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‎Capozzi Maria Rosa‎

‎La comunicazione pubblicitaria. Aspetti linguistici, sociali e culturali‎

‎br. Il volume si interroga sulla collocazione della comunicazione pubblicitaria nell'ambito del circuito dei media, indagando le componenti di ordine retorico e linguistico che interagiscono e si sovrappongono nella complessa costruzione del messaggio pubblicitario. In questa fase evolutiva dei linguaggi mediatici, la pubblicità rivendica nuova attenzione e più ampie prospettive di analisi: l'attuale complessità dell'apparato pubblicitario e l'evoluzione delle tecniche di elaborazione del messaggio richiedono un impianto che non si limiti ad una semplice riflessione su singoli fenomeni di carattere linguistico, ma che prenda in considerazione le molteplici variabili di tipo sociocomunicativo che intervengono nella complessa fenomenologia del testo pubblicitario. Quale è la collocazione della comunicazione pubblicitaria nell'ambito del circuito dei media? Quali sono le componenti di ordine retorico e linguistico che interagiscono e si sovrappongono nella complessa costruzione del messaggio pubblicitario? Sullo scenario internazionale il linguaggio pubblicitario ha raggiunto lo statuto di ideale forma di "esperanto", che permette al consumatore globale di riconoscersi nei modelli culturali e comunicativi della nuova dittatura del brand? Questi alcuni dei temi sui quali il volume propone nuovi e originali spunti di riflessione interdisciplinare.‎

‎Nitti Paolo‎

‎L'insulto. La lingua dello scherzo, la lingua dell'odio‎

‎br. Il ricorso agli insulti è una condizione presente in qualsiasi lingua e rappresenta un fenomeno crescente ed evidente all'interno della comunicazione mediata dalla rete. L'insulto è un elemento linguistico profondamente stigmatizzato, a tal punto da essere messo ai margini della ricerca nelle scienze del linguaggio. In questo contributo si cercherà di proporre una definizione di insulto e di classificare gli insulti a seconda delle diverse prospettive di analisi. Dopo aver discusso i risultati di una ricerca sulle pratiche di cyberbullismo, si forniranno alcune indicazioni sul ruolo dell'educazione linguistica, rispetto all'insulto, per quanto concerne la scuola e la comunicazione pubblica.‎

‎Costantini F. (cur.); Li Destri E. (cur.); Sidraschi D. (cur.)‎

‎Lingue minoritarie e ricerca linguistica‎

‎br. Il volume raccoglie gli interventi del convegno 'Lingue minoritarie e ricerca linguistica', nel corso del quale esperti nell'ambito di diverse realtà minoritarie dell'Italia nord-orientale si sono confrontati su temi legati ad aspetti propriamente linguistici, sia da un punto di vista sincronico che evolutivo, ad aspetti sociolinguistici, relativi in particolare alla pianificazione linguistica, e su tempi legati alla storia delle comunità minoritarie, con particolare attenzione alla documentazione più antica in alcune delle varietà prese in esame.‎

‎Gardini Nicola‎

‎Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo‎

‎br. Signum, ars, modus, stilus, volvo, memoria, virtus, claritas, spiritus, rete. Il latino - quello dei grandi autori ma anche quello quotidiano che spesso usiamo senza rendercene conto - è un tesoro di significati che continuano a parlarci e a renderci quel che siamo. Non soltanto perché attraverso questa lingua possiamo farci idee più chiare sulla provenienza di immagini, metafore, modi di dire, ma soprattutto perché il latino costantemente ci sfida a entrare in dialogo con il nostro passato, e quindi a interpretare con maggiore consapevolezza i segni del futuro che ci attende. In questo personalissimo vocabolario ideale, spaziando dalla storia alla filosofia, dai grandi classici agli scrittori moderni, Nicola Gardini sceglie dieci parole che hanno formato e tuttora formano il nostro tempo e la nostra civiltà, e attraverso cui è possibile leggere in controluce frammenti della storia di tutti noi. Il latino non può essere infatti limitato a studio delle nostre origini, di radici che sono per definizione nascoste e sotterranee: il latino è un albero, è dotato di fusto, rami, foglie che tendono verso il cielo. Il latino è una foresta che si è espansa ed è arrivata fino a noi. E che certamente non si fermerà qui.‎

‎Scarpa Federica‎

‎La traduzione specializzata. Un approccio didattico professionale‎

‎brossura La stragrande maggioranza dell'attività traduttiva dall'inglese all'italiano è costituita da traduzioni specializzate. Questo volume da un lato rappresenta uno strumento completo di orientamento sullo "stato dell'arte" delle metodologie di traduzione tecnico-scientifica e, dall'altro, fornisce un valido supporto per la didattica e la prassi della traduzione specializzata, come confermato dall'ottimo successo adozionale della prima edizione. Oltre a un generale aggiornamento delle fonti bibliografiche, la novità più significativa di questa nuova edizione è la riorganizzazione del capitolo "Qualità della traduzione", in cui sono ampliate le sezioni sulla revisione e sulla valutazione e misurazione degli errori. Anche il capitolo "II traduttore e la professione" è aggiornato e ampliato a riflettere i notevoli sviluppi che ci sono stati negli ultimi anni nel mondo professionale della traduzione: è dato più spazio alle nuove tecnologie di supporto al lavoro del traduttore e sono aggiunte le sezioni "La responsabilità del traduttore" e "Università e mercato". Una nuova sezione è inoltre "Norme, convenzioni e tendenze 'universali' della traduzione".‎

