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Muzzopappa Francesco
Affari di famiglia
br. Algida, sarcastica e decisamente snob, la contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, discendente diretta dell'ultimo grande casato torinese, potrebbe trascorrere le sue giornate addentando deliziose frolle fresche di pasticceria e sorseggiando coppe di champagne millesimato. Si ritrova invece a mangiare gocciole e pessimo gelato da discount per colpa di una crisi economica che ha colpito persino la sua famiglia, costringendola a vendere proprietà, pignorare mobili e decimare il personale. A servizio, ormai, è rimasto solo Orlando, maggiordomo con la forte passione per le poesie di William Blake, devoto e sempre presente. Nel momento in cui un'intera generazione di trentenni lotta contro la gerontocrazia al potere, Emanuele, il figlio della contessa, tanto bello quanto cretino, concorre a prosciugare il misero conto in banca ereditato, correndo dietro a una ballerina di fila, tale Ludmilla Coprova, e regalandole in più il preziosissimo Koh-i-Noor di famiglia. Prossima ormai alla bancarotta, Maria Vittoria decide di salvare il suo patrimonio e la sua villa. Per riuscirci è disposta a tutto, persino a organizzare un sequestro di persona. Il suo.
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Galgut Damon
Estate artica
br. "Estate artica" è la storia romanzata di uno dei maggiori scrittori britannici, E.M. Forster, l'autore di capolavori quali "Passaggio in India", "Maurice", "Camera con vista". Forster, omosessuale in un'Inghilterra puritana, tentò per tutta la vita di sfuggire all'opprimente ambiente della provincia inglese e fu un grandissimo viaggiatore. I suoi viaggi non furono solo la scoperta di posti esotici, dove immergersi in stili di vita opposti a quelli occidentali e dove verificare l'ingiustizia sprezzante con cui l'Impero britannico trattava le proprie colonie, ma furono ancora di più la ricerca di passioni amorose, di affinità elettive con uomini di altre razze e culture, che Forster sentiva più vicini al proprio animo e al proprio desiderio. Questo romanzo parla di differenze, di distanze, e di ponti gettati sugli abissi al fine di colmarle: c'è la distanza fra inglesi e indiani, dominatori e dominati, con le questioni politiche ed etiche che solleva; una distanza che si riverbera anche nelle relazioni affettive tra uomini nati su sponde diverse della vita e della società. Ci sono le difficoltà legate all'essere omosessuali nella società inglese in un'epoca come l'inizio del Novecento, con il segreto a cui si era costretti, la pressione del conformismo sociale e il conseguente senso di disperata solitudine, reso dall'autore con grande forza drammatica.
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Wolf Christa
Cassandra
ril. Cassandra, la veggente figlia di Ecuba e di Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città e si affollano alla memoria la traversata dell'Egeo in tempesta, l'arrivo a Troia delle Amazzoni, i delitti di Achille la bestia, la rottura con il padre Priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume Scamandro, l'amore con Enea. «Sentivo Cassandra come una figura molto significativa per il nostro tempo. Durante un viaggio in Grecia ho visto Micene, ho vissuto con tutti i sensi il paesaggio che era stato di Cassandra. Mi ha interessato cogliere il punto cruciale, alla nascita della nostra cultura, in cui è cominciata quell'alienazione che adesso ci porta vicini all'autodistruzione. Mi ha interessato il momento in cui, con l'avvento della società patriarcale e gerarchica, l'espressione letteraria femminile sparisce per millenni». (Christa Wolf)
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Alcott Louisa May
Fiabe floreali
br. È appena finita una festa di balli e canti nel Paese delle Fate, e la Regina invita ognuna delle sue damigelle a raccontare alle altre una fiaba, per trascorrere insieme il resto della notte sotto la luce della luna. Nasce da voci fatate la raccolta di «Fiabe floreali», pubblicata nel 1855 dalla celebre autrice di «Piccole donne». A quindici anni, Louisa raccontava storie ai figli dei vicini di casa, tra cui quelli dello scrittore Ralph Waldo Emerson, e a sua moglie, a cui la raccolta fu dedicata. Attraverso questi incontri con fate, elfi e animali, l'autrice desiderò alimentare nei piccoli ascoltatori l'idea di amore, gentilezza e responsabilità, mettendo alla prova la propria inesauribile fantasia di scrittrice.
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Bang Herman
La casa bianca
ril. Elegante residenza di campagna sull'isola di Als, la casa bianca è la cornice in cui la famiglia del pastore Fritz Hvide trascorre le sue giornate di aristocratico ozio, tra gli spensierati ricevimenti in giardino e i pettegolezzi. Un paradiso perduto di innocenza nella Danimarca decadente di fine Ottocento, che sta cambiando volto sotto i colpi del progresso e delle sconfitte in guerra. Anima della casa è Stella, la moglie del pastore, donna sensibile e sentimentale innamorata della musica e della poesia, soffocata dall'austerità imposta da Fritz. È lei a irradiare grazia e dolcezza, a difendere spazi di sogno e libertà, a incantare gli ospiti e la servitù con struggenti canzoni d'amore. Ma la sua è una "gioia dagli occhi tristi", un'euforia disperata, un'inguaribile malinconia per lo scarto tra desiderio e costrizione, che contamina ogni sprazzo di luce. Herman Bang dipinge con delicato intimismo il crepuscolo di un'epoca e insieme un paesaggio dell'anima, quella nostalgia dovuta alla fine di ogni illusione che trova pace solo nell'arte, o nel ricordo.
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Ichiyo Higuchi
Acque torbide (Nigorie) 1895
br. Nonostante la scomparsa prematura, a soli ventiquattro anni, Higuchi Ichiyo è annoverata tra le più importanti esponenti della nuova letteratura femminile giapponese, sviluppatasi alla fine del XIX secolo, dopo l'apertura del Paese all'Occidente. Il racconto, qui presentato, è caratterizzato dall'ambientazione popolare e dall'interesse, ricorrente nelle opere della scrittrice, nei confronti della vita degli strati più umili della popolazione giapponese. Le case di piacere, collocate ai margini della città, diventano il centro delle vicende che coinvolgono alcune cortigiane, costrette a reprimere gli impulsi vitali della giovinezza e a sacrificare la propria libertà e, in alcuni casi, la propria stessa vita. Racconto intenso e profondamente romantico, ma reinterpretato dalla peculiare sensibilità dell'autrice sia nei temi che nel linguaggio.
