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‎Jansson Tove‎

‎Il libro dell'estate‎

‎br.‎

‎Lagerlöf Selma‎

‎L'imperatore di Portugallia‎

‎br.‎

‎Dagerman Stig‎

‎Il nostro bisogno di consolazione‎

‎br.‎

‎Dagerman Stig‎

‎Il viaggiatore‎

‎br.‎

‎Elsschot Willem‎

‎Fuoco fatuo‎

‎br.‎

‎Dagerman Stig‎

‎Bambino bruciato‎

‎br. Come gli altri protagonisti dei racconti o dei romanzi di Dagerman, anche quello di "Bambino bruciato" è un ragazzo, ventenne, Bengt, caparbiamente chiuso in un suo mondo 'in crescita', intransigente più verso gli altri che verso se stesso, per natura rivolto alla ricerca e all'affermazione di una purezza, che sente come base inequivocabile di ogni rapporto. Come negli altri racconti anche Bengt è figura speculare dello stesso Stig Dagerman, autobiografica per affinità caratteriali e per molti eventi della vita.‎

‎Haasse Hella S.‎

‎Di passaggio‎

‎br. Dopo un anno e mezzo di vagabondaggi casuali per l'Europa, di lavori e legami saltuari, Xenia è di ritorno ad Amsterdam, dove cerca di rintracciare Alma e Daan, i due amici che avevano con lei abbandonato studi e famiglie per partire, ma che alla fine non l'avevano seguita. Trova Daan ridotto a un relitto umano, mentre le poche tracce che riesce a seguire di Alma la portano a cercarla nel mondo della prostituzione. Senza soldi, senza alloggio, Xenia trova rifugio presso un vecchio filosofo misantropo, autorecluso nella sua biblioteca. Una sorta di connivenza nasce tra i due, che se ridà a entrambi la forza di andare avanti, non basta a trattenere Xenia, che riparte per il suo pellegrinaggio...‎

‎Paasilinna Arto‎

‎Il bosco delle volpi impiccate‎

‎br. Anticonformisti per temperamento, libertari per vocazione, marginali per scelta, i personaggi di Paasilinna non sono fatti per la routine, la mediocrità: la società va loro stretta e, volenti o nolenti, finiscono sempre per trasgredirne le regole. Così Oiva Juntunen ha scelto di fare il gangster, professione che ben si addice alla sua innata pigrizia, soprattutto quando i colpi riesce a farli realizzare da altri che, evidentemente, dovranno anche scontarne la pena. Felice possessore di quattro lingotti d'oro, clamorosamente sottratti alla Banca di Norvegia, Juntunen si gode la dolce vita nel suo lussuoso appartamento di Stoccolma, finché la sua serenità non viene turbata da un'allarmante notizia: i suoi complici verranno presto rilasciati e, assetati di vendetta, verranno a ricercare la loro parte di bottino. Oiva si è troppo affezionato al suo oro per pensare di separarsene e l'idea di spartirlo con simili avanzi di galera gli sembra addirittura immorale. No, meglio nasconderlo nel più profondo della tundra che doverlo dividere. Così, è nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all'inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d'oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosnikoff, gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi.‎

‎Dagerman Stig‎

‎I giochi della notte‎

‎br. Quando è notta Ake può giocare a dei giochi che gl'impediscono di piangere. Quando è notte Ake può far finta che la realtà sia diversa, che se il padre tarda, è perché ha vinto alla lotteria, o ha comprato una barca a motore e vuole fargli una sorpresa. O, se irumori gli giungono troppo riconoscibili per poterli ignorare, può chiudere gli occhi e giocare a dormire, l'unico gioco che gli regala la pace. E' nei sogni e nella fantasia il rifugio dei bambini di Dagerman, protagonisti di tanti suoi racconti. Sogni e fantasia cui non sanno più ricorrere gli adulti, con la loro solitudine, l'amarezza di sentirsi traditi, estranei a se stessi, superflui agli altri, spinti, piuttosto, all'inganno.‎

‎Tunström Göran‎

‎L'oratorio di Natale‎

‎br. Victor, giovane e affermato musicista, torna una sera d'inverno a Sunne, la cittadina dov'era nato, persa nelle foreste svedesi, per dirigere l'Oratorio di Natale di Bach, alla ricerca di se stesso e delle fonti più profonde della sua arte. Questo l'inizio della storia che resta poi sospesa in un lunghissimo flash-back, fino a concludersi circolarmente nella scena della corale. E' insieme la storia di un amore immenso, un amore vissuto in modo diversificato e pure corale da tutti i protagonisti, e del lavoro di preparazione del concerto dell'Oratorio da parte di una corale di una piccola cittadina svedese, che dà il via alla narrazione, l'accompagna via via, e la chiude.‎

‎Paasilinna Arto‎

‎Il mugnaio urlante‎

‎br. In un piccolo villaggio della Finlandia, poco dopo la guerra, arriva uno sconosciuto dall'aspetto imponente con l'intenzione di comprare il vecchio mulino Rapide della Foce da anni in disuso. E' Gunnar Huttunen, un uomo misterioso, senza passato. Ma anche un personaggio stravagante che, nei momenti di allegria, saltella, ride e racconta storie senza capo né coda tanto da radunare intorno a sé, al vecchio mulino della Foce, un folto gruppo di persone. Ben presto, però, Gunnar rivela un fastidiosa debolezza: nei momenti di grande gioia o di sconforto non può fare a meno di ululare per ore mettendo in agitazione tutti i cani dei villaggi nel raggio di centinaia di chilometri...‎

‎Gudmundsson Einar Már‎

‎Angeli dell'universo‎

‎br. Pail nasce a Reykjavik il 30 marzo 1949. Come in un'antica saga islandese la sua nascita è accompagnata da due avvenimenti che segnano il suo destino. La madre Gudrun ha un sogno premonitore sulla diversità del figlio. L'Islanda vive le difficoltà della sua adesione alla NATO. Un giorno segnato da manifestazioni e disordini. In questo romanzo Gudmundsson racconta con la semplicità e l'economia di un'antica saga il "non raccontabile", la follia, la malattia psichica e il disgregarsi della comunicazione.‎

