della Misericorda di Pisa..." Nel 1792, estintasi la linea dei 4 nipoti maschi, scoppiò la lite.‎

‎Decisione dell'ill. sig. auditore Orazio Cattani nella Florentina praetensae immissionis in fra Jacopo Rutilensi e Pietro Follini del 17 giu.1773.‎

‎cm.20x29, pp.16, fregi xil. Tarletti al marg. sup., che in alcune pagg. toccano il testo. Memoria legale di una causa per l'eredità di una casa, lasciata in ususfrutto, che doveva poi passare alla Confrat. di s.Francesco d'Ognissanti, ma le recenti leggi proibivano acquisti alle Manomorte.‎

‎Decisione... nella Florentina Libertatis Bonorum 21 maii 1803 tra la contessa Eleonora Pandolfini ne' Nencini e nob. eredi della defunta contessa Anna Pandolfini Strozzi e Battista Raimondo Pandolfini.‎

‎4°, pp.126. Arrossam. in alcune cc. e lievi fioriture. In barbe. Memoria legale di una causa per l'eredità "dei conti Pandolfini estinta nella sua linea mascolina per la morte del conte Agnolo Pandolfini accaduta nel 1784: i suoi maggiori avevano accumulato... un vasto patrimonio, che ... soggettarono a vincoli di un perpetuo fidecommisso..." Viene così percorsa la storia, dalla donazione di mons. Giannozzo di Pandolfo Pandolfi nel 1520. [Spreti 251 della causa cita il "Voto decisivo"].‎

‎Difesa del sig. Paolo Toti già cassiere del pubblico Tesoro inquisito per delitto di peculato in tempo della sua gestione e come complice e correo col sig. Francesco Galli del nuovo Tesoriere sig. Francesco Martini assente e contumace avanti alla r. Rota criminale del ducato di Lucca.‎

‎4°, pp.154-61 (16) + 3 prospetti f.t.+vv.rip. Br. edit. Dal 1801 al 1832 il Toti aveva amministrato il Tesoro con "90 milioni e più di lire" con grande parsimonia. Succedutogli il Martini fu scoperto un grave ammanco: il Martini fuggì e il Toti fu accusato di correità. Per la difesa, si percorre l'amministrazione del Toti: spese per spettacoli, lotterie, stipendi e pensioni, prestito ai marchesi Montecatini per trasformare il palazzo Santini in "locanda della Gran Brettagna"; sono esaminati gli acquisti del Toti (cappella, un frantoio, un frullino a acqua sulla Freddana") e migliorie nei suoi terreni, che risultano coperti dalla dote della nuora; sono poi esaminate le "distrazioni" del Martini: spese per i restauri della sua casa in S.Frediano, prestiti concessi a speculatori di grano, una tangente per l'appalto della costruzione del Ponte a Moriano etc.‎

‎Dimostrazione del dritto della università di Teverola su dei due pretesi benefizj di S.Erasmo e di S.Niccola nel S.R.C.‎

‎S.d.t. al termine la data: Napoli, 11 di agosto 1773.<BR> 8°, pp.LXIV, testatina e capilett. fig. xil. Ottima mz. pelle rossa recente con angoli, titolo oro al dor. Fioriture. Memoria legale di un'antica causa per i diritti della comunità di Teverola: "La morte... del card. Filippo Pirelli a giugno del 1771 si può... dire che ha dato motivo alla presente controversia. Godeva tra gli altri benefizj il chiarissimo uomo, quello denominato dei ss. Niccola ed Erasmo posto in terra di Teverola. Rimasto adunque per tal fatal accidente vacante, pensarno gli ammini-stratori di quella terra essersi presentata un'occasione per poter restituire all'università un diritto che le appartenenva che le era stato tolto con manifesto spoglio dalla Curia romana... "(p.IV).‎

‎Documenti annessi al consulto del 24 aprile 1824 a favore della sig. marchesa Berte contro il sig. Giacinto Viazzoli avanti il Magistrato supremo di Firenze.‎

‎4° (cm.29, pp..(4) 35-1 b. Complicata causa per il sequestro di un carico che la "Ragione Viazzali aveva nel dì 5 agosto 1805 spedita da Cromstat (attuale Kronstadt) carica di lino e ferro una nave danese alla consegna della Ragione Francesco d'Onorato Berte in Livorno"(p.9).‎

