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‎Bragaglia Leonardo‎

‎Luigi Pirandello in 100 anni di rappresentazioni teatrali (1915-2015)‎

‎br.‎

‎Furlan P. (cur.)‎

‎Cultura e sport a Bologna negli anni della grande guerra 1915-1918‎

‎ill., ril. Il centenario della Prima guerra mondiale coincide con gli anni dell'amministrazione socialista di Bologna quando, nella tragica data dell'attentato di Sarajevo il 28 giugno 1914, la lista di maggioranza presentata da Francesco Zanardi, vince le elezioni amministrative, forte di un programma di cambiamento nella convinzione che il Comune è «la Patria più vera», patrimonio collettivo e rappresentanza di tutti i cittadini. Il Comune gestisce il delicato equilibrio tra socialismo pacifista e città in guerra modellando l'organizzazione pubblica in difesa delle donne, degli anziani, dei giovani, dei più deboli, quella retrovia civile che trova nel municipio il suo punto di riferimento. Bologna mantiene la promessa di porgere aiuto e sostegno ai civili rimasti, alla gioventù, alle famiglie dei combattenti, a tutti. Dalla guerra alla pace, le società sportive fanno la loro parte consapevolmente, con dedizione, coraggio e alto senso civico, dimostrano alla città di essere portatrici di solidarietà, beneficenza, educazione alla vita attiva e partecipata.‎

‎Marcacci Paolo‎

‎Villeneuve. Il cuore e l'asfalto‎

‎ill., br. Era minuto e delicato, quel giovane canadese sconosciuto che era salito in fretta e furia su un volo per l'Italia. Aveva pensato a uno scherzo, quando gli avevano detto che Enzo Ferrari lo aveva convocato a Maranello, per proporgli di sostituire Niki Lauda, il campionissimo che se n'era andato sbattendo la porta. Cominciò così, per scommessa e quasi per caso, la leggenda di Gilles Villeneuve, che aveva un volto da poeta e quasi spariva all'interno dell'abitacolo. Paolo Marcacci la racconta in pagine dense di passione e di eroismo, dove tra mostruose accelerazioni e spaventose carambole trova spazio una serie di riflessioni poetiche ed esistenziali: il destino e la solitudine dei predestinati; le amicizie tradite, come quella di Noodles in "C'era una volta in America"; il folle volo di Ulisse. Dagli esordi sulle motoslitte al giro fatale di Zolder. Sullo sfondo, la bella e dannata Formula Uno a cavallo fra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, dove la meccanica ancora non aveva ceduto il predominio all'elettronica e un manipolo di assoluti fuoriclasse dava vita a epici duelli sui circuiti di tutto il mondo. In mezzo a loro, d'improvviso, dal nulla sterminato delle nevi canadesi faceva capolino il sorriso malinconico di Villeneuve, veloce fra i veloci: spostando l'asticella del rischio un po' più in alto, per scrivere una storia che già era leggenda, tra il frastuono dei pistoni e i battiti di un cuore nato per l'asfalto.‎

‎Gotta Roberto‎

‎Le reti di Wembley‎

‎br. Capitale del calcio per numero di squadre professionistiche e di stadi di livello medioalto, Londra non ha mai vinto, a livello nazionale o europeo, quanto avrebbe potuto. Meglio così, se vincere voleva dire avere uno squadrone in grado di unificare una città che è invece sublime vivere suddivisa nei suoi quartieroni, ex paesoni collegati poco alla volta tra di loro e con il nucleo centrale e originario, la City. Roberto Gotta è andato alla ricerca del genius loci, dello 'spirito del luogo' degli stadi e dei club, percorrendo passo a passo gli itinerari, lontano dalle masse globalizzate con sciarpa bi-squadra, in un libro che è il primo in Italia ad affrontare l'argomento del calcio inglese e che ha poi ispirato opere analoghe e articoli. Un capitolo per ogni squadra e ogni stadio di Londra, tra quelli della Premiership e della Football League, nomi dimenticati e prospettive inedite: un'opera del 2003, ma che per certi versi potrebbe essere stata scritta oggi.‎

‎Cavallo T. (cur.)‎

‎Il Teatro Nuovo di Verona 1846-2016. 170 anni di cultura‎

‎ill., br. Il Teatro Nuovo di Verona celebra i 170 anni dalla sua costruzione. Per iniziativa di un gruppo di nobili cittadini veniva fondata la "Società del Teatro Drammatico" poi "Società del Teatro Nuovo di Verona" per dare alla città un teatro stabile in sostituzione del teatro diurno che allora occupava gli spazi di piazza Navona. Ancora oggi, i discendenti dei fondatori e altri soci che si sono aggiunti condividono lo spirito e la missione: dare alla città di Verona e suoi cittadini la possibilità di godere di una bella attività teatrale, mantenendo la struttura dell'immobile e facendo fronte ad ogni necessità affinché si possa godere del teatro per il presente e per il futuro. Il rapporto fra la Società del Teatro Nuovo di Verona ed il "suo teatro" non è solo un rapporto di impresa; è la bella conferma di uno spirito condiviso che da 170 anni va oltre, come un'anima e corpo, volti a mantenere la destinazione del teatro quale sede per le più importanti opere di prosa e artistiche teatrali mettendo a disposizione ogni risorsa anche personale, come in taluni casi è avvenuto.‎

