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v. Herder, Johann Gottfried
Johann Gottfried v. Herders sämmtliche Werke - Zur schönen Literatur und Kunst - 5/6 + 9/10 + 11/12 + 13 (4 BÜCHER)
Stuttgart, u.a: Cotta. 1861. ca. 2400 Seiten. 15x11cm. Zustand: Gut min. bis gering gebräunt, leicht wellig, selten etwas fleckig (Innen); Einband Außen hat geringe bis leichte Gebrauchsspuren; Gewebe (Blauer Leinen)
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V. Masselli e G. A. Cibotto, a cura di
Il giorno della mamma
Volume rilegato in cartoncino rigido plastificato, dalla copertina illustrata, leggermente annerita. Buonissimo lo stato di conservazione, pagine perfettamente tenute, ossidate da tonalità seppia, come i tagli. A cura di Paolo Dilonardo e Anne Jump. Introduzione di David Rieff. Numero pagine 243. USATO
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Vacca Nicola
Lettere a Cioran
ril. "Scrivere di Cioran non può che essere una confessione. Una confessione che Nicola non teme, come solo coloro che portano Cioran con sé ovunque, dentro di sé, sanno dichiarare. Che Cioran è per lui 'bussola' nel mare aperto delle parole, incantatrici come sirene, nella paura di cadere con tutte le parole. E non a caso sono i luoghi dove Cioran si concentra sulle parole quelli che - non più sirene, ma muse, finalmente - parlano a Nicola. E il paradosso - forse il fulcro di tutti i paradossi cioraniani perché è il suo manifestarsi in parole contro le parole - riguarda appunto la lingua: nessuna anatomia del verbo, che pure si fece carne - perché la Genesi si ode anche qui, dove apparentemente è più lontana (per lui il paradiso è il luogo in cui non si parla, l'universo prima del peccato, prima del commento) -, perché le parole di tale verbo sono il peccato, perché 'tutto ciò che non è diretto è nullo'." (Dalla prefazione di Mattia Luigi Pozzi)
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Valentin, Karl
Karl Valentin`s Gesammelte Werke. Mit einer Erinnerung von Ernst Buschor "Museumsdirektor Karl Valentin" und einem Essay von Kurt Tucholsky "Der Linksdenker".
Stuttgart ; Hamburg : Deutscher Bücherbund, 1963. 429 S. mit 28 Abbildungen ; 8°; gebunden, Orig.-Leinen; Kopffarbschnitt;
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Valentin, Karl
Klagelied einer Wirtshaussemmel : eine Auswahl aus dem Werk. Mit einem Liebesbrief von Hanna Schygulla / Piper Band 995. Orig.-Ausg., [1. - 8. Tsd.]
München ; Zürich : Piper, 1989. 143 S., 19 cm. kart., Broschiert.
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Valentin, Karl und Helmut (Herausgeber) Bachmaier
I sag gar nix - dös wird man doch noch sagen dürfen! : Politische Sketche. Karl Valentin. Hrsg. und mit einem Nachw. von Helmut Bachmaier / Die kleine Reihe
Frankfurt am Main ; Wien : Büchergilde Gutenberg, 1994. 140 S. ; 19 cm Pp.
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Valentin, Karl und Helmut (Herausgeber) Bachmaier
Sämtliche Werke : in neun Bänden. Karl Valentin.
München ; Zürich : Piper. Sonderausg. 20 cm Pappe 0
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VALENTIN, THOMAS
Ginster im Regen (Erzählungen)
Berlin und Weimar, Aufbau-Verlag, 1971. Pappband mit Schutzumschlag, 8°, 144 S., 1. Auflage, aus der Reihe »Edition Neue Texte«
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Valentina Fortichiari
Lezione di nuoto Colette e Bertrand, estate 1920
Brossura pocket, copertina con bandelle, segnata da piccole imperfezioni da uso, ai piatti e dorso velature di polvere e impronte di umido, all'occhietto e risguardia lievi fioriture, presunta dedica e firma dell'Autore al frontespizio, pagine integre ben tenute, minimo pulviscolo e ruggine ai tagli. N. pag. 174. USATO
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Valeri Michela
Susan Hill. Analisi multilivellare dei primi romanzi
br. Susan Hill è una scrittrice inglese di discreta fama che si è fatta apprezzare dalla critica per le sue opere, in particolare per i romanzi, conosciuti in Inghilterra e all'estero. La sua produzione, che spazia per tempo di pubblicazione, genere e pubblico, include romanzi, racconti radiofonici, libri per bambini, critiche letterarie, autobiografie, cronache. Ma sono i romanzi, particolarmente quelli scritti fra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, che le hanno portato maggiori riconoscimenti e attenzioni di pubblico e critica.
