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‎Falconieri Carlo‎

‎Una grande riparazione. Memoria di Carlo Falconieri (Sul trasferimento della capitale da Firenze a Roma)‎

‎26 cm, cop. muta recente, p. 16, dedica manoscritta e autografa di Falconieri al frontespizio‎

‎FALDA ( Gio. Battista)- SPECCHI ( Alessandro).‎

‎Il Terzo Libro del Novo Teatro delle Chiese di Roma date in Luce Sotto Il Felice pontificato di Nostro Signore Papa Clemente IX. Designate in prospetiva et in tagliate da Gio Battista Falda. - Il Quarto Libro del Nuevo Teatro delli Palazzi in Prospettiva di Roma moderna disegnato et intagliato da Alessandro Specchi ...L' anno 1699.‎

‎( Roma, 1699 ), reprint Rome 1970 ; 1 volume in-4° oblong broché, couverture grise imprimée en noir et illustrée d' un dessin de A. Fratelli doré au 1er plat, dos muet.2ff.( Dédicace et présentation de cette édition par Raffaele Travaglini di S. Rita), 38ff.( titre et 37 planches pour le 3ème livre), 52ff.(titre et 51 planches pour le 4ème livre).Bon exemplaire de cette réimpression en offset.‎

‎Réimpression des 3 ème et 4ème livres des Monuments de Rome, le 1er par Gio. Battista Falda consacré aux Eglises de Rome et le second par Alessandro Specchi consacré aux Palais de Rome. (GrG)‎

Riferimento per il libraio : c4040

Livre Rare Book

Livres Anciens N. Rousseau
Reuilly France Francia França France
[Books from Livres Anciens N. Rousseau]

€ 60,00 Informazioni/Compera

‎FALDA ET VENTURINI‎

‎Fontane di Roma, Michel de l'Ormeraie, Paris,1979, in folio, plein cuir mouton aniline, un des 333 exemplaires sur vélin d'Arches pur chiffon à la forme signé par l'éditeur, ex. no 49, luxueusement édité fac simile du fameux livre sur les fontaines de Rome de 1691, riche décoration dorée sur la couverture;‎

Riferimento per il libraio : AT222

Livre Rare Book

Agnès Thiebault
Paris France Francia França France
[Books from Agnès Thiebault]

€ 70,00 Informazioni/Compera

‎FALDA G.Battista / VENTURINI G.F. / VERGELLI G.T.‎

‎LE FONTANE DI ROMA.‎

‎Gio: Giacomo de Rossi / Matteo Gregorio Rossi, Roma, 1690-1691. In folio oblungo (mm. 272x410), 3 opere in 1 vol., elegante legatura in p. pelle settecentesca, sottili cornici decorate ai piatti con al centro titolo in oro, dorso a cordoni con decorazioni e titolo oro su tassello, dentelles dorate ai risguardi, tagli dorati. L'album contiene una straordinaria raccolta di tavole così composta:I - FALDA Gio. Battista / VENTURINI Gio. Francesco - in 4 parti - dedicate a: 1° "Le fontane di Roma nella piazze e luoghi publici della città" con li loro prospetti come sono al presente, disegnate et intagliate da Gio. Battista Falda, date in luce.. da Gio. Giacomo de Rossi, l'anno 1691, con 33 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la belliss. tav. di dedica ad Agostino Chigi, Principe di Farnese) - 2° "Le fontane delle ville di Frascati nel Tusculano", con i loro prospetti, disegnate et intagliate da Gio. Battista Falda, con 18 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la tavola figur. alla dedica al Card. Gio. Francesco Negroni) - 3° "Le fontane ne' palazzi e ne' giardini di Roma", con li loro prospetti et ornamenti, disegnate ed intagliate da Gio. Francesco Venturini, con 28 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la tavola figur. alla dedica al Papa Innocentio XI) - 4° "Le fontane del Giardino Estense in Tivoli" con li loro prospetti e vedute della cascata del fiume Aniene disegnate ed intagliate da Gio: Francesco Venturini, con 28 tavv. numerate (inclusi il frontesp. e la belliss. tavola figur. alla dedica a Francesco II, Duca di Modana, Reggio, etc.). Raccolta completa - di complessive 107 tavv. - di questa magnifica pubblicazione antica, con animate vedute stupendamente incise in rame.Cfr. Choix de Olschki,Xi,16899: Sans doute la plus belle publication sur les fontaines de Rome et environs qui ait jamais paru. Les parties III et IV, sauf une planche gravée par L. Rouhier e 4 par Falda, sont l'oeuvre de G. Fr. Venturini, un des graveurs les plus habiles de cette époque. II - VERGELLI Gioseppe Tiburtio "Le fontane publiche delle piazze di Roma moderna", disegnate a G. T. Vergelli Recanatese, intagliate da Pietro Paolo Girelli Romano e date in luce con la Stampe Originali da Matteo Gregorio Rossi Romano, l'anno MDCXC, con 31 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la pregevole tavola alla dedica al Papa Alessandro VIII). Nel ns. esemplare questa bellissima raccolta è stata inserita accanto a quella del Falda (prima parte), ponendo cioè la veduta della stessa fontana l'una a fronte dell'altra (quelle del Vergelli naturalmente non hanno la stessa numeraz. di quelle del Falda). "Edizione originale", completa, collazionata con l'esemplare della Biblioteca Nazionale di Firenze.Cfr. Choix de Olschki,XI,18221 che cita l'ediz. del 1773 con 1 tav. in più: ces estampes à l'imitation de celles de Falda avaient été dessinées au XVII siècle. Suite rare. Mancano al Berlin Kat. III - "Nuova Raccolta di fontane che si vedano nel alma città di Roma, Tivoli e Frascati". All'Ill. Sig. Andrea Corsini Marchese di Sismano Casigliano e Civitella, Gio Jacomo Rossi formis Rome alla Pace all'insegna di Parigi, D.D.D. (1650 ca.). Questa pregevole e ricchissima raccolta è composta di 41 fogli di cui 26 con 2 vedute per foglio e 15 con 1 veduta a p. pag., finemente inc. in rame da Giovanni Maggi (con data 1618), Dominique Barrière e Francesco Corduba, per complessive 67 bellissime tavole di vedute (8 dedicate alle fontane di Frascati, 8 di Tivoli e le restanti di Roma).Cfr. Cat. British Library,II, p. 799 per una raccolta di 29 tavv. - La Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli di Milano possiede un esempl. con 58 tavv. di questa serie (1 su ogni foglio).Solo lieve alone marginale sulle ultime 9 tavole, altrimenti bello e fresco esemplare su carta distinta.‎

