Il sito di sole librerie professionali

‎Rome‎

Main

Topic's parents ***

‎Italie‎
Numero di risultati : 40.152 (804 pagina/e)

Prima pagina Pagina precedente 1 ... 618 619 620 [621] 622 623 624 ... 649 674 699 724 749 774 799 ... 804 Pagina successiva Ultima pagina

‎GASTON BOISSIER‎

‎PROMENADES ARCHéOLOGIQUES ROME ET POMPéI‎

‎17,5X11 cm; (VIII), 383, (1) pp. e 7 c. di tav. di cui alcune a doppia pagina. Bella legatura coeva in piena tela con impressioni a secco ai piatti. Dorso a 4 nervi con titolo e ricchi fregi in oro ai tasselli (qualche minima ininflunet strofinatura). Qulache leggero foxing in alcune pagine ma ne complesso buon esemplare. Copia proveniente dalla celebre biblioteca del grande orientalista Fosco Maraini e del fratello artista Grato con il celebre timbro "Biblioteca Grato Maraini, Torre di Sopra". L'opera contiene le celebri Passeggiate Archeologiche a Roma e Pompei del celebre latinista e storico francese, Gaston Biossier. L'opera è arricchita di 7 belle tavole con le planimetrie del Foro, del Palatino, del palazzo di Domiziano, la Villa di Adriano, Le rovine di Ostia e i porti di Claudio e Traiano. L'opera è divisa per luoghi geografici. La prima parte è dedicata a Roma, la seconda a Ostia, la terza, 100 pagine, ai recenti ritrovamenti a Pompei.‎

‎BOISSIER GASTON (FISHER D. HAVELOCK, tr.)‎

‎Rome and Pompeii. Archeological Rambles. By Gaston Boissier of the French Academy. Translated by D. Havelock Fisher. With Maps and Plans.‎

‎20,2x14 cm; xii, 435, (1 b.) pp., 8 tavv. f.t. di cui 4 rip. Legatura editoriale rigida in piena tela con autore, titolo ed editore impresso in oro sul dorso. PRIMA EDIZIONE di questa importante monografia dedicata agli studi archeologici a Roma e a Pompei, arricchita dalle cartine del territorio archeologico. Bellissima copia arricchita dalla nobile provenienza dalla biblioteca Maraini (timbro sul frontespizio: "Biblioteca Grato Maraini - Torre di Sopra"). PRIMA EDIZIONI‎

‎Grasso Giacomo‎

‎Chiesa e Arte, Documenti della Chiesa testi canonici e commenti. Nel CD ROM allegato le leggi dello stato italiano e l'elenco dei principali beni ecclesiastici trafugati.‎

‎20,7x13,4 cm; 509, (3) pp. e un CD ROM. Monumentale opera dedicata al problema della conservazione del patrimonio artistico della Chiesa Cattolica.‎

‎Testo di Gabriele Simongini, Francesco Ferlisi‎

‎Francesco Ferlisi "La macchina dell'Immaginazione come congegno d'Armonie Ideali" 1977- 2002‎

‎21x21 cm; 83, (1) pp. Brossura editoriale. Ottimo esemplare. Monografia dedicata all'opera del noto artitsa siciliano, Francesco Ferlisi.‎

‎Sandro Cellanetti‎

‎Sandro Cellanetti‎

‎In 8° oblungo; 36 pp. Brossura editoriale illustrata. Monografia dedicata al noto artista originario di Tivoli, Sandro Cellanetti.‎

‎PONTI ERMANNO‎

‎IL BANCO DI SANTO SPIRITO E LA SUA FUNZIONE ECONOMICA IN ROMA PAPALE (1605-1870)‎

‎24,7x17,5 cm; 318 pp., con 23 tav. f.t. Brossura editoriale. Interessante studio dedicato al Banco di Santo Spirito Il Banco di Santo Spirito che fu fondato il 13 dicembre 1605 da Papa Paolo V e nel febbraio del 1606 iniziò la sua attività presso l'annesso Arcispedale di Santo Spirito in Saxia a Roma. Buono stato di conservazone.‎

‎Muntz Eugène et Paul Fabre‎

‎La Bibliothèque du Vatican au XVe siècle d'après des documents inédits - Contributions pour servir à l'histoire de l'humanisme par Eugene Muntz et Paul Fabre, Anciens Members de l'Ecole Francaise de Rome‎

‎23,3x16 cm; (4), VIII, 380 pp. Brossura editoriale, leggermente rovinata la dorso, per il resto buon esemplare ancora intonso. Interessante raccolta di documenti inediti della Biblioteca Vaticana.‎

‎Bianconi Gian Lodovico‎

‎Opere del Consigliere Gian Lodovico Bianconi Bolognese Ministro della Corte di Sassonia, Presso la S. Sede. Volume Primo, Secondo, Terzo, Quarto.‎

‎In 8° (22,5x13,5 cm); quattro tomi: (8), XXV, (3), 136 (i.e. 236), (4) pp. e una c. di tav. con ritratto di Bianconi opera di Bianconi e Benaglia, XII, 273, (3) pp. w una c. di tav. con ritratto, 189 (i.e. 193), (3) pp., (14) c. di tav. calcografico ill. delle quali 13 con ritratti, 186, (2), XXIV, (1), 194-340 pp. e una c. di tav. più volte ripiegata con "Pianta del Circo di Caracalla". Belle legature rigide degli inizi del novecento foderate di carta a motivi floreali rossi e blue. Titolo, autore e numero del volume in oro su fascetta in pelle blue scuro. Esemplare marginoso in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione completa delle Opere del celebre medico, storico e antiquario bolognese mentore ed amico del grande storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann. Nei suoi scritti inviato da Dresda dal Marchese Filippo Hercolani e da Francesco Algarotti, descrisse l'assemblaggio e l'arredamento della celebre collezione dell'Elettore di Dresda che formerà il nucleo della Gemäldegalerie di Dresda, iniziata con l'acquisto del blocco di un centinaio di dipinti della collezione Este, Modena, in 1745. Bianconi arricchì la collezione con l'acquisto della Madonna Sistina di Raffaello nel 1753. L'opera qui presentata contiene vari scritti di medicina, fisica, chimica, critica d'arte di Bianconi oltre ad una raccolta delle sue poesie e sue lettere, fra questi: Le lettere sopra A. Cornelio Celso al celebre Girolamo Tiraboschi; Altre lettere di Bianconi; Elogio storico del cavaliere Giambattista Piranesi celebre Antiquario ed Incisore di Roma; Elogio Storico del Cavaliere Anton Raffaele Mengs; Storia medica sull'Idrofobia per cui è morto il Dottor Venanzio Lupacchini, con riflessioni intorno a questo male; Dubbi e riflessioni sull'Idrofobia; Caso Stranissimo di una donna in cui cominciarono ad apparire i sintomi dell'Idrofobia…; Osservazione d'una Idrofobia…; Di alcune notizie intorno a Pisa e Firenze;Due lettere di fisica al signor Marchese Maffei; Delle Caraffe di Vetro che scoppiano al cadervi dentro di alcune piccole materie e di altri vetri curiosi; Della Diversa velocità del suono; Elettricismo incognito agli antichi; Specchi ustori degli antichi; Elettricità medica; Viaggi a Roma a Dori dama Veronese; Lettera al sig. Canonico Reginaldo Sellari ec. Nella quale si dà la spiegazione d'una iscrizione trovata in un sarcofago d'Aquileja: Lettera… intorno l'urna cineraria ed iscrizione seplocrale di Livilla Figlia di Gemonico Cesare trovate presso il Mausoleo di Augusto; Del Sepolcro di Druso…; Antichità ritrovati in Francia; Piramidi d'Egitto; Storia e costumi degli abitanti della Scozia; Storia di un selvaggio ritrovato nelle vicinanze d'Asti in Piemonte; Sopra l'inoculazione del Vajolo; Osservazioni sul terremoto di Bologna; Descrizioi de' Cerchi particolarmente di quello di Caracalla…; Ai lettori dell'Opera Circense; Origine Etrusca dei Giochi Circensi; Dei Vari Circhi dell'antica Roma; Dell'Uso dei Circhi e delle cagioni della loro distruzione; Pianta dei Circhi in Generale; Della Corsa ecc. ecc. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione.‎

‎FONDAZIONE MEMMO‎

‎I BORGIA‎

‎29,3x25 cm; 298 (2) pp. Bella legatura editoriale in tutta tela con titolo al dorso e sovraccoperta con titolo e particolare della decorazione della volta della sala delle Arti Liberali del Pintoricchio. Ricostruzione storica della vita di questa discussa famiglia fatta in occasione della mostra "I Borgia" presentata a Palazzo Ruspoli a Roma. Ottimo esemplare, praticamente nuovo.‎