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Nothomb Amélie
Né di Eva né di Adamo
br. Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in "Stupore e tremori", e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia.
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Zanetti Michele
Storie d'acqua
br. Quattro storie che affondano le loro radici nel liquido fluire dei fiumi, nel salmastro della laguna, nella nebbia della palude. Michele Zanetti, una vita da guardiacaccia e da esperto naturalista, fa parlare l'acqua raccontando i personaggi e le storie che ha visto specchiarvisi. Si narra di un giorno particolare del Capovalle Turiddo alle prese con una banda di ladri di pesce polesani; della pescatrice Teresa, piccola e tenace donna nata sulla terra bruna che i fiumi hanno modellato, l'immagine stessa, forse l'ultima, di un legame d'amore tra uomini e fiume; delle memorabili imprese notturne di guardiacaccia all'inseguimento di bracconieri imprendibili; del misterioso universo vivente della palude...
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Huysmans Joris-Karl
L'oblato
br. Terzo romanzo della cosiddetta «trilogia di Durtal», L'oblato mette in scena il personaggio che costituisce il doppio letterario dell'autore, convertitosi alla fede cattolica dopo avere accostato gli abissi della magia e del satanismo, come narrati nel romanzo L'abisso. Oblato, come indica il titolo, presso l'abbazia benedettina di Val des Saints - nome di fantasia per descrivere l'abbazia di Ligugé, dove Huysmans visse egli stesso come oblato -, Durtal è l'espediente narrativo attraverso il quale l'autore tesse la storia del rapporto fra il personaggio e la comunità monastica, e mediante il quale Huysmans descrive in memorabili pagine la liturgia cattolica, le sue idee sul cattolicesimo contemporaneo e soprattutto le sue riflessioni sulle questioni centrali della fede, fra cui il tema nodale della sofferenza.
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Hmine Alexandre
La chiave nel latte
ril. "La chiave nel latte" racconta la storia di un ragazzo di origini marocchine che cresce in Ticino, nell'Alto Malcantone, dopo che la madre lo ha affidato a un'anziana vedova di nome Elvezia. Il romanzo procede per frammenti, ricordi che la voce narrante riporta alla luce: i giocattoli dell'infanzia, le feste religiose, le partite di hockey sull'asfalto, le infatuazioni; ma ci sono anche le vacanze in Marocco, un paese che il protagonista vede per la prima volta a dieci anni e che immediatamente suscita in lui sentimenti di spaesamento e di rifiuto. Pur sentendo sua la Svizzera, non potrà eludere una messa in discussione della propria identità che lo porterà a interrogarsi e a interrogare i lettori fino alle ultime pagine del libro. Una scrittura essenziale e precisa, che mescola con naturalezza lingue e culture diverse, dal dialetto dell'Alto Malcantone a quello del Marocco, dal gergo sportivo ai classici della letteratura italiana.
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Campanile Achille
Asparagi e l'immortalità dell'anima e altri racconti letto da Piera Degli Esposti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura Registrazione live del recital d'autore che ha avuto luogo il 24 febbraio 2014 nel salotto letterario di Raffaella Battaglini a Roma, dove Piera Degli Esposti, con la sua carica di ironia e simpatia, ha letto alcuni dei più esilaranti racconti di Campanile. In bilico tra tragedia e leggerezza, farsa e filosofia, i racconti, a volte surreali, manifestano sempre un'intelligenza luminosa e una caustica comicità. Piera Degli Esposti legge i seguenti testi: Asparagi e immortalità dell'anima, La cuoca di Molière e quella di Kant, Le seppie coi piselli, Il bacio, Come visitare lo studio del pittore, La vita di Numa Pompilio e L'incendio di Palazzo Folena.
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Meyrink Gustav
Giocando con i grilli
brossura Johannes Skoper, scienziato, intraprende una ricerca temeraria, ai limiti del possibile: vuole oltrepassare, attraverso i misteri dell'esoterismo, le cortine della realtà fisica e raggiungere il mondo sottile, incorporeo, dove si contemplano gli assoluti delle possibilità umane. Il racconto di un amore, quello per il sapere, sempre più iperbolico e incosciente, e delle conseguenze estreme cui non si potrà non essere condotti.
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Soyinka Wole
Gli interpreti
br. All'indomani dell'Indipendenza della Nigeria e prima della guerra civile, cinque giovani intellettuali fanno ritorno in patria con grandi speranze di rinnovamento. Sono gli interpreti del titolo: Egbo, impiegato al Ministero degli Esteri; Bandele, professore universitario; Sagoe, giornalista; Sekoni, ingegnere e scultore, e Kola, artista. Essi rileggono il quadro umano e sociale dello sterminato paese africano degli anni '60 alla luce delle esperienze culturali vissute in Occidente, ma devono ben presto fare i conti con la disillusione e con una profonda crisi morale.
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Sterne Laurence; Bulgheroni M. (cur.); Ruffilli P. (cur.)
Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia. Testo inglese a fronte
ill., br. Non ci sono viaggi, ma viaggiatori, non ci sono mete, ma itinerari. È quanto sembra suggerire Sterne nel "Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia" (1768), parodistico controcanto all'ossessione per il tema del viaggio che attraversa tutta la letteratura del Settecento. Il reverendo Yorick, già personaggio del "Tristram Shandy", è il maturo protagonista dietro cui l'autore cela la sua identità di anomalo ecclesiastico. Eroe e narratore, tentato ora dalla virtù ora dalla trasgressione, più che descrivere luoghi e monumenti, elargisce impressioni, sottigliezze, umori, ricordi di incontri: il frate e la gentildonna, il locandiere e la sartina, il giovane valletto ed ex tamburino e il vecchio ufficiale. Episodi minuti, quadretti di vita e di costume venati di humour non meno che di malinconia, in cui il sentimento è l'unica regola alla quale il viaggiatore conformi andatura e linguaggio. In un perfetto gioco di specchi, il fittizio Yorick, maschera di Sterne, produce Didimo Chierico, l'immaginario traduttore foscoliano che traghetta da una lingua all'altra questo gioioso elogio delle fughe dell'io nel mondo.
