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Turroni Paolo
Cesare all'opera. Il passaggio del Rubicone nell'opera italiana fra XVIII e XIX secolo
ill., ril. Una ricerca storica alla scoperta di un aspetto inedito della musica e della cultura italiana: il passaggio del Rubicone nell'opera lirica fra XVIII e XIX secolo. Quattro opere, tutte intitolate Cesare al Rubicone, in quattro luoghi d'Italia. Cesena, nel 1725; Palermo, nel 1731; Venezia, nel 1766; Rimini, nel 1865. Al centro della scena, un momento storico, epocale: il passaggio del Rubicone, il momento che, nel 49 a. C., segnò l'inizio delle guerre civili, la fine della Repubblica romana, l'inizio dell'Impero. Paolo Turroni, con l'aiuto di Franco Dell'Amore, che ha contribuito con un saggio alla stesura di questa ricerca, è andato a riportare alla luce quattro libretti, testimonianze di un tempo oramai remoto. In assenza della parte musicale, purtroppo per ora non rintracciabile, il volume analizza le biografie degli autori, collocandoli nel tempo in cui vissero e operarono, e riporta non solo i testi delle quattro opere, ma anche altro materiale documentario, risultando la ricerca più ampia oggi disponibile su questo specifico tema. Il volume è promosso dall'associazione "Pro Rubicone" di Cesena, attiva sul territorio dal 1991.
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Milholt Thomas
Le opere dimenticate del melodramma italiano (1800-1850). Un capitolo di storia della musica da riscrivere
ill., br. L'opera lirica, intesa come genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto, nasce in Italia per poi diffondersi in tutto il mondo, raggiungendo nella prima metà del diciannovesimo secolo una popolarità paragonabile a quella del cinematografo nel Novecento. Con un approccio attento al fenomeno della ricezione, l'autore cerca di dimostrare che se circa duemila opere composte nella prima metà dell'Ottocento - l'epoca più feconda - sono state dimenticate e non vengono più eseguite, ciò forse non dipende dalla loro mancanza di qualità, ma dalle trasformazioni che si sono verificate nel gusto del pubblico e dai mutamenti politici e culturali che si sono succeduti. Attraverso l'utilizzo di fonti d'epoca e ricavando indizi sul grado di popolarità di centinaia di opere dai registri delle programmazioni dei più importanti teatri italiani, l'autore descrive le vicende del melodramma nel corso dell'Ottocento e del Novecento, soffermandosi sulla figura del compositore e musicologo Francesco Florimo, le cui idee hanno influenzato le successive ricostruzioni di quest'epoca fondamentale.
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Moscati Italo
Non solo voce, Maria Callas. Mai amata regalò l'amore
br. Amore e tragedie per Maria Callas. La madre non l'amava. La sorella era considerata più brava. La gonfiavano di rabbia, prendeva chili di peso e la voce migliorava. I nazisti la costrinsero a cantare per loro durante la guerra. I greci la cacciarono. Visconti le impose di perdere venti chili per fare la "Traviata", lei ubbidì e si sentì libera, leggera. A Roma la fischiarono, a Milano l'adoravano. Italo Moscati rende omaggio a una delle artiste, delle dive più tormentate del Novecento raccontandone con prosa avvincente le fragilità, le turbolente passioni e la carriera folgorante. L'amante impresario che la derubava, il matrimonio con l'imprenditore Meneghini, la convulsa storia d'amore con Onassis che l'abbandonò per la vedova Kennedy, l'innamoramento per Pasolini, la relazione con il tenore Di Stefano. Le vicende amorose di Maria Callas si intrecciano in questo libro alla storia della sua voce, che nel corso del tempo diventa sempre più travolgente, perfetta, indimenticabile. La Kabaivanska disse che Maria aveva rovinato tutte le cantanti, poiché non era solo una di loro, ma era semplicemente «un'epoca». E lo è ancora: a quarant'anni dall'addio, Moscati ci fa sentire bene che la sua voce è nell'aria.
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Della Seta F. (cur.)
Le parole del teatro musicale
br. Che cos'è una cavatina? Che cosa vuoi dire "pertichino"? Che differenza c'è tra un'opera buffa e un'opéra-comique? Quali sono i principali generi del teatro musicale spagnolo? Cosa fa il maestro sostituto? A queste e a tante altre domande che si può porre l'appassionato d'opera e di altre forme di spettacolo musicale risponde questo volume agile e denso d'informazioni, uno strumento senza paralleli nel panorama italiano e internazionale che prende in considerazione non solo la grande tradizione dell'opera italiana, francese e tedesca, ma allarga l'attenzione al mondo iberico, slavo e anglosassone, ai generi d'intrattenimento, alla molteplicità delle forme di espressione (verbale, gestuale, coreografica, scenografica, non escluse quelle offerte dalle tecnologie multimediali) e alle loro infinite possibilità d'interazione, che attraversano tutto l'arco storico considerato, dal medioevo all'attualità.
