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‎Petrarque‎

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‎Arnaldo Foresti‎

‎Aneddoti sulla vita di Francesco Petrarca‎

‎Autori: Arnaldo Foresti. Curatori: A. Tissoni Benvenuti.‎

‎Autori vari‎

‎Il Petrarca ad Arquà. Atti del Convegno (Arquà Petrarca, 6-8 novembre 1970)‎

‎Curatori: G. Billanovich, G. Frasso.‎

‎Ernest H. Wilkins‎

‎Studies on Petrarch and Boccaccio‎

‎Autori: Ernest H. Wilkins. Curatori: A. S. Bernardo.‎

‎Autori vari‎

‎Francesco Petrarca citizen of the world‎

‎Curatori: A. S. Bernardo.‎

‎Giuseppe Frasso‎

‎Studi sui «Rerum vulgarium fragmenta» e i «Triumphi». Vol. 1: Francesco Petrarca e Ludovico Beccadelli‎

‎Autori: Giuseppe Frasso.‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 13‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 14‎

‎Armando Balduino‎

‎Periferie del petrarchismo‎

‎Autori: Armando Balduino. Curatori: B. Bartolomeo, A. Motta.‎

‎Manlio Pastore Stocchi‎

‎«In aula ingenti memoriae». Ricerche petrarchesche‎

‎"Gli scritti che qui presento raccolti sono stati composti sparsamente nel corso di molti decenni, con impostazioni e modi di scrittura differenti. Ma rileggendoli ora mi è sembrato che pur nella diversità dei tempi e degli argomenti vi si percepisca una sostanziale unità, quali parti, fra loro idealmente coordinate, di un'unica, organica indagine sulla cultura, sull'umanità e sulla poesia del Petrarca, condotta con metodo coerente e quasi sempre in presenza e con l'aiuto della letteratura latina soprattutto antica (ma anche medievale). Nel rivederli, 'cum ira' talvolta per le antiche mie insufficienze ma sempre 'sine studio', ho giudicato che non troppo avrei da mutarvi, e che, quali contributi all'esegesi e alla critica petrarchesca, nemmeno i più vecchi tra loro abbiano in tutto perduto d'efficacia e d'attualità. Del resto, ove mi sia sembrato più necessario un qualche restauro, vi ho provveduto con le modifiche e le aggiunte opportune. In nessun caso, però, ho rinunciato alla impostazione didascalica e discorsiva originariamente richiesta dalle occasioni (lezioni magistrali e lecture Petrarce) per le quali li avevo in buona parte redatti". (Nota dell'autore) Autori: Manlio Pastore Stocchi.‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 15‎

‎Autori vari‎

‎Petrarca e la Lombardia. Atti del Convegno di studi (Milano, 22-23 maggio 2003)‎

‎Curatori: G. Frasso, G. Velli, M. Vitale.‎

‎Antonio Daniele‎

‎La memoria innamorata. Indagini e letture petrarchesche‎

‎Autori: Antonio Daniele.‎

‎Autori vari‎

‎Francesco Petrarca: da Padova all'Europa. Atti del Convegno internazionale di studi (Padova, 17-18 giugno 2004)‎

‎Giulio Camillo Delminio‎

‎Chiose al Petrarca‎

‎Il commento di Giulio Camillo all'opera del Petrarca spicca nel panorama dell'esegesi petrarchesca del '500 per l'originalità e la ricchezza delle fonti segnalate. Egli non si limita alla mera ricostruzione del "romanzo" dell'amore di Petrarca per Laura ('Rerum vulgarium fragmenta') ma valuta, con puntuali riscontri, le suggestive (spesso indebite) interpretazioni platonizzanti; individua le strutture formali che saranno modello della poesia moderna ('Canzoniere'); scava nell'intertestualità petrarchesca, con una fittissima rete di rinvii e riferimenti alle possibili fonti - classiche, volgari e, soprattutto, provenzali - per le quali individua una qualche forma di relazione. Paolo Zaja ha selezionato le chiose camilliane - scritte negli anni Trenta del '500 in forma di appunti per l'insegnamento - e, pur nella veste approssimativa della scrittura destinata alla comunicazione orale, ci consegna intatta la cifra del commento dello studioso friulano. Autori: Giulio Camillo Delminio. Curatori: P. Zaja.‎

