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‎Philologie‎

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‎Autori vari‎

‎Res publica litterarum. Studies in the classical tradition vol. 33-34‎

‎Curatori: P. Parroni.‎

‎Paola Italia‎

‎Editing Duemila. Per una filologia dei testi digitali‎

‎Quali testi leggiamo e leggeremo in rete? Come sono cambiati i rapporti fra autore, curatore e lettore nel passaggio dai testi materiali a quelli immateriali? E quali possibilità si aprono alla filologia nel mondo digitale? Dopo il fortunato Editing Novecento (2013), Paola Italia torna a riflettere sui temi legati alla produzione, cura e trasmissione dei testi, allargando il campo al mondo digitale: dall’instabilità delle lezioni, alla molteplice volontà dell’autore, dalla scomparsa del mediatore editoriale, all’interazione del lettore; intrecciando riflessioni sviluppate in un decennio di pratiche di filologia digitale, dedicate a Manzoni e Leopardi, casi di studio del volume. Si offre al lettore e allo studioso un panorama aggiornato alle riflessioni elaborate dalle Digital Humanities, con una particolare attenzione al tradizionale metodo filologico e alla responsabilità che ancora abbiamo come produttori, curatori e lettori. Autori: Paola Italia.‎

‎Autori vari‎

‎Res publica litterarum. Studies in the classical tradition. Vol. 28‎

‎Pio Rajna‎

‎Scritti di filologia e linguistica italiana e romanza‎

‎Autori: Pio Rajna. Curatori: G. Lucchini.‎

‎Carla Cremonesi‎

‎Studi romanzi di filologia e letteratura‎

‎Autori: Carla Cremonesi.‎

‎Giuseppe Scarpat‎

‎Leggendo Rosvita. E altri studi di filologia greca e latina, giudaica e cristiana‎

‎Questa raccolta di scritti prende il titolo da un lungo saggio dedicato alla lingua di una celebre monaca sassone, Rosvita di Gandersheim (935-973 ca.), esemplificativo dello stile filologico e della sensibilità linguistica e storica con cui Giuseppe Scarpat affronta i testi dell'antichità classica greca e latina. Gli autori studiati vanno da Ovidio a Seneca, da Virgilio a Orazio; una seconda e cospicua parte è dedicata alla letteratura giudaica e cristiana, dalla Sapienza di Salomone alla prima lettera di Paolo ai Corinti, passando per il latino di Tertulliano, di fondamentale importanza sia per la comprensione del testo greco neotestamentario sia per le traduzioni latine precedenti agli interventi di Girolamo e alla sua Vulgata. È soprattutto qui, nella disamina dei rapporti tra mondo classico e mondo giudaico e cristiano, che Giuseppe Scarpat dà prova dell'ampiezza e della profondità dei suoi interessi culturali. Valgano come esempio le pagine dedicate in parti! Autori: Giuseppe Scarpat.‎

‎Brambilla S. (cur.); Fiorilla M. (cur.)‎

‎La Filologia dei testi d'autore. Atti del Seminario di studi (Roma, 3 -4 ottobre 2007)‎

‎brossura Il volume raccoglie gli atti del II° convegno della Società dei Filologi Italiani tenutosi a Roma, nel mese di ottobre dell'anno 2007 presso l'Università degli Studi Roma Tre, grazie all'iniziativa del Dipartimento di Italianistica. Gli incontri degli studiosi di Filologia hanno il preciso scopo di fare il punto sulla situazione della disciplina attraverso lo scambio d'informazioni e di opinioni, di raccontare frammenti del proprio lavoro e dare voce ai più giovani. Questo convegno, dal titolo "La filologia dei testi d'autore", rimette in pista, con una nuova formula ingegnosa, quell'aspetto della disciplina che nei manuali è iscritto sotto il titolo sbrigativo Filologia d'autore, che troppo spesso elide il messaggio di "testi passati per le mani dell'autore", cioè manoscritti o stampe maneggiati attraverso una vastissima gamma d'interventi documentati: primi getti, belle copie con varianti, varianti alternative o sostitutive, variazioni sospese e interrogative, redazioni multiple, doppie o triple stesure insieme a quelle nativamente in fieri e inventate forse per essere non-finite, come i Trionfi o le Grazie, bozze corrette e stampe in movimento, insomma tutto quanto sostituisce alla nozione statica di "opera" chiusa quella dinamica di "processo".‎

