|
Yorke John
Viaggio nel bosco narrativo
br. Tutti amiamo le storie. Ma perché le raccontiamo? E perché tutte le storie funzionano in un modo stranamente simile? 'L'autore ci fa fare un viaggio nel cuore dello storytelling, rivelando che c'è davvero un modello comune alle varie strutture narrative, un modello che riecheggia il viaggio nel bosco raccontato nelle favole e che, come tutte le grandi arti, proviene dal profondo. Dai miti ai blockbuster, Yorke arriva alle radici delle storie che sono attorno a noi, ogni giorno. Questo libro spiega proprio perché la struttura di ogni storia è inevitabilmente legata - nella composizione (tecniche/strumenti) e nella fruizione (apprezzamento/delusione) - alla natura umana. Esiste una circolarità tra le motivazioni degli autori e il punto di vista del pubblico che è anche reiterazione di uno schema narrativo. La comprensione di tale schema determina l'efficacia o meno non solo di una storia cinematografica ma di qualsiasi forma di espressione, dall'arte figurativa alla pubblicità.
|
|
Losi Simonetta
La lingua «senese» di Federigo Tozzi. Tra derivazioni letterarie e tradizione popolare
ill., br. Un'ampia raccolta di voci, espressioni, modi di dire che attraversano i secoli: da Santa Caterina a Cecco Angiolieri, da Adriano Politi a Girolamo Gigli, fino ai giorni nostri, fino alle voci dei popolani e dei contadini senesi. Il punto di riferimento ideale è Federigo Tozzi, con la sua lingua in bilico fra letteratura e parlato popolare di Siena e della sua campagna. Come nell'affresco del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, le parole filtrano da dentro e da fuori le mura della città, mettendo in contatto territori differenti, vicini e lontani nello spazio e nel tempo. La lingua "senese" di Federigo Tozzi è un repertorio dove si ritrova la lingua dei nonni e quella dei bisnonni. È una lingua interessante come oggetto di studio storico, etimologico e filologico. Per i senesi è "aria di casa", che raccoglie conoscenze antiche e antichi saperi e che riserva molte sorprese. Sembra quasi di sentirle, come un'eco lontana eppure vivissima, le voci dei senesi di ieri che si mischiano con quelle dei senesi di oggi, con un legame che parla di comune appartenenza culturale, di storia e di tradizioni condivise.
|
|
Minutella Vincenza
Translating for dubbing from English into Italian
brossura Questo libro è un'introduzione alla traduzione per il doppiaggio dall'inglese all'italiano, con particolare riguardo agli aspetti linguistici e culturali. È rivolto a studenti universitari che si avvicinano per la prima volta allo studio della traduzione audiovisiva. Il testo fornisce un ampio panorama dei più importanti approcci teorici allo studio della traduzione audiovisiva. Inoltre contiene un'analisi degli aspetti linguistici e culturali che devono essere affrontati nel tradurre per il doppiaggio, illustrati attraverso esempi tratti da vari film. Il libro intende aiutare gli studenti a riflettere sul significato della traduzione, sulle difficoltà che comporta e sui fattori che la influenzano. Contemporaneamente, si propone di migliorare la loro consapevolezza linguistica e culturale, e la loro capacità di paragonare l'inglese e l'italiano a diversi livelli linguistici.
|
|
Ferraboschi Luciana; Meini Nadia
Produzione del testo scritto. 2° livello. Dalla frase al testo
ill., br.
|
|
Ferraboschi Luciana; Meini Nadia
Produzione del testo scritto. 1° livello. Dalla parola alla frase
ill., br.
|
|
Klemperer Victor
LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo
br. "Nessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l'esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l'illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, a una storia aberrante come fosse ancora un presente." (dalla Prefazione di Michele Ranchetti)
|
|
Dobrzynski Roman; Zaleski-Zamenhof Louis C.