‎Bertini F. (cur.); Mosetti Casaretto F. (cur.)‎

‎La beffa di Unibos‎

‎brossura‎

‎Giuliani Mariafrancesca‎

‎Saggi di stratigrafia linguistica dell'Italia meridionale‎

‎br. Nel segno degli studi di stratigrafia linguistica di Paul Aebischer, il volume analizza in un'ottica storico-linguistica trasversale alcune testimonianze documentarie pre-volgari, basandosi su spogli lessicali effettuati su edizioni di documenti greci e latini redatti negli ambienti notarili dell'Italia meridionale nei secc. X-XIII. Articolato in due saggi d'analisi, il testo propone un confronto tra materiali distribuiti su un continuum areale caratterizzato da gradi diversi di coesione e frammentazione interna. Sullo sfondo emerge l'incidenza dei processi di identificazione e distinzione correlati al prestigio dei riferimenti etnici e culturali, nell'ambito di una società fondamentalmente policentrica come l'Italia meridionale dei secc. X-XIII.Storie di parole e rilievi contrastivi realizzati sulla superficie grafica, fonetica e morfologica dei testi tratteggiano un profilo della struttura linguistica e culturale del meridione medievale, evidenziando i rapporti interni, le continuità e le discontinuità mediate dagli orientamenti conservativi o innovativi perpetuati nei singoli laboratori di scrittura. Si delinea un'immagine dicotomica del meridione, diviso tra identità bizantino-normanna e identità longobarda. La dicotomia è tuttavia esplorata come esito di una dinamica di interazioni, contatti, confronti e contaminazioni.‎

‎Gheno Vera‎

‎Chiamami così. Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo‎

‎ill., br. Negli ultimi tempi, si parla in toni anche molto accesi di linguaggio inclusivo o ampio: che cos'è, come funziona, a chi e a cosa serve? Si tratta di un eccesso di politicamente corretto, oppure è un tema con cui, volenti o nolenti, dobbiamo fare i conti? In cinque brevi e stimolanti capitoli (Differenze; Normalità; Normali, diversi, parole; Inclusività; Rapportarsi con le differenze) Vera Gheno cerca di fare il punto sul dibattito che si è sviluppato in Italia intorno al linguaggio, con l'intento di aiutare il lettore a prendere una posizione. Perché non c'è giustificazione più banale che non curarsi dell'argomento affermando «Ho sempre detto così». Presentazione di Fabrizio Acanfora.‎

‎Faloppa Federico‎

‎La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano‎

‎br. Il linguaggio come pharmakon, veleno e medicina al contempo; le parole come veicolo di odio o somministratrici di cura. La discussione pubblica contemporanea, che trova nelle piattaforme social uno spazio privilegiato quanto illimitato, sembra elevare al massimo grado questa intrinseca dicotomia. Il linguaggio può ferire, alimentare contrasti, ricalcare stereotipi, estremizzare posizioni; ma anche costituire una risorsa di consapevolezza e riflessione, e dunque risanare, generare alleanze, tessere relazioni costruttive. Quest'ultima funzione appare però sempre più ostacolata dalla distorsione del concetto di "libertà d'espressione" e da una tendenza generale a fare delle parole strumenti di discriminazione e di esclusione, spesso in maniera subdola e trasversale. In questo breve e agile saggio, ricco di riferimenti multidisciplinari, il linguista e sociologo Federico Faloppa si misura con uno dei temi più "caldi" del nostro presente, approfondendo schemi di comunicazione, dinamiche sociali e meccanismi psicologici che hanno elevato, in certi casi istituzionalizzato, l'hate speech a mezzo pervasivo e al tempo stesso sfuggente e polimorfico.‎

‎Bondi M. (cur.); Buonanno G. (cur.); Giacobazzi C. (cur.)‎

‎Appartenze multiple. Prospettive interdisciplinari su immigrazione, identità e dialogo interculturale‎

‎br. L'interesse per lo studio dei rapporti fra culture si è notevolmente intensificato negli ultimi decenni, per l'impatto di consistenti flussi migratori e di una dimensione largamente globale delle relazioni economiche e culturali. La centralità del tema è particolarmente evidente in alcuni ambiti disciplinari: gli studi linguistici, letterari e giuridici sentono facilmente l'esigenza di confrontarsi con la diversità, sia che si tratti di guardare a questioni di cambiamento linguistico, di contatto culturale, di multilinguismo, di politica linguistica o di relazioni internazionali. Il tema delle appartenenze multiple costituisce il luogo di incontro di diverse discipline in questo volume. Sia che si guardi al mondo attuale, caratterizzato da globalizzazione e intensi flussi migratori, sia che si guardi alle origini coloniali del contatto o alle forme di contatto che sempre hanno caratterizzato le culture con la circolazione delle persone e delle idee, quello che interessa è la possibilità di stabilire un confronto e un dialogo fra mondi che si incontrano, talvolta anche in seno ad un solo individuo o ad una sola comunità.‎

‎Aslanyan Anna‎

‎I funamboli della parola. Le traduzioni che hanno cambiato la storia‎

‎ril. I rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. Pur trascurati, alcuni di essi sono riusciti ad alterare, nel bene o nel male, gli eventi della storia. Anna Aslanyan - giornalista russo-inglese con molti anni di esperienza nel settore - esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione, scoprendo fin dove può arrivare un semplice malinteso. Hiroshima sarebbe stata bombardata lo stesso se il dispaccio giapponese non fosse stato tradotto in modo ambiguo? La resa delle barzellette di Berlusconi ha dato una svolta alle cene del G8? Come reagì l'interprete ebreo di Göring durante il Processo di Norimberga? Che ruolo hanno avuto i dragomanni o i dizionari idiomatici nel dichiarare guerre o tessere alleanze? Quando una frase galante diventa offensiva? Aslanyan prova a dare una risposta ricorrendo a diciotto esempi tratti da varie epoche e culture: dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra Nixon e Chrus?ëv, dalla Brexit fino agli «shithole countries» menzionati da Trump. Riflette, infine, sul ruolo dei traduttori nel prossimo futuro, quando la loro versatilità dovrà superare l'intelligenza di algoritmi di traduzione sempre più efficaci. Le storie qui raccontate in modo fulminante e ironico mostrano i traduttori al lavoro e le conseguenze, spesso memorabili, della loro mediazione. E sono un omaggio ai professionisti della traduzione, che lavorando all'ombra devono conseguire diversi obiettivi in contemporanea: ottenere il senso corretto delle frasi, attraversare (e non violare) certi patti sociali, mantenere l'equilibrio culturale. Non è un caso che Aslanyan compari il traduttore a un funambolo che danza nel vuoto: la sua è un'impresa creativa, ma a volte può essere perfino fatale.‎