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Valeri Michela
Susan Hill. First novells
br. Susan Hill è una scrittrice inglese di discreta fama che si è fatta apprezzare dalla critica per le sue opere, in particolare per i romanzi, conosciuti in Inghilterra e all'estero. La sua produzione, che spazia per tempo di pubblicazione, genere e pubblico, include romanzi, racconti radiofonici, libri per bambini, critiche letterarie, autobiografie, cronache. Ma sono i romanzi, particolarmente quelli scritti fra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, che le hanno portato maggiori riconoscimenti e attenzioni di pubblico e critica.
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Valla Riccardo; Staffilano G. L. (cur.); Gabutti D. (cur.)
Sevagram. Una storia della fantascienza
br. Riccardo Valla (1942-2013) è stato il principale studioso di letteratura fantastica e di fantascienza del Novecento italiano. Curatore di collane, saggista, autore di colti divertissement letterari, collaboratore di riviste e giornali, traduttore tra i più apprezzati, la sua lettura del fantastico era la stessa di Dada e dei surrealisti, dell'espressionismo tedesco e delle successive avanguardie pop. Viaggi nel tempo, scienziati pazzi, illustrazioni delle Mille e una notte, universi paralleli, guerre stellari, copertine di Amanzing Stories e di Weird Tales, fantasmi e chimere, alieni, astronavi superluce, wormhole, mutanti e scenari postatomici non erano, ai suoi occhi, ingenui balocchi da nerd, come la kryptonite nei fumetti di Superman e la lotta di classe nei feuilleton marxisti. Erano invece altrettante password per accedere al cuore del sistema operativo della condizione umana nell'età della relatività einsteiniana, delle Demoiselles d'Avignon di Picasso, dei totalitarismi e del Gatto di Schrödinger, della Recherche proustiana e dell'Ulysses di Joyce. Non c'è che la fantascienza, del resto, per spiegare o almeno mettere a fuoco un mondo in cui Alan Turing, tra i massimi matematici e filosofi del XX secolo, padre dell'intelligenza artificiale, si suicida con una mela avvelenata, come Biancaneve nella fiaba illustrata da Walt Disney, perché braccato dai servizi segreti, come in un Segretissimo da quattro soldi. Di questa contaminazione tra cultura popolare, metafisica estrema, scienza avanzata e delirio sociale rendono conto, con penna brillante e vasta erudizione, le prefazioni ai titoli delle collane di fantasy, horror e fantascienza editi dalle Edizioni Nord negli anni settanta, quando a curarle era Riccardo Valla. Pubblicati insieme, uno dopo l'altro, questi saggi perdono il loro carattere occasionale per diventare una vera e propria storia della fantascienza.
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VALLAURI, Tommaso.
Il Cavalier Marino in Piemonte.
in-16, pp. XI, 209, leg. m. pelle, titolo e filetti in oro al dorso, ritratto in litogr. in antiporta, iniziali, testatine e finalini ornati. Buon esemplare, assai fresco (ma arrossature ai primi fogli).. .
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Valle Roberto
Lo spleen di Pietroburgo. Dostoevskij e la doppia identità russa
br. Nell'opera letteraria e pubblicistica di Dostoevskij, l'immagine di Pietroburgo non scaturisce dalla arbitrarietà creativa, ma indica il destino dell'imperialismo tragico, quale luogo di transizione dell'identità russa. Pietroburgo vive un'esistenza misteriosa dettata dalla tragedia della doppia identità della Russia. Il doppio non e una categoria psicologica, ma istoriosofica, perché derivante dallo spleen che svela i retroscena dell'esperienza storica. Lo spleen di Pietroburgo, quale capitale del pensiero russo, è la prima ipostasi della riflessione istoriosofica e politica di Dostoevskij che è orientata sia a disvelare gli sdoppiamenti del periodo pietroburghese della storia russa, sia a stabilire un confronto con le altre capitali del XIX secolo, Londra e Parigi. Mentre Pietroburgo è una capitale astratta e premeditata, Londra e Parigi appaiono come una profezia dell'apocalisse e il Palazzo di Cristallo è l'emblema della negatività stagnante del mondo post-storico.
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Valle-Inclán Ramón del; Lodi E. (cur.)
La mezzanotte. Visione stellare di un momento di guerra
br. Nell'aprile del 1916, Ramon del Valle-Inclàn approda in Francia per visitare il tragico paesaggio delle trincee. Lo scrittore che sarebbe passato alla storia come il dandy della letteratura spagnola si trovò così ad assistere alla più grande carneficina cui l'Europa moderna avesse mai assistito. Il profondo impatto che ebbe quell'esperienza lo indusse a sperimentare forme espressive adatte a raccontare l'ecatombe in corso e portò l'autore a creare nuovi stilemi che lo avrebbero traghettato da una estetica decadente a uno speciale gusto per la deformazione vicino all'espressionismo. Con "La mezzanotte", opera riscoperta recentemente, nasceva quindi la famosa poetica del grottesco (Vesperpento) di Valle-Inclàn. Come spiega Enrico Lodi nel saggio introduttivo, emerge dal testo dello scrittore spagnolo la tensione tra la volontà di rappresentare tutto il fronte di guerra e l'impossibilità di farlo appieno a causa di una radicale oscurità che avvolge tutte le scene descritte. Il passaggio dalla notte al giorno confermerà i cupi sintomi associati a quel buio: la foschia dell'alba si assottiglia sulle rovine, si lacera sulle croci, sovrasta sterile l'enorme solco che va dai monti alsaziani ai paesaggi marittimi delle Fiandre. E in questo cupo passaggio dalla notte al giorno cominciano a delinearsi le silhouettes dei morti.
