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Serangeli Patrizia
Leonardo e l'infinito
brossura
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Serangeli Patrizia
Lui e la moto
brossura
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Serangeli Patrizia
Un cadeau du... passè. Un dono dal passato
brossura L'esasperazione per un amore che può ridurre alla follia. Per Jacques è un'impresa disperata, ma non sarà solo a dare la caccia ai fantasmi...
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Serantini Francesco
Il fucile di Papa Della Genga
ril. Tramato sullo sfondo delle imprese brigantesche del Passatore, ha per protagonisti l'affascinante figura della Mora e quella drammatica di Falcone. In pagine commosse e coinvolgenti - tra le città della Romagna, lo slargarsi della campagna e le quiete distese d'acque delle valli - Serantini sa rappresentare, in una prosa di limpida e immediata leggibilità, l'ethos della sua terra, con una intensità che spiega l'enorme successo subito raggiunto dal libro e l'attribuzione del Premio Bagutta. Scrive Marinella Lotti nella presentazione: "Riaffiora in quest'opera, come in una novella verista, un mondo rustico e schietto, quello della campagna romagnola che si allunga fino alle valli e che si confronta con quello cittadino e borghese ma artificioso, proprio perché borghese e quindi incapace di immaginare una società diversa. Un intero mondo subalterno visto nella sua autonomia, composto non più da "buoni selvaggi" o da "buoni popolani" fra cui ritirarsi arcadicamente, ma da uomini con cui trattare da persona a persona".
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Serao Matilde
Il ventre di Napoli
br. "Il ventre di Napoli" è una cronaca "di tenerezza, di pietà e di tristezza", scritta in tre momenti diversi. La prima parte, Vent'anni fa, risale al 1884. È il racconto delle conseguenze provocate dall'epidemia di colera che colpì la città alla fine dell'Ottocento. La capacità del "popolo napoletano" è proprio quella di sopravvivere, nonostante le numerose avversità, alla morte, alla sporcizia, al degrado. La seconda parte, Adesso, è del 1903. Il Governo Depretis aveva dato avvio allo sventramento delle zone più malfamate della città, ma la nuova Napoli non era altro che una quinta infingarda, "un paravento" a copertura del "luridume rancido e puzzolente".
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Serao Matilde
Il ventre di Napoli
br. Al principio del ventesimo secolo, a seguito di una crisi di colera che devastò Napoli, la giornalista Matilde Serao volle raccontare al mondo il "ventre" della città, quei quartieri popolari abitati da schiere di poveri costretti all'antica e ingegnosa arte del tirare a campare. Città bella ma dimenticata dallo stato sabaudo, la Napoli di inizio '900 era preda di degrado urbano, crimine organizzato e malattie cui il popolo abbandonato faceva fronte attraverso uno sconfinato repertorio di credenze e superstizioni.
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Serao Matilde
Il ventre di Napoli
br. Spesso considerata, con tono benevolo e sprezzante, "un reportage", il capolavoro della Serao ha la forza della verità che si fa letteratura, del rifiuto per quella "retorichetta a base di golfo e colline fiorite che serve per quella parte di pubblico che non vuole essere seccata con racconti di miserie". La sua denuncia resta, a un secolo di distanza, di straordinaria attualità: "Questo ventre di Napoli, se non lo conosce il governo, chi lo deve conoscere? A che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto?". Prefazione di Antonio Pascale.
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Serao Matilde
Il ventre di Napoli
brossura
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Serao Matilde
Il ventre di Napoli. Ediz. per ipovedenti
br.
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Serao Matilde
L'infedele
br. Quattro racconti di amori nati e bruciati rapidamente: L'infedele, Dissidio, L'attesa, Zig-Zag. Tre i personaggi principali de L'Infedele: Paolo Herz che in questa storia d'amore è il traditore, Luisa Cima, la tradita e Cherie, la complice necessaria del tradimento. Il tradimento, però, non è il vero protagonista del racconto. Al centro sono il sentimento e le sue conseguenze, le convinzioni morali e l'animo umano. Paolo Herz s'innamora di Luisa Cima, donna fredda e spietata che, dopo averlo sedotto, lo lascia senza motivo. «Luisa Cima aveva potuto togliergli la sola felicità della corrispondenza amorosa gli aveva levato il bacio e lo sguardo, il sorriso e la parola, egli non aveva più un'amante, non era più un amante, ma era un innamorato.» E un serpeggiante dubbio attraversa l'opera: "che la vita nella sua più alta espressione che è l'amore sia solo un vano e miserabile sogno".