‎La porta sui mondi. Il cinema di fantascienza. Vol. 8‎

‎brossura‎

‎Costelli Daniele; Morelli di Popolo Marco‎

‎Storie dal passato granata‎

‎ill. Le origini calcistiche del Torino, a cavallo tra '800 e '900. Una vicenda poco nota, supportata da immagini e documenti rarissimi forniti dagli eredi dei primi presidenti del club. Un tassello indispensabile della cultura granata e di cultura sportiva in genere.‎

‎De Maria Enrico‎

‎La mia pro dalla B alla Z‎

‎ill. Una carrellata lunga più di un secolo sulla leggendaria società calcistica della Pro Vercelli. Non un saggio ma un mix di aneddoti e storie rare che l'autore pesca nella memoria, tra passato e presente, dei mille protagonisti di una squadra che ha segnato la storia sportiva tricolore. Un libretto agile e divertente, corredato da foto.‎

‎Gherra Loris; Rolandi Luca‎

‎Quelli che costruirono i giochi. Un racconto inedito di Torino 2006‎

‎brossura Il volume celebra il decennale di un evento, ovvero le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Un dietro le quinte narrato da tutti i protagonisti di quella gioiosa macchina da guerra che portò al successo la manifestazione. In appendice l'elenco completo delle migliaia volontari che diedero la loro disponibilità per organizzare le gare e la logistica.‎

‎Battarino Giuseppe‎

‎Da uno a undici. Elogio di un calcio possibile‎

‎br.‎

‎Di Chiara Alberto‎

‎Quella sporca finale‎

‎br. "Mi chiamo Alberto Di Chiara, ho 26 anni e sto per disputare la partita di calcio più importante della mia vita. Per i tifosi la partita contro la Juventus vale più di una finale anche se è un'amichevole di Ferragosto. Figuriamoci poi se quella partita è la finale di Coppa UEFA. L'adrenalina si trasmette da tifoso a tifoso come corrente elettrica e arriva fino a te. Che non puoi tradire. Puoi sbagliare sempre e con chiunque, ma non in una finale contro la Juventus. Lì non sono ammessi errori. Se sbagli paghi e la punizione è una sola: nessuno lo dimenticherà mai." Se, al giorno d'oggi, vuoi dire qualcosa di originale, diverso e provocatorio basta dire la verità. Ma non è facile. Anzi. Soprattutto quando devi scoperchiare un modo nel quale lavori, ridi, soffri e vivi. Alberto Di Chiara ha fatto tutto ciò. Ha detto la verità. E lo ha fatto su una delle pagine più controverse della storia della Fiorentina. E le ingiustizie vanno al di là della singola sfida, dello sport, della professione. Le ingiustizie sono tutte uguali. Cerchi solo qualcuno con cui condividerle. "Quella sporca finale" è un romanzo vibrante, veloce, duro e ironico insieme. E' un romanzo che dice la verità.‎

‎Calais-Germain Blandine‎

‎Anatomia per il movimento. Introduzione all'analisi delle tecniche corporee‎

‎ill., br.‎

‎Iervolino Lorenzo‎

‎Trentacinque secondi ancora. Tommie Smith e John Carlos: il sacrificio e la gloria‎

‎br. Città del Messico, 16 ottobre 1968. Due atleti con i pugni alzati, i guanti neri, la testa china, i corpi immobili sopra al podio. È la premiazione dei 200 metri, i due uomini sono Tommie Smith e John Carlos. Sul secondo gradino, anche lui con una spilla del Progetto olimpico per i diritti umani, c'è l'australiano Peter Norman. Una foto, tra le più celebri del Novecento, immortala quel gesto di protesta inatteso. «Mostrano sempre l'immagine. Ma non raccontano mai la storia» ricorderà un giorno Carlos. Perché da allora i nomi e i corpi dei tre protagonisti saranno sospinti «nelle sabbie mobili dell'oblio». Squalificati a vita dalle Olimpiadi, rimarranno soli a fronteggiare le minacce di morte e l'ostracismo dell'establishment. A mezzo secolo di distanza, Lorenzo Iervolino si incarica di ricostruire quella storia, di riempire quel vuoto. Muovendosi tra finzione letteraria e un attento lavoro di ricerca, "Trentacinque secondi ancora" ripercorre la battaglia di Smith e Carlos dall'infanzia, segnata dalla segregazione razziale, fino alla gara della vita, per approdare al tardivo riscatto civile, politico e sportivo. Una battaglia che si salda alle inquietudini dell'America del secondo dopoguerra: i linciaggi e gli scioperi, Malcolm X e Martin Luther King, l'ascesa delle Black Panthers e l'attivismo del professor Harry Edwards, l'ispiratore della protesta. Che ci rammenta, ancora oggi, come una «vittoria finale» non sia possibile. Ogni generazione dovrà raccogliere il testimone lasciato da quei corridori.‎

