|
Levi della Torre Stefano
Zone di turbolenza Intrecci somiglianze Conflitti
In-8 (Cm 22 x 14), pp. 234, brossura editoriale illustrata. Collana Campi del Sapere / Feltrinelli
|
|
Reich Wilhelm
Le Charactère Impulsif
8o, br. ed. pp.116. le premier introuvable livre de reich.
|
|
Corbin Alain
Le miasme et la jonquille: L'odorat et l'imaginaire social, XVIIe-XIXe Siècles
16mo, br. ed. vi-336pp. A partir de 1750, on a peu à peu cessé, en Occident, de tolérer la proximité de l’excrément ou de l’ordure, et d’apprécier les lourdes senteurs du musc. Une sensibilité nouvelle est apparue, qui a poussé les élites, affolées par les miasmes urbains, à chercher une atmosphère plus pure dans les parcs et sur les flancs des montagnes. C’est le début d’une fascinante entreprise de désodorisation : le bourgeois du XIXe siècle fuit le contact du pauvre, puant comme la mort, comme le péché, et entreprend de purifier l’haleine de sa demeure ; imposant leur délicatesse, les odeurs végétales donnent naissance à un nouvel érotisme. Le terme de cette entreprise, c’est le silence olfactif de notre environnement actuel. Chef-d’oeuvre de l’histoire des sensibilités, Le Miasme et la, jonquille a été traduit dans une dizaine de langues.
|
|
Camprini Italo
Canta la cicala taglia taglia il grano al padrone al contadino la paglia - Ricerca di storia e cultura popolare - pref. di Andrea Canevaro
8vo, br. fig. pp.244
|
|
Tomasello Michael
Diventare Umani
8vo, br. ed.. Diventare umani pone l'attività socioculturale umana entro la moderna teoria evoluzionistica e illustra come la biologia crea le condizioni nel cui ambito la cultura svolge il suo compito. Le teorie che spiegano come la specie umana è diventata così particolare si imperniano quasi tutte sull?evoluzione. In questo saggio Michael Tomasello propone una teoria complementare dell?unicità umana, che pone al centro lo sviluppo e mostra come i fattori che ci rendono profondamente umani si costruiscano nei primi anni di vita del bambino. Tomasello compendia quasi tre decenni di lavoro sperimentale con gli scimpanzé, i bonobo e i bambini umani, e propone un quadro originale della crescita psicologica tra la nascita e i sette anni di età. Identifica otto percorsi che distinguono nettamente gli esseri umani dai cugini primati più prossimi, vale a dire la cognizione sociale, la comunicazione, l'apprendimento culturale, il pensiero cooperativo, la collaborazione, la prosocialità, le norme sociali e l'identità morale.
|
|
Levi-strauss Claude
Mythologiques : Tomes I : Le cru et le cuit - Tome II : Du miel aux cendres - Tome III : L'origine des manières de table - Tome IV : L'homme nu . 4 Volumes
4 volumes in-8° brochés, couvertures illustrées, 402 + 450 + 478 + 688 pages, illustrations, très bon état
|
|
King Charles
La riscoperta dell'umanità. Come un gruppo di antropologi ribelli reinventò le idee di razza, sesso e genere nel XX secolo
8vo, ril. ed. sovracop. pp.480. Un secolo fa, tutti erano convinti che le persone fossero predestinate dalla loro razza, sesso e nazionalità a essere più o meno intelligenti, educate o aggressive. Ma il professor Franz Boas della Columbia University, esaminati i dati raccolti, decise che non era per niente così. Le categorie razziali erano finzioni biologiche. Le culture non venivano fornite in ordinate confezioni etichettate come «primitive» o «avanzate». Una famiglia, un buon pasto o persino il buon senso erano un prodotto della storia e delle circostanze, non della natura. In questo libro, una magistrale narrazione di idee radicali e vite appassionate, Charles King mostra come le intuizioni di Boas e delle sue allieve abbiano dato il via a un fondamentale ripensamento della diversità umana. Le allieve in questione erano delle esuberanti e sconosciute visionarie: Margaret Mead, l'autrice di "L'adolescenza in Samoa", uno dei libri di scienze sociali più letti di tutti i tempi; Ruth Benedict, il grande amore della Mead, la cui ricerca contribuì a definire il Giappone dopo la Seconda guerra mondiale; Ella Deloria, l'attivista sioux che preservò le tradizioni degli indiani delle Pianure; e Zora Neale Hurston, i cui studi con Boas sono entrati direttamente nel suo romanzo, divenuto un classico, "I loro occhi guardavano Dio". Tutti insieme mapparono civiltà, dal Sudamerica al Pacifico meridionale e dalle isole dei Caraibi alle strade di Manhattan. Le loro scoperte rivoluzionarie avrebbero ispirato le fluide concezioni di identità che conosciamo oggi.
