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‎Invitto Giovanni‎

‎Il Diario e l'amica. L'esistenza come autonarrazione‎

‎brossura‎

‎D'Alessandro Ruggero‎

‎Le messaggere epistolari femminili attraverso il '900. Virginia Woolf, Hannah Arendt, Silvia Plath‎

‎brossura‎

‎Carmagnola Fulvio‎

‎Clinamen. Lo spazio estetico nell'epoca dell'immaginario‎

‎brossura Editoriale: Due agalmatofilie; Premessa: Il nome giusto; Agalmatofilia::Louis Gernet, La nozione mitica del valore in Grecia:Karl Kerényi, Ágalma, Eikon, Eidolon:Sergio Benvenuto, Ágalma nel Simposio platonico:Matteo Bonazzi Fulvio Carmagnola, Il primo dei nomi. L'Ágalma di Lacan:Tommaso Guariento, Icono(bio)logia dei simulacri:Ugo di Toro, Agalmaerotismo e metamorfosi nei miti greci; Note e rassegne: Giampiero Moretti, Il divino, l'umano e l'immagine. Ágalma in Karl Kerényi; Recensioni: Hansjörg Bloesch, Agalma. Kleinod, Weihgeschenk, Götterbild (Andrea De Santis):Stefania Bonfiglioli, Agalma. Icone e simboli tra Platone e il neoplatonismo (Alessandro Sacchetti): Fulvio Carmagnola, Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di Ágalma (Enea Bianchi); Schede: Riccardo Panattoni, Black-out dell'immagine. Saggio sulla filosofia e gli anacronismi dello sguardo (Andrea Nicolini): Ludwig Wittgenstein, Conversazioni e ricordi (Loredana Di Adamo); Segnalazioni: Carlo Cappa, Rodrigo Duarte, Michel Foucault, Giulio Latini, Federico Lodoli, Ugo Mattei, Lucio Russo, Peter Sloterdijk, Roberto Terrosi.‎

‎Jankélévitch Vladimir; Boella L. (cur.)‎

‎George Simmel filosofo della vita‎

‎br. La traduzione italiana del lungo saggio, scritto nel 1925 e dedicato da Vladimir Jankélévitch a Georg Simmel, mette finalmente a disposizione dei lettori un testo che, come si augurava l'autore negli ultimi anni della sua vita, invita a rileggere un filosofo che in vari periodi è stato "di moda" (anche in Italia), ma attende ancora di essere pienamente riconosciuto. Il giovane Jankélévitch offre una compiuta introduzione al pensiero simmeliano nel suo complesso. La filosofia della vita è il centro di questa penetrante e illuminante lettura, che affronta le questioni sempre attuali del rapporto dell'individuo con il relativo e con l'assoluto. Il saggio può essere considerato un modello di dialogo tra due filosofi, altrettanto significativo per illustrare gli inizi del percorso di Jankélévitch, quanto per rilanciare la forza del pensiero simmeliano.‎

‎Tezuka Tomio; Arena L. V. (cur.)‎

‎Un'ora con Heiddeger. Oriente e Occidente‎

‎br. Il "vero" incontro di Heiddegger con colui che indicò orientativamente come il "Giapponese" nel suo saggio "Da un colloquio nell'ascolto del linguaggio" (poi raccolto in: "In cammino verso il linguaggio"). Ne emerge l'influsso esercitato su Heidegger dal pensiero estremo-orientale e alcuni tratti "privati" della personalità del filosofo. Vi si discute, tra l'altro, l'arte in Giappone, il linguaggio e la poesia, il vuoto e il nulla, Rashomon, l'indeterminatezza giapponese. Saggio indispensabile, oltre che per il valore storico, per i suggerimenti su un possibile incontro tra Oriente e Occidente alla luce della categoria del "vuoto" (cioè nonsense), tradotto, commentato e annotato da Leonardo Vittorio Arena, uno dei principali orientalisti italiani, nonché autore della Postfazione.‎

