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‎Piontek, Heinz‎

‎Die mittleren Jahre.‎

‎(Hbg), Hoffmann und Campe, (1967). Roman. 8°. 302,2 S. OLeinen mit montiertem Rückenschildchen und gering gebrauchtem Schutzumschlag (etwas vergilbt) von Gerhard Hotop. Farbiger Kopfschnitt.‎

‎Erste Ausgabe. * Auf dem Titel mit eigenhändigem Gruß und Unterschrift des Autors.‎

書籍販売業者の参照番号 : 23413

‎Piontek, Heinz‎

‎Klartext.‎

‎(Hbg), Hoffmann und Campe, (1966). Gedichte. 8°. 85,3 S. OLeinen mit minimal gebrauchtem Schutzumschlag von H. W. Böttger und gering gebrauchtem Klarsichtschutzumschlag. Farbiger Kopfschnitt. Recht schön.‎

‎Erste Ausgabe. * Auf dem Titel mit mehrzeiliger, eigenhändiger Widmung des Autors mit Unterschrift, datiert: 3.10.69.‎

書籍販売業者の参照番号 : 23539

‎PIONTEK, HEINZ‎

‎Klartext. Gedichte.‎

‎Hamburg, Hoffmann u. Campe, 1966. 85, (3) S. (Cabinet der Lyrik). OLwd.‎

‎Erste Ausgabe.- Wilpert/Gühring 16.‎

書籍販売業者の参照番号 : 1210534

‎Piontek, Heinz‎

‎Liebeserklärungen in Prosa.‎

‎(Hbg), Hoffmann und Campe, (1969). 8°. 212,4 S. OLeinen mit minimal gebrauchtem Schutzumschlag von Buchholz/Hinsch. Farbiger Kopfschnitt. Sehr schön.‎

‎Erste Ausgabe. * Auf dem Titel mit eigenhändigem Gruß und Signatur von Piontek.‎

書籍販売業者の参照番号 : 23384

‎Piontek, Heinz‎

‎Tot oder lebendig.‎

‎(Hbg), Hoffmann und Campe, (1973). Gedichte. 8°. 95,5 S. OLeinen mit montiertem Rückenschildchen und Schutzumschlag von h. W. Böttger. Mit Klarsichtschutzumschlag. Farbiger Kopfschnitt.‎

‎Zweite Auflage. * Auf dem Titel mit eigenhändiger Widmung und Signatur des Autors.‎

書籍販売業者の参照番号 : 23442

‎Piotti Alessandro‎

‎Noi e la terra. Dialoghi infiniti.... Nuova ediz.‎

‎br. Parto e poi torno. Non vorrei tornare, ma le mie radici e il mio stato d'animo fanno sì che prenda quel mezzo di trasporto che mi riporta a casa, dove sto bene, dove c'è un sorriso che conosco, una voce che conosco, un gesto che conosco, un gusto che conosco. Il viaggio non è una vacanza. Il viaggio moderno seppur confortato da mezzi e strutture, implica ancora oggi, come nei tempi passati, mettersi in discussione con disagi e con la propria psiche. Nel viaggiare sorgono paure, conflitti, pentimenti o angosce, perché non si sa cosa ti aspetta dopo il viaggio intrapreso magari con mezzi di fortuna. Si ha paura di essere aggrediti, urtati, offesi, delusi... delusi perché molte volte il tanto decantato luogo di destinazione non è quello che ti aspetti e così pure i sorrisi della gente o il cibo. Ma poi, come tutto, ogni cosa mostra l'altra faccia della medaglia: il bianco si armonizza con il nero, il caldo si armonizza con il freddo, il giorno si armonizza con la notte ...‎

‎Piovene Cevese Claudia‎

‎Julia, anima mia...‎

‎brossura "Pensava di scrivere delle lettere, Razgon, e invece ha scritto un libro. È, il suo, il diario di un uomo e del suo tempo, ed è il diario di un uomo dentro il tempo. È la Confessione di un figlio di questo secolo, se vogliamo preferirgli una classificazione in uso da tempo, in letteratura. Razgon si confessa, scrive di quanto ha nel profondo del cuore, scrive di amore, angoscia, solitudine; ma le sue confessioni si mescolano a testimonianze, impressioni suscitate da quanto succede intorno a lui, a giudizi sulla letteratura e la politica, sulle novità culturali, sulle notizie che circolano; sulle persone e sulla vita reale di Mosca e di tutto il Paese.(...) Con il procedere della lettura, le missive di Razgon ci offrono sempre più chiaro il ritratto (l'autoritratto) di un uomo che sa penetrare nella realtà in modo lungimirante, che prova emozioni forti e a tali emozioni reagisce con prontezza; che vive nel suo tempo e nel suo mondo e che al mondo e al tempo mai permette di uscire dalla sua mente, dal suo cuore, dalla sua memoria; che parla con comprensione, ansia, dolore (più raramente - con gioia) di ciò che in quella realtà e in quel momento accade. Diversamente da Pasternak, Razgon sa esattamente in che millennio siamo." (Dalla prefazione di V. Porudominskij)‎