‎Franzo Beppe‎

‎80 voglia di curva Filadelfia. Con DVD‎

‎br.‎

‎Tognotti Valeria‎

‎La regata delle Repubbliche Marinare. 4 galeoni alla riscossa! Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Un libro semplice che spiega ai bambini e alle bambine questa bella manifestazione partendo dalle vicende storiche delle quattro Repubbliche Marinare. A una prima parte storica, seguono: una parte descrittiva della manifestazione come è ai giorni nostri, con la descrizione dei cortei storici e del loro significato, un'intervista a uno degli allenatori, con informazioni e aneddoti sulla Regata, una conclusione in cui si "assiste" virtualmente a una Regata. Il tutto con le illustrazioni di Alice Spera. Età di lettura: da 8 anni.‎

‎Reale Paolo‎

‎Ciaspole! L'inverno in neve fresca‎

‎br. Una raccolta di itinerari di grande soddisfazione per conoscere i tanti e mutevoli scenari che ci regalano le nostre Alpi. Paolo Reale - responsabile del sito web ciaspole.net, attivo da quindici anni nella promozione di questa forma di escursionismo - ha selezionato trentatré percorsi di varia difficoltà: si parte con una facile ciaspolata ai piedi del Monte Bianco e si chiude con una bella escursione in ambiente innevato nel cuore delle Dolomiti, al confine tra Veneto e Sud Tirolo. Nel mezzo, proposte per raggiungere i tremila metri in Engadina o per morbide ciaspolate "in famiglia" al cospetto delle Dolomiti di Brenta. Che si fatichi tanto o poco, che si chiuda con un comodo pranzo in rifugio o con uno spartano panino mangiato su una roccia, tutti i trentatré itinerari si fisseranno indelebili nella memoria di ogni amante della montagna.‎

‎Bertolotti Matteo; Ribolzi Cristina‎

‎Il sentiero Roma. Guida al trekking più bello delle Alpi‎

‎brossura‎

‎Bertolotti Matteo‎

‎Il sentiero delle Orobie. Guida per scoprire un angolo poco conosciuto delle Alpi‎

‎brossura‎

‎Ermakova Anastasia‎

‎Danzando nell'acqua‎

‎br. Con impegno e dedizione Anastasia Ermakova intervistata da una brillante Stefania Fabri, racconta i suoi sogni, le sue difficoltà, i suoi sacrifici per arrivare ad essere una star mondiale del nuoto sincronizzato. Il libro non è solo momenti di sport, ma slanci di riflessione su cosa significhi sacrificio per ottenere un risultato, sia fisico che spirituale, per diventare unici ed entrare nella leggenda.‎

‎Mariottini Diego‎

‎Dio, calcio e milizia. Il comandante Arkan, le curve da stadio e la guerra in Jugoslavia‎

‎br.‎

‎Manes Luca‎

‎Football is coming home. Appunti di viaggio nella patria del calcio‎

‎br. "Football is coming home" è un libro di viaggi nella patria del calcio: Portsmouth, Londra, Ipswich, Birmingham, Wolverhampton, Nottingham, Liverpool, Manchester, Sheffield, Leeds, Newcastle. "Football is coming home" è soprattutto un libro sul football, sulle storie del passato e su quelle del presente, su club famosi e meno famosi, sui luoghi della passione, su personaggi che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. È pure la scusa per provare a riflettere sullo stato del calcio nel Paese che lo ha inventato. E non sempre c'è di che essere entusiasti, nonostante l'euforia mediatica che avvolge la Premier League. Per fortuna ci sono i tifosi, che a Portsmouth salvano il club o a Newcastle continuano a stare accanto alla squadra nonostante decenni di fallimenti. Questo libro è scritto per loro, per tutti i veri appassionati che contribuiscono ancora a rendere i 90 minuti di una partita un'esperienza unica e impareggiabile.‎

‎Savrayuk Angelica; Leccardi I. (cur.)‎

‎La farfalla dell'est. Ginnastica e vita oltre i limiti della pedana. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Due Olimpiadi, una vita passata in palestra e una grande passione: la ginnastica ritmica. Dall'Ucraina all'Italia a 13 anni per inseguire un sogno, Angelica Savrayuk è stata una delle colonne della squadra azzurra, tre volte oro mondiale e bronzo olimpico a Londra 2012. Tra sacrifici e conquiste ha realizzato il suo sogno di volare. Sempre per mano alle sue compagne, le Farfalle, vere interpreti di poesie scritte con i piccoli attrezzi. Le movenze leggiadre e quella capacità - unica - di coniugare rapidità a eleganza, squarciano i confini spazio-temporali, abbracciando una dimensione che fa rima con storia. Un battito d'ali che ha lasciato il segno nella storia dello sport azzurro.‎