‎Fanen. praetensi Liberationis a Molestiis. Pro RR.PP. Carmelitis Discalceatis Provinciae Romanae, Contra ill.DD. P. et J. de Montevetere. Restrictus facti & juris.‎

‎(cm.20x26) cc.nn.34 Cop. mod. Ant. note ai margg. A causa di una donazione il conte Ercole di Montevecchio aveva avuto dal padre la "possessione di S.Biagio nel territorio di Fano e casa posta in... Parochia di S.Tomasso" con altri beni immobili (molte notizie locali) e non si capiva se gli eredi successivi dovessero mantenere gli obblighi che vi erano legati.‎

‎Fatto per la causa d'ammenda di danni promossa dall'ing. G.J.Farnocchia contro le comuni limitrofi al lago di Sesto e di Bientina pendente avanti la R.Ruota civile in grado di appello.‎

‎4°, pp.47-1 b. + 1 tav.ripieg. f.t. ("Parte dimostrativa la parte della pianura lucchese e toscana soggetta all'espansione del lago") inc. in rame, acquarellata d'epoca, in cui i diversi colori<BR> indicano la zona occupata dalle acque nelle inondazioni del 1549 e del 1755 e l'antica possidenza dei frati camaldolesi della Badia di Pozzevoli, ceduta alla Camera e venduta ai proprietari. Br. edit. Il vol. contiene: "Epilogo dei fatti principali formanti la storia del lago e paduli di Sesto di Bientina e dei suoi emissari a tutto il 1798, i quaili si originarono e precedettero l'incamerazione del 1560 e la concessione livellaria del 1801", diviso in: 1.Storia dei laghi di Sesto e di Bientina (che comprende la storia del territorio dal XIII sec., con cambi di proprietà, lavori di sistemazione del lago e dei fiumi, azioni del governo in materia, etc.); 2. Estensione della Gronda settentrionale del lago di Sesto dal governo lucchese incamerata nel 1562 e parte che, invenduta e rivendicata dall'ing. Farnocchia divenne di suo util dominio in forza della concessione del 1801 rattificata nel 1807; 3.Giudizi e vicende alle quali si trovò soggetto l'ing. Farnocchia in grazia dell'indicata enfiteusi dopo la rivendicazione, sconfinazione e possesso del 1806 sino al 17 apr.1819; 4.Vie di fatto adottate dalle comuni limitrofi al lago di Sesto pratticate dal 1807 inclusive a tutto il 1822 sulla Gronda settentrionale di detto lago di diretto dominio del regio parimonio a danno del livellaro G.J.Farnocchia.‎

‎Firmana Emphyteusis.‎

‎4°, pp.7-1 b.; 7-1 b., armi papali xil. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa per la concessione di enfiteusi del "tenimento" di Bovara., chiesto al municipio di Fermo.‎

‎Florentina fidecommissi Salvii de Borgherinis. 24 augusti 1713.‎

‎4°, pp.24, capolett. e grande finalino xil. Si tratta della memoria legale, in latino, di una causa per la successione nella famiglia Borgherini, di cui viene riprodotto l'albero genealogico.‎

‎Giustizia del voto del consultore Carlo Costantino Pisani nella causa di sportule indebite tra Bartolomeo Leoni di Giucano e il dott.Niccolò Ant.Nobili Ambrosini di Sala in Garfagnana.‎

‎Segue: Ingiustizia del Voto del sig. assessore C.C.Pisani nella causa di sportule tra Bartolomeo Leoni di Giuccano e il sig. dott. Niccolò Antonio Nobili Ambrosini, al tempo della sentenza, commissario di Fosdinovo... nella quale non solo si conferma la debolezza delle ragioni addotte ma anche si dimostra quella delle aggiunte dal difensor del medesino e insieme l'insussistenza delle censure... nel corpo di detta allegazione, contro lo stesso Nobili Ambrosini. Lucca, per F.A.Berchilli, 1766.<BR> 4°, pp.19-1 b.; (2) 74, figure allegoriche della Giustizia xil. ai 2 front., capilett. Memoria legale di una causa "dinanzi l'ill. consigliere Costantino Pisani, uno dei reggenti della ducal città di Massa tra il fu caporale Andrea Leoni di Giucano e poi da Bartolomeo suo figlio... e il dott. Nic. A. Nobili Ambrosini di Sala prov. di Garfagnana... decisa dal Primo Giudice a favore del Leoni... sentenza ... in cui mostra che le sportule prese di scudi 100 dal detto Ambrosini quando occupava la carica di Commessario di Fosdinovo, furono onnitamente indebite e l'obbligò alla restituzione" (p.3).‎

