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PISANI Vittorio -
Un circo stava dando spettacolo A San Benedetto di Verona, e un acrobata si accingeva a esibirsi sul trapezio quando due individui che sedevano tra il pubblico si alzavano e si lanciavano verso il ginnasta: l'artista era un ex pugile che, evaso dal carcere e latitante, si era fatto scritturare, e i tre individui piombati sulla pista erano carabinieri in borghese incaricati di arrestarlo.
Roma, 1958 luglio 13, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 32 de "La Tribuna illustrata" .
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CERVELLATI Alessandro -
Storia del circo.
Bologna, Poligrafici Resto del Carlino, 1956, 8vo tutta tela editoriale con titoli in rosso e fregi dorati al piatto anteriore ed al dorso, sovraccopertina illustrata a colori, pp. 589 con numerose illustrazioni in rosso n.t. e tavole fuori testo 24 delle quali a colori. In ottimo stato.
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AA.VV. -
Circus. Magie der Manege.
Hamburg, Hoffmann, 1979, 4° cartonato con sovraccopertina illustrata a colori e cofanetto in cartone illustrato, pp. 297-(6), numerose illustrazioni a colori nel testo. Dedica autografa firmata da Lehmann al frontespizio.
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Lo spettacolo. Enciclopedia di cinema - teatro - balletto - circo - TV - rivista.
Milano, Garzanti, 1976 8vo (cm. 19 x 12,5) brossura, pp. 755 con numerose illustrazioni fotografiche nel testo (lievi tracce d'uso alla copertina e al dorso) .
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PISANI Vittorio -
Domatore riesce a sfuggire ad un attacco di una tigre durante uno spettacolo in un circo.
Roma, 1961, 4 giugno, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di, pp. 32 de "La Tribuna illustrata" .
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TORCHIO A. -
Domatore fa battezzare il figlio nella gabbia del suo circo equestre con l'intervento di leoni e leonesse.
Milano, 20/05/1951, la sola copertina illustrata a colori, senza il fascicolo, della Domenica del Corriere.
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MOLINO W. -
Durante uno spettacolo, un elefante appartenente al circo usciva dalla pista mettendosi a passeggiare tra la gente.
Milano, 13/05/1956, la sola copertina illustrata a colori, senza il fascicolo, della Domenica del Corriere.
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MOLINO W. -
Domatore viene ucciso da una tigre mentre prova un numero per lo spettacolo pomeridiano alla presenza di alcuni bimbi.
Milano, 9/06/1957, la sola copertina illustrata a colori, senza il fascicolo, della Domenica del Corriere.
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PISANI Vittorio -
Mentre il carrozzone d'un grande circo equestre transitava per la stazione di Vercelli, una delle due leonesse, gelosa che dei due cuccioli rimastile (altri due li aveva uccisi) si stesse prendendo cura l'altra leonessa, abbatteva la parete divisoria della gabbia piombando sui due leoncini.
Roma, 1952, 31 agosto - settembre 7, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 24 de "La Tribuna illustrata" (piccolo strappo a pp. 17/18) .
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PISANI Vittorio -
A Trieste, durante il violentissimo nubifragio che il 10 settembre si scatenava sulla città, la pioggia faceva crollare il tendone e tutte le impalcature del famoso circo Togni: prese dal terrore, le belve ruggivano paurosamente nelle loro gabbie, e uno dei quattro elefanti, messi alla catena all'inizio dell'uragano, ne divellava il piolo... .
Roma, 1953, 4 ottobre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 24 de “La Tribuna Illustrata".
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PISANI Vittorio -
A Stanbul (Turchia) mentre certo Selhaettin, ingoiatore di sciabole, si stava producendo in un teatro, la polizia interrompeva la rappresentazione e gli sequestrava la sciabola che quello si accingeva a introdurre nel proprio stomaco. In seguito l'autorità ha spiegato che Selhaettin le era stato segnalato come detentore abusivo dell'arma.
