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‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e altri racconti‎

‎br. "La metamorfosi", il più celebre racconto di Kakfa, narra le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che, rimasto l'unico sostegno della famiglia dopo il fallimento del padre, è orgoglioso di poter mantenere la sorella agli studi di musica. Una mattina però egli si sveglia trasformato in scarafaggio, senza esser mutato nell'animo, lutti lo scansano inorriditi e solo una serva ha compassione di lui. Il povero scarafaggio, ormai rassegnato al suo destino, cerca di non arrecare il minimo disturbo alla famiglia. Ma un giorno, attirato dal dolce suono di violino, si reca nella sala e il padre infastidito dalla sua presenza gli lancia contro una mela... Al limite tra il grottesco e l'oggettivo, Kafka mette in scena molte delle più amare oppressioni e contraddizioni dell'uomo contemporaneo. In questa raccolta anche "La condanna" e "La costruzione della Grande Muraglia cinese". Introduzione di Magda Indivieri. Saggio introduttivo di Cinzia Ruozzi.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e altri racconti‎

‎br. Frugando negli interstizi del quotidiano, Kafka modella le sue parabole con brevi pennellate dai toni quasi espressionistici, che fanno emergere il non-senso sotto l'apparenza del senso, il problematico e il precario sotto la maschera della certezza e della stabilità, la corruzione sotto lo schermo della legge. Il simbolismo kafkiano non è tale da poter essere letto in funzione di un contenuto particolare e i suoi racconti, come tutte le sue opere, vibrano di suggestive risonanze che toccano in profondità i problemi dell'esistenza come si presentano alla coscienza e agli istinti dell'uomo moderno. Introduzione di Ferruccio Masini.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e altri racconti‎

‎br. "La metamorfosi" (1915), il più celebre racconto di Kafka, narra le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che, rimasto l'unico sostegno della famiglia dopo il fallimento del padre, è orgoglioso di poter mantenere la sorella agli studi di musica. Una mattina però egli si sveglia trasformato in scarafaggio, senza esser mutato nell'animo. Tutti lo scansano inorriditi e solo una serva ha compassione di lui. Il povero scarafaggio, ormai rassegnato al suo destino, cerca di non arrecare il minimo disturbo alla famiglia. Ma un giorno, attirato dal dolce suono di violino, si reca nella sala e il padre infastidito dalla sua presenza gli lancia contro una mela uccidendolo. In questa raccolta anche "La condanna" e "La costruzione della Grande Muraglia cinese". Introduzione di Magda Indiveri e Cinzia Ruozzi.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e altri racconti. Ediz. integrale. Con Segnalibro‎

‎br. Contiene il titolo in oggetto e altri 15 racconti brevi. La metamorfosi è la storia di un uomo comune, Gregor Samsa, un modesto impiegato che un mattino si sveglia e si accorge di essersi trasformato in un mostruoso parassita (ungeheueren Ungeziefer). Nonostante i suoi tentativi di tenere nascosta la sua situazione al resto della famiglia, al procuratore, ed al suo datore di lavoro, la vista di Gregor in quelle condizioni porta a reazioni di orrore in tutti loro. Abbandonato da tutti tranne che dalla sorella Grete che si preoccupa di lui e gli procura il cibo. Gregor inizia, pur mantenendo le sue facoltà intellettuali, a comportarsi come un vero insetto, seguendo i suoi istinti, provando perfino soddisfazione nel camminare sui muri o nel mangiare cibo stantìo e andato a male. Dopo poco tempo, tuttavia, Gregor viene completamente abbandonato a sé stesso, e comincia a star male, a rifiutare il cibo che gli viene offerto fino a giungere ad una morte lenta, causata dalla sua cachessia. La governante e gli affittuari vengono allora cacciati. I genitori si accorgono dello sviluppo fisico della figlia, che, divenuta una bella ragazza, si avvicina all'età del matrimonio. La famiglia infine decide di trasferirsi in una dimora più piccola situata in una zona migliore rispetto alla collocazione dell' abitazione precedente.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e tutti i racconti. Ediz. integrale‎

‎ril. Questi racconti, al loro apparire, ebbero subito l'effetto di "un colpo d'ascia in un mare di ghiaccio". Dopo di essi, la letteratura non fu più la stessa. Con l'essenzialità stilistica di un nuovo classico, Kafka, in queste pagine, mette in scena un conflitto mortale: quello tra vita e scrittura. Non rifugio o medicamento per le ferite dell'esistenza quotidiana, non strategia di appropriazione di sé e della propria identità, la letteratura si fa discesa agli inferi dell'umano. Come cognizione del negativo, la scrittura si trasforma per Kafka in un "assalto al confine estremo": un confine contro il quale si infrange. Nel sereno distacco anche dal proprio senso di alienazione è la grandezza dell'arte kafkiana. Il lamento qui si fa perfetto e acquista una enigmatica bellezza. Introduzioni di Fabrizio Desideri e Giulio Raio.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi e tutti racconti pubblicati in vita‎