Riferimento per il libraio : 26964

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Books from Libreria Malavasi]

€ 18.000,00 Informazioni/Compera

‎FALDA G.Battista / VENTURINI G.F. / VERGELLI G.T.‎

‎LE FONTANE DI ROMA.‎

‎In folio oblungo (mm. 272x410), 3 opere in 1 vol., elegante legatura in p. pelle settecentesca, sottili cornici decorate ai piatti con al centro tit. in oro, dorso a cordoni con decoraz. e tit. oro su tassello, dentelles dorate ai risg., tagli dorati. L’album contiene una straordinaria raccolta di tavole così composta: I - FALDA Gio. Battista / VENTURINI Gio. Francesco - in 4 parti - dedicate a: 1° “"Le fontane di Roma nella piazze e luoghi publici della città" con li loro prospetti come sono al presente, disegnate et intagliate da Gio. Battista Falda”, date in luce.. da Gio. Giacomo de Rossi, l’anno 1691, con 33 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la belliss. tav. di dedica ad Agostino Chigi, Principe di Farnese) - 2° “"Le fontane delle ville di Frascati nel Tusculano", con i loro prospetti, disegnate et intagliate da Gio. Battista Falda”, con 18 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la tavola figur. alla dedica al Card. Gio. Francesco Negroni) - 3° “"Le fontane ne’ palazzi e ne’ giardini di Roma", con li loro prospetti et ornamenti, disegnate ed intagliate da Gio. Francesco Venturini”, con 28 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la tavola figur. alla dedica al Papa Innocentio XI) - 4° “"Le fontane del Giardino Estense in Tivoli" con li loro prospetti e vedute della cascata del fiume Aniene disegnate ed intagliate da Gio: Francesco Venturini”, con 28 tavv. numerate (inclusi il frontesp. e la belliss. tavola figur. alla dedica a Francesco II, Duca di Modana, Reggio, etc.). Raccolta completa - di complessive 107 tavv. - di questa magnifica pubblicazione antica, con animate vedute stupendamente incise in rame. Cfr. Choix de Olschki,Xi,16899: “Sans doute la plus belle publication sur les fontaines de Rome et environs qui ait jamais paru. Les parties III et IV, sauf une planche gravée par L. Rouhier e 4 par Falda, sont l’oeuvre de G. Fr. Venturini, un des graveurs les plus habiles de cette époque. II - VERGELLI Gioseppe Tiburtio “"Le fontane publiche delle piazze di Roma moderna", disegnate a G. T. Vergelli Recanatese, intagliate da Pietro Paolo Girelli Romano e date in luce con la Stampe Originali da Matteo Gregorio Rossi Romano”, l’anno MDCXC, con 31 tavole numerate (inclusi il frontesp. e la pregevole tavola alla dedica al Papa Alessandro VIII). Nel ns. esemplare questa bellissima raccolta è stata inserita accanto a quella del Falda (prima parte), ponendo cioè la veduta della stessa fontana l’una a fronte dell’altra (quelle del Vergelli naturalmente non hanno la stessa numeraz. di quelle del Falda). "Edizione originale", completa, collazionata con l’esemplare della Biblioteca Nazionale di Firenze. Cfr. Choix de Olschki,XI,18221 che cita l’ediz. del 1773 con 1 tav. in più: “ces estampes à l’imitation de celles de Falda avaient été dessinées au XVII siècle. Suite rare”. Mancano al Berlin Kat. III - “"Nuova Raccolta di fontane che si vedano nel alma città di Roma, Tivoli e Frascati". All’Ill. Sig. Andrea Corsini Marchese di Sismano Casigliano e Civitella”, Gio Jacomo Rossi formis Rome alla Pace all’insegna di Parigi, D.D.D. (1650 ca.). Questa pregevole e ricchissima raccolta è composta di 41 fogli di cui 26 con 2 vedute per foglio e 15 con 1 veduta a p. pag., finemente inc. in rame da Giovanni Maggi (con data 1618), Dominique Barrière e Francesco Corduba, per complessive 67 bellissime tavole di vedute (8 dedicate alle fontane di Frascati, 8 di Tivoli e le restanti di Roma). Cfr. Cat. British Library,II, p. 799 per una raccolta di 29 tavv. - La Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli di Milano possiede un esempl. con 58 tavv. di questa serie (1 su ogni foglio). Solo lieve alone marginale sulle ultime 9 tavole, altrimenti bello e fresco esemplare su carta distinta.‎