‎Trubnikova Victoriya; Garofolin Benedetta‎

‎Lingua e interazione. Insegnare la pragmatica a scuola‎

‎brossura Sebbene negli ultimi anni la didattica delle lingue abbia compiuto passi enormi in direzione di un approccio sempre più comunicativo e umanistico, rimangono alcune zone poco esplorate come quella che riguarda l'insegnamento e l'apprendimento di aspetti legati alla pragmatica della lingua. È stato dimostrato che la capacità di usare la lingua, quella che viene definita competenza pragmatica, necessita di un'istruzione guidata. La consapevolezza di ciò ha portato le Autrici alla stesura di questo volume. Il volume si rivolge a docenti di lingua, futuri docenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado, studenti di scienze della formazione primaria, linguistica e glottodidattica e a studiosi interessati all'educazione linguistica in generale.‎

‎Contento S. (cur.)‎

‎Crescere nel bilinguismo. Aspetti cognitivi, linguistici ed emotivi‎

‎br. Il volume nasce dall'interesse che alcuni docenti di psicologia, psicologi, logopedisti e operatori dei Servizi di Neuropsichiatria infantile condividono da alcuni anni per approfondire e applicare le conoscenze sul bilinguismo infantile in relazione ai recenti flussi migratori in Italia. Il confronto tra attività didattica e attività clinica ha permesso di distinguere quanto è tipico e atipico nello sviluppo linguistico-cognitivo di coloro che crescono in un ambiente "mistilingue". A una presentazione dei tipi di bilinguismo seguono una breve sintesi sullo sviluppo cognitivo, il DSL (disturbo specifico di linguaggio), lo sviluppo delle abilità di letto-scrittura, il mondo affettivo. Concludono il volume delle schede tecniche sulle lingue maggiormente rappresentate sul territorio, risposte a domande frequenti sul bilinguismo, un glossario dei termini riferiti al bilinguismo evolutivo.‎

‎Carbonara Valentina; Scibetta Andrea‎

‎Imparare attraverso le lingue. Il translanguaging come pratica didattica‎

‎br. Il termine translanguaging, molto diffuso in ambito nordamericano, si riferisce all'uso dinamico di tutte le risorse linguistiche di un parlante/apprendente bi/plurilingue. Il volume fornisce uno sguardo teorico e pratico su questo concetto, ponendolo in continuità con i documenti di politica linguistica europei e con la tradizione dell'educazione linguistica democratica in Italia. Dopo una panoramica sui principali studi su bilinguismo e translanguaging e un'analisi della gestione del plurilinguismo nella scuola italiana, vengono presentati esempi didattici e aspetti di ricerca tratti dal progetto L'AltRoparlante, vincitore del Label europeo delle lingue 2018. Il progetto, sviluppato in diversi ordini e gradi di cinque scuole italiane, ha l'obiettivo di integrare le lingue e i dialetti degli studenti nella didattica quotidiana, attraverso strategie basate sulla pedagogia del translanguaging. Grazie a una forte collaborazione fra ricerca e scuola, il progetto ha permesso la diffusione di pratiche didattiche inclusive e rispettose dei diritti linguistici degli studenti con background migratorio, in una cornice di legittimazione simbolica ed educativa del plurilinguismo. Prefazione di Jim Cummins.‎

‎Maccagno Paola; Merletti Ana‎

‎Sviluppare la comprensione verbale. Attività per parlare meglio‎

‎ill., br. Il volume propone un percorso operativo per individuare e intervenire specificamente su eventuali difficoltà nella comprensione del linguaggio nei bambini in età prescolare. Il percorso è suddiviso in 11 unità di difficoltà crescente, con attività diversificate mirate alla stimolazione della comprensione verbale, quali: individuazione degli stimoli richiesti (parole o frasi) a scelta fra diverse figure, con distrattori fonologici, semantici e lessicali; interrogativi a risposta multipla relativi alle relazioni temporali e di causa-effetto; brevi racconti seguiti da domande finalizzate ad allenare la comprensione di nessi logici impliciti ed espliciti. Le sezioni riguardano: i nomi, le categorie, i modificatori, le azioni, le preposizioni, le frasi, i clitici, i tempi verbali, le relazioni causa-effetto e le storie. Al termine del training viene proposta un'ultima unità di giochi che consolidano le abilità apprese. Rivolto a logopedisti, insegnanti e genitori, il libro può essere utilizzato sia per il recupero riabilitativo sia per la sollecitazione delle competenze linguistiche e il potenziamento dell'espressione orale dei bambini dai 3 anni in su.‎

‎Migliorini Bruno; Folena Gianfranco; Marazzini C. (cur.)‎

‎Piccola guida di ortografia‎

‎br. Ci sono tante guide all'ortografia, perché il pubblico cerca spesso soccorso nell'uso della lingua italiana: lingua amica, ma anche piena di trappole e tranelli. Tuttavia non esiste una guida che possa fregiarsi di due nomi più illustri di questi: il grande Bruno Migliorini, fondatore della "Storia della lingua italiana" quale disciplina universitaria, e il suo allievo Gianfranco Folena (in seguito a sua volta maestro, e professore ordinario a Padova). Due grandi studiosi, uno più anziano e uno più giovane, alleati nell'allestire un libretto rivolto al largo pubblico, ma concepito con rigore impeccabile. Quest'opera, che con gli anni non ha perso né freschezza né utilità, fu pubblicata dall'Ufficio stampa dell'Olivetti nel 1954, ed ebbe meritata fortuna e più ristampe. L'Italia era leader nella produzione di macchine per scrivere e la nostra industria era invidiata in tutto il mondo. Niente di strano quindi che un'azienda così all'avanguardia in quell'epoca si desse da fare per procurare le buone regole della scrittura. Si può star certi che anche oggi, nell'età dei computer e dei tablet, quelle regole funzionano assai bene.‎

‎Pellizzari Patrizia‎

‎Dal latino al volgare‎

‎brossura‎

‎Mammana Teresa‎

‎Alcuni termini della Divina Commedia identici o simili a quelli del gallo-italico parlato nel paese di San Fratello (Me)‎

‎brossura‎

‎Alinei Mario‎

‎Gli Etruschi erano turchi. Dalla scoperta delle affinità genetiche alle conferme linguistiche e culturali‎

