Professional bookseller's independent website

‎War 39/45‎

Main

Parent topics

‎War‎
‎History‎
Number of results : 54,404 (1089 Page(s))

First page Previous page 1 ... 659 660 661 [662] 663 664 665 ... 725 785 845 905 965 1025 1085 ... 1089 Next page Last page

‎Dürrenmatt Friedrich‎

‎Minotauro. Una ballata. Testo tedesco a fronte‎

‎ill., br. Con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l'impeto affabulatorio, Friedrich Dürrenmatt, come già nella Morte della Pizia, si inoltra sul terreno del mito. Il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che è un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d'uscita, in primo luogo da se stesso. E nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.‎

‎Businelli Silvia‎

‎Dentro di me‎

‎br. Alessia divide la sua vita tra il lavoro in ospedale e l'attività di volontariato presso una comunità per giovani ragazze con problematiche familiari legate all'alcol, droghe e abusi sessuali, e che in passato ha ospitato anche lei. Il suo punto di riferimento è Marco, un giovane poliziotto con il quale ha ormai da anni una stabile e passionale relazione, il quale la spinge gradualmente ad allontanarsi dalla comunità per costruirsi una loro vita insieme. Grazie alla sua empatia e alla sua esperienza lavorativa, costantemente a contatto con le persone più fragili, Alessia scoprirà, attraverso alcuni decisivi indizi, un giro di pedofilia in cui forse sono coinvolte persone molto vicine a lei. Una storia drammatica, buffa, atroce e passionale, proprio come la vita.‎

‎Lu Hsün‎

‎Fuga sulla luna‎

‎br. Poeta, narratore e saggista finissimo, Lu Hsün (1881-1936) è una delle figure di spicco della letteratura cinese contemporanea, al cui rinnovamento ha dato un contributo fondamentale. Fuga sulla luna raccoglie per intero la sua produzione narrativa, influenzata dai modelli occidentali e fortemente polemica nei confronti della società tradizionale. Ironici e implacabili, dominati da un profondo senso di angoscia, disperazione e solitudine, i suoi racconti, scritti tra il 1918 e il 1926, smascherano la barbarie e la sopraffazione dell'uomo che si celano dietro la rispettabilità di facciata della millenaria civiltà cinese. Esemplare in tal senso è il Diario di un pazzo (1918), una denuncia della morale disumana della Cina feudale, definita cannibalesca, condotta attraverso l'allucinato diario di un intellettuale convinto che verrà divorato dai propri famigliari. Nella lunga novella La vera storia di Ah Q (1921) è tratteggiato l'archetipo spirituale del popolo cinese: un contadino atenente e parassita, retrivo e vanaglorioso, che si getta nella «rivoluzione» per opportunismo e viene giustiziato senza rendersi conto della propria sorte.‎

‎Trevisani Matteo‎

‎Libro del sangue‎

‎br. Matteo Trevisani un giorno di primavera riceve una mail con un albero genealogico della propria famiglia. Questa genealogia rispetto a quella conosciuta dal protagonista ha però una particolarità: a un certo punto le famiglie degli avi divergono, si distanziano, lasciando apparire nelle pieghe delle nascite e delle morti accadimenti terribili sconosciuti, segreti e naufragi ricorrenti. Inoltre questo albero non riporta soltanto nomi e date di nascita e di morte degli antenati di Matteo, ma anche il suo nome e la sua data di morte: 21 settembre 2021. Poco dopo uno strano episodio turba ulteriormente la vita dello scrittore: il giornale con cui collabora pubblica un articolo firmato da Matteo ma che lui non ricorda di avere scritto, anche se in esso riconosce il proprio stile e anche i suoi stessi pensieri. La ricerca sulla propria linea familiare, che Matteo aveva compiuto anni prima insieme a un genealogista scomparso da poco, si intreccia dunque improvvisamente, attraverso i pochi giorni che, secondo l'albero, lo separano dalla propria morte, a questa nuova, spasmodica e repentina, su cosa si celi davvero dietro questi eventi. Intanto lo spettro di un'altra vita, e di una balena mitica, che tormenta la famiglia del protagonista da generazioni, aleggia sul tempo del passato e su quello a venire, breve o lungo che sia. E Matteo si trova così impegnato in una corsa affannosa lontano da Melissa, la donna che ama, e da Cosmo, il loro figlio di pochi anni, per cercare di capire cosa gli stia accadendo e chi sia il misterioso mittente che sembra conoscere il destino che, forse, lo attende...‎

‎Delfini Antonio‎

‎I racconti‎

‎ril. Nonostante abbia avuto mentori autorevoli - da Pannunzio a Montale, da Pasolini a Garboli - Antonio Delfini resta autore appartato e inafferrabile. L'eterno dilettante di talento, «eccentrico sia rispetto all'avanguardia sia rispetto alla tradizione» come scrive Roberto Barbolini nella sua introduzione, ha giocato a confondere vita e scrittura in un azzardo continuo, sino a fare della letteratura un surrogato dell'esistenza e a trasformare in racconto la propria tormentata biografia. L'opera che più compiutamente ne rappresenta estri e umori è senz'altro "Il ricordo della Basca", raccolta pubblicata nel 1938 che qui si ripropone nell'edizione definitiva - preceduta da quel riconosciuto capolavoro che è Una storia e seguita dal frammento Il 10 giugno 1918 - con il titolo I racconti con cui uscì da Garzanti nel 1963. Sul fondale incantato della sua Modena, la Modena degli anni Trenta, reale e immaginaria al tempo stesso, l'autore proietta le sue stravaganze di dandy di provincia, l'amarezza degli amori solo vagheggiati, la rabbia peri sogni infranti. Sono pagine che restituiscono la freschezza e la felicità vagabonda della scrittura di questo eterno puer, la voce tenera e straziata dell'uomo disperato e pieno di grazia che fu Antonio Delfini.‎