Via Zamenhof. Creatore dell'esperanto
br. Questo libro nasce dall'idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell'esperanto. L'incontro si rivelerà poi talmente coinvolgente - sia per le vicende narrate, sia per la capacità dell'intervistato di collocarle nel loro contesto storico e sociologico riuscendo così a offrirci un affresco originale di un periodo che copre più generazioni - che l'intervista si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, tradotto già in dodici paesi. Louis era nato a Varsavia nel 1925 e aveva quattordici anni quando i nazisti occuparono Varsavia, arrestarono gli appartenenti alla famiglia Zamenhof e li eliminarono fucilandoli o deportandoli nei campi di sterminio. Lui e sua madre furono rinchiusi nel ghetto. Il ragazzo, dopo aver rischiato più volte di essere deportato, riuscì a evadere dal ghetto insieme alla madre e partecipò alla resistenza. Laureatosi in ingegneria, divenne uno dei massimi esperti mondiali di costruzioni in cemento precompresso. Molte le pagine dedicate alla storia e all'evoluzione dell'esperanto e alla vita dell'illustre nonno, di cui si ricordano le celebri parole: "Se non fossi ebreo del ghetto, l'idea di unire oppure no l'umanità non mi avrebbe sfiorato, o almeno non mi avrebbe così costantemente ossessionato durante tutta la mia vita. Nessuno può risentire quanto un ebreo del ghetto della maledizione della divisione fra gli uomini".
|
|
Arnesano Daniele
La minuscola barocca. Scritture e libri in terra d'Otranto nei secoli XIII-XIV
ill., br.
|
|
Mohrmann Christine
Études sur le latin des chrétiens. Vol. 4: Latin chrétien et latin médiéval
brossura
|
|
Mohrmann Christine
Études sur le latin des chrétiens. Vol. 2: Latin chrétien et médieval
brossura
|
|
Alzati Chiara
Video Public Speaking. La guida professionale per comunicare con efficacia davanti alla telecamera. Anche se odi parlare in pubblico
br.
|
|
Florenskij Pavel Aleksandrovic; Lingua G. (cur.)
Il valore magico della parola
brossura
|
|
Vigne Jacques
Il gioco delle parole aperte. Come imparare le lingue stimolando la mente
ill., br. Imparare una nuova lingua è di per sé una cura di giovinezza. Si è dimostrato che il cervello di chi studia una nuova lingua dopo i cinquant'anni non perde peso. L'apprendimento delle lingue è importante, è il perno centrale della costruzione di uno spazio comune e dell'integrazione: ma oggi occorre un metodo rapido e flessibile che permetta di dosare il tempo e che eviti noiosi automatismi. Affidarsi al gioco e non solo alle nostre capacità è un aiuto prezioso. La proposta di Jacques Vigne, medico psichiatra e conoscitore della spiritualità orientale, è in questo senso originale. Si basa sulla tecnica dell'"aprire" le parole da memorizzare, creando parole intermedie o ibride: un metodo che corrisponde molto alle tecniche di memorizzazione dei Veda,i testi sacri dell'induismo. Il libro contiene una descrizione articolata delle varie tecniche, collaudate dallo stesso autore, e che risultano efficaci grazie a esercizi di qualche decina di minuti. Un aiuto ulteriore per l'apprendimento viene dalle pratiche di meditazione e yoga descritte nella parte finale. In ogni lingua c'è una cultura e rappresenta il cordone ombelicale sonoro che ci lega alla madre.
|
|
Pittau Massimo
Lessico italiano di origine etrusca. 407 appellativi 207 toponimi
ril.
|
|
Steele Stefania
The translating mind (Translation as a game)
br.
|
|
Hartle Sharon
Towards Autonomy. Second Language teaching practices and autonomous learning in italian University language centres
br.
|
|
Facchinetti Roberta
Theoretical description and practical applications of linguistic corpora
ill., ril.
|
|
Garrett Yuri
Il lessico degli scacchi
br. In quest'opera, originariamente pubblicata come tesi di laurea in linguistica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Aquila, Yuri Garrett analizza argomenti di grande interesse per chi si occupa di linguistica e di cultura scacchistica. I capitoli più corposi del libro: Gli scacchi come linguaggio specialistico, La nomenclatura scacchistica, Le convenzioni simboliche, Analisi delle fonti e redazione del lemmario, Breve analisi del nuovo lemmario, Origine delle parole, Proverbi, detti e frasi celebri. In appendice al saggio sono riportati un lemmario in forma tabellare di circa 730 entrate in cui si specificano fonte e origine di ciascun termine scacchistico, nonché il testo integrale di Caissa, or, the Game of Chess, a Poem di William Jones.
|
|
Villata B. (cur.)