‎Finazzi Silvia‎

‎La metafora nella tradizione testuale ed esegetica della «Commedia» di Dante. Problemi ecdotici e ricerca delle fonti‎

‎br. Il volume uno studio delle metafore presenti nel testo della "Commedia", uno dei momenti maggiormente caratterizzanti e innovativi della scrittura dantesca. Dei tre capitoli che compongono l'opera, nel primo vengono illustrate le caratteristiche generali della metafora nel poema dantesco, e vengono forniti elementi culturali utili a orientarsi nelle successive sezioni. Il secondo è un excursus che contiene i vari percorsi evolutivi del concetto di metafora nella retorica antica, dalle basi aristoteliche fino alla trattatistica appena precedente e contemporanea a Dante, per poi dare conto delle rare allusioni tecniche presenti nelle stesse opere dantesche. Il terzo capitolo, di impostazione più propriamente filologica, è dedicato interamente alla discussione di una serie di varianti testuali: sono stati selezionati e approfonditi circa trenta luoghi problematici che si caratterizzano nella tradizione della "Commedia" per il diretto coinvolgimento di metafore. In questo ambito, nel valutare ogni volta le diverse lezioni alternative, vengono ipotizzate tanto possibili fonti quanto nuove interpretazioni, prestando anche una speciale attenzione alle proposte di lettura offerte dai primi commentatori del poema.‎

‎Garavelli E. (cur.); Suomela-Härmä E. (cur.)‎

‎Dal manoscritto al web: canali e modalità di trasmissione dell'italiano. Tecniche, materiali e usi nella storia della lingua‎

‎br. Sms, e-mail, chat, emoticons, twit, post su facebook. Dalla sua invenzione, nel 3200 a.C., a Guttemberg, dalla macchina da scrivere alla tastiera del pc, la scrittura ha subito un enorme cambiamento. Ma in che direzione? In che modo le nuove tecnologie hanno cambiato e cambieranno l'italiano? Quali sono i livelli linguistici più coinvolti? Molte le tematiche in campo, organizzate nelle sette sezioni che compongono i volumi. Si spazia dalla figura del revisore editoriale a quella dell'autore, per poi soffermarsi sul lettore con un'analisi degli adattamenti letterari, scolastici, della lingua dei fumetti e dei periodici. A rispondere a queste domande sono gli studiosi della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, autori dell'opera che raccoglie le riflessioni delle giornate di studio di Helsinki. Orale e scritto sono i temi della terza sezione, dedicata all'italiano della televisione, della radio, del telefono e dei film, con un focus sui copioni e le sceneggiature, per poi spostare l'attenzione verso la lingua delle grammatiche e dei manuali, dei discorsi politici, commemorativi scritti e letti. Ampio spazio alla lingua del web nella quarta sezione con un approfondimento sull'italiano delle e-mail, dei blog, dei forum e dei social network; una varietà che si adatta sempre più alle esigenze di brevità e velocità del mezzo utilizzato. Nell'ultima sezione spazio ai linguaggi non verbali con approfondimenti sulla lingua dei segni (LIS), sulla prossemica e il Braille.‎

‎Blasco Ferrer Eduardo‎

‎Corso di linguistica sarda e romanza‎

‎ill., br. Questo corso rappresenta una sintesi originale e aggiornata di linguistica sarda. La parte teorica, corredata di esempi attinti alle varietà dialettali isolane, informa criticamente su tutti i settori di studio e ricerca relativi alla lingua sarda, fornendo al lettore gli strumenti per conoscere e approfondire la materia. Ogni capitolo chiude con un confronto serrato tra sardo e lingue neolatine, dove si prendono in considerazione sia le strutture sia la pianificazione linguistica. La parte pratica contiene un'antologia di testi, dialettali, di linguaggio giovanile e di sardo medievale, destinata alle esercitazioni seminariali, ed è anche munita di nuove carte geolinguistiche e di fac-simili. Un agile manuale di riferimento obbligato per ogni docente di linguistica romanza o studente di linguistica sarda.‎