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Vallejo, César
Funken wie Weizenkörner : [Gedichte; aus d. Span.]. [Hrsg. u. mit e. Nachbemerkung vers. von Fritz Rudolf Fries. Nachgedichtet von Erich Arendt u. a. Ill. von Hans Brosch] 1. Aufl.
Berlin : Verlag Volk u. Welt, 1971. 161 S. : 1 Illustration; ; 22 cm OKarton, SU, transpaenter SU
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Vallorani Nicoletta
Dream box.
In 16? (cm 17,5), Brossura, pagg.236-(4) cop. ill., segni del tempo alla cop., ma buon es. Collana "Urania", 1308 a cura di Giovanni Lippi. Nicoletta Vallorani (Offida, 1959), insegna Letteratura inglese all'Universit? degli Studi di Milano, autrice di saggi, scrive dal 1990 romanzi e racconti di fantascienza e noir.
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Vallorani Nicoletta
Nessun Kurtz. «Cuore di tenebra» e le parole dell'Occidente
br. Questo volume parte dal viaggio di Marlow dal Tamigi al Congo e arriva a un itinerario opposto, che si dipana qui e ora, nel Mediterraneo, dall'Africa e in direzione dell'Europa. L'analisi segue una strada accidentata, fatta di intoppi e ricorrenze, ed è costruita sulla convinzione che il Kurtz conradiano continui a tornare, in vesti diverse ma con la consueta ambiguità, in molte narrazioni contemporanee: tutte hanno al centro la necessità e l'impossibilità di raccontare l'altro e di trovare le parole e le immagini per farlo. È una storia ancora non conclusa, che dimostra a che cosa serve la narrazione. Attraverso le opere di Orson Welles, F.F. Coppola, Will Self, Chris Cleave, Maylis De Kerangal, Giuseppe Catozzella, Margaret Mazzantini, Jenny Erpenbeck, Lina Prosa, Anders Lustgarten, Crystal Pite, Stephen Frears, Alan Maglio e Medhin Paolos, Domenico Iannacone e Luca Cambi, Mario Badagliacca, Kevin McElvaney, Mario De Carolis, una stessa vicenda viene riscritta in contesti nazionali e artistici diversi. Sempre in cerca delle parole giuste per dirlo.
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Valsecchi Giulia
Transiti. Percorsi di scrittura femminile tra Iran e America
br. Negli anni che precedono e seguono la rivoluzione iraniana, il crescendo di atti di restrizione libertaria motiva tentativi di fuga e volontà di autodeterminazione. Le ondate diasporiche, perlopiù verso Europa e Stati Uniti, lentamente tramutano le estraneità vissute in patria in un posizionamento instabile, contrassegnato da "stati del tra" e definizioni confuse. Questa narrazione a più voci vorrebbe abbattere almeno una parete delle mura invisibili sollevate attorno alle opere letterarie di autrici irano-americane di differenti retaggi e generazioni. Poesie, racconti, romanzi e memoir sono la mappa di un'indagine che raccoglie tracce di straniamento e le esamina come prove di riscrittura del sé. Oscillazioni e spaesamenti sembrano predisporre ogni scrittura a essere strumento di revisione di una condizione identitaria incerta, trame e composizioni sono rilette come drammatizzazioni visibili di un transito.
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Valsecchi Giulia
Transiti. Percorsi di scrittura femminile tra Iran e America
br. Negli anni che precedono e seguono la rivoluzione iraniana, il crescendo di atti di restrizione libertaria motiva tentativi di fuga e volontà di autodeterminazione. Le ondate diasporiche, perlopiù verso Europa e Stati Uniti, lentamente tramutano le estraneità vissute in patria in un posizionamento instabile, contrassegnato da "stati del tra" e definizioni confuse. Questa narrazione a più voci vorrebbe abbattere almeno una parete delle mura invisibili sollevate attorno alle opere letterarie di autrici irano-americane di differenti retaggi e generazioni. Poesie, racconti, romanzi e memoir sono la mappa di un'indagine che raccoglie tracce di straniamento e le esamina come prove di riscrittura del sé. Oscillazioni e spaesamenti sembrano predisporre ogni scrittura a essere strumento di revisione di una condizione identitaria incerta, trame e composizioni sono rilette come drammatizzazioni visibili di un transito.