I sermoni subalpini. Testo originale in lingua d'oé con traduzione piemontese a fronte ed italiana in appendice. Ediz. multilingue
brossura "I sermoni subalpini", la cui redazione si fa risalire verso la fine del XII secolo, rappresentano il più antico documento pervenutoci nella parlata di una parte dell'area cisalpina. Dopo lunghe ricerche e attente comparazioni, lessicali e grammaticali, soprattutto con le lingue contemporanee d'oc, d'oil e pure con quelle posteriori dell'area cisalpina, si è giunti alla conclusione che la parlata rappresentata nei Sermoni subalpini non è una mescolanza di lingue, ma piuttosto una lingua in trasformazione. Infatti, oltre a un lessico particolare, nei passi in volgare di queste prediche si possono già intravedere le regole grammaticali che contraddistinguono ancora molte delle parlate piemontesi odierne. Dopo lunghe indagini, come riportato da La Stampa (9 ottobre 2012), si è giunti alla conclusione che i Sermoni subalpini erano stati scritti dai Templari residenti in vari centri dell'odierno Piemonte.
|
|
Ligia Mario
La lingua dei sardi. Ipotesi filologiche
ill., br.
|
|
Beduschi Lidia
11
brossura Il kit cartonato è composto di undici fogli, uno per ogni colore, che al tatto rilasciano l'odore codificato per ciascun colore (c'è un "odore nero", un "odore giallo" ecc.); ogni foglio porta impresso il "segno" del colore costruito convenzionalmente con una puntinatura di tipo Braille, percettibile al tatto. Completano il kit legato a ganci metallici undici fogli pretagliati che forniscono le tessere indispensabili per gli esercizi di manipolazione, costruzione di sequenze colorate, costruzione dei rapporti colore/odore/suono. Al kit è collegato il sito www.odorisuonicolori.it che costituisce parte integrante della pubblicazione. Il prodotto, secondo indicazioni spontanee di specialisti della riabilitazione, può risultare assai efficace anche in molte altre aree dell'handicap sia sensoriale sia neurologico, sia psichico (recupero tossicodipendenti, anziani, anche in via preventiva, pazienti psichiatrici) e in numerose situazioni di deprivazione sensoriale.
|
|
Galassi R. (cur.); Cigana L. (cur.)
Janus. Quaderni del circolo glossematico. Vol. 13: Strutturalismo, strutturalismi e loro forme
br.
|
|
Gallo Daniele
Elementi di linguistica italiana. I nuclei generativi del linguaggio
br. "Mi ha sempre affascinato immaginare quella curiosa circostanza in cui i nostri antenati, poco più che diversi dagli animali, grazie a un linguaggio appena nato che permetteva loro di comunicare, iniziarono, nelle caverne, intorno al fuoco, durante notti piene di pericoli - fulmini, tuoni, fiere ringhianti -, a inventare storie e a raccontarsele. Quello fu un momento cruciale del nostro destino, in quanto, in quella cerchia di esseri primitivi meravigliati dalla voce e dalla fantasia di chi stava loro raccontando, ebbe inizio la civiltà, quel lungo percorso che poco a poco ci avrebbe reso umani e ci avrebbe portati a inventare un individuo sovrano, e a staccarlo dalla tribù, a inventare la scienza, le arti, il diritto, la libertà, a indagare i misteri della natura, del corpo umano, dello spazio e a viaggiare verso le stelle." (Mario Vargas Llosa)
|
|
Fioretto Natale
Anche Francesco le diceva. Una riflessione sociolinguistica sull'uso delle parolacce
ill., br. Tutti diciamo le parolacce, chi più chi meno. Anche Francesco, il poverello d'Assisi, le diceva, come testimoniano i suoi Fioretti. Eppure le parolacce sono considerate un vizio spregevole (e il dispregiativo è presente già nel termine stesso) e di basso livello, da cui ci si vorrebbe liberare per essere più "civili". La pensava diversamente il neurologo britannico John Hughlings Jackson (1835-1911) che sosteneva: "Colui che per la prima volta ha lanciato all'avversario una parola ingiuriosa invece che una freccia è stato il fondatore della civiltà". Sembra, tra l'altro, che tale aforisma sia stato fatto proprio da alcuni politici italiani che della parolaccia hanno fatto la propria cifra espressiva. Queste breve riflessioni sociolinguistiche sull'uso delle parolacce guardano alla questione delle "male parole" come a un dato di fatto e ne valutano gli effetti nella comunicazione, ponendo una particolare attenzione all'aspetto culturale. Con un'ultima, impellente, domanda: se le parolacce fanno parte della cultura di un popolo, come mai nelle grammatiche italiane per stranieri, e non solo, sono un argomento tabù?
|
|
Budge Wallis E. A.; Lovari L. P. (cur.)