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Losito Filippo
Scrivere una serie. La narrazione seriale
br. «I am the one who knocks», dice Walter White in Breaking Bad. Come può una battuta di dialogo racchiudere il senso di un'intera serie? Scrivere una serie invita a cambiare il punto di vista e a pensare che alla base di una fiction non c'è semplicemente una storia, ma un dispositivo in grado di generare storie infinite. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle regole che stanno alla base della serialità contemporanea, una mappa per orientarsi tra i modelli e i generi, una lente per dissezionare, analizzare e meglio comprendere la struttura alla base della narrazione a puntate, ma soprattutto è il primo manuale di scrittura seriale in Italia, sintesi di centinaia di ore di lezione tenute dall'autore. Il testo aiuterà a scoprire come rinnovare i dilemmi dei personaggi, costruire dialoghi brillanti, esplorare le regole delle arene: dal salotto della psicanalista di Tony Soprano al divano di Friends, dai Sette Regni del Trono di Spade ai caveau de La Casa di Carta, dalle lande desolate della Louisiana di True Detective alla Scampia di Gomorra, dalla New York della Fantastica signora Maisel alla Londra di Fleabag e oltre.
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Rossini Gioachino; Piccoli F. (cur.)
Il barbiere di Siviglia. Ediz. in braille
ril.
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Mattioli Alberto
Meno grigi più Verdi. Come un genio ha spiegato l'Italia agli italiani
ril. Giuseppe Verdi è il più celebre e popolare tra gli operisti: i suoi melodrammi continuano a essere rappresentati nei teatri di tutto il mondo. Ma Verdi è stato anche qualcosa di più: insieme a pochi altri grandi compatrioti (Machiavelli, Leopardi, Fellini) ha saputo descrivere gli italiani non per come credono di essere, ma per come sono veramente. Le opere del genio di Busseto sono i modelli dei nostri (tanti) vizi e delle nostre (poche) virtù: la prima scena del Rigoletto sembra svolgersi durante una delle cene eleganti di Arcore; il protagonista di Un ballo in maschera è l'archetipo del bamboccione di provincia, già pronto per comparire nei Vitelloni; Radamès è il ragazzo di buona famiglia che si innamora della colf immigrata Aida invece che di un mezzosoprano socialmente compatibile. E nei suoi capolavori tutti, fra una cavatina e un duetto, ritroviamo atmosfere, situazioni e istituzioni che sono, nel bene e nel male, tipicamente italiane: la famiglia, il rapporto con le donne e con la Chiesa, la noia della provincia, il ruolo degli intellettuali, il peso del denaro. Con sterminata ammirazione, Alberto Mattioli ci insegna a riconoscere in queste pagine divertite e partecipi come Verdi - rappresentandoli con lucida e profonda consapevolezza - ha fatto gli italiani. Senza dimenticare che, in fondo, anche gli italiani hanno fatto Verdi.
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Triola Alberto
Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'opera. Dalla Scala al Metropolitan, il pimo manager dell'opera
ill., ril. Giulio Gatti Casazza, passato erroneamente alla storia dell'opera come l'ultimo dei grandi impresari, rivoluzionò di fatto il mondo dei teatri lirici, inaugurando una filosofia imprenditoriale inedita nella storia secolare della produzione operistica: quella dell'azienda culturale no profit. Gatti Casazza fu un manager culturale ante litteram, ma anche - e soprattutto - uno spirito pratico innamorato dell'Arte. Senso pratico, lucidità, passione maniacale per l'organizzazione, visionarietà progettuale, istinto e curiosità da ricercatore: una laurea in ingegneria navale messa al servizio della musica, degli artisti e del pubblico, con un'incrollabile fede nel potere dell'Arte per lo sviluppo della società e dell'individuo. L'"ingegnere dell'opera" divenne così il più esperto e apprezzato progettista di sogni e di miti musicali del Novecento. Primo dei sovrintendenti moderni - figura chiave del passaggio dall'impresa di stampo ottocentesco al management della nostra epoca - portò al Metropolitan, insieme a Toscanini, il modello vincente della Scala, da lui stesso inaugurato con il sostegno dell'aristocrazia intellettuale e imprenditoriale di Milano, agli albori del Novecento.
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Lubrani Mauro; Tavanti Giuseppe
Ruggero Leoncavallo. I successi, i sogni, le delusioni. Con CD Audio
brossura Una vita intera trascorsa a rincorrere il successo che, dopo quello di Pagliacci, gli avrebbe consentito di stare con pieno merito tra i grandi immortali della musica italiana. Ruggero Leoncavallo (1857-1919) è vissuto così, tra mille progetti, molti dei quali mai realizzati, e tanti sogni. Il volume ricostruisce tutta la sua vicenda dagli anni della formazione al trionfo dell'opera che lo rese famoso, dagli anni svizzeri a quelli della guerra. Una particolare attenzione è dedicata a Montecatini Terme, tappa fondamentale della sua carriera. Qui il musicista trascorse gli ultimi anni di vita, resi più amari da crescenti difficoltà finanziarie e problemi di salute. Lo ferirono i giudizi impietosi dei colleghi, di quelli in particolare al cui successo egli aveva molto contribuito. Leoncavallo fu tuttavia un protagonista attivo e generoso della vita culturale di Montecatini, partecipando a molte serate benefiche o mondane e coinvolgendo artisti e amici. Da alcuni anni è iniziata una rivalutazione del musicista, che è stato al centro di importanti convegni di studi e ha ricevuto attenzioni da direttori d'orchestra della statura di Karajan, Prêtre e Muti. Il libro è arricchito da un'appendice con schede di tutte le opere e operette, elenchi delle canzoni e delle composizioni strumentali, bibliografia e guida al CD allegato, prodotto nel 2007 dall'Accademia Musicale "R. Leoncavallo" e contenente 12 musiche originali per pianoforte, eseguite da Giuseppe Tavanti.