‎Nilson Peter‎

‎Il messia con la gamba di legno‎

‎br. I sei racconti che costituiscono il volume sono rielaborazioni di leggende orali, storie in cui il mondo naturale estende i suoi confini nel sovrannaturale, la religiosità si mescola a magia e superstizione, e nell'atmosfera sospesa di giornate fredde e ventose o di cieli di cui si contano le stelle, di cimiteri in cui vivi e angeli riposano accanto ai morti, di biblioteche in cui i libri intonsi emanano un potere segreto, si entra in una dimensione straordinaria in cui tutto è plausibile.‎

‎Haff Bergljot Hobaek‎

‎Il rogo‎

‎br. Un villaggio sperduto in qualche remota valle del Nord, una storia che potrebbe cominciare con un "c'era una volta". Una maestra, un calzolaio, un forestiero, un vecchio veggente, un ragazzo curioso, personaggi senza nome che si muovono nei luoghi quotidiani delle fiabe: la casa al margine del bosco, la strada maestra, la bottega. L'atmosfera è quella delle leggende un po' cupe e misteriose ascoltate in lontane sere d'inverno intorno al fuoco: le ombre incombenti delle montagne, la palude infida, la nebbia densa che fa smarrire la ragione, pozioni di erbe che guariscono, traffici oscuri nella notte, un presagio di calamità che incombe come un maleficio su un angolo di terra dimenticato da Dio e dagli uomini.‎

‎Sandemose Aksel‎

‎Il mercante di catrame‎

‎br. Cosa nasconde la vita così apparentemente insospettabile di Audun Hamre? "Un commesso viaggiatore che commercia in sogni": è questo che lui stesso dice di essere, mascherando la sua vera professione di versatile truffatore sotto un'onorevole attività di mercante di catrame. Secondo Hamre la gente è più pronta a credere ai propri sogni che alla realtà. Cosa c'è di più facile, dunque, che servirsi di quella credulità e vivere da parassita? Non è poi questo che fanno i dittatori, gli uomini di potere? Ma perché questi raggiri, questi furti contro chi non gli ha mai fatto niente di male? Sandemose scavando nel fondo dei meccanismi umani, rivela come la vendetta possa essere la più radicale espressione di un'inestinguibile nostalgia d'amore.‎

‎Nooteboom Cees‎

‎La storia seguente‎

‎br. Una mattina Herman Mussert, grande erudito e amante di quella letteratura classica che ha insegnato per tutta la vita, si sveglia con sua sorpresa in una camera d'albergo a Lisbona, quando la sera prima si era addormentato nel suo letto ad Amsterdam. Come mai, cos'è accaduto, è realtà o sogno? È con questo allettante inizio che Nooteboom ci introduce in una di quelle storie che sono riferibili solo per metafore, perché si compiono in una dimensione in cui il tempo non esiste, in cui avviene il passaggio dalla vita alla morte, in quell'attimo che separa l'essere dal non essere. Metafore e miti che sono il pane quotidiano per quel professore di liceo che somiglia a Socrate, che ha per Bibbia "Le metamorfosi" di Ovidio. E forse non è un caso se si trova in quella stanza d'albergo: è da lì, dove vent'anni prima ha vissuto il suo unico amore, che deve cominciare il suo pellegrinaggio nei ricordi. E non è un caso se è da lì, da quella città che è "tutta un addio", che parte la nave del suo ultimo viaggio, per solcare le scure acque dell'oceano, verso l'aldilà. In un onirico sovrapporsi di storie, ricordi, immagini, da borgesiano "tessitore di simboli", Nooteboom ci ripropone miti che parlano di noi, si interroga sulle metamorfosi dell'io, sull'enigma del tempo, riesce a sospendere quell'impercettibile frazione di secondo che dura la morte, raccontando la vita.‎

‎Abdolah Kader‎

‎Il viaggio delle bottiglie vuote‎

‎br. Bolfazl è un esule iraniano che ha trovato rifugio in Olanda. Nonostante le difficoltà che deve affrontare in questa nuova esistenza, vive il suo stato di esule con grande forza d'animo, sensibilità, desiderio di comprendere e volontà di integrarsi. Nel suo cammino è aiutato dal vicino di casa René, un ex artista, sposato e con una figlia, che scopre di essere omosessuale. L'emarginazione cui è sottoposto René è identica a quella provata da Bolfazl. Ma per l'iraniano la condizione di diversità è stimolo per una nuova rinascita. E se la crisi di René aumenta e le bottiglie vuote si accumulano nel cortile, la lingua olandese diventa per Bolfazl una chiave per entrare in un mondo nuovo, fatto di sogni e aspettative.‎

‎Paasilinna Arto‎

‎Lo smemorato di Tapiola‎

‎br. Il sole splende raggiante, una leggera brezza turbina nell'aria, dalle parti di Lestijarvi, una madre di famiglia sforna brioche alla cannella; un automobilista ubriaco, nelle vicinanze di Kokkola, provoca un incidente mortale. Insomma in Finlandia è iniziata l'estate. In questa frizzante mattina, il vecchio consulente agrimensore Taavetti Rytkonen, in preda all'amnesia, si trova in mezzo a un parcheggio di taxi, con l'apparente e unica preoccupazione di farsi un perfetto nodo alla cravatta. E' il giovane tassista Seppo Sorjonen che si offre di aiutarlo. Rytkonen scopre una mazzetta di banconote nella sua tasca, Sorjonen è su quattro ruote pronto a godersi l'estate. Così i due uomini scorrazzano nell'Ostrobotnia.‎

‎Lander Leena‎

‎La casa del felice ritorno‎

‎br. Dopo un'infanzia trascorsa insieme, un amore da adolescenti e molti anni di separazione, Olavi Harjula e Lys Bergman si ritrovano nella Finlandia della loro giovinezza. Una lettera li obbliga a ripercorrere il passato e rievocare l'improvvisa scomparsa di Hanna, loro piccola amica, bambina speciale dal passato sconosciuto. Qual è stato il destino di quella giovane orfana di guerra, così affezionata ala famiglia Bergman da essere considerata come una figlia? Esiste un legame tra la passione del padre di Lys per i riti pagani e la misteriosa scomparsa di Hanna, o bisogna piuttosto indagare nel passato africano del padre missionario, affascinato dal continente nero? Cosa pensare della morte improvvisa del dottor Bergman?‎