‎FALDA Gio. Battista e SPECCHI Alessandro‎

‎IL NUOVO TEATRO DELLE FABBRICHE, ET EDIFICII, IN PROSPETTIVA DI ROMA MODERNA.‎

‎Sotto il felice pontificato di N.S. Papa Alessandro VII. Gio. Iacomo Rossi, Roma, 1665. In-8 gr. (mm. 261x387), primi 2 libri in 1 vol., p. pelle coeva, dorso a cordoni con decorazioni e titolo oro su tassello, risguardi in carta marmorizzata. Offriamo i primi due tomi dell'affascinante raccolta di vedute di Roma finemente incise dal Falda: "Libro primo" - "Vedute delle fabbriche, piazze, et strade fatte fare nuovamente in Roma dalla Santità di N.S. Alessandro VII", con 35 tavv. (compresi il titolo e il foglio di dediche) - "Il secondo libro del Novo Teatro delle fabbriche et edificii, fatte fare in Roma, e fuori di Roma dalla Santità di N.S. Papa Alessandro VII", con 17 tavv. (compresi titolo e dedica). Queste due parti sono interamente dedicate alle fabbriche promosse da papa Alessandro VII, il quale desiderava incoraggiare una nuova immagine di Roma, non più legata solamente alle rovine antiche, ma rappresentativa dei progetti di espansione e abbellimenti urbani promossi dai papi seicenteschi. "Edizione originale". Cfr. Cicognara,3865: "Bellissimo esemplare; e questo è uno de' migliori libri delle vedute di Roma che rende un'idea adeguata de' luoghi e de' monumenti" - Choix de Olschki,XI,16896 che cita la sola ediz. del 1665, in 3 libri: "Ouvrage très important pour la topographie de Rome au XVII siècle et pour l'architecture des palais et des églises de Rome et ses environs. Ces estampes sont dessinées avec gout et gravées d'une pointe aussi nette que élégante" - Berlin Katalog,I,2666 - Fowler 116 e 339. Fioriture e/o arrossature marginali; leggerm. allentato, ma complessivamente buon esemplare.‎

Riferimento per il libraio : 43734

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
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€ 4.500,00 Informazioni/Compera

‎Falda Giovan Battista‎

‎LE FONTANE DI ROMA E DEL TUSCOLO DISEGNATE E INCISE DA GIOVAN BATTISTA FALDA(1965)‎

‎In 8' oblungo, leg. p. ed. con tit. in oro al piatto, cofanetto in pelle con tav. ill. in n. applicate ai piatti, pp. non numerate ,copia numerata es. 1051/1449.Dorso mancante, piatti e legatura in buono stato, pagine pulite, cofanetto con lembo sup. e inf. mancanti, abrasioni al dorso,Luogo di pubblicazione RomaEditore EditaliaAnno pubblicazione 1965Materia/Argomento Stampe, Incisioni, Monumenti, Storia locale, Roma, Tuscolo, Fontane‎

‎FALDA Giovan Battista.‎

‎Le fontane di Roma e del Tuscolo, disegnate e incise da G. B. Falda. Ristampa dei due libri pubblicati nel 1780.‎

‎Formato album cm. 39 X 27,5 pp. 6 nn. e 51 tav. f.t. Legatuta in piena pelle con titolo in oro al piatto con riradrature sempère in oro, picc. manzana al margine inferiore del dorso. In custodia ill. Copia n° 1122 di una tiratura di 1500 copie.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra Veduta della Chiesa di S. Ignatio de PP. Della Comp.a di Giesù nel Rione della Pigna,….‎

‎Questa "altra veduta" della chiesa di S. Ignazio, è presa da sud-est e mostra la facciata e il lato esterno dell'edificio. La chiesa, costruita dal cardinal Ludovisi nel 1626 in onore di S. Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, fu edificata contiguamente al palazzo del Collegio Romano e sostituì la cinquecentesca chiesa di S. Maria Annunziata. Il progetto di realizzazione venne affidato ad Orazio Grassi che si avvalse dei disegni di Carlo Maderno, Paolo Martucelli ed Orazio Torriani. All'epoca nella piazza antistante era visibile la guglia di S. Macuto, ovvero l'obelisco, cosiddetto appunto per la sua posizione dinanzi alla chiesa di S. Macuto, rinvenuto durante gli scavi della vicina chiesa di S. Maria sopra Minerva, dal 1711 situato nella vicina piazza della Rotonda. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. A view of the church of S. Ignazio, engraved by Falda from SE side. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta della Piazza del' Popolo entrandosi nella città‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta della piazza di m(on)te Giordano ampliata da N.Sig.Papa Alessandro VII‎

‎Bella veduta della piazza dell'Orologio, detta di Monte Giordano, dopo i lavori di ampliamento promossi da papa Alessandro VII. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of Piazza dell'Orologio, called of Monte Giordano, after the works sponsored by pope Alexander VII. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta della piazza di S. Maria della Minerva‎

‎Splendida veduta della piazza della Minerva, nel rione Pigna. È visibile anche la cupola del Pantheon, sulla sinistra. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta di dentro di S. Maria della Pace, restaurata et adornata da N.S. Papa Alessandro VII‎

‎Splendida veduta dell'interno della chiesa di S. Maria della Pace, dopo i lavori di restauro promossi dal papa Alessandro VII. Il primo progetto di restauro di papa Alessandro VII fu quello delle cappelle della famiglia Chigi, una in S. Maria del Popolo e l'altra a S. Maria della Pace, celebre per le Sibille di Raffaello. Pietro da Cortona ornò e modificò anche esteriormente la facciata della chiesa, creando un atrio a semicerchio con otto colonne accoppiate, in modo che anche l'aspetto della piazza risultasse più armonioso. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view that shows the interior of the church of S. Maria della Pace finished in 1656 by Pietro da Cortona. The first churches that pope Alexander VII had restored were S. Maria del Popolo and S. Maria della Pace, with Chigi chapels. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.114‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta di Piazza Colonna spianata et ampliata da N.S. Papa Alesandro VII‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta di Ripa Grande‎

