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‎Simonetti Nicola e Zanardi Raffaella‎

‎Filosofia e scienze della mente‎

‎In 8 (21x13) Brossura; pp 143; ottimo‎

‎Siregar, Emmanuel‎

‎Sittlich handeln in Beziehung. Geschichtliches und personales Denken im Gespräch mit trinitarischer Ontologie. (Studien zur theologischen Ethik, Band 64.)‎

‎Freiburg/Schweiz, Universitätsverlag 1995. 410 Seiten. Softcover/Paperback‎

‎Rücken lichtrandig, Knickspur am Rücken und am hinteren Buchdeckel. Auf der Hälfte der Seite Anstreichungen mit Kugelschreiber und Bleistift. Äußerlich sauber. 9783451236488‎

書籍販売業者の参照番号 : 90277

‎Smiraglia, Richard P. and Hur-Li Lee (Eds.)‎

‎Ontology for knowledge organization. Knowledge Organization Research Group, School of Information Studies, University of Wisconsin-Milwaukee. Ed. by Richard P. Smiraglia and Hur-Li Lee‎

‎Würzburg : Ergon, 2015. VII, 166 S. Originalbroschur.‎

‎The Roles of Ontology in Knowledge Organization RICHARD P. SMIRAGLIA -- Philosophical Foundations and Motivation via Scientific Inquiry JANE GREENBERG -- The Construction of Ontology: A Discourse Analysis DANIEL MARTINEZ-ÁVILA AND MELODIE J. FOX -- The Category of the Concrete in Early Subject Access Systems: A Historical and Theoretical Overview THOMAS M. DOUSA -- Ontologies for Semantic Applications STEVEN J. MILLER -- Navigating Large Topic Structures: The Metaphor of Exploring Physical Space CHARLES-ANTOINE JULIEN -- Ontology of Knowledge Organization for Children JIHEE BEAK -- The Memory of What Is: Ontogenic Analysis and its Relationship to Ontological Concerns in Knowledge Organization JOSEPH T. TENNIS. ISBN 9783956501043‎

書籍販売業者の参照番号 : 1046469

‎Soavi Marzia‎

‎La famiglia delle spiegazioni teleologiche. Spiegare per mezzo dei fini‎

‎br. Cos'è una spiegazione teleologica? In termini semplici possiamo dire che si tratta di una spiegazione in cui qualcosa viene spiegato per mezzo di un fine, uno scopo o una funzione. Questo tipo di spiegazione ha avuto un largo uso anche in ambito scientifico per lungo tempo, salvo poi essere messa in discussione perché ritenuta problematica e illegittima. Questo libro ci guida tra i diversi modelli di spiegazione teleologica per fare chiarezza.‎

‎Soler Jean‎

‎Chi è Dio?‎

‎brossura Questo libro rappresenta una silloge delle opere di Jean Soler, tutte dedicate alla critica del monoteismo e delle sue conseguenze storiche, spesso tragiche, a partire dalla sua invenzione a Gerusalemme, nel IV secolo prima della nostra era, fino ai totalitarismi del Novecento e alle ideologie che li hanno preceduti e accompagnati. Come scrive Michel Onfray nella nota che accompagna questa traduzione, Soler è uno studioso che "preferisce la verità all'illusione che rassicura".‎

‎Sorrentino Gianluca‎

‎L'io tra riflessione metacritica e ricostruzione eidetica. Il caso nippo-tedesco‎

‎br. Il volume tenta la ricostruzione delle vicende e del vissuto degli ultimi 150 anni del Giappone, testimoniando come il confronto antagonistico fra la parabola discendente della storia nipponica e il tentativo di contrastare l'implosione riproponendo l'ordine atavico e il ripristino delle gerarchie restituisca una società pregna di insidie e contraddizioni. Con il sorpasso del secolarismo e di ciò che lo storico Maruyama Masao definisce "fascismo strisciante", l'ordine delle cose si reitera secondo il medesimo bisogno di catalogare fatti, vite e caratteri della contemporaneità giapponese. Il caso tedesco non è troppo dissimile. Dopo il furor bellicus, i riflettori sono puntati sulla necessità di omologare il quotidiano con le espressioni inveterate dello spirito germanico. La deposizione della figura messianica in Germania, come la revoca del carattere di sacralità e di filiazione divina alla famiglia imperiale giapponese, assurgono a prime manifestazioni di un universo culturale che, lungi dall'impotenza, compie i primi passi verso la democrazia e il nuovo ordine globale.‎

