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‎Thomas Soggin‎

‎La riforma a Ginevra negli anni di Calvino. Un capovolgimento nella vita della città‎

‎Nella Ginevra del XVI secolo, che in breve tempo raddoppia la propria popolazione per l'afflusso continuo di profughi protestanti provenienti da Francia, Inghilterra e Italia, il Riformatore Giovanni Calvino mira a separare la chiesa dal potere civile e a darle un proprio ordinamento interno, la cosiddetta "disciplina ecclesiastica", fondata sulla Parola di Dio. Autori: Thomas Soggin.‎

‎Eberhard Busch‎

‎La teologia di Giovanni Calvino‎

‎Autori: Eberhard Busch.‎

‎Giorgio Tourn‎

‎Giovanni Calvino riformatore di Ginevra‎

‎Autori: Giorgio Tourn.‎

‎Christopher Elwood‎

‎Giovanni Calvino‎

‎"Chi era Giovanni Calvino? Un guastafeste privo di senso dell'umorismo determinato a mettere fine a ogni forma di divertimento? Il rappresentante di un tipo di sadomasochismo cristiano per l'età moderna? Il dispotico tiranno di Ginevra che tentò di piegare al proprio volere l'intera società? Uno dei primi sostenitori di una filosofia di vita dei buoni sentimenti? Niente di tutto questo". Christopher Elwood scrive questa introduzione, stringata ma completa, chiara ma profonda, alla vita e al pensiero del Riformatore ginevrino. Il libro spiega - anche con l'aiuto delle illustrazioni che lo accompagnano - gli insegnamenti chiave della dottrina di Calvino e dei suoi successori. Autori: Christopher Elwood.‎

‎Alister McGrath‎

‎Giovanni Calvino. Il riformatore e la sua influenza sulla cultura occidentale‎

‎Spesso esecrati come "rigido dittatore assetato di sangue", l'uno, e come "rigorismo morale assurdo e senza cuore", l'altro, Calvino e il calvinismo ebbero nondimeno grandissima influenza sulla nascita della società moderna, in particolare su aspetti quali il lavoro, la ricchezza, i diritti civili e le scienze naturali. Conoscere la storia religiosa, politica, sociale ed economica dell'Europa occidentale e del Nord America degli ultimi quattro secoli significa anche, quindi, conoscere il pensiero del Riformatore ginevrino. Costruito con criteri strettamente scientifici sulla base di un'ingente bibliografia, il libro di McGrath intende restituire il "Calvino della storia", ripercorrendone accuratamente la formazione, l'opera, la teologia e la dottrina politica. Autori: Alister McGrath.‎

‎Lucia Felici‎

‎Giovanni Calvino e l'Italia‎

‎Unico tra i riformatori, Calvino arrivò in Italia prima dei suoi libri, nella primavera del 1536, quando si recò a Ferrara per far visita a Renata di Francia, duchessa d'Este. In questo volume, Lucia Felici ripercorre per temi la vicenda di Calvino e del calvinismo nel nostro paese: il riformatore ne emerge da un lato come essenziale figura di riferimento per i protestanti e dall'altro come massimo avversario della Chiesa cattolica. Felici analizza inoltre i rapporti tra Calvino e gli italiani, ricostruendo le modalità di diffusione del suo messaggio in Italia e le reazioni ad esso, nonché la storia delle comunità della penisola. Il volume è arricchito da un'ampia bibliografia. Autori: Lucia Felici.‎

‎Autori vari‎

‎Calvino e il calvinismo politico‎

‎Il volume nasce dall'intento di problematizzare l'immagine riduttiva, assai diffusa nel dibattito italiano, della figura e dell'opera di Giovanni Calvino, spesso considerato il precursore di un capitalismo selvaggio, nonché di approfondire criticamente lo statuto scientifico del calvinismo, in particolare quello politico. Dottrina confessionale e movimento ecclesiale originato dall'insegnamento del Riformatore di Ginevra, il calvinismo diventa ben presto una più ampia e variegata corrente religiosa e politica al cui interno confluiscono le esperienze di altri capi di comunità cittadine riformate quali Bucer e Zwingli. Il calvinismo politico segna quindi l'aumento progressivo e rivoluzionario dell'influenza del pensiero teologico-ecclesiale e civile di Calvino sulle società europee ed extraeuropee a lui contemporanee e successive, diventando una sorta di modello composito e stratificato che vede nella "Politica" di Althusius una delle sue più rilevanti espressioni teorico-sistematiche. Curatori: C. Malandrino, L. Savarino.‎