‎Hortana Donationis. 28 iunii 1751.‎

‎8°gr., pp.7-1 b., testatina con una vedutina xile un angelo xilogr. come finalino. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa per una donazione dal sac. Francesco de Gregori, al nipote che stava per sposarsi, con la clausola: "ed in caso che detti futuri sposi partissero dalla casa del suddetto don Francesco, e non volessero convivere come sopra, non possano pretendere li suddetti 500 scudi, vivente don Francesco, ma solamente dopo la morte del medesimo.."(p.1).‎

‎Informazione di Pellegrino Spinelli intorno allo stato del fu Gio Battista Fabri in risposta alla scrittura pubblicata il 24 set.1830 dalli... attuali mandatari e amministratori di quello Stato.‎

‎8°, pp.26, cop. muta coeva con una picc. mancanza. Alla morte del Fabri i creditori affidarono il mandato di liquidazione dei crediti allo Spinelli, che registrò in questa Informazionei bilanci 1827- 29 e dall'indagine risultò che il Fabri, proprietario a Bologna di una filanda, un filatoio, una seteria e una fabbrica di ombrelli era oberato dai debiti e che la "Dita Fabri" era indagata di contrabbando di seta nello Stato pontificio. Da qui la causa , di cui questa è la memoria legale.‎

‎Informazione storica-legale per l'ill. Capitolo dell'ins. chiesa collegiata di S.Michele in Foro nella causa delegata vertente tra essa e mons. Angelico Barbantini decano della stessa collegiata avanti s.e.r. mons. arcivescovo di Pisa primato e legato nato ec. della S.Sede come giudice apostolico.‎

‎4°, pp.68 (2), cop.posticcia. Memoria legale di una causa che inizia : " È noto ... che il decano, il quale ordinario della predetta chiesa collegiata di S. Michele, esente per istituzione pontificia dalla giurisdizione del vescovo diocesano, pretende di essere prelato e superiore al Capitolo e avere la più estesa autorità... sul Capitolo ancora e sopra i canonici... e di avere altresì il libero e privatizio governo della chiesa senza esser soggetto... che alla sola e suprema potestà della S. Sede..." (p.1). A prova di ciò viene riportata la storia della collegiata, da Desiderio, re dei Longobardi.‎

‎LA PACE NEL MONDO ANTICO. A cura di Marta Sordi.‎

‎In-8 (cm. 22), pp. VIII, 245 p. Timbro di biblioteca estinta al frontespizio, peraltro ben conservato.‎

‎La verità nell'audienza di mons. ill. e rev. Lodovico Maria Pandolfini vescovo di Volterra per il sig. Giuseppe Mannari, commissario dell'ill. sig. Niccolò Ridolfi marchese di Monte Scudajo, contro il rev. sig. Leonardo Fabbri detto per sopranome Cappellino, abbate curato di Monte Scudajo.‎

‎Segue: Sommaria del processo, fabricato dalla Curia secolare di Monte Scudajo contro Lorenzo Antonio Paglianti di Monte Scudajo mandatario e riprodotto e reperito formiter della Casa episcopale di Volterra, contro il r. prete Leonardo Fabbri, detto per sopranome Cappellino, abbate curato di Monte Scudajo, per mandato dato a detto Paglianti, ad occidere il sig. Giuseppe Mannari, commissario dell'ill. sig. Niccolò Ridolfi marchese di Monte Scudajo. In fine, stessi dati tip. <BR>Tutto in 1 vol. in-4°(cm.31), pp.92; 44. T. cart. rustico coevo. Si tratta della memoria legale, redatta dall'avv. Jacobus del Rosso, di cui si legge nel sommario: "Il m.r. sig. Leonardo Fabbri, abbate di Monte Scudajo, perchè avendo Lorenzo Antonio Paglianti di detto luogo la sera delli 17 aprile 1719 tirata un'archibusata contro il detto sig. Giuseppe Mannari, circa l'un'ora e mezza di notte, il predetto abbate inquisito, scordatosi del suo carattere sacerdotale di parroco, abbia consigliato, instigato e infiammato a commettere, come seguì, detto enorme delitto..." (p.1/2 parte II).‎