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Vianello Lele; Ressa Franco
Madame Butterfly
ill., br. La riduzione a fumetti di Lele Vianello, dall'opera di Giacomo Puccini, con la sceneggiatura e le note storiche di Franco Ressa.
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Ruffini Mario
Luigi Dallapiccola e le arti figurative. Ediz. a colori. Con DVD video
ill., ril. Luigi Dallapiccola e le Arti figurative è il primo e principale dei "Progetti di Musica e Arti figurative", settore di ricerca interdisciplinare del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut istituito da Max Seidel nel 2002 e da allora guidato da Mario Rurfini. L'imponente lavoro di indagine corona un percorso di ricerche su Dallapiccola, anticipato dal Catalogo Ragionato che lo stesso autore pubblicò nel 2002, fornendo agli studiosi uno strumento di conoscenza e di approfondimento sino a quel momento impensato. Il compimento della lunga ricerca rappresenta un vero evento editoriale, certamente il più importante dedicato al compositore istriano-fiorentino nella pur imponente produzione musicologica degli ultimi cinquant'anni. La prima parte, "Luigi Dallapiccola. L'uomo", si apre con il capitolo "Musica di luce", che evidenzia il mondo interdisciplinare del primo Novecento, specie quello del rapporto con le arti figurative. Un capitolo che interseca le vicende storiche del secolo breve e quelle personali del compositore, ridisegnando il suo percorso musicale come un vero magistero teologico nel quale la musica si fa motore propulsivo della ricerca suprema che caratterizza l'intera vita dallapiccoliana. Prosegue con la Genealogia dei quattro ceppi famigliari di Luigi e Laura Dallapiccola che, risalendo fino al Settecento, porta alla luce la gens dallapiccoliana: uno scandaglio del tutto nuovo. Segue una sistematica ricognizione dei Ritratti di Dallapiccola, che indaga l'idea stessa del volto attraverso ottanta opere figurative dedicate al compositore. Da Pisino a Firenze esamina infine cronologicamente i fatti di una intensa vicenda umana e artistica, toccando aspetti ancora sconosciuti come il rapporto di Dallapiccola con Henri Matisse. La prima parte si chiude con un capitolo nel quale viene per la prima volta ricostruita la figura di Laura, fondamentale tassello della vita del compositore. La seconda parte, Luigi Dallapiccola. Il teatro musicale, scandaglia da un'ottica figurativa gli allestimenti delle sei opere per la scena. Dalla genesi musicale ai pittori da cavalletto, dalla scheda tecnica al catalogo degli spettacoli, vengono ripercorse le messe in scena prodotte nei vari teatri dal 1940 al 2004, con un inedito censimento di bozzetti scenografici e figurini: vera storia di un'arte che si rivela in tutta la sua novità. La terza parte in DVD, "Luigi Dallapiccola e il cinema", ripercorre le tappe della vicinanza del compositore alla "decima musa", con un censimento cinematografico e radiofonico.
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Muti Riccardo; Torno A. (cur.)
Verdi, l'italiano. Ovvero, in musica, le nostre radici
br. Il maestro Riccardo Muti dedica a Verdi questo libro che è insieme un omaggio appassionato al compositore e un viaggio nelle sue opere. Ed è anche un tentativo - da parte del suo massimo interprete assieme a Toscanini - di fargli riconoscere nella storia della musica l'importanza che merita. Se infatti Mozart o Wagner sono indiscutibilmente considerati giganti nei loro Paesi d'origine e nel mondo intero, da noi Verdi è spesso stato presentato come il compositore dei motivetti facili e orecchiabili ed è stato in molti casi eseguito senza rispetto filologico, come se le sue partiture potessero essere modificate e adattate a piacimento. Ma Verdi - argomenta Muti - è un genio assoluto, è il patriarca della musica italiana e, se pure mette in scena le grandi passioni umane, lo fa sempre nella cornice di una straordinaria raffinatezza e nobiltà delle espressioni. Nelle pagine di "Verdi, l'italiano", i lettori vengono quindi accompagnati a scoprire il vero fascino di questo musicista, scandagliando il perfetto accordo tra parole e note che fa di ogni sua opera un capolavoro di teatro. Ma la grandezza di Verdi sta anche nella tragedia dell'uomo moderno davanti a Dio come resa nel Requiem, nell'interpretazione dello spirito italiano che lo fece addirittura assurgere a bandiera del Risorgimento e in opere assolute quali Otello e Falstaff, frutti di una finissima consapevolezza dell'incedere verso il tramonto della vita.