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Valéry Paul; Catucci M. (cur.)
Rombi e altri rombi della rosa dei venti
ill., br. Il Rhumb è una direzione definita dall'angolo che fa sul piano dell'orizzonte una retta qualsiasi con la linea del meridiano su quel piano. Rhumb è una parola francese da moltissimo tempo. L'ha usata Voiture. Esiste anche il verbo arrumer, poiché Rhumb si è scritto talvolta rumb e talvolta rum. Perché questo nome su una raccolta d'impressioni e d'idee? Come l'ago della bussola rimane sufficientemente costante, mentre la rotta varia, così forse si possono guardare i capricci oppure le applicazioni successive del nostro pensiero, le variazioni della nostra attenzione, gli incidenti della vita mentale, le divagazioni della nostra memoria, la diversità dei nostri desideri, delle nostre emozioni e dei nostri impulsi - come degli scarti definiti dal contrasto con non so quale costanza nell'intenzione profonda e essenziale dello spirito, - specie di presenza a se stessi che la oppone a ciascuno dei suoi istanti. Le osservazioni e i giudizi che compongono questo libro furono per me allo stesso modo come tanti scarti da una certa direzione privilegiata del mio spirito: per cui Rhumbs". Il volume comprende l'edizione integrale di due opere di Paul Valéry: "Rhumbs" e "Rhumbs".
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Valéry Paul; Giaveri M. T. (cur.)
Ispirazioni mediterranee
br. Quando pronuncia all'Université des Annales la Conferenza a cui dà come titolo "Inspirations Méditerranéennes" - formula ripresa in seguito da appassionati del Mediterraneo come il filosofo Jean Grenier, per indicare non solo la sensazione rinvigorente dell'aria salsa ma il rapporto fra una scrittura e la sua origine - Paul Valéry ha 62 anni e la Francia vive la pace sospesa dell'entre deux guerres. È la fine del 1933, l'anno in cui la carta geopolitica d'Europa si chiazza di una nuova dittatura che si attribuirà un potere di distruzione quasi totale, radicato nel mito di un'origine "pura" e di un destino di dominio. Ed è significativo che nelle pagine scritte per le Annales Valéry proponga con forza lo schema classico della mediterraneità europea.
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Valéry Paul; Magrelli V. (cur.)
L'idea fissa
br. Valéry affida la confessione, sotto forma di vivace dialogo, dei nodi intellettuali che lo avevano ossessionato e affascinato nel corso della sua esistenza. Compendio cristallino dei suoi sterminati interessi letterari, scientifici e filosofici, questo testo si presenta dunque come una sorta di repertorio tematico dei Quaderni. Sospinti dalla corrente delle loro idee, i due interlocutori parlano dei soggetti più diversi, psicologia, cosmologia, fisica, biologia, letteratura, medicina, con ipotesi e obiezioni che si susseguono incalzanti come le mani di una partita a carte. E non è tanto l'approfondimento dei singoli temi a interessarli, quanto il movimento stesso del loro pensiero, il bagliore inafferrabile dei loro processi cerebrali. Lontano quindi dalla rigida consequenzialità di un dialogo socratico, "L'idea fissa" seduce e sorprende non solo per il contenuto delle idee che i due protagonisti si scambiano o per i tesori che riportano alla luce dalle loro rapide incursioni nei più diversi territori dello scibile, ma anche per la sua forma espressiva, qualcosa di più di un saggio, o di un romanzo, o di un'operetta morale, quel suo "parlare semi-interiore, semi-articolato" nel cui ingranaggio l'io si frantuma e si dissolve, e dove il pensiero trova una sua sconosciuta, vitalissima agilità.
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Valéry Paul; Robinson Valéry J. (cur.)
Quaderni. Linguaggio, filosofia. Vol. 2
brossura
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Valéry Paul; Robinson Valéry J. (cur.)
Quaderni. Vol. 1: Quaderni-Ego-Ego scriptor-Gladiator
brossura
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Valéry Paul; Robinson Valéry J. (cur.)
Quaderni. Vol. 3: Sistema-Psicologia-Soma e CEM-Sensibilità-Memorie
brossura
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Van Seters Frits
Les Echecs: Toutes Les Tactiques DES Champions
Marabout 2002 11x2x17 6cm. 2002. mass_market.
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Van den Bossche B. (cur.); Jansen M. (cur.); Dupré N. (cur.)