‎Ferdori D. (cur.); Marino S. (cur.)‎

‎Filosofia e Popular music. Da Zappa ai Beach Boys, dai Doors agli U2‎

‎br. La popular music - espressione che abbraccia il vasto territorio comprendente rock, pop, folk, hip hop e altri fenomeni musicali ancora - da ormai molti decenni ha pervaso l'universo culturale del global village, influenzando in maniera determinante le consuetudini, gli atteggiamenti, le idee morali, politiche e religiose, oltre che le concezioni estetiche di svariate generazioni. Da questo punto di vista - per citare il curatore del volume U2 and Philosophy - "la domanda interessante non è perché scriviamo sulla popular music, bensì perché la popular music abbia attirato così poca attenzione filosofica". Riflettere sulle sperimentazioni zappiane o sul progressive rock, sulle vite 'eccessive' di Morrison e Joplin o sulla E-scene di fine anni Ottanta, sul kitsch apollineo dei Beach Boys o sulla passionalità di U2 e Joy Division, alla luce dei grandi temi della tradizione filosofica, può regalarci punti di vista inediti e preziosi per comprendere meglio le nostre società e noi stessi.‎

‎Proust Marcel; Clarac P. (cur.)‎

‎Contro Sainte-Beuve‎

‎br. "Contro Saint-Beuve" è il libro ombra della Recherche. Prima di scrivere il suo capolavoro, Marcel Proust consegna al "Contro Saint-Beuve" le sue considerazioni più profonde sulla necessità di scrivere. In questo libro straordinario si trova infatti l'impianto teorico della Recherche. Proust racconta il senso della sua scrittura: dare una forma alla memoria personale, farla emergere da oggetti altrimenti ordinari. Scrivere per dare un segno della propria esistenza che andrebbe altrimenti persa, nella convinzione che mai nulla del genere sia ancora stato scritto. "Contro Saint-Beuve" è un testo dalla straordinaria intensità, soprattutto per la sua forma diretta. A metà tra la critica letteraria e la confessione personale, è un documento unico della costruzione di un'opera immortale. Mentre nella Recherche, infatti, va in scena la mirabile costruzione artistica è solo nel "Contro Saint-Beuve" che si ha l'opportunità di ascoltare il lavoro del pensiero che si cela dietro il capolavoro.‎

‎Ramon Y Cajal Santiago; Piro P. (cur.)‎

‎Psicologia del Don Quijote e del quijotismo‎

‎br. Nella "Psicologia del Don Quijote e il quijotismo", ispirato dal metodo d'indagine dell'anatomo-patologo, S. Ramon y Cajal cerca d'interpretare le caratteristiche della follia del Quijote per chiarire il profondo legame tra la vita e l'opera di Cervantes e scopre, nelle profondità oscure delle galere di Siviglia, in cui l'opera affonda le sue radici mentali più dolorose, un testo dotato di una portata universale, capace di essere ancora un potente antidoto contro la pigrizia mentale, la mediocrità, la bulimica asfissia dell'appiattimento sul quotidiano. Il quijotismo di Cajal, inteso come lo slancio eroico e indomito verso i più alti ideali della scienza, delle lettere e della politica, diventa il movimento necessario e imprescindibile al quale la nuova Spagna, affranta e abbruttita dalla perdita dello spazio coloniale, può affidarsi per ritrovare la strada per essere ancora all'altezza del confronto con le nazioni più avanzate nella tecnica e nello spirito. Postfazione di José Luis González Quirós.‎

‎Boella Laura‎

‎Le imperdonabili. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo‎

‎ill., br. Il libro è dedicato a cinque grandi figure femminili del '900, che hanno scelto la poesia e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo sono imperdonabili perché l'invisibilità o l'eccessiva fama, spesso creatrice di leggende di facile consumo, rende impossibile classificarle, perché non contemporanee, avanti e indietro rispetto al loro tempo, consumate da passioni assolute, innanzitutto quella della scrittura, indecifrabili e ispirate, perché carne e specchio dell'imperdonabile della nostra epoca. Attraverso le lettere, i quaderni, i saggi, le poesie e le prose, esse offrono un modello di formazione di sé, in cui l'assolutezza non è fuga dalla realtà, ma contrasto con le forze distruttive dell'umano.‎

