Professional bookseller's independent website

‎Discipline‎

Main

Number of results : 19,226 (385 Page(s))

First page Previous page 1 ... 326 327 328 [329] 330 331 332 ... 339 346 353 360 367 374 381 ... 385 Next page Last page

‎Schmale-Riedel Almut‎

‎La rabbia delle donne. Perché esplode e come sfruttare il suo potenziale nascosto‎

‎br. Da sempre la rabbia ha una cattiva fama, è considerata un'emozione sgradevole e deprecabile. In generale, quindi, tendiamo a provare nei suoi confronti una certa paura e a non concederle spazio, che si tratti della nostra o di quella altrui. Questo vale in particolare per le donne: di fatto, una donna che esprime liberamente la propria rabbia viene definita stizzosa, isterica o eccessivamente drammatica. Per questo, le donne più degli uomini hanno la tendenza a rimuoverla e a nasconderla, in primis a se stesse, dietro il volto dell'amarezza, della delusione, del dolore. In realtà, ogni arrabbiatura vuole manifestare un bisogno non soddisfatto e, sovente, un potenziale non sfruttato, che sarebbe invece molto più conveniente saper comprendere e accogliere. Almut Schmale-Riedel ha indagato come la rabbia si declina nell'universo femminile, per scoprire le peculiarità con cui le donne la vivono e come possono trasformarla in un loro punto di forza. Questo libro e gli esercizi pratici che propone vi aiuteranno a riconoscere e sciogliere le diverse tipologie di collera e a sfruttarle per la crescita personale, come prezioso orientamento verso la vostra vera identità e i vostri reali bisogni.‎

‎Schmid Verena‎

‎Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita‎

‎ill., br. In una modernità dove predomina il parto chirurgico e farmacologico si sta perdendo il sapere della nascita, del suo percorso emozionale e iniziatico, della sua funzione importante per gli effetti duraturi su corpo e psiche della persona che nasce e per la salute psicofisica della donna. Questo libro vuole riportare l'attenzione all'essenza della nascita, a quello che è in gioco a livello profondo per la donna, per il bambino-persona nascente, per l'uomo, per fratelli e sorelle e vuole proporre dei riferimenti per nuovi modelli di ruolo possibili, adatti alla vita moderna. Con un linguaggio diretto, semplice e figurativo, vuole allo stesso tempo toccare le emozioni, in modo tale che chiunque vi si possa riconoscere e trasmettere un sapere che può diventare strumento di accompagnamento. Vuole parlare della dimensione umana, personale e sociale della nascita.‎

‎Schmid Wilhelm‎

‎La pienezza della vita‎

‎br. Viviamo in un'epoca in cui la promessa di una felicità permanente ha ormai rivelato i suoi limiti: tutte le presunte "formule per la felicità" hanno disatteso le aspettative dell'uomo contemporaneo, che troppo spesso si ritrova insoddisfatto proprio a causa della sua pretesa di essere felice a tutti i costi. In «La pienezza della vita», raccolta di brevi riflessioni su un'idea differente di felicità, Schmid si rifà alla tradizione filosofica del "frammento" tanto cara a Montaigne. L'autore presenta cento "frammenti", appunto, di una felicità ampia e concreta, derivante dalla complessità della vita, invitando il lettore ad apprezzarne la contraddittorietà fatta di gioia e angoscia, di speranza e delusione. Perché accettare le diverse sfumature di ogni momento, cogliendone i frammenti di felicità presente o passata, possibile o impossibile, sognata o perduta, è infatti l'unico mezzo che abbiamo per poter godere della pienezza della vita.‎

‎Schmid Wilhelm‎

‎Serenità. L'arte di saper invecchiare‎

‎br. "Da molto tempo l'arte di vivere è il tema di cui mi occupo, non perché la possieda, ma perché ne ho bisogno". Nessuno può insegnarci come vivere né come invecchiare con serenità. E questo di certo non è l'intento del libro che avete tra le mani. Piuttosto, Schmid suggerisce "dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti". Se l'ars vivendi implica la consapevolezza della propria mortalità, accettarla porta ad abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia. Come un moderno Montaigne, con la leggerezza dei grandi pensatori, l'autore ragiona sul concetto principe della filosofia occidentale: la serenità. Da Epicuro in poi i filosofi si sono interrogati sul principio dell'atarassia, stella polare che orienta l'uomo nel suo cammino. Oggi questo cammino è diventato una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile, di un futuro che non è mai presente. La vecchiaia è una minaccia, non il coronamento di un'esistenza piena. Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio di cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi "con la maggiore tranquillità possibile". Vivere non è morire, ma affinare l'arte di saper invecchiare.‎