‎ill. Il presente volume parte dalla recente ricerca genetica, che ha definitivamente dimostrato l'affinità genetica degli Etruschi con i Turchi anatolici, e mira a dimostrare come anche la linguistica e la storia culturale rafforzino e confermino tale affinità. Fonetica, morfologia e lessico delle due lingue mostrano infatti numerose e notevoli corrispondenze, e ancora più numerose e significative sono le corrispondenze culturali: nel mito delle origini da una lupa, nella religione, nella pittura e ritrattistica, nell'architettura, nell'oreficeria e gioielleria, nell'equitazione, nella lotta, nella musica, nella danza, nel banchetto rituale, nell'abbigliamento.‎

‎Albani Paolo; Buonarroti Berlinghiero‎

‎Aga magéra difùra. Dizionario delle lingue immaginarie‎

‎br. "Aga magéra difúra" sono le parole del primo verso di una poesia scritta in una lingua inesistente che a un personaggio di un racconto di Tommaso Landolfi viene, invece, spacciata per persiano. Questo dizionario è uno studio sulle lingue immaginarie, un viaggio avventuroso nel mondo fantastico dell' invenzione linguistica: per lingua immaginaria si intende infatti una lingua artificiale, creata a tavolino da una o più persone. La ricerca spazia, senza alcun limite storico o geografico, nei campi più eterogenei (letteratura, teatro, cinema, musica, pittura, pubblicità, fumetti, televisione, linguaggi di programmazione) delineando itinerari che percorrono tutte le manifestazioni, dalle origini alle più recenti espressioni, dell'inventività linguistica.‎

‎Ieranò Giorgio‎

‎Parole della nostra storia. Perché il greco ci riguarda‎

‎br. Il greco si annida anche là dove meno ce lo aspetteremmo. Basti pensare, per esempio, alla parola «attimo», che pronunciamo ogni giorno, e che probabilmente ha alle spalle àtomos, usato già da Aristotele nel senso di una «frazione di tempo indivisibile». Aveva dunque buon gioco Percy Shelley nel dichiarare, a inizio Ottocento: «Siamo tutti greci. Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia». Ma è proprio così? O la nostra sensazione di intimità con questi antenati è fuorviante? E la casa dei greci è davvero confortevole? Non c'è nulla di perturbante in quelle antiche stanze? Con stile brillante e tono colloquiale Giorgio Ieranò ci guida alla scoperta di quella che non è affatto un'eredità racchiusa in uno scrigno prezioso di cui noi siamo i fedeli e pacifici custodi, ma un percorso accidentato e labirintico, in cui le parole greche sono state giocate su diversi piani e nei modi più imprevedibili. Un'indagine che investe il lessico dell'anima (da «psiche» a «eros»), del sacro (da «Cristo» a «teologia»), della cultura (da «filologia» a «scuola»), e della politica (da «democrazia» a «economia»), fino a un termine tornato drammaticamente in auge in tempi recenti, «epidemia». Attraverso riletture illuminanti, storie e interpretazioni inedite, l'autore racconta le vicende di forzature e riscoperte, contaminazioni e metamorfosi che si perdono nel vortice caotico della storia. E, parlando degli antichi, parla anche un po' di noi, di quel «noi» che siamo, o che vorremmo essere.‎

‎Cassio Albio Cesare‎

‎Storia delle lingue letterarie greche‎

‎brossura Fin dalle più antiche attestazioni scritte il greco si presenta scisso in numerosi dialetti, talvolta assai diversi tra loro e resi graficamente con sistemi differenti (sillabari e alfabeti locali). Nelle varianti letterarie di alcuni di questi dialetti sono stati composti dei testi in poesia e in prosa che si possono annoverare tra i maggiori contributi culturali arrivati fino a noi dal mondo antico. Questo volume offre una trattazione aggiornata, in prospettiva indoeuropea, della fonologia e della morfologia dei dialetti greci nel loro sviluppo storico, fino al loro esaurirsi in conseguenza del successo della koiné, il greco 'comune', dal IV secolo a.C. in poi, accanto a un esame linguistico e dialettale dei principali generi letterari: l'epica, la lirica monodica e corale, l'elegia, il giambo, la commedia siceliota e attica, la prosa ionica, attica e in koiné. Una novità interessante è costituita dal confronto, in ciascun capitolo, fra testi letterari e testi epigrafici.‎

‎Panzini Alfredo‎

‎Grammatica italiana‎

‎br. Pensare alla grammatica italiana ed evocare obblighi scolastici e regole di coniugazioni o concordanze è tutt'uno, e questo non la rende un argomento troppo allettante. Oggi, poi, può sembrare più utile studiare altre lingue, una innanzitutto, visto che l'inglese ha messo radici in parecchi ambiti della nostra vita (tecnologia, economia e politica) e nelle nostre scuole, senza contare che ci consente di comunicare con tutto il mondo globalizzato. E se invece un'ottima ragione per godersi il racconto di come funziona l'italiano risiedesse proprio in questa situazione diffusa di iper-comunicazione in una lingua franca un po' asettica e semplificata? Per altro la Grammatica italiana di Alfredo Panzini non si limita a soddisfare esigenze di tipo puramente tecnico-funzionale come un qualsiasi manuale, ma rappresenta un piccolo tesoro di storia della lingua e delle sue parole, con usi, sfumature, etimologia, famiglia lessicale di appartenenza, citazioni letterarie. Un interessante e variegato «Prontuario delle incertezze» aiuta infine a risolvere quei dubbi che abbiamo un po' tutti e anche a soddisfare curiosità su parole e costruzioni che sentiamo usare tutti i giorni. D'altra parte la lingua è ben di più che un semplice mezzo di comunicazione: più.si arricchisce il nostro lessico, più acquista complessità il nostro pensiero e con esso il nostro senso critico.‎

‎Patota Giuseppe‎

‎Bravo!‎

‎br. Di qualcuno che è capace, buono o onesto, si dice che è una brava persona. Applaudendo un artista o gratificando un figlio per un buon voto esclamiamo bravo! Come mai allora una bravata o una notte brava non sono imprese di cui andar fieri? E come mai i bravi evocati nei Promessi sposi tutto erano meno che bravi? Lo, sapremo ripercorrendo, come fa questa divertente mappa, l'alterna storia del termine: dalle origini alla sua diffusione internazionale, una piccola parola testimone di tante qualità, buone e cattive, degli italiani.‎