|
|
Berne Eric
A Che Gioco Giochiamo. Un Classico Della Psicologia Contemporanea
8vo, br. ed. Testo fondamentale della psicologia contemporanea, "A che gioco giochiamo" ha costruito l'ipotesi e gli strumenti di un nuovo tipo di analisi terapeutica, l'analisi transazionale, utilizzando la rappresentazione della realtà sotto forma di giochi. Dire "gioco" significa esprimere in un altro modo, semplice ed esemplare, in che posizione e in che ruolo una persona intende mettersi (e finisce sempre per mettersi) rispetto a un ambiente o a un altro individuo. Il marito che tormenta la moglie, l'amico che perseguita l'amico, il superiore che si rivale sul dipendente con lo stesso motivo o pretesto, tendono a ricreare circostanze sempre uguali. L'analisi transazionale, come metodo e come teoria, consente a chi la pratica di identificare il proprio ruolo nel gioco che tende a ripetere, e pone così le basi per una autonomia critica da questi meccanismi, e forse per una liberazione.
|
|
Lévi Strauss Claude
Da Montaigne a Montaigne
8vo, br. ed. Le due conferenze inedite riunite in questo libro danno testimonianza della parola pubblica del più celebre antropologo francese e ci consentono di valutare il posto che il pensiero di Montaigne occupa nel percorso intellettuale di Lévi-Strauss, offrendo una visione nuova dell'opera dell'antropologo. Nel 1937 Lévi-Strauss è a Parigi e tiene una conferenza stupefacente: collocandosi sotto l'egida di Montaigne, proclama il carattere rivoluzionario dell'antropologia. Ma questa conferenza è importante anche per un altro motivo: attesta l'esistenza, finora sconosciuta, di un momento diffusionista nella riflessione del grande studioso. Nel 1992, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici, Lévi-Strauss torna a parlare della sua ammirazione per Montaigne e ci lascia intravvedere l'aspetto che, ai suoi occhi, connette Montaigne a Rousseau.
|
|
D'Onofrio Salvatore
Lévy-Strauss e la catastrofe. Nulla è perduto, possiamo riprenderci Tutto
8vo, br. ed. 97pp. Viviamo in un "tempo di catastrofi " che il progresso tecnologico non sembra più in grado di contrastare. Ma le recenti crisi ecologiche (da Chernobyl al "morbo della mucca pazza") non sono forse legate ad altri eventi che hanno segnato per sempre il destino dell'umanità - come i genocidi seguiti alla conquista dell'America o la Shoah? Il libro risponde a questa domanda, attraverso una lettura originale dell'opera di Claude Lévi-Strauss. Tracciando un ritratto inedito dell'antropologo francese, Salvatore D'Onofrio mostra come le idee di questo intellettuale ribelle e non consensuale forniscano le chiavi per pensare sia l'avvento della catastrofe sia la possibilità di uscirne. Vero e proprio manifesto antropo-ecologico, questo libro si propone di considerare l'urgenza di un nuovo rapporto degli uomini con la natura, quindi tra di loro. Questo è ciò che Lévi-Strauss aveva imparato dagli amerindiani del Brasile e di cui l'umanità ha grande bisogno.