‎brossura‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi-Lettera al padre‎

‎br. Il dorso duro come una corazza, il ventre bruno solcato da nervature arcuate, e una miriade di zampe penosamente sottili che si agitano davanti ai suoi occhi: è così che il commesso viaggiatore Gregor Samsa si risveglia una mattina nel suo letto. Quello che sembra un incubo si rivela ben presto un'atroce realtà: durante la notte si è trasformato in un gigantesco scarafaggio. Divenuto uno dei simboli del Novecento, "La metamorfosi" incarna tutta la tragicità della condizione umana. Altrettanto feroce e memorabile è la "Lettera al padre", atto d'accusa di un figlio contro un padre distante e brutale.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosis-Die Verwandlung‎

‎br.‎

‎Kafka Franz‎

‎Lettera al padre‎

‎br. "Carissimo padre, recentemente mi hai chiesto per quale motivo sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo darti una risposta..." Con queste parole si apre la lettera che Franz Kafka scrisse a suo padre, Hermann Kafka, nel novembre del 1919. L'affidò alla madre Julie, nella speranza che queste pagine, così sentite, profonde e strazianti, potessero donare nuova vita a una relazione consumata da anni di incomprensioni, liti e pesanti silenzi: un rapporto contraddittorio, che condizionò pesantemente la formazione e l'opera letteraria del giovane Kafka, tra ammirazione e repulsione, paura e amore, rispetto e disprezzo. Ma a nulla valse quest'ultimo, disperato tentativo: la madre Julie, forse consapevole dell'inutilità del gesto del figlio, restituì la lettera, che non fu mai letta, al mittente. Fu pubblicata, postuma, nel 1952, non più documento personale ma parte dell'opera letteraria di uno dei più grandi scrittori della modernità.‎

‎Kafka Franz‎

‎Lettera al padre‎

‎br. Mai come nella "Lettera al padre", scritta nel novembre del 1919, affidata alla madre senza tuttavia giungere al destinatario, Kafka ci ha dato un ritratto così lucido di sé. E molti dei motivi che vengono toccati in questa confessione anche spietata - primo fra tutti quello di "un immenso senso di colpa" - non possono che ricordare i suoi personaggi più famosi. Quello che qui viene messo in scena è un vero e proprio conflitto. Figura che incarna un'autorità assoluta, che "ha l'aspetto enigmatico dei tiranni, la cui legge si fonda sulla loro persona, non sul pensiero", agli occhi di Kafka il padre appare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, Kafka svela la sua natura di "figlio diseredato" e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto e in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza. Nel saggio posto in appendice Georges Bataille indaga in modo provocatorio sui momenti di questa contesa. L'esperienza di Kafka diventa anche occasione per interrogarsi sul senso ultimo della letteratura. Forse nessun altro scrittore ha saputo mostrare come quel senso sia tutt'uno con la vita stessa.‎

‎Kafka Franz‎

‎Tutti i romanzi, i racconti, pensieri e aforismi. Ediz. integrale‎

‎ril. Questo libro raccoglie l'opera narrativa di uno tra i maggiori scrittori del Novecento, colui che più di ogni altro ha dato voce alle inquietudini dell'uomo moderno. "America" (iniziato nel 1910 e pubblicato nel 1927), "Il processo" (scritto tra il 1914 e il 1915, pubblicato nel 1924), e "Il castello" (scritto nel 1922 e pubblicato nel 1926) sono ormai tra i più celebri romanzi della letteratura moderna, in cui ritorna, pur sotto differenti trame, il tema dell'angoscia per una persecuzione assurda e incomprensibile. Lo sguardo appassionato e acuto e l'intelligenza profonda del giovane Franz svelano e rendono altissima letteratura le contraddizioni, i drammi, la violenza e la stupidità nascosti sotto le apparenze del reale. Un posto di rilievo nell'opera di Kafka spetta anche ai racconti, molti dei quali, come "La metamorfosi", "Nella colonia penale", "Il messaggio imperiale", sono veri capolavori. Completano il volume le raccolte di aforismi, pensieri, appunti, alcune pubblicate nella forma voluta dall'autore (come le "Considerazioni"), altre curate dopo la sua morte dall'amico Max Brod. Introduzioni di Italo Alighiero Chiusano e Giulio Raio.‎