‎Incisione all’acquaforte, circa 1660, firmata in basso dall’editore Giovanni Giacomo De’Rossi. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini o rifilate al rame, tracce di colla al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione. Attribuite al Falda da Maria Catelli Isola e dal Beltrame Quattrocchi, questo raro gruppo di vedute di Roma tuttavia differisce dallo stile classico del Piemontese. Engraving, 1660 circa, signed on lower part by the publisher Giovanni Giacomo De’Rossi.Beautiful work printed on contemporary laid paper with thin margins or trimmed to platemark, signs of glue on verso otherwise in excellent condition Maria Catelli Isola and Beltrame Quattrocchi ascribed these rare views of Rome to Falda da Maria Catelli Isola e dal Beltrame Quattrocchi. Nonetheless, the style used for this group of works is quite different from the classical Piemontese style. The Illustrated Bartsch vol. 47/2, 4725.318; M. Catelli Isola, I Ponti di Roma 92/96; E. Beltrame Quattrocchi pp. 66-67, 92/96. Dimensioni 360x500 circa.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altro Portone del'Archiospedale di S. Spirito in Sassia dalla parte della Longhara fatto fare da N.S. Papa Alessandro VII‎

‎L’incisione mostra l’accesso all’ospedale dall’attuale via dei Penitenzieri. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Archiospedale Apostolico di S. Spirito in Sassia‎

‎L'incisione raffigura l'ospedale di S. Spirito in Sassia dopo la ristrutturazione voluta da papa Alessandro VII e affidata al Bernini, che rinnovò il Braccio vecchio - anche noto come Corsia Sistina - e il portone. Il Braccio Nuovo fu realizzato dal Fuga, sempre col medesimo disegno del Bernini, sotto il Pontificato di Benedetto XIV. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. The etching shows the hospital of S. Spirito with the new portal and the the Braccio vecchio (old ward) restored by Bernini. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Castello e Fonte dell' Acqua Acetosa celebre per la salubrità sua fuori della Porta del Popolo sopra la riua del Tevere fat‎

‎Splendida veduta della Fontana-Ninfeo dell'Acqua Acetosa che papa Alessandro VII (Fabio Chigi 1655 - 1667) commissionò al Bernini, in luogo della più semplice fonte preesistente. L'opera, un’esedra al cui centro da tre bocche usciva l’acqua fu inaugurata nel 1621. Una lapide sormontata dallo stemma della famiglia Chigi, ne ricorda l’avvenimento: Alexander VII P.M. / Ut acidulae salubritatem / Nitidius hauriendi copia / Loci amoenitas commendaret / Repurgato fonte / Additis ampliori aedificatione salientibus / Umbraque arborum inducta / Publicae utilitati consuluit A.S. MDCLXI Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. A beautiful of the Acqua Acetosa fountain. At the beginning of the 17th century (1613) Pope Paolo V. Borghese (1605-1621) had built a simple fountain in the country along the right bank of the Tiber near Tor di Quinto where there was a spring of aciduous- ferruginous water considered to be healthy for kidneys, stomach, liver, spleen and many other illnesses. It was, however, Pope Alessandro VII who commissioned to Bernini the beautiful all-enclosing water-lily fountain that still exists today. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa Consagrata alla Madonna de Monti così detta dal Rione di questo nome…‎

‎Bella veduta della chiesa di S. Maria dei Monti che prende il nome, come indicato nell'iscrizione, dal quartiere Monti in cui fu edificata, su progetto di Giacomo della Porta. La chiesa è conosciuta col nome più popolare di Madonna dei Monti. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. A beautiful view of the church of S. Maria ai Monti, designed by Giacomo della Porta. The church is usually called Madonna dei Monti. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.168‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa da Santa Maria in via Lata sula Via del' Corso fatta da N.S.Papa Alessandro VII‎

‎Bella veduta che mostra la nuova facciata di Santa Maria in via Lata. Tra il 1658 e il 1665, Pietro da Cortona è chiamato a dare un volto monumentale al “tempio della Vergine” sul Corso, su commissione di papa Alessandro VII. Lata era il vecchio nome di via del Corso, che fin dall'età classica collegava la porta del Popolo con la zona di piazza Venezia. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. The beautiful etching shows the new façade of the church of S. Maria in via Lata, that was built between 1658 and 1663 by Pope Alexander VII. It was designed by Pietro da Cortona. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Agnese VM in piazza Navona la facciata in sino la cornice con l'alzata della Cuppola e Architettura del‎

‎Splendida veduta prospettica della chiesa di S. Agnese in Agone, al centro del lato occidentale di Piazza Navona, la cui facciata fu modificata da Borromini. Sulla destra è parzialmente visibile la celebre fontana dei Quattro Fiumi, del Bernini.Incisione su rame, in ottimo stato di conservazione.Esemplare dalla prima edizione de " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".In tre volumi, editi da G. G. de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi : il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia.Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da E. Dupérac a G. Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica.Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato "Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma mooderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII", opera di Alessandro Specchi, edito nel 1699. Beautiful view of the church of Sant’Agnese in Agone by Borromini, in Piazza Navona. On the right is the famous Fontana dei Quattro Fiumi by Bernini.From the first edition " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".Etching, in perfect condition. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture. The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.) Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome.Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).For reasons unknown the fourth and final volume (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Gregorio Papa de Monaci Camaldolesi sul' Monte Celio‎