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Serao Matilde
La ballerina
br. "Così cominciava, nella notte d'inverno, la veglia funebre di Ferdinando Terzi conte di Torregrande, nella lurida stanza della Pension Suisse, fra il sangue del suicidio, assistito dal pianto, dai singulti, dalle interrotte parole di amore e di dolore di Carmela Minino, ballerina di terza riga, al teatro San Carlo". Protagonista del romanzo è Carmela Minino, "una miserabile ballerinetta" di fila del Teatro San Carlo di Napoli. Figlia della rammendatrice di Amina Boschetti (personaggio reale, è considerata fra le principali ballerine romantiche della sua epoca) la ragazza diviene danzatrice per caso. Attraverso la sua storia la Serao conduce il lettore nella vita delle ballerine di terza fila, fatta di stenti, fatica fisica, sfruttamento e, per giunta, considerate persone poco rispettabili. Con quest'opera la scrittrice lancia un nuovo atto d'accusa verso la società del suo tempo che si dimentica delle classi più deboli, compresa quella degli artisti meno famosi.
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Serao Matilde
La conquista di Roma
br. Francesco Sangiorgio, giovane politico della Basilicata pieno di fantasia e di orgoglio tutto meridionale, arriva a Roma in veste di deputato nel periodo post-unitario. Un collega, dinanzi al mirabile panorama della Città Eterna, mentre si commemora il combattimento del Vascello, lo avverte che "Roma non si dà a nessuno... la sua forza, la sua potenza, la sua attitudine è una virtù quasi divina: l'indifferenza". Ma lui, ottimista, gli risponde che saprà conquistarla. I suoi primi discorsi pubblici ottengono un discreto successo. Quando un ministro è costretto alle dimissioni, chi lo sostituisce, don Silvio Vargas, lo prende sotto la sua ala protettrice. Sangiorgio si ritrova a trascorrere lunghi momenti con don Silvio e con la giovane, bella, algida moglie di lui. E s'innamora... Romanzo più polemico che artistico, scritto quando già il contatto col naturalismo francese, specialmente con quello zollano, cominciava a turbare l'ingenuo realismo napoletano e sentimentale della scrittrice, "La conquista di Roma" racconta le conseguenze della mediocrità spirituale, della fatuità degli affetti, delle mezze virtù, e restituisce, forte dell'istinto alla decrittazione e del senso dell'ambiente della Serao, il vigore realistico della vita sociale e politica romana.
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Serao Matilde
Leggende napoletane
br. O munaciello, il diavolo di Mergellina, la leggenda di Capodimonte e molti altri ancora: una Napoli esoterica, magica e circondata dalla nebbia del mito. Una città antica, più antica anche di quanto si pensi, che rivive attraverso le testimonianze di uomini e di donne che la seppero raccontare, al principio del novecento, alla penna della giornalista Matilde Serao.
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Serao Matilde
Leggende napoletane
br. Matilde Serao ci racconta la Napoli magica, esoterica, i miti di una città millenaria. Le leggende dei vicoli, quelle che passano di bocca in bocca, da generazione in generazione,impresse sui muri, che fanno sbarrare gli occhi agli scugnizzi. Decenni sono passati da quando la penna di Donna Matilde ha messo nero su bianco i misteri di Partenope, eppuredopo 140 anni queste storie ancora affascinano generazioni di lettori.
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Serao Matilde
Leggende napoletane
brossura
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Serao Matilde
Piccole anime
br. Piccole anime venne scritto nel 1883. Appartiene al primo periodo della Serao che gran parte della critica (Luigi Russo tra gli altri) considera il più felice: quello in cui l'autrice, non ancora giunta a Roma, aderisce epidermicamente al Verismo espresso al meglio nei più famosi racconti della raccolta, Una fioraia e Canituccia. È la Serao migliore, che guarda con spirito partecipe al mondo piccolo-borghese e popolare napoletano.
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Serao Matilde
Racconti scelti. Ediz. per ipovedenti
br.
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Serao Matilde
Trenta per cento
br. Un racconto incredibilmente attuale che ci riporta alle crisi economiche provocate dalle truffe ai danni dei risparmiatori. A Napoli le banche offrono interessi altissimi a tutte le povere anime che decidono di dar loro in custodia i risparmi della vita. E così donne anziane, maestre di scuola, preti, novelli sposini consegnano i propri averi. A Napoli si crede nei benefattori, e la povera gente spera di uscire dalla miseria. Eleonora Triggiano è la triste e pia moglie di uno dei collettori di queste banche, Don Carlo, presenza volatile, marito assente. Eleonora ha anche uno spasimante, un uomo gentile che vive nel loro palazzo e che da tempo la venera, a cui lei però si nega credendo nel vincolo del matrimonio. A Natale Napoli compra e festeggia, mentre le banche, che offrono interessi che raggiungono il trenta per cento, crollano come castelli di carte, e anche la vita di Eleonora cambia volto e si trasfigura.