‎Bozzi Paolo; Taddio L. (cur.)‎

‎Scritti sul realismo. Un mondo sotto osservazione‎

‎br. Gli "Scritti sul realismo" sono il frutto dell'ultimo, intenso, decennio di riflessione di Paolo Bozzi e rappresenta così il condensato del suo testamento filosofico. Il volume, inedito, raccoglie una serie d'importanti saggi elaborati durante gli anni novanta, in cui lo psicologo affronta cruciali problemi a cavallo tra scienza e filosofia seguendo l'approccio anti-psicofisico e la fenomenologia sperimentale 'iuxta propria principia' che aveva da sempre contraddistinto il suo originale e rigoroso programma teoretico. Alcuni aforismi e racconti che aprono e chiudono il volume sono proprio tesi a ricordarci, nella loro lucida intelligenza, la ricchezza d'interrogativi e di temi filosofici che è possibile dispiegare tramite la semplice osservazione del mondo esterno. Introduzione di Maurizio Ferraris.‎

‎Strawson Peter F.‎

‎Individui. Saggi di metafisica descrittiva‎

‎br. Individui sono i corpi e le persone che incontriamo nel mondo in cui viviamo. In questo libro, di Strawson, essi sono analizzati secondo il criterio della metafisica descrittiva, cioè nello spazio intermedio fra l'esperienza del mondo e le sue teorizzazioni scientifiche. L'autore parte dall'analisi delle pratiche linguistiche degli individui per giungere alle loro condizioni ontologiche di possibilità. "Individui" rappresenta un testo fondamentale, non solo nella produzione filosofica di Strawson, ma anche nella filosofia analitica del Novecento. Introduzione di Maurizio Ferraris.‎

‎Curi Fausto‎

‎Struttura del risveglio. Sade, Benjamin, Sanguineti. Teoria e modi della modernità letteraria‎

‎br. Questa nuova edizione di "Struttura del risveglio" di Fausto Curi appare ora accresciuta di quattro nuovi capitoli, inediti in volume e di composizione recente. Prendendo spunto da un passo di Benjamin, e assumendo come principali punti di riferimento, oltre allo stesso Benjamin, Sade e soprattutto Sanguineti, il libro, attraverso un'analisi vasta, articolata e insieme unitaria, propone una nuova immagine della modernità letteraria come fine della condizione mitica della letteratura. Se nello stato onirico la letteratura è l'appagamento mediante il sogno del desiderio dell'età che la fa nascere, il risveglio, come mostrano segnatamente Marx e Freud, Baudelaire e Brecht, è invece il destarsi della letteratura dalla stupefazione del sogno alla nudità della storia e il suo passaggio a una soglia critica e interpretativa.‎

‎Cusano Nicoletta‎

‎Dell'amore. Essenza e fondamento‎

‎brossura‎

‎Favuzzi P. (cur.); Metlica A. (cur.)‎

‎Il fantasma dell'Unità. Riletture del Risorgimento tra grande guerra e fascismo‎

‎brossura‎

‎Leghissa Giovanni‎

‎Neoliberalismo. Un'introduzione critica‎

‎brossura Spesso il neoliberalismo viene considerato un'acutizzazione del capitalismo o la semplice estremizzazione del liberalismo. In questo libro si cerca invece di evidenziare come il progetto di dominio neoliberale costituisca un modo inedito di intendere il governo delle vite. Quale antropotecnica di tipo biopolitico, il neoliberalismo sussume ogni aspetto dell'umano sotto le categorie dell'efficienza economica - ma ciò non semplicemente per estendere il dominio del capitale, bensì al fine di costruire una nuova polis paradossalmente priva di ogni mediazione politica. A partire dalle analisi di Foucault sulla biopolitica, l'obiettivo che qui si persegue consiste dunque nel cercare di decostruire le categorie portanti del discorso neoliberale, sia entro la teoria economica sia nel contesto della teoria delle organizzazioni. Alla fine del percorso, la tematica del desiderio - in primis desiderio di giustizia - viene attivata quale possibile punto di partenza per ripensare il senso e gli scopi dell'azione politica.‎

‎Moroncini Bruno‎

‎Il lavoro del lutto. Materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin‎

