Nietzsche Friedrich
David Strauss. L'uomo di fede e lo scrittore
br.
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Nietzsche Friedrich
Dio è morto
br. Perre Klossowski, nell'introduzione, analizza i passaggi fondamentali della morte di Dio attraverso la frase che ha scosso il pensiero occidentale contemporaneo e ha cambiato il Novecento: "Dio è morto! Dio resta morto! E lo abbiamo ucciso noi! Come potremmo sentirci a posto, noi assassini di tutti gli assassini?".
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Nietzsche Friedrich
Ecce homo
br.
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Nietzsche Friedrich
Frammenti postumi. Vol. 5: Inverno-primavera 1875-Primavera 1876
br. I "frammenti postumi" di Friedrich Nietzsche raccolti in questo quinto volume testimoniano, nella dinamica molteplicità dei temi, un tumultuoso - e decisivo - periodo di transizione che si concluderà, simbolicamente, con il commiato definitivo da Richard Wagner. Nietzsche filologo "inattuale", critico e riformatore nel segno della Grecità e di Wagner, pone con risolutezza in discussione se stesso e le sue precedenti convinzioni, incamminandosi per una lunga e faticosa "via della liberazione" che, secondo un progetto destinato a non realizzarsi, avrebbe dovuto raggiungere al termine di un percorso di dodici "Considerazioni inattuali". E a due di queste, "Noi filologi e Richard Wagner a Bayreuth", sono legate gran parte delle riflessioni che si trovano in queste pagine. Da un lato, utilizzando i risultati delle nascenti scienze antropologiche ed etnologiche e cogliendo nell'antichità, accanto ai germi di una nuova mentalità libera e scientifica, la permanenza di un "pensiero impuro", Nietzsche si dimostra più che mai contrario alla concezione di uno "sviluppo naturale" della storia e della cultura presente nei filosofi hegeliani e nei positivisti. Dall'altro, individuando adesso una contrapposizione tra la categoria ampia di 'educazione' e i pericoli presenti nell'arte, si allontana sempre di più dal culto del 'genio' e dalla metafisica schopenhaueriana.
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Nietzsche Friedrich
Genealogia della morale
ril. È questa una delle opere più inquietanti, eversive e provocatorie di Nietzsche. Seguendo una logica assolutamente implacabile, dettata dalla «volontà di verità» e dal desiderio di riesaminare criticamente le strutture millenarie del pensiero occidentale, il filosofo tedesco giunge a distruggere tutte le certezze ordinarie dell'uomo, approdando per la prima volta alla compiuta teorizzazione del nichilismo etico. Moltissimi i motivi che influenzeranno tanta parte della letteratura e della filosofia del Novecento: la scoperta di un irrazionale, inconoscibile «sottosuolo» dell'uomo, teatro di eventi oscuri e crudeli, l'analisi degli istinti primari e della dinamica della repressione, l'accettazione degli aspetti meno positivi e più spregevoli dell'individuo.
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Nietzsche Friedrich
Genealogia della morale. Uno scritto polemico
br. Opera filosofica scritta e pubblicata nel 1887. Scritta con l'intenzione di accentuare la portata di "Di là dal bene e dal male" è composta di tre saggi, intitolati: "Buono e malvagio, buono e cattivo", "Colpa, cattiva coscienza e affini", "Che cosa significano gli ideali scettici?". Nel primo N. tratta dell'essenza e dell'origine del Cristianesimo; nel secondo la coscienza è riconosciuta non come la voce di Dio nell'uomo, ma come l'istinto della crudeltà che si ripiega su se stesso dopo che non ha potuto sfogarsi esteriormente. Nel terzo N. trova la spiegazione della potenza, da lui considerata negativamente, dell'ideale ascetico-religioso nel fatto che questa forma di disciplina era l'unica, "fino a Zarathustra", che fosse proposta agli uomini.