‎Albert De Lange‎

‎Calvino, i valdesi e l'Italia‎

‎"L'Italia è stata nella prima metà del XVI secolo una delle più importanti aree di scontro tra la casata imperiale degli Asburgo e la dinastia francese dei Valois e furono nettamente gli Asburgo a prevalere. Carlo V non solo era imperatore del Sacro Romano Impero, ma anche re di Spagna e quindi di territori italiani, tra cui il viceregno di Napoli e di Sicilia (con la Sardegna). Inoltre Carlo V, nella sua guerra italiana con la Francia di Francesco I, godeva del sostegno di diversi vescovi, città e principi italiani, inclusi i Savoia, suoi alleati, feudatari del Sacro Romano Impero. I Savoia erano già da tempo saldamente radicati in Italia: sul versante cisalpino appartenevano loro la Val d' Aosta e il Piemonte. Ma il territorio dei Duchi di Savoia si estendeva anche ben al di là delle Alpi, includendo non solo la regione di origine, la Savoia (con centro a Chambéry), ma anche il Vaud, il Chablais, il Faucigny, la Maurienne, la Bresse, il Bugey, la Valromey, il Pays de Gex, le aree di Ginevra e Nizza — zone che attualmente appartengono alla Francia e alla Svizzera. Attraverso la Savoia controllavano quasi tutti i principali valichi tra Francia e Italia. Il re di Francia Francesco I durante il suo lungo regno (1515-1547) contrastò sempre il potere e l'influenza asburgica e a questo scopo cercava alleati in Italia. Così, per esempio, la Repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio si allearono temporaneamente con lui. Lo stesso valeva anche per Ferrara, residenza di sua cugina Renata di Francia (1510-1574), sposa del duca Ercole II d'Este. Francesco I, cercò in ogni modo l'espansione in Italia ben oltre la cerchia alpina. Di questa politica espansiva avrebbero dovuto fare le spese i duchi di Savoia: dal 1536 al 1559 la maggior parte dei loro possedimenti piemontesi, nonostante la guerra, rimarranno saldamente in mano francese e saranno giuridicamente e culturalmente 'francesizzati'." (Dall'Introduzione) Autori: Albert De Lange. Traduttori: Imke Hindrichs, Daniele Tron.‎

‎Musarra Schroeder Ulla‎

‎Italo Calvino tra i cinque sensi‎

‎brossura L'autrice, che in un'opera precedente aveva indagato il rapporto cognitivo, presente in tutta l'opera di Calvino, fra l'uomo e il mondo, fra il soggetto e l'oggetto, nei termini di una ricerca conoscitiva, rappresentata per lo più dal pensiero e dall'impegno ideologico e poetologico dello stesso scrittore, indaga ora, in questo secondo libro, sulle modalità specificamente sensoriali della ricerca conoscitiva; modalità che dalla vista e dall'udito si estendono ai cosiddetti "sensi intimi": il tatto, l'olfatto e il gusto. Italo Calvino viene generalmente caratterizzato come uno scrittore che privilegia la vista e il visibile, un visibile spesso immaginario, collegato alla sua concezione dell'immagine in letteratura come immagine visiva che si forma nella mente. Calvino stesso si è, a più riprese, definito uno scrittore che pone la visibilità al centro della sua opera. Egli distingue "due tipi di processi immaginativi: quello che parte dalla parola e arriva all'immagine visiva e quello che parte dall'immagine visiva e arriva all'espressione verbale". Nella sua narrativa il ruolo del vedere, dello sguardo, è al primo posto. Molti personaggi calviniani insieme a molti suoi narratori o istanze narrative sono attenti e scrupolosi osservatori del mondo.‎

‎Giovanni Inzerillo‎

‎La «pulce» musicale di Italo Calvino. Canzoni e «Allez-hop»‎

‎Autori: Giovanni Inzerillo. Il breve saggio è dedicato a una specifica produzione di Calvino, preferito nella sua atipica veste di scrittore in versi e autore di testi per musica. Viene passato in rassegna l'intero corpus delle canzoni scritte nel periodo compreso tra il 1958 e il 1960 ("Canzone triste", "Dove vola l'avvoltoio?", "Oltre il ponte", "Sul verde fiume Po", "Turin la nuit", "Il padrone del mondo", "La tigre") e il racconto mimico "Allez-hop" di cui protagonista è una pulce. È curioso che uno scrittore come Calvino, non soltanto "intimidito" dalla musica, come dichiarato da Berio, ma addirittura quasi impaurito da essa, abbia così insistentemente invaso e oltremodo arricchito un territorio di non propria competenza, facendo i conti con grandi Maestri, sino a proporsi come un vero e proprio "personaggio musicale", un "letterato della musica antica e nascente".‎

‎Marina Pagano‎

‎«Da dove piovono le immagini?». La parola e l'immagine nelle Cosmicomiche di Italo Calvino‎

‎Autori: Marina Pagano. Immergendosi per la prima volta nella lettura delle storie del fumettistico Qfwfq, scritte da Italo Calvino fra il 1963 e il 1984, si ha l'impressione che le parole prendano forma d'immagini, fluide e plastiche nel loro scorrere nella mente. Perché? Questo è stato il punto di partenza che ha destato l'interesse sul rapporto parola-immagine nei racconti cosmicomici: alla ricerca di uno strumento che potesse essere allo stesso tempo cognitivo, linguistico e stilistico, la trattazione approfondisce la vasta teoria sulla metaforologia per giungere ad una densa interpretazione dei testi, riportandoli, in ultima battuta, al confronto con alcune illustrazioni, ad oggi non ancora raccolte in volume, che accompagnarono diversi racconti nella loro prima uscita su quotidiani e riviste. Un viaggio ultragalattico che cerca di spiegare il legame fra il dato scientifico e l'immaginazione visuale nelle cosmicomiche, segno di una rinascita creativa per l'autore nella seconda metà degli anni Sessanta. Il volume è stato insignito dal Ministero austriaco dell'Istruzione, della ricerca e della scienza del premio Award of Excellence 2020, in qualità di una delle quaranta migliori tesi di dottorato del 2020 scritte e pubblicate nell'intera Austria.‎