‎Niemi Mikael‎

‎Musica Rock da Vittula‎

‎br. È la fine degli anni Settanta, quando le strade di Pajala, piccola cittadina del Tornedalen, all'estremo nord della Svezia, vengono asfaltate. Insieme all'asfalto arriva una novità ben più dirompente e pericolosa: la musica pop. Per il giovane Matti e il suo taciturno amico Niila inizia una nuova vita, anche se loro ancora non lo sanno. Tra qualche anno la musica diventerà la loro insostituibile via d'uscita dall'isolamento, dalla storica mancanza d'identità della loro regione, sospesa tra Svezia e Finlandia.‎

‎Lindgren Torgny‎

‎Il pappagallo di Mahler‎

‎br. Il potere dell'immaginazione e la sua impotenza è il filo conduttore di questi dieci racconti che giocano sui temi dell'arte e della vita. Tra i protagonisti vi sono celebri artisti, come il musicista Gustav Mahler che compone il suo famoso "Canto della Terra" sulla base di una breve e semplice melodia sentita fischiettare da un contadino, che a sua volta l'aveva imparata da un pappagallo. O il principe Eugenio, il principe pittore della casa reale svedese che, in fuga dalla corte, dalla famiglia, dalle feste al castello e dai quadri che non riesce a completare, capita in una locanda dove conosce il pittore-artigiano Brokiga Blad e rimane tanto affascinato dalla sua tecnica pittorica da portarsi a corte una sua tela.‎

‎Hagalín Hrafnhildur‎

‎Io sono il maestro‎

‎br. Nella casa di due giovani irrompe, dopo anni di silenzio, il Maestro di lei. Tre chitarristi e il conflitto è inevitabile. La partitura rivelerà la tensione verso la Perfezione, il catastrofico desiderio di annientamento di chi si rende conto di essere condannato ad affollare la schiera dei talenti anonimi. Siamo nella casa che forse un tempo era del Maestro e dove ora abitano i due fidanzati: Thor testardo studia e si esercita in attesa di un riconoscimento che non arrivare, Hildur ex bambina prodigio ha rinunciato alla gloria della ribalta. Il Maestro sembra arrivato per ricondurre la sua allieva di un tempo verso la sua vocazione concertistica, ma viene anche a scombinare i loro fragili equilibri sentimentali e artistici.‎

‎Gudmundsson Einar Már‎

‎Orme nel cielo‎

‎br. Risalendo alle generazioni di nonni e bisnonni, l'islandese Gudmundsson offre uno spaccato degli inizi del XX secolo, la storia di un'epoca dura in cui "morire di fame andava ancora di moda" e le scelte erano determinate dall'inesorabile legge della sopravvivenza. Un romanzo corale nella tradizione delle saghe, in cui crudo realismo si alterna al fantastico, brutalità a poesia, frasi lapidarie bastano a rendere conto di intere esistenze, personaggi estremi, antieroi della condizione umana. Gundmaundsson è autore, traduttore, sceneggiatore.‎

‎Paasilinna Arto‎

‎I veleni della dolce Linnea‎

‎br. Nel giardino di una casetta rossa, nella quieta campagna dei dintorni di Helsinki, un'esile vecchietta sta annaffiando la sua aiuola di violette. Le rondini volteggiano cinguettando, i calabroni ronzano, un gatto sonnecchia sul prato. Ma l'idillio, ahimè, è solo apparente: la vita tranquilla di Linnea Ravaska, ottuagenaria vedova di colonnello, è avvelenata da una banda di malfattori che piomba ogni mese dalla capitale per estorcerle la pensione. Lo snaturato nipote Kauko e i suoi degni accoliti non si accontentano di derubarla, ma devastano tutto quanto si trovano davanti, torturano il gatto, picchiano per gioco, saccheggiano, sporcano, distruggono, senza che Linnea osi ribellarsi, fino al fatidico giorno in cui il troppo è troppo.‎

‎Abdolah Kader‎

‎Scrittura cuneiforme‎

‎br. La Storia dei potenti si intreccia con la vita semplice, spesso sofferta, sempre intensa, degli umili, l'amore di Ismail, carico di nostalgia, per la patria con quello intimo e dolente per il padre, gli ideali di giustizia e libertà con l'impegno a parlare per chi non può più farlo. E ancora una volta, l'incontro tra Persia e Occidente, tra impervie montagne iraniane e dune olandesi, tra poesia, icastica e lieve, e una lingua sobria ed essenziale, intesse motivi inattesi e preziosi, figure mitiche e fiabesche nella trama della nostra cultura.‎

‎Enquist Per Olov‎

‎Il viaggio di Lewi‎

‎br. "Il viaggio di Lewi" è il cammino di una vita, la storia del "più grande leader spirituale che la Svezia abbia mai avuto", un "Pilgrim's Progress" che attraversa il Novecento, gettando nuova luce sul processo che ha fatto di una nazione povera uno dei modelli più avanzati della modernità. Lewi Pethrus: chi era quel piccolo "venditore ambulante del Västergötland", idealista senza grande educazione, attivo nei primi sindacati, che sogna di diventare scrittore e finisce predicatore, chiamato da Dio nella piccola comunità Filadelfia di Stoccolma, da cui fonderà il movimento Pentecostale svedese, trasformandolo in un "impero"? E chi è Sven Lidman, poeta e seduttore autore di romanzi ambientati in quell'alta società in cui è entrato di straforo, che trova nel movimento la salvezza dalla morte interiore, diventandone l'altra figura carismatica? I due "gemelli di Dio", opposti e complementari, l'uomo dei diseredati e il poeta che rivoluziona la predicazione, due pianeti che fatalmente si avvicinano fino a un'inevitabile collusione. Non è mai per giudicare che Enquist sceglie per protagonisti i più controversi personaggi della storia, ma per cercare di capire la complessità umana e il presente, interrogando il passato; è fatale che ogni grande ideale per diffondersi si trasformi in istituzione, che ogni movimento popolare diventi chiesa o partito, perdendo l'anima rivoluzionaria?‎

‎Laxness Halldór‎

‎Gente indipendente‎

‎br. Nella selvaggia Islanda a cavallo fra i secoli XIX e XX, la vita del bracciante Bjartur di Sumarhús sembra giungere a una svolta: finalmente, dopo diciotto anni passati al servizio dell'ufficiale distrettuale, è in grado di acquistare un appezzamento di terreno nella brughiera orientale e dichiararsi indipendente. Dopo anni di pasti frugali e duro lavoro, animati unicamente da discussioni di poesia e letteratura, di politica e di religione, il variegato nucleo familiare di Bjartur potrà definitivamente insediarsi nella casupola di torba da lui stesso costruita. Non solo la storia di un contadino alla conquista della propria emancipazione, ma anche della società islandese dell'epoca, di cui l'autore mostra le piccolezze e le meschinità.‎