‎Camilla Russo‎

‎Firenze nuova Roma. Arte retorica e impegno civile nelle miscellanee di prose del primo Rinascimento‎

‎Autori: Camilla Russo. I codici di lettere e discorsi in volgare, o «di pìstole e dicerie» si contano ancora in gran numero nelle biblioteche italiane e straniere, rappresentando una delle tradizioni antologiche più prolifiche della Firenze del Quattrocento. Ideati come prontuari di modelli autorevoli per l’esercizio della retorica civile, essi guardano alla tradizione illustre del "Tresor" di Brunetto Latini, facendosi al tempo stesso espressione dei valori del cosiddetto umanesimo civile: centrale è il richiamo al modello della Roma repubblicana, recuperato, nella Firenze di Cosimo e di Lorenzo, soprattutto in chiave esortativa, per contrastare le derive assolutistiche del potere mediceo. A partire dal censimento dei testimoni, il volume affronta uno studio sistematico della tradizione, dalla ricostruzione del contesto storico-politico all’interpretazione del canone testuale, fino alla sua fortuna fuori da Firenze. Si illumina così un fenomeno ancora scarsamente indagato, ma che contribuì a influenzare la sensibilità del tempo, favorendo la diffusione del volgare come lingua della comunicazione politica.‎

‎Autori vari‎

‎Zeus prima di Zeus e altri studi cretesi. Persistenze cultuali a Creta fra minoico e miceneo‎

‎Uno “Zeus cretese” incontra lo Zeus indeuropeo. I testi del tempo, non più relegati nell’era buia dell’“indecifrabilità”, ce ne raccontano, insieme ai miti e ai luoghi, la possibile storia. Mario Negri è ordinario di Civiltà Egee nell’Università IULM di Milano. Fra le altre cose, ha promosso il progetto d’interpretazione del corpus minoico, il cui esito maggiore sono i "Testi minoici trascritti, con interpretazione e glossario" (Roma 1999), di cui è coautore con Carlo Consani. Nell’ambito delle sue ricerche, ha coniugata la prospettiva filologica e storico-linguistica con l’indagine, anche nella prospettiva di una lettura “storica” del mito, dei rapporti di continuità fra il II e il I millennio Curatori: Mario Negri.‎

‎Braccini Tommaso‎

‎La scienza dei testi antichi. Introduzione alla filologia classica‎

‎brossura La filologia classica studia i passaggi attraverso i quali le opere letterarie greche e latine sono giunte fino a noi, cercando al contempo di depurarle dai numerosi errori e fraintendimenti accumulatisi nel corso dei secoli. In questo manuale vengono esposti in primo luogo i supporti concreti che ci hanno trasmesso i testi classici, a partire dai rotoli di papiro e dai codici medievali per giungere alle edizioni a stampa, con una rassegna delle scritture adottate nel mondo greco e latino. Una dettagliata tipologia degli errori compiuti dai copisti medievali è il preludio all'espo-sizione del metodo della critica testuale scientifica (il cosiddetto «metodo del Lachmann»), accompagnata da una riflessione sulle strategie da adottare di fronte a tradizioni testuali problematiche o contaminate, e da una rassegna dei dibattiti che hanno interessato la filologia classica anche alla luce delle tecnologie più recenti. Il libro è corredato da consigli pratici sulla preparazione di un'edizione critica, e da una bibliografia ragionata per approfondire gli argomenti trattati.‎

‎Varvaro Alberto‎

‎Letterature romanze del Medioevo‎

‎brossura‎

‎Varvaro Alberto‎

‎Linguistica romanza. Corso introduttivo‎

‎ill.‎

‎Migliorini Bruno‎

‎Dal nome proprio al nome comune. Studi semantici sul mutamento dei nomi propri di persona in nomi comuni negl'idiomi romanzi‎

