|
Simenon Georges
La cattiva stella
br. Non è detto che il turista da banane sia mal vestito, anzi spesso indosserà capi di buon taglio, vestigia di un guardaroba lussuoso. Sono americani, cechi, tedeschi, francesi... Alcuni hanno conosciuto un momento di gloria, altri si sono limitati a mangiarsi il patrimonio di famiglia o le rendite. Finché un giorno, quando già erano stufi della mediocrità o spaventati dalla miseria incombente, qualcuno ha detto loro: «Sulle isole del Pacifico si può ancora vivere come nel paradiso terrestre, senza soldi, senza vestiti, senza preoccuparsi del futuro...». Per pagarsi la traversata hanno venduto tutto quello che avevano. Allo sbarco le autorità locali, prudenti e spesso scottate, pretendono a titolo di cauzione il versamento del costo del biglietto di ritorno. Capite? L'indomani ogni buon turista da banane ha già comprato un pareo e un cappello di paglia intrecciata. Seminudo, sdegnando la città e i coloni che indossano completi bianchi e camicie con il colletto rigido, si dirige di buon passo verso le lunghissime spiagge.
|
|
Simenon Georges
La fattoria del Coup de Vague
br. Ogni mattina, da tutte le case prospicienti la spiaggia denominata, quasi fosse un presagio, Le Coup de Vague (alla lettera: «il colpo d'onda»), avanzano, nella melma e nei banchi di sabbia lasciati dall'oceano che via via si ritira, i carretti dei mitilicoltori che vanno a raccogliere ostriche e cozze. Tra loro, Jean e sua zia Hortense, «coriacea, granitica, solida», quasi fosse «fatta anche lei di calcare». È Hortense, insieme alla sorella Émilie, con la sua «faccia da suora», a mandare avanti la casa e l'azienda. E dalle zie Jean si lascia passivamente coccolare e tiranneggiare: gli va bene così, ha una motocicletta nuova, le partite a biliardo con gli amici e tutte le donne che vuole, perché è un pezzo di marcantonio, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Quando però la ragazza che frequenta da alcuni mesi gli annuncia di essere incinta, la monotona serenità della loro vita viene travolta da qualcosa che assomiglia proprio a un'ondata, improvvisa, violenta. A sistemare la faccenda ci pensa, naturalmente, zia Hortense: basta conoscere il medico giusto, e pagare. Ma qualcosa va storto, e Jean è costretto a sposarla, quella Marthe pallida, spenta e sempre più malata, di cui le zie si prendono cura con zelo occhiuto e soffocante... Rari sono gli scrittori capaci, come Simenon, di portare alla luce, sotto la corteccia della rispettabilità piccolo-borghese, un verminaio di menzogne e di rancori, di ricatti e di ferocie.
|
|
SIMENON GEORGES
LA FENETRE DES ROUET
Paris, La Jeune Parque 1945. In-8 broché, couverture illustrée rempliée de 221 pages. Illustrations de CHAPELAIN-MIDY.Tirage limité numéroté à 2600 exemplaires, sur vélin supérieur. parfait etat
书商的参考编号 : 4165
|
|
SIMENON Georges
La Fenêtre des Rouet
Paris La Jeune Parque 1945 Broché, couverture illustrée rempliée
书商的参考编号 : 009909
|
|
Simenon Georges
La finestra dei Rouet
br. Un lento, soffocante pomeriggio estivo. In un modesto appartamento di Faubourg Saint-Honoré, una donna sta ricucendo un vecchio vestito. Al di là della sottile parete che divide la sua stanza da quella attigua, due corpi giovani si stiracchiano voluttuosamente dopo aver fatto l'amore. La donna sente tutto, immagina ogni gesto, come se li vedesse. Poi, come fa sempre, si avvicina alla finestra. Dall'altra parte della strada vive la ricca famiglia dei Rouet, proprietari non solo del palazzo in cui abitano, ma di buona parte dei palazzi intorno. Per ore e ore, da dietro le persiane accostate, la donna spia la loro esistenza: quella dei vecchi, al piano di sopra, e quella del giovane Hubert e della sua bella, irrequieta moglie Antoinette, al piano di sotto. Sarà lei, in questo pomeriggio di luglio, l'unica testimone di qualcosa che potrebbe anche essere un omicidio. E da ora in poi la donna comincerà a vivere per procura la vita di Antoinette: una vita "fervida, invadente, in tutta la sua spaventosa ferocia", una vita "proibita", che a poco a poco diventerà la sua. Con "La finestra dei Rouet", storia di una torbida ossessione, Simenon ha scritto uno dei suoi romanzi più sottilmente perversi.