|
|
Maggio Rodolfo
An Analysis of Jared M. Diamond's Collapse: How Societies Choose to Fail or Survive A MacAt Analysis
8vo, br. ed. American scholar Jared Diamond deploys his powers of interpretation to great effect in Collapse: How Societies Choose to Fail or Succeed, which seeks to understand the meaning behind the available evidence describing societies that have survived and those that have withered and died. Why, for example, did the Norsemen of Scandinavia who colonized Greenland in the early tenth century not survive, while the inhabitants of Highland New Guinea did? With the evidence to hand, Diamond notes that a society's collapse tends to be preceded by a severe reduction in population and considerable decreases in political, economic and social complexity. Delving even deeper, Diamond isolates five major factors determine the success or failure of human societies in all periods of history: environmental degradation, which occurs when an ecosystem deteriorates as its resources are exhausted; climate change (natural or man-made); hostile neighbors; weakened trading partners; and access or otherwise to the resources that enable the society to adapt its challenges. The breadth of Diamond's research provides the springboard from which to reach these definitions, but it inevitably also introduces complications; how can evidence produced by specialists in so many different disciplines be compared? Diamond's ability to understand the meaning of the evidence at hand - and his readiness to seek and supply clarifications of meaning where necessary - underpin his achievement, and comprise a textbook example of how interpretative skills can provide a framework for strong critical thinking.
|
|
Marshall Michael
The Genesis Quest: The Geniuses and Eccentrics on a Journey to Uncover the Origin of Life on Earth
8vo, cloth in dj, pp.368. The story of the quest to understand life's genesis is a universal one, in which everyone can find pleasure and fascination. By asking how life came to be, we are implicitly asking why we are here, whether life exists on other planets, and what it means to be alive. This book is the story of a group of fragile, flawed humans who chose to wrestle with these questions. By exploring the origin of life, we can catch a glimpse of the infinite.' How did life begin? Why are we here? These are some of the most profound questions we can ask. For almost a century, a small band of eccentric scientists has struggled to answer these questions and explain one of the greatest mysteries of all: how and why life began on Earth. There are many different proposals, and each idea has attracted passionate believers who promote it with an almost religious fervour, as well as detractors who reject it with equal passion. But the quest to unravel life's genesis is not just a story of big ideas. It is also a compelling human story, rich in personalities, conflicts, and surprising twists and turns. Along the way the journey takes in some of the greatest discoveries in modern biology, from evolution and cells to DNA and life's family tree. It is also a search whose end may finally be in sight. In The Genesis Quest, Michael Marshall shows how the quest to understand life's beginning is also a journey to discover the true nature of life, and by extension our place in the universe.
|
|
Gell Alfred
Arte e agency. Una teoria Antropologica
8vo, br. ed.
|
|
Fieramonte Valeria, Giovanna Gabetta
Sesso, amore e gerarchia. Pensieri liberi su differenze di genere e Potere
8vo, br. ed. con dedica autografa dell'autrice. 244pp.
|
|
Von Boehn, Max, with a Note on Puppets By Bernard Shaw
Dolls and Puppets, with Thirty Plates in Colour and 464 Other Illustrations
8vo pp.522.original red cloth, n.d. but 1932, first american edition. From the prehistoric, ancestor images, fetishes, amulets and talismans, magic and votive images, funerary, etc via early toy dolls in Europe, automata, tin soldiers, puppets and marionettes. 30 colour plates and 464 other illustrations. Cover wear, contents and illustrations V G With a note on puppets by George Bernard Shaw.
|
|
Milov Sarah
The Cigarette: A Political History
8vo, hardcover in dj, pp.394. The untold political story of the most controversial consumer product in American history. Tobacco is the quintessential American product. From Jamestown to the Marlboro Man, the plant occupied the heart of the nation?s economy and expressed its enduring myths. But today smoking rates have declined and smokers are exiled from many public spaces. The story of tobacco?s fortunes may seem straightforward: science triumphed over our addictive habits and the cynical machinations of tobacco executives. Yet the reality is more complicated. Both the cigarette?s popularity and its eventual decline reflect a parallel course of shifting political priorities. The tobacco industry flourished with the help of the state, but it was the concerted efforts of citizen nonsmokers who organized to fight for their right to clean air that led to its undoing. After the Great Depression, public officials and organized tobacco farmers worked together to ensure that the government?s regulatory muscle was more often deployed to promote tobacco than to protect the public from its harms. Even as evidence of the cigarette?s connection to cancer grew, medical experts could not convince officials to change their stance. What turned the tide, Sarah Milov argues, was a new kind of politics: a movement for nonsmokers? rights. Activists and public-interest lawyers took to the courts, the streets, city councils, and boardrooms to argue for smoke-free workplaces and allied with scientists to lobby elected officials. The Cigarette restores politics to its rightful place in the tale of tobacco?s rise and fall, illustrating America?s continuing battles over corporate influence, individual responsibility, collective choice, and the scope of governmental power.