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Serao Matilde; Bianco C. (cur.)
Leggende napoletane. Nuova ediz.
br. Il fascino indiscusso della città di Napoli risiede anche nei tanti racconti leggendari che si narrano da secoli sulle sue origini. Matilde Serao alla fine dell'Ottocento ne ha raccolte alcune per raccontare la città e la "napoletanità" attraverso i suoi monumenti, le sue tradizioni e i suoi abitanti. Il volume contiene le novelle: La città dell'amore, Virgilio, Il mare, La leggenda dell'amore, Il palazzo Donn'Anna, Barchetta-fantasma, Il segreto del mago, Donna Albina, Donna Romita, Donna Regina, 'O munaciello, Il diavolo di Mergellina, Megaride, Il Cristo morto, Provvidenza, buona speranza, Leggenda di Capodimonte, Leggenda dell'avvenire.
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Serao Matilde; Franciosa Massimo; Killander Cariboni C. (cur.)
La virtù di Checchina. Dalla novella al teatro
br. Pubblicata dapprima a puntate nella «Domenica letteraria» nel 1883 e poi in volume dall'editore catanese Giannotta nel 1884, "La virtù di Checchina" della Serao presenta, con estrema finezza psicologica, la tranche de vie di una donnina della piccola borghesia romana e mette in scena il nascere di un progetto di adulterio che la risarcirebbe di una vita priva di slanci accanto a un marito gretto e avaro. Custodito nella Biblioteca Luigi Chiarini, presso il Centro Sperimentale di cinematografia di Roma, e rimasto inedito fino a questo giorno, il testo di Massimo Franciosa "La virtù di Checchina" vede oggi la luce in questo volume affiancato alla novella originale di cui costituisce l'adattamento teatrale. Franciosa traspone la vicenda in un contesto storico diverso, realizzando una commedia di costume che mette in luce il cinismo e la superficialità dell'aristocrazia romana del Ventennio. Il testo è corredato da un ricco e puntuale apparato critico di note al testo della curatrice Carla Killander Cariboni.
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Serao Matilde; Laurenti Giulio
Ricordi di Natale
br. «Il ricordo è un modo di incontrarsi» affermava Gibran e questa frase è molto più vera a Natale, quando i momenti delle feste passate tornano a galla e riempiono il cuore. I testi di questo quarto libretto della collana Natale ieri e oggi vogliono proprio ricordare (cioè ridare al cuore) il senso della festa.Con Matilde Serao compiamo un viaggio dove tutto è iniziato: con il suo piglio giornalistico, infatti, Serao descrive Betlemme, la grotta del presepe e il villaggio di Ain Kerem. Le rimembranze di un suo viaggio in Palestina diventano per noi testimonianza di un Natale che non c'è più.Ne L'orango Giulio Laurenti ci guida in un viaggio più intimo in cui nel presepe, come tipica rappresentazione che allestiamo nelle nostre case, figura anche un orango, personaggio insolito, che rappresenta lo spartiacque tra l'infanzia e l'età adulta.I due racconti sono introdotti dalla poesia Febbre di Vittoria Aganoor Pompilj che, ancora una volta, si muove nel vasto orizzonte dei ricordi natalizi.
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Serao Matilde; Vaccari M. (cur.)
Mors tua
br. Loreta Leoni e Carletto Valli sono pronti a rimanere uniti sotto il fuoco nemico. Marta Ardore vive con l'angoscia di perdere il figlio come già le successe col marito. E poi c'è Don Lanfranchi, che non vuole cedere al dio biblico delle battaglie, crede nel Cristo della pace e della solidarietà e decide di abbandonare tutto per tenere fede ai propri principi. Come un incubo, sulle teste dei protagonisti di questo romanzo corale incombe la minaccia della guerra, una guerra che i personaggi della Serao vedono già per cosa sarà: sanguinosa, classista, ma non riescono a intuire il lato peggiore che subiranno del conflitto. La sua logorante infinitezza, l'incalcolabile debito in termini di ragazzi che lascerà sul futuro del nostro paese, un evento bellico che diventa il più devastante della storia umana finora conosciuta, capace di sterminare una generazione avvelenando i giovanissimi superstiti in un odio per lo straniero in cui la Serao sembra voler farci vedere le radici del fascismo più sociale.