‎Haasse Hella S.‎

‎L'anello della chiave‎

‎br. L'infanzia e l'adolescenza in una Giava magica, un mondo coloniale abbandonato per sempre, l'affascinante amica del cuore perduta e scomparsa nel nulla, il marito amato che le nascondeva una passione segreta: forse è nel forziere di cui non trova più la chiave la spiegazione dei tanti enigmi della vita di Herma Warner, la preziosa cassa di ebano in cui ha rinchiuso le sue "Indie", i documenti di un lontano passato da tempo lasciato depositare nel fondo oscuro della coscienza, inaccessibile quanto l'antico forziere. Finché una lettera la spinge a far luce in quei recessi dell'anima: un giornalista le chiede notizie di una certa Mila Wychinska, nome in cui è più volte incappato nei suoi studi sugli attivisti dei diritti umani nel Sud-Est asiatico, senza trovare informazioni fondate. Basta quel nome perché l'onda dei ricordi travolga le barriere che Herma si è costruita nei suoi ordinati studi di storica dell'arte e nella quiete della casa di famiglia dove vive ritirata. Perché Mila Wychinska non è altri che Dee Mijers, l'amica della giovinezza a Batavia, uno dei nomi che aveva adottato, rinunciando a quello della sua nobile famiglia, nella sua continua ricerca di un'identità, sempre dalla parte delle vittime del potere e delle discriminazioni. A poco a poco riaffiora la storia di un'amicizia e di un amore in cui si riflette la fine di un'epoca e di un mondo, dal colonialismo alle lotte d'indipendenza, fino alla nascita della Repubblica Indonesiana.‎

‎Vilhjálmsson Thor‎

‎Cantilena mattutina nell'erba‎

‎brossura Ispirato a una delle più note saghe islandesi, la Sturlunga Saga, il romanzo racconta la storia di Sturla, le sue vittorie in battaglia e nel cuore delle donne e i suoi viaggi attraverso l'Europa del Medioevo, dov'è custodita la cultura e si diffonde il rivoluzionario messaggio francescano di amore e povertà. Un pellegrinaggio che lo porta a una Roma pittoresca e felliniana, a chiedere il perdono dei suoi peccati, e a una Parigi dominata dalla Scuola Nera della Sorbona, ai confini tra scienza, alchimia e stregoneria, per ritrovare un antico codice in cui è racchiuso il segreto del sapere. Uomo del Nord al confronto con la cultura europea, Sturla è un eroe moderno aperto a ogni esperienza, un Ulisse cui non è concesso conquistare la sua Itaca.‎

‎Abdolah Kader‎

‎Calila e Dimna‎

‎brossura Dalla scoperta delle "Mille e una notte", il mondo esotico di un millenario Oriente con i suoi eremiti, fanciulle belle e mariti gelosi, servi infidi e improvvidi mercanti, animali parlanti è per noi sinonimo di fiaba. È a questa stessa tradizione che appartiene "Calila e Dimna", "uno dei sei o sette antichi libri persiani più importanti, la nostra prosa più bella", dice Kader Abdolah che l'ha voluto rielaborare nel suo olandese poetico, per offrirlo in moderna versione, filtrata dalla sua sensibilità di scrittore esule, come un "antico gioiello" donato ai lettori occidentali. Al cospetto di Ray Dabashelim, lo scià dell'India, è il bramino Bidpai chiamato a svolgere il ruolo di Shahrazad, e a trovare per ogni caso della vita il giusto hekayat, il racconto che diverta e serva da esempio. Una spirale di aneddoti ed episodi in cui uomini e animali, come gli emblematici sciacalli del titolo, si alternano per mettere in scena l'infinita varietà della commedia umana. Non sempre i vizi vengono puniti e le virtù premiate: spesso la fortuna vale più del merito. "Nessuno sfugge al suo destino, né le dure montagne, né i cerbiatti con le loro zampette bianche", ma due cose restano nel fluttuare della sorte: l'amicizia capace di superare antichi odi, e quella sospensione miracolosa del fluire del tempo data dalla parola.‎

‎Loe Erlend‎

‎Tutto sulla Finlandia‎

‎br. "Scrivere un opuscolo turistico che racconta 'Tutto sulla Finlandia' senza esserci mai stati, raccogliendo informazioni sconclusionate per spingere i norvegesi a visitare il Paese vicino. Per un bizzarro specialista di brochure, voce "sproloquiante" del romanzo, questo improbabile incarico è solo l'inizio di un tuffo nell'inarrestabile fluire della vita: farsi rimuovere l'automobile per amore, perdersi in reminiscenze 'proustiane' dentro un videogioco, salvare un ragazzino irrequieto, sperduto tra salmoni e neonazisti, affrontare in una staffetta aziendale l'interà Finlandia e le proprie paure. Perché tutto scorre nella vita come nello 'stream of consciousness' in cui ci immerge Loe, che col suo humour lunare investe banalità quotidiane e questioni esistenziali impregnandole della stessa paradossale ironia. Una scrittura scrosciante che, tra digressioni e associazioni mentali funamboliche, esprime le inquietudini di una società sempre più "liquida" e inafferrabile: il potere manipolatorio dei media, lo spaesamento delle nuove generazioni che diventa odio e intolleranza, l'ansiosa ricerca di sicurezza e solidità che si trasforma in rigido isolamento. Terrorizato dall'acqua, dall'instabilità e dal cambiamento che essa rappresenta, questo sensibile e metodico trentenne vedrà così crollare le artificiose barriere con cui tiene ossessivamente alla larga la realtà, scoprendo il gusto di bagnarsi nell'incertezza, la gioia rischiosa di scoprire gli altri."‎

‎Enquist Per Olov‎

‎Il libro di Blanche e Marie‎

‎br. Albori del Novecento, Parigi, un crinale storico, artistico e scientifico di portata rivoluzionaria. Marie Curie e la sua assistente, Blanche Wittman, un tempo paziente prediletta del celebre dottor Charcot, stanno terminando la ricerca che porterà alla scoperta del radio. Profili di una galleria straordinaria di interpreti e testimoni: August Strindberg e Sigmund Freud, ancora studente, spettatori delle teatralizzazioni che Charcot dirigeva per le sue tesi, Pierre Curie, già Nobel per la fisica, Einstein e Paul Langevin, che diventerà l'amante di Marie, ma anche i cafè di Montmartre che celebravano in quegli anni la "Danse des fous" di Jane Avril, un tempo come Blanche internata alla Salpêtrière e ora musa di Toulouse Lautrec. Il libro delle domande che Blanche scrive altro non è che un interrogarsi sconvolgente sulla natura profonda dell'amore, sulle connessioni che legano arte, scienza, rivelazione e vita.‎