‎Autori vari‎

‎«L'universo come specchio». Saggi sull'opera di Calvino‎

‎Curatori: Marc Föcking, Caroline Lüderssen. Italo Calvino, così rappresentava il signor Palomar dell'omonimo romanzo: «Il signor Palomar soffre molto della sua difficoltà di rapporti col prossimo. Invidia le persone che hanno il dono di trovare sempre la cosa giusta da dire, il modo giusto di rivolgersi a ciascuno; che sono a loro agio con chiunque si trovino e che mettono gli altri a loro agio; che muovendosi con leggerezza tra la gente capiscono subito quando devono difendersene e prendere le loro distanze e quando guadagnarsi la simpatia e la confidenza; che danno il meglio di sé nel rapporto con gli altri e invogliano gli altri a dare il loro meglio; che sanno subito quale conto fare di una persona in rapporto a sé e in assoluto». Nell'invitarci a meditare sull'importanza della consapevolezza di noi stessi in relazione ai rapporti interpersonali, Calvino dà una traccia di lettura per la maggior parte dei suoi romanzi analizzati in questo libro da diversi studiosi. La traccia è quella dell'universo come specchio. La percezione del prossimo è il riflesso del nostro sentire, la conoscenza del nostro vissuto.‎

‎Omodeo Adolfo‎

‎Giovanni Calvino e la Riforma a Ginevra‎

‎brossura‎

‎Barbato Giovanni‎

‎Le città manifeste. Ediz. illustrata‎

‎ill. Dal giorno della sua pubblicazione, nel 1972, per i Nuovi Coralli della Einaudi, "Le città invisibili", di Italo Calvino, ha ispirato decine e decine di artisti. Gli approcci sono stati dei più diversi. C'è chi si è attenuto strettamente al racconto, illustrando ciò che lo scrittore descriveva con le parole, chi ha tratto ispirazione per una raccolta di disegni informali, chi ha estratto il senso del racconto e chi ha riportato l'immagine di un particolare. Nelle pagine seguenti troverete la mia interpretazione dei 55 racconti di Calvino, interpretazione che può avvicinarsi o discostarsi da coloro che mi hanno preceduto in questa avventura. Certamente è una visione soggettiva, come le altre, e non ha alcuna pretesa di interpretare il pensiero di Calvino, né cercare di estrarre le immagini delle città così come lui le intendeva, ma è semplicemente una interpretazione grafica di 55 città immaginarie, tutte dai nomi di donna, messe assieme come solo Calvino sapeva fare, interpretazione delle impressioni annotate durante i suoi viaggi reali, che ha preso solo come spunto per affidarle poi al più grande viaggiatore della letteratura, Marco Polo, sotto forma di relazioni dei suoi viaggi a Kublai Khan, fondatore del primo Impero cinese, e farle approdare in tutt'altra epoca storica.‎

‎Camilla Gallazzi‎

‎L'arcipelago dell'immaginazione. «Collezione di sabbia» nel percorso di Italo Calvino‎

‎Fare un excursus all'interno di Collezione di sabbia significa anche compiere un viaggio all'interno della personalità di Italo Calvino: una racconta che si fa depositaria dell'esperienza matura di uno scrutatore del cosmo, di un collezionista di parole e significati che racconta il mondo e, allo stesso tempo, presenta se stesso. Collezione di sabbia diventa così - oltre che un parziale resoconto di viaggio - un percorso interiore, attuato non solo dall'autore in prima persona, trovandosi egli a riflettere sulle proprie esperienze passate, ma anche del lettore stesso, che pagina dopo pagina accoglie e fa proprio il pensiero dello scrittore. Autori: Camilla Gallazzi.‎

‎Lolli Gabriele‎

‎Discorso sulla matematica. Una rilettura delle Lezioni americane di Italo Calvino‎

‎br. Muovendo dalla dichiarazione di Calvino secondo la quale "l'atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione", Gabriele Lolli scopre che le Lezioni americane possono essere lette come una parabola della matematica e che gli argomenti in esse trattati (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità) sono proprietà essenziali del pensiero matematico creativo. Se si lascia via libera alle associazioni e suggestioni evocate dal testo, è possibile descrivere i problemi e le caratteristiche della costruzione e del risultato di un'opera matematica. Di qui ha origine questo libro di irreprensibile chiarezza e grande fascino, nel quale, seguendo l'esposizione di Calvino, Gabriele Lolli sostituisce le opere letterarie e le citazioni con semplici esempi di argomenti di matematica elementare per adattare i giudizi calviniani al nuovo campo. Il ragionamento matematico si rivela così per quello che è: molteplice, paradossale, capace non solo di spiegare perché certi insetti camminano sull'acqua e di produrre i frattali da una formula con quattro simboli, ma anche di mostrare insospettate analogie con la creazione letteraria.‎

‎Bonura Giuseppe‎

‎Invito alla lettura di Italo Calvino‎

‎br. La collana propone a quanti si accostano alla letteratura contemporanea un «invito» alla lettura critica dei testi, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo degli scrittori e coglierne i rapporti con la cultura italiana. Ogni volume, dedicato a un singolo artista, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dello scrittore e i fatti della storia politica e culturale; il profilo della vita dello scrittore e della sua personalità artistica e intellettuale; le opere, analizzate singolarmente in un panorama completo e inquadrate criticamente, con un'essenziale esposizione degli argomenti; i temi più significativi ricorrenti nella produzione dello scrittore; gli orientamenti della critica; la bibliografia, essenziale e ragionata; l'indice dei nomi; l'indice delle opere.‎

‎Proietti Pannunzi Giorgia‎

‎La trilogia di Calvino‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso dell'opera di Italo Calvino e del ciclo I nostri antenati, adatto per prepararsi a interrogazioni o verifiche scritte e per realizzare ricerche e tesine. La monografia comprende una dettagliata analisi dei romanzi (descrittiva, tematica e critica), la sintesi dei capitoli, approfondimenti sui personaggi principali e delle sequenze narrative più significative.‎