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Rattalino Piero
Il galempio. Ovvero fauna e flora del teatro lirico
br.
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Bianchini Braglia E. (cur.)
Vissi d'arte. La grande opera di Raina Kabaivanska
ill.
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Giuseppe Verdi. La Traviata
ill., br. Melodramma in tre atti. Musica di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave. Dal dramma La dame aux Camélias di Alexander Dumas figlio. Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853.
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Pedrotti Roberta
Storia dell'opera lirica. Un immenso orizzonte. Dalle origini ai giorni nostri
ill., br. Roberta Pedrotti ci guida alla scoperta del mondo del melodramma, della sua storia e dei suoi protagonisti, ma anche dei suoi codici, dei suoi segreti, delle sue tradizioni e dei suoi nuovi orizzonti nel mondo contemporaneo. Pagina dopo pagina prendiamo parte a un viaggio affascinante nelle vicende che hanno caratterizzato la nascita di un'arte capace di rinnovarsi e rimanere viva e attuale dal Seicento fino ai giorni nostri, sempre protesa, come una musa bifronte, fra passato e futuro. È il racconto di artisti come Monteverdi, Vivaldi, Händel, Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini, Wagner, Strauss e Britten, ma è anche una storia di politica, società, arti e tecnologie. Lo sguardo panoramico e a curato dell'autrice, infatti, si arricchisce di approfondimenti, schede e spunti di riflessione che rendono il volume anche un manuale di consultazione, una guida per il mondo dell'opera e dei melomani. Un libro pensato per tutti, per essere semplice ma non superficiale, per accompagnare anche il lettore meno esperto e offrirgli mappa e bussola così da potersi orientare in un universo straordinario, tutto da scoprire. Prefazione di Azio Corghi. Premessa di Francesco Lanzillotta.
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Paolini Christopher
Dormire in un mare di stelle. Vol. 1
br. È l'ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Il sogno di un futuro d'amore con Alan sta per realizzarsi. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra universale è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un'odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà affrontare il destino a cui è chiamata e combattere per i propri simili.
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Mioli Piero
L'opera italiana del Novecento
br. Checché se ne creda o dica, il teatro d'opera gode ottima salute, in Italia e fuori. Il repertorio ottocentesco popola le stagioni di tutto il mondo, mentre gli Autori del Novecento devono ancora fare i conti con un pubblico poco affezionato. Come dire: con la Turandot di Puccini (peraltro postuma), basta così; è finita, gli autori sono troppi ed eterogenei. Invece no, perché da quel 1926 è passato quasi un secolo e il tanto materiale accumulato piange, o forse, meglio, reclama considerazione larga, assiemistica, veramente o anche semplicemente storiografica. Si prova a consolarlo e onorarlo questo libro, che i cent'anni li introduce, incornicia, suddivide e riassume; e mentre li sospende fra estetica e cronaca ma anche fra dischi e libri, li percorre con molti nomi e cognomi, titoli e personaggi, compositori e librettisti, direttori e orchestre, registi e scenografi, critici e cantanti. Troppi? Sarà breve per certi motivi arcinoti, il Novecento, ma per la quantità dei prodotti e delle testimonianze d'arte e di musica è lungo, lunghissimo, inevitabilmente finito e tuttavia reso quasi infinito da giovani musicisti comparsi verso la sua fine e ben proiettati a lavorare e produrre nel Duemila.
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Paolini Christopher
Dormire in un mare di stelle. Vol. 2
br. È l'ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra tra le stelle è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un'odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà combattere per i propri simili e affrontare il suo prodigioso destino.
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Giudici Elvio
L'opera. Storia, teatro, regia. Vol. 1: Il Seicento
ill., br. L'opera del Seicento è stata per secoli sinonimo di rappresentazioni paludate, affidate a cantanti appesantiti da pizzi, parrucche, guardinfanti e mantelli, che li rendevano simili a bambole antiche e ne impedivano ogni movimento naturale, eccezion fatta per le immancabili braccia slanciate in avanti e le mani strette al cuore o proiettate al cielo. Monteverdi, Händel, Purcell venivano messi in scena con una devozione ripetitiva che scoraggiava ogni apporto registico personale, pena la censura di un pubblico assuefatto alle naftaline di scenografie ridondanti e popolate da marchingegni semoventi e superficiali ricciolerie. La teatralità era sacrificata al vetusto altare di ciò che nell'opera conterebbe veramente, la voce: le arie potevano raggiungere vette di virtuosismo estremo, ma l'essenza dell'opera era perduta. Poi arrivarono registi come Peter Sellars, Willy Decker, Richard Jones, Robert Carsen e David McVicar e convinsero anche il pubblico più recalcitrante che l'opera è innanzitutto teatro, e tanto più lo è l'opera barocca, con le sue ciniche trame di potere e le sue vicende contraddittorie e ambigue, tenute assieme dalla cifra dominante dell'ironia. Si scoprì così che Händel non era solo uno sciorinare arie irrelate, cantate in sequenza da attori sempre soli sul palco, ma un meccanismo teatrale vorticoso, in cui contano le psicologie dei personaggi, il loro relazionarsi e i contrasti sentimentali. Si scoprì che Cesare poteva essere rappresentato nelle vesti di un moderno presidente degli Stati Uniti e che questa teatralità non sminuiva la musica, ma al contrario ne valorizzava appieno il ruolo originario. Opera come teatro dunque. Come racconto dell'attualità. E proprio ai registi è affidato il compito di scuotere il pubblico, di parlargli, di rendere l'opera immortale. È questa la vera sfida dell'opera oggi. Con la passione, lo slancio enciclopedico e lo stile raffinato che da sempre lo contraddistinguono, Elvio Giudici firma con il Saggiatore il primo capitolo della storia dell'opera lirica, fatta attraverso il susseguirsi delle sue rappresentazioni, chiarendo le ragioni del successo di un teatro barocco sempre più presente su tutti i palcoscenici internazionali, a riprova della sua contemporaneità.