‎Piovene Guido‎

‎Le stelle fredde‎

‎br. Abbandonato dalla donna che ama, il protagonista del romanzo, che valse a Piovene il Premio Strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi nella casa avita in campagna. Qui viene sospettato dell'omicidio di una persona che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una fuga da sé e un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà un redivivo Fëdor Dostoevskij; prima di decidere di fare ritorno al mondo dei morti, lo strano personaggio rivela al protagonista una sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, quello dei morti non è che la sua immagine speculare. All'uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, quasi che la possibile soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all'impassibile aldilà della scrittura. Per aspirare a una condizione che è insieme vita e morte, la condizione di chi, pur calato profondamente nella realtà, sente la propria solitudine come l'unica condizione possibile.‎

‎Piovene Guido; Giachino M. (cur.)‎

‎Inferno e paradiso. Racconti (1929-1931)‎

‎brossura‎

‎Piovesan Francesca‎

‎A pelle scoperta‎

‎br. A pelle scoperta è il racconto della pelle che le persone tendono a coprire per sentire meno. In questa raccolta di racconti, invece, c'è lo svelamento, l'esposizione al sole o alle intemperie di tutto quello che riceviamo attraverso la pelle e il corpo: le emozioni, le paure, la passione che nasce o viene dimenticata. I protagonisti vivono in quadri della quotidianità che si svela sotto i loro occhi attraverso situazioni comuni che diventano le porte per una sensibilità a volte al limite della sopportazione. Una sensibilità fatta di sensi di vista, di olfatto. Una sensibilità che si interroga poco sulla sua moralità se quello che fa vivere in quell'istante è un bene accettato da tutti o un male da osservare sdegnati. A pelle scoperta è un territorio di incontri di verità, che spesso fatichiamo ad accettare, di liberazione da categorie prestabilite, una costante e lenta rivoluzione del corpo che si riconosce nella pelle di chi incontriamo.‎

‎Pipet Albert‎

‎La Trouée de Normandie‎

‎Presses de la Cité, coll. « Coup d’oeil » 1979 Edition de 1966 ou 1979 suivant disponibilité dans le stock. In-12 relié 21 cm sur 13,5. Jaquette en assez bon état, éffrangée.. Bon état d’occasion.‎

‎Bon état d’occasion‎

書籍販売業者の参照番号 : 96961

Livre Rare Book

Librairie de l'Avenue
Saint-Ouen France Francia França France
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€ 19.00 購入

‎Pipe, Jim‎

‎Avoid being in the Great Fire of London‎

‎Brighton, The Salariya Book Company, 2011. Kl.-4to. Durchgängig farbig illustriert von David Antram. 32 S. Farbiger Or.-Kart. (The Danger Zone). [2 Warenabbildungen]‎

書籍販売業者の参照番号 : 206517

‎Piper, Ernst (Hg.)‎

‎Das Zeitalter der Weltkriege 1914 - 1945.‎

‎Köln : Lingen, 2014. 304 S. Mit zahlr. auch farb. Abb. Fadengehefteter Originalpappband mit Schutzumschlag.‎

‎Ein gutes und sauberes Exemplar. - Ernst Piper: Das Zeitalter der Weltkriege -- Stig Förster: Der totale Krieg. Geschichte und Wirklichkeit eines Schlagworts -- Alexander Hoerkens: Der Soldat: Preußisches Heer-Reichswehr-Wehrmacht -- Manfred Jehle: Der Seekrieg -- Rolf-Dieter Müller: Der Gaskrieg -- Sönke Neitzel: Der Bombenkrieg -- Helmut R. Hammerich: Die Geschichte der Panzerwaffe. -- Sven Felix Kellerhoff: Die Entscheidungsschlacht -- Christopher Kopper: Die Finanzierung des Kriegs. -- Sven Felix Kellerhoff: Heimatfront -- Christian Westerhoff: Zwangsarbeit in zwei Weltkriegen -- Uta Hinz: Kriegsgefangenschaft im Zeitalter der Weltkriege -- Ernst Piper: Der Kampf um Palästina -- Ernst Piper: Das Deutsche Reich zwischen Novemberrevolution und Hitler-Putsch -- Ernst Piper: Italiens Weg in den Faschismus. -- Ernst Piper: Der Spanische Bürgerkrieg -- Thomas Weber: Adolf Hitler und der Erste Weltkrieg. Erfahrungen und Konsequenzen -- Ernst Piper: Die nationalsozialistische Neuordnung Europas. Vom Lebensraum im Osten zum Holocaust -- Sven Felix Kellerhoff: Kriegsschuld: -- Ernst Piper: Die Pariser Vorortverträge -- Michael Schwartz: Flucht und Vertreibung. Ethnische "Säuberungen" im Ersten und Zweiten Weltkrieg -- Gerd Hankel: Krieg als Verbrechen. Die Leipziger Prozesse und der Nürnberger Hauptkriegsverbrecherprozess. ISBN 9783942453691‎