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Seraphim Ernst 1862 1945.
Livl�ndische geschichte von der ""aufsegelung"" der lande bis zur einverleibung in das russische reich ein hausbuch / von dr. Ernst Seraphim ; mit seiben bildern einer karte und zwei personen- und ortsregistern. 1. Volume 1. 1904
2020. Paperback. New. Lang: - ger Vol: - Volume 1. Pages 520. Reprinted in 2020 with the help of original edition published long back 1904. This book is Printed in black & white sewing binding for longer life with Matt laminated multi-Colour Soft Cover HARDCOVER EDITION IS ALSO AVAILABLE Printed on high quality Paper re-sized as per Current standards professionally processed without changing its contents. As these are old books we processed each page manually and make them readable but in some cases some pages which are blur or missing or black spots. We expect that you will understand our compulsion in these books. We found this book important for the readers who want to know more about our old treasure so we brought it back to the shelves. Any type of Customisation is possible with extra charges. Hope you will like it and give your comments and suggestions. Volume 1. paperback
Referencia librero : PB1111014086170
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Seraphim Ernst 1862 1945.
Livl�ndische geschichte von der ""aufsegelung"" der lande bis zur einverleibung in das russische reich ein hausbuch / von dr. Ernst Seraphim ; mit seiben bildern einer karte und zwei personen- und ortsregistern. 2. Volume 2. 1904
2020. Paperback. New. Lang: - ger Vol: - Volume 2. Pages 630. Reprinted in 2020 with the help of original edition published long back 1904. This book is Printed in black & white sewing binding for longer life with Matt laminated multi-Colour Soft Cover HARDCOVER EDITION IS ALSO AVAILABLE Printed on high quality Paper re-sized as per Current standards professionally processed without changing its contents. As these are old books we processed each page manually and make them readable but in some cases some pages which are blur or missing or black spots. We expect that you will understand our compulsion in these books. We found this book important for the readers who want to know more about our old treasure so we brought it back to the shelves. Any type of Customisation is possible with extra charges. Hope you will like it and give your comments and suggestions. Volume 2. paperback
Referencia librero : PB1111014086171
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Seraphim, Ernst
Russische Portraits. Die Zarenmonarchie bis zum Zusammenbruch 1917.
Wien/Zürich/Leipzig, Amalthea-Verl., 1943. 2 Bände. gr. 8. Halbleinen. gebrauchter Zustand., Bibliotheksaufkl. a. Buchrücken., Buchrü. gebräunt u. m. kl Rissen., S. u. Buchdeckel etwas gebräunt., Band II: Vortitel lose., hint. Deckelinnens. m. Aufkl.
Referencia librero : 14698BB
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SERAPHIM, P.H. (Hrsg.)
Deutschlands verlorenen Montanwirtschaft. Eisen- und Stahlindustrie Oberschlesiens. Eine Sammelarbeit mit Beiträgen von K. Seidl, P.H. Seraphim, K. Tanzer.
Stuttgart, Köln:, Kohlhammer., (1955). Gr.8°. 88 S. Original Karton mit Deckeltitel. Einband ein wenig lichtrandig, Eigenvermerk und kleine Fingerspur auf Titel. S. 22 und 23 stärker gegilbt, sonst gut erhalten. (=Verwaltung und Wirtschaft, Heft 14)
Referencia librero : 26106B
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SERAPHIM, P.H. (Hrsg.):
Deutschlands verlorenen Montanwirtschaft. Eisen- und Stahlindustrie Oberschlesiens. Eine Sammelarbeit mit Beiträgen von K. Seidl, P.H. Seraphim, K. Tanzer.
Gr.8°. 88 S. Original Karton mit Deckeltitel. (=Verwaltung und Wirtschaft, Heft 14) Einband ein wenig lichtrandig, Eigenvermerk und kleine Fingerspur auf Titel. S. 22 und 23 stärker gegilbt, sonst gut erhalten. Mit einem Vorwort des Herausgebers und 4 Kartenabbildungen im Anhang.
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Serdakowski Barbara
Katerina e la sua guerra
br. Un racconto teso, coinvolgente, senza pause. La fuga di una donna e di una bambina dagli orrori e dalle miserie della guerra. Un unico pensiero, un unico spiraglio, un solo obiettivo: lottare e resistere, per poter ricominciare.