‎br. Da quando, come scriveva Saint Just, la rivoluzione è congelata, è incominciato per chi vuole cambiare il mondo il lavoro del lutto. Tuttavia ciò non ha nulla di malinconico se per malinconico si intende la rassegnazione e la rinuncia: malinconico è anche il genio che continua a macinare idee, costruire concetti e immaginare mondi in mezzo alle rovine. Se ha perso tutte le illusioni che si possa rappezzare il mondo a poco prezzo, ha imparato allo stesso tempo a farcela con il poco e a usare come leva il nulla. Comunismo significa, scriveva Benjamin nel saggio sul surrealismo, pessimismo, pessimismo su tutta la linea. Questo libro ricostruisce, a partire dalla "Dissertazione sulla critica romantica" e passando attraverso il saggio sulla critica della violenza, l'origine del dramma barocco tedesco, lo scritto su Proust, e alcuni frammenti del Passagen Werk, fino ad arrivare alle Tesi sul concetto di storia, i momenti cruciali del tentativo perseguito da Walter Benjamin di pervenire ad una concettualizzazione rigorosa della politica rivoluzionaria.‎

‎Matteucci Giovanni‎

‎L'artificio estetico. Moda e bello naturale in Simmel e Adorno‎

‎brossura‎

‎Vander Fabio‎

‎Il sistema-Leopardi. Teoria e critica della modernità‎

‎br. "Sempre nell'ultimo fondo dell'anima mia fui virtuoso, ed amai il bello, il grande, e l'onesto". Così scriveva Giacomo Leopardi nel 1822. Di una tale latitudine di interessi e di motivi poetici, filosofici e filologico-eruditi questo saggio intende rendere ragione, partendo però da un presupposto filosofico forte ed unitario, riassunto nella formula "Sistema-Leopardi". Lavoro lontano da ogni scuola storico-letteraria e filologico-linguistica, ambisce soprattutto a porsi come alternativo alle letture 'minimaliste' e 'frammentariste' prevalenti negli ultimi anni. Il libro è articolato in una meticolosa microanalisi delle maggiori poesie leopardiane, dall'Infinito, al Canto notturno, alla Ginestra, cui fa seguito l'approfondimento del corpus delle Operette morali; un'apposita sezione è riservata al palinsesto dello Zibaldone, oggetto di una trattazione estesa e sistematica. Completa il lavoro la ricostruzione di circa un secolo e mezzo di critica leopardiana: da Gioberti e Nietzsche, passando per Michelstaedter, fino a Croce e Gentile. Fra gli studiosi più recenti ampio spazio è riservato a Binni, Timpanaro e Luporini; per concludere con l'ultima grande lettura filosofica, quella proposta da Emanuele Severino. Leopardi è un grande classico della modernità e solo una interpretazione filosoficamente radicale può rendere il valore di un'avventura intellettuale che incessantemente alimenta la conoscenza e interroga le coscienze.‎

‎Conte F. (cur.)‎

‎Conversazioni sul postmoderno. Letture critiche del nostro tempo‎

‎brossura‎

‎Lomonaco Fabrizio‎

‎L'erudizione etico-politica di Fausto Nicolini‎

‎brossura Il volume introduce e commenta la personalità di Fausto Nicolini, noto editore di Galiani e di Vico, nonché erudito e storico acuto che, fedele al magistero crociano e alla filosofia neoidealistica, seppe articolare il proprio lavoro dal punto di vista etico-politico con esiti assai originali ed autonomi anche dalla prospettiva teorica di riferimento e in sintonia con la tradizione della filosofia civile italiana e meridionale. Lo documentano i testi riprodotti in appendice al presente volume, in cui si pubblicano, dopo un breve profilo autobiografico-bibliografico dell'autore, le voci del Saggio d'un repertorio biobibliografico degli scrittori del Regno di Napoli, dedicate a Vico e a Cuoco in due significative fasi redazionali.‎

‎Pesare M. (cur.)‎

‎Comunicare con Lacan. Attualità del pensiero lacaniano per le scienze sociali‎

‎brossura‎

‎Serafini Luca‎

‎Inoperosità. Heidegger nel dibattito francese contemporaneo‎

‎brossura Nel panorama filosofico francese, ed in particolare all'interno del filone decostruzionista, si è registrata nella seconda metà del secolo scorso una complessiva rivalutazione dell'opera di Martin Heidegger precedente alla cosiddetta Kehre. Seguendo il percorso interpretativo di filosofi come Jean-Luc Nancy e Jacques Derrida, emerge come l'autore di Essere e tempo possa essere recuperato in funzione di un nuovo pensiero del soggetto e della comunità, da far emergere forzando la prima filosofia heideggeriana fino alle sue conseguenze implicite ed inespresse. La categoria di "inoperosità", di radice teologica e centrale nella costellazione filosofica postmoderna, risulta decisiva in questo contesto. Assunta come doppia chiave ermeneutica, tale categoria fa luce non solo sul valore della filosofia heideggeriana degli anni '20, ma anche sulle sue successive compromissioni con il totalitarismo e la metafisica, producendo un contemporaneo rovesciamento del concetto di comunità dall'essere-con alla comunità di destino.‎