|
|
Simenon Georges
La neve era sporca
br. Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco.
|
|
Simenon Georges
Le campane di Bicêtre
br. Quando comincia a riprendere conoscenza in una delle uniche due camere singole dell'ospedale di Bicétre, Rene Maugras, direttore del principale quotidiano parigino, di quanto è avvenuto la sera precedente ricorda poco o nulla: sa che era a cena, come ogni primo martedì del mese, nella saletta privata del Grand Véfour (uno dei più antichi ristoranti della capitale, e anche uno dei più esclusivi) con un gruppo di amici i quali, come lui, possono considerarsi a giusto titolo, ciascuno nel proprio campo, dei personaggi molto, molto importanti - degli uomini arrivati, come si dice. A un certo punto era andato alla toilette, e lì (come scoprirà più tardi) lo avevano trovato, privo di sensi, un quarto d'ora dopo. Sa quindi di essere vivo, e dai luminari convocati al suo capezzale si sente dire che guarirà, che ricomincerà a muovere il braccio destro, che potrà di nuovo parlare. Ma Rene Maugras sa anche un'altra cosa: che non gli importa. A poco a poco, attraverso il groviglio di pensieri gli affollano la mente, si fa strada una domanda: "A che scopo?". A che scopo essere diventato un personaggio importante, a che scopo essersi dato tanto da fare - a che scopo vivere, in definitiva? Mentre tutti si chiedono che cosa gli passi per la testa, Maugras, con la lucidità di una solitudine interiore spogliata da ogni maschera, fa un bilancio impietoso della propria esistenza, interrogandosi sul senso di quanto hanno fatto lui e quelli come lui per per diventare ciò che sono.
|
|
Simenon Georges
Le persiane verdi
br. «Forse questo è il libro che i critici mi chiedono da tanto tempo e che ho sempre sperato di scrivere» azzarda Simenon, che ha terminato "Le persiane verdi" in una sorta di stato di grazia, all'indomani della nascita del secondo figlio. Ha tutte le ragioni di essere soddisfatto: è riuscito a scolpire una figura larger than life, Emile Maugin, celeberrimo attore giunto, a sessant'anni, all'apice del successo e della fama, che un giorno apprende di avere, al posto del ventricolo sinistro, «una specie di pera molle e avvizzita». «Maugin non è ispirato né a Raimu, né a Michel Simon, né a W.C. Fields, né a Charlie Chaplin» afferma risolutamente Simenon nell'Avvertenza. «E tuttavia, proprio a causa della loro grandezza, non è possibile creare un personaggio dello stesso calibro, che faccia lo stesso mestiere, senza prendere in prestito dall'uno o dall'altro certi tratti o certi tic». Ciò detto, taglia corto, «Maugin non è né il tale né il talaltro. È Maugin, punto e basta, ha pregi e difetti che appartengono solo a lui». Pregi e difetti alla misura del personaggio: dopo un'infanzia sordida, ha lottato, perduto, vinto, amato, desiderato, conquistato e posseduto tutto - donne, fama, denaro -, e coltiva la propria leggenda abbandonandosi a ogni eccesso. Prepotente, scorbutico, cinico (ma segretamente generoso), regna da tiranno su un piccolo mondo di sudditi devoti e trepidanti, fra cui la giovanissima e amorevole moglie, ma vive nella costante paura della morte e nella nostalgia dell'unica cosa che non ha mai conosciuto: la pace dell'anima - quella cosa tiepida e dolce a cui il suo desiderio attribuisce la forma di una casa con le persiane verdi.