‎Kafka Franz‎

‎Un artista del digiuno. Quattro storie‎

‎br. "Un artista del digiuno" (Ein Hungerkunstler, 1924), uno dei pochissimi libri che Kafka ha voluto pubblicare in vita, viene qui tradotto e stampato come opera a se stante, nella forma cioè che Kafka gli aveva dato. Contiene quattro racconti concepiti da Kafka per stare insieme, poiché girano tutti e quattro attorno alla stessa questione, cosa sia quel fenomeno che chiamiamo arte e quel destino che è essere artisti. Preparato durante il suo ultimo anno di vita, l'amico Max Brod riferisce che il lunedì 2 giugno 1924, il giorno prima di morire, Kafka lavorò alla correzione delle bozze di questo suo ultimo libro, e continuò anche il mattino seguente, martedì; e mentre lo faceva, disse poi il dottor Klopstock, le lacrime gli rigarono a lungo le guance. "Non vada via" disse Kafka ad un certo punto a Klopstock. "Non vado via", rispose il dottore. "Ma vado io", 3 giugno 1924, sanatorio di Kierling presso Vienna. Il libro uscì nell'estate; ma Kafka non l'ha potuto vedere, perché oramai non c'era più.‎

‎Kafka Franz; Brod Max; Pettoello R. (cur.)‎

‎Aeroplani a Brescia‎

‎br. Tre amici sotto il cielo di Montichiari - in provincia di Brescia - contemplano i primi voli pionieristici, lo sfrecciare di aeroplani nella competizione internazionale di volo del 1909. Non tre amici qualsiasi, ma Franz Kafka, Max Brod e il fratello Otto, in vacanza in Italia, sul lago di Garda. Con entusiasmo, in una sorta di gara letteraria, lo scrittore e il suo biografo Brod narrano impressioni e atmosfere della competizione che richiamò regnanti e intellettuali di un'epoca ormai tramontata. Accanto a quello di Kafka è per la prima volta tradotto il testo dell'amico: con differenze di stile che denotano la diversa statura degli autori. In Appendice le pagine de «La Sentinella Bresciana», giornale locale che ricostruisce quei giorni di settembre nella brughiera.‎

‎Kafka Franz; Brod Max; Pocar E. (cur.)‎

‎Gli aeroplani a Brescia‎

‎brossura Si tratta di una raccolta di diari di viaggio che prende il nome dal primo "racconto", in cui lo scrittore, insieme ai fratelli, assiste a uno spettacolo di aeroplani nel "primo circuito aereo italiano" a Brescia, ispirandosi a un articolo apparso sulla "Sentinella bresciana". Con una scrittura concisa ed evocatrice, Kafka descrive l'attesa e l'entusiasmo di questo appuntamento con celebri aviatori, tra i quali Blériot, reduce dalla traversata della Manica. Nei diari, in cui ci racconta anche dei suoi viaggi in Svizzera, in Francia e in Germania, circola un'aria di vacanza, un'intonazione piuttosto serena che li distingue dagli altri scritti kafkiani.‎

‎Kafka Franz; Calasso R. (cur.)‎

‎Aforismi di Zürau‎

‎br. Fra il settembre 1917 e l'aprile del 1918, Kafka soggiorna a Zürau, un borgo della campagna boema, ospite della sorella Ottla. Il diradarsi della presenza umana che sperimenta in questa situazione, suscita in lui un sentimento di lieve euforia, facendogli apparire quel periodo di tregua come il migliore della sua vita. Mette insieme una sequenza di fogli, ciascuno dei quali contiene un solo frammento numerato, dove ogni ridondanza, ogni accidentalità, ogni insistenza è abolita. Alcuni frammenti sono narrativi, altri consistono in singole immagini, altri ancora sono parabole. Ogni frase presenta un carattere di massima generalità e, al tempo stesso, sembra emergere da un vasto deposito di materia oscura.‎

‎Kafka Franz; Chiusano I. A. (cur.)‎

‎Quaderni in ottavo‎

‎br. «...Inviterei a una grata simpatia per quest'uomo straordinario: il quale, se non dà troppa confidenza a nessuno, però non chiude mai la porta della sua intimità e, anche a costo di torturarci, è sempre disposto a dar adito fin negli angoletti più riposti e scabrosi del suo cuore. Lo fa nei "Diari", giorno dopo giorno; lo fa nelle "Lettere". Ma insieme (o soprattutto?) scrive messaggi a se stesso e a noi: perché sa di dover sviscerare e poi comunicare al mondo una serie di segreti tenebrosi ma anche lucentissimi che giacciono in fondo a lui stesso. Ciò lo fa anche in questi "Quaderni in ottavo" stesi tra il 1917 e il 1919, poco prima di scrivere quel lungo documento rivelatore che è la "Lettera al padre"» (dalla postfazione di Italo Alighiero Chiusano)‎

‎Kafka Franz; Di Noi B. (cur.)‎

‎Il castello‎

‎br. "Il Castello", uno dei capolavori di Kafka, è un romanzo incompiuto. Questa edizione fa rivivere l'opera, integrando i passi cancellati che portano a nuove strade e nuove prospettive di lettura. In molte parti, infatti, la narrazione s'inverte. L'agrimensore K., protagonista e narratore, diventa un personaggio tra gli altri e il punto di vista prevalente diventa quello degli abitanti del borgo. Questo libro racchiude una preziosa panoramica su tutti i percorsi possibili nella rilettura e interpretazione di questo grande romanzo. L'enigma kafkiano si schiude a tutte le possibili dimensioni di un capolavoro che incarna la crisi della coscienza europea. Riuscendo a mettere insieme l'attenzione dell'edizione critica e la passione della lettrice, Barbara Di Noi offre un lavoro che si apre a nuove strade di ricerca, o semplicemente a nuove intuizioni di un'anima allo specchio. Postfazione di Franco Rella.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€26.60 Buy