‎Cirino Raffaele‎

‎Leibniz e il criterio di convenienza. La fisica come specchio della filosofia‎

‎brossura Una delle caratteristiche del sistema leibniziano è il tentativo di mediare fra elementi contrapposti: tra metafisica e fisica, tra astrazione e realtà, tra eternità e tempo. Posto su un crinale storico di passaggio tra antico e moderno, Leibniz da un lato è considerato un fisico 'prenewtoniano", dall'altro, come il precursore della logica formale ottocentesca. Scopo del presente volume è rivalutare la riflessione fisica leibniziana, proprio attraverso quei parametri che renderebbero 'arcaica" la sua filosofia della natura: le forme sostanziali e, soprattutto, le cause finali. Due strumenti consentono di 'scavare" all'interno di ciò che appare come un'ennesima contraddizione: da una parte il calcolo infinitesimale e, dall'altra, il criterio di convenance. Un criterio che, a partire dalla teoria dell'armonia prestabilita, permette di approfondire le connessioni tra riflessione morale e dottrine fisiche leibniziane.‎

‎Cacciatore F. (cur.); Mocchi G. (cur.); Plastina S. (cur.)‎

‎Percorsi di genere. Letteratura, filosofia e studi postcoloniali‎

‎brossura‎

‎Pinzolo Luca‎

‎Il materialismo aleatorio. Una filosofia per Louis Althusser‎

‎brossura‎

‎Nobile Liliana‎

‎Democrazia senza futuro. La riflessione politica di Derrida e di Rorty‎

‎brossura‎

‎Feloj S. (cur.); Giargia M. (cur.)‎

‎Filosofia e follia. Percorsi tra il XVI e il XVIII secolo‎

‎brossura‎

‎Re Valentina‎

‎Cominciare dalla fine. Cinque studi su Genette e il cinema‎

‎brossura‎

‎Mori Luca‎

‎Tra la materia e la mente. Filosofia e complessità‎

‎brossura‎

‎Fornari G. (cur.); Mormino G. (cur.)‎

‎René Girard e la filosofia‎

‎brossura‎

‎Storace Erasmo Silvio‎

‎Ergografie. Studi sulla struttura dell'essere‎

‎brossura‎

‎Modenesi M. (cur.); Nissim L. (cur.)‎

‎Au fond de l'inconnu pour trouver du nouveau. Antologia e saggi critici (Baudelaire, Mallarmè, Verlaine, Rimbaud)‎

‎brossura‎

‎Marcucci N. (cur.)‎

‎Ordo e connexio. Spinozismo e scienze sociali‎

‎brossura Frutto del contributo di un gruppo internazionale di specialisti, il volume s'interroga sul ruolo del pensiero di Spinoza nella storia e nella teoria delle scienze sociali. Se le scienze sociali si collocano all'interno di una specifica forma di riflessività tipica dei moderni e contemporaneamente offrono un modo attraverso cui trasformare e ridiscutere i fondamenti della loro politica, la scienza spinoziana degli affetti e delle passioni rappresenta allo stesso tempo una chance e una provocazione per questo tipo di sapere. Una chance, nella misura in cui la filosofia di Spinoza può fornire un fondamentale laboratorio teorico per chi s'interroga sul significato di concetti come: norma, rito, relazione, istituzione, collettività, individuo, decisione. Una provocazione, perché una scienza sociale spinoziana sovvertirebbe inevitabilmente alcune delle dicotomie fondamentali del "progetto" delle scienze sociali, come: natura/cultura, individuo/massa, ragione/immaginazione, libertà/necessità. È quindi il legame tra riflessività e politica a essere così risemantizzato, suggerendo che tanto l'insieme delle conoscenze con cui i moderni hanno costituito una scienza di loro stessi, quanto le modalità tramite cui si sono organizzati collettivamente, possano essere ritenute espressione della necessità moderna di connettere la potenza di ciascuno in un ordine cognitivo e politico comune.‎