‎Le Breviaire Grimani a la Bibliotheque Marciana de Venise‎

‎in francese legatura edit. in velluto bordeaux con medaglione in oro impresso a rilievo al piatto ant. e impressione a secco al piatto post., lievemente sbiadito il dorso, pp. 26 + tavv., stampato su carta lucida e incorniciato da filetto rosso, taglio sup. dorato e decorato a secco, sguardie illustrate, quella ant. con piccole mancanze, dedica di appartenenza‎

‎Liburne. peculij per gl'ill. sigg. dott. Carlo e Pietro fratelli Maggi contro l'ill. sig. Mariano Maggi loro fratello.‎

‎4°, pp.19 con testatina e capolett. xil. Alla morte del padre Fabio, 4 fratelli avevano ricevuto in eredità un commercio, al quale si era dedicato il fratello Ubaldo, percependo per questo uno stipendio, ma "col risparmio e col traffico dei suoi stipendi" era riuscito ad accumulare un cospicuo "peculio", che i fratelli gli contestavano.‎

‎Liburnen, seu Centum Cellarum refectionis damnorum.‎

‎8°gr., pp.(6), arma papale xil. Lievi bruniture, il marg. sup. è molto contenuto. Memoria legale in latino con parti in italiano, di una causa, per la consegna da Civitavecchia di "rubra 100 supra 1000 frumenti siculi... pro annona urbis Liburni"(p.1), che era stato colpito da tignola.‎

‎Liburnen. Pacti reversivi.‎

‎Segue: Replica nella Liburnen Pacti reversivi. Stessi dati tip.<BR> 4°, pp.23-1 b.; 8. In barbe. Memoria legale di una causa, che inizia: "Per mezzo di pubblico solenne istrumento rogato... il 26 mar.1708 e stipulato tra il ser. duca Cosimo III e il capitano Francesco Vincenti si procedè... a donare una fabbrica da lui eretta in Livorno a S.A.R... Avendo l'a.r. Cosimo III ... risoluto fondare e stabilire in questa città e porto di Livorno un collegio dei PP. della Comp. di Gesù..." fu scelto il fabbricato del Vincenti, ma la soppressione dell'ordine, nel 1773 (p.6) e il passaggio dei beni all'ospedale della SS.Annunziata e S.Ranieri di Livorno, portarono alla causa.‎

‎Lucana Restitutionis ad integrum agli ill. signori presidenti e giudici del supremo Tribunale di Giustizia a favore dei sigg. legatari onorati nel testamento mistico del fu sig. Sebastiano Laurenzi contro le sigg. Enrichetta e Clelia sorelle e figlie del fu sig. Antonio Laurenzi. Ristretto di diritto.‎

‎4°(cm.30), pp.51-1 b. Lievi fioriture e qualche macchiolina. Una picc. mancanza al marg. laterale esterno con segni di roditore in 8 cc. iniziali. Si tratta della memoria di una complicata causa per annullare un testamento redatto nel 1808 quando vigeva la legge notarile francese.‎

‎Memoria a prodi don Pasquale Pazienza, contro i monti frumentari della cappella del Rosario e di quella del Purgatorio in Leognano. Nella Consulta generale del regno, a rapporto del meritevolissimo consultore, bar. Bambacaro.‎

‎8°, pp.52, cop. muta coeva. Memoria legale di una causa, presso il Tribunale civ. di Teramo, contro Paolo Pazienza, dal 1755 al 1760, procuratore dei Monti frumentari delle cappelle del S.Rosario e del Purgatorio in Leognano e accusato dagli amministratori dei monti di non aver pagato alcune somme di denaro. Essendo morto Paolo, il figlio Pasquale non trovava le ricevute del pagamento, messe 70 anni prima, perché la famiglia aveva subito vari furti e da qui la causa.‎

‎Memoria di d. Gio. Battista, d. Bartolomeo, rev. d. Giuseppe e d. Giovanna Benucci, nella causa co' coniugi d.Pasquale Fusco e d. Caterina Benucci.‎