‎Schmid-Guisan Hans; Cecchetti R. (cur.)‎

‎Come il giorno e la notte‎

‎br.‎

‎Schmidt Alfred; Bellofiore R. (cur.)‎

‎Il concetto di natura in Marx‎

‎br. "Al cuore dell'impostazione del volume sta essenzialmente una duplice prospettiva, che dà corpo e sangue al materialismo di Schmidt: per un verso, una lettura del rapporto tra essere umano e natura come relazione tra soggetto e oggetto nel lavoro; per l'altro verso, il medesimo rapporto come definizione dell'originalità di Marx sul terreno della teoria della conoscenza. Il primo versante definisce l'anti-idealismo dell'autore del Capitale; il secondo versante chiarisce in che senso Marx si ponga sulle orme di Hegel. La compenetrazione di natura e società avviene all'interno della natura: una valida teoria della società si dà solo sul presupposto di un materialismo naturalistico, per cui mai la natura può essere intesa come un derivato rispetto all'idea. Il punto di partenza non è lo Spirito Assoluto ma gli esseri umani in carne ed ossa." (dalla introduzione di Riccardo Bellofiore)‎

‎Schmit Geneviève‎

‎Il manipolatore narcisista. Riconoscerlo e liberarsene per riprendere il controllo sulla propria vita‎

‎br. Hai conosciuto l'anima gemella? È un essere affascinante e tutti lo ammirano? Ti promette mari e monti ed è la risposta ai tuoi sogni più folli? Eppure ti accorgi che le sue belle parole non portano ad azioni conseguenti. Non capisci perché a volte sembra punirti e come una crocerossina hai tanta voglia di aiutare quell'essere che senti soffrire. In realtà, stai sprofondando nella dipendenza affettiva, stai perdendo la tua individualità, stai scomparendo nell'altro. Se ti riconosci in questo scenario, è assai probabile che ti trovi dì fronte a un manipolatore narcisista. Definito anche manipolatore narcisista perverso, questo individuo si mostra spesso simpaticissimo, brillante, altruista, timido o esuberante. Ma è tutta finzione. In realtà, la sua morbosità si ripercuote sulla vittima (moglie, compagna di vita, relazione affettiva ecc.) fino ad annientarla psicologicamente e purtroppo talvolta anche fisicamente. Il suo comportamento è caratterizzato dall'assenza di affettività ed emozioni, dall'insensibilità. Appaga la sua vittima per umiliarla e svilirla. Geneviève Schmit offre tutte le conoscenze di base dei meccanismi in gioco nella relazione patologica di dipendenza tra vittima e manipolatore narcisista, così da riprendere in mano la propria vita e uscire dalla morsa perversa, dicendo basta ad anni di sofferenze personali e familiari. Le caratteristiche del manipolatore e della sua vittima; Che cosa significa vivere accanto a un manipolatore; Avere un figlio con un narcisista perverso; La sessualità con il manipolatore narcisista; Come liberarsi di una relazione tossica; Gli strumenti legali e le strategie più efficaci.‎

‎Schmitt Carl; Galli C. (cur.)‎

‎La guerra d'aggressione come crimine internazionale‎

‎br. Nel 1945 nella desolata Berlino postbellica, mentre i giuristi delle Forze alleate discutono sulle norme fondamentali dei processi contro i crimini di guerra, Schmitt redige un lungo parere giuridico sulla punibilità dei responsabili della guerra d'aggressione, affermando che non esistono precedenti per considerarla un crimine. E anche se le guerre di aggressione fossero state trattate come un crimine, gli industriali che avevano contribuito ad armare il Reich non avrebbero potuto essere incriminati, vista l'enorme pressione a cui erano sottoposti nel regime nazista.‎

‎Schmitt Carl; Galli C. (cur.)‎

‎Legalità e legittimità‎

‎br. Pubblicato nell'estate del 1932, nell'agonia della Repubblica di Weimar, il libro offre sia una rigorosa e originale interpretazione dello Stato moderno, sia una lettura della Costituzione tedesca, che nelle intenzioni del grande giurista avrebbe dovuto salvare la Germania dalla paralisi parlamentare e dall'assalto deUe forze estremistiche antisistema. Al di là della contingenza storica in cui fu scritta, e delle soluzioni prospettate da Carl Schmitt, questa drammatica testimonianza intellettuale e politica vale come riflessione classica quanto controversa sulla crisi della democrazia. Introduzione di Carlo Galli.‎