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Némirovsky Irène
Suite francese
ril. «Suite francese», ultimo capolavoro di Irène Némirovsky, incompiuto, fu pubblicato in Francia solo nel 2004 e ha permesso al grande pubblico internazionale di conoscere una donna straordinaria e una grande scrittrice rimasta in ombra per molto tempo. Nelle intenzioni dell'autrice, «Suite française» doveva essere una "sinfonia in cinque movimenti" sull'epopea vissuta dal popolo francese sotto l'occupazione tedesca. Purtroppo, i "movimenti" furono solo due: «Tempesta in giugno» e «Dolce», due romanzi che raccontano l'uno, la fuga dei parigini mentre in città stanno per arrivare i tedeschi; l'altro, il drammatico rapporto tra una donna francese e un ufficiale tedesco. L'arresto e la deportazione ad Auschwitz impedirono alla Némirovsky di completare la sua sinfonia. A «Suite francese» è legato anche un piccolo mistero: come ha potuto salvarsi dalla furia nazista che volle, con la solita precisione e meticolosità, distruggere tutto quello che apparteneva a Irène e alla sua famiglia?
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Albarello C. (cur.); Di Febo A. (cur.)
Noi e gli altri. Tredici ragazzi raccontano i migranti
br. «È da un po' di tempo ormai che si sta stretti sul nostro pianeta e la situazione è diventata abbastanza precaria: ci sono persone che viaggiano fino a noi da pianeti lontani, solcando i mari della galassia su pesanti piattaforme di metallo, per scappare da luoghi che si sgretolano sempre di più, di giorno in giorno». Questo volume raccoglie i racconti di tredici autori, studenti delle scuole superiori italiane, selezionati attraverso il concorso letterario Scriviamoci 2018, ideato dal Centro per il libro e la lettura dei Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall'Atlante digitale del Novecento letterario (anovecento.net, un archivio della letteratura più o meno nota del secolo appena trascorso). Al centro delle narrazioni ci sono i migranti che abbandonano il loro paese, spinti dalla guerra e dalla fame, e partono, in cerca di un futuro migliore; le complessità che derivano da un processo di integrazione, mai scontato, di storie e culture differenti; l'accoglienza; il razzismo.
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Ouango Judicael
Tuio
br. La diversità come punto di partenza parlando dell'Uomo, nella sua singolarità e unicità; la diversità come punto di partenza di una nuova società. È l'obiettivo e la speranza del protagonista di Tuio, uomo maledetto in cerca del paradiso, pellegrino obbligato, viaggiatore infaticabile che, nel suo lungo percorso dal Burkina Faso in Italia, pone continuamente e con disarmante semplicità quesiti e problematiche che riguardano tutti noi in modo individuale. La dignità dell'Uomo, la povertà, la fame, la solidarietà sono descritti con un utilizzo di parole sorprendente e scioccante, che con garbo e ilarità pongono spunti di riflessione sulla società e sulle coscienze di ciascuno, ambendo a un mondo unico, percorribile senza visto.
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Marasco Wanda
La compagnia delle anime finte
ril. Dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta. Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe. Immergendosi «nelle viscere di un purgatorio pubblico e privato», Rosa rivive la storia di sua madre: l'infanzia povera in un'arida campagna alle porte della città; l'incontro, tra le macerie del dopoguerra, con Rafele, il suo futuro padre, erede di un casato recluso nella cupa vastità di un grande appartamento in via Duomo; il prestito a usura praticato nel formicolante intrico dei vicoli, dove il rumore dei mercati e della violenza sembra appartenere a un furore cosmico. E una narrazione di soprusi subiti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte» che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell'infanzia e dell'adolescenza, Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate, il maestro Nunziata, utopico e incandescente, Marioma-ria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata», Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»... «Anime finte» che, nelle profondità ipogee di una città millenaria, attendono, come Vincenzina e come la stessa Rosa, una riparazione. Arriverà, sorprendente e inaspettata, nelle pagine finali del libro ad accomunare madre e figlia in un medesimo destino.
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Pieri Lorenza
Isole minori
br. Un racconto che dura quattro decenni e ha come centro geografico, politico e sentimentale l'isola del Giglio. Un luogo apparentemente paradisiaco e lontano dal resto del mondo, ma che diventa punto di partenza e di arrivo di eventi che segnano una storia familiare e al tempo stesso la storia del Paese.
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Gary Romain
La promessa dell'alba. Nuova ediz.
br. Chi non ha pensato un giorno che viviamo giusto per onorare i sogni, le speranze e i sacrifici dei nostri genitori? Romain Gary non soltanto ha nutrito questo pensiero, ma vi ha dedicato questo libro. Era bambino, Gary, all'alba appunto della sua vita, quando promise a sua madre di tornare un giorno a casa dopo aver strappato vittoriosamente il possesso di questo mondo ai potenti e ai malvagi. Prima di Biancaneve, prima dei Sette Nani e della Fata Carabosse, sua madre, infatti, gli sussurrò i nomi della vasta schiera di nemici contro cui un uomo deve battersi. C'è prima di tutti Tatoche, il dio della stupidità, poi Merzavka, il dio delle certezze assolute, Filoche, il dio della meschinità e dei pregiudizi, e tanti altri più insidiosi e nascosti...