‎Troncarelli Barbara‎

‎Complessità dilemmatica. Logica, scienza e società in Giovanni Gentile‎

‎brossura‎

‎Mita Ferraro Alessandra‎

‎Politica e religione nel triennio repubblicano (1796-1799). I sacerdoti insubri: Lattuada, Passerini, Gattoni‎

‎brossura‎

‎Valentini Antonio‎

‎Il silenzio delle sirene. Mito e letteratura in Kafka‎

‎brossura‎

‎Tavilla Igor‎

‎Senso tipico e profezia in Soren Kierkegaard. Verso una definizione del fondamento biblico della categoria di Gjentagelse‎

‎brossura La Sacra Scrittura ha esercitato un'influenza costante e profonda sulla personalità e sull'opera di Soren Kierkegaard. Soprattutto l'originalità con cui il filosofo ha rivisitato alcune celebri figure e parabole bibliche ha indotto la critica a dare ampio risalto alle strategie ermeneutiche praticate dal danese. Tuttavia, ben prima di diventare un sofisticato e prolifico interprete della Bibbia Kierkegaard è stato un ascoltatore assiduo e ricettivo della parola di Dio. A tal punto che le forme stesse del suo pensiero portano impresso il conio della matrice biblica in cui sono state concepite. Questo libro si focalizza sulla categoria di Gjentagelse, uno degli esiti più significativi della filosofia kierkegaardiana, e intende mostrare che la categoria in questione, colta nelle sue determinazioni fondamentali, ha per archetipi il senso tipico e la concezione profetica del tempo veicolata dal simbolismo biblico.‎

‎Mazza Emilio‎

‎La peste in fondo al pozzo. L'anatomia astrusa di David Hume‎

‎brossura‎

‎Capolari R. (cur.); Morfino V. (cur.); Visentin S. (cur.)‎

‎Machiavelli: tempo e conflitto‎

‎brossura‎

‎Sanò Laura‎

‎Donne e violenza. Filosofia e guerra nel pensiero del '900‎

‎brossura‎

‎Marchetti Luca‎

‎Il corpo dell'immagine. Percezione e rappresentazione in Wittgenstein e Wollheim‎

‎brossura‎

‎Cacciatore G. (cur.); D'Anna G. (cur.); Diana R. (cur.)‎

‎Mente, corpo, filosofia pratica, interculturalità. Scritti in memoria di Vanna Gessa Kurotschka‎

‎brossura‎

‎Morin Edgar; Simonigh C. (cur.)‎

‎Pensare la complessità. Per un umanesimo planetario. Saggi critici e dialoghi di Edgar Morin con Gustavo Zagrebelsky e Gianni Vattimo‎

‎brossura‎

‎Storace Erasmo Silvio‎

‎Il poeta e la morte. Una prospettiva estetica sulle elegie duinesi di Rainer Maria Rilke‎

‎brossura Il tema della Vita e della Morte, che attraversa in modo trasversale tanto la poesia quanto la filosofia, è affrontato qui tramite un'analisi dei versi delle Elegie duinesi di Rainer Maria Rilke volta a dispiegarne l'intero percorso tramite le sue immagini più pregnanti, dagli angeli agli amanti, dall'eroe alla creatura, fino a giungere agli ultimi versi della Decima elegia in cui il poeta arriva ad approssimarsi all'indicibile condizione dell'Essere morto, attraverso una visione inedita in cui Essere e Morte si rivelano l'uno sinonimo dell'altro nonché originarie determinazioni della Vita in quanto tale, destinata ad accadere in un eterno e ricorsivo oscillare tra Volontà ed Essere.‎