‎Schmitt Carl; Maschke G. (cur.); Gurisatti G. (cur.)‎

‎Stato, grande spazio, nomos‎

‎ril. Molto tempo prima che venisse coniato il semplicistico termine di "globalizzazione", Carl Schmitt aveva visto, con lucidità profetica, come "l'universalismo dell'egemonia anglo-americana" fosse destinato a cancellare ogni distinzione e pluralità spaziale in un "mondo unitario" totalmente amministrato dalla tecnica e dalle strategie economiche transnazionali, e soggetto a una sorta di 'polizia internazionale'. Un mondo spazialmente neutro, senza partizioni e senza contrasti - dunque senza politica. Per Schmitt non il migliore, ma il peggiore dei mondi possibili, sradicato dai suoi fondamenti tellurici. Fedele alla 'justissima tellus', Schmitt persegue invece l'idea che non possa esservi 'Ordnung' (ordinamento) mondiale senza 'Ortung' (localizzazione), cioè senza un'adeguata, differenziata suddivisione dello spazio terrestre. Una suddivisione che superi però l'angustia territoriale dei vecchi Stati nazionali chiusi, per approdare al 'principio dei grandi spazi': l'unico in grado di creare un nuovo 'jus gentium', al cui centro ideale dovrebbe tornare a porsi l'antica terra d'Europa, autentico 'katechon' di fronte all'Anticristo dell'uniformazione planetaria nel segno di un unico "signore del mondo". Certo è che la prospettiva di Schmitt, già delineata ottant'anni fa, appare oggi più attuale che mai, e il suo pensiero si conferma come essenziale per la lettura della nostra epoca.‎

‎Schnake Adriana‎

‎La voce del sintomo. Dal discorso medico al discorso organismico‎

‎br.‎

‎Schnake Adriana; Muraca E. (cur.)‎

‎I dialoghi del corpo. Un approccio olistico alla salute e alla malattia‎

‎brossura‎

‎Schnarch David‎

‎La passione del matrimonio. Sesso e intimità nelle relazioni d'amore‎

‎brossura Come tenere viva o alimentare la passione in una storia d'amore non effimera? Che cosa rende "intima" una relazione e perché sopraggiunge la noia? In base a quali caratteristiche scegliamo il nostro partner? Schnarch, sessuolo e psicologo clinico americano, propone questa soluzione: mostrarsi all'altro come realmente si è, senza paura di sentirsi rifiutati e, al tempo stesso, essere sufficientemente sicuri da non rinunciare alla propria identità per soddisfare i desideri del partner. In genere, questo non è un punto di partenza, è una meta da raggiungere, per la quale l'autore ci indica il percorso.‎

‎Schneider Massimo‎

‎La Presenza nella stanza di analisi. Note sulla relazione in psicologia e psicoanalisi nel tempo della complessità‎

‎br. Cercando di andare un po' più in là del battito d'ali delle farfalle e di uragani al seguito, questo libro esplora le conseguenze che per la Psicologia, la Psicoterapia e la Psicoanalisi derivano dal fare i conti con onestà e coerenza con la nuova epistemologia della complessità. Evitando facili scorciatoie - che hanno portato più di un autore ad asserire che la psicoanalisi è già "complessa", rischiando di soffocare così sul nascere un confronto che si preannuncia invece molto fertile - l'autore prova a tracciare le linee principali di un passaggio affascinante e innovativo, ma con un inevitabile "conto da pagare", nel senso del dover rimettere in gioco sicurezze e assunti che si consideravano ormai acquisiti e che conferiscono alla Psicoanalisi e ad ogni Psicoanalista una identità. Un cambio di paradigma infatti non è mai indolore e, così come per ogni altro campo del sapere, anche per le Scienze che si occupano dell'uomo passare da un'ottica positivistica, che ha sorretto il pensiero occidentale per cinque secoli, ad un nuovo modo di guardare a sé e al mondo porterà a nuove risposte alle tre domande fondamentali che qualsiasi "psi.-" deve affrontare: chi è il soggetto, perché soffre e cosa lo cura. Prefazione di Michele Minolli.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€13.30 Buy