‎Volpe Sandro‎

‎Vizio di firma. Plagio e dintorni‎

‎br. Questo libro nasce da un gioco di parole. Il suo titolo non evoca soltanto l'argomento principale - il plagio - oggetto di una riflessione che parte più da lontano, ma accoglie l'intuizione di un confine diverso e forse meno riconosciuto. Nel suo "Piccolo libro del plagio", un punto di partenza indispensabile, Richard A. Posner individua più che un termine un territorio: se la definizione furto letterario è imprecisa - perché si può plagiare senza sottrarre - è comunque quella che più si avvicina alla percezione comune. Il plagio è forse qualcosa di più complicato - una frode intellettuale che consiste in una copia non autorizzata spacciata per originale - ma l'espressione furto letterario si attaglia alla maggior parte delle opere di finzione - letterarie e cinematografiche - che lo raccontano. Altre trame, però, ci parlano di qualcosa che si colloca un po' ai margini di questo perimetro: storie di ghost writer, di autori nell'ombra, magari pentiti e desiderosi di riappropriarsi del loro destino. Fraudolente o meno, queste sottrazioni condividono qualcosa. Se queste storie ci parlano dunque di plagio e dintorni, il denominatore comune è il vizio di firma: c'è sempre qualcuno che mette il suo nome sull'opera di un altro. Quelli raccolti in questo libro di Sandro Volpe sono dunque plagi raccontati, chiusi prudentemente dentro la finzione narrativa, non quelli che ci consegna la cronaca o che la storia ha scoperchiato nel tempo. Equivoco che va disinnescato in anticipo: il plagio reale, nella sua casistica e nella sua millenaria antologia, è un argomento ben diverso che richiede altre competenze e si rivolge a un altro pubblico. Chiude il volume un lessico del plagio: dieci voci che riprendono altrettanti motivi che si ripetono con presenze e declinazioni variabili in queste storie.‎

‎Tribuiani Giorgia‎

‎Padri‎

‎br. È un pomeriggio di primavera quando, con lo stesso corpo e la stessa età del giorno della propria morte, Diego Valli risorge. Si risveglia sul pianerottolo di quello che era stato il suo appartamento, tira fuori le chiavi, prova a infilarle nella serratura ma si trova faccia a faccia con il figlio Oscar, lasciato bambino e invecchiato ormai di oltre quarant'anni. Da qui, ha inizio una vicenda di riconciliazioni e distacchi, una storia intensa e sincera sul rapporto tra padri e figli e sulla necessità del perdono. Una volta riconosciuto il padre, Oscar affronta il comprensibile straniamento aggrappandosi alle incombenze della quotidianità, mentre Clara, sua moglie, non crede al miracolo e si oppone all'idea di ospitare in casa uno sconosciuto. A complicare le cose, si aggiunge l'arrivo di Gaia, la figlia della coppia, che torna nella città natale per trascorrere le vacanze. Di nascosto dalla madre, che è spesso via per lavoro, Gaia finalmente ha l'occasione di conoscere suo nonno: un uomo profondo, amante della musica, più simile a lei di quanto sia mai stato suo padre. Oscar, al contrario, scoprirà aspetti di Diego che non pensava gli appartenessero. Dopo "Blu", Giorgia Tribuiani torna con un romanzo su una storia a tre voci di rabbia e dolore, parole non dette e seconde occasioni. Una riflessione sulla famiglia dalla trama originale in bilico tra realtà e impossibile per un'autrice che sa scavare nell'animo umano per far emergere il rimosso e stimolare la comprensione. «'Padri' testimonia come in minime storie possono rivelarsi spazi immensi. Un libro d'amore in senso largo, come accettazione e accoglienza dell'altro, quindi comprensione dell'umano al di là del proprio perimetro individuale. Certo c'è anche di più: la voce del perdono, la generosità di offrire sempre altre occasioni di fronte alla mancanza, all'assenza, ai sempre possibili errori che accompagnano i giorni che ci sono dati. Alla fine, verrebbe solo da dire, da parte di chi scrive come di chi legge: non è niene, è la vita soltanto». (Remo Rapino)‎

‎Preziosi Lazzaro‎

‎Il nuovo vecchio libro‎

‎br. Da Bordeaux a Buenos Aires, da Londra a Singapore: un viaggio lungo sette anni. Per Lorenzo doveva essere un tranquillo viaggio di piacere. Una serie di eventi lo porta su un vecchio treno, un tragitto di poche ore in cui scopre le inclinazioni più profonde dell'uomo. Tutto grazie a un incontro speciale avvenuto per caso, o forse no, a un libro, o forse due.‎

‎De Vasconcelos José Mauro‎

‎Il mio albero di arance dolci‎

‎ril. Zezé vuole fare il poeta e vestirsi elegante. Ma al momento è solo un bambino brasiliano di cinque anni che abita in una favela. A scuola, grazie alla sua immaginazione esuberante, è il pupillo della maestra; a casa, invece, il suo amore per gli scherzi gli procura solo rimproveri e legnate da parte dei genitori. Non è facile per un bambino intelligente e sensibile come lui crescere in una famiglia povera. Per fortuna Zezé ha due amici: il Portoghese, proprietario dell'auto più cool del quartiere; e una pianticella di arance che, un giorno, decide di parlare con lui. Pubblicato per la prima volta nel 1968, Il mio albero di arance dolci è l'emozionante storia di un bambino costretto dalle circostanze della vita a diventare adulto prima del tempo. In questo romanzo José Mauro de Vasconcelos ha ricreato i suoi ricordi d'infanzia a Rio de Janeiro, mescolando realismo, poesia, denuncia sociale e una tenerezza che continua a incantare generazioni di lettori in tutto il mondo.‎