‎Nooteboom Cees‎

‎Perduto il Paradiso‎

‎brossura Alma e Almut, due ragazze brasiliane di origine tedesca, coltivano un sogno segreto: andare un giorno in Australia, addentrarsi nell'immenso deserto costellato di simboli misteriosi e di luoghi sacri, immergersi nell'enigmatica e affascinante cultura aborigena. Il sogno diventa progetto, salvezza, via di guarigione quando Alma, una notte, capita casualmente nella favela di Paraisópolis e subisce una violenza di gruppo. In fuga da quell'inferno che porta il nome del Paradiso, in fuga dall'esistenza ordinata e borghese del suo quartiere, Jardins, Alma e Almut vanno alla ricerca dell'Eden, del mondo primordiale e carico di senso che si nasconde nel cuore dell'Australia. Ma anche quel paradiso è perduto, una barriera di parole, concetti, immagini, separa il "tempo del sogno" dall'esperienza quotidiana dell'uomo - e della donna - occidentale. Quasi come un simbolo, una manifestazione visibile di questa distanza incolmabile, un giovane pittore aborigeno accoglie Alma nell'intimità del suo corpo, senza però concederle mai di accedere alla sua interiorità, al suo linguaggio segreto. Ad Alma non resta dunque che farsi angelo lei stessa, seppure in modo piuttosto sorprendente e non convenzionale, e portare nel mondo la luminosità di un'esistenza diversa e più intensa.‎

‎Solstad Dag‎

‎Tentativo di descrivere l'impenetrabile‎

‎br. Il primo romanzo tradotto in Italia della voce più importante della narrativa norvegese contemporanea. In procinto di partire per il Messico, Dag Solstad, narratore e coprotagonista dell'opera, riceve la telefonata di un amico d'infanzia che non vede da tempo, Arne Gunnar Larsen "AG", architetto, urbanista e burocrate statale. Hanno entrambe quarantadue anni. AG, socialdemocratico pragmatico, dopo il fallilmento del suo matrimonio, si è trasferito a Romsås, città satellite di Oslo progettata da lui stesso negli anni '70, mosso dalla necessità di avvicinarsi alla classe lavoratrice per cui lui stesso aveva lavorato. Travolto dalla solitudine dell'utopia urbana si farà coinvolgere in una serie di avventure tra il grottesco e l'assurdo, in cui il melodramma sentimentale si mescola alla discesa verso il crimine che ha la tensione del thriller. Tutto raccontato dalla prospettiva di Dag, rivoluzionario comunista disilluso, che trascina il lettore nella dimensione impenetrabile della moderna Scandinavia dove il benessere materiale rischia solo di produrre la "Grande Assenza".‎

‎Multatuli‎

‎Max Havelaar ovvero Le aste del caffè della Società di Commercio olandese‎

‎br. "Faccio il sensale nel ramo del caffè, e abito in Lauriergracht n. 37". Con questo prosaico quanto memorabile incipit si apre il più grande classico della letteratura nederlandese, pubblicato nel 1860 esplodendo come una duplice bomba: come capolavoro letterario e come atto di accusa sociale. "Il libro che ha ucciso il colonialismo", sarà definito, e resta un'opera di sconvolgente modernità sia per la raffinata struttura narrativa, sia per la forza della denuncia dei misfatti di cui è costellata la storia dell'imperialismo occidentale. Chi parla è Batavus Droogstoppel, l'irresistibile affarista che incarna, col suo assoluto perbenismo, il reale cinismo e l'ipocrisia di un'Olanda troppo intenta a fare soldi per chiedersi da dove venga il suo benessere. Colpito dall'interesse di un fascio di manoscritti che si è trovato suo malgrado tra le mani, il buon sensale intende trarne un utile trattatello sulle aste del caffè nelle Indie Olandesi, ma è tutt'altro materiale che ne vedrà estrapolato, affidando la stesura al giovane Stern, romantico figlio di un ambito cliente tedesco, di ben diversa sensibilità. È la ricostruzione della vita di Max Havelaar, coraggioso e idealista funzionario a Giava, che si illude di riuscire a combattere i soprusi dei potenti locali e la connivenza dell'amministrazione coloniale e di rendere giustizia ai contadini vessati da entrambi.‎

‎Lagerlöf Selma‎

‎La saga di Gösta Berling‎

‎brossura "Caro lettore, per il Natale del 1891 fu pubblicato a Stoccolma il romanzo di una sconosciuta di trentatré anni: si chiamava 'La saga di Gösta Berling' e la sconosciuta Selma Lagerlöf. Il giorno dopo era famosa. Nel 1909 riceverà il premio Nobel e Marguerite Yourcenar la definirà 'la più grande scrittrice dell'Ottocento'. Il libro è tuttora annoverato tra i capolavori della letteratura europea. Ma per me non è 'solo' questo: 'La saga di Gösta Berling' è il romanzo che per primo mi ha fatto conoscere la magia e il fascino del nord, il più emblematico dell'arte del raccontare e di tutto quello che amo nella narrativa scandinava, che mi ha spinto a diventare editore. Poema epico, raccolta di leggende, saga, racconta le vicende di una stravagante compagnia di bohémien, musicisti, giocatori e bevitori 'allegri, spensierati, eternamente giovani' su cui domina la figura di Gösta Berling, il seducente prete spretato, bello come un dio greco, che irradia avventura e gioia di vivere, ma destinato a suscitare amori fatali e sventure. Una storia di perdizione e redenzione che accetta il male come il bene, le più alte aspirazioni e gli impulsi autodistruttivi, un mondo illuminato dall'amore e immerso in una natura incantata. È un libro che 'brucia', dice ancora la Yourcenar, di un'immaginazione ardente, uno dei romanzi su cui costruiamo i 'castelli imperituri del sogno e della fantasia'".‎