‎Bellissima veduta della chiesa dedicata a S. Gregorio Magno, nell'omonima piazza al Celio, dopo gli interventi effettuati nel 1633 da G.B. Soria, quando il cardinale Scipione Borghese ne fece rifare la facciata e l'atrio. Fondata dallo stesso S. Gregorio nel 575 d.C, che trasformò la propria abitazione in un monastero, nel 1573 fu concessa da papa Gregorio XIII ai monaci Camaldolesi. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of San Gregorio Magno al Celio. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.155‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Luca Evangelista et a S. Martina V.M. dove fu l'Antico Tempio di Marte in Campovaccino‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Nicolò da Tolentino tra il Quirinale et Porta Salaria la facciata archietturadi Gio. Maria Baratta‎

‎L'incisione è dedicata alla chiesa di S. Nicola da Tolentino, sita nell'omonima strada che collega piazza Barberini a via di S. Susanna. La chiesa fu edificata nel 1599, isolata tra vigne e giardini, per ospitare i novizi dell'Ordine degli Agostiniani Scalzi, creato in quello stesso anno da papa Clemente VIII. I lavori, iniziati nel 1620, furono terminati solo 1654, da Giovanni Maria Baratta. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.     One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists.     The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).     For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729). ‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Pietro Apostolo, detta in Monteorio sul Gianicolo de Padri reformati di San Francesco‎

‎Bella veduta della chiesa di S.Pietro in Montorio. La chiesa, fondata nel Medioevo per i monaci dell'Ordine di Celestino V, fu affidata da papa Sisto IV ai frati Francescani. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautuful view of the church of San Pietro in Montorio was built on the site of an earlier 9th-century church dedicated to St. Peter on Rome's Janiculum hill. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB 4725,169‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S.Caterina Verg. E Mart. Nella strada de Funari col Monast delle povere zitelle. Architettura di Giacomo d‎

‎Bella veduta della chiesa di S. Caterina dei Funari, edificata nel IX secolo a S. Caterina d'Alessandria. Nel 1534 la chiesa fu concessa da papa Paolo III a S. Ignazio di Loyola che vi fondò il Conservatorio di S. Caterina della Rosa, conosciuto anche come "Compagnia delle Vergini Miserabili Pericolanti" e vi fece erigere una casa attigua per accogliere le orfanelle. Tra il 1560 ed il 1564, quando la Compagnia assunse forma stabile come Confraternita, la chiesa fu riedificata e dedicata definitivamente a S. Caterina de' Funari. La facciata viene attribuita a Giacomo della Porta. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a Sant' Ignatio de PP. Della Compagnia di Giesù nel Rione della Pigna condotta da varij disegni Dl P. Horat‎

‎Splendida veduta della chiesa barocca di S. Ignazio, costruita dal cardinal Ludovisi nel 1626 in onore di S. Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. La chiesa fu edificata contiguamente al palazzo del Collegio Romano e sostituì la cinquecentesca chiesa di S. Maria Annunziata. Il progetto di realizzazione venne affidato ad Orazio Grassi che si avvalse dei disegni di Carlo Maderno, Paolo Martucelli ed Orazio Torriani. Nella piazza antistante era allora visibile l'obelisco di S. Macuto (cosiddetto appunto per la sua posizione dinanzi alla chiesa di S. Macuto), rinvenuto durante gli scavi della vicina chiesa di S. Maria sopra Minerva, che dal 1711 fu situato nella vicina piazza della Rotonda. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of S. Ignazio di Loyola in Campo Marzio, built in Baroque style between 1626 and 1650. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata al nome di Giesù de Padri Giesuiti nel Rione della Pigna‎

‎Veduta panoramica di piazza del Gesù che mostra, al centro, l'omonima chiesa affiancata dalla Casa Professa dei Gesuiti, e ai due lati i palazzi circostanti. Sul lato sinistro è visibile una parte di Palazzo Altieri; di fronte, palazzo Petroni Cenci Bolognetti. Sullo sfondo, si distingue palazzo S. Marco. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of church of the Gesù and the Casa professa dei Gesuiti. It also shows: Altieri Palace on the left; Petroni Cenci Bolognetti palace on right. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata alla Madonna di Loreto de' Fornari nella regione de Monti. Architettura di Antonio da San Gallo...‎

‎Nel 1500 papa Alessandro VI Borgia donò alla Confraternita dei Fornari una piccola cappella, di fronte alla colonna Traiana, che venne poi abbuattuta per erigere una nuova chiesa dedicata alla Madonna di Loreto. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa della Madonna della Vittoria de Padri Carmelitani Scalzi sul Monte Viminale alle Therme Architettura di Gio. Battista‎

‎Costruita nel 1605 come cappella dedicata a San Paolo dai Carmelitani Scalzi, la chiesa, ubicata in via XX settembre, venne ingrandita e riconsacrata nel 1622 alla Vergine Maria per celebrare la vittoria dei cattolici, nel novembre 1620, contro gli eretici Boemi. La facciata, elaborata da Giovanni Battista Soria nel 1626 è a due ordini, di cui quello superiore con timpano arcuato coronato da un frontone triangolare. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. S. Maria della Vittoria was built in 1608-20 at the expense of Cardinal Scipione Borghese, nephew of Pope Paul V and it was dedicated to St. Paul the Apostle (a saint rather neglected in the list of Roman churches). In 1622 the dedication was changed because the new church was chosen for housing a sacred image which favoured the victory of the Imperial (Catholic) army against the Protestants at the battle of the White Mountain, near Prague, in 1620. The façade was designed by Giovanni Battista Soria, a favourite architect of Cardinal Scipione Borghese for whom he built also S. Gregorio Magno al Celio and S. Grisogono. In all three façades he placed eagles and dragons, the heraldic symbols of the Borghese. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa della Santiss. Trinità de Monti de' PP. Minimi Francesi sul' Monte Pincio‎