‎brossura‎

‎Timpanaro Sebastiano‎

‎Virgilianisti antichi e tradizione indiretta‎

‎ill.‎

‎Facchetti Giulio M.; Negri Mario‎

‎Creta minoica. Sulle tracce delle più antiche scritture d'Europa‎

‎ill.‎

‎Luiselli Fadda Anna M.‎

‎Tradizioni manoscritte e critica del testo nel Medioevo germanico‎

‎ill.‎

‎Cremante R. (cur.)‎

‎L'avanguardia radicale di Marcello Gallian‎

‎brossura Il volume raccoglie gli Atti di un convegno promosso dal Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia nei giorni 17 e 18 dicembre 2008: a quarant'anni dalla morte di Marcello Gallian (1902-1968). Le relazioni presentate al convegno ripercorrono - per exempla, ma forse per la prima volta in maniera articolata e coerente l'intera, accidentata carriera di Gallian, nel suo vario e tormentato dispiegarsi tra letteratura, teatro e pittura, alternando l'analisi dei testi alle sintesi storiografiche e critiche. Se ne ricava, alla fine, un quadro complessivo che dallo scrittore romano trascorre alla vita culturale dell'Italia fascista, con particolare riguardo al milieu avanguardista, geograficamente e culturalmente periferico rispetto al calamitante polo fiorentino, dagli umori spericolatamente anarchici e antiborghese, indocile a qualunque possibilità d'inquadramento.‎

‎Lalomia Gaetano‎

‎En fabliaus doit fables avoir. Studi sui fabliaux‎

‎br. Il volume raccoglie alcune riflessioni su una tipologia di lesti singolare, i fabliaux, studiati attraverso un approccio geocritico e cognitivista. Lo studio dei titoli, la geografia dei testi, le metafore concettuali costituiscono gli ambiti attraverso i quali si opera un'analisi di tali componimenti, mettendo in luce la lunga ricezione, la particolare dimensione geografica (assai diversa da quella del roman), e infine, il linguaggio metaforico attraverso il quale si esprime l'amore e il sesso.‎

‎Degani Enzo‎

‎Ajon‎

‎brossura‎

‎Gresti Paolo‎

‎Introduzione alla linguistica romanza‎

‎br. Questo manuale, indirizzato in modo particolare agli studenti universitari di Filologia romanza, intende offrire un quadro d'insieme dei fenomeni fonetici, morfologici, sintattici e lessicali che hanno determinato quelle metamorfosi: con un linguaggio semplice, che non rinuncia però alla precisione del tecnicismo, vengono affrontati in chiave storico-comparativa tutti i principali aspetti dell'evoluzione linguistica, in modo necessariamente sintetico e descrittivo, ma senza rinunciare a singoli approfondimenti problematici. Uno spazio di rilievo è ovviamente riservato al latino cosiddetto "volgare", e al concetto stesso che si cela sotto tale etichetta: un concetto messo frequentemente in discussione, ma che mantiene inalterato, nonostante tutto, il proprio ruolo centrale nella storia linguistica romanza, al di là delle dispute, spesso solo nominalistiche, che lo vedono coinvolto.‎

‎Studia Philologica Iranica. Gherardo Gnoli memorial volume‎

‎brossura‎

‎Battaglia Marco‎

‎Medioevo volgare germanico‎

‎ill., br. La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco per le singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. All'interno dei codici manoscritti realizzati per lo più tra le mura di scriptoria monastici riuscì a filtrare soltanto una minima parte, opportunamente emendata, del patrimonio tradizionale delle culture volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere tramandato attraverso i canali impalpabili dell'oralità. Le prime forme di una tradizione letteraria germanica restarono dunque confinate per lungo tempo ad ambiti istituzionali - giuridici, notarili e religiosi -, nei quali i volgari riuscirono inizialmente a far breccia sotto forma di strumenti interpretativi d'immediata utilità, come le glosse esplicative di concetti e di lessemi non immediatamente comprensibili. "Medioevo volgare germanico" cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.‎

‎Aprile Marcello; Sambati Valentina‎

‎Lingua e cultura materiale nella Grecia salentina dell'età moderna. Un'inchiesta lessicale sui documenti dell'archivio di stato di Lecce‎

‎br. Dalle testimonianze, perfettamente localizzabili e databili, fornite dagli atti notarili in età moderna (testamenti, carte dotali, catasti onciari), gli autori del volume hanno estratto un quadro della vita quotidiana delle popolazioni dell'area oggi nota come "Grecia salentina", quella abitata in simbiosi, per lunghi secoli, da greci e latini. Dai testi emergono dettagli sull'arredamento, il vestiario, i corredi, gli oggetti e gli utensili, la struttura delle case, e poi ancora sui nomi dei mestieri, delle vie e dei luoghi. Ne viene fuori un quadro molto interessante e linguisticamente stratificato, che consente di ricostruire una parte della vita di queste comunità nel loro ambiente.‎