‎Abdolah Kader‎

‎La casa della moschea‎

‎br. Da secoli la famiglia di Aga Jan, ricco mercante di tappeti e capo del bazar, ha legato i suoi destini alla moschea di Senjan, nel cuore della Persia. La dimora adiacente alla moschea è pervasa da miti e antiche tradizioni, immagine armoniosa di una società che sta per essere attraversata dagli sconvolgimenti del presente, come fa presagire la massa di formiche che invade il cortile della casa nell'incipit del romanzo. Il piccolo centro religioso di Senjan rischia di rimanere lontano sia dalla modernizzazione filo-occidentale imposta dallo scià che dall'intransigente reazione oscurantista che si prepara nella roccaforte degli ayatollah di Qom. Proprio da Qom arriva un giorno il giovane imam Ghalghal, per prendere in moglie Seddiq, figlia dell'imam Alsaberi e, quando questi muore accidentalmente sarà lui a sostituirlo. Se dapprima sembra che la moschea abbia finalmente trovato una guida forte, all'entusiasmo succede presto lo sgomento: le sue parole si fanno sempre più arroganti e tentano di sfociare nell'azione violenta, quando Farah Diba, moglie dello scià e immagine dell'emancipazione femminile, arriva in città per inaugurare un cinema e si trova assediata da una folla sobillata da Ghalghal, che dopo la mancata sommossa, sfugge alla polizia e raggiunge Khomeini per preparare la rivoluzione dall'esilio. Sospesa tra un mitico passato e un drammatico presente, il romanzo è un cuore pulsante di vite e di storia, da cui si osservano gli eventi che cambieranno il volto dell'Iran.‎

‎Larsson Björn‎

‎Otto personaggi in cerca (con autore)‎

‎br. È rimasto un solo mondo di regioni inesplorate dove la scoperta di tesori è ancora possibile: il mondo delle scienze. È sull'oceano del sapere che navigano questa volta i personaggi di Larsson, accomunati tutti, nella loro diversità, dallo stesso spirito di avventura: pronti a non dare niente per scontato, a mettersi in gioco, pur di inseguire la loro ricerca. Come il filologo deciso a trovare negli antichi manoscritti la soluzione al mistero del Graal, il linguista che si immerge nelle strutture della grammatica per fare ordine nel caos del mondo, o la filosofa atea che sente la voce di Dio, e il chimico che compie il primo passo verso la conoscenza studiando le reazioni molecolari dell'innamoramento, fino all'ironico autoritratto dell'autore in crisi d'ispirazione che scopre, in una lettera smarrita di Flaubert, l'impossibile ricetta del capolavoro. Muovendosi con avvincente semplicità tra i problemi filologici e la grammatica generativa di Chomsky, la matematica quantistica e le teorie rivali del Big-bang o la mappatura del genoma umano, Larsson riesce ad entrare con umorismo e leggerezza nel vivo dei temi più attuali della scienza, dell'etica, del libero arbitrio, del dibattito tra verità e fede, tra laicità e fondamentalismo. E seguendo i suoi personaggi sulle inaspettate vie della scoperta ci ricorda che non c'è altra legge che il dubbio quando si ha a che fare con l'uomo e la sua imprevedibilità.‎

‎Kaurismäki Aki‎

‎L'uomo senza passato‎

‎br. Ci sono libri scritti da sognatori. Libri come "L'uomo senza passato" che, pagina dopo pagina, raccontano storie memorabili, illuminate di tenerezza e di humour. Dopo un'aggressione in cui ha perso la memoria, M. si ritrova a vivere nella povertà estrema della periferia di Helsinki. Solo e malandato, incontra solidarietà e accoglienza in una comunità di senzatetto che vivono nella baraccopoli di container vicino al porto. Trova forse l'occasione di una nuova vita, ma soprattutto incontra Irma, triste volontaria dell'Esercito della Salvezza, di cui si invaghisce. Tra loro nasce un tenero legame e tutto sembra andare bene, fino a quando viene casualmente coinvolto in una rapina. La sua foto finisce sui giornali, la sua identità viene accertata e fa quindi ritorno a casa dalla moglie. Capisce subito, però, che quel passato non gli appartiene più, solo il presente può offrirgli una vera opportunità di riscatto. Con la sua vena surreale, Kaurismäki dà vita a un'umanità ricca di dignità e di spirito quanto povera di beni materiali. Diseredati moderni, ironici e stravaganti, i personaggi di questo libro sembrano emergere da un altro tempo. E mentre parte un nostalgico tango finlandese, Kaurismäki sembra dire che dimenticare il passato può essere a volte l'inizio di una rinascita. Intanto M. giorno dopo giorno, coraggiosamente, scopre la libertà, l'amicizia e l'amore. (Con una Nota di Peter von Bagh e la Postfazione di Goffredo Fofi)‎

‎Paasilinna Arto‎

‎Prigionieri del paradiso‎

‎br. Un aereo su cui viaggia una missione dell'ONU è costretto a un ammaraggio di fortuna in un angolo sperduto dell'arcipelago indonesiano. I superstiti - una colorita combriccola di infermiere svedesi, taglialegna e ostetriche finlandesi, medici norvegesi e piloti e hostess inglesi - riescono per miracolo a raggiungere una spiaggia circondata da una giungla impenetrabile. Superato lo sconforto iniziale e pur senza perdere la speranza di un ritorno a casa, la comunità di naufraghi si dedica con crescente allegria all'organizzazione della sopravvivenza sull'isola: anche se il soggiorno sarà provvisorio, perché non allietarlo con quell'indispensabile superfluo che dà sapore alla vita? Un frigorifero ricavato dai giubbotti salvagente, una sauna, un consultorio per la diffusione dei metodi contraccettivi o, perché no, una distilleria clandestina. E se proprio alla fine bisogna salvarsi perché non farlo lanciando un grandioso S.O.S. allo spazio? Un governo democraticamente eletto stabilisce le regole della comunità: ridistrubuzione della ricchezza, assistenza medica gratuita, niente denaro e casa per tutti. Gli abitanti, giorno dopo giorno riescono a creare a un'assurda quanto equa micro-società ideale. Grazie al suo humour irriverente e ai suoi personaggi ribelli, Paasilinna rivisita il topos letterario dell'isola deserta e sembra dire, tra le righe, che i nordici anche messi su un'isola sperduta finiscono comunque per costruire una società giusta e comunitaria.‎