‎Scholem Gershom‎

‎La cabala‎

‎ill.‎

‎Scholem Gershom‎

‎Walter Benjamin. Storia di un'amicizia‎

‎ill., br. Sarebbe difficile trovare, in tutto il Novecento, un rapporto intellettuale così alto, complesso e a volte drammatico come quello fra Scholem e Benjamin. In questo libro Scholem è riuscito a raccontarlo come "storia di un'amicizia", una storia che permette di accedere agli aspetti più segreti di Benjamin, che fa assistere al delinearsi delle sue idee e delle sue opere - a volte rimaste allo stato di abbozzo - nelle parole di un testimone lucido, partecipe, ma al tempo stesso radicalmente diverso e capace anche di opporsi duramente all'amico.‎

‎Scholem Gershom; Busi G. (cur.)‎

‎Da Berlino a Gerusalemme‎

‎brossura In questo libro Scholem racconta la sua «infanzia berlinese», le precoci discussioni sul sionismo, le influenze e le divergenze con Martin Buber e Franz Rosenzweig, e poi le tappe di studio a Heidelberg, Jena, Berna, Monaco e Francoforte, la scoperta per caso dei testi della mistica ebraica, i suoi primi pionieristici studi che avrebbero «inventato» una nuova disciplina. Nella seconda edizione, riscritta in ebraico poco prima di morire, aggiunse una parte finale che non c'era nella versione in tedesco, raccontando i suoi primi anni in Palestina, il suo impatto con la nuova realtà e i rapporti col mondo politico e culturale della comunità ebraica di Gerusalemme. Un'affascinante autobiografia intellettuale che è anche una definizione in progress dell'identità ebraica.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Aforismi per una vita saggia‎

‎brossura Nel 1851 escono i "Parerga e paralipomena" e Arthur Schopenhauer, all'età di sessantatré anni, dopo essere scampato all'epidemia di colera che uccise il suo "grande nemico" Hegel, riceve finalmente il successo che merita. Questo piccolo grande libro è uno dei tanti tesori contenuti nell'opera che lo rese famoso. Un libro di saggezza, che smaschera i nostri vizi più comuni: il lusso, l'ostentazione, la mondanità, il conformismo, la moda, e ci invita a coltivare la nostra personalità, la nostra formazione interiore come il bene principale dell'esistenza. Grande osservatore delle umane manie e avvincente narratore delle comuni vanità, Schopenhauer ci regala una brillante collezione di consigli e massime per cercare in noi stessi la fonte più autentica della felicità.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Aforismi sulla saggezza nella vita‎

‎br. Ragionamenti e consigli sulla felicità rivolti a tutti, anche ai non iniziati alle problematiche filosofiche dell'Ottocento.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Colloqui‎

‎brossura‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Come pensare da sé‎

‎brossura‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Il mondo come volontà e rappresentazione‎

‎br. "Il mondo come volontà e rappresentazione resta ancora oggi la testimonianza appassionante e illuminante di una crisi intellettuale e morale che è ben lontana dall'essere risolta; e chi lo legge con occhio storico può ben riconoscervi uno dei documenti essenziali per comprendere l'origine e il significato di talune idee che sono ancora operanti nella filosofia contemporanea, pronte, comunque, a riemergere ogni volta che la storia sembra deludere o sconfiggere". (Dall'Introduzione di Cesare Vasoli)‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Il mondo come volontà e rappresentazione. Ediz. integrale‎

‎ril. La comprensione metafisica del mondo è possibile, secondo Schopenhauer, non attraverso l'esperienza sensibile, giacché il fenomeno è pura apparenza o "rappresentazione", ma attraverso la "volontà", che consente di conoscere il noumeno. Una sorta di dualismo tra la dimensione di apparenza delle cose e la sostanza delle stesse: al fondo delle teorie di Schopenhauer risiede una vena di pessimismo, poiché l'uomo incessantemente tende alla conoscenza infinita, e subisce incessantemente la frustrazione di questo desiderio. La vita è solo una faticosa battaglia per l'esistenza, costellata di dolore e noia. L'arte e in particolare la musica - è il solo antidoto che consenta all'uomo di contemplare l'universale, seppure in maniera effimera. Introduzione di Marcella D'Abbiero.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎L'arte di ignorare il giudizio degli altri‎