‎Valerius Maximus‎

‎Moralium exemplorum libri novem Valerii Maximi, summa diligentia castigati ac fidelissimis eruditissimorum virorum Oliverii f. Arziganensis ; Iodicique Badii Ascensii commentariis enarrati. Quibus addita sunt quatuor & viginti exempla nuper Aldi Manutii industria inventa eiusdem Ascensii commentariis exornata. Cum duplici indice ... Insunt praeterea ; Theophili viri eruditissimi perutiles lucubrationes quae tibi non mediocri erunt (si huius autoris virtutes optime nosce volueris)‎

‎In 2° (30,7x21,3 cm); (12), 246 cc. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso. Mancanze alla pergamena. Note cinquecentesche manoscritte al recto del piatto anteriore. Prima rara edizione rara, nessun esemplare censito in ICCU, stampata a Venezia da Francesco Bindoni e Maffeo Pasini. Una piccolo nota manoscritta la margine bianco basso e del frontespizio e allo stesso, una leggerissima gora all'angolo basso esterno, praticamente invisibile. Marca tipografica al frontespizio che si ripete anche all'ultima pagina con angelo che tiene per mani un bambino e un cane ai suoi piedi. Numerose iniziali xilografiche. Un sottile ed insignificante tunnel di tarlo all'angolo alto di una decina di carte, sempre lontano da testo e praticamente ininfluente e nel complesso, all'interno in buone-ottime condizioni di conservazione. Nel 1547 uscì un'edizione dell'opera, simile a questa, sempre a Venezia, a cura di Venturino Ruffinelli. L'opera presenta i commenti di alcuni celebri umanisti come Aldo Pio Manuzio, Ascensius Jodocus Badius, Chalcondylas Teofilo. Rarissima edizione di questo celebre scritto del grande storico romano Valerio Massimo (Roma, I secolo a.C. - Roma, post 31). Dopo aver accompagnato nel suo proconsolato in Asia il suo protettore Sesto Pompeo, Valerio Massimo scrisse un manuale di esempi retorico-morali Factorum et dictorum memorabilium libri IX [noto anche con il titolo di Moralium exemplorum]. Opera erudita di carattere divulgativo, raccoglieva fatti e aneddoti ripresi da fonti diverse (tra le quali Cicerone, Tito Livio, Varrone e, fra i greci, Erodoto e Senofonte in particolare), suddivisi in 9 libri (un ipotetico decimo libro potrebbe essere andato perduto) e 95 categorie di vizi e virtù, al loro interno suddivisi in romani ed esterni. Tratti per la maggior parte dalla storia romana e, in misura minore, da quella greca, gli aneddoti hanno un carattere moraleggiante. La modesta finalità dell'autore è infatti quella di portare al lettore exempla (esempi) attraverso i comportamenti virtuosi (oppure tramite quelli più sleali) dei grandi uomini del passato, di modo che i retori, a cui questa opera sembra essere indirizzata, potessero farne uso nei loro discorsi per dare peso alle loro argomentazioni. L'opera di questo autore si propone anche di essere un'edificante e piacevole lettura per il lettore occasionale, non necessariamente colto nell'arte della retorica. Valerio Massimo fu più volte usato e citato dagli autori latini successivi. Nel IV secolo dalla sua opera furono tratti due compendi; uno, che ci è giunto integralmente, di Giulio Paride, l'altro, che si arresta al III libro, di Nepoziano (Januarius Nepotianus).". Come scrive l'Encyclopedia Britannica 1911: "direct and simple statement is eschewed and novelty pursued at any price. The barrier between the diction of poetry and that of prose is broken down; the uses of words are strained; monstrous metaphors are invented; there are startling contrasts, dark innuendoes and highly coloured epithets; the most unnatural variations are played upon the artificial scale of grammatical and rhetorical figures of speech. Opera rarissima che a parte i difetti alla legatura, in buone-ottime condizioni di conservazione. Cfr.: Edizione non corrente, mancante sia all'Adams che a S.T.C. Italian Books. Una copia censita presso la Royal Library of Belgium Albert I, III 55.137 B (Stacks - General reading room).‎

‎Giovanni Battista Morgagni‎

‎Jo. Baptistae Morgagni In A. Corn. Celsum, et Q. Ser. Samonicum epistolae decem. Quarum sex nunc primnm prodeunt.‎

‎In 8° (18,4×12,5 cm); (4), 336, (2 b.) pp. Legatura editoriale in pieno cartoncino molle con titolo chiosato a mano al dorso. Qualche macchia e traccia di sporco. Un leggerissimo alone al margine interno delle prime 5 carte e al margine esterno delle ultime 5, praticamente invisibile e ininfluente. Esemplare in barbe e quindi ad ampi margini ed in più che buone condizioni di conservazione. Rarissima edizione, della variante della prima edizione di questo scritto del grande medico, anatomista e patologo forlivese, Giovanni Battista Morgagni o Giovan Battista Morgagni o anche Giambattista Morgagni (Forlì, 25 febbraio 1682 – Padova, 5 dicembre 1771). Questa variante, che venne stampata da Comino prima delle altre copie, non presenta la dedicatoria ad Heister, aggiunta solo in seguito ed un frontespizio con qualche piccola differenza di stampa delle lettere oltre ad un errore marchiano poi corretto nelle copie seguenti. Trattasi probabilmente di una copia di prova dello stesso Comino. In questo esemplare infatti invece della corretta forma di “nunc primum” è stampato l’errore “nunc primnm”. Antica firma di appartenenza privata al recto del piatto anteriore “Ippoliti”. L’opera che apparve per la prima volta in forma notevolmente rimaneggiata nel 1721 vide la sua forma definitiva, considerata in tutto e per tutto come la prima edizione (presenta più di 200 pagine rispetto all’edizione precedente), edita da Comino a Padova nel 1750. Fra i suoi interessi anche quelli legati allo studio dei classici della medicina con studi filologici approfonditi. Qui presenta i suoi studi dedicati alla dottrina e figura del grande medico romano Auro Cornelio Celso descritta nel suo “De Medicina” che unico superstite pervenutoci di un trattato più ampio dedicato a tutte le scienze antiche, rappresenta una delle più vaste fonti di informazioni sulle pratiche mediche dell’epoca.. “L’impegno filologico di Morgagni si realizzò soprattutto nelle quattro lettere In scriptores rei rusticae, composte tra il 1721 e il 1723 per conto di Johann Matthias Gesner (Lipsia 1735), e nelle dieci lettere In Aur. Corn. Celsum et Q. Ser. Samonicum pubblicate in due momenti successivi (Padova 1721 e 1750) su richiesta del collega e amico Giovanni Battista Volpi. Morgagni lasciò inoltre numerosi scritti a carattere storico-medico, storico ed erudito, raccolti insieme con altri negli Opuscula miscellanea (1763), tra i quali le Epistolae Aemilianae in cui illustrò la propria terra natale da tutti i punti di vista (geologico, geofisico, archeologico, storico, etc.)”. E’ considerato il fondatore dell’anatomia patologica nella sua forma contemporanea. Rudolf Virchow lo definisce il Padre della patologia moderna. In Europa si era soliti riferirsi a lui come “Sua Maestà anatomica”. “Il 18 novembre 1698, all’età di sedici anni, si iscrisse all’Università di Bologna per studiarvi medicina, specie anatomia, considerata da Morgagni “pietra angolare di tutto l’edificio medico”. Ebbe come maestro di anatomia Ippolito Albertini, ma soprattutto ebbe la possibilità di seguire le lezioni di Antonio Maria Valsalva, eminente sperimentalista di fisiologia, nonché figlio scientifico di Marcello Malpighi, tra i primi ad opporsi al fenomeno seicentesco della separazione tra speculazione scientifica e pratica. In effetti Morgagni non è da considerarsi lo scopritore unico del metodo -detto poi morgagnano-, bensì l’esponente principale, che raccolse e sviluppò le fatiche dei suoi maestri diretti e indiretti, Valsalva e Malpighi, per creare quell’edificio monumentale anatomo-patologico che sta alla base della medicina moderna … Nel 1711 il desiderio di Morgagni venne esaudito: venne chiamato alla seconda Cattedra di medicina teorica dell’Università degli Studi di Padova lasciata libera da Antonio Vallisneri, dopo che quest’ultimo ebbe ottenuto la prima Cattedra dopo la morte di Domenico Guglielmini. …. Nel 1761 Morgagni pubblicò il suo massimo contributo alla medicina, De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis: la grande opera del forlivese stabilì una volta per sempre la correlazione tra osservazione anatomica e pratica clinica, spostando l’accento dallo studio della natura della malattia a quello della sede della malattia”. Rarissima edizione della variante della prima edizione in più che buone condizioni di conservazione ed in legatura coeva. Curiosità bibliografica. Copia probabilmente unica. Bibl: Federici, pag. 201, n. (7) che descrive la prima edizione nella sua forma classica.‎