‎Lacirignola Chiara‎

‎Italo Calvino e i cavalieri fantastici‎

‎br. Il volume è un percorso all'interno di quella narrativa calviniana specchio della tensione dell'autore verso la creazione di personaggi positivi ed eroici, modelli per l'uomo moderno che deve recuperare un ruolo attivo nella Storia. Se nell'immediato dopoguerra il neorealismo imprigionava gli artisti nella necessità di una produzione impegnata, Calvino sfugge a questo imperativo esaltando i valori della mobilità, della rapidità, dell'azione e li racchiude in personaggi attivi, idealisti e indagatori. Tuttavia gli avvenimenti storici, le delusioni, ma anche i viaggi e i nuovi incontri mutano la prospettiva con cui l'autore tratta l'archetipo del cavaliere, il quale abbandona la storia civile per proiettarsi in uno spazio meta-temporale e meta-letterario. Nel percorrere la strada della riattualizzazione del mito cavalleresco Calvino non esita a ricorrere a una delle più marcate attitudini narrative tardo-novecentesche, la riscrittura, che lo porta ad attingere non solo alla tradizione letteraria nazionale (Ariosto in primis) ma anche a quella internazionale (dal Don Quijote all'avanguardia francese de Les fleurs bleues), in un fecondo connubio di topoi cavallereschi e fantastici.‎

‎Barbato Giovanni‎

‎Le città manifeste. Ediz. illustrata‎

‎ill. Dal giorno della sua pubblicazione, nel 1972, per i Nuovi Coralli della Einaudi, "Le città invisibili", di Italo Calvino, ha ispirato decine e decine di artisti. Gli approcci sono stati dei più diversi. C'è chi si è attenuto strettamente al racconto, illustrando ciò che lo scrittore descriveva con le parole, chi ha tratto ispirazione per una raccolta di disegni informali, chi ha estratto il senso del racconto e chi ha riportato l'immagine di un particolare. Nelle pagine seguenti troverete la mia interpretazione dei 55 racconti di Calvino, interpretazione che può avvicinarsi o discostarsi da coloro che mi hanno preceduto in questa avventura. Certamente è una visione soggettiva, come le altre, e non ha alcuna pretesa di interpretare il pensiero di Calvino, né cercare di estrarre le immagini delle città così come lui le intendeva, ma è semplicemente una interpretazione grafica di 55 città immaginarie, tutte dai nomi di donna, messe assieme come solo Calvino sapeva fare, interpretazione delle impressioni annotate durante i suoi viaggi reali, che ha preso solo come spunto per affidarle poi al più grande viaggiatore della letteratura, Marco Polo, sotto forma di relazioni dei suoi viaggi a Kublai Khan, fondatore del primo Impero cinese, e farle approdare in tutt'altra epoca storica.‎

‎Porro Mario‎

‎Letteratura come filosofia naturale‎

‎brossura Eredi confessi della tradizione illuminista, Italo Calvino, Primo Levi e Carlo Emilio Gadda affidano alla letteratura il compito di proseguire l'istanza conoscitiva che è propria delle scienze, lo sforzo continuato di mettere in ordine il caos del mondo. L'ideale di una "letteratura come filosofia naturale", secondo la formula di Calvino, aspira a rinnovare la "vocazione cosmologica" della nostra tradizione che, da Dante a Leopardi, passando per Galilei, aspira a fare dell'opera una "mappa del mondo e dello scibile". Alla letteratura spetta la fatica "ermetica" di tessere i diversi saperi, con l'obiettivo di offrire una visione integrata della realtà che ci consegni almeno i frammenti di un'enciclopedia. Critici delle suggestioni idealistiche e spiritualistiche, Calvino, Gadda e Levi adottano uno "sguardo naturalistico" nell'osservare l'avventura umana, come attesta in modo esemplare la prospettiva "etologica" che Levi assume di fronte alla condizione bestiale del Lager. La lezione di Darwin impone di includere la storia degli uomini nei tempi lunghi della "memoria del mondo", nel contesto dell'evoluzione del vivente e della materia. È nelle pagine di questi scrittori che, in anticipo su di una filosofia attardata dall'eredità storicista, si delineano nel Novecento le forme di una "filosofia naturale" post-umanista.‎