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Nietzsche Friedrich
L'anticristo-Crepuscolo degli idoli-Ecce homo
ril. Dopo "Al di là del bene e del male" il filosofo tedesco si propose di scrivere un'opera che racchiudesse gli sviluppi del suo pensiero sul tema della volontà di potenza. Da questo progetto nacquero, tra il settembre e il novembre del 1888, "Crepuscolo degli idoli" e "L'Anticristo". Nel dicembre di quello stesso anno scrisse "Ecce homo". "Pensare è rompere, cominciare a rompere, con la vecchia ossessione, filosofica quanto cristiana, dello scopo, del fine. È cercare di trasgredire il momento della conclusione, la necessità pretesa del termine, della compiutezza, del sistema". (Jean-Michel Rey)
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Nietzsche Friedrich
La gaia scienza
brossura Opera fra le più brillanti e amate dal pensatore tedesco, "La gaia scienza" (1882-1887) è una raccolta di aforismi divisa in cinque libri, preceduti da un prologo e seguiti da un epilogo. Già vi appare il motivo dell'"eterno ritorno", che avrà il suo pieno svolgimento in "Così parlò Zarathustra". Fra i temi che animano il testo spiccano l'aspirazione alla vittoria spirituale contro la tirannia del male e il prevalere del pessimismo, nonché una forza interiore che è disposta ad accettare la vita nella sua globalità, senza rifiutarne neppure i dolori. Ai falsi ideali giudaico-cristiani di pietà e rassegnazione, egli contrappone valori quali l'energia vitale e la volontà di potenza, propugnando un'etica squisitamente individualistica e una visione politica aristocratica.
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Nietzsche Friedrich
La gaia scienza e idilli di Messina
brossura Opera filosofica in prosa e versi scritta tra il 1881 e il 1887; le edizioni postume aggiunsero al volume poesie del periodo 1871-1888. Il titolo dell'opera si riferisce alla poesia dei trovatori provenzali chiamata "gaya scienza", "gai saber", come sintesi di canto, cavalleria e spirito libero. Scritta nelle pause di una dura infermità, quest'opera è pervasa dal sentimento della vittoria spirituale contro la tirannia del male, accettando la vita, senza rifiutare nemmeno il dolore. Il preludio in versi consta di 63 epigrammi simbolici. Seguono gli aforismi ordinati in cinque libri.
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Nietzsche Friedrich
La gaia scienza-Idilli di Messina
brossura
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Nietzsche Friedrich
La mia vita. Scritti autobiografici 1856-1869
br.
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Nietzsche Friedrich
Su verità e menzogna in senso extramorale
br. "... le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria, sono metafore che si sono logorate e hanno perduto ogni forza sensibile, sono monete la cui immagine si è consumata e che vengono prese in considerazione soltanto come metallo, non più come monete." (Friedrich Nietzsche) Con un saggio di Benedetta Zavatta.
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Nietzsche Friedrich
Sull'utilità e il danno della storia per la vita
br.
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Nietzsche Friedrich
Sull'utilità e il danno della storia per la vita
br. In questo saggio del 1874, che costituisce la seconda delle quattro "Considerazioni inattuali", Nietzsche attacca la cultura storicistica della sua epoca, sostenendo come 'l'eccesso di storia' sia responsabile di un sentire opprimente e dell'incapacità dell'uomo di plasmare liberamente il proprio futuro. Solo attraverso l'oblio, l'uomo può avere accesso alla vera felicità, giacché solo esso (prerogativa e dono degli animali) può assicurare il rifiorire perenne della vita. "L'eccesso di storia è un danno per la vita: noi dobbiamo avere coscienza storica, ma quanto basta per la vita (...). Noi soffriamo di una febbre storica". Tutto ciò che appartiene al passato non aiuta la vita, ma costituisce un'insuperabile e oppressiva allucinazione. La Storia non fa che renderci schiavi del nostro tempo, nostalgici di un passato irripetibile. Non è la storia, sostiene Nietzsche, che deve dominare la vita, bensì l'esatto contrario. Occorre semplicemente usufruire della Storia per arricchire la qualità della nostra esistenza. È nei giovani che il filosofo ripone le sue speranze: grazie al loro istinto naturale, essi si rendono conto della malattia storica, rivolgendosi all'antistorico, ovvero all'arte di dimenticare.