‎Íñigo Ruiz Arzálluz‎

‎La «vita terrentii» de Petrarca‎

‎Íñigo Ruiz Arzálluz ricostruisce in questo volume la storia della trasmissione manoscritta della Vita Terrentii di Petrarca, breve saggio scritto, probabilmente intorno al 1340, in occasione di una edizione delle commedie di Terenzio. Il testo, frutto di un'operazione filologica tipicamente petrarchesca, non è una semplice introduzione alla vita e all'opera del commediografo, ma un'interpretazione originale e diversa dagli altri scritti coevi dedicati all'autore latino. Si tratta di un documento molto importante anche perché non abbiamo notizia di scritti simili del poeta aretino su nessun altro autore antico. Un caso editoriale del tutto eccezionale: nessuno degli oltre ottanta manoscritti della Vita Terrentii che sono stati tramandati contiene altri scritti di Petrarca. Ricostruendo la storia della trasmissione manoscritta del testo, l'autore offre, per la prima volta, l'edizione critica. Autori: Íñigo Ruiz Arzálluz.‎

‎Maurizio Fiorilla‎

‎I classici nel «Canzoniere». Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca‎

‎Uno studio per comprendere meglio il "Canzoniere" e l'immaginario poetico del Petrarca. Il lavoro di Maurizio Fiorilla indaga il Petrarca filologo e lettore di testi classici e il Petrarca autore di rime in volgare: mettere in relazione questi due momenti consente di ricostruire più concretamente l'immaginario letterario di un'opera complessa come il "Canzoniere", sapientemente elaborata attraverso l'intreccio di fonti diverse. Vengono presi in considerazione i manoscritti contenenti sia testi poetici sia opere in prosa (storiche, geografiche, enciclopediche, retoriche, filosofiche e narrative). Per ogni autore vengono per prima cosa presentati i testimoni appartenuti a Petrarca con notizie sul periodo in cui entrarono a far parte del suo scrittoio e furono da lui annotati, con particolare attenzione ai casi problematici in cui la datazione o la stessa autografia delle glosse è ancora sub iudice. Vengono quindi registrate e discusse le annotazioni collegabili al Canzoniere ancora inedite o già pubblicate in studi precedenti ma riesaminate alla luce di nuovi elementi e di più esatte letture paleografiche. L'indagine, oltre all'acquisizione di nuove schede esegetiche a commento di singoli luoghi del "Canzoniere", permette di analizzare quindi il complesso e sottile rapporto che lega le varie tipologie di note vergate da Petrarca in margine ai suoi libri alla sua memoria e scrittura poetica. Il volume è corredato da 16 tavole con immagini in bianco e nero dei manoscritti. Autori: Maurizio Fiorilla.‎

‎Marco Praloran‎

‎La canzone di Petrarca. Orchestrazione formale e percorsi argomentativi‎

‎Il libro di Marco Praloran, linguista di fama europea, che ha contribuito a innovare gli studi sulla tradizione letteraria tra Medioevo e Rinascimento, propone un tentativo di ricerca a largo raggio sulla forma-canzone in Petrarca, intendendola non solo nelle sue strutture metriche ma soprattutto come modello complessivo di organizzazione del discorso e della significazione. Affiancando capitoli di taglio più teorico e metodologico ad altri che offrono delle serrate letture di testi singoli o di gruppi di testi, l'indagine fonde insieme più livelli di analisi: prosodia e rima, sintassi, processi argomentativi, sviluppi tematici. Ne riesce un'immagine assolutamente innovativa della canzone quale forma estrema dello sperimentalismo di Petrarca, luogo in cui la sublime e splendente complessità formale allude alla difficoltà di rappresentazione del mondo interiore, dominato dalle dinamiche del desiderio e sottoposto alla pressione della temporalità. Autori: Marco Praloran. Curatori: A. Soldani.‎

‎Agostino Sottili‎

‎Scritti petrarcheschi‎

‎"A conclusione dell'anno accademico 1961-1962 Agostino Sottili (1939-2004) discuteva presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano una tesi di laurea di eccezionale ampiezza e maturità dal titolo 'Donato Albanzani tra il Petrarca e Guarino', avendo come relatore Giuseppe Billanovich. Da lì prese le mosse il suo interesse per la tradizione delle opere di Petrarca, per la ricerca erudita e l'analisi minuziosa dei manoscritti e delle fonti, che lo caratterizzò per tutta la sua vita di studioso. Il successivo soggiorno di dodici anni a Colonia presso il Petrarca Institut gli consentì di approfondire questo percorso attraverso uno studio intenso e capillare dei manoscritti con opere del Petrarca presenti nelle biblioteche della Germania occidentale. Il suo magistrale censimento ('I codici del Petrarca nella Germania occidentale', Padova, Editrice Antenore, 1971 e 1978, nella collana " Censimento dei Codici Petrarcheschi ", 4 e 7), che in due volumi offre la descrizione dettagliata di ben 276 codici, per lo più dense miscellanee transalpine, è divenuto il modello per quanti dopo di lui hanno affrontato analoghe indagini. Per Sottili ha costituito la fonte inesausta di inediti Realien e il crocevia per intraprendere nuovi percorsi di ricerca, in particolar modo riguardo alla diffusione delle opere di Petrarca nei territori del Sacro Romano Impero tra Quattro e Cinquecento." (dalla Premessa) Autori: Agostino Sottili. Curatori: Fabio Della Schiava, Angelo De Patto, Carla Maria Monti.‎