Roma, 1954, 13 giugno, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 24 de “La Tribuna Illustrata".
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PISANI Vittorio -
In un circo che ha piantato le tende a Orano (Algeria) la giovane domatrice Liliana Daniels faceva compiere gli esercizi ad alcuni orsi polari che fino allora si erano mostrati assai docili, quando d'un tratto una delle belve si ribellava e la colpiva con una terribile unghiata al braccio destro... .
Roma, 1959, 17 maggio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 32 de “La Tribuna Illustrata".
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PISANI Vittorio -
A Calvillo (Messico) due ragazzi, dopo aver seguito con avida attenzione i numeri dello spettacolo serale di un circo equestre, si nascosero in attesa che gli spettatori lasciassero vuoto il tendone. Una volta soli si arrampicarono fino ai più alti trapezi, per imitae le prodezze che avevan visto fare agli acrobati... .
Roma, 1962, 7-14 gennaio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 40 de "La Tribuna illustrata" .
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DI STEFANO G. -
A Milano due artisti del circo, il “cow boy” Khoidi Barlay e la sua partner Alice Althoff (15 anni) si esibivano in un numero spettacolare: l'uomo, sparando speciali proiettili di plastica, doveva far scoppiare alcun palloncini disposti a raggiera intorno al capo della ragazza. Un odei proiettili, però, si spaccava in due... .
Roma, 1962, 18 novembre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 40 de "La Tribuna illustrata" .
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PISANI Vittorio -
Durante uno spettacolo del circo Pedrizzi presso Lione (Francia) l'acrobata quattordicenne Lucienne Pedrizzi, dopo aver compiuto sul trapezio il doppio salto mortale, non riusciva a tenere la presa e d'un tratto, con un urlo agghiacciante, precipitava nel vuoto.
Roma, 1957 aprile 7, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 32 de "La Tribuna illustrata" .
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PISANI Vittorio -
In un circo all'aperto che agiva a Hellingly (Inghilterra) , il giocoliere Peter Stedman si produceva nell'esercizio detto “il bacio dell'inferno” . La testa coperta da un cappuccio nero, i polsi imprigionati nelle manette, stava disteso in una bara avvolta in una rete, mentre sotto questa veniva acceso il fuoco... .
Roma, 1957 luglio 28, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 32 de "La Tribuna illustrata" .
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D'ANTONA Mario -
Tragica fine dell'uomo proiettile. L'italiano Roberto Zacchini, il famoso uomo proiettile che veniva catapultato da un cannone abbracciato a sua sorella Silvana, è precipitato al suolo, in un circo di Buffalo, fratturandosi il cranio.
Torino, 1948, 2 maggio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 12 de “Illustrazione del Popolo" - Supplemento della ”Nuova Gazzetta del Popolo" .
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D'ANTONA Mario -
Pugilato con l'orso. Un ubriaco di Klimsawiese (Alta Slesia) , introdottosi inosservato nella gabbia di un orso bruno in un circo gli sferrò alcuni diretti allo stomaco. L'animale, inferocito, lo azzannava; lo sciagurato fu a stento portato in salvo dal personale accorso.
Torino, 1948, 4 luglio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 12 de “Illustrazione del Popolo" - Supplemento della ”Nuova Gazzetta del Popolo" .
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PISANI Vittorio -
Mentre il domatore capitano Tomaso Purchase, tentava di addomesticare un leone, in un circo a Manchester, la belva, arrabbiatasi, gli si slanciava contro addentandogli ferocemente una gamba... .
Roma, 1933, 19 febbraio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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PISANI Vittorio -
L'infortunio di un fachiro. Il noto fachiro Blacaman, ipnotizzatore di belve, si è incontrato, in un teatro di Mantova, con un leone così poco suggestionabile, che invece di addormentarsi, gli si è lanciato addosso malmenandolo. L'intervento del domatore ha salvato il fachiro, ferito, da peggior sorte.
