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Taylor Brandon
Una vita vera
br. Wallace è un giovane biochimico, nero e omosessuale, che studia per conseguire un dottorato in un'università del Midwest degli Stati Uniti. La carriera universitaria è per lui la strada del riscatto da un'adolescenza traumatica vissuta nelle zone più conservatrici dell'Alabama, che ha lasciato cicatrici e ombre da cui non riesce a fuggire. Wallace ha eretto tra sé e il mondo una barriera protettiva di diffidenza e distacco, anche all'interno della sua cerchia di amici, tutti bianchi, alcuni omosessuali e altri che fingono di non esserlo. Nel corso di un weekend di fine estate, però, lo scontro con i colleghi dell'università - una delle grandi delusioni per Wallace - e l'incontro inaspettato con un compagno di corso mineranno il suo equilibrio precario, sospeso tra il desiderio di riprendere il controllo della propria vita e un costante senso di non appartenenza e solitudine. Attraverso il racconto di soli tre giorni della vita di Wallace, Brandon Taylor ricostruisce la rete di angoscia e disperazione in cui resta intrappolato chi si sente un impostore e un intruso nel mondo, chi osserva costantemente gli altri meravigliandosi di come riescano a essere a proprio agio in quella "vita vera" che sembra così lontana e inaccessibile. Quali compromessi bisogna accettare per cominciare a vivere davvero, e quali barriere è necessario abbattere? Quando inizierà per Wallace la vita vera?
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Velikic Dragan
Il quaderno scomparso a Vinkovci
br. I giardini profumati, i colori e le voci dell'Istria, il dialetto fiumano, le storie dell'orologiaio Malesa che un tempo riparava gli apparecchi di Tito, i fili della vita della greca Lisetta e ancora luoghi, paesi, città (Pola, Spalato, Belgrado, Trieste, Salonicco, solo per citarne alcune), alberghi, ferrovie che non esistono più, famiglie distrutte e persone scomparse. Sono i punti di una mappa che pagina dopo pagina Dragan Veliki? riporta in vita e fissa su carta in questo romanzo in grado di trasformare un piccolo universo famigliare nello specchio della storia dei Balcani e dell'Istria. Al centro la figura della madre dell'autore che era solita registrare meticolosamente su un quaderno i fatti e i luoghi della propria vita. La sua scomparsa diventa il motore di un meccanismo narrativo, di una polifonia di voci che Veliki? orchestra con maestria confermandosi uno degli autori balcanici più significativi della sua generazione.
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Piccini Claudia
La donna che adorava i bomboloni fritti
br. Patrizia è un rinomato notaio fiorentino. Trascorre il suo prezioso tempo, divisa fra lo studio notarile di famiglia e la sua villa di Fiesole dove abita col marito. La sua vita apparentemente perfetta, verrà sconvolta dalla scomparsa della sorella Laura, proprio nel giorno del compleanno di quest'ultima. Da quel momento, Patrizia inizierà una ricerca estenuante, assurda, a tratti maniacale, recandosi ogni mese nel locale "Cafè de Florence", dove le due sorelle dovevano incontrarsi. Un pomeriggio Patrizia, tornando nel locale, incontra una ragazza: l'emozione e l'adrenalina a volte giocano strani scherzi. Patrizia e Dayana: due donne, completamente diverse, con corpi, caratteri e vite opposti, ma bastano lo stesso, pochi incontri, per far scattare fra di loro una magica empatia. Forse ognuna di loro è attratta da questa diversità? Sarà proprio Patrizia a fare una proposta insolita a Dayana.
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Sorce Ildegardo
I treni del Sud
ill., br. Zegìra è una città della Sicilia centro meridionale che si affaccia sul mar Mediterraneo, un medio centro che vive essenzialmente di agricoltura e pesca. Don Agostino, barbiere per scelta di vita ma musicista per passione, possiede una sala da barba in un quartiere abitato prevalentemente da agricoltori. I fatti che si raccontano hanno come "epicentro" la barbieria di don Agostino, all'interno della quale si susseguono diversi personaggi che diventano, gradatamente, i protagonisti delle vicende narrate. Prefazione di Francesco Pira.
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Tzamiotis Konstantinos D.
L'algortimo dell'immortalità
brossura C. Aronte, il protagonista della novella, è un tecnico informatico altamente specializzato, e la società per cui lavora, offre ai clienti la possibilità di riprodurre elettronicamente i propri cari estinti mediante il ricorso alla sofisticata tecnica degli ologrammi. Ma l'imprevisto, rappresentato dal "fattore umano", è in agguato. Un'anziana cliente muore soffocata durante un sontuoso pranzo al quale ha invitato tutti i parenti in forma di ologrammi, impossibilitati ad aiutarla, mentre la figlia di un altro cliente, una ragazza molto malata, diventa l'oggetto del desiderio di C. Aronte, prima che lo stesso C. Aronte si trasformi, in veste di ologramma, nell'oggetto del desiderio della ragazza. Al confine tra novella di fantascienza, saggio filosofico e romanzo d'amore, L'algoritmo dell'immortalità, quarto libro di uno dei principali autori greci della sua generazione, affronta tematiche come la dialettica tra forma e sostanza, tra realtà e finzione, tra bisogno di amare ed essere amati, e una realtà fatta spesso di solitudine, su cui domina un anelito inestinguibile alla pienezza dell'essere. Tzamiotis è uno dei migliori scrittori greci della sua generazione, esponente di punta di una originale commistione tra finzione narrativa e scrittura saggistica che non esita a confrontarsi con i grandi narratori sia internazionali sia del suo Paese. Ossessione principale di Tzamiotis è il complesso rapporto tra spirito e materia, che sussistono soltanto l'uno in funzione dell'altra, e che nel corpo umano trovano la loro unità. L'elegia del corpo umano è simbolo, nel mondo di Tzamiotis, della matericità dello spirito e della spiritualità della materia, che attraversa il pensiero greco sin dai tempi dei presocratici, per arrivare, fino a Kavafis e a Kazantzakis.