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Garuti Maurizio
Il cuore delle donne. Storie vere di cibo, amore e coraggio
br. Incontrare una donna, dirle: «Parlami di te». Ascoltarla. Interloquire soltanto per assecondarne il flusso dei ricordi e dei pensieri. Lasciar cadere ogni tanto un «E poi?», «E allora?». L'ho fatto decine di volte, con donne di ogni età, anche oltre la soglia della vecchiaia. Mi hanno confidato i loro segreti, i loro sogni, i loro amori. Mi hanno svelato le trame e i personaggi della loro vita: fidanzati, figli, mariti, padri e madri. Due parole chiave nei loro discorsi: l'amore e il cibo. Aspetti della stessa vocazione profonda, che nella grammatica femminile è voce del verbo prendersi cura. Un verbo che tocca subito sfere più vaste: il lavoro, la famiglia, la società. Si dilata anche la nozione di amore: cuore non è più solo cuore, diventa coraggio, forza vitale, slancio verso gli altri. Questo libro nasce da un ascolto che dura da diversi anni. Per me la sfida era cogliere la fiamma di ogni donna e provare a raccontarla: a volte con uno schizzo, una confessione, un monologo; altre volte imbastendo un miniromanzo. Il tutto in casuale mescolanza di tragico e comico, anche uscendo dalle righe del reale, ogni tanto. La scena è emiliana, dalla città alla pianura, dall'ultima guerra ai nostri giorni. Oltre due terzi di un secolo. E cambiato il mondo nel frattempo. Le donne sono cambiate più di tutti. Nei diritti, nella coscienza di sé, nel ruolo sociale. Ma per fortuna sono anche rimaste quelle di sempre.
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Manzini Antonio
Orfani bianchi
br. Mirta è una giovane donna moldava trapiantata a Roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto Ilie, il suo bambino, tutto quello che ha di bello e le dà sostegno in questa vita di nuovi sacrifici e umiliazioni. Per primo Nunzio poi la signora Mazzanti, "che si era spenta una notte di dicembre, sotto Natale, ma la famiglia non aveva rinunciato all'albero ai regali e al panettone", poi Olivia e adesso Eleonora. Tutte persone vinte dall'esistenza e dagli anni, spesso abbandonate dai loro stessi familiari. Ad accudirle c'è lei, Mirta, che non le conosce ma le accompagna alla morte condividendo con loro un'intimità fatta di cure e piccole attenzioni quotidiane. Ecco quello che siamo, sembra dirci Manzini in questo romanzo sorprendente e rivelatore con al centro un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato: il suo, che non le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. "Nella disperazione siamo uguali" dice Eleonora, ricca e con alle spalle una vita di bellezza, a Mirta, protesa con tutte le energie di cui dispone a costruirsi un futuro di serenità per sé e per il figlio, nell'ultimo, intenso e contraddittorio rapporto fra due donne che, sole e in fondo al barile, finiscono per somigliarsi. Dagli occhi e dalle parole di Mirta il ritratto di una società che sembra non conoscere più la tenerezza.
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Camurri Roberto
Il nome della madre
br. Da quando sua moglie se n'è andata senza spiegazioni, Ettore vive da solo con il figlio piccolo a Fabbrico, nel cuore della pianura padana. L'assenza della moglie popola la mente di Ettore, che oscilla tra i teneri ricordi di lei, donna imperscrutabile e feroce, e gli sforzi furiosi di dimenticarla, di non vederla in ogni espressione del glio, Pietro, che le assomiglia così tanto. Anni dopo sarà Pietro a ereditare questo vuoto, in perenne conflitto con il padre, con Fabbrico e i suoi campi vasti e opprimenti. Pietro vuole amare Miriam, la ragazza che lo fa sentire al sicuro, ma quella sicurezza lo spaventa, lasciandolo solo di fronte alle sue emozioni. E cresce nella speranza di trovare una traccia, un ricordo, un indizio per provare a capire la donna che li ha abbandonati e di cui lui non ha memoria, per poter immaginare un futuro, il suo, che continuamente gli sfugge. Un romanzo intimo e familiare che ci parla di sentimenti espressi a fatica, spesso condivisi in silenzio, che palpitano sotto la pelle dei personaggi guidandoli alla ricerca del loro posto nel mondo.
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Abulhawa Susan
Contro un mondo senza amore
br. Nahr è rinchiusa nel Cubo: tre metri quadrati di cemento armato levigato, privata di ogni riferimento di tempo, con i suoi sistemi di alternanza luce e buio che nulla hanno a che vedere con il giorno e la notte. Vanno a trovarla dei giornalisti, ma vanno via a mani vuote, perché Nahr non condividerà la sua storia con loro. Il mondo lì fuori chiama Nahr una terrorista e una puttana; alcuni forse la chiamerebbero una rivoluzionaria o un esempio. Ma la verità è che Narh è sempre stata molte cose e ha avuto molti nomi. Era una ragazza che ha imparato, presto e dolorosamente, che quando sei un cittadino di seconda classe l'amore è un solo tipo di disperazione; ha imparato, sopra ogni cosa, a sopravvivere. Cresciuta in Kuwait, è una ragazza arrivata in Palestina con le scarpe sbagliate e che, senza andare a cercarseli, trova scopi, passione politica, amici. E trova un uomo dagli occhi scuri, Bilal, che le insegna a resistere; che prova a salvarla ma quando è già troppo tardi. Nahr si mette seduta nel Cubo e racconta la storia a Bilal. Bilal che non è lì, che forse non è più neanche vivo, ma che è la sua unica ragione per uscire fuori.