‎SOSSIO GIAMETTA‎

‎I PAZZI DI DIO. CROCE, HEIDEGGER, SCHOPENHAUER, NIETZSCHE E ALTRI. SAGGI E RECENSIONI‎

‎DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO. RARO. Da sempre il progresso in filosofia è stato segnato da discepoli che imitano i maestri finché non sviluppano, col loro aiuto, una propria originalità, che li porta a criticarli e nei casi migliori a superarli. "Si ripaga male un maestro" dice Zarathustra “se si resta sempre e solo l'allievo". Nel trattare, nelle prime sei sezioni di questo libro, i sin goli autori a cui esse sono dedicate, ma poi anche quelli compresi nella Miscellanea, Sossio Giametta, pensatore trasversale, non si perde in esposizioni e commenti pedissequi, ma rileva il lavoro dei suoi maestri e lo continua, proponendo soluzioni originali. Dunque, lungi dall'essere una raccolta di divagazioni, questo libro è un contributo alla soluzione di problemi secolari della filosofia. SOSSIO GIAMETTA è nato a Frattamaggiore (Napoli) 1929. Vive a Bruxelles. Ha tradotto la maggior parte delle opere di Nietzsche e opere di Schopenhauer, Spinoza, Cesare, Goethe, Hegel, Freud ecc. Ha pubblicato libri di saggi filosofici e di critica letteraria e un libro di narrativa, Madonna con bambina e altri racconti morali. INTRODUZIONE Basta amare, odiare, desiderare, sentire in genere, - e subito sopravvengono in noi lo spirito e la forza del sogno, e noi saliamo, con gli occhi aperti e con freddezza verso ogni pericolo, per le vie più pericolose, su su fino ai tetti e alle torri della fantasia, e senza provare alcuna vertigine, come fossimo nati per arrampicarci - noi sonnambuli diurni! Noi artisti! Noi nasconditori della naturalità! Noi lunatici e pazzi di Dio! NIETZSCHE I pazzi di Dio sono, secondo Wilhelm Weischedel, i filosofi tutti, perché la loro ricerca ha sempre per oggetto Dio, che lo si affermi o lo si neghi. Conformemente a ciò, Weischedel progettò una Teologia filosofica nell'età del nichilismo: per raccontare «la storia dell'ascesa e del tramonto della teologia filosofica e verificare se all'ombra del nichilismo sia ancora possibile una concezione di Dio unicamente fondata sulla ragione finita dell'uomo». Così recita la quarta di copertina di Il Dio dei filosofi, che di tale teologia fa parte. Nell'articolo su questo libro (pag. 495 sg.) si spiega che i filosofi sono, in realtà, pazzi del mondo. Perché la loro ricerca, come la loro passione, comincia e finisce nel mondo, da cui essi originano, a cui appartengono in toto e che solo sta loro a cuore. Sono vita che vuole vita, mondo che vuole mondo. Cioè sono pazzi di se stessi, perché nel mondo proiettano se stessi e in se stessi proiettano il mondo. Se indagano il mondo, è per conoscersi e accrescersi: all'infinito e per l'eternità; giacché il titanismo nell'uomo è, in primo luogo, soltanto naturale. S'inganna allora Weischedel? Solo in via immediata. Esplorando il mondo, che cosa trovano i filosofi? «Dopo la sentenza di Nietzsche sulla morte di Dio [...], lo spettro imbarazzante del Nulla: il nichilismo» (ibidem). Ci sono voluti millenni per arrivarci, ma questo era l'approdo fatale della ricerca filosofica basata sulla natura. È vero che la natura è il portato dei sensi, lo spettacolo... Indice Croce e Gentile Gentile e Croce (e Pintor) Il volo di Icaro Il Breviario di estetica Teoria e storia della storiografia Vite di avventure, di fede e di passione Storie e leggende napoletane Croce e von Ranke Nuovi saggi di estetica II Croce di Giuseppe Galasso Il carattere della filosofia moderna Croce e i suoi maestri (Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici) Croce e l'Enea virgiliano Croce e le Elegie romane Sull'autonomia o dipendenza delle opere dal contesto di origine e sulla riforma crociana della storia della letteratura e dell'arte PARTE SECONDA SPIGOLATURE HEIDEGGERIANE Il problema dell'essere. Concetti fondamentali della metafisica (mondo, finitezza, solitudine) Sul Nietzsche di Heidegger La Lettera sull' «umanismo» L'essenza della verità Contributi alla filosofia Che cosa ha detto Heidegger Les liaisons heideggeriennes. (Considerazioni sulla storia d'amore di Martin Heidegger e Hannah Arendt) PARTE TERZA SOLIDO E DURO: SCHOPENHAUER Sulla quadruplice radice del principio di ragione sufficiente 1. Due concezioni della ragione 2. Dove Schopenhauer ha ragione 3. Dove no 4. Il concetto scientifico e quello filosofico 5. La funzione della filosofia 6. Due anime 7. Francesizzante 8. Il dramma della conoscenza 9. Esaltazione dell'intelletto 10. Al di là della conoscenza 11. Risultati I due problemi fondamentali dell'etica I Colloqui Storia di una traduzione PARTE QUARTA L'ETERNO NIETZSCHE Cinque causeries 1. Lou Salomé 2. Louise Ott 3. Wagner 4. Gli amici 5. La pazzia Nietzsche e Schopenhauer 1. Il chiasma 2. L'autodifesa di Schopenhauer 3. Le critiche di Nietzsche 4. L'aforisma 99 della Gaia scienza 5. Conclusione Nietzsche e l'illuminismo 1. Due illuminismi e due tipi di illuministi 2. Il vero illuminismo 3. È Nietzsche un illuminista? 4. Non illuminista, ma... 5. Neosofista con base poetica 6. L'azione di Nietzsche 7. Gesta prometeica 8. Il rovescio della medaglia Nietzsche come principale rappresentante della crisi europea 1. Giano bifronte 2. La questione della responsabilità 3. Il nichilismo come fenomeno storico 4. Fascismo, comunismo e volontà di potenza 5. Il nichilismo come filosofema 6. Il moralista-poeta Che cosa porteremo di Nietzsche nel terzo millennio Il Nietzsche di Lou Salomé Una scienza gaia ma non troppo Marx, Nietzsche e Weber all'attacco degli ideali ascetici Il Centenario di Nietzsche PARTE QUINTA PAREYSON: NON L'ESSERE MA LA LIBERTÀ Sull'Ontologia della libertà. La sofferenza e il male La lezione di congedo Ricordo di Luigi Pareyson PARTE SESTA CESARE: IL GENIO PIÙ GRANDE DIVINUM INGENIUM: a proposito di un'interpretazione di Luciano Canfora PARTE SETTIMA MISCELLANEA Montaigne nel quarto centenario della morte Bruno, la falena dello spirito Cartesio 1. I trattati scientifici 2. Le opere filosofiche Spinoza: Etica e politica Berkeley: Opere filosofiche Kant: La Critica del giudizio Hamann: Ritorna il Mago del Nord Schleiermacher: Sulla traduzione Hegel: Le filosofie del diritto Schelling 1. Il dramma 2. Gli aforismi sulla filosofia della natura 3. La filosofia della mitologia Wilhelm von Humboldt: Il linguaggio Leopardi riabilitato Wilamowitz: La filologia è una cosa grande Spengler: La profezia misconosciuta Löwith: Il nichilismo europeo Jünger 1. L'apertura degli archivi 2. Cento anni Gehlen: L'uomo: la sua natura e il suo posto nel mondo La scienza 1. La fine della scienza 2. L'essere e il divenire 3. Scienza e letteratura Weischedel: I pazzi di Dio Nolte: La guerra civile europea Colli 1. L'incontro 2. L'Enciclopedia di autori classici 3. Gli eroici furori ...e Montinari 1. Fratelli nemici 2. Il granduca di Weimar 3. Interpretazioni naziste Colletti: Fine della filosofia? Sini: Immagini di verità Torno: Quel che resta di Dio Montano: Il progresso in filosofia Sgalambro: La morte del sole Berti 1. Le ragioni di Aristotele 2. Le vie della ragione Abbagnano: Tutto l'oggettivo diventa soggettivo, anzi convenzionale Plotino: La grandiosa sintesi della filosofia greca Descrizione bibliografica Titolo: I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri Autore: Sossio Giametta Editore: Napoli: La Città del Sole, Marzo 2008 Collaboratore: Istituto italiano per gli studi filosofici Edizione: Seconda, accresciuta Lunghezza: 664 pagine; 23 cm ISBN: 8882923789, 9788882923785; 8882921883, 9788882921880 Collana: Volume 125 di Il pensiero e la Storia Soggetti: Filosofia contemporanea, Libri universitari, Umanistica, Critica, Interpretazione, Pensiero filosofico, Metafisica, Benedetto Croce, Martin Heidegger, Arthur Schopenhauer, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Luigi Pareyson, Eternità, Libertà, Ontologia, Collection of already published essays, Ewigkeit, Freiheit, Ontologie, Philosophie, Vernunft, Uber die vierfache Wurzel des Satzes vom zureichenden Grunde, Sulla quadruplice radice del principio di ragione sufficiente, Ottocento, Novecento, Giorgio Colli, Mazzino Montinari, Traduzioni, Storia, Idealismo, Teologia, Scienze, Pazzi di Dio, Nazismo, Ideologie politiche, Letteratura, Nichilismo, Linguaggio, Mitologia, Estetica, Colloqui, Ragione, Pazzia, Aforismi, Aristotele, Plotino, Descartes, Diritto, Natura, Linguaggio, Dramma, Sofferenza, Libertà, Tragedia, Volontà, Potenza, Superomismo, Fascismo, Comunismo, Crisi europea, Politica, Nemico, Etica, Opere generali, Opere filosofiche, Filologia, Profezie, Libri Vintage Fuori catalogo, Studi filosofici, Solitudine, Conoscenza, Intelletto, Illuminismo, Poetica, Icaro, Prometeo, Leggende napoletane, Napoli, Modernità, Arte, Morte, Anima, Interpretazioni filosofiche, Speculazione, Chiesa, Thomas Mann, Germania, Italia, Freud, Zarathustra, Aurora, Gaia scienza, Umano, Troppo umano, Leverkuhn, Goethe, Cristianesimo, Franco Volpi, Vattimo, Deleuze, Foucault, Lyotard, Marcuse, Francia, Artistik, Friburgo, Wagner, Genealogia della morale, Umberto Galimberti, Hegel, Platone, Saggi, Recensioni, Articoli, Libri rari, Collezionismo, Contemporary Philosophy, University Books, Humanities, Criticism, Interpretation, Philosophical Thought, Metaphysics, Eternity, Freedom, Ontology, On the Fourfold Root of the Principle of Sufficient Reason, Nineteenth and Twentieth Century, Translations, History, Idealism, Theology, Sciences, Mad About God, Nazism, Political ideologies, Literature, Nihilism, Language, Mythology, Aesthetics, Conversations, Reason, Madness, Aphorisms, Aristotle, Plotinus, Law, Nature, Language, Drama, Suffering, Freedom, Tragedy, Will, Power, Superomism, Fascism, Communism, European crisis, Politics, Enemy, Ethics, General works, Philosophical works, Philology, Prophecies, Out of print books, Philosophical studies, Loneliness, Knowledge, Intellect, Enlightenment, Poetics, Icarus, Prometheus, Neapolitan legends, Naples, Modernity, Art, Death, Soul, Philosophical interpretations, Speculation, Church, Germany, Italy, Gay science, Human, Too human, Christianity, France, Freiburg, The genealogy of morality, Plato, Essays, Reviews, Articles, Rare Books, Collectibles‎

‎Souriau Étienne; Domenicali F. (cur.)‎

‎I differenti modi d'esistenza e altri testi sull'ontologia dell'arte‎

‎br. "Les differenti modes d'existence" (1943) è un agile trattatela di ontologia in cui si intende porre il problema dei «modi d'esistenza» della realtà e dell'opera d'arte. Souriau, che si schiera apertamente a favore di un «pluralismo esistenziale» (e cioè di un'ontologia stratificata, "a livelli"), conta quattro modi «intensivi» d'esistenza: l'esistenza fisica, l'esistenza fenomenica, l'esistenza reica (o «cosale») e l'esistenza trascendente (o «sovraesistenza»). Ma nella sua singolare classificazione, che fa di questo testo una sorta di unicum nell'estetica del Novecento, c'è spazio per tutte le sfumature dell'essere: il divenire, il possibile, il virtuale, l'evento... in una tavola generale dei modi che è - e deve rimanere - costitutivamente aperta. Per lasciare spazio al nuovo, all'impensato.‎

‎Spengler, Ernst‎

‎Psychotherapie und das Bild vom Menschen. Ontologie, Erkenntnistheorie und wissenschaftliche "Objektivität".‎

‎Einsiedeln : Daimon, 2001. 281 S. Originalbroschur.‎

‎Mit einem Brief des Autors. Einband leicht berieben. - Häufig sucht die Hochschulpsychologie naturwissenschaftliche Anerkennung durch Anpassung an entsprechende Methoden, um so "objektive" Erkenntnis zu gewinnen, demselben Muster folgt die bisherige Psychotherapieforschung. Es muss aber eine praxisgerechte Forschung aufgebaut werden, welche auch qualitative Fakten erforscht, wie sie typisch sind für menschliches Sein. Die neuere Hirnforschung gelangt zur Einsicht, dass "Wirklichkeit" ein "Konstrukt unseres Gehirns" sei, und nähert sich damit der erkenntnistheoretischen Position der transzendentalen Phänomenologie. Auf dieser Grundlage wird eine Anthropologie entworfen, welche die Phänomene des menschlichen Seins direkt aus diesem offenlegt und sie nicht mehr mittels Ueberstülpen von Modellen und Theorien aus Bereichen von sachhaft Seiendem verfälscht. Praktisch-therapeutische Erörterungen runden diese Arbeit ab, die unter anderem den Wert der Jungschen Psychotherapie bzw. ihres Menschenbildes im Rahmen einer erneuerten Wissenschaftlichkeit belegt. ISBN 9783856306045‎

書籍販売業者の参照番号 : 1117907

‎Spengler, Ernst‎

‎Psychotherapie und das Bild vom Menschen. Ontologie, Erkenntnistheorie und wissenschaftliche "Objektivität".‎