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Chegai Andrea
Rossini
br. Rossini aveva 37 anni e 39 opere alle spalle quando si ritirò dalle scene teatrali dopo avervi esercitato un'egemonia incontrastata. Eclettico, altalenante tra comico e tragico, e proli co sperimentatore di generi, raggiunse e impose uno stile sovraregionale, nella fedeltà a un ideale di bellezza ineffabile che la sua musica sempre inseguì: una musica che diede voce ai suoi personaggi esprimendo, con una scrittura vocale e strumentale esaltante, il loro destino, la speranza che li anima, l'allegrezza che li circonda, la felicità che li attende, l'abisso in cui stanno per cadere. Questa musica, «universale più che specifica», fu però scritta e creata nel e per il proprio articolato presente, adattandosi ai contesti e agli artisti con cui Rossini si confrontò nelle sue peregrinazioni. La riconoscibilità immediata del suo linguaggio drammatico segnò così, in tempi di grande mutamento, una strada impossibile da ripercorrere, che conobbe imitatori ma non successori. La fortuna discontinua di Rossini pone ancora oggi molti interrogativi, da cui Andrea Chegai parte per riavvolgere il filo della matassa che i recensori del tempo, i biografi e gli studiosi attuali hanno tentato di sbrogliare. Indagando sui motivi della fama del Pesarese, sui suoi rapporti con impresari, cantanti, scrittori, librettisti e compositori, Chegai riposiziona le opere di Rossini in una prospettiva storica che tiene conto delle trasformazioni sociali, politiche e musicali a cavallo tra Settecento e Ottocento. "Rossini" ci permette di approfondire con coinvolgimento e rinnovato sguardo critico la musica di un artista «proteiforme e impenetrabile fino alle ultime note», per ciò che significò al suo tempo e per quello che può ancora significare per noi oggi.
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Casoli Sara
Le forme del personaggio. Figure dell'immaginario nella serialità televisiva americana contemporanea
br. "Le forme del personaggio" offre una ricognizione sulle figure che abitano l'immaginario della serialità televisiva statunitense degli ultimi anni. Il libro si pone come obiettivo quello di indagare sia le forme che compongono gli esseri finzionali seriali, sia quelle tramite cui essi si manifestano nelle serie televisive. Dopo una disamina del concetto di personaggio in generale, il discorso procede concentrandosi sui personaggi specificatamente seriali e televisivi. Una simile prospettiva fenomenologica consente di analizzare quelle forme che, da un punto di vista estetico-narrativo quanto storico-culturale, conformano l'identità di queste figure. Si vedrà poi come, proprio a partire da quelle forme, sia possibile tratteggiare una tipologia dei personaggi seriali televisivi sulla base delle loro diverse caratteristiche, differenziandoli tra personaggi stereotipati, individualizzati, popolari e replicanti.
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Corey James S. A.
Abaddon's gate. La fuga. The Expanse. Vol. 3
br. Per generazioni, il sistema solare - Marte, la Luna, la fascia degli asteroidi - è stato la grande frontiera dell'umanità, il confine oltre il quale si estendevano mondi sconosciuti e insondabili, fino al giorno in cui un artefatto alieno ha abbandonato la sua orbita di operatività, sotto le nuvole di Venere, ed è apparso nell'orbita di Urano dove ha dato vita a un enorme portale, la via che conduce a un'oscurità senza stelle. Jim Holden e l'equipaggio della Rocinante fanno parte di una spedizione organizzata per raggiungere il misterioso artefatto e svelarne gli arcani. Il loro scopo è comprendere se, per il genere umano, il portale sia una minaccia o una straordinaria opportunità. Non sanno che un'intelligenza superiore ha ordito una trama segreta che ha come obiettivo la distruzione di Holden e di chiunque voglia conoscere ciò che deve rimanere ignoto. Gli uomini della Rocinante non immaginano che il pericolo peggiore è più prossimo di quanto non sembri...