La stele di Rosetta
br.
|
|
Nadiani Giovanni
Un deserto tutto per sé. Tradurre il minore. Ediz. italiana, francese e inglese
ill., br. Il "deserto tutto per sé" del titolo del volume, contenente una miscellanea di saggi, articoli e interventi di oltre un decennio, si riferisce alla necessità dell'autore di affrontare particolari e poco studiate questioni traduttologiche, letterarie e socio-linguistiche da una prospettiva minoritaria. In una varietà di approcci, dimensioni e stili, il libro presenta originali riflessioni teoriche sulla realizzazione di nuovi prodotti traduttivi e le implicazioni dovute all'urgenza di tradurre e declinare nel nostro tempo generi testuali, lingue e linguaggi "less used and endangered".
|
|
Chiusaroli Francesca
Pinocchio in emojitaliano
brossura Un esempio di versione in emoji di un testo letterario italiano, "Pinocchio in Emojitaliano" è un esperimento di elaborazione di un codice artificiale, comprensivo di lessico e grammatica, che vuole esplorare le potenzialità comunicative del repertorio dei celebri pittogrammi della comunicazione digitale. Frutto di una traduzione collettiva su Twitter, e di un dizionario digitale realizzato su Telegram, questo testo fa incontrare la creatività e l'informatica dando vita a un linguaggio scritto condiviso, idealmente leggibile in tutte le lingue del mondo.
|
|
Serrano Sebastià
Il regalo della comunicazione. Ediz. italiana, catalana e spagnola
br. In questo volume Sebastià Serrano sostiene la necessità per l'individuo di comprendere l'importanza della comunicazione, verbale e non verbale, e l'uso, quindi, di tutte le sue abilità al fine di ristabilire sentimenti come la lealtà, la fiducia, il rispetto, l'amicizia o l'amore, indispensabili per superare qualsiasi crisi. Ne "Il regalo della comunicazione", l'autore afferma: «davanti a qualsiasi crisi, personale, familiare, lavorativa o sociale, quando noterete che la sottile pioggia dell'ansia che le nubi dell'incertezza lasciano cadere su di voi vi ha già inzuppato abbastanza, aprite le porte e uscite a cercare il fiore della comunicazione». La traduttrice Renata Caione mette qui a confronto le tre versioni, l'originale in catalano, quella in spagnolo e in italiano, al fine di offrire spunti di riflessione e di studio sulle difficoltà insite e spesso sconosciute con le quali il traduttore deve interfacciarsi al momento di tradurre e che paradossalmente sono più facili da incontrare quanto più le lingue sono simili tra loro.
|
|
Antonucci Barbara
Get real(ia). Introduzione alla professione di traduttore
br. Il volume è indirizzato a quanti vogliano o debbano, per interesse personale o ragioni di percorso universitario, avvicinarsi alla professione del traduttore. Il titolo del volume "Get real(ia)" rappresenta un invito sia a scoprire le professionalità che ruotano attorno alla figura del traduttore, facendo appunto un reality check di ciò che il mercato richiede, sia a riflettere meglio sul ruolo svolto dagli elementi culturo-specifici presenti nella pratica traduttiva. Le nuove tecnologie hanno ridisegnato la figura professionale del traduttore e il volume evidenzia la necessità per quanti si avvicinano alla pratica traduttiva di imparare a utilizzare gli "strumenti del mestiere". L'esortazione posta nell'imperativo get real è anche quello di prendere contatto con la realtà acquisendo la consapevolezza della responsabilità che si assume il traduttore nel suo lavoro quotidiano e della straordinaria rilevanza del suo contributo. Grazie alla comunicazione interlinguistica, i popoli sono messi nelle condizioni di comunicare e i traduttori, con il loro lavoro, contribuiscono a creare ponti fra le persone.
|
|
Luque Rocio
Sobre el uso de las perífrasis verbales en español y su traducción al italiano
br.
|
|
Maconi L. (cur.)