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Affinati Eraldo
L'uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani
br. A quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sullo sfondo della Gigliola, la prestigiosa villa padronale; Castiglioncello, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, "penitenziario ecclesiastico", in uno sperduto borgo dell'Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione. Ma in questo libro, frutto di indagini e perlustrazioni appassionate, tese a legittimare la scrittura che ne consegue, non troveremo soltanto la storia dell'uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ha cercato l'eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: dai maestri di villaggio, che pongono argini allo sfacelo dell'istruzione africana, ai teppisti berlinesi, frantumi della storia europea.
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Sterne Laurence; Gregori F. (cur.)
La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo
br. Non "Vita e avventure", come per Robinson Crusoe, ma "Vita e opinioni": fin dal titolo il romanzo di Sterne sorprende e si rivela innovativo, tanto da segnare l'avvio della letteratura moderna. Mimetizzato dietro il protagonista e narratore, che racconta una vicenda fitta di personaggi e di situazioni bizzarre, Sterne rivolge la sua penna acuminata contro le convenzioni morali e letterarie dell'epoca, contro l'ipocrisia degli ecclesiastici, la vanità dei potenti e il servilismo dei letterati. Ne risulta un'opera umoristica e malinconica, enigmatica, anarchica e irriverente, originale fin nell'ortografia; un romanzo zigzagante, ricco di divagazioni, di storie parallele, di "opinioni" - appunto -, in cui il protagonista, attraverso l'esercizio del dubbio, giunge alla conoscenza dell'umana finitezza, e ne esce più forte e libero, invitando il lettore a fare con lui lo stesso percorso.
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Mann Thomas
Tonio Kröger. Testo tedesco a fronte
brossura Scritto nel 1903, il racconto è la storia del lento pervenire del giovane Kröger alla coscienza della propria diversità dai coetanei. In una condizione di totale isolamento la sua sensibilità si dibatte nell'antinomia tra origini borghesi e attrazione per l'arte. Il contrasto fra arte-malattia da un lato e borghesia-normalità dall'altro - matrice della poetica di Thomas Mann - si manifesta nel silenzioso idillio con Ingeborg Holm e nell'incompresa amicizia per Hans Hansen: le due figure che costituiranno per sempre i limiti della solitudine e della gelosia di Tonio. Questo difficile equilibrio viene vissuto con drammatica inquietudine tra Lubecca, dove il giovane scrittore è nato e si è formato, e Monaco, dove diventerà celebre, senza sedare del tutto le proprie angosce.
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Szabò Magda
Il vecchio pozzo
brossura In un angolo del cortile della casa di Debrecen in cui Magda Szabó visse per molti anni, c'era un vecchio pozzo ricoperto ormai da lungo tempo. Era un luogo al quale la bambina non poteva avvicinarsi e che per questo esercitava un fascino particolare. Le alterne vicende della vita e della Storia condussero poi la scrittrice lontano dalla città natia, nella casa andarono a vivere altri inquilini, il cortile fu frequentato da gente sconosciuta. Ma non per questo l'incanto di quel posto si fece meno intenso: il vecchio pozzo non era più una minaccia, anzi, le sue misteriose profondità custodivano vivi e intatti i frammenti dell'infanzia che la donna ormai adulta e famosa poteva richiamare alla memoria a ogni nuova visita. Appaiono così i genitori, due "scrittori mancati" che tuttavia non rimpiansero mai di non avere consacrato tutta la vita all'arte e diedero alla figlioletta un'educazione particolare tutta intrisa di solidi valori e antichissima cultura; emerge Debrecen, la città in cui il vento era più autentico, l'acqua più buona, le stelle più luminose, fanno capolino il Natale, gli animali, il paesaggio, gli antenati, la scuola, i giochi dell'infanzia. Accostandosi, come una novella Alice, a quel pozzo, che è allo stesso tempo cifra dell'infanzia e del suo mondo interiore, capitolo dopo capitolo Magda Szabó ci svela l'origine di un'esistenza artistica fuori dal comune.