‎Einsiedeln : Daimon, 2001. 281 S. Originalbroschur.‎

‎Ein gutes und sauberes Exemplar. - Häufig sucht die Hochschulpsychologie naturwissenschaftliche Anerkennung durch Anpassung an entsprechende Methoden, um so "objektive" Erkenntnis zu gewinnen, demselben Muster folgt die bisherige Psychotherapieforschung. Es muss aber eine praxisgerechte Forschung aufgebaut werden, welche auch qualitative Fakten erforscht, wie sie typisch sind für menschliches Sein. Die neuere Hirnforschung gelangt zur Einsicht, dass "Wirklichkeit" ein "Konstrukt unseres Gehirns" sei, und nähert sich damit der erkenntnistheoretischen Position der transzendentalen Phänomenologie. Auf dieser Grundlage wird eine Anthropologie entworfen, welche die Phänomene des menschlichen Seins direkt aus diesem offenlegt und sie nicht mehr mittels Ueberstülpen von Modellen und Theorien aus Bereichen von sachhaft Seiendem verfälscht. Praktisch-therapeutische Erörterungen runden diese Arbeit ab, die unter anderem den Wert der Jungschen Psychotherapie bzw. ihres Menschenbildes im Rahmen einer erneuerten Wissenschaftlichkeit belegt. ISBN 9783856306045‎

書籍販売業者の参照番号 : 969351

‎Spengler, Ernst‎

‎Psychotherapie und das Bild vom Menschen. Ontologie, Erkenntnistheorie und wissenschaftliche "Objektivität".‎

‎Einsiedeln : Daimon, 2001. 281 S. Originalbroschur.‎

‎Häufig sucht die Hochschulpsychologie naturwissenschaftliche Anerkennung durch Anpassung an entsprechende Methoden, um so "objektive" Erkenntnis zu gewinnen, demselben Muster folgt die bisherige Psychotherapieforschung. Es muss aber eine praxisgerechte Forschung aufgebaut werden, welche auch qualitative Fakten erforscht, wie sie typisch sind für menschliches Sein. Die neuere Hirnforschung gelangt zur Einsicht, dass "Wirklichkeit" ein "Konstrukt unseres Gehirns" sei, und nähert sich damit der erkenntnistheoretischen Position der transzendentalen Phänomenologie. Auf dieser Grundlage wird eine Anthropologie entworfen, welche die Phänomene des menschlichen Seins direkt aus diesem offenlegt und sie nicht mehr mittels Ueberstülpen von Modellen und Theorien aus Bereichen von sachhaft Seiendem verfälscht. Praktisch-therapeutische Erörterungen runden diese Arbeit ab, die unter anderem den Wert der Jungschen Psychotherapie bzw. ihres Menschenbildes im Rahmen einer erneuerten Wissenschaftlichkeit belegt. ISBN 9783856306045‎

書籍販売業者の参照番号 : 1146043

‎STALLMACH, Josef:‎

‎Ansichsein und Seinsverstehen. Neue Wege der Ontologie bei N. Hartmann & M. Heidegger.‎

‎Bonn, Bouveir & Herbert Grundmann, 1987, gr. in-8vo, VIII + 212 S., Original-Pappband.‎

書籍販売業者の参照番号 : 84684aaf

Livre Rare Book

Harteveld Rare Books Ltd.
Fribourg Switzerland Suiza Suíça Suisse
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€ 18.39 購入

‎STAGNITTA, Antonino.‎

‎PER UNA METATEORIA DELLA LOGICA MEDIOEVALE.: Logica-Ontologia-Semantica modale.‎

‎Palermo, Pantheon, 1980. In 8°, PP 126n. Brossura originale.‎

‎Stammer, Dennis‎

‎Im Erleben Gott begegnen. Zur philosophischen Theologie Simon L. Franks.‎

‎Freiburg i. Br., Alber 2016. 327 Seiten. Hardcover/Pappeinband‎

‎Archivstempel auf Vs., ansonsten sehr gut erhalten. 9783495487914‎

書籍販売業者の参照番号 : 96347

‎STEFANIA ACHELLA GIUSEPPE CANTILLO ANNA DONISE A CURA DI‎

‎QUESTIONI DI ETICA CONTEMPORANEA‎

‎GUIDA 2011 158 PP. LIEVI SEGNI DEL TEMPO, VOLUME PERFETTO, PARI AL NUOVO. I contributi raccolti in questo volume affrontano alcune questioni centrali dell'etica contemporanea, con l'intento di offrire una ricognizione, da diversi punti di vista, dei problemi più complessi dinanzi a cui si trova oggi il pensiero morale. Una ricognizione che è nello stesso tempo il tentativo di delineare le condizioni di una risposta alle sfide che i saperi positivi e oggettivi pongono, nella consapevolezza di dover affiancare ad essi un pensiero soggettivo, cioè una riflessione sul senso dell'esistenza, in cui ne va del proprio personale essere nel mondo e con gli altri.‎

‎STEFANO BRACALETTI‎

‎FILOSOFIA ANALITICA E MATERIALISMO STORICO Individualismo metodologico, spiegazione funzionale e teoria dei giochi nel marxismo analitico anglosassone‎

‎MIMESIS 2005, VOLUME ALLO STATO DI NUOVO. L'espressione "marxismo analitico" o "marxismo della scelta razionale" definisce un insieme di autori che cerca un nuovo approccio ai concetti fondamentali del materialismo storico, quali sfruttamento, classe, lotta di classe, agire collettivo, usando gli strumenti e le tecniche della scienza sociale analitica contemporanea. Questa corrente mostra un'esigenza di chiarezza e rigore non comuni nella tradizione marxista. È data grande importanza all'esatto significato dei concetti e al processo di deduzione attraverso il quale si arriva a determinate conclusioni. Gli esponenti più rappresentativi, presi in considerazione in questo lavoro, sono Jon Elster, Gerald A. Cohen e John Roemer.‎

‎STEFANO MASCHIETTI‎

‎L'INTERPRETAZIONE HEIDEGGERIANA DI KANT. SULLA DISARMONIA DI VERITÀ E DIFFERENZA‎

‎DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO. INTONSO. Il confronto di Heidegger con la filosofia critica mostra perché l'"analitica esistenziale" di "Essere e tempo" dovesse inevitabilmente svolgersi in un'"ontologia fondamentale". Senza pretese di originalità (vezzo antico del manierismo) questo lavoro si propone di allineare uno degli assi della filosofia di Heidegger al problema metafisico della più classica tradizione razionalista, quello concernente le forme della differenza e del relativo accadimento: la trascendenza, l'estaticità temporale, la libertà individuale nel suo rapporto alla libera necessità dell'essere, l'irriducibile pluralità del linguaggio e dell'evento della politica. Descrizione bibliografica Titolo: L'interpretazione heideggeriana di Kant: sulla disarmonia di verità e differenza Autore: Stefano Maschietti Editore: Bologna: Società editrice il Mulino, 2007 Lunghezza: 238 pagine; 24 cm ISBN: 8815106553, 9788815106551 Collana: Volume 51 di Istituto Italiano per gli Studi Storici Napoli Soggetti: Filosofia, Martin Heidegger, Interpretazione heideggeriana, Immanuel Kant, Etica, Morale, Ontologia, Aporie, Dialettica, Prassi, Spazio-tempo, Dingbuch, Discorso, Verità, Politica, Doxa, Intuitività, Intuizione, Dasein, Esserci, Realtà, Mondo, Visibilità, Intelletto, Libertà, Critica, Ragione, Effettività, Contraddittorietà, Verbo, Hegel, Ottocento, Metafisica, Fenomenologia, Esistenzialismo, Logica trascendentale, Husserl, Determinazione, Fondamento, Descartes, Existenz, Giudizio, Lotze, Philosophie, Logik, Relazione, Conoscenza ontologica, Kantbuch, Ente, Cosale, Emil Lask, Paul Natorp, Metaphysik, Ragion pura, Metaphysik, Finitezza essenziale, Neokantismo, Voraussetzung, Soggettività del soggetto, Sein und Zeit, Bildung, Totalità, Pareyson, Saggi, Libri fuori catalogo, Bibliografia, Riferimento, Philosophy, Heideggerian interpretation, Ethics, Moral, Ontology, Aporias, Dialectics, Practices, Space-time, Speech, Truth, Politics, Intuitiveness, Intuition, Be there, Reality, World, Visibility, Intellect, Freedom, Criticism, Reason, Effectiveness, Contradictory, Verb, 19th century, Metaphysics, Phenomenology, Existentialism, Transcendental Logic, Determination, Foundation, Judgment, Relation, Ontological Knowledge, Entity, Pure Reason, Essential Finiteness, Subjectivity of the Subject, Totality, Essays, Books Out of print, Bibliography, Reference‎

‎Stegmüller, Wolfgang‎

‎Metaphysik. Wissenschaft. Skepsis.‎

‎Frankfurt, Humboldt-Verlag, 1954. 396 S. Kl.-8° Klein-Oktav, Leinen‎

‎Der Kopfschnitt ist ergraut. Sonst gutes Exemplar.‎

書籍販売業者の参照番号 : 104291

‎Stein Edith‎

‎Essere finito ed essere eterno. Per una elevazione al senso dell'essere‎

‎brossura Essere finito e Essere eterno è ormai annoverato tra i classici della filosofia del nostro secolo. L'analisi di Husserl ha comportato un richiamo dell'attenzione sul tema dell'essenza che non contrasta con una ripresa dei temi classici: così inserendosi nel solco della tradizione metafisica di tipo Aristotelico-tomista, la Stein propone un originale incontro con le analisi fenomenologiche, originate da un 'impostazione chiaramente diversa. Dall'analisi dell'essere reale ed essenziale all'Essere assoluto e di nuovo all'essere singolare, seguendo una linea di sviluppo parabolica, si dipana una ricerca lucida e aperta, che chiama in causa pressoché tutte le principali questioni filosofiche in riferimento alle tappe della storia del pensiero. Ne nasce una sorta di Summa legata da una rielaborazione personale, che non si avvale di un procedimento "deduttivo" bensì "ostensivo" e che, soprattutto, non presume mai di dire la parola definitiva. L'esigenza di una filosofia cristiana, l'utilizzazione del metodo fenomenologico e la rilettura del tema dell'essere, soprattutto in riferimento alla speculazione medievale, rendono l'opera di Edith Stein interessante e attuale, testimoniando altresì un 'indagine aperta, coerente e libera, ma non per questo priva di certezze e di principi dai quali muovere, nell'intento costante di restare fedele a un' analisi autenticamente filosofica e a una verità accolta come dono.‎