‎Anonimo‎

‎Breve Notizia della Chiesa di S. Egidio Abate nel Borgo Angelico. Dell'Aschiconfratenita di poi in essa eretta sotto la sua Invocazione, con sommario delle Indulgenze.... ed in fine breve Compendio della Vita di detto Santo.‎

‎15x9 cm; 36 pp. Minimo tarlo al margine inferiore bianco del frontespizio e leggerissimo alone d'umidità in alcune pagine ma ambedue non fastidiosi e nel complesso esemplare più che buono. Immagine xilografica al frontespizio di S. Egidio. In fine aggiunta carta manoscritta "Adì .... 18nn Fece Ingresso il Sig Gaetano Palli, Angelo Federici". Rara storia della Chiesa di S. Egidio collocata nel quartire romano di Borgo in località Borgo Angelico e della arciconfraternita di S. Egidio. In fine viene brevemente riportata la vita di S. Egidio. In verità poco si sa di S. Egidio. Il più celebre avvenimento legato a questo santo è quello del re e della Cerva di Dio inviata a Egidio per sfamarlo con il suo latte, mentre questi viveva nel suo romitroio silvestre. La storia racconta che durante una battuta di caccia il re vide la Cerva e si lanciò al suo inseguimento. L'animale si rifugiò ai piedi di S. Egidio ma il re non fece in tempo a vedere il sant'uomo che già aveva scoccato una freccia. La Cerva si salvò ma Egidio fu colpito di striscio e rimase ferito. Per farsi perdonare il monarca donò un vasto territorio all'eremita, sul quale più tardi sarebbe poi sorta una grande cattedrale. Proprio per la Cerva S. Egidio è considerato il PATRONO dei CAVALLI e delle madri, oltre che degli eremiti. Opera ASSAI RARA ed in buone condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎Istituto Regole, ed Esercizio della Compagnia intitolata della Divina Grazia, Canonicamente eretta nella chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli de' Chierici regolari della congregazione della madre di Dio arrcchita di molte indulgenze.‎

‎In 16° (17x10 cm); 19, (1) pp. Brossura coeva. Prime 10 pagine macchiate senza però problemi nella lettura del testo. Per il resto discreto esemplare. Rara raccolta di regole della Compagnia istituita da Massimiliano Dezza nel 1671. Trattasi di Congregazione di clausura, aperta ad ambo i sessi, che faceva riferimento alla chiesa di Santa Maria in Portico a Roma. Di antichissima origine, Santa Maria in Campitelli fu ricostruita nel XVII secolo dall'architetto Carlo Rainaldi su commissione di papa Alessandro VII, che volle celebrare la fine di una pestilenza costruendo una degna sede per un'icona mariana ritenuta miracolosa. La chiesa riunì infatti due titoli, Santa Maria in Campitelli, qui collocata dall'alto medioevo, e Santa Maria in Portico, dove era conservata l'immagine miracolosa. L'edificio fu terminato nel 1667, privo delle statue pensate nel progetto originario della facciata. Negli altari sono collocate tele di Luca Giordano, Sebastiano Conca e del Baciccia. Da ricordare anche il sepolcro del cardinale Bartolomeo Pacca. La chiesa si affaccia sulla piazza omonima, ma appartiene al rione di Sant'Angelo. RARO libercolo di statuti di confratenite.‎

‎Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano‎

‎Constitutiones privilegia et indulgentiae venerabilis archiconfraternitis S.mi Corporis d.n. Iesu Christi in Basilica S. Petri Principis Apostolorum de Urbe.‎

‎In 4° (21,5×15,7 cm); 30, (2) pp. Legatura moderna in tutto cartoncino rigido. Prima edizione (con la costituzione aggiornata, una prima costituzione usci nel 1583) di queste costituzioni della Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano. Belle xilografie al frontespizio ed al recto dello stesso. Iniziali xilografiche. Antica firma cinquecentesca di appartenenza privata al frontespizio. Emblema xilogr. della confraternita sul front. Stemmi xilogr. vescovile e di papa Gregorio XIII sul verso del front. Tagli rossi. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. La Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano fu fondata nel 1540 allo scopo di promuovere “con ogni maggior sollecitudine e zelo il culto e la devozione del Santissimo Sacramento”. Questa pubblicazione raccoglie la costituzione, i privilegi e le indulgenze legate ad essa. Opera assai rara, un solo esemplare censito in ICCU, arricchita da tre stemmi xilografici ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\RMRE\016921.‎

‎GIBELLINI PIETRO‎

‎CRONOLOGIA, NOTA SUL TESTO, BIBLIOGRAFIA DI GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI. SONETTI‎

‎16,9x10,3 cm; XCI-CXIX, (3), 613-664 pp. Brossura editoriale. Macchioline di ruggine al margine interno bianco del piatto anteriore dovute alle graffette utilizzate per la rilegatura. Al frontespizio è presente una dedica autografa dell'autore al prof. Gino Barbieri (bell'ex-libris del professore alla prima carta bianca). Cronologia della vita e delle opere di Giuseppe Gioacchino Belli curata da Pietro Gibellini. Stato di conservazione molto buono. Non censito in ICCU. RARO.‎

‎Anonimo‎

‎Divote Orazioni da recitarsi nelli nove giorni preparativi alla festa della traslazione della S. Casa di Nazaret in onore di Maria Santissima Lauretana, che Venerasi nella Chiesa di S. Vincenzo Ferrario in Cantalupo Feudo dell’Illma Casa Nunez, in una Cappella fondata per voto.‎

‎In 12° (15x8,5 cm); 32 pp. e una bellissima tavola in antiporta con immagine della Madonna di Loreto incisa da Giovanni Brun celebre incisore che realizzò anche un conosciutissimo album di vedute romane. L’immagine porta la didascalia “Effige di Maria SS.ma Lauretana”. Brossura coeva a motivi amaranto, verdi e gialli. Prima rara edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di quest’opera di devozione Mariana dedicata alla Madonna di Loreto ed in particolare alla sacra immagine venerata nella chiesa di San Vincenzo a Cantalupo, l’odierna Mandela. Mandela viene citata da Orazio come Pagus Mandela, nome che riprese solo dopo il 1870; nel Medioevo si chiamava infatti Cantalupo Bardella e con tale nome venne concessa come feudo da Papa Celestino III agli Orsini. Il paese era noto anche come Cantalupo Bardella ed fu a lungo feudo della nobile famiglia dei Marchesi Nunez. La tavola qui presente è una delle rarissime riproduzioni conosciute dell’immagine sacra conservata nella Chiesa di San Vincenzo Ferrari. Ottimo esemplare.‎

‎AA. VV.‎

‎Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo... Unnito a: Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo...‎

‎Tre opere di miracoli mariani in 8° (14,5x10 cm) rilegati in legatura coeva in mezza pelle con fregi e scritte in oro al dorso e antica fascetta di collocazione in biblioteca privata al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati in rosso. Tutti e tre le opere si presentano in ottime condizioni di conservazione.<BR>1) Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo, ed ancora a tutte le solennità di Maria.Roma, Nella Stamperia dell’Ospizio Apostolico presso Carlo Mordacchini, 1824.2) Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo, ed ancora a tutte le solennità di Maria.Roma, Nella Stamperia dell’Ospizio Apostolico presso Carlo Mordacchini, 1826.<BR>3) Devota Precatio Ad Sanctissimum Nomen Mariae Costans Ex quinque Psalmis, et quinque Antiphonis, quorum literae iniziale Mairae Nomen efficiunt.Romae, Typis Chracas propè S. Mercum in Via Cursus, 1749.<BR>Pagine: 166, (2) pp., 166, (2) pp. e una c. di tav. in antiporta., LVI pp. 1) Prima rara edizione, un solo esemplare censito in ICCU, di questo scritto dedicato al culto mariano, alla chiesa di Sant’Apollinare a Roma e all’immagine sacra della Madonna in essa contenuta con descrizione dei miracoli operati da tale immagine. 2) Seconda rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU di questo scritto che riprende in tutto e per tutto l’edizione del 1824 con in più però l’aggiunta della bellissima antiporta che riproduce la sacra immagine presente nella Chiesa di Saint’Apollinaire. 3) Rara edizione stampata a Roma da Chracas di questo importante scritto di culto mariano. Immagine di Maria con Gesù bambino in braccio al frontespizio, numerose iniziali xilografiche, stemma del nome di Maria a pagina VIII. L’opera contiene la descrizione di numerosi miracoli legati al nome di Maria avvenuti attraverso i secoli. Importante raccolta di miracoli e culto Mariano.‎