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Nietzsche Friedrich
Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi. Ediz. integrale
ril. "Dedicato alla memoria di Voltaire nell'anniversario della sua morte avvenuta il 30 maggio 1778" volle scrivere Nietzsche sul frontespizio della prima edizione di "Umano, troppo umano", quasi a sottolineare il carattere "illuministico" di questa sua opera. Scritto tra il 1876 e il 1879, il libro, nella sua forma definitiva, comprende due volumi, nel secondo dei quali Nietzsche raccolse "Opinioni e detti diversi" e "Il viandante e la sua ombra", già pubblicati separatamente. Circola in quest'opera, che rifiuta la tentazione metafisica e le sue cristallizzazioni dogmatiche di un conoscere separato dalla vita, una sorta di sottile e spregiudicata ebbrezza intellettuale che cattura il lettore per la ritmica felicità espressiva, perfettamente aderente al gusto della conquista interiore. Introduzione di Giovanni Maria Bertin.
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Nietzsche Friedrich
Umano, troppo umano. Vol. 1
br.
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Nietzsche Friedrich
Umano, troppo umano. Vol. 2
br.
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Nietzsche Friedrich; Andreas-Salomé Lou; Rée Paul; Pfeiffer E. (cur.); Carpitella M. (cur.)
Triangolo di lettere
ill., br. "L'idea dei tre, di vivere in comune per mandare avanti un progetto di studi filosofici, diventa a un certo punto un grandioso pettegolezzo collettivo. Madri e sorelle, amici e conoscenti si rilanciano attraverso un'Europa ancora sonnacchiosa e vittoriana la grande questione: Nietzsche è forse impazzito? Tra equivoci da vaudeville, viaggi a Bayreuth per sentire il Parsifal, incontri e incomprensioni tra Roma, Lucerna e Lipsia, la storia si ingarbuglia. Sia Nietzsche che Rée si innamorano della "giovane russa"... Tre anni dopo, a Torino, Nietzsche si butterà al collo di un cavallo picchiato dal padrone chiamandolo fratello. Prima che impazzisse Lou von Salomé aveva detto del suo pensiero: "Sembra quasi che, dalla segreta oscurità del manicomio, il suo spirito si affacci ancora con un'opera - sia pure una gigantesca smorfia". Ed è giusto dentro quella gigantesca smorfia che questo romanzo epistolare ci sprofonda: tra immoralisti sublimi e un po' ridicoli, mamme gelose e filosofi egoisti, proposte di concubinaggio e romanzi metafisici, ben dentro un pensiero segreto e inesauribile, in una ferita che può ancora non far dormire la notte: "l'amore è sempre al di là del bene e del male"."
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Nietzsche Friedrich; Andreas-Salomé Lou; Rée Paul; Carpitella M. (cur.); Pfeiffer E. (cur.)
Triangolo di lettere. Carteggio di Friedrich Nietzsche, Lou von Salomé e Paul Rée
ill., br. Fra l'aprile e l'ottobre 1882 Friedrich Nietzsche, allora all'apice della sua creatività ma ignoto al pubblico più vasto, la giovane e affascinante russa Lou von Salomé e il filosofo Paul Rée furono legati da un sodalizio vibrante, fonte di innumerevoli pettegolezzi, ricostruzioni, interpretazioni. Il fatto centrale e più significativo di questo rapporto triangolare fu che Nietzsche riconobbe in Lou l'unico essere femminile che avrebbe desiderato iniziare alle sue scoperte. Questa lacerante vicenda si è dispiegata davanti ai nostri occhi solo in anni recenti, allorché Ernst Pfeiffer ha potuto radunare tutti i documenti: lettere, ma anche testimonianze laterali.
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Nietzsche Friedrich; Brianese G. (cur.)