‎Aurelio Malandrino‎

‎I codici petrarcheschi latini della Biblioteca nazionale marciana di Venezia‎

‎La presente tesi di dottorato censisce i codici petrarcheschi latini conservati nella Biblioteca Marciana di Venezia. Si è realizzata una scheda di descrizione analitica dei testimoni riscontrati, che fornisce informazioni sia sul contenuto del manoscritto che sulla sua materialità. È emerso che si trovano in Marciana 69 codici contenti quasi tutte le opere petrarchesche, a eccezione dei discorsi tenuti in nome di Giovanni Visconti, delle orazioni erudite, di quasi tutte invettive (ma sono attestate quelle Contra medicum), dell’epistola Posteritati e delle Orationes; tuttavia, nessuna di esse vanta più di quattro occorrenze; particolarmente apprezzati risultano scritti morali come Secretum e Liber sine nomine. Tra i manoscritti più illustri spiccano l’”archetipo abbandonato” dei libri XX-XXIII delle Familiares, parzialmente autografo di Gasparo Scuaro Broaspini con chiose di Petrarca (Lat. XIII, 70), e il Lat. XIV, 202, raro testimone della redazione gamma della Vita Scipionis. Autori: Aurelio Malandrino.‎

‎Autori vari‎

‎Per il Petrarca latino. Opere e traduzioni nel tempo. Atti del Convegno internazionale (Siena, 6-8 aprile 2016)‎

‎"Per il Petrarca latino: opere e traduzioni nel tempo" raccoglie le relazioni presentate all'omonimo convegno senese dell'aprile 2016, conclusivo di un progetto di interesse nazionale dedicato alle «Nuove frontiere della ricerca petrarchesca». Voci di petrarchisti eccellenti, italiani ed europei, si intrecciano a quelle di ricercatori giovani e giovanissimi, in un'indagine dedicata alla produzione latina di Petrarca e alla sua fortuna nei secoli. Accanto a contributi esegetici incentrati sull''Africa', sul 'Bucolicum Carmen' e sulle 'Epystole', trovano così spazio approfondimenti sulla ricezione e sulla traduzione della produzione latina di Petrarca nell'Ottocento, e in particolare su due dei maggiori episodi italiani legati ai nomi di Domenico Rossetti e di Giuseppe Fracassetti. In un dialogo che unisce prospettiva storico-filologica, storia della cultura e storia della ricezione, questi studi seguono l'onda lunga del petrarchismo latino nelle sue molteplici declinazioni - formali, politiche, di pensiero. Contributi di Vincenzo Fera, Francisco Rico, Elisabetta Bartoli, Enrico Fenzi, Alessia Valenti, Rossend Arqués, Luca Marcozzi, Simone Gibertini, Teresa Caligiure, Annalisa Cipollone, Francesca Patella, Barbara Zini, Isabella Becherucci, Arianna Beri, Federica Camilletti, Giulia Carpino, Valeria Merli, Paola Vecchi Galli, Francesca Florimbii, Philippe Guérin. Curatori: Natascia Tonelli, Alessia Valenti.‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 1‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 2‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 3‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 4‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 5‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 6‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 7‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 8‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 9‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 10‎

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‎Studi petrarcheschi. Vol. 11‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 16‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 12‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 17‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 18‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 20‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi (2008). Vol. 21‎

‎Francisco Rico‎

‎Ritratti allo specchio. (Boccaccio, Petrarca)‎

‎Autori: Francisco Rico.‎

‎Nicola Longo‎

‎Petrarca: geografia e letteratura. Da Arezzo ad Arquà, da Parigi a Praga, passando per Roma‎