Finzioni & finzioni. Illusione e affabulazione in Pirandello e nel modernismo europeo. Atti del Convegno internazionale (Lovanio-Anversa, 19-21 maggio 2010)
br. Dopo le passioni e le metamorfosi del testo gli studiosi di Pirandello affrontano il tema dell'illusione e dell'affabulazione nella narrativa dello scrittore novecentesco e, più in generale, nel modernismo europeo. Il volume è diviso in quattro sezioni ognuna delle quali permette di mettere a fuoco un aspetto peculiare della tematica. La prima parte pone l'accento sul rapporto tra modernismo e narrativa, proponendo un parallelismo tra "Uno nessuno e centomila" e "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust, tra novità tecniche e il gioco degli stati di materia che compongono l'universo immaginifico di Pirandello. Segue la seconda sezione incentrata sul paradosso di verità e finzione, "fil rouge" dell'opera pirandelliana: da "Suo marito", fotografia primo-novecentesca della Roma dei cenacoli letterari, alla filigrana dannunziana che si cela dietro il "Fu Mattia Pascal", fino al percorso creativo de "Il figlio cambiato", novella che si fa romanzo. La poetica pirandelliana, in continua tensione tra vero e falso, sogno e illusione, paradossi e nevrosi, ha segnato lo stile di molti autori contemporanei; al meccanismo della doppia finzione, mediata, nelle opere di Savino, Pessoa, Tabucchi e nel teatro di De Filippo è dedicato il tema centrale della terza sezione del volume, percorso verso il Duemila che prende spazio nella quarta e ultima sezione, con saggi su Totò maschera pirandelliana.
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Van den Bossche B. (cur.); Musarra F. (cur.); Melis I. (cur.)
Pirandello e le metamorfosi del testo. Atti del Convegno internazionale Lovanio-Helmond (24-25 giugno 2005)
brossura Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale su Pirandello e le metamorfosi del testo, tenutosi nel giugno 2005, nell'ambito del primo Pirandello-festival organizzato dalla Fondazione Luigi Pirandello. L'intenzione degli organizzatori era di affrontare non solo la problematica delle trasformazioni testuali all'interno dell'opera pirandelliana, ma anche le trasformazioni dell'intertesto pirandelliano nelle opere di altri scrittori come evidenziano alcuni contributi su Vitaliano Brancati, Elsa Morante, Antonio Tabucci e Andrea Camilleri e un intervento sulla metamorfosi dell'intertesto leopardiano in Pirandello. Le metamorfosi del testo all'interno dell'opera pirandelliana costituiscono un argomento molto frequentato dalla critica su cui la bibliografia è ormai imponente. Durante il convegno diversi relatori hanno però proposto interventi stimolanti e originali, prendendo in considerazione settori, generi ed aspetti dell'opera pirandelliana finora poco esplorati.
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VAN DER POST, LAURENS
Trennender Schatten. Erzählung.
Berlin, Karl H. Henssel Verlag 1957. Leinen, 8 , 96 S., 3. Auflage. Einband Gebrauchsspuren, Namenszug auf Inneneinband. Hardcover
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Vandromme Pol; Lombardi A. (cur.)
Louis-Ferdinand Céline
ill., br. Il Louis-Ferdinand Céline di Pol Vandromme, scrittore e giornalista belga, nonché critico letterario e polemista politico, fu pubblicato in Francia nel 1963. A distanza di più di mezzo secolo il libro conserva intatte la lucidità d'analisi e l'acutezza nel mettere a fuoco l'importanza e il valore di Céline quale maggior innovatore del linguaggio romanzesco del Novecento, portandolo su vette vertiginose, senza mai, da parte di Vandromme, cedere a facili e abusati giudizi morali, anche quando affronta approfonditamente la produzione più controversa e fuori da ogni compromesso dei pamphlet. Nuova edizione con una nuova prefazione dell'autore e apparato iconografico.
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Varaldo Alessandro
Il cavaliere errante. Cronaca del secolo decimo. Romanzo.
<p>19 cm, brossura editoriale illustrata a colori in cornice tipografica, p. 402. Minimi segni del tempo al margine superiore del dorso, per il resto ottimo esemplare. </p>
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Varchetta Giuseppe
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»
br. La ricerca presentata si fonda sull'ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di "Se questo è un uomo" abbia sempre avvertito la dicotomia "vittime-carnefici" come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell'infamia del Lager. Il costrutto della "zona grigia" è presente, secondo l'autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la "zona grigia" si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a "tre" della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i "salvati") sono stati toccati da questa esperienza. L'autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone "ascoltando" Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno "stabilimento industriale", indicando una estensione del costrutto della "zona grigia" nell'esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck.
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Varchetta Giuseppe
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»
br. La ricerca presentata si fonda sull'ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di "Se questo è un uomo" abbia sempre avvertito la dicotomia "vittime-carnefici" come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell'infamia del Lager. Il costrutto della "zona grigia" è presente, secondo l'autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la "zona grigia" si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a "tre" della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i "salvati") sono stati toccati da questa esperienza. L'autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone "ascoltando" Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno "stabilimento industriale", indicando una estensione del costrutto della "zona grigia" nell'esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck.