|
|
Simenon Georges
Le persiane verdi letto da Tommaso Ragno. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura «Forse questo è il libro che i critici mi chiedono da tanto tempo e che ho sempre sperato di scrivere» azzarda Simenon, che ha terminato "Le persiane verdi" in una sorta di stato di grazia, all'indomani della nascita del secondo figlio. Ha tutte le ragioni di essere soddisfatto: è riuscito a scolpire una figura larger than life, Emile Maugin, celeberrimo attore giunto, a sessant'anni, all'apice del successo e della fama, che un giorno apprende di avere, al posto del ventricolo sinistro, «una specie di pera molle e avvizzita». «Maugin non è ispirato né a Raimu, né a Michel Simon, né a W.C. Fields, né a Charlie Chaplin» afferma risolutamente Simenon nell'Avvertenza. «E tuttavia, proprio a causa della loro grandezza, non è possibile creare un personaggio dello stesso calibro, che faccia lo stesso mestiere, senza prendere in prestito dall'uno o dall'altro certi tratti o certi tic». Ciò detto, taglia corto, «Maugin non è né il tale né il talaltro. È Maugin, punto e basta, ha pregi e difetti che appartengono solo a lui». Pregi e difetti alla misura del personaggio: dopo un'infanzia sordida, ha lottato, perduto, vinto, amato, desiderato, conquistato e posseduto tutto - donne, fama, denaro -, e coltiva la propria leggenda abbandonandosi a ogni eccesso. Prepotente, scorbutico, cinico (ma segretamente generoso), regna da tiranno su un piccolo mondo di sudditi devoti e trepidanti, fra cui la giovanissima e amorevole moglie, ma vive nella costante paura della morte e nella nostalgia dell'unica cosa che non ha mai conosciuto: la pace dell'anima - quella cosa tiepida e dolce a cui il suo desiderio attribuisce la forma di una casa con le persiane verdi.
|
|
Simenon Georges
Le signorine di Concarneau
br. Jules Guérec - quarant'anni, celibe, proprietario di due pescherecci - è sempre vissuto nella cittadina bretone in cui è nato, nella casa adiacente all'emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore "di catrame, cordami, caffè, cannella e acquavite", insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva. A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Persino quando gli capita di andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada dove un paio di signore "arrivate da Parigi" passeggiano "gettando agli uomini sguardi provocanti", il pensiero di come farà a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il piacere. Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Celine - che delle due è la più penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo - a prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.
|
|
Simenon Georges
Lettera al mio giudice
brossura
|
|
Simenon Georges
Lettera al mio giudice
brossura Una ragazza minuta, pallida, arrampicata su alti tacchi, nella vita di un uomo "senza ombra", la cui esistenza, così normale, si avvicina sempre più al confine con l'inesistenza. E quella donna è l'ombra stessa, qualcosa di oscuro e lancinante al di là di ogni ragione, che conduce tranquillamente alla morte.
|
|
Simenon Georges
Pioggia nera
brossura «"Mi raccomando, sii gentile con la zia Valérie!". Sono passati molti anni, ma Jérome se la ricorda benissimo quella "vecchia foca", con la sua faccia larga, grassa, il flaccido doppio mento, la peluria scura sul labbro superiore e quel disgustoso odore di vecchiaia e di odio. Si era piazzata nella minuscola casa sopra il negozio di tessuti dove sua madre lavorava tutti i giorni, anche la domenica, e lui aveva capito subito che era cattiva, prima ancora che in un momento d'ira lei rompesse gli animaletti a lui cari più di ogni altra cosa al mondo, quelli con cui giocava, seduto per terra, davanti alla finestra a mezzaluna che sormontava l'ingresso del negozio.»
|
|
Simenon Georges
Senza via di scampo
br. Se "la vecchia" ha proprio con lui, Vladimir, un rapporto così speciale, è perché loro due si somigliano: provano entrambi un profondo disgusto per tutto quanto li circonda, e la medesima pietà per se stessi. Due mascalzoni infelici, intrisi di amarezza e di cinismo, questo sono. Perciò, lasciando gli scrocconi a vagare annoiati nella grande villa, Jeanne Papelier si ubriaca insieme a lui; finisce sempre che si mettono a piangere, e poi vanno a letto insieme. Sono anni che Vladimir ricopre il duplice ruolo di amante e di domestico; e che si occupa dell'Elektra, lo yacht attraccato nel porticciolo di Golfe-Juan, insieme a Blinis, russo bianco come lui, con il quale ha diviso l'esilio e la miseria prima che trovassero la gallina dalle uova d'oro. Un equilibrio apparentemente perfetto, che si romperà allorché farà la sua comparsa una donna giovane e bella, la figlia della vecchia Papelier - una che non ha nulla a che fare né con quella ricchezza né con quell'abiezione.