La storia della lingua italiana tra Otto e Novecento. Nascita di una disciplina
br. Il volume raccoglie capitoli sulla nascita e lo sviluppo della disciplina 'Storia della lingua italiana', descritta attraverso alcuni passaggi nodali che ne hanno segnato l'evoluzione. Partendo dai primi tentativi ottocenteschi di storia linguistica nazionale, Ludovica Maconi prosegue la narrazione fino al manuale principe di Bruno Migliorini, del quale illustra la genesi e la fortuna, prendendone in esame le traduzioni e ricostruendo il dibattito sullo statuto della storia linguistica apertosi dopo l'uscita di quella celebre opera. Claudio Marazzini presenta le acquisizioni della disciplina raggiunte tra la seconda metà del Novecento e l'inizio del nuovo millennio, anche per comprendere dove stia andando oggi la 'Storia della lingua italiana'.
|
|
Ciancaglini Claudia; Keidan Artemij
Linguistica generale e storica. Per studenti di lingue orientali e classiche. Vol. 2
brossura Al pari del volume I, il presente volume introduce il lettore ai principali problemi legati all'analisi diacronica delle lingue, con una particolare attenzione alle lingue orientali (lingue semitiche, cinese, giapponese) e classiche (greco, latino). Dopo una rassegna dei principali fenomeni di mutamento linguistico, viene presentato il metodo comparativo-ricostruttivo, con pienezza di dettagli e in prospettiva storica, nonché con una chiara indicazione dei suoi limiti teorici e pratici. Vengono presentati e analizzati criticamente vari tentativi di applicazione del metodo comparativo-ricostruttivo, sia quelli coronati dal successo (come nel caso della famiglia indoeuropea), sia quelli la cui dimostrazione non può dirsi completa (come nel caso della famiglia altaica). I dati vengono presentati con un ricco corredo di esempi. Un capitolo è dedicato ai fenomeni legati al contatto tra lingue e un altro presenta, in forma più analitica, la lingua latina rispetto alle sue ascendenze indoeuropee. Lo studente non viene tenuto all'oscuro, come spesso accade, della parte squisitamente tecnica di questa disciplina.
|
|
Troncarelli Donatella; La Grassa Matteo
La didattica dell'italiano nel contatto interculturale
br. I rilevanti movimenti migratori che caratterizzano la nostra epoca portano sempre più le società a confrontarsi con le dinamiche sollecitate dal contatto linguistico e culturale. Il volume prende in esame i principali contesti in cui l'italiano è appreso in presenza di stretto contatto linguistico con altre lingue e illustra le soluzioni didattiche e organizzative adottate per lo sviluppo di una competenza linguistica multipla. La mediazione linguistica si configura così come strumento capace di sostenere il dialogo interculturale e l'evoluzione dell'incontro fra culture.
|
|
Waelput Michelle
Come aiutare il bambino a diventare lettore. Per sviluppare le competenze nella lettura dai due agli otto anni
ill., br. Vengono qui proposti una serie di esempi strutturati e affinati in molti anni di attività, volti ad aiutare il bambino a scoprire la lingua scritta e a sviluppare il desiderio, la curiosità e il piacere di leggere. Questi esempi sono facilmente riproducibili in qualsiasi scuola materna grazie all'ausilio di un materiale di supporto sulle "prime parole" che faccia da testo di riferimento. Il bambino viene dunque accompagnato e guidato a decodificare uno scritto funzionale a qualche attività da svolgere in modo che il bambino comprenda che leggere è strumentale alla totalità delle attività umane.
|
|
Arcangeli Massimo
Sciacquati la bocca. Parole, gesti e segni dalla pancia degli italiani
ill., br. Contesa da tutti, compresa da nessuno, la fantomatica «pancia del paese» è il punto ombelicale del discorso pubblico contemporaneo. Ma cosa succede se ad auscultare i borborigmi che giungono dal suo interno è uno studioso della lingua italiana? Cosa succede se, anziché evocare a sproposito un luogo divenuto ormai mitologico, si tenta di registrare e interpretare i cavernosi suoni che da quel (basso) ventre provengono? Cosa succede, insomma, se si cerca di ripercorrere il tragitto che dalla pancia conduce alla bocca e per suo mezzo alla fonazione? Inoltrandosi in questo lubrico terreno, Massimo Arcangeli fotografa un popolo di santi, poeti e ferventi imprecatori, di folli gesticolatori nel loro smodato dimenarsi, dall'ombrello di Alberto Sordi all'impudico dito medio che si solleva a sferzare l'avversario di turno. Indaga le fonti letterarie, scovando la volgare eloquenza di una lingua d'inferno e paradiso, un organismo complesso in cui palpita un cor gentil ma vibra anche un cul fattosi trombetta. Segnala lo scorrere al fondo del nostro idioma di una vena misogina, razzista, maschilista, forse anche priapista, a giudicare dal proliferare dei sinonimi fallici qui analizzati: fava, salame, sanguinaccio e sarciccia, carota, carruba, maritozzo e bacchetta, bastone, bordone, maglio e martello. "Sciacquati la bocca" è il racconto della lingua italiana vista dal basso. Lontano dalla volontà normatrice di chi la vorrebbe imprigionare nello spazio chiuso delle grammatiche, lontano dai propugnatori degli usi anarchici incondizionati, arcinemico del politically correct, Arcangeli mostra una lingua che è spazio discontinuo di un caos ordinato, creativo: perché chi dice volgarità ha un serbatoio linguistico più libero e ricco, come sapevano Dante Alighieri, Leonardo da Vinci e Carlo Emilio Gadda. Ne scaturisce una diversa immagine dell'Italia, delle molte Italie di oggi e di ieri, e un invito a risciacquare i panni non nelle chiare, fresche e dolci acque ma, per una volta, negli acquitrini più limacciosi, opachi e brulicanti di vita.