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Blixen Karen
Capricci del destino
brossura "Capricci del destino", l'ultimo libro pubblicato in vita da Karen Blixen, contiene cinque fra i suoi racconti più significativi. Queste storie ambientate in luoghi diversi (dalla Persia alla Norvegia, alla Cina, alla Danimarca) e tuttavia parallele in quanto costituiscono delle variazioni sul tema del contrasto tra mondo immaginario e mondo reale, tra le umane fantasie e le convenzioni dell'agire quotidiano, appartengono a quella particolarissima sfera in cui l'arte diventa più vera della realtà stessa. Tra i personaggi dei racconti, ricordiamo la figura femminile al centro di "Il pranzo di Babette", la cuoca comunarda che, al crollo dei suoi ideali rivoluzionari, è costretta a sacrificare tutto e a vivere esule (lei, "grande artista") a contatto con un mondo grigio e frugale. Ma il potere visionario di Babette trionfa, paradossalmente e orgogliosamente, sulle miserie della quotidianità.
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Fusi Piero
Agnese e le tre pietre
br. "Ma perché Emilia e Clara hanno deciso di tornare dopo tanti anni?". Questo arrivo improvviso delle due sorelle e gli eventi della guerra nel periodo tra il '43 e il '44 faranno riemergere in Agnese il mondo emotivo che con gli anni aveva cercato di mettere a tacere. Affetti, pensieri e ricordi si mescoleranno tra loro trascinandola dal paese, dove era cresciuta e dove si era creato il legame di amicizia con Emilia e Clara, a Firenze fino al momento della liberazione. L'amore, il filo conduttore della vita di Agnese, riuscirà a farle superare tutte le avversità portate dalla guerra o la risucchierà, come in passato, in un'esistenza vuota? Sarà l'autore che, con delicatezza e uno stile denso e coinvolgente, vi accompagnerà in questa scoperta attraverso il racconto di una storia che sa di antico.
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Saki
Racconti
ril. Grottesco e pungente, cortigiano e selvaggio, il genio di Saki - pseudonimo dello scrittore britannico Hector Hugh Munro - ha attraversato come uno spettro il Novecento letterario europeo. Nato in un villaggio di pescatori in Birmania durante il colonialismo vittoriano e cresciuto nelle contraddizioni dell'Inghilterra edoardiana, i suoi racconti sono brevi e mordaci ritratti di un'epoca, quella moderna, che ha i contorni della fiaba orientale, chimerica e sospesa, e l'incalzare notturno di un incubo in cui realtà storiche e fantasie si confondono continuamente. Creature ripugnanti o angeliche abitano queste pagine: licantropi che adescano bambini nei boschi, gatti e folletti dai poteri portentosi, spettri di nobili defunti che perseguitano dall'aldilà i loro debitori, consiglieri demonici che instaurano un Parlamento Infernale, e re che vessano i poveri, poveri che detronizzano i principi, principi di regni votati alla perversione che diventano santi. Poco importa se i fatti narrati si svolgano in un Medioevo fantastico, sotto l'Impero di Augusto o nell'anticamera della Prima guerra mondiale, se i personaggi si muovano in una scena di caccia nelle gelide campagne russe o sorseggino champagne a un garden party di aristocratici londinesi: le loro storie sembrano ordite dallo stesso inesorabile destino. Un Fato che agisce all'insegna della vendetta pirotecnica e della pantomima, del travestimento burlesco e dell'inganno, portando alla luce tutte le brutture, tutti i sogni e le meravigliose debolezze del genere umano. Nei "Racconti" di Saki - inediti in Italia e ora proposti dal Saggiatore nella loro forma completa, con una prefazione di Graham Greene - riecheggiano le vanità opulente di Wilde, le tempeste di neve di Turner, l'efferatezza panica di Kipling, i grigiori infantili di Dickens, i motti arguti della commedia plautina e quelli sapienziali delle Sacre Scritture, in un vertiginoso e mai scontato rincorrersi di allusioni, echi e parodistiche citazioni. Un vortice inarrestabile all'interno del quale si muovono - con grazia superba e spirito affilato - personaggi assoluti come Reginald e Clovis, destinati a entrare per sempre nell'Olimpo degli antieroi.
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McCarthy Tom
Satin Island
br. Ognuno di noi è un hub, un concentratore: grazie alla crescita esponenziale delle fonti d'informazione, raccogliamo ogni giorno miriadi di dati sotto forma di parole e immagini e ne veniamo inevitabilmente sopraffatti. Chi meglio di un antropologo può scandagliare le nostre reazioni di fronte a tanta iperstimolazione? U. si occupa proprio di questo: è un etnografo aziendale e fornisce consulenze alle società che vogliono trovare un modo di farsi largo tra i possibili clienti conoscendone gusti e modelli di comportamento. La sua azienda viene incaricata di stilare una Grande Relazione, un'analisi etnografica omnicomprensiva che fotografi la nostra società. Un compito immane che lo coinvolge e lo travolge, tanto da indurlo a credere che non riuscirà mai a portarlo a termine. Un'avventura sconvolgente, un romanzo che nella sua natura rapsodica rispecchia quella che è sempre più la nostra percezione del mondo.
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Moravia Alberto
Il disprezzo
br. Pubblicato per la prima volta nel 1954, questo romanzo costituisce una tappa fondamentale del viaggio di Moravia attraverso le istituzioni borghesi e il loro scacco. Protagonista è uno scrittore di sceneggiature i cui rapporti con la moglie si illuminano e si complicano a contatto con il mondo della produzione cinematografica, della carriera e del successo. A differenza di "L'amore coniugale" che racconta la storia di un tradimento, "Il disprezzo" muove da un dato positivo, un caso di fedeltà matrimoniale, per chiarirne tutta la natura di illusione, di reale sconfitta e di profonda, modernissima contraddizione.