|
|
Simenon Georges
Tre camere a Manhattan
brossura New York, notte. Un uomo e una donna camminano lungo la Quinta Strada. Entrano in un bar. Ne escono. Un altro bar. Come se non potessero fare altro che camminare. Come se la notte non dovesse mai finire. Lui non sa niente di lei, lei non sa niente di lui. Sono come due naufraghi, e ora "sono così tenacemente avvinti l'uno all'altro che la sola idea della separazione risulta loro intollerabile". Un grande maestro del giallo si lascia scoprire come romanziere della passione.
|
|
Simenon Georges
Tre camere a Manhattan
br. New York, notte. Un uomo e una donna camminano lungo la Quinta Strada. Entrano in un bar. Ne escono. Un altro bar. Come se non potessero fare altro che camminare. Come se la notte non dovesse mai finire. Lui non sa niente di lei, lei non sa niente di lui. Sono come due naufraghi, e ora "sono così tenacemente avvinti l'uno all'altro che la sola idea della separazione risulta loro intollerabile". Un grande maestro del giallo si lascia scoprire come romanziere della passione.
|
|
Simenon Georges; Frausin Guarino L. (cur.)
Marie la strabica
br. Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere «a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani». Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne «le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio». Da piccole, Sylvie le prometteva: «Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai». Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature «segnate dalla malasorte», la segue nella capitale, ma si rassegna all'esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell'aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?
|
|
Simeone Aldo
Per chi è la notte
br. Mentre la seconda guerra mondiale si avvia verso la fase più cruenta, tra i monti della Garfagnana c'è un paese che sembra rimasto escluso dalla Storia e in cui la vita è scandita da antiche leggende. Per gli abitanti di Bosconero è più forte il divieto di entrare nel bosco del timore della guerra e delle terribili notizie che arrivano dal fronte. In paese si racconta che tra gli alberi si nascondano inquietanti creature: gli streghi, spiriti che, dopo il tramonto, si aggirano con un cero in mano, il loro indice che arde e non si consuma, in un'infinita processione. Chi sono? Qual è la risposta alla loro oscura domanda: «Per chi è la notte?». Francesco, di undici anni, vive con la madre, malinconica e distaccata, e con la nonna che nutre le sue fantasie con i racconti popolari. Il ragazzino non ha amici e vive isolato perché, secondo le dicerie paesane, è figlio di un disertore. Ma quel marchio infame non è la sua unica vergogna. Ancora più inconfessabile è il richiamo del bosco, nonostante la paura di ciò che in esso si annida. All'arrivo dei nazisti, e dopo l'apparizione di strane luci nel fitto degli alberi, sarà Tommaso, un ragazzino dagli occhi verdi e dai capelli rossi, giunto misteriosamente da solo in fuga dalla città, a convincere Francesco a violare quell'estremo confine, oltre il quale bisogna scegliere da che parte stare. Un esordio nitido e visionario che guarda al dramma della Storia con gli occhi candidi e coraggiosi di un bambino.
|
|
Simi Laura
Novelle
brossura Dall'oriente proviene da secoli una fonte di saggezza introspettiva sulle dinamiche dell'esistenza. In queste novelle, l'autrice propone tematiche della vita odierna, in un clima filosofico orientale dall'atteggiamento fiabesco. Brevi e di facile lettura, Laura Simi tocca profonde dimensioni umane, semplifica dolcemente aspetti che spesso caratterizzano il quotidiano e che passando inosservati, inquietando gli animi. Un'attenta lettura ci trasporta nell'impalpabile essenza del nostro essere, schiudendoci le porte dei tesori nascosti, racchiusi in ognuno di noi.