‎Kafka Franz; Gandini U. (cur.)‎

‎Il castello‎

‎br. L'ultimo romanzo, incompiuto, di Kafka, la cui stesura ebbe inizio nel gennaio 1922 (l'autore non ha ancora quarant'anni e ne mancano due alla morte per tubercolosi faringea) e proseguì fino al settembre dello stesso anno. Non esiste una versione definitiva dell'autore che anzi dispose che il manoscritto fosse distrutto. Più che un romanzo "Il castello" si può definire un insieme di frammenti in cui il personaggio K., arrivato a un non-luogo, un misero villaggio immerso nel freddo, tenta di avvicinarsi alla meta, il Castello appunto. Sono frammenti di "vuoto", "stanchezza", "solitudine", presentimenti di una non-vita che attende l'autore nei meandri dell'ultima meta. Introduzione di Sergio Quirino.‎

‎Kafka Franz; Ganni E. (cur.)‎

‎Lettera al padre‎

‎brossura Scritta nel 1919 e mai consegnata al destinatario, "Lettera al padre" ripercorre la storia di un rapporto assolutamente squilibrato tra un padre troppo forte e un figlio troppo debole. Una lotta impari. Da una parte c'è una figura che incarna l'autorità assoluta, distante e brutale, dall'altra un figlio pieno di paure, che desidera con tutto se stesso l'affetto del padre, ma che non ha il coraggio di conquistarselo. Così, in pagine di forte impatto emotivo, Kafka confessa la sua natura di figlio incompreso, insicuro e inadeguato, schiacciato dalla personalità di un uomo che ha l'aspetto enigmatico del tiranno. Uno spietato atto d'accusa, e insieme l'accorato appello di chi non può rinunciare alla speranza di una riconciliazione. Con un'introduzione di Klaus Wagenbach.‎

‎Kafka Franz; Maj B. (cur.)‎

‎Davanti alla legge. Testo tedesco a fronte‎

‎br. II racconto-parabola "Davanti alla legge", che Kafka inserì nel penultimo capitolo del Processo, apparve agli occhi del grande regista Orson Welles (che dal romanzo ne trasse un film) - e della migliore critica che già da tempo ne aveva colto il più profondo significato - come una sorte di mise en abyme del romanzo stesso. In altre parole, si tratta di una chiave fondamentale per comprendere il romanzo. Tuttavia, la maggior parte delle interpretazioni si è sempre limitata a esaminare il testo della narrazione, senza prendere in considerazione il colloquio immediatamente successivo al racconto tra il cappellano del Duomo e Joseph K. che, a sua volta, fornisce un'importante chiave di lettura della parabola. In questa edizione con testo a fronte, la parabola è presentata nelle due versioni - quella inserita nel Processo (completata dalla discussione fra i due personaggi) e quella pubblicata come racconto autonomo - con una nuova traduzione e un commento che tiene appunto conto del-l'interpretazione contenuta nel testo stesso e del profondo significato teologico e storico della parabola nella costellazione spirituale del primo Novecento.‎

‎Kafka Franz; Mati S. (cur.)‎

‎Ricordi dalla ferrovia di Kalda. Ediz. numerata‎

‎br. Un racconto scritto dal grande autore praghese nel 1914 ed ora ritradotto dall'edizione critica tedesca del 1990.‎

‎Kafka Franz; Miglio C. (cur.)‎

‎Josefine la cantante‎

‎ril. Vale ancora la pena di leggere e tradurre Kafka? C'è ancora una dimensione nascosta da scoprire in uno scrittore che è diventato un classico del Novecento? A tali provocazioni rispondono queste cinque storie di animali: gli unici racconti nell'opera kafkiana nei quali gli animali hanno sentimenti e pensieri, si esprimono o si comportano come esseri umani proprio in quanto animali. Si tratta di storie anche immediatamente connesse, in un modo o in un altro, all'ebraismo, e che sollevano dunque numerose domande. Perché l'ebraismo si collega, nell'immaginazione kafkiana, con molteplici forme della vita animale? Come bisogna leggere questi inquietanti racconti? Quali sono i sensi cui essi rinviano?‎

‎Kafka Franz; Mori Carmignani S. (cur.)‎

‎Meditazione‎

‎br. Vicino all'istmo di Panama, ad Aspinwall, è appena morto lo storico guardiano del faro, e va trovato subito un sostituto disposto a dedicare la propria vita alla solitudine e al mare. L'unico candidato che si presenta è il settantenne ex militare Skawiriski. Egli ha trascorso la sua vita vagando nel mondo senza mai realizzare del tutto i propri sogni, e ora è pronto a riposare. Il suo potenziale datore di lavoro è scettico: riuscirà un uomo così anziano a occuparsi da solo del faro? Skawiriski ottiene il posto e inizia a vivere al ritmo delle onde e dell'isola, finché qualcosa non lo fa tornare col pensiero alla sua patria, la Polonia, per parlarci da esule a nome di tutti gli esuli che sono costretti a vivere lontani dalla terra d'origine.‎