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VARELLA, ALFREDO
Die Matepflücker (Roman)
Frankfurt/M, Büchergilde Gutenberg 1951. Ganzleinen, 8°, 276 S., ins Deutsche übertragen von Wilhelm Pferdekamp, mit einer Karte
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Vargas Davide
Napoli scontrosa
ril. Napoli è una città bellissima, complessa, sfaccettata e ricca di contrasti. Il modo migliore per comprenderne la forza e la bellezza è dal suo interno, passeggiando per le sue strade, per i suoi vicoli e i suoi rioni, a contatto diretto con i luoghi. L'architetto Davide Vargas raccoglie in questo volume centocinquanta scorci della città partenopea e dei suoi dintorni. Tutte queste piccole narrazioni sono intrise di nostalgia ma anche ricche di tagliente lucidità, frutto dell'occhio attento dell'autore. Il racconto della città diviene così un atlante di coscienza i cui frammenti ricompongono un'immagine unitaria. Perché la bellezza non risiede solo in ciò che è più evidente e non ha sempre bisogno di palazzi grandiosi, a volte si nasconde e solo un occhio vigile e un cuore pronto riescono a trovarla. I luoghi, ed è bene tenerlo sempre a mente, sono "scontrosi" e non basta guardarli per comprenderli, bisogna saperli osservare per poi poterli raccontare. "Ogni viaggio in questa città è insieme viaggio nei tempi stratificati dei luoghi. Non c'è mai solo il presente ma sempre l'intreccio dei segni plurimi che costituiscono l'irripetibilità del paesaggio".
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Vargas Fred
Critica dell'ansia pura
brossura Gran parte delle nostre sciagure hanno un'unica origine. Il non sapere esprimere due sentimenti simultaneamente: rabbia e riflessione, rimprovero e tolleranza, mediocrità e grandezza d'animo. Le persone manifestano i sentimenti in successione e non contemporaneamente, ed è lì che si creano i conflitti. E questa incapacità di gestire insieme due emozioni opposte vale per la Vargas soprattutto per le dinamiche del conflitto amoroso. L'esercizio della libertà interiore è la miglior pratica per affermare il nostro diritto alla felicità. O, almeno, alla serenità. "Critica dell'ansia pura" è un'incursione della giallista francese nel saggio breve, alla ricerca di una via di uscita dai conflitti della vita che generano ansia.
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Vargas Llosa Mario
Sciabole e utopie. Visioni dell'America Latina
br. In questa raccolta di riflessioni politiche e filosofiche, di analisi sociali e culturali, il premio Nobel Mario Vargas Llosa, nelle vesti di critico-narratore, ci dona il suo punto di vista su molti dei più significativi eventi accaduti in America Latina dalla seconda metà del Novecento in avanti, sulle loro radici storiche, sui loro lasciti - spesso tragici -, e sui personaggi talvolta bizzarri che ne sono stati protagonisti. Ma anche, su come questo caos sia stato accompagnato da uno straordinario fiorire di artisti ineguagliabili. Sciabole e Utopie è un monumento all'America Latina e alla sua complessità eretto da un intellettuale liberale testimone dei regimi autoritari che l'hanno martoriata. Questo testo rappresenta dunque una guida per chi voglia comprendere l'unicità spesso violenta di quella regione del mondo attraverso il pensiero di uno dei suoi più grandi scrittori. Introduzione di Alberto Mingardi.
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Vargas Llosa Mario
Sogno e realtà dell'America Latina
br. Il sogno di creare un paradiso in Terra genera spesso solo inferni. Nel corso della storia, ciò si è verificato, forse più che in ogni altra parte del mondo, in America Latina. Questo continente vario e straordinario, esotico per eccellenza, lontano per secoli dal "mondo civilizzato", è un luogo in cui molti esperimenti sociali, economici e politici, basati su utopie nate in Europa, ma maturate laggiù in maniera originale, hanno dato vita a movimenti rivoluzionari con esiti spesso catastrofici. Non è un caso, tuttavia, che proprio in questo clima magico e irrazionale siano nati molti grandi e amatissimi scrittori contemporanei. Uno di essi è Mario Vargas Llosa che, in questo testo breve analizza le complesse e feconde interazioni tra l'America Latina e l'Europa, e apre alla speranza di un futuro non dominato dall'irrazionalità e dalla violenza, ma all'insegna del realismo e dell'imperio della legge. Introduzione di Carlo Nordio.