|
|
Simi Marco
La ca'. I racconti del Resegone
brossura «Questi racconti brevi sono sapori prelibati da gustare, sono ricordi frizzanti o struggenti come la vita, che a volte fanno scompisciare dal ridere e altre volte danno il nodo alla gola per la commozione di un'esistenza che riflette il comune destino. Ma questo libro è la porta di un mondo. Un mondo in cui ci si affaccia prima con meraviglia grande, ma dove subito ci si inoltra con allegria, sentendosi in calorosa e scanzonata e fraterna compagnia. Dov'è questo mondo? La Ca' è un nome che indica la baita che fu dello zio Vinicio sopra a Erve e anche le due piccole baite in pietra che sono in Val Daone. Sono dunque un luogo fisico, come il Resegone, montagna che tutti conosciamo per reminiscenze manzoniane. Ma il mondo così bello di questi racconti, oltre a trovarsi fisicamente in alta Lombardia, è innanzitutto negli occhi e nel cuore di Marco (aggiungo che è in questa sua scrittura davvero sorprendente, piena di personalità). I poveri oggetti densi di umanità vissuta che sono protagonisti dei racconti diventano epici, come lo scudo di Achille, perché parte del grande dramma umano che va da Adamo alla fine dei tempi, perché così li vede e li sente chi ce li racconta e questa è una magia che riesce solo agli scrittori veri oppure al più grande degli avventurieri, come lo definiva Péguy: il "padre di famiglia", il cristiano padre di famiglia. Qui tutto è cristiano, anche le povere funzioni corporali e l'allegria, perché è cristiano lo sguardo e il cuore del narratore. Soprattutto è cristiano l'amore tenero per ogni atomo di realtà.»
|
|
Simic Charles
La vita delle immagini
br. È «come un tavolo sul quale disponiamo oggetti interessanti trovati durante una passeggiata: un ciottolo, un chiodo arrugginito, una radice dalla forma strana, l'angolo strappato di una fotografia»: così Simic spiega, nel saggio "Note su poesia e filosofia", da dove scaturisca la sua poesia, prima che il tempo e la riflessione intervengano a illuminare associazioni e significati. È la stessa poetica della giustapposizione impiegata nelle arti visive da Giorgio de Chirico e Joseph Cornell: una poetica talmente versatile da prestarsi anche alla forma saggistica, come dimostra questa raccolta di quarantuno prose - stralunate, indocili, nitide, sottili - scritte negli ultimi trent'anni, che spaziano dai ricordi di guerra alla lode della salsiccia, dall'elegia per una madrepatria in frantumi all'insofferenza verso la poesia bucolica, dal disprezzo per gli «specialisti dell'orgoglio etnico» a un'eclettica galleria di profili (Buster Keaton, Odilon Redon, Roberto Calasso, Emily Dickinson).
|
|
Simionato Maurizio
La molla
brossura
|
|
SIMIOT (Bernard).
La Reconquête.. De Bir-Hakeim à Colmar
Paris, Flammarion, 1945 in-12, 125 pp., cartes in-t., broché.
书商的参考编号 : 234890
|
|
SIMIOT Bernard
La reconqu?te, de Bir-Hakeim ? Colmar.
Broch?. 127 pages.
|
|
SIMMA, Bruno / FOLZ, Hans-Peter
Restitution und Entschädigung im Völkerrecht. Die Verpflichtungen der Republik Österreich nach 1945 im Lichte ihrer außenpolitischen Praxis. (Veröffentlichungen der Österreichischen Historikerkommission. Vermögensentzug während der NS-Zeit sowie Rückstellungen und Entschädigungen seit 1945 in Österreich 6).
München: Oldenbourg / 2004. 497 S. Br. *Umschlag etwas angestaubt*
书商的参考编号 : 140341
|
|
Simmel, Johannes Mario
Der Stoff aus dem die Träume sind.
(Mchn/Zürich), Doemer/Knaur, (1971). Roman. 8°. 719,1 S. OLeinen mit minimal gebrauchtem Schutzumschlag. Papier minimal vergilbt, wenige Bl. mit minimalen Eselsohren.
书商的参考编号 : 25014
|
|
SIMMEL, Johannes Mario
Ein Autobus, groß wie die Welt. Ein Reiseerlebnis voll Spannung für Buben und Mädel.
(Wien),Jungbrunnen (1951). 116 S. Mit Einbdentwurf u. zahlr. schw.-w. Illustr. im Text v. Ilse Jahnass. Ohlnkart., etw. schiefgelesen, bestoßen u. fleckig, insges. aber noch gut erh.