|
|
Jacobus Jacques De Cessoles
Le Livre Du Jeu D'échecs, Ou La Société Ideale Au Moyen Age, XIIIe Siècle
8vo, br. ed. pp.217, br. tres bon etat
|
|
Harris Marvin
Cannibali e re. Le Origini Delle Culture
16mo, br. ed. 284pp.
|
|
Dumézil Georges
Matrimoni Indoeuropei
16mo br. ed. con bandelle, pp.182
|
|
Garelli Gianluca
Sogni di spiriti immondi. Storia e critica della ragione Onirica
8vo, br. ed. 472pp. Che mai accadrebbe se – grazie agli strumenti della fantasia e alle illusioni della parola – portassimo alle estreme conseguenze l'ipotesi del ribaltamento fra la veglia e il sogno, per affermare che la vita non può distinguersi da un'esperienza onirica, e che anzi, forse, è tale per davvero? L'apparente coerenza delle nostre esperienze e il mondo in cui ci muoviamo perderebbero improvvisamente consistenza: ed ecco che vorremmo almeno scoprire se il dramma della nostra vita abbia un regista, e quale sia effettivamente il palcoscenico su cui recitiamo la nostra parte. Una simile fiction è notoriamente assai più antica di Matrix . Nei discorsi di filosofi, scienziati e letterati dell'età moderna il sogno si delinea appunto come un artificio: un esperimento immaginato dalla ragione nell'intento di prendere le misure all'altro da sé e di consolidare l'autonomia del proprio giudizio. Questo grandioso tentativo di immunizzazione scettica del pensiero assume le forme più diverse, e appare quantomai efficace se a dettarlo è l'istanza di autonomia dall'autorità. Le sue conseguenze a lungo termine sono tuttavia assai ambigue, come suggerisce il titolo del celebre capriccio di Goya: El sueño de la razón produce monstruos. Ecco perché uno sguardo disincantato sulla vicenda della «ragione onirica» dei moderni può gettare qualche luce su un presente in cui appare sempre più incerto il confine tra reale e virtuale.
|
|
Jung Carl G. e Karoly Kerény
Prolegomeni allo studio scientifico della Mitologia
8vo, br. ed. ingiallimento naturale pagine e dorso. altrimenti buono.
|
|
COCCHIARA Giuseppe, Intr. Antonino Buttittas
Le Immagini Devote Del Popolo Siciliano. 112 Illustrazioni.
In 8°, bross., ed. pp. 191 + 3 n.n. Con 112 illustraz. in nero. Biblioteca Siciliana di Storia e Letteratura n° 17. Buono, internamente perfetto, ma con etichetta di biblioteca sul dorso. Ex-Library
|
|
MORIN Edgar
L'Homme et la mort
16mo. br. ed. 372pp. La mort est ce qui identifie l'homme à l'animal et ce qui l'en différencie. Comme tout être vivant, l'homme subit la mort. A la différence de tout être vivant, il nie la mort dans ses croyances en un au-delà. Edgar Morin dégage les attitudes fondamentales des hommes et des cultures à l'égard de la mort. Il examine l'horreur de la mort, le risque de mort, le meurtre, et les deux grands mythes originaires de la mort : celui de la survie et celui de la renaissance. Il dégage les croyances concernant la mort dans les grandes civilisations historiques pour en arriver à la crise contemporaine de la mort et aux nouvelles conceptions biologiques sur les relations entre vie et mort.