‎Segue: Copie verbali di pruova e contropruova che presentano i signori Benucci. In fine: (Napoli), tip. di G. Sautto, s.d.<BR> Segue: Pe' sigg. sac. d. Giuseppe, d. Pietro e d.Giovanna Benucci contro i sigg. d.Pasquale, d. Rosa e d.Teresa Fusco. 1° Camera Gran Corte civile di Napoli, a rapporto del giudice Rosica, pel dì 24 set.1852. (Napoli), tip. di G. Sautto, 1852. <BR> Segue: Giunta di memoria pe' sigg. sac. d. Giuseppe, d.Pietro e d. Giovanna Benucci contro i sigg. d.Pasquale, d. Rosa e d.Teresa Fusco a decidersi nella prima Camera della gran Corte civile il dì 3 del 1853. S.d.t., ma 1852.<BR> 4°, pp.(2) 44; 46 + 1 tav. ripieg. (Indice); (4) 122; 8. cop. mute antiche. Memoria legale di una causa, di cui si legge: "Nell'istrumento dotale del 7 dic.1812 in Santamaria di Capoa per le nozze della signora Benucci col signor Fusco, il padre, d.Pietro Benucci obbligossi oltre il corredo pagare tra 7 anni la dote di duc.2000..."(p.2). Gli sposi vissero in casa del padre, ma nel 1823, lo citarono nel Tribunale di Terra di Lavoro per avere la dote e quando morì, la figlia pretese la dote dagli altri eredi e da qui la causa, complicata dalla sparizione di oggetti preziosi e di una libreria.‎

‎Memorie di fatto a favore del sig. conte Pietro Diaceto contro il sig. Lapo de' Ricci.‎

‎Segue: A favore del cav. Pietro Diaceto e contro il sig. Lapo de' Ricci, memoria nella causa pendente avanti il primo turno del Magistrato supremo sulla proprietà e usufrutto della Commenda Diacceta del soppresso ordine di Malta. Firenze, Bonducciana, 1824.<BR><BR> cm.20x28, pp.(2) 20; (2) 64, dorso rinf. con carta marm. antica, in barbe. Lievi fioriture. Memoria legale di una complicata causa per stabilire, dopo la soppressione dell'ordine di Malta, il legittimo erede, tra Lapo de' Ricci e Pietro Diaceto, della "commenda di S.Giovanni Diacceto", per la quale si poneva anche il problema dell'esattezza della scrittura del nome: "Non vi è alcuno, un qualche poco istruito nella istoria delle famiglie illustri della Toscana, che non sappia che, quella antica e nobile famiglia che era signora dei castelli di Pelago e di DiAceto, assai vicini a Firenze e situati sulla strada del Casentino, presso alla Sieve, è stato in ogni tempo promiscuamente chiamata la famiglia DiAceto, da Diacceto, diAceto, da Ghiacceto e da Giaceto..."(I, p.3).‎

‎Motivo del dott. L.A.Guadagni prof. ordinario delle Pandette nella Università di Pisa nella causa pisana di sopraddote fra il cav. Flaminio dal Borgo amministratore de' beni de' suoi figli e figlie, da una, e Cosimo Agostini Fantini, Venerosi dall'altra, nobili e patrizj pisani. 21 mag.1749.‎

‎4°, pp.(2) 34, fregi xil. Memoria legale di una causa che inizia: "Il nob. Ranieri Agostini, già vedovo e in età avanzata volendo contrar matrimonio colla nob. M. Anna Nervi di anni 15, furono soscritti i capitoli matrimoniali dal cav.Ranier M. Nervi padre di detta signora e dell'istesso Agostini ... In essi capitoli il sig. Nervi promesse per dote e corredo sc. 1000 al sig.Agostini... Per l'altra parte il sig. Agostini costituì alla predetta signora per sopraddote ducati 2000..."(p.1). Da qui la lite.‎

‎Motivum in causa funeralium 15 decembris 1801 inter rev. Carolum Nistri canonicum praepositum Cathedralis Miniatensis ex una, et rev.Leonem Cardi Cigoli eiusdem cathedralis canonicum et parocum ecclesia SS. Michaelis et Stephani ex altera parte.‎