La volontà di potenza
br. "La volontà di potenza" è un paradosso: pur essendo uno degli scritti più celebri di Nietzsche non è affatto opera sua, bensì il risultato di un'arbitraria compilazione di testi postumi del filosofo che altri, dopo la sua morte, hanno presentato come la sua estrema opera sistematica. Nietzsche tuttavia, nemico dichiarato dello spirito di sistema, aveva sì progettato un libro da dedicare alla "Volontà di potenza", ma ad esso aveva poi definitivamente rinunciato. Testimonianza concreta di quel progetto sono soprattutto 372 annotazioni del biennio 1887-1888 che Nietzsche stesso selezionò nei suoi quaderni e che costituiscono la fase più avanzata di elaborazione dell'opera e l'unico insieme di testi cui possa essere con una qualche legittimità attribuito il titolo di "Volontà di potenza",sebbene sia impossibile dire come essa si sarebbe presentata se Nietzsche l'avesse effettivamente portata a compimento. Al centro di quelle annotazioni, che vengono qui presentate unitariamente e nella loro integralità, vi sono i temi cruciali del pensiero nietzscheano (la dissoluzione della verità e lo smascheramento delle finzioni della ragione; la morte di Dio e l'avvento del nichilismo; la critica corrosiva alla morale e al cristianesimo; il tentativo di far coincidere essere e divenire...) unificati dal comune denominatore dell'interpretazione e proposti con la sferzante incisività che caratterizza la voce dell'ultimo Nietzsche.
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Nietzsche Friedrich; Calasso R. (cur.)
Ecce homo. Come si diventa ciò che si è
brossura
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Nietzsche Friedrich; Campioni G. (cur.)
Il nichilismo europeo. Frammento di Lenzerheide
br. Sedici punti annotati su un taccuino engadinese: il profilo di un fenomeno su cui il mondo continua a interrogarsi.
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Nietzsche Friedrich; Campioni G. (cur.); Gerratana F. (cur.)
Appunti filosofici (1867-1869)-Omero e la filologia classica
br. Questi testi appartengono al periodo anteriore alla Nascita della tragedia, situandosi così fra il servizio militare e l'ultimo inverno trascorso a Lipsia. Periodo decisivo per la formazione filosofica di Nietzsche. Particolarmente importanti sono i frammenti relativi ai progettati studi su Democrito e sulla "storia degli studi letterari". Infine nella prolusione di Basilea su Omero e la filologia classica Nietzsche vuol dare un esempio di come la ricerca filologica non sia condannata a un triste isolamento ma abbia il compito specifico di porsi problemi decisivi per la vita complessiva della scienza e della cultura.
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Nietzsche Friedrich; Carbone M. (cur.); Jung J. (cur.)
Divieni ciò che sei. Pensieri sul coraggio di essere se stessi
br. "Divieni ciò che sei": questa citazione da un'ode di Pindaro ricorre con una frequenza certo non casuale negli scritti nietzschiani, esortazione dell'autore a se stesso, ai destinatari delle sue lettere, al lettore degli aforismi. Prendendo il via da una visione organica dell'uomo, che vede cioè corpo, anima e intelletto in uno stretto rapporto di influenze e dipendenze reciproche, e dalla consapevolezza dell'unicità irripetibile dell'individuo, Nietzsche definisce, quale compito primario del singolo, la realizzazione creativa della propria indole. Decisiva in tal senso è la sperimentazione concreta, atta a verificare le proprie inclinazioni, i propri bisogni fisici e spirituali, le potenzialità e risorse della propria personalità.
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.)
Opere complete. Vol. 3/3: Frammenti postumi (1869-1874)
brossura
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.)
Opere complete. Vol. 3: Frammenti postumi 1869-1874
brossura
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Campioni G. (cur.)
Opere. Vol. 1/1: Scritti giovanili (1856-1864)
brossura Sono scritti che vanno dalle poesie e pagine di diario del Nietzsche quattordicenne ai primi saggi di riflessioni sulla storia e sull'arte. E' anche evidente in questa fase il suo interesse per il mondo della mitologia nordica e germanica, come pure la tendenza a elaborare in composizioni poetiche i pensieri ispiratigli da personaggi storici e dalle figure di grandi artisti.