‎Kafka Franz; Mori Carmignani S. (cur.)‎

‎Un medico di campagna‎

‎br. Dopo "Descrizione di una battaglia" (1904-1905) e "Meditazione" (1904-1912), già apparsi in questa collana, proponiamo qui un altro dei capolavori di Franz Kafka, i quattordici racconti brevi di "Un medico di campagna" (1919), nella nuova traduzione di Sabrina Mori Carmignani. Ancora molto vicini allo spirito dei precedenti, soprattutto nella nota umoristica che sempre nel sottofondo li pervade - e che resta particolarmente avvertibile in tutta la prima produzione del grande scrittore praghese, compreso il primo romanzo, America - si accentua però in essi quel senso di disagio, di inadeguatezza, di impossibilità dei personaggi, sempre alle prese con una realtà che pare continuamente sottrarsi ad ogni loro tentativo di raggiungerla o penetrarla. Una realtà paradossale, che tuttavia non viene mai messa in discussione, si erge davanti ai loro occhi con la forza di un dogma che non si può che accettare; e l'inanità dei loro sforzi fa parte di quella stessa ironica, malefica realtà.‎

‎Kafka Franz; Pocar E. (cur.)‎

‎Romanzi‎

‎brossura‎

‎Kafka Franz; Quadrio Curzio G. (cur.)‎

‎Scarabocchi. I disegni di Franz Kafka‎

‎ill., br. Scarabocchiati a margine di appunti di università o di lavoro e di altri scritti e dal loro autore gettati senza scrupolo nella carta straccia, i disegni di Franz Kafka, scrittore scandagliato e commentato in lungo e in largo dalla critica di ogni orientamento e calibro, non sono quasi mai stati presi in considerazione nel loro complesso e fatti segno di un'attenzione dedicata. Complici la loro storia rocambolesca, il loro carattere estemporaneo e il trattamento che lo scrittore riservava loro, sono entrati a far parte del nostro immaginario perlopiù di soppiatto, dalle copertine dei suoi romanzi e racconti. Questa raccolta mette per la prima volta a disposizione del lettore italiano buona parte dei disegni e degli schizzi di Kafka, affiancandoli ai testi che accompagnavano originariamente o a brevi brani scelti. La grazia sottile e astratta, quasi onirica, dei gesti di questo mondo che Kafka stesso definiva di «geroglifici illeggibili», fornisce una chiave di lettura delle immagini misteriose e difficilmente decifrabili che popolano e talvolta ingombrano le pagine dello scrittore.‎

‎Kafka Franz; Raja A. (cur.)‎

‎Il processo‎

‎brossura Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.‎

‎Kafka Franz; Schiavoni G. (cur.)‎

‎Aforismi e frammenti‎

‎br. "La vera via - afferma Kafka - attraversa una corda che non è tesa in alto ma rasente terra." È la via senza meta, un cammino infinito per strade interrotte e sentieri che sviano, un itinerario di salvezza fatto di indugi e drammatiche cadute su una impercettibile corda tesa rasoterra. Come una paradossale invocazione, come una lacerazione impossibile da rimarginare, la scrittura aforistica di Kafka evoca il dramma dell'uomo contemporaneo e celebra l'abbandono a una vita irrimediabilmente priva di senso. Una scrittura e un pensiero che molto devono ai temi dell'ebraismo, che testimoniano il destino storico del popolo nomade e senza patria come simbolo metafisico di un'esistenza sradicata.‎

‎Kafka Franz; Schiavoni G. (cur.)‎

‎Il castello‎

‎br. In una notte di neve e nebbia K., ricevuto l'incarico di agrimensore, giunge al villaggio ai piedi del Castello governato dal Conte West-West e dai suoi sfuggenti emissari. K. cerca di entrare in contatto con le autorità e gli abitanti del luogo, ma ogni tentativo di dare un senso alla sua chiamata si frammenta in un labirinto di domande senza risposta, vani sforzi e atti inopportuni. Dietro alla trama del Castello - un insolubile enigma, il cui significato, per un gioco di specchi, rimanda continuamente a se stesso traspaiono la spietata passione di Kafka per la disamina della verità, ma anche, allegoricamente, l'illogicità paradossale dell'esistenza. Il testo è accompagnato da un'appendice che riporta, con ricchezza inedita in Italia, le varianti e i passi soppressi dall'autore.‎