‎4°, pp.20. In barbe. Memoria legale di una causa, in latino, con parti in italiano. Il can. Nistri aveva stabilito luogo e modalità della sepoltura "riguardo al di lui funerale e suffragj vuole che si spendino scudi 50 a disposizione dell'infrascritto di lui esecutore..."(p.1). Alla morte scoppiò la lite, perchè: "sul punto della pompa dei funerali, vegliante legge de 10 ott.1748 tutti i cadaveri di qualsivoglia stato di persone si espongano in avvenire ai soliti suffragi nelle rispettive chiese parrocchiali, con questa disposizione non dovrà però intendersi che resti in veruna parte derogato alla pratica osservata fin'ora per tutti quelli che s'associano e sotterrano dalla Confraternita della Misericordia di Firenze o da altre dell'istesso istituto stabilite nel granducato, le quali.. che appartengano a Spedali, monasteri, conventi e collegi che eserciitano i diritti parrocchiali sopra i loro rispettivi malati e famiglie e a quei cleri secolari che riconoscono per parrocchiale la lor cattedrale o collegiata, che tutti gli emolumenti del funerale appartengano alla chiesa parrocchiale..."(p.2).‎

‎Nella causa di nullità donazione pendente avanti il Magistrato di Firenze, consultazione a favore della nob. s. Isabella Tolomei negli Ugolini contro il s. avv. Lorenzo Cantini.‎

‎4°, pp.20, antiche note ai margg. bianchi e lievi fioriture. Memoria legale di una causa relativa a Monastero di S. Teresa in Firenze, che inizia: "Le Religiose di S.Teresa, il cui monastero cadde nella generale soppressione, per cui rimasero spenti tra noi gli ordini regolari e distrutti dalla potestà civile, nel 1814... chiesero di... consumare nella ritiratezza e nella obbedienza il rimanente dei giorni... Fu (poi) ordinato che alle stesse religiose di S. Teresa si restituissero il monastero e i capitali inalienati... Suor Giuseppa Teresa, al secolo Francesca Tolomei... riprese la vita monastica... e perdè così il benefizio delle qualità civili... (quindi) donò all'avv. Lorenzo Cantini di Firenze quella porzione di materna ascendente..."(p.1-2) e da qui la causa con i parenti di lei.‎

‎Nota di fatto e ragioni per il duca d. Antonio Capece Scondito, con il duca di Casacalenda.‎

‎4°(cm.28), pp.(10). Si tratta della memoria legale di una complicata causa, con vari passaggi di proprietà, per vendite ed eredità "della Terra della Briola e feudo d'Arioso", su cui era intervenuta anche la città e università di Abriola.‎

‎Nullius, seu Farfen reintegrationis. 17 aprilis 1801.‎

‎8°gr., pp.(6), arma papale xil. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa sull' "agrum nuncupatum Pian della Sera in territorio oppiduli Salisani, quod est in Sabina".‎

‎Nullius, seu Farfen. Liberationis a molestiis. 5 februarii 1798. (Segue aggiornamento in data 25 junii 1802).‎

‎8°gr., pp.(4); (4), arma papal xil. ai 2 aggiornamenti. Un lieve alone. Memoria legale in latino, con parti in italiano, per lo "jus pascendi in sylvis Collettino, Stretteta, Monticelli, Valle dell'Ara,... sub nomine Communitatis Salisani..."(I p.1).‎

‎Nullius, seu Farfen. Pecunaria.‎

‎4°, pp.(4), arma papale xil. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa per richiesta illecita di pagamento dell' 'annona urbis frumentaria.. in Sabinensis provincia anno 1798", dal possessore del titolo di "Furnorum Podii Myrtheti", perchè fuori "del tempo repubblicano".‎

‎Nullius, seu Farfen. Solutionis affictum.‎

‎4°, pp.(4), arma papale xil. Memoria legale in latino di una causa in cui un affittuario doveva pagare all'abbazia di Farfa, una locazione "di 6 mesi in 6 mesi, senza eccezione alcuna..."‎

‎Nullius, seu Sublacen circumscriptionis. 15 julii 1805.‎

‎8°, pp.(4), arma papale xil. alla 1°c. Memoria legale in latino, con parti in italiano, di una causa sul latifondo "di Toccianello ad S.Scholasticae Sublaci Monasterium spectantium anno 1802... Niuno ardisca di mieter o portar via... grano, orzo, fava, segala e prodotti soliti a decima..."(p.2).‎