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Selmanaj Leba Ismete
Verginità rapite
br. 1979, Albania. Il potere del dittatore comunista Hoxha raggiunge il suo apice, e la popolazione è ridotta alla fame e alla miseria. Chiunque osasse opporsi al regime o denunciare gli abusi di potere viene maltrattato e deportato nelle zone più remote del paese. È per questo che Mira, una ragazzina di soli 15 anni, preferisce passare sotto silenzio la violenza subita dal segretario del Partito della scuola.
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Avolio Pier Luigi; Ratschiller Susanne
Gli amici si vedono nel momento del bisogno. I parenti ai funerali e ai matrimoni. Manuale di salvataggio dalla famiglia
br.
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Ielmini Davide
Note a margine 2. I mondi paralleli della musica
ill., ril.
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Vercel Roger
Tempesta
br. La prima traduzione italiana del romanzo che occupò uno spazio simbolico nell'esistenza di Primo Levi: lo scrittore torinese lo lesse nell'ultima notte trascorsa a Auschwitz e ne scrisse in "Se questo è un uomo". "Tempesta" racconta la vicenda conradiana del capitano Renaud, comandante del Cyclone, rimorchiatore specializzato in salvataggi nelle acque burrascose davanti alla Bretagna. In una notte di tempesta il Cyclone risponde alla richiesta di soccorso di un cargo greco, e quello che sembra un compito di routine si trasforma in una titanica prova di resistenza, che lascerà un segno profondo nell'animo di Renaud. Nel 1941 una famosa trasposizione cinematografica porta il romanzo sullo schermo: Renaud è interpretato da Jean Gabin e alla sceneggiatura lavora, tra gli altri, Jacques Prévert.
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Cognetti Paolo; Baricco Alessandro
Novecento letto da Stefano Benni. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura
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Valeri Franca
Il diario della signorina Snob
ill.
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Kromer Tom; Maffi M. (cur.)
Un pasto caldo e un buco per la notte
br. Tom è un vagabondo in cerca di un buco per dormire e di qualcosa da mettere sotto i denti nell'America della Grande Depressione. Una vita in fuga perenne, ridotta al minimo, e senza speranza. Il protagonista è però un barbone che ha studiato, e la sua istruzione contrasta col mondo che si trova a frequentare nei suoi vagabondaggi tra le panchine dei parchi, i dormitori pubblici, le prostitute, i poliziotti, e gli altri vagabondi come lui. Per questo gli va sempre piuttosto male, e ogni sua piccola avventura finisce sempre per avere un esito tragicomico. Scritto nel 1933, il libro è originato da un'esperienza di vita dell'autore che nel 1929, dopo aver lasciato l'università, si mette a vagabondare per cinque anni, vivendo per strada e viaggiando sui treni merci. Questo suo unico romanzo è da molti considerato, per lo stile e il genere di umanità che lo popola, l'antesignano di quella linea narrativa americana che giunge fino ad autori come John Fante e Charles Bukowski.
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Yates Richard
Sotto una buona stella
br. Bobby è un giovane soldato che cerca di barcamenarsi sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale; non si è rivelato l'eroico guerriero che immaginava di essere, e la sua esperienza è fatta solo di paura e confusione. A casa lo aspetta la madre, Alice, che ripone in lui tutte le sue speranze e sogna, al suo ritorno, di poter cominciare una nuova vita per entrambi. La famiglia come rifugio dal mondo esterno, la famiglia come trappola, la famiglia che contribuisce nel bene e nel male a definire ciò che siamo: "Non c'è altro di cui scrivere", sosteneva Richard Yates, e ne ha scritto anche in questo romanzo.
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Valtorta Maria; Pisani E. (cur.)
Autobiografia
ill.
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Manzoni Alessandro
I promessi sposi. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br. "I promessi sposi", ambientato in Lombardia durante il dominio spagnolo tra 1628 e il 1630, anno di massima diffusione della peste, è ritenuto il più famoso e il più importante romanzo storico italiano. Basato su una rigorosa ricerca storica e linguistica, è anche considerato il passaggio fondamentale per la nascita della lingua italiana. Ad animare l'affresco di quel periodo c'è la vicenda amorosa degli umili Renzo e Lucia. Il loro matrimonio è ormai prossimo ma don Rodrigo, signorotto dei dintorni che desidera Lucia per sé, intralcia la felicità dei due giovani impedendo il matrimonio con la forza. «Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai», dice uno dei bravi di don Rodrigo allo spaventatissimo don Abbondio. Tutti i personaggi si muovono all'interno di un contesto sociale e politico in cui gli umili sono vittime dei potenti ma in cui la fede nella divina Provvidenza, intesa come la mano di Dio che interviene nelle vicende umane, aiuta ad andare avanti permettendo di accettare le difficoltà. Il romanzo fu pubblicato nella sua versione definitiva fra il 1840 e il 1842.
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Dumas Alexandre; Romanini F. (cur.)