‎Stein Edith; Costantini E. (cur.); Schulze Costantini E. (cur.)‎

‎Il problema dell'empatia‎

‎brossura Il problema dell'empatia, un'opera di alto valore scientifico, viene qui presentata per la prima volta in lingua italiana. Posto ai confini tra filosofia e psicologia, questo studio mostra come si possa esperire la coscienza altrui, per giungere alla comprensione delle persone con cui entriamo in rapporto.‎

‎Steiner George‎

‎NESSUNA PASSIONE SPENTA SAGGI 1978 - 1996‎

‎GARZANTI 1997. FONDO DI MAGAZZINO: LIEVI SEGNI DEL TEMPO, UN CENNO DI PIEGA AL MARGINE ANGOLARE SUPERIORE DELLA COPERTINA, VOLUME ASSOLUTAMENTE INTONSO, MAI SFOGLIATO, PERFETTO. Le più recenti scuole critiche e filosofiche sembrano avere incrinato i rapporti tra le parole e il loro significato: il testo diventa oggetto di infinite possibilità di interpretazione e appropriazione, tutte ugualmente legittime. L'elettronica e la cultura di massa stanno trasformando la produzione, la diffusione e la conservazione dei segni. In questa situazione come può sopravvivere il libro, che ha plasmato così in profondità la nostra cultura? Quali sono le implicazioni dell'atto della lettura che rischiamo inconsapevolmente di perdere? Partendo da queste domande George Steiner indaga lo statuto del libro ed esplora l'enigma della rivelazione attraverso il linguaggio, che è il fondamento del giudaismo e del suo tragico destino.‎

‎Stoecker, Ralf‎

‎Was sind Ereignisse ? . Eine Studie zur analytischen Ontologie.‎

‎Berlin [u.a.], de Gruyter Verlag, 1992. Mit goldener Titelprägung versehener Original-Ganzleinenband. Sehr guter Zustand mit nur minimalen Gebrauchsspuren am Einband. Kein Besitzervermerk! Keine Anstreichungen! Kein Mängelexemplar! (Quellen und Studien zur Philosophie, Band 29).‎

書籍販売業者の参照番号 : 38036BB

‎Storace E. S. (cur.)‎

‎Carlo Michelstaedter. L'essere come azione‎

‎br. "A circa un secolo dalla sua morte, Carlo Michelstaedter lascia ancora che si parli di sé, oggi forse più che allora, come facilmente si nota dal numero sempre maggiore di iniziative, eventi e pubblicazioni a lui dedicate. In questo volume, che si aggiunge alla lunga serie di saggi che negli ultimi anni stanno finalmente restituendo alla figura di Carlo Michelstaedter quel giusto peso che i decenni successivi alla sua morte gli hanno ingiustamente negato, rifluiscono diverse finalità, tutte accomunate dall'intento di confrontarsi con il nucleo teorico del pensiero del giovane filosofo goriziano. [...] Questo libro, come tutti i contributi che sono stati menzionati, è dunque, ad oggi, l'ultimo di una serie di omaggi dedicati ad un pensatore che ha fatto della sua vita e della sua morte la sua opera, che ha lasciato testimonianze la cui profondità è ben lungi dall'essere stata una volta per tutte compresa e decodificata, un pensatore che ha sempre cercato di ritagliarsi uno spazio al di là, o meglio, al di qua di tutte le categorie prestabilite. [...]" (dalla introduzione del curatore).‎

‎Strawson Peter F.‎

‎Individui. Saggio di metafisica descrittiva‎

‎br. Il libro analizza la struttura tra corpi materiali e persone, secondo il concetto aristotelico di sostanza. L'autore rende manifesta la struttura che scandisce il funzionamento di ogni attività umana, in quanto cerca ed enuncia certe relazioni e categorie fondamentali e immutabili in un linguaggio sempre mutevole.‎

‎Stöckl, Albert‎

‎Geschichte der Philosophie des Mittelalters. Band 1 : Periode der Entstehung und allmähligen Ausbildung der Scholastik. Band 2 : Periode der Herrschaft der Scholastik. Band 3 : Periode der Bekämpfung der Scholastik. 3 Bände.‎

‎Mainz, Kirchheim, 1864-66. 8°, XX, 431; VIII, 1159; XXVIII, 688 Seiten. Marmorierte Halblederbände der Zeit mit Rückenvergoldung.‎

‎Erste Ausgabe. Mit Fußnoten. Beiliegend: Ders., De argumento ut vocant ontologico quo existentia dei demonstrari solet. Münster, Regensberg 1862. 4°, 20 Seiten, geheftet. - Einbände abgeschabt und bestoßen, Schnitt leicht fleckig, innen leicht stockfleckig.‎

書籍販売業者の参照番号 : 4579

‎Stöckl, Albert und Georg Wohlmuth‎

‎Lehrbuch der Philosophie: 2 Bände: Lehrbuch der Logik. 2. Band: Lehrbuch der allgemeinen Metaphysik (Ontologie) Neubearbeitet von Dr. Georg Wohlmuth. 8. Aufl.‎

‎Mainz, Kirchheim & Co 1905. 479 S. / 457 Seiten, Schrift: Fraktur / Altdeutsche Schrift. Broschiert, Einband fleckig, sonst Exemplar in gutem Erhaltungszustand‎

‎Phil Stöckl +++++ 30 Jahre Antiquariat Christmann in Wiesbaden +++++ Wir liefern außer nach Deutschland, nur noch nach Schweiz / Holland / Belgien / Italien / GB / USA / +++ We now only deliver to Switzerland / Holland and Belgium / Italy / GB / USA +++ Keine Lieferung nach Österreich ++++‎

書籍販売業者の参照番号 : 34432

‎Suárez Francisco; Esposito F. (cur.)‎

‎Disputazioni metafisiche. Testo latino a fronte‎

‎br. Pubblicate per la prima volta a Salamanca nel 1597, le "Disputazioni metafisiche" del gesuita spagnolo Suárez sono un'opera che ha fatto "epoca". È stato uno dei più celebri teologi del Siglo de Oro a tentare, per la prima volta, un trattato autonomo di "Metafisica", non concepito più come commento al testo di Aristotele, secondo l'usanza medievale, ma come fondazione di una disciplina autonoma e sistematica. Le Disputazioni possono essere considerate come l'ultima summa del pensiero scolastico, lì dove - in un estremo tentativo di sintesi della linea tomista e di quella scotista - si delinea quell"'ontologia" che fornirà il lessico concettuale di riferimento per i filosofi moderni, da Descartes, Spinoza e Leibniz sino a Wolff, Kant e Hegel. Non a caso questo testo ha avuto una diffusione straordinaria non solo nelle Università cattoliche ma anche in quelle protestanti del XVII e del XVIII secolo; ha attraversato silenziosamente tutto l'Ottocento ed è riemerso infine con grande risalto nella critica filosofica novecentesca. Dell'immensa mole delle 54 Disputazioni vengono tradotte qui le prime tre: esse si presentano come una vera e propria "introduzione alla metafisica", riguardo alla natura, all'oggetto e al metodo di questa scienza. Il testo è preceduto da un'introduzione del curatore e seguito da una nutrita serie di apparati: le note al testo, l'elenco dettagliato delle fonti, un lessico di parole chiave, l'indice completo di tutte le Disputazioni e un'esauriente bibliografia.‎

‎Sören Kierkegaard / - Schäfer, Klaus und Sören Kierkegaard‎

‎Hermeneutische Ontologie in den Climacus-Schriften Sören Kierkegaards.‎

‎München : Kösel 1968. 333 S. ; 8°, , Schrift: Antiqua, ohne Schutzumschlag Lw., gebundene Ausgabe, Leinen, Exemplar in gutem Erhaltungszustand‎

‎Phil 13 +++++ 30 Jahre Antiquariat Christmann in Wiesbaden +++++ Wir liefern außer nach Deutschland, nur noch nach Schweiz / Holland / Belgien / Italien / GB / USA / +++ We now only deliver to Switzerland / Holland and Belgium / Italy / GB / USA +++ Keine Lieferung nach Österreich ++++‎

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‎Tarizzo, Davide‎

‎La Vita, Un'invenzione Recente‎

‎Mm 140x210 Collana "Biblioteca di cultura moderna - B.C.M." volume nella sua brossura originale, xviii - 217. Libro in perfette condizioni di nuovo, solo un piccolo timbro commerciale in apertura. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

‎Thatcher, Adrian‎

‎The Ontology of Paul Tillich. By Andrian Thatcher. (Oxford Theological Monographs).‎

‎Oxford: Oxford University Press 1978. VI, 196 Seiten. 8° (17,5-22,5 cm). Orig.-Leinenband. [Hardcover / fest gebunden].‎