‎Rovetta A. (cur.); Desjatova M. (cur.)‎

‎Il destino della bellezza‎

‎brossura Tra il 17 e il 19 aprile 2012 il tema della Bellezza ha convocato presso la prima università ortodossa di Mosca studiosi russi e italiani che si sono confrontati attorno all'esperienza che più di ogni altra rivela il desiderio di infinito impresso nel cuore di ogni uomo. In quei giorni è stato sorprendente - e lo è ancora leggendo le pagine di questo volume - scoprire la profonda unità che da secoli agisce nelle due più antiche tradizioni cristiane, quella orientale ortodossa e quella occidentale cattolica, nelle innumerevoli occasioni che hanno sollecitato la loro creatività espressiva e la loro riflessione critica, dalle origini fino ai nostri giorni. È una tenace testimonianza al mondo della pertinenza della fede alle urgenze della vita e della storia. L'iniziativa promossa dall'Università San Tichon di Mosca, in occasione del suo ventennale, è stata accolta dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano a seguito di una collaborazione che da alcuni anni favorisce scambi di docenti e studenti nell'ambito delle discipline umanistiche, in particolare filologiche, linguistiche e artistiche.‎

‎Bettini Maurizio‎

‎Il mito. Discorso autorevole o racconto screditato?‎

‎br. La categoria «mito» è divenuta, fondamentale nella nostra cultura, così come lo è divenuta nel discorso usuale o televisivo e persino nei linguaggi giovanili, dove le espressioni «mito» e «mitico»; generalmente in forma esclamativa, ricorrono con straordinaria frequenza. Una cosa è chiara, seirtbra proprio che del «mito» non si possa più fare a meno.‎

‎Sangriso F. (cur.)‎

‎Snorri Sturluson. «Heimskringla»: le saghe dei re di Norvegia. Ediz. critica. Vol. 5‎

‎br. 'Questo volume, integralmente dedicato alla Óláfs saga Helga, costituisce la quinta parte della traduzione in lingua italiana della Heimskringla di Snorri Sturluson a opera di Francesco Sangriso. La Óláfs saga Helga è, per ampiezza e complessità, la saga più importante all'interno della Heimskringla e ne è protagonista colui che diventerà il 're santo' della Norvegia, Óláfr Haraldsson. Il testo dell'opera di Snorri viene presentato nel contesto della produzione letteraria sorta intorno alla figura di re Óláfr e costanti sono i riferimenti alle altre fonti, soprattutto di matrice cristiana, in particolare la saga definita Saga Leggendaria per il suo carattere spiccatamente agiografico. In tal modo viene evidenziato l'approccio critico di Snorri alla figura di un sovrano che, più di ogni altro, lascerà una traccia indelebile nella storia e nella società norvegesi. Nella sua rigorosa progettazione narrativa Snorri delinea la figura di un condottiero che diviene sovrano, non di un santo destinato a un glorioso martirio.'‎

‎Brunetti G. (cur.)‎

‎Filologicamente. Studi e testi romanzi. Vol. 3‎

‎br.‎

‎Pontiggia Giuseppe; Dionigi I. (cur.)‎

‎I classici in prima persona‎

‎brossura "I classici in prima persona" comprende il testo inedito di un incontro tenuto da Pontiggia nel novembre 2002 presso l'università di Bologna e un breve saggio, entrambi dedicati a uno degli argomenti più cari allo scrittore: il rapporto con i classici. A cavallo tra critica filologica e rievocazione autobiografica, i due scritti, in cui l'autore ripercorre la propria biografia intellettuale nel segno degli amati scrittori greci e latini, riflettono su alcuni temi nodali di tutta la produzione saggistica, e non solo, di Pontiggia: il concetto di "classico", i fantasmi dei Maestri, la funzione del canone, l'ambiguo connubio tra retorica e politica. Chiude il volume un saggio di Ivano Dionigi che illustra il rapporto di Pontiggia con gli antichi.‎