‎Kafka Franz; Schiavoni G. (cur.)‎

‎Lettera al padre‎

‎br. Scrivere una lettera al padre, o alla madre, è un gesto che molti compiono ancora oggi. Ma se a farlo è Franz Kafka, il risultato raggiunge vette letterarie ed emotive. Nel giro di poche pagine riemergono ricordi d'infanzia e brandelli di esperienza: si analizzano i comportamenti, i rimproveri, il rancore per un padre apparentemente incapace di esprimere tenerezza. Consapevole di non essere mai stato all'altezza delle aspettative paterne, Franz accusa Hermann di aver distrutto, con il sottile strumento dell'ironia, un'autostima ancora in formazione: dietro le parole attentamente studiate si avverte un sordo risentimento mai sopito. Franz Kafka traccia un bilancio della propria esistenza, acutamente consapevole dell'influenza paterna, mentre Giulio Schiavoni, nella chiara introduzione, segna i confini obiettivi della vita di uno degli scrittori più noti al mondo.‎

‎Kafka Franz; Sisto M. (cur.)‎

‎Il processo‎

‎brossura Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.‎

‎Kafka Franz; Sisto M. (cur.)‎

‎Il processo‎

‎br. "Il processo è forse il romanzo più famoso di Kafka, che un lettore può leggere e rileggere, senza smettere mai di scoprirlo, come solo i grandi libri riescono a fare. Questa è la prima traduzione italiana, del 1933, che ha preceduto le altre lingue europee, traduzione molto vivace di Alberto Spaini, ottimo e benemerito traduttore, che fece conoscere Kafka in Italia; è il libro che è stato in mano a tanti eccelsi estimatori di Kafka (Buzzati, Landolfi, Calvino, Fellini), perché per quaranta anni di traduzioni non ce ne sono state altre. Invito a rileggerlo e cogliere la comicità del romanzo, sottile, continua, quasi impalpabile, che fece ridere gli amici quando Kafka lesse ad alta voce il primo capitolo, interrompendosi ogni tanto perché anche lui aveva le lacrime agli occhi. Segue uno scritto di Michele Sisto che racconta come Kafka è stato conosciuto in Italia e, sulla base di questa traduzione, interpretato." (Ermanno Cavazzoni)‎

‎Kafka Franz; Sisto M. (cur.)‎

‎Il processo. Ediz. integrale‎

‎brossura L'opera, forse la più completa ed emblematica di Franz Kafka, narra la drammatica storia di K., accusato ingiustamente e condannato a morte. L'uomo non ha vie d'uscite, non ha scampo, nonostante egli si batta per dimostrare la propria innocenza. Ma se un potere irrazionale, perfino illegale, procede inesorabilmente verso la sua condanna, una parte oscura dello stesso K. giustifica, a dispetto della propria buona coscienza, questa colpa inesistente eppur realissima nella sua psicologia. La resa del protagonista è già nelle premesse, in quel suo difendersi senza passioni e senza speranza, senza momenti di autentica fiducia in se stesso e nella giustizia umana; la sua lotta rassegnata, marchiata da un indistruttibile senso di colpa, anticipa già l'assurda conclusione della vicenda.‎

‎KAFKA, Franz‎

‎Beim Bau der Chinesischen Mauer.‎

‎Berlin:, Meisterschule für Graphik und Buchgewerbe, 1954. 4°. (24) S. Original Druckbögen, lose in kartonierter Original-Flügelmappe mit gedrucktem Deckeltitel, ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### Mappe leichte Lagerspuren, minimale Druckstelle, sehr gut erhalten.‎

‎Erstausgabe mit den zwei Original-Holzschnitten von Horst Breitkreuz. Numeriertes Exemplar einer Auflage von 100 Exemplaren.‎

Bookseller reference : 29876A

‎KAFRZAYAT, Alexandria/Egypt (Editor)‎

‎Le standard du savon c'est le savon "Standard". (Original illustrated product packaging for the historical french-egyptian soap "Standard").‎

‎Alexandria:, KAFRZAYAT., [ca. 1930-1950]. (ca. 20,4 x 15,8 cm). 1 leaf. (French / Arabic Language). Original product packaging with coloured illustration and advertising text to front cover. ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### Packaging with signs of use. Appropriate to its age and function still in good condition.‎

‎Historical product packaging for the french-arabic soap "Standard". The company KAFRZAYAT presumably was based in Alexandria (Egypt). The packaging is illustrated (a young woman) and the advertising text on it written in french and arabic language. Probably the soap was traded in the years from 1930 on. In the text it says: "Cinquante longues annees de recherches, d'etudes, d'essais par des chimistes experts, ayant a leur disposition des laboratoires les plus modernes, ont donné le "Standard". [...] C'est un product "KAFRZAYAT". Very interesting piece of french-arabic beauty economy and marketing history!‎

Bookseller reference : 8728C

‎KAFRZAYAT, Alexandria/Egypt (Editor):‎

‎Le standard du savon c'est le savon "Standard". (Original illustrated product packaging for the historical french-egyptian soap "Standard").‎