‎br. "A causa della debolezza della natura umana si attribuisce, in genere, soverchia importanza a ciò che siamo nell'opinione altrui": profondo osservatore delle contraddizioni dell'animo umano, Arthur Schopenhauer analizza in queste pagine i tanti modi in cui i giudizi della società condizionano i nostri comportamenti. Con l'acutezza che lo contraddistingue, Schopenhauer sottolinea l'assurdità di molti dei pareri che spesso ci portano a modificare la nostra condotta e mostra come imparare a vivere guardando prima di tutto al nostro benessere, per condurre un'esistenza appagante e ritrovare così la serenità interiore.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎L'arte di trattare le donne: Discorso sulle donne-Metafisica dell'amore sessuale‎

‎br. In questi due brevi scritti, qui integralmente riproposti, l'autore riflette sulla figura femminile, che egli ritiene indubitabilmente inferiore all'uomo. Innanzi all'incombente pericolo dell'emancipazione delle donne, il filosofo sbandiera le sue irrispettose opinioni, mettendo a nudo, con sfacciata ironia, i pregi e soprattutto i difetti - taluni reali, talaltri esagerati - dell'universo femminile, per avvisare i maschi di tutti i pericoli e le insidie che sempre si celano nel rapporto con le donne. Un libro da leggere con il sorriso sulle labbra e tanta autoironia, ricordando che il riconoscere le proprie imperfezioni non può che spingere a migliorarsi.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎La libertà del volere umano‎

‎br. Nel 1838, quando presentò questo scritto al concorso della Reale Società norvegese delle Scienze di Trondheim per un saggio sul problema della libertà del volere, Schopenhauer viveva da cinque anni chiuso nella sua esistenza di "filosofo solitario" in rotta con i maestri, le scuole e le ideologie dominanti. Fin dal 1820 si era manifestato un aspro conflitto con Hegel, le cui teorie attraevano sempre più il pubblico colto tedesco. Schopenhauer svolgeva una deliberata critica dello storicismo idealista, il suo dichiarato ateismo suscitava il sospetto delle autorità accademiche. Il ritiro a Francoforte nel 1831 lo spinse a svolgere con netta intrasigenza pessimistica il tema dell'assoluta volontà che persiste oltre il fluire dei fenomeni.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Morale e religione‎

‎br. Il presente volume comprende i pensieri di morale e di filosofia religiosa contenuti nei cap. 7-14 del volume secondo dei Parerga, und Paralipomena e nei cap. 714 dei Nene Paralipomena. I Parerga und Paralipomena sono l'opera più importante dello Schopenhauer dopo il suo "Mondo come volontà e rappresentazione"; editi per la prima volta nel novembre 1851, contengono nel primo volume alcune operette per sé stanti, tra cui la più notevole è costituita dai noti "Aforismi di sapienza pratica"; nel secondo, una raccolta di ri?essioni e di pensieri isolati, destinati originariamente ad essere inseriti nell'opera capitale ed ordinati in trentun capitoli. Nei Nene Paralipomena il Grisebach, ha raccolto i frammenti postumi editi a più riprese dal Frauensteldt ed estratti dai mss. di Berlino; essi sono ordinati, ad un di presso, sotto gli stessi titoli dei Paralipomena.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎O si pensa o si crede. Scritti sulla religione‎

‎brossura Di solito sono gli dei che fulminano gli uomini. In questo libro, invece, abbiamo un filosofo che fulmina gli dei, al plurale come al singolare. E non è detto che le sue saette siano meno micidiali di quelle celesti. E se Nietzsche, con l'enfasi abituale, proclama la morte di Dio, Schopenhauer, ora con il suo sarcasmo ora con la sua logica implacabile, quel dio lo uccide davvero, togliendo qualsiasi validità teoretica al teismo. Questi scritti, alcuni dei quali ancora inediti per il lettore italiano, sono il migliore antidoto contro il rigurgito pauroso di fideismo e di superstizione, ma servono anche per smoccolare e intonacare la filosofia, sulla quale i ciarlatani hanno sparso una coltre di fumo che non le appartiene.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Occultismo e filosofia. Magnetismo, spiritismo e magia nella visione di un grande filosofo‎

‎br. Schopenhauer non si colloca tra i cultori di scienze occulte, ma si afferma certamente come antesignano della moderna metapsichica, "perché sia confermato ancora una volta ed in maniera gloriosa il bel proverbio biblico: "Magna est vis veritatis et praevalebit".‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Sul mestiere dello scrittore e sullo stile‎

‎br.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Sulla quadruplice radice del principio di ragione sufficiente‎