‎Mandelli Francesca; Müller Bettina‎

‎Il direttore in bikini e altri scivoloni linguistici tra femminile e maschile‎

‎ill.‎

‎Marcato Carla‎

‎Il plurilinguismo‎

‎br. Il plurilinguismo è un fenomeno tanto antico quanto la torre di Babele, diffuso in Europa e fuori d'Europa. Affrontare il tema pone da subito anche una riflessione sul suo significato. È infatti un termine dal significato apparentemente trasparente data l'evidenza del rinvio a "più lingue". Ma della parola esistono numerosi contesti d'uso e impieghi in discipline assai diverse tra loro che ne rendono complessa una definizione soddisfacente. Il plurilinguismo può riguardare una persona o una società, una regione, uno stato, un testo, anche letterario, redatto in più lingue. Quando si richiamano "più lingue" non è detto che ci si limiti a "lingua" intesa come lingua ufficiale di uno stato o lingua ufficiale regionale; si può intendere, invece, nei suoi più diversi significati fino a comprendere i registri, i sottocodici. Alla base della descrizione e dell'analisi della fenomenologia del plurilinguismo vi è una concezione non monolitica della lingua e dei rapporti tra i parlanti e la lingua. Se ne ricava che la problematica del plurilinguismo è ampia e articolata e che il termine si addice a un ventaglio di situazioni e prospettive diverse, che possono riguardare non solo lingue ufficiali ma anche dialetti, con la possibilità di estendersi alle variazioni di una stessa lingua. Carla Marcato muove da questa pluralità semantica del fenomeno per una indagine a tutto campo sul bi- e plurilinguismo individuale e iI bi- e plurilinguismo collettivo.‎

‎Casadei F. (cur.); Basile G. (cur.)‎

‎Lessico ed educazione linguistica‎

‎br. Nell'ultimo decennio è molto aumentata la consapevolezza dell'importanza degli aspetti lessicali nell'acquisizione di una lingua, come testimonia la fioritura di lavori dedicati al ruolo del lessico e della competenza lessicale nella didattica delle lingue. Il volume aggiunge all'attuale panorama italiano un nuovo contributo caratterizzato da una prospettiva diversa, cioè partire dall'esame dei concetti chiave della semantica lessicale per poi vagliarne le potenzialità applicative. Coerentemente con questa impostazione, il testo si articola in cinque capitoli che mettono a fuoco i più importanti fenomeni lessicali - relazioni semantiche, polisemia, omonimia, metaforicità, espressioni idiomatiche, collocazioni, unità fraseologiche e polirematiche - e ne evidenziano le implicazioni e le ricadute nell'apprendimento e nell'insegnamento delle lingue. L'intento è creare così un ponte tra lessicologia e didattica del lessico, mostrando come i costrutti e i metodi elaborati in ambito teorico possano offrire strumenti di analisi e descrizione utili anche nella pratica glottodidattica.‎

‎Conte Gian Biagio‎

‎I diritti della filologia (e i doveri dell'interprete)‎

‎br. L'ermeneutica tende oggi a incoraggiare l'arbitrio del lettore, negando ai testi letterari un senso univoco e predicando una libertà illimitata nella interpretazione. Occorre invece impegnarsi, grazie a un uso sapiente della Filologia, nella verifica del senso oggettivamente depositato nei testi. Solo il rispetto di regole interpretative rigorose può impedire gli abusi di un'esegesi senza freni e restituire alla comunicazione letteraria il valore di una conoscenza condivisa.‎

‎Cavagnoli Franca‎

‎La voce del testo. L'arte e il mestiere di tradurre‎

‎br. Questo libro nasce dal desiderio di condividere le mie riflessioni ed esperienze nel campo della traduzione e del suo insegnamento in corsi e workshop. La traduzione è, in quanto esperienza, riflessione. È prima di tutto un fare esperienza dell'opera da tradurre e nello stesso tempo della lingua in cui quell'opera è scritta e della cultura in cui è germinata. E subito dopo è un fare esperienza della lingua madre e della propria cultura, che deve accogliere, vincendo ogni possibile resistenza, la diversità linguistica e culturale del romanzo o del racconto da tradurre. [...] Il percorso proposto in queste pagine è di graduale difficoltà ed è stato pensato in primo luogo per i lettori forti, per chi ha una viva curiosità per la lettura ed è desideroso di accostarsi alla traduzione e di entrare nella sua officina. Ne può trarre inoltre beneficio chi studia traduzione, ma frequenta corsi di laurea in cui ci si limita a impartire nozioni teoriche e non si lavora concretamente sui testi. Infine mi auguro possa essere di stimolo al recensore che volesse avere qualche spunto in più per valutare la bontà di una traduzione.‎

‎Jezek Elisabetta‎

‎Lessico. Classi di parole, strutture, combinazioni‎

‎br. Questo manuale traccia un accurato resoconto delle più recenti ipotesi formulate sull'organizzazione e la struttura del lessico. I principali temi trattati sono: la classificazione delle parole, i tipi di parole esistenti, i principi che regolano la combinazione delle parole, il carattere dinamico del significato lessicale, la costruzione del significato delle frasi, i modi in cui i concetti sono associati alle parole, le interazioni tra il significato delle parole e il loro comportamento sintattico. Il lessico diventa in questo modo l'osservatorio privilegiato per comprendere come le diverse dimensioni di cui è costituita una lingua interagiscano tra loro.‎

‎Vellutino Daniela‎

‎L'italiano istituzionale per la comunicazione pubblica‎

‎br. La lingua italiana può aiutare la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, favorire la trasparenza amministrativa, e per questa via promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del nostro Paese: a partire da tali premesse il libro delinea i principali tratti della varietà linguistica dell'italiano istituzionale. Dopo aver illustrato i linguaggi istituzionali, sono fornite indicazioni su come progettare testi istituzionali mediali accessibili al maggior numero di persone e di dispositivi digitali. Una guida preziosa per quanti devono sviluppare abilità di scrittura nel contesto di attività d'informazione e comunicazione del settore pubblico.‎