‎(ca. 20,4 x 15,8 cm). 1 leaf. (French / Arabic Language). Original product packaging with coloured illustration and advertising text to front cover. Packaging with signs of use. Appropriate to its age and function still in good condition. Historical product packaging for the french-arabic soap "Standard". The company KAFRZAYAT presumably was based in Alexandria (Egypt). The packaging is illustrated (a young woman) and the advertising text on it written in french and arabic language. Probably the soap was traded in the years from 1930 on. In the text it says: "Cinquante longues annees de recherches, d'etudes, d'essais par des chimistes experts, ayant a leur disposition des laboratoires les plus modernes, ont donné le "Standard". [...] C'est un product "KAFRZAYAT". Very interesting piece of french-arabic beauty economy and marketing history!‎

‎Kagan Annie‎

‎La vita nell'aldilà di Billy Fingers‎

‎br.‎

‎Kahl, Kurt‎

‎Premierenfieber. Das Wiener Sprechtheater nach 1945.‎

‎Wien. Pichler. 1996. OPapp., OSchu., 4°, 208 S., mit zahlreichen Abbildungen. Zustand sehr gut.‎

‎Es sind unzählige Legenden, Skandalgeschichten und Anekdoten, die sich um das Wiener Theaterleben nach 1945 ranken; von Grillparzers "Sappho", der ersten Burgtheateraufführung nach Kriegsende, bis zum umjubelten "Hamlet" 1984, von der bewegenden Wiedereröffnung des Burgtheaters Oktober 1955 bis zur erbitterten "Heldenplatz"-Debatte im Herbst 1988. Führer durch 50 Jahre Wiener Theater.‎

Bookseller reference : 40543

‎Kahlau, Heinz‎

‎Das Eiszapfenherz‎

‎Ein Märchen. Berlin, Der Kinderbuchverlag, (1975). 4to. Durchgehend farbig illustriert von Erdmut Oelschläger. 18 Bl. Farbiger Or.-Pp.‎

Bookseller reference : 121249

‎Kahlau, Heinz‎

‎Dass es dich gibt macht mich heiter.‎

‎(Düsseldorf), Eremiten-Presse, (1982). Liebesgedichte. Mit Holzschnitten von Wolfgang Simon. 8°. 82,8 DoppelS. OKarton mit Schutzumschlag. Sehr schön.‎

‎Erste Ausgabe. = Eremiten Presse Broschur.118. * Eins von 200 num. und im Impressum von Kahlau und Simon signierten Exemplaren.‎

Bookseller reference : 24941

‎Kahlenberg, Friedrich P‎

‎Deutsche Archive in West und Ost. Zur Entwicklung des staatlichen Archivwesens seit 1945. Von Friedrich P. Kahlenberg. (= Mannheimer Schriften zur Politik und Zeitgeschichte, Band 4).‎

‎Düsseldorf: Droste 1972. 153 Seiten. 8° (17,5-22,5 cm). Orig.-Broschur. [Softcover / Paperback].‎

‎Sauberes, sehr gut erhaltenes Exemplar. ISBN: 9783770003235‎

Bookseller reference : 103875

‎KAHLMEYER, Elfriede‎

‎Gemeinschaftshäuser auf Neu Guinea. Dissertation zur Erlangung des Doktorgrades der geowissenschaftlichen Fakultät der Albert-Ludwigs-Universität Freiburg i. Br.‎

‎Hildesheim., 1986. ca. 21 x 14 cm. 176 S. Kartoneinband mit Deckeltitel. ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### Leichte Gebrauchsspuren. Guter Zustand.‎

Bookseller reference : 4237C

‎KAHLMEYER, Elfriede:‎

‎Gemeinschaftshäuser auf Neu Guinea. Dissertation zur Erlangung des Doktorgrades der geowissenschaftlichen Fakultät der Albert-Ludwigs-Universität Freiburg i. Br.‎

‎ca. 21 x 14 cm. 176 S. Kartoneinband mit Deckeltitel. Leichte Gebrauchsspuren. Guter Zustand.‎

‎Kahlo, Frida - Muray, Nickolas / Grimberg, Salomon (Hrsg.)‎

‎Ich werde Dich nie vergessen ... Frida Kahlo und Nickolas Muray - unveröffentlichte Photographien und Briefe.‎

‎München, Schirmer-Mosel, 2004. 4° (31,5 x 24 cm). 117 Seiten. Mit 179 Abbildungen, davon 25 Tafeln in Farbe und 31 Tafeln in Duotone. Farbig illustr. Orig.-Pappband mit farnig illustr. Schutzumschlag mit Orig.-Bauchbinde., 8949ab‎