‎Mariottini Diego‎

‎Tiki-taka Budapest. Leggenda, ascesa e declino dell'Ungheria di Puskas‎

‎br. "Tiki-taka Budapest" può essere definito un libro che parla di uomini, di sogni, di speranze in un futuro migliore. Dell'eterno conflitto fra ragione e sentimento. E lo fa grazie al racconto di una delle più belle e potenti creazioni dello sport moderno. La Nazionale ungherese di calcio del dopoguerra era la carta da parati dietro la quale si nascondeva la vita misera e senza prospettive di un intero popolo. Lo sport racconta episodi e sentimenti umani in maniera unica. Ecco, di sicuro "Tiki-taka Budapest" è un libro di passioni.‎

‎Viberti Paolo; Bianchini Valerio‎

‎Bianchini "le mie bombe"‎

‎br. Quel manipolo di persone, cui vanno ascritti comunque molti meriti, si muoveva come un gruppo coeso, una squadra in missione, una setta. Dentro quei ritrovi autoreferenziali, da dove erano esclusi con scherno coloro che non facevano sacrifici alla religione del piede perno e non sapevano riconoscere al volo uno schema e la sua provenienza, era richiesta una buona dose di integralismo protezionista. O con noi o contro di noi. Bianchini non ha mai voluto essere rinchiuso nell'aria viziata di quelle stanze zeppe di diagrammi e con le finestre sempre chiuse. Da qui scaturiva la diffidenza verso di lui, che sembrava essere sfuggente, capace di rifugiarsi in un altrove interdetto ai savonarola del blocco cieco. Anzi, in tanti altrove. Quelli dove aleggiavano Nietzsche e Carmelo Bene, Mozart e un pianoforte, una moglie e i figli, lo stupore e la curiosità per il mondo al di fuori del palazzetto. Lì il protagonista di questo libro e lo constaterete a ogni capitolo, era a suo agio quanto in palestra, con grande scorno dei crociati della pallacanestro. Eppure il suo pedigree era inattaccabile! ...‎

‎Caremani Francesco‎

‎Nerazzurri siamo noi. I campioni dell'Inter‎

‎ill., br. Alla scoperta della Beneamata attraverso 33 uomini straordinari che ne hanno scritto la storia sul campo e fuori: i gol, gli aneddoti, le vittorie, i ricordi. Ci sono fotografie e interviste ai protagonisti e ai loro famigliari. Il racconto di una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, l'amore della casacca nerazzurra, i personaggi che hanno lasciato una traccia indelebile nel cuore dei tifosi e di tutti gli sportivi: Alessandro Altobelli, Amedeo Amadei, Antonio Valentín Angelico, Evaristo Beccalossi, Giuseppe Bergomi, Nicola Berti, Mario Bertini, Roberto Boninsegna, Esteban Cambiasso, Julio Cesar, Mario Corso, Giacinto Facchetti, Aristide Guarneri, Helenio Herrera, Benito Lorenzi, Sandro Mazzola, Giuseppe Meazza, Aurelio Milani, Diego Milito, Angelo e Massimo Moratti, José Mourinho, Gabriele Oriali, Armando Picchi, Peppino Prisco, Walter Samuel, Giuliano Sarti, Nacka Skoglund, Dejan Stankovic, Luisito Suarez, Carlo Tagnin, Javier Zanetti, Walter Zenga. Prefazione di Roberto Boninsegna.‎

‎Mello Niccolò‎

‎Quando il calcio era celeste. L'Uruguay degli invincibili. La prima squadra che dominò il mondo‎

‎br. Il Grande Uruguay dei "Los Invencibles", una squadra capace di vincere tutto e creare uno stile di gioco per l'epoca altamente particolare e innovativo, passi oggi quasi in secondo piano, accantonato e ignorato dalla frenesia dei ritmi contemporanei, dall'impellenza della fredda attualità, dalla superficialità di certe analisi. Quell'Uruguay paga pegno, nelle valutazioni di numerosi addetti ai lavori del presente, perché non c'era la tv e i pochi filmati e le immagini che sono pervenute fino a noi sono sbiadite, consunte, segnate dall'incedere del tempo. Paga pegno perché era un calcio di un periodo lontano, intriso di romanticismo, ma anche avvolto nel dilettantismo, dove i calciatori erano onesti lavoratori e non macchine per fare soldi. Ma la "colpa" è nostra, non loro. La "colpa" è di chi dimentica e trascura. Di chi preferisce osservare da lontano. Di chi non entra in profondità. Di chi pensa che lo sport prima di un determinato periodo non meriti abbastanza considerazione e abbastanza rispetto.‎

‎Leccardi Ilaria‎

‎Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio‎

‎br. Ci sono uomini speciali. Che sanno lasciare il segno, che vanno oltre gli schemi e la storia, perché sono loro a scriverla. A tinte forti, con imprese memorabili che rimangono nel cuore e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di viverle. Riescono a coniugare le qualità all'applicazione, allenando il loro immenso talento con ostinata determinazione, facendone un esempio da promuovere nel tempo. Dietro la tecnica c'è poi l'arte, la creatività dei gesti spettacolari che appartengono al mondo della ginnastica e consacrano chi se ne rende fine dicitore...‎