‎Pacini Veronica‎

‎Il corpo della femmina‎

‎br. Non un romanzo ma un pellegrinaggio profano lungo le tappe del dolore, del piacere, del senso di colpa, della consapevolezza, della vergogna e dell'orgoglio. Nella cittadina di campagna dove vive, in una provincia italiana senza nome che è ogni provincia, a mano a mano che cresce, Erica attraversa un vissuto multicolore: i compagni di scuola che la toccano, le violenze della sorella maggiore che sfoga su di lei le proprie gelosie, gli albori dell'autoerotismo e la scoperta del sesso nei discorsi tra amiche, fino alle prime uscite con i ragazzi e i falò di Ferragosto in cui il desiderio è il dispotico regista di una realtà tanto intensa da essere quasi inavvicinabile. Come per schermirsi dalla vulcanica vitalità del corpo, Erica si consegna all'ascesi mistica, giocando a seppellirsi come i santi nei boschi o con un digiuno catartico che renderà la sua pelle trasparente e i suoi occhi luminosi. Erica colleziona santi, costruisce genealogie di martiri, si immagina apostolo di una nuova religione in cui il desiderio è negato; e quando i desideri della carne diventano troppo pressanti, l'unica soluzione è punirsi. Ma dal corpo non si scampa se non con la morte.‎

‎Paolini Maria Eva‎

‎Maledetta crisi e altri racconti‎

‎br. La silloge è costituita da 17 racconti che riportano esperienze, avvenimenti, piccoli eventi legati alla vita dell'autrice. Potrebbero comunque riferirsi a qualsiasi mamma, moglie, nonna, viaggiatrice, a qualsiasi donna cioè che ama guardarsi intorno, ascoltare, riflettere, indagare e scandagliare l'animo umano. Sono delusioni, disavventure, contrattempi, amarezze, processi alle intenzioni, ma anche piacevoli sorprese, reminiscenze di viaggi, momenti di goliardia, affetti recuperati, la gioa del dare e del ricevere tra coetanei ma anche tra generazioni.‎

‎Gioielli Lorenzo‎

‎Lettere agli amanti‎

‎br. Le ventiquattro lettere che seguono, in forma di racconto, sono indirizzate agli amanti. Se siete stati amati da qualcuno o da qualcosa, se avete amato qualcuno o qualcosa, spero che troviate qui alcuni piccoli strumenti per comprendere con maggior chiarezza cosa realmente è accaduto, cosa sta accadendo o cosa accadrà.‎

‎Ganeshananthan V. V.‎

‎Amori e foglie di tè‎

‎br. Nella regione di Jaffna, in Sri Lanka, dove la terra profuma di té e di pioggia, la regola vuole che ogni famiglia cominci con un matrimonio combinato. Ma per Yalini, giovane srilankese nata negli Stati Uniti, quello che conta è il matrimonio d'amore. Come quello dei suoi genitori, che, dopo essere scappati dalla guerra, hanno infranto le tradizioni e si sono amati a New York. Non è così per sua cugina Janani, che è sempre vissuta in Sri Lanka e crede fermamente nella tradizione. Janani è figlia di Kumran, membro delle tigri per la liberazione del Tamil e, a differenza di Yalini, non ha conosciuto solo gli echi della guerra, ma l'ha vissuta direttamente. Quando Yalini e Janani si conoscono, il loro è l'incontro di due mondi lontani, divisi dalla storia e dalla modernità, ma è anche l'occasione di scoprire il segreto che lega insieme il passato delle loro famiglie.‎

‎Zweig Stefan‎

‎Sovvertimento dei sensi‎

‎br. Nella Berlino di inizio Novecento, il giovane Roland de D. vive perso in un turbine di dissoluzione e oblio. Fino a quando suo padre decide di iscriverlo alla piccola università di una sonnolenta città di provincia. Qui Roland si appassiona alle lezioni di un rispettabile e affascinante professore di letteratura. Il professore accoglie benevolmente il giovane e tra i due si sviluppa un rapporto intimo e amichevole, ma anche profondamente contraddittorio, sconvolto dagli improvvisi cambi d'umore del professore che sempre più spesso ripudia il giovane protetto. Roland è disorientato, non comprende il motivo di questa "confusione dei sentimenti" che, presto, diventa un doloroso tormento interiore. Ne capirà il motivo solo all'indomani di una sconcertante rivelazione del suo mentore.‎

‎Némirovsky Irène‎

‎I doni della vita‎

‎br. A Saint-Elme, gli Hardelot svolgono da sempre il mestiere di cartai, di padre in figlio. Alla vigilia del matrimonio combinato per lui dalla famiglia e dello scatenarsi della drammatica sequela di guerre che sconvolgerà l'Europa del Novecento, Pierre, erede di nome e patrimonio, decide di voltare le spalle alla tradizione familiare e alle convenzioni sociali e di sposare la donna che ama, rivendicando per sé il ruolo di uomo libero e innamorato. Ultimo romanzo pubblicato in vita dell'autrice (1941) e laboratorio del suo capolavoro postumo, Suite francese, I doni della vita è un romanzo insieme familiare e corale, in cui la grande storia, che si ripete di guerra in guerra, costringe la vita quotidiana delle generazioni, delle famiglie, dei singoli a un confronto continuo con le tradizioni, i vincoli sociali, le miserie umane, gli affetti, i «beni di questo mondo».‎