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Wagner W. Richard; Manacorda G. (cur.)
Il crepuscolo degli dei. Testo tedesco a fronte
brossura
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Orselli Cesare
Pietro Mascagni
ill., br. "Delle mie quattordici opere, solo una, Cavalleria rusticana, è di fama mondiale. Le altre sono quasi sconosciute al grande pubblico, per quanto qualcuna di esse sia altrettanto valida se non forse di piú", osservava amaramente il vecchio Mascagni. Questa monografia intende offrire un quadro compiuto della produzione di quel "fenomeno Mascagni" che, dalle smaglianti accensioni veristiche di Cavalleria rusticana approda alla "magistrale virata decadentistica" (D'Amico) di Parisina. Un percorso che vede la straordinaria natura di sperimentatore di drammaturgie, di vocalità, di stili, che fu di Mascagni, entrare in sintonia ed interpretare le evoluzioni della cultura europea fra i due secoli, dal verismo al floreale, dal recupero neoclassico al dannunzianesimo. Accanto alle sue prove teatrali, viene largamente documentata, con recuperi di molte pagine sconosciute, anche la curiosità di Mascagni per ogni tipo di occasione musicale: dalla colonna sonora cinematografica alla cantata letteraria (su testi di Leopardi o di Schiller), dalle musiche di scena alle composizioni da camera e sinfoniche, dai pezzi pianistici alle romanze da salotto.
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Thomas Roy; Chaykin Howard
Una nuova speranza. Star Wars
ill., ril. L'adattamento a fumetti originale del più famoso e amato film di fantascienza di tutti i tempi in una versione ricolorata da Chris Sotomayor con una copertina di Adi Granov, disponibile esclusivamente in edizione deluxe con sovraccoperta poster! I decani della Marvel Roy Thomas e Howard Chaykin ci raccontano le avventure di Luke, Han, Leia e Chewie contro il malvagio Impero di Darth Vader! Una classica storia Marvel per il capostipite della mitica saga di George Lucas!
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Cominetti Ennio
Gioacchino Rossini. Il genio burlone
br. In queste pagine, condite con un po' di sana ironia e un pizzico di irriverenza, attraverso aneddoti e curiosità talvolta inediti, Ennio Cominetti racconta il genio di Gioacchino Rossini. Lo inquadra nel suo contesto storico attraverso la descrizione sia delle persone a lui più vicine sia dei luoghi che lo ebbero come ospite e che ne celebrarono la grandezza. Una lettura piacevole e coinvolgente che saprà interessare chiunque, in particolare i non addetti ai lavori ai quali l'autore intende rivolgersi al fine di far conoscere loro il fascino della grande musica.
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Patalini Alessandro
La scuola del respiro. Antologia commentata delle testimonianze sulla respirazione nel Belcanto
br.
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Ferrari Giorgio
La sera della prima. Mozart, Da Ponte, Casanova e la nascita di Don Giovanni
br. Il 29 ottobre del 1787 veniva rappresentato a Praga il dramma giocoso in due atti intitolato "Il dissoluto punito", musica di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, basato su un mito popolare rappresentato in teatro e in musica e divenuto per antonomasia il ritratto del libertino impunito. Ma tutti i Don Juan che precedettero quello mozartiano - da Tirso de Molina a Molière (per non dire di quelli che lo seguirono, da Balzac a Baudelaire a Brecht) - convergono e derivano dalla figura che giganteggia nelle parole e nella musica di quel "Dissoluto punito" di Praga. Al quale mise mano anche un suo doppio e alter ego come Giacomo Casanova, presente anch'egli quella sera magica in cui Don Giovanni trovava la sua definitiva e insuperata collocazione nell'orizzonte dei miti moderni. Questo saggio racconta la cronaca di quei giorni in cui Mozart, Da Ponte e Casanova si radunano e si attraggono intorno alla figura di Don Juan, a cui finalmente, come in un'alchimia prodigiosa, Praga fa da fonte battesimale e l'ultimo dei grandi miti moderni celebra la sua apoteosi e la sua nascita.
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Tercon Damiano; Tercon Margherita
Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale
br. Damiano è un ragazzo grande, grosso e con pochi amici perché ama passare le sue giornate facendo cose che gli altri ragazzi non capiscono, come fissare il turbinio vorticoso della lavatrice o giocare per ore con i coperchi delle pentole di sua nonna. Ma la sua vera passione è quella per la musica, soprattutto classica, visto che vorrebbe diventare un cantante lirico. Anche se ama pure il jazz, la musica da discoteca, la dance, la techno e chi più ne ha più ne metta. Tranne la musica rock, quella che invece sua sorella minore Margherita ascolta a tutto volume nella stanzetta accanto. Anche Margherita, in realtà, di amici non ne ha poi molti di più rispetto a Damiano. Fin da bambina tutti l'hanno considerata un po' troppo strana, troppo matura per la sua età, troppo in carne, troppo simpatica, troppo triste oppure troppo epilettica. Per trovare il suo posto nel mondo, Margherita ha provato invano a vivere a Rimini, Milano, Parigi e Dublino, studiare teatro e filosofia, lavorare come cameriera o come project manager. Non si era accorta che il suo posto, in realtà, era dove aveva passato gran parte della sua vita: accanto a suo fratello Damiano. È bastata una diagnosi per farglielo capire: sindrome di Asperger. Damiano è autistico, ma quella che poteva essere una patologia che avrebbe separato definitivamente le loro strade, invece le ha intrecciate per sempre. Del resto se Damiano voleva davvero diventare un cantante lirico, da ora in poi avrebbe avuto bisogno più che mai dell'appoggio di sua sorella. E da quel giorno Margherita si è immersa nel mondo vero e surreale di Damiano. Un mondo in cui le domeniche si festeggiano compleanni di ventilatori, si preparano torte dedicate ai vent'anni dell'interruttore della luce nello sgabuzzino o alla presa della corrente nel corridoio. Un mondo in cui la fantasia diventa reale e in cui i sogni sono così concreti che si possono quasi toccare.