|
|
Ian Morris, Walter Scheidel
The Dynamics of Ancient Empires: State Power from Assyria to Byzantium
8vo, br. ed. pp.400. Transcending ethnic, linguistic, and religious boundaries, early empires shaped thousands of years of world history. Yet despite the global prominence of empire, individual cases are often studied in isolation. This series seeks to change the terms of the debate by promoting cross-cultural, comparative, and transdisciplinary perspectives on imperial state formation prior to the European colonial expansion. The world's first known empires took shape in Mesopotamia between the eastern shores of the Mediterranean Sea and the Persian Gulf, beginning around 2350 BCE. The next 2,500 years witnessed sustained imperial growth, bringing a growing share of humanity under the control of ever-fewer states. Two thousand years ago, just four major powers-the Roman, Parthian, Kushan, and Han empires-ruled perhaps two-thirds of the earth's entire population. Yet despite empires' prominence in the early history of civilization, there have been surprisingly few attempts to study the dynamics of ancient empires in the western Old World comparatively. Such grand comparisons were popular in the eighteenth century, but scholars then had only Greek and Latin literature and the Hebrew Bible as evidence, and necessarily framed the problem in different, more limited, terms. Near Eastern texts, and knowledge of their languages, only appeared in large amounts in the later nineteenth century. Neither Karl Marx nor Max Weber could make much use of this material, and not until the 1920s were there enough archaeological data to make syntheses of early European and west Asian history possible. But one consequence of the increase in empirical knowledge was that twentieth-century scholars generally defined the disciplinary and geographical boundaries of their specialties more narrowly than their Enlightenment predecessors had done, shying away from large questions and cross-cultural comparisons. As a result, Greek and Roman empires have largely been studied in isolation from those of the Near East. This volume is designed to address these deficits and encourage dialogue across disciplinary boundaries by examining the fundamental features of the successive and partly overlapping imperial states that dominated much of the Near East and the Mediterranean in the first millennia BCE and CE. A substantial introductory discussion of recent thought on the mechanisms of imperial state formation prefaces the five newly commissioned case studies of the Neo-Assyrian, Achaemenid Persian, Athenian, Roman, and Byzantine empires. A final chapter draws on the findings of evolutionary psychology to improve our understanding of ultimate causation in imperial predation and exploitation in a wide range of historical systems from all over the globe. Contributors include John Haldon, Jack Goldstone, Peter Bedford, Josef Wiesehofer, Ian Morris, Walter Scheidel, and Keith Hopkins, whose essay on Roman political economy was completed just before his death in 2004.
|
|
Cline Eric H.
La città perduta di re Salomone. Alla ricerca di Armageddon
8vo, br. ed. pp.384. Il fascino della scoperta di una città al crocevia della storia, la biblica Armageddon, nel vivido racconto dell'archeologo, autore di 1177 a.C. Il collasso della civiltà. Era il 1925 quando James Henry Breasted, egittologo e direttore dell’Oriental Institute dell’Università di Chicago, mandò una squadra di archeologi in Terra Santa, avviando una campagna di scavi nell’antica Megiddo, l'Armageddon del Nuovo Testamento, una delle città fortificate da re Salomone. I risultati degli scavi fecero sensazione, conquistando le prime pagine dei quotidiani internazionali. Eppure, poco è stato scritto sui retroscena di quella grande impresa archeologica. In questo libro Eric H. Cline, vestendo i panni del detective, scava nella messe di scritti lasciati dalla squadra di Chicago per restituire un pezzo di storia dell’archeologia, sullo sfondo della Grande depressione che sconvolse gli Stati Uniti e delle tensioni che scossero la Palestina sotto mandato britannico. Racconta i conflitti interni che intralciarono la spedizione, il dibattito sulla datazione dei resti rinvenuti a Megiddo e gli straordinari ritrovamenti che hanno trasformato la nostra conoscenza del mondo antico, con un cast di personaggi degni di uno sceneggiato.
|
|
Meny Yves
Mythes antiques pour le temps présent: La vie, le sexe, la Mort
8vo, br. ed. 234pp. La vie, la mort, le sexe : ces trois thèmes n'ont cessé de hanter l'homme, cet étrange animal pensant. Peu de civilisations anciennes cependant ont développé, comme l'ont fait les Grecs 500 ans avant notre ère, des réflexions et des pratiques sociales aussi voisines des nôtres encore aujourd'hui. Ils ont été plus loin que quiconque dans l'élaboration d'une pensée qui s'interroge sur la place et le rôle de l'homme au sein de l'univers. Certes, les dieux sont omniprésents. Mais ce sont des humains divinisés qui ne différent guère des mortels que par leur privilège de l'immortalité. Les Grecs ont anticipé comme personne nos questionnements, nos angoisses, nos passions, nos interrogations, nos rapports avec la vie, la nature, le temps, l'amour, la mort. Nous divergeons parfois, nous convergeons souvent, mais le plus fascinant est le dialogue qui ne cesse de s'établir avec eux depuis 2500 ans.