‎Bertelegni Simone‎

‎Athletic club di Bilbao. L'utopia continua‎

‎ill. L'Athletic Club di Bilbao è l'unica squadra di calcio di una Prima Divisione di livello internazionale (la Liga spagnola) a rifiutarsi di accettare le regole del football globalizzato. Oggi è a tutti gli effetti un fenomeno sociale e culturale unico nel mondo del pallone, in grado di solleticare le attenzioni, quando non la passione, di storici, antropologi, sociologi e giornalisti, o di semplici tifosi alla ricerca di un calcio dal volto più umano.‎

‎Caremani Francesco‎

‎Il calcio sopra le barricate. 1968 e dintorni: l'Italia campione d'Europa‎

‎brossura Il '68 per molti ha rappresentato lo spartiacque della seconda metà del Novecento; la coscienza della società borghese occidentale che è stata costretta a guardarsi pubblicamente allo specchio. Un'intera generazione è passata attraverso un momento totalizzante che per alcuni è durato un anno, per altri di più, per altri ancora mai finito. In mezzo a tutto questo, alle occupazioni universitarie, alla guerriglia urbana, a una nuova coscienza popolare, l'Italia del calcio realizzava il sogno, vincendo l'Europeo, dopo la delusione dei Mondiali inglesi e la beffa coreana. Valcareggi vince dopo gli allori di Pozzo degli anni Trenta. Una vittoria inattesa, per questo ancora più bella, la vittoria di una generazione di giocatori, la meglio gioventù, che sarà ricordata per Italia-Germania 4-3. Caremani, attraverso le testimonianze dei protagonisti ha voluto ripercorrere quei momenti e fissare alcune, significative, immagini di quell'epoca. Fotografia di una generazione che ha portato la fantasia al potere solamente rincorrendo un pallone. A metà tra l'aneddoto e il ricordo, cercando di cogliere quel cono d'ombra che ogni cambiamento generazionale lascia dentro ognuno di noi. Era il 1968.‎

‎Pozzoni Stefano‎

‎Milan. I derby dimenticati. Storia e cronaca di 42 derby dal 1900 al 1922‎

‎br. I 42 derby ufficiali del Milan dimenticati. Una storia mai pubblicata prima. I derby disputati dal Milan non sono storicamente soltanto quelli contro l'Internazionale (squadra non considerata in questo libro), infatti, nei primi vent'anni del secolo scorso, Milano vantava una quantità di Club calcistici da fare invidia a Londra, ognuno con i propri colori, la propria storia, il proprio terreno di gioco, i propri tifosi. Quelle squadre di calcio oggi sono completamente scomparse e dimenticate. Nel libro è presente anche la biografia di ogni club e di tutti i campi di gioco teatro di quegli incontri, frutto di una lunga e complessa ricerca legata al territorio e alle sue trasformazioni. A completamento, l'elenco di tutti i derby amichevoli disputati dal Milan dal 1900 a oggi contro le squadre milanesi scomparse.‎

‎Pieranni Flavio; Turco Fabrizio‎

‎Io sono il giaguaro. Vita e parate di Luciano Castellini‎

‎ill., ril. "Quello scudetto è una parte di noi, è la nostra vita. Quando vinci uno scudetto con la maglia del Toro, tutto ciò che hai fatto prima e quello che farai dopo non conta più nulla". L'ultimo eroe romantico a guardia dei pali. Quello che con le sue uscite coraggiose sui piedi degli avversari rischiava ogni volta testa e gambe. Quello che volava all'incrocio dei pali e ci portava con sé a conoscere mondi per noi inesplorati; perché quando Castello agguantava il pallone ci sembrava di essere andati lassù anche noi... Quello che ci faceva capire che una parata valeva spesso più di un gol e che in un mondo in cui quasi tutti sognavano di diventare attaccanti e di sfondare reti, ci faceva venire voglia di giocare in porta, di essere un po' tutti Giaguaro.‎

‎Latronico Enzo‎

‎Ugo Pirro. Indagine su uno sceneggiatore al di sopra di ogni sospetto‎

‎brossura‎

‎Cialdi Giacomo‎

‎La Fiorentina di Paulo Sousa. Cronaca di due stagioni fuori dall'ordinario‎

‎ill., br. Le ultime due stagioni della Fiorentina, quelle con Paulo Sousa seduto in panchina, in un turbinio di avvenimenti: dall'iniziale scetticismo intorno al portoghese, al sogno di vincere lo Scudetto; dal mancato rafforzamento, alle dimissioni; dal ritorno di Corvino, alla mancata qualificazione in Europa League. L'autore ripercorre le ultime due annate della storia viola attraverso la cronaca e l'analisi dei momenti-chiave, delle gare più importanti e delle decisioni di società e allenatore che hanno maggiormente condizionato quei ventiquattro mesi, contribuendo notevolmente a creare quell'atmosfera che oggi accompagna la squadra gigliata.‎