‎Enquist Per Olov‎

‎Un'altra vita‎

‎brossura Questa è una storia che comincia nel 1934 in una casa verde in un villaggio nell'estremo Nord della Svezia. È una storia che rimbalza tra Uppsala, Copenaghen, Parigi, Los Angeles, Broadway, Reykjavík e Berlino, e che (non) finisce ai giorni nostri. È la storia di un bambino quasi perfetto, di un ragazzo baciato dal talento e dal successo, di un uomo devastato dall'alcolismo. È la storia di chi suo malgrado si è sempre trovato al centro della Storia, e si è sentito in dovere di osservare. È una storia sulla nascita del terrorismo alle Olimpiadi di Monaco, sul processo alla banda Baader-Meinhof, sulla Mano di Dio di Maradona, sulla caduta del Muro di Berlino vista da piazza Venceslao. E Olof Palme, Rudolf Nurejev, Ingmar Bergman hanno i loro cammei. È una storia che se è cominciata così bene come ha potuto finire così male? È una storia di solitudine e resurrezione, dove si scopre che non sono le domande a essere sbagliate, ma quasi sempre lo sono le risposte, taglienti come ghiaccio, implacabili e fondamentaliste. È una storia sulla vita, l'unica, quella che non viene restituita quando la prima è stata sprecata. È la storia di un intellettuale che non solo ha raccontato la nostra epoca come pochi hanno saputo fare, ma vi ha anche lasciato un segno profondo. È la storia più onesta, lucida e coinvolgente che Per Olov Enquist abbia mai raccontato. È la sua storia.‎

‎Lindgren Torgny‎

‎Acquavite‎

‎brossura l pastore Olof Helmersson fa ritorno al villaggio natale nell'estremo Nord della Svezia. Ha ottantatré anni, una bicicletta pieghevole e una missione da compiere: scristianizzare tutta la regione. Nei decenni passati sulla costa, si è convinto che Dio non esiste e che la vita non ha senso, e sente il dovere di liberare dall'errore tutti quelli che in gioventù aveva convertito con il suo fervore, la sua parola tonante e la sua fisarmonica. Ma il tempo l'ha preceduto: i pochi sopravvissuti della vasta comunità dei salvati la fede l'hanno già persa da sé. Sono rimasti solo due non contagiati dalla miscredenza, e soprattutto è rimasta Gerda, che lo aspetta da tempo: ormai ridotta in fin di vita, non può morire finché lui non avrà dato una risposta ai dubbi che la assillano. È un Nord che vive nel mito, quello descritto da Lindgren con scanzonato affetto, una spaesata e spopolata Macondo in cui la buona vecchia acquavite purifica da tutti i peccati, c'è chi è accecato sulla via dell'ateismo e si rallegra di non poter più vedere ciò che non esiste, e chi sa di essere vissuto "tra gente principesca, nel più bel posto del mondo". Ma nel gioco ironico dei paradossi, è del mistero della fede che si tratta, della ricchezza di ogni esistenza umana e di quel Dio che, come dice Canetti, morto o no, è esistito per così tanto tempo che non si può non continuare a parlarne.‎

‎Laxness Halldór‎

‎Sotto il ghiacciaio‎

‎brossura Dall'isola verde dei ghiacciai bollenti, la storia moderna di un mito senza tempo. A raccontarla è un anonimo studente di teologia, inviato dal vescovo d'Islanda nel lontano ovest, ai piedi del leggendario vulcano Snæfell, dove Jules Verne fece iniziare il suo viaggio al centro della terra. Cos'è successo nella parrocchia locale? Perché il pastore ha sprangato la chiesa, si rifiuta di battezzare i bambini e seppellire i morti e passa il tempo a ferrare cavalli? L'emissario vescovile avrà il suo da fare per raccapezzarsi tra uno scienziato-sciamano trapiantato negli Stati Uniti, la "resurrezione" di un salmone sepolto nel ghiacciaio e una donna senza età che si dice non abbia mai mangiato, dormito e nemmeno toccato acqua. Dietro le più folli bizzarrie pare nascondersi un vero e proprio credo - futuristico o primordiale? - che fonde tutte le religioni dei tempi in un'inafferrabile teosofia. Forse la sua logica è così elementare da sfuggire al non iniziato. Forse è la stessa logica che governa le saghe e la grande poesia. Con la sua straordinaria capacità di abbracciare passato e presente della sua terra per indagare temi universali, Laxness si confronta con il mistero della vita e il significato della fede nel moderno Occidente. Mito e magia, cultura e natura, ingenuità e stoltezza si mescolano nella visione provocatoria di un acuto conoscitore delle utopie e delle passioni umane.‎

‎Nooteboom Cees; Safranski R. (cur.)‎

‎Avevo mille vite e ne ho presa una sola‎

‎brossura Un'ammirazione spassionata che risale al primo, precoce romanzo, una profonda amicizia di anni: di qui l'idea di Safranski di selezionare dalla ricca opera di Cees Nooteboom questa raccolta di frammenti. Un'antologia che nasce come compendio delle sue pagine più evocative, rivelando i diversi volti del grande romantico e del lucido umorista, del poeta-filosofo e del testimone politicamente attento della storia, dell'acuto osservatore di luoghi geografici e dell'anima. E al tempo stesso, un "breviario" dei nostri tempi, un prezioso compagno di cammino a cui tornare per aprirsi ogni volta nuovi orizzonti di pensiero. Dal significato del viaggio come esperienza esistenziale al mistero del tempo al valore assoluto della letteratura, Safranski ripropone le tematiche universali che nello scrittore olandese trovano una voce mai scontata. Perché Nooteboom non offre risposte né schemi filosofici, ma lampi di grazia poetica e folgoranti visioni, per insegnarci che la scrittura, come il viaggio, è ricerca in cui perdersi, e che solo l'inarginabile forza dell'immaginazione può aprirci gli occhi a quelle mille vite, quella "marea" di possibilità inespresse verso cui tende il poeta ma che abitano in ognuno di noi.‎

‎Gustafsson Lars‎

‎Le bianche braccia della Signora Sorgedahl‎

‎ril. E se non fossi mai esistito? si chiede un ex professore di filosofia a Oxford. Tutti i ricordi lo riportano a un anno, il 1954, quando nella nativa Västerås arrivò la più forte grandinata estiva della storia, ma soprattutto lei, la signora Sorgedahl. Lei che aveva il doppio dei suoi anni e un marito noioso, ma lunghi capelli rossi, un profumo di un altro mondo, e quelle belle morbide bianche braccia che gli avrebbero "aperto le porte della vita". E per ricostruire un'esperienza così intima e segreta da dubitare che sia accaduta davvero non può che ricomporre l'intero puzzle dell'adolescenza, un paradiso perduto di dispute filosofiche con gli amici nel locale caldaia, di racconti famigliari su cani-demoni e prevosti-fantasmi e di incontri proibiti con Ingela, la figlia del Fonditore. Ricordo e fantasia, ironia e rimpianto guidano una proustiana ricerca interiore che diventa un viaggio attraverso l'intero scibile. In un funambolico gioco borgesiano intorno a quella babele di domande senza risposta che è l'uomo.‎