|
|
Elias Norbert
Du Temps
8vo br. .edit. Texte en francais, text in french.240 pages. Traduit de l'allemand
|
|
Elias Norbert
Saggio Sul Tempo
8vo, br. ed. dorso assolato, altrimenti ottimo. cm 21, pp. 233; brossura editoriale, titolo al piatto e dorso. Collana: Saggi n. 300. Traduzione di Antonio Roversi. Normali segni del tempo, nessuna sottolineatura, ottimo eseplare. Non comune. Gli uomini delle società primitive determinavano il tempo in base ai propri bisogni e a seconda delle circostanze, l'uomo moderno invece si trova prigioniero di una complessa rete di unità temporali, come le ore, i mesi e gli anni, che abbraccia l'intero arco della sua vita. L'onnipresenza e la forza coercitiva del tempo contribuiscono dunque a far sì che il tempo sia vissuto involontariamente come entità dotata di esistenza autonoma mentre in realtà altro non è che l'effetto di un processo di civilizzazione così profondamente radicato nella personalità di ciscuno da essere difficilmente percepito come il risultao di un processo sociale di apprendimento. In questo studio, Norbert Elias fa ricorso a una quantità di esempi tratti da società appartenenti a stadi diversi dello sviluppo storico e mostra come il tempo non sia nè un a priori della natura umana, come voleva Kant, nè una particolarità innata della natura, come voleva Newton, ma rappresenti invece il prodotto di una sintesi intellettuale. Elias invita ad una riflessione più attenta al significa e alla natura di tutti quei simboli che vengono usati abitualmente dall'uomo moderno per orientare il proprio comportamento in relazione al cosiddetto senso del tempo.
|
|
Bachofen J. J.johann Jakob
IL SIMBOLISMO FUNERARIO DEGLI ANTICHI
In-8° (cm. 24), legatura in tela editoriale con sovraccoperta illustrata (leggerissime tracce d'uso), pp. 727, a cura di Mario Pezzella. Ottimo esemplare.
|
|
AFANAS'EV ALEKSANDR NIKOLAEVIC
Fiabe russe proibite. Con un saggio introduttivo di Boris Andreevic Uspenskij e le "Note comparative" attribuite a Giuseppe Pitrè. A cura di Pia Pera
In 8°, br. edit., pp. 319,(1); coll. "Saggi blu"; le fiabe erotiche e anticlericali del Grimm russo espunte dalla censura zarista, ottimo es.
|
|
Rigal Gwenn
Il Tempo Sacro Delle Caverne. Da Chauvet a Lascaux, le ipotesi della Scienza
8vo gr. br. ed. 320pp. Gwenn Rigal, per molti anni guida-interprete nella celebre grotta di Lascaux, ci accompagna alla scoperta dell'arte parietale del Paleolitico superiore europeo, il cui fascino lascia ancor oggi stupefatti. Prodotta tra i 40000 e i 12000 anni fa, e omogeneamente diffusa su un territorio immenso, esteso dall'Atlantico agli Urali, fu il frutto di quella che si può considerare la prima civiltà europea. Ma perché i nostri antenati Cro-Magnon si avventuravano nel fondo delle grotte per dipingere, incidere, scolpire i loro muti capolavori? Rigal prova a dare una risposta a questa cruciale domanda attraverso una rassegna critica di tutte le teorie formulate dagli studiosi in oltre un secolo di ricerche volte a spiegare il senso dell'arte delle caverne. Ne emerge un quadro complesso, in cui ipotesi interpretative assai diverse tra loro – pratiche magiche? cerimonie religiose? raffigurazioni mitiche? totemismo? animismo? – appaiono ognuna di per sé convincente, ma difficilmente conciliabile con le altre. Un quadro che Rigal illustra in un'esposizione tanto rigorosa quanto accessibile, e che arricchisce rendendo conto anche delle scoperte più recenti e dei continui progressi scientifici: dai metodi di datazione alle procedure stratigrafiche, alle modellazioni 3D. Si aprirà così davanti al lettore un luminoso spiraglio sulla vita e sulla mente dei primi artisti europei – e su uno dei più preziosi patrimoni riemersi da un passato antichissimo.