Roma, 1933, 22 ottobre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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PISANI Vittorio -
In un circo, nei sobborghi di Berlino, si presentava un numero di danze, eseguito apparentemente da due orsi. Invece, dei due uno era vero e l'altro era un uomo abilissimamente camuffato. Senonché, a un certo punto, l'orso vero, forse seccato della mistificazione, si avventava su quello finto dandogli tremende zampate... .
Roma, 1933, 26 novembre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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PISANI Vittorio -
Il contorsionista Bleda Muskovitch, in un circo, a Varsavia, compiva un esercizio mediante il quale veniva a trovarsi con la testa fra i piedi. Senonché, cessati gli applausi, egli non riusciva a ritornare nella posizione normale. Vari medici tentavano di soccorrerlo, ma invano. E il disgraziato doveva essere condotto all'ospedale sempre con la testa fra i piedi.
Roma, 1938, 23 gennaio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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PISANI Vittorio -
A New York, durante uno spettacolo di circo equestre, una tigre improvvisamente ribellatasi sfuggiva al controllo del domatore, slanciandosi nel reparto dove si trovavano i camerini degli artisti. Mentre tutti - persino i lottatori e gli atletici sollevatori di pesi - fuggivano terrorizzati, un nano, con ammirevole sangue freddo, si armava di un martello e quando la belva stava per attaccarlo, riusciva vibrarle in mezzo alla fronte un colpo così magistrale da fracassarle il cranio.
Roma, 1938, 29 maggio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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PISANI Vittorio -
A Londra, mentre un lanciatore di pugnali si produceva con la sua compagna sul palcoscenico d'un teatro di varietà, qualcuno, nella sala, dava in un grido acutissimo. La donna, impressionata, volgeva istintivamente Il capo e il pugnale, che l'uomo aveva già scagliato, la colpiva gravemente in fronte.
Roma, 1939, 12 marzo, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 16 de "La Tribuna illustrata - Supplemento illustrato de La Tribuna".
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BURKE John -
Buffalo Bill.
Milano, Mursia, 1976, 8vo br. cop. ill. col. pp. 249
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PISANI Vittorio -
Elefantessa s'innervosisce e strappa con la proboscide i vestiti ad alcune signore del pubblico.
Roma, 1935, 10 febbraio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata".
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PISANI Vittorio -
In un serraglio fermatosi in una grossa borgata presso Charleroi (Belgio) uno spettatore affermava pubblicamente che i due leoni esibiti al pubblico erano bestie stordite e assolutamente mansuete. E, per confortare coi fatti la sua asserzione, si offriva di entrare nella gabbia, sebbene il domatore tentasse di dissuaderlo, declinando ogni responsabilità circa le conseguenze di un simile azzardo. Persistendo nella sua convinzione, lo spettatore entrava nella gabbia, ma una leonessa si slanciava tosto sullo sconosciuto e, malgrado il più energico intervento del domatore, lo uccideva.
Roma, 1935, 21 luglio, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata".
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PISANI Vittorio -
Un enorme elefantessa imbizzarrita, sfondando la tenda di un circo equestre, a Crookston (Minnesota) ha fatto tragicamente irruzione tra gli spettatori, molti dei quali rimanevano più o meno gravemente feriti, mentre una fanciulla periva sotto le pesanti zampe del pachiderma.
Roma, 1935, 1° settembre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de "La Tribuna illustrata".
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CERVELLATI Alessandro -
Storia del circo.
Bologna, Poligrafici Resto del Carlino, 1956, 8vo tutta tela editoriale con titoli in rosso e fregi dorati al piatto anteriore ed al dorso, pp. 589 con numerose illustrazioni in rosso n.t. e tav. f.t. 24 delle quali a colori. Non è presente la sovraccopertina. In ottimo stato.
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JAMIESON David - DAVIDSON Sandy -
The Love of the Circus.
London, Conran Octopus, 1980, 4to (cm. 32,5 x 24) legatura tutta tela con copertina e sovraccoperta (con piccoli strappi) illustrate a colori, pp. 96 completamente illustrate a colori. Molto buono.