‎Sabetta Sergio Benedetto‎

‎L'evoluzione del significato nella lingua scritta nell'era dell'internet‎

‎br. L'uso di Internet nella comunicazione ha comportato delle profonde modifiche dovute sia alla velocità di comunicazione che alla sua diffusione, in particolare nei gruppi social. Successivamente la sua applicazione ai telefonini di ultima generazione ha ulteriormente modificato la comunicazione scritta trasformatasi in termini telegrafici, perdendo quindi la profondità della riflessione, questo in particolare nelle generazioni del nuovo millennio, come rilevato dagli stessi docenti. Altra conseguenza è stata una inondazione di informazioni in cui è difficile distinguere il vero dal falso, dove la velocità nell'impedire la riflessione aumenta la facilità del condizionamento, questo in particolare in generazioni predisposte ad un assorbimento privo di filtri. Si accresce pertanto la possibilità di manipolazioni tanto economiche che politiche, senza parlare della criminalità. Infatti viene meno, tra l'altro, la necessaria contestualizzazione dell'informazione, oltre che la possibile e necessaria verifica delle fonti. Come in tutto l'agire umano ne emerge l'ambiguità, sia il positivo delle possibilità che la tecnologia permette, sia il suo uso distorto e distruttivo, negativo nella sua creatività. In queste pagine si cerca quindi, nel possibile, di analizzare la scrittura nell'era di Internet, entrando nei suoi meccanismi più intimi.‎

‎Cardona Giorgio Raimondo‎

‎Antropologia della scrittura‎

‎ill., br. La scrittura è a lungo stata considerata una grande invenzione puramente tecnica ed è stata analizzata da un punto di vista soprattutto storico, teso a mettere in luce origini, diffusione, modificazione dei principali sistemi grafici. A ben guardare però, specie da una prospettiva antropologica, emerge nettamente che la scrittura è anche altro, e soprattutto che l'analisi della scrittura può essere l'analisi di uno degli ambiti privilegiati della produzione ideologica e simbolica delle società. Basti pensare che la scrittura è di certo uno dei più potenti strumenti di conoscenza, di controllo e trasmissione del sapere, di manipolazione della realtà. Il significato culturale della scrittura dunque va ben al di là della sua funzione tecnica. Ogni sistema di scrittura presenta infatti vari aspetti (conoscitivi, sociali, magici, sacrali) la cui osservazione consente di comprendere profondamente la società che li ha prodotti e entro cui circolano. "Antropologia della scrittura", diventato ormai un classico, affronta tale problematica con l'acutezza e la profondità che sempre contraddistinguono lo sguardo di Giorgio Raimondo Cardona, svelando la complessità di ciò che apparentemente sembrerebbe solo un insieme di lettere e di simboli.‎

‎Ducrot Oswald; Pistoia Reda S. (cur.)‎

‎Le scale argomentative. Linguaggio, logica, persuasione‎

‎br. La teoria dell'argomentazione, che questo testo illustra in maniera particolarmente perspicua, afferma che gli enunciati della lingua possiedono non solo - non necessariamente - un contenuto informativo, ma anche uno specifico orientamento argomentativo. Questa caratteristica rivelerebbe la presenza di una disposizione innata delle strutture linguistiche all'uso persuasivo. Pur essendo radicata in una concezione strutturalista della lingua, e pienamente inserita in una prospettiva benvenistiana sull'enunciazione, la teoria dell'argomentazione di Oswald Ducrot ha suscitato interesse anche in ambiti teorici distanti, come la filosofia del linguaggio d'impronta analitica e la linguistica generativa. Come è stato detto anche a proposito di Paul H. Grice, il suo lavoro assomiglia a quello di un miniaturista, che ricerca nel dettaglio dei tratti, dei morfemi e delle frasi la logica generale della lingua. A più di quarant'anni dalla prima pubblicazione, il volume, in una nuova edizione italiana arricchita da un contributo di Salvatore Pistoia-Reda e François Récanati, appare tuttora fertile di spunti e suggestioni rilevanti, e costituisce una lettura particolarmente istruttiva per linguisti e filosofi di varia estrazione.‎

‎Morgana Silvia‎

‎Breve storia della lingua italiana‎

‎br. Come si è formata la lingua italiana? Perché è stata lingua prevalentemente scritta fino all'Unità, e come è diventata anche lingua parlata della nazione? Quali sono oggi le sue tendenze evolutive? Il libro ripercorre la storia dell'italiano, dalle origini all'età contemporanea, e ne individua le fasi più significative, descrivendo i rapporti con il latino, con i dialetti, con le altre lingue, e illustrando il ruolo fondamentale che hanno avuto gli scrittori e più recentemente i media.‎

‎Migliorini Bruno‎

‎Storia della lingua italiana. Nuova ediz.‎

‎br. Quest'imponente opera, qui presentata in una nuova edizione riveduta e corretta, è uno strumento prezioso tanto per gli studenti quanto per gli appassionati di linguistica. "La storia della lingua italiana" tiene conto dei fattori sociali, oltre che di quelli geografici e temporali: l'analisi evolutiva dell'italiano diventa un prezioso strumento di conoscenza per l'intera storia del nostro paese. Seguendo un ampio arco cronologico, che va dalla nascita del volgare fino al Novecento, Migliorini indaga i rapporti tra lingua parlata e lingua scritta, la coesistenza di dialetti regionali e lingua nazionale, i rapporti di scambio tra l'italiano e gli idiomi stranieri. Un indice completo dei termini analizzati agevola la consultazione del volume.‎

‎Malvaldi Marco‎

‎Per ridere aggiungere acqua. Piccolo saggio sull'umorismo e il linguaggio‎

‎br. Il linguaggio è un meccanismo cognitivo di tipo computazionale - determinato biologicamente - in grado di generare a partire da un insieme limitato (le parole) un insieme illimitato di espressioni gerarchicamente strutturate (le frasi). Come funziona questo meccanismo? Quali sono le operazioni matematiche che compiamo quando parliamo? In che modo gli elementi più semplici vanno a costruire quelli più complessi? In che modo il linguaggio attiva il nostro cervello? E quello di un computer? "Henri Poincaré diceva che la matematica non è lo studio degli oggetti, ma delle relazioni tra gli oggetti; al tempo stesso, una lingua è fatta principalmente di relazioni tra oggetti, non da oggetti sbattuti lì a caso, ed è proprio leggendo queste relazioni che il nostro cervello si accende e, oltre a riconoscere, costruisce una storia, una sequenza di avvenimenti temporali veri o presunti, vivi o defunti." Che rapporto c'è tra questa lettura e un'emozione fondamentale come una risata? Da Guareschi a Edgar Allan Poe e Georges Perec; dai concetti di ridondanza e interdipendenza su cui Claude Elwood Shannon fondò la teoria matematica della comunicazione - alla base di gran parte della tecnologia informatica che usiamo tutti i giorni - agli esperimenti di Amos Tversky e Daniel Kahneman, i padri dell'economia comportamentale che hanno rivoluzionato il mondo della psicologia; da Bergson a Eco passando per Borges, Montale e Fosco Maraini, un viaggio straordinario ed esilarante per rispondere alla domanda: è possibile insegnare a un computer che stiamo scherzando?‎