|
|
Kracauer Siegfried
Gli Impiegati. Un'analisi Profetica Della società Contemporanea
16mo, br. ed. pp.112. esaurito fuori catalogo. firma di app. in copertina e pagina di titolo, macchie di ruggine in copertina, qualche sottolineatura a penna..
|
|
Teyssèdre Bermard
Nascita Del Diavolo
8vo, br. ed.
|
|
Patou-Mathis Marylène
Préhistoire de la violence et de la guerre
8vo, br. ed. L'Homme a-t-il toujours été violent ? La guerre est-elle consubstantielle au genre humain ou est-elle inhérente à la construction des sociétés modernes ? Nourri par les recherches scientifiques, le débat sur le pourquoi de la violence n'en finit pas de rebondir. Il donne à la querelle qui opposait Rousseau (le "bon sauvage") à Hobbes ("l'homme est un loup pour l'homme") une actualité toute nouvelle. Pour en finir avec les approches caricaturales, Marylène Patou-Mathis propose avec ce livre une vaste enquête qui croise les données de l'archéologie et de l'anthropologie. Explorant les raisons qui ont transformé les chasseurs-cueilleurs en sociétés guerrières, sédentarisation et changement d'économie, avènement du patriarcat, apparition des castes, elle pointe aussi le rôle des croyances et met en évidence l'existence d'une violence antérieure à l'apparition de la guerre. Ainsi se dessine peu à peu le portrait d'un homme préhistorique, dont la violence exprime surtout ses peurs et ses premières pensées existentielles : humain, trop humain.
|
|
Camporesi Piero
La terra e la luna. Alimentazione, folclore, società
Opera dedicata a Daniele Ponchiroli. Cm.21,3x14. Pg.330. Legatura in tela editoriale con sovracoperta. firma di app. altrimenti come nuovo. Collezione La Cultura", nº99.
|
|
Bartezzaghi Stefano
Biancaneve e i settenari. Antologia di poesia Giocosa
8vo, br. ed. 208. Alcuni erano venuti a conoscenza dei Limerick leggendo Linus. Alcuni avevano visto Gigi Proietti recitare con frenetiche rotazioni di pupille la fànfola del “Lonfo”, di Fosco Maraini. Altri avevano incontrato componimenti di Toti Scialoja sia in libri illustrati per bambini sia su riviste d’avanguardia, con tanti topini, folaghe e paronomasie. Qualcuno risolveva rebus e cruciverba; altri erano stati a Parigi e spargevano leggende fumistiche su una certa setta di scrittori e matematici. Qualcuno ha osato per primo usare la parola proibita: “gioco”. Parola da perdigiorno, parola non seria, parola puerile. Tra autrici e autori, le sette firme che si sono date appuntamento per esercitarsi nelle discipline dell’Amletica leggera sono note a chi frequenta luoghi e siti dediti alla fantasia verbale e alla sua estrosa grammatica. Le loro poesie stupiscono per la virtuosa giocoleria delle soluzioni ma anche per quel che riescono a dire, sotto “il legame de li versi strani” (semicit.). Si gioca, ma non si scherza. Si ride, ma non si smette di pensare. Con i testi di: Marco Ardemagni, Duccio Battistrada, Alessandra Celano, Gianni Cossu, Matteo Pelliti, Luciana Preden, Giuseppe Varaldo. A cura di Stefano Bartezzaghi.
|
|
BARBAGli Marzio
Congedarsi dal mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente
526 p., f.to cm 21,5x16, copertina rigida con sovraccoperta. Come nuovo Collana: Biblioteca Storica.
|
|
Guidieri Remo
Il Cammino dei Morti
In 8°, brossura editoriale con alette, pp. 440, (8) con tavole illustrate n.t. b/n; qualche strappetto marginale da scaffale, altrimentiottimo esemplare.