‎Formisano Luciano‎

‎Filologia dei viaggi e delle scoperte‎

‎br. Le scritture di viaggio, al di là della loro ricchezza informativa e del fascino del loro esotismo, possiedono uno statuto testuale che va letto e studiato in quanto tale, dunque anche con gli strumenti della filologia. Ciò è vero non solo per la narrativa odeporica ormai entrata a far parte del canone della letteratura mondiale, ma anche per i discorsi meno formalizzati e più intrisi di referenzialità, al limite del mero documento, nati a ridosso delle Grandi Scoperte: i primi fotogrammi dell'America che nel giro di pochi anni hanno percorso l'Europa, e che in definitiva sono i responsabili della formazione di un "immaginario americano", sono la migliore illustrazione della nascita di una tradizione che, costituitasi con sorprendente rapidità, trae le sue origini dagli scritti di Colombo e di quanti lo hanno seguito, in un intreccio di testi originali, rimaneggiamenti, plagi, traduzioni; scritti che a loro volta convogliano e reinterpretano tradizioni più antiche. Il volume, in cui non mancano incursioni che vanno dal De Canaria di Boccaccio al Diario di un viaggio in motocicletta di Ernesto "Che" Guevara, raccoglie i risultati di un quarantennio di ricerche e di studi che vanno in questo senso e che, per lo più pubblicati in sedi di difficile accesso, vengono qui presentati al pubblico dei non specialisti. Il volume si compone di tre parti (Filologia e letteratura; Filologia e linguistica; Vespucciana) per un totale di trentacinque capitoli, che si prestano a una lettura non solo continua, ma trasversale.‎

‎Vecce C. (cur.)‎

‎La biblioteca di Leonardo‎

‎ril. Curato da Carlo Vecce, il volume ricostruisce, sulla base di un'indagine sul complesso dei manoscritti vinciani, la consistenza della biblioteca che il maestro venne formando nel corso della sua lunga vita. Quest'opera fornisce anche indicazioni sulle fasi di progressivo aumento dei volumi, a stampa e manoscritti, posseduti da Leonardo. Grazie anche alla fondamentale collaborazione di numerosi specialisti nelle discipline su cui Leonardo si soffermò, il volume mette a disposizione degli studiosi un imponente repertorio da cui attingere informazioni certe sulle fonti di ispirazione del "Genio Universale".‎

‎Dolcetti Corazza Vittoria‎

‎Introduzione alla filologia germanica‎

‎br.‎

‎Segre Cesare‎

‎Per curiosità‎

‎brossura Con un andamento che distribuisce gli eventi in un ordine che è nello stesso tempo cronologico e tematico, Segre racconta un se stesso a tante facce, unificate dalla mai esausta curiosità per gli uomini e la realtà in cui si è imbattuto. Nel libro sfilano le immagini di lui bambino nella comunità ebraica di Saluzzo, e poi quelle, drammatiche, recluso sotto falso nome in un collegio di Salesiani per sfuggire alla deportazione. E poi ancora i viaggi e la passione per il canottaggio. E il servizio militare a Orvieto, dove Segre scopre la babele linguistica dei dialetti italiani. Ma il libro è anche una galleria di ritratti di grandi personaggi della cultura: Santorre Debenedetti, Benvenuto e Lore Terracini, Gianfranco Contini, Roman Jakobson...‎

‎Canfora Luciano‎

‎Il copista come autore‎

‎br. Questo del filologo e storico (ed elegante scrittore) Luciano Canfora è un libro sui libri che stimola la riflessione: quali, quanti e in che modo si sono «conservati» i testi degli scrittori antichi? E che cosa è in realtà un «originale» e che significa dire che esso sia «esistito»? In questa nuova edizione Canfora ha aggiunto un capitolo: «L'inesausta ricerca di testi antichi suscita da sempre la tentazione di creare ciò che è andato perduto, e che vorremmo resuscitare. Anche in questo campo l'attività di copia è lo strumento. Perciò nel riproporre queste pagine, abbiamo ritenuto necessario aggiungere un nuovo capitolo: Il falsario come autore. E abbiamo scelto di parlare di uno di loro: grandissimo e temutissimo».‎