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)
Frammenti postumi. Vol. 1: Autunno 1869-Aprile 1871
br. "La volontà di potenza", l'opera a cui Nietzsche avrebbe consegnato la forma ultima del suo pensiero, è in realtà il risultato di un'estrazione dal lascito del filosofo di alcuni scritti arbitrariamente accorpati in un volume. Essi hanno ritrovato la loro originale collocazione grazie al lavoro filologico svolto da Giorgio Colli e Mazzino Montinari che giunsero alla pubblicazione integrale e in sequenza cronologica di quelli che oggi si presentano come "Frammenti postumi". Questa nuova edizione, prevista in venti volumi, mette a disposizione i testi stabiliti da Colli e Montinari, che vengono presentati nella loro autonomia, interamente riveduti e aggiornati ai recenti risultati della ricerca e con alcuni inediti venuti successivamente alla luce.
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)
Frammenti postumi. Vol. 3: Estate 1872-Autunno 1873
br. I frammenti postumi del periodo compreso in questo volume mostrano come l'ostilità che gli ambienti accademici e la filologia ufficiale riservarono alla Nascita della tragedia, lungi dal confinare Nietzsche nel cerchio magico del mondo wagneriano, lo spingessero invece ad audaci riflessioni filosofiche da cui nacquero scritti rimasti inediti ma di importanza decisiva nello sviluppo del suo pensiero, quali "La filosofia nell'epoca tragica dei Greci" e "Su verità e menzogna in senso extramorale". Ma i frammenti mostrano anche il rinnovato interesse di Nietzsche per l'attualità scientifico-filosofica, che si rivela fra l'altro in originali elaborazioni filosofiche come la "teoria degli atomi temporali", nella quale è racchiusa una "teoria della percezione".
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Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)
Frammenti postumi. Vol. 4: Estate-Autunno 1873-Fine 1874
br. Con questo quarto volume Adelphi prosegue la pubblicazione della nuova edizione dei "Frammenti postumi" di Nietzsche, in una versione interamente riveduta, con apparati aggiornati e con l'inserimento di alcuni preziosi inediti. I primi due volumi sono apparsi nel 2004.
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.)
Sull'avvenire delle nostre scuole
br.
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.); Montinari M. (cur.)
Opere complete. Vol. 3: La nascita della tragedia-Considerazioni inattuali (i-III)
brossura
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.); Montinari M. (cur.)
Opere complete. Vol. 6/3: Il caso Wagner-Crepuscolo degli idoli-L'Anticristo-Ecce homo-Nietzsche contra Wagner
ill., ril.
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.); Montinari M. (cur.)
Opere complete. Vol. 6/4: Ditirambi di Dioniso
brossura
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.); Montinari M. (cur.)
Opere complete. Vol. 6: Al di là del bene e del male. Genealogia della morale
brossura
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Nietzsche Friedrich; Colli G. (cur.); Montinari M. (cur.)
Opere complete. Vol. 8: Frammenti postumi (1887-1888)
brossura
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Nietzsche Friedrich; Di Giovanni P. (cur.)
Plato amicus sed. Introduzione ai dialoghi platonici
br. In questo libro, Nietzsche dimostra il profondo legame tra filologia e filosofia, due discipline nate insieme e destinate a restare in aperto dialogo per sempre. L'immagine di Platone offre a Nietzsche il pretesto per fare i conti con la famosa trasvalutazione dei valori che risuonerà nel messaggio profetico di Zarathustra. Alla luce di ciò, la tesi secondo cui Nietzsche è un antiplatonico risulta, almeno in parte, infondata. Nietzsche intrattiene un rapporto costante con la filosofia di Platone che, seppur in parte criticata, manifesta al filosofo dell'eterno ritorno l'incarnazione per eccellenza del tragico destino del filosofo, destinato a incamminarsi sulle alte vette del pensiero per poi tornare sulla terra a confrontarsi e lottare con l'ordine costituito. Platone per Nietzsche è l'uomo d'azione, il pensatore aristocratico - ma radicale - che lotta contro tutte le forme stereotipate della cultura. Prefazione di Carlo Sini.