‎Splendida veduta prospettiva della chiesa di Trinità de’ Monti. Sullo sfondo, dietro la chiesa, è visibile Villa Medici. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of the Trinità dei Monti. In the background behind the church is Villa Medici. In the foreground is the landslip that ws transformed in the eighteenth century, into the De Sanctis steps. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. The Illustrated Bartsch vol. 47/2, 4725.156‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Caterina di Siena col' Monastero delle Monache di S. Domenico a Monte Magnanapoli Architettura d Gio. Battista‎

‎Bella veduta della chiesa di S. Caterina da Siena, a largo magnanapoli. La costruzione della chiesa avvenne tra il 1628 ed il 1641, per volontà di papa Urbano VIII, su progetto di Giovan Battista Soria. È ben visibile la Torre delle Milizie che il Falda riporta come "fabricata da Bonifacio VII", perché all'inizio del XIII sec. fu acquistata da Papa Bonifacio VIII Caetani che ne fece un poderoso baluardo costruendovi accanto un palazzo-fortezza, per difendersi dai suoi acerrimi nemici i Colonna che lo minacciavano dai Santissimi Apostoli. La veduta è anche un prezioso documento della Roma Sparita in quanto include il monastero delle monache domenicane demolito agli inizi del XX sec. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view form largo Mgnanapoli that shows the church of s. Caterina da Siena and the Torre delle Milizie. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Domenico col Monastero delle Monache dell'ordine dell'istesso Santo a Monte Magnanapoli sul' quirinale la facci‎

‎Splendida e accurata veduta della chiesa oggi detta dei SS. Domenico e Sisto, con l'adiacente monastero, in Largo Angelicum (via Panisperna). La chiesa fu costruita per volere di Pio V, dedicata al fondatore dell'Ordine dei Domenicani, S.Domenico. insieme all'annesso convento, a seguito delle insistenti suppliche delle Suore Domenicane, desiderose di lasciare il monastero di S.Sisto situato in un luogo infestato dalla malaria. Finalmente nel 1575 le Suore si trasferirono in questa chiesa, anche se non ancora ultimata, denominata poi S.Sisto Nuovo. Gli artefici di quest'opera furono Giacomo Della Porta, Nicola Torriani, Orazio Torriani e Vincenzo Della Greca, che terminò la facciata nel 1655. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. A beautiful view of the church of SS. Domenico e Sisto. The construction of the church spanned almost a century from 1569 when Pope Pius V, a Dominican himself, funded the purchase of the land to 1664, when the elegant staircase was completed. The church and the adjoining nunnery were meant to be a new residence for the nuns of S. Sisto (Vecchio) which was situated in an unhealthy location. Pope Gregory XIII promoted the restoration of the old nunnery, thus slowing the construction of the new one. Work resumed in 1609 and it was completed by Vincenzo Della Greca and his son Felice. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Giacomo con l'hospedale de gl' Incurabili su' la Via del Corso, architettura di Francesco da Volterra‎

‎La chiesa di S. Giacomo in Augusta fu inaugurata nel 1602, e fu sempre adibita come cappella maggiore dell'Ospedale S. Giacomo. Tra i più antichi ospedali sorti a Roma nel medioevo, quello di S. Giacomo situato tra Via dei Corso e Via Ripetta fu il terzo a sorgere, dopo quello di S. Spirito in Saxia e il secondo presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano. L'espressione "in Augusta" deriva dalla presenza, nelle vicinanze, del mausoleo dell'imperatore Augusto. L'ospedale sorse per cura degli esecutori delle ultime volontà del Card. Pietro Colonna defunto nel 1326, e fu detto degli Incurabili perché qui venivano curati i malati di sifilide che venivano respinti dagli altri ospedali. Nel '500 divenne Archiospedale ed ebbe per armi ed insegna l'immagine della beata Vergine Maria e dell'Apostolo S. Giacomo maggiore, pellegrino a Compostella, sotto i quali si aggiunge una carriola con l'infermo dentro, in atto di implorare pietà. E sotto la scritta: Fate l'elemosina a li poveri infermi dell'incurabili. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Magnifico esemplare, nel primo stato avanti il numero. Spedale di S. Giacomo was the third large Roman hospital to be founded after those of S. Spirito in Sassia and S. Giovanni in Laterano; it was built in 1339 by Cardinal Pietro Colonna to provide assistance to the pilgrims who entered Rome from nearby Porta del Popolo. It was known as S. Giacomo in Augusta because the neighbourhood was named after Augustus' mausoleum; in 1515 Pope Leo X officially named it Ospedale degli Incurabili because it focused on assisting those affected by a venereal disease which spread into Italy towards the end of the XVth century and for which no cure was found (later on it was called syphilis); the hospital had a mortuary chapel (S. Maria in Porta Paradisi) by Antonio da Sangallo. In 1583 Cardinal Antonio Maria Salviati promoted the reconstruction of the hospital and of its church along Via del Corso; the new buildings were designed by Francesco Capriani da Volterra and after his death in 1599 by Carlo Maderno, who in particular completed the façade added two small bell towers The hospital was almost entirely rebuilt in the XIXth century. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Girolamo della Natione de' Schiav.oni nella regione di Campo Marzo a Ripetta. Achitettura di Martino Lunghi il‎