‎Battezzato Luigi‎

‎Linguistica e retorica della tragedia greca. Nuova ediz.‎

‎br. Il linguaggio poetico è per sua natura ispirato, irrazionale, imprevedibile. A questa visione, antica e diffusa, se ne contrappone una secondo cui la lingua della poesia segue tecniche codificate e prevedibili: le figure retoriche. Ma il linguaggio poetico è davvero qualcosa di completamente differente dal linguaggio comune? Questo saggio affronta importanti problemi di linguistica e retorica nella tragedia greca (l'hysteron proteron, il "superlativo retorico", l'ordine delle parole, l'enjambement). Il tumultuoso progresso della linguistica contemporanea, spesso trascurato negli studi classici, offre alcuni strumenti concettuali importanti per studiare la lingua e la retorica della tragedia greca.‎

‎Meneghetti Maria Luisa‎

‎Le origini delle letterature medievali romanze‎

‎ill.‎

‎Brunetti Giuseppina‎

‎Autografi francesi medievali‎

‎ill., br.‎

‎Picchio Riccardo‎

‎Letteratura della Slavia ortodossa (IX-XVIII sec.)‎

‎ill.‎

‎Graf F. (cur.); Molin Pradel M. (cur.)‎

‎Introduzione alla filologia latina‎

‎ill., br.‎

‎Sanguineti F. (cur.); Scarpati O. (cur.)‎

‎Canzoni occitane di disamore‎

‎br. Nell'immaginario comune, le canzoni dei trovatori sono innanzitutto canzoni d'amore. Eppure proprio all'interno di questo corpus, che rappresenta la parte più consistente della loro produzione, non mancano motivi e situazioni che pongono invece in primo piano il rovescio dell'amore: dichiarazioni di abbandono del "servitium amoris", cambi di dama e affermazioni cariche di risentimento verso la donna un tempo amata o verso l'amore stesso. Questa antologia offre una selezione di componimenti tra i più rappresentativi della modalità poetica del disamore, presentandoli in edizioni critiche controllate, rivedute o rifatte ex novo. Il volume è corredato da un'ampia introduzione in cui sono analizzati gli elementi fondanti del disamore e la loro fortuna attraverso i secoli.‎

‎Snell Bruno; Amerise M. (cur.)‎

‎Noi e gli antichi greci, nove giorni di latino‎

‎br.‎

‎Francovich Onesti Nicoletta‎

‎Filologia germanica. Lingue e culture dei germani antichi‎

‎ill. L'edizione rinnovata di questo manuale di base è un utile supporto nei moduli e nei corsi del triennio universitario, per tutti gli studenti principianti di Filologia germanica. In modo agile e chiaro, il libro tratta le origini e lo sviluppo delle culture di lingua germanica nel Medioevo, affrontando gli aspetti linguistici, storici e culturali. Si delineano i caratteri e la storia del tedesco, dell'inglese, delle lingue scandinave e delle altre lingue germaniche antiche e moderne, oltre alla loro appartenenza alla famiglia indeuropea e alle relazioni che le legano. Si forniscono inoltre esempi dei primi testi nelle varie lingue, dall'anglosassone al tedesco antico, al gotico. Dalle rune alle leggende eroiche di Beowulf e di Sigfrido, dalla linguistica comparata ai primi documenti scritti, sono presentati i punti salienti delle lingue e letterature germaniche delle origini.‎

‎Contini Gianfranco; Leonardi L. (cur.)‎

‎Filologia‎

‎br. Si ripropongono qui alcune pagine fondamentali di Gianfranco Contini. Il libro illustra - sulla scorta di casi concreti - i concetti e le questioni centrali della disciplina filologica (le varianti, gli autografi, l'archetipo, la tradizione, lo stemma, l'edizione). Una filologia intesa come ricostruzione dei testi del passato, fondamento della loro interpretazione e della loro "presenza" al lettore contemporaneo.‎