書籍販売業者の参照番号 : 1055645

‎Piper, Ernst (Hg.)‎

‎Das Zeitalter der Weltkriege 1914 - 1945. Bundeszentrale für Politische Bildung: Schriftenreihe ; Bd. 1553‎

‎Bonn : BpB, 2015. Lizenzausgabe; 303 S.; kl.4°; Orig.-Broschur;‎

‎Sehr guter Zustand. /h 0033 ISBN: 9783838905532‎

書籍販売業者の参照番号 : 120669

‎Piper, Nikolaus‎

‎Geschichte der Wirtschaft‎

‎Weinheim, Beltz & Gelberg, 2002. Mit farbigen Illustrationen von Aljoscha Blau. 171 S., 2 Bl. Farbiger Or.-Pp.‎

‎Jugendbuch zur Wirtschaftsgeschichte, für den Deutschen Jugendliteratur Preis u. als eins der schönsten Bücher von der Stiftung Buchkunst nominiert.‎

書籍販売業者の参照番号 : 169702

‎PIPER, Reinhard‎

‎Nachmittag. Erinnerungen eines Verlegers.‎

‎München:, Piper, (1950). 589 S. Original Leinwand mit goldgeprägtem Rücken- und Deckeltitel, Original Umschlag mit Rücken- und Deckeltitel. ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### 1.-5.Tausend. Einband tadellos, Umschlag leicht berieben, Kopfschnitt etwas angestaubt, innen sauber und ordentlich. Schönes Exemplar.‎

‎Erstausgabe des 2.Teils der Erinnerungen. Mit zahlreichen Abbildungen auf Tafeln und Namenregister.‎

書籍販売業者の参照番号 : 24682A

‎PIPER, Reinhard:‎

‎Nachmittag. Erinnerungen eines Verlegers.‎

‎1.-5.Tausend. 589 S. Original Leinwand mit goldgeprägtem Rücken- und Deckeltitel, Original Umschlag mit Rücken- und Deckeltitel. Einband tadellos, Umschlag leicht berieben, Kopfschnitt etwas angestaubt, innen sauber und ordentlich. Schönes Exemplar. Erstausgabe des 2.Teils der Erinnerungen. Mit zahlreichen Abbildungen auf Tafeln und Namenregister.‎

‎Piperno Alessandro‎

‎Con le peggiori intenzioni‎

‎br. L'epopea dei Sonnino, ricca famiglia di ebrei romani, dai tempi eroici dello sfrenato nonno Bepy, nell'immediato dopoguerra, ai giorni assai meno grandiosi dello sgangherato nipote Daniel. Le avventure, gli amori, le ossessioni e i tradimenti degli eroi vitalisti degli anni Sessanta e dei loro rampolli dorati e imbelli, dei giovani e dei vecchi, delle famiglie antiche e dei parvenu, dei fortunati e dei falliti, si succedono di festa in festa, di scandalo in scandalo. Il tutto narrato dalla voce di Daniel in un romanzo spettacolare in cui Piperno ha scolpito figure indelebili dell'ascesa e caduta di un mondo finora inesplorato. Ma l'Eden di una classe privilegiata e assurda non è per sempre, e dietro i morbidi anni Ottanta già premono i drammi del Duemila: la guerra, il terrorismo, una sconvolgente perdita di senso, il retaggio di una storia che purtroppo conosciamo, riscattato soltanto dal tono mai spento, mai sommesso, a tratti esilarante di questo romanzo notevolissimo per capacità evocativa e introspezione.‎

‎Piperno Alessandro‎

‎Il fuoco amico dei ricordi‎

‎br. Luglio 1986. Leo Pontecorvo, quarantottenne medico di successo, viene accusato di un reato ripugnante. Dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo, vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Ciò che lo annienta, tuttavia, è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? La sua è la storia di un uomo di successo giunto alla resa dei conti. Una figura che non potrà non determinare anche i destini dei due figli, Filippo e Samuel: indolente e superficiale il primo, brillante e determinato il secondo, non potrebbero essere più diversi, eppure sono sempre stati inseparabili. Fino a quando i loro destini non sembrano invertirsi all'improvviso. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile Rachel, che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti.‎