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Sere Antonio
Gli altrui amori
brossura "Le poesie raccolte in questo libro sono 'creature', come amo definirle, che dispensano gioia e, non meno dolore, per tutto quello che merita a ragione o meno di essere definito 'amore'. Volutamente non do titolo alle poesie, sarà chi leggendole e vivendole, farà suo il pensiero, le emozioni ed eventualmente darne titolo, sempre che di titolo necessitino".
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Serena Alberto
Dall'asilo al matrimonio in un piccolo paese del Canavese
br. Alberto Serena ripercorre uno scorcio della sua vita attraverso brevi racconti ambientati a Pont Canavese, suo paese d'origine, ridonando colore a valori di un tempo e a momenti di vita che superano i confini geografici e vanno dritti al cuore di tante persone. Storie che ricordano molto da vicino quelle narrate da Giovannino Guareschi e ambientate nel piccolo paese di Brescello, dove Don Camillo e Peppone hanno fatto sorridere e riflettere tante generazioni. Storie vere perché veri sono i sentimenti dei protagonisti che li riconsegnano intatti a noi oggi grazie alla penna di Alberto Serena. Ricordi che scorrono vividi attraverso 59 racconti a partire dall'infanzia dell'Autore quando, nel lontano 1953, frequentava l'asilo di Pont, dove il pisolino lo si faceva con la testa appoggiata sul banco, fino al giorno del suo matrimonio, avvenuto nel maggio 1975. Vent'anni, o poco più, grazie ai quali ci viene restituita una cartolina per nulla sbiadita del Canavese, di fatti e personaggi che ne hanno costituito l'anima.
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Sereni Clara
Casalinghitudine
br. È il 1987 quando in libreria appare "Casalinghitudine" e le ricette di cucina entrano a pieno titolo nella nostra letteratura. Allora non si poteva immaginare che quel libriccino sarebbe diventato un piccolo classico e che quel titolo sghembo avrebbe conquistato il proprio posto nei dizionari. A distanza di quasi trent'anni dalla sua prima edizione, questo manuale-manifesto viene riproposto per la prima volta con una nota dell'autrice che, con affetto e ironia, ne ripercorre le tappe di ideazione e stesura. "Casalinghitudine" è un ritratto del nostro Paese, che Clara Sereni ha potuto tratteggiare raccontando di sé e della sua generazione attraverso il cibo. Ogni piatto ha un ricordo da portare alla luce: la minestra dei Sette Grani evoca la maternità, la pasta e fagioli rappresenta il Sessantotto, un polpettone scandisce il consolidarsi di un'amicizia e una frittata di zucchine può diventare l'immagine di una frattura storica, quella di suo padre, Emilio Sereni, intento a discutere con Pietro Nenni sulla spiaggia di Formia. Il cibo diventa così un vero e proprio linguaggio extra-verbale, capace di creare legami e di esprimere sia affetti, sia disamori. Romanzo di ricordi, di ricette, di riflessioni, scandito dal trascorrere dei decenni, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, "Casalinghitudine" è anche una sorta di antiepica collettiva nella quale ogni donna potrà riconoscere un guizzo, un sapore, una memoria della propria vita.
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Sereni Clara
Manicomio primavera
br. Madri speciali, che si avventurano nella relazione con un figlio «diverso» per aiutarlo a «venire al mondo» una seconda volta, per insegnargli - più attraverso i gesti che con le parole - una strada di crescita e autonomia. Madri abitate dalla vergogna di aver «partorito un prodotto imperfetto»: sono loro le protagoniste dei tredici racconti che compongono questo libro. La «normalità» e le diagnosi, l'ossessione e la speranza, la fatica e i sorrisi, la solitudine e la possibilità di condividere un percorso: in queste pagine Clara Sereni parte da piccole situazioni quotidiane per parlarci del sottile confine tra equilibrio e squilibrio, dell'amore che può essere salvato dall'ombra.