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MOLINO W. -
Liana Orfei veniva colpita da un coltello lanciato da un giocoliere che con lei stava provando un numero.
Copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo de "La Domenica del Corriere" del 9/09/1962
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MARQUERÍE, Alfredo.
Un mes con el Circo.
M., Taurus, 1955, 19 x 12 cm., láminas, 243 págs. + 1 h. (Cubiertas originales levemente gastadas).
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LLARCH, Joan.
La Historia de Charlie Rivel y otras anécdotas del Circo.
Barcelona, Editorial ATE, 1983, 19 x 13 cm., láminas en negro y color, 142 págs. + 1 h.
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SOLER-JOVÉ.
Charlie Rivel. Dibuixos Soler-Jové.
B., Viuda de Fidel Rodríguez Ferrán, 1976, 22 x 21 cm., numerosos dibujos a toda página, 156 págs. + 6 h. (Tirada de 1.572 ejemplares numerados).
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EL CIRCO. Única representación. La Gran Compañía Internacional de Circo bajo la dirección de Monsieur Leonar presenta a los mejores artistas del mundo?
Madrid, Aguilar, 1956, 27,5 x 21,5 cm., cartoné original con dibujos en colores en las tapas, 25 hojas con dibujos a todo color representando a los diversos artistas que intervienen en la función.
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RENNERT, Jack.
100 years of Circus Posters.
London, Michael Dempsey. 1975, 40,5 x 28 cm., cartoné original, 112 págs., incluso 96 láminas en negro y color reproduciendo carteles de circo.
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MARQUERÍE, Alfredo.
Un mes con el circo.
Madrid, Taurus, 1955, 19 x 12,5 cm., cartulina editorial, láminas, 243 págs. + 1 hoja.
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Locuratolo Massimo; Serena Alessandro; Larible David
Consigli a un giovane clown
ill., br. È una bella sfida raccontare la storia di un clown. Appartiene ad una famiglia di personaggi archetipici che, con diversi nomi e sotto diverse spoglie, attraversa la storia del mondo intrattenendo profonde relazioni con ogni tipo di cultura. Per alcuni i clown incutono timore (esiste addirittura una specifica paura, la coulrofobia). Per molti altri evocano il bel sogno di restare bambini. Ma tali figure hanno anche toccato la mente e il cuore di numerosi artisti, come Picasso e Toulouse Lautrec, Goethe e Boll e ovviamente Chaplin e Fellini. In questo volume l'affascinante e avventurosa biografia del grande artista italiano David Larible è la bussola per percorrere altre due strade parallele con le quali si intreccia di continuo. Da una parte la storia della clownerie con dei focus su alcuni grandi del passato fra circo, teatro e cinema. Dall'altra lo studio dei meccanismi utilizzati dai maestri del genere. Un libro, ideato da due fra i più importanti studiosi della materia, intorno alla storia e ai contenuti artistici dei clown e del loro rappresentante contemporaneo più conosciuto e richiesto, per tentare di comprendere come questi straordinari personaggi abbiano saputo conquistare gli spettatori di tutto il mondo.
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Nivolo Enrico
Antropologia dei clown. Percorsi rizomatici tra liminalità e anti-struttura
br. "Antropologia dei clown" è un testo che esplora i territori all'interno dei quali è possibile incontrare i re della risata: tali territori vengono raggiunti attraverso un approfondito percorso espositivo che incomincia dall'analisi del processo antropo-poietico egemone nella società contemporanea occidentale. Stando alle analisi di Francesco Remotti, l'antropo-poiesi processo di costruzione degli esseri umani - può essere messa in atto in molteplici modi e varia a seconda dello spazio che viene lasciato al dubbio durante questo lungo cammino. Se, da un lato, il capitalismo ha pochi dubbi su come l'essere umano debba essere forgiato, al suo interno sono presenti forme di antropo-poiesi alternative che concedono poco terreno alle certezze. Tra esse la clown-poiesi - prassi necessaria a divenire clown - è totalmente incentrata sul fallimento: il clown è colui che fa fiasco, colui che fallisce ciò che prova a fare nella convinzione di saperlo fare meglio di tutti. Il clown, inoltre, grazie alla sua posizione liminale, è in grado di trascinare l'audience all'interno del mondo soggiuntivo da lui creato, concedendogli la possibilità di riflettere sull'intera società. Il fallimento del clown sul palco, infine, permette al performer che lo interpreta di tracciare linee di fuga ("ligne de fuite") nella propria vita e, pertanto, la clown-poiesi può essere definita come un processo deterritorializzante. Introduzione di Francesco Remotti.