‎brossura‎

‎Schopenhauer Arthur; Brianese G. (cur.)‎

‎Supplementi a «Il mondo come volontà e rappresentazione». Vol. 2‎

‎br. Arthur Schopenhauer conclude la stesura del suo capolavoro filosofico nel 1818 e il libro viene pubblicato nel dicembre di quello stesso anno (anche se la data indicata nel frontespizio è quella del 1819). "Il mondo come volontà e rappresentazione", tuttavia, è davvero l'opera di tutta una vita, e Schopenhauer non smetterà mai di ripensarlo, aggiungendo nel tempo pagine importanti, senza per questo modificarne l'impianto originale: la seconda (1844) e la terza (1859) edizione del "Mondo" vengono infatti arricchite da un secondo volume, nel quale Schopenhauer raccoglie un cospicuo numero di Supplementi che riprendono e approfondiscono, passo dopo passo, i grandi temi dell'opera principale. Sono pagine ancora oggi sorprendenti per incisività, vivacità e, soprattutto, per la ricchezza di prospettive che aprono a partire dai risultati raggiunti dal giovane Schopenhauer nell'opera principale. I Supplementi non sono dunque un puro e semplice approfondimento del "Mondo come volontà e rappresentazione", ma quasi una nuova opera a sé stante che dà voce alla maturità di Schopenhauer, senza mai abbandonare la freschezza della giovinezza.‎

‎Schopenhauer Arthur; Colli G. (cur.)‎

‎Parerga e paralipomena‎

‎brossura Il libro parallelo al "Mondo come volontà e rappresentazione", dove Schopenhauer parla delle questioni più alte e delle più piccole con una stupefacente capacità di convincere.‎

‎Schopenhauer Arthur; Coscia S. (cur.)‎

‎Diario di viaggio‎

‎brossura‎

‎Schopenhauer Arthur; Felis A. (cur.)‎

‎Sulla lingua e sulle parole. Testo tedesco a fronte‎

‎ill., br. "Nel pensiero di Arthur Schopenhauer un posto particolare viene occupato dalla riflessione attorno al linguaggio, quale veicolo della comunicazione umana e soprattutto quale abito del pensiero; ma è anche una riflessione sulle lingue stesse, intese come idiomi. Risulta abbastanza facilmente comprensibile come, all'interno di un modello di filosofìa quale quella del Nostro, tale tema assuma un carattere del tutto particolare. Nei Parerga, di cui qui presentiamo un capitolo (i paragrafi dal 298 al 303a) riuniti sotto il titolo Uber Sprache und Worte, si assiste a una ampissima analisi non tanto riferita al "Che cos'è" della lingua e dei suoi oggetti (e, sottinteso, del suo soggetto, il parlante), ma volta a - per così dire - circoscrivere, attraverso il riverberare di mille sfumature concettuali, il "Come" il linguaggio si struttura e si dispone, nell'azione stessa del pensiero." (Andrea Felis)‎

‎Schopenhauer Arthur; Giametta S. (cur.)‎

‎Il mondo come volontà e rappresentazione. Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Il senso rivoluzionario della tematica dell'opera sta nella sua concezione della volontà metafisica, considerata come il vortice inarrestabile che governa il tutto, e da cui la volontà umana può liberarsi solo autosopprimendosi, per raggiungere così la beatitudine. Quest'opera ha avuto una fortuna davvero rimarchevole, non soltanto in ambito strettamente filosofico (Nietzsche, Bergson), ma anche nella letteratura e nell'arte (Wagner, Tolstoj, Mann), in psicoanalisi (Freud), in antropologia (Gehlen) e nell'indagine critica della società (Horkheimer).‎

‎Schopenhauer Arthur; Giametta S. (cur.)‎

‎Sulla volontà nella natura‎

‎br. «Dopo diciannove anni ho avuto la gioia di poter porre mano per la seconda volta, per rivederla, a questa piccola opera; e la gioia è stata tanto più grande in quanto quest'ultima è di particolare importanza per la mia filosofia. Giacché, partendo dalla pura empiria, dalle osservazioni di naturalisti spregiudicati, intenti a seguire il filo della loro scienza specifica, qui giungo direttamente al vero e proprio nocciolo della mia metafisica, mostro i suoi punti di contatto con le scienze naturali e fornisco così, in certa misura, la prova del nove del mio dogma fondamentale, che in tal modo riceve la sua fondazione più pregnante e più specifica, e inoltre si presta all'intelligenza nella maniera più chiara, comprensibile e precisa che in qualsiasi altro luogo».‎