‎Knowles John‎

‎Pace separata‎

‎br. Estate 1942. Mentre la guerra infuria in Europa, in un campus americano del New England un gruppo di adolescenti trascorre pigramente le giornate, tra una lezione di storia e una gara di nuoto. È in questo clima di vacanza e sospensione che nasce la segretissima Società dei Supersuicidi della Sessione Estiva - i cui membri sono tenuti a sottoporsi a un pericoloso rito di iniziazione - e si rafforza l'amicizia tra due studenti diversissimi tra loro: Gene, coscienzioso allievo modello, e Finny, carismatico ed esuberante campione sportivo, ispiratore e anima della Società, spirito libero e anticonformista per vocazione. Proprio le inconciliabili differenze tra i due amici finiranno per scatenare un meccanismo di eventi ingovernabili, che li costringeranno a fare i conti con la parte più buia di loro stessi e a dire addio per sempre all'innocenza dell'infanzia.‎

‎D'Angelo Augusto‎

‎De Gasperi, le Destre e l'«operazione Sturzo». Voto amministrativo del 1952 e progetti di riforma elettorale‎

‎brossura‎

‎Turgenev Ivan‎

‎Mumù e altri racconti‎

‎br.‎

‎Morselli Guido‎

‎Dissipatio H. G.‎

‎br. "Con uno di quei suoi straordinari salti fantastici che hanno un gelo mentale matematico, Morselli ha rovesciato i termini di una corrispondenza cosmica. Il suicida è vivo, i vivi sono, non già "morti", ma "la morte". Morselli scrisse questo romanzo nello stesso anno in cui si tolse la vita, 1973. E forse mai era giunto ad una così calma gestione del suo astratto e lucido gioco intellettuale. Un gioco mortale e tuttavia capace di una intima grazia, oserei dire letizia." (Giorgio Manganelli)‎

‎Dunne Catherine‎

‎La moglie che dorme‎

‎br. Farrell è un artigiano di quarantanni, un uomo schivo e solitario, che lavora il legno con raffinata abilità. Quando incontra per la prima volta la giovane e fragile Grace capisce che è «l'unica donna che avrebbe mai desiderato in vita sua». L'intesa immediata, arricchita dalla stessa passione per l'antiquariato, e poi il matrimonio sembrano far nascere un'illusione di felicità. Ma nessun amore può essere appagante e consolatorio per un uomo che ha troppe ferite nel suo passato. Ben presto, infatti, i ricordi di un'infanzia dolorosa, segnata dalla morte della madre e dall'abbandono del padre alcolizzato e violento, si confondono con i nemici del presente: il rapporto conflittuale con il padre di Grace, ricco, prepotente e volgare, e il terrore che qualcosa d'imprevedibile possa minacciare la sua nuova vita. Così, le premure nei confronti di Grace si trasformano in pressioni, le attenzioni in gelosia, l'amore in ossessione. Costruita su tre piani temporali che si frammentano e si ricompongono, la storia di Farrell e di Grace scivola verso un finale drammatico e ineluttabile, registrando i conflitti e i ricatti morali che minacciano qualsiasi relazione d'amore e svelando con precisa verità i sottili giochi di potere che spesso s'insinuano nei rapporti affettivi.‎

‎Nothomb Amélie‎

‎Riccardin dal ciuffo‎

‎br. "...in quella guerra sanguinosa e piena di pericoli che è l'amore a volte è possibile anche assaporare un trionfo." Due esistenze sembrano condannate alla solitudine, fin quando per caso il destino non le farà incontrare: il famoso ornitologo Deodato ha un aspetto repellente ma è provvisto di un'intelligenza fuori dal comune, mentre Altea stupisce chiunque per la sua incantevole bellezza, che però sembra unirsi a un ingegno limitato e a una totale mancanza di interessi... Amélie Nothomb gioca ancora una volta con la fiaba popolare, come già in "Attentato" e "Barbablù", offrendo al lettore un romanzo sui misteri dell'amore e della natura umana.‎

‎Bartolomei Fabio‎

‎La grazia del demolitore‎

‎br. Tra Davide e l'inizio di una brillante carriera sulle orme del padre, uno dei costruttori più ricchi e spietati della città, c'è solo l'abbattimento di una vecchia palazzina popolare nella quale abita un'ultima inquilina, Ursula, una ragazza cieca. Lui è bello, cinico, forte di un'illimitata disponibilità economica; lei è poco attraente, povera di mezzi, già rassegnata al suo destino, eppure basterà un imprevedibile malinteso per modificare gli equilibri delle forze in campo e portare Davide, con la complicità di uno sgangherato gruppo di muratori, a imbarcarsi in un delirante progetto di salvataggio. Tutto all'insaputa di Ursula. La grazia del demolitore è la divertente cronaca di una guerra combattuta in segreto, la storia di un amore che ha la straniante poesia di un tango ballato a distanza.‎

‎Barison Iacopo‎

‎Stalin + Bianca‎

‎br. Stalin è un ragazzino di periferia, sta per compiere diciotto anni. Ha capelli corti, baffi enormi che gli sono valsi il soprannome e gravi problemi nella gestione della rabbia. Il suo quartiere è "un'intera palette di grigio", dove ogni cosa sembra ripetersi all'infinito, e lui trascorre le giornate con Jean, un vecchio depresso che lo sfrutta subdolamente, oppure con Bianca, una ragazza cieca verso cui nutre un amore platonico. Quando, in seguito a un litigio, Stalin malmena il suo patrigno, le circostanze lo spingono a scappare di casa, portando Bianca con sé: i due attraverseranno una nazione sull'orlo del baratro, costruita sulle macerie dell'immaginario contemporaneo, in un viaggio che sarà la loro occasione per diventare adulti.‎