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Serena A. (cur.)
L'acrobata. Quaderno di studi sulle arti circensi. Vol. 2: Il circo oltre il circo. Dai funamboli di Marco Aurelio agli eredi di Fellini
br. Il termine "Circo" è associato a degli stereotipi forti ma fuorvianti, legati all'immagine di un tendone polveroso che gira per le città carico di stranezze. Ma le "tecniche della meraviglia" sono antichissime ed hanno avuto esiti che nessuno storico dello spettacolo può trascurare, con folle di ammiratori ed una varietà di stili ed approcci all'impresa sorprendente per gli studiosi odierni. Obiettivo di questo volume è spolverare i luoghi comuni e mettere in evidenza quante e quali siano state le valenze del circo in diversi contesti storici, geografici e sociali. Così il lettore avrà modo di conoscere fatti curiosi la cui rilevanza va ben oltre l'aneddotica. Come l'attenzione di Marco Aurelio per i funamboli. L'influenza del teatro di Shakespeare sulla nascita del clown. L'entusiasmo del pubblico milanese per il teatro di varietà. L'utilizzo di icone circensi per satireggiare i potenti come Benito Mussolini. La creazione dei registi americani, come Chaplin, del triangolo amoroso al trapezio. L'importanza del clown nell'estetica di Federico Fellini. L'uso di tecniche circensi del drammaturgo sovietico Vladimir Majakovsky. L'influenza della clownerie nel metodo attoriale di Jacques Lecoq. La simbiosi fra tradizioni popolari e arti di pista nelle steppe del Kazakistan. Il successo del "nouveau cirque" e le difficoltà di sviluppo da noi. Le piccole scuole di circo frequentate da migliaia di allievi.
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Di Genova Arianna
Il circo nell'arte. Dagli arlecchini di Picasso al fachiro di Cattelan. Ediz. illustrata
ill., br. Il mondo del circo è un universo denso di contraddizioni, sempre in bilico fra meraviglia e desolazione, polvere e stelle, angeli e demoni. Una particolarissima "piazza" che accoglie sotto il suo tendone a strisce artisti itineranti di ogni genere: acrobati, fachiri, clown, domatori, freaks. Individui che mettono in gioco la loro incolumità spingendo il corpo oltre i limiti del possibile. È per questo motivo che il mondo del circo ha da sempre esercitato sugli artisti un fascino irresistibile: personaggi come Picasso, Cocteau, Kirchner, Seurat o Léger, che nelle loro opere hanno fatto razzie delle sue figure d'appartenenza - giocolieri, cavallerizze, saltimbanchi, trapezisti, pagliacci. Il circo ha fornito gli strumenti necessari per scalzare i precetti d'accademia novecenteschi e ha operato una rivoluzione del linguaggio, portando in scena un sogno comune a pubblico, poeti e pittori: quello di essere catapultati fuori dalla banale realtà.