‎Autori: Nicola Longo.‎

‎Autori vari‎

‎Studi petrarcheschi. Vol. 19‎

‎Luca Marcozzi‎

‎La biblioteca di Febo. Mitologia e allegoria in Petrarca‎

‎Autori: Luca Marcozzi.‎

‎Peter Kuon‎

‎L'aura dantesca. Metamorfosi intertestuali nei Rerum Vulgarium Fragmenta di Francesco Petrarca‎

‎Autori: Peter Kuon.‎

‎Francesco Bausi‎

‎Petrarca antimoderno. Studi sulle invettive e sulle polemiche petrarchesche‎

‎Autori: Francesco Bausi.‎

‎Malzacher Alice‎

‎«Il nodo che... me ritenne». Riflessi intertestuali della «Vita nuova» di Dante nei «Rerum vulgarium fragmenta» di Petrarca‎

‎br. L'opera si propone di indagare il rapporto che lega Francesco Petrarca al suo più grande predecessore: Dante. Il tutto prendendo in considerazione un aspetto per lo più trascurato dagli studiosi: il rapporto tra i "Rerum vulgarium fragmenta" e la "Vita Nuova". Dopo una trattazione introduttiva che permette di centrare il tema d'indagine, partendo dal peso centrale dello stilnovismo dantesco e dei passi teorici della "Vita Nuova" che ne costituiscono il fondamento, la dissertazione si apre con un'analisi dell'ipotesto di "Donne ch'avete" e della prosa che la circonda in virtù della loro doppia funzione di manifesto poetologico e di prima esemplare messa in atto del nuovo stile. Nel terzo capitolo l'autrice si sofferma sui singoli componimenti dei "Rerum vulgarium fragmenta", alla vicenda amorosa che trova il suo epilogo nella morte della donna, tema centrale del quarto capitolo. Il dolore per la perdita dell'amata, Laura e Beatrice, non sancisce però la fine dell'attività poetica, proprium esclusivo delle due opere a confronto; all'analisi degli esiti letterari dei "Rerum vulgarium fragmenta" e della "Vita Nuova" è dedicato il quinto capitolo con cui il volume si chiude.‎

‎Marcozzi L. (cur.)‎

‎Petrarca lettore. Pratiche e rappresentazioni della lettura nelle opere dell'umanista‎

‎ill., br. Questo volume raccoglie gli interventi presentati alle Giornate di studio tenute presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'università di Roma Tre nei giorni 11 e 12 marzo 2014, e dedicate alle pratiche e alle rappresentazioni della lettura nelle opere di Petrarca. Gli interventi, presentati a un nutrito pubblico comprendente molti specialisti della materia, sono stati sottoposti in seguito a un processo di revisione precedente alla pubblicazione in questo volume. Il punto di partenza dell'incontro e dei saggi qui raccolti consiste nel fatto che molti - e di grande qualità - sono gli studi sulla biblioteca e i singoli libri di Petrarca, studi che da soli costituiscono una branca specifica dell'interesse per l'autore. Ne sono state indagate, ininterrottamente dagli albori degli studi petrarcheschi a tempi assai recenti, le liste di libri, le postille, le modalità di acquisto dei codici, il rapporto intertestuale tra le sue opere e quelle degli autori, soprattutto classici, da lui letti e memorizzati, i margini dei libri. Dai pionieristici studi di Pierre de Nolhac e di Berthold Louis Ullman, per citare solo i primi che si sono occupati degli aspetti materiali della biblioteca di Petrarca, passando per quelli di Giuseppe Biilanovich, Michele Feo, Vincenzo Fera, Silvia Rizzo e della generazione di studiosi che da questi è stata formata, senza dimenticare gli importanti contributi di Francisco Rico sulla peculiare lettura di Agostino da parte di Petrarca, fino alle recenti edizioni dei postillati petrarcheschi più importanti, si può affermare che non ci sia traccia lasciata dal calamo di Petrarca nei margini dei suoi libri che non abbia ricevuto la debita attenzione (anche se molto resta ancora da pubblicare nella sua integrità). Alla luce di questi lavori, tuttavia, risulta piuttosto sorprendente che non appaia altrettanto articolato l'interesse per Petrarca nella storia della lettura, dato che questo tipo di studi ha goduto di grande fortuna negli ultimi decenni. Si registrano, in anni recenti, alcuni interventi di Brian Stock sulla lectio spiritualis, di matrice agostiniana, attuata da Petrarca nel Secretum (più avanti citati in diversi contributi), o le indagini di un paleografo avvertito come Armando Petrucci, che ha riflettuto sulla particolare giunzione tra le scrittura e la lettura di Petrarca, e la sua matrice notarile.‎