|
|
Pitré Giuseppe
BIBLIOTECA DELLE TRADIZIONI POPOLARI SICILIANE - 25 VOLUMI
8vo, ED. "IL VESPRO" (I VOLUMI "FIABE NOVELLE E RACCONTI..." E "PROVERBI, MOTTI E SCONGIURI..." SONO EDITI PER CURA DI EDIKRONOS) - OPERA DI 25 VOLUMI, MANCANTE SOLAMENTE DEL VOLUME "INDICE ANALITICO" - IN BROSSURA, CON SOVRACCOPERTE, FATTA ECCEZIONE PER I VOLUMI "FIABE NOVELLE E RACCONTI..." E "PROVERBI, MOTTI E SCONGIURI..." CHE NON PREVEDONO LE SOVRACCOPERTE - I LIBRI SONO IN BUONO STATO; LE SOVRACCOPERTE PRESENTANO EVIDENTI ABRASIONI AI DORSI ED ABRASIONI, CON PICCOLI STRAPPETTI, AI PIATTI (COME DA FOTO); DA SEGNALARE UNA FIRMA DI APPARTENENZA IN PRIMA PAGINA DI CIASCUN VOLUME. foto di tutti i volumi a richiesta. international customers, please inquire on shipping.
|
|
COCCHIARA, GIUSEPPE
STORIA DEL FOLKLORE IN EUROPA
In 8, pp. 622-(4), antip. e 18 tavv. f.t., br. edit. (Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici, 20), 30 illustr. b/n su tavv. f.t.. In fine, Note e notizie bibliografiche. ottimo, perfetto.
|
|
PANCERI PAOLO
INTORNO AI DUE AKKA CONDOTTI IN ITALIA NEL MAGGIO SCORSO...
(antropologia-Akka-autografo)[PANCERI PAOLO.] Intorno ai due Akka condotti in Italia nel maggio scorso dal socio P.Panceri. Nota del medesimo giugno seduta del 18. Napoli, Nobile, 1874, in 4, 8 pp, dedica autografa dell'Autore, cop.con fregi. (estratto) (taglio riparato alla copertina ed al frontespizio) [Euro 14,00]
|
|
Kluckhohn Clyde
L'umanità allo specchio. Introduzione antropologica.
In 8° pp. 253, br. edit.(1° ed.)
|
|
AMALDI Paolo
Elementi di antropologia dell'accrescimento e di patologia nervosa e mentale dell'infanzia e dell'adolescenza.
In 8° pp. 350 con ill n/t., br. edit.
|
|
MASSARI Claudia
Attualità delle scienze dell'uomo.
In 8° pp. 6, br. edit. (Estr. dall'Arch. per L'antropologia e la etnologia)
|
|
PULLÉ Francesco L.
Profilo antropologico dell'Italia. Atlante.
In 4° s.p. con VII tvv. cromolitografiche dell'Italia, br. edit. con mende.
|
|
BERQUE Jacques
Gli arabi ieri e domani
Traduzione di Renato Traini, Il Saggiatore, 1961, prima edizione della traduzione italiana, 325 pp., rilegato tela, sovracoperta leggermente imbrunita, piccole macchie sul taglio superiore, ex libris.
|
|
BALANDIER Georges
Fenêtres sur un nouvel âge, 2006-2007
Fayard, 2008, 270 pp., broché, très bon état.
|
|
COLLECTIF (revue)
Diogène n° 171 : Langues et cultures des routes de la soie
Gallimard, revue "Diogène" n° 171, juillet-septembre 1995, 105 pp., broché, bon état.
|
|
COLLECTIF (revue)
Revue Française de Psychanalyse, tome LVII, n° 3 - Juillet-Septembre 1993 - Différences culturelles
PUF, Revue Française de Psychanalyse, tome LVII, n° 3 - Juillet-Septembre 1993, 681-1008 pp., broché, bon état.
|
|
COLLECTIF (revue)
Annales (Histoire, Sciences sociales) n° 1, 61e année, janvier-février 2006: Histoire politique des populations - Naissance de la raison démographique - Idéologies et anthropologie
EHES, Annales (Histoire, Sciences sociales) n° 1, 61e année, janvier-février 2006, 292 pp., broché, bon état.
|
|
|