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Murata Sayaka
La ragazza del convenience store
br. La trentaseienne Furukura Keiko è single e molto introversa. È sempre stata una ragazza strana, ragion per cui ha deciso di provare a conformarsi alle aspettative della società e della famiglia abbandonando gli studi per lavorare in un konbini, un piccolo convenience store giapponese aperto 24/7. È qui che è impiegata da diciotto anni, con un contratto part-time. I suoi genitori e le poche amiche d'infanzia sono preoccupati per lei e sperano che presto o tardi possa sistemarsi e mettere su famiglia. Keiko, però, sembra incapace di adeguarsi alla norma, si è sempre comportata "in modo diverso", per usare un eufemismo. Ed è con questo spirito anticonformista che paradossalmente affronta ogni cosa nell'universo circoscritto del konbini, al quale si consacra nella maniera più assoluta. Il suo posto nel mondo lo ha trovato proprio qui, dove tutto accade come se fosse scritto in un manuale ed è sufficiente attenersi alle regole per essere efficiente, la migliore commessa possibile. Finché non incontra Shiraha, un nuovo e strambo collega trentacinquenne in cerca di moglie, il quale è convinto che il mondo si sia fermato all'epoca preistorica... Per Keiko potrebbe trattarsi dell'occasione per lasciare il suo amato konbini e creare finalmente una famiglia, soddisfacendo le aspettative dei suoi cari? O il mondo del konbini, con le sue precisissime regole e il suo singolare valore simbolico, avrà la meglio?
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Welsh Irvine
Serpenti a sonagli
br. Il deserto del Nevada, strani riti sciamanici, tre amici di ritorno dal festival del Burning Man e una fellatio sotto il tiro di una pistola. Un uomo in fuga dalla moglie e dal matrimonio che cerca di rifarsi una vita aprendo un pub alle Canarie, senza rinunciare al campionato di calcio inglese, alla birra e alle scopate facili. Un gruppo di amiche di Chicago, la cui unica preoccupazione sono la linea, i cosmetici e i ragazzi. Uno scapestrato film-maker e attorucolo californiano in cerca di successo che incontra la vedova del suo idolo, un'inquietante Miss Arizona d'altri tempi appassionata di imbalsamazione. Una furiosa, rocambolesca discesa agli inferi delle meschinità e delle debolezze umane unita a un linguaggio corrosivo e politicamente scorretto, eppure del tutto sincero e liberatorio.
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Penner Sarah
Il segreto della speziale
br. Nascosta nei vicoli della Londra settecentesca, la piccola bottega di una speziale è frequentata da una clientela inusuale. Le donne di tutta la città sussurrano fra di loro il nome di una misteriosa donna, Nella, che vende veleni difficili da rintracciare e che possono essere usati contro gli uomini che le opprimono. Le regole sono poche ma ferree: il veleno non deve essere mai usato contro un'altra donna; i nomi delle vittime e delle assassine verranno per sempre conservati nei registri della bottega. Eliza ha solo dodici anni quando entra dalla porta con l'insegna di un orso per richiedere, su ordine della sua padrona, un potente veleno. Da subito capisce che quel mondo magico, fatto di boccette di vetro, erbe odorose e ingredienti misteriosi, è fatto per lei. E chiede alla speziale di diventare la sua assistente. Ma sarà proprio un errore di Eliza a sconvolgere il delicato equilibrio del piano di Nella e a scatenare terribili conseguenze che avranno eco nei secoli a venire. Nella Londra di oggi, una giovane storica americana, Caroline Parcewell, trascorre il suo anniversario di nozze in solitudine, fuggendo dai demoni che la perseguitano. Non si aspetta certo di ritrovare, nascosto nelle acque del Tamigi, un indizio che può essere la chiave per risolvere la serie di delitti perpetrati due secoli prima. Eppure le spire del veleno della speziale sono ancora pericolose, e qualcuno potrebbe non sopravvivere...
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Pasolini Pier Paolo
Una vita violenta
ril. Già per Ragazzi di vita la critica aveva parlato di un superamento nel neorealismo, dovuto a una specie di conflagrazione linguistica, per cui ogni sentimentalismo e documentarismo residui nel neorealismo erano andati in pezzi. Ora, con questo romanzo, - che è il secondo di una ideale trilogia, di cui l'autore ha già cominciato il terzo "Il Rio della Grana" - il processo in atto va avanti. L'ambiate, con il suo brulicare di episodi e di figure, non è più l'oggetto diretto del racconto, ma è in funzione di un unico personaggio centrale, la cui storia, pur nella sua violenza e nella sua conduzione, è una vera storia: con quanto di epico, ma anche con quanto di razionale questo significa. Dato l'ambiente in cui vive - il livello culturale sottoproletario dela malavita romana - il giovane protagonista non potrà mai giungere a una vera coscienza. Dal tugurio all'appartamento all'INA Case, dalle strade di Roma a Regina Coeli, dall'esperienza missina a quella comunista, le contraddizioni attraverso a cui egli passa non possono che restare puramente esistenziali se viste dall'interno. Ma se giudicate oggettivamente, nel nostro momento storico, il loro processo risulterà, nello steso tempo, dialettico. In qualche modo, infatti, egli, alla fine, sarà andato al di là del suo ambiente, avrò superato il mondo della sua fangosa borgata, covo di ogni miseria, vizio e violenza. Quanto allo stile, il romanzo appare ancora più libero e complesso, rispetto a Ragazzi di vita: anziché restringersi e semplificarsi dentro i limiti di una storia particolare e tipica, sembra non avere più limiti, nell'attimo di impadronirsi mimeticamente dell'enorme sottomondo romano.
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Clementi Emidio
Gli anni di Bruno
br. Bruno, Nazareno e Sonia sono i protagonisti di questa cronaca familiare che è anche un'avventura del quotidiano, spesso misteriosa, fatta di dubbi, sentimenti inespressi, ricordi, slanci, a volte anche dolori, e che suscita nei suoi attori principali una sensazione costante di incertezza, come se tutto ciò che è scontato, condiviso, fosse in realtà un gigantesco enigma irrisolto. Nazareno e Sonia si sono incontrati e amati sulla base del rifiuto del rischio, sulla consapevolezza del valore di ciò che è intimo e semplice. Ora, però, sono diventati anche i genitori di Bruno, e ne osservano con stupore, e a volte paura, la sua crescita, cogliendone assonanze o stonature con le proprie infanzie e con le proprie giovinezze, sempre pronti a chiedersi se i comportamenti del figlio abbiano un rapporto con le loro abitudini e con le loro sconfitte, oppure costretti a registrare increduli la nascita e il consolidarsi di una personalità autonoma, di un individuo separato, capace di relazionarsi con il mondo. A suscitare, infine, domande e dubbi interviene un evento imprevisto: il pacato Bruno, ormai quindicenne, viene sorpreso a rubare in un negozio. Una semplice bravata? L'indizio di comportamenti più gravi? Perché l'ha fatto? Cosa l'ha spinto? E soprattutto, chi è Bruno?