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Nietzsche Friedrich; Di Giovanni P. (cur.)
Plato amicus sed. Introduzione ai dialoghi platonici
br. In questo libro, Nietzsche dimostra il profondo legame tra filologia e filosofia, due discipline nate insieme e destinate a restare in aperto dialogo per sempre. L'immagine di Platone offre a Nietzsche il pretesto per fare i conti con la famosa trasvalutazione dei valori che risuonerà nel messaggio profetico di Zarathustra. Alla luce di ciò, la tesi secondo cui Nietzsche è un antiplatonico risulta, almeno in parte, infondata. Nietzsche intrattiene un rapporto costante con la filosofia di Platone che, seppur in parte criticata, manifesta al filosofo dell'eterno ritorno l'incarnazione per eccellenza del tragico destino del filosofo, destinato a incamminarsi sulle alte vette del pensiero per poi tornare sulla terra a confrontarsi e lottare con l'ordine costituito. Platone per Nietzsche è l'uomo d'azione, il pensatore aristocratico - ma radicale - che lotta contro tutte le forme stereotipate della cultura. Prefazione di Carlo Sini.
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Nietzsche Friedrich; Ferraris M. (cur.); Kobau P. (cur.)
La volontà di potenza
brossura
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Nietzsche Friedrich; Gentili C. (cur.)
La gaia scienza
br. "La gaia scienza" si è imposta negli ultimi anni all'attenzione degli studiosi come l'opera fondamentale di Nietzsche. Basti pensare che tra la prima e la seconda edizione del libro, dalla struttura assai composita e stratificata, Nietzsche scrisse "Cosi parlò Zarathustra" e "Al di là del bene e del male". Con "La gaia scienza", la prima opera filosofica in cui egli ricorre allo strumento espressivo della poesia, già richiamata dall'eco provenzale del titolo, Nietzsche si presenta come filosofo compiutamente teoretico, lontano dai temi più noti del "superuomo" e della "volontà di potenza". Associare la sapienza alla gaiezza significa infatti sottoporre a critica il concetto moderno di scienza e i suoi taciti presupposti, promuovendo un'indagine sul carattere illusorio delle pratiche e conoscenze con cui l'uomo accede al mondo. Nella sua scienza gaia e per certi versi folle, non aliena dal concetto platonico del filosofare, Nietzsche elabora una nuova gnoseologia scettica che intreccia alla critica della conoscenza il tema moderno della "morte di Dio". Il volume è corredato di un'ampia introduzione e di un apparato di commento e approfondimento.
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Nietzsche Friedrich; Giametta S. (cur.)
Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali
br. "Aurora" è «il mattino e il riscatto che attendono l'uomo talpa dopo il suo lungo perforare, scavare e scalzare». In quest'opera della maturità, scritta tra il 1879 e il 1881, Friedrich Nietzsche tratteggia la propria visione della condizione umana, e in primis la propria critica ai pregiudizi morali, in una raccolta di quasi 600 aforismi: in questa forma espressiva, forse più che in ogni altra, Nietzsche riesce a condensare e a dare voce al proprio pensiero, raccogliendo in brevi ma fulminanti immagini il precipitato della propria riflessione filosofica. Questa edizione, introdotta e commentata da uno dei più accreditati studiosi nietzscheani, Sossio Giametta, fa luce con chiarezza su una delle opere forse meno lette, ma ugualmente significativa, del grandissimo filosofo.
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Nietzsche Friedrich; Giametta S. (cur.)