‎Pascucci Carmine Tommaso, Pigantelli Giacomo‎

‎Compendium et index ad consultationes canonicas d. Iacobi Pignatelli. Omnes decem tomos complectens in alphabetico ordine materiarum dispositum ab vtriusque iuris doctore abb. Carmino Thoma Pascuccio Sacerdote Frequentinen. Cum aliquibus additionibus, & duplici indice, Materiam scilicet, & Consultationum, sive Argomentorum locupletissimo, ac facili. Quo Omnia, qua à D. Pignatello per decem Tomos dispersim dicta sunt, singulasingulis....Pars Prima - Secunda‎

‎In folio (32×21 cm); due tomi: (12), LV, (1), 593, (1) pp. e 462, (2), XXXXIII, (1) pp. Belle legature coeve in piena pergamena con piatti che lasciano intravedere un antico palinsesto. Dorso a 5 nervi con titolo in oro ad uno dei tasselli. Qualche forellino di tarlo. Qualche forellino di tarlo la margine bianco di una ventina di carte (alcuni visibile al frontespizio del secondo volume), alcune pagine con leggerissima ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta e nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questo celebre compendio ragionato di Diritto Canonico, del noto giurista napoletano nato a Frigento il 20 dicembre 1653 e morto nel 1701, poi vescovo di Trevico, Pascucci Carmine Tommaso a commento dell'opera del celebre teologo nato in provincia di Lecce, Giacomo Pignatelli considerato uno dei più grandi esperti di diritto canonico ed avvocato del seicento. Fu Priore della Chiesa di Santa Maria del Pianto a Roma. Le Consultationes canonicae uscirono la prima volta nel 1663 ma tale fu il loro successo da venire più e più volte ristampate e commentate da numerosi studiosi anche nel settecento. Opera non comune. Rif. Bib.: IT\ICCU\UM1E\001725.‎

‎Corsini, Edoardo‎

‎Eduardi Corsini Cl. Reg. Scholarum Piarum, et in Academia Pisana Humaniorum Litterarum Professoris Epistola de Burdigalensi Ausonii consulatu.‎

‎In 4°; 24 pp. Prima edizione di questo scritto del noto scolopio, professore di logica, metafisica, etica e lettere all'Univ. di Pisa che fu studioso di filologia, epigrafia, numismatica e storia, Corsini Eduardo. L'autore ricoprì la carica di generale dell'ordine degli Scolopi. Originario di Fellicarolo di Fanano (MO), morì a Pisa. Dedica a Francesco degli Albizzi. Prima rara edizione di questo scritto dedicato all'Epistola de Burdigalensi" di Decimo Magno Ausonio. Senza brossura, a fogli sciolti ma in buono-ottimo stato di conservazione.‎

‎Romano Giovanni Antonio per il Consorzio della Ferrovia Adriaco - Tiberina‎

‎Risposte al Voto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici‎

‎30,5x21,5 cm; 22, (2 b.). Brossura editoriale. Raro trattato relativo alla famosa costruzione della linea ferroviaria da Venezia a Roma. Opera in buono stato di conservazione e ASSAI RARA.‎

‎OLDENBOURG R.‎

‎SEI E SETTECENTO ITALIANO DOMENICO FETI‎

‎21,6x15,5 cm; 15, (3) pp. 25 tav. Bella brossura editoriale colorata con titolo al piatto anteriore. Della serie "Biblioteca d'arte illustrata diretta da Armando Ferri e Mario Recchi" Serie Prima fascicolo 2. Buon esemplare di questa monografia dedicata al grande pittore romano Domenico Fetti (Feti) che fu tra i massimi rapppresentanti del Barocco italiano. Due leggerissime e minime macchioline al piatto anteriore ma per il resto OTTIMO ESEMPLARE. NON COMUNE.‎

‎AA. VV.‎

‎Fiori sparsi sulla tomba che accoglie le ceneri del leggiadro e amabile giovinetto Gregorio Moroni romano nel primo anniversario di sua morte alla cara sua memoria consacrati.‎

‎In 2° (33x26 cm); (8), 135, (5) pp. e 2 c. di tav. a piena pagina, una con il busto di Gregorio Moroni e uno con il monumento sepolcrale dello stesso. Legatura editoriale con grande stemma della famiglia Moroni al piatto anteriore entro cornice xilografica. Alcuni lievi segni del tempo al frontespizio e all’interno in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione. Curatissima veste grafica. Belle testatine e finalini ornate. Stemma della famiglia Moroni al frontespizio. Opera dedicata a Gaetano Moroni Aiutante di Camera di Papa Gregorio XVI e padre del fanciullo deceduto. Numerosi componimenti sono dedicati al figlio ma vari anche al padre. Fra gli autori: Luigi Ricasoli, Angelo Maria Geva, Gaspare Servi, Pietro Sabatini, Enrico Piccoli, Domenico Poggioli, Angelo Maria Ricci, Ignazio Cantù, Angelo Berni, Dorilo Bergarense, Joannes Baptista Rosani, Adone Finardi, Giuseppe Maccolini, Vincenzo Rossi, Antonio Mezzanotte, Andrea Belli, Raffaele Feoli, Domenico Zanelli, Francesco Fabi de Conti Montani, Filippo Maria Scolari, Pitro Paolo Barbieri, Gaetano Moroni (Roma, 17 ottobre 1802 – Roma, 3 novembre 1883) è stato un bibliografo, dignitario pontificio, bibliofilo, poligrafo ed erudito italiano, autore del noto Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Nato in una modesta famiglia, dopo aver frequentato le scuole elementari presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, poté continuare gli studi grazie all'aiuto dell'abate camaldolese di San Gregorio al Celio, Mauro, al secolo Bartolomeo Cappellari, il futuro papa Gregorio XVI. Dopo la nomina del Cappellari a cardinale (1825), Gaetano Moroni ne divenne il cameriere privato. L'interesse verso gli studi eruditi nacque dopo l'incarico affidatogli dal card. Cappellari, prefetto di Propaganda Fide, di redigere un Indice generale e ragionato dell'archivio di Propaganda. Iniziò in quell'occasione la compilazione di un Repertorio personale delle notizie apprese dalla lettura di libri e di documenti d'archivio. Moroni svolse anche la funzione di segretario in occasione delle elezioni di Pio VIII (1829) e dello stesso Gregorio XVI (1830); l'esperienza di conclavista venne esposta dal Moroni nel Giornale storico-politico-ceremoniale delle sede vacante e il conclave per l'elezione di Pio VIII e Gregorio XVI rimasto tuttavia inedito. Divenuto Primo Aiutante di camera di Sua Santità di Gregorio XVI, mostrò una straordinaria capacità di lavoro testimoniata dalle oltre centomila lettere scritte durante il pontificato di Gregorio XVI, oltre ai lavori storici ed eruditi redatti a cagione della carica. Bibliofilo, raccolse una ricca biblioteca arricchita fra l'altro della collezione delle incisioni romane di Giovanni Battista Piranesi in 21 volumi venduta dopo la morte del Moroni alla Georgetown Library. Dopo la morte di Gregorio XVI (1846), Gaetano Moroni continuò la sua attività con papa Pio IX, che lo nominò secondo Aiutante di Camera. Si ritirò a vita privata nel 1849 dedicandosi agli studi e soprattutto al completamento della più vasta opera di erudizione ecclesiastica che sia stata mai ideata in Italia: i centotré volumi del Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840-1861) più i sei volumi dell'indice (1878-1879). L'opera, sebbene attualmente sia giudicata antiquata, costituisce ancor oggi una straordinaria miniera di dati altrimenti irreperibili. Il Dizionario venne portato a termine soprattutto dopo la morte di Gregorio XVI: l'opera è scritta interamente dal Moroni che, privo di collaboratori, vi dedicava ben sedici ore di lavoro al giorno. Per molti aspetti l'intensa attività di Gaetano Moroni ricorda quella di Francesco Cancellieri, di cui peraltro Moroni si professava allievo. Sebbene abbia goduto della stima e dell'amicizia di ecclesiastici, studiosi ed eruditi, per esempio del cardinal Wiseman e Antonio Rosmini, come collaboratore di Gregorio XVI Gaetano Moroni fu spesso oggetto di pasquinate. Giuseppe Gioachino Belli dedicherà a Ghitanino numerosi sonetti rinfacciandogli le umili origini, l'aver aiutato da ragazzo il padre nell'attività di barbiere, e insinuando che i favori papali fossero stati ottenuti in realtà grazie alla moglie. La città di Roma gli ha intitolato una via al Quartiere Nomentano (da non confondersi con il Vicolo Moroni in Trastevere). La sua vita, ricca di riconoscimenti e di onorificenze, fu profondamente turbata dalla morte prematura dell'unico figlio maschio a cui aveva dato il nome Gregorio in onore del pontefice. All’interno esemplare in ottime condizioni di conservazione.‎