Il tulipano nero. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br. Siamo nei Paesi Bassi, la terra dei tulipani, nel '600, il cosiddetto secolo d'oro olandese. Qui si sta svolgendo un'accesa lotta politica per il potere tra il Gran Pensionario, il borghese Johan de Witt, e lo Statolder, l'aristocratico Guglielmo III d'Orange. Nello specifico, va ricordato che, con il primo diffondersi dei tulipani, allora importati in Europa dall'Oriente, si sviluppò una vera e propria mania tra le classi altolocate del paese per questi fiori. I protagonisti sono invece tre personaggi inventati: Cornelius van Baerle, il carceriere Grifo e sua figlia Rosa; ma soprattutto il fiore che dà anche il titolo al romanzo, ossia il tulipano nero. Il medico Cornelius Van Bearle che, pur appartenendo a una ricca famiglia dell'Aja, non vuole arricchirsi ulteriormente, ma investe grosse somme di denaro nella sua passione per i tulipani, alla ricerca di forme e colori sempre più nuovi fino a riuscire a creare l'impossibile tulipano nero, per il quale la città di Haarlem offre il ricchissimo premio di centomila fiorini. Cornelius sta quasi per riuscirci ma un vicino invidioso, Isaac Boxtel, organizza un piano per rubargli i preziosi bulbi.
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De Rossi Carlo
Mortaio
br. Il protagonista Piergiorgio, una sorta di novello Adamo, alieno da ogni convenzione (orfano, cresciuto dai preti, solitario, passivo- aggressivo, è affidato a un tutore nonostante egli sia maggiorenne), è costretto a convivere con la morte quotidianamente. Il suo programma di inserimento in una società complessa e per nulla chiara passa, infatti, anche attraverso un progetto lavorativo che lo vede quale impiegato di un obitorio.
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Rupi Elio
Diario di un parroco di montagna
br.
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Pessoa Fernando
Il banchiere anarchico
br. La cronaca di un colloquio tra due uomini comodamente seduti al tavolo di un ristorante: il pranzo già consumato, un sigaro acceso. Un uomo d'affari dall'intelligenza limpida e vigorosa svela a uno stupefatto interlocutore come sia possibile, senza alcuna contraddizione logica, conciliare ricchezza e anarchia. L'unico modo per essere veramente anarchico è creare libertà. Un racconto sorprendente che, mediante il consueto gioco, caro a Pessoa, del paradosso e della relatività del tutto, traccia alcuni concetti base dell'anarchismo.
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Franco Roberto
Il segreto degli anni Ottanta
br. Come un'alba surreale, la Milano glamour del consumismo, della musica di Wham! e Duran Duran, dei paninari irrompe nella vita di giovani adolescenti degli anni Ottanta e la sconvolge. Si invertono le gerarchie valoriali, nuovi bisogni sostituiscono i vecchi. Per Dani, il protagonista, questo nuovo mondo è crudele quanto affascinante. Per quanto ne sia emarginato, non riesce a discostarsene. Si dipana una trama che indaga in modo sorprendente gli anfratti della psiche della prima pubertà, ma si interroga anche sul vero significato di quegli anni, così fondamentali per comprendere l'Italia di oggi.
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Serao Matilde; Laurenti Giulio
Ricordi di Natale
br. «Il ricordo è un modo di incontrarsi» affermava Gibran e questa frase è molto più vera a Natale, quando i momenti delle feste passate tornano a galla e riempiono il cuore. I testi di questo quarto libretto della collana Natale ieri e oggi vogliono proprio ricordare (cioè ridare al cuore) il senso della festa.Con Matilde Serao compiamo un viaggio dove tutto è iniziato: con il suo piglio giornalistico, infatti, Serao descrive Betlemme, la grotta del presepe e il villaggio di Ain Kerem. Le rimembranze di un suo viaggio in Palestina diventano per noi testimonianza di un Natale che non c'è più.Ne L'orango Giulio Laurenti ci guida in un viaggio più intimo in cui nel presepe, come tipica rappresentazione che allestiamo nelle nostre case, figura anche un orango, personaggio insolito, che rappresenta lo spartiacque tra l'infanzia e l'età adulta.I due racconti sono introdotti dalla poesia Febbre di Vittoria Aganoor Pompilj che, ancora una volta, si muove nel vasto orizzonte dei ricordi natalizi.
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Alareer R. (cur.)
Gaza writes back. Racconti di giovani autori e autrici da Gaza, Palestina
br. "Gaza Writes Back" è una raccolta di ventitré racconti, tanti quanti i giorni dell'operazione Piombo Fuso dell'occupazione israeliana a Gaza, di quindici giovani palestinesi della striscia di Gaza. Una generazione tra i venti e i trent'anni che ha scoperto la scrittura e i social media, in particolare attraverso la lingua inglese, come strumento di resistenza per far arrivare la propria voce senza filtri né censure.
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Chesterton Gilbert Keith
Il ritorno di don Chisciotte
br. Ne "Il ritorno di don Chisciotte", Chesterton trasforma un bibliotecario nella riedizione del don Chisciotte di cervantesiana memoria, regalando, a questo nuovo paladino dell'idealismo e dell'altruismo, una simpatia che il personaggio di Cervantes non ebbe. Lo seguirà nel suo peregrinare la personificazione dell'uomo altruista, Douglas Murrel, novello Sancho Panza e straordinario personaggio letterario. Michael Herne è il bibliotecario di Seawood Abbey, dimora da lord Seawood. Quando Olive Ashley decide di mettere in scena la commedia Blondel il Trovatore, il timido bibliotecario è coinvolto nella piece teatrale. Inizialmente l'insicuro bibliotecario si dimostra refrattario al gioco delle parti, ma rimane poi vittima delle suggestioni della commedia. Capisce quindi d'aver trovato nel ruolo recitato il suo vero io. Rifiuta così di togliere il costume di scena, muovendosi e pensando come un uomo medioevale.