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Bottiroli Silvia; Gandolfi Roberta
Un teatro attraversato dal mondo. Il Théâtre du Soleil oggi
br. Ariane Mnouchkine e il Théâtre du Soleil stanno traghettando nel nuovo secolo l'arte, la cultura, la pedagogia e le prassi creative dei teatri d'ensemble del secondo Novecento, e con le loro tournée, cui assistono centinaia di migliaia di spettatori in tutto il mondo, realizzano su vasta scala il sogno di lunga durata di un teatro d'arte e popolare. Nelle loro creazioni sceniche e nelle loro modalità di lavoro e di vita si lasciano attraversare e abitare dalle questioni scottanti della contemporaneità: l'epopea degli esodi e delle migrazioni transnazionali, la vulnerabilità delle nostre esistenze nell'Europa di oggi, la riproposta del pensiero utopico come risorsa collettiva per il nostro presente. Questo libro presenta e discute, anche con un ricco apparato di immagini, gli straordinari spettacoli creati nell'ultimo decennio ("Le Dernier Caravansérail", "Les Éphémères", "Les Naufragés du Fol Espoir"), e indaga i peculiari processi creativi, l'etica, l'estetica e la politica espressi dalla compagnia.
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Laanela P. Nalle; Sacks Stacey
Il manifesto del clown
br. In parte un manuale per i clown, in parte un racconto di storie. Il Manifesto del Clown contiene le esperienze, le teorie e i metodi dell'attore, regista, insegnante circense, Nalleslavski. Un libro per clown, commedianti, attori, musicisti, giocolieri, burattinai, maghi, artisti di strada e ballerini. Qualsiasi forma abbia il tuo clown - teatro, teatro di strada, commedia, burlesque, magia, circo - il cosiddetto metodo Nalleslasvki ti dà strumenti pratici per creare materiale che funzioni universalmente, oltre le barriere culturali e linguistiche.
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Stratta Paolo
Sul filo del circo
br. Sul filo del circo ripercorre una delle possibili storie delle performing art che hanno condotto al teatro di strada e al circo contemporaneo. Indica percorsi, raccoglie nomi, risale a Copeau, agli Agitprop, attraversa i sentieri di giullari, mimi e commedianti dell'arte. Quello del teatro di strada e del circo contemporaneo si presenta come un mondo articolato ed emergente, quasi inafferrabile nelle sue caratteristiche distintive. Nel libro c'è una prospettiva, a volte un segreto, e un insegnamento. L'insegnamento è che il teatro di strada ha fatto migliaia di chilometri, ma a volte ha perso di vista il cammino, si è smarrito. Ora cerca statuti e se li dà, cerca un nuovo senso al mestiere e lo trova, anche attraverso "guide" appassionate. Spesso tra gli artisti si incontrano persone straordinarie che hanno saputo inventarsi spazi di libertà, che sanno e fanno sognare. La strada come palcoscenico significa spesso la strada come scelta di vita: porsi sullo stesso livello del pubblico non implica sempre essere accettati e rispettati. L'artista di strada deve essere molto intelligente, deve saper cogliere il momento giusto. Un libro per curiosi, artisti e professionisti del settore.
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Casali Manlio; Sala Stefania
Manuale di circomotricità
ill., br. Circomotricità: definizione non reperibile. Eppure da quasi vent'anni la circomotricità è il lavoro che accompagna i due autori di questo libro. Così, "Manuale di circomotricità" è a tutti gli effetti un testo pioneristico, non tanto perché inventa qualcosa di nuovo, quanto invece perché per la prima volta si cimenta in un duplice tentativo: contribuire allo sviluppo e alla diffusione delle arti circensi come valido strumento ludico/educativo e disegnare una forma molto pratica e concreta di ciò di cui si parla, per conferire pragmatismo a miti e sogni. È dunque un manuale che parla di circomotricità, cioè dell'applicazione delle arti circensi a un approccio ludico ed esperienziale che può avere riflessi importanti sui bambini. Non perché li renderà artisti di circo. Non supereroi. Non bimbi prodigio. Ma perché sarà stata per loro una bella esperienza. Una cosa fatta e vissuta con piacere, con se stessi, con gli altri.