‎Nocentini Alberto‎

‎L'Europa linguistica: profilo storico e tipologico‎

‎brossura‎

‎Ciancaglini Claudia; Keidan Artemij‎

‎Linguistica generale e storica. Per studenti di lingue orientali e classiche. Vol. 1‎

‎brossura Questo manuale in due volumi, espressamente destinato a studenti interessati all'analisi delle lingue orientali, sia antiche che moderne, e ai classicisti, introduce il lettore alle principali tematiche della linguistica moderna. In questo primo volume, dopo un'introduzione teorica sugli aspetti filosofici e semiotici del linguaggio nel solco della tradizione di Saussure e del funzionalismo europeo, vengono presentate le nozioni di base di fonetica articolatoria, acustica e uditiva, della fonologia di Trubeckoj e del binarismo di Jakobson, della morfologia delle lingue flessive, agglutinanti, isolanti e incorporanti, della classificazione tipologica delle lingue (sia quella classica che quella sintattica, quella dell'allineamento e quella del locus della marcatura). Concludono il volume alcune nozioni base di sintassi e un saggio storico-tipologico dei sistemi di scrittura. Il materiale illustrativo proviene sia da lingue orientali (giapponese, cinese, turco, arabo, persiano), sia da quelle europee (latino, greco, italiano, inglese). Lo studente viene introdotto alle principali tecniche di analisi linguistica moderna, tra cui la trascrizione fonetica e la glossatura morfologica.‎

‎Cavagnoli Stefania; Dragotto Francesca‎

‎Sessismo‎

‎brossura Più facile da definire che da riconoscere nelle azioni, verbali e non, che permea di sé, il sessismo costituisce una forma di discriminazione delle persone sulla base del sesso e del genere di appartenenza. Si sorregge e si esprime in una "visione del mondo" per la quale, come corollario del riconoscimento, nell'individuo, dell'appartenenza a uno dei due generi sessuali, gli si attribuiscono qualità, anche caratteriali, e ruoli. Modi di essere e spazi di azione che prescindono dalle potenzialità, dall'autopercezione e dalle aspirazioni proprie della singola persona ma che vengono comunemente riconosciute e accettate come 'normali' in forza del ruolo che le narrazioni sociali hanno nella creazione della conoscenza condivisa in cui si riconosce una società. Breve il passo che conduce alla stigmatizzazione e, spesso, alla discriminazione, anche "solo" morale, di chi, non rassegnandosi allo spazio in commedia di propria competenza, ricerca una emancipazione dal copione e rivendica il diritto di recitare a soggetto. In tal senso è necessaria una riflessione sulle norme a protezione dei soggetti che non si riconoscono in ruoli predefiniti. Il volume affronta queste tematiche, con l'obiettivo di far conoscere i meccanismi legati al sessismo e soprattutto di rendere consapevoli le persone verso un cambiamento sociale e giuridico, oltreché linguistico.‎

‎Zaccarello Michelangelo‎

‎L'edizione critica del testo letterario‎

‎brossura Se diciamo di «aver letto un libro» usiamo un'astrazione che identifica un'opera letteraria con l'insieme di idee, fatti e personaggi che vi compaiono; ma siamo sicuri che a quest'espressione di comodo corrisponda una realtà effettivamente unica? La verita, storica e documentaria, è che esiste una pluralità di «testimoni» differenti che ci permettono di leggere quell'opera: diverse edizioni che corrispondono a vari progetti elaborati dall'autore, diversi modi in cui le idee di quest'ultimo sono state recepite e pubblicate. Di molti classici della letteratura italiana sono circolate versioni macroscopicamente divergenti, riscritte dai rispettivi autori o rimaneggiate da editori senza scrupoli per compiacere il gusto del pubblico. Il principale obiettivo dell'edizione critica di un testo è razionalizzare ed interpretare tale molteplicità, svolgere una mediazione fra l'originaria complessità dei testi e la lettura dei contemporanei. Questo libro insegna i rudimenti di tale lavoro, di particolare importanza nell'odierno contesto digitale, che ha prodotto un'ulteriore incontrollata moltiplicazione di testi intorno a noi.‎

‎Lafranconi Adriana‎

‎Apprendere a leggere e scrivere. Come e perché‎

‎br. «Qual è il metodo più efficace perché i bambini imparino a leggere e a scrivere?». È davvero ben posta questa domanda, che spesso interpella gli insegnanti (ma anche i genitori)? Ha ancora senso oggi, oppure, grazie alle neuroscienze o alla Evidence-Based Research, il problema della scelta del metodo è definitivamente risolto a favore del metodo della corrispondenza «fonema-grafema»? Il riduzionismo condotto anche a favore delle teorie scientifiche migliori, più efficaci, ha sempre fatto danni, nella storia. Meglio, dunque, non indulgere a questa tentazione. Ogni bambino, infatti, è unico, diverso da tutti. E pure il suo ambiente di vita. Impossibile che esista un metodo efficace sempre e in ogni caso. La pedagogia d'altra parte si interessa proprio del «caso singolo»: non si può tradire un bambino perché non apprende a leggere e a scrivere in maniera canonica. Da qui la necessità di modulare i metodi e di usarli per ciò che possono aver di buono e per quanto servono, fosse anche in un solo caso. Il saggio esplora questa tesi prima con la ricerca delle ragioni sottese alla diatriba sui vari metodi di insegnamento; quindi, illustrando la complessità dei processi coinvolti nel leggere e nello scrivere; poi con l'analisi critica di vari metodi, per coglierne i contributi che possono risultare risorsa nella concretezza delle specifiche situazioni; infine, presentando «casi» concreti. Prefazione di Giuliana Sandrone.‎