‎Mollo M. Lida‎

‎Xavier Zubiri. Il reale e l'irreale‎

‎brossura‎

‎Morfino Vittorio‎

‎Tempora multa. Il governo del tempo‎

‎brossura‎

‎Weil Simone; Revello R. (cur.)‎

‎Il bello e il bene‎

‎br. All'età di sedici anni Simone Weil aveva già le idee chiare. Lo dimostrano questi scritti, tra cui spicca un tema composto al liceo. Weil commenta una vicenda storica: l'imperatore Alessandro è bloccato col suo esercito nel deserto, la stanchezza e la sete prostrano le truppe. Un soldato porta l'ultima acqua rimasta al grande condottiero, ma Alessandro la versa a terra per essere come i suoi soldati. In questo gesto Weil vede la forza dell'assoluto che strappa l'individuo alla sua singolarità e lo fa partecipare all'eterno. Già in questi saggi è presente quella mistica assoluta degli ultimi anni, che fa della voce di Weil un esempio unico nella storia del pensiero contemporaneo. Questi lavori giovanili preannunciano le imprese della filosofa che attraverserà senza risparmiarsi le esperienze della vita quotidiana, che andrà in fabbrica per conoscere la condizione operaia, che si farà investire dagli eventi. A guidarla non è solo il coraggio della gioventù, ma una forza morale che rimane la guida dei suoi anni più maturi.‎

‎Reid Thomas; Guardo A. (cur.)‎

‎Saggio sulla memoria‎

‎br. Thomas Reid, fondatore e principale esponente della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", è il critico ufficiale di quella tradizione di pensiero che, sotto l'etichetta di "empirismo britannico", va da Locke a Hume. Degli empiristi Reid criticò la metodologia, l'epistemologia e, soprattutto, la teoria delle idee. In questo breve saggio, Reid si concentra sulla memoria, attaccando l'analisi datane dai teorici delle idee e soffermandosi su alcuni argomenti ad essa connessi, come il concetto di tempo e la metafisica dell'identità personale. Prefazione di Paolo Spinicci.‎

‎Ponzio Augusto‎

‎Fuori luogo. L'esorbitante nella riproduzione dell'identico‎

‎br. Fuori luogo è la singolarità di ciascuno, il proprio sé irriducibile all'io, all'individuo, all'identità, e inevitabilmente coinvolto nel rapporto con altri e, in questo senso, unico, incomparabile, irriducibilmente altro. Utopia rispetto al ruolo, alla posizione, alla funzione, alla comunità, all'appartenenza, all'identità. Fuori luogo è trovarsi esposto, senza riparo, senza protezioni, senza giustificazioni, senza scappatoie, senza alibi. La singolarità non indifferente all'altro è l'esorbitante nella riproduzione dell'identico, condizione della riproduzione di questa forma sociale che si impone come mondiale, globale. Fuori luogo è fuori genere, fuori appartenenza, e di conseguenza destituzione del soggetto. È l'uscita dal ruolo di soggetto, dagli agglomerati di soggetti, dalle comunità, dai popoli. Fuori luogo è fuori dai luoghi del discorso, dalla definizione, dallo stereotipo, fuori nome, fuori dalla predicazione dell'essere, dalla pretesa di chiudere con l'altro. È ritorno alla parola che ascolta, che non toglie tempo all'altro, è andare incontro all'altro.‎

‎Butler Judith; Zappino F. (cur.)‎

‎La vita psichica del potere. Teorie del soggetto‎

‎br. Ognuno di noi contribuisce attivamente a creare i meccanismi di quel potere che poi subisce. Questa l'idea che guida "La vita psichica del potere". Voce autorevole degli studi che, sulla linea di Foucault, indagano i dispositivi del potere sociale, Judith Butler ricostruisce scrupolosamente il modo in cui ogni soggetto è sempre compromesso con il potere che lo assoggetta. Questo circolo virtuoso di collaborazione, spesso inconsapevole, si crea nella contiguità e nella mutua reciprocità tra universo psichico individuale e universo della cultura condivisa. Universi che creano una dimensione comune, senza soluzione di continuità. Lungi dall'esprimere giudizi morali su questo meccanismo - autentico tratto distintivo del nostro tempo -, tra le pieghe dell'analisi di Butler l'unica forma di emancipazione possibile si può ravvisare nel momento in cui la connessione tra mondo interno psichico e mondo esterno sociale viene individuata, esplicitata e messa a tema in modo critico dal soggetto che la produce. Avvalendosi del pensiero di Hegel, Nietzsche, Althusser, Foucault e Freud, Judith Butler compie un percorso di straordinaria attualità tra le maglie del potere contemporaneo.‎

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