‎ALBUM DELL'ATENEO PER L'ANNO GIUBILARE 1895‎

‎31x21 cm; VII, (1), 47, (3) pp. Brossura editoriale con titolo e ricca animazione al piatto anteriore in nero e oro e veduta di San Pietro. Numerosissime incisioni nel testo, varie che occupano l'intera pagina o a fogli doppi (come quelle dei ritratti degli Illustri contemporanei e degli Scrittori dell'Ateneo in cornice amaranto). Prima edizione di questo bell'album dell'Ateneo celebre rivista cattolica vaticana ma stampata a Torino, pubblicato in occasione del Giubileo del 1895. In prima pagina il ritratto di Papa Leone XIII. Una veduta di piazza San Pietro. Fra le altre belle e fini incisioni: Medaglia di Leone XIII, i ritratti di l'Irlandese Danie O'Connell, l'astronomo Angelo Secchi e l'astronomo Giuseppe Leverrier, Alessandro Manzoni, Silvio Pellico, Nicolò Tommaseo, Angelo Mai, l'architetto Alessandro Antonelli, lo scultore Antonio Brilla, il compositore Amilcare Ponchielli, Don Giovanni Bosco, Antonio Rosmini, San Lorenzo da Brindisi e molti altri. Una bella tavola a doppia pagina con fregi in amaranto e 11 ritratti degli scrittori dell'Ateneo nell'Anno 1893. Buono-ottimo stato di conservazione. Raro.‎

‎Squadrilli, Tina‎

‎Vicende e monumenti di Roma‎

‎20,5x14,5 cm; XXXIV, (2), 531, (3) pp. Legatura editoriale in cartoncino illustrata a coloti. Prima edizione, l'opera ebbe una seconda edizione dieci anni dopo questa, di questa celebre guida a Roma ed i suoi monumenti. Ottimo esemplare.‎

‎Belgrand Eugene‎

‎Les Eaux, Introduction Les Aqueducs Romains‎

‎27x16,5 cm; (4), 237, (3) pp. e 8 c. di tav. fuori testo. Legatura coeva in mezza pelle con titolo e fregi in oro al dorso. Qualche strofinatura. All'interno una leggera macchiolina al margine esterno bianco delle prime 3 carte per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questo importante studio del grande ingegnere francese, Eugène Belgrand (Ervy-le-Châtel, 23 aprile 1810 - Parigi, 8 aprile 1878). L'autore è noto per i suoi lavori di rinnovamento di Parigi nella seconda metà del XIX secolo. L'opera, uscita in una serie di tre ma facente storia a se, ricostruisce l'arte degli acquedotti romani. Non comune.‎

‎Cavalieri San-Bertolo Nicola‎

‎Istitituzioni di architettura statica e idraulica di Nicola Cavalieri San-Bertolo, ingegnere superiore nel corpo di acque e strade, e professore nell'archiginnasio romano della sapienza.‎

‎In 4°; 8 volumi con la loro rara brossura originale: (2), 120, (4) pp. e 4 c. di tav.; (2), 121-184, (2) pp. e 14 c. di tav.; (2), 185-248, (2) pp. e 9 c. di tav.; (2), 384, (2) pp. e 11 c. di tav.; (2), 120, (2) pp. e 6 c. di tav.; (2), 121-263, (3) pp. e 12 c. di tav.; (2), 265-378, (2) pp. e 8 c. di tav.; (2), 379-570, (2 di errata e 2 bianche) pp. e 6 c. di tav. Opera completissima che rispetto a tutte gli altri esemplari conosciuti presenta 68 bellissime tavole fuori testo più volte ripiegate (due tavole del primo volume numerate 26) invece di 67 come solitamente negli altri esemplari (si conta solo qualche esemplare nella seconda edizione con 68 tavole per la presenza della carta 26 bis). Questo qui presentato è l'unico esemplare censito e conosciuto che si presenta con gli 8 volumi originali ognuno con la sua bella brossura azzurra editoriale con titolo e contenuto del volume impresso in nero al piatto anteriore entro ricca cornice incisa a motivi floreali. Grazie proprio alle brossure si può sapere che l'opera venne stampata tra il 1826 ed il 1829 e non 1826-1827 come comunemente creduto, l'ultimo volume infatti porta la data alla brossura di 1829. Prima edizione rarissima da trovarsi in queste perfette condizioni di conservazione a fogli chiusi ed ancora in barbe come uscì dai torchi della tipografia Cardinali e Frulli di Bologna. Il grande matematico originario di Civitavecchia, Nicola Cavalieri San Bartolo, fu tra i fondatori della Scuola degli Ingegneri di Roma presso l'Archiginnasio Romano dove insegno, fra l'altro, a lungo. Fu anche Ingegnere Capo del dipartimento delle acque e delle strade. L'opera qui presentata è uno dei trattati di ingegneria statica ed idraulica più celebri dell'ottocento e conobbe subito un immenso successo tanto da veder numerose riedizioni per tutto il corso del XIX° secolo. Il primo volume tratta di lavori di terra: costruzione, difesa e riparazione degli argini; Presa delle rotte; Forma, struttura e pertinenze delle strade; Proprietà del legname: taglio, dimensioni, denominazioni, trasporto, conservazione, incurvamento artificiale, collocamento, congiunzioni, preservazione; Ponti; Dighe; Lavori in ferro. Il secondo si occupa di muri; pietre naturali e artefatte; volte; intonachi e pavimenti; sostegni; costruzioni marittime; macchine e manovre architettoniche; stime; lavori di terra; occupazione di terreni campestri e fabbriche. Esemplare unico per le brossure originali e per la presenza della tavola in più rispetto a tutte le altre copie conosciute della prima edizion. In ottime condizioni di conservazione. Bibl.: Cfr. Olschki,VI,8091 che cita la I ediz., 1826-27, di questa: "Ouvrage recherché" (anche qua si noti la data sbagliata di edizione).‎

‎Jamin Nicolas‎

‎Pensieri scelti di Jamin seconda edizione Romana stampata a spese della Società dell'Amicizia Cattolica per distribuirsi gratis Volume I - II‎

‎In 8°; 204 pp. e 282, (4) pp. Bellissima legatura coeva in mezza pergamena con titolo e numero del volume in oro su fascetta verde al dorso. Al frontespizio di ogni volume cancellata anticamente la scritta "per distribuirsi gratis". Sempre al dorso impressi in oro ricchi fregi. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva (qualche strofinatura). Tagli gialli. Jamin, religioso francese dell'ordine dei maurini, tratta in quest’opera vari temi fra i quali i miracoli, le eresie, della chiesa cattolica, della rivelazione ecc. Esemplare in bellissima legatura ed in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Bartolomeo da S. Concordio‎

‎Gli ammaestramenti degli antichi raccolti e volgarizzati per fra Bartolomeo da San Concordio: nuova edizione con l'aggiunta del libro dei costumi di Dioniso Catone e delle vite dei filosofi cinici di Diogene Laerzio tradotte da Anton Maria Salvini.‎

‎In 16° (15,3x9,2cm); XV, 329, pp. Brossura editoriale con titoli in nero al dorso e al piatto, qualche lieve difetto al dorso per il resto esemplare intonso e all'interno in buone - ottime condizioni di conservazione. Bartolomeo da San Concordio (San Concordio-Lucca, 1262 - 11 luglio 1347) è stato uno scrittore e aforista italiano, frate domenicano, discendente dalla nobile famiglia de' Granchi. Conosciuto anche come Bartolomeo Pisano è stato un predicatore domenicano e scrittore. Entrò all'età di quindici anni nel convento domenicano di S.Caterina a Pisa. Studiò diritto e teologia a Bologna e poi a Parigi. Dal 1312 restò stabilmente nel convento di cui diresse lo studium. Le sue opere, trattati didattici e morali, sono scritte in latino, tranne la versione che egli stesso fece del suo libro De documentis antiquorum,poi da lui stesso volto in volgare col titolo di Ammaestramenti degli antichi dove raccolse e ordinò molte sentenze di antichi autori, realizzando così un manuale di virtù o un trattato di filosofia, che costituisce uno dei primi volgarizzamenti dei classici latini, fra i quali Sallustio, Seneca, Quintiliano, Ovidio, Valerio Massimo, Tommaso d'Aquino. Scrisse anche una Summa casuum coscientiae, fortunatissimo manuale per i confessori, chiamata nel volgarizzamento italiano di Giovanni dalle Celle, Summa Pisanella o Maestruzzo e la Chronica del convento di Santa Caterina in Pisa.‎