‎Fedi A.; Luchini M.‎

‎Petrarca‎

‎br. Il volume offre un panorama completo e aggiornato della figura e delle opere di Francesco Petrarca. Dopo una dettagliata esposizione intorno alla vita e gli scritti dell'autore, presenta per ognuna delle opere i tratti sia storici che stilistici essenziali e, nel caso del Canzoniere e dei Trionfi, un esauriente studio dei problemi filologici che hanno portato alla formazione dei due testi, il primo dei quali ha segnato la storia della cultura e della lingua italiane. La "formazione" del Canzoniere nel corso della vita dell'autore, che vi lavorò incessantemente per quasi mezzo secolo, è un esempio mirabile di testo che si andò facendo, pezzo dopo pezzo, fino a divenire un monumento della cultura europea. Proprio per questo, larga parte è assegnata alla storia del petrarchismo nella cultura non solo italiana.‎

‎Rigo Paolo‎

‎Fluctuatio animi. Studio sull'immaginario petrarchesco‎

‎br. «Voluntates mee fluctuant et desideria discordare et discordando me lacerant» {Fam., II 9, 17). Attraverso queste parole, scritte in risposta a un'epistola "giocosa" di Giacomo Colonna -, lettera, forse, fittizia, senz'altro, se vera, quanto mai impertinente (perché indagatrice dell'animo e di tutte le figurazioni di sé create dal poeta, ma anche filosofo e storico) - Francesco Petrarca consegna un'immagine di sé unica, ideale, che diventerà il vessillo della sua esistenza terrena e letteraria. Un'esistenza condotta cercando di combattere, di convivere, di tesaurizzare - per quanto possibile - l'eterno male dell'uomo: la tragica fluctuatio dell'animo. L'intento di questo volume è attraversare la produzione letteraria di Petrarca cercando di seguire il fil rouge rappresentato dalle immagini afferenti alla pervasiva tematica relativa al concetto (tre le figure principali esaminate: altercatio, navigatio e peregrinalo, a cui si aggiunge la Visio). Si tratta di un campo frequentato dalla critica, ma di cui mancano studi di natura sistematica. Dall'indagine ne emerge un Petrarca impegnato, stante gli insegnamenti della filosofia classica e cristiana, a contrastare quel malevole sentito, che è di fatto la macchina creatrice della poesia di ogni tempo.‎

‎Santagata Marco‎

‎I frammenti dell'anima. Storia e racconto nel Canzoniere di Petrarca‎

‎br. Ad un certo punto della sua vita, in un momento di crisi morale e culturale, Petrarca impegna tutte le sue forze in un'impresa ambiziosa: mettere al centro della produzione letteraria la sua persona, il suo "io". Nasce così il grande progetto di un'autobiografia ideale, affidata a più libri, composti coi frammenti di quella sparsa produzione a cui si era dedicato fin dalla giovinezza. Nello stesso giro di anni concepisce dunque le raccolte epistolari in versi e in prosa e i "Rerum vulgarium fragmenta". Passerà un quarto di secolo prima che il Canzoniere trovi, negli estremi mesi di vita del Petrarca, il suo assetto definitivo.‎

‎Fiorilla Maurizio‎

‎Marginalia figurati nei codici di Petrarca‎

‎ill. I lettori medievali erano soliti glossare il testo con diversi tipi di note figurate: segni di attenzione di varia morfologia e veri e propri disegni marginali. Questo libro è dedicato ai manoscritti posseduti ed annotati da Francesco Petrarca e prende in esame, oltre ai marginalia figurati di mano dello stesso poeta, anche quelli di incerta attribuzione e quelli vergati nei volumi della sua biblioteca da Giovanni Boccaccio o da altri annotatori trecenteschi.‎

‎Cerocchi Marco‎

‎Funzioni semantiche e metatestuali della musica in Dante, Petrarca e Boccaccio‎

‎brossura Il volume individua gli aspetti dell'evoluzione della relazione tra parola e musica nel XIV secolo. L'autore osserva che mentre Dante - pur riconoscendo alla musica lo straordinario potere d'influenzare l'animo umano - evidenzia la pericolosità di quella secolare, Petrarca si lascia ammaliare da essa, ne considera i sorprendenti e diversificati effetti psicologici e si avvale delle sue doti comunicative. L'analisi dettagliata del Decameron di Boccaccio testimonia il nuovo modo di concepire il genere "profano", ossia liberamente e senza remore.‎

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