‎Schopenhauer Arthur; Giani G. C. (cur.)‎

‎L'arte di capire le donne. Ediz. integrale‎

‎br. Una teoria dell'inferiorità della donna per natura, un distillato filosofico di odio per le donne: quello che avete tra le mani, meglio dirlo subito, non è un testo politicamente corretto, per usare una definizione attuale. La misoginia di Schopenhauer ebbe di sicuro la sua radice nel difficile rapporto con la madre; tuttavia è evidente come essa si innesti nell'assoluto del suo pensiero. Saggio sulle donne e Metafisica dell'amore sessuale , qui integralmente proposti, poggiano sulla convinzione che l'amore che attira e congiunge l'uomo e la donna, una volta depurato del suo aspetto romantico di poetica sublimazione, altro non sia che "Wahn", illusione, dietro alla quale si maschera niente di più che l'istinto primordiale alla procreazione, inteso a garantire la conservazione della specie. Ogni innamoramento, infatti, per quanto in sembianza eterea, ha le sue radici soltanto nell'istinto sessuale, anzi non è che un istinto sessuale più precisamente determinato, più specializzato, addirittura più individualizzato in senso stretto. Introduzione e traduzione di Gian Carlo Giani.‎

‎Schopenhauer Arthur; Gurisatti G. (cur.)‎

‎Il primato della volontà‎

‎br. Che cos'è la volontà? Da dove scaturisce la forza con cui essa salda in noi mente e corpo determinando il nostro agire? Su questo eterno problema della filosofia si è sempre tornati, e sempre, fatalmente, si tornerà. Con un punto di riferimento ineludibile: Schopenhauer, il quale ha fatto della volontà la chiave di volta del proprio edificio speculativo, imperniando intorno a essa i motivi della sua filosofia. Negli anni tra il 1826 e il 1840 il filosofo elabora, cataloga e raccoglie centosei "Argomenti a favore del primato della volontà sull'intelletto". L'intento è quello di suffragare la sua tesi capitale: "la volontà è la cosa in sé, il solo elemento metafisico, mentre l'intelletto è mera apparenza, la sua esistenza è secondaria e derivata".‎

‎Schopenhauer Arthur; Montinari M. (cur.)‎

‎La vista e i colori-Carteggio con Goethe‎

‎br. Schopenhauer nel 1819 ha raccontato, in un Curriculum vitae inviato alla facoltà di filosofia dell'Università di Berlino, la genesi dei suoi studi sulla vista e i colori, che si intreccia strettamente con la storia del suo rapporto con Goethe. (...) «dopo aver letto qua e là il mio lavoro (Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente) » racconta Schopenhauer «si rivolse a me di sua iniziativa, e mi chiese se volevo studiare la sua teoria dei colori, promettendo di assistermi con tutte le spiegazioni e gli strumenti necessari». Goethe e Schopenhauer si incontrarono, così, diverse volte per tutto l'inverno 1813-14, finché, trasferitosi a Dresda nel maggio 1814 e proseguite per conto proprio le ricerche, Schopenhauer portò a termine il suo lavoro, La vista e i colori, e, nel luglio 1815, lo inviò a Goethe. Il carteggio con Goethe, pubblicato nel presente volume, fornisce al lettore la storia completa degli inutili tentativi fatti da Schopenhauer per indurre Goethe a tenere a battesimo la sua «creatura ». I motivi di dissenso sulla questione particolare dei colori avevano, forse, radici più profonde di quelle che potevano apparire al giovane Schopenhauer, e Goethe, che altrimenti aveva divinato la genialità e anche la sorte del suo «infedele» discepolo, non poté sottovalutarli. (...) Le aspettative che Schopenhauer aveva nutrito sugli effetti rivoluzionari della sua opera (pubblicata nel 1816), che avrebbe dovuto liquidare definitivamente il secolare «errore di Newton», furono deluse: fu questa la prima, e forse la minore, di una lunga serie di delusioni, durata per circa quarant'anni, che coinvolse tutta la produzione filosofica schopenhaueriana. (Dallo scritto di Mazzino Montinari)‎

‎Schopenhauer Arthur; Nicolaci F. (cur.)‎

‎Sulla musica. Testo tedesco a fronte‎

‎br. "La musica è quell'intima gioia con cui noi sentiamo il più profondo intimo della nostra essenza portato all'espressione." (Schopenhauer)‎