‎Pedullà W. (cur.)‎

‎L'illuminista vol. 34-35. Italo Calvino negli anni Sessanta‎

‎br.‎

‎Falaschi Giovanni‎

‎Una lunga fedeltà a Italo Calvino. Con lettere edite e inedite‎

‎br. «La prima lettera di Calvino a me è del 1971, l'ultima del 1983. In tutto sono 17 lettere, fra edite e inedite; un arco di tempo lungo, intervallato da incontri a Torino presso la Einaudi e a casa sua, ancora a Torino e poi a Pineta di Roccamare; e a Firenze. Nell'Introduzione ricostruisco i nostri incontri e do conto delle nostre conversazioni. In qualche modo ho fatto il ritratto di Calvino come persona. Ma dalle lettere di questo grande intellettuale emerge il suo lavoro appassionato di editor, mai documentato fino a ora per nessun autore con questa abbondanza di testi. E questa è un'altra novità. Perché esse illustrano anche la storia di un libro, il mio "La Resistenza armata nella narrativa italiana", uscito da Einaudi nel 1976. Calvino si prese la briga di seguirlo passo passo, incoraggiandomi o correggendomi, brontolando quando i capitoli che gli mandavo avevano difetti, segnalandomi testi da leggere e temi da approfondire: il tutto con un'intelligenza e una passione quale si potevano finora soltanto attribuirgli e che qui sono ben documentate. E nelle lettere c'è anche altro: giudizi su autori, sul proprio lavoro (sia in generale che in particolare: per esempio sulle "Città invisibili"), anche sulla propria generazione e sul suo passato resistenziale; insomma, un'esemplare e grande disponibilità verso quel giovane intellettuale che io ero. Il mio primo saggio su di lui è del 1971, l'ultimo del 2017. "La lunga fedeltà" che ho dato al titolo è il mio scavo appassionato sulla sua opera, che non ha mai cessato di stimolarmi. Il titolo ha un'ascendenza nobile, perché l'ho mutuato dal volume di Contini su Montale: un critico che Calvino ammirava e un poeta che conosceva a memoria. Insomma: è quasi un cinquantennio che leggo e rileggo, fra gli altri, questo scrittore. Nell'orizzonte globale delle merci e dei libri - in cui mancano punti di riferimento per capire la nostra realtà, in questo clima in tutti i modi minaccioso - non sarà il caso di rileggere attentamente questo grande intellettuale-scrittore? E non sarà il caso che scuola e Università comincino a proporlo seriamente ai più giovani?» (Giovanni Falaschi)‎

‎Gallazzi Camilla‎

‎L'arcipelago dell'immaginazione. «Collezione di sabbia» nel percorso di Italo Calvino‎

‎brossura Fare un excursus all'interno di Collezione di sabbia significa anche compiere un viaggio all'interno della personalità di Italo Calvino: una racconta che si fa depositaria dell'esperienza matura di uno scrutatore del cosmo, di un collezionista di parole e significati che racconta il mondo e, allo stesso tempo, presenta se stesso. Collezione di sabbia diventa così - oltre che un parziale resoconto di viaggio - un percorso interiore, attuato non solo dall'autore in prima persona, trovandosi egli a riflettere sulle proprie esperienze passate, ma anche del lettore stesso, che pagina dopo pagina accoglie e fa proprio il pensiero dello scrittore.‎

‎Privitera D. (cur.)‎

‎Sulle ali della leggerezza. Calvino oltre la pandemia‎

‎br. Fra i valori letterari che Italo Calvino raccomandava di conservare nel futuro della letteratura, un posto di particolare rilievo era occupato dalla Leggerezza. Era la prima delle sue Lezioni americane che, purtroppo, lo scrittore non riuscì mai a tenere perché fu rapito da morte improvvisa. Raccogliere oggi la sua eredità e diffonderla come una proposta "per il millennio" che stiamo vivendo, è l'obiettivo di questo libro, redatto in piena pandemia, quando il senso dell'esistenza di ognuno di noi appariva gravato da un peso insopportabile come quello del confinamento e dell'assenza di socialità. Dal Calvino "neorealista" a quello "difficile e sperimentale", i saggi proposti in questo volume, scritti da giovani studenti americani del Middlebury College (VT), hanno il pregio dell'incantevole semplicità della scoperta che è quella di immaginare e costruire un altro mondo, partendo proprio da quei valori che Calvino indicava nella letteratura: l'etica e la solidarietà, l'abbandono dell'io e la ricerca dell'Altro nel valore della collettività. La 'leggerezza' ritrovata come reazione al peso di vivere.‎

‎Parigini Margherita‎

‎«I giovani del Po» di Calvino. Storia di una difficile impresa letteraria‎

‎br. All'inizio della sua formidabile carriera letteraria Italo Calvino ha imboccato alcune strade sbagliate, la più significativa delle quali è "I giovani del Po", scritto all'inizio degli anni Cinquanta e pubblicato soltanto più tardi in rivista. Il volume propone una rilettura di quest'unico romanzo considerato dall'autore stesso come fallito, con l'intenzione non di rivalutarlo, ma di capire che cosa non abbia funzionato rispetto agli altri suoi libri. Un confronto serrato tra il testo rimasto misconosciuto e le sue opere più famose può aiutare infatti a cogliere meglio il segreto della riuscita di queste ultime: soprattutto Il visconte dimezzato, che condivide con "I giovani del Po" il periodo di composizione, e Il barone rampante, che ne condivide invece quello di pubblicazione. L'aspirazione a scrivere il grande romanzo operaio e realista degli anni Cinquanta rimane una ferita aperta per la generazione di giovani scrittori che usciva dalla guerra con la speranza di saldare un nuovo patto tra politica e cultura. La storia dei Giovani del Po dimostra che la spinta a coniugare ideologia e letteratura, tipica di quella fase, ha lasciato sul suo percorso forme narrative talvolta infelici, che soltanto la forza dell'immaginazione ha saputo in seguito riscattare, dando loro una nuova vita.‎

‎Elwood Christopher‎

‎Giovanni Calvino‎

‎ill., br. "Chi era Giovanni Calvino? Un guastafeste privo di senso dell'umorismo determinato a mettere fine a ogni forma di divertimento? Il rappresentante di un tipo di sadomasochismo cristiano per l'età moderna? Il dispotico tiranno di Ginevra che tentò di piegare al proprio volere l'intera società? Uno dei primi sostenitori di una filosofia di vita dei buoni sentimenti? Niente di tutto questo". Christopher Elwood scrive questa introduzione, stringata ma completa, chiara ma profonda, alla vita e al pensiero del Riformatore ginevrino. Il libro spiega - anche con l'aiuto delle illustrazioni che lo accompagnano - gli insegnamenti chiave della dottrina di Calvino e dei suoi successori.‎