‎Die Künstlerin Frida Kahlo (1907-1954) reiste im Herbst 1938 nach New York, anläßlich ihrer ersten Einzelausstellung in der Galerie Julien Levy. In New York trifft sie den Photographen Nickolas Muray (1892 - 1965) wieder, den sie bereits in Mexiko kennengelernt hatte. Muray, in Ungarn geboren, war 1913 in die USA ausgewandert und hatte 1921 sein eigenes Studio in Greenwich Village eröffnet. 1938 war er längst ein erfolgreicher Mode- und Werbephotograph und vor allem berühmt für seine Prominentenportraits. Von Fred Astaire, Marlene Dietrich und Scott Fitzgerald bis zu George Bernard Shaw, Roosevelt und Claude Monet reicht die Liste der Celebrities, die ihm Modell saßen. Der vorliegende Band versammelt eine Auswahl zuvor weitestgehend unpublizierter Bilder, begleitet von Auszügen aus dem Briefwechsel Kahlo/Muray und einem Text von Salomon Grimberg. Seine Affaire mit Frida verdanken wir einige der schönsten Portraits der Künstlerin, darunter vorrangig Farbaufnahmen. -- Schönes Exemplar.‎

Bookseller reference : 8949AB

‎Kahn E.J. Jr.‎

‎GLI SBANDATI.‎

‎(Codice CU/1855) In 16° 265 pp. Le incredibili vicende dei soldati giapponesi che, nascosti nella giungla, si rifiutarono per vent'anni di credere alla fine della guerra. Con 9 foto fuori testo. Bel volume, legatura cartone originale, titolo oro, sovraccoperta. Ottimo. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA‎

‎KAHN, H. W‎

‎Die Russen kommen nicht. Fehlleistungen unserer Sicherheitspolitik.‎

‎Mchn., Rütten & Loening, 1969. 263 S. OLwd. - NaV, sonst gutes Ex.‎

Bookseller reference : 223447BB

‎Kahr, Brigitte‎

‎Die Brücke.‎

‎Wien, Jungbrunnenverlag, [1951]. Mit Illustrationen nach Zeichnungen von Kurt Moldovan. 16,5/11,5 cm. 75,5 S. Ill. OKarton von Romulus Candea. Deckel mit angedeuteten Knickspuren, Papier gering vergilbt.‎

‎Erste Ausgabe der ersten Veröffentlichung. = Junge Österreichische Autoren, Band 5. * Erstes Blatt mit eigenhändiger Widmung der Autorin mit ihrer Unterschrift, datiert: Wien, 7. I. 58. Erstlingswerk (einziges Buch?) der 1931 geborenen Autorin, die einige Jahre für sozialistische Blätter und für die "Arbeiterzeitung" arbeitete und bereits als 15-jährige Preisträgerin im ?Literaturwettbewerb der österreichischen Jugend 1946/47" wird und über die sonst nichts herauszufinden war.‎

Bookseller reference : 25578

‎KAHR, Ellen‎

‎Die Waldmusikanten. Ein sehr bewegliches Bilderbuch (Deckeltitel). (Bilder: Dolfi Vort. Verse: Ellen Kahr.)‎

‎(Stgt.,Titania-Vlg.) [1962]. quer-8°. (10) S (inkl. Deckelinnenseiten). Starke Kartonblätter mit 5 ganzseit. Farbbildern, deren Figuren sich beim Umblättern bewegen, die gegenüberliegenden Seiten mit Versen und einfarb. Bildern. Farbig illustr., glanzkasch. Ohln., die Kaschierung stellenw. gelöst u. etw. gewellt, etw. berieben und bestoßen, 1 Illustr. a.d. vorderen Innendeckel tls. mit Buntstift bekritzelt, vereinzelt min. fingerfleckig, insges. aber noch gut erh. [4 Warenabbildungen]‎

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‎Kaiser Georg 1878 1945:‎

‎Briefe. Herausgegeben von Gesa M. Valk. Mit einer Einleitung von Walter Huder.‎

‎Frankfurt u.a: Propyl�en 1980. hardcover. Sehr gut. 1259 Seiten 2 Blatt. Original-Leinwand mit Original-Schutzumschlag und Original-Schutzfolie Umschlag minimal besto�en sch�nes Exemplar. Erste Ausgabe Supplement zur sechsb�ndigen Werkausgabe. Durch Anmerkungen und Register erschlossen. Bei der transparenten Folie handelt es sich NICHT um Klebefolie sondern um eine Kunststoffh�lle die vom Verlag als zus�tzlicher Schutz des Umschlages um den Band gelegt wurde. Propyl�en hardcover‎

Bookseller reference : 402972 ISBN : 3549053509 9783549053508

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‎KAISER Georg 1878 1945.‎

‎Un dia de Octubre. Oktobertag. Comedia de amor en tres actos. Versión de Angel Custodio y Luis Fernandez Rica.‎

‎Madrid El Teatro Moderno 1931. 4to menor; 48 pp. Cubiertas originales de Gago. Primera y única edición española de una obra del dramaturgo expresionista alemán publicada originalmente en 1928 y ampliamente alabada por Brecht y Weil. Su teatro fue considerado a partir de 1933 "arte degenerado" y sensatamente partió al exilio. unknown‎

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