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Zardi Paolo
La passione secondo Matteo
br. Una telefonata sveglia Matteo all'alba mentre è in vacanza con la sua famiglia. All'altro capo la voce di un uomo che conosce appena. Suo padre lo sta chiamando da un passato rimosso. Gli chiede di incontrare la sorellastra e insieme raggiungerlo in una remota città ucraina. Come nell'opera di Bach, è l'umano il fulcro di questo romanzo. Un umano dimenticato, fatto di debolezze e rancori, di pulsioni e desideri, di una grazia terrena e scabrosa capace di contemplare dentro di sé il proprio contrario. Paolo Zardi consegna al lettore una storia di rara intensità. La sua scrittura si immerge nella misteriosa sostanza degli affetti, ne percorre le profondità fino a toccare quel nucleo fondativo in cui le scelte hanno il peso delle colpe. «Fino a che punto sei disposto ad amare?» chiese il padre.
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Magliani Marino
Il creolo e la Costa
ril. Ogni libro che ha un valore non racconta d'una cosa soltanto. "Il creolo e la Costa", infatti, narra delle volte in cui la figura di Manuel Belgrano, l'Argentina e il paesino di Costa si sono incrociati nell'esistenza di Marino Magliani: ma è anche altro. È anche un romanzo sul grande Elio Lanteri. Manuel Belgrano è rimasto quasi sempre figura troppo lontana da Magliani per far sì che la storia gettasse un ponte tra i due. Non funzionò neppure quando Magliani si ritrovò a vivere in Argentina. Doveva scapparci l'amicizia con Elio Lanteri, che abitava a Costa, per legare tutti questi nomi in maniera inscindibile. Così Magliani ha cominciato ad amare Costa e presto l'ha sentita sua. E tutto sarebbe rimasto lì: a un autore si chiede di scrivere un libro su un personaggio storico e sul rapporto che aveva costui con un luogo. Niente di straordinario... Senonché le cose a quel punto si sono complicate: l'autore ha ricevuto per lungo tempo dettagliate lettere scritte da un'anonima persona che affermava di conoscere importanti segreti sulla vita di Manuel Belgrano. Erano - sono - documenti segreti non ancora resi di pubblico domini.
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Gulisano Alberto
La via del rum
br. Il romanzo (vincitore del Premio Letterario La ginestra Firenze 2017) è ambientato a Cuba e racconta la storia di una famiglia di origini siciliane, i Riela, dall'inizio del Novecento fino alla rivoluzione di Fidel Castro, tra speranze, disillusioni, intrecci criminosi, rivolte di popolo, tradimenti. Si tratta di un'opera che sa coniugare la piacevolezza narrativa con il racconto del tutto verosimile di una storia privata, sullo sfondo di avvenimenti storici cruciali nella storia del Novecento.
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Cantini Pilade; Cavallini Marcello
Poche storie
br. Dieci storie improbabili ma verosimili, cinque a testa. Dieci vicende buffe e sgangherate, ironiche e inquietanti, in costante equilibrio tra la vertigine e il nulla. I due autori raccontano un mondo di solitudini stralunate, di esistenze agre e sospese, abitato da personaggi surreali, grotteschi e sconfitti, con animali che fungono da catalizzatori e circostanze divertenti, insensate, liberatorie, ovviamente senza speranza.
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Elkann Alain
Hotel Locarno
br. Un romanzo ambizioso e personale, un'intensa storia d'amore e un punto di vista originale su cosa siano la scrittura e la felicità. Convinto di aver perso la libertà e l'ispirazione, un autore riflette con il suo analista sul romanzo che vorrebbe scrivere. Il protagonista del romanzo è Michael Dufay, un celebre critico d'arte, infelice perché consapevole di non aver mai trovato la donna perfetta, da lui sempre rincorsa. Negli anni, ha lasciato scivolare la bellissima Gabriela, avventuriera argentina erotica e affascinante, e la moglie Daisy, dolce ma irrisolta nella sua ricerca del successo. Michael però non si arrende, ossessionato dal desiderio di un'ultima possibile felicità. E se la felicità fosse Gloria, una donna inglese che il destino gli invia come un messaggio in una bottiglia, sotto forma di un annuncio sulle pagine del "Financial Times"? L'annuncio suscita in Michael un sentimento dimenticato da tempo, ma lui sa di non avere più il coraggio di sbagliare. Svicola quindi, fuggendo verso Napoli, che si scoprirà risolutrice di un equivoco. Lì un colpo di teatro verrà a sparigliare le carte... Infine, l'autore del romanzo ritrova l'ispirazione, la storia è conclusa e l'analista comprende che il suo paziente lo ha aiutato, in un ribaltamento di ruoli, a mettere a fuoco i segreti della sua vita.