‎Onnis Omar‎

‎La vincita‎

‎br. La morte di una persona importante. La vincita inaspettata a una lotteria istantanea. Una famiglia, i suoi conflitti, le sue relazioni, sullo sfondo di una campagna elettorale. Eventi drammatici che costringono diverse persone a fare i conti col proprio passato e col proprio presente. Due parti, suddivise in capitoli dedicati ognuno a un personaggio. Una Nuoro contemporanea poco aderente agli stereotipi sulla Sardegna che vanno per la maggiore. Persino un flashback ambientato nella Genova del G8, luglio 2001. La vita, la morte, l'amore, il potere, così come influiscono e agiscono fin dentro le connessioni più profonde della vita di ciascuno. Tutto questo compone un racconto collettivo che procede da un punto di vista a un altro, in una narrazione circolare, dove alla fine ogni conflitto e questione aperta sembrano trovare soluzione. O forse no.‎

‎Abdolah Kader‎

‎Il re‎

‎brossura "Ho lasciato morti dietro di me, i miei compagni di lotta sono in carcere o sepolti in qualche cimitero, mentre io vengo ricevuto ovunque come un re". Come i precedenti romanzi di Kader Abdolah, anche "Il re" è frutto di una febbrile urgenza di scrivere, di un dovere etico della memoria. Siamo nella Persia a cavallo tra Otto e Novecento, al centro del Grande Gioco tra Russia, Francia e Inghilterra per il dominio asiatico. Ma è anche l'alba della globalizzazione, una brezza incessante spazza via tradizioni millenarie per portare modernità e profondi cambiamenti. Debole, ostinato, vendicativo, più interessato alle duecentotrenta donne del suo harem e alla gatta Sharmin che ai problemi dell'Iran, lo scià Naser non sa intercettare gli snodi cruciali della storia, ma proprio per questo mantiene il fascino umano del perdente legato a un mondo che scompare. A lui si contrappone il visir Mirza Kabir trisavolo dell'autore - che lotta invece per un futuro di progresso, sognando la costruzione di scuole, fabbriche, ferrovie, ospedali e il diffondersi dei vaccini. Con "Il re" si ritrova l'Abdolah de "La Casa della Moschea", il cantastorie affabulatore che rievoca profumi e atmosfere da mille e una notte, ma soprattutto un interprete del suo tempo, capace di cogliere il parallelo tra l'arrivo del telegrafo nella Persia di Naser e quello di internet nell'Iran di oggi.‎

‎Turoldo David Maria‎

‎La morte dell'ultimo teologo‎

‎brossura‎

‎Di Fronzo Gabriele‎

‎Il grande animale‎

‎br. Francesco Colloneve, imbalsamatore per mestiere, ha imparato che non c'è modo di scampare alla perdita e dunque tanto vale esercitarsi in tutti quei gesti che aiutano a sopravvivere agli abbandoni. Quando il padre si ammala, la sua memoria tarlata è l'occasione per ricordare insieme mancanze e colpe di cui Francesco porta ancora i segni. Ma è alla morte del genitore, da cui si è dovuto trasferire, che Colloneve - esperto di abbandoni per indole nonché per professione - dovrà usare tutte le sue strategie per trasformare il dolore del lutto in un incantesimo di eternità. Perché se, come ha scritto Elizabeth Bishop, "l'arte di perdere non è difficile da imparare", più complicata è l'arte di sopravvivere alle cose perse. In questo suo romanzo di esordio, con una lingua esatta e tagliente - che evoca gli strumenti del suo protagonista Di Fronzo ci racconta come far si che ciò che altrimenti subito scomparirebbe, rimanga nostro per sempre.‎

‎Khoury-Ghata Vénus; Forlani E. (cur.)‎

‎La casa sull'orlo del pianto‎

‎br. Vénus Khoury-Ghata, forse la più importante scrittrice libanese moderna, racconta in questo romanzo la tragedia di una famiglia che, nel quadro della guerra civile, vive il dolore della follia. Probabilmente una delle opere più liriche e sofferte della grande scrittrice di Beirut.‎

‎Segala Ariberto‎

‎Sultano delle nevi. Una storia vera del Gran Paradiso‎

‎ill.‎

‎Twain Mark; Mutti C. (cur.)‎

‎Shakespeare è davvero morto?‎

‎br. Cosa sappiamo della vita del grande William Shakespeare? Dove può aver appreso tutte quelle enciclopediche conoscenze senza cui sarebbe stato impossibile scrivere i capolavori che gli sono stati attribuiti? E se dietro il Bardo di Stratford-upon-Avon si celasse in realtà l'erudito filosofo Francis Bacon? Con la consueta, dissacrante ironia, Mark Twain decide di indagare e, tra le righe, proclama la propria Dichiarazione d'Indipendenza rispetto alla tradizione letteraria del Vecchio Continente.‎

‎Khoury-Ghata Vénus‎

‎La casa delle ortiche‎

‎br. In una ricerca dolce e angosciata dei propri cari ormai morti, durante una solitaria estate parigina la voce narrante di una donna dialoga con la madre, il fratello, il marito, il pittore geniale che ha cercato di strapparla alla solitudine. La presenza-assenza delle persone amate entra nella sua vita quotidiana, si intreccia con i gesti della sopravvivenza. La ricerca delle loro voci, quando sembrano scomparire, trascina l'autrice protagonista in atmosfere surreali e magiche. Così per frammenti visionari intessuti nel trascorrere dei giorni, si ricostruisce l'unità di un passato che ha radici nell'infanzia dolorosa. La pace dell'accettazione della morte conclude il libro, con un evento simbolicamente potente nella sua naturale semplicità.‎