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Di Modica Alessio
Stay Clown. In viaggio alla scoperta dell'essere umani
brossura Questo volume più che un manuale è un racconto di viaggio: dalla Sicilia ad Auschwitz, dal Nepal a Taiwan, pagina dopo pagina propone una carrellata di incontri con ragazzi, donne, disabili, superstiti, di persone e dei loro bambini interiori nei quali, la clowneria, che è arte con le sue regole, si è fatta occasione di sperimentazione e processo di cambiamento. Perché questo fa il clown contemporaneo: parlare al bambino che è in noi, per risvegliarlo, farlo emergere e renderlo cittadino attivo. Il naso rosso rompe le barriere e le convenzioni che ci bloccano e ci guida in una danza interiore ed esterna che ci porta a cambiare noi stessi e il mondo. Queste pagine sono un workshop sperimentato e sperimentabile nel quale il lettore è parte attiva e dove le esperienze programmate o in free clowning scandagliano volti e luoghi, popoli e storie, con parole lucide e spontanee lasciandoci ridere, commuovere e soprattutto immaginare processi in grado di ricordarci che restare umani e imparare a vedere la bellezza è il fine di ogni progetto educativo che ha come obiettivo l'essere cittadini. Il naso rosso non è solo un pezzo di plastica e il clown non ci distrae dalla realtà ma ce la consegna liberandoci per vederla meglio. Il potere di questo libro sta nella possibilità che il lettore si dà di liberarsi.
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Mele Gerardo
Il clown e la coscienza. Homo stupidens
br. L'immagine del clown è sempre stata legata al mondo del circo e dunque confinata nella sfera dell'animazione e dell'intrattenimento. Negli ultimi decenni, tuttavia, questa figura è radicalmente cambiata grazie a un grande maestro, Pierre Byland, che l'ha portata in teatro e ne ha fatto l'elemento centrale del proprio lavoro creativo. Gerardo Mele, allievo e collaboratore di Byland, ci parla qui del nuovo clown e del percorso di trasformazione interiore richiesto a tutti coloro che si dedicano a questa forma d'arte. Perché essere clown significa tornare alle origini e recuperare la capacità di stupirsi di fronte alla realtà, ritrovando dentro di sé gli aspetti ridicoli e naïf senza preoccuparsi per la propria reputazione. Significa, in altre parole, riappropriarsi dello sguardo di un bambino che scopre il mondo. Il vero desiderio del nuovo clown è semplicemente essere, ritornare al punto zero, cioè all'Homo stupidens, che non si preoccupa né del passato né del futuro, ma vive esclusivamente nel presente. Soltanto così si apre lo spazio vuoto della creazione, dove la mente è capace di grande amore ed è veramente libera. Questo libro, arricchito da una prefazione di Pierre Byland e Mareike Schnitker e da un'intervista di Grazia Roncaglia a Pierre Byland, è un piccolo viaggio all'interno del mondo del clown teatrale sul filo di una ricerca non solo artistica, ma anche interiore, umana e spirituale.
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Nivolo Enrico
Antropologia dei clown. Percorsi rizomatici tra liminalità e anti-struttura
br. "Antropologia dei clown" è un testo che esplora i territori all'interno dei quali è possibile incontrare i re della risata: tali territori vengono raggiunti attraverso un approfondito percorso espositivo che incomincia dall'analisi del processo antropo-poietico egemone nella società contemporanea occidentale. Stando alle analisi di Francesco Remotti, l'antropo-poiesi processo di costruzione degli esseri umani - può essere messa in atto in molteplici modi e varia a seconda dello spazio che viene lasciato al dubbio durante questo lungo cammino. Se, da un lato, il capitalismo ha pochi dubbi su come l'essere umano debba essere forgiato, al suo interno sono presenti forme di antropo-poiesi alternative che concedono poco terreno alle certezze. Tra esse la clown-poiesi - prassi necessaria a divenire clown - è totalmente incentrata sul fallimento: il clown è colui che fa fiasco, colui che fallisce ciò che prova a fare nella convinzione di saperlo fare meglio di tutti. Il clown, inoltre, grazie alla sua posizione liminale, è in grado di trascinare l'audience all'interno del mondo soggiuntivo da lui creato, concedendogli la possibilità di riflettere sull'intera società. Il fallimento del clown sul palco, infine, permette al performer che lo interpreta di tracciare linee di fuga ("ligne de fuite") nella propria vita e, pertanto, la clown-poiesi può essere definita come un processo deterritorializzante. Introduzione di Francesco Remotti.