‎Prandi Michele; Cuzzolin Pierluigi; Grandi Nicola‎

‎Orizzonti della linguistica. Grammatica, tipologia, mutamento‎

‎br. Il libro colloca la frase al centro della trattazione, integrando grammatica, tipologia e mutamento. Dopo la descrizione dell'interazione tra le strutture sintattiche della frase e un sistema indipendente di strutture concettuali nella costruzione dei significati complessi, la parte del volume dedicata alla grammatica mette a punto i criteri di identificazione delle classi di parole; quella dedicata al lessico ne evidenzia poi le strutture formali, i contenuti concettuali e la dimensione relazionale. L'analisi tipologica, integrata nella descrizione grammaticale, sposta l'attenzione dalle strutture specifiche di una lingua ai compiti funzionali comuni che rendono confrontabili soluzioni grammaticali diverse nelle lingue del mondo. Lo studio del mutamento inserisce queste prospettive nella dimensione della storia, mettendo in luce la necessità di considerare lo spazio della frase come il luogo potenziale di cambiamenti che coinvolgono diversi livelli di analisi del linguaggio e sottolineando le potenzialità connesse a questo approccio.‎

‎Nocentini Alberto; Parenti A. (cur.); Pieroni S. (cur.); Vezzosi L. (cur.)‎

‎Lingua e divenire. Saggi di tipologia evolutiva‎

‎brossura I saggi qui raccolti, scritti nell'arco di quindici anni, rappresentano un contributo teorico non sistematico allo studio dei fenomeni linguistici in rapporto alla dimensione del tempo, in continuità coll'eredità della scuola fiorentina instaurata da Giacomo Devoto. Nella dimensione temporale si riassume l'interazione dei meccanismi operanti all'interno della lingua in quanto insieme strutturato, con la pressione esterna esercitata dalla comunità dei parlanti e dagli eventi storici che ne plasmano continuamente la forma. Per quanto riguarda il metodo, le acquisizioni recenti della tipologia intervengono a corroborare gli strumenti collaudati della comparazione genetica. La parola chiave dell'indagine è "genesi", secondo diverse applicazioni: lo sviluppo filogenetico del linguaggio, l'estensione di un fenomeno ad una famiglia linguistica e ad un'area comprendente più famiglie, il processo formativo di un'innovazione all'interno di una singola lingua.‎

‎De Mauro Tullio‎

‎Dizionarietto di parole del futuro‎

‎br. Dove nascono i neologismi? Tullio De Mauro presenta e commenta una nutrita selezione di "parole nuove" non ancora registrate dai dizionari generali o dai dizionari di neologismi, ma presenti nel nostro uso quotidiano e di circolazione internazionale, insomma - per usare una definizione di Bruno Migliorini - vere e proprie "parole d'uso incipiente".‎

‎Gaudiano Patrizia; Rebuttini Bruno‎

‎Avviamento alla comprensione del testo. Attività sulle competenze di base per la scuola primaria‎

‎ill., br. Il volume presenta un programma riabilitativo specifico per le difficoltà nella comprensione del testo, rivolto in particolare ai bambini della scuola primaria. Propone numerose schede suddivise in 4 aree di intervento: percettiva, inferenziale-lessicale, sintattico-testuale e pragmatica, di difficoltà crescente. Le attività dell'area percettiva promuovono il ruolo delle funzioni visive, avviando a una lettura di decodifica esplicita; quelle dell'area inferenziale-lessicale potenziano le abilità di comprensione basate sulle inferenze attraverso l'utilizzo di parole chiave; gli esercizi dell'area sintattico-testuale insegnano a collegare, raggruppare e categorizzare informazioni; le schede dell'area pragmatica, infine, sviluppano abilità più evolute, che permettono di analizzare i contenuti dei testi e di cogliere differenze, analogie, affinità, idee ripetute, sequenze logico-temporali. Per motivare gli alunni e catturare la loro attenzione, le attività sono presentate sotto forma di giochi e storie, e arricchite da simpatiche illustrazioni.‎

‎Nagayama Norio‎

‎Il segreto della calligrafia‎

‎brossura Qual è il segreto della calligrafia? Da noi, in Giappone, quando un allievo frequenta un maestro, è compito di questi trasmettergli il segreto della calligrafia. Quando andai a trovare il mio maestro e gli dissi che avrei cominciato ad insegnare calligrafia in Italia, egli mi fece vedere dei libri che usava per insegnare e mi mostrò dei trucchi con il pennello. Nonostante conoscessi già tutti i suoi segreti, il fatto che lui li condividesse, accresceva la fiducia in me stesso. Per questo vi svelerò, più che dei veri e propri segreti, alcuni trucchi della calligrafia.‎

‎Mongardini Roberto; Ugolini Beatrice‎

‎Il linguaggio criminale‎

‎br. Da sempre ci si è chiesti se, in certi ambienti ritenuti criminali, esistessero codici che servissero a deciderne l'esistenza. In realtà, su questo, assai poco si è scritto e detto, benché non manchino esempi caratteristici di questa esistenza di un linguaggio tipizzato come criminale (da sempre, ad esempio, la frase "Dio c'è" , scritta sui muri, non è mai stata espressione di fede ma la precisa indicazione che nei pressi di quel luogo fosse reperibile sostanza stupefacente. Come si vede, un'abile opera di mimetismo linguistico che, anche sotto il profilo psicologico, intende assai più di quel che afferma identificando l'orizzonte unico del tossicodipendente... ma già sotto questo versante, il genere di osservazione sistemica sarà inclusa in una successiva opera in corso di preparazione). Il lavoro tra storia, attualità, politica, sociologia, comunicazione, psicologia e linguistica, affronta, talvolta solo abbozzandola, la difficile tematica di un gergo tecnico della malavita o della criminalità in generale, anche laddove questa non sarebbe ravvisabile in senso proprio (è questo il caso delle BR che utilizzano essenzialmente un linguaggio di tipo politico e perciò stesso non criminale ma criminalizzante alla luce delle azioni compiute.).‎

‎Da Milano F. (cur.); Scala A. (cur.); Vai M. (cur.)‎

‎La cultura linguistica italiana in confronto con le culture linguistiche di altri paesi europei dall'Ottocento in poi‎

‎br.‎

‎Gobber Giovanni‎

‎Linguistica generale‎

‎brossura‎

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