|
|
Miola E. (cur.)
L'enigma batte dove la lingua vuole. Comico, enigmi, giochi di parole
ill., br. Il comico e l'enigma, strettamente collegati tra loro dalla pratica del gioco di parole, costituiscono due ali contigue nell'ampio ventaglio degli usi possibili della lingua. L'arguzia, il Witz, la battuta salace e finanche greve hanno tanta parte nel mondo di oggi e tracimano sempre più spesso in ambiti nei quali ci si attenderebbe l'impiego di altri registri, come nel discorso politico. L'indovinello e i giochi enigmistici in genere, dal canto loro, rivestono importanti funzioni sociali e non sono privi di risvolti di natura culturale ed educativa. I saggi raccolti in questo volume esplorano le affinità e le divergenze tra gli usi comici e gli usi enigmatici del linguaggio, spaziando dall'antica Grecia all'Oriente contemporaneo, dal rebus alla poesia, passando per la traduzione e la deformazione, in chiave umoristica, dei proverbi e della morfologia.
|
|
Rastelli Stefano
Introduzione alla glottodidattica sperimentale
br. La glottodidattica sperimentale (GS) è lo studio controllato dell'interfaccia tra insegnamento e apprendimento delle lingue straniere e dell'italiano lingua seconda. Nel libro sono descritte le principali teorie e le procedure su cui si basa la verifica sperimentale dei risultati dell'insegnamento in classe. Lo scopo è accompagnare il lettore nella comprensione dei protocolli di ricerca scientifica sull'acquisizione della seconda lingua in contesto guidato. Questi protocolli si basano sull'analisi dei processi neurocognitivi che governano l'apprendimento, la memorizzazione e la processazione.
|
|
Berruto Gaetano; Cerruti Massimo
Manuale di sociolinguistica. Nuova ediz. Con espansione online
brossura Affermatasi con un proprio campo d'indagine e un proprio apparato teorico e metodologico nell'ambito delle scienze del linguaggio dopo la metà del secolo scorso, la sociolinguistica ha visto via via accresciuto il suo raggio d'interesse sino a diventare un crocevia importante fra settori diversi delle scienze linguistiche. Questo Manuale di sociolinguistica intende dare una presentazione complessiva (corredata da un abbondante apparato di esercizi e materiali di analisi e riflessione) dei principali temi, categorie, metodi e modelli teorici che sono stati sviluppati nello studio dei rapporti fra lingua e società. Il fine essenziale è quello di fornire una conoscenza solida e per quanto possibile aggiornata delle acquisizioni della disciplina, con particolare attenzione ai due grandi campi tradizionali della sociolinguistica, vale a dire la variazione delle lingue in relazione a fattori sociali, e la posizione dei sistemi linguistici nelle società. Il volume cerca di unire una prospettiva istituzionale ad aperture verso sviluppi più recenti della disciplina, e si presta anche a un'utilizzazione modulare che privilegi certe parti a scapito di altre.