‎Piperno Alessandro‎

‎Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi‎

‎ill., br. Luglio 1986. Leo Pontecorvo, quarantottenne oncologo pediatrico di fama internazionale, viene accusato di un reato ripugnante. Dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo: vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Leo sarebbe forse in grado di sopportare tutto questo: ciò che lo annienta è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? Con lo sguardo feroce ma sempre emotivamente compromesso, con la capacità di affondo psicologico Piperno ci racconta la storia di un uomo di successo giunto improvvisamente alla resa dei conti con il proprio narcisismo e le proprie infantili fragilità; ci racconta una famiglia, i suoi riti, le sue tenerezze e i suoi tabù. E insieme scandaglia i meccanismi della nostra psiche, l'urgenza collettiva di capri espiatori, le sottili ma spaventose distorsioni generate dalla lente deformante dell'informazione.‎

‎Pippi Langstrumpfs Abenteuer‎

‎(Deckeltitel). Theaterprogramm des Theaters für Kinder, Hamburg-Altona, Allee 108. (nach einer Idee von Uwe Deeken). Hamburg, o.J. (ca. 1965‎

‎o.J. ). 6 Bl. inkl. farbigem Umschlag mit "Blickfenster"; schwache Knickspur.‎

‎Schön gestaltetes Programm, das neben der Besetzungsliste, einer kleinen Biographie Astrid Lindgrens u. einschlägiger Werbung auch eine Pippi Langstrumpf "zum Ausschneiden und Zusammenkleben" enthält.‎

書籍販売業者の参照番号 : 183874

‎PIRENNE Jacques‎

‎Les grands courants de l'Histoire universelle VI: de 1904 à 1939‎

‎1955 Editions de la Baconnière, Editions Albin Michel - 1955 - In-8 broché - 795 pages - reproductions de cartes géographiques - une carte géographique dépliable en fin d'ouvrage - ENVOI EN COLISSIMO POUR LA FRANCE‎

‎assez Bon état, pliures sur le dos, dos cassé et partiellemement désolidarisé, couverture plastifiée‎

書籍販売業者の参照番号 : 96152

‎Pirandello Luigi‎

‎I fiori di Pirandello‎

‎br. "I fiori di Pirandello" è una raccolta di sei delle più famose novelle di Luigi Pirandello. Tratte da Novelle per un anno, raccolta composta da quindici volumi pubblicati tra 1922 e il 1937, questi racconti ruotano attorno al dramma del quotidiano e del privato, delineando figura tragicomiche, personaggi che fanno scaturire una risata lasciando però l'amaro in bocca. Protagonisti incastrati in ruoli da cui non possono più uscire, descritti con toni grotteschi, caricaturali e al limite dell'inverosimile.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎I vecchi e i giovani‎

‎br. Dopo lo scandalo della Banca Romana e la repressione nel sangue dei Fasci siciliani, Pirandello scrive il suo unico romanzo storico, doloroso omaggio alla "sicilianitudine", ma soprattutto congedo dall'epopea di Garibaldi, dal Risorgimento e dai sogni della sua giovinezza. Ad animare le vicende del romanzo, che rappresenta l'opera più vasta e complessa di Pirandello, sono aristocratici ancora borbonici, nuovi borghesi arrivisti, plebi inquiete: tutti finiranno trascinati nella polvere. Una scrittura senza un vuoto né un momento di sollievo, che ha il ritmo di una durissima e attuale requisitoria. Introduzione di Andrea Camilleri.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal‎

‎br. Il fu Mattia Pascal narra la vicenda di Mattia, sfaccendato bibliotecario di un ipotetico paesino della Liguria, odiato da moglie e suocera e connotato da un occhio strabico, simbolo inequivocabile di uno sguardo deformante sul reale. La vicenda de "Il fu Mattia Pascal" si svolge tutta sotto il segno del fortuito e dell'imprevisto. Imprevisto è il suo stesso matrimonio, cui finisce obbligato dalla sua eccessiva disponibilità alle occorrenze del caso. Ma sarà ancora il caso (o il diavolo?) a sottrarre Mattia alle infelici conseguenze dei suoi atti fortuiti: un'eccezionale vincita al gioco e un provvido sbaglio di persona (o meglio, di cadavere) lo renderanno improvvisamente ricco e libero. A completare questo bagno nell'irrazionale e nel fantastico, la rinascita di Mattia si snoda lungo una dimensione esoterica che lo porterà a vivere un universo misterico popolato da ombre e forze occulte. Pietra miliare della narrativa del XX secolo, "Il fu Mattia Pascal" fu scritto nel 1904 dal drammaturgo, scrittore e poeta italiano vincitore del Premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal‎