‎Ribatti D. (cur.)‎

‎Italo Calvino e l'Einaudi‎

‎br. La casa editrice Einaudi fu fondata nel 1933 a Torino. Il giovane Italo Calvino divenne amico e collaboratore di Giulio Einaudi e degli altri più anziani di lui che già lavoravano per la casa editrice, tra i quali Cesare Pavese, Felice Balbo, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Franco Venturi e Paolo Serini. Nel 1950 Calvino, che già si occupava dell'ufficio stampa, venne ufficialmente assunto come impiegato presso la casa editrice Einaudi per diventarne, a partire dal 1955, dirigente. Nel corso di quarant'anni Calvino dedicò gran parte del suo tempo ai libri degli altri attraverso una instancabile attività di lettore, redattore e promotore culturale. Questo libro si propone, utilizzando la testimonianza dello scrittore e quella di quanti interagirono con lui, di tracciare una breve sintesi di questa eccezionale esperienza di un protagonista della letteratura mondiale del Novecento.‎

‎Benedetti Carla‎

‎Pasolini contro Calvino. Per una letteratura impura. Nuova ediz.‎

‎br. Ci sono autori che, da soli, riassumono un'epoca. E altri che, se messi a confronto, la rivelano ancora meglio. Pasolini e Calvino reagirono in maniera antitetica ai nuovi scenari della tarda modernità, e le loro opposte soluzioni ci mostrano in azione i dilemmi che ancora ci coinvolgono. Qual è la forza della parola poetica nell'epoca della comunicazione mediatica? L'ironia o la parola diretta? «Descrivere il mondo» o «gettare il proprio corpo nella lotta»? A partire dagli anni sessanta, sia Pasolini che Calvino attraversano una crisi produttiva che li spinge a una metamorfosi radicale. Non è solo Calvino a mutare stile da un'opera all'altra, con i suoi proverbiali «cambiamenti di rotta». Anche Pasolini passa attraverso una sperimentazione incessante, disseminata di «abiure»: cerca una via d'uscita dalla logica imprigionante dell'arte moderna, di cui, come Calvino, sente acutamente l'estenuazione. Questo saggio del 1998, ora ripresentato con una nuova prefazione dell'autrice, ha segnato una svolta negli studi letterari italiani. Le possibilità per la letteratura non erano solo quelle incarnate dal tardo Calvino, e diventate egemoni in quegli anni. C'erano anche quelle paradossali, performative, e ancora poco comprese di Pasolini, intrise di un'urgenza sentimentale e di un senso tragico della storia, tuttora all'altezza del drammatico nostro tempo.‎

‎Avanzi Rossana‎

‎Alla ricerca del testo perduto. Il libro, la lettura e la scrittura in Italo Calvino: se una notte d'inverno un viaggiatore‎

‎brossura‎

‎Meschini Michela‎

‎Visioni postmoderne. Percorsi teorici e testuali ne «Le città invisibili» di Italo Calvino‎

‎br. Il volume si interroga sull'eredità del postmodernismo, rivisitandone i valori letterari e filosofici attraverso una duplice indagine che associa al percorso teorico i sondaggi sui testi. Il primo capitolo propone una rilettura del dibattito internazionale sulla postmodernità alla luce dei più recenti sviluppi critici, nell'intento di superare il bipolarismo teorico che ha contrassegnato la comparsa e la circolazione del paradigma postmoderno in ambito italiano. Particolare attenzione è dedicata alle implicazioni filosofiche e narrative insite in una visione discontinua e frammentata del sapere e della conoscenza storica. Il secondo capitolo procede a un riscontro testuale delle proposte estetiche postmoderne ne "Le città invisibili" di Italo Calvino, di cui viene offerta un'analisi stilistica e tematica relativamente alla discontinuità narrativa, all'ambiguità delle visioni urbane e alla riflessione sulla temporalità. Dall'itinerario critico emerge la finalità etica di un'opera che non si risolve nel gioco formale delle strutture linguistiche e narrative, ma che intercetta, attraverso la sua forza visionaria, le questioni ontologiche della postmodernità.‎

‎Paino Marina‎

‎Il Barone e il viaggiatore e altri studi su Italo Calvino‎

‎br. La spiccata vocazione di Calvino per la riflessione rivolta al fenomeno letterario nella sua interezza e complessità ha senza dubbio indirizzato a posteriori l'accostamento alla sua opera, dando tendenzialmente luogo a un preponderante interesse critico per il Calvino che riflette sul narrare rispetto a quello per il Calvino che narra. Eppure a quest'ultimo vale la pena ritornare, per riscoprirne il gusto, la voglia, il piacere del racconto come spinta originaria da cui tutto prende avvio. In tal senso le pagine di questo libro trovano i propri fuochi di approfondimento nei romanzi più lunghi e fortunati dello scrittore, "Il barone rampante" e "Se una notte d'inverno un viaggiatore," e puntano l'attenzione, attraverso letture mirate, sulla dimensione più propriamente "romanzesca" dell'autore, quella di narratore di storie accattivanti, assai spesso messa in ombra da approcci prevalentemente teorici alla sua scrittura.‎