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Palazzi Andrea
Retroguardia
br. Perso nel crocevia tra la maturità e l'ostinata rinuncia a essa, Ivan è diviso tra la sensazione di una decadenza nostalgica, un conflitto tra valori etici e una realtà che si fa ogni giorno più reificata e irriconoscibile. Barricato nella sua Bergamo e nel suo negozio di dischi, il non più ragazzo e il non ancora uomo si aggrappa ai suoi affetti mentre devia per strade piastrellate di squallore, conosce il lutto e l'amore per poi giungere alla conclusione che l'importante è essere testimoni del proprio tempo, inevitabilmente padri e non più figli.
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Contu Luigi
I libri si sentono soli
br. "I libri vivono una vita propria che si incrocia con la nostra. Se li lasci abbandonati sugli scaffali per troppo tempo si intristiscono. Non basta comprarli e leggerli. Vanno vissuti, curati, consumati, soprattutto quelli che ti sono piaciuti di più o che ti hanno colpito, emozionato, magari turbato. Devi continuare a viverli anche dopo che hai finito di leggerli. I libri si sentono soli Luigi, come noi". Le parole di un padre al figlio passano il testimone di una biblioteca di famiglia e di tutte le storie che quei libri, raccolti per tre generazioni, hanno l'impazienza di raccontare. Luigi Contu le insegue con l'intuito del cronista e la grazia dello scrittore, in un'indagine che parte da un appunto perduto per dare vita a un appassionante viaggio che attraverso i libri conduce nella storia di una famiglia, intrecciata con le vicende italiane, dai primi del Novecento ad oggi. Tra epiche imprese di banditi sardi, pagine di diari in trincea, testi futuristi e una poesia ritrovata di Ungaretti, "I libri si sentono soli" è un romanzo di avventure letterarie, per chi ama i libri e i segreti che nascondono.
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Wilde Oscar
Il pescatore e la sua anima
br. "Ma il giovane pescatore non rispose alla sua anima: nella fenditura delle rocce si costruì con rami intrecciati una capanna e vi condusse la vita un intero anno. E, ogni mattino, chiamava la Sirena, la chiamava a mezzodì; il nome della Sirena tremava ancora sulle sue labbra la sera. Ma ella non venne mai dal mare a tante chiamate: egli non riuscì mai a scorgerla in nessun punto, per quanto cercasse in tutte le grotte, nei flutti verdi, nelle insenature. e alle sorgenti che risalgono dalle profondità marine".
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Di Bella Donatella
Legàmi
br. «Silvia ripercorre le tappe fondamentali che hanno segnato la sua crescita e il suo divenire donna. Racconta la sua storia personale evidenziando il legàme affettivo con i fratelli, in particolare con Carlo, suo confidente, suo amico, sempre presente. Ma, a un certo punto, i rapporti fra Silvia e Carlo mutano e nessuno ne conosce le cause. Cosa sarà successo fra Silvia e Carlo?»
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Munro Alice
Troppa felicità
brossura Gioca a shanghai con le sue storie, Alice Munro, da sempre. Getta sulla pagina posti, alberi, situazioni e donne, cucine, abiti e animali, e con mano ferma se li riprende, li riordina provvisoriamente dentro la storia successiva, di raccolta in raccolta. Intanto passano gli anni e le verità che accendono improvvise i suoi racconti si sono fatte longeve. Non perché durino, ma perché non smettono di accendersi di nuovo, emanando altra luce, un'altra luce. Con "Troppa felicità", tuttavia, il lettore avverte il passaggio in corsa di un'elettricità inedita, una scarica di tremenda libertà. Queste storie sembrano spingersi un passo oltre il segreto contenuto in storie passate, e non per consumarlo rivelandolo, ma per complicarne l'esito a partire dalla consapevolezza temeraria della vecchiaia. E se altrove l'immaginazione aveva provato a raffigurarsi l'orrore della morte di un bambino, qui i figli a morire sono tre, e a ucciderli è il padre. Se altrove una madre imparava a sopportare l'abbandono della figlia, qui all'abbandono del figlio segue il coraggio di rappresentare l'incontro, anni dopo, con uno sconosciuto di cui un tempo si conosceva a memoria ogni millimetro di intimità. Se altrove la fragile e caparbia convenzionalità dell'infanzia coagulava in dispetti odiosi ai danni di una qualsiasi creatura debole, qui tocca il fondo di una banalità del male senza scampo.
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Strout Elizabeth
Tutto è possibile
ril. Ad Amgash, Illinois, le vetrine dell'unica libreria ospitano l'ultima fatica di una concittadina, Lucy Barton, partita molti anni prima alla volta della sfavillante New York e mai più ritornata. E non vi è abitante del paese che non voglia accaparrarsene una copia. Perché quel libro, un memoir a quanto pare, racconta senza reticenze la storia di miseria e riscatto di una di loro, e insieme racconta la storia di tutti loro, quelli che sono rimasti fra le distese di mais e di soia del minuscolo centro del Midwest, con il suo carico di vergogna e desiderio, di gentilezza e rancore. A Patty Nicely la lettura di quelle memorie regala una dolcezza segreta, come avesse «un pezzo di caramella gialla appiccicata in fondo alla bocca». Patty, da bambina tanto graziosa da meritare, insieme alle sorelle, l'appellativo di «Principessina Nicely», è oggi una vecchia e grassa vedova, ancora tormentata dalla vergogna di un antico scandalo familiare e zimbello dei ragazzini della zona. Eppure lei, dal libro di Lucy Barton, si sente finalmente capita. Livida e aggressiva appare invece la reazione di Vicky, sorella maggiore di Lucy, quando, con il fratello Pete, invecchiato in solitudine senza mai davvero crescere, i tre si ritrovano nella casa di famiglia per la prima volta dopo diciassette anni. Vicky, rimasta al palo delle occasioni mancate, non perdona alla sorella scrittrice di aver tagliato i ponti con un passato insopportabile, di avercela fatta, e le parole che i tre fratelli si scambiano sono coltelli che affondano nella carne viva dei loro ricordi di bambini. Eppure Vicky si è presentata all'incontro con un commovente velo di rossetto sulle labbra, e Pete, nel disperato tentativo di rendere la casa casa, ha comprato un tappeto nuovo. Certo, le cicatrici sono quasi più della carne, per i personaggi di questi racconti; certo, «siamo tutti quanti un casino, e anche se ce la mettiamo tutta, amiamo in modo imperfetto». Ma se ci si può rinnamorare ben oltre i settant'anni su un lungomare italiano, come capita a Mississippi Mary; se si può trovare sollievo dal dolore indicibile dell'esistenza in un momento di assoluta condivisione nella stanza anonima di un bed and breakfast, come capita a Charlie Macauley; se si può scovare un amico, un amico vero, nel retro di un teatrino amatoriale, proprio alla fine di ogni cosa, come capita a Abel Blaine, allora tutto, ma proprio tutto, è possibile.