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Turgenev Ivan
Padri e figli. Con un saggio di Vladimir Nabokov
brossura Materialista e antitradizionalista, Evgénij Bazàrov, il protagonista di "Padri e figli", è l'uomo nuovo della Russia agitata dai primi fermenti rivoluzionari che si contrappone alla vecchia generazione degli aristocratici idealisti e inconcludenti. Bazàrov è un "nichilista" - secondo il termine coniato dallo stesso Turgenev e poi diffusosi in tutto il mondo - «un uomo che non si inchina dinanzi a nessuna autorità, che non presta fede a nessun principio». Personaggio vivo e vitale, Bazàrov incarna la ribellione agli schemi, il desiderio di vita e di progresso di chi, pur di essere coerente, è pronto a pagare fino in fondo le conseguenze delle proprie scelte.
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Bruscella Carmela; Letteratura Alternativa Edizioni (cur.)
CB Filomena. Ediz. integrale
br. Quando si pensa alla parola camionista, solitamente si immagina un uomo muscoloso che possa domare un autotreno da centinaia di quintali. E invece, esistono donne camioniste che guidano ogni giorno il proprio mezzo, percorrendo migliaia di chilometri in lungo e in largo per l'Italia e non solo. Ancora oggi esistono dei pregiudizi su questo argomento, per cui è facile immaginare quali potessero essere negli anni Settanta e Ottanta, quando le donne lottavano attivamente per avere i minimi diritti nella società e certi lavori erano svolti solamente da uomini. Per Filomena fu proprio così. Fin da piccola aveva avuto la passione per il camion e già guidava il cingolato con fierezza. Era una donna forte nell'affrontare ogni ostacolo della vita. Moglie e mamma di due maschi che hanno, fin da piccoli, manifestato la volontà di fare gli autotrasportatori. Filomena, a cui spesso i forzuti colleghi maschi dicevano "sei una forza, sei grande", orgogliosa del suo lavoro, ha sempre affrontato la vita con un sorriso e con l'appoggio incondizionato di suo marito, compagno fedele.
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Lerario Andrea
Un giorno tutto questo
br. L'estate, a Racitta, si è appena conclusa con tre grosse rapine e uno strano funerale. Due autentici rebus per il maresciallo Turi Di Dio, comandante della stazione dei Carabinieri, perennemente distratto da tutta una serie di questioni private dalle quali rifugge, dal suo matrimonio a due passi dal crollo e da un incubo oscuro che ogni notte lo strappa via al sonno. Si difende, Di Dio, confortato dal cibo, dalla grappa barrique, dal tabacco Virginia che si rolla da solo, dalla musica in cuffia quando il mondo urla troppo e dall'eterna amicizia di Johnny Romano e del capitano Morgante. Sullo sfondo c'è il mare, una bella canzone, quattro donne e un amore per ciascuna diverso, e un'estate ormai stanca che abdica all'autunno. Sarà il suo solito incubo a guidarlo verso la soluzione e, più di tutto, a insegnargli come a volte il passato sia un tempo che arretra solo avanzando, lento e strisciante, come la coda di una lucertola.
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Finocchi Giulia
Sorelle per sbaglio
br. Elena, Irma e Giovanna Piscopo sono tre sorelle che si ritrovano nella loro casa natale, a Capri, dopo la morte del padre. Tre vite e tre caratteri completamente diversi: Elena, la maggiore, molto legata alla tradizione e al bon ton, segue gli affari di famiglia; Irma, schiva e taciturna, porta avanti la sua casa editrice a Milano; e infine Giovanna, che studia storia dell'arte a Napoli ed è alla ricerca della sua strada. Il legame che le unisce non è solo di sangue: un grosso segreto perseguita le maggiori e avrà presto importanti ripercussioni, soprattutto sulla più giovane. A complicare la situazione, in particolare agli occhi di Elena, è la forte amicizia che lega Pamela - intrigante rossa dall'accento milanese - a Giovanna ed Amilcare, il fidato maggiordomo di casa innamorato proprio della misteriosa donna. La narrazione serrata e coinvolgente lascia spazio solo a una domanda: quale segreto unisce tutti questi personaggi?
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Hawthorne Nathaniel
La lettera scarlatta
br. Bella e adultera, Hester Prynne viene bollata come peccatrice dai suoi freddi e intransigenti concittadini. Una storia intensa che si trasforma in un'apologia degli istinti nella scoperta, dopo la terribile espiazione e la dissoluzione del senso di colpa, della gioia selvaggia e pura di vivere fino in fondo la propria esistenza. Nella "Lettera scarlatta", ritenuto da molti critici il più importante romanzo americano dell'Ottocento, Nathaniel Hawthorne da un lato dà vita a una indimenticabile rappresentazione dello spirito puritano dell'America coloniale, dall'altro nell'indagare con grande capacità di analisi psicologica la vicenda della protagonista propone una liberatoria concezione dell'amore come grande forza creatrice della natura.