‎Bassani Luciano C.‎

‎Svita‎

‎br.‎

‎Deledda Grazia; Mencarelli Daniele‎

‎Luci di Natale‎

‎br. Due racconti sul diverso modo di vivere l'attesa della Vigilia di Natale, introdotti da una poesia di Edmond Rostand. "Il dono di Natale" di Grazia Deledda è ambientato nella Sardegna dei primi del Novecento. Dopo la messa della Vigilia, i cinque fratelli pastori festeggiano, davanti al focolare dell'umile casa, il fidanzamento dell'unica sorella consumando carne arrosto, focacce e una torta di miele. "A.D. 2953" è un racconto distopico in cui un nuovo ordine mondiale ha preso il potere sulla Terra. La razza umana, sfidando le leggi di natura e sostituendosi a Dio, è diventata immortale. C'è ancora, però, una frangia dissidente e una luce di speranza. Seppur così apparentemente lontani, un filo rosso lega i due racconti che, nel finale, ci svelano che il dono più grande è il miracolo della vita.‎

‎Mujcic Elvira‎

‎La lingua di Ana. Chi sei, quando perdi radici e parole?‎

‎br. Ana, la protagonista di questa vicenda, è un'adolescente moldova catapultata in Italia che improvvisamente si rende conto di non sapersi esprimere totalmente né in italiano né in moldavo. "C'è un detto secondo cui un uomo che parla due lingue vale due uomini. E quello che parla metà di una e metà di un'altra, vale un uomo? O ne vale mezzo?", si chiede Ana, un'adolescente moldova catapultata in Italia, nel momento in cui si rende conto di non sapersi esprimere totalmente né in italiano né in moldavo. Protagonista di questo libro è la lingua con il suo potere evocativo e al contempo alienante; la lingua che accoglie e respinge. L'incapacità di esprimersi si tramuta in difficoltà di esistere, ma con la possibilità di reinventarsi. Ana vive passo dopo passo il doloroso passaggio da una lingua all'altra, che non è un semplice cambio di simboli e significati, ma è una ricerca emozionale tra le ibridazioni dell'Io. "Forse non parlare e non capire una lingua è un po' come perdere uno dei cinque sensi. O forse, più probabilmente, è come perdere un pochino di ogni senso. Come se la realtà fosse percepita solo a metà e il resto andasse perso nella confusione. Inoltre, il mio non voler parlare era anche il mio non voler vivere qui, non volermi interessare di nulla e lasciare che il mondo se ne andasse per i fatti suoi, senza che io ne dovessi fare parte...". "Crescere sradicati, in un altro Paese, alieno, in una lingua sconosciuta, più che problemi umani provoca problemi sovrumani".‎

‎Destremau Yolaine‎

‎La casa di Cognac‎

‎brossura‎

‎Flaiano Ennio; Longoni A. (cur.)‎

‎Taccuino del marziano‎

‎brossura‎

‎Williams Raymond‎

‎Terra di confine‎

‎br. Harry Price ha lavorato per anni come ferroviere nel villaggio gallese di confine di Gynmawr. Quando viene colpito da un infarto, suo figlio Matthew, ricercatore a Oxford, fa ritorno nella piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto prima di recarsi a Londra per laurearsi. Mentre Harry giace in camera sua in una silenziosa sofferenza, il figlio rivive i giorni della sua infanzia e dell'adolescenza, rendendosi conto di quanto i lunghi anni trascorsi a Londra lo abbiano allontanato dalle sue radici. Anche Gynmawr sta cambiando. La vecchia stazione ferroviaria è in procinto di essere chiusa, le nuove regole del mercato hanno cambiato la mentalità delle persone e il paesaggio. Morgan, il migliore amico e compagno di lotte del padre durante lo sciopero ferroviario, oggi è divenuto un ricco industriale. Malgrado ciò, anche grazie al recuperato rapporto con Harry, Matthew cerca di rintracciare dentro di sé quei valori e quella cultura, che lo hanno reso quel che è oggi.‎

‎Camenisch Arno‎

‎La cura. Ediz. integrale‎

‎ril. Un uomo e una donna, nell'autunno della loro vita, vincono un soggiorno in un elegante albergo a cinque stelle nella splendida Engadina. In quel luogo incantevole la donna sente rivivere ancora una volta desideri e aspirazioni, mentre l'uomo è vittima della paura, dell'insicurezza e affronta tutto come se fosse il suo ultimo viaggio. Per fortuna ha con sé l'inseparabile borsa di plastica dove tiene tutto quello che gli può servire. In questo libro Camenisch alterna quarantasette miniature nelle quali seguiamo i due anziani, il loro rapporto ma anche le domande fondamentali, che sono poi di tutti: da dove veniamo, che cosa volevamo diventare, dove stiamo andando? L'amore, la vita e la morte, le domande senza tempo che trovano una risposta proprio quando l'esistenza è all'imbrunire. Un'opera profonda e lieve, ironica e arguta, capace di regalarci storie umane, anzi umanissime, talvolta tragicomiche e sempre ridotte a una essenzialità tale da renderle vere agli occhi di ogni lettore.‎