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Comencini Cristina
La bestia nel cuore
br. Sabina è una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo; Franco, il suo uomo, è invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. La relazione fra Sabina e Franco è vitale, ricca di futuro. Eppure, quando resta incinta, Sabina preferisce lasciare all'oscuro il compagno e passare il Natale in America, ospite del fratello. L'idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull'apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. Una memoria accecata, è evidente. Quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per Sabina è un trauma che la spinge a indagare l'ambiguità della verità.
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Aleramo Sibilla
Una donna
br. Questo romanzo di Sibilla Aleramo è del 1906. La sua immediata fortuna in Italia e nei paesi in cui fu tradotto segnalò una nuova scrittrice, che in seguito avrebbe fornito altre prove di valore, segnatamente nella poesia. Ma soprattutto esso richiamò l'attenzione per il suo tema: si tratta infatti di uno dei primi libri 'femmisti' apparsi da noi. Prefazione di Anna Folli, postfazione di Emilio Cecchi.
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Dostoevskij Fëdor
Il sosia
br. Storia di uno sdoppiamento psichico che conduce il protagonista alla follia, "Il sosia" affronta un tema caratteristico dell'opera di Dostoevskji: la scissione dell'io, lo scontro tra un io goffo, impacciato, tormentato, eternamente perseguitato e un io sfrontato, aggressivo, covo dell'inespressa "bassezza" che si annida nel profondo. Il racconto si svolge in quattro giornate, con un crescendo di angoscia e frenesia che culmina nella centuplicazione dei sosia davanti allo sguardo ottenebrato del protagonista. Dostoevskij non abbandona un solo istante il suo personaggio e sorveglia incessantemente i progressi della sua pazzia, raggiungendo potenti effetti di terrore e di pietà attraverso un'analisi degli stati d'animo e dei pensieri inesorabile e ossessionante.
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Amado Jorge
Alte uniformi e camicie da notte
ril. Chi è il colonnello Pereira? Siamo nel 1940, in un Brasile governato da una dittatura che intrattiene cordiali rapporti con la Germania nazista. Dopo la morte del grande poeta antifascista Antonio Bruno, all'Accademia è rimasto un seggio vacante. Il colonnello Pereira, personaggio di spicco della repressione antidemocratica (e "pessimo scrittore"), è il candidato del regime. A mettergli i bastoni tra le ruote intervengono due anziani letterati, due simpatici donchisciotte armati delle sole armi del candore e dell'astuzia.
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Vitali Andrea
Il meccanico Landru
br. In un freddo pomeriggio d'inizio gennaio 1930, alla stazione di Bellano scendono sei uomini malvestiti e con la barba lunga. È la squadra di meccanici che dovrà montare i nuovi telai elettrici nel cotonificio: come spesso accade nei momenti di crisi economica, servono macchine moderne per produrre di più con meno operai. Ma non è questo l'unico turbamento che gli intrusi portano nella piccola e quieta cittadina. Perché si trovano subito al centro di una memorabile rissa, che turba il ballo organizzato per festeggiare le nozze del principe Umberto con Maria José. Nel gruppetto c'è un meccanico dall'aria fascinosa e dal nome bizzarro: Landru. Saranno in molti, e per diversi motivi, a sperare che il misterioso ospite possa aiutarli a realizzare i loro desideri.
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Pirandello Luigi
Il fu Mattia Pascal
br. Il più famoso dei romanzi di Pirandello segna il definitivo abbandono degli schemi narrativi tradizionali e la nascita del moderno romanzo d'introspezione. La storia è emblematica del diffuso disagio esistenziale che accompagna il cambio di secolo: mentre Mattia Pascal cerca di evadere dalla falsità delle relazioni sociali e familiari che lo soffocano, il destino gli offre un'opportunità insperata, quella di essere creduto morto. Subito egli si inventa un'altra identità, convinto di poter vivere un'altra vita. Ma l'apparenza non ha consonanze con il reale e Mattia finisce per autoescludersi definitivamente dalla vita sociale, rimanendo imprigionato suo malgrado nella sua stessa finzione. Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Giorgio Patrizi.
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Irving John
Il mondo secondo Garp
br. Uno dei libri più venduti nel mondo, caratterizzato da una vena di pazzia e di tristezza, "Il mondo secondo Garp" è una rassegna di atteggiamenti incongrui e imprevedibili verso il sesso, il matrimonio, la famiglia e il femminismo. Una donna "sessualmente sospetta", la madre di Garp, diviene bersaglio di un pazzo che odia le donne e che la ucciderà; Garp, a sua volta, diviene bersaglio delle femministe radicali e sarà vittima di una pazza che odia gli uomini. Un libro ironico e insieme drammatico che rivela le contraddizioni dell'America di fronte alle problematiche della liberazione sessuale.