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Sereni Clara
Via Ripetta 155
br. Via Ripetta: una delle strade più centrali di Roma, in quello che fu una sorta di triangolo d'oro fra piazza del Popolo, piazza di Spagna, piazza Venezia. Pensate che allora fosse tutto chiaro, a disposizione di chiunque? No, perché il civico 155 è difficile trovarlo, situato com'è al di là dell'Ara Pacis, oltre piazza Augusto imperatore, nel piccolo tratto che tutti pensano appartenga già a via della Scrofa: bisogna spiegarlo bene perfino a chi guida il taxi, se è proprio lì che si vuole andare. Un tratto fuori fuoco nello stradario, e quella che si racconta qui è la storia fuori fuoco degli anni fra il '68 e il '77, cominciati all'insegna dell'utopia libertaria - compresa l'idea che per la libertà valesse la pena di stare a pancia vuota e di vivere alla meglio in case che cadevano a pezzi - e sfociati nel terrorismo prima, e poi nel riflusso del disimpegno, della Milano da bere, dei manager rampanti. Una storia vista con lo sguardo di chi ha vissuto da vicino molte cose senza mai esserne del tutto al centro, e dunque con la possibilità di testimoniare, dolorosamente, una memoria non chiusa. Ricordi in prima persona di anni raccontati poco e non sempre correttamente: perché il terrorismo non fu come molti ritengono la conclusione logica di quanto il '68 aveva seminato, ma fu invece la sanzione drammatica della sconfitta di molte speranze, un lutto pungente per chi aveva creduto e si era speso per farle germinare.
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Sereni Umberto
Il matto
brossura
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Sereni Vittorio; Sartorelli E. (cur.)
Viaggio in Cina
br.
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Sereny, Gitta
The German Trauma - Experiences And Reflections 1938 - 2000,
London [u.a.], Allen Lane - The Penguin Press, 2000. gr.8°, XXI, 377 S. und 16 Tafelseiten mit s/w-Abbildungen, Text: englisch, original Pappband (Hardcover) mit original Schutzumschlag, Erstausgabe sehr schönes, sauberes Exemplar
Referencia librero : 15771CB ISBN : 713994568
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Serge Victor
Il caso Tulaev
br. Mosca, 1938. Il giovane Kostja uccide Tulaev, membro del comitato centrale del Partito Comunista. In seguito all'attentato, la polizia segreta organizza la ricerca non tanto dell'esecutore materiale, quanto dei responsabili morali che, con il loro atteggiamento critico verso lo stalinismo, avrebbero contribuito a creare il clima in cui è maturato il delitto. Cinque sono i colpevoli designati: l'intellettuale Rublev, l'alto commissario di polizia Erchov, il contadino-soldato Makeev, il vecchio bolscevico Kondriatiev e il trockista irriducibile Rvjik. A tutti costoro, rivoluzionari di provata fede, sono rivolte le accuse più fantasiose e infamanti e si chiede il sacrificio supremo per una causa per la quale hanno già sacrificato tutto. Nel clima di terrore e menzogna che Serge riesce a ricostruire, uomini irreprensibili, noti per la loro devozione e apprezzati per la loro competenza, arrivano al punto di riconoscersi colpevoli dei peggiori crimini e, per una rivoluzione che è pur sempre la loro, preferiscono morire disonorandosi piuttosto che denunciare gli orrori del regime alla borghesia internazionale. "Il caso Tulaev" è una lucida analisi dell'universo staliniano, unita a una rigorosa interpretazione storica della Rivoluzione russa, dove il dolore e la consapevolezza di un fallimento non sono però mai per lo scrittore, che pure ne ha sofferto sulla propria pelle le conseguenze, un motivo per venire meno ai propri principi e alla propria coerenza.
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SERGENT, Pierre / Castelbajac, Bertrand De
La Legion.
Barcelona: Lafayette 1985. 336 S.+ Reg. überaus zahlr. teilw. farb. Abb. 4° Ln.mS. *Fremdenlegion*.
Referencia librero : 273653
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Seri D. Benaya
I biscotti salati di nonna Sultana
br. Con uno stile immaginifico e poetico, Dan Benaya Seri conduce il lettore nell'atmosfera popolare di una Gerusalemme scomparsa, dove, nel quartiere bucariota, il tempo è scandito da Elkotzer il lattaio che sveglia la gente alla preghiera, dall'arrivo del chamsìn, il vento caldo del deserto, e dalle feste del calendario ebraico. Però sono gli occhi malati di nonna Sultana, memoria incerta di una realtà perduta, a dare senso e continuità alla storia che tra tabù, equivoci, istinti e pregiudizi ancestrali sembra procedere leggera e semplice come la vita dei suoi protagonisti. Ma questo microcosmo cela anche i germi di una tragedia che neppure nonna Sultana riuscirà a evitare.