‎Stendhal (di Marie-Henri Beyle, 1783-1842)‎

‎Promenades dans Rome. Seule édition complète augmentée de préfaces et de fragments entièrement inèdits. Premiére Série.‎

‎In 12° (18,5x12cm); (5), 369, (3), pp. Legatura editoriale con titoli, cornice e stemma dell'editore in nero al piatto e al dorso, un alone e qualche strappetto. Piatto posteriore mancante. Alcune mancanze al dorso. Lievi bruniture nel testo. Promenades dan Rome è una delle opere più celebri di Stendhal (1783 - 1842), pseudonimo di Henry Beyle. Questa edizione viene vantatata come la: "seule édition complète augmentée de préfaces et de fragments entièrement inédits". Esemplare in discrete condizioni.‎

‎ORSINI GIULIO‎

‎JACOVELLA, nuove liriche, seconda edizione‎

‎19,5x12,7 cm; 148 pp. Brossura editoriale (piccoli ed ininfluenti difetti). BUONA COPIA. Bella veste grafica. Raccolta di componimenti poetici del romano Giulio Orsini, poeta, saggista, bibliotecario, direttore della biblioteca nazionale di Roma dal 1881 al 1909, docente universitario di letteratura italiana e grande critico. Fra i componimenti uno deidicato al Vino del Chianti e uno a Viareggio. BUONA COPIA.‎

‎D'Amico Silvio‎

‎Trilussa‎

‎In 24°(11x6,5); (7), 57, (7), pp. Brossura editoriale illustrata in carta pergamena, con cornice e titoli in rosso e nero, fregi con putti e stemma dell'editore al piatto anteriore e al dorso. Ritratto di Trilussa in antiporta in bianco e nero. Testatine incise in rosso. Capilettera incisi. Esemplare parzialmente intonso e in barbe. Volume elzeviriano appartenente alla collana: Medaglie, stampato su carta filigranata: AMOR ET LABOR VITAST. Esemplare in buone ottime condizioni di conservazione.‎

‎TRILUSSA‎

‎QUARANTA SONETTI ROMANESCHI‎

‎17x10 cm; 55, (1) pp. Brossura con illustrazione al piatto anteriore, qualche strappetto ai margini esterni e piccole mancanze al dorso). Esemplare a quaderni lenti. La scritta con lo stampatore, il luogo e la data di stampa sono ricalcate anticamente a mano. Varie bellissime tavole a piena pagina incise nel volume. Libro di sonetti, in dialetto, del noto autore romano che contiene alcune delle sue più celebri composizioni come "L'Imbroj de la padrona", "La serva ar telefeno"; "La tintura", "Le corrispondenze amorose", "La Decarcomania", L'Ecrisse", "L'Assasino Pratico", "Ar Pincio", "La strega", "In Pizzo ar Tetto", "Er Gatto de Lisetta", "la donna barbuta", "Il museo Meccanico", "La donna gigante" ed altri. In discrete condizioni di conservazione. Non comune prima edizione completa della brossura editoriale illustrata.‎

‎MAGALOTTI LORENZO‎

‎LA DONNA IMMAGINARIA, CANZONIERE del CONTE LORENZO MAGALOTTI, CON ALTRE DI LUI LEGGIADRISSIME COMPOSIZIONI INEDITE RACCOLTE E PUBBLICATE DA GAETANO CAMBIAGI. AL NOBILISSIMO SIGNORE VINCENZO MARIA ALAMANNI PATRIZIO FIORENTINO MACHESE DI TRENTOLA, E BARONE DI LORIANO &c.‎

‎In 4° (18,6x12,8 cm); XLV, (3 b.), 266, (2) pp. con ritratto dell'autore in antiporta in numerazione. BELLA ed elegante legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo impresso in oro su fascetta al dorso. Antica firma di appartenenza privata al margine alto bianco del frontespizio. Antico ed abile restauro al margine interno bianco del frontespizio e al margine esterno bianco dello stesso. Ritratto dell'autore inciso da Antonio Cambiagi. Alcune pagine uniformemente brunite a causa della qualità della carta. Fregio al frontespizio. Iniziali ornate. Testatine e finalini xilografici. Prima edizione, contemporanea a quella fiorentina, di questa curiosa e classica opera del grande scienziato, letterato e diplomatico italiano fiorentino ma romano di nascita. Questa edizione lucchese si preferisce a quella fiorentina in quanto maggiormente emendata e contenente alcune poesie inedite come il ditirambo la "Madreselva" e la canzone la "Vendemmia". Precedono il testo la dedica del curatore Gaetano Cambiagi al fiorentino Vincenzo Maria Alamanni, e un anonimo Elogio del Malgalotti con elenco delle sue opere edite ed inedite, anche queste presenti solo nell'edizione lucchese. A parte i difetti elencati buono-ottimo esemplare dala carta forte. Gamba 1984.‎

‎CARLO MUSCETTA‎

‎IL PAPA CHE SORRISE AL BELLI‎

‎21,5x14,5 cm; 113, (3) pp. Brossura editoriale. Prima edizione di questa monografia dedicata al grande prosatore e poeta romano Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioachino Raimondo Belli famoso per i sui componimenti in dialetto romanesco. Contiene anche alcuni scritti dialettali inediti di Belli e uno studio sul teatro dialettale di Gherardo de Rossi. OTTIMA COPIA. NON COMUNE.‎

‎Lancellotti Arturo‎

‎Mondo Vaticano, 10 illustrazioni‎

‎19x12,7 cm; VII, (1), 354, (2) pp. e10 c. di. tav. f. t. Brossura editoriale cin piccola mancanza all'angolo superiore destro e piccoli segni di foxing. Mitra papale al piatto anteriore. All'interno, intondo ed in buono stato di conservazione. Ancora in barbe. Fra i capitoli: I soldati del papa; La Corte pontificia; Insegne e fondazioni vaticane; I palazzi apostolici; I musei vaticani. PRIMA EDIZIONE. DISCRETA-BUONA copia.‎

‎Frate Guido da Pisa‎

‎I fatti di Enea estratti dalla Eneide di Virgilio e ridotti in volgare da Frate Guido da Pisa carmelitano del secolo XIV. Testo di lingua, Nuova edizione eseguita su quella fatta per cura del Marchese Basilio Puoti con aggiunta di molte note di G. P.‎