‎Di Schiavi Vincenzo‎

‎Gentile secondo Ale‎

‎ill., br.‎

‎Pellegrini Fabrizio M.‎

‎Minibasket. Tra passione e competenza‎

‎br.‎

‎Pasolini Pier Paolo‎

‎Il mio cinema. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Per la prima volta sono i testi di Pier Paolo Pasolini a raccontare la storia dei suoi film e dei progetti non realizzati. In questo libro il lettore troverà infatti una scelta di testi in cui il poeta e regista parla della sua opera cinematografica, film per film, in ordine cronologico, da Accattone (1961) a Salò (1975). Sono stati volutamente selezionati testi di natura eterogenea, non solo interviste destinate alla stampa o presentazioni scritte da Pasolini per introdurre i propri film, ma anche autointerviste, brani di trattamenti, appunti preparatori, frammenti di sceneggiature, testi in poesia, canzoni e dattiloscritti inediti, che mostrano concretamente la varietà di forme e mezzi che l'autore ha scelto per raccontare il suo cinema. L'ultima sezione del volume comprende alcuni scritti sui più importanti progetti non realizzati, alcuni per cause esterne - il processo per vilipendio alla religione che nel 1963 impedì la realizzazione di Il padre selvaggio, gli ostacoli produttivi che lasciarono incompiuto il complesso e innovativo progetto degli Appunti per un poema sul Terzo Mondo - altri troncati dall'improvvisa e violenta morte dell'autore, San Paolo e Porno-Teo-Kolossal. Introduzione di Dante ferretti.‎

‎Il cinema di Pietro Marcello. Memoria dell'immagine. Con 2 DVD video‎

‎br. Pietro Marcello fa cinema documentario, ma non realista. Questa edizione Dvd raccoglie i suoi quattro film: "Il passaggio della linea", un viaggio sui treni espressi notturni che di lì a poco sarebbero scomparsi; "La bocca del lupo", canto d'amore a una città, Genova, alle sue immagini e ai suoi reietti; "Il silenzio di Pelesjan", film-studio dedicato al regista armeno Artavazd Pelesjan; "Bella e perduta", fiaba e documentario sul pastore salvatore della Reggia di Carditello, nella Terra dei fuochi. Film fatti di inchieste e incontri, lavoro 'rosselliniano' sul set e composizione pittorica dell'immagine, materiali d'archivio e montaggio creativo a metà tra il saggistico e il lirico. L'afflato romantico con cui Marcello canta gli ultimi e quello con cui guarda al passato sono la stessa cosa. Qualcosa di dimenticato: ecco ciò che le immagini evocano e amano. È un cinema che non sta mai fermo: la memoria dell'immagine è aperta con paura e speranza al futuro. Nel booklet, curato da Emiliano Morreale, un'intervista inedita a Pietro Marcello e un'antologia critica.‎

‎Laanela P. Nalle; Sacks Stacey‎

‎Il manifesto del clown‎

‎br. In parte un manuale per i clown, in parte un racconto di storie. Il Manifesto del Clown contiene le esperienze, le teorie e i metodi dell'attore, regista, insegnante circense, Nalleslavski. Un libro per clown, commedianti, attori, musicisti, giocolieri, burattinai, maghi, artisti di strada e ballerini. Qualsiasi forma abbia il tuo clown - teatro, teatro di strada, commedia, burlesque, magia, circo - il cosiddetto metodo Nalleslasvki ti dà strumenti pratici per creare materiale che funzioni universalmente, oltre le barriere culturali e linguistiche.‎

‎Stratta Paolo‎

‎Sul filo del circo‎

‎br. Sul filo del circo ripercorre una delle possibili storie delle performing art che hanno condotto al teatro di strada e al circo contemporaneo. Indica percorsi, raccoglie nomi, risale a Copeau, agli Agitprop, attraversa i sentieri di giullari, mimi e commedianti dell'arte. Quello del teatro di strada e del circo contemporaneo si presenta come un mondo articolato ed emergente, quasi inafferrabile nelle sue caratteristiche distintive. Nel libro c'è una prospettiva, a volte un segreto, e un insegnamento. L'insegnamento è che il teatro di strada ha fatto migliaia di chilometri, ma a volte ha perso di vista il cammino, si è smarrito. Ora cerca statuti e se li dà, cerca un nuovo senso al mestiere e lo trova, anche attraverso "guide" appassionate. Spesso tra gli artisti si incontrano persone straordinarie che hanno saputo inventarsi spazi di libertà, che sanno e fanno sognare. La strada come palcoscenico significa spesso la strada come scelta di vita: porsi sullo stesso livello del pubblico non implica sempre essere accettati e rispettati. L'artista di strada deve essere molto intelligente, deve saper cogliere il momento giusto. Un libro per curiosi, artisti e professionisti del settore.‎