‎brossura‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal‎

‎br. "Il fu Mattia Pascal" rappresenta una delle tappe fondamentali del complesso percorso compiuto da Pirandello nell'ambito dell'introspezione e della rottura degli schemi narrativi del verismo. Mattia Pascal, il protagonista, stanco e deluso dalla vita oppressiva che è costretto a condurre in famiglia, si allontana dalla sua piccola città di provincia e, approdato a Montecarlo, vince al gioco una somma considerevole. Gli si presenta inoltre l'opportunità di evadere dal mondo di false relazioni familiari e sociali: legge infatti, in un trafiletto di cronaca, che è stato ritrovato e identificato il suo cadavere. Superato l'iniziale sbalordimento, decide di approfittare delle circostanze per cominciare un'esistenza diversa; con una nuova identità, dunque, si trasferisce a Roma, alla ricerca di una vita solitaria. A dispetto delle sue modeste aspirazioni, però, le cose si complicano e la sua finzione si trasforma ben presto in un'altra forma di oppressione. Introduzione di Matteo Veronesi.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal‎

‎br. Il più famoso dei romanzi di Pirandello segna il definitivo abbandono degli schemi narrativi tradizionali e la nascita del moderno romanzo d'introspezione. La storia è emblematica del diffuso disagio esistenziale che accompagna il cambio di secolo: mentre Mattia Pascal cerca di evadere dalla falsità delle relazioni sociali e familiari che lo soffocano, il destino gli offre un'opportunità insperata, quella di essere creduto morto. Subito egli si inventa un'altra identità, convinto di poter vivere un'altra vita. Ma l'apparenza non ha consonanze con il reale e Mattia finisce per autoescludersi definitivamente dalla vita sociale, rimanendo imprigionato suo malgrado nella sua stessa finzione. Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Giorgio Patrizi.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal. Ediz. integrale‎

‎br. "Il fu Mattia Pascal" rappresenta una delle tappe fondamentali del complesso percorso compiuto da Pirandello nell'àmbito dell'introspezione e della rottura degli schemi narrativi del Verismo. Mattia Pascal, il protagonista, stanco e deluso dalla vita oppressiva che è costretto a condurre in famiglia, si allontana dalla sua piccola città di provincia e, approdato a Montecarlo, vince al gioco una somma considerevole. Gli si presenta inoltre l'opportunità di evadere dal mondo di false relazioni familiari e sociali: legge infatti, in un trafiletto di cronaca, che è stato ritrovato e identificato il suo cadavere. Superato l'iniziale sbalordimento, decide di approfittare delle circostanze per cominciare un'esistenza diversa; con una nuova identità, dunque, si trasferisce a Roma, alla ricerca di una vita solitaria. A dispetto delle sue modeste aspirazioni, però, le cose si complicano e la sua finzione si trasforma ben presto in un'altra forma di oppressione.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal. Ediz. integrale. Con Segnalibro‎

‎br. Mattia Pascal è un uomo profondamente infelice. La difficile situazione familiare in cui si trova ma soprattutto la morte dei due figli e della sua amatissima madre provocano in lui una crisi profonda. Si reca all'insaputa di tutti a Montecarlo, attratto dal gioco d'azzardo, e riesce a vincere un'enorme somma di denaro. Mentre pensa a come utilizzare al meglio questa inattesa ricchezza, scorge per caso sul giornale la sconvolgente notizia della propria morte. La moglie e la suocera hanno infatti riconosciuto nel cadavere di un uomo ritrovato nella gora di un mulino proprio il corpo di Mattia. Quell'incredibile notizia fa nascere in lui la volontà di iniziare una nuova vita, rompendo ogni legame con il passato. Assume quindi l'identità di Adriano Meis e inizia a viaggiare godendosi il denaro. Tuttavia la costante solitudine che lo accompagna, il non volersi o potersi mai legare a nessuno e a niente e l'impossibilità di vivere il suo amore per Adriana, conosciuta durante il soggiorno a Roma, lo portano a considerare assurda la sua condizione, tanto che decide di porre fi ne alla vita di Adriano Meis inscenando il suo suicidio. Tornato ad essere di nuovo Mattia Pascal si rende però conto che nulla è ormai come prima e che la vita passata non gli appartiene più.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il fu Mattia Pascal. Ediz. per ipovedenti‎