‎Bella veduta della chiesa di San Girolamo degli Schiavoni, anche nota come degli Illirici o dei Croati, che sorge presso via di Ripetta. Venne annessa all’ospizio creato per accogliere i profughi provenienti dall’Illiria e dalla Slovenia donato da Nicolò V alla Congregazione degli Schiavoni (altra forma per Slavoni). Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view Saint Jerome of the Croats is the national Catholic church of Croatia on Via Tomacelli in the Campus Martius of Rome. It is also known as St Jerome of the "Illyrians", and was formerly known as San Girolamo degli "Schiavoni", St Jerome of the Slavs. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Grisogono de Frati Carmelitani in Trastevere‎

‎Bella veduta prospettica della chiesa di S. Crisogono, in Trastevere, e dell’area circostante così come si presentava all’epoca. Nel corso del XIX secolo, molte delle costruzioni circostanti furono demolite per realizzare il collegamento stradale verso via Belli e viale Trastevere. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. View of the Church of San Crisogono, in Trastevere. The surrounding area in this scene no longer exists, having been demolished in the nintheenth cenury to make way for via Belli and viale Trastevere. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.170‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Maria in Campitelli fatta fare da N.S. Papa Alessandro VII…‎

‎La ricostruzione di S. Maria in Campitelli fu avviata nel settembre 1662, in luogo di un'altra chiesetta, ed ha origine da un ex-voto delle autorità cittadine (anche se il pontefice partecipò alle spese e seguì la progettazione) all'immagine miracolosa della Madonna custodita nella chiesetta di S. Maria in portico e qui traslata, per aver liberato la città dalla pestilenza che l'aveva colpita nel 1656. Della costruzione fu incaricato l'architetto Carlo Rainaldi. Esemplare tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. S. Maria in Campitelli was built at the expense of the citizens of Rome in honour of a miraculous image of the Virgin which halted a pestilence in 1656. The image was kept in the church of the nearby Spedale di S. Galla. The Senate of Rome and Pope Alexander VII felt that the image deserved a better setting and financed the building of a new church. That explains why the coat of arms of the City of Rome was placed at the top of the façade. The church was designed by Carlo Rainaldi: its façade is remarkable for its light and shadow and for the extensive use of columns and pillars. View taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di San Luigi de Francesi et Hospedale della Natione nel Rione di S. Eustachio Architettura di giacomo della Porta‎

‎Bella veduta della chiesa intitolata a S. Luigi dei Francesi. La costruzione della nuova chiesa per la comunità francese di Roma iniziò nel 1518, per volontà del cardinale Giulio de' Medici (futuro papa Clemente VII), sotto la direzione di Jean Chenevières, anche se, dopo una sospensione dei lavori, fu completata soltanto nel 1589 da Domenico Fontana su disegno di Giacomo Della Porta. La chiesa è celeberrima nel mondo per i capolavori di Caravaggio nella cappella Contarelli. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of S. Luigi dei Francesi. Cardinal Giulio di Giuliano de' Medici (later to became Pope Clement VII) ordered a church to be built in 1518, not only to serve the French community living in Rome but also as the seat of his cardinalship. Construction of the church was halted in 1527, when Rome was sacked by troops of the Holy Roman Emperor, Charles V. Building was resumed in 1580 under the direction of the architect Domenico Fontana. It was consecrated in 1589, the year Catherine died. The church is famous for the cycle of paintings in the Contarelli Chapel, painted by the Baroque master Caravaggio in 1599-1600 about the life of St. Matthew. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, posta fuori della porta del'Popolo architettura di Iacomo Barozzi da Vignola‎

‎Conosciuta anche come S. Andrea fuori di porta del Popolo o Tempio di S. Andrea, la chiesa, nel rione Flamino, fu costruita per volontà di papa Giulio III a ricordo della sua fuga da Roma in occasione del Sacco del 1527, quando era ancora un semplice prelato di curia. Il progetto, con cupola e tamburo di forma ovale su pianta rettangolare, è di Jacopo Barozzi da Vignola, e la costruzione risale al 1552-53. La consacrazione della chiesa a Sant’ Andrea non fu casuale: il futuro pontefice fuggì da Roma e ad una probabile esecuzione il 30 novembre, giorno dedicato al santo. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. In 1552-53 Pope Julius III built a chapel along Via Flaminia, not far from his villa to comply with a vow he made in 1527, when he was a bishop; in June of that year, he had been given as a hostage by Pope Clement VII to Emperor Charles V as part of the agreements reached after the Sack of Rome; the chapel was dedicated to St. Andrew because the future pope was freed on November 30 1527, St. Andrew's Day, whereas several other hostages were killed at Campo de' Fiori. The edifice is known as Sant'Andrea del Vignola, after its architect Giacomo Barozzi da Vignola. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Sant'Athanagio, e Collegio della Natione de' Greci...‎

‎Bella e accurata veduta della chiesa La chiesa di S. Atanasio dei Greci, in via del Babuino, è stata fondata nel 1583 da Gregorio XIII Boncompagni a servizio del Pontificio Collegio Greco, fondato nel 1577.  Il progetto della chiesa fu affidato a Giacomo della Porta.  Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of Sant'Atanasio, in Via del Babuino. The church and the college attached to it, the Pontificio Collegio Greco Sant'Atanasio, were founded by Pope Gregory XIII (1572–1585) in 1583 and 1577. The college established itself on its present site in the year of its foundation, but had to wait six years for its church. This was designed by Giacomo della Porta.  Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Anastasia alle radici del' Palatino verso il Velabro.‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.166‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Bibiana sul Monte Esquilino Architettura del Cav.re Gio Lorenzo Bernino‎