‎Di Carlo Fabio‎

‎Paesaggi di Calvino‎

‎ill., br. Il volume raccoglie frammenti di un discorso sul paesaggio di un osservatore d'eccezione, Italo Calvino, un autore che, per storia personale, propensione verso l'analisi profonda e amore per il paesaggio, ne ha esplorato tutti i gradi di conoscenza. Un discorso non ricomposto, spesso da rintracciare nelle pieghe, che racconta di paesaggi nei modi più diversi e non convenzionali, passando dall'osservazione botanica a descrizioni di vedute reali, immaginarie o utopiche, restituendoci segni, senso e identità.‎

‎Barenghi Mario‎

‎Italo Calvino, le linee e i margini‎

‎br. A partire dal folgorante esordio con "Il sentiero dei nidi di ragno" (1947) Italo Calvino è stato considerato per circa tre decenni uno scrittore brillante ma atipico, non rappresentalivo dei valori e delle tendenze del panorama letterario nazionale. Successivamente, negli anni che vanno da "Se una notte d'inverno un viaggiatore" (1979) alle "Lezioni americane" (1988), è stato promosso a grande classico della narrativa del secondo Novecento. E davvero nella sua opera sembrano condensarsi cmquant'anni della nostra cultura letteraria: dagli inizi all'insegna del "neorealismo" allo sperimentalismo degli anni Cinquanta, dal recupero della dimensione fiabesca e fantastica del decennio successivo al ritorno del romanzo fra gli anni Settanta e Ottanta, fino alle convergenze con la cultura cosiddetta postmodernista. Nell'arco di questa lunga esperienza, il dato centrale della sua attività di autore resta la molteplicità degli approcci, delle prospettive, delle sperimentazioni. In questo libro Mario Barenghi conduce un'attenta analisi non soltanto di alcuni momenti della produzione di Calvino più puramente letteraria, ma anche della sua attività di saggista, degli abbozzi, dei progetti interrotti e dei libri incompiuti, per individuare, all'interno di quella vocazione plurale e mutevole, le principali direttrici, i temi ricorrenti, le nervature: in una parola la sua "poetica".‎

‎Spera Lucinda‎

‎Geografie della memoria. Italo Calvino‎

‎br.‎

‎Baranelli L. (cur.); Ferrero E. (cur.)‎

‎Album Calvino‎

‎ril. Cuba, la Liguria dell'infanzia e della guerra partigiana, la Torino dell'Einaudi, poi Roma e Parigi, le città d'elezione, e Roccamare. Sono i luoghi di Italo Calvino, a volte sfondi, spesso protagonisti delle sue opere, sempre fondamentali nella costruzione della sua personalità. Li ritroviamo in queste pagine, immortalati in centinaia di fotografie o raccontati dalla viva voce dello scrittore. E accanto ai luoghi, i volti, gli incontri, le atmosfere; e ancora le riflessioni sul suo tempo, e sulla vita; il dialogo con il mondo. Questo "album" (apparso nel 1995 e qui presentato in una rinnovata veste grafica) offre un ritratto a tutto tondo di Calvino, una biografia intellettuale e umana fondata essenzialmente su scritti, interviste, testimonianze varie e su immagini, sia pubbliche sia provenienti dall'archivio privato della famiglia. Album Calvino ci aiuta a guardare in profondità nel mondo di un autore che voleva essere, come il prediletto Mercuzio shakespeariano, «un Don Chisciotte che sa benissimo che cosa sono i sogni e che cos'è la realtà, e li vive entrambi a occhi aperti». E che, con le sue narrazioni nutrite allo stesso modo di esattezza e d'immaginazione, continua a fornirci strumenti per interpretare la realtà sempre più complessa in cui viviamo.‎

‎Rizzante Massimo‎

‎Il geografo e il viaggiatore. Lettere, dialoghi, saggi e una nota azzurra sulla prosa di Italo Calvino e Gianni Celati‎

‎ill., br. Questo libro smisuratamente breve, scritto in un periodo smisuratamente lungo, è un libro sull'amicizia tra Calvino e Celati. Ma anche sull'amicizia come forma, forse l'ultima, in grado di renderci più vicini a noi stessi e più in dialogo con il mondo, meno sentimentali e più sensibili. Il geografo Calvino e il viaggiatore Celati, per quanto diversi, sono accomunati da quella vena artistica che, nata agli inizi dei Tempi Moderni, ha segnato un po' controcorrente fino al XX secolo la nostra civiltà letteraria fondata sulla dura legge della mimesis. Si tratta di quello humour che Thomas Carlyle, parlando di Ariosto, di Cervantes, di Sterne e di Jean Paul definisce: «il prodotto non del disprezzo ma dell'amore, non della deformazione superficiale delle forme naturali, ma di una profonda quanto piacevole simpatia nei confronti di tutte le forme della Natura». Entrambi, ciascuno a suo modo, il viaggiatore con cambi umorali più erranti, il geografo con cambi di passo più lineari, hanno attraversato i generi, non hanno mai fatto finta che il lettore non esistesse, non si sono mai arresi al vizio della trama, hanno mostrato senza affettazione i capricci dei loro procedimenti, hanno riflettuto sulla loro opera e su quella altrui diffidando sempre delle definizioni. Entrambi spiriti malinconici nati sotto l'influenza di Saturno, sono figli dello humour, di quello cervantino come di quello ariostesco, di quello che traspare nelle opere di Giordano Bruno, nella Scienza nuova di Giambattista Vico o nella prosa di Leonardo e Galilei, di quello del Leopardi delle Operette morali e dello Zibaldone, come di quello che si incontra nelle passeggiate di Robert Walser e Raymond Queneau o nei quaderni di Paul Valéry.‎