书商的参考编号 : R0867-K
|
|
Simmel, Johannes Mario
Ich gestehe Alles. Roman.
Hamburg, Zsolnay, 1953. 8°. 378 (1) S. OLn. OUmschl. (Rudolf Geyer)., 1
书商的参考编号 : 3597CB
|
|
Simmel, Johannes Mario
Liebe ist die letzte Brücke. Roman.
München, Droemer 1999. 591 S., OPappband mit OUmschl. Erste Ausgabe des letzten zu Lebzeiten veröffentlichten Romans des österr. Autors.
书商的参考编号 : EDzz2100z
|
|
Simmel, Johannes Mario
Meine Mutter darf es nie erfahren
Ein aufregendes Abenteuer rund um ein schlechtes Zeugnis. Buchgemeinschaftsausgabe (Lizenz: Droemer Knaur). O.O.u.J. (ca. 1976). Kl.-8vo. Mit Illustrationen von Ulrik Schramm. 128 S. Illustrierter Or.-Pp. (Rolf Rettich). [3 Warenabbildungen]
书商的参考编号 : 215570
|
|
Simmel, Johannes Mario
Mich wundert, daß ich so fröhlich bin. Roman.
Wien, Zsolnay, 1949. 8°. 397 (1) S. 1 Bl. OLn. Illustr. OUmschl. (Rudolf Geyer)., 1
书商的参考编号 : 13628CB
|
|
Simmons James C. James Coleman 1939
Passionate Pilgrims : English Travelers to the World of the Desert Arabs / James C. Simmons
New York : W. Morrow 1987. First Edition. An exceptional copy; fine in an equally fine dw. Particularly and surprisingly well-preserved; tight bright clean and especially sharp-cornered. Literally as new. ; 399 pages; Description: 399 p. : ill. ; 25 cm. Subjects: British--Middle East--History. Travelers--Middle East--History. Middle East--Description and travel. Arabian Peninsula--Description and travel. New York : W. Morrow unknown
书商的参考编号 : 67115 ???????? : 0688065597 9780688065591
|
|
Simmons James C. James Coleman 1939
Passionate Pilgrims : English Travelers to the World of the Desert Arabs / James C. Simmons
New York : W. Morrow 1987. First Edition. An exceptional copy; fine in an equally fine dw. Particularly and surprisingly well-preserved; tight bright clean and especially sharp-cornered. ; 399 pages; Description: 399 p. : ill. ; 25 cm. Subjects: British--Middle East--History. Travelers--Middle East--History. Middle East--Description and travel. Arabian Peninsula--Description and travel. New York : W. Morrow unknown
书商的参考编号 : 67116 ???????? : 0688065597 9780688065591
|
|
Simmons Dan
Lovedeath: Five Tales of Love and Death
Headline Feature 1995 480 pages 11 2x3 8x17 8cm. 1995. Broché. 480 pages.
书商的参考编号 : 500183097
|
|
Simoen Jean Claude
Journal de guerre d'un juif patriote 1914-1918
Simoen jean claude 1978 in8. 1978. Broché. 331 pages. Bon Etat
书商的参考编号 : 77639
|
|
Simon Oliver Ed. Child Harold Hannyngton 1869 1945 Ed.
The Bibliophile's Almanack for 1927
London : The Fleuron 1927-01-01. Paperback. Good. . Cover wear all pages clean. London : The Fleuron paperback
书商的参考编号 : mon0001520516
|
|
SIMON Paul
A b?tons rompus. Impressions. Pr?face de W. G. Corp.
Broch?. 64 pages.
|
|
SIMON(-BACH), Cornelia - SIMON, Manfred
Die Sieben Schwaben.
(Konstanz,Seekreis Vlg.) o.J. [vermutl. um 1965]. gr.8°. 9 farb. Taf.,3 Bl. Farbig illustr. Ohln., Titel u. Verf. a.d. Vorderdeckel, Vlg. a.d. hint. Deckel montiert, gering berieben, min. (stock)fleckig, hint. Deckel mit Kleberspuren, insges. gut erh. [4 Warenabbildungen]
书商的参考编号 : 0633-21
|
|
Simon, Günter
Tisch-Zeiten. Aus den Notizen eines Chefredakteurs 1981 bis 1989. 1. Aufl.