‎Curletto M. Alessandro‎

‎Spartak Mosca. Storie di calcio e potere nell'URSS di Stalin‎

‎brossura Nei primi anni venti del 1900, in un rione operaio della città di Mosca, un gruppo di giovani fanaticamente appassionati di calcio creò una propria squadra. Creò nel senso più completo del termine, perché oltre a fondare la società costruì con le proprie mani, e a proprie spese, gli impianti sportivi (campo, tribune, spogliatoi...). A questa squadra di quartiere, tenacemente cresciuta a dispetto di mille avversità, a partire dalla metà degli anni trenta toccò l'ingrato compito di contrastare lo strapotere dei club militari, Dinamo (Commissariato agli interni) e CDKA (Armata Rossa) in testa. I suoi protagonisti non passarono indenni attraverso l'epoca delle grandi repressioni staliniane. Ma furono proprio i loro drammi (talvolta tragedie) personali, uniti ai trionfi sul campo, a creare la leggenda dello Spartak Mosca, l'epopea della "squadra del popolo". Nel breve racconto qui proposto si intende seguire la formazione di questo mito dalle radici assolutamente, e spesso dolorosamente, reali.‎

‎Cerracchio Vincenzo‎

‎Controstoria della Lazio‎

‎brossura La storia, si sa, la scrivono i vincitori. A volte solo i più furbi, anche se hanno vinto poco o niente. A volte le maggioranze, cambiando le carte in tavola. A volte i giornali, spacciando opinioni di parte per verità assolute. La Controstoria è tutt'altro. È testimonianza. Racconta retroscena, disegna scenari. Non fa sconti, non può, perché a nessuno deve render conto. Non si sottomette alle prepotenze, rifugge i luoghi comuni. È libera. Questa descrive, in un'ottica diversa, i fatti salienti che hanno caratterizzato i finora 116 anni della ss Lazio. Ovvero della sezione calcio della polisportiva nata a Roma nei primi giorni del secolo scorso. Tra splendori e miserie, successi e sofferenze, passione e tradimenti, scandali e gesta epiche. Tra uomini che fecero l'impresa e altri che non furono all'altezza di tentarla. Parla soprattutto di un modo di essere: la lazialità.‎

‎Calzaretta Nicola‎

‎Alla ricerca del calcio perduto. Secondo tempo‎

‎ill., ril. Il primo tempo si è concluso e i quindici minuti dell'intervallo (con l'immancabile thé caldo d'ordinanza) stanno per esaurirsi. Si torna, dunque, alla ricerca del calcio perduto. Lo facciamo ancora una volta raccogliendo gli "Amarcord" pubblicati dal Guerin Sportivo dal maggio 2013 ad oggi. Inizia così il secondo tempo di questo affascinante viaggio della memoria pallonara. Ad accompagnarci ci sono loro, i protagonisti di quelle epoche. Con i loro ricordi, le loro emozioni, le loro verità...‎

‎Pucciariello Max; Ruggeri C. (cur.)‎

‎Momix. Istantanee di danza. Ediz. multilingue‎

‎ill., ril. È il libro che non c'era. Una danza di foto per raccontare il più entusiasmante e sorprendente gruppo di ballerini che abbia mai calcato le scene di un palcoscenico: i Momix. La loro non è soltanto creatività in punta di piedi, ma effetti corporei speciali, invenzioni cromatiche, equilibrismi artistici sullo sfondo della natura e dei suoi elementi. Il fotografo italiano Max Pucciariello, artista dell'obiettivo, da decenni collaboratore del Corriere della Sera, ha seguito la nascita e l'evoluzione di questo raffinatissimo gruppo guidato da Moses Pendleton e ne ha documentato l'attività.‎

‎Acitelli Fernando‎

‎Un mondo senza Totti‎

‎br. Un mondo senza Totti è la narrazione d'un congedo definitivo dal calcio giocato. È il dopo che ci scuote e ci fa tornare alla realtà togliendoci da quel favorevole affresco calcistico che ci sollevava dal faticoso quotidiano. La narrazione è un modo per attenuare il dolore e per non dimenticare quell'universo fantastico che Totti ci ha donato. E comunque è la constatazione che la "favola bella" finisce per tutti, eroi e figure minori. La partita d'addio concepita per Totti si distende su trenta sfide, una per sera. Ad esse partecipano tutti coloro che hanno indossato la maglia giallorossa e, per chi non è più tra noi, ecco i discendenti, recuperati in sublimi ritagli di mondo. I superstiti in età scendono in campo per testimoniare la loro già antica militanza e ognuno, discendente o vecchia gloria, dialogherà con Totti e s'accorgerà di cosa avviene al pallone dopo il tocco del fuoriclasse. È il Trionfo di Totti, ovviamente, ma è anche un affresco sulla Memoria e Totti è un po' il catalizzatore di esistenze, di nomi lontani, dispersi, ascoltati un tempo al primo campo della Roma, il Motovelodromo Appio, e poi a Campo Testaccio, allo Stadio Flaminio, fino all'anfiteatro Olimpico.‎