‎In 12°; 170 pp. Bella legatura coeva in mezza pelle verde con fregi e iniziali dell'antico proprietario impresssi in oro al dorso. Piatti foderati con carta coeva con motivi a rilievo. Non comune edizione di questo classico scritto di Guido da Pisa. Buono stato di conservazione. Guido da Pisa (Pisa, seconda metà del XIII secolo – metà del XIV secolo) è stato uno scrittore italiano attivo nel XIV secolo. Non va confuso con l'omonimo compilatore di testi storici e geografici Guido da Pisa, vissuto nel XII secolo. Si sa poco di lui: egli stesso si definisce «oriundus» di Pisa commentando l'invettiva di Dante contro la città toscana, definita dal poeta «novella Tebe», mentre nel commento della morte di Corradino di Svevia, indica la sua sepoltura a Napoli «dove è la sede del nostro ordine del Carmelo», testimoniando la sua condizione di frate carmelitano. Documenti notarili pisani attestano l'esistenza nel 1332 di «fra Guido dell'ordine di santa Maria del Carmelo di Pisa» e nel 1339 di un «frater Guido pisanus de ordine sancte Marie de Carmelo». Nel codice 597 di Chantilly, conservato nel Museo Condé di Parigi, l'unico, insieme con il codice 31.918 del British Museum a contenere interamente le sue Expositiones et glose all'Inferno di Dante, datate al 1335-1340, l'autore è definito «Fratrem Guidonem Pisanum, Ordinis Beate Marie de Monte Carmeli». Il miniatore del codice, il giottesco Francesco Traini, lo rappresenta già vecchio intento alla scrittura e poi nell'atto di consegnare il manoscritto al nobiluomo genovese Lucano Spinola, suo allievo e console pisano a Genova, cui infatti l'opera è dedicata. Anche per questo motivo, si è ipotizzato che Guido fosse molto legato a Genova: nelle Expositiones l'invettiva di Dante contro Genova non viene commentata. Quanto al nome della sua famiglia, non vi sono elementi decisivi che ne permettano l'identificazione. Risulta conservato nell'archivio del convento agostiniano di San Nicola a Pisa il testamento, rogato nel 1326, di Dea di Albisello Boni che cita i nipoti fra Bandino agostiniano e fra Guido carmelitano. Un'altra associazione tra un fra Guidone carmelitano e un fra Bandino del Bono, però francescano, è nel testamento di un Lemmo di Bartolomeo Panevino del 1335 che li nomina suoi eredi; ancora un fra Guido di Bono Vestiti, però senza indicazione dell'Ordine di appartenenza, è citato in documenti del 1327. Tre sono le opere che gli vengono riconosciute: il Fiore d'Italia - o più correttamente la Fiorita d'Italia - una storia universale scritta in volgare, la Declaratio alla Divina Commedia di Dante, nella quale espone, in terzine in lingua volgare, il contenuto della cantica dell'Inferno con brevi commenti in latino, e le Expositiones et glose super Comediam Dantis, un importante commento in latino dell'Inferno dantesco. Il Fiore d'Italia fu scritto tra il 1321 e il 1337. Esponendo in volgare questa compilazione di «alquanti memorabili fatti e detti degli antichi», egli afferma di aver voluto favorire i molti che non conoscono il latino. Previsto in sette libri, doveva concludersi con la storia di Roma al tempo di Augusto, ma l'opera pervenuta si arresta al II libro con le imprese di Enea, che ancora recentemente vennero spesso pubblicate a parte con il titolo di Fatti di Enea. Le fonti di Guido sono, oltre Livio, Ovidio, i tardi latini Isidoro e Girolamo, e i commentatori medievali Iacopo da Varazze e Nicholas Trevet, soprattutto l'Eneide di Virgilio e la Commedia di Dante, i cui versi vengono citati direttamente nel Fiore. Il motivo ispiratore dell'opera - scritta senza alcun scrupolo di veridicità - sta nella visione a carattere provvidenziale dello sviluppo della storia romana, i cui eventi introducono l'avvento nel mondo della civiltà cristiana.‎

‎De Crollis Domenico‎

‎Alcuni versi di Domenico de Crollis dedicati a D. Cosimo Conti Principe di Trevignano‎

‎In 4° grande; (2), 274 pp. Bella legatura coeva in mezza pelle con titolo e ricchi fregi in oro e a secco al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati. Qualche piccola macchiolina di foxing in poche pagine ma nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Opera dalla ricercata veste grafica con testo inserito entro doppia cornice. Bellissimi finalini ornati e animati. Dedica manoscritta del conte Conti al celebre ferrarese Monsignore, letterato e uomo politico, Carlo Emanuele Muzzarelli. Prima edizione di questa raccolta di sonetti del noto medico e poeta romano Domenico de Crollis. L'opera è dedicata al Principe Cosimo Conti che fu noto filantropo, letterato e sperimentatore agricolo della zona dell'etruria. Ancora giovanissimo il principe, aveva ottenuto da Maria Anna di Savoia, grazie all'appoggio paterno, il godimento di una tenuta a Tormarancia ed era proprietario di un fondo a Vermicino (Frascati). Ma la proprietà cui dedicò tutte le sue cure era quella di Trevignano, un vecchio feudo di 727 rubbia (1.300 ettari circa) sulle rive del lago di Bracciano. Prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione e con dedica autografa del Principe Conti a noto personaggio.‎

‎Visentini Olga‎

‎Disceso da Roma ventiquattro illustrazioni e tre tavole fuori testo di Gustaviano‎

‎22,2x15,2 cm; (10), 278, (4) pp. e 3 tav. fuori testo. Prima edizione. Legatura editoriale in tutta tela verde con titolo in oro al piatto anteriore. Dedica autografa dell'autrice alla prima carta bianca. Celebre scritto della nota autrice originaria di Nogara, Olga Visentini. L'autrice trascorse l'adolescenza a Cerea, vicino a Verona e si trasferì a Milano nel 1931. Oltre che affermata scrittrice, fu un'attenta studiosa di problemi pedagogici e riguardanti il mondo della letteratura per l'infanzia. Buon esemplare autografo.‎

‎SANTI VENCESLAO‎

‎IL FICO DI ALESSANDRO TASSONI‎

‎31,2x23 cm; 128, (2) pp. Brossura editoriale con titolo al piatto anteriore e miniatura di Alessandro Tassoni. Due piccoli rinforzi agli angoli interni della copertina e all'interno del dorso. Prima edizione in volume singolo assai rara, un solo esemplare censito in ICCU. Dedica manoscritta di Vinceslao Santi a Adriano Gimorri noto letterato, poeta e storico del territorio del frignano. Lo studio è opera del noto storico modenese Vencesalo Santi che scrisse numerose opere dedicate alla storia locale dell'appennino modenese e alcune alla città di Modena. Importante ed erudita opera che ricostruisce la vita di Alessandro Tassoni nel suo rapporto con i grandi mecenati della sua epoca. Buono-ottimo stato di conservazione arrichito dalla dedica autografa ed appartenuto ad importante personaggio.‎

‎Trasmondi, Antonio‎

‎Memoria su di un'operazione di litotomia degna di particolare considerazione letta nella pubblica Adunanza dell'Accademia dei Lincei il di primo Agosto 1822 da Antonio Trasmondi romano ...‎

‎27,8x20,4 cm; 27, (1) pp., (1) carta. di tav. realizzata da Trasmondi Pietro con la figura di tre pietre (litotoma) formatesi intorno ad una forcinella ferrea per i capelli e che furono eliminate chirurgicamente daTrasmondi. Senza brossura ma non sciolto ed in ottime condizioni di conservazione e dagli ampi margini. Opera dedicata al medico Tommaso Prela', archiatra di Pio VII. Trasmondi, medico romano esercitò principlamente nell' Ospedale di S. Maria della Consolazione. Fu chirurgo di grande fama. Prima edizione non comune, 5 esemplari censiti in ICCU.‎

‎Rotondi Pietro Angelo (Petrus de Rotundis)‎

‎De victus ratione in febre acuta continua opus in tres partes distributum; vulgatumque Tyronum gratia: unde nempe quoddam veluti specimen ministrandi, adhibendaequae continenti febri curationis ii sibi capiant. Authore Petro de Rotundis.‎

‎In 8° (22x18 cm); 178, (4 b.) pp. Bella legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo in oro su fascetta al dorso. Antica firma di appartenenza settecentesca alla prima carta bianca "Ex libris Julii Pazzzachia (?) Medici Phisici". Prima edizione in ottime condizioni di conservazione, stampata a Roma da Antonio de Rossi, di questo importante scritto del celebre medico reatino Pietro Angelo Rotondi. L'opera è un dettagliato lavoro sulla febbre e le diverse modalità e prodotti curativi come i salassi, l'oppio, alcuni prodotti alchemici o la medicina naturale. Rotundis mostra anche come l'influenza del sole e della luna sul corpo. L'autore mostra come diverse piante possano avere un effetto curativo come il rabarbaro, l'olio di mandorle o di zolfo. Fra i temi principali del libro è presentato il procedimento per l'estrazione dell'oppio e il suo uso nelle infezioni come antispastico o per curare gli occhi. Prima edizione, ottimo esemplare. First edition, very good copy. Bibl.: Blake 389.‎

‎Sisco Giuseppe 1748-1830‎

‎Saggio dell'Istituto Clinico Romano di medicina esterna esposto da Giuseppe Sisco P. Professore, e direttore di clinica chirurgica nell'Università Romana detta La Sapienza, membro del collegio medico-chirurgico, Primario negli ospedali di S. Giacomo‎