‎Pirandello Luigi; Veronesi M. (cur.)‎

‎Uno, nessuno e centomila‎

‎br. "Uno, nessuno e centomila" è il romanzo in cui appare in modo più articolato e coerente il pensiero pirandelliano circa la vita e la società, quello cioè che ispira tutta quanta la sua opera, costituendo altresì un'esemplare e attualissima riflessione sulla complessità e sulla drammaticità della condizione umana. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, esprime nel suo lungo e talora umoristico monologo la propria tragica vicenda: egli ha infatti scoperto di essere estraneo a se stesso, perché viene visto e costruito dagli altri a modo loro, ovvero in "centomila" modi; prende così coscienza di non possedere una personalità, bensì tante quante gli altri gliene attribuiscono. Ma chi arriva a scoprire questo, diviene in realtà "nessuno"!‎

‎Ernaux Annie‎

‎La vergogna‎

‎br. «Ho sempre avuto voglia di scrivere libri di cui poi mi fosse impossibile parlare, libri che rendessero insostenibile lo sguardo degli altri.» Romanzo dell'infanzia e dei suoi abissi, La vergogna ricostruisce con spietata lucidità una presa di consapevolezza: quella di una bambina di dodici anni testimone della «scena» spartiacque, rimasta a lungo indicibile, che le fa scoprire di colpo di essere dalla parte sbagliata della società. Inventariando i linguaggi, i riti e le norme che delimitavano il suo pensiero e la sua condotta di allora, Ernaux sprofonda nella memoria intima e collettiva - fatta di usanze, espressioni e modi di dire - e scompone l'habitat del mondo in cui era immersa: la scuola privata, i codici della religione cattolica, il culto della «buona educazione», le leggi non scritte ma inviolabili della gerarchia sociale. Come nessun altro, Annie Ernaux riesce a mettere a fuoco con bruciante distacco - da esemplare «etnologa di se stessa» - la più indifesa delle età, raccontando quel violento e reiterato sconcerto che è l'ingresso nella vita adulta.‎

‎Cahan Abraham; Crescenzi L. (cur.)‎

‎Yekl. Un racconto del ghetto di New York‎

‎br. Yekl è arrivato da qualche anno ed è già disperatamente 'americanizzato', nel vestire e nel modo di parlare - passioni sessuali comprese - quando si vede arrivare tutt'a un tratto la giovane moglie che aveva lasciato in Russia, che ancora è in tutto e per tutto un'ebrea ortodossa, timorata di Dio, con tanto di parrucca. Ma la storia di Yekl è anche il racconto del mondo dei sarti nel ghetto di New York, animato da ebrei da poco sbarcati negli Stati Uniti. Uno spaccato affascinante e imperdibile delle mille luci dell'ebraismo in America.‎

‎Rapino Remo‎

‎Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio‎

‎br. Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce sgarbugliata il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l'apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn'Assunta la maitressa, l'amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia... Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.‎

‎Ernaux Annie‎

‎L'evento‎

‎br. Ottobre 1963: una studentessa ventitreenne è costretta a percorrere vie clandestine per poter interrompere una gravidanza. In Francia l'aborto è ancora illegale - la parola stessa è considerata impronunciabile, non ha un suo «posto nel linguaggio». "L'evento" restituisce i giorni e le tappe di un'«esperienza umana totale»: le spaesate ricerche di soluzioni e la disperata apatia, le ambiguità dei medici e la sistematica fascinazione dei maschi, la vicinanza di qualche compagna di corso e l'incontro con la mammana, sino al senso di fierezza per aver saputo attraversare un'abbacinante compresenza di vita e morte. Calandosi «in ogni immagine, fino ad avere la sensazione fisica di "raggiungerla"», Ernaux interroga la memoria come strumento di conoscenza del reale. Dalla cronistoria di un avvenimento individualmente e politicamente trasformativo sorge una voce esattissima, irrefutabile, che apre uno spazio letterario di testimonianza per generazioni di donne escluse dalla Storia.‎

‎Willis Deborah‎

‎Il buio e altre storie d'amore‎

‎br. Deborah Willis ritorna con una nuova raccolta che allarga la nostra percezione delle molteplici possibilità dell'amore. I personaggi di questi tredici racconti magistrali e coinvolgenti si muovono sul bordo del rischio, nel rincorrersi di sogno e realtà, dove ogni cosa è abitata dalle innumerevoli forme dell'esistenza. La danzata di uno spacciatore si prepara per la prima missione con equipaggio umano su Marte. Una ragazza si innamora di un uomo che vuole trasformarla in un uccello. Una moglie si imbatte in un buco aperto nel pavimento della casa che condivide con il proprio marito, un buco che solo lei può vedere. Venati di nostalgia e umorismo, ancorati a relazioni fuori dagli schemi - un uomo e il suo animale domestico, un alcolista e il suo sponsor, un migrante muto e un giornalista - i personaggi di questi racconti mostrano come l'amore sia il tessuto connettivo che ci lega gli uni agli altri, e tutti alla trama complessa del mondo.‎