Berlin : Tribüne, 1990. 143 S. Originalbroschur.
书商的参考编号 : 1124216
|
|
Simon, Luc
Qu`un oiseau descende jusqu`à moi ... .
Paris, Mourlot, 1961. Mit einem Text von Pierre Gascar, 2 Lithographien im Text und 8 signierten, ganzseitigen Lithographien. 65,7/50,5 cm. 1 weißes Blatt, Titelblatt, 6 S. Text mit 2 Abbildungen, 8 ganzseitige, signierte Lithographien. Zus. in OLeinenkassette (68,3/53 cm) mit 4 Stoffschließbändern und montiertem Titelschildchen. Titelschildchen mit kleinen Kratzspuren, das weiße Bl. gering vergilbt, sonst sehr schön. [5 Warenabbildungen]
书商的参考编号 : 25467
|
|
Simon, Wilma
Gretel Wirbelwind und eine andere lustige Geschichte
3. Auflage. Stuttgart, Loewe, ca. 1920. Kl.-8vo. Mit 4 Tafeln. 2 Bl., 41, 84 S. Or.-Hlwd. mit Deckelbild. - Tlw. etw. braunfleckig. [2 Warenabbildungen]
书商的参考编号 : 67355
|
|
Simon, Wilma
Gretel Wirbelwind und eine andere lustige Geschichte
4. Auflage. Stuttgart, Loewe, ca. 1925. Kl.-8vo. Mit 4 Tafeln. 2 Bl., 41, 84 S. Or.-Hlwd. mit Deckelbild.
书商的参考编号 : 110549
|
|
Simoncini Serena
Le chiamavano per cognome
brossura Le storie di guerra sono sempre atroci e dilanianti ma questa storia, nella sua drammaticità e veridicità, ha un che di irreale e assurdo. Narra di una famiglia italiana che, dopo un decennio vissuto in una terra calda, ospitale e accogliente come la Libia, si trova, alle soglie della Seconda guerra mondiale, catapultata in una situazione che ha dell'incredibile e dell'irreale. Narra di tre fratellini il cui destino sarà legato soltanto al loro cognome.
|
|
Simoncini Serena
Un'eco di voci e risate
br.
|
|
SIMONDS Charles New York 1945
Charles Simonds. Albright-Knox Art Gallery 1977
Buffalo: The Buffalo Fine Arts Academy - Albright-Knox Art Gallery 1977. Legatura con punto metallico stapled binding. Molto Buono Very Good. Plaquette published in conjunction with Charles Simonds: Temenos Albright-Knox Art Gallery June 11 - July 17 1977. Catalogo della mostra tenutasi presso Albright-Knox Art Gallery Buffalo dall'11 giugno al 17 luglio 1977. Un testo della curatrice Linda L. Cathcart. Un'intervista all'artista di Daniel Abadie. Attività espositiva. Bibliografia. Con illustrazioni in bianco e nero. 16mo. pp. 16. Molto Buono Very Good. . The Buffalo Fine Arts Academy - Albright-Knox Art Gallery, unknown
书商的参考编号 : 205870 ???????? : 0914782142 9780914782148
|
|
SIMONDS Charles New York 1945
Three Peoples
Genova: Samanaedizioni 1975. Brossura wrappers. Ottimo Fine. Libro d'artista con testi in italiano ed inglese e illustrazioni. 8vo. pp. 32. Ottimo Fine. Edizione originale di 2000 copie. Samanaedizioni, unknown
书商的参考编号 : 205274
|
|
Simone Davide
Wooden Racket. Avventura di un libero tennista
brossura
|
|
Simone Pasquale
Memoria di un esodo
brossura Un popolo di 350 mila italiani cacciati dalle loro abitazioni per il solo fatto di essere italiani. Un lungo Esodo (1945-1950), volutamente rimosso e storicamente dimenticato, che questa breve memoria personale vuole riportare alla luce. Tentativo estremo di restituzione morale a chi seppe in silenzio sopportare e dignitosamente soffrire.
|
|
Simone Veil
L'aube à Birkenau
Les arènes 2008 in8. 2008. Broché. 2852 pages. Très bon état
书商的参考编号 : 100064914
|
|
Simonelli Gennaro
Nostracan. Il cane profeta
brossura
|
|
|