‎De Totero Francesco‎

‎Immersioni in caverna‎

‎ill. Testo adottato dalla Federazione Italiana Attività Subacquee per il corso di specializzazione "Caverne".‎

‎Tarantino Stefano; Di Biasio Nico‎

‎Varigotti, Noli, Spotorno trekking. Carta dei sentieri 1:8.000‎

‎brossura‎

‎Tarantino Stefano; Torchio Silvia; Vigo Andrea‎

‎Liguria Italia riviera di Levante. Carta turistica, sentieri e piste ciclabili‎

‎brossura‎

‎Delgado Magali; Pignon Frédéric; Walser D. (cur.)‎

‎Al galoppo verso la libertà. Le sei regole d'oro per educare i cavalli‎

‎ill., br. Frédéric nasce come stuntman a cavallo ed è oggi un maestro riconosciuto nel lavoro in libertà, Magali ha raggiunto prestigiosi risultati in dressage a livello di Grand Prix. Raggiungono l'apice del successo con lo spettacolo Cavalia - un mix di lavoro in libertà, numeri di teatro equestre e arie di Alta Scuola - in tour in Europa, negli USA e in Canada, con più di due milioni di spettatori. La svolta è stata l'incontro con il lusitano Templado, lo stallone "bellissimo e ribelle", star dei loro spettacoli. Il cavallo che ha insegnato loro a "disimparare" quello che pensavano di sapere sull'addestramento. Dal rapporto con lui hanno imparato le "sei regole d'oro", partendo dal principio che dobbiamo diventare il "porto sicuro" per il nostro cavallo, riuscendo nello stesso tempo a proporci come leader affidabili, in modo da fargli accettare il rispetto per l'uomo senza cedere all'uso della forza o della costrizione. Scoprirete il loro approccio basato sull'idea di "gioco". Imparerete a leggere il comportamento del cavallo come individuo e a sviluppare l'intelligenza, la fiducia e il desiderio di riuscire del cavallo, sia in libertà che in un contesto agonistico.‎

‎Girondini Francesco; Klocker Hubert; Gassner Frank; Klocker H. (cur.)‎

‎Hermann Nitsch e il teatro. Ediz. bilingue‎

‎ill., br. La mostra "Hermann Nitsch e il teatro curata" da Hubert Klocker, direttore della Friedrichshof Collection (ZurndorfVienna), raccoglie una vasta gamma di opere realizzate da uno dei maggiori esponenti viventi dell'Azionismo Viennese. L'opera di Nitsch si snoda attraverso diversi campi d'indagine, che all'Arena Museo Opera (AMO) a Palazzo Forti si articolano in varie sezioni espositive: la composizione di musiche che si possono ascoltare nelle sale della mostra, i costumi di scena realizzati per le opere di cui Nitsch ha curato la regia teatrale, le fotografie di alcune performance e diverse installazioni realizzate con tecniche miste. Prende vita ad AMO un progetto collaterale della 12a edizione di ArtVerona che con Boxart Galleria d'Arte di Verona diventa un'occasione di approfondimento su una mostra che riflette sul cuore teatrale nell'accezione più originaria, risalente ai riti greci, e sfiora altresì la più moderna forma operistica-teatrale.Il visitatore scoprirà non solo le opere che hanno reso Hermann Nitsch popolare nell'ambito della corrente artistica di appartenenza, ma potrà approfondire altre tematiche, legate ad argomenti imprescindibili dalla vita umana.‎

‎Cavara P. (cur.)‎

‎Sotto i riflettori di un occhio selvaggio. Sul cinema di Paolo Cavara‎

‎br. Paolo Cavara (Bologna 1926 - Roma 1982) ha cominciato la sua carriera come esploratore subacqueo e documentarista negli anni cinquanta, e in seguito ha esordito nel cinema come co-autore e regista di "Mondo cane" (1962), un documentario a sensazione che ha avuto un successo mondiale e ha dato il via a un genere. Negli anni successivi è riuscito a esprimere compiutamente una sua poetica fatta di fascinazione per gli aspetti più irrituali della realtà e per i suoi personaggi anomali o in controtendenza in uno stile scevro da stereotipi o facili manierismi. Regista indipendente, intelligentemente provocatorio e dotato di un forte carisma ha diretto circa una quindicina di film. Di lui si ricordano in particolare "L'occhio selvaggio" (1967), da poco restaurato, critica, ancor oggi di forte attualità, dei derivati della spettacolarizzazione filmica da una prospettiva metacinematografica e in forte polemica con la sua precedente esperienza documentaristica, "La cattura" (1969), il thriller "E tanta paura" (1976), "Atsalut päder" (1979) ("Ti saluto padre", sulla vita di Padre Lino da Parma) e il suo "Fregoli televisivo in quattro puntate" (1981), interpretato da Gigi Proietti.‎

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