‎Paoli Gigi‎

‎I misteri di Firenze. Le prime tre inchieste di Carlo Alberto Marchi‎

‎br. Ironico, tenace, instancabile, Carlo Alberto Marchi divide le sue frenetiche giornate tra il lavoro di cronista al Nuovo Giornale di Firenze e la non meno sfiancante attività di padre single di Donata, la figlia adolescente che non si lascia sfuggire un'occasione per rimettere in riga questo padre irruente e affettuoso, che tenta invano di assumere un'aria di severità. Ma non è facile essere sempre sul pezzo quando le inchieste si susseguono senza tregua, riecheggiando tra le aule dell'avveniristico e inquietante Palazzo di Giustizia, da lui ribattezzato "Gotham City". Un anziano antiquario massacrato con ventitré coltellate in un antico edificio di via Maggio; il dirigente di una casa farmaceutica vittima di un misterioso incidente, mentre un'ondata di morti per overdose colpisce la città; e infine la scomparsa di un bambino di quattro anni che risveglia nei fiorentini la paura del "Mostro". In tutto questo, Marchi e il suo inseparabile collega "l'Artista" devono parare i colpi del direttore del Nuovo, che li marca stretti e non gradisce la loro tendenza all'insubordinazione... Tre indagini piene di suspense e atmosfera, in una Firenze inedita, gotica e oscura che vi attirerà pericolosamente.‎

‎Pavese Cesare‎

‎Tra donne sole‎

‎br. Emancipata, disillusa, intelligente, Clelia, il personaggio che dice «io», è una donna che vive orgogliosamente del proprio lavoro in una ruvida e scontrosa solitudine. Quando da Roma torna a Torino, dove era nata, per allestire, nella città ancora ingombra di macerie, un atelier di moda, si trova immersa in uno straniamento tale che le permette di vedere e giudicare l'irrequieta borghesia dell'immediato dopoguerra, gli intellettuali snob, le ragazze un po' disperate e un po' frivole, con uno sguardo più aperto ma forse anche più cinico. Pavese pubblicò "Tra donne sole" con altri due romanzi brevi, "Il diavolo sulle colline" e "La bella estate", in un volume che ne segnò la consacrazione critica, sancita anche dal Premio Strega del 1950. Introduzione di Nicola Lagioia.‎

‎Cassetta Michele; Petrella Gianluca‎

‎La mente latente. Le storie‎

‎ill., br. Circa 30.000 volte al giorno inconsapevolmente, scegliamo comportamenti che ci aprono la strada verso uno tra gli infiniti futuri possibili che abbiamo davanti. Una parola, un gesto o un'azione, possono far prendere alla nostra vita una direzione oppure un'altra. Agiamo in modo automatico, guidati da programmi mentali che si formano in base alle esperienze che facciamo e da convinzioni che non siamo abituati a mettere in discussione. Conoscendo il funzionamento di tali programmi è possibile modificarli affinché rappresentino una risorsa e non una limitazione. Il libro ispirato all'omonimo spettacolo teatrale. Con musiche di Gianluca Petrella.‎

‎Twain Mark‎

‎Uno yankee alla corte di re Artù‎

‎br. «Il romanzo Uno yankee alla corte di re Artù lo si può definire a pieno titolo un'opera letteraria assai complessa che si trova a fare i conti con quella opposizione tra Storia e Mito che è alla base della cultura americana legata al rinascimento del New England. Dunque, un'opera ambiziosa, anche se solo in parte riuscita. L'idea del racconto è alquanto semplice: il protagonista, Hank Morgan, lo yankee del Connecticut, un capo officina della fabbrica d'armi Colt di Hartford, a causa di un violento alterco con un operaio a lui sottoposto, riceve in testa un colpo sferrato con una spranga di ferro e quando si risveglia scopre che è finito in Inghilterra, esattamente nel giorno 20 giugno dell'anno 528... Da qui, la sfrenata girandola senza fine di situazioni che ne derivano, alle prese con re Artù, i cavalieri della Tavola Rotonda, Lancillotto, Ginevra, il mago Merlino, la fata Morgana ecc. Mark Twain scrive il romanzo tra il 1886 e il 1889, mentre ferve un acceso dibattito sulle conseguenze politico-sociali ed etiche sollevate dallo sviluppo industriale e dalla concentrazione del potere economico-finanziario. Per intenderci, nel 1886 la North American Review introduce per la prima volta nel vocabolario corrente la parola capitalism, in un contesto in cui si rimarca l'opposizione tra capitale e lavoro...» (Dall'Introduzione di Livio Crescenzi)‎

‎Caccia Alessio‎

‎Il rosso oltre il verde. Una storia sul mostro di Firenze‎

‎br. La provincia fiorentina, tra il 1968 e il 1985, diventa l'inquietante scenario degli assassini di otto giovani coppie. Un'ombra scura e senza nome compie questi efferati omicidi seguendo le stesse torbide modalità, senza mai tradirsi né lasciare indizi: cosa lo spinge a lasciare una paurosa scia di sangue dentro il verde della campagna toscana, falciando le giovani vite di questi amanti? Il mistero del Mostro di Firenze continua a essere fonte d'ispirazione, congetture e paure ataviche, spingendo a ripercorrere le sue "mostruose" gesta alla ricerca di una soluzione che sembra sfuggire eternamente.‎

‎Giancaspro Mauro‎

‎Il morbo di Gutenberg‎

‎br. È inutile che il computer s'illuda di averlo debellato. Il morbo di Gutenberg, da quando è nato il libro a stampa, sta sempre in agguato con i suoi virus nascosti tra le pagine dei libri, nelle biblioteche, nelle librerie, sulle bancarelle, dovunque si legga e si parli di libri. Un libro ironico, sarcastico, a tratti cinico, divertente, ma anche una galleria di ritratti di lettori, di scrittori, di librai, di collezionisti con le loro manie, le stranezze, le astuzie, le follie. Tutto per quell'amor di libro che diventa passione, mania, ossessione, bibliofilia, follia: in una parola morbo, morbo di Gutenberg.‎

Number of results : 54,404 (1089 Page(s))

First page Previous page 1 ... 659 660 661 [662] 663 664 665 ... 725 785 845 905 965 1025 1085 ... 1089 Next page Last page