‎br.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il treno ha fischiato‎

‎br. Un uomo sotto una pressa psicologica infernale. Un contabile mansueto vittima dei colleghi. Sulle sue spalle sua moglie, la suocera e la sorella della suocera, tutte cieche. Deve mantenere anche due figlie vedove e sette nipoti. Allora lavora di notte, fa il copista. Una sera, dopo avere sentito il fischio di un treno, sbotta. Gli parte la testa: è fuori controllo. Belluca reagisce. Così i suoi colleghi pensano sia pazzo e lo fanno rinchiudere in un'ospizio. Uno dei più famosi racconti di Pirandello "Il treno ha fischiato" è accompagnato in questo volume da altri quattro racconti: "Tra le due ombre", "La distruzione dell'uomo", "Ciàula scopre la luna" e "Un cavallo nella luna".‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Il turno‎

‎br. "Il turno" non è tra le opere più conosciute di Luigi Pirandello ed è considerata a torto un'opera minore. Un romanzo breve che risale al 1902 dove possiamo trovare tutti gli elementi ricorrenti pirandelliani come la maestria dell'intreccio, l'ironia, l'analisi del carattere dei personaggi, la loro descrizione, la loro personalità, i loro pensieri più intimi, le loro maschere tristi o ridicole. Ambientato in una Sicilia di fine Ottocento, il libro punta subito il dito su uno dei costumi caratteristici dell'epoca: il matrimonio combinato. Graffiante, sottile e beffarda, la penna dello scrittore dipinge una società che si lascia facilmente attirare dai beni materiali quasi essi fossero l'unica strada d'accesso alla felicità ma soffocano i sentimenti e che ha come attori dei personaggi imperdibili che spaziano in un caleidoscopio di sfumature. Tipico esempio dell'umorismo pirandelliano, scettico e mordace di fronte agli assurdi casi dell'esistenza, verso cui però dimostra al tempo stesso un esasperato compiacimento.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎L'esclusa‎

‎br. "L'esclusa" (1901) segna l'approdo di Pirandello al romanzo. Pur vivendo ancora della sensibilità naturalistica dell'epoca, a cominciare dal tema dell'adulterio, tra i più frequentati dalla letteratura del secondo Ottocento, l'opera è già permeata del gusto del grottesco che avrà importanti sviluppi nella narrativa e nel teatro successivi. La vicenda di Marta, sposa ingiustamente accusata di tradimento, ripudiata dal marito, emarginata dalla famiglia e dalla collettività e poi perdonata quando l'adulterio viene realmente consumato, offre a Pirandello il pretesto per far emergere gli aspetti assurdi, contraddittori della vita, e denunciare i pregiudizi moralistici di una società abituata ad appellarsi ad astratti valori di facciata. Il gioco ambiguo del paradosso, caratteristico della filosofia pirandelliana, introduce nello sviluppo narrativo una circolarità che inganna le aspettative del lettore e riconduce la storia al suo inizio: come se nulla fosse successo. Ma la scommessa dell'autore è anche un'altra: sfiorare il tragico e rischiare il melodramma mantenendo gli occhi asciutti dell'umorista.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎L'esclusa‎

‎br. "Nell'Esclusa tutti i personaggi maschili appaiono in qualche modo negativi, pur tenendo conto delle attenuanti generiche, per così dire, che la poetica dell'umorismo concede in buona sostanza a qualsiasi personaggio. Specularmente, tra le figure femminili i tratti negativi sono marginali, e nell'universo femminile si delinea una solidarietà possibile. Ma Pirandello non è così ingenuo da regalare alle donne autenticità e pienezza sentimentali: nessuno può davvero rompere il muro della solitudine che rinchiude ogni esistenza." (dalla prefazione di Gianni Turchetta)‎

‎Pirandello Luigi‎

‎La giara e altre novelle‎

‎br. "Non avere più coscienza d'essere, come una pietra, come una pianta: non ricordarsi più neanche del proprio nome...: vivere per vivere, senza saper di vivere..." (Luigi Pirandello).‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Novelle‎

‎brossura Dal 1890 al 1936, anno della sua morte, Luigi Pirandello non ha mai smesso di scrivere racconti. Le varie raccolte via via pubblicate (che nel 1922 confluiranno, dopo opportune scelte d'autore, nelle Novelle per un anno) ne comprendono oltre duecentocinquanta. Questa antologia ne propone al lettore trentadue. È una scelta rigorosa, che ambisce offrire una chiave di lettura molto precisa dell'"archivio dell'inventività" pirandelliana, all'insegna dei conflitti non risolubili, delle istanze non conciliabili, dei valori contrapposti, che simultaneamente guidano le azioni dei protagonisti di questi racconti. Prima fra tutte, la contraddizione, sommersa e profonda, tra la vita e la morte. Introduzione, bibliografia, commento a cura di Lucio Lugnani.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Novelle per un anno letto da Claudio Carini. Audiolibro. CD Audio formato MP3‎