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Serino Francesco
La vera storia della Repubblica delle banane. 1954: la CIA in Guatemala
br. «Se ci fosse stata scelta, sarebbe stato meglio per il Guatemala vivere sotto il dominio comunista che convivere per 50 anni con la United Fruit.» Jacobo Árbenz, presidente del Guatemala Sotto l'amministrazione repubblicana di Dwight D. Eisenhower, nel 1953 la CIA e il Dipartimento di Stato USA progettarono un secondo colpo di stato in Guatemala (il primo, poi fallito, fu approvato l'anno prima da Harry Truman). L'obiettivo era quello di ristabilire un governo più vicino agli interessi della United Fruit Company, multinazionale produttrice di banane - conosciuta oggi come Chiquita - nonché gestore dell'intero sistema dei trasporti e delle comunicazioni del Paese, la quale con la Rivoluzione democratica del 1944 aveva visto enormemente ridotto il proprio potere. Dopo le dimissioni del presidente Árbenz, accusato di «comunismo» e costretto a un interminabile esilio, una lunghissima serie di governi fantoccio ha finito per decapitare ogni movimento d'opposizione. Nasce così nel sangue, dominata dalla corruzione e dalla violenza, la classica Repubblica delle banane, ancor oggi un luogo nel quale si perpetuano «stragi a riflettori spenti».
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Serio Michele
Giù le mani dal Vesuvio
br. Genny Scognamiglio è un diciannovenne balbuziente e imbranato. Ma a sorpresa viene incaricato dal Procuratore Generale per indagare su alcuni omicidi misteriosi che insanguinano Napoli. Il ragazzo accetta per intascare il denaro promessogli. Ma Genny non può sapere che un'organizzazione filo araba agisce in città e che ben presto si ritroverà, suo malgrado, al centro di un intrigo internazionale. Come se non bastasse, un sosia lo insegue, gli ruba il lavoro provocandogli una crisi d'identità che finisce per coinvolgere perfino la sfera sessuale. Il giovane si chiede se quella che si prepara in città sia davvero una festa in maschera organizzata dalle Istituzioni o un tentativo di coinvolgere quanti più cittadini possibili in un eccidio. Per ottenere una risposta, si rivolge quasi in maniera mistica al Vesuvio che domina il golfo. E il gigante di pietra sembra diventare il suo unico interlocutore. Coinvolto in una girandola di avventure a volte drammatiche, a volte grottesche, Genny nel tentativo di salvare se stesso e la città finisce assieme ai suoi amici sul bordo del cratere dove sa che tutto potrebbe accadere, anche l'Apocalisse.
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Sermi Massimiliano
La tela del destino
brossura Michele sta iniziando un viaggio ignoto, ma, prima di partire, deve ancora mantenere una promessa fatta ad una persona a lui cara, una promessa di cui non può disfarsi come hanno fatto molti prima di lui. Da qua inizia un viaggio che fa da sfondo alle sue esperienze e alle persone con cui le ha condivise, in luoghi e tempi indefiniti, quasi surreali. Le leggi della fisica perderanno valore e come nei sogni tutto può essere. I confini si intersecheranno e si allontaneranno in continuazione, senza una cronologia ben definita degli eventi che sembreranno essere a distanza di moltissimi anni o vicinissimi, creando un racconto senza tempi o luoghi. Michele lotterà con se stesso, con le sue paure e con la sua stessa psiche in un susseguirsi di eventi che lo porteranno a prendere coscienza di sé e del suo essere, fra avventure e scelte difficili, che getteranno una luce sulle ombre che spesso oscurano il ciclo della vita di ognuno di noi. Come un ragno che pazientemente fila la sua tela, anche gli eventi prenderanno forma. Avvenimenti strani, surreali ma sempre ancorati alla realtà quotidiana che creeranno nel lettore una situazione in cui sembrerà di muoversi fra sogno e realtà. Dove i confini si intersecheranno e si allontaneranno in continuazione, senza una cronologia ben definita degli eventi che sembreranno essere a distanza di moltissimi anni o vicinissimi, creando un racconto senza tempi o luoghi.