Ecce homo
br. Stanco di non essere riconosciuto e di essere mal interpretato, stanco di sussurrare a orecchie che non volevano sentire, Nietzsche, sul filo dell'estrema sanità mentale, "monta sulle nuvole per parlare con tuoni e fulmini": si mette in piazza, si autointerpreta, si teatralizza. Con il suo carattere drammatico, i suoi fulgori poetici e le lampeggianti profondità del suo pensiero "Ecce homo" rappresenta il libro conclusivo di Nietzsche. È l'interpretazione ultima, autentica, unica e precisa di un autore che, nella sua totalità, non sarà più capito neanche dai suoi più grandi interpreti. Di fatto, "Ecce homo" è ed è stato sempre uno dei testi più dibattuti di Nietzsche, e di esso sono state proposte le definizioni più discordanti: proclama cosmico? documento psicopatologico? autoritratto? pamphlet antitedesco? A completare la bibliografia delle opere di Nietzsche nel catalogo BUR entra quindi un unicum di tutta la produzione del filosofo, l'opera con cui deve necessariamente confrontarsi chiunque intenda avvicinarsi a Nietzsche.
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Nietzsche Friedrich; Giametta S. (cur.)
Schopenhauer come educatore
br. Si tratta della terza delle quattro "Considerazioni inattuali" di Nietzsche. Fu pubblicata nel 1874, quando aveva trent'anni, ed è riconosciuta come la più bella delle quattro. È il suo diario, la sua "storia più intima" e il suo manifesto, che consente di comprendere la molla fondamentale e il motivo generatore di tutta la sua vita e la sua opera. Attraverso l'esaltazione del suo "unico e grande maestro" Schopenhauer, è Nietzsche stesso dunque che si presenta come educatore: educatore alla grandezza e a "compiti di portata storica universale". In essa egli espone la teoria del filosofo non come un contemplatore neutro e oggettivo, ma come un legislatore, un uomo destinato a trasformare i valori, a sovvertire ogni ordine esistente.
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Nietzsche Friedrich; Guerri M. B. (cur.)
La teologia a partire da Kant. L'opera giovanile di Nietzsche che anticipa «La volontà di potenza»
brossura
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
Al di là del bene e del male
br. Uno dei testi fondamentali della filosofia del XIX secolo, feroce attacco di Nietzsche ai pensatori suoi contemporanei.
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
Al di là del bene e del male
br. In "Al di là del bene e del male", polemico e paradossale fin dal titolo, Nietzsche confuta in anticipo quelle che lui chiama le "idee moderne", supera la nozione stessa di "spirito libero", spingendosi fino a mettere in questione l'idea di "verità" in sé e tutto ciò che ne discende, a partire dalla morale: questo significa porsi al di là del bene e del male. Questa edizione presenta un vasto apparato di note, aggiungendo nella postfazione sia una guida ragionata alle molte tematiche del libro, sia i ragguagli filologici necessari a comprendere la sua formazione.
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
Al di là del bene e del male. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br. Nietzsche sulla composizione di questa sua opera, in un abbozzo (poi abbandonato) di prefazione così scrive: "Questo libro è composto di annotazioni da me fatte durante la nascita di 'Così parlò Zarathustra', o - più esattamente - durante gli intermezzi di quella nascita, sia per ristorarmi sia anche per interrogare e giustificare me stesso nel pieno di un'impresa estremamente ardita e densa di responsabilità..." E proprio come in "Zarathustra" continua a condurre le sue micidiali aforistiche scorribande di nomade negli ambiti della morale, qui crudelmente dissezionata, della psicologia, della storia e della cultura. Ripercorrendo tutti i temi fondamentali della sua maturità filosofica è considerato uno dei testi fondamentali della filosofia del XIX secolo. E come dice il suo sottotitolo un "Preludio di una filosofia dell'avvenire". Anche se alcuni aforismi risalgono al 1881, la stesura organica e definitiva dell'opera, si colloca tra la primavera del 1885 e l'inverno 1885-1886. Alla metà di quest'ultimo anno, il libro - non trovando disponibile un editore - vide la luce a spese dello stesso autore.