‎Ex-library copy with usual marks. Apart from that in a good condition. ISBN: 0198267150‎

書籍販売業者の参照番号 : 3082186

‎THIESS, FRANK‎

‎Ideen zur Natur- und Leidensgeschichte der Völker‎

‎Hamburg, Wolfgang Krüger Verlag, o. J., ca 1948. Halbleinen, 8°, 343 S., »Die vorliegende Schrift enthält Fragmente zu einer ontologischen Geschichtsbtrachtung, sie ist weder eine Philosophie noch ein System, sondern nur der Versuch, unsere klassische Methode nach einer neuen Seite hin zu ergänzen. Einsichten, die sich aus der jüngsten Gegenwart und den Erfahrungen der Massenpsycholgie ergaben, führten den Verfasser auf Gedanken, mit deren Hilfe die Tatsache, daß die Geschichte eine unendliche Kette von Variationen auf wenige Grundmotive dargestellt, eine zureichende Erklärung finden kann.q‎

‎Rücken etwas berieben‎

書籍販売業者の参照番号 : B202

‎Tibor Szabo Szabó‎

‎Gyorgy Lukacs Lukács filosofo autonomo‎

‎prefazione di Lelio La Porta La Città del Sole 2005 311 PP. FONDO DI MAGAZZINO: PERFETTO, PARI AL NUOVO. Filosofo autonomo evoca il titolo del saggio di Tibor Szabó: «filosofia originale e autonoma» ricorda l’autore a più riprese in corso d’opera, affidando all’ipotesi di un tertium datur l'incoatività di un percorso teorico che miria una «ricostruzione scientifica e disinteressata» di quanto, in un continuo-discontinuo, l’impresa filosofica e vissuta di György Lukács ha lasciato in eredità al secolo ‘globale’. Un tertium datur che, entro e oltre l’indiscussa vis polemica attraverso la quale gli scritti e il personaggio di Lukács hanno impresso sul trascorso selciato filosofico, estetico e politico la loro contraddittoria pregnanza, permetta di rileggere e di riconsiderare in «totalità» la figura del pensatore ungherese, restituendo al dibattito intellettuale i lineamenti storico-teorici dell’evoluzione della riflessione lukácciana. Una «vita complessa, multiforme, non rettilinea, non omogenea ma autonoma», sottolinea l’autore, fornendo tra numerosi aneddoti biografici, un’articolata ricostruzione dell’itinerario scientifico del pensatore Lukács. In ciò metaforicamente ‘fedele’ al principio lukácciano secondo cui giusto compito è «ristabilire nella vita stessa l’uomo ‘totale’, l’uomo completo… oltre ogni deformazione e frantumazione», lo studio di Szabó lascia scorgere in toto, attraverso un ricorso serrato alle fonti e in un puntuale confronto con l’ermeneutica critica lukácciana, l’equilibro instabile sul quale giacciono i nuclei teorici essenziali del pensiero di Lukács. Senza indulgenza verso gli spettri più inquietanti della personalità e della prassi di pensiero lukácciana, misurando inoltre l’immagine ufficiale e stereotipata del filosofo con i tentativi altrettanto strumentali di depoliticizzarne gli intenti, l’autore non rinuncia a verificare di volta in volta l’irriducibilità del contributo lukácciano a un primo o a un secondo momento della sua speculazione. Né il «mito ideologico del giovane Lukács», né una sopravvalutazione della riflessione matura del filosofo sono atti a rendere la complessità del profilo dottrinale dell’opera lukácciana la quale, benché non si presti neppure ad un’operazione di riduzione sintetica unitaria, registra al suo interno una peculiare costante. Peculiare, in quanto costante e ‘peculiare costante’ in quanto in sé ambivalente: è in simile orizzonte che il saggio di Szabó rintraccia la componente originale delle considerazioni e della personalità di Lukács. È in questione qui una singolare tensione etica che, accompagnando per intero a mo’ di ragione interna l’opera del filosofo, costituisce senza soluzione di continuità e non senza apparente incongruenza la ‘ragione’ stessa dei tournants e delle scelte più eticamente discutibili dell’operato di György Lukács. ‘Tattica e etica‘, «fermezza e flessibilità», per l’appunto; diade contraddittoria che, se al cospetto della «coerenza, verità intransigenza e responsabilità» dell’esempio gramsciano fa di Lukács il «grande sopravvissuto», costituisce allo stesso tempo l’asse portante dell’ ontologia, dell’estetica e dell’antropologia luckácciana. Più simile alla soluzione etica aristotelica (Aristotele, ricorda l’autore, «fuggì da Atene dopo essere stato accusato») che alla scelta morale socratico-gramsciana, la condotta lukácciana, afferma Szabó, ricorda in immagine e contro il modello di Giordano Bruno, la politica di ritrattazione operata da un altro grande del Rinascimento, Galileo Galilei: «per sopravvivere nelle situazioni di crisi, Lukács riconobbe la necessità del cambiamento di atteggiamento[...] si sente assolto dalla colpa in quanto “esistono delle situazioni – tragiche situazioni – nelle quali è impossibile agire senza attirare su di sé una colpa[…] e se Iddio avesse posto il peccato tra me e l’azione che mi è stata imposta, chi sono io che possa sottrarmi ad essa?”». I presupposti e gli esiti di simile ‘ragione’ etica si riscontrano – in un tentativo mai raggiunto di edificare un'etica sociale «scientifica» fondata ontologicamente – nell'elaborazione conclusiva di una antropologia filosofica la quale, come interrogazione sull'essenza e sul ruolo sociale dell’uomo a contatto con la necessità storica, convoglia in sé le tesi più proficue dell’intera produzione del filosofo. Non è un caso, infatti, che la soluzione luckácciana rintracci il proprio nucleo tematico esattamente a ridosso di quel concetto di Totalità, categoria-cardine del suo progetto filosofico e ideologico. Unità nella Totalità che – tertium datur – ‘si dà’ , si impone a titolo di superamento d’ogni dualismo giacente al di sotto della coppia antinomica per eccellenza dell’universale-singolare e dell’oggettivo-soggettivo. E’ in tale sede, difatti, che Tibor Szabó rintraccia, ricostruendo l’«originale» operazione di commistione sintetica attraverso la quale Lukács procede alla formulazione della propria teoria (ricorrendo anche a tesi in precedenza severamente criticate) gli apporti più significativi della sua riflessione. Non senza rilevarne opportunamente l’andamento ideologico, l’ingenuità valutativa e il grado di astrattezza, è al tenore delle considerazioni lukácciane sulle nozioni di democrazia, di manipolazione e di critica al totalitarismo, che l’autore riconosce il valore d’insegnamento e un accento contemporaneo. Ne raccoglie l’eco, il Testamento Politico di György Lukács, in appendice al saggio: da «ideologo», non da politico («non mi considero un politico», precisa Lukács) il filosofo - pronunciandosi in merito alla situazione ungherese allora attuale - appronta, con uno sguardo retrospettivo sul trascorso storico stalinista, una esquisse per una teoria e per una auspicata realizzazione di una triplice dinamica di democratizzazione della vita quotidiana, di corretta politica per un lavoro qualitativamente ben fatto e di progressiva opera di culturalizzazione. E’ qui che Lukács lascia scorgere, contro ogni «estetizzazione del passato» e oltre i toni astratti dell’Ontologia, una diversificata e avvertita concettualizzazione del fenomeno lavoro, di una «qualità del lavoro» e di una «cultura di qualità» che, uniche, dovrebbero - desideratum -rivestire il campo della necessità per la libertà umana e assurgere a conditio sine qua non di un’autentica consapevolezza democratica.‎