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Granfield Linda; Dahlinger Fred; Daniel Noel
The circus. 1870s-1950s. Ediz. inglese, francese e tedesca
ill., ril. Ai tempi d'oro, il circo americano era uno degli spettacoli più imponenti mai visti. Fra il 1800 e metà del Novecento, i circhi itineranti erano capaci di riunire fino a 14.000 spettatori a show, impiegavano circa 1600 persone tra uomini e donne e percorrevano anche 20.000 miglia a stagione viaggiando in lungo e in largo sul vasto territorio americano. Lo spettacolo degli acrobati e dei domatori che mettevano in pericolo la loro vita, ma anche dei bizzarri pagliacci e dei giocolieri, ha sempre catturato l'immaginazione del popolo americano, quasi oscurando teatri, commedie e altre esibizioni itineranti. Questo libro riporta in vita le glorie e le fatiche del fenomeno circo attraverso alcune delle prime testimonianze fotografiche di esibizioni circensi, nonché locandine, litografie, striscioni e incisioni originali realizzate tra il XVI e il XIX secolo, che documentano le radici internazionali del circo. Lasciatevi trasportare in un mondo di emozioni forti e abilità straordinarie, coraggio e fascino. Le immagini includono scatti iconici di Mathew Brady e Cornell Capa, nonché fotografie poco note di Stanley Kubrick e Charles e Ray Eames.
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Alghisi Luca
Come gli equilibristi. La mia vita con Moira
ril. Fin da quando era bambino, Luca è sempre stato ammaliato dal circo: le atmosfere oniriche, i colori sgargianti, gli animali esotici, le esibizioni che lasciano con il fiato sospeso. E poter sbirciare dalla finestra di casa il tendone arrivato in paese era sempre motivo di curiosità e gioia. È facile poi restare affascinati dalle famiglie di circensi e giostrai che, affezionatesi a Luca, lo coinvolgevano nella loro vita di tutti i giorni. Ormai adolescente, comincia a vivere con disagio la sua situazione famigliare: l'inquietudine e gli scontri diventano parte della quotidianità. È anche per questo che scrive la sua prima lettera a Moira Orfei, dichiarandole il suo desiderio di andare via di casa e di raggiungere il suo circo. Un messaggio in bottiglia che arriverà davvero nelle mani del suo mito. È da allora che il ragazzo e Moira vengono uniti dal filo del destino: Luca sale su un autobus e raggiunge Moira, la quale lo accoglie come un figlio e lo introduce alla vita circense. Luca entra così a far parte di una nuova famiglia, allegra, colorata, divertente, inusuale e pronta ad accettarlo senza volerlo cambiare. Nel circo ha fatto tutto, fino a diventare parte integrante della grande famiglia Orfei Nones, e ha accompagnato Moira fino all'ultimo giorno. Luca trasporta il lettore sotto il tendone del circo, lo fa accomodare sugli spalti e gli mostra i retroscena della vita circense: la dedizione di tutti gli artisti, l'amore per gli animali, la fatica e l'impegno dietro ogni lavoro, dal montare la grande città viaggiante al creare un nuovo numero, al prendersi cura di tutti. Perché il circo è molto più di ciò che si vede durante gli spettacoli: è condivisione, è appartenere a un'unica, grande famiglia. Con storie, aneddoti e curiosità, Luca Alghisi offre un ritratto inedito di Moira Orfei e di come sia riuscita a dargli una nuova prospettiva. Perché «circensi si nasce, come nel mio caso, oppure si diventa», diceva Moira. E Luca, grazie alla grande, unica regina del circo, lo è diventato..
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