‎Lanza D. (cur.); Ugolini G. (cur.)‎

‎Storia della filologia classica‎

‎br. Il volume traccia un profilo storico della filologia classica negli ultimi due secoli e mezzo, da quando cioè si è venuta definendo come disciplina autonoma, focalizzando l'attenzione sugli snodi teorici e metodologici attraverso cui si è sviluppata, sulle figure degli studiosi più significativi, sulle discussioni e le polemiche che ne hanno segnato il procedere, sui nessi con lo sfondo istituzionale e il contesto storico in cui ha operato. Il percorso diacronico è scandito in tre parti. Nella prima si parte dal modello della filologia anglosassone di Richard Bentley per arrivare all'istituzionalizzazione della disciplina nel mondo accademico tedesco (Heyne e soprattutto Wolf) e nella realtà scolastica (Wilhelm von Humboldt). Nella seconda si analizzano i contributi teorici e le principali dispute metodologiche che hanno avuto come protagonisti, tra gli altri, Lachmann, Hermann, Boeckh, Nietzsche e Wilamowitz. La terza e ultima parte è dedicata alla ridefinizione degli studi classici in Germania (Jaeger) e in Italia (Pasquali), all'apporto della papirologia, alle nuove immagini dell'antichità venute a delinearsi nelle opere di scrittori, narratori, registi e traduttori del nostro tempo, e infine ai personaggi più significativi degli ultimi decenni: Snell, Dodds, Vernant, Gentili, Loraux.‎

‎Battaglia Marco‎

‎I Germani. Genesi di una cultura europea‎

‎br. Il termine "Germani" definisce un insieme magmatico di comunità di migranti e agglomerati di etnie legate da una medesima facies linguistica e da una matrice ideologica condivisa e accomunate dall'impatto con il mondo romano e dalla successiva cristianizzazione. La nascita degli antichi Germani, la loro società, la religione e i miti di origine, il diritto e la scrittura runica sono oggetto nel libro di un'analisi approfondita, con il contributo sia dell'archeologia sia della storia delle relazioni con Celti e Romani. Particolare attenzione è rivolta alla formazione dei regni romano-germanici alto medioevali e al lungo processo di evangelizzazione; quest'ultimo, culminato con la conversione e con l'adozione della scrittura alfabetica e del codice manoscritto, si rivelò il vero anticipatore di una rivoluzione culturale di origine monastica che avviò la nascita delle letterature medioevali in volgare, antagoniste dell'egemonia del latino.‎

‎Gresti Paolo‎

‎Antologia delle letterature romanze del Medioevo‎

‎br.‎

‎Murgia G. (cur.)‎

‎Il Breve Portus Kallaretani e gli ordinamenti pisani trecenteschi per il porto di Cagliari. Ediz. critica‎

‎ril. Il "Breve Portus Kallaretani", emanato dal Comune di Pisa per regolamentare le attività del porto di Cagliari, è uno dei più antichi e importanti statuti portuali del Mediterraneo. L'unico testimone medievale che lo tramanda - il manoscritto Roncioni 322, conservato presso l'Archivio di Stato di Pisa - offre una redazione del testo scritta in volgare pisano e datata al 1318, che rappresenta probabilmente il risultato della progressiva stratificazione di disposizioni normative succedutesi nel tempo. Il Breve si compone di 68 capitoli, nei quali vengono definiti i compiti dei consoli, dei mercanti, dei sensali e degli operatori che gravitavano intorno allo scalo cagliaritano all'inizio del Trecento. Lo stesso manoscritto accoglie poi altre disposizioni emanate tra il 1319 e il 1321, nonché alcuni capitoli provenienti dallo statuto cittadino, il Breve dei Castellani di Cagliari. Si tratta dunque di un corpus di testi normativi che costituisce una fonte preziosa tanto per la ricostruzione della storia della Sardegna medievale - e in particolare di quella del porto della città di Cagliari - quanto per la conoscenza degli impieghi del volgare pisano nell'isola. La nuova edizione critica che qui si propone è corredata di un approfondito studio linguistico e di un nutrito glossario, utile a comprendere le peculiarità del lessico del commercio e della marineria in uso nel vivace ambiente di uno scalo portuale medievale.‎

‎Berté Monica; Petoletti Marco‎

‎La filologia medievale e umanistica‎

‎br. Il libro offre una sistematica introduzione ai temi e ai problemi della filologia medievale e umanistica, una disciplina che copre un arco cronologico e geografico molto ampio e che possiede una grande varietà di testimonianze. Alla trattazione teorica sono affiancati esempi concreti che illustrano la metodologia critica relativa alle edizioni delle principali e più caratteristiche tipologie testuali del periodo che va dall'alto Medioevo fino al primo Cinquecento.‎

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