‎TIBOR SZABO, (TIBOR SZABÓ, THIBOR SZABO)‎

‎GYÖRGY LUKÁCS (GYORGY LUKACS) FILOSOFO AUTONOMO‎

‎DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Filosofo autonomo evoca il titolo del saggio di Tibor Szabó: «filosofia originale e autonoma» ricorda l’autore a più riprese in corso d’opera, affidando all’ipotesi di un tertium datur l'incoatività di un percorso teorico che mima una «ricostruzione scientifica e disinteressata» di quanto, in un continuo-discontinuo, l'impresa filosofica e vissuta di György Lukács ha lasciato in eredità al secolo globale. Un tertium datur che, entro e oltre l’indiscussa vis polemica attraverso la quale gli scritti e il personaggio di Lukács hanno impresso sul trascorso selciato filosofico, estetico e politico la loro contraddittoria pregnanza, permetta di rileggere e di riconsiderare in «totalità» la figura del pensatore ungherese, restituendo al dibattito intellettuale i lineamenti storico-teorici dell’evoluzione della riflessione lukácciana. Una «vita complessa, multiforme, non rettilinea, non omogenea ma autonoma», sottolinea l'autore, fornendo tra numerosi aneddoti biografici, un'articolata ricostruzione dell'itinerario scientifico del pensatore Lukács. In ciò metaforicamente fedele al principio lukácciano secondo cui giusto compito è «ristabilire nella vita stessa l'uomo totale, l'uomo completo… oltre ogni deformazione e frantumazione», lo studio di Szabó lascia scorgere in toto, attraverso un ricorso serrato alle fonti e in un puntuale confronto con l'ermeneutica critica lukácciana, l'equilibro instabile sul quale giacciono i nuclei teorici essenziali del pensiero di Lukács. Senza indulgenza verso gli spettri più inquietanti della personalità e della prassi di pensiero lukácciana, misurando inoltre l'immagine ufficiale e stereotipata del filosofo con i tentativi altrettanto strumentali di depoliticizzarne gli intenti, l'autore non rinuncia a verificare di volta in volta l'irriducibilità del contributo lukácciano a un primo o a un secondo momento della sua speculazione. Né il «mito ideologico del giovane Lukács», né una sopravvalutazione della riflessione matura del filosofo sono atti a rendere la complessità del profilo dottrinale dell'opera lukácciana la quale, benché non si presti neppure ad un'operazione di riduzione sintetica unitaria, registra al suo interno una peculiare costante. Peculiare, in quanto costante e peculiare costante in quanto in sé ambivalente: è in simile orizzonte che il saggio di Szabó rintraccia la componente originale delle considerazioni e della personalità di Lukács. È in questione qui una singolare tensione etica che, accompagnando per intero a mo' di ragione interna l'opera del filosofo, costituisce senza soluzione di continuità e non senza apparente incongruenza la ragione stessa dei tournants e delle scelte più eticamente discutibili dell'operato di György Lukács. Tattica e etica, «fermezza e flessibilità», per l'appunto; diade contraddittoria che, se al cospetto della «coerenza, verità intransigenza e responsabilità» dell'esempio gramsciano fa di Lukács il «grande sopravvissuto», costituisce allo stesso tempo l'asse portante dell’ ontologia, dell’estetica e dell'antropologia luckácciana. Più simile alla soluzione etica aristotelica (Aristotele, ricorda l'autore, «fuggì da Atene dopo essere stato accusato») che alla scelta morale socratico-gramsciana, la condotta lukácciana, afferma Szabó, ricorda in immagine e contro il modello di Giordano Bruno, la politica di ritrattazione operata da un altro grande del Rinascimento, Galileo Galilei: «per sopravvivere nelle situazioni di crisi, Lukács riconobbe la necessità del cambiamento di atteggiamento[...] si sente assolto dalla colpa in quanto “esistono delle situazioni – tragiche situazioni – nelle quali è impossibile agire senza attirare su di sé una colpa[…] e se Iddio avesse posto il peccato tra me e l’azione che mi è stata imposta, chi sono io che possa sottrarmi ad essa?”». I presupposti e gli esiti di simile ragione etica si riscontrano – in un tentativo mai raggiunto di edificare un'etica sociale «scientifica» fondata ontologicamente – nell'elaborazione conclusiva di una antropologia filosofica la quale, come interrogazione sull'essenza e sul ruolo sociale dell'uomo a contatto con la necessità storica, convoglia in sé le tesi più proficue dell’intera produzione del filosofo. Non è un caso, infatti, che la soluzione luckácciana rintracci il proprio nucleo tematico esattamente a ridosso di quel concetto di Totalità, categoria-cardine del suo progetto filosofico e ideologico. Unità nella Totalità che – tertium datur – si dà, si impone a titolo di superamento d'ogni dualismo giacente al di sotto della coppia antinomica per eccellenza dell’universale-singolare e dell’oggettivo-soggettivo. È in tale sede, difatti, che Tibor Szabó rintraccia, ricostruendo l'«originale» operazione di commistione sintetica attraverso la quale Lukács procede alla formulazione della propria teoria (ricorrendo anche a tesi in precedenza severamente criticate) gli apporti più significativi della sua riflessione. Non senza rilevarne opportunamente l'andamento ideologico, l'ingenuità valutativa e il grado di astrattezza, è al tenore delle considerazioni lukácciane sulle nozioni di democrazia, di manipolazione e di critica al totalitarismo, che l'autore riconosce il valore d'insegnamento e un accento contemporaneo. Ne raccoglie l'eco, il Testamento Politico di György Lukács, in appendice al saggio: da «ideologo», non da politico («non mi considero un politico», precisa Lukács) il filosofo - pronunciandosi in merito alla situazione ungherese allora attuale - appronta, con uno sguardo retrospettivo sul trascorso storico stalinista, una esquisse per una teoria e per una auspicata realizzazione di una triplice dinamica di democratizzazione della vita quotidiana, di corretta politica per un lavoro qualitativamente ben fatto e di progressiva opera di culturalizzazione. È qui che Lukács lascia scorgere, contro ogni «estetizzazione del passato» e oltre i toni astratti dell’Ontologia, una diversificata e avvertita concettualizzazione del fenomeno lavoro, di una «qualità del lavoro» e di una «cultura di qualità» che, uniche, dovrebbero - desideratum -rivestire il campo della necessità per la libertà umana e assurgere a conditio sine qua non di un'autentica consapevolezza democratica. Descrizione bibliografica Titolo: György Lukács filosofo autonomo Autore: Tibor Szabó (Thibor Szabo) Prefazione di: Lelio La Porta Appendice: György Lukács: Testamento politico, tradotto da: Antonio Infranca Editore: Napoli: La Città del Sole, Dicembre 2005 Edizione, 2, Seconda Collaboratore: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Lunghezza: 311 pagine; 23 cm ISBN: 8882922987, 9788882922986 Collana: Volume 117 di Il pensiero e la storia Soggetti: Filosofia, Esistenzialismo, Positivismo, Marxismo, Saggistica, Critica, Novecento, Pensiero filosofico, Opere generali, 1885-1971, Ricerca sociologica, Estetica, Ungheria, Protomarxismo, Anni Venti, Bucharin, Merleau-Ponty, Simone de Beauvoir, Sartre, Conversazioni, Ontologia, Umanesimo esistenzialista, Realismo, Espressionismo, Avanguardie letterarie, Distruzione della ragione, Teorie, Heidegger, Antropologia, Stalinismo, Dogmatismo, Scuola di Budapest, Ideologie, Morale, Antonio Gramsci, Testamento politico, Totalitarismo, Democrazia, Bibliografia, filozófus, Politikai filozófiája, Lukács és a modernitás. Lukács az európai gondolkodás történetében, Philosophy, Existentialism, Positivism, Marxism, Essays, Criticism, Twentieth Century, Philosophical Thinking, General Works, Sociological Research, Aesthetics, Hungary, Protomarxism, Twenties, Conversations, Ontology, existentialist Humanism, Realism, Expressionism, Literary Avant-gardes, Destruction of Reason, Theories, Anthropology, Stalinism, Dogmatism, Budapest School, Ideologies, Morals, Political Testament, Totalitarianism, Democracy, Bibliography, Libri Vintage Fuori catalogo, Avanguardie, Russia, unione Sovietica, Bolscevismo, Bucharin, Anni Venti, Estetica, Dogmatismo, Ideologie politiche, Scritti giovanili, Democrazia, Concezione dell'uomo, Scuola di Budapest, Rosa Luxemburg, Imre Nagy, Rakosi, Kadar, Romania, Rudas, Partito comunista, Bela Fogarasi, Fascismo, Thomas Mann, Kafka, Musil, Joyce, Weimar, Stalin, Out of print books, Avant-gardes, Bolshevism, Twenties, Aesthetics, Dogmatism, Political ideologies, Youth writings, Democracy, Man's conception, Communist Party, Fascism‎

‎Tillich, Paul‎

‎Der Widerstreit von Raum und Zeit. 1. Auflage‎

‎Stuttgart, Evangelisches Verlagswerk, 1963. 229 S. 8° Oktav, Leinen‎

‎Hrsg. von Renate Albrecht. Gesammelte Werke, Band VI. Im Text befinden sich Anstreichungen mit Bleistift. Die Kapitale des Su. sind bestoßen. Das untere Kapital ist bestoßen. Der Kopfschnitt ist ergraut.‎

書籍販売業者の参照番号 : 104468

‎Timpanaro Sebastiano‎

‎Sul materialismo‎

‎brossura‎

‎TOCCAFONDI Fiorenza‎

‎L'essere e i suoi significati‎

‎In-8°, pp. 263, brossura editoriale.‎

‎Togni Andrea‎

‎Sui criteri per individuare i sensi. Verso un'ontologia estetica‎

‎br. Dai tempi di Aristotele fino alla filosofia analitica contemporanea è stata discussa una serie di criteri atti a rendere conto di cosa siano i sensi e a tassonomizzarli. Nel corso del libro, l'autore articola a livello concettuale il criterio esperienziale-ontologico e il criterio sottrattivo, e studia come essi aiutino a inquadrare i casi empirici del dolore, delle percezioni artificialmente assistite, delle sinestesie, dell'olfatto e dei sensi animali.‎

‎Tommaso d'Aquino (san)‎

‎Commento alla Metafisica di Aristotele. Vol. 3: Libri 9-12‎

‎ril.‎

‎Tongiorgi, Salvator‎

‎Institutiones Philosophicae Salvatoris Tongiorgi. [3 Bände]. - Volumen 1: Logica. - Volumen 2: Ontologia - Cosmologia. - Volumen 3: Psychologia - Theologia. 3 Bände (= vollständig). / 9. Auflage.‎

‎Bruxellis (= Brüssel): H. Goemaere (ca. 1870). 477, 445, 533 Seiten. 8° (17,5-22,5 cm). Halbleinenbände der Zeit. [Hardcover / fest gebunden].‎

‎Ehemaliges Bibliotheksexemplar mit Resten von entfernten Rückensignaturen, Inventarnummern und Stempeln auf Innendeckeln, Vorsatz-, Vortitel- und Titelblättern. - Einbände leicht berieben, Ecken und Kanten minimal bestoßen. Blätter gebräunt. Ansonsten gut erhaltenes Exemplar.‎

書籍販売業者の参照番号 : 91933

‎Totaro Francesco‎

‎Metafisica e storia della metafisica. Vol. 38: Assoluto e relativo. L'essere e il suo accadere per noi‎