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Various
Sommernacht der Lyrik: Gedichte von heute (2 CD)
Der Hörverlag, 1999. 2 CDs CD
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Various Contributors
The New York Times Magazine, July 10, 1960 - Political Convention Cover Photo
62 pages. Features: Inside View of the Big Political Powwow - an analysis by a delegate - of the performers and the ritual; "The Men Who" - A look back at dramatic highlights of the twelve most recent conventions of the major parties over twenty years; 'Co-Existence'? and 'Peaceful'? - Russia's challenge in international trade; The Student - a Key Man in Asia - upon him rests the future of the emerging nations; Tangled Problem of the Gang Girl - she is a major factor in triggering many tean-gang outbreaks; The Men Around "Fat Man" - Samuel K. Allison, et al; His Law Transforms Parkinson - C. Northcote Parkinson; Hammerstein - Words by Rodgers - the composer takes a plunge into prose to wish his partner well on his birthday; Monastery by 'Corbu' - French monastery designed by Le Corbusier is nearing completion; Hat Fashion Photos by Louis Faurer; Pepsi Ad "The Sociables Prefer Pepsi"; and more. Clean and unmarked with moderate wear. Gently yellowed with age. A sound vintage copy. Book
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VARNHAGEN, RAHEL
Gesammelte Werke in 10 Bänden (Band 1-10)
München, Matthes & Seitz 1983. "Kartoniert, 8°, 1. Auflage, herausgegeben von Konrad Feilchenfeld, Uwe Schweickert und Rahel E. Steiner,- Band I: Rahel. ""Ein Buch des Andenkens für ihre Freunde. Erster Theil"" (Berlin 1834). Band II: ""Ein Buch des Andenkens für ihre Freunde. Zweiter Theil"" (Berlin 1834). Band III: ""Ein Buch des Andenkens für ihre Freunde. Dritter Theil"" (Berlin 1834). Band IV: ""Briefwechsel zwischen Varnhagen und Rahel. Erster Band"" (Leipzig, 1874). Band V: ""Briefwechsel zwischen Varnhagen und Rahel. Erster und zweiter Band"" (Leipzig, 1874) ""Briefwechsel zwischen Varnhagen und Rahel. Dritter und vierter Band"" (Leipzig, 1875). BandVI: ""Briefwechsel zwischen Varnhagen und Rahel. Fünfter und sechster Band"" (Leipzig, 1875). Band VII: ""Briefwechsel zwischen Rahel und David Veit. Erster und zweiter Theil"" (Leipzig, 1861). Band VIII: ""Aus Rahel's Herzensleben. Briefe und Tagebuchblätter, herausgegeben von Ludmilla Assing"" (Leipzig, 1877) und ""Angelus Silesius und Saint-Martin. Auszüge und Bemerkungen von Rahel. Herausgegeben von K.N. Varnhagen von Ense"" (Berlin; 1849). Band IX: ""Briefe und Tagebücher aus verstreuten Quellen"". Band X: ""Studien. Materialien. Register""."
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Varone Giuseppe
I sensi e la ragione. L'ideologia della letteratura dell'ultimo Vittorini
ill., br. Questo studio intende esplorare la figura e l'opera di Elio Vittorini colta nel periodo compreso tra gli anni immediatamente successivi alla chiusura della rivista "Il Politecnico" e la morte dello scrittore, con lo scopo di documentare la sua composita attività narrativa, critica ed editoriale, di riflesso alla nascita di opere e iniziative destinate a divenire indicative della sua inesausta ricerca di una ideologia della letteratura nel clima culturale del secondo Novecento. Il non-finito, l'opera aperta, come il fenomeno della riscrittura - studiati, tra altri fattori, su documenti editi e inediti - rappresentano, accanto a progetti come il "numero zero" della rivista "Gulliver" e gli appunti de "Le due tensioni", non un punto di arrivo, bensì di rinnovata partenza: lavorare per una utopia, una nuova Letteratura a tensione razionale, e crederla possibile nel divenire storico.
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VARÉ, DANIELE
Das Tor der glücklichen Sperlinge (Roman)
Hamburg/Wien, Paul Zsolnay Verlag 1958. Ganzleinen mit Schutzumschlag, 8°, 319 S., ungekürzte Jubiläumsausgabe, Übersetzung aus dem Englischen von Viktor Polzer, »Wie mit einem Silberstift gezeichnet sind diese Schicksale aus dem fernen China von einst, in dem der königlich italienische Botschafter, Sinologe und Dichter dem Leser ein liebenswürdiger Führer ist.«
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Vasari Giorgio
Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti. Ediz. integrale
ril. Le vite del Vasari sono la prima storia critica dell arte italiana e rimangono ancora oggi un testo di fondamentale importanza, esemplare per l'oggettività e l'onestà dei giudizi e per la chiarezza espositiva. Pubblicate dapprima nel 1550, sono frutto di un lavoro di paziente ricerca durato almeno dieci anni. Il Vasari aveva infatti iniziato a raccogliere materiali, appunti e notizie riguardanti la vita e l'attività degli artisti italiani già nel 1540, quando aveva trent'anni. Iniziando da Cimabue, il Vasari racconta, analizza, commenta la vita e l'opera degli artisti vissuti nell'arco di tre secoli, per giungere fino ai suoi contemporanei, senza tralasciare nessuno: dai più celebri, come Raffaello e Michelangelo, a quelli che solo pochi conoscono.
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Vasari Giorgio; Bellosi L. (cur.); Rossi A. (cur.)
Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri. Nell'edizione per i tipi di Lorenzo Torrentino, Firenze 1550
ill. La prima delle due edizioni delle "Vite" - quella che qui si presenta - era comparsa a Firenze nel 1550: una stesura del libro più tesa e intensa rispetto alla successiva nella quale Vasari sicuramente integra e aggiunge, ma al tempo stesso spegne molto di quanto brucia. Come scrive Previtali nella presentazione, Vasari, "lungi dal trincerarsi dietro una neutrale obiettività, rivendica il diritto di giudicare dal proprio punto di vista". Un punto di vista certo poi rimesso in discussione ma che di fatto rappresenta una testimonianza fondamentale dello sguardo del Rinascimento su se stesso.
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Vasari Giorgio; Mattioda E. (cur.)
Le vite de' più eccellenti pittori scultori e architettori. Vol. 2
br. La presente edizione delle Vite, prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Questo secondo volume riproduce le vite degli artisti che Vasari comprese sotto la periodizzazione di seconda parte o età, gli artisti che intorno al XV secolo risolsero i maggiori problemi di rappresentazione dando delle regole classicistiche alle arti. Dopo l'importante Proemio, sono presentate le biografie degli artisti da Iacopo della Quercia a Luca Signorelli; all'interno di questo percorso più vasto, Vasari traccia altre linee di sviluppo: se scarse sono le notizie che riesce ad avere delle scuole veneta e ferrarese del Quattrocento, risulta chiara la sua volontà di individuare in Brunelleschi, Donatello e Masaccio i fondatori di quella scuola toscana del disegno che avrà il suo culmine in Michelangelo. Di fronte a questa linea risulta minoritaria e perdente quella che guarda all'eredità del gotico internazionale (da Gentile da Fabriano a Pisanello) e che trova in Toscana.
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Vasari Giorgio; Mattioda E. (cur.)
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ediz. critica. Vol. 5
br. 'La presente edizione delle Vite ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Quest'ultimo volume riproduce le vite della terza età da Francesco Salviati fino alla descrizione delle opere di Giorgio Vasari stesso, una sorta di autobiografia non definitiva, come per tutti gli altri artisti viventi compresi nell'ultima parte delle Vite. Oltre ai due artisti toscani citati, il volume comprende le biografie di Daniele da Volterra e Taddeo Zuccari, la smisurata biografia di Michelangelo Buonarroti, la descrizione delle opere di artisti ancora viventi come Francesco Primaticcio, Tiziano Vecellio, Iacopo Sansovino, Leone Leoni, Giulio Clovio. A questi Vasari fa seguire le notizie di altri artisti italiani e degli (...)'.
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Vasari Giorgio; Mattioda E. (cur.)
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ediz. critica. Vol. 3
br. La presente edizione delle "Vite", prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Questo terzo volume riproduce le vite che aprono la terza età, nella quale Vasari vede realizzarsi la perfezione dell'arte, dopo la rinascita iniziata a fine Duecento. Qui, dopo il fondamentale proemio, che espone le novità dell'arte del Cinquecento ma anche la concezione della storia di Vasari, si susseguono le vite degli artisti da Leonardo da Vinci a Perin del Vaga. All'interno di questo percorso, Vasari inserisce le presentazioni di figure di artisti che da allora saranno delle icone dell'arte rinascimentale (Giorgione, Correggio, Parmigianino, ecc.), affronta e controbatte le critiche al suo giudizio limitativo su Raffaello, celebra il suo maestro Andrea del Sarto (perfetto nella tecnica ma limitato nel carattere), sostiene una teoria dell'architettura basata non sulle proporzioni matematiche ma sull'effetto visivo. Ma nel percorso delle "Vite" c'è anche spazio per la polemica contro altre scuole di pittura, in particolare quelle bolognese e ferrarese.
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Vassalli Sebastiano
Amore lontano
br. Sette racconti, sette vite, sette poeti: Vassalli ripercorre le storie di poeti fondamentali, da Omero a Rudel, da Virgilio a Qohélet, da François Villon a Giacomo Leopardi a Arthur Rimbaud. Per capire il mistero della parola e della poesia nelle esistenze di uomini ingenui, falsi, avidi, nevrotici, in una parola, normali. Che però, almeno per un breve momento della loro esistenza, hanno pronunciato con la loro voce parole di grande valore per tutti, in ogni tempo: "La poesia è vita che rimane impigliata in una trama di parole. Vita che vive al di fuori di un corpo, e quindi anche al di fuori del tempo. Vita che si paga con la vita: le storie dei poeti che ho raccontato stanno a dimostrarlo". Un libro vivo che ci mostra finalmente, e per davvero, questi uomini di lettere e le loro esistenze, e che alza per un attimo il velo sul significato della poesia, come in un'illuminazione, o un amore lontano, che rimane misterioso e potente in eterno.
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