‎Lodigiani Giuseppe‎

‎Ciò che credo‎

‎br. "Una meditazione onesta e seria, lontana da ogni desiderio di 'fare letteratura' o sfoggio di cultura, di un uomo che, arrivato a ottant'anni, decide di mettere per iscritto i punti fondamentali del suo credo, confrontandosi con la sua fede cristiana, le sue ragioni e la sua necessità, senza dar niente per scontato o acquisito, cercando le proprie risposte a domande che sono teologiche, etiche, umane, alla luce di una fede conquistata e approfondita da letture, incontri, esperienze e considerazioni... E proprio perché non è un teologo né un letterato, ma un 'uomo come tanti altri', come vuole definirsi, la sua testimonianza può forse suscitare più risonanze e offrire più spunti di riflessione per tutti noi, uomini come tanti altri, che non libri più specifici di studiosi".‎

‎Blixen Karen‎

‎La vendetta della verità‎

‎ril.‎

‎Lagerkvist Pär; Ferrari F. (cur.)‎

‎Il nano‎

‎br. Scritto negli anni della Seconda guerra mondiale e ambientato in una corte rinascimentale italiana, "Il nano" è forse l'opera in cui più esplicitamente Lagerkvist si interroga sul presente: la guerra, la peste, gli avvelenamenti e i tradimenti narrati sono evidenti proiezioni delle tragedie di cui è testimone. Ma è soprattutto con l'inquietante figura del nano di corte che l'interrogativo si spinge fino in fondo, in un tentativo di capire perché periodicamente nella storia l'odio, l'indifferenza ai massacri, il trionfalismo bellico arrivino a prevalere su quei valori che rendono l'uomo umano. Il nano, che regge le fila dell'azione e attraverso il cui sguardo distorto veniamo a conoscenza di fatti e personaggi, incarna questa aberrazione, l'essere amputato della sua umanità fisica e spirituale che ubbidisce solo alla logica del potere. Disprezzando la corporeità in ogni sua manifestazione, dal cibo al desiderio, all'attaccamento alla vita, è nauseato dalla povertà, dalla malattia, dalla sporcizia dei profughi; privo di trascendenza, è cieco alla nostalgia dell'infinito, al dubbio e alle contraddizioni, alla gioia, all'arte e all'amore, scambiando per superiorità la propria limitatezza e per lucidità la propria mediocrità. Ma il nano non è che quella creatura "dal volto di scimmia che talvolta leva la testa, affiorando dai bassifondi dell'anima", è il "sosia" del principe guardato con un cannocchiale capovolto. Sterili, i nani sono generati dagli uomini, "appartengono alla razza umana e non vi appartengono, ospiti di passaggio, in una visita che dura da migliaia di anni".‎

‎Vesaas Tarjei‎

‎Gli uccelli‎

‎br. La vita vista attraverso gli occhi di un "Idiota", di un "povero di spirito" che nelle fiabe popolari da cui sembra uscito sarebbe chiamato "lo scemo del villaggio". E come nelle fiabe Mattis vive con la sorella Hege in una casetta ai margini del bosco, alle prese però con reali e vani tentativi di rendersi utile, di lavorare come gli altri, di integrarsi in una società che, pur circondandolo di un'affettuosa benevolenza contadina, non può fare a meno di ridere di lui. Ma è solo nel mondo della logica, delle convenzioni, della razionalità, che esiste la stupidità di Mattis, capace invece di sentire con immediatezza ciò che sfugge alla comprensione altrui, dal fluttuare della nebbia al battito di un'ala, alle pause e i silenzi che rivelano l'inconsapevole o l'inespresso nei rapporti umani. Perché come in tutti i marginali e i visionari di Vesaas, altro è il suo modo di intendere il mondo, e il suo sguardo di sognatore smarrito gli fa vedere attraverso una lente d'ingrandimento quello che non vedono "i forti e gli intelligenti". Gesti impercettibili, incontri, le impronte di una beccaccia, l'invisibile scia luminosa lasciata da un volo d'uccelli sono messaggi cifrati in cui legge presagi di gioia o di dolore. E se così profonda è in lui la felicità di un attimo di contemplazione, Mattis è proprio per questo condannato a soffrire, della sofferenza altrui e della propria solitudine, e, come la sua beccaccia, a rimanere vittima dell'implicita violenza della vita.‎

‎Gustafsson Lars‎

‎L'uomo sulla bicicletta blu‎

‎br. 1953. Il mondo sfreccia verso la modernità mentre Janne Friberg pedala sulla sua bicicletta blu per strade di campagna, cercando invano di vendere porta a porta un avveniristico e pesante robot da cucina Elektrolux. Il tramonto è vicino quando raggiunge un grande maniero bianco; la sua ultima occasione per concludere almeno un affare, dando un senso a una giornata che, come la sua vita, è un fallimento. Ma nella grande casa bianca niente segue le regole della logica: la vecchia baronessa che assiste ai preparativi del proprio banchetto funebre, l'antico ritratto sopra il pianoforte in cui Janne si riconosce e l'anonimo album di vecchie foto che si ritrova in mano. A chi appartiene quella serie di scatti? Una bambina con un cane, un capitano che sembra legato all'albero della sua nave come Ulisse, due enigmatiche donne vestite come parole crociate. Come fossero frammenti di un racconto Janne comincia a ricomporli: E se facessero parte della sua vita? Come una moderna Alice, Janne si addentra in un viaggio oltre lo specchio della realtà: tra sogno, memoria e immaginazione, in quella dimensione onirica che è la vita interiore, in cui passato e presente coesistono e l'identità si disperde in infinite possibilità. È in questo universo borgesiano che Gustafsson si inoltra alla ricerca di quel senso ultimo dell'esistenza che continua a sfuggire e che forse è meglio non raggiungere, nell'eterno dubbio di non essere anche noi nient'altro che il sogno di un sogno.‎

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