‎In 2° (26,7X21 cm); XI, (1), 84 pp. e 2 c. di tav. ripieg. Legatura coeva in cartoncino molle. Stampato su carta forte. Belle le ultime due grandi tavole anatomiche con immagini di varie patologie. Sisco fu uno dei più importanti chirurghi italiani del XIX° secolo. Primo chirurgo del Papa, allorché Pio VII negli ultimi mesi del 1815 istituitì la clinica medica e chirurgica nell'ospedale di San Giacomo. Nel 1829 sarà il primo in Italia a far l'allacciamento della carotide primitiva. Dal 1816 al 1829 pubblicò i "Saggi dell'Istituto romano di Medicina esterna" di cui fa parte anche quest'opera. I "Saggi" erano praticamente i resconti dell'attività chirurgica del Sisco anno per anno. In essi l'autore prendeva in considerazione i casi più strani ed eclatanti affrontati, descrivendo i pazienti e le tecniche chirurgiche usate. OPERA DISCRETAMENTE RARA in PERFETTE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE con ampi margini. PRIMA EDIZIONE.‎

‎Metaxá Luigi‎

‎Delle afte bovine epizootiche introdotte nell'agro romano nel 1834, memoria del prof. Luigi Metaxa‎

‎In 8° (23x15,5 cm); 96 pp. Brossura coeva. Prima edizione in formato di opera singola di questo importante studio di veterinaria del noto medico Luigi Metaxa, nato a Roma nel 1778 da Demetrio, dei conti di Cefalonia e da Maria Ray. Durante i giorni della Repubblica romana rimase a Roma aderendo entusiasticamente fin dapprincipio alla Repubblica e, malgrado l’ancor giovane età, fu subito nominato segretario del Senato. Uomo di grande ingegno fu tra i primi a perorare la causa dell’istituzione di una cattedra specifica di veterinaria che venne fondata a Roma nel 1803 ed offerta allo stesso Metaxa che però, per motivi famigliari, preferì declinare. Ricoprì la cattedra in un secondo tempo dando grande contributo scientifico agli studi epidemiologici veterinari. Questo studio si inserisce proprio in questo filone di ricerche. In esso l’autore studia l’evolversi delle afte epizootiche nel territorio dell’agro romano intorno al 1834 con una descrizione dei vari tipi, ragioni e possibili cure. Prima edizione di questa importante opera a carattere veterinario. All'intrno in ottime condizioni di conservazione e ancora in barbe.‎

‎Pellegrini Glauco, Guttuso Renato, Francesco Rosi‎

‎Nel sole di Villa Strohl-Fern (Carlo Levi), Testi Introduttivi di Rwnato Guttuso e Francesco Rosi‎

‎In 8°; 137, (3) pp. e 11 c. di tav. fuori testo. Brossura editoriale illustrata con immagine di Villa Strohl-Fern. l'opera racconta l'esperienza personale di Glauco Pellegrini dell'opera e lavoro del grande pittore e scultore torinese di origine ebraiche Carlo Levi e le lunghe chiaccherate fatte con il grande pittore a Villa Strohl-Fern a Roma all'interno di Villa Borghese. Ottimo stato di conservazione, prima edizione.‎

‎CORDELLA GIUSEPPE‎

‎IL CICLO MUSICALE ROMANO DI NINO CATTOZZO‎

‎19,9x14,3 cm; XIII, (1), 225, (1) pp. Brossura editoriale con titolo in rosso al piatto anteriore. Qualche strappetto al margine esterno della copertina. Nascita e sviluppo del ciclo musicale romano, fra mito e storia. Nino Cattozzo, originario di Adria (Rovigo), fu un concosciuto compositore e poeta italiano della seconda metà del XIX secolo e nei primi anni del XX° secolo. "Mistico per temperamento - ha scritto C.M. Strinati - Cattozzo condivise alcune istanze della generazione dell'Ottanta, tentò un recupero del gregoriano inteso come elemento tipicamente italiano... Uno stile ricco di intimo sentimento, illuminato da un notevole gusto, gli consentì, nelle sue prove migliori, di giungere a una misurata ed equilibrata concezione della scena". Intonso. Uscito nella collana Orientamenti e formazioni II. Buono stato di conservazione.‎

‎DU TEIL Joseph‎

‎Rome, Naples et le Directoire. Armistices et Traités 1796 - 1797‎

‎In 8°; 22,5x14,3 cm; 568 pp. e 4 c. di tav. fuori testo. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore (qualche traccia di sporco e qulache minimo segno del tempo). All'interno in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questo testo di interesse napoleonico.‎

‎Pelliccia Alessio Aurelio‎

‎Alexii Aurelii Pelliccia De christianae ecclesiae primae, mediae, et novissimae aetatis politia tomus I - II - III - IV. Completo.‎

‎In 12° grande (17,3x10,7 cm); 4 tomi: (2), 321, (7) pp., (2 avvertimento agli associati), 323, (5) pp., 356, (10) pp., VIII, 252 pp. e due c. di tav. più volte ripiegate (Pianta della Catacomba di S. Gennaro extra moenia secondi lo stato presente e Antiqua templi Figura Oriens). Bellissime ed eleganti legature coeve in tutta pelle chiara spugnata con titoli, numero dei volumi e ricchi fregi in oro al dorso e iniziali dell'antico proprietario impresse in oro al piatto anteriore di ogni volume. Tagli riccamente spruzzati in azzurro. Al recto della prima carta entro bella cornice xilografica la scritta sempre a stampa "Del Rettore D. Molina". Opera stampata a Vercelli dalla curatissima veste grafica. Seconda edizione, non comune quanto la prima del 1777, di questo celebre scritto del celebre storico napoletano Alessio Aurelio Pelliccia. L'autore fu a lungo insegnante presso l'ateneo partenopeo prima insegnando Diplomatica e Paleografia poi (tra i suoi studenti ebbe anche Michele Baffi). Nell'opera qui presentata l'autore analizza la storia della chiesa cristiana delle origini analizzando la struttura politica, amministrativa cattolica ma anche l'origine dei suoi rituali arrivando così attraverso la ricostruzione delle testimonianze storico-archeologiche alla struttura della Chiesa romana all'epoca di Pelliccia. L'opera è particolarmente apprezzata per i numerosi riferimenti paleografici ed in essa si trovano alcune delle prime interpretazioni delle delle inscrizioni presenti nelle Catacombe di San Gennaro come il celebre "Il Monumento a Priapo nelle Catacombe di San Gennaro poi studiato in seguito da Giuseppe Morelli proprio partendo dagli studi di Pelliccia. Basilare opera per la storia della Chiesa Cattolica. Ottimo esemplare in bella legatura coeva. Raro.‎

‎Anonimo‎

‎Novena da farsi in onore del SS.mo Natale del Bambino Gesù Cristo Signor Nostro, Nella chiesa Abaziale, e Parochiale di Santa Prassede in Roma, Da incominciarsi la mattina del dì 15. Dicembre 1760. A ore dodici. Fatta stampare da Sua Eccellenza il Sig.r Principe Don Camillo Balì Rospigliosi, Principe del Sagro Romano Impero, Duca di Zagarolo, ascritto alla Nobiltà di Venezia, Genova, e Ferrara.‎

‎In 12° (17,8x8,4 cm); (2), 22, (2) pp. Senza legatura ma non slegato. Tagli spruzzati in rosso. Una xilografia al frontespizio e un'iniziale xilografica. Prima rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questa Novena per il Sacro Natale da celebrarsi nella chiesa di Santa Prassede e stampata a Roma da de’ Rossi. L’opera è stampata da Don Camillo Balì Rospigliosi appartenente alla celebre famiglia dei Rospigliosi principi del Sacro Romano Impero, Duca di Zagarolo, nobili di Venezia . Genova Ferrara. Ottimo stato di conservazione e stampato su carta di ottima qualità.‎

‎TOZZI FEDERIGO‎

‎GLI EGOISTI, ROMANZO L'INCALCO, DRAMMA IN TRE ATTI, CON UNA NOTA PRELIMINARE DI G. A. BORGESE‎

‎19x13 cm; XI, (1), 251, (5) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Manca la sopraccoperta. Micchioline di foxing alla prima carta bianca e per il resto in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questo celebre romanzo autobiografico imperniato sull'ambiente letterario romano del grande scittore senese, Federigo Tozzi. Gambetti-Vezzosi, "Rarità Bibliografiche del Novecento Italiano", Bonnard, 2007 pag. 925.‎

‎AA. VV.‎

‎STUDI BELLIANI NEL CENTENARIO DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI‎

‎In 8°; XXXVII, (3), 1013, (5) pp. e 78 c. di tav. fuori testo. Legatura editoriale con sopraccoperta editoriale illustrata. Prima edizione di questa raccolta di studi dedicati al grande scrittore e poeta vernacolare romano. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.‎

Numero di risultati : 40.152 (804 pagina/e)

Prima pagina Pagina precedente 1 ... 618 619 620 [621] 622 623 624 ... 649 674 699 724 749 774 799 ... 804 Pagina successiva Ultima pagina