‎br. In che misura si può affermare il carattere assoluto e incondizionato della verità? Quando invece la verità è condizionata da limiti che ne scandiscono il carattere relativo e provvisorio? Il contrasto tra assoluto e relativo ha animato dibattiti incandescenti, con accuse di dogmatismo o di nichilismo. Si può comporre virtuosamente il conflitto? Impegnarsi in questa impresa significa non solo dire diversamente l'essere che è e l'essere che accade, ma anche mostrarne l'intreccio strutturale. L'incondizionato si coniuga con le molteplici figure che, in situazione di condizionamento, non si irrigidiscono in una impossibile assolutezza e non si dissolvono in un confuso relativismo, ma si dispongono a qualificarsi come prospettive di verità. L'idea del prospettivismo veritativo è in grado di dare un'articolazione dinamica e costruttiva al rapporto tra l'essere che è e l'essere che accade: può offrire inoltre ragioni convincenti per il multiculturalismo e il pluralismo delle posizioni. Il discorso si precisa poi in una proposta di etica come via di approssimazione all'essere per noi e in un'analisi conseguente delie regioni del lavoro, dell'economia, della politica, della comunicazione e dell'artificio tecno-scientifico. L'attenzione viene portata pure sul nesso tra democrazia e laicità. L'esigenza di colmare l'invocazione di senso, che scaturisce dalla vicenda storica e dall'esperienza individuale, incontra infine il messaggio religioso. Prefazione di Virgilio Melchiorre.‎

‎Troll, Wilhelm‎

‎Das Virusproblem in ontologischer Sicht. [Abhandlungen aus dem Gesamtgebiet der wissenschaftlichen Botanik. Mit Einschluss der Grenzgebiete].‎

‎Wiesbaden, Steiner 1951. 8°. VI, 155 pp., 40 Abbildungen. Original Broschur. Umschlag ein wenig verschossen. Etwas angerändert. Signaturschildchen auf Rücken. Ganz vereinzelt Bleistiftmarginalien.‎

書籍販売業者の参照番号 : 6045381

‎Tugendhat Ernst; Canzonieri A. (cur.)‎

‎Dalla metafisica all'antropologia‎

‎brossura I saggi che compongono "Dalla metafisica all'antropologia" articolano e sviluppano il nucleo tematico principale della riflessione di Ernst Tugendhat in questi ultimi anni: la descrizione delle esperienze e delle azioni specificamente umane a partire dal fatto che l'umano è quel vivente segnato in modo radicale dal linguaggio proposizionale. Termini singolari, deissi, possibilità di esprimersi e di riflettere a partire da enunciati assertori o imperativi, diventano, in questi saggi, gli strumenti per comprendere la peculiarità del modo in cui l'essere umano esperisce se stesso, la propria esistenza temporale, i suoi desideri. Particolare attenzione viene dedicata a tre costellazioni tematiche da sempre centrali nella riflessione di Tugendhat: l'esperienza morale, l'esperienza mistica e l'esperienza religiosa.‎

‎UBALDO FADINI‎

‎DELEUZE PLURALE PER UN PENSIERO NOMADE‎

‎PENDRAGON 1999 192 PP. FONDO DI MAGAZZINO: PARI AL NUOVO, PERFETTO E INTONSO. Il libro è insieme una introduzione al pensiero di Deleuze - uno dei più importanti filosofi contemporanei - e una ricerca originale sulla concezione di “istituzione” rintracciabile soprattutto nei primi scritti. L’autore raccoglie in questo suo testo, con modifiche e integrazioni rilevanti, alcuni suoi contributi realizzati per diverse sedi: riviste, introduzioni a volumi ecc., per proporre un passo in avanti negli studi deleuziani, un approfondimento dei temi essenziali per la comprensione dell’intera ricerca del pensatore francese. In quest’ottica va appunto collocata la sottolineatura del pensiero di Deleuze su concetti come “istituzione” e “istinto” (un presupposto “forte”, quest’ultimo, per la collaborazione successiva con F. Guattari) e la proposta della centralità filosofica della “coppia” Spinoza-Nietzsche per un pensiero attento alle dimensione del corpo, del desiderio, della potenza di vita. Ubaldo Fadini insegna attualmente alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze. È autore di Il corpo imprevisto. Filosofia, antropologia e tecnica in Arnold Gehlen (Franco Angeli 1988), e Configurazioni antropologiche. Esperienze e metamorfosi della soggettività moderna (Liguori 1991). Ha pubblicato inoltre numerosi saggi sulla filosofia del Novecento (da T. Lessing a G. Deleuze e P. Virilio). Ha curato negli ultimi anni la raccolta di colloqui tra Adorno, Canetti, Gehlen, Desiderio di vita. Conversazioni sulle metamorfosi dell’umano (Mimesis 1996); la raccolta di saggi di G. Deleuze, Divenire molteplice (Ombre corte 1996); l’edizione italiana di P. Virilio, La velocità di liberazione (Strategia della Lumaca 1997).‎

‎Untersteiner Mario‎

‎I sofisti‎

‎Biblioteca di cultura filosofica 10 - Dedica - Prefazione - Premessa - Capitoli: I.- XVIII. - Bibliografia - Indice analitico - Indice dei nomi 1 21,5x15,5 cm., in brossura, pp. 451 (2), non refilate, prima edizione italiana, leggere abrasioni margini esterni con piccole mamcanze agli angoli, margini prime pagine un po' fragili, normali segni del tempo, pi? accentuati in esterno, buon esemplare.‎

‎VALERIA MARZOCCO‎

‎LO STATO COME POSSIBILITà DI GIUSTIZIA Un percorso di rilettura della filosofia di Emmanuel Lévinas‎

‎MASSA EDITORE 2005, VOLUME ALLO STATO DI NUOVO, PERFETTO E INTONSO‎

‎VALERIA MARZOCCO‎

‎LO STATO COME POSSIBILITÀ DI GIUSTIZIA. UN PERCORSO DI RILETTURA DELLA FILOSOFIA DI EMMANUEL LÉVINAS‎

‎DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. L’opera di Emmanuel Lévinas ha in sé tracce, ispirazioni, implicazioni, in grado di orientare ad un percorso ‘sconosciuto’ chi scelga di avvicinarsi ad essa. È opportuno richiamare almeno tre ‘campi’ che, per la loro autonoma rilevanza tentano l’interprete di Lévinas, disponendolo, e confortandolo, quanto alla concreta possibilità di un’analisi ‘per parti’ del suo pensiero. Innanzitutto, la fenomenologia husserliana, fenomenologia di cui Lévinas è stato precoce interprete e divulgatore nella Francia che sarebbe stata, poi, di Sartre, e più tardi, di Derrida e di Ricoeur; ma anche, Lévinas e Martin Heidegger, provocazione e ispirazione costante per l’allontanamento da quelle categorie e matrici ontologiche di cui Heidegger, ad avviso di Lévinas, era l’ultimo custode. E, ancora, Lévinas pensatore ebraico, a suo modo, lungo l’itinerario di assimilazione ed estraneità permanente che avevano già segnato, per il Novecento, prima di Lévinas, Martin Buber e Franz Rosenzweig: ebraismo nella carica destrutturante delle categorie, ebraismo che, in Lévinas, come in Buber e in Rosenzweig, è antagonismo ‘laico’, forte della lezione del Talmud, la parola e la sua capacità di significare inesausta. Questo lavoro prende il suo avvio muovendo da almeno due di questi nuclei ‘forti’ della riflessione lévinasiana: la fenomenologia, Husserl e Heidegger mai tra loro disgiunti, e l’ebraismo esigente, chiamato da Lévinas a rendere, anche linguisticamente, una estraneità, una non-riducibilità che rivolta su se stessa la pretesa egoica – idealistica – della conoscenza. Queste matrici non riescono tuttavia ad esaurire il pensiero di Lévinas, rivelando, al contrario la inesaustività di ogni approccio che speri di domare, e tenere la sua riflessione entro domini dai confini definiti. La desautorazione della sovranità moderna del soggetto – soggetto che è, prima e più ancora dell’Altro, la categoria concettuale chiave della riflessione lévinasiana – lascia emergere, con forza esponenzialmente maggiore, una sorta di piano ‘in controluce’ del suo filosofare, piano che del soggetto veicola la deposizione, proiettandone l’esposizione, e la passività, lungo assi che riconvocano e riassettano il rigore fenomenologico, l’itinerario lento, e mai a margine, del suo confronto con Heidegger, con il capovolgimento, la messa fuori uso, delle categorie del pensiero occidentale. Questo lavoro, seguendo Lévinas – e passando attraverso gli interrogativi ed i dubbi che questa scelta, inevitabilmente, ha portato con sé – ha provato a non usare violenza a Lévinas. La scelta è stata questa: a ciascun piano la sua rilevanza, nella consapevolezza che ognuno di essi ha dinanzi a sé un livello preziosissimo che si è mostrato, ogni volta, di convergenza ed al contempo di apertura. È nell'appagamento assai breve di una dimensione etica guadagnata, e chiamata poi ad essere ‘filosofia prima’, che la soggettività lévinasiana, rivoltata e rifondata, dalla libertà alla responsabilità, si fa vedere come l’autentico fuoco attivo della sua riflessione. L’esposizione e la sostituzione soggettive, nel senso della responsabilità, scavano fino alle sue ultime, infruttuose, potenzialità, la capacità di risposta del soggetto della Modernità. Un soggetto che arranca, che è vittima miserevole di quello stesso vettore etico grazie al quale si era ritrovato: il senza-limiti della responsabilità rivela la sua crudeltà irremissibile, la sua matrice, ultima, di violenza. La filosofia di Lévinas non è affatto pacificatrice, per nulla confortante. È stato questo, forse, l’inatteso risultato, destabilizzante e prezioso, di questo lavoro. Giustizia per il soggetto, limite di ragione – una ragione che torna, dopo esser stata denudata da Lévinas della sua virtù di generalizzazione, strumento astrattamente ordinante, che riduce e fa anonima ogni singolarità – che intervenga a fermare il flusso crudele della responsabilità. Dall'etica, ma secondo l’etica, alle istituzioni, allo Stato. L’ultima sezione di questa ricerca si è ritrovata dinanzi così le ragioni autentiche ed altre di una possibile legittimità dello Stato; la sua forza, come forza fondata nella misura della Giustizia, ma anche la sua costitutiva non autoreferenzialità, nella necessità di esser costantemente corretta, riassestata negli equilibri che la tengono assieme, dal rapporto di alterità. È l’aver fondato, prima della politica, il rapporto con l’Altro, che conduce Lévinas ad un esito inatteso: ad essere svelata è la matrice paradossale e anfibia, Amore e Giustizia, Autre e Autrui, della relazione di alterità, una matrice che obbliga all'imperativo del genere, lo Stato, alla relazione da correggere nella sua realtà senza-confini, aperta, socialità-con-altri. Una necessità, un ordine da instaurare, lo Stato, e con esso il diritto, non già sulle ceneri di una inesaustività, quella dell’Etica, ma in una assunzione d’origine, di fondamento, di legittimità materiale. Descrizione bibliografica Titolo: Lo Stato come possibilità di giustizia: un percorso di rilettura della filosofia di Emmanuel Lévinas Autore: Valeria Marzocco Editore: Napoli: Massa, 2005 Lunghezza: 206 pagine; 22 cm ISBN: 8887835659, 9788887835656 Collana: Volume 2 di Studi di Filosofia, Diritto e Politica Soggetti: Filosofia politica Contemporanea, Monografia, Saggistica, La notion de "subjectivité" dans la phéménologie d'Emmanuel Lévinas, Revue philosophieque de Louvain, Emmanuel Lévinas, Stato, Giustizia, Essere, Edmund Husserl, Heidegger, Fenomenologia, Sein und Zeit, Tempo, Volti, Ontologia, Altro, Annunciarsi, Intransitività, Esistenza, Metafisica, Io, Totalità, Medesimo, Solitudine, Società, Alterità, Libertà, Veglia, Responsabilità, Soggettività, Linguaggio, Comunicazione, l'Altrimenti, Terzo Uomo, Diritti umani, Ospitalità, Ambiguità, Etica, Legittimità, Ebraismo, Rosenzweig, Buber, Giovanni Marino, Totalité et Infini, Dasein, Volto dell'Altro, Umanesimo, Le Temps et l'Autre, Tradizione ebraica, Autrui, Libri Vintage, Fuori catalogo, Contemporary political philosophy, Monograph, Essay, State, Justice, Being, Phenomenology, Time, Faces, Ontology, Announcing, Intransivity, Existence, Metaphysics, Totality, Same, Loneliness, Society, Otherness, Freedom, Vigil, Responsibility, Subjectivity, Language, Communication, the Other, Third Man, Human Rights, Hospitality, Ambiguity, Ethics, Legitimacy, Judaism, Face of the Other, Humanism, Books Out of print‎