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Coletti Vittorio
Da Monteverdi a Puccini. Introduzione all'opera italiana. Nuova ediz.
br. Il libro si rivolge a quelli che non sanno nulla o quasi dell'opera italiana e ne sono incuriositi. Professore di Storia della lingua italiana all'Università di Genova, già docente di Storia del Melodramma italiano all'Università di Nizza, Vittorio Coletti illustra del nostro melodramma i caratteri generali, gli elementi costitutivi (libretto, musica, canto, teatro), le componenti formali più importanti (versi, arie, recitativi), i protagonisti (librettisti, compositori, cantanti, impresari). Ne segue le vicende dalle origini, verso la fine del Cinquecento, al primo Novecento, ponendo particolare attenzione al successo mondiale ottenuto dal melodramma italiano di fine Settecento e dell'Ottocento.
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Rizzo D. (cur.)
Verdi, la musica e il sacro. Atti del Convegno (Busseto, 27-29 settembre 2013)
br. Relazioni di: Claudio Stucchi: Docente, Maestro di cappella della Chiesa di S. Pietro di Cassano d'Adda, Vice Presidente dell'Associazione Italiana Santa Cecilia. Valentino Donella: Compositore, Maestro di cappella della Basilica di S. Maria Maggiore di Bergamo, Saggista, Direttore del Bollettino Ceciliano di Roma. Marco Capra: Docente dell'Università degli studi di Parma per gli insegnamenti di Storia della musica moderna e contemporanea, Storia del teatro musicale, Storia e sistemi della comunicazione musicale. Direttore del Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali. Responsabile scientifico dell'Istituzione Casa della Musica del Comune di Parma.
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Ohtagaki Yasuo; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Mobile suit Gundam Thunderbolt. Vol. 3
ill., br. A causa di un eccessivo incremento demografico della popolazione mondiale, gli esseri umani hanno iniziato a trasferirsi nello spazio. Nel 79° anno di questa era, in una zona invasa da detriti e tormentata da scariche elettriche, infuria la battaglia tra il Principato di Zeon e le forze della Federazione per il controllo del territorio... La guerra, sempre più violenta, miete un numero incalcolabile di morti, lasciando dietro di sé una lunga scia di relitti di astronavi e robot... Ma i guerrieri spaziali non hanno altra scelta se non quella di continuare a combattere, senza nemmeno avere il tempo per piangere i compagni caduti.
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Soule Charles; Ross Luke; Wong Alyssa
Star Wars. La guerra dei cacciatori di taglie. Vol. 4: Duello all'alba
ill. Darth Vader, Luke e Leia, i cacciatori di taglie Valance e Dengar, Aphra e Sana e gli Hutt vogliono tutti Han Solo. Nel mezzo, Boba Fett, che tenta di riprendersi quello che è suo! Ma chi è davvero Boushh, il mercenario impersonato da Leia per entrare nel palazzo di Jabba? Contiene: Star Wars: War of the Bounty Hunters (2020) #3, Star Wars: War of the Bounty Hunters - Boushh (2021) #1.
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Lelait-Helo David
Maria Callas. Vissi d'arte, vissi d'amore
ill., br. Nata a New York il 2 dicembre 1923 da una coppia di emigranti greci in cerca di fortuna, Maria Callas visse un'infanzia e un'adolescenza difficili. Afflitta da un profondo senso di insicurezza legato al suo aspetto fisico e al contrastato rapporto con la madre, la giovane Maria cercò il suo riscatto nello studio del canto. A quattordici anni si trasferì ad Atene. Ma il suo talento sbocciò definitivamente solo in Italia nel 1947, sotto la regia di G. B. Meneghini, suo amico, amante, scaltro agente, prezioso confidente e infine marito. Passò di successo in successo: da Firenze a Napoli, da Torino a Roma fu Isotta, Turandot, Norma, Brunilde, Aida. Poi fu la volta del tempio della lirica: La Scala. Il pubblico aveva occhi e orecchi solo per Renata Tebaldi. Dovette attendere più di un anno perché le fosse offerto un ruolo. La Callas mieteva trionfi in giro per il mondo, ma la ribalta più prestigiosa le resisteva. Alla fine però vinse lei: il 7 dicembre 1951 la sua Elena nei "Vespri siciliani" fu memorabile. Nel 1959 si innamorò di Onassis, ma quel rapporto si rivelò distruttivo per la sua fragile sensibilità. La carriera artistica proseguì tra trionfi e crisi improvvise, ovazioni e critiche feroci. La sua salute risentiva sempre più spesso della fatica dei viaggi e del peso della celebrità. L'ultima tournée che fece con Di Stefano tra il 1973 e il 1974 fu il canto del cigno di un mito. Il 16 settembre 1977, morì nella sua bella casa di Parigi dove ormai viveva in solitudine.