|
|
Gagliardi Gloria
Linguistica per le professioni sanitarie
br. La linguistica, ovvero "lo studio scientifico del linguaggio umano e delle lingue storico-naturali", rappresenta un'area di ricerca fortemente interdisciplinare, al crocevia tra numerose discipline, tra cui antropologia, intelligenza artificiale, filosofia, psicologia e, soprattutto, neuroscienze cognitive. Il volume fornisce un'introduzione generale alla materia, rivolta principalmente agli studenti universitari e ai professionisti che a vario titolo svolgono attività di diagnosi, cura e riabilitazione di patologie che coinvolgono il linguaggio, ma apprezzabile anche dal linguista che si voglia avvicinare allo studio degli aspetti ontogenetici e/o deficitari della comunicazione. Associando un impianto descrittivo tradizionale, basato sui classici livelli di analisi linguistica (fonetica, fonologia, lessico, morfologia, sintassi e pragmatica), a box di approfondimento clinico, si propone di fornire una descrizione puntuale ma accessibile di concetti e metodi di studio del linguaggio verbale, sia nei suoi aspetti formali che funzionali.
|
|
D'Agostino Franco; Spada Gabriella; Greco Angela
La lingua dei sumeri
brossura Lo studio della lingua dei Sumeri, la prima a essere messa per iscritto dall'uomo, rappresenta un viaggio affascinante nella Mesopotamia antica. Incisa con caratteri cuneiformi sull'argilla, la lingua sumerica ci accompagna alla scoperta della cultura dei Sumeri, giunta sino a noi su decine di migliaia di tavolette che raccontano di dèi ed eroi, di sovrani e battaglie, di leggi e processi. Ciò ci consente di raccontare la storia dell'umanità nella sua fase più antica e fondante a partire dalla fine del quarto millennio a.C. La lingua sumerica presenta una struttura sofisticata e affascinante, di cui si offre qui una descrizione corredata da una ampia selezione di esempi. Una variegata e ricca raccolta di testi commentati, scelti tra quelli più significativi in tutti i settori della tradizione sumerica, è parte integrante della presentazione linguistica e permette al lettore di toccare con mano la realtà da cui la descrizione grammaticale prende le mosse. Il volume ripercorre altresì le vie attraverso cui i Sumeri e la loro lingua sono stati riscoperti nella cultura europea del XIX secolo da parte di filologi appassionati, e il clima culturale in cui questa scoperta ha avuto luogo.
|
|
Devoto Giacomo; Freda F. (cur.)
Gli antichi italici
br. Giove, il dio del cielo e della luce, il dio che solo s'è salvato attraverso le vicende delle nazioni sorte dopo la dispersione delle tribù di tradizione linguistica indeuropea, è la divinità principale anche presso gli Italici, come presso i Greci e i Latini. (Giacomo Devoto).
|
|
D'Achille Paolo
Breve grammatica storica dell'italiano
ill., br. Come si è formato e come si è sviluppato l'italiano? Attraverso quali stadi è avvenuto il mutamento linguistico in seguito al quale il latino si è trasformato nella nostra lingua? Il libro, in una nuova edizione aggiornata e arricchita di cartine geolinguistiche, risponde a queste domande descrivendo l'evoluzione dal latino classico al fiorentino trecentesco, che costituisce la base dell'italiano letterario e poi dell'italiano di oggi. La trattazione, condotta a tutti i livelli di analisi linguistica (fonetica, morfologia, sintassi, lessico), comprende riferimenti anche alle altre aree dialettali e offre al lettore un profilo sintetico, chiaro ed efficace di grammatica storica dell'italiano.
|
|
Ferrari Angela
Che cos'è un testo
br. Come si può descrivere un testo? Quali sono le sue peculiarità semantiche, lessicali, sintattiche e interpuntive? Partendo dall'intuizione, il libro offre via via gli strumenti concettuali che permettono di rispondere a queste e altre domande in modo semplice e costruttivo, sulla base di una ricca batteria di esempi non fittizi. Al centro sta la definizione offerta dalla linguistica del testo, la quale ruota attorno al concetto di architettura testuale. Tale caratterizzazione, che privilegia i testi scritti d'uso e si articola in quattro capitoli, è preceduta da una breve storia della trattazione del testo, la quale ci fa risalire fino alla retorica antica, ed è seguita da tre capitoli che, dialogando con quelli precedenti, affrontano per contrasto il testo parlato, quello mediato dal computer e quello letterario.
|
|
Faraoni Stefano
Public speaking. L'arte di attirare l'attenzione
br. Un volume che muovendo dalla teoria della comunicazione conduce il lettore a un uso strumentale della voce e a gestire un discorso che coinvolga, emozioni ed entusiasmi. Vincendo la paura di parlare in pubblico e portando l'interlocutore ad ascoltare, anche quando non vuole. L'autore condivide la sua esperienza di avvocatura, public speaking e teatro, svelando i motivi per cui, quando parliamo a qualcuno o in pubblico, non ci sentiamo ascoltati; e guida il lettore verso un percorso per attirare l'attenzione, mantenerla e farla crescere.
|
|
Farina M. (cur.)