‎VAN DEN BERG I.J.M.‎

‎Introductio metaphysicam generalem expositivam seu Ontologiam‎

‎Ultraiecti-Neomagi/Antverpiae, Dekker & V.D.Vegt-v.Leeuwen/Standaard 1933 235pp., some foxing, else VG, [text in latin]‎

書籍販売業者の参照番号 : F35174

‎VAN DEN BERG I.J.M.‎

‎Introductio metaphysicam generalem expositivam seu Ontologiam‎

‎235pp., some foxing, else VG, [text in latin]‎

‎VANNA GESSA-KUROTSCHKA‎

‎ELEMENTI DI ETICA INDIVIDUALE‎

‎DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. Come devo vivere per vivere bene? Si può parlare di una identità morale degli individui? Qual è il suo statuto teorico? È possibile considerare l'individualità particolare come fonte di una normativa avente valore etico? Il saggio, riallacciandosi a una discussione filosofica aperta negli anni Settanta da Bernard Williams, affronta queste fondamentali questioni e mostra come, proprio attraverso il confronto filosofico con esse, si costituisca per la ricerca etica un campo libero dalle pesanti ipoteche che giungono alla "morale pura". Dopo la morte di Dio il sé è sopravvissuto come molteplicità frammentaria e orridamente casuale di accadimenti il cui valore prospettico non necessariamente deve essere trasceso nel progetto che comprende il sé come forma unitaria dell'accadere autenticamente fornita di valore, Rispetto alle categorie aristoteliche, kantiane e hegeliane per lo più utilizzate per una interpretazione dell'essere del sé in grado di pensare una architettonica normativa degli accadimenti singoli, l'ingegnosa logica poetica, elaborata da Giambattista Vico, sembra in grado di offrire una possibilità di soluzione non costitutivamente armonicistica al problema di elaborare una rinnovata ontologia della vita intesa come orizzonte della norma dell'etica individuale. Quali sono i caratteri di quel linguaggio che Vico chiama diversiloquio e come deve intendersi il suo vocabolario normativo perché si dia un'etica individuale non strutturalmente armonicistica che pensi insieme la prospetticità dell'accadere singolo e il valore? Può una ontologia individuale della vita, pensata in quanto interpretazione poetico-fantastica dell'accadere frammentario e casuale, offrire la possibilità di accedere a una comprensione dell'essere del sé che permette di articolare la disarmonia e il conflitto originari? E come opera il sapere poetico-fantastico per costituire forme individuali di unità del fattuale accadere irriducibilmente molteplice e in sé prive di ordine normativamente valido? Descrizione bibliografica Titolo: Elementi di etica individuale Autore: Vanna Gessa-Kurotschka Editore: Napoli: Guida Editori, 1999 Lunghezza: 118 pagine; 21 cm ISBN: 8871882725, 9788871882727 Collana: Volume 3 di Filosofia e sapere storico Soggetti: Filosofia morale, Etica, Antropologia filosofica, Saggi, Morte di Dio, Giambattista Vico, Ontologia, Logica poetica, Diversiloquio, Linguaggio, Vita buona, Orrida casualità, Conoscenza, Comprensione, Fantastico, Valori morali, Individualismo, Anima, Destino, Obblighi, Doveri, Dovere morale, Conflitti, Soggettivismo, Autocomprensione, Aristotele, Nietzsche, Etica Nicomachea, Ben vivere, Utilitarismo, Egoismo, Critica, Bibliografia, Libri fuori catalogo, Morality, Genealogy, Martha Nussbaum, Moral philosophy, Ethics, Philosophical anthropology, Essays, Death of God, Ontology, Poetic logic, Diversiloquy, Language, Good life, Horrid randomness, Knowledge, Understanding, Fantastic, Moral values, Individualism, Soul, Destiny, Obligations, Duties, Moral duty, Conflicts, Subjectivism, Self-understanding, Aristotle, Nicomachean Ethics, Living Well, Utilitarianism, Selfishness, Criticism, Bibliography, Books out of print Parole e frasi comuni accadimenti affrontare architettonica armonia articolare autentico base bene capacità carattere caratteri casuale categorie centrale comprensione comune concetto concezione conflitti confronti criterio critica cura definisce accadere essere sé uomo desiderio differente disarmonia discussione divenire elaborare estetico etica filosofia fondamento fonte forma formulazione fornito di valore frammentario funzione giudizio giustificare giustizia grado individuale individui interessi interpretazione intesa Kant lavoro liberale linguaggio luogo mente metafisica modello molteplice morale norma normativa obblighi ontologia ordine selettivo originaria origine pensare prassi pratica problema progetto proposta prospettiva pubblica ragione rapporto razionalità realizzarsi regola ricerca riconoscimento riferimento riflessione rispetto scelta senso sentimento singolo soggettiva specifico Taylor teoria teorico tradizione trasforma umano unità universale validità Vico Wellmer Williams Vanna Gessa-Kurotschka insegna Antropologia Filosofica presso l'Università di Cagliari. Tra i suoi lavori vanno ricordati: Alisdayr Maclntyre: La vita buona e i principi (Napoli 1995), Il desiderio e il bene: alle origini della moderna filosofia pratica in Germania (Milano 1996), Dimensioni della moralità. Etica e politica nella filosofia tedesca contemporanea (Napoli 1999).‎

‎Vanni Rovighi Sofia‎

‎Elementi di filosofia. Nuova ediz.. Vol. 2: Metafisica‎

‎br. "Della capacità di Sofia Vanni Rovighi di cogliere in sinossi, e di far dialogare in un fitto argomentare, autori moderni e contemporanei con filosofi antichi e medievali, come Aristotele, Anselmo e Tommaso, sono eloquente testimonianza i tre volumi degli Elementi di filosofia. Qui non c'è traccia della chiusura (e di un certo dogmatismo) che talora caratterizza anche manuali prestigiosi: la consonanza con l'impostazione tomistica passa per il confronto con autori moderni e contemporaei, che talora contribuiscono a illuminare o meglio precisare le tesi sostenute. Il tutto poi fa emergere quella "scommessa per la ragione" su cui la Vanni tante volte insiste." (Michele Lenoci)‎

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