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Vecchioni Roberto
Scacco a Dio
br. E se un giorno Dio, in piena crisi esistenziale, si travestisse da pittore del Rinascimento o da chitarrista rock, da trapezista o da cortigiana, per cercare di comprendere gli uomini, quelle sue creature ribelli che ormai gli sembra di non capire più? Così infatti si presenta il Creatore davanti a Teliqalipukt, il "suo primo consigliere", una specie di angelo mandato sulla terra con lo scopo di seguire gli uomini per poterli poi raccontare ai "piccoli immortali, i suoi allievi". E proprio a lui Dio chiede di spiegarglieli, gli uomini, lui che li ha conosciuti da vicino. Inizia così una sorta di "terapia" in cui Teliqalipukt (vecchia conoscenza dei lettori di Roberto Vecchioni), di seduta in seduta, si fa cantastorie per Dio. Da Catullo a JFK, passando per Shakespeare e Federico II, i protagonisti dei racconti - che danno forma a un unico romanzo - sono accomunati dalla volontà di ribellarsi a un destino che appare già segnato. E così scopriamo che Oscar Wilde dopo anni di carcere vive sotto falso nome nel nord della Francia; che il matematico Evariste Galois muore in duello non a causa di una donna ma per il risultato sconvolgente delle sue ricerche; che sir Alec Guinness si converte dopo uno strano colloquio in una chiesa durante le riprese del film in cui veste i panni di padre Brown; che il campione del mondo di scacchi Capablanca non ha perso il suo titolo come credevamo...
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Potocki Jan; Caillois R. (cur.)
Manoscritto trovato a Saragozza
br.
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Roth Joseph
Fuga senza fine. Una storia vera
br. "Io so soltanto che non è stata, come si dice, la "inquietudine" a spingermi, ma al contrario - una assoluta quiete. Non ho nulla da perdere. Non sono né coraggioso né curioso di avventure. Un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo". (Joseph Roth) Dalla steppa siberiana all'asfalto di Parigi e Berlino, fra amori difficili e amori impossibili: il romanzo del disincanto e dello smarrimento nell'aria di Weimar.
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Adams Poppy
La danza delle falene
br. Ginny guarda fuori dalla finestra del primo piano. Cerca di scorgere la sagoma della sorella Vivian che a sessantaquattro anni, dopo un'assenza durata più di quaranta, ha deciso di tornare nella vecchia casa paterna. Ginny non ha mai lasciato Bulburrow Court, la casa di famiglia, vivendo da persona posata, senza dare nell'occhio, badando da sola a se stessa. Ora, però, l'arrivo della sorella le procura una sottile, insopportabile inquietudine. In un remoto angolo della sua mente si è fatta strada l'idea che la presenza di Vivi l'avventuriera non rischi soltanto di turbare il suo piccolo mondo: vecchi, dolorosi ricordi e devastanti risentimenti possono riaffiorare senza che nessuna delle due riesca a ricacciarli indietro. Ma quali sono gli oscuri segreti che si celano nel passato delle due sorelle? Ginny e Vivian sono le ultime discendenti di più generazioni di lepidotterologi, studiosi e cercatori di falene e farfalle. Il padre, un uomo eccentrico e testardo, era dedito solo al suo lavoro e trascorreva lunghe ore nel laboratorio nella soffitta di casa. La madre, trascurata dal marito, era via via precipitata nell'abisso dell'alcolismo. Ma prima di questo dramma, già nell'infanzia di Ginny e Vivian si era aperta tra le due sorelle una crepa che nessuna delle due, nel corso degli anni, ha potuto riparare né potrà farlo ora.
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Marchetti Federica
A proposito di Jane Austen. Orgoglio e pregiudizio compie 200 anni
br. A tutt'oggi nessuna scrittrice di epoca e nazionalità è osannata e celebrata come Jane Austen. Al suo pari, forse solo personaggi (e non persone realmente esistite) come Dracula, Sherlock Holmes, in minor misura Don Giovanni, Frankenstein, madame Bovary e pochi altri hanno lasciato dietro di sé una scia di cultori e fantasiosi prosecutori che ancora oggi ne narrano le rinnovate gesta. Sulla vita di Jane Austen e sui suoi personaggi esiste una nutrita letteratura (soprattutto anglosassone) accompagnata da ancor più variegata filmografia che riproduce i suoi scritti e le sue vicende biografiche senza risparmiarci qualche volo di fantasia con episodi aggiunti e appositamente creati per cercare di non deludere l'attesa anche di coloro che conoscono a menadito ogni dettaglio raccontato (forse anche alla ricerca di uno scoop).
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Manca Giampaolo
Le cose che sono nell'aria
brossura
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Uccheddu Giovanna
Domani ancora
br.
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Crozzoli M. Grazia
Plük, mia madre
br. Il seguito di "Io, Claudia e Plük". In questo libro Cico, voce narrante e figlio di Plük ci racconta il seguito della storia riprendendo da ciò che già era stato scritto da un umano. Storia che sembrava interrotta e terminata, ma che lasciava comunque spazio ad ulteriori sviluppi. Due storie quindi, due punti di vista diversi, ma accomunati dall'eterna presenza di quattro zampe curiosi. Cico, il figlio di Plük racconta in prima persona la sua esperienza, gli errori di Maria Grazia e Claudia vissuti sulla sua pelle, la sua agognata libertà, le fughe da casa, l'ansia da separazione, lo smarrimento del branco dopo la morte di sua madre, le sue paure, le sue risoluzioni tipicamente canine, le sue ribellioni, le sue speranze, la sua vita.
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