‎brossura Progetto incompiuto di dar forma ad una sterminata produzione di racconti brevi, "Novelle per un anno" è una straordinaria carrellata di personaggi presi spesso dal vero, ma che la penna dell'autore trasforma in caricature ispiratrici di tante opere teatrali di successo. I temi predominanti sono quelli della nevrosi, della pazzia, del disagio esistenziale, della assurdità della vita. L'audiolibro propone una ricca antologia delle novelle più conosciute ed apprezzate. Lettura ad alta voce: Claudio Carini.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Novelle per un anno: Donna Mimma-Il vecchio Dio-La giara‎

‎br. Quarto volume della raccolta delle "Novelle per un anno", contiene tre racconti tra i più conosciuti di Pirandello: "Donna Mimma", la storia di una mammana di paese costretta a conseguire il diploma di ostetricia; "Il vecchio Dio", un colloquio onirico tra un vecchio e il Padreterno messo a prova dalla scienza; "La giara", la storia di una giara rotta, simbolo dell'infrangersi dell'idolo della roba.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Novelle per un anno: La rallegrata-L'uomo solo-La mosca‎

‎br. Con le Novelle per un anno, Pirandello cercò a partire dal 1922 di dare una sistemazione definitiva alla sua vasta produzione in un genere che gli era assai congeniale e che sin dal 1894 alternò ai romanzi e al teatro. Il progetto, rimasto incompiuto, nasceva dall'idea di riunire tutte le novelle in una sorta di grande ciclo temporale: «una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità». Le tre raccolte qui riunite - La rallegrata; L'uomo solo; La mosca - danno voce a temi che attraversano l'intera opera dello scrittore siciliano: l'esistenza come trappola da cui i personaggi tentano di divincolarsi attraverso soluzioni paradossali oppure cercando scampo nella morte; la solitudine alimentata sia dalle occasioni negative del quotidiano sia dagli inganni che ciascun uomo si crea inconsapevolmente a proprio danno; l'estraneazione dalla realtà e l'esilio come condizione esistenziale di chi si sente un «forestiere della vita». Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Luigi Sedita.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Pensaci, Giacomino! e altre novelle lette da Fabrizio Falco letto da Fabrizio Falco. Audiolibro. CD Audio formato MP3‎

‎brossura "Una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità". Questo l'intento di Luigi Pirandello che nel 1922 comincia a raccogliere in maniera sistematica la sua vasta produzione novellistica in una serie di volumi intitolati "Novelle per un anno". Tale raccolta resterà purtroppo incompiuta, concludendosi bruscamente con la morte dello scrittore nel 1936. Con il loro universo variegato in cui dominano il comico, il patetico e il tragico quotidiano, sono qui contenute alcune delle novelle più celebri: Pensaci, Giacomino!, L'imbecille, Il treno ha fischiato, La verità, La morte addosso, Ciàula scopre la luna, Il vecchio Dio, La giara, Richiamo all'obbligo, La carriola, Una giornata e Personaggi.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Quaderni di Serafino Gubbio operatore‎

‎br. In questo romanzo emerge la visione pirandelliana di un mondo dominato da condizioni sociali e psicologiche di inautenticità e dal continuo scambio tra realtà e finzione. I "quaderni" sono il diario di un uomo-macchina che si identifica a poco a poco con l'occhio cinematografico, che fa propria l'impassibilità della cinepresa davanti a tutto ciò che le accade davanti. Il distacco dell'operatore Serafino dal mondo che lo circonda culmina nella suprema freddezza con cui egli "gira" la scena di un delitto di gelosia che inaspettatamente si compie sotto i suoi occhi e nel mutismo fatale e simbolico che da quel momento suggella per sempre la sua voce.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Quaderni di Serafino Gubbio operatore‎

‎br. Giunto a Roma in cerca di impiego, per una serie di coincidenze Serafino Gubbio trova lavoro come operatore per la casa cinematografica Kosmograph. Il suo nuovo ruolo disumanizzato di "mano che gira la manovella" gli permetterà di guardare il mondo da osservatore esterno e di cogliere le meschinità, le contraddizioni e la pochezza dei sentimenti e delle ambizioni che muovono attori, impresari e collaboratori che gravitano intorno al mondo del cinema, come la [emme fatale Varia Nestoroff, il frivolo Aldo Nuti o il tragicomico dottor Cavalena. Eccelso uomo di teatro, Pirandello ebbe un rapporto di attrazione e odio con la cinematografia, arte simbolo della civiltà delle macchine, cui non risparmiò critiche feroci ma di cui seppe anche anticipare e teorizzare sviluppi futuri, per cui gli saranno debitori registi come Fellini, Antonioni, Bergman e tanti altri. Un rapporto complesso e ambivalente, indagato acutamente nel saggio introduttivo di Stefano Milioto.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Quaderni di Serafino Gubbio operatore letto da Claudio Carini. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale‎