‎Palandri intimato contro Pubblico Ministero ricorrente. Fattispecie, discussione e pareri adesivi. Corte Supr. di Cassazione nelle provincie toscane, sezione criminale.‎

‎8°gr., pp.82-2 bb., br.ed., con invio call., dorso rinf. Fioriture Picc. mancanze ai margg. Memoria di una causa contro "Sereno Palandri di Pistoia, padrone di vetture... accusato d'avere,... al seguito di alterco che si suscitò tra un di lui fratello e tal Del Bino... esplosa una pistola..."‎

‎Parere per la verità in causa Bettarini e Legaterie Castiglioni.‎

‎4°, pp.(2) 107 (5). Memoria legale di un'antica causa che inizia: "L'arrivo di una eredità suol'esser una fortuna. Tale non fu per il dottor Bettarini.... Fortunato Castiglione, di Lignano, territorio milanese, venne a Livorno nel 1790... L'arte sua fu quella dello stipettajo e ebanista che esercitò in via delle Commedie... Dal 1814 al 1819 sostenne un giro vizioso di cambiali... eppoichè la sua firma non aveva credito, fu costretto per accudirla, d'associarvi la firma d'un altro...". Alla sua morte, il Bettarini fu erede universale e si trovò in un complicatissimo giro di cambiali.‎

‎Pel marchese s.Cristofaro Mazzara ricorrente contro la Congreg. del Terzo Ordine di s.Francesco in Aquila residente. Innanzi la Corte di Cassazione di Napoli. Udienza nov.1874.‎

‎4°, pp.38, br. edit. Il march. Mazzara aveva acquistato una casa all'Aquila, gravata da canone enfiteutico e era "obbligato a soddisfare alla Congr. del Terzo Ordine di s.Francesco in detta città, un'annualità di lire 19,12 per un censo bollare". La legge 24 gen.1864 aveva affrancato i canoni enfiteutici, i livelli e i censi e quindi anche questo.‎

‎Per la causa della strada ferrata in Santa Maria innanzi alla G.Corte speciale di Terra di Lavoro a rapporto delprocuratore Palladino.‎

‎4°, pp.(2) 121-1 b. + 1 c. (Errata). Mz. pelle recente con tit. oro al dorso. Lievi fioriture. Si tratta della memoria legale di una causa per gravi danni alla strada ferrata di Napoli, dei quali erano stati accusati Andrea de Domenico, Michele de Gennaro e Antonio Ferraraa, che, il 15 maggio 1848, avrebbero divelto i binari ferroviari, a Santa Maria, alle porte di Napoli, per costruire barricate, mentre in città era scoppiata l'insurrezione contro il re.‎

‎Per la Compagnia di Gesù di Napoli, contra la ven. Congr. de Si-gnori della Missione anche di Napoli. Nella G.C. civile d'Aquila.‎

‎4°, pp.34, cop. muta. Qualche macchia di umidità. Arricciamenti e picc. mancanze ad alcuni margg. La memoria legale inizia: "Si contende la successione di d..Giulio Cesare Carosi di Taranta tra la compagnia di Gesù ed i PP.della Missione". Il problema nasceva perchè il Carosi aveva redatto 2 testamenti olografi: nel 1° (7 nov.1825) veniva istituita erede la Compagnia di Gesù, nel 2° (24 ago.1833) risultava erede la "Congregazione de'Vergini sistante in Napoli nella strada che esce dal pontone Maddaloni e tira dritto per la strada a mano sinistra", ma in quel luogo non sorgeva la casa dei PP. della Missione, ma la Compagnia del Gesù. Da qui la causa.‎

‎Per lo marh. di Pascarola, Domenico Palomba, contro la università di Pascarola.‎

‎S.d.t. ma in fine: Napoli, 6 set. 1790.<BR>8°, pp.7-1 b. Memoria legale di una causa che inizia: "Alcuni della famiglia Pisani, utili possessori del feudo di Pascarola, istituirono un monte di maritaggi per figliuole povere di quel feudo". Con la vendita del feudo, nel 1738, il monte passò ai Palomba, che nel 1777 avanzarono la causa quando "con sentenza del S.R.C. fu all'università di Pascarola restituito a tenor di fondazione".‎

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