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Tessitore F. (cur.)
Giuseppe Verdi. Rigoletto
ill., br. L'11 marzo del 1851 va in scena al Teatro La Fenice di Venezia la prima del Rigoletto, melodramma in tre atti composto da Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. L'opera è ambientata a Mantova nel secolo XVI e incentrata sulla figura del buffone di corte, Rigoletto, così come nel dramma Le roi s'amuse di Victor Hugo al quale l'opera verdiana s'ispira. Rigoletto è la prima, in ordine cronologico, di quella che viene definita la "trilogia popolare" di Verdi, seguita da La traviata e Il trovatore: probabilmente le opere verdiane più amate dal pubblico. Poche le differenze fra il romanzo e l'opera; sono solo alcuni i cambiamenti apportati rispetto all'originale: il protagonista, Francesco I re di Francia, viene trasformato in un anonimo Duca di Mantova; Verdi, però, non vuole il re come protagonista della sua opera, ma preferisce il suo buffone di corte, di qui la scelta definitiva del titolo. Amore, tradimento, passione e vendetta i principali temi dell'opera, il risultato è un equilibrio perfetto fra l'aspetto compositivo e quello drammaturgico.
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Giacomo Puccini. Turandot
ill., br. Opera in tre atti. Musica di Giacomo Puccini, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 25 aprile 1926.
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Tessitore F. (cur.)
Gaetano Donizetti. Lucia di Lammermoor
ill., br. Un odio antico separa i signori di Lammermoor, gli Ashton, protestanti, dai cattolici Ravenswood. Edgardo di Ravenswood, dopo la morte in battaglia del padre, è costretto a cedere le proprie terre agli Ashton. Lord Enrico Ashton, durante una battuta di caccia, avendo scoperto che Edgardo e sua sorella Lucia si amano, giura di ostacolare la loro unione con ogni mezzo. Intanto, nel parco del castello, i due giovani si incontrano per congedarsi poiché Edgardo è in partenza per una missione diplomatica in Francia...
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Ohtagaki Yasuo; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Mobile suit Gundam Thunderbolt. Vol. 2
ill., br.
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Bonvecchio Claudio; Mazzuchelli Anna
L'esoterismo nel «Flauto magico» di Mozart
br. Il pensiero e l'intima personalità di uno dei più grandi compositori della storia: questo volume racchiude un ritratto storico parallelo ad una ricerca e profonda analisi del Singspiel mozartiano Il flauto magico. Attraverso un'interpretazione esoterica e una chiave di lettura filosofica che vede il mondo come "unità di opposti" al lettore verrà presentata una prospettiva ancestrale ricca di immagini e simbologie senza tempo, uniche via d'accesso per comprendere l'animo di Mozart e la sua universalità.
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Ohtagaki Yasuo; Yatate Hajime; Tomino Yoshiyuki
Mobile suit Gundam Thunderbolt. Vol. 5
ill., br.
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MUENSTER SEBASTIAN
Die Siebenbuerg so man sunst auch Transsylvaniam nenne.
260,00
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MUENSTER SEBASTIAN
Der Statt Meyland gestalt/anfang/und wie sie zugenommen hab.
200,00
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Fantin Latour
Salon de 1866 – Lohengrin
inserita nella famosa opera "L’ART - Revue Hebdomadaire Illustrée" pubbicata a Paris dal 1875 al 1895, stampata su carta vergellata. Dimensioni del foglio mm 280x420
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MACERATA
ERINNI/VIGNETTA ARENA SFERISTERIO 6a STAGIONE LIRICA 4/18.7.1970.
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MACERATA 8/23.7.1972
ERINNI/VIGNETTA ARENA SFERISTERIO 8a STAGIONE LIRICA.
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INVITO DEL COMUNE DI BOLOGNA IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA AL MAESTRO RICCARDO MUTI.
20.3.2004
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ARENA DI VERONA 49° STAGIONE LIRICA
DEPLIANT CON AL VERSO ANNULLO COMMEMORATIVO.
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ARENA DI VERONA 51° FESTIVAL OPERA LIRICA
DEPLIANT CON AL VERSO ANNULLO SIMON BOCCANERA.
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PAVAROTTI & FRIENDS
LOCANDINA DELL'EVENTO DEDICATO A SOS IRAQ 10a ED. MODENA PARCO NOVI SAD 27.5.2003.
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