‎Schopenhauer Arthur; Papini G. (cur.)‎

‎La filosofia delle università‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Traduzione dal tedesco con introduzione di Giovanni Papini e un'appendice di G.Vailati. «È la traduzione del famoso libello che fa parte dei Parerga e ch'è diretto in genere contro gli stipendiati professori di filosofia e in particolar modo contro gli hegeliani. Segue uno studio di G.Vailati sopra un argomento affine». (G. Papini)‎

‎Schopenhauer Arthur; Verrecchia A. (cur.)‎

‎Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura‎

‎brossura‎

‎Schopenhauer Arthur; Vigorelli A. (cur.)‎

‎La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente‎

‎br. Quello che viene proposto in questa nuova traduzione de "La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente" è il testo originale della "Dissertazione dottorale" di Arthur Schopenhauer (Rudolstadt, 1813). L'autore de "Il mondo come volontà e rappresentazione" ne raccomanda la lettura come indispensabile «introduzione e propedeutica» al suo sistema. Rispetto alla più nota versione della seconda edizione (1847) - dove i frequenti tagli, correzioni e aggiunte e le numerose digressioni rendono quasi irriconoscibile l'agile fisionomia del saggio primitivo - il testo qui presentato si raccomanda sia per la compiuta e pregevole forma letteraria, sia per la caratteristica intonazione «kantiana», che favorisce una lettura genetica più criticamente avvertita della filosofia di Schopenhauer.‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di conoscere se stessi‎

‎br. Ad amici e seguaci Schopenhauer non aveva nascosto l'esistenza di un vademecum gelosamente custodito che era solito chiamare "Eis heauton". Dopo la sua morte molti tentarono di ritrovare quelle preziose carte. L'esecutore testamentario, Wilhelm von Gwinner, dichiarò di averle distrutte per volontà dello stesso Schopenhauer. In realtà, prima di ricorrere al fuoco, le aveva utilizzate per scrivere una biografia del filosofo nella quale gli specialisti non tardarono a riconoscere passi, letteralmente citati, tratti da quelle pagine inedite, tanto che fu possibile ricostruire per congettura il testo originale. Questo libro segreto consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, massime, citazioni.‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di essere felici esposta in 50 massime‎

‎br. Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile".‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di farsi rispettare esposta in 14 massime‎

‎br. In questo piccolo trattato, celato tra le sue carte, Schopenhauer spiega con la consueta verve che cos'è l'onore nelle sue diverse specie - onore privato, professionale, commerciale, pubblico, nazionale, sessuale, ecc. - e ci fornisce, in quattordici massime, i suggerimenti per conservarlo il più a lungo possibile malgrado le traversie di cui è costellata la nostra esistenza. E non rinuncia ad alcune impertinenti osservazioni sulle differenze che, a suo dire, sussistono in questa materia fra l'uomo e la donna.‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di insultare‎

‎br. Il libro non è una trattazione astratta dell'insulto in tutte le sue forme e varianti, ma una silloge di ingiurie concretamente proferite e scagliate con categorica impertinenza contro tutto e tutti: la società, il popolo, le istituzioni, le donne, l'amore, il sesso, il matrimonio, i colleghi, il genere umano, la storia, la vita. Un'arte di insultare che ci viene insegnata come nelle antiche scuole si insegnava l'etica: non nel modo "docens" ma nel modo "udens", non con la teoria ma con l'esempio e la pratica.‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di invecchiare ovvero Senilia‎

‎br. Tra le carte di Schopenhauer si trova un fascio di fogli fittamente annotati, sul primo dei quali si legge: "Questo libro si intitola «Senilia». Iniziato a Francoforte sul Meno nell'aprile del 1852". Fino alla morte Schopenhauer continuò a registrarvi, giorno dopo giorno, ciò che più gli premeva: citazioni, ricordi, riflessioni, appunti di lavoro, massime e norme di comportamento. E in tali fogli è possibile cogliere quella sapienza quotidiana che rende sopportabile e perfino piacevole la vecchiaia, compensando l'insopprimibile sensazione che "il Nilo stia ormai arrivando al Cairo."‎

‎Schopenhauer Arthur; Volpi F. (cur.)‎

‎L'arte di trattare le donne‎

‎ill., br. Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne.‎

Number of results : 19,226 (385 Page(s))

First page Previous page 1 ... 326 327 328 [329] 330 331 332 ... 339 346 353 360 367 374 381 ... 385 Next page Last page