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
Così parlò Zarathustra
br. Alle soglie della follia, Nietzsche sosterrà di aver fatto all'umanità, con lo Zarathustra, il più grande dono che essa abbia mai ricevuto: "Questo libro, una voce che passa sui millenni, non solo è il libro più alto che esista [ ... J, ma anche il più profondo, generato dalla più intrinseca ricchezza della verità, una fonte inesauribile dove non si può calare il secchio senza farlo risalire colmo d'oro e di bontà". Perciò Nietzsche gli assegnerà una posizione preminente tra tutti i libri: "II primo libro di tutti i millenni, la Bibbia dell'avvenire, la suprema esplosione del genio umano, in cui è incluso il destino dell'umanità". Così parlò Zarathustra rappresenta in effetti un libro irripetibile nella storia della letteratura e della filosofia: i pensieri più abissali (la diagnosi del nichilismo, l'eterno ritorno, il superuomo, la volontà di potenza) sono presentati al lettore non in forma teoretica, argomentativa, bensì come parola viva dell'alter ego dell'autore, in modo tale da consentire a Nietzsche di rivelarsi come uno dei più grandi stilisti della lingua tedesca e uno dei vertici assoluti raggiunti dalla sua poesia. Questo capolavoro poetico e filosofico viene qui proposto in un'edizione agile ma dotata di apparati critici sufficienti a introdurre il lettore a quello che è il più difficile dei compiti, secondo lo stesso Nietzsche: non travisarne il pensiero, ma "Ieggerlo bene".
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
L'anticristo. Maledizione del cristianesimo
br. Nel 1888, incalzato dall'approssimarsi della follia che sarebbe esplosa l'anno successivo, Nietzsche scrive una successione di brevi opere nelle quali prendono nuova forma i materiali destinati alla progettata "trasvalutazione di tutti i valori". Tra queste, "L'anticristo. Maledizione del cristianesimo", il primo degli scritti postumi che Nietzsche lasciò pronti per la stampa; postumi, s'intende, rispetto alla follia, dato che la prima edizione, con sottotitolo scorretto e quattro passi censurati, è del 1895, quando Nietzsche era ancora in vita. Nel testo ritroviamo i suoi temi tipici: la compassione come strumento del nichilismo; l'analisi genealogica, a partire dall'ebraismo, del concetto di dio cristiano come prodotto del ressentiment; l'inimicizia mortale tra fede e scienza; la nefasta menzogna di ogni concetto religioso, in quanto pure finzioni escogitate a scopo di dominio. Si aprono nel testo anche zone di insospettata sottigliezza: come nei paragrafi intorno alla "psicologia del redentore", dove si traccia un ritratto peculiarissimo di Gesù, che va a sovrapporsi all'immagine dell'"idiota" dostoevskijano. Alla figura di Gesù e alla sua "buona novella" si oppone diametralmente quella di Paolo, il grande organizzatore sistematico del cristianesimo (e inventore, secondo Nietzsche, della "spudorata dottrina" dell'immortalità personale). Il cristianesimo è un grande equivoco: in fondo, scrive Nietzsche, è esistito un solo cristiano, e quello morì sulla croce.
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Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)
La nascita della tragedia
br. "Uno dei primi propositi di Nietzsche in questo libro è di liberare il VI secolo a.C., il secolo della sapienza primigenia e della proto-tragedia autentica e incorrotta (dunque il secolo della sapienza tragica), affinché da quell'epoca apparentemente remota si sprigionino quei lampeggiamenti di luce necessari per vedere o intuire la contemporaneità, la quale invece (come Hölderlin aveva insegnato) brancola nella notte esperia. Ecco perché Nietzsche decide di far ritorno, innanzitutto, ai prediletti presocratici, ai pensatori dell'enigma [...]. Ma, appunto, la philosophia non è ancora nata, nel VI secolo; sta per nascere, manca poco: l'avvento definitivo del logos si avrà ai tempi di Socrate e di Platone, che il mito condanneranno e dissolveranno, coinvolgendo di conseguenza anche l'arte in questa rimozione decisiva per la coscienza dell'Occidente" (Susanna Mati). Il primo tra gli importanti libri di Nietzsche, un testo rivoluzionario nella lettura del mondo classico, che lo impose fin da subito tra i grandi filosofi dell'Ottocento, in una nuova e puntuale traduzione e con un importante apparato critico.
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