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Handke Peter
Saggio sul cercatore di funghi
br. Un amico d'infanzia, compagno di giochi dei tempi trascorsi in un villaggio della Carinzia al confine con la Slovenia, è l'eroe tragico dell'ultimo Versuch di Peter Handke: un "saggio" inteso come esperimento, ricerca, tentativo. L'amico cercatore di funghi diviene, nella vita adulta, avvocato di grido, impegnato nei tribunali internazionali a difendere i criminali di guerra. La frequentazione del sottobosco però - avviata da bambino per guadagnare qualche soldo al mercato vendendo i finferli trovati battendo i sentieri più discosti dalle rotte dei turisti - si trasforma per lui in una via di fuga dalla civiltà. Solo quando, dopo vari amori esotici e di breve durata, incontra la donna della sua vita, colei che, citando Parsifal, "gli mostra vie segrete", scopre per la prima volta, nel bosco fuori città, un porcino. Questo tesoro riaccende la sua antica passione, che pian piano sfocia in una vera mania. Il "matto dei funghi" trascura perciò la professione, la famiglia, la moglie adorata, il figlio in arrivo, per dedicarsi a una ricerca che è parallela all'opera dello scrittore, e non si appaga mai della scoperta.
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Vallgren Carl-Johan
Storia di un amore straordinario
br. Königsberg, 1813. Un noto medico viene chiamato d'urgenza dalla tenutaria del bordello più elegante della città perché aiuti due delle sue ragazze a partorire. Una ha un parto del tutto normale, mettendo al mondo una bambina, Henrietta. L'altra muore dando alla luce un bimbo che tutti immaginano morirà entro breve per la gravità delle sue condizioni di salute. Il piccolo invece dimostra da subito di possedere un'energia straordinaria, e sopravvive. I due bambini crescono insieme e tra loro si crea un legame strettissimo che non si spezza neppure quando, a dieci anni, vengono separati. Passeranno altri dieci anni fitti di avventure prima che si ritrovino e scoprano di amarsi di un amore straordinario, che nemmeno la morte riesce ad annientare.
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Nagai Kafu; Bienati L. (cur.)
Al giardino delle peonie e altri racconti
brossura Nagai Kafu è uno dei grandi nomi della letteratura giapponese moderna. Sensibile al fascino della cultura occidentale è vicino al naturalismo francese anche se della lezione di Zola gli resteranno soprattutto la precisione per il dettaglio e un amore per la descrizione che diventa raffinata letteratura. In risposta alla frenesia del tempo, la sua scrittura trova rifugio nelle emozioni e nelle atmosfere dei quartieri di piacere, un microcosmo pieno di raffinato edonismo e di nostalgia, ultimo riverbero della cultura tradizionale riproposta come modello di una nuova creatività.
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Burnett William R.
Giungla d'asfalto
br. Dopo questo libro, e dopo il film che ne ricavò John Houston, l'immagine "giungla d'asfalto" è entrata nel linguaggio di tutti i giorni: il misto di ansia e disperazione prodotto dell'homo homini lupus delle metropoli convulse. E ansia e disperazione dominano questo noir classico. Riescono a filtrare, pur dal modo antisentimentale con cui il racconto intende presentare un caso di vita autentica criminale, pur dalla cupa obiettività che fanno di "Giungla d'asfalto" il prototipo di diritto dei romanzi criminali a base sociologica, per i quali il delitto è il risultato inevitabile di condizioni di vita miserabili o disgregate.
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Pirandello Luigi; Davico Bonino G. (cur.)
Racconti per una sera a teatro
br. Neil'Introduzione a questa antologia - unica della specie: con le novelle di Pirandello da cui il drammaturgo trasse opere teatrali - scrive il curatore, Guido Davico Bonino: "La presente raccolta, nella quale sono stati adunati, in ordine di data delle prime teatrali dei drammi che da essi derivarono, una ventina di racconti, è nata al fine d'invogliare il lettore, che s'appresta di volta in volta a tramutarsi in spettatore, a meglio recepire e gustare lo spettacolo. Come sanno i teatromani giramondo, a Mosca o a San Pietroburgo, in occasione di particolari allestimenti cechoviani, il pubblico viene omaggiato di plaquettes che raccolgono i racconti dello scrittore, da cui egli stesso trasse alcuni drammi. Abbiamo citato questo caso anche perché riteniamo che Cechov, e prima di lui Maupassant, e dopo di lui Pirandello, costituiscono davvero la terna dei maestri del "narrar breve" dell'Otto-Novecento. Questo per dire che se questa antologia ha una sua motivazione, come s'è detto, funzionale, ha anche lo scopo di produrre una campionatura di racconti suggestivi in sé e per sé, pur nella disparità delle occasioni di stesura, di pubblicazione e financo di accoglienza. Abbiamo la presunzione di credere che i racconti trascelti e qui inclusi siano comunque fascinosi, non foss'altro perché spogli, nella loro immediatezza evocativa, di quel troppo di asseverativo e dimostrativo, che talvolta inficia il dettato teatrale pirandelliano".
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Kundera Milan; Mura A. (cur.)
Il valzer degli addii
brossura
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Manganelli Giorgio
Encomio del tiranno. Scritto all'unico scopo di fare dei soldi
brossura
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Lernet-Holenia Alexander
Avventure di un giovane ufficiale in Polonia
brossura Sullo sfondo del fronte austroungarico orientale attorno al 1917, assistiamo alle vicissitudini del sottotenente Keller che, braccato dai cosacchi, si trasforma in Kascha, prima contadinella poi cameriera al servizio delle damigelle Lubienski. Il sottotenente, non solo dovrà sfuggire alla feroce caccia all'uomo scatenata dai cosacchi, ma anche, e soprattutto, rintuzzare gli assalti erotici di truci ufficiali zaristi e zotici vaccari ruteni e dar quindi prova, contemporaneamente, di virtù militare e muliebre. Intorno a Keller-Kascha si agita inoltre un'interessante folla di comprimari: fanciulle astute e sensuali, traditori russi candidati al capestro e spiantati cacciatori di dote polacchi.
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