‎Sandrini Giuseppe‎

‎Le avventure della luna. Leopardi, Calvino e il fantastico italiano‎

‎br. Il fantastico italiano ha un padre imprevisto: Giacomo Leopardi. Lo sosteneva Italo Calvino, indicando "in quel frammento poetico che descrive un sogno in cui la luna si stacca dal cielo" un seme destinato a germogliare soltanto nel Novecento, quando la nostra letteratura si riconosce finalmente nell'"eredità di Leopardi", cioè in una "limpidezza di sguardo disincantata, amara, ironica". Nella prima parte di questo libro le idee e le opere di Calvino, in particolare alcune delle "Cosmicomiche", sono indagate in un serrato confronto col modello leopardiano e con un reticolo di letture dove si intrecciano le favole di Ovidio e la scienza moderna, la teoria del mito del maestro einaudiano Cesare Pavese e le invenzioni surreali della scena letteraria francese. Dopo un intermezzo dedicato a due "Canti" emblematici del rapporto con il mondo animato degli antichi (la canzone Alla Primavera e, appunto, il frammento Odi, Melisso), la seconda parte prova a seguire, alle spalle di Calvino, altri momenti di una linea leopardiana della narrativa italiana del Novecento. Tenendo sempre di mira i miti lunari (innanzitutto l'immagine della luna staccata dal cielo, il cui influsso arriva fino all'ultimo film di Federico Fellini), l'indagine attraversa l'opera e la riflessione di Tommaso Landolfi per chiudersi sulle pagine di Antonio Delfini, autore di quel "Ricordo della Basca" che, come La pietra lunare di Landolfi, sembra voler rendere omaggio a Leopardi.‎

‎Felici Lucia‎

‎Giovanni Calvino e l'Italia‎

‎brossura Unico tra i riformatori, Calvino arrivò in Italia prima dei suoi libri, nella primavera del 1536, quando si recò a Ferrara per far visita a Renata di Francia, duchessa d'Este. In questo volume, Lucia Felici ripercorre per temi la vicenda di Calvino e del calvinismo nel nostro paese: il riformatore ne emerge da un lato come essenziale figura di riferimento per i protestanti e dall'altro come massimo avversario della Chiesa cattolica. Felici analizza inoltre i rapporti tra Calvino e gli italiani, ricostruendo le modalità di diffusione del suo messaggio in Italia e le reazioni ad esso, nonché la storia delle comunità della penisola. Il volume è arricchito da un'ampia bibliografia.‎

‎Piazza Isotta‎

‎I personaggi lettori nell'opera di Italo Calvino‎

‎br.‎

‎Calvino Italo Lebailly Nathalie Gamard Matthieu Bertrand Juliette‎

‎Le Vicomte pourfendu‎

‎Magnard 2006 158 pages 17x13x1cm. 2006. Poche. 158 pages. Traduit de Sénès Florence - Illustrations de Jankovics györgy‎

‎French édition -Ancien livre de bibliothèque présente des marques de lecture et ou de stockage sur la couverture et/ou les pourtours mais reste en très bon état d'ensemble . Expédition soignée dans un emballage adapté depuis la France‎

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‎Calvino Italo‎

‎Marcovaldo‎

‎Editions 10/18 1992 186 pages poche. 1992. Poche. 186 pages. Cet ouvrage veut avant tout sensibiliser les lecteurs à la dimension de l'inconscient dans les troubles du développement des enfants - troubles tant somatiques que caractériels affectifs ou intellectuels. Après un bref exposé de la théorie freudienne on trouvera un compte rendu clinique de seize cas d'enfants suivis en consultation psychologique dans un hôpital général : la mise en lumière de ce qui s'est passé dans ces séances de psychothérapie rendra patente au lecteur l'articulation de la pratique et de la théorie‎

‎French édition. Le livre présente des marques de stockage et/ou de lecture sur la couverture et/ou les pourtours des plis des écritures mais reste en état correct d'ensemble. Expédition soignée depuis la France‎

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‎Calvino Italo‎

‎Marcovaldo ou les Saisons en ville‎

‎L'école des loisirs 1993 181 pages in8. 1993. broché. 181 pages. Traduit de l'italien par Stragliati Roland‎

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‎Calvino Italo‎

‎I racconti‎

‎Einaudi 1958 500 pages in8. 1958. Broché. 500 pages.‎

‎Italian édition : la jaquette du livre est tachée et déchirée sur le dos (cf photos) la tranche de page du livre présente également quelques taches quelques marques plis de lecture et/ou de stockage sur couverture et coins mais du reste en‎

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‎Calvino Italo‎

‎Le Baron Perche‎

‎Le seuil / Points roman 1980 283 pages poche. 1980. Broché. 283 pages.‎

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‎Calvino‎

‎Biblioteca Universale Rizzoli: L'Entrata in Guerra‎

‎Mondadori poche. Sans date. Broché.‎

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‎Calvino Italo‎

‎Le vicomte pourfendu‎

‎Le livre de poche 1984 123 pages poche. 1984. Broché. 123 pages.‎

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‎marcovaldo‎

‎1018 1995 1995.‎

‎Bon état‎

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‎Marcovaldo ou les saisons en ville‎

‎L'Ecole des loisirs 1987 1987.‎

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‎Le Vicomte Pourfendu‎

‎Le Livre de Poche 1984 1984. Italo Calvino - Le Vicomte Pourfendu / Le Livre de Poche 1984‎

‎Très bon état‎

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