La traduzione: «il lavoro più grato». Carteggio Pintor-Traverso (1939-1943)
br.
|
|
Bondi Costanza
Alfabestoria. Nascita della scrittura e dell'alfabeto italiano
br.
|
|
Nabokov Vladimir; Montini C. (cur.)
Traduzioni pericolose. (Scritti 1941-1969)
br. Che cosa è la traduzione? La testa pallida e fiammante di un poeta su un vassoio? Lo stridio di un pappagallo? Autore e traduttore poliglotta, Vladimir Nabokov era convinto che Lolita e il suo Eugene Onegin gli avrebbero garantito un posto nel Parnaso. Il capolavoro di Puskin in inglese, con i suoi quattro volumi di note, suscitò aspre polemiche, divise gli intellettuali dell'epoca e costò a Nabokov la perdita del grande amico Edmund Wilson. Riuniti per la prima volta in volume, questi scritti sul tradurre - alcuni dei quali ancora inediti in lingua italiana - propongono la visione estrema, intransigente e iconoclastica di uno dei più grandi e controversi autori del Novecento.
|
|
Mercadante Francesco
Grammatica umoristica. Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati
br. Possiamo dire e scrivere le parolacce? La buona grammatica, che precede la buona scrittura, non esclude l'uso della parolaccia, non è una prassi contemplativa, ascetica, asfittica, salottiera e per signorotti ammuffiti. Forse che appare più elegante rifugiarsi in una sorta d'inglese virtuale, come fanno i mestieranti dei social network? Blogger, content manager, digital media strategist, web writer, web marketing manager, e chissà quanti altri ambigui personaggi nascono ogni giorno dal wikiconcepimento, diventano wikistudenti e si proclamano wikimanager: prudenza e buon senso, congiuntivi e punteggiatura, stile e contenuti scompaiono, schiacciati da coloro che in poco più di un decennio hanno fatto fuori tutto ciò che è stato prodotto dai tempi delle tre Corone fino a quelli di Tullio De Mauro & Co. Dunque: meglio una parolaccia pertinente e limpida! Siamo convinti di 'capirci', anche se il nostro discorso è diventato illusorio, impreciso e, molto di frequente, grottesco.
|
|
Buti Gianna G.; Freda F. (cur.)
La casa degli indeuropei. Tradizione e archeologia
brossura Se esiste un luogo in cui l'uomo si senta al sicuro, fuori da campo d'azione delle forze infide, egli attribuisce la protezione sperimentata alla potenza straordinaria che là vive... e tal centro si compendia nel luogo di abitazione. L'aspirazione a ritrovare la propria casa si spiega con e si proietta quale fonte primaria del sentimento di patria. Esiste una casa indoeuropea nel suo modo di essere, legata a un orizzonte naturale e culturale. La casa intesa come famiglia ne denoterà l'immagine simbolica, di cui unità di misura e centro di riferimento è ormai il nucleo sociale.
|
|
Polimeni Giuseppe
Come fronda in ramo. Forme e modelli della varietà nell'Italia dei volgari
br. Nel canto XXVI del Paradiso, Dante affida alla voce di Adamo la sua riflessione sulle dinamiche del mutamento linguistico: se «opera naturale è ch'uom favella», le forme del cambiamento sono legate al gusto e alle vicende culturali («ma così o così, natura lascia / poi fare a voi secondo che v'abbella»). Un'eco oraziana sostiene la constatazione che «l'uso d'i mortali è come fronda / in ramo, che sen va e altra vene». Muovendo da quest'immagine, molto nota e discussa, il volume affronta alcuni momenti della storia dei volgari d'Italia, tra XIII e XVI secolo. Nello spazio, geografico e mentale, definito dal «viaggio dell'esilio», il libro avvicina in primo luogo l'esperienza dell'area che ha per centro Milano, città pronta a diventare fulcro di un'identità culturale più ampia. Il tema del volgarizzamento duecentesco delle retoriche classiche si propone quindi come punto prospettico di un'indagine sulla formazione del linguaggio poetico nel secolo XIII e sulla funzione del dictator.
|
|
|