‎brossura Pubblicato nel 1915 col titolo "Si gira", riedito nel 1925 come "Quaderni di Serafino Gubbio operatore", è un romanzo caratterizzato da una profonda introspezione psicologica dei personaggi, che offre all'autore anche l'occasione per misurarsi con un'epoca di straordinarie innovazioni tecnologiche. Serafino Gubbio, il protagonista dell'opera, un cineoperatore di una casa cinematografica, annota quotidianamente in un diario tutti gli avvenimenti che riguardano quelli che lavorano nel suo ambiente. Serafino Gubbio si identifica con l'obiettivo della sua macchina da presa, assumendo l'impassibilità della cinepresa davanti a tutto ciò che le accade davanti. L'audiolibro, della durata di oltre 7 ore, propone l'edizione integrale dell'opera interpretata a voce alta da Claudio Carini.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Trilogia delle Maschere‎

‎brossura‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Un po' di vino e altre novelle. Con un'appendice su «Le uve e i vini della Sicilia» di S. Mondini‎

‎brossura Progettato e voluto come un grande ciclo narrativo (inizialmente nelle dimensioni ciclopiche di ventiquattro volumi, poi ridotti al comunque imponente numero di quattordici), il corpus novellistico occupa, come scrive Giovanni Macchia, "un posto centrale nella produzione di Pirandello, un posto sempre ben difeso negli anni, dagli inizi fino alla morte. La prima novella egli la scrisse quando era ancora ragazzo: a diciassette anni. L'ultima fu pubblicata postuma, quando, grande drammaturgo, era già famoso". Questo volume sceglie, fra gli innumerevoli temi delle Novelle, quello del vino e della tavola.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Uno, nessuno e centomila‎

‎brossura Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono. Solamente chi compie questa scoperta diventa in realtà "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane la possibilità di osservare come lui appare agli altri, cioè le sue centomila differenti personalità. Su questo ragionamento il tranquillo Gengé decide di sconvolgere la sua vita.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Uno, nessuno e centomila‎

‎br. "Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. La realtà d'oggi è destinata a scoprircisi illusione domani." (Luigi Pirandello)‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Uno, nessuno e centomila‎

‎brossura Del romanzo Uno, nessuno e centomila uscito a puntate nel 1926 sul settimanale La fiera letteraria, quando lo scrittore era già famoso in tutto il mondo, soprattutto per le sue opere teatrali, lo stesso Pirandello disse: "Avrebbe dovuto essere il proemio alla mia produzione teatrale e invece finirà per essere un riepilogo. È il romanzo della scomposizione della personalità. Esso giunge alle conclusioni più estreme, alle conseguenze più lontane". Per questo, pur non mancando di una trama, il romanzo ha in moltissime pagine la struttura di un incalzante dialogo col lettore nel corso del quale l'autore espone i capisaldi della sua concezione ideologica: l'inesistenza di una realtà oggettiva valida per tutti, col conseguente scontro, ora paradossale ora drammatico, del modo mio di sentire e giudicare che non può coincidere col modo tuo; la perenne mutabilità della coscienza col conseguente crollo della unità, della compattezza dell'io.‎

‎Pirandello Luigi‎

‎Uno, nessuno e centomila‎

‎br. In "Uno, nessuno e centomila" «c'è la sintesi completa di quello che ho fatto e che farò» ebbe a dichiarare Pirandello. In effetti questo romanzo, che raccoglie gli sviluppi della sua opera drammatica ma che avrebbe  potuto esserne il proemio, ha assunto nel tempo un significato insieme conclusivo e inaugurale. La  parabola di Vitangelo Moscarda, che guardandosi allo specchio scopre la differenza tra l'immagine di sé che ha sempre coltivato e quella che gli altri ne hanno, per nulla unanime, anzi molteplice e frammentata, può essere considerata la più tipica delle storie pirandelliane. Immaturo e inconcludente, infantile e vanesio, Moscarda è un moderno antieroe del romanzo del Novecento: appartiene alla fitta discendenza del dostoevskijano «uomo del sottosuolo», è parente stretto dello Zeno Cosini di Svevo, e gemello di Mattia Pascal. Lo sgomento intollerabile che egli prova di fronte all'esperienza del suo io frantumato e cangiante lo condurrà all'isolamento e alla follia ma anche alla scoperta dell'infinita libertà di chi, senza nome e senza ricordi, muore e rinasce a ogni istante.‎

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