‎La veduta raffigura la facciata dell'antica chiesa romana di S. Bibiana, in via Giolitti. Risalente al V sec. a.C, la chiesa fu riedificata da papa Onorio III nel 1224 ma poi fu totalmente rinnovata da Gian Lorenzo Bernini. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.. Beautiful view of the Church of St. Bibiana on Mount Esquilino. This church dates back to the fifth century, but only the columns lining the nave remain from the original structure. The present facade was designed by one of Baroque Italy’s most esteemed architects, Gianlorenzo Bernini, in 1626. The church is located on the via Giovanni Giolitti in Rome’s Esquilino district. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.161‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Maria della Scala de PP. Carmelitani Scalzi nella Regione di Trastevere‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.173‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Maria Liberatirice in Campo Vaccino‎

‎Questa incisione del Falda è un prezioso documento della Roma Sparita: la chiesa di S. Maria Liberatrice, infatti, è stata demolita nel 1902 nell'ambito degli scavi archeologici per riportare alla luce i resti della basilica paleocristiana di "S.Maria Antiqua" su cui la chiesa era stata costruita nel 1617. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Santa Maria Liberatrice al Foro Romano was built by Onorio Longhi in 1617 over the early Christian church of S. Maria Antiqua. The Curch demolished in the late19th century to make way for the Forum excavations. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Maria Liberatrice in Campo Vaccino‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Maria Traspontina de PP. Carmelitani, nella regione di Borgo. Architettura di Giovanni figliuolo di Baldassa‎

‎S. Maria in Traspontina era una chiesa medievale che sorgeva non dove la vediamo oggi, ma più vicina a Castel S. Angelo. A seguito delle continue inondazioni del Tevere, e dei lavori di fortificazione di Castel S. Angelo, promossi da Pio IV nel 1564, la chiesa venne demolita e ricostruita in Borgo Nuovo, "trans pontem", ossia al di là del ponte S. Angelo, su progetto di Giovanni Sallustio Peruzzi, a partire dal 1566. I lavori, si conclusero solo nel 1668, e furono portati avanti da Ottavio Mascherino prima e da Francesco Paparello poi. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. S. Maria in Traspontina was a medieval church with a portico; it housed two broken columns to which St. Peter and St. Paul were tied; because of its proximity to the river it was often damaged by floods. In 1564 Pope Pius IV decided to surround Castel Sant'Angelo with new walls and the church was pulled down. It was rebuilt along Borgo Nuovo, but the construction was completed only in 1668. The façad was built by Sallustio Peruzzi and Ottavio Mascherino. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.172‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Susanna Delle Monache di S. Bernardo sul Viminale alle Therme La Facciata‎

‎Incisione su rame, in ottimo stato di conservazione.Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".In tre volumi, editi da G. G. de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi : il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia.Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da E. Dupérac a G. Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica.Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato "Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma mooderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII", opera di Alessandro Specchi, edito nel 1699. Example in the first state, before the number, taken from " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".Etching, in perfect condition. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture. The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.) Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome.Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).For reasons unknown the fourth and final volume (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729). Bartsch 149‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santo Spirito in Sassia con lo Spedale de gl'Infermi et Fanciulli esposti‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa sotto il titolo di S. Maria Nuova et S. Francesca Romana in campo vaccino officiata dalli Monaci di Monte Oliveto, Ar‎

‎Ampia veduta con la chiesa di S. Francesca Romana e i monumenti circostanti. La chiesa è conosciuta anche con il nome di S. Maria Nuova in quanto sostituì la chiesa di S. Maria Antica, andata distrutta in seguito a un terremoto. La chiesa di S.Maria Nova assunse il definitivo appellativo di S.Francesca Romana allorché nel 1440 vi fu sepolta, sotto l'altare maggiore S. Francesca Romana, al secolo Francesca Bussa. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Church of Santa Francesca Romana, also called S Maria Nuova. It also shows: Ruin of the Temple of Peace, the Coliseum, Tito's Arch. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Collegio de Propaganda Fide‎

‎Bella veduta che mostra la facciata del Collegio di Propaganda Fide, tra piazza di Spagna e la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, completata dal Borromini sotto il pontificato di papa Alessandro VII. All'interno dell'edificio si trova la chiesa dei Re Magi: nel 1634 papa Urbano VIII Barberini, protettore del sacro collegio, aveva incaricato Gian Lorenzo Bernini di costruire la prima versione della chiesa. Lo scultore-architetto la realizzò in cinque anni.Dopo la morte di papa Urbano VIII, la Congregazione volle ampliare, per le accresciute esigenze, lo spazio a sua disposizione verso Sant’Andrea delle Fratte e il papa dell’epoca, Innocenzo X Pamphilj, ostile a Bernini, dopo aver nominato, nel 1646, architetto del collegio il suo eterno antagonista, Francesco Borromini, lo incaricò di ristrutturare l’intero complesso, chiesa compresa. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the Collegio di Propaganda Fide and church of Re Magi.The building is located in the Rione Trevi, at the southern end of Piazza di Spagna. Its southern facade is in front of the basilica Sant'Andrea delle Fratte, whose cupola and the bell were the work of Borromini. The main facade was created by Bernini (1644), and the front side of the via di Propaganda by Borromini (1646). This setting aside of Bernini's work was a request of Pope Innocent X, who preferred Borromini's style. The work was completed in 1667, under pope Alexander VII. The building houses the chapel of the Biblical Magi, built by Borromini. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

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