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Sermonti Giuseppe
Fior da fiore. Novelle botaniche
ill., br. "Tutte le fiabe narrano la storia del paradiso terrestre": è la sorprendente rivelazione che consente a Giuseppe Sermonti di intrecciare il regno del "meraviglioso" con le vicende del mondo vegetale. Nell'Eden, scrive Sermonti, ha sede l'albero della vita, quell'axis mundi attorno al quale si avvolgono e si sviluppano le metafore esistenziali. Norme precise regolano i recinti dell'immaginario naturale: la rottura di un ramo o l'indebita asportazione di un frutto sono infrazioni che possono costare all'eroe, e all'eroina, la caduta e la perdizione. Con questo volume Sermonti prosegue la sua ricerca sulle allegorie ispirate alla Luna o sulla magiche mutazioni chimico-mineralogiche. Con il consueto rigore scientifico e la nota forza immaginativa, procede lungo un ideale filo d'Arianna all'interno del labirinto mitico-favolistico vegetale al quale appartengono figure classiche come Dafne, trasformata in pianta di alloro, o fanciulle di fiaba come Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, che rimandano ad alberi e fiori. I fondamentali personaggi della fiaba sono la Bella Addormentata, o occultata, che rispecchia la natura nel periodo invernale, e il Principe Azzurro, che arriva da lontano per impalmarla, così come il polline, portato dal vento o da un'ape, insemina il fiore. Con la sua opera Sermonti individua e scioglie gli enigmi adombrati nei miti e nelle "fiabe del focolare".
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Sermonti Rutilio
Noi e loro. Storie di uomini e bestie
ill., br.
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Sermonti Vittorio
Se avessero
br. Una mattina di maggio del 1945 tre (o quattro) partigiani si presentano col mitra sullo stomaco in un villino zona Fiera di Milano alla caccia d'un ufficiale della Repubblica Sociale (o forse di tre), lo scovano, segue un ampio scambio di vedute, e se ne vanno. Da questo aneddoto domestico, sincronizzato bene o male ai grandi eventi della Storia, si dipanano settant'anni di ricordi di un fratello quindicenne, confusi ma puntigliosi, affidati come sono agli "intermittenti soprusi della memoria": il nero-sangue e il gelo della guerra, la triste farsa di sognarsi eroe, poi il "passaggio dalla parte del nemico" (iscrizione al PCI), e poi ancora un titubante far parte per se stesso; e il rapporto di reciproca protezione con il padre fascista; e la famiglia "feudale" della strana mamma; ma anche una collana di amori malriposti, le letture, il teatro, la musica, il calcio, gli amici. Testa e cuore però non fanno che tornare a quella mattina di maggio, a quell'ipotesi sospesa, a quell'eccidio mancato. Così, nel tentativo di fare i conti con i propri fantasmi, Vittorio Sermonti ci regala un libro sconcertante, tracciato nella forma di una lunga canzone d'amore per un tu che ha smascherato molti di quei fantasmi del "narrator narrato", e gli dà ancora la voglia di vivere: un libro che è anche la cronaca minuziosa di un Paese e di un interminabile dopoguerra...
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Sernelin, Gerth
Nordic Angels. 30 years of erotic photography. 1973 - 2003.
München, Edition Reuss, (2003). 4° (34 x 25 cm). Ca. 160 nn S. mit farbigen Abbildungen und Einleitung in Deutsch, Englisch, Französisch. Farb. illustrierter Orig.-Pappband mit farb. illustriertem Orig.-Umschlag mit Front- und Rückentitel.
Referencia librero : 4099B
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Serpieri Renato
Indissolubili
br. Milano, il lago di Como, Taormina, Venezia e Napoli. In questi luoghi s'intrecciano e si snodano due storie. Raggiungono attraenti angoli di Parigi e Londra. Tra loro un'incredibile sorpresa: Claudio trova alcuni fogli su cui è scritta una storia. Una storia che conosce bene. La persona alla quale più ha voluto bene l'ha scritta per lui. Claudio la ricorda felice quando le aveva raccontato proprio quella storia. Non ha potuto finire di scriverla. Ora deve decidersi a farlo lui. Deve vincere l'apatia che lo frena. Cosa ne farà di quei personaggi? Sono entrambi a un bivio. Devono incontrare qualcuno. Incontri che potrebbero cambiare la loro vita. Forse anche la sua?
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Serpolla Marta
Scegli di essere felice
br.
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Serpotta Mattia Iachino
La gente non stanno bene
ril. Le persone non s'incontrano mai per caso, ma per casi. Tutta gente con forti disagi: ossessivo-compulsivi, complottisti, paranoici, renitenti alla relazione sentimentale, analfabeti, animalisti anaffettivi, assetati del consenso popolare. La follia dei singoli, però, può salvare il mondo dalla noia e dalla banalità collettiva. Questo la rende speciale agli occhi dell'autore, che la racconta nella sua dimensione quotidiana, senza vantare alcuna competenza scientifica, anzi, non condividendo molte delle cose che dice.
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Serra Andrea; Serra Battista
Zio Pietro Bianco
brossura
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